PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA PARITARIE DELLA FONDAZIONE POMIGLIANO INFANZIA ONLUS 2019/2022

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PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA PARITARIE DELLA FONDAZIONE POMIGLIANO INFANZIA ONLUS 2019/2022
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
               2019/2022
 DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE
DELLA FONDAZIONE POMIGLIANO INFANZIA
               ONLUS

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PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA PARITARIE DELLA FONDAZIONE POMIGLIANO INFANZIA ONLUS 2019/2022
Il presente P.T.O.F. è stato redatto dal Collegio Docenti in data …………

Ed approvato dal Consiglio direttivo della Fondazione Pomigliano Infanzia

                                                Premessa

Le scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Gennaro Donato
Guadagni” della Fondazione Pomigliano Infanzia sono scuole paritarie.
La legge definisce “scuole paritarie” (Legge 10 marzo 2000, n.62 “Norme per la parità scolastica e
disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti
locali che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali
dell'istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da
requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima.
Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie
concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale
contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a
sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18
marzo 2003 “Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia
di parità scolastica”).
La riforma del sistema nazionale d'istruzione (Legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti“),
stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia, in quanto scuole paritarie, elaborino tale piano,
nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla normativa vigente
(Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art.
21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59).
Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le scuole
adottano nell’ambito della loro autonomia.
Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre.
Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia della Fondazione Pomigliano Infanzia, coerente con gli
obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale dalle “Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (M.I.U.R., settembre 2012), è
stato elaborato dal Collegio dei Docenti in data ……………..                    ed approvato dal Consiglio
direttivo.
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La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità
attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul
riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a
perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali.
In sintesi il PTOF COSTITUISCE:
       Un impegno per l’intera comunità scolastica;
       Un’intesa scuola – famiglia – territorio.

SPECIFICA:
       Finalità e valori educativi della scuola;
       Modalità di utilizzo delle risorse umane e materiali;
       Scelte ed innovazioni metodologiche;
       Documentazione.

PIANIFICA:
       Il tempo scuola;
       Le attività educative e didattiche;
       L’utilizzo degli spazi, dei laboratori, delle attrezzature e dei sussidi disponibili.

ORGANIZZA:
       La formazione delle classi;
       Le funzioni del personale docente e non docente.
                              PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

Organizzazione dell’orario delle attività della scuola.
La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alla ore 17.00
Il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00

STAFF ORGANIZZATIVO
•       Rappresentante legale e Presidente della Fondazione Pomigliano infanzia: Ciro Cozzolino
•       Vicepresidente         : Enrica Sorrenti
•       Direttore      : Pasquale De Cicco
•       Coordinatore educativo-didattico plesso Gennaro Donato Guadagni: Arturo Mattiacci
Consiglieri Cda
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•     Ada Mattiello
•     Antonio Romano
•     Caterina Di Costanzo
•     Antonio Esposito
Collaboratori:
•     Referenti dei plessi
Personale ATA
•     Operatrice Amministrativa: Loredana Pilotto
RISORSE UMANE:
•     Insegnanti: 19
•     Educatrici: 5
•     Assistenti all’infanzia: 5
•     Accudienti: 4
•     Cuochi: 4
•     Addetta mensa: 2
•     Portieri: 3
•     Addetti alla pulizia: 6
FUNZIONI STRUMENTALI
       Nome e Cognome              Ruolo       Ruolo nel Comitato di miglioramento
De Cicco Pasquale                  Direttore   Responsabile dell’organizzazione e delle risorse umane

Sgambati Rosa                      Docenti     RAV
Ceglia Consiglia
De Falco Francesca

                                               Responsabili uscite didattiche
Caiazzo Carolina                   Docenti
Candice Liona
Di Monda Margherita

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Rea Rosa Pasqua                  Docenti           Responsabili Continuità
Romano Angela
Pirozzi Silvia

De Cicco Antonietta              Docenti           GLI
Bellavia Giuseppina
Scarfone Simona

        Analisi socio-territoriale e del contesto
Le scuole dell’infanzia della Fondazione “Pomigliano Infanzia Onlus” si trovano ubicate nel
Comune di Pomigliano D’Arco in provincia di Napoli.

La popolazione locale registrata negli ultimi dati I.S.T.A.T. del 2012 è pari a 39.934 abitanti. La
presenza di stranieri residenti a Pomigliano è pari a 648 unità, con varia provenienza geografica. Le
attività industriali del territorio occupano circa il 60% della forza lavoro costituendo una realtà
importante. Il paese è inserito in modo attivo e propositivo nell’Ambito Provinciale 4 Acerra –
Pomigliano; nell’Ambito Territoriale Regionale Napoli 12; nel Consorzio “Città del Fare”, struttura
nata da un patrimonio comune di risorse istituzionali, naturali, culturali, sociali ed economiche e
costruita nella condivisione di percorsi e strategie di sviluppo “dal basso”. La “Città del fare” è un
importante Sistema Locale di Sviluppo di dieci Comuni dell’area a nord-est di Napoli, che hanno
sperimentato la convenienza a “fare coesione” istituzionale e sociale per accompagnare la crescita
delle comunità amministrate con l’utilizzo dei fondi europei, regionali, provinciali e comunali e di
ogni altra risorsa disponibile sul territorio (industriale, territorio, di formazione, di volontariato …).

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Il territorio è servito da un’importante “Biblioteca Comunale”; dalla “Biblioteca dei Ragazzi”; dalla
libreria “Feltrinelli Point”; dal Museo della Memoria; dal parco pubblico “Giovanni Paolo II”; dai
Giardini D’Infanzia; dai vari centri sportivi e polisportivi comunali e privati. Di notevole
importanza è l’A.G.V.H. O.N.L.U.S. – Associazione Genitori Volontari degli handicappati – che
promuove e organizza iniziative tese a facilitare l’integrazione sociale delle persone diversamente
abili. Per tale finalità, l’A.G.V.H. svolge attività laboratoriali il cui obiettivo è attuare terapie di tipo
occupazionale con laboratori di: taglio, cucito e ricamo; attività manipolative, disegno e pittura;
laboratori di informatica.
Dalla valutazione dei dati del territorio emergono i compiti dell’istituzione scolastica e delle scuole
dell’infanzia “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Gennaro Donato Guadagni” che
sottoscrivono con l’utenza un patto di formazione che da una parte garantisca a tutti pari
opportunità di crescita culturale e sviluppi in armonia la persona in tutte le sue potenzialità e,
dall’altra, sia rigoroso e adeguato alle richieste di un contesto locale allineato alle punte avanzate
degli sviluppi nazionali, regionali e provinciali, le cui esigenze di sviluppo necessitano di una seria
formazione indirizzata verso gli ambiti scientifici, di alta tecnologia, della creatività meta cognitiva.

    1. Descrizione dell’utenza

In generale l’ambiente socio economico e culturale dell’utenza che frequenta le scuole dell’infanzia
della “Fondazione Pomigliano Infanzia” è medio alto. La maggioranza della popolazione che
fruisce dei servizi scolastici ha residenza nel Comune di Pomigliano D’Arco, anche se le scuole
sono pronte a raccogliere i bisogni di un bacino di utenza più ampio ed eterogeneo; come avviene,
ad esempio, nel mese di luglio, attraverso l’organizzazione del “campo scuola”. I nuclei familiari
dei bambini appartengono ad uno status sociale medio – alto, dove l’80% circa delle madri sono
impegnate in lavori sia di tipo impiegatizio che di libera professione. I genitori sono molto attenti,
non solo alla funzionalità del servizio, ma anche ai progressi, alle problematiche e alle richieste dei
loro bambini. Essi risultano propositivi e critici nei confronti dei percorsi da intraprendere,
sottolineando il loro bisogno di essere consapevoli e partecipi della formazione ed educazione dei
loro figli, favorendo, in questo modo, la continuità educativa e di sviluppo globale della personalità
dei bambini.

    2. Organizzazione e documentazione
3.1 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Duchessa E. D’Aosta”
L'Ambiente in cui si opera:

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La scuola dell' infanzia Duchessa Elena d'Aosta è collocata presso la via M.R. Imbriani, nel comune
di Pomigliano d'Arco (NA).

SPAZI INTERNI ED ESTERNI

Spazi interni:

PIANO TERRA

      Quattro sezioni di simili dimensioni, organizzate in angoli strutturati (manipolazione, gioco
       simbolico, costruzione, collage, disegno,ecc.) , c'è da dire che      la sezione dedicata ai
       bambini e le bambine di 2 anni è organizzata con angoli morbidi,tappeti, palestrina,ecc. e
       una zona dedicata al solo riposino pomeridiano.
       un grande corridoio;
       un refettorio;
       una cucina;
      bagno per i maschietti e un fasciatoio
      bagno per le femminucce e un fasciatoio
PRIMO PIANO

      un’ampia palestra allestita con materiale adeguato alla pratica psicomotoria
      Segreteria;
      Presidenza;
      Aula adibita a laboratorio;
      Sala docenti
      Sala riunioni
       un lungo corridoio;
Spazi esterni

      Il giardino è ampio, ombreggiato e allestito con giochi di legno strutturati. Comprende:
       tunnel, casa di legno, altalena, giochi vari
      Agorá

Organizzazione
            SEZIONI                          DOCENTI                            ALUNNI
      Primavera (2 anni)                  Due educatrici                         25
      Pesciolini (3 anni)                 Due insegnanti                         27
                                           Due insegnanti                         28
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   Orsetti (4 anni)                      Due insegnanti                             26
       Delfini (5 anni)

Sono inoltre presenti in istituto 4 Assistenti all’infanzia, 3 collaboratori scolastici, 2 cuochi, 1
Direttore didattico, 1 Responsabile segreteria amministrativa

Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 17:00, il sabato dalle 8,30
alle 12,00.
3.2 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Andreina Caiazzo”
La scuola dell’infanzia “Andreina Caiazzo” si trova in via Terracciano presso il Comune di
Pomigliano D’Arco (NA).
La struttura si sviluppa su un piano rialzato al quale si accede attraverso un piccolo cortile.
All’entrata della scuola c’è un ingresso che fa da filtro agli ambienti interni ed una sala desktop
all’interno della quale poter dare informazioni alle famiglie. Subito dopo si apre un corridoio su cui
si affacciano tre aule, due destinate alle attività didattiche della scuola dell’infanzia e una dedicata
alla sezione primavera. Sono presenti due bagni con relativi servizi e fasciatoi. All’ingresso è
presente un ascensore adiacente alle scale che portano al piano seminterrato dove si apre un’ampia
sala per la refezione, una saletta per laboratori, in fondo alla sala refettorio c’è il locale cucina.
Al refettorio si può accedere anche dall’esterno con una rampa. Alle spalle della scuola c’è un
cortile esterno dove sono presenti alcune giostre per i bambini: scivolo, dondoli, trenino.

             SEZIONI                            DOCENTI                               ALUNNI
       Primavera (2 anni)                    Due educatrici                            25
       Pesciolini (3 anni)                   Due insegnanti                            18
       Orsetti (4 anni)                      Due insegnanti                            14
       Delfini (5 anni)                      Due insegnanti                            18

Sono, inoltre, presenti nella scuola un cuoco e un aiuto cuoco; due assistenti all’infanzia; una
ausiliaria.
Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 17:00; il sabato dalle 8,30
alle 12,00.

3.3 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Gennaro Donato Guadagni”
La scuola dell’infanzia “Gennaro Donato Guadagni”si trova in via Roma, 6 presso il Comune di
Pomigliano D’Arco (NA).

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La struttura si sviluppa su un unico livello a cui si accede attraverso una corte asfaltata adiacente ad
un giardino con, tra gli atri, due alberi di pepe rosa. Alla scuola si accede attraverso alcuni gradini
e/o una pedana (che elimina le barriere architettoniche). L’ingresso funge anche da studiolo ove
sono posti alcuni piccoli divanetti, una scrivania, una poltrona, due mobili e due bacheche una
contente le routine giornaliere delle quattro sezioni e un’altra con gli avvisi. Dopo l’ingresso si apre
un ampio corridoio ad elle a destra si trovano due sezioni: una per i bambini di quattro anni; ed una
per i bambini di tre anni; entrambe hanno due ampie finestre e sono ben illuminate. Attigua alla
sezione dei tre anni c’è un piccolo locale ripostiglio. Sul lato opposto alle due sezioni ci sono due
bagni uno per le femminucce e uno per i maschietti, con i relativi servizi igienici e un fasciatoio
ciascuno. Sull’altro lato della elle sono presenti altre due sezioni una per i bambini di due anni,
molto ampia; e una per i bambini di cinque anni. Di fronte a queste due sezioni ci sono il locale
refettorio e il locale cucina che presenta uno spogliatoi e un piccolo bagno.
All’esterno altre alla corte e al giardino presenti vicino all’ingresso alle spalle della struttura si apre
un ampio giardino con un’area attrezzata con giostrine.
Organizzazione:
             SEZIONI                           DOCENTI                               ALUNNI
       Primavera (2 anni)                   Due educatrici                            27
       Pesciolini (3 anni)                  Due insegnanti                            24
       Orsetti (4 anni)                     Due insegnanti                            19
       Delfini (5anni)                      Due insegnanti                            22

Sono, inoltre, presenti nella scuola un cuoco ed un aiuto cuoco; tre assistenti all’infanzia; due
ausiliarie.
Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 17:00; il sabato dalle 8,30
alle 12,00.

    3. Modalità di rapporto con le famiglie
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 specificano che: “i bambini giungono alla scuola
dell’infanzia con una storia: in famiglia, al nido di infanzia, o nella sezione primavera hanno
imparato a muoversi e ad entrare in contatto con gli altri; hanno sperimentato le prime e più
importanti relazioni… le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo
dei bambini.”. Le scuole dell’infanzia per rispondere ai bisogni dei bambini e delle bambine e per
condurli ad una crescita armonica, assicura la continuità dell’esperienza educativa costruendo un
clima di dialogo e di cooperazione con le famiglie.

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La partecipazione attiva delle famiglie alla vita della scuola e al suo progetto educativo si
concretizza attraverso:
      Incontri periodici collettivi con le docenti;
      Coinvolgimento in attività specifiche durante occasioni e feste particolari;
      Organizzazione di un sistema informativo efficace attraverso avvisi in bacheca,
       comunicazioni telefoniche, avvisi personali e sito internet della Fondazione;
      Possibilità di colloqui individuali con docenti, previo appuntamento.
Per favorire un inserimento graduale e sereno per ciascun bambino nuovo iscritto nel contesto
scolastico, è previsto nella fase della prima accoglienza l’ingresso delle famiglie con un orario
concordato e flessibile.

   4. Assemblea annuale di programmazione e verifica
5.1 Incontro scuola Famiglia
Dell’Assemblea di Sezione fanno parte tutti i docenti della sezione e tutti i genitori dei bambini e
delle bambine iscritte. Essa si riunisce almeno tre (Ottobre, Gennaio, Maggio) volte l’anno ed ha lo
scopo di permettere ai docenti di parlare con i genitori per renderli partecipi delle scelte
pedagogiche e didattiche, del funzionamento della scuola e di specifiche iniziative. Di norma è
convocata dai docenti di sezione e ha valore di verifica trimestrale.

5.2 Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione interviene sui temi e i problemi che il funzionamento e la vita della
scuola propongono, comprese le scelte educative.
Nello specifico, fatte salve le competenze pedagogico-didattiche delle insegnanti, ha le seguenti
attribuzioni:
      Formula pareri sulle linee della programmazione pedagogica e collabora allo sviluppo dei
       rapporti scuola/famiglia/territorio;
      Formula proposte sulla manutenzione, rinnovo e ampliamento delle strutture, dei locali,
       degli impianti, sulla loro conservazione secondo le esigenze funzionali e pedagogiche della
       scuola;
      Formula proposte e suggerimenti in merito all’acquisto di attrezzature tecnico-scientifiche e
       di materiale didattico;
      Può convocare le conferenze annuali.
Composizione del Consiglio di amministrazione:
                                                   10
   Il Presidente della Fondazione;
      Il Vice Presidente;
      Il Direttore;
      I Membri del consiglio di amministrazione;

Il Consiglio si riunisce periodicamente su richiesta scritta e motivata del Presidente e/o del
Direttore; o straordinariamente su richiesta motivata di 1/3 dei componenti.
Le riunioni sono valide con la presenza della maggioranza dei membri; tutte le decisioni dovranno
essere prese a maggioranza dei presenti.

   5. Calendario scolastico
Il calendario scolastico è stabilito dalle Regioni nei limiti dei 200 giorni scolastici. I Consigli di
Istituto (Comitato di gestione) possono stabilire alcuni adattamenti del calendario come specificato
ai sensi dell'art. 5 comma 2 del DPR 275/99: "Gli adattamenti del calendario scolastico sono
stabiliti dalle istituzioni scolastiche in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta
formativa, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico
esercitate dalle Regioni a norma dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 31
marzo 1998, n. 112"
Il calendario scolastico sarà reso noto all’inizio dell’anno scolastico fatti salvi alcuni giorni di
chiusura:
      1 Novembre (festa di tutti i Santi);
      8 Dicembre (Immacolata Concezione)
      25 Dicembre (Natale)
      26 Dicembre
      1 Gennaio (Capodanno)
      6 Gennaio (Epifania)
      14 Gennaio (festa del Santo Patrono);
      Lunedì in Albis
      25 Aprile (festa della Liberazione);
      1 Maggio (festa dei lavoratori);
      2 Giugno (festa della Repubblica);
      Dal 1 al 31 Agosto.

                                                 11
6. Regolamento e Carta dei Servizi
Per gli approfondimenti in merito al Regolamento e alla Carta dei Servizi si rinvia alla lettura degli
allegati n. 1 e n. 2.

    7. Il Collegio dei Docenti
Ai sensi del D.P.R. 275/1999 si costituisce il Collegio dei Docenti che è organo omogeneo perché
ne fanno parte tutti i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso ogni istituto. Il collegio è
presieduto dal Dirigente Scolastico (Direttore Didattico) o da un suo delegato (coordinatore).
Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'istituto. In particolare, cura la
programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della
scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di
favorire il coordinamento interdisciplinare.
       Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun
        docente;
       Formula proposte al dirigente per la formazione, la composizione delle classi e
        l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo
        svolgimento delle altre attività scolastiche;
       Delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la
        suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi;
       Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell' azione didattica per verificarne
        l'efficacia in rapporto agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune
        misure per il miglioramento dell'attività scolastica;
       Provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe e, nei limiti delle
        disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di istituto, alla scelta dei sussidi didattici
        adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in
        conformità a quanto previsto dal D.P.R. 275/1999;
       Elegge i suoi rappresentanti;
       Elabora il Piano Triennale dell’offerta Formativa, secondo quanto stabilito dalla Legge
        107/2015.

Il Collegio è convocato dal Dirigente Scolastico (direttore didattico) o, su richiesta, da 1/3 dei
docenti, con almeno 5 giorni di preavviso. La comunicazione scritta, controfirmata dai docenti,
contiene la data della riunione, l'orario di inizio e l'O.d.G. Tutte le delibere approvate dovranno
essere rese operative dai Consigli di Classe e dai singoli docenti.
                                                   12
All'interno del Collegio Docenti, sono individuate le Funzioni Strumentali all'insegnamento ed
eventuali fiduciarie di plesso.

9 Finalità generali del PTOF
Il PTOF delle scuole della fondazione “Pomigliano Infanzia” si caratterizza per alcune linee di
fondo ed impegni concreti, al fine di rispondere ai bisogni formativi degli alunni e alle domande del
contesto sociale, nel pieno rispetto delle Indicazioni Nazionali:
      Sviluppare ed incentivare l’interesse, la curiosità e la motivazione ad apprendere;
      Insegnare a trasferire conoscenze e competenze da un campo all’altro del sapere per favorire
       negli alunni la formazione del pensiero critico;
      Sviluppare negli alunni la responsabilità, l’autonomia, l’abitudine all’impegno, un efficace
       metodo di studio;
      Favorire il raggiungimento di obiettivi educativi parallelamente a quelli didattici;
      Garantire il successo formativo di tutti gli alunni differenziando la proposta formativa e
       adeguandola alle esigenze di ciascuno;
      Garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale;
      Realizzare un progetto educativo che assuma un ampio ruolo di promozione culturale e
       sociale;
      Portare ogni alunno a collaborare con tutti accettando le diversità;
      Riconoscere la differenza e l’uguaglianza delle opportunità come principi fondamentali
       dell’azione educativa;
      Aiutare gli alunni a superare con equilibrio e serenità eventuali difficoltà e insuccessi;
      Alimentare l’autostima, evidenziando le diverse potenzialità e le abilità di ciascuno
       attraverso l’esperienza attiva;
      Far crescere gli alunni in un ambiente sereno permettendo loro di comunicare ed essere
       ascoltati;
      Valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio;

                                                   13
   Offrire una scuola che sia aperta alle esigenze della società e insieme sia fonte di certezza e
        punto di riferimento;
       Coinvolgere l’intera istituzione scolastica nella definizione di una “Politica per la qualità”
        attraverso la definizione di obiettivi specifici di analisi, misurazione, miglioramento per la
        graduale implementazione del sistema qualità nella scuola, in coerenza con la piena
        attuazione dell’autonomia scolastica.

    8. GLI OBIETTIVI DEL PTOF

Analizzare, Recuperare, Potenziare …
…La Memoria
       Ricostruire e rivitalizzare le relazioni e i legami tra passato e presente;
       Studiare, conoscere e valutare il passato per costruire consapevolmente il futuro;
       Educare e formare cittadini capaci di scelte attive, libere e consapevoli.
…L’Autostima
       Acquisire progressivamente una positiva immagine di sé;
       Imparare a rispettare se stessi imparando a rispettare gli altri.
…La Comunicazione
       Conoscere le diverse forme di comunicazione e di linguaggio;
       Saper decifrare la realtà per poter comunicare in modo appropriato.

    9. L’OFFERTA EDUCATIVA E DIDATTICA
La formazione secondo un’ottica di rete non può prescindere dal dialogo con l’ambiente-territorio.
Essa è offerta attraverso l’esempio, la presa di coscienza del bisogno delle regole, la necessità di
rispettarle, di sentirsi parte del sistema. L’alunno è educato all’inclusione in un gruppo, in un
ambiente, in un sistema di conoscenza e comunicazione; è accompagnato nel cammino della
costruzione della propria identità, che passa attraverso il senso di appartenenza e si consolida
attraverso la conoscenza dell’ambiente e del territorio in cui si vive, alla sua “cura”, legata al
rispetto delle norme di civile convivenza.
L’offerta educativa si colloca principalmente all’interno della sfera delle relazioni e si propone un
insieme di indicatori di comportamento, che devono essere rispettati da ciascun adulto per poter
essere proposti agli allievi.
                                                    14
La nostra proposta educativa, da trasformare in un patto educativo, è finalizzata a creare delle
condizioni di benessere individuale e sociale attraverso un impegno teso a:
       Affrontare situazioni problematiche (circoscriverle, elaborare proposte di soluzione e
        verificarne la validità);
       Non trasferire i problemi particolari sul piano generale;
       Avere fiducia nelle capacità di comprensione degli altri e, quindi, non avere riserve nel
        chiedere aiuto;
       Mettere il proprio talento a disposizione degli altri e non avere timore di essere
        “protagonista dell’esperienza”;
       Esprimere il proprio punto di vista, provare a “negoziar”, evitando di accettare passivamente
        le proposte degli altri;
       Aver cura di noi stessi, delle persone che “abitano” con noi la scuola e dell’ambiente che ci
        circonda.
Più sinteticamente, le scuole dell’infanzia della “Fondazione Pomigliano Infanzia Onlus” fondano il
loro percorso-processo educativo degli alunni sul rispetto delle regole stabilite (Regolamento di
istituto, Carta dei Servizi) nei confronti di:
Persone
       Il rispetto e l’accettazione della persona (valorizzazione delle differenze);
       La conoscenza e il confronto con altre culture;
       La “cura” dei bambini;
       La valorizzazione dei comportamenti positivi.
Luoghi
       La cura e il rispetto dell’ambiente per un uso corretto dei diversi spazi;
       Il recupero della memoria storica attraverso gli oggetti;
       Il controllo degli sprechi e uno sviluppo ecocompatibile.
Il percorso educativo offerto ai bambini potrà essere trasferito alle famiglie attraverso i bambini
stessi, oppure essere sperimentato e promosso nell’ambito delle varie forme di dialogo individuale e
collettivo fra docenti e famiglie delle rispettive classi o attraverso iniziative di coinvolgimento dei
genitori in orario extrascolastico. La didattica è strettamente legata all’educazione: essa è l’insieme
di strumenti, percorsi, strategie, contenuti che il docente utilizza per condurre l’alunno verso la
maturità di futuro cittadino e verso la capacità di acquisire e sistematizzare conoscenze e abilità.
Affinché l’educazione e la didattica siano efficaci sono necessari due elementi fondamentali:
       Insegnanti preparati professionalmente, motivati alla propria crescita e a quella dei bambini;

                                                   15
   Adeguati ambienti di apprendimento.
Gli insegnanti motivati sanno:
      Instaurare buone relazioni con i bambini, con gli altri docenti, con le famiglie e con tutte le
       persone che entrano nella scuola;
      Riconoscere i propri limiti e trovare le strategie per superarli;
      Cercare di utilizzare i percorsi migliori per valorizzare e sviluppare le abilità degli alunni;
      Ampliare e condividere le proprie conoscenze, sia in termini di contenuti disciplinari, sia
       interdisciplinari, attraverso il confronto, l’aggiornamento, il lavoro di equipe;
      Creare adeguati ambienti di apprendimento;
      Cogliere nel bambino l’emozione del conoscere e indirizzarla in percorsi di apprendimento.
Occorre, in altri termini, che l’insegnante sia capace di percepire e indirizzare i tipi di intelligenza
degli allievi, per poter offrire loro attività molteplici e varie per consentire a ciascuno di sviluppare
la propria creatività, sostenendola con adeguate metodologie di lavoro. Per imparare occorre
possedere un metodo di apprendimento. Quello proposto dalle scuole dell’infanzia della Fondazione
insistono sulle capacità del saper pervenire a nuove conoscenze attraverso l’esperienza, saper
operare confronti e paragoni, mettere in relazione, chiedersi i perché, fare (anche procedendo per
tentativi ed errori), saper riflettere sul percorso di conoscenza e di azione per sapersi correggere
(meta cognizione).
Si offre in tal modo anche alla persona creativa (adulto o bambino) la possibilità di confrontarsi con
i problemi (cognitivi e relazionali), con lo scopo di organizzare una molteplicità di risposte e di
creare reti operative, sperimentali, scientifiche.

Gli ambienti di apprendimento sono molteplici e differenziati. Si tratta di offrire all’alunno un
sistema organizzato di ambiente di apprendimento che tenga conto:
      Della loro organizzazione secondo le categorie esterni-interni, grandi-piccoli, vuoti-
       attrezzati;
      Della loro gestione (orari, frequenza, regolamento interno);
      Dell’uso (concordato dal team docente) che ogni insegnante ne può fare, “inventando”
       percorsi didattici.
L’organizzazione didattica è impostata in modo da promuovere strutture e micro-organizzazioni di
decisionalità diffusa ed ha come obiettivi:
      La valorizzazione delle risorse umane;
      La gestione efficace ed efficiente delle risorse umane e finanziarie, degli spazi e dei tempi;
      L’attenzione a processi e prodotti facoltativi e significativi.
                                                     16
L’offerta didattica si articola in tre modalità di percorsi di apprendimento:
      Rete interna agli istituti (attivazione nelle e tra le classi);
      Rete esterna (con altre scuole, in collaborazione con enti, istituzioni, associazioni, soggetti
       pubblici e privati);
      Percorso di carattere opzionale e/o a integrazione del curricolo.

                              “Operare lentamente, non nella luce della spiegazione più convincente,
                                                                  ma nell’ombra di un lavoro condiviso”
                                                                                               P. Perticari
   10. CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia si configura come ambiente educativo che valorizza in una dimensione di
comunità il fare e il riflettere del bambino, sostenendone e alimentandone emozioni, sentimenti e
idee. Essa, pertanto, si pone come luogo d’incontro, di partecipazione e di cooperazione delle
famiglie, come spazio d’impegno educativo per adulti e bambini.
Il bambino cresce e matura in modo ottimale in una pluralità di contesti di vita, di relazioni, di
apprendimenti: la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, le realtà formative del territorio. Tali
significative coordinate relazionali, valoriali e cognitive gli consentono di strutturare l’identità,
rafforzare l’autonomia e accrescere le competenze.
                                       FINALITÀ GENERALI

Le Indicazioni Nazionali del 2012 stabiliscono che la scuola italiana persegue la finalità generale
dello sviluppo armonico e integrale della persona. In particolar modo la scuola dell’infanzia si
pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e li avvia alla cittadinanza.

            Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio
       io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in
       un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona
       unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio,
       alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo,
       appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni,
       abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
      Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare
       soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e
       frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed

                                                     17
emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad
       assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
      Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare,
       imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto
       tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e
       discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e
       condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con
       simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
      Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire
       progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della
       necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato
       sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di
       genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le
       fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente
       e della natura.

Competenze di base attese in uscita dalla scuola dell’infanzia

Al termine dell'intero percorso triennale della Scuola dell'Infanzia, è ragionevole attendersi che o
gni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale e
che costituiscano una "impalcatura" solida sulla quale poggiare i futuri apprendimenti che saranno
poi acquisiti nel successivo livello scolastico rappresentato dalla Scuola Primaria:
      Il bambino/a riconosce ed esprime le proprie emozioni, ha maturato una sufficiente fiducia
        in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando
        occorre sa chiedere aiuto.
      Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, ha sviluppato l'attitudine a porre e porsi
        domande di senso su varie questioni, coglie diversi punti di vista, riflette e negozia
        significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.
      Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime
        con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua Italiana.
      Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali
        e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
      Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca
        soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.
      E' attento alle consegne, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi
        realizzati e li documenta.
      Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di
        culture, lingue, esperienze.
      Ha raggiunto un buon livello di scolarizzazione che gli consente di gestire i tempi e le
        modalità della routine scolastica.

Direttamente originati da quelli generali, gli obiettivi specifici sono rimarcati dal sintagma “sapere,
saper fare, saper essere”, la cui esplicazione si trova nei traguardi per lo sviluppo delle
competenze coniugate nei singoli campi d’esperienza:
                                                  18
   Il sé e l’altro
   Il corpo e il movimento
   Immagine, suoni e colori
   I discorsi e le parole
   La conoscenza del mondo
                                     Il sé e l’altro
                      Traguardi per lo sviluppo delle competenze
   Il bambino :
   Partecipa alle attività in modo costruttivo e creativo;
   Si esprime con fiducia e in modo sempre più adeguato, sviluppa il senso dell’identità
    personale, percepisce le proprie esigenze;
   Conosce la propria storia personale e familiare, apprende tradizioni della propria comunità,
    apprezza altre tradizioni e culture, mostra rispetto e solidarietà;
   Ha una prima consapevolezza su diritti e doveri, condivide le regole del vivere insieme,
    riconosce istituzioni e servizi pubblici;
   Riflette, si confronta, pone domande su temi esistenziali, argomenta, dialoga e comincia a
    riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

                                 Obiettivi di apprendimento
           Anni 3                           Anni 4                             Anni 5
   Ricercare la relazione         Condividere spazi,                   Partecipare ai giochi in
    con l'adulto;                     oggetti e giochi;                   piccolo e grande gruppo;
   Partecipare alle attività      Collaborare per                      Collaborare per un
    proposte;                         realizzare un lavoro                lavoro comune;
   Avvicinarsi con interesse         comune;                            Vivere positivamente
    ai compagni,                   Affermare la propria                  nuove esperienze;
    partecipando ai loro              posizione nella                    Partecipare alle
    giochi;                           situazione di confronto;            proposte interagendo
   Accettare serenamente          Essere consapevole                    con gli altri;
    situazioni e materiali            della propria identità;            Interagire nel gruppo
    nuovi;                         Riconoscere i principali              esprimendo gusti e
   Mostrare sensibilità nei          stati d'animo su di sé e            preferenze;
    confronti di un                   sugli altri;                       Scoprire valori come la
    atteggiamento di               Riconoscere ed                        solidarietà, la
    gratificazione e                  esprimere le proprie                condivisione, l’amicizia;
    incoraggiamento;                  esigenze e gli stati               Conoscere e praticare
   Rispondere                        d'animo;                            gesti di cura verso i
    positivamente al               Riconoscere la propria                compagni;
    rimprovero;                       posizione all'interno              Riconoscere i sentimenti
   Mostrare fiducia nelle            della famiglia;                     descritti in una storia;
    proprie capacità;              Saper raccontare episodi             Interrogarsi sul senso e
   Riuscire a superare il            della vita quotidiana in            sul significato di fatti
    disagio emotivo dovuto            modo chiaro;                        quotidiani;
    al distacco dalle figure       Saper intervenire in                 Mettere a disposizione
    parentali:                        modo appropriato nelle              degli altri le proprie
   Memorizzare le più                discussioni                         cose;
                                               19
semplici regole di vita             Rispettare le regole                 Riflettere sulle proprie
          quotidiana (rispetto del             della convivenza civile e             azioni quotidiane;
          turno, ascolto                       scolastica;                          Accogliere la diversità
          condiviso...);                      Svolgere piccoli                      come valore positivo;
         Trattare con rispetto ciò            incarichi;                           Riconoscere che i diritti
          che appartiene agli altri;          Accogliere la diversità;              e i doveri sono
         Partecipare alla cura               Consolidare l'immagine                indispensabili per il
          dell'ambiente svolgendo              dell'insegnante come                  benessere;
          incarichi;                           adulto di riferimento;               Consolidare la capacità
                                              Riconoscere lo scorrere               di ascolto e di
                                               del tempo attraverso l’               attenzione;
                                               utilizzo del calendario di
                                               sezione;

                                    Immagini, suoni, colori
                            Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino :

                           del suono e li sperimenta;

                                        -sonori usando il corpo e produce semplici sequenze ritmiche.

                                          Obiettivi di apprendimento
            Anni 3                                     Anni 4                             Anni 5
 Eseguire giochi simbolici                Sperimentare con piacere
                                       l'utilizzo di diversi materiali .     Sperimentare accostamenti di
pittoriche.                                                                 materiali diversi;
                                       consegne dell'insegnante che
nell’ambiente circostante:             propone diverse tecniche             modi per realizzare un’opera
                                       pittoriche                           d’arte;
disegna
                                       deducendone rapporti di causa-       pittoriche diverse;
policromatici                          effetto e ricostruendo
                                       verbalmente le sequenze di una       forme e strutture;
varie tecniche grafico-pittoriche      breve storia
                                                                            forme;
attraverso le tecniche                 storia ascoltata e verbalizzarla .
espressive;                                                                 differenti modo di
                                       elaborato grafico secondo un         rappresentare;
realizzare oggetti;                    modello dato
                                                                            figura sfondo;
legati alla musica,                    i propri vissuti
                                                                            immagini con diverse forme
verbale con la mimica e la             paste modellabili                    espressive;
gestualità                                       con piacere e

                                                          20
attenzione la lettura di un         relazioni spaziali e delle
brani musicali e li riproduce        racconto                            proporzioni;

rumori prodotti con il corpo         brano musicale                      capacità espressive;
(battute mani e piedi, sequenze      accompagnandolo con gesti
vocali)                              appropriati                         legati alla musica;

associati all’ascolto di un brano.   accompagnandola con i gesti         fenomeno sonoro;

                                     con le mani o con strumenti         suoi parametri
                                     musicali                                       are e riconoscere
                                                                         suoni diversi .

                                                                         movimento.

                                  Il corpo e il movimento
                          Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino :
      Dimostra autonomia nel movimento e nella cura di sé;
      Riconosce i segnali del corpo e gli stati di benessere e/o di malessere;
      Si mette in relazione con gli altri, con lo spazio e con i materiali attraverso il corpo;
      Interagisce e partecipa a giochi individuali e di gruppo concordando regole;
      Controlla e coordina i movimenti nei giochi e nelle attività manuali;
      Prova piacere nel movimento;
      Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo;
      Controlla schemi posturali e dinamici;
      Si muove nello spazio anche in modo personale;
      Contribuisce alla costruzione di giochi motori, corporei, spaziali
      Conosce e rappresenta le diverse parti del corpo;

                                       Obiettivi di apprendimento
                Anni 3                             Anni 4                            Anni 5
       Acquisire corrette               Esprimersi con sicurezza              Mettere in moto
        abitudini rispetto                  e piacere nel gioco                  processi di scoperta
        all'alimentazione e alla            simbolico;                           rispetto al movimento;
        cura di sé.                      Raggiungere una                       Sperimentare con il
       Muoversi con sicurezza              completa autonomia                   corpo uso e
        nello spazio circostante            nelle routine;                       caratteristiche di alcuni
       Assumere e modificare            Consolidare la propria                 materiali;
        elementari schemi                   identità fisica e le                Riconoscere movimenti
        motori su imitazione                differenze con e tra i               e spazi potenzialmente
       Assumere e cambiare                 compagni;                            pericolosi;
        elementari schemi                Partecipare alle attività             Conoscere e percepire la
        motori su comando                   motorie di gruppo;                   funzione delle parti del
        verbale                          Imitare schemi posturali               corpo;
       Coordinare il proprio               fissi e in movimento,               Esprimere emozioni e
        movimento nel                       distinguendo tra                     sentimenti attraverso il
        camminare                           camminata e corsa                    corpo;
       Coordinare il proprio            Partecipare a giochi di               Camminare, correre e
                                                     21
movimento nel correre               movimento senza                     saltare su comando e in
      Manipolare vari                     esporsi a rischi evidenti           varie direzioni;
       materiali, impugnando               e rispettando le regole;           Esprimere stati d’animo
       correttamente il mezzo             Coordinare il proprio               con mimica e
       grafico                             movimento nello spazio              movimento;
      Seguire con lo sguardo il           rispetto ai compagni;              Imitare e riprodurre
       proprio gesto grafico              Raggiungere un                      movimenti semplici e
      Riconoscere le principali           coordinamento oculo-                complessi;
       parti del corpo su sé               manuale sufficiente per            Orientarsi nello spazio;
       stesso                              colorare dentro i bordi,           Eseguire percorsi
      Eseguire un primo                   punteggiare                         integrando gli schemi
       tentativo nel                       correttamente, ritagliare           motori;
       rappresentare la figura             lungo linee non                    Inventare e costruire
       umana.                              frastagliate                        affinando la manualità;
                                          Individuare e                      Affinare la
                                           riconoscere tutte le parti          coordinazione visuo-
                                           del corpo su di sé e                motoria e oculo-
                                           sull'altro;                         manuale;
                                          Rappresentare                      Rappresentare
                                           graficamente lo schema              graficamente lo schema
                                           corporeo nella posizione            corporeo nella posizione
                                           statica.                            statica e dinamica.

                                   I discorsi e le parole
                         Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino :
      Usa il linguaggio per esprimersi e comunicare;
      Dimostra fiducia nell’esprimere agli altri le proprie caratteristiche e inclinazioni;
      Ascolta con interesse storie poesie, filastrocche;
      Partecipa alle discussioni e interagisce verbalmente;
      Racconta, inventa, ascolta e comprende narrazioni;
      Usa il linguaggio verbale in modo appropriato e pertinente alle diverse situazioni;
      Arricchisce le proprie competenze lessicali;
      Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità
       dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia;
      Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta prime forme di comunicazione.

                                      Obiettivi di apprendimento
             Anni 3                              Anni 4                              Anni 5
      Pronunciare                      Comprendere la lingua                Usare parole
       correttamente tutti i               italiana usarla per                 appropriate per
       fonemi;                             esprimersi in contesti              descrivere
      Articolare ed eseguire              diversi.                            oggetti,situazioni o
       nella giusta posizione i         Comunicare                            spiegare le proprie
       movimenti bocca-                    verbalmente le proprie              scelte;
       fonatori.                           necessità .                        Usare il linguaggio per
      Superare la fase                 Usare la lingua per                   interagire e comunicare;
       "olofrastica" (parola-              interagire con adulti e            Rafforzare la capacità di
       frase);                             coetanei in                         parlare in modo
                                                   22
   Usare una frase                  conversazioni guidate             corretto;
    strutturata;                     dall’insegnante o                Partecipare attivamente
   Usare una coppia di              spontanee.                        e in modo pertinente
    parole (nome-azione)            Acquisire la                      alle discussioni;
    per esprimersi;                  consapevolezza che il            Raccontare esperienze
   Raccontare le proprie            confronto con gli altri           personali;
    esperienze di vita               necessita di regole.             Riflettere sulla funzione
    quotidiana;                     Memorizzare brevi                 del codice scritto;
   Memorizzare e                    poesie e filastrocche .          Arricchire il lessico e
    riprodurre semplici             Riflettere sul senso delle        riflettere sulla struttura
    filastrocche;                    parole, si interessa al           della frase;
   Prestare attenzione              significato di parole            Consolidare il piacere
    all'ascolto, comprende           nuove .                           della lettura;
    semplici consegne;              Cimentarsi in semplici           Ascoltare e
   Essere sensibile ai              drammatizzazioni.                 comprendere storie,
    linguaggi "differenti";         Sviluppare il piacere per         racconti, narrazioni;
   Produrre personali               la lettura e l’amore per il      Riorganizzare
    elaborati grafici                libro.                            verbalmente le fasi di
    cercando di dar loro un         Ascoltare con attenzione          una storia;
    significato.                     storie e racconti di vario       Percepire somiglianze e
                                     genere.                           analogie tra fonemi,
                                    Individuare i personaggi          sillabe e parole;
                                     principali di una storia         Stabilire associazioni
                                    Riordinare la sequenza            logiche;
                                     di una storia suddivisa in       Sperimentare la
                                     tre momenti consecutivi           produzione di rime;
                                    Scegliere e sfoglia libri        Sviluppare sensibilità
                                     leggendone le immagini.           verso il linguaggio
                                    Scoprire l’esistenza di           poetico;
                                     linguaggi diversi e vi si        Confrontare e
                                     avvicina                          individuare somiglianze
                                    positivamente                     e differenze nelle
                                    Confrontarsi con culture          parole;
                                     e lingue differenti dalla        Riconoscere le parole e
                                     propria, memorizzando             cimentarsi nella scrittura
                                     semplici canzoncine o             spontanea;
                                     ascoltando un racconto           Cogliere la presenza di
                                     in lingua .                       parole nuove, e ne
                                    Leggere le immagini               scopre il significato.
                                     distinguendole dalle             Riflettere sulla lingua
                                     parola scritta mostrando          materna,
                                     interesse e curiosità per         confrontandola con
                                     quest’ ultima.                    lingue diverse,
                                                                       apprezzando e
                                                                       sperimentando la
                                                                       pluralità linguistica.

                              La conoscenza del mondo
                                             23
Oggetti, fenomeni, viventi
                         Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino :
      Osserva e analizza l’ambiente e mette in relazione diversi fenomeni ed elementi;
      Osserva il suo corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali registrandone i cambiamenti;
      Riconosce e rispetta gli esseri viventi e la natura;
      Ordina oggetti e ne identifica alcune proprietà;
      Confronta e valuta quantità;
      Osserva, descrive, usa strumenti e utensili;
      Opera scelte autonome, prende iniziative, media e riflette su quello che fa considerando i
       punti di vista;
      Organizza le nuove conoscenze con ciò che già sa, si dimostra attivo, partecipe e impegnato;
      Nota i significati matematici nel contesto e trova indizi e similitudini, differenze e relazioni;
      Dimostra curiosità e interesse per i fatti del mondo.

                                      Obiettivi di apprendimento
              Anni 3                             Anni 4                               Anni 5
       Prestare attenzione,            Osservare la natura e i               Esplorare il materiale
        chiedendo spiegazioni a            suoi fenomeni con                    usando diversi canali
        eventi o situazioni poco           curiosità e interesse                sensoriali;
        conosciute                         ponendo domande e                   Osservare l’ambiente e
       Usare i sensi per                  cercando spiegazioni                 porsi domande;
        esplorare.                      Denominare le quattro                 Mettere in relazione,
       Localizzare e verbalizza           stagioni e ne riconosce              ordinare, fare
        gli oggetti presenti               le principali                        corrispondenze;
        nell'ambiente                      caratteristiche                     Osservare i
       Partecipare a processi di       Osservare con interesse                cambiamenti;
        ricerca intorno a                  un esperimento                      Esplorare con curiosità
        materiali e strumenti.             scientifico formulando               le caratteristiche del
       Collocare gli oggetti al           ipotesi di spiegazione e             mondo animale;
        posto giusto                       confrontandole con                  Partecipare a processi di
       Familiarizzare con                 quelle dei coetanei                  ricerca attorno ;
        strumenti tecnologici.          Mettere in relazione e                Usare correttamente
       Riconoscere e descrivere           registrare fatti e                   materiali e strumenti;
        i fenomeni osservati.              fenomeni.                           Ricostruisce quanto si è
       Ricostruire e                   Sviluppare sensibilità e               fatto, vissuto, sentito
        verbalizzare le scansioni          rispetto per la natura e             anche attraverso l’uso
        temporali di un evento.            per tutti gli esseri viventi         dei simboli;
       Discriminare sopra e               del mondo vegetale e                Mettere in relazione,
        sotto                              animale                              ordinare, creare
       una forma.                      Ricostruire le fasi di un’             corrispondenze;
       Riconoscere e descrivere           esperienza vissuta                  Individuare le
        forme e colori                     distinguendo prima-                  caratteristiche
       Operare con figure                 dopo                                 percettive
        geometriche, grandezze          Iniziare ad orientarsi nel             (colore,forma,dimension
        e misure.                          tempo distinguendo tra               e);
       Distinguere dentro-                eventi già avvenuti                 Formulare domande,
        fuori.                             (passato) e ancora da                interpretazioni e
                                           venire (futuro)
                                                    24
   Individuare punti di                 opinioni su fatti o
                                            riferimento temporali                fenomeni;
                                            nella giornata scolastica           Cercare spiegazioni
                                           Intuire la ciclicità del             seguendo
                                            tempo.                               un’argomentazione
                                                                                 logica.

                                 La conoscenza del mondo
                                      Numero e spazio
                          Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino :
      Confronta e valuta quantità, riflette sull’ordine delle cose, cerca relazioni, regole e regolarità;
      Riconosce e usa il linguaggio matematico dei segni e dei simboli dando prova di capire e
       raccontando ciò che vede;
      Confronta e valuta quantità, cerca variabili, riflette sulla misura, sull’ordine e sulle relazioni;
      Si relaziona con lo spazio e con gli oggetti cercando soluzioni personali;
      Opera scelte autonome, prende iniziative, media e riflette su quello che fa considerando i
       punti di vista;
      Organizza le nuove conoscenze con ciò che già sa, si dimostra attivo, partecipe e impegnato;
      Nota i significati matematici nel contesto e trova indizi e similitudini, differenze e relazioni;
      Dimostra curiosità e interesse per i fatti del mondo.

                                       Obiettivi di apprendimento
               Anni 3                             Anni 4                              Anni 5
       Raggruppare e ordinare           Distinguere semplici                  Comprendere alcuni
        oggetti della stessa                quantità (tanto, poco,               significati e funzioni del
        dimensione                          niente)                              numero;
       Classificare oggetti in          Individuare                           Operare con i numeri
        base al colore                      l’appartenenza ad un                 associando grandezze;
       Classificare oggetti in             insieme                             Riconoscere e usare il
        base alla forma                  Riordinare almeno tre                  linguaggio simbolico;
       Riconoscere tra due                 oggetti in una seriazione           Aggiungere, togliere,
        oggetti il più grande e il          (piccolo, medio, grande)             valutare quantità e
        più piccolo                      Compiere associazioni                  misure;
       Affinare le personali               logiche individuando                Riconoscere
        abilità di conteggio.               relazioni di causa-effetto           l’importanza del punto
       Riconoscere in                   Iniziare a utilizzare                  di vista in una situazione
        situazione il prima e il            semplici simboli intuitivi           spaziale;
        dopo.                               (per indicare presenze e            Capire il significato del
       Sperimentare il concetto            assenze, per il tempo                numero nel contesto in
        di sopra e sotto con il             meteorologico)                       uso;
        corpo e con gli oggetti.         Utilizzare la conta                   Classificare,
       Sperimentare in                     numerica come                        riconoscendo differenze
        situazione di gioco il              “filastrocca dei numeri”             e associando elementi;
        concetto di avanti e                accompagnandola con il              Commentare,
        indietro.                           gesto dell’indicare                  individuare
       Riconoscere le                   Compiere misurazioni in                collegamenti, operare

                                                     25
caratteristiche di una             maniera intuitiva                   semplici inferenze;
        forma.                             attraverso il confronto            Riconoscere l’utilità di
       Riconoscere e descrivere           (più alto /più basso, più           semplici strumenti per
        forme e colori                     lungo/più corto)                    contare e misurare;
       Operare con figure                Si orientare con                   Imparare ad usare il
        geometriche, grandezze             sicurezza nello spazio              linguaggio simbolico e
        e misure.                          scolastico                          tecnologico;
                                          Eseguire un percorso               Osservare, descrivere,
                                           strutturato sulla base di           confrontare le forme
                                           indicazioni verbali                 geometriche e i solidi.
                                          Conoscere i principali             Porre attenzione
                                           concetti topologici                 all’ordine e al ritmo di
                                           (dentro/fuori,                      una forma in una
                                           sopra/sotto,                        sequenza;
                                           davanti/dietro)                    Usare strategie
                                          Riconoscere e riproduce             personali per risolvere
                                           le principali forme                 situazioni
                                           geometriche (cerchio,
                                           triangolo,quadrato)
L’OFFERTA FORMATIVA
                                   Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all’educazione…
                                            (art. 28 Convenzione sui diritti del fanciullo L. 176/1991)
                   Gli Stati parti convengono che l’educazione del fanciullo deve avere come finalità:
                                                        favorire lo sviluppo della personalità… (art. 29)
Linee didattiche generali
Le scelte, che di seguito verranno descritte, non hanno alcuna pretesa di esaustività, ma certo
pongono il lettore in una prospettiva di ordine psicopedagogico che quanto meno chiarisce il sotteso
motivo espresso nell’offerta formativa delle Scuole dell’infanzia della Fondazione. Questo sotteso
motivo può essere esplicitato dal simbolo del VIAGGIO inteso, non solo come evasione mentale
verso pensieri lontani, alimentando così il mondo fantastico ed incantato che è caratteristico dei
bambini e delle bambine di età compresa fra i due e i cinque anni, ma anche come percorso vero e
proprio (fisico) tra i saperi.
Un viaggio tale da potersi proporre come uno strumento flessibile di crescita, capace di non essere
mai un passo troppo avanti (creando panico e imbarazzo e/o stress nei bambini che
temporaneamente non riescono) né un passo indietro (creando noia e disattenzione nei bambini)
rispetto alle attese e alle potenzialità dei bambini, ma anche di tutti gli operatori, parti agenti e
costruenti questa eterna ricerca della conoscenza che si pone come:
       Scelta risolutrice di problemi (problem solving)
       Scelta costruttrice di competenze (mastery learning)
       Scelta di aiuto e sostegno (tutoring)
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