Audizione dell'Ambasciatore del Portogallo in Italia, Pedro Nuno Bártolo, sulle priorità del semestre di Presidenza portoghese

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Audizione dell'Ambasciatore del Portogallo in Italia, Pedro Nuno Bártolo, sulle priorità del semestre di Presidenza portoghese
Audizione dell'Ambasciatore del Portogallo in Italia, Pedro
Nuno Bártolo, sulle priorità del semestre di Presidenza
portoghese
Dossier n° 30 -
3 febbraio 2021

La Presidenza portoghese del Consiglio dell'UE
Il Portogallo ha assunto la Presidenza del Consiglio dell'UE nel primo semestre del 2021 (dal
1° gennaio al 30 giugno 2021).
Le priorità della Presidenza portoghese si collocano nel contesto del programma del trio di
Presidenza, presentato il 9 giugno 2020 con i Governi di Germania (Presidenza del Consiglio
nel secondo semestre del 2020) e Slovenia (Presidenza del Consiglio nel secondo semestre del
2021), che individua le priorità da perseguire nel periodo di 18 mesi dal 1° luglio 2020 al 31
dicembre 2021.
  Si ricorda che, in base alla decisione del Consiglio europeo del 1° dicembre 2009, n. 2009/881/UE, la
Presidenza del Consiglio dell'Unione, ad eccezione della formazione «affari esteri», è esercitata da gruppi
predeterminati di tre Stati membri per un periodo di 18 mesi. Tali gruppi sono composti secondo un sistema
di rotazione paritaria degli Stati membri, tenendo conto della loro diversità e degli equilibri geografici
nell'Unione. Ciascun membro del gruppo esercita a turno la presidenza di tutte le formazioni del Consiglio,
ad eccezione della formazione «affari esteri», per un periodo di sei mesi.

Le priorità della Presidenza portoghese

  Priorità
Il programma della Presidenza portoghese è basato sulle seguenti priorità:
     promuovere la ripresa dell'Europa, sulla spinta della duplice transizione climatica e digitale;
     attuare il Pilastro sociale dell'Unione europea quale elemento chiave per assicurare che la
     transizione abbia luogo in modo equo e inclusivo;
     rafforzare l'autonomia strategica di un'Europa aperta al mondo.

  Linee di azione
Tali priorità verranno perseguite attraverso cinque linee di azione:
1. Europa resiliente (promozione della ripresa, della coesione e dei valori europei). La
Presidenza portoghese prevede in particolare di:
     avviare l'esecuzione del Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e dello strumento Next
     Generation EU (NGEU). La Presidenza portoghese annuncia l'intenzione di organizzare,
     nel mese di giugno, a Lisbona, una Conferenza di alto livello sulla ripresa per discutere
     della situazione economica e finanziaria, tenendo conto dei Piani nazionali per la ripresa e la
     resilienza;
     Il regolamento (UE, Euratom) 2020/2093, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale dell'UE per il
     periodo 2021-2027, e il regolamento (UE) 2020/2094 che istituisce uno strumento dell'Unione europea
     per la ripresa (Next Generation EU), sono già stati adottati dalle Istituzioni europee. Il nuovo bilancio
     settennale europeo prevede risorse complessive pari a 1.085,3 miliardi di euro (a prezzi 2018); in
     aggiunta, la Commissione europea sarà autorizzata a contrarre prestiti, per conto dell'Unione, sui
     mercati dei capitali fino a un importo di 750 miliardi di euro (a prezzi 2018). Per permettere alla
     Commissione europea di avviare l'assunzione dei prestiti, tuttavia, è necessario che la decisione (UE,
Euratom) 2020/2053 relativa al sistema delle risorse proprie dell'UE 2021-2027 sia approvata da
tutti i 27 Stati membri dell'UE, conformemente alle rispettive norme costituzionali.
L'Italia ha dato esecuzione alla decisione con l'articolo 21 del decreto-legge 31 dicembre 2020, n.
183, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi (in corso di esame parlamentare – C.
2845).
Per ottenere le risorse loro assegnate, gli Stati membri dovranno predisporre dei Piani nazionali per la
ripresa e resilienza in cui sarà definito il programma di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026,
che saranno valutati dalla Commissione europea e approvati dal Consiglio dell'UE. I Piani dovranno
dedicare almeno il 37% della dotazione al sostegno della transizione verde, compresa la biodiversità,
e almeno il 20% alla trasformazione digitale.
difendere i valori fondamentali dell'UE e difendere e consolidare lo Stato di diritto e la
democrazia, combattere ogni forma di discriminazione, promuovere il pluralismo nei media e
combattere la disinformazione, il terrorismo e l'odio, anche on-line;
In proposito, sono riconducibili all'azione dell'UE a tutela dei valori fondamentali dell'UE i seguenti
recenti interventi della Commissione europea: la prima relazione sullo Stato di diritto (all'esame delle
Commissioni parlamentari Affari costituzionali e Giustizia - per approfondimenti si rinvia al dossier
n. 44), il Piano d'azione per la democrazia europea (per approfondimenti si rinvia al seguente dossier), e
la nuova strategia per rafforzare l'applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'UE.
La Commissione europea ha altresì presentato un Piano di azione per sostenere la ripresa e la
trasformazione dei media nel prossimo decennio. La Commissione europea ha inoltre ridefinito la
strategia per la sicurezza per il periodo 2020-2025, recante i seguenti obiettivi prioritari: lotta al
terrorismo e alla criminalità organizzata, prevenzione e individuazione delle minacce ibride, aumento
della resilienza delle infrastrutture critiche, rafforzamento della cibersicurezza.
ridurre la dipendenza esterna dell'Unione in termini di beni e tecnologie critiche, investendo
nell'innovazione e migliorando la sicurezza alimentare;
difendere l'autonomia europea sviluppando una strategia industriale dinamica e
diversificare la produzione, i fornitori esterni e le catene di valore globali;
Si ricorda che il 10 marzo 2020 la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte per
una rinnovata politica industriale europea (per approfondimenti, si veda il seguente dossier). La
Commissione ha, inoltre, preannunciato, nel suo programma di lavoro per il 2021, un aggiornamento
della strategia industriale per l'Europa per tener conto dell'impatto della pandemia. L'aggiornamento è
previsto per il secondo trimestre 2021.
prestare attenzione ai settori maggiormente colpiti dalla crisi, in particolare il turismo e
l'industria creativa.
Con riguardo al turismo, il programma della Presidenza inserisce tra le proprie priorità l'attuazione e il
monitoraggio delle misure per la ripresa e la creazione di posti di lavoro nel settore, con particolare
attenzione alle PMI e ad un maggiore coordinamento delle misure sulla libera circolazione delle persone.
promuovere l'approfondimento dell'Unione economica e monetaria dell'Europa, nonché
iniziative nell'ambito dell'Unione bancaria e dell'Unione dei mercati dei capitali;
In proposito, si segnalano alcune recenti iniziative presentate dalla Commissione europea: a febbraio
2020, il riesame dell'attuale quadro di sorveglianza economica e di bilancio al fine di valutarne
l'efficacia nel conseguimento dei suoi obiettivi fondamentali; a luglio 2020, il cosiddetto pacchetto per la
ripresa dei mercati dei capitali, che contiene alcune modifiche mirate alle norme sulla
cartolarizzazione, alla direttiva MiFID II e al regolamento sul prospetto e che è attualmente in corso di
esame presso la Commissione Finanze (per approfondimenti, si veda il seguente dossier); a
settembre 2020, un nuovo piano d'azione per il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali; a
dicembre 2020, una strategia volta a prevenire l'accumularsi di crediti deteriorati in tutta l'Unione
europea a seguito della crisi del coronavirus.
rafforzare il sistema europeo di gestione delle crisi al fine di raggiungere una maggiore
resilienza e coordinamento nella risposta a disastri, anche tramite il rafforzamento del
meccanismo UE di protezione civile;
Il sistema a livello UE di protezione in caso di disastri e calamità naturali è tuttora in fase di revisione
mediante una proposta di decisione sulla quale sia il Consiglio sia il Parlamento europeo hanno
espresso la rispettiva posizione ai fini dei negoziati interistituzionali. La riforma del meccanismo unionale
di protezione è volta a colmare le lacune esistenti nel settore dei trasporti e della logistica e, in caso di
urgenza, a consentire il diretto approvvigionamento di determinate risorse supplementari di rescEU
(la riserva europea di capacità, che comprende aerei ed elicotteri per interventi antincendio, nonché altri

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strumenti e misure di preparazione, utilizzabile anche per far fronte ad emergenze mediche, chimiche,
    biologiche, radiologiche e nucleari).
    proseguire i negoziati sul nuovo patto su migrazione e asilo al fine di trovare un equilibrio
    tra la prevenzione della migrazione irregolare, la promozione di canali sostenibili per quella
    legale e l'integrazione di migranti;
    Il 23 settembre 2020 la Commissione europea ha presentato un nuovo patto sulla migrazione e l'asilo,
    un insieme articolato di proposte normative che prevedono, quali misure chiave: l'obbligo per gli Stati
    membri di effettuare alle frontiere esterne accertamenti pre-ingresso sui migranti, e di applicare in
    determinati casi una "procedura di frontiera" (tarata per le domande di asilo che presumibilmente si
    ritengono infondate); meccanismi di solidarietà tra Stati membri basati su differenti tipologie di contributi
    a favore dei Paesi dell'UE esposti ai flussi (ricollocazioni, presa in carico della gestione dei rimpatri dei
    migranti irregolari, rafforzamento delle capacità dei sistemi nazionali di asilo); il potenziamento degli
    strumenti di politica estera sui temi dei flussi migratori.
    Permarrebbero posizioni molto diverse fra gli Stati membri su alcuni aspetti fondamentali dell'intero
    sistema. In particolare, il Governo italiano avrebbe sottolineato nelle sedi UE l'opportunità di meccanismi
    di ricollocazione obbligatoria. In ogni caso, il Governo avrebbe rilevato la necessità di mantenere
    fermo l'"approccio a pacchetto" secondo il quale occorre valutare unitariamente tutte le proposte
    normative nell'ambito del nuovo patto sulla migrazione e l'asilo. Per approfondimenti si rimanda al
    Dossier N. 98/DE "Conferenza interparlamentare di alto livello sulla migrazione e l'asilo in Europa -
    Videoconferenza, 19 novembre 2020".
 Il programma fa anche riferimento alla Conferenza sul futuro dell'Europa, che si auspica di
rendere un'opportunità di dibattito, coinvolgendo cittadini e società civile sui risultati delle
politiche europee.
  La Conferenza avrebbe dovuto essere avviata il 9 maggio 2020 ma è stata rinviata a causa della
pandemia da COVID 19. La Presidenza portoghese ha presentato il 1° febbraio 2021 una proposta volta a
definire la posizione del Consiglio dell'UE in vista dell'adozione di una dichiarazione interistituzionale con
Parlamento e Consiglio che prevede, in particolare che i lavori della Conferenza possano essere avviati il
prossimo 9 maggio a Strasburgo e che essa sia presieduta congiuntamente dai Presidenti del Parlamento
europeo, del Consiglio e della Commissione europea.

2. Europa verde (promozione dell'UE quale leader nell'azione per il clima) tramite:
    l'attuazione prioritaria del Green deal europeo;
    La strategia del Green deal europeo, che è stata adottata dalla Commissione europea nel dicembre
    2019, prevede una serie di iniziative volte a trasformare l'Europa entro il 2050 nel primo continente a
    impatto climatico zero.
    il sostegno all'obiettivo fissato dalla legge europea sul clima, nella prospettiva di azzerare le
    emissioni entro il 2050 e di garantire un impegno congiunto per ridurre entro il 2030 le
    emissioni di CO2 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990;
    La proposta di legge europea sul clima è stata presentata dalla Commissione europea nel marzo 2020
    (e successivamente modificata nel settembre 2020). Su di essa, lo scorso 30 novembre sono stati
    avviati i negoziati con il Parlamento e la Commissione. Il nuovo obiettivo UE vincolante di riduzione
    netta delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 è
    stato proposto dalla Commissione europea nel settembre 2020 e approvato dal Consiglio europeo del
    10 e 11 dicembre 2020. Il successivo 17 dicembre il Consiglio ambiente ha raggiunto un orientamento
    generale sulla proposta, sulla base del quale la Presidenza portoghese mira a concludere i triloghi.
    allineare la politica fiscale con l'obiettivo della decarbonizzazione, agevolando la
    transizione a un'economia competitiva a emissioni zero e la promozione di una crescita
    sostenibile, un'economia circolare e l'innovazione e la sicurezza della fornitura di energia;
    In particolare, nell'ambito delle azioni volte ad attuare il Nuovo piano d'azione per l'economia circolare,
    presentato dalla Commissione europea nel marzo 2020 (COM(2020)98) e sul quale il Consiglio
    ambiente ha adottato conclusioni lo scorso 17 dicembre, particolare importanza è attribuita dalla
    Presidenza alla proposta di regolamento in materia di batterie (COM(2020)798), presentata il 10
    dicembre scorso.
    In materia di energia, la Presidenza intende dare priorità anche all'aspetto legato allo sviluppo
    infrastrutturale. In merito si ricorda la proposta di modifica del regolamento sulle reti trans-europee,
    presentata dalla Commissione il 15 dicembre (COM(2020)824). Tra le altre priorità rientrano la
    promozione di un mercato interno dell'energia efficiente e sostenibile, di una maggiore diffusione dei

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combustibili alternativi e di un mercato interno dell'idrogeno. Si ricorda che, sempre nell'ambito del
    Green deal, la Commissione lo scorso luglio ha presentato una strategia per l'idrogeno
    (COM(2020)301), volta a rendere l'idrogeno pulito una soluzione praticabile per decarbonizzare i diversi
    settori energetici (industria, trasporti, produzione di energia elettrica, edilizia).
    Nell'ambito delle energie rinnovabili e dell'incremento dell'efficienza energetica si ricorda che la
    Commissione ha presentato una strategia sul potenziale delle energie rinnovabili offshore
    (COM(2020)741, 19 novembre), e una comunicazione per favorire un'ondata di ristrutturazioni
     (COM(2020)662, 14 ottobre), volta a promuovere la riqualificazione del patrimonio immobiliare degli
    Stati membri e ad innalzarne le prestazioni energetiche. Particolare attenzione sarà accordata dalla
    presidenza portoghese al tema del contrasto della povertà energetica, su cui la Commissione ha
    presentato una Raccomandazione il 14 ottobre 2020.
    la promozione di innovazione, trasformazione digitale e gestione sostenibile delle risorse
    naturali, dando priorità alle negoziazioni sulla riforma della politica agricola comune;
    Sono in corso i negoziati al fine di giungere a un accordo definitivo sulle tre proposte di regolamento,
    che delineano il quadro legislativo della nuova politica agricola comune (PAC). Nell'ambito del Quadro
    finanziario pluriennale 2021-2027, integrato da Next Generation EU, la dotazione finanziaria
    complessiva per la nuova PAC è pari a 343,9 miliardi di euro a prezzi 2018.
    l'incoraggiamento della conservazione e dell'uso sostenibile delle risorse dei mari e degli
    oceani e l'attuazione della politica comune della pesca.

3. Europa digitale (accelerazione della trasformazione digitale nei servizi ai cittadini e alle
imprese).
In tale ambito la Presidenza portoghese intende prestare particolare attenzione ai temi dello
sviluppo delle competenze digitali, ritenendo prioritario l'obiettivo dell'adattamento dei
lavoratori ai nuovi processi di produzione (telelavoro), e della trasformazione digitale di imprese
e piattaforme, con particolare riguardo a una serie di settori specifici: commercio elettronico,
pagamenti e tassazione, promozione della salute e prevenzione delle malattie, apprendimento
e istruzione a distanza, transizione verde; giustizia; mobilità.
Il Programma include, tra gli obiettivi prioritari, il miglioramento dell'accesso ai dati e della loro
condivisione anche tramite la creazione un'identità digitale europea. La Presidenza intende
peraltro concentrarsi sulla realizzazione di una piattaforma europea di ingresso dei dati
basata su cavi sottomarini, in particolare per collegamenti tra Europa, Africa e Sud America.
  L'agenda per la realizzazione di riforme UE nel settore del digitale è sostanzialmente scandita dai
programmi pubblicati dalla Commissione europea nel febbraio 2020, con le comunicazioni "Plasmare il futuro
digitale dell'Europa" (COM(2020)67), "Strategia europea per i dati" (COM(2020)66) e "Libro bianco
sull'intelligenza artificiale" (COM(2020)65) (su tali strumenti programmatici si rinvia al dossier n. 34). Tra le
proposte normative chiave, già presentate dalla Commissione europea, si ricordano in particolare il
regolamento sulla governance europea dei dati (COM(2020)767) e il "pacchetto" del dicembre 2020,
articolato nel Digital Services Act e il Digital Markets Act.

4. Europa sociale (promozione e rafforzamento del modello sociale europeo), nel cui contesto
si prevede di:
     dare un significato concreto al Pilastro europeo per i diritti sociali, anche con
     l'organizzazione a Porto, nel mese di maggio, di un vertice sui temi sociali;
    Il Pilastro europeo per i diritti sociali è stato adottato nel 2017 e sancisce venti principi e diritti, che si
    articolano in tre categorie: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro; condizioni di lavoro eque;
    protezione sociale e inclusione. Per il primo trimestre del 2021 è attesa la presentazione, da parte della
    Commissione europea, di un piano d'azione per l'attuazione del pilastro stesso.
    promuovere un dibattito sul potenziamento dei cittadini per la sfida digitale sui temi, tra
    l'altro, del futuro del lavoro, di salari minimi adeguati e sullo sviluppo di qualificazioni e
    competenze per un'economia moderna e digitale;
    adottare un approccio trasversale all'uguaglianza di genere e alle politiche per combattere
    la discriminazione, la povertà e l'esclusione sociale;
    Il 5 marzo 2020 la Commissione europea ha presentato la strategia dell'UE per la parità tra donne e
    uomini per il periodo 2020-2025. Il 25 novembre 2020 la Commissione per i diritti delle donne e

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l'uguaglianza di genere del Parlamento europeo ha approvato una relazione sulla strategia dell'UE per la
    parità di genere, che contiene un progetto di risoluzione che è stato esaminato ed approvato
    dall'Assemblea plenaria del Parlamento europeo il 21 gennaio 2021.
    Si ricorda, infine, che il 17 dicembre 2020 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione con la
    quale invita il Consiglio e il Consiglio europeo ad istituire una formazione del Consiglio dedicata alla
    parità di genere per agevolare l'integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche e le
    normative dell'UE, tenuto conto del fatto che attualmente le questioni relative alla parità di genere
    vengono affrontate dalla formazione "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori".
    promuovere una cooperazione rafforzata tra gli Stati membri nel settore della salute,
    sostenendo le misure necessarie a migliorare la capacità di risposta a minacce alla salute
    pubblica.
    Nel discorso pronunciato in occasione del vertice UE sulla salute del 2 dicembre, la Presidente Ursula
    von der Leyen ha sottolineato la necessità di una risposta comune e globale per combattere la
    pandemia. Con la comunicazione dell'11 novembre 2020, "Costruire un'Unione europea della salute:
    rafforzare la resilienza dell'UE alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero", la Commissione ha
    dichiarato di voler presentare una serie di proposte volte a potenziare il quadro per la sicurezza sanitaria
    dell'UE e il ruolo delle principali agenzie dell'Unione al fine di affrontare meglio future emergenze
    sanitarie. Nella stessa data la Commissione ha presentato tre proposte legislative riguardanti: un
    aggiornamento della decisione n. 1082/2013/UE relativa alle gravi minacce per la salute a carattere
    transfrontaliero; il rafforzamento del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle
    malattie (ECDC); l'ampliamento del mandato dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA), agenzia che
    gestisce (con riferimento all'UE) la valutazione scientifica della qualità, della sicurezza e dell'efficacia di
    tutti i farmaci. Ulteriore elemento chiave nella costruzione di un'Unione europea della salute richiesta
    dalla Presidente von der Leyen è la "Strategia farmaceutica per l'Europa", pubblicata il 25 novembre
    2020.
    tra le proposte legislative di cui si prevede la discussione il programma fa riferimento, tra
    l'altro, alla nuova garanzia per l'infanzia e alla direttiva per un quadro europeo sul salario
    minimo;
    Il 28 ottobre 2020 la Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva relativa a salari
    minimi adeguati nell'Unione europea (COM(2020)682) al fine di stabilire prescrizioni minime a
    livello dell'Unione per garantire sia che i salari minimi siano fissati a un livello adeguato sia che i
    lavoratori abbiano accesso alla tutela garantita dal salario minimo, sotto forma di salario minimo legale o
    di salari determinati nell'ambito di contratti collettivi. La proposta è attualmente in corso di esame
    presso l'XI Commissione (Lavoro pubblico e privato). Per approfondimenti, si vedano i dossier
    "Proposta di direttiva relativa a salari minimi adeguati nell'UE" e "Documentazione per l'XI Commissione
    sulla Proposta di Direttiva relativa a salari minimi adeguati nell'UE".

 5. Europa globale (promozione dell'apertura al mondo dell'Europa), che prevede:
     un impegno nei confronti del multilateralismo effettivo e del ruolo geopolitico dell'UE quale
     attore globale;
     la difesa di partnership internazionali per lo sviluppo, orientate ai risultati;
     lavorare per la leadership europea nel consolidare un sistema di commercio
     internazionale aperto e basato sulle regole;
     promuovere una riflessione sulla sicurezza marina.
Speciale menzione viene riservata ai rapporti con l'Unione africana (nella prospettiva del 6°
vertice con l'UE, la cui data è ancora da definire), al Mediterraneo meridionale e all'America
Latina. Si afferma, altresì, la necessità di rafforzare il dialogo con gli Stati Uniti, con la finalità di
sfruttare il pieno potenziale delle relazioni transatlantiche, e di intensificare quello con l'India,
anche in occasione di una riunione dei leader europei con il primo ministro indiano a Porto. Si
preannuncia, infine, che sarà data priorità ad una relazione completa, equilibrata ed equa con il
Regno Unito.
  La Commissione europea e l'Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza hanno
presentato il 9 marzo 2020 una comunicazione congiunta sulla nuova strategia con l'Africa, nella quale si
propone una piattaforma sulla quale strutturare le future relazioni tra l'UE e l'Africa, in vista delle discussioni
con i paesi partner africani e dell'approvazione di una nuova strategia comune, volta a sostituire quella del
2007, in occasione del vertice Unione europea - Unione africana che si sarebbe dovuto svolgere ad

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ottobre 2020 e che è stato rimandato al 2021 a causa della pandemia di Covid-19.
   Il 2 dicembre 2020 la Commissione e l'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Josep
 Borrell, hanno presentato una comunicazione congiunta intitolata "Una nuova agenda UE-USA per il
 cambiamento globale" che propone di strutturare la futura nuova agenda transatlantica - che dovrebbe
 essere definita in occasione di un vertice UE-USA nel primo semestre del 2021 - attorno alle seguenti
 priorità: lotta alla pandemia di COVID 19; protezione del pianeta e della prosperità; tecnologia, commercio e
 standard; sicurezza, prosperità e democrazia.
   Il 1° gennaio 2021 è entrato provvisoriamente in vigore l'accordo sugli scambi commerciali e la
 cooperazione tra l'UE e il Regno Unito, in attesa della pronuncia da parte del Parlamento europeo e della
 successiva adozione formale da parte del Consiglio dell'UE, per l'entrata in vigore definitiva (per
 approfondimenti si veda il seguente dossier).

 Riunioni interparlamentari nel corso della Presidenza portoghese
 Nel corso della Presidenza portoghese sono previsti i seguenti incontri interparlamentari,
 alcuni dei quali si sono già svolti:
     Riunione Presidenti della Conferenza degli organi parlamentari specializzati negli affari
     dell'Unione dei parlamenti dell'Unione europea (COSAC) - Videoconferenza 11 gennaio
     2021;
     Ottava riunione del Gruppo di controllo parlamentare congiunto su Europol (JPSG) -
     Videoconferenza 1° e 2 febbraio 2021;
     Conferenza sul Semestre europeo e Conferenza interparlamentare sulla stabilità, il
     coordinamento e la governance nell'Unione europea - Videoconferenza, 22 febbraio 2021;
     Conferenza interparlamentare sulla politica estera e di sicurezza comune (PESC) e sulla
     politica di sicurezza e difesa comune (PSDC), Videoconferenza 3/4 marzo 2021;
     Riunione interparlamentare della commissione FEMM del Parlamento europeo in
     occasione del giorno internazionale della donna 2021 - Videoconferenza 4 marzo 2021
     (organizzata dal Parlamento europeo);
     Conferenza interparlamentare di alto livello sulla migrazione e l'asilo in Europa –
     Bruxelles, 12 aprile 2021;
     Conferenza sul COVID 19: impatto sulla salute e effetti sociali - Lisbona, 13 aprile 2021;
     Conferenza sulla Strategia dell'Unione europea per la Biodiversità per il 2030: riportare la
     natura nelle nostre vite - Lisbona (4 maggio 2021);
     Riunione dei Presidenti dei Parlamenti dell'UE e del Parlamento europeo – Berlino 10-
     11 maggio 2021 (organizzata dal Parlamento tedesco);
     LXV Conferenza degli organi parlamentari specializzati negli affari dell'Unione dei
     parlamenti dell'Unione europea (COSAC) - Lisbona 30 maggio/1 giugno 2021;
     Conferenza sullo sviluppo rurale - Lisbona 15 giugno 2021;
     Conferenza sul ruolo dei Parlamenti nell'approfondire le relazioni UE-Africa – Lisbona, 20-
     21 giugno 2021.

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