Piano Triennale Offerta Formativa - SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO" Triennio 2019/20-2021/22 - Scuola dell'infanzia Sant ...

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Piano Triennale Offerta Formativa - SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO" Triennio 2019/20-2021/22 - Scuola dell'infanzia Sant ...
Piano Triennale
    Offerta Formativa
SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

          Triennio 2019/20-2021/22
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola SCUOLA MATERNA
 NON STATALE "SANT'ANTONIO" è stato elaborato dal collegio dei docenti
 nella seduta del 07/10/2019 sulla base dell’atto di indirizzo del dirigente
prot. 04 del 23/09/2019 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella
                 seduta del 21/10/2019 con delibera n. 05

           Annualità di riferimento dell’ultimo aggiornamento:
                                 2020/21

                          Periodo di riferimento:
                             2019/20-2021/22

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Indice                                  PTOF - 2019/20-2021/22
                            SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

            INDICE SEZIONI PTOF

                     1.1. Analisi del contesto e dei bisogni del
                           territorio
LA SCUOLA E IL SUO   1.2. Caratteristiche principali della scuola

CONTESTO             1.3. Ricognizione attrezzature e
                           infrastrutture materiali
                     1.4. Risorse professionali

                     2.1. Priorità desunte dal RAV
LE SCELTE            2.2. Obiettivi formativi prioritari (art. 1,

STRATEGICHE                comma 7 L. 107/15)
                     2.3. Piano di miglioramento

                     3.1. Traguardi attesi in uscita
                     3.2. Insegnamenti e quadri orario
L'OFFERTA            3.3. Curricolo di Istituto

FORMATIVA            3.4. Iniziative di ampliamento curricolare
                     3.5. Azioni della Scuola per l'inclusione
                           scolastica

                     4.1. Modello organizzativo
ORGANIZZAZIONE       4.2. Reti e Convenzioni attivate
                     4.3. Piano di formazione del personale

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               docente
         4.4. Piano di formazione del personale
               ATA

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      SUO CONTESTO                              SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

           LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

           ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO

IL NOSTRO TERRITORIO

La Scuola "S. Antonio" afferisce al quartiere "San Tommaso, zona centrale del Comune
di Albignasego, a sud-ovest di Padova, comune molto popoloso, (26.400 abitanti al
03/03/2019), secondo per numero di abitanti solo alla città di Padova stessa.

Dagli anni 2000 il quartiere ha visto un notevole afflusso di nuove famiglie immigrate
in seguito ad un’ offerta di abitazioni recentemente costruite in una lottizzazione
interna al quartiere stesso; molte di queste famiglie con figli in età prescolare e
scolare.

Albignasego è un comune in cui l'evoluzione demografica è in costante incremento e
il contesto socio economico della popolazione scolastica è nel complesso favorevole.

La percentuale di cittadini, nella fascia 0/14 è in aumento e rappresenta il 15,2 % della
popolazione. Il numero di famiglie è aumentato da 8.841 a 11.107 negli ultimi 10 anni
(dal 2008 al 2018).

Nel comune di Albignasego si contano otto scuole dell'infanzia tutte a gestione
parrocchiale; il comune contribuisce a sostenere la retta degli alunni residenti.

Gli stranieri residenti ad Albignasego sono 1745 (al 1° Gennaio 2019) e rappresentano
il 6.6% della popolazione. La comunità maggiormente rappresentata è quella rumena,
seguita da quella moldava, e albanese.

L'economia locale è centrata su un tessuto di piccole e medie imprese distribuite fra le
attività commerciali, quelle legate al settore delle costruzioni e quelle manifatturiere.

Nel territorio sono presenti una biblioteca pubblica, un Palazzetto Polivalente e vari
centri sportivi. La scuola si avvale di tali strutture per la realizzazione di alcune sue
iniziative; collabora con i servizi territoriali , sanitari e sociali in merito ai bisogni

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speciali dei bambini. Insieme al comando di polizia municipale realizza progetti di
educazione stradale.

POPOLAZIONE SCOLASTICA

OPPORTUNITÀ

Il contesto socio-economico di provenienza degli alunni rientra nella maggior parte in
un ceto medio; il 4% delle famiglie si trovano in situazioni socio economiche e culturali
particolari.

Numerosi utenti affluiscono alla Scuola “S. Antonio” essendo residenti nel quartiere,
parrocchiani o abitanti nelle zone attigue. Nella quasi totalità delle famiglie entrambi i
genitori lavorano e necessitano di servizi che soddisfino le loro esigenze (pre e post
tempo, servizi prima infanzia). Molte famiglie del quartiere aderiscono alla proposta
educativa parrocchiale e scelgono storicamente la scuola per la sua mission di lunga
tradizione a ispirazione cristiana, per l’attenzione alla centralità della persona e il
dialogo con le famiglie, per la preparazione professionale della comunità educante
tutta.

VINCOLI

Aumento di alunni con problematiche socio-relazionali

TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE

OPPORTUNITÀ

Il territorio si caratterizza x le risorse lavorative.

L’amministrazione comunale è molto attenta alle scuole presenti nel territorio di ogni

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ordine e grado x cui è in essere una convenzione che è equa x tutte le scuole paritarie
del comune.

Nel territorio sono presenti una biblioteca pubblica, un Palazzetto Polivalente e vari
centri sportivi. La scuola si avvale di tali strutture per la realizzazione di alcune sue
iniziative e collabora con i servizi territoriali, sanitari e sociali.

VINCOLI

Essendo un territorio che offre molteplici opportunità di lavoro e limitrofo al comune
di Padova favorisce che nuove famiglie si trasferiscano in corso d'anno provocando
inserimenti ad anno scolastico iniziato.

RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI

OPPORTUNITÀ

La Scuola dell’Infanzia “S. Antonio” si avvale dei finanziamenti statali in quanto scuola
paritaria; (DM 261/98, DM 279/99, L. n. 62/2000) e di contributi regionali (L. R: 23/80).
Secondo l’accordo approvato dalla Conferenza Unificata il 1 agosto 2013 e l’Intesa
regionale del 3 settembre 2013 ha ottenuto l’autorizzazione al funzionamento della
Sezione Primavera e i relativi contributi; riceve finanziamenti dal Comune di
Albignasego come da convenzione del 26/03/2015 sia in base al numero di bambini
residenti iscritti che di bambini disabili residenti iscritti.

Le rette versate dai genitori concorrono al sostentamento dell’ attività scolastica.

La qualità dei materiali in uso nella scuola segue gli standard di sicurezza; arredi,
attrezzature e giocattoli vengono monitorati dalle singole insegnanti al fine di
garantire il buono stato del materiale; la scuola usa sia materiali poveri che strutturati.

VINCOLI

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Le insegnanti sentono la necessità di avere l’ aggiunta di alcuni mobili utili per il
riordino del materiale.

Inoltre si sente la mancanza di un grande spazio gioco da poter utilizzare in qualsiasi
momento della giornata.

                    CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA

         SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO" (ISTITUTO PRINCIPALE)

Ordine scuola                          SCUOLA DELL'INFANZIA

Codice                                 PD1A00700V

                                       VIA SAN TOMMASO,28 ALBIGNASEGO ALBIGNASEGO 35020
Indirizzo
                                       ALBIGNASEGO

Telefono                               049 710629

Email                                  infsantonio@email.it

Pec                                    SCUOLASANTANTONIOALBIGNASEGO@PEC.FISMPADOVA.IT

Approfondimento
               LA STORIA

         La Scuola dell’Infanzia “S. Antonio” della Parrocchia di San Tommaso è ubicata
         nella prima periferia di Padova ad Albignasego in via San Tommaso Apostolo
         28.

         Si tratta di una località , in origine di campagna , ma ora con tutte le
         caratteristiche della periferia di città.

         La Parrocchia è una delle otto del comune di Albignasego, la prima nata, e la
         Scuola “Sant’Antonio” una delle più grandi della provincia. Da una trentina di
         anni si sono fatti continui ampliamenti e ristrutturazioni per adeguare lo

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SUO CONTESTO                            SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

stabile alle norme di sicurezza. Le sue specificità però sono rimaste salde e
possono essere così sintetizzate:
   - è una scuola cattolica di ispirazione cristiana gestita dalla parrocchia;
   - nasce nel lontano 1932 grazie all’ idea di Don Antonio Schiavon, parroco
      della comunità parrocchiale del paese di Albignasego, sostenuta dal
      carisma del beato Giuseppe Baldo, fondatore delle Piccole Figlie di San
      Giuseppe che hanno operato fino ad oggi;
   - è nata come luogo di assistenza, per le famiglie più bisognose; nel tempo
      si è trasformato in luogo di educazione per i bambini dai due ai sei
      anni;
   - all’ inizio il personale educante era prettamente religioso; dal 1973 hanno
      iniziato a far parte del personale educante anche insegnanti laiche;
   - attualmente fanno parte del personale della scuola insegnanti laiche
      guidate dal 2016 da una coordinatrice laica;
   - rimane la presenza della comunità religiosa all’interno della scuola che
      collabora con il personale per il suo buon funzionamento;
   - nel 1990 è stata aperta la sezione pre-materna che accoglieva bambini
      dai 18 ai 36 mesi, seguiti da una educatrice e da una religiosa. Nel 2007,
      la sezione pre-materna è divenuta sezione primavera, in conformità alle
      normative vigenti; accoglie in due sezioni 40 bambini dai 24 ai 36 mesi
      seguiti da quattro educatrici;
   - la presenza dei bambini della scuola dell’infanzia si è modificata
      passando dalle sei sezioni iniziali alle otto attuali, composte da 24/25
      bambini ciascuna e otto insegnanti, coadiuvate da un’ insegnante di
      educazione motoria; due insegnanti esterne, che propongono attività
      didattiche in lingua inglese, una per i bambini di 2 e 3 anni, l’altra per
      quelli di 4 e 5 anni; un insegnate esterno, che propone un laboratorio
      musicale ai bambini di 3, 4, 5 anni;

   - dal 2007 fa parte dell’organico anche un’ insegnante di sostegno per
      bambini con bisogni educativi speciali.

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          RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Biblioteche                Classica                                                         1

Aule                       AULA MULTIFUNZIONALE                                             1

Strutture sportive         SALONE MULTIFUNZIONALE                                           1

Servizi                    Mensa

Attrezzature
                           PC PORTATILI E VIDEOPROIETTORE                                   3
multimediali

Approfondimento

          GLI SPAZI

          La Scuola è pensata e organizzata essenzialmente con spazi a misura di
          bambino seguendo dei precisi standard:
              • gli spazi previsti dalla normativa regionale
              • gli arredi scelti secondo le normative in vigore
              • i materiali di costruzione atossici
              • gli impianti messi a norma
              • il rispetto delle normative per la prevenzione incendi
              • l’eliminazione delle barriere architettoniche

          Negli ultimi anni l’intera struttura scolastica ha subito diversi lavori
          d’ampliamento, manutenzione ordinaria e straordinaria. Gli spazi della scuola,
          adeguati alle norme di sicurezza sono suddivisi in 2 piani e comprendono:

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SUO CONTESTO                              SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

   • un ingresso, ambiente di passaggio che permette l'accesso a : due
     sezioni dell'Infanzia, alla cucina, all'ufficio di segreteria, al salone, allo
     spogliatoio, alle scale che portano al piano superiore, agli spazi interni ed
     esterni della sezione Primavera;
   • un ufficio di segreteria, piccolo locale all'interno del quale si effettuano le
     iscrizioni, i pagamenti mensili, le pratiche amministrative;
   • un salone multifunzionale, ampio spazio arredato con attrezzature utili
     all'attività motoria, all'accoglienza dei bambini, al gioco libero e guidato,
     al riposo pomeridiano, alle assemblee generali e incontri formativi per i
     genitori;
   • sette aule dell'Infanzia, due al piano terra e cinque al primo piano; locali
     di diverse dimensioni tutti arredati con armadi, tavoli rettangolari, sedie
     e angoli strutturati per diverse attività;
   • un aula multifunzionale, situata al primo piano, utilizzata per i laboratori
     d'inglese, di musica con uno spazio esclusivo dedicato alla biblioteca
     scolastica;
   • due aule della sezione Primavera, la prima aula dedicata la mattina alle
     attività più strutturate, con la presenza di tavolini circolari e sedie, e nel
     pomeriggio dedicata al riposo, con la presenza di lettini; la seconda aula
     è un ampio spazio, invece, dedicato alle attività motorie e di espressione
     corporea;
   • due sale da pranzo, locali spaziosi arredati con tavoli circolari, sedie e
     mobili adatti all'utilizzo di questi ambienti; la sala da pranzo al piano
     terra, leggermente più piccola, accoglie in un primo tempo la sezione
     primavera, poi tre sezioni dell'infanzia, mentre quella al primo piano ne
     accoglie quattro;
   • servizi igienici dell'Infanzia, tre locali a misura di bambino, completi di
     lavandini, wc e servizi igienici per il personale; un locale si trova al piano
     terra ed è usufruito da due sezioni; due locali si trovano al primo piano e
     vengono utilizzati dalle rimanenti cinque sezioni; in un uno di questi
     ambienti si trova il wc per i disabili;
   • servizi igienici della sezione Primavera, locale strutturato per le esigenze
     dei più piccoli, completo non solo di lavandini e wc, ma anche di lavabo e

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    SUO CONTESTO                                  SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

             fasciatoio;
           • una cucina, spazio accessibile solo al personale addetto, completo di
             attrezzatura specifica, dispensa interna e cella frigorifera esterna;
           • uno spogliatoio, piccolo locale con lavabo e con armadietti e servizi
             igienici per il personale ausiliario;
           • un ascensore, cabina che permette l'accesso al piano superiore anche ai
             bambini disabili; utilizzata quotidianamente dal personale, per il
             trasporto del carrello porta vivande alla sala da pranzo al primo piano;
           • cortili esterni, due ampi spazi con attrezzatura ludica specifica; uno posto
             sul davanti dell'edificio per le sezioni dell'Infanzia e uno sul retro per la
             sezione Primavera.

                              RISORSE PROFESSIONALI

 Docenti                                             16
 Personale ATA                                       5

Approfondimento

     OPPORTUNITÀ

     L'intero personale presenta stabilità contrattuale e lavorativa. Cinque
     insegnanti sono laureate e sei insegnanti sono in possesso del diploma di
     scuola superiore di 2° grado. Le insegnanti di sezione sono tutte in possesso
     dell’idoneità IRC. Il team insegnanti include anche una figura che effettua il
     sostegno per i bambini con disabilità.

     La scuola si avvale della collaborazione di due esperti di lingua inglese, di
     un’insegnante di educazione motoria e due esperti di musica.

     La scuola si avvale della psicopedagogista dell’istituto comprensivo del

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SUO CONTESTO                                 SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

territorio per migliorare le pratiche di continuità fra i due ordini di scuola. La
scuola è attenta alla formazione dei docenti aderendo a diversi corsi di
aggiornamento proposti dal territorio, dalla FISM, dalla diocesi, …

La scuola accoglie studenti in regime di Alternanza Scuola-lavoro.

VINCOLI

Manca la presenza di una figura professionale che copre eventuali assenze, in
funzione anche dell’implementazione dell’offerta formativa (uscite didattiche,
ulteriori attività laboratoriali ...)

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LE SCELTE                                                PTOF - 2019/20-2021/22
      STRATEGICHE                                  SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

                   LE SCELTE STRATEGICHE

                            PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV

Aspetti Generali

            La nostra scuola, grazie all'autovalutazione, si è resa conto che la necessità
            più imminente è quella di trovare e utilizzare degli strumenti utili sia
            all'osservazione dei bambini per la rilevazione dei loro bisogni formativi, sia
            per la certificazione dei livelli di padronanza delle competenze. Tutto ciò è
            visto come punto di partenza per il perfezionamento dell'utilizzo della
            progettazione per competenze.

PRIORITÀ E TRAGUARDI

Risultati Scolastici

      Priorità
      La necessità di utilizzare strumenti per la rilevazione dei bisogni formativi dei
      bambini e per la certificazione dei livelli di padronanza delle competenze.
      Traguardi
      Fare in modo che il 100% dei bambini possa raggiungere il profilo in uscita previsto
      dalle indicazioni nazionali rispetto alle competenze chiave europee.

      OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (ART. 1, COMMA 7 L. 107/15)

ASPETTI GENERALI

       Gli obiettivi formativi prioritari individuati dalla scuola al fine di garantire il
     successo formativo degli alunni sono:
         1. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;

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LE SCELTE                                             PTOF - 2019/20-2021/22
STRATEGICHE                                SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

   2. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
   3. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale;
   4. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
   democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale, alla
   pace e al rispetto delle differenze;
   5. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
   rispetto dell'ambiente;
   6. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
   ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione
   e allo sport;
   7. sviluppo delle competenze digitali;
   8. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al
   territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie
   e con la comunità locale;
   9. valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
   degli alunni.

                        PIANO DI MIGLIORAMENTO

STRUMENTI DI MIGLIORAMENTO
 Descrizione Percorso

 Il percorso prevede un'iniziale ricerca e una conseguente costruzione di
 strumenti osservativi adatti alla rilevazione dei bisogni formativi;
 sperimentazione degli strumenti osservativi durante i primi mesi dell'anno
 scolastico. Inoltre si cercherà di prendere familiarità con gli strumenti adatti
 alla certificazione dei livelli di padronanza delle competenze.

 "OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI AL PERCORSO"
      "OBIETTIVI DI PROCESSO" CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
           "Obiettivo:" Ricerca, costruzione e sperimentazione di strumenti per la

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LE SCELTE                                                     PTOF - 2019/20-2021/22
    STRATEGICHE                                       SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

                   rilevazione dei bisogni formativi e per la certificazione dei livelli di
                   padronanza delle competenze.

                         "PRIORITÀ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO"

                         » "Priorità" [Risultati scolastici]
                           La necessità di utilizzare strumenti per la rilevazione dei bisogni
                           formativi dei bambini e per la certificazione dei livelli di
                           padronanza delle competenze.

ATTIVITÀ PREVISTA NEL PERCORSO: RICERCA E COSTRUZIONE DEGLI STRUMENTI

 Tempistica prevista per la                                          Soggetti Interni/Esterni
                                            Destinatari
  conclusione dell'attività                                                  Coinvolti

         01/10/2019                          Studenti                         Docenti

Responsabile

Ogni singola insegnante

Risultati Attesi

Individuazione effettiva di strumenti validi e facilmente utilizzabili.

ATTIVITÀ PREVISTA NEL PERCORSO: SPERIMENTAZIONE DEGLI STRUMENTI

 Tempistica prevista per la                                          Soggetti Interni/Esterni
                                            Destinatari
  conclusione dell'attività                                                  Coinvolti

         01/06/2020                           Docenti                         Docenti

                                             Studenti                         Studenti

Responsabile

Ogni singola insegnante

Risultati Attesi

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LE SCELTE                              PTOF - 2019/20-2021/22
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Validità degli strumenti

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L'OFFERTA                                                   PTOF - 2019/20-2021/22
       FORMATIVA                                      SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

                      L'OFFERTA FORMATIVA

                             TRAGUARDI ATTESI IN USCITA

INFANZIA

ISTITUTO/PLESSI                               CODICE SCUOLA

 SCUOLA MATERNA NON STATALE
                                               PD1A00700V
 "SANT'ANTONIO"

Competenze di base attese al termine della scuola dell¿infanzia in termini di identità,
autonomia, competenza, cittadinanza.:

        - Il bambino:
        - riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure,
        avverte gli stati d'animo propri e altrui;
        - ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente
        fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti,
        quando occorre sa chiedere aiuto;
        - manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l'ambiente e le
        persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti;
        - condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta
        gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei
        contesti privati e pubblici;
        - ha sviluppato l'attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e
        morali;
        - coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte
        di conoscenza;
        - sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si
        esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la
        lingua italiana;
        - dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-

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L'OFFERTA                                                  PTOF - 2019/20-2021/22
FORMATIVA                                      SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

 temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media,
 delle tecnologie;
 - rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi,
 ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana;
 - è attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa
 consapevole dei processi realizzati e li documenta;
 - si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla
 pluralità di culture, lingue, esperienze.

Approfondimento

Al termine del percorso triennale della Scuola dell'Infanzia, è ragionevole

attendersi che i bambini abbiano sviluppato e raggiunto le competenze di

base che strutturano la loro crescita personale; competenze che rispondono

alle seguenti voci:

- Conoscono e gestiscono le proprie emozioni, sono consapevoli di desideri e
paure, avvertono gli stati d'animo propri e altrui, sviluppano un'intelligenza
“empatica”.

- Consolidano la loro autostima, diventano progressivamente consapevoli
delle loro risorse e dei loro limiti, utilizzano gli errori come fonte di
conoscenza.

- Sviluppano la curiosità e la voglia di sperimentare, interagiscono con le cose
e le persone percependone le reazioni e i cambiamenti.

- Condividono esperienze e giochi, usano strutture e risorse comuni,
gestiscono gradualmente i conflitti e le regole del comportamento nei contesti
“privati” e “pubblici”.

- Sviluppano l'attitudine a porre domande, cogliere diversi punti di vista,
riflettere, negoziare significati.

- Raccontano, narrano e descrivono situazioni ed esperienze vissute,

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L'OFFERTA                                               PTOF - 2019/20-2021/22
    FORMATIVA                                   SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

     comunicano e si esprimono con pluralità di linguaggi, utilizzano la lingua
     italiana con sempre maggiore proprietà.

     - Padroneggiano abilità di tipo logico, si orientano in relazione a coordinate
     spazio - temporali nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media e
     delle tecnologie.

     - Rilevano le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formulano
     ipotesi, ricercano soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

     - Sono attenti alle consegne, si appassionano, portano a termine il lavoro,
     diventano consapevoli dei progressi realizzati e li documentano.

     - Si esprimono in modo personale, con creatività e partecipazione, sono
     sensibili alla pluralità di culture, lingue ed esperienze.

                      INSEGNAMENTI E QUADRI ORARIO

Approfondimento

     QUADRO ORARIO

      37,5 ore settimanali, allungabili su richiesta, ad un massimo di 39,5
     TEMPO SCUOLA

     La Scuola è aperta dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 7:30 alle ore 17:00.

     Per la Scuola dell’Infanzia I tempi sono indicativamente così suddivisi:

       ore 07:30 - 08:30 Servizio di anticipo (su richiesta)

       ore 08:30 - 09:00 Accoglienza

       ore 09:00 - 11:00 Merenda, attività in sezione e/o attività trasversali

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FORMATIVA                               SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

  ore 11:00 - 11:30 Gioco libero o guidato e igiene personale

  ore 11.30 - 12.30 Pranzo

  ore 12:50 - 13:00 Uscita intermedia / Gioco libero

  ore 13:00 - 13:30 Igiene personale e rilassamento

  ore 13:30 - 15:20 Riposo pomeridiano per Piccoli e Medi / Attività e gioco
 per Bambini Grandi

  ore 15:20 - 15:45 Igiene personale

  ore 15:45 - 16:00 Uscita

  ore 16:00 - 17:00 Servizio di posticipo (su richiesta)

 Per la Sezione Primavera i tempi sono indicativamente così suddivisi:

  ore 07.30 - 08.30 Servizio di anticipo (su richiesta)
  ore 08.30 - 09.00 Accoglienza nelle sezioni
  ore 09.00 - 09.30 Igiene personale / Gioco libero
  ore 09.30 - 10.00 Merenda
  ore 10.00 - 11.00 Laboratori e attività in gruppi
  ore 11.00 - 11.30 Igiene personale
  ore 11.30 - 12.15 Pranzo
  ore 12.45 - 13.00 Uscita intermedia
  ore 13.00 - 15.00 Riposo pomeridiano
  ore 15.00 - 15.45 Igiene personale e merenda
  ore 15.45 - 16.00 Uscita
  ore 16.00 - 17.00 Servizio di posticipo (su richiesta)

                      CURRICOLO DI ISTITUTO

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NOME SCUOLA
SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO" (ISTITUTO PRINCIPALE)

SCUOLA DELL'INFANZIA

   CURRICOLO DI SCUOLA

     La scuola dell'Infanzia Sant'Antonio si è costruita nel tempo attorno a delle finalità e ad
     una organizzazione educativo-didattica che rispettano i principi richiamati nei criteri
     della C.M. n. 31 del 18 aprile 2012. E' una scuola dove i bambini sono protagonisti:
     imparano facendo, sperimentando situazioni e materiali, relazionandosi con gli altri.
     OBIETTIVI GENERALI UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITÀ EDUCATIVE: la scuola intende
     diversificare gli interventi secondo i bisogni e le potenzialità di ogni singolo bambino e a
     tal senso mira ad orientare contenuti, esperienze ed attività. MATURAZIONE
     DELL'IDENTITÀ: la scuola si impegna a rafforzare l'identità personale del bambino sotto
     il profilo corporeo, intellettuale, relazionale. CONQUISTA DELL'AUTONOMIA: la scuola
     asseconda il bambino nella propria naturale curiosità predisponendo un'atmosfera
     accogliente e stimolante al fine di condurlo alla conquista di una crescente autonomia
     di pensiero-azione-relazione. SVILUPPO DELLE COMPETENZE: la scuola consolida le
     abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche espressive e intellettive, proponendo
     forme di riorganizzazione dell'esperienza, di esplorazione e ricostruzione della realtà.
     SVILUPPO DEL SENSO DI CITTADINANZA: la scuola accompagna a scoprire gli altri, i loro
     bisogni e insegna a gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono
     attraverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero, l'attenzione al
     punto di vista dell'altro, un primo riconoscimento dei diritti e dei doveri di ciascuno.
     ORGANIZZAZIONE SPAZI: gli spazi di sezione, del laboratorio e delle routines sono
     strutturati e predisposti per facilitare approfondire e consolidare il lavoro di ciascun
     bambino e di ciascun gruppo. TEMPI: nella scuola dell'infanzia i tempi sono adattati al
     bambino pertanto devono poter essere sia ritmati e ripetitivi per dare la rassicurante
     sicurezza della familiarità (es. routines); sia distesi, capaci così di consentire il ritorno di
     quel che è stato detto e fatto. GRUPPI: l'organizzazione dei gruppi eterogenei (3,4,5
     anni) consente l'arricchimento dei rapporti interpersonali, lo sviluppo delle capacità di
     risposta e ascolto. Aumentano la curiosità e le conoscenze. Tuttavia viene anche
     utilizzato il gruppo omogeneo per laboratori ed esperienze che sviluppano auto-
     apprendimenti e co-apprendimenti. VALORIZZAZIONE DEL GIOCO E' il momento
     fondamentale del rapporto educativo e didattico perchè consente al bambino rapporti
     attivi e creativi per accrescere le proprie esigenze interiori e potenzialità.
     L'OSSERVAZIONE, LA PROGETTAZIONE E LA VERIFICA Sono strumenti irrinunciabili per le

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  FORMATIVA                                       SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

 esigenze del bambino e per riequilibrare le proposte educative in base alla qualità delle
 risposte a questi mezzi. LA DOCUMENTAZIONE Attraverso di essa l'itinerario didattico
 viene socializzato, vengono condivisi i dati relativi alle attività e gli strumenti utilizzati.
 Genitori e bambini possono rendersi conto e apprezzare le conquiste fatte. IL RUOLO
 DELL'INSEGNANTE Nelle attività l'insegnate è una presenza costante che affianca,
 sostiene e incoraggia i bambini, ma soprattutto, predispone spazi e situazioni di
 apprendimento. RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA La scuola dimostra apertura al colloquio
 con i genitori e struttura momenti di coinvolgimento diretto delle famiglie. CONTINUITÀ
 La continuità tra ordini di scuola è fondamentale e documentata. Sia essa con l'asilo
 nido, la sezione primavera di provenienza o la futura scuola primaria è un collegamento
 tra le esperienze che il bambino ha compiuto o compirà. Vengono infatti realizzati
 progetti educativo-didattici di continuità. APERTURA AL TERRITORIO Viene posta
 particolare attenzione alla collaborazione con i servizi socio-sanitari in merito a
 particolari esigenze, tematiche e percorsi individuali. Inoltre sono promossi eventi
 culturali ed iniziative in collaborazione con il comune di Albignasego.

EVENTUALI ASPETTI QUALIFICANTI DEL CURRICOLO

 Curricolo verticale

 LA DIDATTICA La fase di programmazione viene svolta collegialmente partendo da
 quelli che sono i bisogni dei bambini. Attraverso un’osservazione diretta svolta in
 sezione, attività didattiche di verifica, e griglie di osservazione si cerca di individuare
 quali siano i punti critici e le potenzialità di ogni bambino al fine di predisporre un
 attività didattica tesa a valorizzare il gruppo classe nella sua totalità. Le attività
 didattiche si svolgono in diverse modalità: • attività di sezione; • attività di intersezione;
 • attività per fasce di età; • attività di laboratorio. Attraverso le modalità sopra indicate
 intendiamo far fare al bambino esperienza, sia nel piccolo gruppo, che nel grande
 gruppo. LABORATORI DIDATTICI Nella nostra scuola, come modalità di organizzazione
 delle attività, viene utilizzata anche quella del laboratorio, termine che rimanda ad una
 polivalenza di significati: fa pensare all’idea del lavoro, ma anche alla capacità di agire
 per pensare e di pensare agendo. In alcuni periodi dell’anno per alcune UDA (unità di
 apprendimento) si decide di affiancare all’attività di sezione laboratori didattici di
 mattina e/o di pomeriggio per bambini di età eterogenea e omogenea avvalendosi
 occasionalmente di specialisti esterni. I laboratori variano di anno in anno in quanto
 vengono definiti in sede collegiale di progettazione didattica all’inizio dell’anno
 educativo sulla base dei bisogni specifici dei bambini e delle risorse economiche.
 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.) L’Insegnamento della Religione

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L'OFFERTA                                                  PTOF - 2019/20-2021/22
    FORMATIVA                                      SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

    Cattolica (I.R.C.) è occasione di sviluppo integrale della personalità dei bambini, perché
    apre alla dimensione religiosa, promuove la riflessione sul patrimonio di esperienze di
    ciascuno e contribuisce a rispondere al bisogno di significato. La Nuova Intesa
    sull’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche (statali e paritarie) è
    stata firmata da CEI e MIUR il 28 giugno 2012 ed emanata con il DPR 175 del 20.8.2012,
    accompagnata dalla Nota del 6.11.2012 recante norme per l’esecuzione dell’Intesa.
    L’I.R.C. è parte integrante del nostro Progetto Educativo secondo il dettato della
    L.62/2000 e deve essere accettato da chi sceglie di iscrivere i propri figli nella nostra
    scuola dell'infanzia paritaria, inteso come momento culturale alla portata di tutti i
    bambini della sezione. La nostra scuola dell’infanzia in quanto cattolica offre al
    bambino la possibilità di avvicinarsi alla conoscenza dei principi e valori cristiani che lo
    accompagneranno nel suo percorso di crescita. Il nostro obiettivo, come insegnanti, è
    quello di dare oltre a una conoscenza didattica della vita di Dio Padre il nostro
    contributo allo sviluppo di una sensibilità volta ad accogliere gli insegnamenti dati
    dall’infinito Amore di Gesù. L’I.R.C. nella nostra scuola dell’infanzia viene proposta
    settimanalmente dall’insegnante di sezione che ha l’idoneità conferita dal Vescovo della
    diocesi di Padova. Per la stesura del progetto di Insegnamento della Religione Cattolica,
    si richiamano il documento del decennio 2010-2020 della C.E.I. "Educare alla Vita
    Buona del Vangelo" e l'INTESA tra STATO ITALIANO e C.E.I. della Chiesa Cattolica del
    giugno 2012 ed al (D.P.R. 11 febbraio 2010 pubblicato sulla G.U. del 07.05.2010 n. 105):
    “Approvazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di
    apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia e
    per il primo ciclo di istruzione.”

Approfondimento

      LA NOSTRA IDENTITÀ EDUCATIVA

      L'elaborazione della progettazione curricolare inizia, prosegue e termina con
      l'osservazione del bambino. L'osservazione diviene quindi il cardine attorno
      cui il curricolo si definisce. Tale premessa implica alcuni assunti teorici (teorie
      pedagogiche) che influiscono sul nostro modo di operare e che hanno una

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L'OFFERTA                                           PTOF - 2019/20-2021/22
FORMATIVA                                 SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"

 ricaduta diretta sia sull'identità della nostra scuola sia sulla sua impostazione
 (PEI-PTOF).

 Iniziare a costruire il curricolo partendo dal bambino significa assumere che “il
 bambino è competente”.

 Dunque una prima teoria che sentiamo nostra è quella dello psicoterapeuta
 Jesper Juul. Egli, infatti, sostiene che il bambino nasce "competente" e
 dispone di nozioni, valori e criteri di valutazione che ne orientano
 concretamente l'esperienza.

 Il bambino competente non solo sa fare, ma soprattutto sa essere. Si trova
 dunque su un piano di pari dignità dell'adulto. Tutto ciò implica che non c'è
 più il bambino "al centro" della relazione, ma la persona da considerare e
 “prendere sul serio” nei suoi pensieri, nelle sue parole e nelle sue azioni.

 Anche le prestazioni passano in secondo luogo rispetto alla persona. Ciò
 significa operare non più solo sul piano della fiducia che il bambino ha in sé,
 ma soprattutto su quello dell'autostima, intesa come conoscenza ed
 esperienza di ciò che è (quanto conosce di se stesso e come considera ciò che
 sa) è una qualità interna, un pilastro su cui si "costruisce". E’ il bambino che
 controlla se stesso, non il consenso altrui.

 Secondo Juul l'intervento educativo non è punitivo, né valutativo. Il suo scopo
 è quello di aiutare il bambino a costruire un pensiero riflessivo, critico e
 costruttivo. Il comportamento può essere sbagliato, mai la persona.

 Una seconda teoria che sostiene la nostra identità educativa si avvicina allo
 psicologico americano H. Gardner. Egli sostiene che non esiste un solo tipo di
 intelligenza, ma una molteplicità di forme ovvero potenzialità biologiche
 presenti sin dalla nascita che in ogni essere umano assumono una particolare
 combinazione di livelli di sviluppo, rendendo unico il suo profilo intellettivo.

 Gardner teorizza l'esistenza di 9 intelligenze: linguistica, matematica,
 intrapersonale, interpersonale, musicale, visivo - spaziale, naturalistica e

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 esistenziale.

 La concezione pluralistica dell'intelligenza rappresenta una svolta importante
 rispetto alle teorie del passato, soprattutto per le implicazioni pedagogiche
 che ne conseguono. L'affermazione che nell'individuo, esistono i nuclei di
 tutte le intelligenze, affida all'educatore il molteplice compito di scoperta,
 valorizzazione, compensazione, stimolo di ogni singola intelligenza e lo invita
 ad affrontare il suo lavoro con l'atteggiamento fiducioso di chi ha il potere e la
 responsabilità di essere uno strumento di miglioramento nei confronti della
 totalità dei propri bambini e, possibilmente anche talent-scout di eventuali
 eccellenze.

 Fondamentale è sottolineare il fatto che i fattori biologici hanno una loro
 influenza in tutto ciò, quindi non è possibile sviluppare in tutte le persone, allo
 stesso modo, tutte le intelligenze, ne tanto meno condurle a livelli di
 eccellenza, ove siano mancanti i presupposti genetici. Tuttavia, utilizzando
 l'approccio delle intelligenze multiple, si aumentano le possibilità che ognuno
 possa essere stimolato ad acquisire le competenze di base di ogni disciplina,
 raggiungendo alti livelli in uno o più ambiti dove si evidenziano maggiori
 potenzialità.

 Di conseguenza è bene evidenziare che, l'accento si sposta sul processo,
 anziché sull' informazione. Da qui si deduce che la didattica costruttivista
 assume, dal punto di vista operativo, proprio il concetto di apprendimento
 per competenze accolto dalle Indicazioni Nazionali e che, assieme alla
 sperimentazione attiva, alla discussione e all'apprendimento cooperativo,
 acquista un significato particolare.

 La nostra scuola fa inoltre riferimento alle linee metodologiche che si
 avvicinano al peer tutoring. Il merito di aver accostato il mondo
 dell’insegnamento verso questo tipo di organizzazione spetta sicuramente a
 due filosofi e pedagogisti inglesi, A. Bell e J. Lancaster. Essi hanno ideato una
 forma di aiuto reciproco tra coetanei, che porta gli stessi bambini protagonisti
 ad imparare una serie di abilità di relazione, a sviluppare le loro abilità

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   cognitive e ad acquisire nuove conoscenze.

   Il peer tutoring prevede la presenza di due figure, il tutor e il tutee. Il primo,
   più avanti negli apprendimenti e nelle abilità, sostiene e aiuta il tutee,
   solitamente più indietro negli apprendimenti per minore età o per difficoltà
   cognitive.

   In questo processo di mutuo aiuto si mettono in luce gli effetti positivi per
   entrambi i soggetti: il miglioramento nelle abilità scolastiche, nel concetto di
   sé e nelle abilità comportamentali. Nello specifico il tutor consolida i suoi
   apprendimenti e migliora nelle prestazioni, perché si sente riconosciuto come
   più abile e questo accresce la sua autostima e la motivazione ad apprendere;
   il tutee, in virtù dello scambio comunicativo con il tutor, acquisisce più
   rapidamente i repertori linguistici e le abilità di comunicazione; entrambi
   migliorano la motivazione verso gli impegni scolastici; migliora pure il clima di
   classe e l’insegnante ha più spazi per coordinare, progettare e indirizzare
   l’attività didattica.

   Affidare, dunque, un compagno più piccolo a uno più esperto nello svolgere
   una routine o un’attività di laboratorio rientra nelle esperienze di peer
   tutoring che costituiscono un’importante occasione formativa per entrambi i
   soggetti coinvolti.

                INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE

ATTIVITÀ MOTORIA

 Il progetto di attività motoria consente al bambino la sperimentazione e il
 potenziamento degli schemi motori di base e lo sviluppo dello schema corporeo
 attraverso il gioco strutturato, individuale o di gruppo, e permette una corretta
 percezione spazio-temporale in rapporto a sé e agli altri. E' un progetto d'intersezione

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     che insiste sul campo di esperienza “Il Corpo in Movimento”, la cui Competenza Chiave
     Europea di riferimento è “Consapevolezza ed espressione Culturale-il Corpo e il
     Movimento.”

     Obiettivi formativi e competenze attese
     I traguardi di sviluppo delle competenze a cui mira il progetto sono: - prova piacere nel
     movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di
     gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni
     ambientali all'interno della scuola e all'aperto; - controlla l’esecuzione del gesto, valuta
     il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza,
     nella comunicazione espressiva; - riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e
     rappresenta il corpo fermo e in movimento. (Indicazioni nazionali per il curricolo della
     scuola dell’infanzia 2012)

             DESTINATARI                                RISORSE PROFESSIONALI

 Gruppi classe                              Esterno

Risorse Materiali Necessarie:

         Laboratori:                         Musica

         Strutture sportive:                 SALONE MULTIFUNZIONALE

Approfondimento

        FINALITÀ

        Le attività proposte in questo progetto permettono esperienze CORPOREE e
        DI MOTRICITÀ, che contribuiscono alla crescita e alla maturazione
        complessiva dei bambini promuovendo la presa di coscienza del valore del
        corpo inteso come componente della personalità in tutte le sue forme e
        condizioni: funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica.

        Il percorso aiuta il bambino a:

        - percepire il potenziale comunicativo ed espressivo della propria corporeità,
        a maturare condotte che gli consentono una buona autonomia nella
        gestione della giornata a scuola;

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        - riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di
        sviluppo e ad adottare pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
        alimentazione;

        - provare piacere nel movimento e sperimentare schemi posturali e motori,
        ad applicarli nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli
        attrezzi, e ad adattarli alle situazioni ambientali all'interno della scuola;

        - controllare l’esecuzione del gesto, a valutare il rischio, a interagire con gli
        altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione
        espressiva.

   LABORATORIO DI LINGUA INGLESE

     Il laboratorio di lingua inglese è un percorso di sensibilizzazione del bambino ad un
     codice linguistico diverso da quello materno e contemporaneamente ad una cultura
     “altra”, per offrire un’ulteriore occasione di crescita nella formazione globale del
     bambino in un’ottica di interculturalità.

     Obiettivi formativi e competenze attese
     Le attività proposte all'interno del laboratorio di lingua inglese mirano al
     raggiungimento dei seguenti obiettivi finali: • L’avvio alla funzione comunicativa della
     lingua. • L’acquisizione di competenze linguistiche specifiche e adeguate all'età
     dell’alunno. • La formazione educativa globale del bambino. Condizione necessaria al
     raggiungimento di tali obiettivi è la presenza costante e sempre alta di una forte
     motivazione, l’unico elemento che stimola, nutre e sostiene l’apprendimento.
     L’obiettivo primario di tale percorso, quindi, è soprattutto far sì che il bambino
     familiarizzi con la lingua inglese in modo piacevole e divertente, sostenuto da
     un’interazione affettiva forte, stimolante e ‘magica’ con l’insegnante, senza la presenza
     di generatori di ansia ( i cosiddetti “filtri affettivi”), affinché si crei una motivazione
     positiva ed un interesse vivo per una lingua diversa, che si ponga a base dello studio
     futuro.

               DESTINATARI                                 RISORSE PROFESSIONALI

 Gruppi classe                                Esterno

Risorse Materiali Necessarie:

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       Aule:                              AULA MULTIFUNZIONALE

Approfondimento

     LINEE METODOLOGICHE

     Il laboratorio di lingua inglese utilizza un approccio centrato sul bambino e
     definito a spirale: l’acquisizione dell’inglese parte dal bambino e dalle sue
     esperienze, per costruire progressivamente l’acquisizione di competenze
     linguistiche sempre più ampie ed articolate senza mai perdere di vista ciò
     che è stato appreso in precedenza.

     La dimensione ludica definisce il contesto entro cui il progetto si sviluppa e
     dà forma all'ambiente di apprendimento, nel quale “ il gioco della
     comunicazione” sollecita la vita di relazione e nel quale la L2 diventa lo
     strumento per “agire “ e per “fare le cose”. Non si tratta solo di proporre
     giochi più o meno strutturati che abbiano la lingua come oggetto di
     insegnamento, o finalizzati a vivacizzare l’incontro, quanto piuttosto di
     proporre attività linguistiche che abbiano le caratteristiche tipiche del gioco.

     Tutte le situazioni di apprendimento avvengono in un setting immaginario, l’
     “English garden”, dove la fantasia e la magia, diventano realtà significante
     per il bambino e predispongono un’atmosfera priva di ansia e alla portata di
     tutti i bambini, in modo tale che possano vivere con serenità esperienze
     motorie, linguistiche ed emozionali. Ciò al fine di salvaguardare la base
     motivazionale.

     La continuità motivazionale è garantita anche da un personaggio mediatore,
     che introduce le attività e funge da raccordo tra le varie unità; esso diventa il
     tramite carico di affettività, ludicità e magia attraverso il quale i bambini in
     questo magico viaggio di suoni, parole, colori, movimento, feste e tradizioni,
     scoprono un mondo diverso ma simile al loro.

  PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE

   Il progetto di educazione musicale si inserisce in un vissuto del bambino caratterizzato
   dalla compresenza di stimoli sonori diversi, il cui eccessivo e disorganico sovrapporsi

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     può comportare il rischio sia di una diminuzione dell’attenzione e dell’interesse per il
     mondo dei suoni, sia un atteggiamento di ricezione soltanto passiva. La scuola
     dell’infanzia può quindi svolgere un’essenziale funzione di riequilibrazione, di
     attivazione e di sensibilizzazione, offrendo ai bambini proposte che consentono loro di
     conoscere la realtà sonora, d’orientarvisi, di esprimersi con suoni e di stabilire per il
     loro tramite relazioni con gli altri.

     Obiettivi formativi e competenze attese
     Gli obiettivi principali sono: - la comprensione della natura e del fenomeno del suono -
     l’esplorazione dell’io sonoro - l’educazione sensoriale all'ascolto - la socialità del suono
     - la creatività interpretativa e produttiva

              DESTINATARI                               RISORSE PROFESSIONALI

 Gruppi classe                               Esterno

Risorse Materiali Necessarie:

         Aule:                                AULA MULTIFUNZIONALE

           AZIONI DELLA SCUOLA PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA

   ANALISI DEL CONTESTO PER REALIZZARE L'INCLUSIONE SCOLASTICA

       Le diverse abilità e i bambini diversamente abili

       La nostra scuola è una scuola inclusiva che accoglie e impara a vivere con le
       differenze e le diversità che diventano ricchezza per valorizzare e promuovere
       l’identità personale e culturale di ciascuno.

       Per essere una scuola inclusiva, facciamo riferimento alle “Linee guida per
       l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (legge n. 18 del 3/3/2009)
       elaborata dal Ministero dell’Istruzione. Nelle Linee Guida troviamo una serie
       di direttive che ci aiutano a migliorare il processo d’inclusione degli alunni con
       disabilità. Troviamo, infatti, scritto che:

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 “L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità … non può adagiarsi su
 pratiche disimpegnate e adempimenti burocratici che ne svuotano il senso
 pedagogico, culturale e sociale. La scuola, infatti è una comunità educante,
 che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni
 relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo.
 Una scuola non solo per sapere dunque, ma anche per crescere, attraverso
 l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità autonomia, nei margini delle
 capacità individuali, mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo
 costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione.

 In questo senso si configura la norma costituzionale del diritto allo studio,
 interpretata alla luce della legge 59/1997 e del DPR 275/1999, da intendersi
 quindi come tutela soggettiva affinché le istituzioni scolastiche, nella loro
 autonomia funzionale e flessibilità organizzativa, predispongano le condizioni
 e realizzino le attività utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli
 alunni.”

 La nostra scuola vuole valorizzare le potenzialità di tutti gli alunni e dar loro le
 opportunità di procedere serenamente nel percorso educativo facendo in
 modo che si sentano accolti, valorizzati, amati e messi nelle condizioni di dare
 tutto ciò che possono.

 Gli studi di H. Gardner hanno consentito il passaggio dal concetto di
 “intelligenza” a quello di “intelligenze multiple”, indicandoci come la ricerca
 dell’originalità presente in ciascuno, sia il punto dal quale partire per poter
 pensare in termini di progetti rivolti allo sviluppo delle potenzialità di ognuno.
 Assumere questa tesi, contribuisce ad accostarsi all'alunno diversamente
 abile come ad un individuo che ha un suo percorso di sviluppo e di
 apprendimento che va a comporre un profilo di crescita e di realizzazione
 personale le cui linee di sviluppo e di maturazione si realizzano nella stessa
 persona con tempi diversi.

 Per avvalorare questa tesi e sostenere e accompagnare i bambini con
 difficoltà nella loro crescita, dal 2007 il nostro organico comprende anche
 un’insegnante di sostegno che condivide con i colleghi i compiti professionali
 e le diverse responsabilità; non è una figura esclusiva per l’alunno in difficoltà,

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 ma è un insegnante utile per attivare le forme di sostegno che la comunità
 educante deve offrire. Ha il ruolo fondamentale, sostenuta dall'intero collegio
 docenti, di tessere reti di relazione con i famigliari, con le figure del territorio,
 con l’equipe coinvolta e con gli operatori socio-sanitari.

 Il diritto all'istruzione e all'educazione dell’alunno con disabilità per legge
 dev'essere concretizzato seguendo alcuni fondamentali passaggi che rendono
 la scuola a tutti gli effetti inclusiva.

 Il primo atto che accompagna l’ingresso del bambino diversamente abile nella
 scuola è la certificazione (attestazione di un deficit secondo il sistema
 diagnostico vigente) che contiene la diagnosi funzionale (descrizione analitica
 della compromissione funzionale dello stato psico-fisico del bambino)
 fondamentale per poter ottimizzare gli interventi. Sulla base di questo
 documento, infatti, si stende il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F), che pone
 in evidenza le potenzialità del bambino consentendo la progettazione del
 Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.).

 In aggiunta a questi importanti documenti si elabora la Programmazione
 Individualizzata e si compila la Cartella Pedagogica; la prima sviluppa le
 diverse aree educative facendo riferimento alla progettazione annuale della
 scuola; la seconda è uno strumento di osservazione e registrazione dell’iter
 scolastico dell’alunno certificato, in un’ottica di condivisione e continuità tra le
 equipes educative che si susseguono nell'affiancamento dell’alunno. Per fare
 ciò mettiamo in atto degli incontri tra insegnante di riferimento, di sostegno,
 le operatrici, la famiglia e l’equipe socio-sanitaria per progettare-monitorare-
 verificare il P.E.I.. In genere si tratta di 2/3 incontri all'anno, ma il numero varia
 flessibilmente a seconda delle necessità del bambino e della scuola.

 La nostra scuola accoglie quindi le diversità, come una ricchezza per
 valorizzare e promuovere l’identità personale e culturale di ciascuno.

 Bambini stranieri e sguardo interculturale

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 La presenza di bambini e famiglie che provengono da altre nazioni e altre
 culture ci pone di fronte alla nostra storia, obbligandoci a riflettere sui
 fondamenti della nostra cultura e ci ricorda che ognuno di noi è portatore di
 una sua storia che ha contribuito e contribuisce allo sviluppo della sua
 identità.

 La scuola si apre ad un territorio che ha visto il passaggio da una società
 monoculturale ad una società multiculturale.

 Incontrarsi attorno al valore della persona e aprirsi all'incontro tra culture
 significa costruire insieme una società interculturale.

 La scuola assume come strategia e linea guida lo sguardo interculturale che
 apre al dialogo mettendo al centro la persona e valorizzando la storia di
 ognuno per costruire una storia comune di cui ogni bambino è una parola
 importante.

 La diversità di ognuno diventa, allora, risorsa e ricchezza per tutti.

 Modalità per l’accoglienza dei Bambini stranieri:

      • vengono attivati momenti di conoscenza del bambino e della sua
        famiglia.
      • si concordano, possibilmente con l’aiuto di un mediatore culturale
        (richiesto attraverso l’Assistente Sociale del Comune di Albignasego), le
        modalità dell’inserimento nella scuola;
      • viene fatto conoscere l’ambiente e spiegate le sue regole.

 La    priorità     degli   interventi   didattici,   accanto   all'accoglienza   e   alla
 socializzazione, sarà centrata sulla conoscenza della lingua italiana per
 permettere la relazione e la partecipazione alle attività specifiche svolte in
 sezione.

 Il 27 dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva relativa agli “Strumenti di
 intervento per alunni con bisogni educativi speciali ed organizzazione
 territoriale per l’inclusione scolastica” (B.E.S.) che precisa la strategia della
 scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all'apprendimento per
 tutti gli alunni in situazione di difficoltà.

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