PER CHI SUONA LA .SPENDING REVIEW - Luigi Marattin Assessore al Bilancio - Comune di Ferrara
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PER CHI SUONA LA….SPENDING REVIEW Luigi Marattin Assessore al Bilancio – Comune di Ferrara
• Con il decreto sulla “spending review” (D.L. 95 del 6 luglio) il governo ha in pratica varato una manovra ad impatto-zero sull’indebitamento netto (positiva per appena 27,3 milioni di euro), in quanto la riduzione di spesa pubblica (11,2 miliardi a regime nel 2014) serve ad evitare l’aumento dell’Iva e a finanziare alcune maggiori spese.
IN PARTICOLARE (in miliardi di euro) 2012 2013 2014 ESIGENZE - minor IVA 3,28 6,56 9,84 - maggiori spese 0,50 3,78 1,34 TOTALE ESIGENZE 3,78 10,35 11,18 COPERTURE - tagli amm.locali 2,3 5,2 5,5 - tagli a sanità 0,9 1,8 2 - tagli amm.central 0,45 2,73 3,17 - altro 0,65 0,53 0,43 TOTALE 4,39 10,36 11,21 COPERTURE
Quindi… • Prendendo il 2013, possiamo dire che la manovra pesa: • per il 50,19% sugli enti locali • per il 17,37% sulla sanità (gestita dalle Regioni) • per il 26,35% sullo Stato
DETTAGLIO TAGLI ENTI LOCALI 2012 2013 2014 COMUNI 0,5 2 2 PROVINCE 0,5 1 1 REGIONI (ORD) 0,7 1 1 REGIONI (SPEC) 0,6 1,2 1,5 TOTALE 2,3 5,2 5,5
COME VERRANNO RIPARTITI? • Dalla conferenza Stato-città entro il 30 settembre, “tenendo conto anche: • delle analisi della spesa effettuate dal commissionario straordinario (Enrico Bondi) • Degli elementi di costo nei singoli settori merceologici • Dei dati raccolti nell’ambito della procedura per la determinazione dei fabbisogni standard e dei conseguenti risparmi potenziali di ciascun ente”
• In pratica viene detto che, in prima battuta, verrà fatto uno sforzo per NON ripartire questi tagli in maniera lineare, ma cercando invece di penalizzare gli enti la cui spesa finora sia giudicabile come eccessiva. • Questa affermazione di principio si scontra tuttavia con alcuni problemi di fondo: • - calcolo dei fabbisogni standard finora è stato fatto solo per un settore (polizia municipale) • - tempistica molto ristretta.
SE NON CE LA SI FA…. • Il Ministero dell’Interno ripartisce il taglio “in proporzione alle spese sostenute per consumi intermedi desunte per l’anno 2011 dal SIOPE” • I “consumi intermedi” sono la somma delle seguenti categorie di spesa corrente: • - acquisti di beni • - prestazioni di servizi • - utilizzo di beni di terzi
• Per il Comune di Ferrara, la spesa per consumi intermedi nell’anno 2011 è stata pari a 33.649.404,85 euro. • In relazione a come questo dato (molto probabilmente considerato pro-capite) si discosterà da un indicatore di tendenza centrale nazionale (probabilmente la mediana), avremo la nostra “quota” di tagli.
• Si tratta di una metodologia che, se non può propriamente essere definita “taglio lineare”, sicuramente ci si avvicina in modo molto pericoloso. • Non vi è alcuna garanzia, infatti, che una ripartizione basata sui consumi intermedi (come in passato veniva fatto sulla popolazione) non si traduca in distorsioni addirittura ancora maggiori e che finisca per penalizzare gli enti che hanno messo in campo strategie di riduzione della spesa di lungo periodo.
Ma aspetta un attimo….. • Siamo sicuri che gli enti locali siano stati così indisciplinati da meritare che su di essi (se consideriamo anche la sanità) si abbatta il 67,56% dei tagli previsti?
Facciamo un esempio • Prendiamo: • - il Comune di Ferrara • - l’amministrazione centrale dello Stato • E vediamo come si sono evolute dal 2009 al 2012 le spese correnti e il debito pubblico.
Precisazioni metodologiche • Per il settore statale, consideriamo la spesa corrente al netto dei trasferimenti alle altre amministrazioni pubbliche (enti locali e previdenziali/assistenziali) • Perché? • Il nostro obiettivo è verificare gli sforzi che ciascun livello di governo compie per ridurre il proprio livello di spesa. Quando lo Stato taglia i trasferimenti non riduce le proprie spese, bensì quelle degli enti che ricevono il taglio.
• Per lo stesso motivo, per il Comune di Ferrara utilizziamo le spese correnti al netto dei contributi in relazione all’entrata ( = risorse trasferite da altri enti e vincolate a specifica destinazione, su cui quindi non vi è discrezionalità del Comune). • In questo modo il confronto è tra le spese la cui riduzione comporta effettivamente sacrifici.
• Per gli anni 2009, 2010 e 2011 utilizziamo i dati di consuntivo. • Per l’anno 2012 utilizziamo la previsione. • Fonti: • Per lo Stato: Documento di Economia e Finanza aprile 2012, allegato II (“Analisi e tendenze della finanza pubblica”). • Per il Comune di Ferrara: rendiconti consuntivi 2009, 2010 e 2011 e bilancio di previsione 2012.
E adesso vediamo….. • COMINCIAMO COL GUARDARE LA SPESA PUBBLICA CORRENTE
• Per lo Stato (linea verde) utilizziamo la scala di destra (in miliardi di euro). • Per il Comune di Ferrara (linea rossa) utilizziamo la scala di sinistra (in milioni di euro).
• Dal 2009 al 2012: • La spesa corrente dello Stato cresce del 3,16%. • Quella del Comune di Ferrara diminuisce del 9,40%.
• E ORA PASSIAMO AL DEBITO PUBBLICO…..
• Per lo Stato (linea blu) utilizziamo la scala di sinistra. • Per il Comune di Ferrara (linea rosa) la scala di destra. • Entrambe sono espresse in milioni di euro.
• Dal 2009 al 2011 il debito pubblico dell’amministrazione statale cresce del 8,72%. • Dal 2009 al 2012 lo stock di debito del Comune di Ferrara diminuisce del 23,40%
UNA DOMANDA • Nonostante il Comune di Ferrara non possa dirsi rappresentativo dell’intero comparto dei Comuni, alla luce dei dati appena presentati sorge spontanea una domanda: • Alla luce degli sforzi fatti negli ultimi tre anni, è giustificata una tal sproporzione (68% enti locali, 26% Stato) della pur necessaria opera di riduzione della spesa pubblica ?
LE POSSIBILI CONSEGUENZE SU FERRARA DEL D.L. 95 • A seconda del modo in cui verranno effettivamente ripartiti (e lo sapremo solo dopo l’estate) , la riduzione di risorse per il 2012 e per il 2013 sarà più o meno pesante. • In ogni caso stiamo parlando di tagli di milioni di euro, che allo stato attuale – dopo le ultime due pesanti manovre di aggiustamento – rendono impossibile mantenere inalterato lo stato dei servizi attualmente offerti dal Comune.
IL CALENDARIO DA QUI A NATALE • Settembre: assestamento di bilancio 2012 (che tiene conto dei tagli del DL 95) • Novembre: approvazione in Giunta del bilancio preventivo 2013 • Dicembre: approvazione in Consiglio Comunale del bilancio preventivo 2013
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