Piano Triennale Offerta Formativa - SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO" Triennio 2019/20-2021/22 - Scuola dell'infanzia Sant ...
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Piano Triennale
Offerta Formativa
SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
Triennio 2019/20-2021/22Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola SCUOLA MATERNA
NON STATALE "SANT'ANTONIO" è stato elaborato dal collegio dei docenti
nella seduta del 07/10/2019 sulla base dell’atto di indirizzo del dirigente
prot. 04 del 23/09/2019 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella
seduta del 21/10/2019 con delibera n. 05
Annualità di riferimento dell’ultimo aggiornamento:
2020/21
Periodo di riferimento:
2019/20-2021/22
1Indice PTOF - 2019/20-2021/22
SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
INDICE SEZIONI PTOF
1.1. Analisi del contesto e dei bisogni del
territorio
LA SCUOLA E IL SUO 1.2. Caratteristiche principali della scuola
CONTESTO 1.3. Ricognizione attrezzature e
infrastrutture materiali
1.4. Risorse professionali
2.1. Priorità desunte dal RAV
LE SCELTE 2.2. Obiettivi formativi prioritari (art. 1,
STRATEGICHE comma 7 L. 107/15)
2.3. Piano di miglioramento
3.1. Traguardi attesi in uscita
3.2. Insegnamenti e quadri orario
L'OFFERTA 3.3. Curricolo di Istituto
FORMATIVA 3.4. Iniziative di ampliamento curricolare
3.5. Azioni della Scuola per l'inclusione
scolastica
4.1. Modello organizzativo
ORGANIZZAZIONE 4.2. Reti e Convenzioni attivate
4.3. Piano di formazione del personale
2Indice PTOF - 2019/20-2021/22
SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
docente
4.4. Piano di formazione del personale
ATA
3LA SCUOLA E IL PTOF - 2019/20-2021/22
SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO
IL NOSTRO TERRITORIO
La Scuola "S. Antonio" afferisce al quartiere "San Tommaso, zona centrale del Comune
di Albignasego, a sud-ovest di Padova, comune molto popoloso, (26.400 abitanti al
03/03/2019), secondo per numero di abitanti solo alla città di Padova stessa.
Dagli anni 2000 il quartiere ha visto un notevole afflusso di nuove famiglie immigrate
in seguito ad un’ offerta di abitazioni recentemente costruite in una lottizzazione
interna al quartiere stesso; molte di queste famiglie con figli in età prescolare e
scolare.
Albignasego è un comune in cui l'evoluzione demografica è in costante incremento e
il contesto socio economico della popolazione scolastica è nel complesso favorevole.
La percentuale di cittadini, nella fascia 0/14 è in aumento e rappresenta il 15,2 % della
popolazione. Il numero di famiglie è aumentato da 8.841 a 11.107 negli ultimi 10 anni
(dal 2008 al 2018).
Nel comune di Albignasego si contano otto scuole dell'infanzia tutte a gestione
parrocchiale; il comune contribuisce a sostenere la retta degli alunni residenti.
Gli stranieri residenti ad Albignasego sono 1745 (al 1° Gennaio 2019) e rappresentano
il 6.6% della popolazione. La comunità maggiormente rappresentata è quella rumena,
seguita da quella moldava, e albanese.
L'economia locale è centrata su un tessuto di piccole e medie imprese distribuite fra le
attività commerciali, quelle legate al settore delle costruzioni e quelle manifatturiere.
Nel territorio sono presenti una biblioteca pubblica, un Palazzetto Polivalente e vari
centri sportivi. La scuola si avvale di tali strutture per la realizzazione di alcune sue
iniziative; collabora con i servizi territoriali , sanitari e sociali in merito ai bisogni
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SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
speciali dei bambini. Insieme al comando di polizia municipale realizza progetti di
educazione stradale.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
OPPORTUNITÀ
Il contesto socio-economico di provenienza degli alunni rientra nella maggior parte in
un ceto medio; il 4% delle famiglie si trovano in situazioni socio economiche e culturali
particolari.
Numerosi utenti affluiscono alla Scuola “S. Antonio” essendo residenti nel quartiere,
parrocchiani o abitanti nelle zone attigue. Nella quasi totalità delle famiglie entrambi i
genitori lavorano e necessitano di servizi che soddisfino le loro esigenze (pre e post
tempo, servizi prima infanzia). Molte famiglie del quartiere aderiscono alla proposta
educativa parrocchiale e scelgono storicamente la scuola per la sua mission di lunga
tradizione a ispirazione cristiana, per l’attenzione alla centralità della persona e il
dialogo con le famiglie, per la preparazione professionale della comunità educante
tutta.
VINCOLI
Aumento di alunni con problematiche socio-relazionali
TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE
OPPORTUNITÀ
Il territorio si caratterizza x le risorse lavorative.
L’amministrazione comunale è molto attenta alle scuole presenti nel territorio di ogni
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SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
ordine e grado x cui è in essere una convenzione che è equa x tutte le scuole paritarie
del comune.
Nel territorio sono presenti una biblioteca pubblica, un Palazzetto Polivalente e vari
centri sportivi. La scuola si avvale di tali strutture per la realizzazione di alcune sue
iniziative e collabora con i servizi territoriali, sanitari e sociali.
VINCOLI
Essendo un territorio che offre molteplici opportunità di lavoro e limitrofo al comune
di Padova favorisce che nuove famiglie si trasferiscano in corso d'anno provocando
inserimenti ad anno scolastico iniziato.
RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI
OPPORTUNITÀ
La Scuola dell’Infanzia “S. Antonio” si avvale dei finanziamenti statali in quanto scuola
paritaria; (DM 261/98, DM 279/99, L. n. 62/2000) e di contributi regionali (L. R: 23/80).
Secondo l’accordo approvato dalla Conferenza Unificata il 1 agosto 2013 e l’Intesa
regionale del 3 settembre 2013 ha ottenuto l’autorizzazione al funzionamento della
Sezione Primavera e i relativi contributi; riceve finanziamenti dal Comune di
Albignasego come da convenzione del 26/03/2015 sia in base al numero di bambini
residenti iscritti che di bambini disabili residenti iscritti.
Le rette versate dai genitori concorrono al sostentamento dell’ attività scolastica.
La qualità dei materiali in uso nella scuola segue gli standard di sicurezza; arredi,
attrezzature e giocattoli vengono monitorati dalle singole insegnanti al fine di
garantire il buono stato del materiale; la scuola usa sia materiali poveri che strutturati.
VINCOLI
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SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
Le insegnanti sentono la necessità di avere l’ aggiunta di alcuni mobili utili per il
riordino del materiale.
Inoltre si sente la mancanza di un grande spazio gioco da poter utilizzare in qualsiasi
momento della giornata.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA
SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO" (ISTITUTO PRINCIPALE)
Ordine scuola SCUOLA DELL'INFANZIA
Codice PD1A00700V
VIA SAN TOMMASO,28 ALBIGNASEGO ALBIGNASEGO 35020
Indirizzo
ALBIGNASEGO
Telefono 049 710629
Email infsantonio@email.it
Pec SCUOLASANTANTONIOALBIGNASEGO@PEC.FISMPADOVA.IT
Approfondimento
LA STORIA
La Scuola dell’Infanzia “S. Antonio” della Parrocchia di San Tommaso è ubicata
nella prima periferia di Padova ad Albignasego in via San Tommaso Apostolo
28.
Si tratta di una località , in origine di campagna , ma ora con tutte le
caratteristiche della periferia di città.
La Parrocchia è una delle otto del comune di Albignasego, la prima nata, e la
Scuola “Sant’Antonio” una delle più grandi della provincia. Da una trentina di
anni si sono fatti continui ampliamenti e ristrutturazioni per adeguare lo
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SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
stabile alle norme di sicurezza. Le sue specificità però sono rimaste salde e
possono essere così sintetizzate:
- è una scuola cattolica di ispirazione cristiana gestita dalla parrocchia;
- nasce nel lontano 1932 grazie all’ idea di Don Antonio Schiavon, parroco
della comunità parrocchiale del paese di Albignasego, sostenuta dal
carisma del beato Giuseppe Baldo, fondatore delle Piccole Figlie di San
Giuseppe che hanno operato fino ad oggi;
- è nata come luogo di assistenza, per le famiglie più bisognose; nel tempo
si è trasformato in luogo di educazione per i bambini dai due ai sei
anni;
- all’ inizio il personale educante era prettamente religioso; dal 1973 hanno
iniziato a far parte del personale educante anche insegnanti laiche;
- attualmente fanno parte del personale della scuola insegnanti laiche
guidate dal 2016 da una coordinatrice laica;
- rimane la presenza della comunità religiosa all’interno della scuola che
collabora con il personale per il suo buon funzionamento;
- nel 1990 è stata aperta la sezione pre-materna che accoglieva bambini
dai 18 ai 36 mesi, seguiti da una educatrice e da una religiosa. Nel 2007,
la sezione pre-materna è divenuta sezione primavera, in conformità alle
normative vigenti; accoglie in due sezioni 40 bambini dai 24 ai 36 mesi
seguiti da quattro educatrici;
- la presenza dei bambini della scuola dell’infanzia si è modificata
passando dalle sei sezioni iniziali alle otto attuali, composte da 24/25
bambini ciascuna e otto insegnanti, coadiuvate da un’ insegnante di
educazione motoria; due insegnanti esterne, che propongono attività
didattiche in lingua inglese, una per i bambini di 2 e 3 anni, l’altra per
quelli di 4 e 5 anni; un insegnate esterno, che propone un laboratorio
musicale ai bambini di 3, 4, 5 anni;
- dal 2007 fa parte dell’organico anche un’ insegnante di sostegno per
bambini con bisogni educativi speciali.
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SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Biblioteche Classica 1
Aule AULA MULTIFUNZIONALE 1
Strutture sportive SALONE MULTIFUNZIONALE 1
Servizi Mensa
Attrezzature
PC PORTATILI E VIDEOPROIETTORE 3
multimediali
Approfondimento
GLI SPAZI
La Scuola è pensata e organizzata essenzialmente con spazi a misura di
bambino seguendo dei precisi standard:
• gli spazi previsti dalla normativa regionale
• gli arredi scelti secondo le normative in vigore
• i materiali di costruzione atossici
• gli impianti messi a norma
• il rispetto delle normative per la prevenzione incendi
• l’eliminazione delle barriere architettoniche
Negli ultimi anni l’intera struttura scolastica ha subito diversi lavori
d’ampliamento, manutenzione ordinaria e straordinaria. Gli spazi della scuola,
adeguati alle norme di sicurezza sono suddivisi in 2 piani e comprendono:
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SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
• un ingresso, ambiente di passaggio che permette l'accesso a : due
sezioni dell'Infanzia, alla cucina, all'ufficio di segreteria, al salone, allo
spogliatoio, alle scale che portano al piano superiore, agli spazi interni ed
esterni della sezione Primavera;
• un ufficio di segreteria, piccolo locale all'interno del quale si effettuano le
iscrizioni, i pagamenti mensili, le pratiche amministrative;
• un salone multifunzionale, ampio spazio arredato con attrezzature utili
all'attività motoria, all'accoglienza dei bambini, al gioco libero e guidato,
al riposo pomeridiano, alle assemblee generali e incontri formativi per i
genitori;
• sette aule dell'Infanzia, due al piano terra e cinque al primo piano; locali
di diverse dimensioni tutti arredati con armadi, tavoli rettangolari, sedie
e angoli strutturati per diverse attività;
• un aula multifunzionale, situata al primo piano, utilizzata per i laboratori
d'inglese, di musica con uno spazio esclusivo dedicato alla biblioteca
scolastica;
• due aule della sezione Primavera, la prima aula dedicata la mattina alle
attività più strutturate, con la presenza di tavolini circolari e sedie, e nel
pomeriggio dedicata al riposo, con la presenza di lettini; la seconda aula
è un ampio spazio, invece, dedicato alle attività motorie e di espressione
corporea;
• due sale da pranzo, locali spaziosi arredati con tavoli circolari, sedie e
mobili adatti all'utilizzo di questi ambienti; la sala da pranzo al piano
terra, leggermente più piccola, accoglie in un primo tempo la sezione
primavera, poi tre sezioni dell'infanzia, mentre quella al primo piano ne
accoglie quattro;
• servizi igienici dell'Infanzia, tre locali a misura di bambino, completi di
lavandini, wc e servizi igienici per il personale; un locale si trova al piano
terra ed è usufruito da due sezioni; due locali si trovano al primo piano e
vengono utilizzati dalle rimanenti cinque sezioni; in un uno di questi
ambienti si trova il wc per i disabili;
• servizi igienici della sezione Primavera, locale strutturato per le esigenze
dei più piccoli, completo non solo di lavandini e wc, ma anche di lavabo e
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SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
fasciatoio;
• una cucina, spazio accessibile solo al personale addetto, completo di
attrezzatura specifica, dispensa interna e cella frigorifera esterna;
• uno spogliatoio, piccolo locale con lavabo e con armadietti e servizi
igienici per il personale ausiliario;
• un ascensore, cabina che permette l'accesso al piano superiore anche ai
bambini disabili; utilizzata quotidianamente dal personale, per il
trasporto del carrello porta vivande alla sala da pranzo al primo piano;
• cortili esterni, due ampi spazi con attrezzatura ludica specifica; uno posto
sul davanti dell'edificio per le sezioni dell'Infanzia e uno sul retro per la
sezione Primavera.
RISORSE PROFESSIONALI
Docenti 16
Personale ATA 5
Approfondimento
OPPORTUNITÀ
L'intero personale presenta stabilità contrattuale e lavorativa. Cinque
insegnanti sono laureate e sei insegnanti sono in possesso del diploma di
scuola superiore di 2° grado. Le insegnanti di sezione sono tutte in possesso
dell’idoneità IRC. Il team insegnanti include anche una figura che effettua il
sostegno per i bambini con disabilità.
La scuola si avvale della collaborazione di due esperti di lingua inglese, di
un’insegnante di educazione motoria e due esperti di musica.
La scuola si avvale della psicopedagogista dell’istituto comprensivo del
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SUO CONTESTO SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
territorio per migliorare le pratiche di continuità fra i due ordini di scuola. La
scuola è attenta alla formazione dei docenti aderendo a diversi corsi di
aggiornamento proposti dal territorio, dalla FISM, dalla diocesi, …
La scuola accoglie studenti in regime di Alternanza Scuola-lavoro.
VINCOLI
Manca la presenza di una figura professionale che copre eventuali assenze, in
funzione anche dell’implementazione dell’offerta formativa (uscite didattiche,
ulteriori attività laboratoriali ...)
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STRATEGICHE SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
LE SCELTE STRATEGICHE
PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV
Aspetti Generali
La nostra scuola, grazie all'autovalutazione, si è resa conto che la necessità
più imminente è quella di trovare e utilizzare degli strumenti utili sia
all'osservazione dei bambini per la rilevazione dei loro bisogni formativi, sia
per la certificazione dei livelli di padronanza delle competenze. Tutto ciò è
visto come punto di partenza per il perfezionamento dell'utilizzo della
progettazione per competenze.
PRIORITÀ E TRAGUARDI
Risultati Scolastici
Priorità
La necessità di utilizzare strumenti per la rilevazione dei bisogni formativi dei
bambini e per la certificazione dei livelli di padronanza delle competenze.
Traguardi
Fare in modo che il 100% dei bambini possa raggiungere il profilo in uscita previsto
dalle indicazioni nazionali rispetto alle competenze chiave europee.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (ART. 1, COMMA 7 L. 107/15)
ASPETTI GENERALI
Gli obiettivi formativi prioritari individuati dalla scuola al fine di garantire il
successo formativo degli alunni sono:
1. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;
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STRATEGICHE SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
2. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
3. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale;
4. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale, alla
pace e al rispetto delle differenze;
5. sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto dell'ambiente;
6. potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione
e allo sport;
7. sviluppo delle competenze digitali;
8. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al
territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie
e con la comunità locale;
9. valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
degli alunni.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
STRUMENTI DI MIGLIORAMENTO
Descrizione Percorso
Il percorso prevede un'iniziale ricerca e una conseguente costruzione di
strumenti osservativi adatti alla rilevazione dei bisogni formativi;
sperimentazione degli strumenti osservativi durante i primi mesi dell'anno
scolastico. Inoltre si cercherà di prendere familiarità con gli strumenti adatti
alla certificazione dei livelli di padronanza delle competenze.
"OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI AL PERCORSO"
"OBIETTIVI DI PROCESSO" CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
"Obiettivo:" Ricerca, costruzione e sperimentazione di strumenti per la
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STRATEGICHE SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
rilevazione dei bisogni formativi e per la certificazione dei livelli di
padronanza delle competenze.
"PRIORITÀ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO"
» "Priorità" [Risultati scolastici]
La necessità di utilizzare strumenti per la rilevazione dei bisogni
formativi dei bambini e per la certificazione dei livelli di
padronanza delle competenze.
ATTIVITÀ PREVISTA NEL PERCORSO: RICERCA E COSTRUZIONE DEGLI STRUMENTI
Tempistica prevista per la Soggetti Interni/Esterni
Destinatari
conclusione dell'attività Coinvolti
01/10/2019 Studenti Docenti
Responsabile
Ogni singola insegnante
Risultati Attesi
Individuazione effettiva di strumenti validi e facilmente utilizzabili.
ATTIVITÀ PREVISTA NEL PERCORSO: SPERIMENTAZIONE DEGLI STRUMENTI
Tempistica prevista per la Soggetti Interni/Esterni
Destinatari
conclusione dell'attività Coinvolti
01/06/2020 Docenti Docenti
Studenti Studenti
Responsabile
Ogni singola insegnante
Risultati Attesi
15LE SCELTE PTOF - 2019/20-2021/22
STRATEGICHE SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
Validità degli strumenti
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FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
L'OFFERTA FORMATIVA
TRAGUARDI ATTESI IN USCITA
INFANZIA
ISTITUTO/PLESSI CODICE SCUOLA
SCUOLA MATERNA NON STATALE
PD1A00700V
"SANT'ANTONIO"
Competenze di base attese al termine della scuola dell¿infanzia in termini di identità,
autonomia, competenza, cittadinanza.:
- Il bambino:
- riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure,
avverte gli stati d'animo propri e altrui;
- ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente
fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti,
quando occorre sa chiedere aiuto;
- manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l'ambiente e le
persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti;
- condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta
gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei
contesti privati e pubblici;
- ha sviluppato l'attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e
morali;
- coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte
di conoscenza;
- sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si
esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la
lingua italiana;
- dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-
17L'OFFERTA PTOF - 2019/20-2021/22
FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media,
delle tecnologie;
- rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi,
ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana;
- è attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa
consapevole dei processi realizzati e li documenta;
- si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla
pluralità di culture, lingue, esperienze.
Approfondimento
Al termine del percorso triennale della Scuola dell'Infanzia, è ragionevole
attendersi che i bambini abbiano sviluppato e raggiunto le competenze di
base che strutturano la loro crescita personale; competenze che rispondono
alle seguenti voci:
- Conoscono e gestiscono le proprie emozioni, sono consapevoli di desideri e
paure, avvertono gli stati d'animo propri e altrui, sviluppano un'intelligenza
“empatica”.
- Consolidano la loro autostima, diventano progressivamente consapevoli
delle loro risorse e dei loro limiti, utilizzano gli errori come fonte di
conoscenza.
- Sviluppano la curiosità e la voglia di sperimentare, interagiscono con le cose
e le persone percependone le reazioni e i cambiamenti.
- Condividono esperienze e giochi, usano strutture e risorse comuni,
gestiscono gradualmente i conflitti e le regole del comportamento nei contesti
“privati” e “pubblici”.
- Sviluppano l'attitudine a porre domande, cogliere diversi punti di vista,
riflettere, negoziare significati.
- Raccontano, narrano e descrivono situazioni ed esperienze vissute,
18L'OFFERTA PTOF - 2019/20-2021/22
FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
comunicano e si esprimono con pluralità di linguaggi, utilizzano la lingua
italiana con sempre maggiore proprietà.
- Padroneggiano abilità di tipo logico, si orientano in relazione a coordinate
spazio - temporali nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media e
delle tecnologie.
- Rilevano le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formulano
ipotesi, ricercano soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.
- Sono attenti alle consegne, si appassionano, portano a termine il lavoro,
diventano consapevoli dei progressi realizzati e li documentano.
- Si esprimono in modo personale, con creatività e partecipazione, sono
sensibili alla pluralità di culture, lingue ed esperienze.
INSEGNAMENTI E QUADRI ORARIO
Approfondimento
QUADRO ORARIO
37,5 ore settimanali, allungabili su richiesta, ad un massimo di 39,5
TEMPO SCUOLA
La Scuola è aperta dal Lunedì al Venerdì, dalle ore 7:30 alle ore 17:00.
Per la Scuola dell’Infanzia I tempi sono indicativamente così suddivisi:
ore 07:30 - 08:30 Servizio di anticipo (su richiesta)
ore 08:30 - 09:00 Accoglienza
ore 09:00 - 11:00 Merenda, attività in sezione e/o attività trasversali
19L'OFFERTA PTOF - 2019/20-2021/22
FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
ore 11:00 - 11:30 Gioco libero o guidato e igiene personale
ore 11.30 - 12.30 Pranzo
ore 12:50 - 13:00 Uscita intermedia / Gioco libero
ore 13:00 - 13:30 Igiene personale e rilassamento
ore 13:30 - 15:20 Riposo pomeridiano per Piccoli e Medi / Attività e gioco
per Bambini Grandi
ore 15:20 - 15:45 Igiene personale
ore 15:45 - 16:00 Uscita
ore 16:00 - 17:00 Servizio di posticipo (su richiesta)
Per la Sezione Primavera i tempi sono indicativamente così suddivisi:
ore 07.30 - 08.30 Servizio di anticipo (su richiesta)
ore 08.30 - 09.00 Accoglienza nelle sezioni
ore 09.00 - 09.30 Igiene personale / Gioco libero
ore 09.30 - 10.00 Merenda
ore 10.00 - 11.00 Laboratori e attività in gruppi
ore 11.00 - 11.30 Igiene personale
ore 11.30 - 12.15 Pranzo
ore 12.45 - 13.00 Uscita intermedia
ore 13.00 - 15.00 Riposo pomeridiano
ore 15.00 - 15.45 Igiene personale e merenda
ore 15.45 - 16.00 Uscita
ore 16.00 - 17.00 Servizio di posticipo (su richiesta)
CURRICOLO DI ISTITUTO
20L'OFFERTA PTOF - 2019/20-2021/22
FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
NOME SCUOLA
SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO" (ISTITUTO PRINCIPALE)
SCUOLA DELL'INFANZIA
CURRICOLO DI SCUOLA
La scuola dell'Infanzia Sant'Antonio si è costruita nel tempo attorno a delle finalità e ad
una organizzazione educativo-didattica che rispettano i principi richiamati nei criteri
della C.M. n. 31 del 18 aprile 2012. E' una scuola dove i bambini sono protagonisti:
imparano facendo, sperimentando situazioni e materiali, relazionandosi con gli altri.
OBIETTIVI GENERALI UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITÀ EDUCATIVE: la scuola intende
diversificare gli interventi secondo i bisogni e le potenzialità di ogni singolo bambino e a
tal senso mira ad orientare contenuti, esperienze ed attività. MATURAZIONE
DELL'IDENTITÀ: la scuola si impegna a rafforzare l'identità personale del bambino sotto
il profilo corporeo, intellettuale, relazionale. CONQUISTA DELL'AUTONOMIA: la scuola
asseconda il bambino nella propria naturale curiosità predisponendo un'atmosfera
accogliente e stimolante al fine di condurlo alla conquista di una crescente autonomia
di pensiero-azione-relazione. SVILUPPO DELLE COMPETENZE: la scuola consolida le
abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche espressive e intellettive, proponendo
forme di riorganizzazione dell'esperienza, di esplorazione e ricostruzione della realtà.
SVILUPPO DEL SENSO DI CITTADINANZA: la scuola accompagna a scoprire gli altri, i loro
bisogni e insegna a gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono
attraverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero, l'attenzione al
punto di vista dell'altro, un primo riconoscimento dei diritti e dei doveri di ciascuno.
ORGANIZZAZIONE SPAZI: gli spazi di sezione, del laboratorio e delle routines sono
strutturati e predisposti per facilitare approfondire e consolidare il lavoro di ciascun
bambino e di ciascun gruppo. TEMPI: nella scuola dell'infanzia i tempi sono adattati al
bambino pertanto devono poter essere sia ritmati e ripetitivi per dare la rassicurante
sicurezza della familiarità (es. routines); sia distesi, capaci così di consentire il ritorno di
quel che è stato detto e fatto. GRUPPI: l'organizzazione dei gruppi eterogenei (3,4,5
anni) consente l'arricchimento dei rapporti interpersonali, lo sviluppo delle capacità di
risposta e ascolto. Aumentano la curiosità e le conoscenze. Tuttavia viene anche
utilizzato il gruppo omogeneo per laboratori ed esperienze che sviluppano auto-
apprendimenti e co-apprendimenti. VALORIZZAZIONE DEL GIOCO E' il momento
fondamentale del rapporto educativo e didattico perchè consente al bambino rapporti
attivi e creativi per accrescere le proprie esigenze interiori e potenzialità.
L'OSSERVAZIONE, LA PROGETTAZIONE E LA VERIFICA Sono strumenti irrinunciabili per le
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esigenze del bambino e per riequilibrare le proposte educative in base alla qualità delle
risposte a questi mezzi. LA DOCUMENTAZIONE Attraverso di essa l'itinerario didattico
viene socializzato, vengono condivisi i dati relativi alle attività e gli strumenti utilizzati.
Genitori e bambini possono rendersi conto e apprezzare le conquiste fatte. IL RUOLO
DELL'INSEGNANTE Nelle attività l'insegnate è una presenza costante che affianca,
sostiene e incoraggia i bambini, ma soprattutto, predispone spazi e situazioni di
apprendimento. RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA La scuola dimostra apertura al colloquio
con i genitori e struttura momenti di coinvolgimento diretto delle famiglie. CONTINUITÀ
La continuità tra ordini di scuola è fondamentale e documentata. Sia essa con l'asilo
nido, la sezione primavera di provenienza o la futura scuola primaria è un collegamento
tra le esperienze che il bambino ha compiuto o compirà. Vengono infatti realizzati
progetti educativo-didattici di continuità. APERTURA AL TERRITORIO Viene posta
particolare attenzione alla collaborazione con i servizi socio-sanitari in merito a
particolari esigenze, tematiche e percorsi individuali. Inoltre sono promossi eventi
culturali ed iniziative in collaborazione con il comune di Albignasego.
EVENTUALI ASPETTI QUALIFICANTI DEL CURRICOLO
Curricolo verticale
LA DIDATTICA La fase di programmazione viene svolta collegialmente partendo da
quelli che sono i bisogni dei bambini. Attraverso un’osservazione diretta svolta in
sezione, attività didattiche di verifica, e griglie di osservazione si cerca di individuare
quali siano i punti critici e le potenzialità di ogni bambino al fine di predisporre un
attività didattica tesa a valorizzare il gruppo classe nella sua totalità. Le attività
didattiche si svolgono in diverse modalità: • attività di sezione; • attività di intersezione;
• attività per fasce di età; • attività di laboratorio. Attraverso le modalità sopra indicate
intendiamo far fare al bambino esperienza, sia nel piccolo gruppo, che nel grande
gruppo. LABORATORI DIDATTICI Nella nostra scuola, come modalità di organizzazione
delle attività, viene utilizzata anche quella del laboratorio, termine che rimanda ad una
polivalenza di significati: fa pensare all’idea del lavoro, ma anche alla capacità di agire
per pensare e di pensare agendo. In alcuni periodi dell’anno per alcune UDA (unità di
apprendimento) si decide di affiancare all’attività di sezione laboratori didattici di
mattina e/o di pomeriggio per bambini di età eterogenea e omogenea avvalendosi
occasionalmente di specialisti esterni. I laboratori variano di anno in anno in quanto
vengono definiti in sede collegiale di progettazione didattica all’inizio dell’anno
educativo sulla base dei bisogni specifici dei bambini e delle risorse economiche.
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.) L’Insegnamento della Religione
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Cattolica (I.R.C.) è occasione di sviluppo integrale della personalità dei bambini, perché
apre alla dimensione religiosa, promuove la riflessione sul patrimonio di esperienze di
ciascuno e contribuisce a rispondere al bisogno di significato. La Nuova Intesa
sull’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche (statali e paritarie) è
stata firmata da CEI e MIUR il 28 giugno 2012 ed emanata con il DPR 175 del 20.8.2012,
accompagnata dalla Nota del 6.11.2012 recante norme per l’esecuzione dell’Intesa.
L’I.R.C. è parte integrante del nostro Progetto Educativo secondo il dettato della
L.62/2000 e deve essere accettato da chi sceglie di iscrivere i propri figli nella nostra
scuola dell'infanzia paritaria, inteso come momento culturale alla portata di tutti i
bambini della sezione. La nostra scuola dell’infanzia in quanto cattolica offre al
bambino la possibilità di avvicinarsi alla conoscenza dei principi e valori cristiani che lo
accompagneranno nel suo percorso di crescita. Il nostro obiettivo, come insegnanti, è
quello di dare oltre a una conoscenza didattica della vita di Dio Padre il nostro
contributo allo sviluppo di una sensibilità volta ad accogliere gli insegnamenti dati
dall’infinito Amore di Gesù. L’I.R.C. nella nostra scuola dell’infanzia viene proposta
settimanalmente dall’insegnante di sezione che ha l’idoneità conferita dal Vescovo della
diocesi di Padova. Per la stesura del progetto di Insegnamento della Religione Cattolica,
si richiamano il documento del decennio 2010-2020 della C.E.I. "Educare alla Vita
Buona del Vangelo" e l'INTESA tra STATO ITALIANO e C.E.I. della Chiesa Cattolica del
giugno 2012 ed al (D.P.R. 11 febbraio 2010 pubblicato sulla G.U. del 07.05.2010 n. 105):
“Approvazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di
apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia e
per il primo ciclo di istruzione.”
Approfondimento
LA NOSTRA IDENTITÀ EDUCATIVA
L'elaborazione della progettazione curricolare inizia, prosegue e termina con
l'osservazione del bambino. L'osservazione diviene quindi il cardine attorno
cui il curricolo si definisce. Tale premessa implica alcuni assunti teorici (teorie
pedagogiche) che influiscono sul nostro modo di operare e che hanno una
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ricaduta diretta sia sull'identità della nostra scuola sia sulla sua impostazione
(PEI-PTOF).
Iniziare a costruire il curricolo partendo dal bambino significa assumere che “il
bambino è competente”.
Dunque una prima teoria che sentiamo nostra è quella dello psicoterapeuta
Jesper Juul. Egli, infatti, sostiene che il bambino nasce "competente" e
dispone di nozioni, valori e criteri di valutazione che ne orientano
concretamente l'esperienza.
Il bambino competente non solo sa fare, ma soprattutto sa essere. Si trova
dunque su un piano di pari dignità dell'adulto. Tutto ciò implica che non c'è
più il bambino "al centro" della relazione, ma la persona da considerare e
“prendere sul serio” nei suoi pensieri, nelle sue parole e nelle sue azioni.
Anche le prestazioni passano in secondo luogo rispetto alla persona. Ciò
significa operare non più solo sul piano della fiducia che il bambino ha in sé,
ma soprattutto su quello dell'autostima, intesa come conoscenza ed
esperienza di ciò che è (quanto conosce di se stesso e come considera ciò che
sa) è una qualità interna, un pilastro su cui si "costruisce". E’ il bambino che
controlla se stesso, non il consenso altrui.
Secondo Juul l'intervento educativo non è punitivo, né valutativo. Il suo scopo
è quello di aiutare il bambino a costruire un pensiero riflessivo, critico e
costruttivo. Il comportamento può essere sbagliato, mai la persona.
Una seconda teoria che sostiene la nostra identità educativa si avvicina allo
psicologico americano H. Gardner. Egli sostiene che non esiste un solo tipo di
intelligenza, ma una molteplicità di forme ovvero potenzialità biologiche
presenti sin dalla nascita che in ogni essere umano assumono una particolare
combinazione di livelli di sviluppo, rendendo unico il suo profilo intellettivo.
Gardner teorizza l'esistenza di 9 intelligenze: linguistica, matematica,
intrapersonale, interpersonale, musicale, visivo - spaziale, naturalistica e
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esistenziale.
La concezione pluralistica dell'intelligenza rappresenta una svolta importante
rispetto alle teorie del passato, soprattutto per le implicazioni pedagogiche
che ne conseguono. L'affermazione che nell'individuo, esistono i nuclei di
tutte le intelligenze, affida all'educatore il molteplice compito di scoperta,
valorizzazione, compensazione, stimolo di ogni singola intelligenza e lo invita
ad affrontare il suo lavoro con l'atteggiamento fiducioso di chi ha il potere e la
responsabilità di essere uno strumento di miglioramento nei confronti della
totalità dei propri bambini e, possibilmente anche talent-scout di eventuali
eccellenze.
Fondamentale è sottolineare il fatto che i fattori biologici hanno una loro
influenza in tutto ciò, quindi non è possibile sviluppare in tutte le persone, allo
stesso modo, tutte le intelligenze, ne tanto meno condurle a livelli di
eccellenza, ove siano mancanti i presupposti genetici. Tuttavia, utilizzando
l'approccio delle intelligenze multiple, si aumentano le possibilità che ognuno
possa essere stimolato ad acquisire le competenze di base di ogni disciplina,
raggiungendo alti livelli in uno o più ambiti dove si evidenziano maggiori
potenzialità.
Di conseguenza è bene evidenziare che, l'accento si sposta sul processo,
anziché sull' informazione. Da qui si deduce che la didattica costruttivista
assume, dal punto di vista operativo, proprio il concetto di apprendimento
per competenze accolto dalle Indicazioni Nazionali e che, assieme alla
sperimentazione attiva, alla discussione e all'apprendimento cooperativo,
acquista un significato particolare.
La nostra scuola fa inoltre riferimento alle linee metodologiche che si
avvicinano al peer tutoring. Il merito di aver accostato il mondo
dell’insegnamento verso questo tipo di organizzazione spetta sicuramente a
due filosofi e pedagogisti inglesi, A. Bell e J. Lancaster. Essi hanno ideato una
forma di aiuto reciproco tra coetanei, che porta gli stessi bambini protagonisti
ad imparare una serie di abilità di relazione, a sviluppare le loro abilità
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cognitive e ad acquisire nuove conoscenze.
Il peer tutoring prevede la presenza di due figure, il tutor e il tutee. Il primo,
più avanti negli apprendimenti e nelle abilità, sostiene e aiuta il tutee,
solitamente più indietro negli apprendimenti per minore età o per difficoltà
cognitive.
In questo processo di mutuo aiuto si mettono in luce gli effetti positivi per
entrambi i soggetti: il miglioramento nelle abilità scolastiche, nel concetto di
sé e nelle abilità comportamentali. Nello specifico il tutor consolida i suoi
apprendimenti e migliora nelle prestazioni, perché si sente riconosciuto come
più abile e questo accresce la sua autostima e la motivazione ad apprendere;
il tutee, in virtù dello scambio comunicativo con il tutor, acquisisce più
rapidamente i repertori linguistici e le abilità di comunicazione; entrambi
migliorano la motivazione verso gli impegni scolastici; migliora pure il clima di
classe e l’insegnante ha più spazi per coordinare, progettare e indirizzare
l’attività didattica.
Affidare, dunque, un compagno più piccolo a uno più esperto nello svolgere
una routine o un’attività di laboratorio rientra nelle esperienze di peer
tutoring che costituiscono un’importante occasione formativa per entrambi i
soggetti coinvolti.
INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE
ATTIVITÀ MOTORIA
Il progetto di attività motoria consente al bambino la sperimentazione e il
potenziamento degli schemi motori di base e lo sviluppo dello schema corporeo
attraverso il gioco strutturato, individuale o di gruppo, e permette una corretta
percezione spazio-temporale in rapporto a sé e agli altri. E' un progetto d'intersezione
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che insiste sul campo di esperienza “Il Corpo in Movimento”, la cui Competenza Chiave
Europea di riferimento è “Consapevolezza ed espressione Culturale-il Corpo e il
Movimento.”
Obiettivi formativi e competenze attese
I traguardi di sviluppo delle competenze a cui mira il progetto sono: - prova piacere nel
movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di
gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni
ambientali all'interno della scuola e all'aperto; - controlla l’esecuzione del gesto, valuta
il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza,
nella comunicazione espressiva; - riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e
rappresenta il corpo fermo e in movimento. (Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia 2012)
DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI
Gruppi classe Esterno
Risorse Materiali Necessarie:
Laboratori: Musica
Strutture sportive: SALONE MULTIFUNZIONALE
Approfondimento
FINALITÀ
Le attività proposte in questo progetto permettono esperienze CORPOREE e
DI MOTRICITÀ, che contribuiscono alla crescita e alla maturazione
complessiva dei bambini promuovendo la presa di coscienza del valore del
corpo inteso come componente della personalità in tutte le sue forme e
condizioni: funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica.
Il percorso aiuta il bambino a:
- percepire il potenziale comunicativo ed espressivo della propria corporeità,
a maturare condotte che gli consentono una buona autonomia nella
gestione della giornata a scuola;
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- riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e ad adottare pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione;
- provare piacere nel movimento e sperimentare schemi posturali e motori,
ad applicarli nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli
attrezzi, e ad adattarli alle situazioni ambientali all'interno della scuola;
- controllare l’esecuzione del gesto, a valutare il rischio, a interagire con gli
altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione
espressiva.
LABORATORIO DI LINGUA INGLESE
Il laboratorio di lingua inglese è un percorso di sensibilizzazione del bambino ad un
codice linguistico diverso da quello materno e contemporaneamente ad una cultura
“altra”, per offrire un’ulteriore occasione di crescita nella formazione globale del
bambino in un’ottica di interculturalità.
Obiettivi formativi e competenze attese
Le attività proposte all'interno del laboratorio di lingua inglese mirano al
raggiungimento dei seguenti obiettivi finali: • L’avvio alla funzione comunicativa della
lingua. • L’acquisizione di competenze linguistiche specifiche e adeguate all'età
dell’alunno. • La formazione educativa globale del bambino. Condizione necessaria al
raggiungimento di tali obiettivi è la presenza costante e sempre alta di una forte
motivazione, l’unico elemento che stimola, nutre e sostiene l’apprendimento.
L’obiettivo primario di tale percorso, quindi, è soprattutto far sì che il bambino
familiarizzi con la lingua inglese in modo piacevole e divertente, sostenuto da
un’interazione affettiva forte, stimolante e ‘magica’ con l’insegnante, senza la presenza
di generatori di ansia ( i cosiddetti “filtri affettivi”), affinché si crei una motivazione
positiva ed un interesse vivo per una lingua diversa, che si ponga a base dello studio
futuro.
DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI
Gruppi classe Esterno
Risorse Materiali Necessarie:
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Aule: AULA MULTIFUNZIONALE
Approfondimento
LINEE METODOLOGICHE
Il laboratorio di lingua inglese utilizza un approccio centrato sul bambino e
definito a spirale: l’acquisizione dell’inglese parte dal bambino e dalle sue
esperienze, per costruire progressivamente l’acquisizione di competenze
linguistiche sempre più ampie ed articolate senza mai perdere di vista ciò
che è stato appreso in precedenza.
La dimensione ludica definisce il contesto entro cui il progetto si sviluppa e
dà forma all'ambiente di apprendimento, nel quale “ il gioco della
comunicazione” sollecita la vita di relazione e nel quale la L2 diventa lo
strumento per “agire “ e per “fare le cose”. Non si tratta solo di proporre
giochi più o meno strutturati che abbiano la lingua come oggetto di
insegnamento, o finalizzati a vivacizzare l’incontro, quanto piuttosto di
proporre attività linguistiche che abbiano le caratteristiche tipiche del gioco.
Tutte le situazioni di apprendimento avvengono in un setting immaginario, l’
“English garden”, dove la fantasia e la magia, diventano realtà significante
per il bambino e predispongono un’atmosfera priva di ansia e alla portata di
tutti i bambini, in modo tale che possano vivere con serenità esperienze
motorie, linguistiche ed emozionali. Ciò al fine di salvaguardare la base
motivazionale.
La continuità motivazionale è garantita anche da un personaggio mediatore,
che introduce le attività e funge da raccordo tra le varie unità; esso diventa il
tramite carico di affettività, ludicità e magia attraverso il quale i bambini in
questo magico viaggio di suoni, parole, colori, movimento, feste e tradizioni,
scoprono un mondo diverso ma simile al loro.
PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE
Il progetto di educazione musicale si inserisce in un vissuto del bambino caratterizzato
dalla compresenza di stimoli sonori diversi, il cui eccessivo e disorganico sovrapporsi
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FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
può comportare il rischio sia di una diminuzione dell’attenzione e dell’interesse per il
mondo dei suoni, sia un atteggiamento di ricezione soltanto passiva. La scuola
dell’infanzia può quindi svolgere un’essenziale funzione di riequilibrazione, di
attivazione e di sensibilizzazione, offrendo ai bambini proposte che consentono loro di
conoscere la realtà sonora, d’orientarvisi, di esprimersi con suoni e di stabilire per il
loro tramite relazioni con gli altri.
Obiettivi formativi e competenze attese
Gli obiettivi principali sono: - la comprensione della natura e del fenomeno del suono -
l’esplorazione dell’io sonoro - l’educazione sensoriale all'ascolto - la socialità del suono
- la creatività interpretativa e produttiva
DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI
Gruppi classe Esterno
Risorse Materiali Necessarie:
Aule: AULA MULTIFUNZIONALE
AZIONI DELLA SCUOLA PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA
ANALISI DEL CONTESTO PER REALIZZARE L'INCLUSIONE SCOLASTICA
Le diverse abilità e i bambini diversamente abili
La nostra scuola è una scuola inclusiva che accoglie e impara a vivere con le
differenze e le diversità che diventano ricchezza per valorizzare e promuovere
l’identità personale e culturale di ciascuno.
Per essere una scuola inclusiva, facciamo riferimento alle “Linee guida per
l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” (legge n. 18 del 3/3/2009)
elaborata dal Ministero dell’Istruzione. Nelle Linee Guida troviamo una serie
di direttive che ci aiutano a migliorare il processo d’inclusione degli alunni con
disabilità. Troviamo, infatti, scritto che:
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FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
“L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità … non può adagiarsi su
pratiche disimpegnate e adempimenti burocratici che ne svuotano il senso
pedagogico, culturale e sociale. La scuola, infatti è una comunità educante,
che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni
relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo.
Una scuola non solo per sapere dunque, ma anche per crescere, attraverso
l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità autonomia, nei margini delle
capacità individuali, mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo
costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione.
In questo senso si configura la norma costituzionale del diritto allo studio,
interpretata alla luce della legge 59/1997 e del DPR 275/1999, da intendersi
quindi come tutela soggettiva affinché le istituzioni scolastiche, nella loro
autonomia funzionale e flessibilità organizzativa, predispongano le condizioni
e realizzino le attività utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli
alunni.”
La nostra scuola vuole valorizzare le potenzialità di tutti gli alunni e dar loro le
opportunità di procedere serenamente nel percorso educativo facendo in
modo che si sentano accolti, valorizzati, amati e messi nelle condizioni di dare
tutto ciò che possono.
Gli studi di H. Gardner hanno consentito il passaggio dal concetto di
“intelligenza” a quello di “intelligenze multiple”, indicandoci come la ricerca
dell’originalità presente in ciascuno, sia il punto dal quale partire per poter
pensare in termini di progetti rivolti allo sviluppo delle potenzialità di ognuno.
Assumere questa tesi, contribuisce ad accostarsi all'alunno diversamente
abile come ad un individuo che ha un suo percorso di sviluppo e di
apprendimento che va a comporre un profilo di crescita e di realizzazione
personale le cui linee di sviluppo e di maturazione si realizzano nella stessa
persona con tempi diversi.
Per avvalorare questa tesi e sostenere e accompagnare i bambini con
difficoltà nella loro crescita, dal 2007 il nostro organico comprende anche
un’insegnante di sostegno che condivide con i colleghi i compiti professionali
e le diverse responsabilità; non è una figura esclusiva per l’alunno in difficoltà,
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FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
ma è un insegnante utile per attivare le forme di sostegno che la comunità
educante deve offrire. Ha il ruolo fondamentale, sostenuta dall'intero collegio
docenti, di tessere reti di relazione con i famigliari, con le figure del territorio,
con l’equipe coinvolta e con gli operatori socio-sanitari.
Il diritto all'istruzione e all'educazione dell’alunno con disabilità per legge
dev'essere concretizzato seguendo alcuni fondamentali passaggi che rendono
la scuola a tutti gli effetti inclusiva.
Il primo atto che accompagna l’ingresso del bambino diversamente abile nella
scuola è la certificazione (attestazione di un deficit secondo il sistema
diagnostico vigente) che contiene la diagnosi funzionale (descrizione analitica
della compromissione funzionale dello stato psico-fisico del bambino)
fondamentale per poter ottimizzare gli interventi. Sulla base di questo
documento, infatti, si stende il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F), che pone
in evidenza le potenzialità del bambino consentendo la progettazione del
Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.).
In aggiunta a questi importanti documenti si elabora la Programmazione
Individualizzata e si compila la Cartella Pedagogica; la prima sviluppa le
diverse aree educative facendo riferimento alla progettazione annuale della
scuola; la seconda è uno strumento di osservazione e registrazione dell’iter
scolastico dell’alunno certificato, in un’ottica di condivisione e continuità tra le
equipes educative che si susseguono nell'affiancamento dell’alunno. Per fare
ciò mettiamo in atto degli incontri tra insegnante di riferimento, di sostegno,
le operatrici, la famiglia e l’equipe socio-sanitaria per progettare-monitorare-
verificare il P.E.I.. In genere si tratta di 2/3 incontri all'anno, ma il numero varia
flessibilmente a seconda delle necessità del bambino e della scuola.
La nostra scuola accoglie quindi le diversità, come una ricchezza per
valorizzare e promuovere l’identità personale e culturale di ciascuno.
Bambini stranieri e sguardo interculturale
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FORMATIVA SCUOLA MATERNA NON STATALE "SANT'ANTONIO"
La presenza di bambini e famiglie che provengono da altre nazioni e altre
culture ci pone di fronte alla nostra storia, obbligandoci a riflettere sui
fondamenti della nostra cultura e ci ricorda che ognuno di noi è portatore di
una sua storia che ha contribuito e contribuisce allo sviluppo della sua
identità.
La scuola si apre ad un territorio che ha visto il passaggio da una società
monoculturale ad una società multiculturale.
Incontrarsi attorno al valore della persona e aprirsi all'incontro tra culture
significa costruire insieme una società interculturale.
La scuola assume come strategia e linea guida lo sguardo interculturale che
apre al dialogo mettendo al centro la persona e valorizzando la storia di
ognuno per costruire una storia comune di cui ogni bambino è una parola
importante.
La diversità di ognuno diventa, allora, risorsa e ricchezza per tutti.
Modalità per l’accoglienza dei Bambini stranieri:
• vengono attivati momenti di conoscenza del bambino e della sua
famiglia.
• si concordano, possibilmente con l’aiuto di un mediatore culturale
(richiesto attraverso l’Assistente Sociale del Comune di Albignasego), le
modalità dell’inserimento nella scuola;
• viene fatto conoscere l’ambiente e spiegate le sue regole.
La priorità degli interventi didattici, accanto all'accoglienza e alla
socializzazione, sarà centrata sulla conoscenza della lingua italiana per
permettere la relazione e la partecipazione alle attività specifiche svolte in
sezione.
Il 27 dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva relativa agli “Strumenti di
intervento per alunni con bisogni educativi speciali ed organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica” (B.E.S.) che precisa la strategia della
scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all'apprendimento per
tutti gli alunni in situazione di difficoltà.
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