Piano di attuazione per l'anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 - Aprile 2016 - Sistan
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Sistema statistico nazionale Istituto nazionale di statistica Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 Aprile 2016
Sistema statistico nazionale Istituto Nazionale di Statistica Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 Aprile 2016
Per chiarimenti sul contenuto rivolgersi a: Servizio per il coordinamento e lo sviluppo del Sistema Statistico Nazionale Programmazione dell’offerta e valutazione dei risultati della programmazione e-mail: psn@istat.it
INDICE 1. PREMESSA ................................................................................................................................. ..5 Figura 1 - Programmazione statistica e verifica dell’attuazione dei lavori ..................................................................................... 6 2. LINEAMENTI GENERALI ………………………………………………...…………………..7 2.1 Linee guida e priorità ....................................................................................................................................... 7 2.2 Definizione del Piano di attuazione per l’anno 2016 ...................................................................................................... 8 Tavola 1 - Lavori programmati nel Psn, previsti nel Pda, realizzati nello Sda per titolare del lavoro. Triennio di programmazione 2011-2013 e 2014-2016. Valori assoluti e percentuali………………………………......................................................9 Figura 2 - Lavori previsti nel Pda rispetto al Psn e al Psn corretto, anni 2011-2016 (valori percentuali e linee di tendenza)…...10 Figura 3 - Lavori previsti per l’Istat e per gli altri soggetti nel Pda rispetto al Psn corretto, anni 2011-2016 (valori percentuali) 10 Tavola 2 - Lavori programmati nel Psn, previsti nel Pda, realizzati nello Sda per titolare del lavoro. Terza annualità del triennio 2011-2013; prima, seconda e terza annualità del triennio 2014-2016. Valori virtuali ponderati secondo le priorità del Comstat (dati assoluti e percentuali)…....……………………………………………………………………………...12 Tavola 3 - Lavori realizzati nel 2013, 2014 e 2015 (Sda) e lavori previsti nel 2013, 2014, 2015 e 2016 (Pda) per settore tematico di interesse in confronto con il Psn corretto. Valori percentuali….……………………………………………………13 Figura 4 - Lavori previsti nei Pda 2014, 2015 e 2016 per tipologia di lavoro……………………………………………….….13 2.3 Principali caratteristiche dei lavori previsti …………………………………………………………………………….14 Figura 5 - Lavori previsti nei Pda 2014, 2015 e 2016 per priorità indicate dal Comstat………………...…………………….….15 Figura 6 - Lavori (Sdi, Sda, Sde) previsti nei Pda 2014, 2015 e 2016 secondo il minimo livello territoriale di riferimento dei dati divulgati………………………………………………………………………………………………………………...16 Tavola 4 - Lavori previsti per il 2016 e piano di attuazione per l’anno 2016, secondo la tipologia e il soggetto titolare ............. 18 Tavola 5 - Piano di attuazione per l’anno 2016. Lavori da realizzare per tipologia, categoria di soggetto titolare e settore tematico di interesse .................................................................................................................................................................... 20 Tavola 6 - Lavori previsti nel Pda 2016 per categoria di soggetto titolare, tipologia di lavoro e priorità indicate dal Comstat ..... 21 Tavola 7 - Lavori previsti nel Pda 2016 per origine, settore di interesse e tipologia di lavoro ...................................................... 22 Tavola 8 - Studi progettuali previsti nel Pda 2016 per finalità del lavoro e settore tematico di interesse ...................................... 28 Tavola 9 - Statistiche da indagine, Statistiche da fonti amministrative organizzate e Statistiche derivate previste nel Pda 2016 per settore tematico di interesse, categoria di soggetto titolare e minimo livello territoriale di riferimento dei dati divulgati ...................................................................................................................................................................................... 29 Tavola 10 - Piano di attuazione per l’anno 2016. Statistiche da indagine e Studi progettuali che prevedono un’indagine diretta per tipologia di unità di rilevazione, settore tematico di interesse e categoria di soggetto titolare...................................... 30 Tavola 11 - Statistiche da fonti amministrative organizzate previste nel Pda 2016 per tipo di fonte, settore tematico di interesse e categoria di soggetto titolare ......................................................................................................................................... 31 Tavola 12 - Piano di attuazione 2016. Lavori presenti per la prima volta nel 2016 per tipologia, categoria di soggetto titolare e settore tematico di interesse .......................................................................................................................................... 32 Tavola 13 - Lavori previsti nel Psn 2014-2016. Aggiornamento 2016 e non riproposti nel Pda 2016 per motivo della mancata riproposizione, tipologia e categoria di soggetto titolare .............................................................................................. 33 Tavola 14 - Motivazioni della mancata effettuazione dei lavori presenti nel Psn 2014-2016. Aggiornamento 2016 e non riproposti nel Pda 2016 per tipologia e categoria di soggetto titolare ........................................................................................... 33 3. PIANO DI ATTUAZIONE PER L’ANNO 2016 PER SETTORE…………………………..34 Settore: Ambiente e Territorio ................................................................................................................................................... 34 Settore: Popolazione e famiglia; Condizioni di vita e partecipazione sociale ............................................................................ 37 Settore: Salute, sanità e assistenza sociale ................................................................................................................................. 41 Settore: Istruzione, formazione, cultura e attività ricreativa ................................................................................................................ 47 Settore: Lavoro e sistemi dei trasferimenti monetari, previdenziali e assistenziali .................................................................... 50 Settore: Giustizia e sicurezza ..................................................................................................................................................... 55 Settore: Agricoltura, Foreste e Pesca ......................................................................................................................................... 58 Settore: Industria, costruzioni e servizi: statistiche strutturali e trasversali ................................................................................ 60 Settore: Industria, costruzioni e servizi: statistiche settoriali ..................................................................................................... 62 Settore: Conti nazionali e territoriali; statistiche sui prezzi ........................................................................................................ 67 Settore: Pubblica Amministrazione e istituzioni private ............................................................................................................ 71 Appendice 1 - Elenco dei lavori originariamente previsti per l’anno 2016 e non riproposti per motivo della mancata riproposizione ...................................................................................................................................................................................... 74 Appendice 2 - Definizione delle tipologie di lavoro statistico ............................................................................................................ 80 3
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ 1. PREMESSA Il decreto legislativo 6 settembre 1989 n. 322, art. 13, assegna all’Istat il compito di predisporre il Programma statistico nazionale (Psn). Nel Psn sono inclusi i lavori statistici di interesse pubblico affidati al Sistema statistico nazionale (Sistan). Il Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat)1 stabilisce le linee guida e le priorità che sono valide per l’intero triennio di programmazione. Il processo di programmazione e monitoraggio della produzione della statistica ufficiale all’interno del Sistema statistico nazionale si articola in tre diverse fasi, a cui corrispondono altrettanti distinti atti ufficiali: 1. Programma statistico nazionale (Psn): contiene i lavori che l’Istat e gli altri Enti del Sistema prevedono di svolgere nel triennio di riferimento e viene deliberato dal Comstat. La programmazione si sviluppa su base triennale con aggiornamenti annuali. Il Psn è predisposto al tempo t-2 rispetto all’anno di programmazione cui fa riferimento. 2. Piano di attuazione (Pda) del Programma statistico nazionale: alla fine dell’anno precedente a quello di riferimento, cioè al tempo t-1, definisce il piano annuale di svolgimento dei lavori previsti nel Psn e contiene informazioni sui lavori che saranno realizzati, rinviati, soppressi o che confluiranno in altro lavoro. Le informazioni necessarie alla sua redazione sono acquisite annualmente presso i titolari dei lavori mediante l’applicativo psnonline per l’anno immediatamente successivo. Tali informazioni sono oggetto di verifica e validazione nei mesi seguenti, per essere elaborate in forma di piano nel mese di aprile ai fini della presentazione al Consiglio (art. 22, comma 2, decreto legislativo n. 322 del 6 settembre 1989), che ne prende visione nell’ambito della deliberazione del piano delle attività dell’Istat. 3. Stato di attuazione (Sda) del Programma statistico nazionale: dà conto dei lavori realizzati e non realizzati rispetto a quanto previsto nel Psn e nel Piano di attuazione. Viene predisposto annualmente utilizzando le informazioni che sono raccolte presso gli Enti nel corso della primavera dell’anno t+1 rispetto a quello di riferimento ed è rilasciato alla fine di maggio, essendo parte costitutiva degli atti che l’Istat deve predisporre ai fini della Relazione che il Presidente del Consiglio dei Ministri presenta al Parlamento entro il 31 maggio di ogni anno (art. 24, decreto legislativo n. 322 del 6 settembre 1989). Come detto, ai sensi dell’art. 22, comma 2, del decreto legislativo n. 322 del 19892 il Consiglio dell’Istituto delibera il piano generale delle attività dell’Istat nel quale deve essere inserito, come atto separato, il Piano annuale di attuazione (Pda) del Programma statistico nazionale. Nel Pda del 2016 sono riportati i lavori la cui effettuazione è prevista per il terzo anno del triennio di programmazione 2014-2016, al netto dei lavori non riproposti o confluiti in altri progetti. 1 Il Comstat, Comitato di indirizzo e coordinamento dell'informazione statistica, è l’organo di governo del Sistema statistico nazionale. Esso esercita funzioni direttive vincolanti nei confronti degli uffici di statistica e delibera, su proposta del presidente dell’Istat, il Programma statistico nazionale. Il Comitato dura in carica quattro anni e i suoi membri possono essere riconfermati per non più di due volte. Come stabilito dal decreto del presidente della repubblica n.166 del 2010, il Comitato è composto da 15 membri: dal presidente dell'Istat, che lo presiede; da due membri in rappresentanza del Ministero dell'economia e delle finanze e da quattro membri in rappresentanza di altre amministrazioni statali, individuate dal Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il presidente dell’Istat; da tre rappresentanti delle regioni e degli enti locali, designati dalla Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997; da un rappresentante designato dal presidente di Unioncamere; da due rappresentanti di enti pubblici tra quelli dotati dei più complessi sistemi d’informazione; da due esperti scelti tra i professori ordinari di ruolo di prima fascia in materie statistiche, economiche e affini. 2 L’art. 22,“ Compiti del Consiglio”, al comma 2, lettera a) prevede che spetta al consiglio . 5
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Nella figura 1 vengono rappresentate le diverse fasi della programmazione e del suo monitoraggio con la tempistica delle attività di predisposizione del Psn e degli strumenti di monitoraggio e rendicontazione corrispondenti (Pda e Sda). Sono inoltre segnalati gli strumenti e la tempistica dei documenti di programmazione interna dell’Istat. È da sottolineare che il Psn 2014-2016. Aggiornamento 2016 non ha ancora concluso l’iter di approvazione formale: dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) del 23 dicembre 2015 (G.U. n. 68 – serie gen. – del 22 marzo 2016), il Psn è stato trasmesso al Dipartimento della Funzione pubblica per la predisposizione del DPR di approvazione. Figura 1 – Programmazione statistica e verifica dell’attuazione dei lavori Rilevazioni 2014 2015 2016 ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott SdA 2013 SdA 2014 SdA 2015 PdA 2014 Eup 2013 PdA 2015 Eup 2014 PdA 2016 Eup 2015 PdA 2017 Psn (Agg2015) Psn (Agg2016) Psn (2017-19) Psn (Agg2018) Output 2014 2015 2016 ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott RelP2013 RelP2014 RelP2015 Psn (Agg2015) Psn (Agg2016) Psn (2017-19) PdA 2014 PdA2015 PdA2016 DELIBERAZIONI COMSTAT 2014 2015 2016 ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott Psn (Agg2015) Psn (Agg2016) Psn (2017-19) ESAME CONSIGLIO 2014 2015 2016 ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott PdA 2014 PdA2015 PdA2016 PAA2014 PAA2015 Pst2014-16 Pst2015-17 Pta2016-18 Pres. consiglio ministri - Dip.FP Pres. consiglio ministri - Dip.FP Pres. consiglio ministri - Dip.FP Nelle pagine che seguono sono riportate: - le linee guida e le priorità stabilite dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat) per l’intero triennio 2014-2016 su cui è stata fondata la predisposizione del Psn; - alcune informazioni sui lavori programmati e di cui è prevista l’attuazione nell’anno 2016 da parte dei soggetti titolari e sulle principali caratteristiche degli stessi (§ 2); - l’elenco dei lavori da realizzare, per ciascun settore di interesse, ripartiti per soggetto titolare e tipologia (§ 3): tale elenco costituisce il piano settoriale di attuazione del Psn per l’anno 2016. Nell’Appendice 1 è esposta la lista dei progetti originariamente previsti per l’anno 2016 nel Psn 2014-2016. Aggiornamento 2016 e successivamente non riproposti, con indicazione del motivo della mancata conferma; infine, nell’Appendice 2 sono riportate le definizioni delle cinque tipologie di lavori statistici previste nel Psn. 6
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ 2. LINEAMENTI GENERALI 2.1 Linee guida e priorità Le linee guida e le priorità per il triennio 2014-2016 sono state stabilite dal Comstat nella seduta del 4 maggio 2012. Le linee guida individuate per il triennio, che hanno lo scopo di dare coerenza e valenza unitaria alla programmazione, prevedono: a) valorizzazione della valenza di interesse generale dei lavori costituenti il Psn, intendendo inclusi in questa definizione i progetti riferiti a specifici contesti dei quali si prevede l’estendibilità a livello nazionale o comunque a livello interregionale. Rientra in quest’ambito la necessità di accorpare lavori simili in un unico progetto e di mantenere l’unitarietà dei lavori anche se sono previste più fasi; b) indicazione analitica per aree (e possibilmente per settori) della domanda e dell’offerta (con riferimento a disposizioni normative e/o ad altre fonti da indicare), evidenziando il permanere di eventuali gap informativi; c) esplicitazione della coerenza con i principi del Codice italiano delle statistiche ufficiali relativi alla qualità e con le indicazioni di cui alle specifiche linee guida sulla diffusione o altri temi rilasciate dal Comstat; d) sviluppo dei sistemi informativi integrati, promuovendo l’utilizzo a fini statistici degli archivi amministrativi e l’integrazione delle fonti informative organizzate (pubbliche e private), anche al fine di ridurre l’onere statistico per i rispondenti; e) rilievo alle modalità ed ai tempi di diffusione delle informazioni prodotte, promuovendo la fruibilità e accessibilità dei dati e forme di ritorno ai fornitori delle informazioni. Nell’ambito delle linee guida, il Comstat ha ritenuto quindi opportuno che la programmazione fosse caratterizzata dalle seguenti priorità: a) sviluppo di progetti in materia di censimenti generali nella prospettiva del passaggio ai censimenti continui; b) miglioramento delle basi informative a supporto del funzionamento delle autonomie locali, della stima dei fabbisogni e dei costi standard e del sistema di governance multilivello di cui al titolo V della Costituzione; c) coerenza dei progetti inseriti nel Psn con quanto previsto dall’art. 13, c. 4 bis, del d.lgs. 322/89 ai fini della misurazione delle performance delle amministrazioni pubbliche e loro controllate e per consentire stime coerenti di efficienza, produttività, outcome; d) realizzazione di sistemi informativi integrati di dati e indicatori su: mercato del lavoro e formazione, anche attraverso lo sviluppo di progetti per l’analisi e il monitoraggio dei processi di transizione scuola-lavoro; ambiente e territorio, infrastrutture, patrimonio immobiliare: sviluppo di piattaforme e sistemi informativi georeferenziati; benessere; competitività e sostenibilità economica e sociale, innovazione tecnologica e ricerca; stato e dinamica della popolazione con particolare riferimento alla componente migratoria. 7
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ 2.2 Definizione del Piano di attuazione per l’anno 2016 Per l’anno 2015 del Psn 2014-2016 erano previsti 873 lavori. Di questi, 819 sono stati confermati nel Piano di attuazione 2015. Come risulta a consuntivo dallo Sda relativo allo stesso anno, sono stati effettivamente realizzati 769 lavori, con una percentuale di realizzazione del 93.9%, superiore a quella dell’anno precedente, che si attestava al 91% (Tavola 1, colonna 9). Per l’anno di programmazione 2016, in base al presente Piano di attuazione, è prevista la realizzazione di 805 lavori statistici, di cui 320 (39,8%) Istat e 485 (60,2%) di altri enti; risulta quindi riconfermata l’esecuzione del 93,2% dei lavori originariamente previsti nel Psn 2014-2016. Aggiornamento 2016 (864 lavori, di cui 333 a titolarità dell’Istat e 531 lavori di altri enti Sistan: v. Tavola 1, colonna 1 e colonna 4). Sotto questo profilo, è da rilevare che la corrispondente quota misurata per l’anno precedente era stata pari al 93,8%: pertanto la capacità di programmazione misurata da questo indicatore è rimasta sostanzialmente stabile. I lavori non riproposti sono 59, di cui però 12 sono confluiti in altri lavori Psn (Tavola 13). A tale proposito è da sottolineare che l’indicazione di lavori che non verranno attuati nell’anno di riferimento a causa di confluenza in altro lavoro Psn è indice di uno sforzo di razionalizzazione che sarà recepito nel Psn solo nell’anno successivo, attraverso l’aggiornamento annuale della programmazione. In altre parole, il Pda si configura come uno strumento che consente di anticipare l’azione di efficientamento già in sede di concreta attuazione. Pertanto, la non riproposizione nel Pda per confluenza di un lavoro già programmato nel Psn non va letta come una debolezza del sistema della programmazione ma, al contrario, come un punto di forza del processo di razionalizzazione continua dell’offerta di informazione statistica. A causa dello sfasamento temporale fra i momenti di rilascio del Pda e del Psn, quest’ultimo, infatti, è in parte anticipato dal primo documento, che recepisce decisioni che si manifesteranno nel Programma statistico nazionale solo l’anno seguente. Per tale motivo nella tavola 1, alla colonna 1 (lavori programmati Psn) è affiancata la colonna 2 (lavori programmati Psn corretto) in cui è mostrato il numero di lavori effettivamente presenti nel Psn al netto di quelli che saranno eliminati nella programmazione successiva perché nel Pda è indicata la loro confluenza in altri lavori nel corso dell’anno di riferimento. Quindi, con riferimento alla terza annualità del Psn 2014-2016 (anno 2016), la colonna 2 riporta un numero di lavori pari a 852: è un numero, cioè, che esclude i 12 lavori di cui nel Piano di attuazione 2016 viene dichiarata la confluenza in altri progetti e che, tuttavia, saranno eliminati dal Psn solo in occasione della programmazione 2017-2019. Per lo stesso motivo, accanto alla colonna 4 (% lavori previsti nel Pda rispetto al Psn) è inserita la colonna 5 (% lavori previsti nel Pda rispetto al Psn corretto) in cui è presentata la quota di lavori che si intende realizzare nell’anno rispetto al Psn considerato in termini omogenei, cioè, come si è detto, al netto dei lavori che risulteranno eliminati nella programmazione successiva in quanto confluiti in altri lavori a seguito della decisione assunta con il Pda dell’anno in corso. In questo caso, la percentuale di realizzazione per il 2016 sale al 94,5% (Tavola 1, colonna 5). Essa è inferiore di poco più di un punto percentuale sia a quella del 2015 sia a quella del 2014 ma è comunque superiore alla percentuale registrata nei precedenti periodi di programmazione. Leggendo la tavola 1 in verticale si può, infatti, analizzare in parallelo la dinamica del Programma statistico nazionale e del Piano di attuazione nel corso degli ultimi anni. In particolare, se si osserva l’andamento del numero dei lavori nel triennio di programmazione 2011-2013, si nota una diminuzione del numero di lavori statistici nel passaggio dalla programmazione relativa alla prima annualità a quella della terza (diminuzione sia dei lavori programmati nel Psn sia di quelli previsti nel Pda, rispettivamente di 105 e 64 unità; colonne 1 e 3). Tali riduzioni sono determinate dalla somma di due successive contrazioni registrate nel passaggio tra la prima e la seconda annualità (- 73; -8) e tra la seconda e la terza (-32; -56). 8
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Tale andamento si ritrova anche nel triennio di programmazione 2014-2016, sebbene in questo caso le riduzioni siano inferiori a quelle registrate nel triennio precedente (nel passaggio dalla programmazione relativa alla prima annualità a quella della terza la diminuzione dei lavori nel Psn è di 16 unità e l’analoga diminuzione dei lavori del Pda è di18 unità: v. colonne 1 e 3). Anche in questo caso tali riduzioni sono determinate dalla somma di due successive contrazioni registrate nel passaggio tra la prima e la seconda annualità (-7; -4) e tra la seconda e la terza (-9; -14). Come detto, tale fenomeno è collegato principalmente al processo di razionalizzazione del contenuto del Psn, che è stato posto in essere su sollecitazione del Comstat e che ha portato, negli anni, a eliminare le ridondanze, a sopprimere progetti di scarso rilievo, accorpare lavori simili o complementari. Senza dimenticare, tuttavia, che, a tale aspetto positivo si accompagna, a volte, come fattore all’origine della contrazione, l’insufficienza di risorse umane o finanziarie (v. Tavola 14). Si consideri, inoltre, che riduzioni che si osservano nel triennio 2014-2016 sono inferiori a quelle del triennio precedente in quanto è stato proprio in occasione del Psn 2011-2013 che si è proceduto ad una prima, forte razionalizzazione dell’offerta d’informazione statistica. Tavola 1 - Lavori programmati nel Psn, previsti nel Pda, realizzati nello Sda per titolare del lavoro. Trienno di programmazione 2011-2013 e 2014-2016. Valori assoluti e percentuali. 9
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Le dinamiche fin qui descritte sono illustrate nella figura 2, in cui sono rappresentate le quote percentuali di prevista attuazione nel Pda rispetto ai Psn delle annualità di riferimento, nelle due versioni di Psn originario e di Psn corretto, e le rispettive rette interpolanti. Figura 2 - Lavori previsti nel Pda rispetto al Psn e al Psn corretto, anni 2011-2016 (valori percentuali e linee di tendenza) La lettura della tavola 1 in orizzontale fornisce un’indicazione sintetica sulla capacità di programmazione degli enti titolari. Facendo riferimento al computo rispetto al Psn corretto, per la terza annualità del triennio 2014-2016 si evidenzia che la percentuale di attuazione prevista rimane sostanzialmente stabile per l’Istat mentre registra un decremento per gli altri enti Sistan posizionandosi, rispettivamente, a 97,6% (rispetto al 97,2% del 2015) e 92,6% (contro il 95,7% del 2015). In confronto al Psn originario, invece, la percentuale di attuazione aumenta per l’Istat dal 91,9% al 96,1% mentre per gli altri enti Sistan passa dal 95% del 2015 al 91,3% del 2016. Tali percentuali sono comunque tutte superiori, sia per l’Istat che per gli altri enti, a quelle registrate all’inizio del triennio precedente. In particolare, in capo all’Istat la quota di attuazione dei lavori prevista cresce dal 92,7% del 2011 al 97,6% del 2016 rispetto al Psn corretto (e dall’84,5% del 2011 al 96,1% del 2016 rispetto al Psn effettivo). Per gli altri enti, si passa dal 91,4% del 2011 al 92,6% del 2016 rispetto al Psn corretto e dall’85% del 2011 al 91,3% del 2016 rispetto al Psn effettivo. Nella figura 3 gli andamenti nel tempo delle percentuali di prevista attuazione rispetto al Psn corretto sono esposti distintamente per l’Istat e per gli altri soggetti del Sistan. Figura 3 - Lavori previsti per l’Istat e per gli altri soggetti nel Pda rispetto al Psn corretto, anni 2011-2016 (valori percentuali) 10
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Per meglio apprezzare la qualità del processo di programmazione è stata inoltre condotta un’analisi specifica con riferimento alla terza annualità del Psn 2011-2013 e alle tre annualità del triennio 2014-2016 (tenendo presente che per la terza annualità del Psn 2011-2013 e per la prima e seconda del triennio 2014-2016 si dispone dei dati completi relativi anche alla realizzazione effettiva, di cui allo Sda). In particolare si è proceduto a qualificare il significato delle quote percentuali di realizzazione attribuendo maggiore importanza ai lavori di carattere strategico e che, quindi, rivestono un particolare rilievo negli obiettivi informativi che la statistica ufficiale è chiamata a perseguire. A tal fine, le quote sono state calcolate su valori diversamente ponderati in base all’importanza della loro origine, attribuendo peso 3 ai lavori programmati per rispondere a regolamenti o direttive comunitarie o normativa nazionale e, contemporaneamente, rientranti fra le priorità indicate dal Comstat (v. § 2.1); è stato attribuito peso 2 ai lavori che rispondono a una soltanto di dette caratteristiche e peso 1 a tutti gli altri lavori. Nella tavola 2, pertanto, sono riportati i medesimi indicatori di cui alla tavola 1 ma ricalcolati sui valori ponderati, come appena specificato. Le evidenze che sono ivi esposte, lette in concomitanza con quelle corrispondenti della tavola 1, testimoniano anche per il 2016 una generale capacità del sistema di concentrare i propri sforzi e le risorse dedicate all’attuazione dei lavori che sono di importanza centrale per il sostegno ai processi decisionali nazionali e internazionali, selezionando i bisogni dell’utenza in base alla loro rilevanza strategica. Con riferimento alle quote di attuazione previste nel Pda (colonne 4 e 5 delle tavole 1 e 2), si nota che il passaggio al calcolo delle quote ponderate non modifica le percentuali né per il 2013 né per il 2015, mentre i miglioramenti sono significativi per il 2014 (da 93,5% a 94,3% per il Psn originario e da 95,6% a 96,4% per il Psn corretto) e anche per il 2016 (da 93,2% a 93,9% per il Psn originario e da 94,5% a 95,2% per il Psn corretto). Ciò indica che, soprattutto nel passaggio dal precedente triennio 2011-2013 al nuovo triennio 2014- 2016, il processo di programmazione ha rafforzato la capacità di concentrare gli sforzi sugli obiettivi strategici, eventualmente dirottando verso questi le scarse risorse disponibili a scapito degli obiettivi meno rilevanti. Relativamente alle percentuali di realizzazione di cui allo Stato di attuazione - calcolate per il 2013, il 2014 e il 2015 sui valori ponderati (colonne 7 e 8 delle tavole 1 e 2) - si nota che nel 2013 queste salgono soprattutto per l’Istat mentre rimangono inalterate per gli altri enti del Sistema; nel 2014, invece, aumentano sia per l’Istat che per gli altri soggetti Sistan mentre nel 2015 salgono per gli enti del Sistema e rimangono sostanzialmente invariate per l’Istat. Nel 2015 le percentuali di realizzazione totali salgono dall’88,1% all’88,6% rispetto al Psn e dal 90,4% al 91% rispetto al Psn corretto. Rispetto al Pda (colonna 9 delle tavole 1 e 2), l’incremento che si registra sui valori ponderati è di poco più di mezzo punto percentuale, passando dal 93,9% al 94,5%. 11
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Tavola 2 - Lavori programmati nel Psn, previsti nel Pda, realizzati nello Sda per titolare del lavoro. Terza annualità del triennio 2011-2013; prima, seconda e terza annualità del triennio 2014-2016. Valori ponderati secondo le priorità del Comstat (dati assoluti e percentuali) * valori virtuali ponderati (“priorità Comstat” e “regolamento o direttiva comunitaria o normativa nazionale” peso = 3; “priorità Comstat” oppure “regolamento o direttiva comunitaria o normativa nazionale” peso = 2; altrimenti peso = 1) La tavola 3 presenta sia la percentuale di realizzazione per il 2013, 2014 e 2015 dei lavori Psn per i singoli settori tematici in cui si articola il Programma sia le percentuali dei lavori previsti nei Pda 2013, 2014, 2015 e 2016. Le percentuali sono calcolate sul Psn corretto (cioè, come già illustrato, sul Psn considerato al netto dei lavori che risulteranno eliminati nella programmazione successiva in quanto confluiti in altri lavori a seguito della decisione assunta con il Pda). Dalla tavola 2 si è visto che la percentuale di realizzazione rispetto al Psn corretto, calcolata su valori virtuali ponderati, è pari per il 2013 all’87,3%, all’88,4% per il 2014 e al 91% per il 2015. Considerando la distribuzione delle percentuali di realizzazione per settore tematico, si nota uno scostamento dalla media (deviazione standard) del 5,7% per il 2013 e per il 2014 e del 5,1 per il 2015. Il miglior tasso di realizzazione si registra nel 2015 nel settore Giustizia e sicurezza, seguito da quello del settore Salute, sanità e assistenza sociale. I tassi di realizzazione più bassi si registrano nei settori Lavoro e sistemi dei trasferimenti monetari, previdenziali e assistenziali (come nel 2013 e nel 2014) e Agricoltura, foreste e pesca. Passando al confronto Pda-Psn, le serie delle percentuali di prevista attuazione mostrano un contenimento della dispersione intorno alla media rispetto agli anni precedenti (2,6% nel 2016, 3,1% nel 2015, 2,7% nel 2014 e 4,8% nel 2013). Un’analisi specifica evidenzia per il 2016, come per il 2014 e il 2015, il significativo miglioramento delle percentuali di prevista attuazione registrate attraverso il Pda anche a livello settoriale, sebbene nel 2016 nessun settore raggiunga la percentuale del 100%. 12
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Tutti i settori mostrano percentuali di prevista attuazione prossime o superiori al 92%. Tavola 3 - Lavori realizzati nel 2013, 2014, 2015 (Sda) e lavori previsti nel 2013, 2014, 2015,2016 (Pda) per settore tematico di interesse in confronto con il Psn corretto*. Valori percentuali *Psn corretto, valori ponderati Relativamente alle tipologie di lavori presenti nel piano di attuazione 2016 (Tavola 4), si prevede la realizzazione di 311 statistiche da indagine (38,6% del totale), 214 statistiche da fonti amministrative organizzate (26,6%), 161 statistiche derivate o rielaborazioni (20%), 86 studi progettuali (10,7%) e 33 sistemi informativi statistici (4,1%). Nella figura 4 che segue sono riportati i lavori per tipologia negli ultimi tre anni di riferimento del Pda. Il dato maggiormente evidente è che prosegue nel 2016 la tendenza alla riduzione del numero delle statistiche da indagine mentre rimane sostanzialmente invariato il numero di lavori delle altre tipologie. Figura 4 - Lavori previsti nei Pda 2014, 2015e 2016 per tipologia di lavoro 13
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ I soggetti del Sistema che hanno lavori nel Piano 2016 sono 57, oltre l’Istat. In particolare (Tavola 4): - 15 amministrazioni centrali; - 15 enti e amministrazioni pubbliche centrali (Aci, Agenzia delle dogane e dei monopoli, Cnel, Cnr, Coni, Enea, Ice, Inail, Inea, Inps, Isfol, Ismea, Ispra, Iss, Unioncamere); - 9 regioni (Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Eupolis Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Veneto); - 2 province autonome (Bolzano e Trento); - 4 province (Belluno, Pesaro e Urbino, Rimini, Rovigo); - 2 città metropolitane (Bologna e Roma Capitale) - 5 comuni (Firenze, Messina, Milano, Napoli, Roma Capitale); - 5 altri soggetti (Ferrovie dello Stato s.p.a., Fondazione Enasarco, Fondazione Istituto Guglielmo Tagliacarne, Gestore servizi energetici, Italia Lavoro s.p.a.). Nella tavola 5 è illustrata la distribuzione dei lavori per settore di produzione statistica. I lavori previsti sono 55 nel settore Ambiente e territorio (pari a circa il 6,8%); 80 in Popolazione e famiglia; condizioni di vita e partecipazione sociale (9,9%); 116 in Salute, sanità e assistenza sociale (14,4%); 56 in Istruzione, formazione, cultura e attività ricreativa (7%); 111 in Lavoro e sistemi dei trasferimenti monetari, previdenziali e assistenziali (13,8%); 55 in Giustizia e sicurezza (6,8%); 40 in Agricoltura, foreste e pesca (5%); 39 in Industria, costruzioni e servizi: statistiche strutturali e trasversali (4,8%); 96 in Industria, costruzioni e servizi: statistiche settoriali (11,9%); 108 in Conti nazionali e territoriali; statistiche sui prezzi (13,4% ); 49 in Pubblica amministrazione e istituzioni private (6,1%). 2.3 Principali caratteristiche dei lavori previsti Le priorità del Comstat Nei lavori inclusi nel Piano d’attuazione 2016 sono indicate complessivamente 336 priorità del Comstat (Tavola 6). La priorità Coerenza dei progetti inseriti nel Psn con quanto previsto ai commi 72 e 73 della legge finanziaria 2007 relativamente alla produzione di statistiche sulle pubbliche amministrazioni e sulle società pubbliche o controllate da soggetti pubblici, nonché sui servizi pubblici e al coordinamento dell'informazione statistica ricorre in 94 lavori; il miglioramento delle basi informative a supporto del funzionamento delle autonomie locali, della stima dei fabbisogni e dei costi standard e del sistema di governance multilivello di cui al Titolo V della Costituzione è una priorità indicata in 73 lavori mentre, complessivamente, la realizzazione di sistemi informativi integrati di dati e indicatori sui diversi argomenti evidenziati dal Comstat ricorre 146 volte. La figura 5 pone a confronto per i tre anni di programmazione 2014, 2015 e 2016 i gruppi di lavori definiti in base alla diretta rispondenza alle priorità indicate dal Comstat. Si nota un significativo irrobustimento della consistenza dei lavori di cui è prevista l’attuazione in tutti gli ambiti, con la sola eccezione di quello attinente alla Realizzazione di sistemi informativi integrati sul mercato del lavoro e formazione, anche attraverso lo sviluppo di progetti per l'analisi e il monitoraggio dei processi di transizione scuola-lavoro. Emerge, in particolare, lo sviluppo delle attività attinenti alla priorità Miglioramento delle basi informative a supporto del funzionamento delle autonomie locali, della stima dei fabbisogni e dei costi standard e del sistema di governance multilivello di cui al Titolo V della Costituzione. 14
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Figura 5 - Lavori previsti* nei Pda 2014, 2015 e 2016 per priorità indicate dal Comstat 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 a) b) c) d) e) f) g) h) 2014 2015 2016 * Solo lavori con indicazione di priorità Comstat a) Sviluppo di progetti in materia di censimenti generali nella prospettiva del passaggio ai censimenti continui; b)Miglioramento delle basi informative a supporto del funzionamento delle autonomie locali, della stima dei fabbisogni e dei costi standard e del sistema di governance multilivello di cui al Titolo V della Costituzione; c) Coerenza dei progetti inseriti nel Psn con quanto previsto ai commi 72 e 73 della legge finanziaria 2007 relativamente alla produzione di statistiche sulle pubbliche amministrazioni e sulle società pubbliche o controllate da soggetti pubblici, nonché sui servizi pubblici e al coordinamento dell’informazione statistica; d) Realizzazione di sistemi informativi integrati sul mercato del lavoro e formazione, anche attraverso lo sviluppo di progetti per l'analisi e il monitoraggio dei processi di transizione scuola-lavoro; e) Realizzazione di sistemi informativi integrati su ambiente e territorio, infrastrutture, patrimonio immobiliare: sviluppo di piattaforme e sistemi informativi georeferenziati; f) Realizzazione di sistemi informativi integrati sul benessere; g) Realizzazione di sistemi informativi integrati sulla competitività e sostenibilità economica e sociale, innovazione tecnologica e ricerca; h)Realizzazione di sistemi informativi integrati sullo stato e dinamica della popolazione con particolare riferimento alla componente migratoria. Origine dell’attività programmata Nei lavori confermati nel Pda 2016, come già nel 2015, la modalità più frequentemente indicata come origine dell’attività è l’atto programmatico formale del soggetto titolare del processo (265 lavori); in 252 casi è indicata come origine la normativa nazionale e in 191 i regolamenti comunitari (il numero sale a 229 se si considerano anche i lavori che indicano come origine dell’attività le direttive comunitarie). Le prime due fonti hanno un impatto rilevante sull’attività statistica degli altri soggetti Sistan mentre la regolamentazione comunitaria costituisce l’input principale dell’attività dell’Istat (Tavola 7). Tale affermazione è valida per tutte le tipologie di lavoro statistico ad eccezione dei sistemi informativi, per i quali, anche per l’Istat, la fonte principale si conferma nel 2016 l’atto programmatico del titolare. Un’analisi temporale non fa emergere modificazioni significative nell’ordine di importanza delle fonti da cui traggono origine le attività programmate. Finalizzazione degli studi progettuali La definizione di studio progettuale prevede che l’attività di studio e di analisi sia finalizzata a un nuovo impianto o alla ristrutturazione o miglioramento di lavori già in essere; allo sviluppo di nuove metodologie di supporto alla produzione e alla diffusione; allo sviluppo di strumenti informatici generalizzati di supporto alla produzione e alla diffusione e, infine, alla predisposizione di nomenclature, classificazioni e metadati. 15
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Per l’Istat, nel 2016 gli studi progettuali si configurano come strumento utile soprattutto per lo sviluppo di nuove metodologie, per l’impianto di statistiche da fonti amministrative organizzate e per la ristrutturazione di statistiche da indagine. Gli altri enti del Sistema ricorrono all’utilizzo di studi principalmente nella fase di impianto di nuovi lavori, in particolare di statistiche da fonti amministrative organizzate (Tavola 8). Minimo livello territoriale di riferimento dei dati disponibili Per 564 lavori (l’82,2% dei processi di produzione) il livello territoriale minimo di riferimento dei dati è costituito dalle tradizionali ripartizioni territoriali di base (Tavola 9). I restanti 122 lavori rendono disponibili anche dati riferibili a ripartizioni territoriali più specifiche o circoscritte (sovra- comunali e sub-comunali), a punti di rilevamento o ad altri riferimenti geografici. Nell’ambito dei 564 lavori che vengono diffusi a livello di ripartizioni di base, il 10,8% prevede la diffusione dei dati a livello comunale. Rispetto al 2015, nel 2016 aumenta leggermente la percentuale dei lavori i cui livelli territoriali minimi di riferimento sono il comune, la provincia e la regione. Parallelamente, si riduce lievemente la percentuale dei lavori i cui dati si riferiscono a ripartizioni territoriali subcomunali e multicomunali, a ripartizione geografica e a livello nazionale (Figura 6). Figura 6 - Lavori (Sdi, Sda, Sde) previsti nei Pda 2014, 2015 e 2016 secondo il minimo livello territoriale di riferimento dei dati divulgati (valori percentuali) Un’analisi per settore mette in evidenza che anche nel 2016 rimane Popolazione e famiglia; condizioni di vita e partecipazione sociale il settore nel quale la maggiore diffusione dei dati avviene a livello comunale (27,4%). In linea con il 2015, per il settore Lavoro e sistemi dei trasferimenti monetari, previdenziali e assistenziali la diffusione è prevalentemente a livello provinciale (37,5%) mentre la maggior parte dei dati continuano a essere diffusi a livello regionale nell’ambito del settore Salute, sanità e assistenza sociale (42,7%). Infine nell’ambito Conti nazionali e territoriali; statistiche sui prezzi il 50% dei dati è diffuso a livello nazionale. 16
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Fonte dei dati Per le indagini dirette e per gli studi progettuali che prevedono una rilevazione sul campo, la fonte principale di acquisizione delle informazioni è rappresentata dalle istituzioni pubbliche, principali depositarie di archivi e/o registri cartacei e/o informatizzati (211 lavori); segue l’acquisizione presso imprese e/o unità locali (128) e presso famiglie e/o individui (73) (Tavola 10). A far riferimento alle istituzioni pubbliche sono per il 70% i lavori degli altri enti Sistan. Se si analizzano le fonti utilizzate per singoli settori, emerge che anche per il 2016, come per il 2015 e il 2014, l’unità di rilevazione istituzioni pubbliche e private ricorre soprattutto nei lavori di Salute, sanità e assistenza sociale; l’unità di rilevazione imprese e/o unità locali ricorre principalmente nei lavori del settore Industria, costruzioni e servizi: statistiche settoriali mentre l’acquisizione delle informazioni presso famiglie e/o individui è utilizzata soprattutto nei lavori del settore Popolazione e famiglia; condizioni di vita e partecipazione sociale. Relativamente alle statistiche da fonti amministrative organizzate (Tavola 11) la fonte a cui si fa maggiormente riferimento, anche nel 2016, è rappresentata dalle istituzioni pubbliche (154 casi). Tale fonte è utilizzata principalmente per i lavori a titolarità degli altri enti Sistan. Lavori che entrano per la prima volta nel Psn I nuovi lavori presenti nel Pda 2016 sono 53, di cui 37 a titolarità Istat (69,8%) e 16 (30,2%) a titolarità di altri enti del sistema (Tavola 12). Il numero di nuovi lavori è inferiore a quello riscontrato nel Pda 2015 (64 lavori) e nel Pda 2014 (pari a 98): ciò è sicuramente dovuto al fatto che il 2014 era il primo anno del nuovo triennio di programmazione 2014-2016 e, quindi, era stato programmato un numero maggiore di nuove iniziative. La maggiore incidenza dei nuovi progetti si riscontra nel settore Salute, sanità e assistenza sociale (13 nuovi lavori statistici, pari al 24,5%), seguito da Popolazione e famiglia; condizioni di vita e partecipazione sociale che presenta 8 nuovi lavori statistici (15%). Anche nel 2016 sono gli studi progettuali la tipologia più ricorrente tra i nuovi lavori (25 lavori, pari al 47,2%). Non sono presenti nel Pda 2016 nuovi sistemi informativi statistici. Lavori non realizzati Come emerge dall’analisi delle tavole 13 e 14, i lavori previsti nella terza e ultima annualità del Psn 2014-2016 e successivamente non realizzati sono 59: i lavori confluiti in altro progetto al fine di ottimizzare i processi di produzione ed elaborazione delle informazioni sono 12 (20,3%); di questi, il 41,7% è a titolarità dell’Istat (5 lavori, di cui due Sdi, due Sde e uno studio progettuale) e il 58,3% di altri enti (7 lavori: tre Sdi, due Sda, una Sde e uno studio progettuale). I lavori non riproposti sono 47: 8 di titolarità dell’Istat e 39 di altri enti Sistan. I lavori non riproposti sono più numerosi tra le statistiche da indagine (Sdi) per l’Istat, mentre sono più numerosi tra gli studi progettuali (Stu) per gli altri enti. La rideterminazione delle priorità strategiche dell’ente rappresenta la ragione prevalente della mancata riproposizione dei lavori degli altri enti Sistan. Anche la carenza di risorse umane è una causa che ha inciso discretamente sulla non riproposizione dei lavori degli altri enti. È invece soprattutto la carenza di risorse esterne ad avere determinato la non riproposizione dei lavori di titolarità dell’Istat. Nell’Appendice 1 è riportato l’elenco dei lavori non riproposti nel Pda con il dettaglio delle motivazioni della mancata previsione della loro attuazione. 17
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Tavola 4 - Lavori previsti per il 2016 e piano di attuazione per l'anno 2016, secondo la tipologia del progetto e il soggetto titolare LAVORI COMPLESSIVI PIANO DI ATTUAZIONE SOGGETTI TITOLARI PREVISTI PER IL 2016 (a) PER L'ANNO 2016 Sdi Sda Sde Stu Sis Totale Sdi Sda Sde Stu Sis Totale ISTITUTO NAZIONALE DI 138 39 104 39 13 333 133 39 100 36 12 320 STATISTICA ALTRI ENTI 189 183 72 64 23 531 178 175 61 50 21 485 Ministeri e Presidenza del consiglio dei 110 98 26 20 8 262 104 95 23 14 7 243 ministri Ministero degli affari esteri e della - 9 - - - 9 - 9 - - - 9 cooperazione internazionale Ministero dei beni e delle attività culturali e 5 1 - - 2 8 4 1 - - 2 7 del turismo Ministero del lavoro e delle politiche sociali 5 9 3 4 4 25 3 8 3 3 3 20 Ministero della difesa 1 5 - - - 6 1 5 - - - 6 Ministero della giustizia - 31 - 3 - 34 - 31 - 2 - 33 Ministero della salute 31 1 2 - - 34 31 1 2 - - 34 Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 9 11 2 - 1 23 9 11 2 - 1 23 Ministero delle politiche agricole alimentari 9 1 4 1 - 15 7 - 3 - - 10 e forestali Ministero dell'economia e delle finanze - 2 9 1 1 - 13 2 9 1 1 - 13 Dipartimento Finanze Ministero dell'economia e delle finanze - 9 8 2 2 - 21 9 8 2 2 - 21 Settore ex-Tesoro Ministero dell'interno 18 5 - - - 23 17 5 - - - 22 Ministero dell'istruzione, dell'università e 3 1 1 1 - 6 3 1 1 - - 5 della ricerca - Istruzione Ministero dell'istruzione, dell'università e 6 2 2 2 - 12 6 2 2 2 - 12 della ricerca - Università e ricerca Ministero dello sviluppo economico 9 4 8 5 1 27 9 3 6 3 1 22 Presidenza del consiglio dei ministri 3 1 1 1 - 6 3 1 1 1 - 6 Enti e amministrazioni pubbliche 50 61 21 29 7 168 48 60 19 23 6 156 centrali Aci - Automobile club d'Italia - 2 2 - - 4 - 2 2 - - 4 Agenzia delle dogane e dei monopoli - 1 - - - 1 - 1 - - - 1 Cnel - Consiglio nazionale dell'economia e - - - 1 - 1 - - - 1 - 1 del lavoro Cnr - Consiglio nazionale delle ricerche - - - 2 2 4 - - - 1 1 2 Coni - Comitato olimpico nazionale italiano - 1 - - - 1 - 1 - - - 1 Enea - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo 1 - 3 - - 4 1 - 3 - - 4 economico sostenibile Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese - - 1 1 1 3 - - 1 - 1 2 italiane Inail - Istituto nazionale per l'assicurazione 1 10 - 3 1 15 1 10 - 2 1 14 contro gli infortuni sul lavoro Inea - Istituto nazionale di economia agraria 3 1 3 - - 7 3 1 3 - - 7 Inps - Istituto nazionale della previdenza - 34 - 5 - 39 - 34 - 5 - 39 sociale Isfol - Istituto per lo sviluppo della formazione 13 1 2 3 2 21 12 1 - - 2 15 professionale dei lavoratori Ismea - Istituto di servizi per il mercato 6 1 1 1 - 9 6 1 1 1 - 9 agricolo alimentare Ispra - Istituto superiore per la protezione e 8 8 3 3 1 23 7 7 3 3 1 21 la ricerca ambientale Iss - Istituto superiore di sanità 13 1 4 10 - 28 13 1 4 10 - 28 Unioncamere - Unione italiana delle camere 5 1 2 - - 8 5 1 2 - - 8 di commercio - - - - - - - - - - - - (a) dati Psn 2014-2016. Aggiornamento 2016 18
Piano di attuazione per l’anno 2016 del Programma statistico nazionale 2014-2016. Aggiornamento 2016 ____________________________________________________________________________________________ Segue: Tavola 4 - Lavori previsti per il 2016 e piano di attuazione per l'anno 2016, secondo la tipologia del progetto e il soggetto titolare LAVORI COMPLESSIVI PIANO DI ATTUAZIONE PREVISTI PER IL 2016 (a) PER L'ANNO 2016 SOGGETTI TITOLARI Sdi Sda Sde Stu Sis Totale Sdi Sda Sde Stu Sis Totale - - - - - - - - - - - - Regioni e Province Autonome 22 13 12 7 6 60 19 10 10 6 6 51 Eupolis Lombardia - - - - 1 1 - - - - 1 1 Provincia autonoma di Bolzano 7 1 5 - 1 14 6 1 4 - 1 12 Provincia autonoma di Trento 9 2 5 - 3 19 8 2 4 - 3 17 Regione Emilia-Romagna - 3 - 3 - 6 - 2 - 3 - 5 Regione Lazio - 1 - 1 - 2 - 1 - - - 1 Regione Liguria 2 - - - - 2 1 - - - - 1 Regione Marche 1 1 - - - 2 1 1 - - - 2 Regione Piemonte 1 2 1 2 - 6 1 1 1 2 - 5 Regione Puglia - 1 - - - 1 - 1 - - - 1 Regione Siciliana - 1 - - - 1 - - - - - - Regione Toscana 2 1 1 - - 4 2 1 1 - - 4 Regione Veneto - - - 1 1 2 - - - 1 1 2 Province 1 1 - 3 2 7 1 1 - 2 2 6 Provincia di Belluno - 1 - 2 - 3 - 1 - 2 - 3 Provincia di Pesaro e Urbino - - - - 1 1 - - - - 1 1 Provincia di Rimini 1 - - 1 - 2 1 - - - - 1 Provincia di Rovigo - - - - 1 1 - - - - 1 1 Città metropolitane - 1 - 1 - 2 - 1 - 1 - 2 Città metropolitana di Bologna - 1 - - - 1 - 1 - - - 1 Città metropolitana di Roma Capitale - - - 1 - 1 - - - 1 - 1 Comuni 3 3 2 4 - 12 3 2 1 4 - 10 Comune di Firenze 3 2 - - - 5 3 2 - - - 5 Comune di Messina - - - 1 - 1 - - - 1 - 1 Comune di Milano - - 1 1 - 2 - - 1 1 - 2 Comune di Napoli - - - 1 - 1 - - - 1 - 1 Comune di Venezia - 1 - - - 1 - - - - - - Roma Capitale - - 1 1 - 2 - - - 1 - 1 Altri soggetti 3 6 11 - - 20 3 6 8 - - 17 Ferrovie dello Stato Italiane spa - - 4 - - 4 - - 4 - - 4 Fondazione Enasarco - Ente nazionale di - 6 - - - 6 - 6 - - - 6 assistenza agenti e rappresentanti di commercio Fondazione Istituto Guglielmo Tagliacarne - - 4 - - 4 - - 1 - - 1 Gse - Gestore servizi energetici 1 - 1 - - 2 1 - 1 - - 2 Italia Lavoro spa - - 1 - - 1 - - 1 - - 1 TOTALE 327 222 176 103 36 864 311 214 161 86 33 805 (a) Cfr. la nota alla pagina precedente. 19
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