POSSIBILE VACCINARE I BAMBINI DAI 5 AGLI 11 ANNI CONTRO IL CORONAVIRUS

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POSSIBILE VACCINARE I BAMBINI DAI 5 AGLI 11 ANNI CONTRO IL CORONAVIRUS
POSSIBILE VACCINARE I BAMBINI
DAI 5 AGLI 11 ANNI CONTRO IL
CORONAVIRUS
  Il 25 novembre l’Agenzia europea per i medicinali (EMA)
  aveva dato parere favorevole per il vaccino
  anticoronavirus anche per     bambini tra i 5 e gli 11
  anni.
  Il 1° dicembre l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA)
  ha autorizzato la somministrazione del vaccino contro il
  coronavirus di Pfizer-BioNTech anche per i bambini.
  In Italia ci sono circa 3,7 milioni di bambini potranno
  ricevere il vaccino.
  Il governo dovrà ora decidere i modi      e i tempi per
  inizio delle somministrazioni.
  Il vaccino per i bambini è lo stesso somministrato agli
  adulti, ma la dose è ridotta di a un terzo.
  Anche per i bambini sono previste 2 dosi a distanza di 3
  settimane.
  I dati delle sperimentazioni dicono che vaccinare i
  bambini non produce effetti collaterali.
  Molte persone, però, osservano che la sperimentazione è
  stata condotta su un piccolo numero di bambini e che i
  risultati non sono sicuri.

IL GOVERNO HA RESO PIÙ RIGIDO
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IL GREEN PASS
   Mercoledì 24 novembre il Consiglio dei ministri ha
   approvato all’unanimità un decreto che stabilisce
   restrizioni per le persone che:
      1. non sono state vaccinate contro il coronavirus
      2. non sono guarite dalla COVID-19 nei sei mesi
         precedenti.
   Il governo ha introdotto una versione più severa del
   Green Pass (super Green Pass).
   I cittadini non potranno avere il nuovo Green Pass con
   un tampone negativo.
   Il nuovo decreto prevede 2 tipi di Green Pass.
   Le nuove regole del decreto scatteranno il 6 dicembre e
   resteranno in vigore fino al 15 gennaio.

GREEN PASS “RAFFORZATO” (IL NUOVO
GREEN PASS).
   Avranno questo Green Pass solo le persone che:
      1. sono vaccinate
      2. s o n o g u a r i t e d a l l a C O V I D - 1 9 n e i s e i m e s i
         precedenti.
   Dal 6 dicembre sarà indispensabile per entrare:
      1. in bar e ristoranti al chiuso,
      2. spettacoli,
      3. eventi sportivi,
      4. cerimonie pubbliche, Ù
      5. discoteche.
   Il Green Pass ottenuto con la vaccinazione sarà valido
   per 9 mesi.
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GREEN PASS BASE.
     Si ottiene con un tampone negativo.
     I tamponi molecolari saranno validi       per 72 ore,      gli
     antigenici 48 ore.
     Dal     6 dicembre indispensabile anche per     usare:
           1. treni regionali e interregionali,
           2. Il trasporto pubblico locale,
           3. Alberghi,
          4. Spogliatoi per l’attività sportiva.
     I   controlli sui mezzi di trasporto avverranno                a
     campione.
     Questo Green      Pass   sarà   sufficiente     per   andare   a
     lavorare.

VACCINI OBBLIGATORI.
     Vaccinarsi diventa obbligatorio anche per:
        1. personale amministrativo del servizio sanitario
              nazionale,
           2. insegnanti e personale della scuola,
           3. forze di polizia e militari.
           4. Per il personale sanitario sarà obbligatoria la
             terza dose.

MASCHERINA.
     La sarà obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona
     gialla, arancione e rossa.
     Sarà sempre obbligatorio portarla con sé in tutte le
     zone e indossarla in caso di        assembramenti o
     affollamenti.

Non è ancora chiaro come funzionerà il regime dei 2 diversi
Green Pass.
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LA    GIORNATA                        NAZIONALE
DELL’AFASIA.
   Nel fine settimana del 15/16/17 ottobre, come ogni anno,
   la Fondazione Carlo Molo onlus propone una serie di
   iniziative in occasione della Giornata Nazionale
   dell’Afasia.
   Lo scopo di sensibilizzare e informare sulle tematiche
   relative al disturbo dell’Afasia.
   I partner   delle iniziative sono: ALICe (Federazione
   delle Associazioni per la Lotta all’Ictus Cerbrale e
   A.IT.A. (Federazione Associazioni italiane Afasici) e
    hanno il patrocinio della Regione Piemonte e della
   Città di Torino,
   L’AFASIA è un disturbo relativo alla parola e, più
   genericamente alle difficoltà di comunicazione, che
   colpisce circa un terzo di coloro che sono vittime di
   ictus, ischemia, emorragia e traumi cerebrali.
   Ecco le iniziative.

L’AFASIA TI LASCIA SENZA PAROLE.
   Da quest’anno la Fondazione porterà l’ iniziativa
   l’iniziativa L’AFASIA TI LASCIA SENZA PAROLE anche in
   alcune città italiane.
   Grazie a questa iniziativa la scritta L’AFASIA TI LASCIA
   SENZA PAROLE illumina un monumento di alcune città
   italiane:
         Torino
         Aosta
         Genova
         Firenze.
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Perugia.

La Mole di Torino con la scritta l’afasia ti lascia senza
parole

LA VOCE DELL’AFASIA A TORINO.
     Sabato 16 ottobre ore 16.00 in collaborazione con i
     Musei Reali Torino, l’Associazione Musica e Cura
     presenta “La Voce dell’Afasia” Giardini Reali –Piazza
     Castello – Ingresso libero.
     L’Associazione Musica e Cura ha attivato nel 2019 un
     progetto di riabilitazione e canto corale per persone
     afasiche.
     Organizza concerti pubblici con la partecipazione di
     cantanti solisti e musicisti professionisti offrendo
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momenti di sensibilizzazione.
   Al gazebo sarà possibile fare una donazione acquistando
   una piantina di erica , simbolo della tenacia e della
   resilienza delle persone afasiche. Un’erica per
   sostenere le attività di A.I.T.A Piemonte. Con
   l’acquisto di una piantina di erica simbolo per la sua
   tenacia delle persone afasiche.

AFASIA ON AIR 2021
   Un gruppo di 6 persone afasiche, come inviati speciali,
   hanno prodotto un TV Talk di cui si darà on air un
   teaser
   . La versione integrale de LE NOSTRE PAROLE
   SULL’ECONOMIA CIRCOLARE sarà visibile sul canale You
   Tube della Fondazione Carlo Molo onlus.
   Lo   spazio     sarà   dedicato    a    una  serie    di
   interventi/approfondimenti sull’Economia Circolare
   raccolti in due filoni:
         il primo sulle possibilità e le modalità
         espressive utilizzate e modelli comunicativi
         dedicati;
         il    secondo      che    prevede     contributi
         informativi/divulgativi sul tema.
   Introducono Lorenzo Denicolai, referente scientifico del
   progetto – centro di ricerca interdipartimentale
   Cinedumedia, Dip. Filosofia e Scienze dell’Educazione,
   Università di Torino Un portavoce del gruppo di lavoro
   che parlerà dell’arricchimento dell’esperienza Valentina
   Borsella coordinatrice del progetto e responsabile delle
   Attività culturali e laboratoriali della Fondazione
   Carlo Molo onlus.
   Partecipano in qualità di esperti Egidio Dansero, vice-
   rettore vicario per la sostenibilità e la cooperazione
   allo sviluppo – UniToGO, Università di Torino Cecilia
   Marchisio, Dip.to Filosofia e Scienze dell’Educazione,
   Università di Torino Sara Merlino, Ricercatrice,
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Università degli Studi Roma Tre Antonio Castagna, Coach
   e formatore.
   Esperto di temi ambientali, economia circolare Silvia
   Barbero Ph.D. e Professore Associato al Politecnico di
   Torino (Department of Architecture and Design).
   La trasmissione sarà completata da una serie di
   contributi video.

NOBEL PER LA MEDICINA ALLA
SCOPERTA SU COME LAVORA IL
SENSO DEL TATTO
   Il 4 ottobre l’Istituto Karolinska ha annunciato i nomi
   dei premi Nobel per la medicina 2021.
   David Julius e Ardem Patapoutian hanno vinto il Nobel
   per la medicina 2021.
   Una giuria di professori di medicina dell’Istituto
   Karoliska decide a chi assegnare il premio Nobel.
   L’Istituto Karolinska è un’università medica svedese.

GLI STUDI.
   David Julius e Ardem Patapoutian hanno condotto degli
   importanti studi sulla percezione della temperatura, del
   dolore e sul tatto.
   Per questi studi hanno vinto il premio Nobel.
   In particolare, hanno studiato come funzionano i
   recettori che regolano la percezione della temperatura e
   il tatto.
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I recettori tattili si trovano sulla nostra pelle e
   reagiscono agli stimoli esterni.
   La scoperta del funzionamento di questi recettori
   permetterà di trattare i sintomi di molte malattie.
   Questi sintomi sono soprattutto il dolore cronico e le
   infiammazioni persistenti.

CHI È DAVID JULIUS.
   David Julius è un fisiologo americano.
   Julius è nato nel 1955 a New York.
   Nel 1984 ha conseguito il dottorato in biochimica
   all’Università di Berkley.
   Attualmente è docente presso l’Università della
   California.
   Dalla fine degli anni Novanta studia i meccanismi della
   percezione del dolore, del calore e del tatto.

CHI È ARDEM PATAPOUTIAN.
   Ardem Patapoutian è un biologo americano.
   Patapoutian ha origini armeno-libanesi.
   È infatti nato a Beirut nel 1967 da una famiglia di
   origine armena.
   Ha studiato per un anno presso l’Università di Beirut.
   Nel 1982 è fuggito negli Stati Uniti per scappare dalla
   guerra.
   Nel 1996 ha conseguito un dottorato presso il California
   Institute of Technology di Pasadena.
   Oggi è docente presso un istituto di ricerca in
   California.

IL TATTO.
   Come sappiamo bene, i sensi sono 5: olfatto, vista,
   gusto, udito e tatto.
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Molti studiosi si sono interessati negli anni allo
   studio del funzionamento di olfatto, gusto, udito e
   vista.
   Meno studiosi hanno studiato i meccanismi di
   funzionamento del tatto.
   Tuttavia, il tatto ha una funzione fondamentale per gli
   esseri umani.
   Il tatto ci permette di valutare se ciò che tocchiamo
   potrebbe essere un pericolo.
   Pensiamo ad esempio a quando tocchiamo una pentola
   bollente: siamo progettati per spostare la mano e non
   ferirci!
   Inoltre, il tatto ci permette anche di percepire
   sensazioni positive e piacevoli.
   Pensiamo a una carezza o un abbraccio di un nostro caro.
   Gli studi di Julius e Patapoutian permetteranno quindi
   di sapere molto di più su un senso importantissimo per
   gli esseri umani.

APPROVATO IL PRIMO VACCINO
CONTRO LA MALARIA
   L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha
   approvato il primo vaccino per la prevenzione della
   malaria.

CHE COSA È LA MALARIA.
   La malaria è una malattia tropicale che colpisce ogni
   anno circa 200 milioni di persone e      uccide quasi
   500mila persone.
   L’80 per cento di questi morti (400 mila) sono bambini
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sotto i 5 anni di età.

Mappa del rischio di malaria. In rosso le zone a rischio.
Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 2014.

     La malaria è causata da un parassita (plasmodium) che
     vive dentro le zanzare.
     La malaria arriva all’uomo con la puntura di zanzare
     (del genere Anofele).
     Fino ad oggi la “cura” più efficace contro la malaria
     sono le zanzariere.
     L’uso sistematico delle zanzariere, infatti, ha ridotto
     le morti dei bambini sotto i 5 anni del 20 per cento,
     cioè 80 mila bambini.
foto di un bambino sotto una zanzariera, campagna Unicef per
donare zanzariere.

IL VACCINO.
     Il vaccino approvato dall’OMS si chiama Mosquirix (o
     RTS,S/AS01) ed è prodotto da una multinazionale
     farmaceutica.
     La sperimentazione ha usato il vaccino in Kenya, Malawi
     e Ghana.
     In questi tre paesi i sanitari hanno somministrato
     complessivamente tre 2,3 milioni di dosi.
     La somministrazione è stata in 4 dosi a partire dai
     bambini di cinque mesi.
     Questo vaccino ha un’efficacia non alta: il 77 per
     cento, ma oggi è la migliore arma contro questa
     malattia.
     Uno studio del 2020 ha stimato che, se il vaccino fosse
     distribuito nei paesi è più diffusa la malaria, potrebbe
     prevenire 5,4 milioni di casi e 23mila morti di bambini
     di età inferiore ai 5 anni, ogni anno.
Leggi anche: I VIRUS E I VACCINI.

GREEN PASS OBBLIGATORIO: LE
REGOLE DEL NUOVO DECRETO PER
IL LAVORO.
     Durante LA FIERA DEI LETTORI ALLA PARI in svolgimento a
     Terlizzi Informazione Facile terrà alcuni incontri sulla
     scrittura accessibile con studenti delle scuole
     superiori.
     Venerdì 17 settembre si è tenuto il primo incontro con
     10 studentesse della classe V Scienze umane del Polo
     Liceale “Licei Sylos Fiore” di Terlizzi.
     Ecco uno dei loro articoli.

IL GREEN PASS.
     Il Green Pass è una certificazione in formato digitale
     (che si può archiviare sul telefono cellulare) o su
     carta.
     Il Green Pass contiene un codice che permette di
     verificare la sua autenticità e validità.
     È il ministero della Salute che emette il Green Pass.
     Fino al 15 ottobre il Green Pass si ha.
           14 giorni dopo la prima dose di vaccino;
           dopo aver fatto tampone (molecolare o
           antigienico).
IL GREEN PASS E IL LAVORO.
     Il 16 ottobre Il Consiglio dei Ministri ha presentato il
     nuovo decreto sul Green Pass.
     Le nuove regole saranno valide dal 15 ottobre al 31
     dicembre.
     Il Green Pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori
     (dipendenti, autonomi, volontari).
     Le sanzioni previste per chi non ha il Green Pass sono
     molto severe.
     Arrivano, infatti, alla sospensione dal lavoro senza
     stipendio.
     I datori di lavoro devono controllare il Green Pass dei
     lavoratori.
     Il lavoratore senza Green Pass da 5 giorni è sospeso.
     Si può rischiare, inoltre, una multa da 600 a 1.500
     euro.

Testo di Maria   Zingaro e Martina Mangione.

1° SETTEMBRE:                       GREEN        PASS.
COME FUNZIONA
      Da oggi, 1 settembre, cambiano le regole sul Green
     Pass.
     Le regole saranno valide fino al 31 dicembre, perché il
     31 dicembre finirà lo stato di emergenza.
     Le regole riguardano:
           il trasporto sui mezzi pubblici;
           scuola.
     Ricordiamo che il Green Pass è il certificato che
     dimostra:
1. di aver ricevuto almeno una dose del vaccino
            contro il coronavirus da almeno 15 giorni,
         2. di essere risultati negativi a un test nelle 48
            ore precedenti,
         3. di essere guariti dal COVID-19 da meno di 6 mesi.

TRASPORTI.

Immagine tratta da Il sole 24 ore
TRASPORTI.
   Avere e mostrare il Green Pass sarà obbligatorio sui
   mezzi a lunga percorrenza:
         aerei,
        treni ad alta velocità, Intercity e Intercity
        notte,
        autobus che collegano più regioni,
        traghetti che collegano più regioni (non serve il
        Green Pass per i traghetti sullo Stretto di
        Messina).
   Il Green Pass non servirà    quindi sui trasporti pubblici
   urbani:
         autobus, tram, metro, funicolari cittadine.
          treni regionali anche se trasportano su più
         regioni.
   Nelle grandi stazioni ci saranno controlli quando si
   arriva ai binari; sui treni sarà il controllore a
   verificare il possesso del certificato.

SCUOLA.
Il Green Pass sarà obbligatorio per il personale
scolastico e universitario.
Nelle scuole dovranno avere il Green Pass:
      maestri, professori, presidi,
      bidelli, personale tecnico,
      personale amministrativo, segretari.
Nelle università il Green Pass sarà obbligatorio anche
per gli studenti per frequentare le lezioni in presenza.
Per il personale scolastico e universitario, in assenza
di Green Pass ci sarà la sospensione del rapporto di
lavoro e dello stipendio dopo 5 giorni di assenza
ingiustificata.
I bambini e i ragazzi di più di 6 anni dovranno
continuare a portare le mascherine a scuola.
Gli studenti non porteranno la mascherina:
      durante attività sportive,
      le persone con malattie o disabilità incompatibili
      con l’uso delle mascherine.
Solo le persone     fragili avranno diritto a tamponi
gratuiti a carico del ministero dell’Istruzione.
     Queste sono le nuove regole per il Green Pass dall’1
     settembre.

Leggi anche: IL GREEN PASS OBBLIGATORIO DAL 6 AGOSTO.

È MORTA NICOLETTA ORSOMANDO
     Oggi 21 agosto è morta a Roma Nicoletta Orsomando. Aveva
     92 anni ed era in ospedale da poco tempo.
     Era uno dei volti storici della RAI.
     Nicoletta Orsomando debutta il 22 ottobre 1953 sul
     canale sperimentale della televisione di Stato.
     Annuncia un documentario per la TV dei ragazzi.
     Le sue prime parole sono: “Signore e signori buonasera”.
     Ripeterà quelle parole dal 1953 al 1993.
     Diventa un volto, un sorriso e una voce che entra in
     casa di tutti gli italiani.
     È la più famosa delle “signorine buonasera”.
     Orsomando è stata anche presentatrice di molte
     trasmissioni: tra le altre l’edizione           1957 di
     Canzonissima presentata insieme a Nunzio Filogamo.
     Ha partecipato anche ad alcun film interpretando se
     stessa.
     Qui la vediamo in ” Piccola Posta” (film di Steno con
     Alberto Sordi e Franca Valeri).

     Orsomando era nata a a Casapulla (Caserta) l’11 gennaio
     1929.
     Era entrata nel mondo dello spettacolo su consiglio del
     padre, primo clarinetto della Banda della Fanteria.
     Dopo alcune esperienze teatrali decide di concorrere per
     il ruolo di annunciatrice televisiva.
Aveva una dizione perfetta, modi discreti e controllati
   e una ferrea professionalità.
   Fa il suo ultimo annuncio il 28 dicembre del 1993: sono
   passati 40 anni dal suo debutto.
   La sua presenza in Rai, però, continua.
   Partecipa, infatti, come ospite a moltissime
   trasmissioni.
   Lascia una figlia, Federica, nata dal matrimonio con il
   giornalista Roberto Rollino con il quale Orsomando
   rimase sposata 6 anni, dal 1957 al 1964.
   I due divorziarono negli anni Settanta.

È MORTO GINO STRADA FONDATORE
DI EMERGENCY
   Oggi 13 agosto è morto Gino Strada, il medico fondatore
   della ONG Emergency.
   Era malato di cuore.

I PRIMI ANNI.
   Strada era nato a Sesto San Giovanni il 21 aprile 1948 e
   si era laureato in medicina nel 1978 per poi
   specializzarsi in Chirurgia d’urgenza.
   In un primo momento si occupa di trapianti di cuore; nel
   1988 inizia a occuparsi di chirurgia traumatologica e la
   cura delle vittime di guerra.
   Dal 1989 al 1994 lavora con il Comitato internazionale
   della Croce Rossa in varie zone di conflitto:
   Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia
   ed Erzegovina.
EMERGENCY.
   Nel 1994 fonda Emergency insieme alla moglie Teresa
   Sarti che fino alla propria morte, avvenuta nel 2009,
   era stata presidente dell’organizzazione.
   EMERGENCY Un’associazione umanitaria internazionale per
   cura delle vittime della guerra e delle mine antiuomo.
    Emergency ha curato gratuitamente oltre 6 milioni di
   pazienti in 19 paesi nel mondo.
   Il primo progetto di Emergency fu realizzato in Ruanda,
   dove venne ristrutturato e riaperto il reparto di
   chirurgia dell’ospedale di Kigali e riattivato il
   reparto di ostetricia e ginecologia.
   Tra i paesi in cui è più attiva attualmente è
   l’Afghanistan, dove ha 3 centri chirurgici, un centro di
   maternità con reparto pediatrico e una rete di 30 posti
   di primo soccorso.
   Dal 2006 Emergency lavora anche in Italia, infatti ha
   aperto a Palermo un poliambulatorio per garantire
   assistenza sanitaria gratuita ai migranti e a tutti
   coloro che ne avessero bisogno.
   Oggi gestisce 3 poliambulatori, 3 ambulatori, 3
   ambulatori mobili, 2 unità mobili e uno sportello di
   orientamento socio-sanitario.
   Durante la prima fase della pandemia da Covid sembrava
   che Strada dovesse occuparsi della Sanità in Calabria.
   Emergency, oltre al suo impegno in campo sanitario, è
   una delle organizzazioni più attive per la difesa della
   dignità delle persone e del pacifismo.
   Una delle campagne    più importanti Di Emergency è
   quella per la messa al bando delle mine antiuomo.
   Questa campagna porta          nel 1997 al trattato
   internazionale di Ottawa, che si propone di eliminare la
   produzione e l’utilizzo di mine in tutto il mondo
   Alla campagna hanno aderito 162 Paesi.
LEGGI ANCHE: LETTERA APERTA DI GINO STRADA SULLA
SANITÀ ITALIANA.

IL GOVERNO ESTENDE L’OBBLIGO
DI GREEN PASS
    Giovedì 5 agosto il governo ha deciso (con un decreto
    legge) che nelle prossime settimane sarà esteso
    l’obbligo di avere il Green Pass.
    Il ministro della Salute, il ministro dell’Istruzione e
    il ministro delle Infrastrutture e della mobilità
    sostenibili hanno annunciato i nuovi obblighi.
    Queste le situazioni dove il governo estende l’obbligo
    del Green Pass.

TRASPORTI.
    Il governo ha deciso che dal primo settembre il Green
    Pass sarà obbligatorio su:
           aerei;
         treni ad alta velocità, Intercity e Intercity
         notte;
         autobus e traghetti che collegano più regioni.
         (Non serviranno per i traghetti Messina-Reggio
         Calabria).

SCUOLA.
    Il Green Pass sarà obbligatorio per il personale
    scolastico e universitario.
    Il ministro dell’Istruzione ha detto che i contratti
degli insegnanti e di tutto il personale scolastico che
     per 5 giorni non presenteranno il Green Pass saranno
     sospesi.
     Ha anche detto che gli alunni di più di 6 anni dovranno
     portare le mascherine a scuola.
     Gli alunni non useranno le mascherine solo durante le
     attività sportive e se hanno malattie incompatibili con
     l’uso della mascherina.
     Gli studenti universitari, inoltre, dovranno avere il
     Green Pass per frequentare le lezioni in presenza.

TAMPONI.
     Il governo ha raggiunto un accordo con le farmacie sul
     prezzo dei tamponi.
     Grazie a questo accordo i tamponi costeranno 8 euro per
     le persone fino a 18 anni e 15 euro per le persone che
     hanno più di 18 anni.
     L’accordo sarà valido fino al 30 settembre.

Clicca QUI per ascoltare la conferenza stampa dei ministri.

     Mentre il governo estende l’obbligo del Green Pass c

NEGLI USA UN NUOVO FARMACO
CONTRO L’ALZHEIMER
     L’ Alzheimer è la forma più comune di demenza.
     L’Alzheimer causa generalmente una perdita di memoria e
     di altre abilità cognitive così grave da interferire con
     la vita quotidiana.
     Dopo 18 anni di fallimenti nella ricerca, negli Stati
Uniti   entrerà in commercio un nuovo farmaco contro
   l’Alzheimer.
   La FDA (Food and Drug Administration), l’agenzia
   americana per la sicurezza di cibo e farmaci, ha infatti
   autorizzato il farmaco Aducanumab.

IL FARMACO.
   L’azienda farmaceutica americana Biogen ha sviluppato il
   farmaco Aducanumab.
   Il farmaco sarà venduto negli Stati Uniti con il nome
   Aduhelm.
   Il nuovo farmaco servirebbe per rallentare la
   progressione della malattia di Alzheimer.
   Inoltre, è il primo farmaco ad intervenire sulle cause
   dell’Alzheimer, anziché sui sintomi.
   La terapia consiste in una inezione al mese per via
   endovenosa.
   Il farmaco dovrebbe rallentare il declino cognitivo dei
   pazienti allo stadio inziale della malattia.

L’AUTORIZZAZIONE.
   Nel 2019, Biogen aveva sospeso la sperimentazione del
   farmaco perché non aveva portato a grandi risultati.
   Biogen ha poi rivisto i dati e ricominciato la
   sperimentazione.
   10 degli 11 membri del consiglio di esperti della FDA,
   tuttavia, erano contrari alla sua autorizzazione.
   Gli esperti, infatti, sostenevano che non ci fossero
   prove sufficienti della sua efficacia.
   La FDA ha infine autorizzato il nuovo farmaco.
   La FDA ha chiesto, però, a Biogen un nuovo ampio test
   clinico, che potrebbe richiedere anni.
   Intanto, però, il farmaco potrà entrare in commercio.
   Nonostante i pareri contrastanti degli esperti, la FDA
ritiene che il farmaco abbia buone probabilità di
   rallentare il decorso della malattia.

PERCHÉ ESISTE IL NASTRINO
ROSSO SIMBOLO DELL’AIDS

IL FATTO
   Patrick O’Connel è morto il 23 marzo 2021.
   Patrick O’Connel aveva ideato il nastrino rosso per la
   lotta contro l’AIDS.
   In questo articolo parleremo brevemente di
         Cos’è l’AIDS
         Patrick O’Connel
         la lotta all’AIDS con Visual Aids e il nastrino
         rosso

CHE COS’È L’AIDS.
   L’AIDS e l’HIV non sono la stessa cosa.
   L’HIV, infatti, è un virus.
   Ricordiamoci che cellule immunitarie del nostro corpo ci
   difendono, per esempio, da virus, batteri, tumori.
   L’HIV attacca e distrugge proprio le cellule immunitarie
   del corpo.
   Quindi il nostro sistema immunitario si indebolisce e le
   malattie possono aggredirci più facilmente,
   L’HIV si trasmette tramite
         rapporti sessuali,
        sangue,
        da madre a figlio, durante la gravidanza e il
        parto.
L’AIDS è, invece, una malattia (significa: sindrome da
   immunodeficienza acquisita).
   L’AIDS è lo stadio avanzato dell’infezione da HIV.
   L’AIDS si può manifestare anche dopo anni dall’infezione
   da HIV.

PATRICK O’CONNEL
   Patrick O’Connel è nato nel 1953.
   Patrick O’Connel era un artista americano.
   Negli anni ’80 Patrick faceva parte di una comunità di
   artisti gay di New York.
   Negli anni ’80, a New York l’AIDS era molto diffuso.
   All’inizio dell’epidemia c’erano molti        pregiudizi
   sull’AIDS.
   L’AIDS, infatti, veniva messo all’indice come “la peste
   degli omosessuali”.
   Jonathan Larson nel suo musical “Rent” ha descritto
   questa comunità di artisti a New York.
   O’Connel ha contratto l’HIV negli anni ’80.
   O’Connel ha vissuto, dunque, con l’AIDS per 40 anni.

LA LOTTA ALL’AIDS.
   Per trovare le cure per una malattia è necessario
   studiare e conoscere questa malattia.
   Alla comparsa dell’AIDS la comunità scientifica non
   studiò questa malattia.
   Era, infatti, in qualche modo valutata come un problema
   degli omosessuali e quasi una punizione ai loro
   comportamenti riprovevoli.

Visual Aids.
   Patrick O’Connel decise di reagire contro l’AIDS e il
   silenzio che circondava questa malattia.
   O’Connel cominciò, per questo motivo, ad organizzare
riunioni in un appartamento a Chelsea.
   Questo appartamento diventò quindi la sede di “Visual
   Aids”.
   Visual Aids era un’organizzazione in difesa degli
   artisti con AIDS.
   Visual Aids promuoveva soprattutto        manifestazioni
   artistiche.
   L’obiettivo di Visual Aids era rendere consapevole il
   pubblico dell’esistenza dell’AIDS.
   Nel 1989 Visual Aids lanciò la “Giornata senz’arte”.
   Perciò i musei coprirono i loro quadri in segno di lutto
   per gli artisti morti di AIDS.
   Inoltre, nel 1990, Visual Aids lanciò “La Notte Senza
   Luce”.
   Durante questa manifestazione, infatti, le luci di New
   York si spensero per 15 minuti.
   “Ogni 10 Minuti”, invece,                 era    un’installazione
   artistica.
   Una campana suonava ogni 10 minuti.
   Infatti, passavano proprio 10 minuti tra ogni morte per
   AIDS negli Stati Uniti.

Il Nastrino Rosso.
   Nel 1991, Patrick O’Connel avviò il “Progetto del Nastro”.
   Il nastrino rosso diventò infatti il simbolo
   internazionale di lotta all’AIDS.
   La forma era di una “v” capovolta.
   Il rosso era il colore del sangue.
   La semplicità del nastro, inoltre, si riferiva al
   silenzio intorno alla malattia.
   Molte celebrità iniziarono a indossare il nastrino.
   Prima alla cerimonia dei Tony (i premi di Broadway), poi
   agli Emmy e ai Grammy (altri importanti premi).
   La gente iniziava a parlare di AIDS senza pregiudizi o
   rabbia.
Patrick O’Connel è morto il 23 marzo 2021 in un ospedale
     di Manhattan a New York.
     Il fratello Barry ha confermato la morte solo il 6
     maggio 2021.
     La ricerca e le cure a favore dell’AIDS hanno fatto
     enormi progressi.

Patrick O’Connel ideatore del simbolo del nastrino rosso

INDIA:                     ESPLODE                         IL
CORONAVIRUS. IDENTIFICATA UNA
VARIANTE

CORONAVIRUS E IL KUMBH-MELA.
   Il Kumbh-Mela è il pellegrinaggio di massa che I fedeli
   della religione Indu (induisti) compiono verso i fiumi
   sacri per lavare via i peccati e purificarsi.
   Questo pellegrinaggio avviene ogni 3 anni ed è “il più
   grande raduno religioso al mondo”.
   Le celebrazioni durano 155 giorni a partire da gennaio,
   e prevedono 6 giorni di abluzioni.
   Quest’anno l’organizzazione dell’evento era molto
   complicata a causa della pandemia.
   Le autorità indiane hanno deciso alla fine di confermare
   il Kumbh Mela nella città di Haridwar.
   Le autorità hanno, però, ridotto la durata dell’evento.
   Quest’anno infatti doveva durare solo         48 giorni
   (dall’11 marzo al 27 aprile 2021) invece di 155.
   Milioni di persone si sono quindi ammassate sulle rive
   del Gange.
   Il 17 aprile la congregazione induista che gestisce
   pellegrinaggio si è ritirata dall’evento.
   Questo è un video ufficiale dell’evento.

ESPLOSIONE DEI CASI DI COVID IN INDIA.
   Oltre al pellegrinaggio in India quest’anno Il primo
   ministro Modi ha organizzato grandi eventi politici.
   Eppure gli esperti avessero segnalato fin dalla metà di
   febbraio l’arrivo di una seconda ondata di contagi da
   coronavirus.
   Oggi, 28 aprile, per il settimo giorno consecutivo le
persone contagiate al giorno sono più di 300 mila.
L’India ha circa 1 miliardo e 300mila abitanti.
Fino a qualche settima fa sembrava che la situazione
fosse quasi sotto controllo.
Ora gli ospedali sono senza ossigeno, i forni crematori
sono al collasso.
Per le strade delle città più colpite, come Nuova Delhi,
si improvvisano roghi di cadaveri per strada.

Il Primo Ministro Modi ha chiesto aiuto agli altri
Paesi.
Il Regno Unito (l’India è un ex colonia inglese) ha
iniziato a mandare aiuti, ma non ha inviato dosi di
vaccino.
Anche gli Stati Uniti si sono impegnati a fornire aiuti
di emergenza.
Da Madrid il ministro della Salute spagnolo ha
annunciato l’invio di sette tonnellate di attrezzature
mediche, sottolineando che “nessuno sarà al sicuro
finché non lo saremo tutti”.
   Il fatto incredibile è che l’India ha una grande
   industria farmaceutica e produce farmaci e vaccini per
   tutto il mondo.
   La sua crisi rischia di ridurre la produzione di vaccini
   destinati all’Africa, aggravando la situazione della
   pandemia a livello mondiale.

LA VARIANTE INDIANA.
   A ottobre 2020 gli esperti avevano identificato una
   variante del virus.
   Questa variante è già diffusa in circa 20 Paesi ed è
   diffusa anche in Italia.
   Non è chiaro se questa variante sia più pericolosa di
   altre, testimonia però la capacità del virus di
   modificarsi per continuare il suo lavoro.

LE RIAPERTURE E I COLORI DAL
26 APRILE
   Le riaperture e i colori da oggi 26 aprile.
   La Sardegna resta l’unica regione in zona rossa.
   Valle D’Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia
   sono arancioni.

   Tutte le altre regioni diventano zone gialle.
CHE COSA SI PUÒ FARE IN BASE AI COLORI.
  1. Nelle regioni in zona gialla possono riaprire bar e
     ristoranti, sia a pranzo che a cena, ma solo per il
     servizio all’aperto. Possono inoltre riaprire musei,
     cinema, teatri e sale da concerto, a capienza ridotta, e
     possono ricominciare le attività sportive all’aperto.
  2. Sempre da oggi ci si può spostare liberamente tra
     regioni in zona gialla.
  3. Le visite ad amici o parenti in una abitazione privata
     nelle zone gialle e arancioni dal 26 aprile e fino al 15
     giugno, possono farle 4 persone invece di 2.
  4. Tra regioni in zona rossa o arancione, oltre agli
spostamenti normalmente consentiti per motivi di lavoro,
      salute o necessità, ci si può spostare con il
      “certificato verde”.

Per   il   momento      questo      “certificato”          consiste          nella
certificazione:

  1. del completamento del ciclo di vaccinazione nei 6 mesi
     precedenti rilasciata dalla struttura sanitaria,
  2. d e l l a g u a r i g i o n e d a l c o r o n a v i r u s n e i s e i   mesi
     precedenti,
  3. del risultato           negativo       di   un     test   molecolare       o
      antigenico,   in            questo         caso     valida       48     ore
      dall’esecuzione.

CORONA VIRUS: LE RIAPERTURE
DAL 26 APRILE, I COLORI DAL
19 APRILE.
In conferenza stampa Draghi ha anticipato riaperture per
il 26 aprile.
Intanto lunedì 19 aprile, come tutti i lunedì, si
modificano i colori delle regioni, in base all’andamento
dell’epidemia.
Come si vede dalla tabella solo la CAMPANIA cambia
colore.
Infatti era rossa e diventa arancione.
Nessuna regione diventa gialla anche se i dati
sull’epidemia lo consentirebbero.
Il 1° aprile il governo, infatti, aveva deciso che fino
a fine mese le restrizioni più leggere sarebbero state
quelle da zona arancione.
CHE COSA ACCADE IL 26 APRILE.
   Dal 26 aprile torneranno in vigore le cosiddette zone
   gialle.

   Le zone gialle sono le zone d’Italia con il rischio di
   contagio da coronavirus più basso.

   Nelle    zone gialle riapriranno bar e ristoranti
   all’aperto.
   Il 26 aprile riaprono anche i musei, mentre teatri,
   cinema e spettacoli potranno riaprire in zona gialla con
   misure di limitazione di capienza delle sale.
    Dal 15 maggio dovrebbero riaprire le piscine solo
   all’aperto e dal primo giugno anche le palestre.
   Poi riapriranno anche fiere e congressi, stabilimenti
   termali e parchi tematici.
   Dal 26 aprile dovrebbero essere consentite anche le
   attività sportive non agonistiche all’aperto.
    Venerdì 17 aprile Mario Draghi ha anticipato questa
   decisione che diventerà però ufficiale la settimana
   prossima.
   Dal 26 aprile sia nelle zone gialle che in quelle
   arancioni tutte le scuole riapriranno in presenza.
   Nelle zone rosse saranno aperti in presenza gli asili
   nido e le scuole fino alla prima media, e le altri
   classi delle scuole medie e superiori riapriranno in
   parte in presenza e in parte a distanza.

LE REAZIONI.
   I   presidi   sono   molto   preoccupati   per   la   totale
   riapertura delle scuole in zona gialla e arancione.
   Dicono, infatti, che il rischio di contagio avviene
   soprattutto durante il trasporto degli studenti sui
   mezzi pubblici e che questo problema non è stato
   risolto.
   Anche molti esperti sono critici su queste riaperture
che, secondo il loro parere, causeranno nuovi contagi
  che richiederanno nuove chiusure.

VACCINO COVID: 100 PREMI
NOBEL E 75 EX CAPI DI STATO:
“SOSPENDERE I DIRITTI DI
BREVETTO”
  175 personalità del mondo hanno scritto una lettera al
  presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
  Nella lettera. chiedono la sospensione della proprietà
  intellettuale sui vaccini.
  La proprietà intellettuale, cioè i brevetti, impediscono
  ai Paesi poveri di produrre i vaccini senza pagare i
  diritti alle case farmaceutiche che li hanno brevettati.
  Ecco un brano della lettera:
  “”Il mondo ha visto uno sviluppo senza precedenti di
  vaccini sicuri ed efficaci, in gran parte grazie agli
  investimenti pubblici statunitensi. Eppure per la
  maggior parte del mondo l’accesso al vaccino è ancora
  una lontana speranza”.
  . Questa lettera porta le firme, tra le altre, di
  politici come Gorbaciov, Romano Prodi, Mario Monti,
  Francoise Hollande.
  Anche molti premi Nobel hanno firmato.
  La lettera è frutto di un’iniziativa coordinata dalla
  People’s Vaccine Alliance, di cui fanno parte Oxfam,
  Emergency e altre 50 organizzazioni internazionali che
  si occupano di salute nel mondo.
  La sospensione dei brevetti riduce il costo dei vaccini
e permette anche agli abitanti dei Paesi poveri di
  vaccinarsi.
  India e Sud Africa in rappresentanza di 60 paesi
    avevano presentato          una richiesta simile
   all’Organizzazione mondiale del commercio.
  Quasi tutti i paesi occidentali, Italia compresa hanno
  respinto la proposta.
  Chi ha firmato il vaccino ha detto anche che non
  vaccinare la popolazione dei Paesi poveri avrebbe
  un effetto negativo sull’economia globale.
  Il Fondo monetario internazionale ha ripetuto più volte
  questo concetto.
  La lettera dice “Il mondo ha visto uno sviluppo senza
  precedenti di vaccini sicuri ed efficaci, in gran parte
  grazie agli investimenti pubblici statunitensi.
  Quindi sono i cittadini americani che hanno reso
  possibili i vaccini.
  È giusto che ora multinazionali del farmaco possano
  detenere i brevetti in esclusiva?
  Astra-Zeneca ha detto che venderà i vaccini senza
  guadagni fino alla fine dell’epidemia.
  Pfizer, invece, ha già messo a bilancio 15 miliardi di
  utili.

I COLORI DELLE REGIONI                              DA
LUNEDÌ 12 APRILE
  Ecco i nuovi colori delle Regioni in base all’andamento
  dell’epidemia in vigore da lunedì 12 aprile.
EMA: “POSSIBILE RELAZIONE TRA
ASTRA-ZENECA     E     ALCUNE
TROMBOSI”
  Mercoledì 7 aprile l’Agenzia Europea per i medicinali
  (EMA) ha detto che c’è “un possibile rapporto di
  relazione” tra la somministrazione del vaccino Astra-
  Zeneca e alcuni rarissimi casi di trombosi.
  EMA ha anche detto che i benefici del vaccino superano i
  rischi che provoca.
86 casi su 25 milioni
   Nell’ultimo studio EMA ha valutato 62 casi di trombosi
   cerebrale e 24 casi di trombosi in altre parti del
   corpo.
   18 trombosi hanno causato la morte del paziente.
   Le 18 morti sono avvenute     su una popolazione di 25
   milioni di persone vaccinate con AstraZeneca in Europa e
   nel Regno Unito.
   Il rapporto tra Astra-Zeneca e i rischi trombosi resta
   quindi di un’eventualità estremamente rara.

OGNI PAESE EUROPEO DEVE DECIDERE CHE
FARE.
   Una   settimana   fa   la   Germania   aveva   deciso   di
   somministrare il vaccino Astra-Zeneca solo a chi ha più
   di 60 anni.
   Ogni Stato europeo, infatti, ha competenze nazionali in
   fatto di salute.
   Dopo le affermazioni di EMA i ministri europei della
   Salute si sono riuniti in video-conferenza.
   I ministri non hanno trovato una linea comune.
   La maggior parte dei Paesi hanno deciso di seguire la
   Germania e somministrare questo vaccino solo a chi ha
   più di 60 anni.
   Finlandia e Danimarca, invece, sospendono l’uso di
   Astra-Zeneca.
   In Italia, la decisione definitiva arriverà nelle
   prossime ore.
   L’uso di Astra-Zeneca è probabile sia consigliato dopo i
   60 anni.
I NUOVI COLORI DAL 6 APRILE

  Oggi 6 aprile, come possiamo vedere non ci sono grandi
  cambiamenti.
  il Veneto, Trento, e Le Marche passano da zona rossa a
  zona arancione.
  Le regioni che sono in zona rossa ci resteranno ancora
  15 giorni.
  Nessuna regione diventerà gialla fino al 30 aprile.

LE REGOLE DAL 7 AL 30 APRILE
  Mercoledì 31 marzo il governo ha fatto un nuovo decreto
  che contiene le regole valide dal 7 al 30 aprile.
1. Non ci saranno regioni in zona bianca o gialla: quindi
    tutti le regioni saranno o rosse o arancioni.
 2. Questo significa che non sarà possibile consumare cibo o
    bevande a bar o al ristorante, ma sarà possibile solo
    l’asporto.
 3. I cinema e i teatri resteranno chiusi.
 4. Le scuole riapriranno gradualmente anche in zona rossa.
 5. Il decreto prevede l’obbligo di vaccinazione per il
    personale sanitario       (compresi farmacisti, para
    farmacisti, studi privati).
 6. I sanitari che non rispettano questo obbligo avranno
    sanzioni.
 7. Il governo, inoltre, ha fatto sapere che – se la
    situazione migliorerà – i divieti potranno diminuire.

NEI GIORNI DI PASQUA TUTTA
L’ITALIA ROSSA
   Questi sono i colori in vigore da lunedì 29 marzo nelle
   regioni italiane.
LE REGOLE PER I GIORNI DI PASQUA.
   Sabato 3 aprile, domenica 4 aprile (Pasqua) e lunedì 5
   aprile (Pasquetta), tutta l’Italia sarà considerata zona
   rossa.
   Sarà, però, consentito     una sola volta al giorno,
   spostarsi verso un’altra abitazione privata, ma solo
   all’interno della stessa regione.
   Sarà quindi possibile fare visita ad amici o parenti.
   Gli spostamenti saranno consentiti solamente tra le 5 e
   le 22.
   Potranno spostarsi al massimo 2 persone, con i figli
   minori di 14 anni e con le persone disabili o non
autosufficienti che convivono con loro.
   Saranno aperti solo i negozi di prima necessità
   (alimentari, farmacie, edicole, tabaccherie)
   Per I bar e i ristoranti è consentito l’asporto dalle 5
   alle 18; dalle 18 alle 22 potranno restare aperti solo i
   bar con cucina.
   La consegna a domicilio è consentita sempre.

I VIAGGI ALL’ESTERO.
   In questi giorni e anche nelle vacanze di Pasqua       sarà
   possibile fare viaggi all’estero.
   ll ministero dell’Interno ha specificato in una nota che
   è possibile effettuare spostamenti per raggiungere
   l’aeroporto da cui partire, anche in un’altra regione.
   Chi torna o arriva dall’estero deve fare una quarantena
   di 5 giorni e alla fine dei 5 giorni fare un tampone.
   48 ore prima di partire per l’Italia tampone molecolare.

RIPRENDONO LE VACCINAZIONI
CON ASTRA-ZENECA
   Oggi,   giovedì   18   marzo,   l’Agenzia   europea   per   i
   medicinali (EMA) ha terminato l’indagine sul vaccino
   AstraZeneca.
   EMA ha consigliato di riprendere le vaccinazioni con
   questo vaccino.
   EMA ha però consigliato di aggiungere una nuova
   avvertenza all’uso del vaccino.
   Ci sono, infatti, ancora aspetti da chiarire sui casi di
   trombosi cerebrale avvenuti.
    I casi sospetti di trombosi sono stati 18 su circa 20
milioni di somministrazioni del vaccino.
  Da domani, venerdì 19 marzo, in Italia riprenderà l’uso
  di questo vaccino.
  Il 15 marzo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) aveva
  sospeso la somministrazione del vaccino.

ITALIA   GERMANIA    FRANCIA
SOSPENDONO IL VACCINO ASTRA-
ZENECA
  Oggi pomeriggio, lunedì 15 marzo, l’Agenzia Italiana del
  Farmaco (AIFA) ha sospeso     l’utilizzo del vaccino di
  AstraZeneca.
  AIFA ha preso questa decisione in via precauzionale.
  Nei giorni scorsi, infatti, ci sono state segnalazioni
  di   problemi circolatori (trombosi) riscontrati in
  alcune persone da poco vaccinate.
  AIFA ha spiegato      attende le    prossime decisioni
  dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).
  Anche la Germania e la Francia hanno sospeso l’uso di
  questo vaccino.
  Per il momento     il rapporto causa-effetto tra la
  somministrazione del vaccino e i casi di trombosi non è
  verificata.
  L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che
  non ci siano motivi per sospendere l’impiego del vaccino
  AstraZeneca.
  Questo vaccino è già somministrato almeno 17 milioni di
  volte.
Secondo l’azienda su tutte le somministrazioni i casi di
     trombosi segnalati sono stati 40.
     EMA ha comunicato che analizzerà i dati e che giovedì ci
     sarà una riunione per arrivare a una conclusione.
     Astra-Zeneca è un’industria farmaceutica anglo-svedese.

UN ANNO FA MORIVA IL DOTTOR
LI  CHE   LANCIÒ  L’ALLARME
CORONOVIRUS
Ecco in breve la storia del dottor Li, l’oculista di Wuhan che
lanciò l’allarme coronavirus e morì in pochi giorni per aver
contratto l’infezione.

I MESSAGGI DI LI.
     Li Wenliang fu uno dei primi medici a capire che un
     nuovo virus circolava in Cina.
     Li era un oculista della città di Wuhan.
     Wuhan è la città cinese da cui si diffuse il coronvirus.
     Il 30 dicembre 2019, Li lancia un avvertimento su
     WeChat.
     WeChat è la piattaforma di messaggi più popolare in
     Cina; è simile alla nostra WhatApp.
     Il giovane medico spiega     che il suo ospedale aveva
     individuato 7 pazienti con una sindrome simile alla
     Sars, la polmonite respiratoria acuta grave.
     In seguito invia altri messaggi.
     In uno scrive: «secondo le ultime informazioni, è
     confermata l’infezione da coronavirus. Il tipo di virus
     è in corso di determinazione».
     Un altro messaggio dice: «Vi preghiamo di avvertire le
vostre famiglie e di prendere precauzioni».
   Questo suo messaggio, con il nome visibile, si diffonde
   a migliaia di utenti.

LI E LA POLIZIA.
   Il 3 gennaio, 4 giorni dopo, la polizia locale convoca
   Li.
   La polizia minaccia il medico e lo costringe a firmare
   un documento per riconoscere il suo “errore”.
   Dopo aver ammesso il suo errore Li può tornare al lavoro
   nel suo ospedale.

LA MORTE E LA RICONOSCENZA.
   Purtroppo Li contrae l’infezione da coronavirus e il 7
   febbraio 2020, muore a soli 34 anni.
   Li ha lasciato un figlio e la moglie incinta.
   Il 2 aprile è nata la sua seconda figlia.
   I cinesi non hanno dimenticato Li e continuano a
visitare la sua pagina su Twitter.
   La pagina    ha  già ricevuto un miliardo e mezzo di
   visite.
   In questo spazio le persone parlano liberamente delle
   loro esperienze durante la pandemia.
   Molti ringraziano Li e gli augurano di essere felice.
   I funzionari di polizia che avevano agito contro Li sono
   stati rimossi dal loro incarico.

LA SITUAZIONE DEI VACCINI

Vaccino Pfizer-BioNTech.
   Da alcuni giorni l’azienda non consegna più le dosi
   previste nei contratti con i paesi dell’Unione Europea
   perché non riesce a far fronte alla produzione.
   Sanofi è un’azienda farmaceutica francese e il 27
   gennaio ha annunciato che aiuterà Pfizer nella
   produzione di 125 milioni di dosi di vaccino da usare
   nell’Unione Europea.
   Una fabbrica di Sanofi si occuperà di inserire il
   vaccino nei flaconcini.
   Si prevede che la distribuzione dei flaconcini lavorati
   da Sanofi saranno distribuiti dai primi di agosto,

Vaccino Astra-Zeneca.
   Astra-Zeneca è un’azienda farmaceutica inglese-svedese.
   L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) approverà questo
    vaccino entro fino gennaio.
   Il vaccino Astra-Zeneca è il vaccino più economico e più
   facile da utilizzare tra quelli attualmente disponibili.
   L’Unione Europea aveva prenotato 300 milioni di dosi e
80 milioni dovevano arrivare entro marzo.
     Il 22 gennaio l’azienda ha detto che nel primo trimestre
     consegnarà all’Unione Europea molte meno dosi di quelle
     previste.
     Il 26 gennaio ci sono stati incontri tra membri della
     Commissione Europea e dirigenti di Astra-Zeneca.
     La Commissione Europea ha ritenuto le spiegazioni
     dell’azienda insoddisfacenti.
     L’Unione Europea sospetta che l’azienda stia favorendo
     il Regno Unito (Inghilterra) nella distribuzione del
     vaccino.

In generale è facile capire come la distribuzione del vaccino
smuove interessi economici molto elevati e che la gestione
delle campagne di vaccinazioni non sarà facile.

Ad esempio abbiamo già visto come la distribuzione del vaccino
non è equa, ma favorisce i paesi ricchi e le persone che vi
abitano.

IN OGNI FIALA DI VACCINO CI
SONO 6 DOSI E NON 5
     Pfizer-BioNTech l’azienda che produce il primo vaccino
     contro il coronavirus arrivato in Italia ha indicato che
     ogni fiala contiene 5 dosi di vaccino.
     Il 28 dicembre l’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA) ha
     detto che da ogni fiala di vaccino Pfizer-BioNTech sarà
     possibile ottenere 6 dosi di vaccino e non 5.
     Sarà possibile ottenere una dose in più utilizzando
     siringhe di precisione.
     Queste siringhe consentono di non sprecare il residuo di
liquido contenuto in ogni fiala.
   Grazie a questo accorgimento le dosi di vaccino che
   arriveranno da adesso a settembre consentiranno di
   vaccinare 32 milioni di persone e non 27 milioni come
   era previsto.
   La tecnica che consente di aumentare le dosi è approvata
   anche dall’Agenzia del Farmaco degli Stati Uniti.

IL PAPA CHIEDE IL VACCINO PER
TUTTI

IL PAPA E IL VACCINO.
   A Natale il papa impartisce sempre la benedizione a
   tutti (“la benedizione Urbi et Orbi“).
   Quest’anno il papa ha parlato in una piazza San Pietro
   vuota per rispetto delle regole contro l’epidemia.
   Il papa ha detto:    “Chiedo a tutti: ai responsabili
   degli    Stati,    alle   imprese,     agli   organismi
   internazionali, di promuovere la cooperazione e non la
   concorrenza, e di cercare una soluzione per
   tutti: vaccini per tutti, specialmente per i più
   vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del pianeta.
   Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi!”

LA DISTRIBUZIONE DEL VACCINO.
   Il papa, come suo solito, ha affrontato un problema
   reale.
   Oggi, infatti, le cose stanno in questo modo.
   I Paesi più ricchi, che hanno il 20 per cento della
popolazione mondiale, hanno acquistato l’ 86 per cento
  delle dosi di vaccino.
  Questo significa che il resto della popolazione
  mondiale, che è l’80 per cento, avrà a disposizione solo
  il 14 per cento delle dosi di vaccino disponibili.

SONO INIZIATE LE VACCINAZIONI
CONTRO IL CORONAVIRUS
  Domenica 27 dicembre nell’Unione Europea è iniziata la
  campagna dei vaccini contro il coronavirus.
  Il vaccino usato è quello sviluppato da Pfizer-BioNTech
  e autorizzato dalla Commissione europea.
  In Italia verranno somministrate le prime 9.750 dosi di
  vaccino a medici, infermieri e operatori sanitari.
  Sabato la presidente della Commissione europea, Ursula
  von der Leyen, aveva annunciato che il vaccino di
  Pfizer-BioNTech era stato consegnato a tutti i 27 paesi
  membri dell’Unione.
  La presidente ha definito l’inizio quasi simultaneo
  delle vaccinazioni come un «toccante momento di unità.

IN GRAN BRETAGNA C’È UNA
VARIANTE DEL VIRUS. L’ITALIA
SOSPENDE I VOLI
  Nel Regno Unito è presente una variante del coronavirus.
  Questa variante sembra essere molto contagiosa.
  Per questo motivo il governo inglese ha imposto nuove
  restrizioni per cercare di limitare i contagi.
  Domenica 20 dicembre il ministro della salute italiano,
  Roberto Speranza, ha sospeso i voli che arrivano dal
  Regno Unito e vietato l’ingresso in Italia a chi è
  passato dal paese negli ultimi 14 giorni.
  Anche altri Paesi europei hanno preso o stanno per
  prendere la stessa decisione.
  Chi è arrivato dal Regno Unito deve sottoporsi a
  tampone.
  A Roma un paziente ha manifestato questa variante del
  virus.
  L’uomo arrivava dal Regno Unito; ora è in isolamento a
  casa.

IL PAPA : IL CONSUMISMO CI HA
RUBATO IL NATALE
  All’Angelus di domenica 20 dicembre Papa Francesco
  invita tutti a evitare di lamentarci, e a ritrovare il
  senso antico e cristiano feste legate al Natale.
  “In questo tempo difficile, anziché lamentarci di quello
  che la pandemia ci impedisce di fare, facciamo qualcosa
  per chi ha di meno: non l’ennesimo regalo per noi e per
  i nostri amici, ma per un bisognoso a cui nessuno
  pensa”.
Il papa ha poi continuato: “…non ci lasciamo portare
     avanti dal consumismo, da quella frenesia di fare cose,
     cose, cose”. “Il consumismo ci ha sequestrato il
     Natale”.
     Mentre il papa esprime questi concetti tutti i centri
     cittadini sono invase da persone che sfidano il virus
     pur di fare acquisti.

LETTERA APERTA DI GINO STRADA
SULLA SANITÀ ITALIANA
     Gino Strada ha scritto una lettera aperta al quotidiano
     La Stampa che vi invitiamo a leggere per intero.
     Clicca su questo link per leggere: LA STAMPA LETTERA
     APERTA DI GINO STRADA.

Qui ve ne proponiamo alcune parti:

LA SANITÀ È UN COMPITO DELLO STATO.
     “La sanità è un compito essenziale dello Stato perché lo
     Stato deve assicurare a ogni cittadino il diritto a
     essere curato.
     Al contrario, la pandemia ha messo in evidenza l’estrema
     fragilità del nostro sistema sanitario: nel mezzo della
     pandemia ci siamo resi conto che:
      non avevamo materiali di protezione,
      le terapie intensive non erano adeguate,
     la sanità territoriale ( assicurata dai medici di base)
     era inesistente,
     al di fuori degli ospedali tanti malati non venivano
     curati ma semplicemente abbandonati al proprio destino.
I TAGLI ALLA SANITÀ.
Siamo stati travolti, come la quasi totalità degli altri
Paesi, da un’emergenza incontestabile. Molte delle nostre
difficoltà si devono a questo, ma non possiamo ignorare che si
tratta perlopiù di problemi strutturali, non emergenziali.

     Le persone che sono morte in casa senza essere mai state
     visitate da un medico, ad esempio, hanno poco a che fare
     con l’imprevedibilità dell’evento e molto con il fatto
     che negli ultimi anni la sanità di base è stata
     progressivamente smantellata.
     Nel decennio 2010-2019, tra tagli e definanziamenti al
     Sistema sanitario nazionale, sono mancati circa 37
     miliardi…
     Oggi spendiamo in sanità circa 120 miliardi ogni anno,
     l’8,7% del Pil rispetto alla media europea del 9,9%.
     ….

COME DEVE ESSERE LA SANITÀ.
     Il focus del dibattito pubblico è sempre sugli aspetti
     economici, trascurando la questione centrale: di quale
     sanità hanno bisogno i cittadini?

     La risposta è semplice: una sanità pubblica, unica
     e non regionale, gratuita e di alta qualità.
     Quanto deve spendere lo Stato per realizzarla?
     Quanto serve: non un euro in più, non un euro in
     meno.

LA SANITÀ PRIVATA E IL PROFITTO.
     … Le risorse ci sarebbero, e in abbondanza: basterebbe
     eliminare i fondi destinati al privato dal budget della
     sanità pubblica. Ogni anno se ne vanno in convenzioni
     con ospedali e varie strutture private circa 25
miliardi, pari al 20,3% della spesa sanitaria
  complessiva.
  ….Pur con differenze regionali, una quota sempre
  maggiore del budget sanitario va in convenzioni e
  accordi con il privato innescando una spirale
  pericolosa.
  Questo è il risultato della scelta di far entrare il
  profitto nella sanità, di permettere che questa zona
  sacra – che dovrebbe essere inviolabile – venga invece
  resa disponibile agli investitori.
  Investitori in un mercato garantito: possiamo scegliere
  di comprarci o non comprarci un’auto, ma non scegliamo
  se ammalarci.
  …. Sia chiaro, non ho nulla contro il privato. Chi vuole
  ha il diritto di costruire e gestire ospedali e
  cliniche, laboratori e case di cura. Ma dovrebbe farlo
  con i soldi propri, e non attingendo ai soldi pubblici.
  Se neanche una pandemia epocale – con quasi 70 mila
  morti in Italia – riesce a farci riorganizzare le nostre
  priorità, stiamo perdendo l’ultima occasione per
  riformare le basi della società in cui vogliamo vivere.

LE VACCINAZIONI CONTRO                               IL
CORONAVIRUS E LA PRIMULA
  Domenica 13 dicembre Domenico Arcuri ( commissario per
  l’emergenza coronavirus in Italia) ha presentato il
  piano di comunicazione per la campagna di vaccinazioni
  contro il coronavirus.
  Il simbolo della campagna sarà la primula.
  La primula è uno dei primi fiori a sbocciare a fine
  inverno.
L’architetto Stefano Boeri ha ideato il simbolo.
Boeri è uno dei più famosi architetti italiani e ha
lavorato gratuitamente per aiutare il governo in questa
campagna.
I padiglioni saranno in legno e potranno essere smontati
per essere spostati dove servono.
Pannelli solari forniranno l’energia necessaria ad
alimentare le attività dei padiglioni.
In tutto dovrebbero essere costruiti circa mille 500
padiglioni, ma non è chiaro in quanto tempo.

Il ministro della salute Roberto Speranza aveva detto, a
inizio dicembre, che le vaccinazioni inizieranno a metà
gennaio.
All’inzio saranno vaccinate circa 1 milione e 800 mila
persone.
I primi ad essere vaccinati saranno il personale
sanitario e gli anziani delle RSA (le case di riposo,
per intenderci).
CALABRIA: GUIDO LONGO NUOVO
COMMISSARIO ALLA SANITÀ
  Venerdì 27 novembre il governo italiano ha nominato l’ex
  prefetto e questore Guido Longo nuovo commissario della
  sanità in Calabria.
  La nomina del nuovo commissario non è stata semplice.
  Longo è siciliano ed ha 67 anni.
  Longo è stato per molti anni a Palermo come poliziotto;
  in seguito è diventato questore di città importanti;
  infine è diventato prefetto.
  La sanità in Calabria è in pessime condizioni da
  moltissimi anni.
  I medici calabresi vorrebbero come commissario un
  esperto di sanità per migliorare la situazione.
  Di recente si era fatto il nome di Gino Strada,
  fondatore di Emergency.
  Gino Strada arriverà in Calabria ma non come
  commissario; sarà Emergency che collaborerà co la
  Protezione civile per l’emergenze dell’epidemia.

EMERGENCY SARÀ IN CALABRIA.
  Il 17 novembre Gino Strada ha annunciato che
  Emergency l’ONG (organizzazione non governativa)
  sanitaria sarà in Calabria per collaborare con la
  Protezione civile.
  Emergency collaborerà alla gestione degli ospedali da
  campo, dei Covid Hotel e al triage negli ospedali.
  I Covid Hotel sono alberghi dove accogliere i malati che
sono in quarantena e hanno bisogno di essere isolati
   dalla famiglia per non estendere il virus, ma non hanno
   bisogno di ricovero in ospedale.
   Il triage è un termine francese che significa
   “smistamento”.
   In sanità “fare triage” smistare le persone in attesa di
   ricovero in base all’urgenza dell’intervento medico. (Ad
   esempio nei Pronto Soccorso il “codice rosso” è un
   paziente molto grave ).
   Gino Strada, quindi, non diventerà in prima persona
   commissario della Sanità in Calabria, ma aiuterà con la
   ONG da lui fondata.
   Gino Strada ha ringraziato il governo per la fiducia e
   il ministro della Salute, Roberto Speranza ha detto
   “Ritengo che il contributo di Gino Strada sarà
   importante per la Calabria”.

LA REGIONE CALABRIA E I SUOI
COMMISSARI ALLA SANITÀ

LA SITUAZIONE DELLA SANITÀ IN CALABRIA.
   Nel 2010 l’Assessorato alla Salute della Regione
   Calabria è commissariato da 10 anni.
   In questi anni la sanità della Calabria ha subito
   pensanti tagli.
   Ad esempio i posti letto in ospedale sono diminuiti del
   40 per cento.
   Nel 2019 l’Azienda sanitaria di Reggio Calabria è stata
   sciolta per infiltrazioni della criminalità organizzata.
   I cittadini calabresi vanno a curarsi in altre Regioni.
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