Paula's Choice: intervista sui prodotti e sulla skincare alla fondatrice Paula Begoun

Pagina creata da Alessandro Biondi
 
CONTINUA A LEGGERE
Paula's Choice: intervista sui prodotti e sulla skincare alla fondatrice Paula Begoun
Leggi l'articolo su beautynews

Paula's Choice: intervista sui prodotti e sulla skincare alla fondatrice
Paula Begoun
“Le maschere? Non servono a nulla. I jade roller o i device infrarossi? Neanche”. Paula Begoun - founder di Paula’s Choice -,
ha ancora oggi lo stesso piglio critico e severo di 35 anni fa, quando Oprah Winfrey la ribattezzò la Cosmetic’s cop d’America.

                                                                                                                 pagina 1 / 7
Paula's Choice: intervista sui prodotti e sulla skincare alla fondatrice Paula Begoun
Good News

Tendenze Beauty 2021: 20 prodotti e brand da non perdere

Da espressoh ad Agent Nateur passando per Milk Make-up: 20 beauty brand che, ne siamo certi, saranno un must il prossimo
anno

Intervistata via Zoom, per l’arrivo in Italia delle ultime novità del suo brand di skincare, Begoun dimostra di tenere fede ancora

                                                                                                                     pagina 2 / 7
Paula's Choice: intervista sui prodotti e sulla skincare alla fondatrice Paula Begoun
oggi alla sua idea di bellezza fatta da pochi prodotti, ma altamente performanti: “Non serve a nulla accanirsi sulla pelle con
una skincare eccessivamente lunga. Ci sono così tante cose che possiamo fare per impiegare il nostro tempo! Ci sono così
tanti piaceri da scoprire!”, risponde a chi le chiede se la pandemia ha cambiato o no il nostro approccio alla skincare.

Paula Begoun, founder di Paula’s Choice

D’altronde, lei lo aveva capito già 40 anni fa quando, dopo un’infanzia e un’adolescenza passate a lottare contro acne ed
eczema, aveva deciso di iniziare a fare da sé studiando gli attivi più indicati per risolvere il problema: “Ho lottato per anni con i
miei problemi di pelle, che vedevo solo aggravarsi con le cure farmacologiche che mi venivano date. Era un incubo. È stata
                                                                                                                       pagina 3 / 7
quella la spinta che mi ha portato a ricercare da sola degli ingredienti davvero risolutivi”, racconta. E così inizia a
occuparsi di bellezza, dapprima come make-up artist, poi come estetista, infine come beauty reporter per alcune testate. Poi
ha un’intuizione: c’è un vuoto tra le case cosmetiche e i consumatori in cerca del prodotto giusto, che i magazine faticano a
colmare.

Immaginate di essere per un attimo nel 1985: trovare la review di un cosmetico non è certo facile come oggi. Nasce così il suo
primo libro Blue Eye Shadow Should Be Illegal. Un titolo che era già tutto un programma: una vera e propria presa di
posizione, nei confronti di un’industria cosmetica troppo spesso impegnata a convincerci di aver bisogno del superfluo. Che
differenza c’è con oggi? “Oggi è anche peggio. Non seguo i social media, né Instagram né TikTok. Chi parla di bellezza
spesso non conosce gli studi più recenti. Ci sono troppe informazioni!”. Nascono così falsi miti e bufale, come quelle sui
siliconi o sul naturale a tutti i costi contro cui lei è sempre stata molto critica: “La gente dovrebbe preoccuparsi di più dei danni
del sole, che degli ingredienti sintetici!”.

                                                                                                                       pagina 4 / 7
Tre prodotti firmati Paula's Choice tutti con protezione solare (SPF)

Quel primo libro le porta l’attenzione dei media e le prime apparizioni allo show di Oprah Winfrey. A quello ne seguiranno molti
                                                                                                                 pagina 5 / 7
altri, tra cui Don't Go to the Cosmetics Counter Without Me, finché nel 1995 dà vita finalmente al suo brand, Paula’s
Choice. A questo affiancherà poi Beautypedia, il primo sito web al mondo a raggruppare oltre 45mila recensioni su
qualsiasi prodotto in campo cosmetico. Una vera e propria Bibbia, che fa da riferimento ancora oggi a milioni di americani
sempre più appassionati di skincare. In sostanza, il suo sguardo lungimirante aveva già capito che il web avrebbe cambiato il
nostro modo di orientarci nello shopping beauty.

21 libri e numerosi bestseller dopo, Paula’s Choice è ancora uno dei brand preferiti dalle skincare addict, per le sue formule
essenziali, l’assenza di profumazioni, per i pack sostenibili e, ovviamente per gli attivi altamente performanti. L’ultimo
in ordine di scoperta è il cannabidiolo, alla base dei due nuovi prodotti appena approdati anche in Italia (su SkinShop o su
www.paulaschoice.it, ndr). Si tratta del CBD Skin Transformative Treatment Milk e del CBD Oil + Retinol.

CBD Skin Transformative Treatment Milk e del CBD Oil + Retinol: ecco le novità firmate Paula's Choice

Il CBD è un principio attivo estratto dai fiori di canapa (altra cosa quindi rispetto all’olio di semi di canapa), che negli ultimi anni
ha visto esplodere il suo utilizzo in cosmetica. Basti pensare che, nel 2020 Google Trend aveva evidenziato un aumento del
+295% nelle ricerche per “cura della pelle CBD”. Tra i suoi benefici ci sono quelli di riuscire a regolarizzare la produzione
di sebo, a riequilibrare la risposta allo stress esterno (sole e cambiamenti di temperatura), lavorando sull’aging e
sull’uniformità del colorito. Il risultato è una pelle che non tira, idratata e luminosa.

“Ci sono voluti tre anni di ricerca per approdare alle formule che abbiamo utilizzato”, racconta con orgoglio lei stessa. E
quando le si fa notare che il cannabidiolo (o CBD) è uno dei trend forti della skincare degli ultimi anni, lei sottolinea che non si
tratta di un trend passeggero: “I benefici del cannabidiolo sul corpo e sulla pelle sono sostenuti da numerose ricerche a
riguardo. Abbiamo scoperto come sia capace di comunicare alle cellule della pelle di agire con più calma quando si trovano ad
affrontare fattori esterni o interni, invitandola a ritrovare il suo equilibrio”.

Il risultato è in questi due prodotti, un latte e un olio, adattabili alle esigenze di tutti i tipi di pelle. Mentre il CBD Skin
Transformative Treatment Milk ha una texture milk-in-oil, nel CBD Oil + Retinol i 150 mg di cannabidiolo full-spectrum sono
addizionati allo 0,5% di retinolo, con una formula a base di squalane naturale e trigliceridi idratanti, che ne permettono la
tollerabilità anche dalle pelli più sensibili.

                                                                                                                        pagina 6 / 7
La consistenza di CBD Oil + Retinol di Paula's Choice

                                   Come si presenza CBD Skin Transformative Treatment Milk di Paula's Choice

                                   Naturale quindi che questi due prodotti siano fonte di orgoglio per la founder di Paula’s Choice: “È accaduto lo stesso con
                                   la soluzione esfoliante al 2%BHA, il retinolo all’1%, che è veramente unico, le ceramidi o i Booster. Più un prodotto è difficile,
                                   più ci sono affezionata”.

                                                                                                                                                       pagina 7 / 7
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)
Puoi anche leggere