POSSIBILE VACCINARE I BAMBINI DAI 5 AGLI 11 ANNI CONTRO IL CORONAVIRUS
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POSSIBILE VACCINARE I BAMBINI DAI 5 AGLI 11 ANNI CONTRO IL CORONAVIRUS Il 25 novembre l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) aveva dato parere favorevole per il vaccino anticoronavirus anche per bambini tra i 5 e gli 11 anni. Il 1° dicembre l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha autorizzato la somministrazione del vaccino contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech anche per i bambini. In Italia ci sono circa 3,7 milioni di bambini potranno ricevere il vaccino. Il governo dovrà ora decidere i modi e i tempi per inizio delle somministrazioni. Il vaccino per i bambini è lo stesso somministrato agli adulti, ma la dose è ridotta di a un terzo. Anche per i bambini sono previste 2 dosi a distanza di 3 settimane. I dati delle sperimentazioni dicono che vaccinare i bambini non produce effetti collaterali. Molte persone, però, osservano che la sperimentazione è stata condotta su un piccolo numero di bambini e che i risultati non sono sicuri. IL GOVERNO HA RESO PIÙ RIGIDO
IL GREEN PASS Mercoledì 24 novembre il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità un decreto che stabilisce restrizioni per le persone che: 1. non sono state vaccinate contro il coronavirus 2. non sono guarite dalla COVID-19 nei sei mesi precedenti. Il governo ha introdotto una versione più severa del Green Pass (super Green Pass). I cittadini non potranno avere il nuovo Green Pass con un tampone negativo. Il nuovo decreto prevede 2 tipi di Green Pass. Le nuove regole del decreto scatteranno il 6 dicembre e resteranno in vigore fino al 15 gennaio. GREEN PASS “RAFFORZATO” (IL NUOVO GREEN PASS). Avranno questo Green Pass solo le persone che: 1. sono vaccinate 2. s o n o g u a r i t e d a l l a C O V I D - 1 9 n e i s e i m e s i precedenti. Dal 6 dicembre sarà indispensabile per entrare: 1. in bar e ristoranti al chiuso, 2. spettacoli, 3. eventi sportivi, 4. cerimonie pubbliche, Ù 5. discoteche. Il Green Pass ottenuto con la vaccinazione sarà valido per 9 mesi.
GREEN PASS BASE. Si ottiene con un tampone negativo. I tamponi molecolari saranno validi per 72 ore, gli antigenici 48 ore. Dal 6 dicembre indispensabile anche per usare: 1. treni regionali e interregionali, 2. Il trasporto pubblico locale, 3. Alberghi, 4. Spogliatoi per l’attività sportiva. I controlli sui mezzi di trasporto avverranno a campione. Questo Green Pass sarà sufficiente per andare a lavorare. VACCINI OBBLIGATORI. Vaccinarsi diventa obbligatorio anche per: 1. personale amministrativo del servizio sanitario nazionale, 2. insegnanti e personale della scuola, 3. forze di polizia e militari. 4. Per il personale sanitario sarà obbligatoria la terza dose. MASCHERINA. La sarà obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sarà sempre obbligatorio portarla con sé in tutte le zone e indossarla in caso di assembramenti o affollamenti. Non è ancora chiaro come funzionerà il regime dei 2 diversi Green Pass.
LA GIORNATA NAZIONALE DELL’AFASIA. Nel fine settimana del 15/16/17 ottobre, come ogni anno, la Fondazione Carlo Molo onlus propone una serie di iniziative in occasione della Giornata Nazionale dell’Afasia. Lo scopo di sensibilizzare e informare sulle tematiche relative al disturbo dell’Afasia. I partner delle iniziative sono: ALICe (Federazione delle Associazioni per la Lotta all’Ictus Cerbrale e A.IT.A. (Federazione Associazioni italiane Afasici) e hanno il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, L’AFASIA è un disturbo relativo alla parola e, più genericamente alle difficoltà di comunicazione, che colpisce circa un terzo di coloro che sono vittime di ictus, ischemia, emorragia e traumi cerebrali. Ecco le iniziative. L’AFASIA TI LASCIA SENZA PAROLE. Da quest’anno la Fondazione porterà l’ iniziativa l’iniziativa L’AFASIA TI LASCIA SENZA PAROLE anche in alcune città italiane. Grazie a questa iniziativa la scritta L’AFASIA TI LASCIA SENZA PAROLE illumina un monumento di alcune città italiane: Torino Aosta Genova Firenze.
Perugia. La Mole di Torino con la scritta l’afasia ti lascia senza parole LA VOCE DELL’AFASIA A TORINO. Sabato 16 ottobre ore 16.00 in collaborazione con i Musei Reali Torino, l’Associazione Musica e Cura presenta “La Voce dell’Afasia” Giardini Reali –Piazza Castello – Ingresso libero. L’Associazione Musica e Cura ha attivato nel 2019 un progetto di riabilitazione e canto corale per persone afasiche. Organizza concerti pubblici con la partecipazione di cantanti solisti e musicisti professionisti offrendo
momenti di sensibilizzazione. Al gazebo sarà possibile fare una donazione acquistando una piantina di erica , simbolo della tenacia e della resilienza delle persone afasiche. Un’erica per sostenere le attività di A.I.T.A Piemonte. Con l’acquisto di una piantina di erica simbolo per la sua tenacia delle persone afasiche. AFASIA ON AIR 2021 Un gruppo di 6 persone afasiche, come inviati speciali, hanno prodotto un TV Talk di cui si darà on air un teaser . La versione integrale de LE NOSTRE PAROLE SULL’ECONOMIA CIRCOLARE sarà visibile sul canale You Tube della Fondazione Carlo Molo onlus. Lo spazio sarà dedicato a una serie di interventi/approfondimenti sull’Economia Circolare raccolti in due filoni: il primo sulle possibilità e le modalità espressive utilizzate e modelli comunicativi dedicati; il secondo che prevede contributi informativi/divulgativi sul tema. Introducono Lorenzo Denicolai, referente scientifico del progetto – centro di ricerca interdipartimentale Cinedumedia, Dip. Filosofia e Scienze dell’Educazione, Università di Torino Un portavoce del gruppo di lavoro che parlerà dell’arricchimento dell’esperienza Valentina Borsella coordinatrice del progetto e responsabile delle Attività culturali e laboratoriali della Fondazione Carlo Molo onlus. Partecipano in qualità di esperti Egidio Dansero, vice- rettore vicario per la sostenibilità e la cooperazione allo sviluppo – UniToGO, Università di Torino Cecilia Marchisio, Dip.to Filosofia e Scienze dell’Educazione, Università di Torino Sara Merlino, Ricercatrice,
Università degli Studi Roma Tre Antonio Castagna, Coach e formatore. Esperto di temi ambientali, economia circolare Silvia Barbero Ph.D. e Professore Associato al Politecnico di Torino (Department of Architecture and Design). La trasmissione sarà completata da una serie di contributi video. NOBEL PER LA MEDICINA ALLA SCOPERTA SU COME LAVORA IL SENSO DEL TATTO Il 4 ottobre l’Istituto Karolinska ha annunciato i nomi dei premi Nobel per la medicina 2021. David Julius e Ardem Patapoutian hanno vinto il Nobel per la medicina 2021. Una giuria di professori di medicina dell’Istituto Karoliska decide a chi assegnare il premio Nobel. L’Istituto Karolinska è un’università medica svedese. GLI STUDI. David Julius e Ardem Patapoutian hanno condotto degli importanti studi sulla percezione della temperatura, del dolore e sul tatto. Per questi studi hanno vinto il premio Nobel. In particolare, hanno studiato come funzionano i recettori che regolano la percezione della temperatura e il tatto.
I recettori tattili si trovano sulla nostra pelle e reagiscono agli stimoli esterni. La scoperta del funzionamento di questi recettori permetterà di trattare i sintomi di molte malattie. Questi sintomi sono soprattutto il dolore cronico e le infiammazioni persistenti. CHI È DAVID JULIUS. David Julius è un fisiologo americano. Julius è nato nel 1955 a New York. Nel 1984 ha conseguito il dottorato in biochimica all’Università di Berkley. Attualmente è docente presso l’Università della California. Dalla fine degli anni Novanta studia i meccanismi della percezione del dolore, del calore e del tatto. CHI È ARDEM PATAPOUTIAN. Ardem Patapoutian è un biologo americano. Patapoutian ha origini armeno-libanesi. È infatti nato a Beirut nel 1967 da una famiglia di origine armena. Ha studiato per un anno presso l’Università di Beirut. Nel 1982 è fuggito negli Stati Uniti per scappare dalla guerra. Nel 1996 ha conseguito un dottorato presso il California Institute of Technology di Pasadena. Oggi è docente presso un istituto di ricerca in California. IL TATTO. Come sappiamo bene, i sensi sono 5: olfatto, vista, gusto, udito e tatto.
Molti studiosi si sono interessati negli anni allo studio del funzionamento di olfatto, gusto, udito e vista. Meno studiosi hanno studiato i meccanismi di funzionamento del tatto. Tuttavia, il tatto ha una funzione fondamentale per gli esseri umani. Il tatto ci permette di valutare se ciò che tocchiamo potrebbe essere un pericolo. Pensiamo ad esempio a quando tocchiamo una pentola bollente: siamo progettati per spostare la mano e non ferirci! Inoltre, il tatto ci permette anche di percepire sensazioni positive e piacevoli. Pensiamo a una carezza o un abbraccio di un nostro caro. Gli studi di Julius e Patapoutian permetteranno quindi di sapere molto di più su un senso importantissimo per gli esseri umani. APPROVATO IL PRIMO VACCINO CONTRO LA MALARIA L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha approvato il primo vaccino per la prevenzione della malaria. CHE COSA È LA MALARIA. La malaria è una malattia tropicale che colpisce ogni anno circa 200 milioni di persone e uccide quasi 500mila persone. L’80 per cento di questi morti (400 mila) sono bambini
sotto i 5 anni di età. Mappa del rischio di malaria. In rosso le zone a rischio. Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 2014. La malaria è causata da un parassita (plasmodium) che vive dentro le zanzare. La malaria arriva all’uomo con la puntura di zanzare (del genere Anofele). Fino ad oggi la “cura” più efficace contro la malaria sono le zanzariere. L’uso sistematico delle zanzariere, infatti, ha ridotto le morti dei bambini sotto i 5 anni del 20 per cento, cioè 80 mila bambini.
foto di un bambino sotto una zanzariera, campagna Unicef per donare zanzariere. IL VACCINO. Il vaccino approvato dall’OMS si chiama Mosquirix (o RTS,S/AS01) ed è prodotto da una multinazionale farmaceutica. La sperimentazione ha usato il vaccino in Kenya, Malawi e Ghana. In questi tre paesi i sanitari hanno somministrato complessivamente tre 2,3 milioni di dosi. La somministrazione è stata in 4 dosi a partire dai bambini di cinque mesi. Questo vaccino ha un’efficacia non alta: il 77 per cento, ma oggi è la migliore arma contro questa malattia. Uno studio del 2020 ha stimato che, se il vaccino fosse distribuito nei paesi è più diffusa la malaria, potrebbe prevenire 5,4 milioni di casi e 23mila morti di bambini di età inferiore ai 5 anni, ogni anno.
Leggi anche: I VIRUS E I VACCINI. GREEN PASS OBBLIGATORIO: LE REGOLE DEL NUOVO DECRETO PER IL LAVORO. Durante LA FIERA DEI LETTORI ALLA PARI in svolgimento a Terlizzi Informazione Facile terrà alcuni incontri sulla scrittura accessibile con studenti delle scuole superiori. Venerdì 17 settembre si è tenuto il primo incontro con 10 studentesse della classe V Scienze umane del Polo Liceale “Licei Sylos Fiore” di Terlizzi. Ecco uno dei loro articoli. IL GREEN PASS. Il Green Pass è una certificazione in formato digitale (che si può archiviare sul telefono cellulare) o su carta. Il Green Pass contiene un codice che permette di verificare la sua autenticità e validità. È il ministero della Salute che emette il Green Pass. Fino al 15 ottobre il Green Pass si ha. 14 giorni dopo la prima dose di vaccino; dopo aver fatto tampone (molecolare o antigienico).
IL GREEN PASS E IL LAVORO. Il 16 ottobre Il Consiglio dei Ministri ha presentato il nuovo decreto sul Green Pass. Le nuove regole saranno valide dal 15 ottobre al 31 dicembre. Il Green Pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori (dipendenti, autonomi, volontari). Le sanzioni previste per chi non ha il Green Pass sono molto severe. Arrivano, infatti, alla sospensione dal lavoro senza stipendio. I datori di lavoro devono controllare il Green Pass dei lavoratori. Il lavoratore senza Green Pass da 5 giorni è sospeso. Si può rischiare, inoltre, una multa da 600 a 1.500 euro. Testo di Maria Zingaro e Martina Mangione. 1° SETTEMBRE: GREEN PASS. COME FUNZIONA Da oggi, 1 settembre, cambiano le regole sul Green Pass. Le regole saranno valide fino al 31 dicembre, perché il 31 dicembre finirà lo stato di emergenza. Le regole riguardano: il trasporto sui mezzi pubblici; scuola. Ricordiamo che il Green Pass è il certificato che dimostra:
1. di aver ricevuto almeno una dose del vaccino contro il coronavirus da almeno 15 giorni, 2. di essere risultati negativi a un test nelle 48 ore precedenti, 3. di essere guariti dal COVID-19 da meno di 6 mesi. TRASPORTI. Immagine tratta da Il sole 24 ore
TRASPORTI. Avere e mostrare il Green Pass sarà obbligatorio sui mezzi a lunga percorrenza: aerei, treni ad alta velocità, Intercity e Intercity notte, autobus che collegano più regioni, traghetti che collegano più regioni (non serve il Green Pass per i traghetti sullo Stretto di Messina). Il Green Pass non servirà quindi sui trasporti pubblici urbani: autobus, tram, metro, funicolari cittadine. treni regionali anche se trasportano su più regioni. Nelle grandi stazioni ci saranno controlli quando si arriva ai binari; sui treni sarà il controllore a verificare il possesso del certificato. SCUOLA.
Il Green Pass sarà obbligatorio per il personale scolastico e universitario. Nelle scuole dovranno avere il Green Pass: maestri, professori, presidi, bidelli, personale tecnico, personale amministrativo, segretari. Nelle università il Green Pass sarà obbligatorio anche per gli studenti per frequentare le lezioni in presenza. Per il personale scolastico e universitario, in assenza di Green Pass ci sarà la sospensione del rapporto di lavoro e dello stipendio dopo 5 giorni di assenza ingiustificata. I bambini e i ragazzi di più di 6 anni dovranno continuare a portare le mascherine a scuola. Gli studenti non porteranno la mascherina: durante attività sportive, le persone con malattie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine. Solo le persone fragili avranno diritto a tamponi
gratuiti a carico del ministero dell’Istruzione. Queste sono le nuove regole per il Green Pass dall’1 settembre. Leggi anche: IL GREEN PASS OBBLIGATORIO DAL 6 AGOSTO. È MORTA NICOLETTA ORSOMANDO Oggi 21 agosto è morta a Roma Nicoletta Orsomando. Aveva 92 anni ed era in ospedale da poco tempo. Era uno dei volti storici della RAI. Nicoletta Orsomando debutta il 22 ottobre 1953 sul canale sperimentale della televisione di Stato. Annuncia un documentario per la TV dei ragazzi. Le sue prime parole sono: “Signore e signori buonasera”. Ripeterà quelle parole dal 1953 al 1993. Diventa un volto, un sorriso e una voce che entra in casa di tutti gli italiani. È la più famosa delle “signorine buonasera”. Orsomando è stata anche presentatrice di molte trasmissioni: tra le altre l’edizione 1957 di Canzonissima presentata insieme a Nunzio Filogamo. Ha partecipato anche ad alcun film interpretando se stessa. Qui la vediamo in ” Piccola Posta” (film di Steno con Alberto Sordi e Franca Valeri). Orsomando era nata a a Casapulla (Caserta) l’11 gennaio 1929. Era entrata nel mondo dello spettacolo su consiglio del padre, primo clarinetto della Banda della Fanteria. Dopo alcune esperienze teatrali decide di concorrere per il ruolo di annunciatrice televisiva.
Aveva una dizione perfetta, modi discreti e controllati e una ferrea professionalità. Fa il suo ultimo annuncio il 28 dicembre del 1993: sono passati 40 anni dal suo debutto. La sua presenza in Rai, però, continua. Partecipa, infatti, come ospite a moltissime trasmissioni. Lascia una figlia, Federica, nata dal matrimonio con il giornalista Roberto Rollino con il quale Orsomando rimase sposata 6 anni, dal 1957 al 1964. I due divorziarono negli anni Settanta. È MORTO GINO STRADA FONDATORE DI EMERGENCY Oggi 13 agosto è morto Gino Strada, il medico fondatore della ONG Emergency. Era malato di cuore. I PRIMI ANNI. Strada era nato a Sesto San Giovanni il 21 aprile 1948 e si era laureato in medicina nel 1978 per poi specializzarsi in Chirurgia d’urgenza. In un primo momento si occupa di trapianti di cuore; nel 1988 inizia a occuparsi di chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra. Dal 1989 al 1994 lavora con il Comitato internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto: Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina.
EMERGENCY. Nel 1994 fonda Emergency insieme alla moglie Teresa Sarti che fino alla propria morte, avvenuta nel 2009, era stata presidente dell’organizzazione. EMERGENCY Un’associazione umanitaria internazionale per cura delle vittime della guerra e delle mine antiuomo. Emergency ha curato gratuitamente oltre 6 milioni di pazienti in 19 paesi nel mondo. Il primo progetto di Emergency fu realizzato in Ruanda, dove venne ristrutturato e riaperto il reparto di chirurgia dell’ospedale di Kigali e riattivato il reparto di ostetricia e ginecologia. Tra i paesi in cui è più attiva attualmente è l’Afghanistan, dove ha 3 centri chirurgici, un centro di maternità con reparto pediatrico e una rete di 30 posti di primo soccorso. Dal 2006 Emergency lavora anche in Italia, infatti ha aperto a Palermo un poliambulatorio per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti e a tutti coloro che ne avessero bisogno. Oggi gestisce 3 poliambulatori, 3 ambulatori, 3 ambulatori mobili, 2 unità mobili e uno sportello di orientamento socio-sanitario. Durante la prima fase della pandemia da Covid sembrava che Strada dovesse occuparsi della Sanità in Calabria. Emergency, oltre al suo impegno in campo sanitario, è una delle organizzazioni più attive per la difesa della dignità delle persone e del pacifismo. Una delle campagne più importanti Di Emergency è quella per la messa al bando delle mine antiuomo. Questa campagna porta nel 1997 al trattato internazionale di Ottawa, che si propone di eliminare la produzione e l’utilizzo di mine in tutto il mondo Alla campagna hanno aderito 162 Paesi.
LEGGI ANCHE: LETTERA APERTA DI GINO STRADA SULLA SANITÀ ITALIANA. IL GOVERNO ESTENDE L’OBBLIGO DI GREEN PASS Giovedì 5 agosto il governo ha deciso (con un decreto legge) che nelle prossime settimane sarà esteso l’obbligo di avere il Green Pass. Il ministro della Salute, il ministro dell’Istruzione e il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili hanno annunciato i nuovi obblighi. Queste le situazioni dove il governo estende l’obbligo del Green Pass. TRASPORTI. Il governo ha deciso che dal primo settembre il Green Pass sarà obbligatorio su: aerei; treni ad alta velocità, Intercity e Intercity notte; autobus e traghetti che collegano più regioni. (Non serviranno per i traghetti Messina-Reggio Calabria). SCUOLA. Il Green Pass sarà obbligatorio per il personale scolastico e universitario. Il ministro dell’Istruzione ha detto che i contratti
degli insegnanti e di tutto il personale scolastico che per 5 giorni non presenteranno il Green Pass saranno sospesi. Ha anche detto che gli alunni di più di 6 anni dovranno portare le mascherine a scuola. Gli alunni non useranno le mascherine solo durante le attività sportive e se hanno malattie incompatibili con l’uso della mascherina. Gli studenti universitari, inoltre, dovranno avere il Green Pass per frequentare le lezioni in presenza. TAMPONI. Il governo ha raggiunto un accordo con le farmacie sul prezzo dei tamponi. Grazie a questo accordo i tamponi costeranno 8 euro per le persone fino a 18 anni e 15 euro per le persone che hanno più di 18 anni. L’accordo sarà valido fino al 30 settembre. Clicca QUI per ascoltare la conferenza stampa dei ministri. Mentre il governo estende l’obbligo del Green Pass c NEGLI USA UN NUOVO FARMACO CONTRO L’ALZHEIMER L’ Alzheimer è la forma più comune di demenza. L’Alzheimer causa generalmente una perdita di memoria e di altre abilità cognitive così grave da interferire con la vita quotidiana. Dopo 18 anni di fallimenti nella ricerca, negli Stati
Uniti entrerà in commercio un nuovo farmaco contro l’Alzheimer. La FDA (Food and Drug Administration), l’agenzia americana per la sicurezza di cibo e farmaci, ha infatti autorizzato il farmaco Aducanumab. IL FARMACO. L’azienda farmaceutica americana Biogen ha sviluppato il farmaco Aducanumab. Il farmaco sarà venduto negli Stati Uniti con il nome Aduhelm. Il nuovo farmaco servirebbe per rallentare la progressione della malattia di Alzheimer. Inoltre, è il primo farmaco ad intervenire sulle cause dell’Alzheimer, anziché sui sintomi. La terapia consiste in una inezione al mese per via endovenosa. Il farmaco dovrebbe rallentare il declino cognitivo dei pazienti allo stadio inziale della malattia. L’AUTORIZZAZIONE. Nel 2019, Biogen aveva sospeso la sperimentazione del farmaco perché non aveva portato a grandi risultati. Biogen ha poi rivisto i dati e ricominciato la sperimentazione. 10 degli 11 membri del consiglio di esperti della FDA, tuttavia, erano contrari alla sua autorizzazione. Gli esperti, infatti, sostenevano che non ci fossero prove sufficienti della sua efficacia. La FDA ha infine autorizzato il nuovo farmaco. La FDA ha chiesto, però, a Biogen un nuovo ampio test clinico, che potrebbe richiedere anni. Intanto, però, il farmaco potrà entrare in commercio. Nonostante i pareri contrastanti degli esperti, la FDA
ritiene che il farmaco abbia buone probabilità di rallentare il decorso della malattia. PERCHÉ ESISTE IL NASTRINO ROSSO SIMBOLO DELL’AIDS IL FATTO Patrick O’Connel è morto il 23 marzo 2021. Patrick O’Connel aveva ideato il nastrino rosso per la lotta contro l’AIDS. In questo articolo parleremo brevemente di Cos’è l’AIDS Patrick O’Connel la lotta all’AIDS con Visual Aids e il nastrino rosso CHE COS’È L’AIDS. L’AIDS e l’HIV non sono la stessa cosa. L’HIV, infatti, è un virus. Ricordiamoci che cellule immunitarie del nostro corpo ci difendono, per esempio, da virus, batteri, tumori. L’HIV attacca e distrugge proprio le cellule immunitarie del corpo. Quindi il nostro sistema immunitario si indebolisce e le malattie possono aggredirci più facilmente, L’HIV si trasmette tramite rapporti sessuali, sangue, da madre a figlio, durante la gravidanza e il parto.
L’AIDS è, invece, una malattia (significa: sindrome da immunodeficienza acquisita). L’AIDS è lo stadio avanzato dell’infezione da HIV. L’AIDS si può manifestare anche dopo anni dall’infezione da HIV. PATRICK O’CONNEL Patrick O’Connel è nato nel 1953. Patrick O’Connel era un artista americano. Negli anni ’80 Patrick faceva parte di una comunità di artisti gay di New York. Negli anni ’80, a New York l’AIDS era molto diffuso. All’inizio dell’epidemia c’erano molti pregiudizi sull’AIDS. L’AIDS, infatti, veniva messo all’indice come “la peste degli omosessuali”. Jonathan Larson nel suo musical “Rent” ha descritto questa comunità di artisti a New York. O’Connel ha contratto l’HIV negli anni ’80. O’Connel ha vissuto, dunque, con l’AIDS per 40 anni. LA LOTTA ALL’AIDS. Per trovare le cure per una malattia è necessario studiare e conoscere questa malattia. Alla comparsa dell’AIDS la comunità scientifica non studiò questa malattia. Era, infatti, in qualche modo valutata come un problema degli omosessuali e quasi una punizione ai loro comportamenti riprovevoli. Visual Aids. Patrick O’Connel decise di reagire contro l’AIDS e il silenzio che circondava questa malattia. O’Connel cominciò, per questo motivo, ad organizzare
riunioni in un appartamento a Chelsea. Questo appartamento diventò quindi la sede di “Visual Aids”. Visual Aids era un’organizzazione in difesa degli artisti con AIDS. Visual Aids promuoveva soprattutto manifestazioni artistiche. L’obiettivo di Visual Aids era rendere consapevole il pubblico dell’esistenza dell’AIDS. Nel 1989 Visual Aids lanciò la “Giornata senz’arte”. Perciò i musei coprirono i loro quadri in segno di lutto per gli artisti morti di AIDS. Inoltre, nel 1990, Visual Aids lanciò “La Notte Senza Luce”. Durante questa manifestazione, infatti, le luci di New York si spensero per 15 minuti. “Ogni 10 Minuti”, invece, era un’installazione artistica. Una campana suonava ogni 10 minuti. Infatti, passavano proprio 10 minuti tra ogni morte per AIDS negli Stati Uniti. Il Nastrino Rosso. Nel 1991, Patrick O’Connel avviò il “Progetto del Nastro”. Il nastrino rosso diventò infatti il simbolo internazionale di lotta all’AIDS. La forma era di una “v” capovolta. Il rosso era il colore del sangue. La semplicità del nastro, inoltre, si riferiva al silenzio intorno alla malattia. Molte celebrità iniziarono a indossare il nastrino. Prima alla cerimonia dei Tony (i premi di Broadway), poi agli Emmy e ai Grammy (altri importanti premi). La gente iniziava a parlare di AIDS senza pregiudizi o rabbia.
Patrick O’Connel è morto il 23 marzo 2021 in un ospedale di Manhattan a New York. Il fratello Barry ha confermato la morte solo il 6 maggio 2021. La ricerca e le cure a favore dell’AIDS hanno fatto enormi progressi. Patrick O’Connel ideatore del simbolo del nastrino rosso INDIA: ESPLODE IL
CORONAVIRUS. IDENTIFICATA UNA VARIANTE CORONAVIRUS E IL KUMBH-MELA. Il Kumbh-Mela è il pellegrinaggio di massa che I fedeli della religione Indu (induisti) compiono verso i fiumi sacri per lavare via i peccati e purificarsi. Questo pellegrinaggio avviene ogni 3 anni ed è “il più grande raduno religioso al mondo”. Le celebrazioni durano 155 giorni a partire da gennaio, e prevedono 6 giorni di abluzioni. Quest’anno l’organizzazione dell’evento era molto complicata a causa della pandemia. Le autorità indiane hanno deciso alla fine di confermare il Kumbh Mela nella città di Haridwar. Le autorità hanno, però, ridotto la durata dell’evento. Quest’anno infatti doveva durare solo 48 giorni (dall’11 marzo al 27 aprile 2021) invece di 155. Milioni di persone si sono quindi ammassate sulle rive del Gange. Il 17 aprile la congregazione induista che gestisce pellegrinaggio si è ritirata dall’evento. Questo è un video ufficiale dell’evento. ESPLOSIONE DEI CASI DI COVID IN INDIA. Oltre al pellegrinaggio in India quest’anno Il primo ministro Modi ha organizzato grandi eventi politici. Eppure gli esperti avessero segnalato fin dalla metà di febbraio l’arrivo di una seconda ondata di contagi da coronavirus. Oggi, 28 aprile, per il settimo giorno consecutivo le
persone contagiate al giorno sono più di 300 mila. L’India ha circa 1 miliardo e 300mila abitanti. Fino a qualche settima fa sembrava che la situazione fosse quasi sotto controllo. Ora gli ospedali sono senza ossigeno, i forni crematori sono al collasso. Per le strade delle città più colpite, come Nuova Delhi, si improvvisano roghi di cadaveri per strada. Il Primo Ministro Modi ha chiesto aiuto agli altri Paesi. Il Regno Unito (l’India è un ex colonia inglese) ha iniziato a mandare aiuti, ma non ha inviato dosi di vaccino. Anche gli Stati Uniti si sono impegnati a fornire aiuti di emergenza. Da Madrid il ministro della Salute spagnolo ha annunciato l’invio di sette tonnellate di attrezzature mediche, sottolineando che “nessuno sarà al sicuro
finché non lo saremo tutti”. Il fatto incredibile è che l’India ha una grande industria farmaceutica e produce farmaci e vaccini per tutto il mondo. La sua crisi rischia di ridurre la produzione di vaccini destinati all’Africa, aggravando la situazione della pandemia a livello mondiale. LA VARIANTE INDIANA. A ottobre 2020 gli esperti avevano identificato una variante del virus. Questa variante è già diffusa in circa 20 Paesi ed è diffusa anche in Italia. Non è chiaro se questa variante sia più pericolosa di altre, testimonia però la capacità del virus di modificarsi per continuare il suo lavoro. LE RIAPERTURE E I COLORI DAL 26 APRILE Le riaperture e i colori da oggi 26 aprile. La Sardegna resta l’unica regione in zona rossa. Valle D’Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia sono arancioni. Tutte le altre regioni diventano zone gialle.
CHE COSA SI PUÒ FARE IN BASE AI COLORI. 1. Nelle regioni in zona gialla possono riaprire bar e ristoranti, sia a pranzo che a cena, ma solo per il servizio all’aperto. Possono inoltre riaprire musei, cinema, teatri e sale da concerto, a capienza ridotta, e possono ricominciare le attività sportive all’aperto. 2. Sempre da oggi ci si può spostare liberamente tra regioni in zona gialla. 3. Le visite ad amici o parenti in una abitazione privata nelle zone gialle e arancioni dal 26 aprile e fino al 15 giugno, possono farle 4 persone invece di 2. 4. Tra regioni in zona rossa o arancione, oltre agli
spostamenti normalmente consentiti per motivi di lavoro, salute o necessità, ci si può spostare con il “certificato verde”. Per il momento questo “certificato” consiste nella certificazione: 1. del completamento del ciclo di vaccinazione nei 6 mesi precedenti rilasciata dalla struttura sanitaria, 2. d e l l a g u a r i g i o n e d a l c o r o n a v i r u s n e i s e i mesi precedenti, 3. del risultato negativo di un test molecolare o antigenico, in questo caso valida 48 ore dall’esecuzione. CORONA VIRUS: LE RIAPERTURE DAL 26 APRILE, I COLORI DAL 19 APRILE.
In conferenza stampa Draghi ha anticipato riaperture per il 26 aprile. Intanto lunedì 19 aprile, come tutti i lunedì, si modificano i colori delle regioni, in base all’andamento dell’epidemia. Come si vede dalla tabella solo la CAMPANIA cambia colore. Infatti era rossa e diventa arancione. Nessuna regione diventa gialla anche se i dati sull’epidemia lo consentirebbero. Il 1° aprile il governo, infatti, aveva deciso che fino a fine mese le restrizioni più leggere sarebbero state quelle da zona arancione.
CHE COSA ACCADE IL 26 APRILE. Dal 26 aprile torneranno in vigore le cosiddette zone gialle. Le zone gialle sono le zone d’Italia con il rischio di contagio da coronavirus più basso. Nelle zone gialle riapriranno bar e ristoranti all’aperto. Il 26 aprile riaprono anche i musei, mentre teatri, cinema e spettacoli potranno riaprire in zona gialla con misure di limitazione di capienza delle sale. Dal 15 maggio dovrebbero riaprire le piscine solo all’aperto e dal primo giugno anche le palestre. Poi riapriranno anche fiere e congressi, stabilimenti termali e parchi tematici. Dal 26 aprile dovrebbero essere consentite anche le attività sportive non agonistiche all’aperto. Venerdì 17 aprile Mario Draghi ha anticipato questa decisione che diventerà però ufficiale la settimana prossima. Dal 26 aprile sia nelle zone gialle che in quelle arancioni tutte le scuole riapriranno in presenza. Nelle zone rosse saranno aperti in presenza gli asili nido e le scuole fino alla prima media, e le altri classi delle scuole medie e superiori riapriranno in parte in presenza e in parte a distanza. LE REAZIONI. I presidi sono molto preoccupati per la totale riapertura delle scuole in zona gialla e arancione. Dicono, infatti, che il rischio di contagio avviene soprattutto durante il trasporto degli studenti sui mezzi pubblici e che questo problema non è stato risolto. Anche molti esperti sono critici su queste riaperture
che, secondo il loro parere, causeranno nuovi contagi che richiederanno nuove chiusure. VACCINO COVID: 100 PREMI NOBEL E 75 EX CAPI DI STATO: “SOSPENDERE I DIRITTI DI BREVETTO” 175 personalità del mondo hanno scritto una lettera al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Nella lettera. chiedono la sospensione della proprietà intellettuale sui vaccini. La proprietà intellettuale, cioè i brevetti, impediscono ai Paesi poveri di produrre i vaccini senza pagare i diritti alle case farmaceutiche che li hanno brevettati. Ecco un brano della lettera: “”Il mondo ha visto uno sviluppo senza precedenti di vaccini sicuri ed efficaci, in gran parte grazie agli investimenti pubblici statunitensi. Eppure per la maggior parte del mondo l’accesso al vaccino è ancora una lontana speranza”. . Questa lettera porta le firme, tra le altre, di politici come Gorbaciov, Romano Prodi, Mario Monti, Francoise Hollande. Anche molti premi Nobel hanno firmato. La lettera è frutto di un’iniziativa coordinata dalla People’s Vaccine Alliance, di cui fanno parte Oxfam, Emergency e altre 50 organizzazioni internazionali che si occupano di salute nel mondo. La sospensione dei brevetti riduce il costo dei vaccini
e permette anche agli abitanti dei Paesi poveri di vaccinarsi. India e Sud Africa in rappresentanza di 60 paesi avevano presentato una richiesta simile all’Organizzazione mondiale del commercio. Quasi tutti i paesi occidentali, Italia compresa hanno respinto la proposta. Chi ha firmato il vaccino ha detto anche che non vaccinare la popolazione dei Paesi poveri avrebbe un effetto negativo sull’economia globale. Il Fondo monetario internazionale ha ripetuto più volte questo concetto. La lettera dice “Il mondo ha visto uno sviluppo senza precedenti di vaccini sicuri ed efficaci, in gran parte grazie agli investimenti pubblici statunitensi. Quindi sono i cittadini americani che hanno reso possibili i vaccini. È giusto che ora multinazionali del farmaco possano detenere i brevetti in esclusiva? Astra-Zeneca ha detto che venderà i vaccini senza guadagni fino alla fine dell’epidemia. Pfizer, invece, ha già messo a bilancio 15 miliardi di utili. I COLORI DELLE REGIONI DA LUNEDÌ 12 APRILE Ecco i nuovi colori delle Regioni in base all’andamento dell’epidemia in vigore da lunedì 12 aprile.
EMA: “POSSIBILE RELAZIONE TRA ASTRA-ZENECA E ALCUNE TROMBOSI” Mercoledì 7 aprile l’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) ha detto che c’è “un possibile rapporto di relazione” tra la somministrazione del vaccino Astra- Zeneca e alcuni rarissimi casi di trombosi. EMA ha anche detto che i benefici del vaccino superano i rischi che provoca.
86 casi su 25 milioni Nell’ultimo studio EMA ha valutato 62 casi di trombosi cerebrale e 24 casi di trombosi in altre parti del corpo. 18 trombosi hanno causato la morte del paziente. Le 18 morti sono avvenute su una popolazione di 25 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca in Europa e nel Regno Unito. Il rapporto tra Astra-Zeneca e i rischi trombosi resta quindi di un’eventualità estremamente rara. OGNI PAESE EUROPEO DEVE DECIDERE CHE FARE. Una settimana fa la Germania aveva deciso di somministrare il vaccino Astra-Zeneca solo a chi ha più di 60 anni. Ogni Stato europeo, infatti, ha competenze nazionali in fatto di salute. Dopo le affermazioni di EMA i ministri europei della Salute si sono riuniti in video-conferenza. I ministri non hanno trovato una linea comune. La maggior parte dei Paesi hanno deciso di seguire la Germania e somministrare questo vaccino solo a chi ha più di 60 anni. Finlandia e Danimarca, invece, sospendono l’uso di Astra-Zeneca. In Italia, la decisione definitiva arriverà nelle prossime ore. L’uso di Astra-Zeneca è probabile sia consigliato dopo i 60 anni.
I NUOVI COLORI DAL 6 APRILE Oggi 6 aprile, come possiamo vedere non ci sono grandi cambiamenti. il Veneto, Trento, e Le Marche passano da zona rossa a zona arancione. Le regioni che sono in zona rossa ci resteranno ancora 15 giorni. Nessuna regione diventerà gialla fino al 30 aprile. LE REGOLE DAL 7 AL 30 APRILE Mercoledì 31 marzo il governo ha fatto un nuovo decreto che contiene le regole valide dal 7 al 30 aprile.
1. Non ci saranno regioni in zona bianca o gialla: quindi tutti le regioni saranno o rosse o arancioni. 2. Questo significa che non sarà possibile consumare cibo o bevande a bar o al ristorante, ma sarà possibile solo l’asporto. 3. I cinema e i teatri resteranno chiusi. 4. Le scuole riapriranno gradualmente anche in zona rossa. 5. Il decreto prevede l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario (compresi farmacisti, para farmacisti, studi privati). 6. I sanitari che non rispettano questo obbligo avranno sanzioni. 7. Il governo, inoltre, ha fatto sapere che – se la situazione migliorerà – i divieti potranno diminuire. NEI GIORNI DI PASQUA TUTTA L’ITALIA ROSSA Questi sono i colori in vigore da lunedì 29 marzo nelle regioni italiane.
LE REGOLE PER I GIORNI DI PASQUA. Sabato 3 aprile, domenica 4 aprile (Pasqua) e lunedì 5 aprile (Pasquetta), tutta l’Italia sarà considerata zona rossa. Sarà, però, consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata, ma solo all’interno della stessa regione. Sarà quindi possibile fare visita ad amici o parenti. Gli spostamenti saranno consentiti solamente tra le 5 e le 22. Potranno spostarsi al massimo 2 persone, con i figli minori di 14 anni e con le persone disabili o non
autosufficienti che convivono con loro. Saranno aperti solo i negozi di prima necessità (alimentari, farmacie, edicole, tabaccherie) Per I bar e i ristoranti è consentito l’asporto dalle 5 alle 18; dalle 18 alle 22 potranno restare aperti solo i bar con cucina. La consegna a domicilio è consentita sempre. I VIAGGI ALL’ESTERO. In questi giorni e anche nelle vacanze di Pasqua sarà possibile fare viaggi all’estero. ll ministero dell’Interno ha specificato in una nota che è possibile effettuare spostamenti per raggiungere l’aeroporto da cui partire, anche in un’altra regione. Chi torna o arriva dall’estero deve fare una quarantena di 5 giorni e alla fine dei 5 giorni fare un tampone. 48 ore prima di partire per l’Italia tampone molecolare. RIPRENDONO LE VACCINAZIONI CON ASTRA-ZENECA Oggi, giovedì 18 marzo, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha terminato l’indagine sul vaccino AstraZeneca. EMA ha consigliato di riprendere le vaccinazioni con questo vaccino. EMA ha però consigliato di aggiungere una nuova avvertenza all’uso del vaccino. Ci sono, infatti, ancora aspetti da chiarire sui casi di trombosi cerebrale avvenuti. I casi sospetti di trombosi sono stati 18 su circa 20
milioni di somministrazioni del vaccino. Da domani, venerdì 19 marzo, in Italia riprenderà l’uso di questo vaccino. Il 15 marzo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) aveva sospeso la somministrazione del vaccino. ITALIA GERMANIA FRANCIA SOSPENDONO IL VACCINO ASTRA- ZENECA Oggi pomeriggio, lunedì 15 marzo, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha sospeso l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca. AIFA ha preso questa decisione in via precauzionale. Nei giorni scorsi, infatti, ci sono state segnalazioni di problemi circolatori (trombosi) riscontrati in alcune persone da poco vaccinate. AIFA ha spiegato attende le prossime decisioni dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Anche la Germania e la Francia hanno sospeso l’uso di questo vaccino. Per il momento il rapporto causa-effetto tra la somministrazione del vaccino e i casi di trombosi non è verificata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che non ci siano motivi per sospendere l’impiego del vaccino AstraZeneca. Questo vaccino è già somministrato almeno 17 milioni di volte.
Secondo l’azienda su tutte le somministrazioni i casi di trombosi segnalati sono stati 40. EMA ha comunicato che analizzerà i dati e che giovedì ci sarà una riunione per arrivare a una conclusione. Astra-Zeneca è un’industria farmaceutica anglo-svedese. UN ANNO FA MORIVA IL DOTTOR LI CHE LANCIÒ L’ALLARME CORONOVIRUS Ecco in breve la storia del dottor Li, l’oculista di Wuhan che lanciò l’allarme coronavirus e morì in pochi giorni per aver contratto l’infezione. I MESSAGGI DI LI. Li Wenliang fu uno dei primi medici a capire che un nuovo virus circolava in Cina. Li era un oculista della città di Wuhan. Wuhan è la città cinese da cui si diffuse il coronvirus. Il 30 dicembre 2019, Li lancia un avvertimento su WeChat. WeChat è la piattaforma di messaggi più popolare in Cina; è simile alla nostra WhatApp. Il giovane medico spiega che il suo ospedale aveva individuato 7 pazienti con una sindrome simile alla Sars, la polmonite respiratoria acuta grave. In seguito invia altri messaggi. In uno scrive: «secondo le ultime informazioni, è confermata l’infezione da coronavirus. Il tipo di virus è in corso di determinazione». Un altro messaggio dice: «Vi preghiamo di avvertire le
vostre famiglie e di prendere precauzioni». Questo suo messaggio, con il nome visibile, si diffonde a migliaia di utenti. LI E LA POLIZIA. Il 3 gennaio, 4 giorni dopo, la polizia locale convoca Li. La polizia minaccia il medico e lo costringe a firmare un documento per riconoscere il suo “errore”. Dopo aver ammesso il suo errore Li può tornare al lavoro nel suo ospedale. LA MORTE E LA RICONOSCENZA. Purtroppo Li contrae l’infezione da coronavirus e il 7 febbraio 2020, muore a soli 34 anni. Li ha lasciato un figlio e la moglie incinta. Il 2 aprile è nata la sua seconda figlia. I cinesi non hanno dimenticato Li e continuano a
visitare la sua pagina su Twitter. La pagina ha già ricevuto un miliardo e mezzo di visite. In questo spazio le persone parlano liberamente delle loro esperienze durante la pandemia. Molti ringraziano Li e gli augurano di essere felice. I funzionari di polizia che avevano agito contro Li sono stati rimossi dal loro incarico. LA SITUAZIONE DEI VACCINI Vaccino Pfizer-BioNTech. Da alcuni giorni l’azienda non consegna più le dosi previste nei contratti con i paesi dell’Unione Europea perché non riesce a far fronte alla produzione. Sanofi è un’azienda farmaceutica francese e il 27 gennaio ha annunciato che aiuterà Pfizer nella produzione di 125 milioni di dosi di vaccino da usare nell’Unione Europea. Una fabbrica di Sanofi si occuperà di inserire il vaccino nei flaconcini. Si prevede che la distribuzione dei flaconcini lavorati da Sanofi saranno distribuiti dai primi di agosto, Vaccino Astra-Zeneca. Astra-Zeneca è un’azienda farmaceutica inglese-svedese. L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) approverà questo vaccino entro fino gennaio. Il vaccino Astra-Zeneca è il vaccino più economico e più facile da utilizzare tra quelli attualmente disponibili. L’Unione Europea aveva prenotato 300 milioni di dosi e
80 milioni dovevano arrivare entro marzo. Il 22 gennaio l’azienda ha detto che nel primo trimestre consegnarà all’Unione Europea molte meno dosi di quelle previste. Il 26 gennaio ci sono stati incontri tra membri della Commissione Europea e dirigenti di Astra-Zeneca. La Commissione Europea ha ritenuto le spiegazioni dell’azienda insoddisfacenti. L’Unione Europea sospetta che l’azienda stia favorendo il Regno Unito (Inghilterra) nella distribuzione del vaccino. In generale è facile capire come la distribuzione del vaccino smuove interessi economici molto elevati e che la gestione delle campagne di vaccinazioni non sarà facile. Ad esempio abbiamo già visto come la distribuzione del vaccino non è equa, ma favorisce i paesi ricchi e le persone che vi abitano. IN OGNI FIALA DI VACCINO CI SONO 6 DOSI E NON 5 Pfizer-BioNTech l’azienda che produce il primo vaccino contro il coronavirus arrivato in Italia ha indicato che ogni fiala contiene 5 dosi di vaccino. Il 28 dicembre l’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA) ha detto che da ogni fiala di vaccino Pfizer-BioNTech sarà possibile ottenere 6 dosi di vaccino e non 5. Sarà possibile ottenere una dose in più utilizzando siringhe di precisione. Queste siringhe consentono di non sprecare il residuo di
liquido contenuto in ogni fiala. Grazie a questo accorgimento le dosi di vaccino che arriveranno da adesso a settembre consentiranno di vaccinare 32 milioni di persone e non 27 milioni come era previsto. La tecnica che consente di aumentare le dosi è approvata anche dall’Agenzia del Farmaco degli Stati Uniti. IL PAPA CHIEDE IL VACCINO PER TUTTI IL PAPA E IL VACCINO. A Natale il papa impartisce sempre la benedizione a tutti (“la benedizione Urbi et Orbi“). Quest’anno il papa ha parlato in una piazza San Pietro vuota per rispetto delle regole contro l’epidemia. Il papa ha detto: “Chiedo a tutti: ai responsabili degli Stati, alle imprese, agli organismi internazionali, di promuovere la cooperazione e non la concorrenza, e di cercare una soluzione per tutti: vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi!” LA DISTRIBUZIONE DEL VACCINO. Il papa, come suo solito, ha affrontato un problema reale. Oggi, infatti, le cose stanno in questo modo. I Paesi più ricchi, che hanno il 20 per cento della
popolazione mondiale, hanno acquistato l’ 86 per cento delle dosi di vaccino. Questo significa che il resto della popolazione mondiale, che è l’80 per cento, avrà a disposizione solo il 14 per cento delle dosi di vaccino disponibili. SONO INIZIATE LE VACCINAZIONI CONTRO IL CORONAVIRUS Domenica 27 dicembre nell’Unione Europea è iniziata la campagna dei vaccini contro il coronavirus. Il vaccino usato è quello sviluppato da Pfizer-BioNTech e autorizzato dalla Commissione europea. In Italia verranno somministrate le prime 9.750 dosi di vaccino a medici, infermieri e operatori sanitari. Sabato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva annunciato che il vaccino di Pfizer-BioNTech era stato consegnato a tutti i 27 paesi membri dell’Unione. La presidente ha definito l’inizio quasi simultaneo delle vaccinazioni come un «toccante momento di unità. IN GRAN BRETAGNA C’È UNA VARIANTE DEL VIRUS. L’ITALIA
SOSPENDE I VOLI Nel Regno Unito è presente una variante del coronavirus. Questa variante sembra essere molto contagiosa. Per questo motivo il governo inglese ha imposto nuove restrizioni per cercare di limitare i contagi. Domenica 20 dicembre il ministro della salute italiano, Roberto Speranza, ha sospeso i voli che arrivano dal Regno Unito e vietato l’ingresso in Italia a chi è passato dal paese negli ultimi 14 giorni. Anche altri Paesi europei hanno preso o stanno per prendere la stessa decisione. Chi è arrivato dal Regno Unito deve sottoporsi a tampone. A Roma un paziente ha manifestato questa variante del virus. L’uomo arrivava dal Regno Unito; ora è in isolamento a casa. IL PAPA : IL CONSUMISMO CI HA RUBATO IL NATALE All’Angelus di domenica 20 dicembre Papa Francesco invita tutti a evitare di lamentarci, e a ritrovare il senso antico e cristiano feste legate al Natale. “In questo tempo difficile, anziché lamentarci di quello che la pandemia ci impedisce di fare, facciamo qualcosa per chi ha di meno: non l’ennesimo regalo per noi e per i nostri amici, ma per un bisognoso a cui nessuno pensa”.
Il papa ha poi continuato: “…non ci lasciamo portare avanti dal consumismo, da quella frenesia di fare cose, cose, cose”. “Il consumismo ci ha sequestrato il Natale”. Mentre il papa esprime questi concetti tutti i centri cittadini sono invase da persone che sfidano il virus pur di fare acquisti. LETTERA APERTA DI GINO STRADA SULLA SANITÀ ITALIANA Gino Strada ha scritto una lettera aperta al quotidiano La Stampa che vi invitiamo a leggere per intero. Clicca su questo link per leggere: LA STAMPA LETTERA APERTA DI GINO STRADA. Qui ve ne proponiamo alcune parti: LA SANITÀ È UN COMPITO DELLO STATO. “La sanità è un compito essenziale dello Stato perché lo Stato deve assicurare a ogni cittadino il diritto a essere curato. Al contrario, la pandemia ha messo in evidenza l’estrema fragilità del nostro sistema sanitario: nel mezzo della pandemia ci siamo resi conto che: non avevamo materiali di protezione, le terapie intensive non erano adeguate, la sanità territoriale ( assicurata dai medici di base) era inesistente, al di fuori degli ospedali tanti malati non venivano curati ma semplicemente abbandonati al proprio destino.
I TAGLI ALLA SANITÀ. Siamo stati travolti, come la quasi totalità degli altri Paesi, da un’emergenza incontestabile. Molte delle nostre difficoltà si devono a questo, ma non possiamo ignorare che si tratta perlopiù di problemi strutturali, non emergenziali. Le persone che sono morte in casa senza essere mai state visitate da un medico, ad esempio, hanno poco a che fare con l’imprevedibilità dell’evento e molto con il fatto che negli ultimi anni la sanità di base è stata progressivamente smantellata. Nel decennio 2010-2019, tra tagli e definanziamenti al Sistema sanitario nazionale, sono mancati circa 37 miliardi… Oggi spendiamo in sanità circa 120 miliardi ogni anno, l’8,7% del Pil rispetto alla media europea del 9,9%. …. COME DEVE ESSERE LA SANITÀ. Il focus del dibattito pubblico è sempre sugli aspetti economici, trascurando la questione centrale: di quale sanità hanno bisogno i cittadini? La risposta è semplice: una sanità pubblica, unica e non regionale, gratuita e di alta qualità. Quanto deve spendere lo Stato per realizzarla? Quanto serve: non un euro in più, non un euro in meno. LA SANITÀ PRIVATA E IL PROFITTO. … Le risorse ci sarebbero, e in abbondanza: basterebbe eliminare i fondi destinati al privato dal budget della sanità pubblica. Ogni anno se ne vanno in convenzioni con ospedali e varie strutture private circa 25
miliardi, pari al 20,3% della spesa sanitaria complessiva. ….Pur con differenze regionali, una quota sempre maggiore del budget sanitario va in convenzioni e accordi con il privato innescando una spirale pericolosa. Questo è il risultato della scelta di far entrare il profitto nella sanità, di permettere che questa zona sacra – che dovrebbe essere inviolabile – venga invece resa disponibile agli investitori. Investitori in un mercato garantito: possiamo scegliere di comprarci o non comprarci un’auto, ma non scegliamo se ammalarci. …. Sia chiaro, non ho nulla contro il privato. Chi vuole ha il diritto di costruire e gestire ospedali e cliniche, laboratori e case di cura. Ma dovrebbe farlo con i soldi propri, e non attingendo ai soldi pubblici. Se neanche una pandemia epocale – con quasi 70 mila morti in Italia – riesce a farci riorganizzare le nostre priorità, stiamo perdendo l’ultima occasione per riformare le basi della società in cui vogliamo vivere. LE VACCINAZIONI CONTRO IL CORONAVIRUS E LA PRIMULA Domenica 13 dicembre Domenico Arcuri ( commissario per l’emergenza coronavirus in Italia) ha presentato il piano di comunicazione per la campagna di vaccinazioni contro il coronavirus. Il simbolo della campagna sarà la primula. La primula è uno dei primi fiori a sbocciare a fine inverno.
L’architetto Stefano Boeri ha ideato il simbolo. Boeri è uno dei più famosi architetti italiani e ha lavorato gratuitamente per aiutare il governo in questa campagna. I padiglioni saranno in legno e potranno essere smontati per essere spostati dove servono. Pannelli solari forniranno l’energia necessaria ad alimentare le attività dei padiglioni. In tutto dovrebbero essere costruiti circa mille 500 padiglioni, ma non è chiaro in quanto tempo. Il ministro della salute Roberto Speranza aveva detto, a inizio dicembre, che le vaccinazioni inizieranno a metà gennaio. All’inzio saranno vaccinate circa 1 milione e 800 mila persone. I primi ad essere vaccinati saranno il personale sanitario e gli anziani delle RSA (le case di riposo, per intenderci).
CALABRIA: GUIDO LONGO NUOVO COMMISSARIO ALLA SANITÀ Venerdì 27 novembre il governo italiano ha nominato l’ex prefetto e questore Guido Longo nuovo commissario della sanità in Calabria. La nomina del nuovo commissario non è stata semplice. Longo è siciliano ed ha 67 anni. Longo è stato per molti anni a Palermo come poliziotto; in seguito è diventato questore di città importanti; infine è diventato prefetto. La sanità in Calabria è in pessime condizioni da moltissimi anni. I medici calabresi vorrebbero come commissario un esperto di sanità per migliorare la situazione. Di recente si era fatto il nome di Gino Strada, fondatore di Emergency. Gino Strada arriverà in Calabria ma non come commissario; sarà Emergency che collaborerà co la Protezione civile per l’emergenze dell’epidemia. EMERGENCY SARÀ IN CALABRIA. Il 17 novembre Gino Strada ha annunciato che Emergency l’ONG (organizzazione non governativa) sanitaria sarà in Calabria per collaborare con la Protezione civile. Emergency collaborerà alla gestione degli ospedali da campo, dei Covid Hotel e al triage negli ospedali. I Covid Hotel sono alberghi dove accogliere i malati che
sono in quarantena e hanno bisogno di essere isolati dalla famiglia per non estendere il virus, ma non hanno bisogno di ricovero in ospedale. Il triage è un termine francese che significa “smistamento”. In sanità “fare triage” smistare le persone in attesa di ricovero in base all’urgenza dell’intervento medico. (Ad esempio nei Pronto Soccorso il “codice rosso” è un paziente molto grave ). Gino Strada, quindi, non diventerà in prima persona commissario della Sanità in Calabria, ma aiuterà con la ONG da lui fondata. Gino Strada ha ringraziato il governo per la fiducia e il ministro della Salute, Roberto Speranza ha detto “Ritengo che il contributo di Gino Strada sarà importante per la Calabria”. LA REGIONE CALABRIA E I SUOI COMMISSARI ALLA SANITÀ LA SITUAZIONE DELLA SANITÀ IN CALABRIA. Nel 2010 l’Assessorato alla Salute della Regione Calabria è commissariato da 10 anni. In questi anni la sanità della Calabria ha subito pensanti tagli. Ad esempio i posti letto in ospedale sono diminuiti del 40 per cento. Nel 2019 l’Azienda sanitaria di Reggio Calabria è stata sciolta per infiltrazioni della criminalità organizzata. I cittadini calabresi vanno a curarsi in altre Regioni.
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