Palestre di democrazia'' I Gas - Alcune riflessioni a partire da una ricerca sull'associazionismo in Lombardia
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I Gas ‘palestre di democrazia’ Alcune riflessioni a partire da una ricerca sull’associazionismo in Lombardia Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo Gruppo di Studio e di conRicerca “Cittadinanza Sostenibile” Convegno nazionale GAS-DES Osnago 5-6 giugno 2010
Quando e (soprattutto) perché si diffondono i GAS • Problema di convergenza tra domanda sociale e risposta delle istituzioni: la società si auto-organizza Istituzioni nuovi movimenti sociali Domanda Sociale
Un intreccio di domande … • giustizia sociale • tutela dell’ambiente • salute • nuove forme di socialità • migliore qualità di vita • maggiore qualità del prodotto • risparmio
… che non trovano risposta • alcune domande sono “nuove” • altre sono di difficile conciliazione con le tradizionali culture politiche del nostro paese • altre ancora sono difficilmente risolvibili in un contesto che ha visto profondamente mutare il ruolo degli stati nazione, sotto la spinta della “globalizzazione”
La professionalizzazione dei canali di mediazione e organizzazione degli interessi sociali I tradizionali canali di mediazione degli interessi non riescono più a svolgere la loro funzione principale: aggregare e mediare le domande sociali. A questo riguardo si sottolinea spesso come i partiti abbiano perso il loro legame con la società. Lo spostamento di ambito d’azione prioritario dalla società allo stato, tuttavia, non ha riguardato solo i partiti. Il processo di progressivo allontanamento dalla società ha coinvolto anche importanti settori dell’associazionismo
Rapporto associazioni/istituzioni Istituzioni associazioni Domanda Sociale
Questo processo ha radicalmente cambiato la natura e la funzione delle associazioni. Tradizionalmente le associazioni sono state identificate come luoghi all’interno dei quali si diffondeva lo spirito della cooperazione, della solidarietà e dell’impegno civico. Per questo molti studiosi (Tocqueville, Putnam…) hanno parlato delle associazioni come “palestre di democrazia” Spesso, oggi, le associazioni dimostrano una maggiore efficienza, ma molti settori dell’associazionismo hanno perso la loro capacità di produrre capitale sociale
La ricerca di PolisLombardia http://www.polislombardia.it/ La Lombardia • Regione tra le più ricche del paese, intenso sviluppo economico e sociale • Regione da sempre caratterizzata da un forte sviluppo dell’associazionismo in diversi settori non solo tempo libero, ma anche di tipo socio-assistenziale, attività culturale, educativo e impegno civile La ricerca PolisLombardia è stata coordinata dal Roberto Biorcio – Università Milano- Bicocca ed è in corso di pubblicazione con il seguente titolo: Tocqueville a Milano. Le reti associative fra adattamento, conflitto e innovazione a cura di Roberto Biorcio e Tommaso Vitale
Il disegno della ricerca Struttura interna Reti interorganizzative • Due tipi di questionari: – Scheda sull’associazione Relazioni con le istituzioni – Questionario rivolto agli associati Orientamento civico • 161 organizzazioni selezionate con criteri di rappresentatività all’interno di specifiche aree tematiche (14) • Survey rappresentativa della popolazione lombarda
Struttura interna • Molti membri passivi (“chequebook participation”) – Generalmente le associazioni più vecchie tendono ad avere il più alto numero di membri passivi e sono anche le più grosse per numero di associati – Le organizzazioni fondate negli ultimi 10 anni sono le più ristrette in numero di attivisti • Aumento del livello di formalizzazione e professionalizzazione – Il livello di professionalizzazione è più alto tra le organizzazioni “storiche” – I nuovi gruppi hanno un livello di professionalizzazione più basso ma non si notano molte differenze sul livello di formalizzazione
Reti interorganizzative (legami orizzontali) • Diminuzione dei legami tra organizzazioni (particolarmente visibile nelle organizzazioni di piccola dimensione) • La collaborazione con altri gruppi è più alta tra le associazioni fondate prima degli anni ’90 • La maggior parte delle organizzazioni, 70%, dichiara di non identificarsi con alcuna area politica specifica o movimento sociale • Le associazioni con meno di 20 membri registrano il livello minore di contatti interorganizzativi
Relazioni con le istituzioni (legami verticali) • Forte relazione tra le associazioni del campione e le istituzioni: solo il 23% delle organizzazioni del campione NON hanno rapporti con le istituzioni • I maggiori rapporti sono con le istituzioni locali
Tempo Vs. Denaro • Le associazioni tendono a valorizzare sempre più la risorsa “denaro” anziché quella “tempo” come dimostra la concentrazione della loro azione verso la costruzione di reti verticali con gli attori pubblici e privati piuttosto che con altre associazioni • In particolare, in Lombardia, questo è anche la conseguenza dell’adozione di politiche sociali che hanno favorito l’esternalizzazione di alcuni servizi pubblici, politiche che hanno spinto l’associazionismo ad assumere compiti gestionali ed erogativi sempre maggiori
Orientamento civico • Aumento del numero di associazioni dedicate principalmente alla produzione/gestione di servizi • Diminuzione delle attività di promozione della partecipazione diretta dei propri associati • Tendenza a ‘localizzare’ la propria azione (molte associazioni agiscono prevalentemente in ambito locale) • La localizzazione dell’azione corrisponde anche ad un restringimento/riduzione dell’orizzonte discorsivo dei diversi gruppi, con un aumento dell’autoreferenzialità delle associazioni.
Quali conseguenze? • A livello collettivo – Diminuzione della capacità “politica” della associazioni • A livello di individuo – Perdita di fiducia interpersonale – Isolamento sociale – Aumento del senso di insicurezza sociale – Isolamento sociale significa anche cittadini più influenzabili dai mezzi di comunicazione di massa o da “imprenditori della paura” – In generale si rileva una diminuzione del senso di efficacia politica e la diffusione di sentimenti qualunquisti tra la cittadinanza
Ritorno al futuro: I Gas come nuovi spazi per la (ri)-costruzione di legami sociali per l’azione collettiva • All’interno dei GAS si (ri)-creano relazioni sociali e circuiti virtuosi di fiducia interpersonale, diffondendo tra i partecipanti lo spirito della cooperazione, della solidarietà e dell’impegno civico • Il G.A.S. rappresentano punti di incontro tra soggetti diversi, spesso portatori di domande diverse • Il consumo critico funziona come “lente pedagogica” per il ripensamento delle connessioni sociali (corresponsabilità sociale) • L’orizzontalità delle relazioni favorisce la costruzione di fiducia e la diffusione di un senso di responsabilità verso la collettività (responsabilità associata ai diversi ruoli sociali), risorse fondamentali per l’azione collettiva
I “valori” dei gasisti: fiducia, inclusione e senso di efficacia, ma critica verso la politica dei partiti
Dal consumo critico … ai G.A.S. … alle reti di G.A.S. … alle R.E.S. … ai D.E.S Ri-creazione del tessuto sociale tramite il consolidamento di “reti” e “ponti” tra soggetti individuali e collettivi diversi ma disponibili a confrontarsi e a sperimentare “nuove pratiche” di cittadinanza sostenibile
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