Il saluto del Presidente - Hockey Club ...
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Il saluto del Presidente E’ con grande soddisfazione che rivolgo a tutti il più caloroso e sportivo sa- luto nel presentare questo volume con il quale vogliamo raccontare la “piccola/grande” storia dell’HC Chiasso che ricorda così i suoi 45 anni di attività culminati, a livello sportivo, con la promozione della prima squa- dra al campionato di I Divisione. Non è comunque un errore ortografico o una svista il modo in cui ho voluto sintetiz- zare i nove lustri di attività della società rossoblu. La storia del Chiasso, infatti, è pur sempre quella di un piccolo club, che ha dovuto affrontare non poche difficoltà, nel corso del tempo, soprattutto di natura finanziaria e infrastrutturale. Allo stesso tempo, però, è una grande storia perché scritta con passione da parte di decine e decine di persone che hanno dedicato le proverbiali “anima e corpo” affinché il nostro sodalizio potesse nascere, sopravvivere ed infine farsi conoscere (ed apprez- zare) in tutta la Svizzera nonché nelle regioni limitrofe di confine. Una storia caratte- rizzata da un’unico comune denominatore: la passione. Un fattore che contraddi- stingue ancora l’H.C. Chiasso che si appresta a vivere una nuova intensa stagione agonistica e che costituisce il tratto caratteristico del club rossoblu. A differenza di quanto ha caratterizzato tante altre società del nostro Cantone, molte delle quali verranno alla mente sfogliando le pagine di questo volume, a Chiasso il Comitato ha sempre fatto “il passo secondo la gamba”. Mai voli pindarici, mai esaltazioni. Certo, col senno di poi, qualche errore è stato compiuto. Chi non sbaglia? Ma, ieri come oggi, quando si sono verificati i momenti di difficoltà c’è stato chi non ha voluto che l’H. C. Chiasso, un patrimonio di tutta la regione del Mendrisiotto, andasse perso o rovinato. E da queste vicissitudini i colori rossoblu sono risorti più belli e splendenti di prima. In questo lavoro, curato dal nostro giornalista Luigi Clerici, che ormai da ben 13 stagioni segue con passione tutta l’attività dell’H.C. Chiasso, è possibile conoscere non solo quali sono stati i risultati della prima squadra del Chiasso (certo, sarebbe stato bello pubblicare anche tutti i risultati delle formazioni giovanili, ma in questo caso ci sarebbe stato bisogno non di un libretto bensì quasi di un’enciclopedia), ma anche calarsi in quelle che sono state le vicende che hanno contraddistinto le diverse stagioni. E non mancano poi i nomi di coloro che hanno contribuito a costruire la storia della nostra società, membri di Comitato in primis. Credo che non manchi nulla per poter festeggiare adeguatamente il raggiungimento del nostro 45° anniversario. Che dire, quindi, se non buona stagione a tutti e...buona lettura in attesa del 50°. Nicola Medici Solo due parole... S e in quella calda estate del 1998, mentre anche la Televisione Svizzera tra- smetteva le partite dei campionati del mondo di calcio (mi ricordo benissimo il primo incontro avuto con l’allora presidente Emanuele Centonze, nel mese di giugno di quell’anno), qualcuno mi avesse predetto che un giorno mi sa- rebbe stato affidato l’incarico di scrivere una storia dell’H.C. Chiasso, sicuramente non ci avrei creduto. Eppure, per me che mi considero uno dei pochi giornalisti italiani non nati nell’Alto Adige, nel Veneto o a Milano, che hanno sempre scritto di hockey su ghiaccio (la mia prima intervista in assoluto è stata fatta ad un certo Roberto Mazzetti che a Chiasso conosciamo molto bene), questa è una grande soddisfazione. Così come è bello constatare che dopo tanti anni la passione nel seguire le vicende dell’H.C. Chiasso non è mai venuta meno. Anzi, col tempo è cresciuta perché, se è vero che da quando ho iniziato a seguire le vicende rossoblu la mia vita è cambiata (ora sono marito e padre), l’appuntamento con le partite della prima squadra, con i T.I.G., con l’Assemblea del Club o con altri appunta- menti rossoblu ha sempre avuto la precedenza su tutto il resto. E’ altrettanto vero che non sono mai stato un socio effettivo dell’H.C. Chiasso ma, personalmente, mi considero ormai tale da diversi anni. Tornando a questo libro, quella che avete in mano è sì la storia dell’H.C. Chiasso ma non non vuole essere l’opera “omnia” della società. Come tutti gli appassionati di hockey su ghiaccio, sono sempre stato un amante delle statistiche...dei risultati, dei numeri, delle cifre. Ebbene questa storia del nostro club parte da una prospettiva ben diversa, anche se la tentazione di sciorinare numeri e cifre per tutte e 45 le stagioni vissute dall’H.C. Chias- so è stata forte. Invece mi è sembrato giusto lasciare spazio, quando è stato possibile(perché per alcune annate la docu- mentazione che sono riuscito a raccogliere è stata veramente limitata), ai pensieri, alle decisioni, agli obiettivi che i diversi membri di Comitato della società rossoblu hanno fissato ed hanno cercato di perseguire. Un racconto approfondito da testimonianze e stralci da numerosi articoli di giornale. Se, d’altro canto, per alcune stagioni non era stato conservato materiale, per altre è stato veramente difficile fare una sintesi ed una scelta di cosa meritava di essere pubblicato. Ho cercato di raccogliere il maggior numero possibile di nomi di giocatori, della prima squadra e delle formazioni giovanili, nonché membri del Comitato perché mi è sembrato doveroso ricordare tutti coloro che hanno indossato la casacca rossoblu o si sono impegnati per il club. Spero di esserci riuscito (con le debite attenuanti che prima ho menzionato) e se ho dimenticato qualcuno me ne dolgo. A tutti, comunque, buona lettura e forza H.C. Chiasso. Luigi Clerici 1
1965/70 1. Le origini 1965/66 Quando giocavano T i “pionieri” empi andati, lontani. Un altro mondo...un altro hockey. Sono questi gli anni della “frontiera” dell’HC Chiasso. Sta- gioni pionieristiche dove i ricordi sono talvolta annebbiati nella memoria delle persone che li hanno vissuti. In questa atmosfera romantica dobbiamo calarci per andare alla sco- perta dei “primi passi” nel mondo del- l’hockey su ghiaccio da parte dell’H.C. Chiasso, club che, almeno all’inizio, è di Chiasso solo di nome ma non di fatto. Sono infatti appassionati sportivi di Men- drisio i primi discatori della squadra ros- soblù: giovani che scendono nel paese di confine grazie al richiamo rappresen- tato da una pista di ghiaccio artificiale; loro, abituati a pattinare (o solo a veder pattinare) i coetanei nei mesi invernali negli allora spazi riservati al tennis club del “magnifico borgo”. Primi maestri di hockey sono due onesti lavoratori delle Ferrovie Federali Svizzere: Sergio Gobbi, di Ambrì con un passato nelle fila del club leventinese; e Antonio Lonardi. I due, appassionati di disco su ghiaccio, non si lasciano scappare l’occasione di dare RASSEGNA STAMPA una mano ai volenterosi giovani hockeisti, e con autentico spiri- to decoubertiniano, essendo già avanti con gli anni, decidono ORIGINI ED ATTIVITA’ HC CHIASSO di sedersi dall’altra parte della balaustra per rivesitre il ruolo di da “Il Giornale del Popolo” allenatori. Tutto è pionieristico a metà degli anni ‘60 a partire dalle strut- 17 ottobre 1970 ture. Spogliatoi e docce? Neanche a parlarne. Unico “comfort” una baracca di legno che, per i primi due anni, rappresenta Siamo nell’inverno 1963/64, ed alcuni volenterosi, i l’unico locale dove i giocatori possono cambiarsi. Per rende- sigg. Lonardi, Renato Chiesa, Sergio Gobbi e Oberti, re meno duro l’ingresso in pista viene stabilito che un addetto per gentile concessione, usufruiscono dei vecchi viali del della squadra accenda una stufa al fine di rendere il locale più Grotto Linet per approntare una rudimentale ma efficiente accogliente. Ma talvolta ci si dimentica ed allora, al freddo, pista di pattinaggio ad uso e divertimento dei ragazzi. bisogna togliersi i vestiti e indossare la divisa di hockey ovvero Nessuno, a quel tempo, avrebbe pensato che tale inizia- l’unico materiale fornito dalla società: di fatto la sola maglia tiva sarebbe valsa la costruzione a Chiasso di una pista artificiale. Infatti, con l’entusiasmo che andava vieppiù rossoblù, pesante, fatta di lana, dove spiccano tre lettere bian- crescendo, sia tra i giovani che fra gli stessi volenterosi, che: HCC. Il resto dell’attrezzatura è a carico di ogni singolo venne costituita la Società Pattinatori Chiasso ed a Presi- giocatore che, inoltre, deve pagare due tasse: quella di appar- dente venne eletto l’on. Osvaldo Chiesa. Il suo entusiasmo tenenza al club e una seconda, da versare alla società Pattina- e la sua rapida iniziativa furono tali che già nell’inverno tori, club proprietaria dell’infrastruttura che viene concessa solo 1964/65 a Chiasso, lo sport del pattinaggio aveva un per partite ed allenamenti. inizio effettivo. Da una passionaccia all’altra, quindi, la Ma anche gli avversari del Chiasso non possono vantare mi- costituzione di una squadra di hockey fu cosa semplice. gliori comfort. A loro, infatti, viene riservato l’utilizzo del gabbiot- Il primo anno di attività venne dedicato esclusivamente to del noleggio pattini. Soluzione sicuramente migliore a quella alla preparazione dei giovani al pattinaggio ed a inse- dei giocatori locali sennonché, al termine di ogni match, i bal- gnare loro quel minimo di tecnica che rendesse possibili- danzosi avversari del Chiasso sono costretti a cambiarsi con una tà l’iscrizione futura al campionato di III Divisione. certa “celerità” perché il pubblico, che vuole tornare a patti- Il signor Giuseppe Pina venne eletto primo presidente nare, non ha certo intenzione di stare ad aspettare “i comodi del e così ebbe inizio per così dire l’avventura del Hoc- dei giocatori di hockey”. Per questo motivo, più di una volta, le key Club Chiasso. I signori Gobbi e Lonardi lasciarono cronache registrano non poche animate discussioni. il compito di preparare la squadra al valido giocatore Il primo anno di attività (stagione sportiva 1965/66) viene de- Valerio Fornasier. dicato esclusivamente alla preparazione dei giovani al pattiag- gio (tre sedute di allenamento la settimana, e molti si fermano a pattinare anche con il pubblico scatenando, talvolta, le ire della società pattinatori per l’elevata velocità con la quale si lanciano per la pista) e ad insegnare loro quel minimo di tecnica che renda possibile l’iscrizione al campionato di III Divisione. Quell’anno l’HCC partecipa comunque alla Coppa Ticino e nell’unica partita disputata, la prima ufficiale del club, viene sconfitto dall’HC Bellinzona2 con il punteggio di 5-2. Primo capitano in quella storica partita Giuseppe (Peppo) Delcò. Nel maggio del 1966, con l’avvento di Giuseppe Pina alla guida del Club, l’HCC si iscrive al campionato. Sergio Gobbi 3
1965/70 e Antonio Lonardi lasciano il compito di preparare la squadra al valido giocatore, nonché postino di Noranco, Valerio 1965/66 Fornasier. Contattato direttamente dal presidente, Fornasier si presenta a Chiasso con altri giocatori di Lugano che non avevano la possibilità di giocare nelle file del club bianconero. Avversari di quel tempo sono quasi esclusivamente squa- dre ticinesi. L’Ascona: contro il quale non mancano le zuffe dovute al fatto che i giocatori in casacca blu giocavano spesso con il bastone alto; il Lavizzara, squadra seguita da non meno di 500 spettatori ed allenata dal famoso arbitro Gui- do Pancaldi; il Bellinzona2, che terrorizzava i discatori chiassesi in trasferta, non tanto per la forza del suo collettivo, quanto per il vento che imperversava spesso durante gli incontri e trasportava sulla pista la sabbia del vicino fiume Ticino con conseguenze negative per il filo delle lame dei pattini. Grazie all’entusiasmo dei giovani e al carisma di questi giocatori nella stagione 1966/67 il Chiasso si impone prepotentemente nel campionato ticinese e disputa, vincendo, a Rapperswill, con una partita memorabile, la finale per l’ascesa in II Divisione. Questi successi trovano nella gagliardia dei giocatori la loro causa principale ma, a dare loro man forte, contribuisce anche il folto pubblico che si assiepa alle balaustre, in piedi, e che sostiene a gran voce i propri beniamini. 1965/66 LA STAGIONE AGONISTICA COMITATO HCC Coppa Svizzera Presidente Giuseppe Pina Segretario Fiorenzo Zanotta 3 Allenatori Sergio Gobbi Antonio Lonardi 5 RASSEGNA STAMPA L’Informatore 16 ottobre 1965 Inizia giovedì prossimo l’attività agoni- stica dell’HC Chiasso, una simpatica formazione nella quale milita- no anche parecchi elementi del Mendrisiotto. Alle ore 20.15 l’im- pianto elettrico di illuminazione che per l’occasione subirà il primo collaudo ufficiale illuminerà i protagonisti della gara valevole per la Coppa Svizzera tra i locali e la prima formazione del Bellinzona. L’entusiasmo e l’interesse che il veloce giuoco suscita sono tali per cui molti saranno i tifosi della regione che scenderanno a Chiasso per applaudire ed assistere a una gara che promette scintille. Giornale del Popolo 20 ottobre 1965 Ben 37 formazioni minori hanno dato la loro adesione alla Coppa Svizze- ra stagione 1965/66 che, con le 25 società di D.N. portano il titolo delle partecipanti al numero di da “L’Almanacco di vita chiassese” 62. (...) Nel turno eliminatorio l’HC Chiasso giocherà la sua prima edizione 1966 partita ufficiale opposto al Bellinzona (formazione di seconda divi- Anche il 1965 ha segnato, come l’anno precedente con il nuoto, l’inizio sione). L’incontro verrà disputato domani con inizio alle ore 20.15. di una nuova e bellissima disciplina sportiva: il pattinaggio su ghiac- La squadra vincitrice combatterà poi con l’Ascona nel primo turno. cio. Infatti per interessamento particolare di un gruppo di privati, e con l’aiuto del Comune e della Ditta Alemagna, questa infatti fornisce gratuitamente il raffreddamento del terreno, è stato possibile aprire a L’Informatore Chiasso una nuova pista del ghiaccio. La posta sorge nella zona del- l’ex stand del tiro, in quella zona cioè dove un domani si completerà 22 ottobre 1965 il centro sportivo cittadino; si ricordi che lo stadio di atletica e calcio è già stato ultimato. All’inizio della stagione invernale 64/65 un notevole Folto pubblico ha assistito alla numero, maggiore rispetto alle più rosee previsioni, di ragazzi e adulti prima partita della neo-costitui- si sono lanciati sul ghiaccio entusiasti del nuovo svago che era loro ta squadra locale di disco su ghiaccio contro la seconda squadra offerto e, poco dopo, ecco costituirsi la Società pattinatori Chiasso e dell’HC Bellinzona. Questi ultimi si sono imposti (come nelle logi- l’Hockey Club Chiasso. Durante questo primo anno, evidentemente di che previsioni) per la loro maggiore esperienza e per il loro gioco assestamento, la squadra di disco su ghiaccio si è limitata a numerosi collettivo, senz’altro superiore a quello della giovane compagine allenamenti e a qualche incontro amichevole, ma ora, con l’entran- chiassese. Bisogna però ricordare che al 10’ del II terzo il risultato te stagione, la squadra è stata iscritta al Campionato nazionale in un era ancora di parità (2-2) e con un po’ più di “tatticismo” i rosso- girone con Ascona II e Lugano II. Con grande comprensione la lega blu avrebbero potuto strappare un risultato a sorpresa. Questa loro nazionale del disco su ghiaccio, onde evitare lunghe e dispendiose tra- prima partita deve considerarsi ad ogni modo positiva. Un plauso, sferte, ha autorizzato un girone di sole tre squadre. Il campionato verrà dunque, ai due allenatori Lonardi e Gobbi per la loro preziosa e disputato però due volte di seguito nella stessa stagione e si farà poi disinteressata opera. Dei chiassesi hanno destato ottima impressione una unica classifica che varrà in campo nazionale. Alla squadra, tutta di il portierino Pina, autore di interventi di classe specialmente nel III giovanissimi, vada il nostro più caldo augurio che l’entusiasmo iniziale tempo; i difensori Delcò e Hasler, e gli attaccanti Cenciala, Blasi, non abbia a mai spegnersi, e a tutti i tifosi chiassesi volgiamo l’invito di Fontana e Zendralli III. Alla giovane compagine un augurio di ottima seguire e sostenere questi ragazzi. attività agonistica in questo magnifico e sano sport. 4
1965/70 1966/67 1966/67 COMITATO HCC TESTIMONIANZE Presidente: Giuseppe Pina da “L’Almanacco di vita chiassese” Segretario: Fiorenzo Zanotta edizione 1966 La stagione è incominciata anche nell’anno 1966/67 con il lo- Allenatore: cale torneo cui hanno partecipato quest’anno le squadre del Valerio Fontana Faido, dell’Osco e del Lugano II. Ottima l’organizzazione e il successo di tale torneo, che verrà senz’altro ripetuto. Ma il suc- cesso più forte è avvenuto nel campionato, dove i bravi discatori rossoblu hanno saputo vincere tutte le eliminatorie per l’ascesa in II divisione. Il Chiasso ha disputato il campionato scorso (III divisione) con le squadre del Bellinzona II e dell’Ascona, classifi- candosi nettamente primo; ha poi dovuto sopportare una com- battutissima finale con il Faido (4-2) per il Cantone Ticino. Vinto anche questo incontro ecco la finale regionale con l’agguerrita compagine del Rapperswil III. L’incontro non fu certo facile, i nostri discatori, pur controllando bene la partita, non dominaro- no, cosicché si dovette attendere la fine del tiratissimo incontro per esultare. L’H.C. Chiasso al termine della sua seconda sta- gione veniva già promosso in categoria superiore. Il successo viene così a premiare i sacrifici e la buona volontà dei dirigenti con a capo il presidente signor Pina, degli allenatori e dei gio- catori di questa giovanissima società. Ci felicitiamo per l’ambito traguardo raggiunto e porgiamo il più schietto augurio che ciò abbia ad essere sprone verso nuovi successi nella prossima e più impegnativa stagione. IL ROSTER DELL’HCC Allenatore: Valerio Fornasier Giocatori: J. Bernard Cienciala; Carlo Rizzi; Micky Pina; Valerio Fornasier; Zendralli III Fausto; Consolascio; Blaesi; Peter Huwyler; Luca Morgantini; Erwin Branger; Gabriele Mauri; Cesare Chiesa; Giuseppe Delcò. Corriere del Ticino RASSEGNA STAMPA 22 novembre 1966 Corriere del Ticino 5 30 settembre 1966 5 L’Hockey Club Chiasso sta per iniziare la sua seconda stagione di attività; per il 15 I giovani discatori chiassesi hanno esordito domenica sera sul ottobre, infatti, la pista di ghiaccio del centro ghiaccio di casa ottenendo, in una partita amichevole, un lusin- sportivo dovrebbe essere pronta ed i gioca- ghiero risultato di parità contro la veloce squadra dei gialli airolesi, tori della giovane squadra rossoblu, dopo la che militano nella seconda divisione. I ragazzi rossoblu hanno di- prima fase di allenamento atletico, potranno mostrato già in questo primo incontro di aver raggiunto un maggio- iniziare la vera e propria preparazione con re affiatamento, una notevole disinvoltura nei confronti del gioco pattini e bastoni. da loro praticato nella precedente stagione e possono sperare di Dopo una prima stagione complessivamente soddisfacente, in quanto gio- ottenere nel prossimo breve campionato alcuni risultati positivi. Nel- catori e dirigenti erano partiti senza nessuna grande ambizione, accon- l’amichevole di domenica sera i rossoblu hanno complessivamente tentandosi di svolgere una sana attività e di propagandare questo sport dimostrato una certa superiorità sull’avversario, il quale praticamen- effettivamente nuovo per la maggioranza del pubblico chiassese, l’Hockey te si schierava nel sul suo primo incontro stagionale. Club si prepara ad affrontare anche la seconda stagione ancora senza Le reti per il Chiasso sono state segnate da Bilisi, che batteva per particolari ambizioni ma con l’intenzione comunque di migliorare ulterior- tre volte il portiere avversario, da Cenciala e da Faoro, ceduti in mente il suo gioco e di poter magari ottenere qualche soddisfazione in più. prestito per l’occasione dall’Hockey club Lugano. Le reti per l’Airolo Intanto nelle prime prime riunioni già tenutesi fra i dirigenti della giovane so- erano messe a segno da Ferrari, due volte, da Orelli, S. Piazzini cietà, di cui è appassionato presidente il sig. Pina Giuseppe, si è discusso e Botta. anche di poter organizzare una serie di gare preparatorie al campionato stesso di terza divisione il quale avrà inizio solo nel mese di dicembre e sino allora non permetterebbe quindi al pubblico di tifosi di assistere a qual- Corriere del Ticino che interessante partita. Si sta studiando la possibilità di far svolgere sulla 21 febbraio 1967 pista chiassese un torneo che riunisca le diverse compagini hockeyistiche cantonali delle divisioni inferiori, diverse delle quali, non avendo a dispo- Completando la bella serie di prove pre- sizione campi di gioco artificiali, debbono attendere ancora parecchio sentate in questa stagione la compagine tempo prima di iniziare la loro attività sul ghiaccio. (...) L’intraprendenza di scatori chiassesi si è imposta sabato e la buona volontà, comunque, non mancano certo fra i dirigenti della scorso sulla pista del Centro Sportivo squadra rossoblu e crediamo sicuramente che la manifestazione riuscirà ad battendo per 3-2 i bravi ragazzi del Fai- essere organizzata. do e vincendo così quella finale di zona che dà diritto di incontrare la vincente tra Rapperswil III ed Engel- Giornale del Popolo berg per l’ascesa in II Divisione. La partita è stata tutt’altro che facile 24 dicembre 1966 perché dopo sette minuti appena di gioco i padroni di casa erano Ieri sera in un incontro valevole per il campionato di già in svantaggio di due reti messe a segno da Martinelli I e da terza divisione, gruppo A, la neo-costituita formazione Ticozzi. Ripresisi comunque dallo sbandamento iniziale, i rossoblu chiassese ha subito un’altra sconfitta opposta alle riser- muovevano presto al contrattacco e prima dello scadere del tempo ve del Lugano. Risultato finale 5 a 1 per i bianconeri. riuscivano a portarsi in parità con le segnature di Blasi e Cenciala. 5
1965/70 Il gioco continuava alterno ed interessante su un piano di complessivo L’Informatore 1966/67 equilibrio anche per gli altri due terzi di fronte ad un pubblico non mol- to numeroso ma sempre pronto a tifare ed applaudire i giovani della maggio 1967 compagine bianco-viola che cercavano di portarsi verso la gabbia di Mauri ma le loro veloci folate venivano sempre neutralizzate dalla Giovedì sera, nella sale del Buf- difesa di casa finché la maggiore prestanza di alcuni componenti della fet della Stazione di Chiasso, alla compagine chiassese riusciva a prevalere portando alla realizzazione presenza di un discreto numero di di altre due reti da parte di Cenciala (...) soci attivi e sostenitori, si è svolta l’assemblea generale ordinaria dell’Hockey Club Chiasso. Ac- cettati i diversi rapporti (presiden- ziale sig. Pina Giuseppe, tecnica sig. Gobbi Sergio, finanziario, sig. Galli Gino, revisori sig. Cavadini Franco) si è poi passati alle nomine statutarie. La lista presentata, dall’on. Municipale sig. Osvaldo Chiesa, presidente di sala, ha trovato l’unanime consenso, per cui il nuovo comitato che resterà in carica per un anno, risulta così composto: Pre- sidente-Pina Giuseppe; Vice Pres.-Schmid Rodolfo; Segretario-Zanotta Fiorenzo; Cassiere-Bernasconi Walter; Membri-Rezzonico Carlo, Galli Gino, Chiesa Sergio. Commissione Tecnica, presidente Carlo Rezzo- nico; Vice-Gobbi Sergio; Segretario-Soldati Pierre; membri-Cavadini Franco e Chiesa Sergio. Nell’ordine del giorno era previsto l’aggiorna- mento dello Statuto Sociale, a cui sono state apportate delle modifiche, le quali dovrebbero por fine in modo definitivo alle varie contestazioni e discussioni più volte verificatosi nelle precedenti riunioni, nella inter- pretazione dello statuto stesso. Alle eventuali molti furono gli interventi da parte dei presenti, i quali per la maggior parte chiedevano al nuovo presidente della comm. tecnica, Rezzonico Carlo, informazioni sulla futura attività del sodalizio, e sulla necessità di creare una seconda Un’immagine del match tra HCC e GDT Bellinzona2. squadra, formata da giovani elementi. Il sig. Rezzonico assicurava tutti i presenti, che non appena la squadra sarà definitivamente composta, con l’inserimento dei nuovi elementi, invierà a tutti i soci il programma di tutta la stagione. 1967/68 C on la stagione 1967/68 le cose, a livello strutturale, migliorano un po’ per l’H. 1967/68 C. Chiasso. Il Football Club concede l’utilizzo dei suoi spogliatoi così che i giocatori possano finalmente utilizzare un locale più confortevole per cam- biarsi. Unico neo, e non di poco, il fatto che la nuova accogliente struttura è posta a circa 200 metri dalla pista e tutti i giocatori sono costretti a ricorrere ai parapattini per evitare di rovinare le loro lame o di sporcarle con il fango del terreno che deve essere superato per raggiungere la pista. L’esperienza in II Divisione (che vede il Chiasso affrontare le seconde squadre dell’Ambrì Piotta, del Lugano, e l’Airolo) inizia con una sconfitta: 8-3 alla Valascia, antipasto di una stagione deludente. Se l’anno precedente la presenza dei giocatori del Lugano era stata foriera di successi, quest’anno fa da contorno ai primi malumori e malcontenti in seno al club; una mancanza di coesione che è destainata a protrarsi per alcuni anni. Il Chiasso, quindi, retrocede e torna in III Divisione. Tra le cause di questa debacle va annoverata anche la mancanza di un numero sufficiente COMITATO HCC di giocatori. Dunque, al fine di avvicinare un numero maggiore di giovani chiassesi a questo Presidente: sport, viene potenziata la Commissione Tecnica, presieduta da Silvio Baumgartner e coadiu- Francesco Mauri vata anche da Gabriele Mauri, Giuseppe Delcò e Peter Huwyler. Come si può intuire il clima, Vice-Presidente: sul finale della stagione, non è certo dei migliori. Al fine di risollevare, soprattutto moralmente, i Robert Schmid propri giocatori, l’allenatore Fornasier inventa i cosiddetti “CocaCola match”. Ovvero partite di Segretario: allenamento durante le quali le diverse linee rossoblù giocano tra loro: chi perde deve pagare Fiorenzo Zanotta la famosissima bevanda ai vincitori. Cassiere: Ernesto Graf LA STAGIONE AGONISTICA Campionato di II Divisione 8-3 9-6 n.d. n.d IL ROSTER DELL’HCC n.d. n.d Allenatori: Valerio Fornasier, Sergio Gobbi L’HC Chiasso si classifica al IV ed ultimo posto e retrocede in III Divisione Giocatori: Gabriele Mauri; Silvio Baumgart- ner; Cesare Chiesa; Giuseppe Faoro; Vale- RASSEGNA STAMPA rio Fornasier; Erwin Branger; Fausto Conso- lascio; Fernando Fontana; Numa Chiesa ; Attilio Iacobelli; Franco Stephani; Ildo Ciceri; L’Informatore Peter Huwyler; Mario Zendralli; Sandro Mac- 18 novembre 1967 chi; Micky Pina; Jean Bernard Cienciala; Carlo Rizzi; Luca Morgantini; Arturo Filippi- Domani, domenica 19 novembre, sulla pista di pattinag- ni; Giorgio Grassi; Stefano Calgari; Fabrizio gio del nuovo Centro Sportivo di concluderà il II Torneo or- Chiesa; Paolo Caola. ganizzato con la solita cura e passione sportiva dal locale HC Chiasso. Le eliminatorie, che si sono svolte sabato 11 6
1965/70 novembre, hanno visto l’HC Ambrì Piotta II prevalere sull’HC Lugano II L’Informatore 1967/68 per 7 reti contro 3 e rispettivamente il Chiasso sull’HC Airolo per 5-4. Questi due incontri sono stati disputati all’insegna della combattività, 25 novembre 1967 in modo particolare l’incontro HC Ambrì Piotta II-HC Lugano II che ha registrato numerose penalità, sia da una parte che dall’altra. Si è conclusa la seconda edizione Il Chiasso, pur conseguendo una vittoria di misura, ha messo in mostra del torneo pre-campionato, organiz- un’ottima preparazione tecnica ed atletica, a cuiha senz’altro giovato la zato co la solita cura dai dirigenti presenza dei vari Stephani, Facco, Ciceri, Jacobelli, venuti a rafforzare dell’HC Chiasso. Ha vinto merita- le file della squadra rossoblu. Sempre sulla breccia il giocatore-allena- tamente, come d’altronde era nelle tore Valerio Fornasier che malgrado alcuni lo ritengano un “matusa”, ha previsioni, la forte squadra dell’HC siglato l’incontro con due magnifiche reti. (...) Gli incontri, che inizieran- Ambrì Piotta II che ha battuto, dopo un interessante e combattutissimo no alle 17.00, saranno senz’ombra di dubbio interessanti ed ai quali lo incontro, l’HC Chiasso per 9 reti contro 4. I leventinesi erano già in spettabile pubblico chiassese e dei dintorni deve senz’altro dare il suo vantaggio nel primo tempo di ben 5 reti a 2, dimostrando una grande contributo, incitando i discatori di ogni squadra, senza distinzione. vitalità e precisione nei tiri conclusivi a rete. Nel secondo tempo erano Al termine della contesa si procederà alla premiazione delle sauadre invece i rossoblu dell’HC Chiasso ad impegnare gli avversari, i quali con la consegna di una magnifica coppa messa in palio dall’HC Chias- hanno subito due reti ad opera di Consolascio e Ciceri, mentre l’Ambrì so per il I rango. conseguiva una sola rete ad opera di Grandoni. Nel terzo, ed ultimo tempo, l’Ambrì si scatenava, impegnando seriamente la difesa rossoblu ed il portiere Cesare Chiesa, che malgrado abbia compiuto degli ottimi interventi, ha dovuto capitolare di fronte a tre violentissimi tiri di Cappel- letti, Croce e Alberto Pons L’Ambrì Piotta II si aggiudicava così la magnifica coppa messa in pa- lio dalla direzione dell’HC Chiasso, che premia senz’altro la squadra migliore di questo torneo. In anteprima si è pure svolto un incontro tra il Lugano II e l’Airolo per l’aggiudicazione del III posto. Ha vinto di misura l’Airolo per 9 reti contro 8, dopo un incontro molto equilibrato in cui si sono messi in luce Moretti per il Lugano, autore di tre reti, e Gabriele Grassi per l’Airolo, 4 reti (...) 1968/69 è con nuovo entusiasmo che l’HCC si presenta al via del campionato di III 1968/69 Divisione 1968/69, al termine del quale si laurea nuovamente campione ticinese forte di sette vittorie e un pareggio (colto alla “Siberia”, palaghiac- cio dell’Ascona). Le finali vedono, però, la compagine chiassese superata dal Mauensee (6-2) e dallo Zugo (6-2), due avversari giudicati: “di scarso livello, ma la cui omogeneità in tutti i reparti ha fatto prevalere in modo incontestabi- le”. Questo giudizio, rilevato dalla relazione della Commissione Tecnica al termine della stagione, rappresenta la prima avvisaglia di ulteriori contrasti in seno alla prima squadra COMITATO HCC che si sarebbero manifestati prepotentemente la stagione successiva. Ma oltre ai “bi- sticci” tra i giocatori bisogna rilevare che la partecipazione al campionato di II Divisione Presidente avrebbe rappresentato un costo non indifferente per le casse del giovanissimo club e, Francesco Mauri quindi, l’eliminazione viene salutata con moderata delusione dai vertici del Comitato, Vice-Presidente presieduto da Francesco Mauri. Ma la stagione 1968/69 è anche importante perché, per Ennio Cattaneo la prima volta, una formazione giovanile (categoria Juniori) viene schierata dall’HCC, Segretario Carlo Mauri sotto la guida di Sergio Gobbi. “Gli Juniori hanno svolto la loro attività assai intensa dove Cassiere hanno assaporato il dolce delle vittorie (due volte contro il Bellinzona) e anche l’amaro Ernesto Graf delle sconfitte (contro Ambrì Piotta, Lugano e Ascona). Però dobbiamo complimentarci Membri con tutti i discatori, specialmente i giovanissimi, per l’impegno dimostrato durante tutti i Carlo Rezzonico, Sergio Gobbi, minuti di gioco” si legge nel resoconto che traccia un bilancio dei primi risultati ottenuti Sergio Chiesa, Fausto Oberti, dalla neonata Commissione Tecnica, la cui istituzione si rivela particolarmente significa- omano Sacchi, Aldo Moser, tiva ed importante. Nella stessa riunione conclusiva della stagione dobbiamo rilevare le Jean Pierre Vulleirat. prime onoreficenze assegnate in seno al club: è Sergio Gobbi a fregiarsi del titolo di “so- cio onorario” per il grande lavoro svolto fino a quel momento. IL ROSTER DELL’HCC Campionato di II Divisione LA STAGIONE AGONISTICA Allenatore: Valerio Fornasier 12-2 12-0 Giocatori: Baumgartner Silvio, Brambilla Tiziano, Brager Erwin, 9-4 4-4 Cienciala Jean, Consolascio 8-1 3-0 Fausto, Fontana Fernando, Iacobelli Attilio, Macchi Ales- 1-7 2-6 sandro, Mauri Gabriele, Rizzi # Squadra V N P Gf:Gs P.ti Carlo, Chiesa Cesare, Chiesa 1. 7 1 0 58:16 15 Fabrizio, Chiesa Numa, Grassi Giorgio, Morgantini Piergiorgio, 2. 3 4 1 41:27 10 Ticozzi Loris, Bruno Walcher. 3. 3 2 3 27:22 8 4. 3 0 5 24:35 6 5. 0 1 7 10:60 1 7
1965/70 Fase finale per la promozione 1968/69 2-6 1-5 IL SETTORE GIOVANILE Nel campionato 1968/69 viene allestita la formazione Juniori. Questi i risultati conseguiti nel campionato: 5-3 4-0 1-5 2-4 1-3 2-5 5-2 8-0 TESTIMONIANZE Rapporto tecnico presentato all’Assemblea generale ordinaria dell’HC Chiasso (22 aprile 1969) La nostra società ha annoverato fra le file degli attivi ben 31 discatori, fra i quali abbiamo potuto contare su un effettivo di 19 Juniori. A stagione inoltrata l’effettivo si è ridotto a 25 attivi, vuoi promesse non mantenute, vuoi impegni di studio e lavoro ed anche qual- che piccola scusa. Malgrado ciò, tutto si presentava per il meglio e sotto l’occhio esperto dell’allenatore Fornasier e del coach Signor Gobbi, si è proceduto a formare la squadra titolare di III Divisione ed anche una di Juniori B, gruppo Ticino. Questa seconda squadra ha rappresentato una novità ed è stato un grande passo avanti per il nostro sodalizio. L’attività è iniziata solo in novembre. Malgrado il mancato allenamento atletico sul ghiaccio le squadre hanno, in poco tempo, ripreso confidenza con il loro elemento ed ad inizio campionato hanno saputo dimostrare di avere raggiunto un buon grado di preparazione atletica. Lo dimostrano i risultati lungo tutto l’arco del campionato che vedono l’HCC imbattuto. Dobbiamo, per dovere di coscienza, esporre anche i lati negativi che non sono mancati e che si sono risolti dando loro una importanza relativa. Un punto veramente negativo all’HCC è stato rappresentato nell’incontro dell’11.1.1969 ad Ascona. Dobbiamo assolutamente persistere sul punto che ogni socio rispetti le direttive del Comitato e dei responsabili tecnici; senza obiezioni di alcun genere. Ciò si è maggiormente risentito nella finale valevole per la promozione in II Divisione dove abbiamo dovuto chinare il capo davanti ad una squadra di scarso livello ma che la sua omogeneità ha saputo prevalere in modo incontestabile. Infatti l’HC Mauensee ci ha nettamen- te sconfitti con il punteggio di 6-2. Eguale sorte abbiamo subito a Zugo contro il locale club. Però dobbiamo complimentarci con tutti i discatori, specialmente i giovanissimi, per l’impegno dimostrato durante tutti i 60 minuti di gioco. Purtroppo il fischio finale ha visto lo Zugo vincitore con cinque reti all’attivo contro una subita. Quindi tutto da rifare senza dimenticare che per la stagione 1968/69 siamo stati campioni ticinesi di III divisione. Franco di questo campionato di III Divisione anche gli Juniori hanno svolto la loro attività assai intensa dove hanno assaporato il dolce delle vittorie ed anche l’amaro delle sconfitte. Ciononostante va a loro un grande plauso ed un sincero ringraziamento per avere dimostrato attaccamento e fiducia al loro Club. Concludendo questa rapida rivista della stagione ormai lontana non rimane altro che volgere lo sguardo verso la futura, con completa fiducia in chi ci guida e rimboccandoci le maniche senza avere paura di sbagliare ma cercando di dare quanto ci è possibile; questo lo abbiamo dimostrato e lo dimostreremo ancora tenendo alto il nome dell’HC Chiasso. Silvio Baumgartner 1969/70 C on la fine della stagione 1969/70 si chiude senz’ombra di dubbio un primo capitolo nella storia del Chiasso. I successi sportivi, fino a quel campionato, 1969/70 erano stati raccolti grazie all’entusiasmo dei giocatori locali ma anche gra- zie all’esperienza degli atleti luganesi. Nel settembre del 1969 il presiden- te, Francesco Mauri, individua in Tiziano Brambilla il nuovo allenatore della prima squadra. Tutto fa presagire che il Chiasso possa nuovamente giocare per riconfer- marsi campione ticinese. Invece, a causa di gravi as- COMITATO HCC senze durante gli allenamenti e di un comportamento assai in- Presidente: disciplinato nelle partite (dove si Renzo Chiesa susseguono litigi ma non con gli Vice-Presidente avversari, bensì con i compagni Ennio Cattaneo ed i dirigenti in panchina), Bram- Segretario billa, a metà stagione, decide di Carlo Mauri lasciare la squadra! Il presidente Cassiere Mauri cerca altre soluzioni, al fine Ernesto Graf di condurre il Chiasso al termine Membri Carlo Rezzonico, Sergio del campionato, ma per motivi di Gobbi, Sergio Chiesa, Fau- lavoro Antonio Lonardi, declina sto Oberti, Romano Sacchi, l’invito. Si verifica così un vero e Aldo Moser, Jean Pierre Vul- proprio breve periodo di “anar- leirat chia” in prima squadra; momento 8
1965/70 che, però, si conclude con il ritorno di Brambilla alla guida del collettivo. Il campionato viene concluso al terzo posto con 1969/70 4 vittorie (colte sul Bellinzona e il Lavizzara) e altrettante sconfitte (contro Ascona e Osco). Nella relazione tecnica di fine stagione si legge: “Non vogliamo recriminare sul risultato, anche se si era partiti con altri intenti, ma con un maggior spirito di squadra e di disciplina si sarebbe potuto almeno battere l’Osco”. Ma perché questa stagione fu così deludente? Per- ché i giocatori del Chiasso scoprirono che gli atleti provenienti da Lugano percepivano, di nascosto, rimborsi spese e sovvenzioni ed alcuni di questi pretendevano il posto assicurato in pista a disca- pito dei volenterosi chiassesi. Ai giocatori locali questa situazione non piacque per niente e il resto è facile da immaginare. Per fortuna qualche soddisfazione viene regalata dagli Juniori che concludono il loro campionato al terzo posto: “Da questi ra- gazzi non si poteva pretendere di più. Partiti con sole nove unità, costretti a giocare, almeno i difensori, quasi tutto l’arco dei 60 mi- nuti, hanno dimostrato senso di disciplina, abnegazione e spirito di bandiera. Si deve far notare che questi ragazzi hanno sempre e con impegno seguito tutti gli allenamenti”. Da questa base, cioè dai soli giocatori del vivaio, sarebbe iniziato il secondo capitolo di storia dell’HC Chiasso. IL ROSTER DELL’HCC LA STAGIONE AGONISTICA Campionato di III Divisione Allenatore: Tiziano Brambilla Giocatori: Frigerio Mario, Brambilla Mau- 1-4 0-4 ro, Branger Erwin, Bricchi Pier Marco, Chie- 7-1 6-3 sa Francesco, Ciceri Ildo, Chiesa Cesare, 1-6 2-3 Chiesa Fabrizio, Chiesa Numa, Consolascio Fausto, Filippini Arturo, Galli Enrico, Grassi 10-1 6-2 Giorgio, Lucchinger Rezio, Macchi Sandro, Marazzi Franco, Mauri Gabriele, Morgantini # Squadra V-N-P Gf:Gs P.ti Piergiorgio, Petraglio Carlo, Pinciroli Rober- 1. 8-0-0 39:11 16 to, Prada Mauro, Rizzi Carlo, Ticozzi Loris, Selker Bruno, Togni Flavio, Zanini Alberto, 2. 6-0-2 32:15 12 Zeppi Gianni, Mazzoleni Giuseppe. 3. 4-0-4 33:25 8 4. 2-0-6 23:42 4 TESTIMONIANZE 5. 0-0-8 14:48 0 Lavoro svolto nella stagione 1969/70 IL SETTORE GIOVANILE Malgrado la buona prestazione della squadra nel campionato 1968/69, la Commissione Tec- nica, ha ritenuto indispensabile stabilire il suo lavoro su due punti essenziali che, se raggiunti, Formazione Juniori ci avrebbero permesso di guardare al futuro fiduciosi. Allenatore: Sergio Gobbi; · Disciplina: si era constatata negli scorsi anni una certa indisciplina specialmente in pan- Giocatori: Enrico Galli, Numa Chiesa, china, durante le partite e troppe discussioni negli spogliatoi. Queste cose che potrebbero Rezio Luchiger, Franco Marazzi, Car- sembrare di lieve entità, a nostro modo di vedere, causavano al contrario un certo nervosismo lo Petraglio, Alberto Zanini, Gianni fra i giocatori influendo notevolmente sul loro rendimento in partita. Malgrado i nostri sforzi ed Zoppi, Giorgio Grassi, Fabrizio Chie- alcune sospensioni da partite, nessun risultato è stato raggiunto. sa, Bruno Walker, Pier Marco Bricchi, · Impostazione di gioco: non esistendo nella nostra categoria retrocessione abbiamo pen- Giuseppe Mazzoleni, Marco Prada, sato di accantonare qualsiasi pretesa di classifica per dare alla squadra una vera e valida impo- Roberto Pinciroli, Piergiorgio Mor- stazione cosa che, secondo i nostri punti di vista, darà frutto nel prossimo campionato. A tale gantini. scopo venne invitato l’allenatore a presentare un piano di lavoro. Il signor Tiziano Brambilla stabilì immediatamente un programma basato essenzialmente sui seguenti punti: lezioni tec- Opposti a Lugano, Ascona e Bellin- niche – miglioramento del pattinaggio – lavoro del disco – gioco di squadra – disciplina. Anche zona, nel loro secondo campionato su questo punto per i motivi che saranno spiegati trattando la presenza agli allenamenti, fu un gli Juniori dell’HC Chiasso conquista- disastro completo, e non per colpa dell’allenatore. no i primi punti della loro storia. Nel · Rapporti fra allenatore e giocatori: nell’intendo di coadiuvare alle pretese della Com- dettaglio si tratta di due affermazioni missione Tecnica, l’allenatore iniziò, come d’altra parte era logico, un lavoro piuttosto intenso e colte ai danni dei Bellinzona rispetti- duro ed impostato nel segno della disciplina, cosa che, col passare del tempo avrebbe miglio- vamente per 8-0 e 4-0. rato le capacità ed il rendimento di ogni giocatore. La reazione che ne derivò, a mio giudizio, fu una certa…resistenza passiva. E’ logico che in questa situazione il rapporto allenatore-gio- catore sia da definire deleterio per il buon andamento della squadra. Da parte nostra, non ci fu possibile cambiare per mancanza di altro allenatore. · Presenza agli allenamenti: se alcuni elementi vanno lodati per la loro assiduità ed impe- gno, si è però constatato come una certa parte dei nostri atleti preferiva altri svaghi all’impe- gno assunto verso la squadra. Si noti che solo in due occasioni ci fu possibile schierare la me- desima formazione e che mai l’allenatore ebbe la possibilità durante gli allenamenti d’avere a disposizione tutti gli elementi. Con un simile disinteresse ovviamente ogni programma cade. · Campionato prima squadra: si è concluso con 4 vittorie (contro il Bellinzona e il Lavizza- ra) e quattro sconfitte (Ascona e Osco). Non vogliamo recriminare sul risultato in quanto come precedentemente detto si era partiti con altri intenti ma è doveroso far osservare che con un maggior spirito di squadra e di disciplina si sarebbe potuto almeno battere l’Osco. · Campionato Juniori: campionato doppio. Da questi ragazzi non si poteva pretendere di più. Partiti con solo nove unità, costretti a gioca- re, almeno i difensori, quasi tutto l’arco dei 60 minuti, hanno dimostrato senso di disciplina, abnegazione e spirito di bandiera. Alcuni di essi hanno pure disputato il Campionato con la prima squadra. I ragazzi hanno sempre e con impegno seguito tutti gli allenamenti. 9
1971/84 1970/71 1I. 1971-1984 crescita lenta ma costante 1970/71 Anni in “altalena” L’ entusiasmo dei primi anni, in seno all’HC Chiasso, con l’avvento degli anni ’70 COMITATO HCC lascia spazio ai molteplici problemi per una società sportiva che non è ancora strutturata per poter “reggere l’urto” di un lavoro stagionale che cresce di cam- Presidente pionato in campionato. Il risultato di questa situazione trova riscontro nei risultati Elio Lurà altalenanti colti dalle diverse formazioni allestite durante questo periodo. Dopo la non esaltante stagione 1969/70 l’HCC volta pagina. Presidente è eletto il di- Vice-Presidente namico Elio Lurà e come tecnico torna sulla panchina rossoblù Valerio Fornasier, insie- Sergio Codoni me con alcuni rinforzi da Lugano. Grazie a loro, la squadra si laurea campione ticinese (dopo un drammatico spareggio vinto per 5-4 alla Resega contro la seconda squadra Segretario bianconera) ed accede alle finali. Qui, dopo aver vinto la gara d’andata in trasferta Remo Poncioni con l’Urdorf, il Chiasso conduce per 5-4 nel terzo tempo del match di ritorno quando suc- cede “il finimondo”. Leggiamolo nel resoconto ufficiale di quell’incontro: “A 8’ dalla si- rena conclusiva le due squadre giocavano con cinque uomini in campo quando l’HCC ROSTER DELL’HCC segnava la VI rete. A segnatura avvenuta l’HC Urdorf faceva entrare, arbitrariamente Allenatore: Tiziano Brambilla poiché il tempo di punizione non era finito, il suo sesto uomo. Il nostro accompagnatore, Sergio Gobbi, nell’intento di richiamare l’attenzione degli arbitri suonava la sirena, senza Giocatori: Frigerio Mario, pensare alle conseguenze ed in assoluta buona fede. Gli arbitri erano messi a conoscen- Brambilla Mauro, Branger za dell’errore ed ai giocatori in campo ed era loro detto che il tempo non era scaduto. Erwin, Bricchi Pier Marco, Gli arbitri richiamavano, quindi, gli atleti dell’HC Urdorf invitandoli a ripresentarsi per la Chiesa Francesco, Ciceri ripresa del gioco. Gli stessi giocatori si rifiutavano nel modo più energico a riprendere ila Ildo, Chiesa Cesare, Chie- partita ed abbandonavano il campo di gara, mentre l’HCC era regolarmente schierato sa Fabrizio, Chiesa Numa, in campo, adducendo come scusa ufficiale la possibilità di perdere il treno che li avreb- Consolascio Fausto, Filippini be portati a casa”. Inizia così una battaglia a colpi di lettere (evidentemente il fax non Arturo, Galli Enrico, Grassi esisteva ancora), ma gli sforzi di Lurà non portarono ad alcun risultato. La Federazione Giorgio, Lucchinger Rezio, accoglie quindi il reclamo dell’Urdorf ed ordina la ripetizione del match, addirittura in Macchi Sandro, Maraz- trasferta. Questa partita vede il Chiasso sconfitto ma qualificato grazie alla migliore dif- zi Franco, Mauri Gabriele, ferenza reti. In ogni caso in finale l’HCC è sconfitto per 8-4 dal Dübendorf. Morgantini Piergiorgio, Pe- traglio Carlo, Pinciroli Ro- berto, Prada Mauro, Rizzi Carlo, Ticozzi Loris, Selker LA STAGIONE AGONISTICA Campionato di III Divisione Bruno, Togni Flavio, Zanini Alberto, Zeppi Gianni, Maz- zoleni Giuseppe. 1-25 3-26 0-5 7-2 RASSEGNA STAMPA 4-3 7-2 5-0 7-5 # Squadra V-N-P Gf:Gs P.ti 1. 7-0-1 81:21 14 2. 7-0-1 69:14 14 3. 3-1-4 25:37 7 4. 1-1-6 32:35 3 5. 1-0-7 8:118 2 Spareggio per l’accesso alle finali promozione 5-4 La Provincia di Como 30 ottobre 1970 Fase finale - Semifinali Nel mese di ottobre del 1970 l’HC Chiasso tiene a “battesimo” la neonata formazione 10-2 dell’HC Como nel match che inaugura anche 12-4 lo stadio del ghiaccio del vicino capoluogo lariano. I rossoblu vengono superati per 6-3 dagli avversari che schierano anche diversi giocatori che avevano vestito la prestigiosa Finale per l’accesso in II Divisione casacca dell’HC Diavoli Milano. I gol del Chiasso sono realizzati da Ciceri, Consola- 8-4 scio e Togni. 10
1971/84 TESTIMONIANZE IL SETTORE GIOVANILE 1970/71 Retroscena di Urdorf-Chiasso Allenatore: Ildo Ciceri In occasione della partita HCC-Urdorf giocata a Dübendorf avevamo chiesto un rinvio Giocatori: Enrico Galli, Fabrizio Chie- sa, Bruno Walker, Carlo Petraglio, alla domenica in quanto per noi la trasferta di sabato diventava oltremodo onerosa Francesco Chiesa, Giuseppe Mar- (pagamento della perdita del salario a buona parte dei giocatori). La posizione presa tinelli, Franco Marazzi, Alberto Zani- dalla Federazione fu categorica: niente da fare, obbligatorietà assoluta a giocare sa- ni, Gianni Zoppi, Vincenzo Paternò, bato alle ore 15.00. Giordano Calderari, Rudy Canal, Con disciplina accettammo questa decisione e la nostra squadra, a quadri incompleti, Sergio Cavadini, Franco Gini, Ar- giocò regolarmente la sua partita. Disgraziatamente, osiamo dire, vincemmo questo mando Morniroli, Giorgio Poggiati, incontro per 10-2. Alessandro Vandoni. Questi i fatti accaduti nel match di ritorno: le due squadre giocavano con cinque uomi- ni in campo quando l’HCC segnava la VI rete. A segnatura avvenuta l’HC Urdorf faceva Contrariamente all’anno preceden- entrare, arbitrariamente in quanto il tempo di punizione non era finito, il suo sesto te, in questa stagione, gli Juniori ros- uomo. Il nostro accompagnatore, Sergio Gobbi, nell’intento di richiamare l’attenzione soblu collezionano solo sconfitte in- degli arbitri suonava la sirena, senza pensare alle conseguenze ed in assoluta buona flitte da Lugano, Ascona, Bellinzona fede. Gli arbitri venivano messi a conoscenza dell’errore di uomini in campo e veniva ed anche dall’Ambrì Piotta. loro detto che il tempo non era scaduto. Gli arbitri richiamavano immediatamente i giocatori dell’HC Urdorf invitandoli a ripresentarsi per la ripresa del gioco. Gli stessi giocatori si rifiutavano nel modo più energico a riprendere il gioco ed abbandonavano il campo di gara mentre l’HCC era regolarmente schierato in campo. 1971/72 LA STAGIONE AGONISTICA Campionato di III Divisione 1971/72 8-1 3-3 12-2 7-6 2-5 0-7 I n questo campionato l’HCC si classifica al II posto dietro al- l’Ascona in una stagione che se- # Squadre IL ROSTER DELL’HCC gna l’inizio di un periodo “tribola- 1. Allenatore Valerio Fornasier to” per il club che non riesce a trovare 2. sovvenzioni per continuare ad avere una prima squadra di vertice ed il cui 3. Giocatori Brambilla Mauro, Castelletti Luciano, Chiesa Cesare, Chiesa Fabrizio, Ciceri Comitato, su insistenze del presidente 4. Ildo, Ferrari Giampaolo, Galli Erico, Grassi Gior- della C.T., Silvio Baumgartner, pone gio, Luchiger Rezio, Macchi Alessandro, Moret- con maggiore vigore le proprie atten- ti Luciano, Prada Mauro, Togni Flavio, Valnegri zioni verso il settore giovanile. Jean Pierre, Walker Bruno, Zanetti Michele, Za- nini Alberto. COMITATO HCC IL SETTORE GIOVANILE Presidente Elio Lurà Formazione categoria Junori Allenatore: Rezio Luchiger Vice-Presidente Sergio Codoni Giocatori: Giorgio Poggiati, Paolo Scacchi, Claudio Adorni, Stefano Cassis, Franco Gini, Luigi Rezzonico, Claudio Zaniolo, Marco Bernasconi I, Marco Bernasconi II, Luca Segretario Remo Poncioni Cavalli, Mattia Carnevaschi, Sergio Cavadini, Walter Serra, Giuliano Calderari. Un solo successo viene conseguito dalla formazione giovanile rossoblu nella stagio- ne. Nel dettaglio si tratta di una vittoria sul Bellinzona (14-1). 1972/73 N 1972/73 uovo cambio, ai vertici del club, con la stagione 1972/73, per l’arrivo alla presidenza di Pepi Gianini mentre questo è l’ultimo torneo che vede Va- lerio Fornasier occupare l’incarico di allenatore. I rossoblù si classificano al 3° posto dietro alle “sorprese” rappresentate dal Bellinzona e soprattutto dall’Osco, campione ticinese di III Divisione. Discrete soddisfazioni sono portate dagli Juniori, allenati da Cesare Chiesa, i cui componenti, malgrado alcune “pe- santi” sconfitte, portano entusiasmo in seno alla società. Da segnalare anche ch, con la chiusura di quell’anno, Antonio Leonardi, uno dei primi allenatori, e il primo presidente Giuseppe Pina sono nominati “membri onorari del club”. COMITATO Presidente Pepi Gianini Vice-Presidente Elio Lurà Segretario Gianfranco Ciluffo Cassiere Sergio Chiesa Membri Silvio Baumgartner, Giuseppe Galli, Erwin Branger, Fausto Martinelli, Aldo Moser, Fausto Oberti, DiBello Delio. Comm. Tecnica Silvio Baumgartner, Erwin Branger, Antonio Lonardi, Fausto Oberti 11
1971/84 IL ROSTER DELL’HCC 1972/73 Allenatore: Luciano Moretti Giocatori: Brambilla Mauro, Castelletti Luciano, Chiesa Cesare, Chiesa Fabrizio, Ciceri Ildo, Ferrari Giampaolo, Galli Erico, Grassi Giorgio, Luchiger Rezio, Macchi Alessandro, Moretti Luciano, Prada Mauro, Togni Flavio, Valnegri Jean Pierre, Walker Bruno, Zanetti Michele, Zanini Alberto LA STAGIONE AGONISTICA Campionato di III Divisione 9-4 2-4 1-4 2-3 n.d. 2-5 6-5 6-3 IL SETTORE GIOVANILE # Squadre Allenatore: Cesare Chiesa 1. Giocatori: Giorgio Poggiati, Claudio Adorni, Paolo Scacchi, Giuliano Calde- rari, Bernasconi Marco I, Marco Bernasconi II, Luca Cavalli, Claudio Zaniolo, 2. Luigi Rezzonico, Stefano Cassis, Mattia Carnevascini, Sergio Cavadini, Pier- 3. giorgio Morgantini. 4. Un solo punto viene raccolto dagli Juniori dell’HCC in questa stagione gra- 5. zie al pareggio interno colto contro l’HC Ascona (2-2). 1973/74 S e qualche anno prima la partita di spareggio aveva permesso all’HC Chias- 1973/74 so di accedere alle finali, al termine del campionato 1973/74, è proprio que- sto l’incontro che elimina i rossoblù nella stagione. Chiuso, infatti, il cammino regolamentare in vetta alla graduatoria insieme al Bellinzona, dopo un ruolino forte di di nove vittorie ed una sola sconfitta, il Chiasso è battuto dai “granata” per 6-3 nel match che vale il campionato: “Il Chiasso si è COMITATO HCC presentato menomato a quest’appuntamento - leggiamo dalla cronaca ufficiale -. Sono assenti: Cesare e Fabrizio Chiesa; Mauro Brambilla è squalificato e l’attac- Presidente Gianini Pepi cante Jean Claude Uldry è indisponibile perché ferito dopo la partita vinta per 4-2 Vice-Presidente Lurà Elio Segretario Candido Gobbi sull’Osco. L’incontro è un’autentica “guerra di nervi”. La partita comincia bene Cassiere Chiesa Sergio ed il primo tempo è a nostro favore. Poi saltano i nervi e piovono le penalità: 26 Pres. C.T. Silvio Baumgartner minuti complessivi e altri dieci disciplinari. Morale della favola: le finali non si faran- no”. Per la cronaca, il Bellinzona s’impone per 6-3. In questo campionato il Chiasso Membri Fausto Oberti, Erwin schiera 22 giocatori, dei quali sei juniori ed un novizio. Infatti, proprio in questa sta- Branger, Pelli, Molteni, Selvini, Berna- gione, alla formazione juniori si affianca quella dei novizi. “E’ intenzione del club sconi Giorgio, Franco Ciluffo, J. B. Cien- seguire la politica dei giovani - si legge nella relazione di fine stagione - e anche il ciala, Camponovo, Mocellin. prossimo anno nella prima squadra saranno inseriti degli juniori ed eventualmente novizi. Ad ogni modo ogni giovane deve guadagnarsi il suo posto”. LA STAGIONE AGONISTICA III Divisione 5-4 1-2 IL SETTORE GIOVANILE 2-3 2-8 La “famiglia” dell’HC Chiasso incomincia 2-3 2-4 a crescere. Dopo cinque annate in cui 13-3 11-4 viene schierata la sola compagine Junio- ri, a partire da questa stagione anche il 3-6 1-8 campionato novizi vede in lizza una com- pagine rossoblu. Come per i più “esperti” compagni, la stagione di esordio sarà ric- Spareggio per l’accesso alle finali ca di grandi “battute”. Ma, al momento, l’importante, a Chiasso, è partecipare. 8-4 FORMAZIONE JUNIORI Allenatore: Sergio Chiesa IL ROSTER DELL’HCC Giocatori: Giovanni Veri, Vincenzo Pa- ternò, Gianluigi Cometti, Francesco Rez- Allenatore: Luciano Moretti zonico, Luigi Rezzonico, Stefano Cassis, Giocatori: Cesare Chiesa , Erico Galli, Luciano Castelletti, Kurt Wittmer, Fabrizio Marco Bernasconi, Mattia Carnevascini, Chiesa, Alessandro Macchi, Luciano Moretti, Mauro Prada, Mauro Brambilla, Mi- Sergio Cavadini, Piergiorgio Morgantini, chele Zanetti, Ildo Ciceri, Jean Pierre Valnegri, Alberto Zanini, Giorgio Grassi, Lu- Luca Cavalli, Claudio Zaniolo, Giorgio chiger Rezio, Flavio Togni, Silvano Brambilla, Guido De Sassi, Giovanni Grandi. Poggiati, Giuliano Caldelari, Paolo Galli, Fiorenzo Branca, Alessandro Morniroli, Lu- 12
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