PIANO DI EMERGENZA - IPSIA Odero

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                                  I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO
                                       VIA BRISCATA, 4 GENOVA
          Tel. 0106011234 Fax 0106011204 E-Mail scuola@ipsiaodero.it C.F. 80046950103
                                        Cod. MIUR GERI02000N

                                 PIANO DI EMERGENZA
        DELL’ ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SETTORE INDUSTRIA E
               ARTIGIANATO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA

                                      “ATTILIO ODERO“
                  Genova – Sestri Ponente, Via Briscata 4 cap 16154

                                      Emesso il 03/10/2018
                 A cura della Direzione e della Squadra di Emergenza

Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
Genova, via Briscata 4
Emissione del 03/10/2018                                                                Pagina 1
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COMPOSIZIONE DEL DOCUMENTO

GENERALITA’ ........................................................................................... 3
DATI IDENTIFICATIVI AZIENDALI: .......................................................... 4
CARATTERISTICHE DEI LUOGHI DI LAVORO ............................................ 8
PUNTI DI RACCOLTA .............................................................................. 10
SISTEMI DI ALLARME ............................................................................. 10
PLANIMETRIA DELLE AREE INTERNE E ESTERNE .................................... 10
DIAGRAMMA A BLOCCHI PIANO DI EMERGENZA GENERALE ................... 12
PROCEDURE ED ISTRUZIONI .................................................................. 13
  Definizione Di Emergenza .................................................................... 13
  Identificazione Delle Possibili (Ma Non Probabili) Emergenze ............. 13
  Rilevazione Incidente .......................................................................... 13
  Doveri Del Personale Di Servizio ......................................................... 13
  Comunicazione Dell’emergenza ........................................................... 19
  Valutazione Preliminare ...................................................................... 19
  Evacuazione ........................................................................................ 19
  Richiesta Di Soccorso .......................................................................... 20
  Procedura Per La Chiamata Di Soccorso .............................................. 20
  In Caso Di Incendio ............................................................................ 20
    Disposizioni generali di comportamento in caso di emergenza e di incendio 21
     Procedura per la lotta contro il fuoco ...................................................... 21
 In Caso Di Allagamento ....................................................................... 26
 In Caso Di Fuga Di Gas ........................................................................ 26
 In Caso Di Terremoto .......................................................................... 27
 In Caso Di Infortunio........................................................................... 28
 In Caso di Nube Tossica o che Comporti Confinamento ....................... 29
 In Caso Di Alluvione ........................................................................... 30
ALLEGATI ............................................................................................... 38

Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
Genova, via Briscata 4
Emissione del 03/10/2018                                                                        Pagina 2
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GENERALITA’
Il piano di emergenza è costituito dal seguente documento e dagli elaborato grafico riportanti la
planimetria dei locali appese a vista per ciascun piano dell’edificio con evidenziato, nei colori
convenzionali, le uscite di emergenza, le vie di esodo, l’ubicazione delle attrezzature di estinzione e
degli interruttori delle diverse alimentazioni.
Il piano di emergenza è l’insieme di tutte le azioni e comportamenti che devono essere svolte e
applicate a tutti coloro che frequentano l’insediamento produttivo in caso di incidente od evento che
comporti potenziale o reale pericolo per la salute e l’incolumità delle persone e danni ai beni.
Lo scopo del piano di emergenza interno è:
    1.     garantire che l’emergenza, qualunque essa sia, venga affrontata fin dal primo insorgere per
           contenerne gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale
           esercizio,
    2.     pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia all’interno che all’esterno,
    3.     prevenire o limitare i danni a persone e cose, in attesa dell’intervento, ove necessario, dei
           soccorsi esterni.

Il documento deve essere sottoposto a verifica ogni anno e, se occorre modificato ed integrato con le
informazioni rese necessarie da cambiamenti o da carenze eventualmente riscontrate nell’ambito
delle esercitazioni.
Tali esercitazioni devono essere svolte almeno una volta all’anno per mettere in pratica le procedure
di esodo e di primo intervento e consistono sostanzialmente nel percorrere le vie di uscita,
identificare le porte resistenti al fuoco esistenti, identificare l'ubicazione delle attrezzature di
spegnimento.
L’esito dell’esercitazione di emergenza va riportato sul “Registro verifiche periodiche dei presidi
antincendio”; in caso di esito non soddisfacente, l’esercitazione deve essere ripetuta.
Il documento del piano di emergenza è divulgato a tutto il personale e il supporto grafico è affisso in
più copie nei locali aziendali.

Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
Genova, via Briscata 4
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           Riferimenti normativi:

           D.M. 10/03/98 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi
           di lavoro. (S.O. n. 64 alla G.U. n. 81 del 7 aprile 1998)

           D.lgs 81/08
           Art 18 lettera f) norme aziendali di sicurezza finalizzate alla prevenzione degli incendi
           Art 28 comma 2 lettera d) procedure e competenze per preposti e addetti antincendio ai fini
           dell’attuazione delle misure di prevenzione di cui al punto 2, con particolare riferimento al controllo
           degli inneschi e alla limitazione del carico di incendio ai valori previsti nel progetto approvato
           Art 54 comma 1 lettera e) programmi di controllo periodico delle misure di prevenzione e protezione
           adottati.

           D. M. 30 novembre 1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi,

           D.M. 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica”.

           Ordinanza del Sindaco di Genova a riguardo dell’Allerta meteo-idrogeologica             N°13 del 14/01/2016

           Ordinanza del Sindaco di Genova a riguardo dell’Allerta nivologica N° 367 del 01/12/2017

           C.M. 4 maggio 2002 In caso di presenza di persone disabili

           DATI IDENTIFICATIVI AZIENDALI:
          anagrafica aziendale                  ISTITUTO I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO
          Indirizzo plesso scolastico ed
          operativo
Genova- Sestri        a cuivia
               Ponente,        Briscata 4il– ca Genova Sestri Ponente, VIA BRISCATA 4 cap 16154
                             è applicato
          presente documento
                                                Città metropolitana di Genova, Largo Cattanei 1
          Proprietà dell’edificio
                                                cap 16147
          Referente per la gestione
                                                Sig. Corpora Francesco
          strutturale dell’edificio:
                                                Scuola – istituto professionale:
                                             Attività di insegnamento
          Attività lavorative svolte
                                             Attività di pulizia, presidio e riordino dei locali e delle vie di transito
                                             Attività di manutenzione e presidio attrezzature e laboratori

           Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
           Genova, via Briscata 4
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Datore di lavoro                  Il Dirigente Scolastico, Prof. Tasso Maria Laura
                                  Esterno e non presente durante le attività operative:
R.S.P.P.
                                  Signora Carozzi Luciana
                                  Signori Ferraris Mauro – Fracchia Marina- Puppo Pier Giorgio –
A.S.P.P.
                                  Spinoglio Sergio
RLS                               Signor Pisano Paolo
Coordinatori della squadra di     (Facenti capo all’UTE)
emergenza:                        Signori Puppo Pier Giorgio, Spinoglio Sergio
Addetti alla prevenzione
incendi, lotta antincendio e      Vedi allegato
gestione delle emergenze
Addetti al pronto soccorso
                                  Vedi allegato
aziendale
Medico competente:                Dr. Pastorino Chiara
                                  I COLLABORATORI SCOLASTICI sono i responsabili di piano a cui
                                  sono affidate le chiavi che aprono gli sportelli dei pulsanti di allarme
                                  e la custodia/presidio dei 2 pulsanti che ne sono privi; in tale
                                  contesto potrebbero esser incaricati di attivarli in caso di
                                  emergenza.
                                  Inoltre, devono, a evacuazione avviata, impedire l’uso degli
Personale con compiti
                                  ascensori e delle vie di fuga non sicure a causa della situazione
assegnati in emergenza
                                  contingente e favorisce il deflusso ordinato tenendo aperte le porte
                                  la cui apertura fosse eventualmente contraria all’esodo,
                                  chiudendole ad evacuazione avvenuta dell’area di propria
                                  competenza.
                                  Se è addetto alla portineria apre i cancelli, li lascia aperti fino al
                                  termine dell'emergenza ed impedisce l'ingresso agli estranei
                                  Sig. Simonetta Silvano (per disabilità motorie)
                                  Signora Maroseddu Alessandra (per disabilità sensoriali)
                                  N.B.
Addetti all’evacuazione di        Tali addetti hanno ricevuto formazioni specifiche e sono stati
disabili                          addestrati ad accompagnare una persona con difficoltà sensoriali ed
                                  a trasmettere alla stessa, in modo chiaro e sintetico, le informazioni
                                  utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsi per
                                  facilitare la fuga
Orario di lavoro:                 7:00- 22:45
                                 Piano terra:
                                  Ingresso principale e secondario, Officine , area esterna di lavaggio
                                  mani e pezzi meccanici, laboratori , locali tecnici e servizi igienici.
                                 I° piano:
                                  Laboratori - Officine –aule varie e servizi igienici, vani tecnici
                                 II° piano:
Descrizione del sito
                                  aule varie , laboratori ,Mgz, servizi igienici e uffici amministrativi.
                                 III° piano:
                                  Laboratori - Aula magna- servizi igienici-spogliatoio.
                                 IV° piano:
                                  Laboratori - locali tecnici- aule -servizi igienici. Accesso al lastrico
                                  solare, non interessato da attività lavorative né civili.

Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
Genova, via Briscata 4
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                                    V° piano:
                                      Vasche acqua potabile e serbatoi per acqua antincendio, con
                                     relativa motopompa per il mantenimento pressione adeguata sulle
                                     lance. Pannelli solari.

                                     Punti di raccolta (N° 2) :
                                     segnalati mediante apposita segnaletica, sono nel cortile
                                     perimetrale, tra l’ingresso principale ed il cancello di accesso il
                                     primo, mentre il secondo è sito sempre nel cortile perimetrale
                                     appena fuori dall’uscita della scala secondaria. Visibili e segnalati
                                     anche nelle planimetrie.
                                     Sistema di rilevamento fumi (N° 98 rilevatori installati in tutto il
                                     plesso),
                                     centralina antincendio che comanda la chiusura delle porte
                                     tagliafuoco.
                                     Sistema di rilevamento fughe di gas( N° 2 rilevatori siti in prossimità
                                     degli impianti a rischio).
                                     Sistema antintrusione volumetrico ad allarme sonoro lato nord.
                                     Allarme sonoro/segnale di evacuazione ad azionamento manuale:
Sistema di rivelazione e             sono disponibili vari pulsanti a ciascun piano segnalati e protetti da
allarme incendio                     cassetto le cui chiavi sono custodite dai collaboratori scolastici e dai
                                     componenti dell’UTE.
                                     In caso di emergenza è possibile rompere il vetro per azionare il
                                     pulsante.
                                     N° 2 pulsanti sono privi di cassetto protettivo poiché presidiati.

                                     ATTENZIONE!!!! Al fine di essere certi dell’effettivo segnale di
                                     evacuazione, l’allarme sonoro deve essere seguito da 2 suoni della
                                     campanella oraria
N° presunto di presenze,
ovvero massimo affollamento          Al massimo 240 presenze per ogni piano
ipotizzabile
                                     Eventualmente rilevati a carico dell’UTE, procedure specifiche del
                                     caso stabilite dallo stesso ufficio e dalla squadra di coordinamento.
                                     In particolare, Il Capo d'Istituto attraverso il servizio di
                                     coordinamento UTE deve nominare, tra il personale della scuola o
                                     tra gli studenti, quando possibile, una o più persone incaricate di
                                     porgere aiuto alle persone disabili presenti all’interno degli
                                     ambienti scolastici.
                                     La persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere
Lavoratori o allievi esposti a
                                     adeguatamente addestrate ad accompagnare una persona con
rischi particolari:
                                     difficoltà sensoriali ed a trasmettere alla stessa, in modo chiaro e
                                     sintetico, le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo
                                     di comportarsi per facilitare la fuga; la persona o le persone
                                     incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente
                                     addestrate per agevolare i soccorritori e per dare a questi i
                                     riferimenti per meglio trarre in salvo la persona.
                                     Attenzione!!!
                                     In caso di presenza di persone disabili sono state organizzate le
Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
Genova, via Briscata 4
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                                    procedure specifiche previste dalla C.M. 4 maggio 2002 per
                                    l’esodo dall’istituto scolastico dei singoli casi.
                                    L'informazione agli insegnanti e agli studenti prevede incontri per
                                    l'acquisizione delle procedure e dei comportamenti individuati nel
                                    piano, lo studio di casi esemplari tramite la visione di video e la
                                    partecipazione a dibattiti.
                                    E' stato necessario sintetizzare il Piano di Emergenza in un foglio
                                    informativo da distribuire ai vari soggetti (v. fac-simile in allegato
Livello di formazione fornito ai Modulo 3).
lavoratori                          In caso di presenza di persone disabili sono state organizzate le
                                    procedure specifiche previste dalla C.M. 4 maggio 2002 per l’esodo
                                    dall’istituto scolastico dei singoli casi.
Livello di informazione fornito Le planimetrie con l’indicazione delle vie di fuga sono appese nei
agli utilizzatori (allievi discenti locali comuni insieme a copia del piano di emergenza per la libera
e consulenti)                       consultazione e la segnaletica è congrua ed idonea.
                                    L’addestramento coincide con la prova periodica di emergenza
                                    debitamente verbalizzata e alla quale segue la pianificazione
                                    eventuale di interventi correttivi tra cui interventi di formazione
                                    preventiva alle successive prove; il SPP si fa carico di provare la
                                    gestione di tutte le emergenze ipotizzate, applicando le procedure
                                    in questa sede pianificate.

Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
Genova, via Briscata 4
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    CARATTERISTICHE DEI LUOGHI DI LAVORO
    (con particolare riferimento alle vie di esodo)

    In particolare, il plesso scolastico è articolato ed organizzato operativamente nel modo seguente:
   Piano terra:
    Ingresso principale e secondario,        Officine   , area esterna di lavaggio mani e pezzi meccanici,
    laboratori, locali tecnici e servizi igienici.
   I° piano:
    Laboratori - Officine –aule varie e servizi igienici, vani tecnici
   II° piano:
    aule varie , laboratori ,Mgz, servizi igienici e uffici amministrativi.
   III° piano:
    Laboratori - Aula magna- servizi igienici- spogliatoio.
   IV° piano:
    Laboratori - locali tecnici- aule -servizi igienici. Accesso al lastrico solare, non interessato da attività
    lavorative né civili.
   V° piano:
        Vasche acqua potabile e serbatoi per acqua antincendio, con relativa motopompa per il
    mantenimento pressione adeguata sulle lance. Pannelli solari.

    Nella documentazione allegata è riportata la planimetria completa della scuola, dalla quale si possono
    desumere le ubicazioni delle diverse aree, le strutture che ospitano laboratori o veri e propri impianti,
    i corpi tecnici ed in generale i diversi luoghi coperti o all’aperto.
          Di seguito, una breve elenco dei locali della scuola, che in particolare individua le destinazioni
    d’uso di ogni ambiente:
             uffici;
                  o     personale
                  o     presidenza
                  o     dsga
                  o     contabilità
                  o     magazzino
                  o     ute
                  o     didattica
                  o     stage

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       aule ordinarie;
            o   1
            o   2
            o   3
            o   4
            o   5
            o   6
            o   7
            o   8
            o   8bis
            o   9
            o   10
            o   11
            o   12
            o   13
            o   14
            o   15
            o   16
            o   17
            o   2.0

       aule speciali;
            o   Aula easy

       laboratori;
            o   lt pt
            o   lm
            o   frigoristi
            o   oe3
            o   lit
            o   lt1
            o   oe2
            o   oel1
            o   oel4
            o   fisica
            o   oe1
            o   info
            o   chimica

       officine;
            o   omu
            o   oma
            o   oag

       locali speciali;
            o   sala stampa
            o   aula video

       palestra.

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PUNTI DI RACCOLTA
(segnalati e riportati in planimetria piano terra)

Numero 2, identificati e segnalati nel cortile perimetrale, tra l’ingresso principale ed il cancello di
accesso il primo, mentre il secondo è sito sempre nel cortile perimetrale appena fuori dall’uscita della
scala secondaria. Visibili e segnalati anche nelle planimetrie.

SISTEMI DI ALLARME
Sistema di rilevamento fumi (N° 98 rilevatori installati in tutto il plesso),
centralina antincendio che comanda la chiusura delle porte tagliafuoco.
Sistema di rilevamento fughe di gas( N° 02 rilevatori siti in prossimità degli impianti a rischio).
Sistema antintrusione volumetrico ad allarme sonoro lato nord.
Allarme sonoro/segnale di evacuazione ad azionamento manuale: sono disponibili vari pulsanti a
ciascun piano segnalati e protetti da cassetto le cui chiavi sono custodite dai collaboratori scolastici e
dai componenti dell’UTE.
In caso di emergenza è possibile rompere il vetro per azionare il pulsante.
N° 2 pulsanti sono privi di cassetto protettivo poiché presidiati
ATTENZIONE!!!! Al fine di essere certi dell’effettivo segnale di evacuazione, l’allarme sonoro deve
essere seguito da 2 suoni della campanella oraria

PLANIMETRIA DELLE AREE INTERNE E ESTERNE
Le planimetrie sono appese nei laboratori , negli atrii ai piani.
Nella documentazione cartografica sono riportate le seguenti informazioni normalmente evidenziate
da simbologie specifiche conformi alle norme tecniche o con indicazioni specifiche:
   Ubicazione delle Uscite di emergenza;
   Ubicazione dei luoghi sicuri e degli spazi calmi per l’accoglienza di persone disabili;
   La presenza di gradini od ostacoli sui percorsi orizzontali;
   La non linearità dei percorsi per l’esodo di persone disabili;
   La presenza di passaggi di larghezza inadeguata e/o di elementi sporgenti che possono rendere
       tortuoso e pericoloso un percorso;
   La lunghezza eccessiva dei percorsi per l’esodo di persone disabili;
   La presenza di rampe delle scale aventi caratteristiche inadeguate, nel caso di ambienti posti al
piano diverso da quello dell'uscita;
   Individuazione (colorata) dei percorsi di fuga;
   Ubicazione delle attrezzature antincendio (idranti, estintori, ecc.);
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   Individuazione delle aree di raccolta esterne (colorati o con lettera);
   Indicazione della segnaletica di sicurezza;
   Individuazione di tutti i locali del piano evidenziando i più pericolosi;
   Individuazione dell'interruttore elettrico generale di piano e generale;
   Individuazione delle chiusure del gas metano;
   Individuazione delle chiusure dell'erogazione dell'acqua.

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DIAGRAMMA A BLOCCHI PIANO DI EMERGENZA GENERALE

                                  RILEVAZIONE INCIDENTE

                            COMUNICAZIONE EMERGENZA (da
                           parte di chi se ne accorge ad addetto
                                 alle emergenze di piano)

                              VALUTAZIONE PRELIMINARE (da
                              parte di addetto alle emergenze)

                               ALLARME (eventuale, sonoro da
                                badenia seguito da 2 suoni di
                                        campanella)

          ARRESTO ATTIVITA’ IN
                                                            LOTTA CONTRO IL
                CORSO
                                                             FUOCO O ALTRA
                                                               EMERGENZA

               EVACUAZIONE                                      RICHIESTA DI
                                                                 SOCCORSO

                              COOPERAZIONE CON I SOCCORSI
                                        ESTERNI

                                       FINE EMERGENZA

                                VALUTAZIONE INCIDENTE E
                             DELL’EFFICACIA DELLE PROCEDURE
                                      DI EMERGENZA

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     PROCEDURE ED ISTRUZIONI

     Definizione Di Emergenza
         situazione sopravvenuta che può o potrebbe mettere in pericolo l’incolumità e la sicurezza delle
     persone.

     Identificazione Delle Possibili (Ma Non Probabili) Emergenze

          EMERGENZE INTERNE                                   EMERGENZE ESTERNE
          Incendio                                            Incendio da aree limitrofe
          Ordigno esplosivo                                   Alluvione e neve
          Allagamento                                         Evento sismico
          Fuga di gas                                         Emergenza nube tossico-nociva
          Infortunio/malore

     Rilevazione Incidente

     Chiunque trovandosi all’interno del plesso noti l’insorgere di una calamità o di un incendio, ovvero di
     un’emergenza come su definita, deve dare l’allarme, segnalando tempestivamente l’accaduto
     all’Addetto alle emergenze o in alternativa ad un docente / istruttore presente.

     Doveri Del Personale Di Servizio

     Per tutto il personale: cosa fare quando si rileva un’emergenza nella propria area di lavoro:
1.   se si tratta di un focolaio di incendio, occorre innanzi tutto mantenere la calma per poter valutare la
     gravità dell’incendio e adottare le modalità di intervento più opportune, eventualmente usare
     l’estintore per provare a spegnere il principio di incendio se non si è personalmente in situazione di
     pericolo grave ed immediato, avvisare o far avvisare un addetto alle emergenze presente in sito e al
     piano.
2.   Se si tratta di un’altra emergenza mantenere la calma e segnalare senz’altro l’accaduto all’addetto
     alle emergenze presente in sito.
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3.   abbandonare ciò che si sta facendo e dedicare tutte le energie per aiutare l’eventuale evacuazione
     ordinata di tutti       presenti. Se siete insegnati istruttori o docenti siete i RESPONSABILI
     DELL'EVACUAZIONE DELLA CLASSE A VOI AFFIDATA AL MOMENTO.
     NB: Attenzione!!! Evacuare ordinatamente significa soprattutto osservare le disposizioni dei
     Responsabili di piano che indirizzano lungo le vie di fuga ed impediscono accessi in zone pericolose
     data la situazione in atto.
 4. Avvertire la squadra di emergenza se si è a conoscenza della presenza di eventuali disabili o persone
     con problemi cardiaci o altro, anche se di natura temporanea, affinché vengano attivate le procedure
     adatte alla messa in sicurezza delle persone interessate.

     Compiti dell’addetto alle emergenze che riceve la segnalazione

     Al ricevimento della segnalazione di emergenza in atto,
1) recarsi immediatamente nella zona dell’evento e verificare la veridicità dell’informazione e la gravità
     e natura dell’evento;
2) Se viene confermata l’esistenza di un’emergenza, valutare se sia possibile intervenire sulla stessa o se
     sia opportuno avviare l’evacuazione dello stabile o se sia possibile altresì intervenire sull’emergenza
     avviando contemporaneamente l’evacuazione dello stabile assegnando i vari compiti alle persone
     presenti che si ritengono adatte allo scopo.
3) Interrompere o far interrompere da incaricato del momento l’alimentazione elettrica se non già
     accaduto tecnicamente.
4) Provvedere a far arrivare l'allarme anche negli altri luoghi dello stabile non interessati all’evento
     (ovvero, attivare o far attivare da responsabile/collaboratore di piano presente al momento il
     pulsante di allarme da badenia e farlo seguire da 2 suoni di campanella oraria).
5) Far prelevare e portare al centro di raccolta la cassetta di pronto soccorso
6) Presidiare per quanto possibile le corrette modalità di evacuazione e di azione correttiva dell’evento
     emergenziale, seguendo le disposizioni dei coordinatori.

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    Compiti dell’addetto alle emergenze coordinatore (o del gruppo di coordinamento c/o UTE)
    Al ricevimento della segnalazione di emergenza in atto,
1) recarsi immediatamente nella zona dell’evento             e verificare   la congruità della valutazione
    dell’addetto che ha segnalato l’emergenza ed eventualmente avviato l’evacuazione.
2) Affidare o assumere direttamente l’incarico di effettuare l’appello studenti nel centro di raccolta
    acquisendo l’appello effettuato da ogni docente e comunicandolo al Capo Istituto.
3) Provvedere o far provvedere all’appello del personale operativo presente al punto di raccolta.
4) Consegnare tutti i dati al Capo di Istituto o al suo vice amministrativo il quale attraverso accesso on
    line (mediante apparecchio portatile/smartphone) al SW registro presenze verifica l’avvenuta
    evacuazione di tutti i presenti in termini numerici.
5) Effettuare o far effettuare la chiamata di emergenza (numero unico 112).
6) Eventualmente andare incontro ai soccorritori per guidarli il più efficacemente possibile nel luogo
    dell’emergenza.

 7) sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso;
8) Dà a voce il segnale di fine emergenza eventualmente permettendo il rientro delle persone in istituto.

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    Compiti del Responsabile di piano (Collaboratore di piano/personale non docente)

    All’insorgere di una emergenza:
1) Individua la fonte del pericolo che, se è localizzata nella propria area di lavoro, ne valuta l’entità e
    suona la campanella di "inizio emergenza".
2) Avverte immediatamente il Coordinatore dell'emergenza e si attiene alle disposizioni impartite.
    All’ordine di evacuazione dell’edificio:
3) Toglie la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore nonché chiude la valvola di
    intercettazione del gas.
4) Se è addetto alla portineria apre i cancelli, li lascia aperti fino al termine dell'emergenza ed impedisce
    l'ingresso agli estranei;
5) Favorisce il deflusso ordinato dal piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso
    dell’esodo);
6) Vieta l'uso delle scale, degli ascensori e dei percorsi non di sicurezza;
7) Impedisce l’accesso alle scale di esodo qualora siano ancora densamente occupate dalle persone
    evacuate dai piani superiori per evitare pericolosi assembramenti ed il pericolosissimo “effetto
    imbuto” che rallenterebbe o addirittura bloccherebbe l’esodo nei vani scale.
8) Al termine dell’evacuazione del piano, si dirige verso l'area di raccolta esterna per farsi appellare.

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    Compiti del docente /responsabile dell’evacuazione della classe
    All’insorgere di una emergenza:
1) Contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo
    dell'emergenza.
2) Si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato.
3) Se l’emergenza riguarda la propria area operativa, provvede a far allontanare tutti i presenti dalla
    zona interessata e li fa sostare in un’area temporaneamente valutata sicura ai fini dell’emergenza in
    atto.
4) Si attiene alle istruzioni dell’addetto alle emergenze o responsabile di piano.
    All’ordine di evacuazione dell’edificio:
5) Fa uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti procederanno
    in fila indiana tenendosi per mano senza spingersi e senza correre; uno studente assume la funzione
    di "apri-fila" e un altro quella di "chiudi-fila".
6) Eventualmente incarica uno o più studenti aventi caratteristiche a proprio avviso adeguate, di aiutare
    l’evacuazione di disabili o persone con difficoltà motorie anche temporanee.
7) Si reca all'area di raccolta e fa l'appello per compilare l'apposito modulo allegato al registro nel
    cassetto.
8) Consegna i dati dell’appello al coordinatore responsabile della raccolta dei dati di appello

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    Compiti degli studenti

    All’ordine di evacuazione dell’edificio:
1) Mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente.
2) Gli Apri-fila designati dall’insegnante devono seguire il docente nella via di fuga stabilita, guidando i
    compagni alla propria area di raccolta.
3) I Chiudi-fila designati dall’insegnante hanno il compito di verificare da ultimi la completa assenza di
    compagni nella classe evacuata e di chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota).
4) Aiutare i compagni disabili o feriti nell’evacuazione. Per tale compito l’insegnate può designare
    qualche studente aventi particolari caratteristiche adatte allo scopo.

    NOTE:
    Nel caso di presenza di disabili non temporanei, deve intervenire la persona designata per l'assistenza
    ordinaria di tali alunni.
    I docenti facenti parte della squadra di emergenza verranno immediatamente sostituiti nelle
    procedure di evacuazione della classe.

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Comunicazione Dell’emergenza

L’Addetto alle emergenze o chi assume la direzione delle operazioni, al recepimento dell’allarme,
provvede all’interruzione dell’erogazione di energia elettrica se non già interrotta automaticamente.
Un collega da questi designato o lo stesso addetto alla prevenzione incendi, lotta antincendio e
gestione delle emergenze deve allertare la stazione dei Vigili del Fuoco o il numero unico 112.
Valutazione Preliminare

Arresto attività in corso

Dopo aver recepito l’allarme tutti gli addetti e gli studenti/discenti devono immediatamente
sospendere tutte le operazioni in corso e provvedere alla messa in sicurezza degli impianti ed
attrezzature eventualmente in uso.
L’Addetto alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze deve assicurarsi che
le vie di transito interne siano sgombre e, valutata la gravità dell’evento, impartisce le direttive
operative del caso e decide se dare il via all’evacuazione.

Evacuazione

Al segnale dell’Addetto il personale non direttamente impegnato nella lotta contro l’emergenza, deve
dirigersi verso l’uscita di emergenza più vicina al luogo in cui si trova e recarsi nel punto di raccolta
assegnato per area operativa, segnalando la propria avvenuta evacuazione al responsabile
dell’appello.
N.B. In caso di emergenza, sarà compito degli addetti alle emergenze valutare quali vie di fuga siano
convenienti da usare in considerazione del tipo di evento in atto, tutti i presenti devono seguire tali
indicazioni.
I docenti o istruttori devono provvedere a seguire personalmente la corretta evacuazione degli allievi
discenti e a fornire al responsabile dell’appello la notizia dell’avvenuta evacuazione o meno di tutti gli
allievi discenti sotto la sua personale responsabilità. A tal fine ogni istruttore docente dovrà
provvedere a portare fuori dalla struttura il registro di presenze giornaliero che deve essere stato
compilato all’inizio delle lezioni.

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Genova, via Briscata 4
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  Tutti dovranno sostare nel punto di raccolta, mantenendo un comportamento disciplinato ed ordinato
  per non intralciare e rendere più difficoltosi gli interventi ed il controllo delle presenze da parte del
  responsabile dell’appello

  Richiesta Di Soccorso
  Se la situazione è di gravità tale da non poter essere risolta con l’ausilio dei mezzi di spegnimento o
  altri presidi di emergenza presenti in azienda, l’Addetto alla prevenzione incendi, lotta antincendio e
  gestione delle emergenze richiede o provvede a far richieder l’intervento dei soccorsi esterni (Vigili
  del Fuoco, ambulanze).

  Procedura Per La Chiamata Di Soccorso
  Con il telefono principale o il cellulare dell’addetto designato all’operazione in oggetto, chiamare il
  numero unico per le emergenze 112

  Quando gli operatori rispondono, fornire questo messaggio in maniera chiara:

  emergenza presso: scuola I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO
  Sita in: via BRISCATA, 4 a Genova-Sestri Ponente

  Descrizione e caratteristiche apparenti dell’emergenza, numero di persone coinvolte.
  Persone eventualmente in pericolo e intrappolate all’interno.

  Non chiudere l’apparecchio telefonico fino a quando gli operatori non hanno ripetuto l’indirizzo.

  In Caso Di Incendio
  Chiunque si accorga dell’incendio:
avverte l’addetto alle emergenze di piano che interviene immediatamente per valutare l’evento;
ne segue le disposizioni successive,
  Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Coordinatore dispone lo stato di cessato allarme, diversamente,
  lo stato di allarme continua e si avvia o si continua l’evacuazione in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
  Questo consiste in:
  1. dare l'avviso di fine emergenza;

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   2. accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci;
   3. arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori;
   4. far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare: che non vi siano lesioni a strutture
       portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari).
   5. Chiedere sempre consulenza a VVF anche per valutare l’inertizzazione delle braci;
   6. avvertire (se necessario) compagnie Gas, Enel.

   Disposizioni generali di comportamento in caso di emergenza e di incendio
   Chiunque si trovi sul luogo dell’emergenza, compresi i visitatori, deve contribuire per consentire un
   intervento efficace, senza ostacolare o ritardare, anche involontariamente, l’azione dei soccorsi.
   La rapidità con cui viene segnalato il pericolo è fondamentale per il successo dell’intervento e la
   messa in sicurezza delle persone.
   I comportamenti da tenere in caso di emergenza sono:
 Mantenere la calma,
 avvertire il responsabile dell’emergenza o il suo sostituto,
 sospendere immediatamente ogni attività lavorativa,
 mettere in sicurezza le apparecchiature, se non in immediato pericolo
 se le circostanze lo permettono, allontanare eventuali sostanze combustibili e staccare gli impianti
   elettrici,
 se la situazione è incontrollabile dare l’allarme,
 non trattenersi a raccogliere oggetti personali
 evacuare all’ordine dell’addetto, ordinatamente i locali, utilizzando i percorsi e le uscite di sicurezza
   segnalate, aiutando eventuali persone in difficoltà,
 se il locale è invaso dal fumo respirare l’aria in prossimità del pavimento
 proteggersi eventualmente le vie respiratorie con un fazzoletto bagnato
 chiudere le porte che dividono dal fuoco
 raggiungere il punto di raccolta o il luogo sicuro ed attendere l’appello finale
 non ostacolare i mezzi di soccorso.

   Procedura per la lotta contro il fuoco
   L’Addetto antincendio provvede, ove possibile e solo dopo aver messo in sicurezza tutti i presenti,
   contrastare l’incendio con le difese e le attrezzature disponibili, tenendo presente che le azioni di
   contrasto devono essere eseguite solamente quando si ha la certezza assoluta di non pregiudicare la

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propria e la altrui incolumità e di non rallentare od ostacolare la evacuazione in atto; assiste inoltre
gli eventuali feriti.

USO DEI MEZZI DI ESTINZIONE

I mezzi presenti all'interno della struttura e che possono essere utilizzati per contrastare un focolaio
d'incendio sono costituiti da estintori portatili, naspi.

ESTINTORE

Costituisce il mezzo più immediato e pronto per l'intervento sul focolaio d'incendio appena
sviluppato. Esso risulta per semplicità costruttiva, per dimensioni e peso contenuto, lo strumento di
estinzione più semplice da utilizzare con le indicazioni e le modalità di uso riportate in etichetta.

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    Gli idranti a muro

    possono essere di varie tipologie, per interni (figura a sinistra) o per esterni (figura a destra) :
    dotati di manichetta antincendio, ovvero una tubazione appiattibile che può avere diversi diametri
    (UNI 45,UNI 70,UNI 100),lancia antincendio con possibilità di intercettazione e frazionamento del
    getto di acqua e cassetta antincendio che consente di proteggere la dotazione quando non viene
    utilizzata.

    L’idrante è collegato alla rete idrica dell'edificio ed utilizza quindi l'acqua a getto come mezzo
    estinguente, da non usare se vi siano impianti od apparecchiature sotto tensione nelle immediate
    vicinanze dell’evento. L'utilizzo risulta semplice ed istintivo:

1- aprire la cassetta;
2- impugnare la manichetta all'estremità in corrispondenza della lancia ed eventualmente, sedon già
    fatto, avvitare la lancia;
3- srotolare completamente la manichetta;
4- azionare il comando di apertura per la fuoriuscita dell'acqua;
5- dirigere il getto alla base delle fiamme (non utilizzare su apparecchiature elettriche).

    .
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        NASPO
    Le cassette naspo o naspi antincendio normativa UNI 10779) costituiscono invece una categoria
    specifica caratterizzata da tubazioni semi-rigide da 20 o 25 mm e sono dotate di avvolgi-tubo
    orientabile con tubazione già collegata alla lancia ed al rubinetto. Il vantaggio principale del naspo
    antincendio è la semplicità di utilizzo oltre alla possibilità di srotolare solo la lunghezza necessaria di
    tubazione, la portata idrica è tuttavia inferiore. Ve ne sono anche versioni da incasso
    Il naspo è composto da un tubo in nylon armato e gommato avvolto su supporto girevole orientabile
    atto a consentirne l'immediato srotolamento.

    Il naspo è collegato alla rete idrica dell'edificio ed utilizza quindi l'acqua a getto come mezzo
    estinguente, da non usare se vi siano impianti od apparecchiature sotto tensione nelle immediate
    vicinanze dell’evento. L'utilizzo risulta semplice ed istintivo:

1- infrangere il vetro posto a chiusura della cassetta;
2- impugnare la manichetta all'estremità in corrispondenza della lancia;
3- srotolare il tubo fino a giungere agli estremi del focolaio d'incendio (per il funzionamento del naspo
    non occorre srotolare completamente la manichetta);
4- azionare il comando di apertura per la fuoriuscita dell'acqua;
5- dirigere il getto alla base delle fiamme (non utilizzare su apparecchiature elettriche).
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   Quando i vestiti prendono fuoco
   Se dovete soccorrere una persona i cui vestiti hanno preso fuoco, per prima cosa bloccatela in ogni
   modo e gettatela a terra, se ha perso la testa e si è messa a correre, perché così facendo ventilerebbe
   le fiamme, aumentandole. Soffocate le fiamme rotolandola per terra, avvolgendola in un tappeto,
   una coperta, un cappotto, una tenda pesante. Rimboccatela sotto il corpo per evitare il passaggio di
   gas. Meglio ancora, se possibile, gettatele addosso dell’acqua: mettetela sotto il getto di una doccia,
   di un rubinetto o rovesciatele addosso un catino pieno d’acqua.

   Compiti della squadra antincendio
1. Fare allontanare le persone presenti impartendo le direttive del caso.
2. Intervenire tempestivamente, se fattibile, con estintori portatili ed eventualmente idranti a naspo.
3. Richiedere o far richiedere se del caso l’intervento dei Vigili del Fuoco.
4. Allontanare o far allontanare dalla zona di incendio i materiali infiammabili o facilmente combustibili.
5. Seguire le istruzioni eventuali del comandante dei Vigili del Fuoco.

   N.B.    Se il fuoco arriva dall’esterno (incendio limitrofo, del verde, etc....) attivare il preallarme per i
   presenti che cesseranno le lavorazioni, valutare se occorre avviare l’evacuazione dei locali o se è
   preferibile chiudere bene porte e finestre ed aspettare l’arrivo dei soccorsi o di direttive diverse da
   parte degli Organi di Pubblica Sicurezza.
   .

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     In Caso Di Allagamento
     Chiunque si accorga di un allagamento in atto :
     avverte il Coordinatore che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme.
         Questo consiste in:
1. interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno;
2. aprire interruttore energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione elettrica;
3. avvertire i responsabili di piano che comunicheranno alle classi la interruzione di energia elettrica;
4. telefonare all’Azienda Gas Acqua;
5. verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni,
     lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade o edifici
     adiacenti).
     Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc.) il
     Coordinatore, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione dell’acqua dispone lo stato di cessato
     allarme.
     Questo consiste in:
1.   dare l'avviso di fine emergenza;
2.   avvertire Azienda Gas Acqua.
     Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il Coordinatore
     dispone lo stato di allarme.
     Questo consiste in:
1.   avvertire i vigili del fuoco e l’Azienda Gas Acqua;
2.   attivare il sistema di allarme per l’evacuazione del plesso o dell’area interessata.

     In Caso Di Fuga Di Gas

     I collaboratori scolastici posti in portineria al piano terra, al segnale di allarme dato da chi rileva la
     possibile emergenza si recano nel cortile e chiudono la valvola di intercettazione del gas che si trova
     nel muro perimetrale SUD.
     Successivamente avvisano l’addetto alle emergenze che dovrà valutare l’evento e provvedere ad
     avviare le procedure di evacuazione se ritenute opportune e comunque ad avvisare UTE che
     provvederà a richiedere l’intervento tecnico di riparazione o messa in sicurezza.

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   In Caso Di Terremoto
   Durante la scossa
 Possibilmente abbandonare i locali e riversarsi negli spazi aperti del parco; in caso di impossibilità ad
   un allontanamento veloce ripararsi sotto tavoli, scrivanie, muri portanti, architravi delle porte;
   rimanendo al centro di una stanza si potrebbe essere colpiti dal crollo del solaio o dalla caduta di
   lampadari, vetri o altri oggetti;
 non mettersi a lato di finestre e librerie o sotto a mensole, alberi o cose che possono cadere;
 mantenere la calma rassicurando le persone che si agitano;
 in mancanza di un riparo cercate di proteggervi ugualmente con cuscini, indumenti o qualcosa che
   attutisca gli urti; ad es. riparare la testa con le braccia, mantenendosi in posizione eretta (per evitare
   che la schiena sia colpita da oggetti in caduta) mettendo le mani sulla nuca (la punta delle dita deve
   essere rivolta verso il basso), tenendo gli avambracci sulla testa e tentando di unire i gomiti davanti
   alla fronte;

   terminata la scossa, al segnale dell'evacuazione abbandonare i locali con ordine secondo le normali
   procedure ed inoltre:
 nell’uscire dai locali fare attenzione a oggetti pericolanti;
 in presenza di fumo o fiamme coprirsi la bocca ed il naso con fazzoletti o panni umidi, respirare con il
   volto rivolto verso il basso;
 in presenza di forte calore proteggersi il capo con indumenti possibilmente bagnati, evitando
   assolutamente tessuti sintetici;
 una volta all’aperto il responsabile delle emergenze indicherà il luogo sicuro all'aperto da raggiungere
   e cioè il prato esterno del parco allontanandosi da tutto ciò che può cadere come alberi
   eventualmente pericolanti.

   NOTA BENE: evitare di percorrere vie di fuga al di sotto dei porticati

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   In Caso Di Infortunio
   Chiunque si trovi sul luogo dell’emergenza:
 deve avvertire il responsabile dell’emergenza o il suo sostituto;
 in sua attesa presta personalmente le prime cure se ne è in grado;
 provvede inoltre ad assicurarsi che sia avvertita il più rapidamente possibile l’unità esterna di pronto
   soccorso.

   Suggerimenti in caso d’infortunio

 cercare di tamponare immediatamente un’eventuale perdita di sangue,
 coprire bene l’infortunato nel periodo di attesa dell’ambulanza,
 se è necessario spostare l’infortunato da eventuali luoghi inquinati o pericolosi, usare molta
   accortezza, tenendo presenti eventuali fratture subite o danni alla colonna vertebrale.

   E, SOPRATTUTTO,………
   COSA NON FARE:

 Somministrare alcolici all'infortunato e, se è in stato di incoscienza, alcun tipo di bevanda;
 prendere iniziative che siano di competenza del medico (ad esempio: somministrazione di medicinali);
 muovere l'Infortunato, a meno che non sia necessario sottrarlo a ulteriori pericoli.
 non applicare pomate o creme su parti ustionate,
 non rimuovere dalle parti colpite eventuali brandelli di abiti bruciati,

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   In Caso di Nube Tossica o che Comporti Confinamento

   In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed evacuare
   solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di
   sicurezza, a salvaguardare l’incolumità degli alunni, in caso di nube tossica o di emergenza che
   comporti obbligo di rimanere in ambienti confinati il personale è tenuto ad assumere e far assumere
   agli alunni tutte le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate durante le esercitazioni.
   Il Coordinatore dell’emergenza deve:
1. Tenere il contatto con gli Enti esterni, per decidere tempestivamente se la durata del rilascio è tale da
   consigliare l’immediata evacuazione o meno. (In genere l’evacuazione è da evitarsi);
2. Aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse;
3. Disporre lo stato di allarme.
   Questo consiste in:
1. Far rientrare tutti nella scuola;
2. In caso di sospetto di atmosfera esplosiva aprire l'interruttore energia elettrica centralizzato e non
   effettuare nessuna altra operazione elettrica e non usare i telefoni.
I docenti devono:
1. chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d’aria presenti in classe, assegnare agli
   studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come sigillarne gli interstizi con
   stracci bagnati;
2. mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale
   evacuazione.
   Gli studenti devono:
1. stendersi a terra tenere una straccio bagnato sul naso;
   I docenti di sostegno devono:
1. con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da operatori scolastici, curare la
   protezione degli alunni disabili.

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In Caso Di Alluvione
Da Ordinanza 13 del 14/01/2016 a firma del Sindaco di Genova Marco Doria
Con oggetto: misure di sicurezza a tutela della pubblica incolumità da attivare in caso di emergenza
meteo-idrologica relative ai servizi educativi, alle scuole di ogni ordine e grado e ai dipartimenti
universitari, pubblici e privati, ricadenti nel territorio del Comune di Genova ….

Il Sindaco ordina:
- dalla validità e per tutta la durata dello stato di Allerta Rossa Meteo-Idrologica, emanato dal Settore
Protezione Civile della Regione Liguria, la seguente misura per il territorio del Comune di Genova:
la chiusura di tutti i plessi sedi dei servizi educativi, delle scuole di ogni ordine e grado, dei Centri di
Formazione Professionale e di tutte le attività didattiche dei Dipartimenti Universitari, pubblici e
privati, ricadenti nel territorio del Comune di Genova per i motivi di cui in premessa;
- dalla validità e per tutta la durata dello stato di Allerta Arancione Meteo-Idrologica, emanato dal
Settore Protezione Civile della Regione Liguria, la seguente misura per il territorio del Comune di
Genova:
la sospensione delle uscite didattiche, anche se programmate, sia che si tratti di uscite all’interno
della città, sia che prevedano un itinerario verso zone non interessate dallo stato di Allerta, perché
comunque una parte di percorso si svolge in zona soggetta ad allertamento;
- dalla validità e per tutta la durata dello stato di Allerta Gialla e Allerta Arancione Meteo-Idrologica,
emanato dal Settore Protezione Civile della Regione Liguria, la seguente misura per il territorio del
Comune di Genova:
l’osservanza delle norme comportamentali di protezione previste dai Piani Interni d’Emergenza dei
singoli edifici sedi dei servizi educativi, delle scuole di ogni ordine e grado, dei Centri di Formazione
Professionale e dei Dipartimenti Universitari, pubblici e privati, ricadenti nel territorio del Comune di
Genova;
- in concomitanza con il verificarsi di condizioni meteo-idrologiche tali da costituire criticità elevata, a
seguito di comunicazione da parte del Centro Operativo Comunale (COC), l’attivazione delle seguenti
misure di sicurezza, corrispondenti a quanto previsto nel Piano Comunale di Emergenza per la Fase
Operativa di Allarme, da attuarsi presso gli edifici che ospitano i servizi educativi, le scuole di ogni
ordine e grado, i Centri di Formazione Professionale e i Dipartimenti Universitari, pubblici e privati,
presenti sul territorio del Comune di Genova:

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Genova, via Briscata 4
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    a) la permanenza all’interno degli edifici scolastici/dipartimenti degli utenti e delle persone presenti,
    fino alla comunicazione da parte del COC del cessato pericolo, corrispondente alla cessazione della
    Fase Operativa Comunale di Allarme;
    b) l’osservanza delle norme comportamentali di protezione previste dai Piani Interni d’Emergenza dei
    singoli plessi che, nell’ipotesi di rischio di allagamento di natura meteo-idrologica, devono prevedere
    lo spostamento degli utenti (bambini, alunni, studenti), del personale e delle altre persone
    eventualmente presenti che, a qualsiasi titolo, occupino le zone a rischio di allagamento verso i piani
    più alti dell’edificio;
    Ulteriori misure interne da effettuarsi sono:
-   la chiusura dell’ascensore da parte del collaboratore scolastico presente in portineria;
-   la risalita ai piani superiori delle classi presenti nelle officine OMU, OMA, LM, L Frigoristi, LT0. Dette
    classi si sistemeranno nella propria Aula qualora se ne presentasse la disponibilità; in caso contrario,
    diventano disponibili alcune aule predisposte per altre attività, quali l’AULA 21, l’AULA 14, l’AULA
    VIDEO. In questo modo, comunque, tutte le classi dovranno avere ed avranno a disposizione un locale
    dove continuare le attività didattiche.

    E’ importante rendere noto che le persone e gli allievi presenti nell’Istituto durante l’evento dovranno
    comunque permanere ivi fino alla comunicazione da parte del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) del
    CESSATO ALLARME.
    Gli allievi maggiorenni e i docenti al termine della competente attività didattica, gli ospiti presenti
    potranno uscire qualora manlevino il Dirigente Scolastico a mezzo di controfirma del modulo stabilito
    e qui allegato.
    Comunque, chi avesse scelto di uscire è consigliato e pregato
-   di non indirizzarsi mai verso mare,
-   procedere in salita o verso la via S. Giovanni Battista o verso la stazione ferroviaria della Costa della
    linea GE-Brignole-Acqui.
    PERICOLO ALLUVIONI (rischio civile) /Quello che la popolazione deve sapere
            Il grado di sicurezza dei singoli, nonostante le possibilità offerte dai sistemi previsionali, in caso
    di alluvioni è comunque strettamente connesso alla capacità dei cittadini di adottare comportamenti
    responsabili, mettendo in atto misure di autoprotezione.
            Indichiamo alcune semplici azioni cautelative individuali, utili per evitare danni alle persone e
    limitare quelli al patrimonio.

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    Naturalmente le indicazioni fornite non affrontano tutti i casi possibili e vanno adattate alle diverse
    situazioni: ciò anche in considerazione del fatto che ogni alluvione si sviluppa con tempi e modalità di
    volta in volta differenti.
    Cosa fare in caso di "allerta-meteo":
    Il preavviso meteoidrologico (allerta-meteo) è generalmente emanato dalle 24 alle 12 ore prima
    dell'evento temuto.
    Chi lavora o abita in aree a rischio di inondazione, qualora venga comunicato il preavviso di intense
    precipitazioni, può adottare le seguenti precauzioni:

    tenersi informati in rapporto allo sviluppo della situazione, seguendo i messaggi diffusi attraverso i
    vari strumenti e mezzi di informazione
   prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle Autorità
   se si risiede ai piani bassi verificare la disponibilità ad essere ospitati da chi abita in appartamenti a
    livelli più alti
   se si abita a un piano più alto offrire ospitalità ai nuclei familiari che abitano ai piani sottostanti.
    Se ancora non piove con intensità:
   porre al sicuro la propria autovettura in zone non raggiungibili dall'allagamento
   salvaguardare, se è il caso, beni collocati in locali che si possono allagare
   se non si corre il rischio di allagamento, rimanere preferibilmente in casa
    in caso si debba per forza uscire:
   leggere i messaggi degli appositi pannelli a segnaletica variabile, ascoltare i comunicati radio e
    rispettare le indicazioni
   evitare, se possibile, di scegliere percorsi con ponti o sottopassi
   tenersi lontani da zone franose, pareti rocciose, argini di torrenti o rivi
   non sostare assolutamente sui ponti o lungo le sponde dei corsi d'acqua
    non recarsi in luoghi posti al di sotto del livello stradale, soprattutto se chiusi, ove risulti impossibile
    rendersi conto del progredire degli eventi e quindi sia difficile raggiungere vie di fuga sicure.

    Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
    Genova, via Briscata 4
    Emissione del 03/10/2018                                                                          Pagina 32
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In particolare per quanto riguarda il nostro Istituto osservare quanto segue:
    Nel caso in cui un evento alluvionale richiedesse l’attivazione della FASE 3 della gestione in
relazione alla gravità del rischio, tutto il personale dell’Istituto e gli studenti dovranno evacuare nel
seguente modo:
    1.   non indirizzarsi mai verso mare;
    2.   procedere in salita o verso la Via S. G. Battista o verso la stazione ferroviaria della Costa della
linea GE-Brignole-Acqui per dirigersi nell’entroterra del ponente (vedi cartina allegata), come già
riportato a proposito dell’ALLERTA 1 METEO-IDROLOGICA, a pag. 31

Piano di emergenza – ISTITUTO SCOLASTICO ATTILIO ODERO
Genova, via Briscata 4
Emissione del 03/10/2018                                                                       Pagina 33
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