Piano Annuale per l'Inclusione (PAI) - A.S. 2020-2021 - GP ...
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Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) A.S. 2020-2021 “Non c’è nulla di più ingiusto che fare le parti uguali tra disuguali” (Don Milani “Lettera ad una Professoressa”) Approvato dal G.L.I. in data 4/06/ 2020 Delibera n.115 del collegio dei docenti in data 12 /06/2020
Sommario Premessa pag. 4 Normative di Riferimento Decreto Inclusione n. 66/2017 “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità Parte I Rilevazione BES e Numero Docenti di Sostegno a.s. 2019-20 pag. 6 Il Piano di Inclusione e i soggetti coinvolti pag. 7 Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola pag. 12 Parte II Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno pag. 14 scolastico Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Progettazione e calendarizzazione per il prossimo anno scolastico Protocolli Protocollo DSA pag. 16 Tempistica pag. 18 Protocollo Svantaggi socio-economico e culturale pag. 19 Protocollo Accoglienza alunni stranieri pag.20 Protocollo Diversamente abili pag.22 Allegati Indicatori per l’inclusione secondo index pag.24 Scheda di rilevazione degli alunni con bisogni educativi speciali Modello PDP Modello PDP BES 2
Il PAI è un documento che “descrive” lo stato dei bisogni educativi /formativi della scuola e le azioni che si intende attivare per fornire delle risposte adeguate. Il PAI conclude il lavoro svolto collegialmente da una scuola ogni anno scolastico e costituisce il fondamento per l’avvio del lavoro dell’a.s. successivo. Ha lo scopo di: garantire l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico della comunità scolastica garantire la continuità dell’azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola. 3
PREMESSA La direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, la successiva circolare n. 8 del 6 marzo 2013 e il DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 66 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00074), hanno introdotto per le scuole l’obbligo di redigere il piano annuale di inclusione (PAI) per gli alunni che presentano particolari bisogni educativi. L’area individuata come interessata ad una specifica progettazione include alunni con caratteristiche le più varie, da quelli certificati ai sensi della L. 104/92, a quelli con diagnosi DSA e si spinge a censire le situazioni definite di funzionamento intellettivo limite attraversando i campi dei disturbi evolutivi specifici, le situazioni di svantaggio sociale e culturale e quello della non conoscenza della lingua italiana. Condizioni quindi molto diverse che è difficile ricondurre ad un quadro unitario all’interno di un Piano complessivo dell’inclusività. Ciascun alunno è diverso da tutti gli altri per elementi di storia e di identità, per stili di apprendimento e per capacità comunicative e cognitive; per questa sua specificità egli va riconosciuto, la scuola disposta a valorizzare la diversità offre ad ognuno la possibilità di crescere con i compagni manifestatamente diversi e consente di scoprire che esiste la possibilità di convivere nel concreto esercizio del rispetto reciproco, l’uno occasione di crescita per l’altro. Robert Barth, docente di Harvard, descrive il valore della diversità come segue: Vorrei che i miei figli frequentassero una scuola in cui le differenze vengono cercate, valorizzate, celebrate come buone notizie, come opportunità per apprendere. (…) Le differenze offrono enormi opportunità per l’apprendimento. Le differenze sono una risorsa abbondante, gratuita e rinnovabile. Vorrei che il nostro impulso a eliminare le differenze fosse sostituito da una altrettanto urgente spinta a utilizzarle per migliorare la scuola. Ciò che conta nelle persone - e nelle scuole - è quello che c’è di diverso, non quello che è uguale. Ma nella scuola non vi può essere una reale inclusione del “diverso”…, senza una sostanziale trasformazione della scuola stessa (nei contenuti, nei metodi, nella organizzazione, nella struttura); così come, comunque, la presenza e l’accoglienza del bambino diverso spinge ogni insegnante a rimettere in discussione il proprio ruolo, il concetto stesso di educazione e le sue possibili mistificazioni, ponendosi come fattore sostanziale di cambiamento (Sbenaglia). Se incluso un alunno con disabilità diventa una persona che può arricchire e influenzare tutto il processo di apprendimento del gruppo. Un alunno disabile rompe uno schema organizzativo consolidato e pone l’esigenza di destrutturare il tradizionale rapporto di insegnamento-apprendimento, finendo, il più delle volte, per rappresentare un potente catalizzatore del processo di rinnovamento della metodologia e della didattica prevalente nel contesto classe in cui è inserito. Il regalo più grande che l’inclusione fa alla scuola è senza dubbio la certezza che l’individualizzazione del processo di apprendimento è possibile.I docenti devono partire dall’assoluta certezza che esistono capacità in tutti gli allievi, anche se diverse per qualità e quantità, e cercare gli strumenti più idonei per portarle alla luce, coltivarle e farle crescere. Per questo motivo, nel seguire la programmazione rivolta alla classe, gli insegnanti del nostro istituto costruiscono obiettivi, attività didattiche e atteggiamenti educativi “su misura” per ogni singolo alunno, adattando i livelli di apprendimento e gli strumenti della comunicazione. Nel nostro istituto si adottano diverse forme di individualizzazione: da un semplice intervento specifico da parte degli insegnanti di classe, alla valorizzazione delle dinamiche cooperative, alla costruzione di un vero e proprio piano educativo individualizzato per alunni con difficoltà e il piano didattico personalizzato per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento. Una vera qualità inclusione si raggiunge quando specialità e normalità, che coesistono, si influenzano reciprocamente e in cui l’una (la specialità) si trasforma nell’altra (la normalità), ne viene assimilata e la trasforma arricchendola. Dunque, la normalità viene vista sempre più sfaccettata e ricca di elementi e caratteristiche di specialità: anche nell’alunno più apparentemente normale si trovano notevoli differenze e specialità, che vanno incontrate, conosciute, e a cui va data possibilità di espressione e valorizzazione. Un inclusione così intesa possiamo e dobbiamo realizzarla, non solo per gli alunni in situazione di disabilità ma per tutti gli alunni. 4
Per la valutazione del PAI e le attività inclusive messe in atto durante l’anno scolastico 2019/2020 è stato somministrato un questionario con indicatori INDEX, proposto ed approvato nel GLI del 06 Maggio 2020. Il PAI dell’IISS “Liceo G.G. Adria- G.P. Ballatore” si compone delle seguenti parti: Parte I: A. Rilevazione dei BES a.s. 2019/2020. B. Risultati questionari INDEX e sintesi dei punti di forza e criticità rilevati. Parte II: Azioni e Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno prossimo. Allegati. 5
P.A.I. PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’ RILEVAZIONE BES Rilevazione dei BES presenti: n° disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 11 minorati vista 1 minorati udito 11(di cui tre nuovi Psicofisici iscritti) disturbi evolutivi specifici DSA 13 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 4 svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 1 Linguistico-culturale 2 Disagio comportamentale/relazionale Altro (problemi di salute) 2 Totali 18 % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO 11 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 9 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 9 Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Si contitolarità della classe e attività didattica inclusiva in compresenza; Richiesta all’Ambito Territoriale di TP, entro i termini e le modalità previste, di assegnazione dei docenti di sostegno (database e richiesta agli atti della scuola) Attività laboratoriali integrate (classi aperte, Si laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Si Attività laboratoriali integrate Si 6
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Richiesta di assistenti all'autonomia e alla comunicazione al Libero Consorzio Comunale di Trapani ex Provincia (Richiesta agli atti della scuola) Funzioni strumentali / coordinamento Si Referenti di Istituto (disabilità, DSA, Si BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Assistenti igienico-personali per servizi di Si base al Libero Consorzio comunale di Trapani (Richiesta agli atti della scuola) Altro: IL PIANO DI INCLUSIONE e SOGGETTI COINVOLTI Scopo L’I.I.S. “Adria Ballatore”, tramite l’attività di insegnamento dei Docenti e la collaborazione di tutte le componenti delle istituzioni scolastiche, pone attenzione ad un apprendimento degli studenti fortemente improntato al valore formativo della cultura, sia essa legata al mondo scolastico sia essa specchio della realtà contemporanea. Permette agli studenti di dotarsi di strumenti logici, metodologici e cognitivi necessari per comprendere, interpretare la complessità, comunicare con mente aperta e flessibile, progettare il proprio futuro con adeguate competenze disciplinari e trasversali. Promuove la piena inclusione degli studenti con disabilità, favorendo lo sviluppo di una comunità accogliente, nella quale realizzare esperienze di crescita individuale, sociale e lavorativa. In una prospettiva di continuità del processo di formazione degli studenti è di cruciale importanza il progetto orientamento, che si articola in due momenti: l’orientamento in entrata aiuta i giovani ad affrontare la scelta della scuola superiore in modo responsabile e consapevole e li aiuta ad approfondire e coltivare le proprie attitudini e motivazioni; l’orientamento in uscita aiuta gli studenti dell’Istituto a maturare scelte coerenti con le proprie attitudini e aspirazioni, in ambito sia umanistico che scientifico, all’Università o nel mondo del lavoro. 7
Il Piano d’Inclusione Il Piano d’Inclusione rivolto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali si propone di: definire pratiche condivise tra scuola e famiglia; sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il percorso di studi; favorire un clima di accoglienza e inclusione; favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell’apprendimento di questi studenti, agevolandone la piena inclusione sociale e culturale; ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena formazione; adottare piani di formazione che prevedono un ruolo attivo degli insegnanti; promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di formazione, etc.). Soggetti coinvolti Studenti A tutti gli studenti in difficoltà è esteso il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamando espressamente i principi enunciati dalla Legge n.53/2003 La famiglia La famiglia dell’alunno: fornisce notizie sull’alunno; gestisce con la scuola le situazioni problematiche; condivide con la scuola il processo di apprendimento dell’alunno; compartecipa alla costruzione e realizzazione del “progetto di vita” e del PEI/PDP. 8
Il Dirigente Scolastico Il Dirigente scolastico è il garante dell’offerta formativa che viene progettata ed attuata dall’istituzione scolastica: ciò riguarda la globalità dei soggetti e, dunque, anche gli alunni con disabilità e con Bisogni Educativi Speciali. A tal fine egli: procede all’assegnazione degli insegnanti curricolari e di sostegno, laddove per questi ultimi ci sia la richiesta della famiglia; cerca di assicurare la continuità rispetto all’assegnazione dei docenti; gestisce le risorse valutando le reali esigenze di ogni singolo caso; assicura al proprio Istituto il reperimento di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie al caso di precise esigenze dell’alunno; attiva azioni in collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare l’inclusione dell’alunno; dialoga con le famiglie e gli insegnanti al fine di trovare soluzioni, chiarimenti e confronti. Il GLI Il GLI è composto dai docenti curricolari, docenti di sostegno e, specialisti della Azienda sanitaria locale del territorio di riferimento dell’istituzione scolastica. Il gruppo è nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione nonché i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione dei PEI. In sede di definizione e attuazione del Piano di inclusione. Il GLI si può avvalere della consulenza e del supporto degli studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nel campo dell’inclusione scolastica. Al fine di realizzare il Piano di inclusione e il PEI, il GLI collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio. Il GLI ha il compito di: rilevare i BES presenti nella scuola; raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; 9
elaborazione di una proposta di Piano annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). Il Docente di sostegno Partecipa alla programmazione educativo-didattica e alla valutazione Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici Mantiene rapporti con le famiglie Cura gli aspetti metodologici e didattici Attua interventi individualizzati sugli allievi disabili assegnati, ma lavora anche in prossimità degli allievi con BES insieme ai docenti contitolari della classe. Docente curricolare Accoglie l’alunno con BES nel gruppo classe favorendone l’inclusione. Collabora con il docente di sostegno alla programmazione e alla valutazione individualizzata dell’alunno disabile Provvede alla programmazione didattica personalizzata con il consiglio di classe degli allievi con BES, individuando gli obiettivi essenziali ed irrinunciabili Dipartimento Sostegno Elabora un’aggiornata modulistica per il lavoro dei docenti di sostegno Progetta al fine di attuare un’efficace didattica per competenze Attua percorsi paralleli all’alternanza scuola-lavoro per allievi con disabilità (PEI differenziati) Il Consiglio di Classe Con la Dir. Min. 27/12/2012 il MIUR delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di Classe indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale e inclusiva di tutti gli alunni. 10
È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente Scolastico (o da un docente da questi specificatamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, ciò al fine di evitare il contenzioso. In particolare, per gli alunni diversamente abili o con DSA certificati, il Consiglio di Classe: in una riunione ad inizio d’anno, acquisisce informazioni sugli alunni in ingresso tramite lettura della documentazione prodotta dalle Scuole Medie e dal progetto di accoglienza, e attraverso una prima presentazione a cura del docente di sostegno assegnato alla classe, qualora vi sia; definisce con il coordinatore di classe o con il docente di sostegno, se vi è, le modalità più consone per favorire l’accoglienza dei nuovi alunni e, quando è possibile, attività comuni al resto della classe per promuovere una prima socializzazione; stabilisce comportamenti e buone pratiche che ogni singolo insegnante possa adottare, divenendo in prima persona un modello positivo per l’integrazione degli studenti con disabilità; collabora, con il coordinatore di classe, alla stesura del PEI/PDP degli alunni, curando in particolare l’organizzazione oraria delle attività da svolgere in classe, con o senza il personale di sostegno, e iniziative funzionali al percorso di integrazione; collabora col coordinatore di classe alla redazione della programmazione individualizzata; collabora con il coordinatore di classe alla pianificazione e all’organizzazione di uscite didattiche e viaggi di istruzione nel rispetto delle caratteristiche dei ragazzi disabili; si occupa delle verifiche periodiche del PEI/PDP; partecipa all’incontro annuale con gli operatori dell’ASL e con la famiglia dell’alunno. 11
Il Personale non Docente I compiti del personale non docente sono relativi all’ambito dell’assistenza fisica al disabile nonché di sorveglianza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono esterne alla scuola in collaborazione con i docenti. Prestano ausilio materiale agli studenti con disabilità nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse. Assistono gli alunni con disabilità nell’uso dei servizi igienici. Gli Operatori sanitari Collaborano con la scuola e la famiglia nella stesura del PDF e del PEI/PDP. Seguono gli alunni nelle terapie di recupero. Elaborano con la scuola strategie di intervento. Collegio dei Docenti su proposta del GLI delibera: il PAI le attività che devono essere inseriti nel PAI nel mese di settembre; l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale. Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola 0 1 2 3 4 Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento x inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e X aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi x inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno x della scuola 12
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle x attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione x di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per x la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini x di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Indicatori Index per l’Inclusione adottati dal nostro ISTITUTO e approvati nel GLI del Maggio 2020 per monitorare l’attività inclusiva dell’a.s. in 2019/2020 secondo l’INDEX, al fine di qualificare il processo di inclusione. I questionari preparati con Google Moduli, sono stati somministrati a tutte le componenti scolastiche, docenti, alunni e genitori, un questionario (mediante Google Moduli) al fine di ottenere risultati oggettivi ed analizzare il processo inclusivo. La scelta degli indicatori proposti si basa sull’analisi dei punti critici emersi nei monitoraggi effettuati l’anno scolastico precedente. Indicatori: 1. Affermare Valori Inclusivi 2. Le comunità locali (Comune, Province, Servizio Sanitario, associazioni varie) sono coinvolte nelle attività della scuola 3. Coordinare l’apprendimento 4. L'insegnamento è progettato tenendo presenti i diversi stili di apprendimento degli alunni. 5. La DAD offre opportunità per attività tra pari e di gruppo 6. Gli alunni vengono valorizzati in egual modo. 7. Le attività svolte durante la DAD risultano adeguate ai diversi stili di apprendimento Per l’a.s. 2020/21 si prevede di andare incontro alle seguenti CRITICITÀ e PUNTI DI FORZA: 13
CRITICITÀ 1. necessità di stilare un accordo di programma tra alcune scuole e l’ente locale. 2. necessità di potenziare la formazione, la dotazione e l'uso delle nuove tecnologie (soprattutto uso computer ) per Insegnanti e alunni. 3. necessità di potenziare la formazione, in particolare sull’uso di metodologie didattiche inclusive, quali l’apprendimento cooperativo e collaborativo. PUNTI DI FORZA: 1 Presenza di funzioni strumentali per l’inclusione e valutazione di istituto; 2 Collaborazione tra famiglie e insegnanti per per realizzare percorsi di inclusività; 3 Coinvolgimento nella didattica da parte degli insegnanti. 4 Rispetto tra insegnanti e alunni. Parte II -OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITA’ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO(2020-2021) TABELLA A – AZIONI E OBIETTIVI screening, rilevazione e monitoraggio BES “Sportello BES/DSA” per informazione-formazione, consulenza e supporto corso/i di formazione per i docenti dei C.d. C. frequentati da alunni con BES e coinvolgimento dei docenti curriculari (in linea con il Piano di Formazione dei Docenti, 4.5 Inclusione e disabilità) del personale della scuola, dei genitori, attraverso incontri, convegni e seminari, corsi di formazione e aggiornamento su tematiche inclusive e bisogni educativi speciali strategie e metodologie inclusive nella stesura dei PEI e dei PDP, documentazione, monitoraggio e valutazione in itinere e finale sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi incentivare collaborazione tra le istituzioni (in rete, famiglie, ASP, CTRH, CTS, EELL e Associazioni del territorio) promuovere attività di ricerca, sperimentazione e documentazione delle esperienze; dall'a.s. 2016/2017 la scuola ha partecipato alla Prima Ricerca Nazionale sull'Inclusione promossa dal Prof. Dario Ianes e dal GRIIS dell'Università di Bolzano rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola attivazione di progetti di Scuola in Ospedale e di Istruzione Domiciliare e Protocolli di accoglienza per alunni stranieri. 14
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Il nostro Istituto si avvale della collaborazione fattiva dei seguenti servizi: Dipartimento Neuropsichiatria infantile c/o ASL di continuare con la collaborazione con la Provincia e con la Cooperativa “Azione Sociale”per la richiesta di Operatori ASACOM la cui attività, quest’anno scolastico, è iniziata a settembre 2019. La Famiglia La famiglia, deve essere coinvolta maggiormente nelle pratiche inerenti all’inclusività. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi, quindi: alla stesura del PDP e dei PEI differenziati da parte del Consiglio di Classe, deve far seguito il contatto con la famiglia, alla quale sarà proposta la firma del documento. Con l’apposizione della firma la famiglia deve essere consapevole che autorizza il Consiglio di Classe ad utilizzare tutti gli strumenti indicati per il raggiungimento del successo scolastico dell’alunno e che si impegna a procurarglieli e farglieli usare. Eventualmente la famiglia rifiuta l’adozione delle misure indicate nel PDP o nel PEI per il successo scolastico si assume anche la responsabilità di un suo eventuale insuccesso. Progettazione e Calendarizzazione del Lavoro per il prossimo anno scolastico I FASE (settembre-giugno): realizzazione delle priorità e delle strategie progettate nel PAI - incontro con il Collegio dei Docenti in settembre per le priorità e le strategie progettate - riconferma o nuova costituzione del GLI - azione di screening, rilevazione BES, documentazione e restituzione dati - priorità e strategie da utilizzare lungo l’intero arco dell’anno - formazione e aggiornamento (corsi, seminari o convegni) - incontri e riunioni con genitori, ASP, CTRH, - valutazione iniziale, in itinere e finale II FASE (novembre/dicembre e marzo/aprile): incontri del GLI per valutazione strumenti e misure e azione predisposte e adottate - predisposizione e adozione PEI e PDP - monitoraggio risorse - riunioni con C.d.C., genitori, ASP, CTRH - valutazione in itinere III FASE (maggio): progettazione di priorità e strategie per il prossimo anno scolastico e redazione del PAI per l’anno successivo - riunioni del GLI per la progettazione - incontro con il Collegio docenti - incontro del GLI per la redazione del PAI IV FASE (giugno): condivisione e approvazione del PAI: - riunione Collegio dei Docenti per l’approvazione - valutazione finale 15
Organizzazione Chi-fa-cosa Alunni con disabilità (ai sensi della legge 104/92 e legge 517/77) All’atto delle iscrizioni i genitori devono presentare la documentazione completa dell’alunno o deve essere trasmessa dalla scuola media di provenienza. La scuola prende in carico l’alunno e organizza all’inizio dell’anno scolastico il GLHO per la stesura del PEI. Alunni con DSA (ai sensi della legge 170/2010 e D.M. 12 luglio 2011) Agli alunni con DSA si applicano i benefici previsti dalla normativa vigente previa presentazione della certificazione sanitaria. Il Consiglio di Classe elabora il PDP con il coinvolgimento della famiglia. Segue protocollo – Schema a riguardo e in appendice il format del PDP. Alunni con svantaggio socioeconomico, culturale, comportamentale Tali alunni saranno individuati dai Consigli di Classe e, dopo aver convocato la famiglia, si deciderà per la stesura di un PDP che ha carattere temporaneo e transitorio. Alunni stranieri La scuola progetta azioni finalizzate a promuovere l’educazione interculturale e lo sviluppo delle competenze linguistiche in modo da favorire gradualmente l’inserimento e l’integrazione nel contesto scolastico. Dopo aver accertato le competenze, abilità e conoscenze dell’alunno, si iscriverà alla classe corrispondente all’età anagrafica o alla classe immediatamente inferiore o superiore. Si realizzeranno percorsi di alfabetizzazione per l’apprendimento della lingua italiana e, se necessario, si organizzeranno interventi di supporto linguistico con mediatori culturali. Si adotta un Modello di Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri 16
Protocollo DSA Operatori Tempi Azioni Scopo scolastici Segreteria Quando viene presentato un certificato di DSA Informa il Referente d'Istituto Attivare le strategie opportune Prima dell'inizio della scuola (entro settembre) se il DSA Se opportuno effettua un colloquio con i genitori Individuare situazioni viene da un ordine di scuola diverso, o comunque è al problematiche da primo anno di frequenza monitorare Organizza, per i DSA iscritti al 1° , un Consiglio di L'incontro precoce con classe aperto a genitori e tutor l'intero Consiglio, ha lo scopo di informare tutti i docenti della Prima del primo mese di scuola situazione e favorire la presa in carico dell'alunno da parte di Referente tutti gli insegnanti d'istituto Monitora la situazione attraverso un costante raccordo con il Coordinatore di classe Durante l'intero anno scolastico Fornisce ai Coordinatori e docenti, informazioni circa Favorire l'inclusione le disposizioni normative vigenti dell'alunno DSA Fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative Collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni DSA. Si coordina con il Referente d'Istituto. Prende visione della certificazione diagnostica ( e la rende disponibile ai colleghi) Invita i docenti di classe a scaricare (e leggere) dal sito della scuola le Linee guida allegate al D.M. Luglio 2011. Prevede l'intervento dei genitori ( e di un eventuale Coordinatore Durante tutto l'anno scolastico Tutor) durante il primo consiglio di classe. In tale di classe occasione (o incontro specifico) raccoglie tutte le informazioni utili per predisporre il PDP Favorire l'inclusione dell'alunno DSA Realizza incontri di continuità con i colleghi della classe (o del grado di scuola) precedente per condividere i percorsi educativi e didattici dell'alunno e per non disperdere il lavoro svolto. Raccoglie le programmazioni individuale dei docenti delle singole discipline per predisporre il PDP e ne fa verbalizzare la delibera dal Consiglio possibilmente entro Novembre. Presenta e fa firmare il PDP alla famiglia. Fa da riferimento per la famiglia del DSA e per i docenti della classe, per le varie problematiche connesse. 17
Verifica che tutti gli incontri del C.d.C., e dei colloqui periodici con la famiglia ecc... siano opportunamente verbalizzzati. Nel caso di alunni frequentanti il 5° anno: inserisce nel Doc. del 15 Maggio: 1. Il PDP o altra documentazione predisposta ai sensi dell'art.5 del D.M. N.5669 del 12 Luglio 2011. 2. Le griglie diverse per la valutazione delle verifiche scritte per gli alunni DSA, i punteggi assegnati tengono conto delle Coordinatore Durante tutto l'anno scolastico Favorire l'inclusione capacità e delle difficoltà dell'alunno. 3. Predispone di classe dell'alunno DSA una relazione che presenti l'alunno DSA e concorda con il C.d.C il docente interno che presenterà alla Commissione i relativi strumenti compensativi e misure dispensative di cui si avvarrà durante l'esame. Si informano in merito alla normativa vigente sui DSA. dal sito della scuola le Linee guida allegate al D.M. Luglio 2011. Attuano strategie educativo-didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo Adottano misure dispensative Attuano modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti Docenti della Durante l'anno scolastico Favorire l'inclusione Procedono alla documentazione dei percorsi didattici classe dell'alunno DSA individualizzati e personalizzati previsti In occasione della presentazione della programmazione individuale e almeno 10 giorni prima del C.d.C. in cui se ne delibera l'approvazione, consegnano (o meglio, inviano via mail) al Coordinatore, la parte di PDP relativa alla propria disciplina. In tale programmazione si farà riferimento alle strategie educative-didattiche, compensative e dispensative da adottare, alle modalità di verifica e ai criteri di valutazione per la propria materia. Per le varie problematiche connesse con l’allievo/a DSA si preoccupa di informare la famiglia ed il coordinatore di classe. Vigila affinchè le diverse componenti scolastiche svolgano la propria azione in maniera coordinata Dirigente Durante l'anno scolastico Inserisce la trattazione di punti specifici sui DSA Favorire l'inclusione Scolastico all'o.d.g. dei Consigli di classe e verifica che siano dell'alunno DSA affrontati adeguatamente Media insieme al referente d'Istituto e al Coordinatore, eventuali situazioni conflittuali. 18
Tempistica TEMPI AZIONI SCOPO Convocare i C.d.C in cui sono presenti alunni con certificazione Individuare situazioni problematiche da monitorare, tranquillizzare la famiglia, DSA iscritti al 1° anno, al 3° anno, o SETTEMBRE iscritti in altri anni e che provengono ottenenre tutte le informazioni dalla famiglia per redigere il PDP per l'anno scolastico in corso. da altre scuole, con la presenza dei genitori dell'alunno. Convocare nei C.d.C. i genitori e OTTOBRE tutor degli alunni DSA, per le classi Redigere il PDP per l'anno scolastico in corso 2,4, 5 Approvare il PDP, firmati da tutti gli insegnanti. Successivamente il coordinatore di NOVEMBRE Consigli di classe classe convocherà i genitori dell'alunno DSA per consegnare il PDP approvato dal C.d.C. che verrà controfirmato anche dei genitori Il consiglio discute la situazione dell'alunno DSA in riferimento ai risultati attenuti nella pagella, individua eventuali modifiche del piano. Successivamente il GENNAIO/FEBBRAIO Consigli di classe per lo scrutinio coordinatore di classe convocherà i genitori dell'alunno DSA per informarli sull'andamento didattico/disciplinare in riferimento al PDP e alle eventuali modifiche apportate del Consiglio di classe. Consigli di classe . Eventuale Monitorare la situazione, evidenziare le problematiche presenti per individuare le MARZO/APRILE convocazione dei genitori degli strategie di intervento alunni DSA Per le classi quinte, Consigli di classe MAGGIO per la compilazione del documento Inserire nel documento del 15 Maggio tutte le notizie relative all'alunno DSA del 15 Maggio Consiglio di classe dello scrutinio Il Consiglio di classe valuta il profitto dell'alunno DSA coerentemente ai criteri GIUGNO finale stabilit dal PDP Quando la certificazione viene consegnata durante l'anno scolastico, entro il 30 Aprile, il coordinatore di classe informato dal Referente si attiva informando i colleghi del consiglio di classe e quanto prima si organizza un consiglio di classe con la presenza del Dirigente Scolastico, dei genitori dell'alunno DSA per redigere il PDP. Quando la certificazione viene consegnata nell'ultimo periodo, il coordinatore informa il consiglio di classe che attiverà le misure compensative e dispensative adeguate e provvederà alla verbalizzazione 19
Protocollo ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO–ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE Operatori Tempi Azioni Scopo scolastici Il PDP raccoglie: Ogni qualvolta il Cd.C rileva una situazione di Il docente coordinatore di classe, dopo aver Gli obiettivi svantaggio tale da compromettere in modo significativo la frequenza e il positivo svolgimento sentito i docenti curriculari, provvede specifici di del percorso di istruzione e formazione. La all’elaborazione del PDP da condividere con il apprendimento Docente condizione di svantaggio può essere determinata da: Consiglio di Classe. Coordinatore - particolari condizioni sociali, familiari, ambientale - Le strategie e le difficoltà di apprendimento - difficoltà linguistiche In seguito il PDP va sottoscritto dalla famiglia attività educativo/didattiche Le modalità di verifica e valutazione Il consenso della famiglia Il Consiglio di Classe all’inizio dell’a.s. o in un qualunque momento dello stesso, ha il compito della rilevazione dello svantaggio socio-economico, culturale, linguistico. Lo stesso C.d.C. individua i bisogni relativi allo studio e attiva metodologie didattiche personalizzate. La famiglia viene informata dal coordinatore di classe dei bisogni rilevati dai docenti e la guida a comprendere il suo ruolo di corresponsabilità e a partecipare. Se il parere della famiglia non è positivo i percorsi personalizzati non possono essere attivati. In accordo con la famiglia verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità nel rispetto degli obiettivi previsti dai Piani di studio. Il P.D.P. ha una durata limitata nel tempo e va adottato solo per il periodo necessario a superare lo svantaggio dell’alunno. 20
Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri 1. FINALITA’ In linea con la normativa vigente e le più recenti Linee Guida per l'accoglienza e l'inclusione degli alunni stranieri 2. COMMISSIONE INTERCULTURA Istituzione apposita Commissione con compiti di rilevazione, analisi dei bisogni, attivazione corsi specifici, ricerca materiali didattici, monitoraggio e documentazione 3. FASI PROTOCOLLO Fase amministrativa COSA CHI QUANDO Accoglienza della famiglia Il Dirigente Scolastico Al primo contatto con la scuola. dell’alunno straniero: − riceve la famiglia; − rimanda la famiglia alla segreteria per l’espletamento delle pratiche amministrative. Iscrizione dell’alunno: Segreteria Al primo contatto con la scuola. − fornisce il modulo per l’iscrizione (comprensivo delle informazioni relative alle vaccinazioni, alla scelta relativa all’insegnamento della religione cattolica/attività opzionale) e altra eventuale modulistica; − richiede la documentazione necessaria; − consegna la brochure informativa (la versione ridotta del POF) sull’organizzazione della scuola, se disponibile, nella lingua di appartenenza. 21
Fase comunicativo – relazionale COSA CHI QUANDO Comunicazione dell’avvenuta Il Dirigente Scolastico Al momento dell’iscrizione. iscrizione al fiduciario di plesso e al coordinatore di classe. Inserimento in una classe/sezione Primo colloquio con i genitori Gli insegnanti del Consiglio di Classe Nei giorni immediatamente successivi al primo contatto con la scuola. Raccolta informazioni:conoscenze linguistiche; eventuale percorso scolastico; ... Comunicazioni sulla organizzazione scolastica: orario scolastico;materiale occorrente; progetti cui la classe aderisce; circolari; ... Attivazione di un eventuale La funzione strumentale su nel caso in cui ve ne sia la necessità intervento del mediatore linguistico. segnalazione dei docenti della classe Fase educativo – didattica COSA CHI QUANDO Accoglienza: Gli insegnanti del Consiglio di Classe Dalla prima settimana d’inserimento nella classe Creano un clima positivo nella classe individuano un alunno/insegnante che svolga una funzione di tutor ;favoriscono la conoscenza degli spazi della scuola, dei tempi e dei ritmi ; facilitano la comprensione dell’organizzazione delle attività. Verifica delle reali competenze e Gli insegnanti del Consiglio di Classe Entro le prime settimane delle eventuali difficoltà. dall’inserimento nella classe Costruzione di un Percorso Gli insegnanti del Consiglio di Classe Nel primo mese d’inserimento Didattico Personalizzato (P.D.P.); Italiano L2 Attivazione di un eventuale La funzione strumentale su nel caso in cui ve ne sia la necessità intervento del mediatore linguistico segnalazione dei docenti della classe - culturale 4. CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLE CLASSI Secondo le indicazioni del DPR 31/08/99 n. 394 e la normativa vigente 5. VALUTAZIONE Per quanto attiene alle modalità di valutazione e di certificazione degli alunni stranieri, in particolare dei neo-arrivati, si fa riferimento a quanto espresso nelle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, emanate dal MIUR; DPR 394/99; DPR 122/99; alla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e alla C.M. n.8 del 6/3/2013 e D. Lgs 13 aprile 2017 n.62 22
Protocollo Alunni con disabilità Operatori Tempi Azioni Scopo scolastici Famiglia Al momento dell’iscrizione Segnalazione di alunno D.A. nella domanda on line Segreteria Al momento dell’iscrizione Richiede alla scuola di provenienza la documentazione Attivare strategie opportune che certifica l’handicap Al momento dell’iscrizione Prende contatto con il referente H della scuola di Raccogliere informazioni (ed provenienza dell’alunno per organizzare la eventualmente problematiche da documentazione e raccogliere le prime informazioni. monitorare), per redigere il PEI per l'anno scolastico in corso. Primo mese di scuola Valuta insieme al GLI i singoli casi. Informare tutti i docenti della situazione e favorire la presa in carico Referente H degli alunni D.A. Durante l’intero anno Monitora la situazione attraverso un costante scolastico raccordo con il Coordinatore di classe e i Docenti di sostegno Favorire l’inclusione dell’alunno D.A. Durante l’intero anno Collabora con i Coordinatori di classe e i docenti, per scolastico eventuali strategie volte al superamento dei problemi dell’allievo D.A. Ad inizio anno scolastico Convoca il GLI per analizzare i documenti e assegnare le ore di sostegno e l’alunno alla classe Durante l’intero anno Fornisce ai Referenti, Coordinatori e docenti, Dirigente scolastico informazioni circa le disposizioni normative vigenti Favorire l’inclusione dell’alunno D.A. Scolastico Durante l’intero anno Vigila affinché le diverse componenti scolastiche scolastico svolgano la propria azione in maniera ordinata Ad inizio anno scolastico Prende visione delle certificazioni dell’alunno D.A. Coordinatore Durante tutto l’anno Si coordina con il Referente di Istituto, i Docenti della Favorire l’inclusione dell’alunno D.A. di classe scolastico classe e il Docente di Sostegno A fine anno scolastico Si preoccupa dell’inserimento della documentazione Informare tutti i docenti della nel Documento del 15 Maggio (classi 5), degli situazione e programmare gli opportuni documenti. interventi per l’esame futuro del D.A. Entro fine novembre Redigono il PEI di ogni singolo alunno Informare tutti i docenti della situazione e favorire la presa in carico Docenti della degli alunni D.A. Classe Durante tutto l’anno Attuano percorsi educativi e didattici opportuni al Favorire l’inclusione dell’alunno D.A. scolastico caso, rapportandosi con l’Insegnante di sostegno e il Coordinatore di classe. Consiglio di Fine di ogni periodo Valuta il profitto conseguito dall’alunno Favorire l’inclusione dell’alunno D.A. Classe (trimestre e/o pentamestre, scrutinio finale) Entro fine novembre Convoca i genitori dell’alunno per far sottoscrivere e Individuare situazioni problematiche condividere il PEI. da monitorare, tranquillizzare la Docente di famiglia, ottenere tutte le informazioni sostegno dalla famiglia per redigere il PEI per l'anno scolastico in corso. 23
Durante tutto l’anno Collabora con i docenti della classe nella Favorire l’inclusione dell’alunno D.A. scolastico individuazione dei percorsi educativi e didattici opportuni al caso, informando la famiglia dell’andamento didattico disciplinare dell’allievo D.A. Entro la fine di novembre Indica le linee guida per la compilazione del PEI GLH Favorire l’inclusione dell’alunno D.A. Entro fine maggio Verifica, riconferma o eventualmente varia le linee guida. Progetti approvati durante l’anno scolastico 2019/2020 e riproposti per l’anno scolastico 2020/2021 Si ripropongono i progetti: Cammina soltanto insieme a me e sii mio amico. Io esco dal silenzio. Itinerari di comunicazione. Il volto dell’altro attraverso i linguaggi creativi della comunicazione (cinema, fotografia, teatro) Insieme in palestra “Anch’io so fare” Il presente P.A.I. Per l'a.s. 2020/2021, si compone di n. 24 pagine a cui vanno aggiunti n. 04 Allegati; è stato approvato con Delibera n.115 al Collegio dei Docenti in data 12/06/2020. Allegati: Allegato 01 Indicatori inclusione (Index) Allegato 02 Scheda di Rilevazione BES Allegato 03 Modello PDP Allegato 04 Modello PDP BES Il docente referente GLI d'Istituto Il Dirigente Scolastico Prof.re Pasquale Amabili Prof.ssa Silvana Rosa Maria Lentini 24
Allegati ALLEGATO 01 INDICATORI PER L'INCLUSIONE SECONDO INDEX ALLEGATO 02 Scheda Rilevazione BES ALLEGATO 03 Modello PDP ALLEGATO 04 Modello PDP BES 25
ALLEGATO 01 INDICATORI PER L’INCLUSIONE SECONDO INDEX Costruire comunità Gli insegnanti e gli alunni si trattano con rispetto C'è collaborazione tra gli insegnanti e le famiglie per soddisfare i bisogni di tutti gli alunni. AFFERMARE VALORI INCLUSIVI Le comunità locali (Comune ,Province, Servizio Sanitario, associazioni varie) sono coinvolte nelle attività della scuola I docenti si adoperano per soddisfare i bisogni formativi di tutti gli studenti. Le famiglie sono informate adeguatamente sulle attività e iniziative promosse dal liceo. Sviluppare la scuola per tutti La scuola promuove l'accoglienza di tutti gli alunni della comunità locale. I nuovi alunni vengono aiutati ad ambientarsi nella scuola? I docenti riconoscono le diversità come risorse per l'intera classe. Gli alunni sono attivamente coinvolti nelle attività di apprendimento L'insegnamento è progettato tenendo presenti i diversi stili di apprendimento degli alunni. Gli alunni con difficoltà di apprendimento sono supportati e motivati dai pari. Gli alunni sono incoraggiati ad ascoltarsi l'un l'altro rispettando i tempi e le opinioni altrui. Le attività svolte durante la DAD risultano adeguate ai diversi stili di apprendimento La DAD offre opportunità per attività tra pari e di gruppo. Mobilitare risorse Nella DAD i docenti usano materiali didattici e strategie per agevolare la partecipazione e l'apprendimento degli alunni con Bes. Le risorse della scuola e del territorio sono utilizzate a fini inclusivi(libri di testo, biblioteca, Lim, supporti digitali, ecc ecc) 26
ALLEGATO 02 Scheda Rilevazione BES e Modello PDP Rilevazione dati per il Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) d’Istituto (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013) Attraverso la Scheda di Rilevazione di alunni con Bisogni Educativi Speciali, di seguito allegata, si avviano quelle attività - di osservazione sistematica, rilevazione e monitoraggio dei BES - azione di screening, rilevazione BES, documentazione e restituzione dati programmate nella Tabella A – Azioni e Obiettivi del PAI e nella Fase I della Programmazione e Calendarizzazione del P.A.I. adottato dal nostro Istituto. Ogni docente coordinatore del C.d.C., sentito il parere dei docenti, è invitato a segnalare, laddove la situazione descritta è presente, la voce e il numero corrispondente di alunni con BES. Grazie per la collaborazione Il docente referente del GLI 27
Rilevazione dati per il Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) d’Istituto SCHEDA DI RILEVAZIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.) ANNO SCOLASTICO 2020/2021 Il C.d.C. della Classe ………………… del Liceo ................................................................... , riunitosi in data………………………………………, evidenzia quanto segue: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Alunni con disabilità certificata dalla Legge 104/92 presenti in classe, n ……… art. 3 comma 1 art. 3 comma 3 (con connotazione di gravità); Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) certificati secondo Legge 170/2010, n ........... ; Alunni con specifica relazione medica e/o altra certificazione specialistica, n. ………… . ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI EVIDENZIATI DALLA SCUOLA Alunni con svantaggio sociale-culturale, n…………….; Alunni segnalati dai servizi sociali, n. ..................................... …………….; Alunni con difficoltà linguistiche legati ad altra cultura, n. ..... …………….; Alunni con rilevanti difficoltà scolastiche non legate allo studio poco adeguato, ma a difficoltà di attenzione, iperattività. emotività, borderline cognitivo, disagio comportamentale…………………………………………n……………………..; Alunni attualmente in valutazione presso l’UO dell’ASP di competenza, n.……; Altro…......................................................................................................, n.….......; Tenendo conto di tutte le situazioni rilevate nella classe, il C.d.C. rileva la presenza di n…alunni con Bisogni Educativi Speciali; si ritiene necessario monitorare in maniera specifica n……. alunni,per i quali si valuterà l’opportunità di predisporre un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.). Il docente coordinatore di Classe 28
ALLEGATO 03 Modello PDP Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Liceo "G.G. Adria - G.P. Ballatore" - Mazara del Vallo Liceo Classico, Linguistico, Scientifico e opzione Scienze Applicate P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO A.S. 2020/2021 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO anno scolastico 2020/2021 29
Scuola secondaria di II grado Indirizzo di studio Liceo □ Classico □ Linguistico □ Scientifico □ Scientifico opzione Scienze Applicate Classe Sezione Docente coordinatore di classe e docente referente BES: docente coordinatore prof. docente referente DSA/ BES prof. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Certificazione Diagnostica per Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Diagnosi specialistica 1 Legge 8 Ottobre 2010, n. 170 altra Certificazione Rilasciata da il Rilevazione del Consiglio di Classe Segnalazione del C.di C. in data Informazioni dalla famiglia Caratteristiche percorso didattico pregresso 2 Altre osservazioni 3 Note 1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista 2. Documentazione del percorso scolastico pregresso mediante relazioni relative ai cicli precedenti. 3.Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta; segnalazione dei suoi punti di fragilità o di forza: interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari. 30
DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI Diagnosi Osservazione Difficoltà soprattutto LETTURA (velocità, correttezza, comprensione) Dislessia (F 81.0) Diagnosi Osservazione Si rileva: SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi:ideazione, stesura,revisione) Diagnosi Osservazione Difficoltà negli ambiti indagati: Disortografia (F81.1) CALCOLO (accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto) Diagnosi Osservazione ALTRI DISTURBI ASSOCIATI . Note Discalculia (F81.2) Informazioni da diagnosi specialistica Osservazione libera e sistematica (tempo impiegato in relazione alla media della classe nella esecuzione dei compiti,...). Livelli di competenza nella lettura e scrittura Comprensione di tipologie di testi (comprensione letterale, inferenziale, costruttiva, interpretativa, analitica, valutativa) Competenza linguistica (sintattica, grammaticale, lessicale, ortografica) Capacità di comprensione e produzione dei numeri, capacità di incolonnarli correttamente, abilità di ragionamento aritmetico, assimilazione e automatizzazione dei fatti numeric 31
CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI □ Collaborazione e partecipazione □Relazionalità con compagni/adulti □Frequenza scolastica □Accettazione e rispetto delle regole □ Motivazione al lavoro scolastico □Capacità organizzative □Rispetto degli impegni e delle responsabilità □Consapevolezza delle proprie difficoltà □ Senso di autoefficacia □Autovalutazione delle proprie abilità e potenzialità nelle diverse discipline □ Altro ... Note Partecipa agli scambi comunicativi e alle conversazioni collettive; collabora nel gruppo di lavoro scolastico,…. Sa relazionarsi, interagire,ecc.) Sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro, ecc Parla delle sue difficoltà, le accetta, elude il problema, ecc. Percezione soggettiva di riuscire ad affrontare gli impegni scolastici con successo e fiducia nelle proprie possibilità di imparare CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Capacità di memorizzare procedure operative nelle discipline tecnico-pratiche (formule, strutture grammaticali, regole che governano la lingua…) Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni (date, definizioni, termini specifici delle discipline,….) Capacità di organizzare le informazioni (integrazione di più informazioni ed elaborazione di concetti) Note Informazioni ricavabili da: • diagnosi/incontri con specialisti • rilevazioni effettuate dagli insegnanti 32
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