Paleodays 2019 XIX Edizione delle Giornate di Paleontologia Benevento/Pietraroja 21-25 Maggio 2019

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Paleodays 2019 XIX Edizione delle Giornate di Paleontologia Benevento/Pietraroja 21-25 Maggio 2019
Paleodays 2019
               XIX Edizione delle Giornate di Paleontologia
                 Benevento/Pietraroja 21-25 Maggio 2019

Comitato Organizzatore
Ente GeoPaleontologico di Pietraroja: G. Santamaria, G. Festinese, P. Forte, G. Lioni,
A.V. Maturo, R. Melillo, L. Prencipe, A. Torrillo, F.O. Amore, S. Foresta, C. Dal Sasso, V.
Morra, L. Rook

Comitato Scientifico
F.O. Amore, L. Angiolini, A. Bartiromo, M. Bernardi, G. Carnevale, M. Cherin, M. Chiari, G.
Crippa, C. Dal Sasso, A. Ferretti, E. Ghezzo, L. Jaselli, L. Pandolfi, P. Raia, L. Rook

La XIX Edizione delle Giornate di Paleontologia si è svolta presso la Sede della
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e
Benevento, con il supporto dell’Ente GeoPaleontologico di Pietraroja, del Dipartimento di
Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio, del Dipartimento di Scienze
della Terra dell’Università degli Studi di Firenze, di Confindustria, BN, della Provincia di
Benevento e del Comune di Pietraroja, che hanno contribuito enormemente al successo
dell’evento congiuntamente alla generosa ospitalità del Sannio.
Le presentazioni hanno avuto luogo nell’antica sede del Complesso di San Felice, dove
attualmente è conservato il magnifico esemplare fossile di Scipionyx samniticus e sono
state intervallate da una splendida escursione nel Matese, con visita al Fossil-Lagerstätte
“Le Cavere” di Pietraroja guidata da Cristiano Dal Sasso e Antonello Bartiromo, al
“PaleoLab”, ai “Calcari ittiolitici” di Cava Canale illustrati da Ornella Amore, e infine alle
miniere di bauxite di Regia Piana. A conclusione dell’interessante giornata vi è stata la
visita al castello di Montesarchio, seguita da un’abbondante e gustosa cena in un
ristorante locale.
Il congresso è stato preceduto, nella giornata del 21 Maggio, da due eventi di estremo
interesse: un incontro con gli studenti delle ultime classi degli istituti superiori del Sannio,
per stimolare il loro interesse e la loro curiosità verso le ricerche geo-paleontologiche,
incontro che rappresenta una novità nell’ambito degli eventi organizzati durante i
Paleodays, e l’ormai consolidata tavola rotonda del gruppo “Palaeontologists In Progress”,
i cui partecipanti quest’anno hanno potuto seguire il seminario del Prof. Pasquale Raia
(UniNa): “Do it up better than Brown(ian) Phylogenetic Comparative Methods in
Paleontology”, organizzato dalla SPI su richiesta del PaIP.
A conclusione delle Giornate di Paleontologia, è stata organizzata una tavola rotonda
pubblica sul tema della legislazione, tutela e gestione dei beni paleontologici che ha
rappresentato il proseguimento della prima tavola rotonda organizzata ai Paleodays 2018
di Trento. Hanno partecipato soprintendenti e funzionari del Ministero per i Beni e le
attività Culturali (Salvatore Buonomo, Valeria Acconcia, Adelaide Rossi), il Comandante
del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli (Giampaolo Brasili), le
senatrici Sandra Lonardo Mastella e Danila De Lucia e l’onorevole Umberto Del Basso De
Caro. La tavola rotonda ha permesso di discutere relativamente alla divulgazione,
gestione e tutela dei beni paleontologici in Italia e di presentare l’attività dell’Ente Geo-
Paleontologico di Pietraroja e le prospettive future.

Il congresso ha visto la partecipazione di un cospicuo numero di paleontologi, in
particolare 96 partecipanti, di cui 34 Soci Ordinari, 45 Soci Junior e Paleontofili, 12 non
Soci e 5 accompagnatori.
I lavori congressuali sono stati ufficialmente aperti mercoledì 22 Maggio 2019 con i saluti
di benvenuto e la relazione di apertura di Cristiano Dal Sasso (Museo di Milano), che,
moderato da Lorenzo Rook (UniFi), ha presentato le eccellenti ricerche svolte su dinosauri
italiani, da Scipionyx a Saltriovenator. La sessione è proseguita con due interventi sulle
tracce fossili del Lavini di Marco e sulla stima del volume della massa corporea in tetrapodi
fossili. Dopo il coffee-break, la sessione moderata da Lucia Angiolini (UniMi) è spaziata
dalla riduzione delle appendici nei vertebrati, alle ricerche su melanosomi, alla
fotogrammetria delle tracce fossili e infine ai segnali filogenetici nelle ossa dei Lacertidi
fossili. Nella terza sessione, moderata da Giorgio Carnevale (UniTo), sono state
presentate diverse comunicazioni sulla risposta delle comunità bentoniche marine durante
l’estinzione del Toarciano, sull’impatto dell’ultimo massimo glaciale sulla distribuzione dei
coccolitoforidi, sulla conservazione eccezionale di residui organici nella conchiglia di
brachiopodi paleozoici e infine sulle ricostruzioni paleoambientali in ambienti costieri
basate su foraminiferi bentonici.
Dopo un lauto pranzo che ha permesso la visione del poster appesi ai lati del chiostro per
tutta la durata del convegno, la quarta sessione, moderata da Simonetta Monechi (UniFi),
ha compreso due interventi sulle comunità bentoniche pleistoceniche rispettivamente a
Capo Rizzuto e in Emilia occidentale, una presentazione sui foraminiferi planctonici
durante la formazione dell’ultimo Sapropel e infine un contributo sulla microstruttura delle
biocostruzioni a policheti. La sessione successiva è stata moderata da Marco Cherin
(UniPg) ed è stata inaugurata dalla relazione a invito di un ospite straniero, Bienvenido
Martínez-Navarro (IPHES, Spagna), che ha presentato l’eccezionale sito fossilifero di
Baza-1 (Spagna). A seguire due presentazioni sui Rhinocerotidi e Equidi del Miocene della
Libia e un contributo su uno scheletro di balenottera del Pleistocene.
A conclusione della giornata, Gaia Crippa e Massimo Bernardi hanno presentato una delle
novità proposte dal comitato organizzatore: presentazioni lampo PechaKucha 20x20
(ovvero 20 slides esposte in 20 secondi ciascuna) di alcuni poster.
La giornata si è magnificamente conclusa con la visita della Rocca dei Rettori di
Benevento, seguita dalla Cena Sociale, durante la quale, in un clima di grande
commozione, Emma Taddei Ruggiero (UniNa) è stata insignita del titolo di Socio Onorario
per celebrare la sua lunga e proficua carriera di paleontologa e la sua costante presenza
nella SPI.
Dopo l’escursione, di estremo interesse e ben organizzata, le presentazioni sono
proseguite il 24 Maggio con una prima sessione, moderata da Maria Rosaria Senatore
(UniSa), che si è aperta con un contributo sugli ostracodi come indicatori paleoambientali
nei depositi quaternari del Golfo di Corinto. A seguire, uno studio sulle croste biogeniche
criptiche nelle grotte sottomarine, un’analisi sulla ricostruzione dei cambiamenti biotici
utilizzando collezioni museali e un contributo sul livello a cuticole del Bletterbach. La
settima sessione è stata moderata da Cristiano Dal Sasso (Museo di Milano) e ha previsto
una presentazione sulle cronospecie di mammut, l’analisi filogenetica di un genere di
Canidi, uno studio sui Suidi iberici e sulle conseguenti implicazioni sulla distribuzione
stratigrafica di alcuni taxa e infine la presentazione di un nuovo metodo di Machine
Learning per stimare la distribuzione geografica delle specie fossili.
Dopo il coffee-break, nella sessione moderata da Annalisa Ferretti (UniMoRe), ha avuto
luogo la presentazione del fascicolo 58(1) del Bollettino SPI: “Environmental perturbations
and biotic responses in the history of life: an Italian perspective” che contiene i contributi
della Sessione speciale dei Paleodays 2018 di Trento “Crisi ambientali e risposte biotiche
nella storia della Terra. Una prospettiva italiana". Il fascicolo, caratterizzato da una
copertina creata ad hoc e di alto valore artistico, contiene un interessante resoconto dei
record italiani, unici al mondo: dall’estinzione di massa di fine Permiano al cambiamento
climatico globale del Triassico Superiore agli Eventi Anossici Oceanici del Giurassico e del
Cretacico, al famosissimo limite Cretacico/Paleogene, al riscaldamento del Paleocene-
Eocene per concludere con la crisi di salinità del Messiniano. La presentazione del
fascicolo è stata seguita da una seconda relazione a invito da parte di un paleontologo
straniero, José-Abel Flores (Università di Salamanca), che ha presentato il significato dei
nannofossili calcarei nelle ricostruzioni dei cambiamenti climatici e delle caratteristiche
degli oceani nel Paleogene e nel Neogene. A seguire, due altri contributi sui nannofossili
calcarei e sul loro valore come indicatori paleoambientali. L’ultima sessione della mattina è
stata moderata da Pasquale Raia (UniNa) e ha previsto una presentazione sui teleostei di
Bolca, uno studio sulla genesi del Lagerstätte della Formazione Pisco, un contributo sulla
complessa storia quaternaria delle faune a misticeti del Mediterraneo e infine una
presentazione su Suidi pleistocenici di un sito “dimenticato” laziale.
Durante la pausa pranzo, i congressisti hanno avuto modo di osservare i poster, mentre il
consiglio direttivo SPI si è riunito per la consueta riunione che precede l’adunanza
generale.
Nel pomeriggio la decima e ultima sessione è stata moderata da Ornella Amore e ha
previsto diverse comunicazioni che hanno spaziato dalle faune a mammiferi del
Pleistocene di Lecce, alle conifere del Permiano delle Dolomiti, per passare ai molluschi
pleistocenici di Gravina (Puglia) e infine allo studio morfometrico di ostree del Miocene. A
conclusione del convegno ha avuto luogo l’Adunanza Generale dei soci con le votazioni
del nuovo Consiglio SPI (http://paleoitalia.org/members/adunanza-generale-annuale-della-
societa-paleontologica-italiana-24-maggio-2019/ ).
Il congresso è stato caratterizzato, oltre che dall’elevato livello delle comunicazioni
eccellenti sia dal punto di vista dei contenuti sia della presentazione, da una diffusione
mediatica senza precedenti (http://paleoitalia.org/news/198/il-successo-mediatico-delle-
xix-giornate-di-paleontologia/).
Il consiglio SPI ringrazia calorosamente Ornella Amore, Lorenzo Rook e Gennaro
Santamaria per l’assiduo lavoro svolto, l’ottima organizzazione del convegno e i lauti
pranzi (sempre accompagnati da generosi vini locali), i giovani paleontologi che li hanno
assistiti e lo staff dell’Ente GeoPaleontologico di Pietraroja.
Le giornate di Paleontologia e gli eventi che le hanno caratterizzate: dall'incontro PaIP, al
convegno ad alcuni momenti dell’escursione (foto di S. Dominici, S. Masini).
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