Consiglio Nazionale dei Geologi - 3-4-5 febbraio 2018 - Consiglio Nazionale ...
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5/2/2018 Vigili del Fuoco, il CNG chiede il riconoscimento delle competenze tecniche dei Geologi Vigili del Fuoco, il CNG chiede il riconoscimento delle competenze tecniche dei Geologi www.casaeclima.com/ar_33936__vigili‑del‑fuoco‑cng‑chiede‑riconoscimento‑competenze‑tecniche‑geologi.html Lunedì 5 Febbraio 2018 Vigili del Fuoco, il CNG chiede il riconoscimento delle competenze tecniche dei Geologi La laurea in Scienze Geologiche “non viene ancora una volta considerata attinente per l’accesso e le progressioni di carriera all’interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” Il Consiglio Nazionale dei Geologi, a seguito della pubblicazione in G.U. – IV Serie Speciale Concorsi ed esami del 16 Gennaio 2018 – del bando di concorso pubblico, per esami, a 20 posti nella qualifica di vicedirettore del ruolo dei direttivi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, segnala – con nota del 26 gennaio 2018 – al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni, al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, al Presidente Singeop ed ai partiti Politici che, tra i requisiti richiesti dal bando, non è stato previsto il possesso della laurea in Scienze Geologiche. Il Cng evidenzia che la laurea in Scienze Geologiche “non viene ancora una volta considerata attinente per l’accesso e le progressioni di carriera all’interno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, benché gli operatori di tale corpo siano molto spesso impegnati in soccorsi da rischi derivanti da eventi calamitosi di carattere geologico (terremoti, frane, alluvioni ed altre emergenze di carattere geologico) e ambientale (rischio contaminazioni suoli, terreni e acque)”. La nota del CNG del 26 gennaio 2018
Data 05-02-2018 Corriere Adriatico Pagina 44 1 DH/fg(),/,111011,Uww,ic/!c>\fotcill' - - - - - - A S C O L IP I C E N o - - - - - Foglio Miglioramento sismico per 6 edifici scolastici Ad ottenere un altro impor- tante finanziaJ11ento 238.140,00 euro è la scuola dell'infanzia di Tarano Nuovo di Finanziamento del Miur ni comunali di avere pronti scolastico che si vanno a som- D'Aosta per un importo com- in via Roma. La scuola dell'in- progetti meritevoli di accogli- mare ad altri fondi finanziati plessivo di 2.029.860 euro do- fanzia di Corropoli ottiene in- per la sicurezza degli istituti mento inseriti nella program- dal Cipe per la ricostruzione ve sono già in esecuzione lavo- vece 350 mila euro per l'ade- nei centri della Val Vibrata mazione triennale regionale post terremoto 2009. Sonori- ri di demolizione e ricostruzio- guamento sismico. di edilizia scolastica 2015/2017 sorse che non gravano sulla fi- ne nella parte più vecchia con Negli ultimi 7 anni l'ammi- Il e nel piano indagini diagnosti- scalità abruzzese o sull'indebi- mutuo contratto dall'aJ11mini- nistrazione D'Annuntiis ha in- che, diversi edifici scolastici tamento futuro del bilancio strazione comunale. A vestito oltre 3 milioni di euro regionali hanno ottenuto il fi- dell'Abruzzo perché sono fon- Sant'Egidio alla Vibrata sono sull'edilizia scolastica. A Nere- SANT'EGIDIO Scuole sicure. Una nanziamento del Miur di 49 di dello Stato a valere sulla leg- stati assegnati 567 mila euro to in arrivo 170 mila euro per pioggia di fondi statali finan- milioni 400 mila euro per ge 232 del 2016. A breve il per la scuola primaria Plesso la scuola primaria del plesso ziati dal Miur per la sicurezza l'adeguamento sismico Miur stesso completerà l'iter Vecchio P.Levi in piazza Bene- di via Veneto. A finire Contro- degli edifici scolastici. Grazie sull'edilizia scolastica regiona- procedurale per la formale as- detto Croce. L'edificio, sede an- guerra con la scuola primaria al forte impegno profuso dalla le. segnazione direttamente ai che della direzione didattica e e secondaria di primo grado in Regione Abruzzo nell'obietti- Di questi 3,5 milioni di eu- Comuni. della secondaria di primo gra- Via G.Amadioche ottiene il fi- vo di elevare al massimo i livel- ro sono stati destinati a sei A prendere la fetta di gran- do, fu dichiarato inagibile do- nanziamento di 184.199,76 eu- li di sicurezza degli edifici sco- scuolevibratiane per interven- de dei finanziamenti è Alba po il sisma del 24 agosto con ro. lastici presenti nel territorio e ti di miglioramento e adegua- Adriatica per la scuola secon- un indice di 0,2 cioè soggetto Virginia Ciminà al merito delle aimninistrazio- mento sismico del patrimonio daria primo grado in via Duca ad un alto rischio di collasso. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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5/2/2018 Concorsi/2. Nel 2017 continua la spinta del nuovo codice: 212 gare con 8,4 milioni di montepremi (+21,8%) 05 Feb 2018 Concorsi/2. Nel 2017 continua la spinta del nuovo codice: 212 gare con 8,4 milioni di montepremi (+21,8%) Mau.S. L'accento del nuovo codice appalti sulla progettazione conferma anche nel 2017 la spinta sui concorsi. Dopo il primo boom del 2016 anche il 2017 si profila come un anno di forte crescita per le competizioni di architettura. Mai i concorsi avevano toccato numeri così elevati negli ultimi anni. A fornire il quadro è l'ultima rilevazione sull'andamento delle gare di progettazione messa a punto dall'Oice - l'associazione delle organizzazioni di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica - che ha rilevato 212 bandi (tra concorsi di progettazione e di idee) promossi dagli enti pubblici con un montepremi complessivo superiore a 8,3 milioni nel 2017. Il confronto con l'andamento registrato l'anno scorso conferma che si tratta di numeri da record. I 212 concorsi banditi quest'anno rimangono quasi stabili rispetto ai 230 promossi nel 2016, che, peraltro, avevano fatto registrare un'impennata del 64% rispetto all'anno prima. Soprattutto, il valore del montepremi messi in gara è salito ancora del 21,8% passando da 6,9 a 8,4 milioni di euro. A spingere verso l'alto gli importi hanno contribuito alcuni maxi-gare promosse nel corso dei 12 mesi appena trascorsi. Tra questi sicuramente il con corso internazionale per per il tram di Palermo (montepremi di 220 mila euro, Mario Cucinella in giuria) e la gara in due fasi per progettare la nuova Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) a Volterra con un incarico da 435mila euro destinato al vincitore. Nonostante il codice in vigore da aprile 2016 abbia mancato l'occasione di rafforzare la spinta sui concorsi, provando a renderli obbligatori quantomeno per gli interventi di maggior rilievo architettonico, paesaggistico o ambientale, è abbastanza evidente che la sottolineatura sul ruolo della progettazione nel processo di realizzazione delle opere pubbliche, ha generato effetti positivi anche sulle competizioni di architettura, in passato piuttosto snobbate dalle amministrazioni. Anche ora, va detto, il peso dei concorsi sul mercato generale delle infrastrutture rimane molto limitato. I concorsi rappresentano il 3,5% dei bandi pubblicati e valgono soltanto lo 0,7% del mercato complessivo dei servizi di progettazione. Si tratta però di numeri in crescita, che segnalano un aumento dell'appeal dei concorsi nei confronti degli amministratori pubblici. Scegliere il progetto, piuttosto che il progettista, garantendo un confronto aperto e permettendo di valutare in anticipo l'impatto, il grado di innovazione e gli eventuali ritorni economici che le soluzioni in ballo promettono di generare sul territorio è, almeno in linea di principio, sempre una buona mossa. http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/print/AET6e3sD/0
5/2/2018 Bonus alberghi/1. Possibile anche la demolizione ricostruzione con i premi del Piano casa 05 Feb 2018 Bonus alberghi/1. Possibile anche la demolizione ricostruzione con i premi del Piano casa A.A. È aperta da alcuni giorni e si chiuderà il 19 febbraio alle 16 la possibilità di presentare istanza per il credito d'imposta alberghi 2018, per essere poi pronti al click day il 26 febbraio, dalle ore 10. Lo strumento del Mibact è in sostanza un bonus edilizio alberghi, consente cioè di avere sconti fiscali fino al 65% delle spese sostenute per interventi di recupero edilizio, riqualificazione energetica e anche acquisto di mobili. Con il vantaggio rispetto ai bonus edilizi tradizionali di poter scalare il 65% dalle imposte in soli due anni anziché 10; ma con lo svantaggio che il bonus ha un tetto, quello dei fondi messi a disposizione dallo Stato: finiti quelli, finito lo sconto. Da qui il click day e il rischio di rimanere fuori pur avendo i requisiti. Si può partecipare solo avendo già sostenuto la spesa, dunque "si rischia". Lo strumento del Ministero Beni culturali mette a disposizione 60 milioni per il 2018, 120 milioni per il 2019 e 60 milioni per il 2020. Il bando che sta per essere lanciato è quello relativo al 2018 con spese sostenute l'anno scorso. Possono accedere al tax credit gli alberghi, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, gli alberghi diffusi, gli agriturismi (in questo caso con dei limiti) e infine le strutture indicate come ricettive da particolari normative regionali. GLI INTERVENTI Il decreto attuativo firmato dal Ministro Dario Franceschini il 20 dicembre e uscito a gennaio chiarisce che tra gli interventi "eleggibili" ci sono la manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, e ristrutturazione edilizia, come da definizioni del Testo unico edilizia. Nella ristrutturazione rientra anche la versione "pesante", quella per la quale è richiesto il permesso di costruire, e dunque - lo dice chiaramente il decreto - sono ricompresi anche gli interventi consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell'edificio preesistente (anche con modifica di sagoma). «Il credito d'imposta di cui all'articolo 1 è riconosciuto anche nel caso in cui la ristrutturazione edilizia di cui al comma 1, lettere a) e b), dell'articolo 4 del presente decreto comporti un aumento della cubatura complessiva, nei limiti e secondo le modalità previste dall'articolo 11 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni». In realtà il riferimento alla legge 2008 sul Piano casa non è del tutto corretto, perché si trattava come noto di una legge cornice, e oggi quel che conta sono le leggi regionali. Sono poi eleggibili gli interventi di riqualificazione energetica di cui all'ecobonus e gli interventi di adeguamento sismico (si veda la guia Mibact per i dettagli), e l'acquisto di mobili e arredi. http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/print/AEZCiMtD/0 1/2
5/2/2018 Bonus alberghi/1. Possibile anche la demolizione ricostruzione con i premi del Piano casa TETTO DI SPESA Le singole voci di spesa elencate sono eleggibili, ciascuna, nella misura del 100%. L'importo totale delle spese eleggibili è, in ogni caso, limitato alla somma di 307.692,30 euro per ciascuna impresa ricettiva, dunque al massimo un tax credit di 200mila euro. I TEMPI Attenzione quindi al calendario: il 19 febbraio scadrà la fase preparatoria nel portale dei procedimenti del Mibact. Ma sarà solo il 26 febbraio che si entrerà nel vivo con il click day: le imprese dovranno essere pronte a partire dalle 10 della mattina. Oltre ai requisiti, infatti, conterà l'ordine cronologico di invio delle domande. P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/print/AEZCiMtD/0 2/2
5/2/2018 Bonus alberghi/2. Via libera anche agli agriturismi e per gli arredi si rafforza il vincolo di detenzione 05 Feb 2018 Bonus alberghi/2. Via libera anche agli agriturismi e per gli arredi si rafforza il vincolo di detenzione Michele Brusaterra Il bonus alberghi per il 2017 e il 2018 si apre agli agriturismi e per gli arredi rafforza il «vincolo di detenzione», cioè il periodo in cui è d’obbligo non rivenderli, che sale da due a otto periodi di imposta. Sono queste, in sintesi, le novità sul credito d’imposta per le strutture ricettive, originariamente previsto dall’articolo 10 del Dl 83/2014e definito “bonus alberghi”, e successivamente prorogato e potenziato dalla legge di bilancio per il 2017 (la 232 del 2016). Il perimetro Premettendo che per le spese sostenute nel 2017 la determinazione e la richiesta del bonus, si ha, materialmente, quest’anno, visto che il credito d’imposta potrà essere richiesto solo nei giorni dal 26 al 27 febbraio (si veda altro articolo in pagina), da un punto di vista soggettivo, i beneficiari del credito sono tutte le strutture ricettive, esistenti alla data del 1° gennaio 2012. Si intendono tali le strutture alberghiere aperte al pubblico, a gestione unitaria, composte da non meno di sette camere per il pernottamento situate in uno o più edifici, con servizi centralizzati e che forniscono alloggio, eventuale vitto e servizi accessori. Stabilisce il decreto del ministero dei Beni culturali del 20 dicembre scorso, che ha dato attuazione alle disposizioni sul credito di imposta, che si considerano strutture alberghiere gli alberghi, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, gli alberghi diffusi e quelle eventualmente individuate, come tali, da apposite leggi regionali. Rientrano nell’agevolazione anche le strutture che svolgono attività agrituristica. I lavori Il credito d’imposta riconosciuto è pari al 65%, fino ad un massimo di 200mila euro, delle spese sostenute sia nel 2017 che nel 2018. Da un punto di vista oggettivo le spese ammesse all’agevolazione riguardano, volendole sintetizzare per macro categorie: gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche; i lavori di incremento della efficienza energetica, spese, queste ultime, che ricomprendono la riqualificazione energetica; gli interventi sull’involucro edilizio e riguardanti, sostanzialmente, le strutture opache verticali ed orizzontali gli interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione con impianti tassativamente indicati dal decreto del 20 dicembre 2017, tra cui, ad esempio, quelli dotati di caldaie a condensazione o pompe di calore ad alta efficienza http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/print/AEcGwssD/0 1/2
5/2/2018 Bonus alberghi/2. Via libera anche agli agriturismi e per gli arredi si rafforza il vincolo di detenzione gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche, di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettera i), del Dpr 917/1986, con particolare riguardo all’adozione di opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali. Gli arredi Sono agevolabili anche le spese sostenute per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo, compresi, tra gli altri, gli arredi e le strumentazioni per la realizzazione di centri benessere, che siano destinate sempre alle strutture ricettive come sopra individuate, ma alla condizione che, come disposto dall’articolo 3 del decreto del Mibact, la struttura sia anche oggetto di interventi di incremento dell’efficienza energetica ovvero di interventi relativi all’adozione di misure antisismiche, come appena individuati. Qualora la spesa agevolata ricomprenda anche mobili e componenti d’arredo, la norma pone, al fine del godimento del credito d’imposta, un’ulteriore condizione che riguarda il periodo minimo di “detenzione” dei beni stessi. Viene stabilito, infatti, che essi non devono essere oggetto di cessione a terzi o destinati a finalità estranee all’esercizio d’impresa, «prima dell’ottavo periodo d’imposta successivo» a quello in cui sono acquistati. Mentre nella precedente edizione il vincolo era solo per due periodi di imposta. L’articolo 4 del decreto elenca, altresì, le singole spese considerate eleggibili ai fini dell’agevolazione stabilendo che esse concorrono al credito d’imposta nella misura del 100% fermo restando, comunque, il limite di credito d’imposta massimo di 200 mila euro. In altre parole, la spesa massima complessivamente agevolabile, per gli anni 2017 e 2018 e per tutti gli interventi previsti dalla norma, è di 307.692,30 euro . Guarda la scheda: Gli esempi P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/print/AEcGwssD/0 2/2
5/2/2018 Bonus alberghi/3. Stop alle domande senza l’attestazione di un professionista 05 Feb 2018 Bonus alberghi/3. Stop alle domande senza l’attestazione di un professionista Michele Brusaterra Le imprese turistiche interessate ad usufruire del tax credit riqualificazione devono presentare al ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo una domanda e richiedere il riconoscimento del credito d’imposta. Ma questa non è l’unica condizione operativa cui soggiace il credito d’imposta riconosciuto alle strutture ricettive e agli agriturismi che nel corso del 2017 e del 2018 hanno sostenuto spese, cosiddette “eleggibili”, e individuate daldecreto del Mibact del 20 dicembre scorso(si veda l’articolo a fianco). Da un punto di vista degli adempimenti, il decreto stabilisce, innanzitutto, che le spese agevolabili devono essere state effettivamente sostenute e viene richiesta, in tal senso, una attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale, ovvero da un revisore legale iscritto all’apposito registro o, ancora, da un professionista iscritto all’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ,o in quello dei periti commerciali o consulenti del lavoro o, infine, dal responsabile del Caf. Dopo aver ottenuto l’attestazione, l’impresa deve registrarsi, attraverso il proprio legale rappresentante, nel così detto “Portale dei procedimenti” e, sempre tramite il portale, deve compilare l’apposita istanza a cui deve essere allegata l’attestazione della effettività delle spese sostenute, nonché la documentazione prevista dall’allegato “A” allo stesso decreto del 20 dicembre 2017, consistente in: dichiarazione dell’imprenditore che elenca i lavori effettuati; estremi dei titoli abilitativi acquisiti in base alle singole tipologie di lavori svolti; dichiarazione relativa ad altri aiuti “de minimis” eventualmente fruiti dal richiedente il credito d’imposta. Per quanto concerne i tempi, la compilazione della domanda va effettuata da subito e fino alle ore 16 del 19 febbraio 2018. Dopo questa prima fase di preparazione della domanda e degli allegati, occorre attendere il cosiddetto “click day” per l’invio. L’intervallo va dalle ore 10 del 26 febbraio fino alle 16 del 27 febbraio 2018, periodo durante il quale le domande devono essere inviate, tramite canale telematico, allo stesso Mibact che successivamente comunicherà il riconoscimento o meno del “tax credit” a seconda dell’ordine di arrivo e fino ad esaurimento fondi. Stesso intervallo, ma nel 2019, per le spese sostenute quest’anno. A disposizione ci sono 60 milioni nel 2018, 120 nel 2019 e altri 60 nel 2020. È bene far presente che il credito d’imposta del 65% delle spese sostenute può essere utilizzato solo in compensazione ripartendolo in due quote annuali di pari importo. Si decade http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/print/AEOyVtsD/0 1/2
5/2/2018 Bonus alberghi/3. Stop alle domande senza l’attestazione di un professionista dall’agevolazione nei casi in cui venga accertata l’insussistenza del requisito soggettivo od oggettivo, nel caso in cui la documentazione presentata contenga elementi non veritieri o risulti essere incompleta ovvero nel caso in cui i mobili e gli arredi vengano ceduti o destinati a finalità estranee all’impresa prima dell'ottavo periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati acquistati. P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/print/AEOyVtsD/0 2/2
5/2/2018 Lago di Garda, progetto da 928mila euro per la raccolta reflui sulla sponda veronese 05 Feb 2018 Lago di Garda, progetto da 928mila euro per la raccolta reflui sulla sponda veronese Alessandro Lerbini Bando di progettazione per opere ambientali da quasi un milione sul lago di Garda. Azienda Gardesana Servizi affida l'incarico professionale di progettazione definitiva per gli interventi di riqualificazione del sistema di raccolta dei reflui nel bacino del lago sulla sponda veronese nel territorio del comune di Peschiera del Garda. Il valore dell'incarico è di 928.500 euro. Complessivamente l'intervento per la sponda veronese prevede una spesa di 85 milioni sul collettore più 12 milioni per il depuratore di Peschiera del Garda mentre sulla sponda bresciana il costo è di 123 milioni (27 milioni per il depuratore di Visano e 96 milioni per il collettamento). Il progetto nel suo complesso richiede una spesa di 220 milioni di euro. Le offerte dovranno pervenire entro il 13 marzo. P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/print/AExSnRtD/0 1/1
Codice dei contratti pubblici: qual è lo stato dell'arte? 05/02/2018 Dopo 10 anni dalla sua entrata in vigore, nel 2016 è stato abrogato il D.Lgs. n. 163/2006 ed è entrato in vigore in Italia il D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti pubblici). A differenza del vecchio impianto normativo, la riforma degli appalti pubblici ha messo su un castello di provvedimenti che parte dal nuovo decreto legislativo e si completa con una serie di decreti, regolamenti e linee guida ANAC (vincolanti e non vincolanti) che necessiterà di tempo prima di arrivare alla sua completa definizione. Andiamo con ordine rispetto alla normativa primaria. Il 29 gennaio 2016 viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 23 la Legge 28 gennaio 2016, n. 11 che delega il Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Il 19 aprile 2016 viene pubblicato il Gazzetta il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 che abrogando il vecchio D.Lgs. n. 163/2006 e in parte il regolamento di attuazione di cui al D.P.R. n. 207/2010 (di cui restano in vigore alcune parti in attesa dei provvedimento
normativi necessari per completare la riforma), attua la legge delega e adegua il bel Paese alle scadenze imposte dalla Comunità Europea. Insieme al D.Lgs. n. 50/2016 viene pubblicato il Comunicato Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 19 aprile 2016 che contiene la tabella di concordanza con il Codice stesso. Sulla Gazzetta Ufficiale del 15 luglio 2016, n. 164 viene pubblicato l'Avviso di Rettifica 15 luglio 2016 che modifica 100 articoli su 220 (il 44%), apportando circa 170 modifiche. Il 5 maggio 2017 viene pubblicato sul S.O. alla Gazzetta Ufficiale n. 106 il Decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante "Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50" (c.d. Decreto Correttivo) con il quale vengono apportate le grosse correzioni al fine di risolvere le grosse criticità rilevate nel primo anno di vita del Codice. Adesso possiamo cominciare a riepilogare i provvedimenti che in quasi due anni sono stati pubblicati per completare la riforma. Accedi allo Speciale Codice Appalti. Normativa nazionale - DPR, DPCM e Decreti ministeriali Decreto Ministero dei lavori pubblici 19 aprile 2000, n. 145 Regolamento recante il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 3, comma 5, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni Gazzetta Ufficiale 07/06/2000, n. 131 Decreto Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 successivo al D.Lgs. n. 50/2016 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE" Gazzetta Ufficiale del 10/12/2010, n. 288 - Supplemento ordinario n. 270 Decreto Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE" Gazzetta Ufficiale del 10/12/2010, n. 288 - Supplemento ordinario n. 270 Decreto Ministero della Giustizia 17 giugno 2016 Approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell'articolo 24, comma 8, del decreto legislativo n. 50 del 2016. Gazzetta Ufficiale 27/07/2016, n. 174 Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 2016 Composizione e modalità di funzionamento della Cabina di regia Gazzetta Ufficiale 31/8/2016, n. 203 Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 8 novembre 2016 Insediamento della Cabina di regia istituita dal nuovo codice dei contratti pubblici
Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 10 novembre 2016, n. 248 Regolamento recante individuazione delle opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica e dei requisiti di specializzazione richiesti per la loro esecuzione, ai sensi dell'articolo 89, comma 11, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Gazzetta Ufficiale 04/01/2017, n. 3 Decreto Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2 dicembre 2016, n. 263 Regolamento recante definizione dei requisiti che devono possedere gli operatori economici per l'affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e individuazione dei criteri per garantire la presenza di giovani professionisti,in forma singola o associata, nei gruppi concorrenti ai bandi relativi a incarichi di progettazione, concorsi di progettazione e di idee, ai sensi dell'articolo 24, commi 2 e 5 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 Gazzetta Ufficiale 13/02/2017, n. 33 Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 2 dicembre 2016 Definizione degli indirizzi generali di pubblicazione degli avvisi e dei bandi di gara, di cui agli articoli 70, 71 e 98 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Gazzetta Ufficiale 25/01/2017, n. 20 Decreto ministero dell'interno 21 marzo 2017 Individuazione delle procedure per il monitoraggio delle infrastrutture ed insediamenti prioritari per la prevenzione e repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa e istituzione, presso il Ministero dell'interno, di un apposito Comitato di coordinamento Gazzetta Ufficiale 06/04/2017, n. 81 Decreto ministero dello sviluppo economico 7 giugno 2017, n. 122 Regolamento recante disposizioni in materia di servizi sostitutivi di mensa, in attuazione dell'articolo 144, comma 5, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Gazzetta Ufficiale 10/08/2017, n. 186 Decreto Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo 22 agosto 2017, n. 154 Regolamento concernente gli appalti pubblici di lavori riguardanti i beni culturali tutelati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Gazzetta Ufficiale 27/10/2017, n. 252 Decreto Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale 2 novembre 2017, n. 192 Regolamento recante le direttive generali per disciplinare le procedure di scelta del contraente e l'esecuzione del contratto da svolgersi all'estero, ai sensi dell'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 Gazzetta Ufficiale 20/12/2017, n. 296 Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 1 dicembre 2017, n. 560 Modalità e i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche (Decreto BIM) Pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti il 12 gennaio 2018 Decreto Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 7 dicembre 2017 Modalità e limiti di spesa per i servizi di supporto e di indagine per il collaudo di
infrastrutture di grande rilevanza o complessità affidate con la formula del contraente generale, in attuazione dell'articolo 196, comma 2, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive modificazioni. Gazzetta Ufficiale 16/01/2018, n. 12 Normativa nazionale - Circolari e Comunicati Comunicato Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 19 aprile 2016 Tabella di concordanza relativa al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante: «Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture». Gazzetta Ufficiale 19/04/2016, n. 91 – S.O. n. 11 Comunicato congiunto MIT-ANAC 22 aprile 2016 Nuovo codice dei contratti pubblici Circolare Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 18 luglio 2016, n. 3 Linee guida per la compilazione del modello di formulario di Documento di gara unico europeo (DGUE) approvato dal Regolamento di esecuzione (UE) 2016/7 della Commissione del 5 gennaio 2016 Gazzetta Ufficiale 27/7/2016, n. 174 Comunicato Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 22 luglio 2016 Linee guida per la compilazione del modello di formulario di Documento di gara unico europeo (DGUE) approvato dal regolamento di esecuzione (UE) 2016/7 della Commissione del 5 gennaio 2016 Gazzetta Ufficiale 22/7/2016, n. 170 Circolare Agenzia per l'Italia digitale 6 dicembre 2016, n. 3 Regole Tecniche aggiuntive per garantire il colloquio e la condivisione dei dati tra sistemi telematici di acquisto e di negoziazione Accedi allo Speciale Codice Appalti. ANAC - Determinazioni Determinazione ANAC 10 gennaio 2018, n. 4 Aggiornamento Linee guida n. 5 recanti "Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti all’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici" Gazzetta Ufficiale 03/02/2018, n. 28 Determinazione ANAC 13 settembre 2017, n. 950 Linee guida n. 8 recanti “Ricorso a procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando nel caso di forniture e servizi ritenuti infungibili”. Gazzetta Ufficiale 23/10/2017, n. 248 Determinazione ANAC 11 ottobre 2017, n. 1007 Linee guida n. 3, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 recanti «Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni»,
aggiornate al d.lgs. 56 del 19/4/2017 . Gazzetta Ufficiale 07/11/2017, n. 260 Determinazione ANAC 11 ottobre 2017, n. 1008 Linee guida n. 6, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 recanti «Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, lett. c) del Codice», aggiornate al d.lgs. 56 del 19/4/2017 Gazzetta Ufficiale 07/11/2017, n. 260 Determinazione ANAC 20/09/2017, n. 951 Linee guida n. 7, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 recanti «Linee Guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del d.lgs. 50/2016». Approvate dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 235 del 15 febbraio 2017. Gazzetta Ufficiale 9/10/2017, n. 236 Determinazione ANAC 31 maggio 2017 Aggiornamento della determina n. 4 del 7 luglio 2011, recante «Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell'articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136» - aggiornata al decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante «Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50» con delibera n. 556 del 31 maggio 2017. Gazzetta Ufficiale 11/07/2017, n. 160 Determinazione ANAC 15 febbraio 2017, n. 235 Linee guida n. 7, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 recanti «Linee Guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del d.lgs. 50/2016». Gazzetta Ufficiale 14/03/2017, n. 61 Determinazione ANAC 16 novembre 2016, n. 1190 Linee guida n. 5, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti "Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell'Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici" Gazzetta Ufficiale 03/12/2016, n. 283 Determinazione ANAC 16 novembre 2016, n. 1293 Linee guida n. 6, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti "Indicazione dei mezzi di prova adeguati e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto che possano considerarsi significative per la dimostrazione delle circostanze di esclusione di cui all’art. 80, comma 5, lett. c) del Codice". Gazzetta Ufficiale 03/01/2017, n. 2 Determinazione ANAC 26 ottobre 2016, n. 1097 Linee Guida n. 4, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria,
indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici" Gazzetta Ufficiale 23 novembre 2016, n. 274 Determinazione ANAC 26 ottobre 2016, n. 1096 Linee guida n. 3, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti "Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni". Gazzetta Ufficiale 22/11/2016, n. 273 Determinazione ANAC 21 settembre 2016, n. 1005 Linee Guida n. 2, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Offerta economicamente più vantaggiosa” Gazzetta Ufficiale 11 ottobre 2016, n. 238 Determinazione ANAC 14 settembre 2016, n. 973 Linee Guida n. 1, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria” Gazzetta Ufficiale 29/09/2016, n. 228 Determinazione ANAC 3 agosto 2016, n. 833 Linee guida in materia di accertamento delle inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte del responsabile della prevenzione della corruzione. Attività di vigilanza e poteri di accertamento dell’A.N.AC. in caso di incarichi inconferibili e incompatibili. Determinazione ANAC 8 giugno 2016, n. 618 Linee guida operative e clausole contrattuali-tipo per l’affidamento di servizi assicurativi In allegato la tabella dei provvedimenti approvati e ancora da approvare. A cura di Ing. Gianluca Oreto © Riproduzione riservata Documenti Allegati Tabella dei provvedimenti
Abusi edilizi: l'acquisizione dell'immobile al patrimonio pubblico non blocca l'ordine di demolizione 05/02/2018 La delibera comunale che vuole salvare l'opera abusiva al suo normale destino di demolizione previsto per legge, non può fondarsi su valutazioni di carattere generale o riguardanti genericamente più edifici, ma deve essere puntuale e dare conto delle specifiche esigenze che giustificano la scelta di conservazione del singolo manufatto. Lo ha chiarito la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza 29 dicembre 2017, n. 57942 che ha rigettato il ricorso presentato per la riforma di una Ordinanza della Corte di Appello che aveva respinto l'istanza diretta a ottenere la sospensione dell'esecuzione dell'ordine di demolizione contenuto nella sentenza della medesima Corte d'appello. Tra le motivazioni, la ricorrente aveva prospettato: l'omessa considerazione da parte della Corte territoriale della deliberazione del Consiglio comunale che aveva stabilito di destinare gli edifici abusivi acquisiti al patrimonio comunale alla edilizia residenziale pubblica, privilegiando nelle assegnazioni gli occupanti degli stessi, trattandosi di deliberazione incompatibile con la demolizione;
l'omessa considerazione della sentenza del TAR, con cui era stato ordinato al Comune di Cava de' Tirreni di pronunziarsi entro 30 giorni sulla richiesta di riconoscimento del particolare interesse pubblico del manufatto di proprietà della ricorrente, con la nomina di un commissario ad acta per il caso di inerzia, trattandosi di atto incompatibile con l'esecuzione dell'ordine di demolizione, che quindi avrebbe dovuto essere sospesa dalla Corte d'appello. Gli ermellini, confermando la tesi della Corte di Appello, hanno ribadito un concetto riguardo l'incidenza delle delibere delle amministrazioni comunali, relative alla destinazione degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio di tali amministrazioni, e alla conseguente incompatibilità con la loro demolizione. In particolare, la delibera comunale che dichiara l'esistenza di un interesse pubblico prevalente sul ripristino dell'assetto urbanistico violato, sottraendo l'opera abusiva al suo normale destino di demolizione previsto per legge, non può fondarsi su valutazioni di carattere generale o riguardanti genericamente più edifici, ma deve dare conto delle specifiche esigenze che giustificano la scelta di conservazione del singolo manufatto, precisamente individuato. Sullo stesso argomento la Cassazione si era già espressa: • con la sentenza n. 25824 del 22/05/2013 che ha reputato legittimo il rigetto, da parte del giudice dell'esecuzione, di istanza di sospensione dell'ordine di demolizione, in presenza di due delibere comunali aventi per oggetto i criteri per individuare l'esistenza di prevalenti interessi pubblici al mantenimento delle opere abusive e i criteri per locare gli immobili già acquisiti al patrimonio comunale; • con le sentenze n. 9864 del 17/02/2016, n. 30170 del 24/05/2017 e n. 11419 del 29/01/2013, con le quali era stato chiarito che "Il giudice dell'esecuzione, al quale sia richiesto di revocare l'ordine di demolizione contenuto nella sentenza di condanna, ha il potere di sindacare la delibera di acquisizione gratuita dell'opera abusiva al patrimonio comunale, che dichiari l'esistenza di prevalenti interessi pubblici rispetto al ripristino dell'assetto urbanistico violato". Ne consegue l'irrilevanza della deliberazione adottata dal Consiglio comunale, in quanto priva della necessaria specificità e di qualsiasi riferimento al manufatto realizzato dalla ricorrente e di cui è stata disposta la demolizione, giacché con la stessa sono state solamente approvate le linee di indirizzo per l'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'art. 31, comma 5 d.P.R. 380/2001 e dell'art. 1, comma 65, Iegge Regione Campania n. 5/2013, stabilendo che tali provvedimenti riguarderanno prioritariamente gli immobili abusivi costituenti costruzione autonomamente utilizzabile a scopo residenziale realizzati a far data dal 31 marzo 2003. A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata Documenti Allegati Sentenza
Il rilancio del Mezzogiorno grazie alla logistica 05/02/2018 "Abbiamo messo in campo programmi di investimento infrastrutturali per il Mezzogiorno che valgono complessivamente 49 miliardi di euro, di cui 36 miliardi disponibili. Stiamo cercando di recuperare il gap accumulato nei decenni precedenti, i risultati si vedranno appieno nei prossimi anni ma già ora ci conforta molto che negli ultimi tre anni il Pil del Sud sia cresciuto più della media italiana". Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio al convegno "La logistica per lo sviluppo del Mezzogiorno" in corso all'Unione industriali di Napoli. L'iniziativa rientra nell'ambito di "Connettere l'Italia", il nuovo piano strategico da 123 miliardi promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la mobilità del Paese, in cui per il Sud ci sono 49 miliardi di investimenti. Ad aprire il dibattito, dopo i saluti di Ambrogio Prezioso, presidente di Confindustria Campania, la relazione introduttiva di Ennio Cascetta, amministratore unico di Ram Spa, sugli interventi prioritari necessari per realizzare un nuovo sistema dei trasporti e delle infrastrutture nel Mezzogiorno. La creazione di un sistema dei trasporti e della logistica serio vuol dire accelerare la rincorsa del Mezzogiorno. Qualcosa si sta muovendo. Tra il 2014 e il 2017 il trasporto passeggeri e merci è aumentato ad una velocità maggiore rispetto alla crescita del Pil. Non solo. Il numero di passeggeri che transitano negli aeroporti del Sud è aumentato del circa il 20%
rispetto al 16% della media nazionale. Segno positivo anche per il trasporto passeggeri via mare, +9.4% rispetto a +8.5% della media nazionale. E' fondamentale quindi l'internazionalizzazione del Mezzogiorno e il suo completo inserimento nella rete dei corridoi trans-europei. E' la conclusione del panel moderato da Alessandro Barbano che ha visto confrontarsi Luca Cascone, Presidente della Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti della Regione Campania, Gianni Armani, amministratore delegato di Anas Spa, Pietro Spiritodelegato di Assoporti e Maurizio Gentile, amministratore delegato Rfi Spa. In questo contesto l'innovazione si sta rivelando un fattore chiave. Nel 2017 il numero delle nuove start up nel Sud Italia è cresciuto del 31,1%. Le linee di intervento promosse dal governo per la logistica a Sud Se la logistica è mettere insieme, interconnettere, i diversi modi di trasporto, bisogna cominciare da quelli aerei. A questo proposito, il piano prevede 1,5 miliardi per nuovi collegamenti ferroviari e nuove piste. La cura del ferro al Mezzogiorno prevede circa 21 mld per portare l'Alta Velocità da Napoli a Bari, da Salerno a Reggio Calabria, a Messina-Palermo-Catania, Bologna-Foggia-Bari ed in Sardegna Cagliari-Sassari-Olbia. Anche i nuovi collegamenti Battipaglia-Potenza- Metaponto, il potenziamento Taranto-Metaponto-Sibari-Paola e Sibari-Catanzaro-Reggio Calabria sono stati inseriti tra le priorità del governo per il potenziamento della rete ferroviaria. E poi c'è la cura dell'acqua con 957 milioni per finanziare interventi di manutenzione, aumento capacità, digitalizzazione, ultimo miglio e sostenibilità ambientale nei porti del Sud dove transita il 46% dei traffici totali. Rilanciare la competitività dei porti delle regioni del Mezzogiorno passa anche dalla zona economica speciale con regime fiscale semplificato, burocrazia zero e servizi logistici efficaci garantiti. Sul fronte della mobilità sostenibile, al Sud, 2 spostamenti su 3 avvengono ancora in auto. Al fine di migliorare la vivibilità delle città meridionali, sono stati stanziati 14 miliardi per il trasporto rapido di massa, per ferrovie, metropolitane e tramvie e l'acquisto autobus, tram e treni. Occorre inoltre mettere in rete nuove strade ed autostrade. Sono circa 12 i miliardi da destinare a nuovi itinerari e al potenziamento delle infrastrutture esistenti. Ma modernizzare il sistema infrastrutturale delle strade italiane significa anche dotare il Paese di strutture intelligenti: i primi interventi sono sull'A2 Autostrada del Mediterraneo che diventerà la prima smart-road d'Italia. © Riproduzione riservata Documenti Allegati Slide
Conto termico, nuove funzionalità del PortalTermico 05/02/2018 Per rendere più fruibile la presentazione delle istanze di incentivo previste dal Conto Termico, il GSE ha implementato nuove funzionalità del PortalTermico per la presentazione e la successiva gestione delle istanze di prenotazione. La prenotazione è un meccanismo attivato con l'entrata in vigore del DM 16/02/16 che consente alle Pubbliche Amministrazioni di farsi riservare una quota di incentivi a loro destinati per un intervento ancora nella fase progettuale, permettendo alle PA stesse di disporre di una linea di finanziamento certa, già a partire dalle fasi di sviluppo del progetto. Pertanto, a partire da gennaio 2018, è possibile presentare l'istanza di prenotazione mediante tale sistema, gestirne le fasi di assegnazione e avvio dei lavori, ottenimento dell'acconto e conclusione degli stessi. Questo per consentire alle Pubbliche Amministrazioni l'accesso ai fondi spettanti con maggior rapidità e in tempi certi. © Riproduzione riservata
Appalti di servizi, il curriculum può influire sul punteggio dell’offerta di Paola Mammarella CdS: nei lavori l’esperienza deve essere valutata solo per l’ammissione dei concorrenti alla gara 05/02/2018 – Negli appalti il momento di ammissione alla gara, basato su elementi soggettivi dei concorrenti, e quello della valutazione delle offerte, che deve seguire criteri oggettivi, devono essere tenuti distinti. Tuttavia, solo nelle procedure per l’affidamento di servizi, il curriculum del professionista o dell’impresa può incidere sulla valutazione dell’offerta. Ma a condizione che non si stravolga il punteggio complessivo. Questi i principi emersi indirettamente dalla sentenza 279/2018 del Consiglio di Stato.
L’esperienza negli appalti di lavori Negli appalti di lavori pubblici, i curricula dell’impresa o dei tecnici che collaborano con essa devono essere valutati solo nella fase della qualificazione, cioè quando la Stazione Appaltante decide chi ammettere alla gara. Nella fase successiva di valutazione delle offerte si deve invece valutare solo la qualità dei progetti presentati. Il punteggio attribuito dalla Stazione Appaltante deve essere quindi correlato solo alle soluzioni presentate e non ad altri requisiti, come l’esperienza pregressa o il possesso di certificazioni di qualità. L’esperienza negli appalti di servizi Diversamente, hanno spiegato i giudici, negli appalti di servizi, in cui rientrano le gare di progettazione, l'esperienza del personale di una società incide sulla prestazione oggetto dell’appalto. In questo caso, “il merito tecnico dell’offerta è riferito alla qualità delle risorse umane che l’offerente intende mettere a disposizione nell’esecuzione dell’appalto”. L’utilizzo dei requisiti di esperienza tra i criteri di valutazione dell’offerta, hanno aggiunto i giudici, è consentita a condizione che lo specifico punteggio assegnato per l’attività svolta non incida in maniera rilevante sulla determinazione del punteggio complessivo. Il caso Il caso esaminato dai giudici ha riguardato un contenzioso emerso in occasione di una gara, destinata alle società sportive, per l’affidamento in concessione di un parco e dei relativi impianti. Il CdS ha considerato ammissibile che nella valutazione delle offerte si prendesse in considerazione l’esperienza pregressa delle società. © Riproduzione riservata Norme correlate Sentenza 17/01/2018 n.279 Consiglio di Stato - Il curriculum nella valutazione delle offerte
Umbria, parte l’iter del ddl per la ricostruzione post-sisma 2016 di Rossella Calabrese Iniziata la fase partecipativa delle norme pensate per coordinare ricostruzione e riqualificazione del territorio e degli insediamenti- 05/02/2018 - Sviluppo, semplificazione, sicurezza, qualità e prevenzione: sono questi i concetti chiave del disegno di legge “Norme per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, 26 e 30 ottobre 2016 e successivi”, preadottato dalla Giunta Regionale umbra, e per il quale venerdì scorso è iniziata la fase partecipativa con l’incontro tra i rappresentanti degli assessorati regionali all’ambiente ed all’urbanistica e della Rete delle Professioni Tecniche. “Mentre continua la gestione dell’emergenza - hanno affermato i rappresentanti degli assessorati regionali -, in vista dell’imminente avvio delle ricostruzione, occorre impostare l’insieme delle attività che vedranno impegnate per alcuni anni istituzioni e cittadini in un comune sforzo di carattere straordinario che consenta di ristabilire le migliori condizioni di vita delle comunità”. Per perseguire concretamente le azioni di ricostruzione, la Giunta regionale ha ritenuto opportuno dotarsi di uno strumento normativo regionale, che operi in
stretto raccordo con la normativa speciale elaborata a livello statale che risulti pienamente efficace nel momento in cui la ricostruzione entrerà nel pieno dell’attività”. Il testo del disegno di legge regionale è stato messo a punto con l’attività di un gruppo di lavoro, avvalendosi principalmente della collaborazione di dirigenti e funzionari della Direzione Governo del territorio e di alcuni esperti esterni in materia urbanistica, tenendo conto di segnalazioni e problematiche rappresentate dalle categorie sociali e dal mondo delle professioni. Il disegno di legge si propone di contribuire a raccordare la fase di ricostruzione con quella dello sviluppo delle aree maggiormente colpite dal sisma - anche mediante uno strumento strategico, il Master Plan della Valnerina - e intende utilizzare la ricostruzione come occasione di riqualificazione del territorio e degli insediamenti, dal punto di vista paesaggistico e della sostenibilità ambientale, nonché di valorizzazione delle attività economiche, specie quelle che connotano il territorio stesso e ne rappresentano le maggiori qualità. Fra gli obiettivi principali vi è anche quello della riduzione della vulnerabilità sismica e del rafforzamento, con gli strumenti e le scelte disponibili nel campo delle attività edilizie ed urbanistiche, del senso di sicurezza, della percezione di sicurezza delle popolazioni, al fine di scongiurare ogni possibile fenomeno di abbandono e porre le condizioni per un convinto e sereno radicamento della residenza e delle attività economiche in un territorio che vede ripetersi con frequenza eventi sismici molto rilevanti. Viene affrontato in varie fattispecie il tema delle delocalizzazioni laddove le condizioni delle aree di sedime attuali di edifici e insediamenti, anche a seguito di indagini aggiornate, non sono motivatamente in grado di garantire sicurezza o laddove la delocalizzazione consenta di incrementare la sicurezza degli insediamenti e degli spazi pubblici. Dal punto di vista urbanistico non si prevede l’istituzione di nuovi strumenti. Per tutti i Comuni del cratere si prevede un migliore raccordo con la pianificazione di protezione civile. Per i Comuni maggiormente colpiti si prevede un utilizzo più snello e flessibile degli strumenti esistenti, raccordando espressamente alcune procedure e riconducendo alcune pareri in seno alla Regione, anche mediante conferenze di servizi, in modo da comprimere i tempi delle procedure, senza sacrificare i processi di partecipazione. Viene imposta la contestualità della parte strutturale dei piani con quella operativa. Particolare attenzione viene posta alla ripianificazione, per riqualificare e mettere a sistema le aree trasformate a seguito del sisma e delle attività svolte nella fase di emergenza. Dal punto di vista edilizio si prevedono, con diversi gradi di flessibilità, interventi che riguardano l’assetto planivolumetrico degli edifici (aree di sedime, sagome, varianti del numero dei piani etc.), con particolari attenzioni anche alle fattispecie di edifici che presentano contiguità strutturale con altri immobili. Un ulteriore
elemento di novità del disegno di legge è quello che consente l’utilizzo temporaneo a fini abitativi delle pertinenze degli edifici. Il disegno di legge proseguirà il proprio iter per arrivare alla definitiva approvazione, da parte del Consiglio regionale, nel più breve tempo possibile. Sono previsti incontri sul provvedimento sia nell’ambito del Tavolo della ricostruzione, che vede la presenza dei rappresentanti delle imprese, dei sindacati e della rete delle professioni, sia con gli enti locali interessati. Una analoga iniziativa, cui sono stati invitati tutti i Sindaci dei Comuni dell’Umbria, i Presidenti delle Province di Perugia e Terni e l’ANCI Umbria, è in programma oggi nella Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, a Pila di Perugia. Fonte: ufficio stampa Regione Umbria © Riproduzione riservata
Il bonus casa non ha limiti al numero di immobili agevolabili Matteo Peppucci INGENIO 05/02/2018 Bonus casa: non ci sono limiti al numero di immobili per cui chiedere agevolazioni fiscali, basta essere titolari di diritti reali o di godimento ed essere intestatari di fatture e bonifici di pagamento I bonus per l'efficientamento energetico degli edifici (ecobonus) e per la ristrutturazione non presentano limiti legati al numero di immobili per cui poter chiedere le agevolazioni, anzi, si possono richiedere più agevolazioni contemporaneamente nello stesso anno di imposta, purché vengano rispettati tutti i requisiti richiesti. Quindi, di fatto, i bonus edilizi sono validi per più immobili di proprietà in comuni diversi purché esista capienza IRPEF. La legge, in tal senso, 'dice' che le detrazioni legate alle ristrutturazioni edilizie e al risparmio energetico sono regolamentate in prima battuta dall'art.16-bis del TUIR e poi riequilibrate dalla prassi e dalle guide che vengono di anno in anno pubblicate dall'Agenzia dell’Entrate. Tra i requisiti fondamentali, serve essere proprietari degli immobili o titolari di diritti reali/personali di godimento sugli stessi: anche l'usufruttuario può richiedere tali benefici. Attenzione però: le fatture e i bonifici devono essere intestati allo stesso contribuente che sostiene la spesa se vuole portare in detrazione tali importi: non è quindi possibile intestare la fattura a un contribuente ed effettuare il bonifico tramite altro contribuente. Serve, in questo senso, concomitanza. Articoli collegati • Bonus mobili: detrazione 2018 solo se i lavori sono iniziati nel 2017. L'infografica del Fisco • Bonus mobili ed elettrodomestici: la guida aggiornata con tutte le novità • Ecobonus: la corretta decorrenza dei termini per l'invio della documentazione
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