Piero Mignardi - AICQ Emilia Romagna - Il Risk Management nella Supply Chain 17/11/2015 12:12 - Blulink
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Il Risk Management nella Supply Chain Piero Mignardi – AICQ Emilia Romagna 17/11/2015 12:12 Pagina 1 di 60
Il Risk Management nella Supply Chain La Supply Chain Norme e loro evoluzione La gestione dei rischi nel processo di approvvigionamento Conclusioni 17/11/2015 12:12 Pagina 2 di 60
Il “rischio di impresa“ Componente di ogni attività imprenditoriale che rappresenta un evento potenziale capace di ridurre la probabilità di raggiungere gli obiettivi aziendali Il rischio di impresa può essere classificato in : • Esterno • Leggi e regolamenti • Concorrenza • Trend economici generali • Interno • Strategico (es. quote di mercato, immagine) • Operativo (es. budget produttivo, qualità) • Finanziario (es. frode, budget finanziario) • Conformità (es. conformità alle leggi, regole tecniche) 17/11/2015 12:12 Pagina 4 di 60
La gestione del rischio operativo Il Risk Management di Impresa è uno strumento le cui finalità sono • la salvaguardia dell'azienda (e del suo patrimonio) • la garanzia della continuità dell’impresa stessa e quindi dei processi aziendali e della creazione di valore aggiunto (redditività, marginalità). 17/11/2015 12:12 Pagina 5 di 60
Perché parlare della Supply Chain Normalmente, in una impresa manifatturiera, circa il 60 % del fatturato va in acquisti Il 2% di risparmio sui costi di acquisto comporta un aumento del 5% del margine Lo stesso margine del 5 % può essere ottenuto con un aumento del fatturato del 24% 17/11/2015 12:12 Pagina 6 di 60
Acquisti e marginalità AZIENDA DI PRODUZIONE Fatturato € 100.000.000,00 Incidenza degli Acquisti sul fatturato 60% € 60.000.000,00 Utile 5% € 5.000.000,00 CONTRIBUTO DEGLI ACQUISTI Riduzione dei costi 2% € 1.200.000,00 Nuovo Utile € 6.200.000,00 Incremento dell'utile 24% € 1.200.000,00 CONTRIBUTO DELLE VENDITE Nuovo Utile da raggiungere 5% € 6.200.000,00 Nuovo Fatturato € 124.000.000,00 Incremento del fatturato necessario 24% 7 17/11/2015 12:12 Pagina 7 di 60
Total Cost of Ownership Perceived Purchase Opportunity Cost Demand Drivers Actual Quality Costs Environmental Issues Opportunity Maintenance Expense Freight (transport price) Specifications Standardization Procurement Practices Inventory Practices Warehousing Costs Warranty Terms Operational Practices Disposal/Salvage Practices 17/11/2015 12:12 Pagina 8 di 60
Definizione di Supply Chain La gestione della catena di approvvigionamento (o SCM, acronimo dell'inglese Supply Chain Management) riguarda diverse attività logistiche delle aziende, con l'obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l'efficienza. Tra queste attività sono incluse la catalogazione sistematica dei prodotti, l’ottimizzazione delle scorte e il coordinamento strategico dei vari membri della catena di distribuzione. Approvvigionamento Trasformazione Distribuzione fisica Impresa industriale Magazzino Magazzino Fornitore Stabilimento Prodotti Cliente materiali finiti Flusso fisico dei materiali Flusso delle informazioni 17/11/2015 12:12 Pagina 9 di 60
Componenti della Supply Chain Fornitori primari e secondari Trasporti Produzione e processi di supporto Magazzini Centri di distribuzione Informatica Clienti / Consumatori 17/11/2015 12:12 Pagina 10 di 60
Esempio della Supply Chain moderna 17/11/2015 12:12 Pagina 11 di 60
Supply Chain Interna ed Esterna 17/11/2015 12:12 Pagina 12 di 60
Supply Chain Collaboration Per collaborazione intendiamo un accordo fra due o più aziende collegate da una stessa “catena di fornitura”, con il quale si stabilisce di condividere o di scambiare risorse (informazioni, attività, rischi..) con l'obiettivo comune di prendere decisioni o di svolgere attività secondo una modalità che porti ad entrambe le aziende benefici in termini di costo o di servizio, che non potrebbero altrimenti essere generati da una singola azienda. 17/11/2015 12:12 Pagina 13 di 60
Il Risk Management nella Supply Chain La Supply Chain Norme e loro evoluzione La gestione dei rischi nel processo di approvvigionamento Conclusioni 17/11/2015 12:12 Pagina 14 di 60
Evoluzione delle Norme • 28000:2007 Security Management SC • 9001:2008 Sistemi Gestione per la Qualità • 31000:2010 Risk Management • 31010:2009 Tecniche di RM • HLS:2013 High Level Structure • 9001:2015 SGQ “Risk Based Thinking” • …. • 45001:2016 17/11/2015 12:12 Pagina 15 di 60
Implementazione dell’HLS 5 standards sono stati pubblicati prima dell’introduzione dell’Annex SL ISO 22000:2005; ISO 28000:2007; ISO 30000:2009 ISO 50001:2011; ISO /IEC 20000-1:2011 10 standards conformi all’Annex SL sono già stati pubblicati ISO 30301; ISO 22301; ISO 20121; ISO 39001 ISO 14298; ISO 22313; ISO 27001; ISO 55001; ISO 9001; ISO 14001 6 standards conformi all’Annex SL sono in revisione ISO 18420; ISO 19228; ISO 19600; ISO 21101; ISO 34001; ISO 37101 17/11/2015 12:12 Pagina 16 di 60
Security/Continuity Management Standards The Security/Continuity Families: ISO/IEC 27001 Family Information Security Management ISO 28000 Family Supply Chain management ISO 22300 Family Societal Security (Security, Preparedness and Continuity Management) ISO 31000 Family Tutte le famiglie di Norme ISO si sono Risk Management evolute a partire dall’originale famiglia ISO 9000 17/11/2015 12:12 Pagina 17 di 60
ISO 28000:2007 Miglioramento continuo Politica di gestione per la sicurezza Revisione della gestione e Pianificazione della sicurezza miglioramento • Valutazione dei rischi continuo • Requisiti Normativi • Scopi e obiettivi di Sicurezza • Programmi di gestione della Sicurezza Controllo e azioni correttive • Misura e monitoraggio sistemi di valutazione Implementation e Operation • NC e azioni Prev.ive e Correttive • Responsabilità e Competenze • Registrazioni • Comunicazione • Audit • Documentazione • Controlli operativi • Reattività alle emergenze 17/11/2015 12:12 Pagina 18 di 60
ISO 28000 Series of Standards ISO 28000:2007 • Specification for security management systems for the supply chain ISO 28001:2007 • Security management systems for the supply chain -- Best practices for implementing supply chain security, assessments and plans -- Requirements and guidance ISO 28002:2012 • Security management systems for the supply chain -- Development of resilience in the supply chain -- Requirements with guidance for use ISO 28003:2007 • Security management systems for the supply chain -- Requirements for bodies providing audit and certification of supply chain security management systems ISO 28004-x:2007.. 2014 • Security management systems for the supply chain -- Guidelines for the implementation of ISO 28000 17/11/2015 12:12 Pagina 19 di 60
28002 Resilience in the Supply Chain Per assicurare la resilienza della supply chain, l’organizzazione, attraverso tutta la supply chain, deve impegnarsi in un processo sistematico e omnicomprensivo di prevenzione, reattività, sollecitudine, attenuazione, prontezza di risposta, continuità e capacità di recupero • Resilienza in meccanica: la capacità di un materiale di assorbire energia di deformazione elastica • Resilienza in psicologia: adattamento alle avversità • Resilienza nella Supply Chain: capacità di resistere agli inconvenienti 17/11/2015 12:12 Pagina 20 di 60
ISO 9001:2015 9 Valutazione 10 4 Contesto 6 8 Attività delle dell’organizzazione 5 Leadership 7 Supporto operative Pianificazione prestazioni Miglioramento 8.1 Pianificazione e Monitoraggio, Comprensione Azioni per controllo operativi Non Leadership Risorse misurazione, dell'organizzaz affrontare conformità e ione e nel suo e impegno rischi e analisi e 8.2 Determinazione valutazione azioni contesto opportunità dei requisiti di correttive Competenza prodotti e servizi Audit Comprensione Obiettivi per la interno Miglioramento delle esigenze 8.3 Sviluppo di e delle Politica per la qualità e continuo qualità pianificazione prodotti e servizi aspettative Riesame di delle PI per conseguire Consapevolezza direzione risultati 8.4 Controllo dell'approvvigiona Determinazio Ruoli, mento esterno di ne del campo responsabilità Ccmunicazione beni e servizi di e autorità Pianificazione dei 8.5 Produzione ed applicazione nell'organizzaz del SG cambiamenti erogazione di ione servizi Informazioni documentate 8.6 Rilascio di beni 8.4 SC interna e servizi QMS 8.7 Controllo degli output di processo, dei prodotti e dei servizi non conformi 17/11/2015 12:12 Pagina 21 di 60
Il processo di approvvigionamento Approvvigionamento Trasformazione Distribuzione fisica • Riduzione Stock vincoli • Norme • Procedure • …. PROCESSO Approvvigionamento input 8.4 output • Materiali / servizi • OdV • Costo/qualità • BOM • Tempi • Specifiche risorse • …. • Q.tà / lotti • Tempi • Umane (Buyers, MM, magazzinieri, ecc) •…. • Sistemi Informativi • Fornitori qualificati • …. 17/11/2015 12:12 Pagina 22 di 60
ISO 9001:2015 UNI EN ISO 9001:2008 8.4 Controllo dei processi, prodotti 7.4 Approvvigionamento e servizi forniti dall’esterno 7.4.1 Processo di 8.4.1 Generalità approvvigionamento Applicabile a - Prodotti e servizi forniti da fornitori per essere incorporati nei prodotti e servizi dell’organizzazione - Prodotti e servizi forniti direttamente al cliente dal fornitore a nome dell’organizzazione - Processo o fase di processo dell’organizzazione fornito da un fornitore esterno a seguito di esternalizzazione (outsourcing) Viene richiesto di conservare le Informazioni Documentate delle valutazioni, rivalutazioni e monitoraggi del fornitore. 23 17/11/2015 12:12 Pagina 23 di 60
ISO 9001:2015 UNI EN ISO 9001:2008 8.4.2 Tipo ed estensione del 7.4.3 Verifica del prodotto controllo approvvigionato Il tipo e l’estensione del controllo deve essere deciso dall’azienda sulla base di: 1) impatto dei processi/prodotti o servizi approvvigionati, sulla capacità da parte dell’organizzazione di soddisfare i requisiti del cliente e cogenti (analisi dei rischi!!) 2) efficacia dei controlli attuati dal fornitore Ancora una volta scelta del controllo sulla base del rischio e dell’efficacia 24 17/11/2015 12:12 Pagina 24 di 60
ISO 9001:2015 UNI EN ISO 9001:2008 8.4.3 Informazioni ai fornitori 7.4.2 Informazioni relative esterni all’approvvigionamento Ampliato: al fornitore devono essere comunicati: - processi, prodotti e servizi richiesti - specifiche - competenze richieste - interazioni possibili con il SGQ - monitoraggi che verranno fatti - verifiche di seconda parte 25 17/11/2015 12:12 Pagina 25 di 60
Il Risk Management nella Supply Chain La Supply Chain Norme e loro evoluzione La gestione dei rischi nel processo di approvvigionamento Conclusioni 17/11/2015 12:12 Pagina 26 di 60
Supply Chain Risk Management Negli ultimi anni il concetto di Risk Management si è sovrapposto/affiancato a quello di Supply Chain Management e si è giunti a parlare di Supply Chain Risk Management (SCRM): RM + SCM = SCRM Applicazione dei metodi e delle tecniche di gestione del rischio alla Supply Chain, al fine di garantire il corretto funzionamento della catena di creazione di valore. Si identifica come SCRM qualsiasi metodo che minimizza i rischi insiti nel processo di approvvigionamento, evidenziando e mitigando i rischi di processi e sotto-processi che vanno dalla acquisizione di materie prime fino alla consegna del prodotto finito, coinvolgendo tutti gli attori, interni ed esterni, nella filiera. Il supply chain management è per sua natura sottoposto a vulnerabilità tipiche di un sistema di relazioni in essere tra diversi portatori di interessi in quanto sintetizza • le grandi opportunità di crescita raggiungibili tramite sinergie aziendali • i rischi legati a possibili conflitti tra i numerosi attori coinvolti. 17/11/2015 12:12 Pagina 27 di 60
Pericoli che possono agire sulla SC Pirateria, Contrabbando, Contraffazione Normative Disastri (naturali e non) Contaminazione (Biologica, Chimica, Fisica) Furti, frodi Scioperi Maltempo Sabotaggi Sicurezza inadeguata 17/11/2015 12:12 Pagina 28 di 60
UNI ISO 31000 5.3 5.4.2 5.4.3 5.4.4 5.6 5.2 17/11/2015 12:12 Pagina 29 di 60
Affrontare i pericoli per la SC Identificare – Minacce e Rischi; Valutare – Minacce e Rischi (Risk assessment ); Sviluppare e pianificare procedure che possano mitigare Minacce e Rischi ; Implementare tali procedure; Monitorare e revisionare programmi, processi e procedure; Implementare le azioni correttive. 17/11/2015 12:12 Pagina 30 di 60
Supply Chain Risk Management Identificazion Valutazione Riduzione Pianificazione Monitoraggio e dei rischi dei rischi dei rischi • Mappatura e analisi della Supply Chain • Identificare e dare priorità alle categorie merceologiche • Definire gli obiettivi del risk management 17/11/2015 12:12 Pagina 31 di 60
Mappatura e Analisi della spesa Occorre pianificare le strategie di approvvigionamento 1. Analisi piani di produzione 2. Identificazione categorie merceologiche degli acquisti e scomposizione degli stessi 3. Individuazione acquisti strategici 4. Analisi localizzazione potenziali fornitori 5. Programmazione acquisti (volumi, scorte minime) 6. Definizione requisiti qualitativi e standard da richiedere ai fornitori 17/11/2015 12:12 Pagina 32 di 60
Analisi della Spesa - Kraljic Alta Colli di Bottiglia Strategici (Livello di Reperibilità e Rischi di Fornitura) Difficoltà di Mercato Business Manutenzioni Travel e Riparazioni Smaltimenti Mat. Stampati Telefonia Pubblicitari Corsi formazione Hardware e Corrieri e Software Cancelleria Spese Postali Bassa Non Critici Acquisti Leva Bassa Alta Importanza Strategica (Valore e Impatto sul Profitto Aziendale) Valore in mln€ ≤ 0,2 0,2 ÷0,5 0,5 ÷1,0 1,0 ÷4,0 ≥ 4,0 33 17/11/2015 12:12 Pagina 33 di 60
Azioni - Kraljic Alta Colli di Bottiglia Strategici (Livello di Reperibilità e Rischi di Fornitura) Durata Contrattuale: legata alla Durata Contrattuale: fino a 10 anni disponibilità del Obiettivo: disponibilità del prodotto a prodotto lungo termine Obiettivo: affidabilità nelle consegne Fornitori: Globali Fornitori: di solito globali Difficoltà di Mercato Durata Contrattuale: 12 mesi Durata Contrattuale: 12-24 mesi Obiettivo: Efficienza del Obiettivo: sfruttare la forza contrattuale processo di Acquisto migliorando i prezzi Fornitori: di solito locali Fornitori: Locali/Nazionali Bassa Non Critici Acquisti Leva Bassa Alta Importanza Strategica (Valore e Impatto sul Profitto Aziendale) 34 17/11/2015 12:12 Pagina 34 di 60
Selezione dei fornitori 1. Censimento dei fornitori 2. Analisi di affidabilità 3. Analisi dei costi di trasporto 4. Approvazione elenco fornitori 5. Rivisitazione periodica elenco fornitori 6. Gara per la selezione dei fornitori 7. Stipulazione contratti di acquisto 8. Implementazione di un sistema di Vendor Rating 9. Definire gli obiettivi di SCRM 17/11/2015 12:12 Pagina 35 di 60
Supply Chain Risk Management Identificazion Valutazione Riduzione Pianificazione Monitoraggio e dei rischi dei rischi dei rischi • Mappatura e • Descrizione dei analisi della fattori di rischio Supply Chain • Categorizzazion • Identificare e e dei fattori di dare priorità alle rischio categorie merceologiche • Definire gli obiettivi del risk management 17/11/2015 12:12 Pagina 36 di 60
Analisi cause effetti No Stock Lead-Time Available Too Short Materials Supply Problem Failure to Inflexible Achieve Plan Systems Forecasting Capacity Problems Failure to Constraint Deliver on Time Inadequate Communications Poor Process Control Inadequate Supplier Poor Management Scheduling Carrier Quality Performance Problems Page 37 17/11/2015 12:12 Pagina 37 di 60
Supply Chain Risk Management Identificazion Valutazione Riduzione Pianificazione Monitoraggio e dei rischi dei rischi dei rischi • Mappatura e • Descrizione dei • Determinare la analisi della fattori di rischio probabilità di Supply Chain • Categorizzazion accadimento • Identificare e e dei fattori di • Determinare dare priorità alle rischio l’impatto categorie • Costruire la merceologiche matrice di • Definire gli rischio obiettivi del risk management 17/11/2015 12:12 Pagina 38 di 60
Supply Chain Risk Management Identificazion Valutazione Riduzione Pianificazione Monitoraggio e dei rischi dei rischi dei rischi • Mappatura e • Descrizione dei • Determinare la • Predisporre le analisi della fattori di rischio probabilità di necessarie Supply Chain • Categorizzazion accadimento contromisure • Identificare e e dei fattori di • Determinare dare priorità alle rischio l’impatto categorie • Costruire la merceologiche matrice di • Definire gli rischio obiettivi del risk management 17/11/2015 12:12 Pagina 39 di 60
Selezione dei fornitori Obiettivi gjdàjsG Rischi Riduzione rischi e controllo 1) 1.1) Prevedere un processo di qualificazione dei Scegliere fornitori. Impossibilità dei fornitori in fornitori scelti di Istituire ed aggiornare periodicamente grado di soddisfare le l’albo dei fornitori. soddisfare le esigenze Monitorare le performance dei fornitori. esigenze dell’azienda. dell’azienda. Mantenere storia dei resi a fornitori. 2) 2.1) Indagare su reputazione e standard Acquistare Non conformità qualitativi dei fornitori. prodotti/servizi alle norme dei soltanto da prodotti/servizi Istituire un codice di condotta per i fornitori fornitori forniti. e monitorarne il rispetto. autorizzati e in 2.2) conformità a leggi, Mancanza di regolamenti, correttezza nei Richiedere certificazioni di prodotto/servizio contratti. rapporti tra fornitori e/o di sistema. ed azienda. 17/11/2015 12:12 Pagina 40 di 60
Emissione ordini di acquisto 1. Richiesta beni da Produzione/Ufficio Logistica/Ufficio Programmazione 2. Richiesta e ricevimento offerta dai fornitori 3. Contrattazione prezzo e definizione delle altre condizioni contrattuali 4. Emissione Ordine da Ufficio Acquisti 5. Abbinamento Ordine – Richiesta d’Acquisto 6. Approvazione specifica da enti gerarchicamente superiori per acquisti straordinari o particolarmente consistenti 17/11/2015 12:12 Pagina 41 di 60
Emissione ordini di acquisto Obiettivi Rischi Riduzione rischi e controllo 1) 1.1) Confrontare i programmi di Ordinare Imprecise e/o non produzione con i dati sulle scorte ed i adeguati tempestive tempi di evasione degli ordini. quantitativi di informazioni sui Verificare coerenza tra programmi di beni/prodotti fabbisogni della produzione, livello delle rimanenze e o servizi produzione e sul tempi di evasione degli ordini. necessari nei livello delle scorte. tempi più Valutare opportunità di magazzino opportuni. just-in-time in entrata. 1.2) Predisporre richieste di acquisto da Non conformità approvare a livello appropriato. degli ordinativi dei Rilevare sistematicamente le richieste beni rispetto alle di acquisto. esigenze 17/11/2015 12:12 Pagina 42 di 60
Ricevimento beni/prodotti 1. Ottenimento documento di trasporto (DDT) da fornitore 2. Verifica esistenza Ordine di Acquisto (OdA) ed approvazione 3. Controllo quantità ricevute – quantità risultanti da DDT 4. Selezione materiali da collaudare, effettuazione collaudo e preparazione relativo verbale 5. Registrazione entrata merci in contabilità di magazzino 6. Eventuale attivazione procedura di reso 7. Stoccaggio 8. Prelievo per consegna a produzione 9. Registrazione prelievo 10. Eventuale segnalazione di NC 17/11/2015 12:12 Pagina 43 di 60
Registrazione acquisti 1. Ricevimento fattura da fornitore 2. Abbinamento Fattura - DDT - Ordine di Acquisto 3. Registrazione della fattura (Aggiornamento saldi di contabilità sezionale) 4. Posting della fattura (Aggiornamento saldi di contabilità generale) 5. Quadratura periodica saldi contabilità sezionale – contabilità generale 6. Archiviazione fatture e altri documenti associati (es. DDT) 17/11/2015 12:12 Pagina 44 di 60
Registrazione acquisti Obiettivi Rischi Riduzione rischi e controllo 1) 1.1) Abbinare fatture fornitori ricevute con Registrare in Inadeguatezza e documenti di entrata merci e gli ordini modo incompletezza dei di acquisto. accurato e dati inseriti relativi Abbinare note credito con documenti tempestivo agli acquisti e ai di reso a fornitori. tutti gli resi. acquisti ed i Verificare periodicamente le fatture resi. non abbinate con bolle di ricevimento ed ordini di acquisto da parte di personale estraneo a tali attività. Effettuare periodicamente riconciliazioni dei saldi confermati dai fornitori con i relativi partitari. 17/11/2015 12:12 Pagina 45 di 60
Supply Chain Risk Management Identificazion Valutazione Riduzione Pianificazione Monitoraggio e dei rischi dei rischi dei rischi • Mappatura e • Descrizione dei • Determinare la • Predisporre le • Monitoraggio KPI analisi della fattori di rischio probabilità di necessarie Supply Chain Supply Chain • Categorizzazion accadimento contromisure • Monitoraggio KPI • Identificare e e dei fattori di • Determinare rischi verificati dare priorità alle rischio l’impatto • Monitoraggio KPI categorie • Costruire la degli effetti delle merceologiche matrice di contromisure • Definire gli rischio adottate obiettivi del risk management 17/11/2015 12:12 Pagina 46 di 60
Gestione di rischi associati ai fornitori I Requisiti Contrattuali • Una corretta definizione dei requisiti tecnici dell’acquisto (sia beni che servizi) • Una corretta definizione dei requisiti contrattuali è un elemento essenziale per la riduzione dei rischi. • Il coinvolgimento dei fornitori nella preparazione dei requisiti e nell’approvazione delle attività contribuisce alla riduzione dei rischi. • Un documento standard predisposto dall’Azienda, ”Requisiti di Risk Management per i Fornitori”, opportunamente integrato dalle particolari esigenze di progetto, andrebbe allegato alla documentazione di richiesta di offerta rivolta al fornitore. 17/11/2015 12:12 Pagina 47 di 60
Gestione di rischi associati ai fornitori Elementi essenziali per la riduzione dei rischi nelle forniture esterne: • corretta definizione dei requisiti (tecnici e logistici); • offerte tecnico/commerciali ricevute in tempo, complete e possibilmente “chiavi in mano”, • corretta definizione della WBS di fornitura e della pianificazione delle attività; • ordini di acquisto emessi in tempo utile; • norme di collaudo concordate e verificate; • collaudi esaustivi; • responsabilità del fornitore fino al collaudo di accettazione finale; • piani di supporto e garanzia chiari. 17/11/2015 12:12 Pagina 48 di 60
Le modalità di controllo vanno descritte nel Piano di Gestione dei Rischi della fornitura. Ad ogni fornitore esterno a cui siano associati potenziali rischi di rilievo, deve essere richiesto di definire almeno: • un responsabile interno che agisca come interfaccia per gli aspetti di gestione del rischio; • una adeguata organizzazione per la gestione del rischio; • metodi da utilizzare per ridurre il rischio associato alla fornitura; • l’emissione di rapporti periodici relativi all’andamento dei lavori di fornitura e dei relativi rischi; • l’evidenza dell’attuazione dei metodi di riduzione dei rischi messi in atto all’interno della propria organizzazione. 17/11/2015 12:12 Pagina 49 di 60
Il Risk Management nella Supply Chain La Supply Chain Norme e loro evoluzione La gestione dei rischi nel processo di approvvigionamento Conclusioni 17/11/2015 12:12 Pagina 50 di 60
Risk Identification Geographical Financial/ Political Technological Economic Regulatory Climate/ Competitive Transport Environmental Managerial/ Legal Partnership/ Financial Physical Contractual Professional 17/11/2015 12:12 Pagina 51 di 60
Supply Chain Resiliente Supply Chain Understanding Supply Chain Supply Base Design Strategy 1. Supply Chain (re)engineering Collaborative Visibility Planning The Resilient 2. Supply Chain 4. Agility Supply Chain Collaboration Supply Chain Velocity Intelligence 3. Supply Chain Risk Management Supply Chain Culture Consider risk in Continuity decision making Teams Board level responsibility & leadership Page 52 17/11/2015 12:12 Pagina 52 di 60
Benefici di un Supply Chain Security Program di “alta qualità” Protegge il “brand revenue” e la reputazione Riduce i costi Migliora l’efficienza del processo Costruisce “confidenza” con i clienti Costruisce “confidenza” con i fornitori Costruisce “confidenza” con i normatori Impedisce eventuali attività criminali Consente nuove opportunità in nuovi mercati 17/11/2015 12:12 Pagina 53 di 60
Caratteristiche di un Supply Chain Security Program di “alta qualità” SCSP è di proprietà ed è guidato dal management adeguato (Leadership) L’operatività è trainata dal SCSP I contratti hanno la “clausola di indirizzo” della gestione dei rischi È necessario un SI resiliente dell’organizzazione È necessario un adeguato supporto legale Facilità per gli operatori e per le terze parti di creare reportistica I rapporti degli inconvenienti sono totalmente esaminabili Il monitoring e la revisione avvengno con regolarità 17/11/2015 12:12 Pagina 54 di 60
Futuro concetto “Qualità” Concentrazione su … Conoscenza PRODOTTO PROCESSI ORGANIZZAZIONE Valore correzione prevenzione CONTROLLO ASSICURAZIONE GESTIONE ISPEZIONI QUALITÀ QUALITÀ RISCHIO anni ’20 – ‘50 anni ’60 – ‘70 anni ’80 in poi 2015 17/11/2015 12:12 Pagina 55 di 60
La SC di “Qualità” del futuro Come combattere la crisi ? Come in passato ? O come in futuro ? 17/11/2015 12:12 Pagina 56 di 60
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Contatti Piero Mignardi it.linkedin.com/in/pieromignardi/ reti_imprese@aicqer.it http://aicqna.com/ http://emiliaromagna.aicqna.com/ piero.mignardi@procout.it http://www.procout.it/it/ piero.mignardi@qtmeurope.it http://www.qtmeurope.it/ 17/11/2015 12:12 Pagina 58 di 60
Il Risk Management nella Supply Chain 17/11/2015 12:12 Pagina 59 di 60
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