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PAKISTAN A cura di: Ambasciata d'Italia - PAKISTAN Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo www.infomercatiesteri.it
INDICE PERCHE' Perchè PAKISTAN Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi TURISMO PAKISTAN
PERCHE' PERCHÈ PAKISTAN Dimensione mercato Mercato "inevitabile" Legislazione favorevole Numerosa comunita' pakistana in Italia Posizione geografica Dimensione mercato Con oltre 200 milioni di persone, oltre il 60% dei quali sotto i 27 anni di età, e un tasso di crescita demografico che fa prospettare il raddoppiamento della popolazione da qui al 2050, il Pakistan è ad oggi il sesto Paese più popoloso del mondo. Questo Paese offre quindi il potenziale di una classe emergente medio- alta (attualmente 50/55 milioni che secondo la Banca Mondiale diventeranno 100 milioni entro il 2025) che domanda prodotti di elevata qualità, segmento su cui il settore produttivo italiano potrebbe certamente inserirsi. Mercato "inevitabile" Con un tasso di crescita economica annuo tra il 4,5% e il 6% il Pakistan e?, e sarà sempre di più, un ?mercato inevitabile? sul quale stanno convergendo gli interessi di svariati Paesi. Con le complementarietà oggettive tra la nostra economia e quella pakistana (ad es.settori energetico, infrastrutturale, del tessile, del legno, del mobilio e dell?arredo, dell?automobile, delle macchine agricole, della filiera agro-industriale, del marmo, delle macchine utensili?) vi e? ampio margine per rafforzare la nostra presenza qui. Legislazione favorevole Il Pakistan consente all'investitore straniero di detenere il 100% del capitale sociale e trasferire illimitatamente in patria gli utili aziendali. Numerosa comunita' pakistana In Italia e' presente la seconda comunita' pakistana in Europa (con circa 150.000 pakistani in Italia residenti nel nostro paese), seconda solo, per ovvie ragioni, a quella nel Regno Unito. Si sta lavorando per creare uno stretto legame tra le varie associazioni imprenditoriali che lavorano, nelle principali città del Pakistan, per promuovere il commercio e gli investimenti con il nostro paese, anche in stretto collegamento con la comunità imprenditoriale pakistana residente in Italia, che e' spesso desiderosa di reinvestire i propri guadagni nel paese natale. Posizione geografica Il Paese offre i vantaggi di una collocazione geo-strategica al crocevia tra ?Grande Medio Oriente?, centro-Asia e sud-est asiatico, ed è posizionato lungo le rotte di petrolio e gas dirette dall?Asia Centrale all?Oceano Indiano. L?investimento cinese di 46 miliardi di dollari per la costruzione del Corridoio Economico Sino-Pakistano è indice dell?interesse verso questo Paese che per sua vocazione geografica si presta ad essere una cerniera per l?integrazione pan-eurasiatica. Ultimo aggiornamento: 24/03/2016 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato Repubblica Islamica Federale Superficie 800.000 kmq Lingua Urdu e inglese (ufficiali) Religione Musulmani (97%) Moneta Rupia Ultimo aggiornamento: 12/02/2013 ^Top^ PAKISTAN 1
DOVE INVESTIRE Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Prodotti tessili Prodotti dell'agricoltura, pesca e Con un contributo al Pil pakistano per circa un quarto del suo valore totale, un tasso di silvicoltura crescita del 2,9 per cento nell'anno fiscale 2014/15 (in crescita rispetto al precedente anno) e l'impiego del 44 per cento dell'intera forza lavoro di questo Paese, l'agricoltura e' il principale settore dell'economia del Pakistan e la prima fonte di esportazioni con, ai primi posti - in termini di volume - cotone (di cui questo Paese e' il quarto produttore al mondo), grano, riso, zucchero di canna, frutta e verdura. Tuttavia, pur a fronte di tale potenziale, il settore agricolo pakistano soffre di bassa produttività causata dal limitatissimo utilizzo di macchine e tecnologie per la meccanizzazione dell'agricoltura,.e da scarsi investimenti in infrastrutture. Inoltre, l'assenza di una filiera agro-alimentare e la mancanza di know-how nella conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli genera ampi sprechi (circa il 40 per cento della produzione di verdura si deteriora così come quasi il 90 per cento della produzione di latte) oltre a ridurre i margini di profitto per gli agricoltori. In un Paese che cerca la sua 'rivoluzione verde', tanto per garantire la sicurezza alimentare ad una popolazione in rapida crescita quanto per potersi affermare quale esportatore sui mercati esteri, molteplici sono le opportunità per le aziende italiane. A partire dal settore delle macchine agricole, con l'Italia leader nel settore della meccanica agricola in Europa e molto simile al Pakistan per la struttura della sua agricoltura caratterizzata, come lo e' in questo Paese, da superfici medie aziendali molto contenute e dimensioni economiche ancora piu' ridotte in cui investire per l'acquisto di macchinari risulta estremamente difficoltoso per il medio-piccolo produttore agricolo. L'Italia troverebbe nel Pakistan un mercato per l'esportazione di macchine adatte a questa struttura agricola e potrebbe anche 'esportare' il suo modello di successo dei consorzi agricoli. Con specifico riferimento ai trattori - segmento in cui il nostro Paese e' presente con le macchine Fiat/Case New Hollande prodotte dalla locale Al Ghazi Tractors Ltd (AGTL) ma ci sono ampi spazi per rafforzare la presenza di aziende italiane in tale mercato. Sul fronte del 'food processing', molteplici sono le opportunita' di partnership tra Pakistan e realta' italiane di primo piano, quali la Fiera di Cesena. Conservazione e lavorazione dei prodotti agricoli permetterebbero sia di azzerare gli sprechi attuali - che un Paese con un tasso di crescita demografica come il Pakistan non puo' permettersi - sia di aumentare il valore aggiunto dei prodotti agricoli ma anche dell'allevamento di bestiame che, in termini di valore, conta per il 53 per cento dell'intero settore agricolo. A fronte di questo chiaro programma di rinnovamento del settore agricolo pakistano, peraltro sostenuto da novità istituzionali quali la creazione di un equivalente del nostro Istituto Superiore di Sanita' responsabile per le certificazioni sanitarie in linea con gli standard internazionali, il Ministro dell’Agricoltura ha fatto presente di essere in contatto con questo Ministro delle Finanze e queste Autorità fiscali per incrementare i benefici a favore degli investitori stranieri. Al momento, il suo Ministero ha incassato una riduzione dei dazi sulle importazioni di macchine agricole dal 44 al 7 per cento. L'obiettivo finale resta il 'duty free'. Energia elettrica, gas, vapore e Uno degli obiettivi centrali del mandato di Nawaz Sharif e’ la soluzione della crisi energetica aria condizionata (anche da fonti (con un gap di circa 5000 MW tra domanda ed offerta di energia) che, a causa dei continui rinnovabili) “load shedding” – ossia della mancanza di elettricità per svariate ore al giorno - costituisce uno dei maggiori impedimenti al pieno sviluppo industriale di questo Paese. Questo Esecutivo intende non solo superare la crisi energetica entro il 2018 ma addirittura generare entro il 2020 un surplus energetico. Al giugno 2014 (ultimi dati a nostra disposizione) il mix energetico del Pakistan risultava essere il seguente: 46.4% gas naturale; 35% petrolio; 11.4% idroelettrico; 5.4% carbone e circa 2% nucleare. La grande sproporzione a favore di gas e petrolio, l’85% del quale importato, ha gravato e continua a gravare sulla bilancia dei pagamenti. In questo contesto, la soluzione dei problemi energetici del Pakistan dovrà fondarsi sulle risorse naturali di questo Paese. A partire dall’energia idroelettrica, a cui questo Governo sta attribuendo grande rilevanza attraverso la realizzazione di 3 mega-progetti: Dasu (2500 MW), Diamer Basha (4500 MW) e Neelum Jhelum (969 MW). L’Esecutivo punta inoltre sulle risorse proprie di carbone e sul potenziale delle rinnovabili – solare ed eolico. E’ attualmente in corso uno studio, condotto dal locale Ministero del Petrolio e finanziato da USAID, sulle risorse di shale gas. Funzionale al raggiungimento dell’obiettivo energetico è sicuramente il complesso di infrastrutture progetti ed infrastrutture (carbone, eolico e idroelettrico) facenti parte del Corridoio Sino-Pakistano, che dovrebbero contribuire a pieno regime, entro il 2018, con 10400 MW. Nell’ambito della connettività regionale energetica, non vanno dimenticati due progetti di grande rilievo: CASA-1000, progetto per l’esportazione del surplus elettrico generato nelle Repubbliche centroasiatiche verso Afghanistan e Pakistan, ed il TAPI, gasdotto che collegherebbe il Turkmenistan con il Pakistan ed i suoi vicini orientale ed occidentale. Sulle prospettive dell’’Iran-Pakistan Pipeline hanno a lungo pesato le sanzioni della comunità internazionale verso quel Paese. Nuove prospettive potranno aprirsi con la PAKISTAN 2
rimozione delle predette sanzioni. Il settore offre opportunità per aziende italiane soprattutto nel settore delle rinnovabili, con il solare e l’idroelettrico, oltre che nei tradizionali settori dell’oil&gas. Autoveicoli, rimorchi e L’Esecutivo pakistano intende portare in questo Paese entro due anni una casa semirimorchi automobilistica europea ed in tale ottica starebbe finalizzando una nuova 'policy' del settore automobilistico che dovrebbe aprire le porte agli investitori stranieri. I numeri del mercato automobilistico pakistano non competono certo con quelli europei. Nell'anno fiscale 2014/15 la produzione complessiva di autovetture nel Paese si e' aggirata intorno alle 152 mila unita' (secondo le stime del Governo), comunque con un rilevante incremento del 31 per cento rispetto all'anno precedente. La produzione di autovetture in Pakistan e' interamente dominata dalle giapponesi Sukuzi (con una quota del 50%), Honda (16%) e Toyota (per il restante 34% ma con una produzione incrementata dell'82% in un anno). Sebbene ad oggi solo l'1.6% della popolazione abbia una autovettura (quindi 16 autovetture ogni 1000 persone), il potenziale di crescita del settore sta nei numeri della classe media, che oggi conta circa 50 milioni di abitanti ma e' stimata a 100 da qui ai prossimi 10 anni. Secondo le proiezioni dell'Engineering Development Board, dei 20 milioni di pakistani che oggi optano per una due ruote invece che per una autovettura - anche a causa degli elevati prezzi dovuti all'assenza di concorrenza - almeno 200 mila l'anno sarebbero potenziali acquirenti di automobili di piccola cilindrata. Con un gap produttivo, quindi, che potrà essere colmato solo dall'ingresso di nuovi investitori nel mercato. Prodotti farmaceutici di base e Il settore farmaceutico rappresenta circa il 3% della produzione nazionale. Il Pakistan è un preparati farmaceutici mercato in forte espansione ed è proprio il settore farmaceutico ad aver registrato i tassi di crescita maggiori, che si aggirano intorno al 15% annuo. L'Italia e' rappresentata dalla Angelini e dalla Chiesi, entrambe con sedi nel paese. Prodotti tessili Il tessile rappresenta il principale segmento del settore manifatturiero pakistano. Dopo l’agricoltura è il settore che occupa la percentuale maggiore della forza lavoro (15 milioni di persone, circa il 30% della forza lavoro) e contribuisce all’8.5% del Pil del Paese oltre che al 57% delle sue esportazioni. Quarto produttore mondiale di cotone (13 milioni di balle di cotone all’anno) e terzo produttore di filati, il Pakistan manca di adeguata tecnologia per la lavorazione del prodotto grezzo. Il valore aggiunto dei semilavorati e dei prodotti finiti è piuttosto marginale e questo riduce ovviamente il valore delle esportazioni. Secondo dati aggiornati al febbraio 2015, l’industria tessile pakistana, per il 65% basata nella provincia del Punjab, può contare su 700 mila macchine da cucire industriali e domestiche e 18 mila macchine per la tessitura a maglia. Il settore tessile è quello che ha più ampiamente beneficiato del GSP+, status preferenziale attribuito dall’UE al Pakistan a partire dal gennaio 2014, grazie al quale questo Paese ha beneficiato dell’azzeramento daziario alle esportazioni tessili e di abbigliamento. L’effetto positivo del GSP+ è stato indubbiamente mitigato dall’apprezzamento della rupia rispetto all’euro, ma certo il GSP+ ha contribuito ad aumentare le esportazioni pakistane verso l’UE. Mentre le aziende del settore tessile italiano vedono nel Pakistan – a torto – un competitor che potrà minare la produzione del settore e la conseguente occupazione in Italia, il Pakistan offre ampie opportunità per il settore meccanico-tessile italiano. Da non sottovalutare che il Paese, con la sua classe media da 55 milioni di persone oggi, 100 nel 2025, costituisce un mercato in crescente cerca di beni di lusso – domanda che l’industria del fashion italiana potra’ sicuramente contribuire a soddisfare. Ultimo aggiornamento: 24/03/2016 ^Top^ PAKISTAN 3
COSA VENDERE Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti tessili Macchinari e apparecchiature Prodotti alimentari Prodotti chimici Prodotti dell'agricoltura, pesca e Vedasi sezione ''DOVE INVESTIRE''. silvicoltura Prodotti tessili Vedasi sezione ''DOVE INVESTIRE''. I macchinari italiani sono generalmente riconosciuti, in concorenza con i tedeschi, come i migliori disponibili. Il Pakistan è uno dei mercati chiave per il settore meccano-tessile italiano. Recenti statistiche sulle esportazioni di macchine tessili italiane in Pakistan sono state assai incoraggianti, mostrando come, da gennaio a ottobre 2010, l'industria tessile pakistana ha importato macchine tessili dall'Italia per un valore pari a 35,5 milioni di Euro. Questo investimento mira a realizzare un upgrade delle capacità produttive esistenti, e da del Pakistan, dopo la Cina e l'India, una delle principali destinazioni di macchine tessili italiane in Asia. Macchinari e apparecchiature Oltre ai gia' citati macchinari tessili, buone prospettive si intravedono per i macchinari di precisione in vari campi (orafo, marmo, lavorazione della pelle), cosi' come per i macchinari impiegati in campo edilizio/movimento terra, generatori e pompe sommerse. Nel 2012 l'Italia ha esportato in Pakistan macchinari vari per un valore di circa 147 milioni di Euro. Prodotti alimentari I prodotti alimentari italiani pur registrando una discreta crescita in valore, per 4,8 milioni di euro nel 2012 rispetto ai 4,4 del 2011, presentano grande potenziale di crescita presso la grande distribuzione pakistana che ha aperto ipermercati a Karachi e Lahore delle catene METRO e HYPERSTAR CARREFOUR. Prodotti chimici Si registra una notevole richiesta per le materie prime per uso industriale composte in gran parte da estratti per concia, sostanze coloranti per l'industria tessile, pitture e vernici per l'edilizia, mastici e inchiostri, prodotti vari delle industrie chimiche (51,8 milioni di euro nel 2012). Oltre ai prodotti chimici, anche gli impianti per la lavorazione di prodotti chimici sono oggetto di crescente importazione da parte delle locali industrie del settore. Ultimo aggiornamento: 20/01/2014 ^Top^ PAKISTAN 4
OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Stabilità politica e connessa stabilità macroeconomica caratterizzano il quadro attuale pakistano. Il partito di Governo, Pakistan Muslim League – Nawaz (PML-N) detiene una solida maggioranza nell’Assemblea Nazionale che, pur nel normale quadro della dialettica parlamentare tra maggioranza e minoranza e dei rispettivi tentativi di screditamento, non dovrebbe ostacolare il PML-N nel portare il proprio mandato a termine nel 2018. Il Governo di Nawaz Sharif ha come obiettivi principali la lotta contro il terrorismo (piaga che dal 2001 ad oggi, e’ costata a questo Paese circa 100 milioni USD tra costi diretti ed indiretti – in primis gli investimenti persi) e la soluzione della crisi energetica entro il 2017. Ultimo aggiornamento: 24/03/2016 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI A dispetto di una immagine che ha, soprattutto in Occidente, per anni identificato il Pakistan con il terrorismo di matrice talebana, diversi Paesi della regione e non solo guardano al Pakistan con crescente interesse. Con i 46 mld USD investiti nel Corridoio Sino- Pakistano che collegherà il Porto di Gwadar con la provincia cinese di Xinjiang, Pechino si attesta come il principale partner economico di Islamabad. Non solo Cina. Anche la Russia, nonostante il suo tradizionale legame con il “nemico” indiano, ha aperto alle relazioni commerciali con il Pakistan, partendo dal settore della difesa. Energia e connettività regionale al centro dei rapporti con il Tajikistan, il cui Presidente ha nei giorni scorsi incontrato Nawaz Sharif per discutere del progetto Central Asia- South Asia 1000 (CASA-1000), rete che consentirebbe di esportare verso Pakistan ed Afghanistan l’energia idroelettrica di cui Kyrgyzistan e Tajikistan abbondano. In aggiunta, il TAPI, definito “gasdotto dell’indipendenza centro-asiatica”, prevede la realizzazione di un gasdotto per portare il gas turkmeno in Afghanistan, Pakistan ed India. Sul fronte iraniano, la rimozione delle sanzioni occidentali su Tehran, potrebbe sbloccare la realizzazione dell’IP – il gasdotto Iran-Pakistan. Unico ostacolo all’integrazione regionale, anche attraverso la SAARC (South Asian Association for Regional Cooperation), sono i rapporti tra Islamabad e New Delhi, con le due capitali sempre intenzionate ma mai realmente convinte a superare l’ormai decennale impasse. Ultimo aggiornamento: 24/03/2016 ^Top^ PAKISTAN 5
OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Secondo i dati della Banca Mondiale (“Pakistan Development Update”, 11 novembre 2015), il tasso di crescita del Pil reale per il corrente anno fiscale (2015/16) si attesterà al 4.5 % (in crescita rispetto al 4.24 % del 2014/15 ed al 4% dell’anno ancora precedente) ed aumenterà al 4.8 % per l’anno fiscale 2016/17, grazie soprattutto al contributo del settore terziario. Mentre i consumi privati, che rappresentano il 90% della domanda aggregata, sono aumentati anche grazie alle ingenti rimesse estere (con un record di 18.7 mld USD nel 2014/15) provenienti soprattutto da Regno Unito e dai Paesi del Golfo, a preoccupare sono i dati sugli investimenti. Nel 2014/15, gli investimenti privati sono stati pari al 9.7% del Pil – un dato nettamente inferiore alla media sud-est asiatica che si attesta intorno al 30% e che evidentemente riflette sia le perduranti preoccupazioni sulla volatilità del contesto di sicurezza (che e’ in via di miglioramento), il deficit energetico che impedisce l’utilizzo della piena capacità produttiva e, in generale, il contesto economico globale, sia il limitato tasso di risparmio privato (circa al 10% rispetto al 30% delle maggiori economie asiatiche). Positivi i dati sui rapporti debito/PIL (64.6% per il 2014/15) e deficit/PIL (5.3%) che mostrano un trend decrescente, nonostante le ingenti spese per il settore militare e le operazioni anti-terroristiche. Nonostante l’impegno del Governo, uno dei principali ostacoli alla riduzione del deficit è tuttora rappresentato dal sistema fiscale e dal suo “enforcement”, soprattutto a causa di numerosi “Statutory Regulatory Orders” (SROs) che garantiscono esenzioni e concessioni fiscali. La bilancia dei pagamenti si è chiusa per il 2014/15 in positivo (2.6 mld USD), grazie soprattutto al record nelle rimesse dei lavoratori e nonostante il deficit di conto corrente (con circa 41 mld USD di importazioni e 24.1 mld USD di esportazioni, meno 3.9% rispetto all’anno precedente). Positivi i dati sulle riserve di valuta estera che sono aumentate raggiungendo un livello adeguato alle importazioni. Nonostante la politica monetaria espansiva della State Bank of Pakistan, l’inflazione si è drasticamente ridotta nel corso dell’ultimo anno – complice anche la situazione internazionale – passando dall’8% del giugno 2014 al 4% un anno dopo. Ultimo aggiornamento: 24/03/2016 ^Top^ POLITICA ECONOMICA A settembre 2013, il Fondo Monetario Internazionale ha concesso al Pakistan un Extended Fund Facility da 6.6 mld USD in 36 mesi, a supporto del programma di riforme strutturali e di stabilizzazione macroeconomica. Nelle scorse settimane, è stata completata la nona “review” del programma, a fronte della cui positiva conclusione il Board del FMI dovrebbe approvare, nella sua prossima riunione del 17 dicembre, l’esborso di una nuova tranche di finanziamento da 502 mln USD. La Banca Mondiale ha 24 progetti attivi nel Paese (dato al 31.12.2014) con un impegno complessivo di 4.4 mld USD. La BM ha recentemente approvato un finanziamento di 500 milioni USD a favore delle riforme nel settore energetico. Anche la Banca di Sviluppo Asiatica e’ uno dei principali partner finanziari del Pakistan, con un impegno complessivo al 31 dicembre 2014 di 25 mld USD in prestiti (di cui 4.4 nel programma di riforme strutturale “Country Strategic Partnership” tra il 2009 ed il 2013) e 200 mln USD in dono. Dal gennaio 2014, il Pakistan è beneficiario del Generalized System of Preferences Plus dell’Unione Europea che prevede dazi zero o molto ridotti su 74 prodotti in ingresso dal Pakistan all’Unione Europea, a fronte dell’impegno di Islamabad a firmare ed attuare 27 convenzioni internazionali in materia soprattutto di diritti umani, diritti dei lavoratori e rispetto ambientale. Ultimo aggiornamento: 24/03/2016 ^Top^ PAKISTAN 6
INDICATORI MACROECONOMICI 2010 2011 2012 2013 2014 2015 PIL Nominale (mln €) 1.330,5 1.513,6 1.800,1 1.810 185,81 244,22 Variazione del PIL reale (%) 3,5 3 4,2 6,1 4,03 4,24 Popolazione (mln) 173,7 176,8 180,1 182,5 186,19 189,87 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 2.660 2.747 2.860 3.126 4.749 4.902 Disoccupazione (%) 5,6 6 5,7 6,6 6,73 6,51 Debito pubblico (% PIL) 50,8 49,4 50,7 54,6 59,42 59,64 Inflazione (%) 15,5 9,7 7,9 9,2 8,62 4,53 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) -1,98 3,06 1,45 -2,4 4,27 9,84 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 04/04/2016 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia PAKISTAN 7
BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export 2015 2016 2017 Previsioni di crescita 2018 Previsioni di crescita 2019 Totale 19.873,41 mln. € nd mln. € nd mln. € nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €) USA 3.300,18 nd nd nd nd CINA 1.743,95 nd nd nd nd AFGHANISTAN 1.552,23 nd nd nd nd Italia Position:10 557,14 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Merci (mln. €) 2015 2016 2017 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 829,2 Prodotti delle miniere e delle cave 379,17 Prodotti alimentari 3.287,3 Bevande 1,65 Tabacco 1,21 Prodotti tessili 7.536,96 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 4.536,41 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 530,16 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 42,9 Carta e prodotti in carta 59,26 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 80,51 Prodotti chimici 564,36 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 185,78 Articoli in gomma e materie plastiche 94,2 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 354,7 Prodotti della metallurgia 134,49 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 149,72 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 75 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 77,91 Macchinari e apparecchiature 109,32 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 20,05 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 36,71 Mobili 7,94 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 650,95 Altri prodotti e attività 127,54 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. PAKISTAN 8
IMPORT Import 2015 2016 2017 Previsioni di crescita 2018 Previsioni di crescita 2019 Totale 39.646,66 mln. € nd mln. € nd mln. € nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €) CINA 9.931,42 nd nd nd nd EMIRATI ARABI UNITI 5.168,67 nd nd nd nd ARABIA SAUDITA 2.709,98 nd nd nd nd Italia Posizione: 18 399,74 Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Merci (mln. €) 2015 2016 2017 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2.847,7 Prodotti delle miniere e delle cave 3.585,68 Prodotti alimentari 2.674,32 Bevande 8,03 Tabacco 2,28 Prodotti tessili 1.000,84 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 270,82 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 131,76 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 155,92 Carta e prodotti in carta 652,8 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 1,37 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 5.522,77 Prodotti chimici 6.696,95 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 893,88 Articoli in gomma e materie plastiche 633,16 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 373,83 Prodotti della metallurgia 2.195,37 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 576,52 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 2.463,37 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 1.399,83 Macchinari e apparecchiature 3.476,36 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 1.417,34 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 587,04 Mobili 17,63 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 489,99 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 15,07 Altri prodotti e attività 1.556,03 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI PAKISTAN 9
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2011 2012 2013 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) -9.080 -11.822 -11.976 Saldo dei Servizi (mln. €) -2.103,5 -1.213,67 -1.689,31 Saldo dei Redditi (mln. €) -2.225,63 -2.801,27 -3.460 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) 11.804,21 14.257,23 15.089,47 Saldo delle partite correnti (mln. €) -1.604,93 -1.580,58 -2.482,44 Riserve internazionali (mln. €) 12.998,93 10.747,84 5.971 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 06/03/2014 ^Top^ PAKISTAN 10
INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: PAKISTAN (OUTWARD) Stock 2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019 di investimenti diretti esteri del paese: PAKISTAN (Outward) Totale (% PIL) 0,65 % % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) 1.275,88 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. PAKISTAN 11
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: PAKISTAN (INWARD) Stock 2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019 di investimenti diretti esteri nel paese: PAKISTAN (Inward) Totale (% PIL) 11,92 % % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) 23.253,29 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI PAKISTAN 12
INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: PAKISTAN (OUTWARD) Flussi 2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019 di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: PAKISTAN (Outward) Totale (% PIL) 0,04 % % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) 87,32 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. PAKISTAN 13
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: PAKISTAN (INWARD) Flussi 2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019 di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: PAKISTAN (Inward) Totale (% PIL) 0,67 % % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) 1.315,02 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI PAKISTAN 14
MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Canna da zucchero MT 49373 55309 0 0 0 Cotone Milioni di Balle 101 114,58 0 0 0 Gas naturale Milioni di Metri Cubi 39500 42900 0 0 0 Grano MT 23311 25214 0 0 0 Mais MT 3261 3707 0 0 0 Riso Migliaia di MT 5000 6500 0 0 0 PAKISTAN 15
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea PAKISTAN 16
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2015 2016 2017 Val Pos. Val Pos. Val Pos. (0 - 100) 140 paesi (0 - 100) 138 paesi (0 - 100) 137 paesi GCI 3,4 126 3,5 122 3,7 115 Sub indici Requisiti di base ( %) 3,4 131 3,5 126 3,7 114 Istituzioni (25%) 3,3 119 3,3 111 3,5 90 Infrastrutture (25%) 2,7 117 2,7 116 3 110 Ambiente macroeconomico (25%) 3,5 128 3,8 116 4 106 Salute e Istruzione Primaria (25%) 4 127 4 128 4,1 129 Fattori stimolatori dell'efficienza ( %) 3,6 107 3,5 113 3,7 104 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 2,8 124 2,9 123 3 120 Efficienza del mercato dei beni (17%) 3,9 116 3,9 117 4 107 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 3,3 132 3,3 129 3,4 128 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3,5 99 3,4 107 3,6 96 Diffusione delle tecnologie (17%) 2,9 113 2,7 119 3 111 Dimensione del mercato (17%) 5 28 4,9 29 4,9 28 Fattori di innovazione e sofisticazione ( %) 3,4 89 3,5 85 3,6 72 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 3,7 86 3,7 95 3,8 81 Innovazione (50%) 3,1 89 3,3 75 3,4 60 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 19/10/2017 ^Top^ 2015 2016 2017 Val Pos. Val Pos. Val Pos. (0 - 100) 186 paesi (0 - 100) 186 paesi (0 - 100) 186 paesi Indice di Liberta Economica 55,6 121 55,9 126 52,8 141 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 19/10/2017 ^Top^ PAKISTAN 17
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2010 2012 Val Pos. Val Pos. (0 - 7) 132 paesi (0 - 7) 132 paesi ETI 3,3 112 3,4 116 Sub indici Accesso al mercato (25%) 3,2 120 2,9 128 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,2 120 2,9 128 Amministrazione doganale (25%) 3,8 73 3,9 71 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,2 60 4,2 66 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 4,6 69 4,9 56 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 2,7 100 2,7 101 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 3,1 92 3,4 95 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 3,9 72 4,1 75 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 3,2 91 3,3 92 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 2,2 97 2,7 103 Contesto business (25%) 3,3 117 3,3 123 Regolamentazione (50%) 3,5 80 3,6 83 Sicurezza (50%) 3 125 3,1 129 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 08/01/2013 ^Top^ 2010 2012 Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 12,85 14,27 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 18
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2015 / 2016 2016 / 2017 2017 / 2018 Accesso al finanziamento 7,9 8,4 6,5 Aliquote fiscali 12,7 9,2 10,5 Burocrazia statale inefficiente 7,6 7,4 7 Scarsa salute pubblica 1,4 1,9 5,3 Corruzione 16 15,6 17 Crimine e Furti 4,9 10,8 7,2 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 4,7 3,6 6,6 Forza lavoro non adeguatamente istruita 5,3 3,1 3,7 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 5,6 5,1 4,4 Inflazione 8,8 5,6 2,5 Instabilita delle politiche 6,6 5,8 5,8 Instabilita del governo/colpi di stato 6,9 7,9 8,2 Normative del lavoro restrittive 3,1 2,4 2,3 Normative fiscali 3,2 6,5 5,1 Regolamenti sulla valuta estera 3,3 4,3 3,8 Insufficiente capacita di innovare 1,9 2,3 4,3 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 19/10/2017 ^Top^ PAKISTAN 19
BUSINESS COST Unita 2013 2014 2015 Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o € per anno 72.916,72 72.895,86 87.283,72 Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, € per anno 43.503,43 43.490,99 52.075,04 o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o € per anno 43.523,31 43.510,87 52.098,84 regionali. Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con € per anno 9.764,83 9.762,04 11.688,83 predominanza della responsabilita di staff. Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze € per anno 12.994,76 12.991,04 15.555,15 gestionali o regionali. Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria € per anno 4.499,84 4.498,55 5.386,46 senza o con ridotte responsabilita di supervisione. Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi € per anno 2.357,96 2.357,28 2.822,55 supervisionati da posizioni senior. Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per € per m2 114,52 192,34 134,38 anno. per anno Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 1,13 1,45 64,22 per anno Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per € per kwH 0,11 0,11 0,13 KwH. Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 0,28 0,33 0,39 Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. € per 3,7 4,44 17,48 linea/mese Aliquota fiscale corporate media. % 34 34 33 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 17 17 33 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 20 25 35 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/03/2017 ^Top^ PAKISTAN 20
INDICE DOING BUSINESS 2017 2018 Val Pos. Val Pos. (0 - 7) 189 paesi (0 - 7) 190 paesi Posizione nel ranking complessivo 144 147 Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 141 142 Procedure - numero (25%) 12 12 Tempo - giorni (25%) 18 17,5 Costo - % reddito procapite (25%) 12,4 7,6 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 150 141 Procedure - numero (33,3%) 15 15 Tempo - giorni (33,3%) 264,2 262,1 Costo - % reddito procapite (33,3%) 7 6,6 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 170 167 Procedure - numero (33,3%) 5,3 5,4 Tempo - giorni (33,3%) 180,7 180,7 Costo - % reddito procapite (33,3%) 1.771,9 1.663,7 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 169 170 Procedure - numero (33,3%) 7,7 7,7 Tempo - giorni (33,3%) 154,8 154,8 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 4,6 4,6 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 82 105 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8 3 2 max) (37,5%) Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 7 7 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 27 20 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 6 6 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) 6 7 (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria 6 6 (0 min - 10 max) (33,3%) Tasse (Posizione nel ranking) 156 172 Pagamenti annuali - numero (33,3%) 47 47 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai 311,5 311,5 pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 18,3 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 172 171 Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore) 75 75 Adempimenti doganali per esportare - costo (USD) 426 406 Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo 59 55 (ore) Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo 307 257 (USD) Adempimenti doganali per importare - tempo (ore) 129 129,3 Adempimenti doganali per importare - costo (USD) 957 936,6 Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo 147 143 (ore) Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo 786 735 (USD) Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 157 156 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 1.071,2 1.071,2 Costi - % del risarcimento (33,3%) 20,5 20,5 Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 5,7 5,7 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 85 82 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 25/11/2017 ^Top^ PAKISTAN 21
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ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Come sottolineato recentemente dal Governatore della Banca centrale del Pakistan (SBP), Yaseen Anwar, occorre più attenzione da parte del sistema bancario per garantire allle PMI un flusso ininterrotto di finanziamenti. Egli ha osservato che, sebbene molte banche stanno cercando di migliorare la propria posizione di mercato, al fine di servire il settore in modo più efficace, l'attuale livello di finanziamento alle PMI - ed il livello complessivo di accesso delle PMI ai servizi bancari - rimane insoddisfacente. Il settore delle PMI ''rappresenta infatti, oltre il 90% di tutte le imprese, impiega il 75% della forza lavoro non agricola e contribuisce al 30% al PIL nazionale, ed e' pertanto necessario garantirne un adeguato accesso alle risorse finanziarie essenziali per la sua crescita'', ha ancora sottolineato Anwar. A questo proposito il Governo ha ristrutturato le istituzioni di supporto chiave come SMEDA (Small and Medium Enterprises Development Agency - http://www.smeda.org) e SME Bank ( http://www.smebank.org ). Occorre sottolineare che, in linea con gli altri paesi in via di sviluppo, il settore delle PMI in Pakistan non ha avuto accesso adeguato al finanziamento da parte del settore formale ed ha dunque dovuto fare principalmente affidamento alle linee di credito da parte del settore informale, ad un costo ancora più elevato rispetto al costo pagato dalle PMI che sono in grado di usufruire di finanziamenti da fonti formali come le banche. Dagli studi effettuati dalla SBP, anche grazie all'interazione con il sistema bancario privato, è emerso che uno dei motivi di base per l'accesso ridotto ai finanziamenti delle banche per le PMI è stato l'inadeguato contesto normativo, che ha costretto le banche a valutare le richieste di finanziamento dei potenziali mutuatari nel quadro della vigente prudenziale regolamentazione. La SBP ha già elaborato progetti di regolamento prudenziale per le piccole e medie imprese, che possono essere resi operativi a breve, e che fungeranno da modello per le banche commerciali per il finanziamento alle PMI. Allo scopo e' stato anche chiesto alle banche di dotarsi di servizi dedicati per la gestione delle esigenze di finanziamento delle PMI. Al fine di facilitare la decisione di credito, la SBP sta anche pensando di istituire un Credit Bureau nel settore privato per la raccolta / elaborazione dei dati relativi alla storia di credito delle piccole e medie imprese, in grado, in ultima analisi, di migliorare la capacità di valutazione del rischio di credito da parte delle banche e di ridurre i c.d. ''non performing loans''. Ultimo aggiornamento: 22/01/2013 ^Top^ PAKISTAN 23
RISCHI RISCHI POLITICI Contesto regionale Disputa sui territori contesi in Kashmir con l'India Rischio terroristico Contesto regionale Rischio minore. Nell'attuale contesto regionale, il Pakistan sta giocando un ruolo di mediazione ed intermediazione. Col vicino afghano si sta facendo promotore di trattative tra il Governo di Kabul ed i talebani, in un contesto quadripartito che oltre ad Af-Pak vede coinvolti USA e Cina. Anche nell'inasprimento delle relazioni tra Teheran e Riad, Islamabad ha mantenuto una posizione di compromesso e sostanziale equidistanza tra le due capitali. Disputa sui territori contesi in La disputa sul Kashmir (oltre a quella su Siachen) rimane una dei principali ''irritants'' nelle Kashmir con l'India relazioni politiche tra India e Pakistan. Cio' premesso, le relazioni tra Pakistan ed India sono in miglioramento come dimostrato anche dalla visita di Modi in Pakistan a dicembre 2015. Rischio terroristico Il Governo Sharif, con il pieno sostegno dei militari, e' impegnato in una campagna "Zarb-e- Azb" contro il terrorismo di matrice talebana. Tale operazione ha riscosso grande successo risultando in un miglioramento del quadro securitario nel Paese. Si registrano, tuttavia, alcuni attentati terroristici soprattutto nell'area di Peshawar (KP) ed in Balochistan. Ultimo aggiornamento: 24/03/2016 ^Top^ PAKISTAN 24
RISCHI ECONOMICI Aumento Inflazione Crisi della bilancia dei pagamenti Aumento delle tasse per le societa' straniere Cambiamento delle politiche fiscali Congelamento dei conti correnti bancari in valuta estera Aumento Inflazione L'inflazione dovrebbe attestarsi intorno ad un valore medio del 7,2% nel periodo 2013-15, inferiore a quella a due cifre registrata (10,9%) a fine 2013. Tuttavia, il crescente indebitamento da parte del Governo, con il continuo ricorso ai prestiti da parte delle banche private, e la mancata soluzione alla crisi energetica, potrebbero peggiorare le aspettative inflazionistiche. Crisi della bilancia dei Dopo l'interruzione dello SBA con il FMI, nel corso del 2011, il Pakistan ha vissuto un pagamenti costante deterioramento delle proprie riserve valutarie. A seguito dell'approvazione dell'Extended Facilty Fund da 6.6 miliardi di dollari con il FMI (concesso nel settembre 2013),le riserve valutarie ora ammonterebbero a circa 5,35 MLD di dollari (oltre ai 4,70 MLD di valuta estera detenuti dal settore bancario privato). Aumento delle tasse per le Le societa' straniere hanno finora rappresentato la maggiore fonte di entrate fiscali per il societa' straniere Pakistan e il Governo ha gia' cercato di eliminare esenzioni fiscali per innalzare il livello del gettito. Con il nuovo Governo comunque sembrerebbe prevalere il desiderio di fornire incentivi per attrarre investitori esteri. Cambiamento delle politiche Nonostante i propositi annunciati e lestrette condizioni imposte dal programma del FMI, la fiscali raccolta fiscale annunciata per il 2013/2014 difficilmente raggiungera' il livelli auspicati, sebbene si stia cercando di eliminare esenzioni e di allargare cosi' la base fiscale.In un paese in cui ancora solo 3 milioni di persone pagano le tasse sui redditi, non sono da escludersi improvvisi aumenti delle aliquote fiscali esistenti o l'introduzione di nuove tasse. Congelamento dei conti correnti Difficilmente potra' di nuovo verificarsi quanto accaduto nel 1998, dopo i test nucleari bancari in valuta estera pakistani, quando il Governo congelo' tutti i conti correnti in valuta estera, per paura che i capitali prendessero il volo. In ogni caso, visto il deteriorasi delle riserve valutarie, una tale circostanza potrebbe essere non del tutto remota. Ultimo aggiornamento: 08/04/2014 ^Top^ RISCHI OPERATIVI Crisi energetica Emigrazione della forza lavoro qualificata Insufficienza della rete infrastrutturale Scarso rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro Atti ostili nei confronti e rapimento di stranieri Crisi energetica La scarsezza di gas e di energia elettrica stanno mettendo a dura prova la resistenza dell'industria pakistana, come pure la tolleranza delle famiglie. Il perdurare di questa situazione, nonostante i proclami del Governo riguardanti nuovi approvvigionamenti tramite nuovi gasdotti (Iran-Pakistan e Turkmenistan-Afghanistan-Pakistan-India i due piu' discussi) e costruzione di nuove dighe (Diamer Bhaisha) o potenziamento di alcune di quelle esistenti (Tarbela su tutte), nonche' il ricorso alle energie alternative, potrebbe far precipitare ancor piu' l'economia del paese. Emigrazione della forza lavoro La perdurante crisi economica e le migliori opportunita' lavorative all'estero, hanno qualificata provocato, e provocano tuttora, un massiccio esodo di forza lavoro qualificata verso altri paesi. Se il fenomeno non verra' arginato, le imprese potranno trovarsi in difficolta' nel reperire personale valido da impiegare in loco. PAKISTAN 25
Insufficienza della rete La carenza di fonti energetiche, ma anche le pessime condizioni delle rete elettrica, la non infrastrutturale ottimale distribuzione delle risorse idriche e l'ancora non adeguato livello delle vie di comunicazione terrestri (su gomma e soprattutto su rotaia), rappresentano un fattore scoraggiante per l'installazione di attivita' produttive. Scarso rispetto delle normative Il recente incidente avvenuto a Karachi, dove il rogo in una fabbrica tessile ha causato la di sicurezza sul lavoro morte di quasi trecento persone, ha scosso la comunita' internazionele e messo in risalto le scarsissime misure di sicurezza adottate nella stragrande maggioranza degli impianti produttivi del paese. Atti ostili nei confronti e Nel 2011 si sono registrati 470 rapimenti nei confronti di stranieri o notabili locali, soprattutto rapimento di stranieri per motivazioni politiche e per richieste di riscatto. Alcune zone del paese sono ad altissimo rischio e generalmente le Ambasciate ne sconsigliano fortemente la visita ai propri connazionali. Ultimo aggiornamento: 08/04/2014 ^Top^ PAKISTAN 26
RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW L'Italia è considerata un partner privilegiato per quanto riguarda le relazioni economiche e commerciali. Siamo il terzo partner commerciale nell’UE, dopo Regno Unito e Germania ed il decimo in assoluto. Secondo i dati dell’Ufficio statistico pakistano, l'Italia è attualmente al nono posto come Paese importatore di prodotti pakistani (563 mln USD ad aprile 2015 – di cui 23% cotone, 19% semilavorati tessili; 20% abbigliamento) ed al diciassettesimo per quanto riguarda invece le esportazioni verso il Pakistan (356 mln USD alla stessa data - di cui 51% macchinari, 11% farmaceutici; 7% prodotti chimici). L’Italia è presente in Pakistan nel settore energetico con ENI che è il principale investitore straniero nel settore oil&gas. L’azienda del cane a sei zampe, attiva nel Paese dal 2000 attraverso l’acquisizione della British Borneo e successivamente della Lasmo, opera al momento con 11 permessi esplorativi (onshore ed offshore) e 7 concessioni produttive onshore. Sempre nel settore energetico, operano nel Paese Ansaldo Energia, Bellelli Engineering e Sira, quest’ultima nel settore delle rinnovabili. Nel settore dell’automotive – in senso lato - sono presenti Piaggio, Fiat per la produzione di trattori New Holland e Landi Renzo nella produzione di kit per motori a gas. Di primo piano il settore della difesa, sia con l’intera galassia Finmeccanica che con Elettronica. Nel settore delle infrastrutture, Salini Impregilo è storicamente presente nel Paese sin dagli anni Settanta con la realizzazione della Diga di Tarbela (e intende continuare ad investire in Pakistan, tanto più alla luce della positiva risoluzione della decennale controversia con questo Federal Board of Revenue). Da ultimo, sono presenti per il settore farmaceutico Angelini e Chiesi. E’ di poche settimane fa l’ingresso della Mapei, leader nel settore dei materiali da costruzione, in Pakistan in partnership con la locale azienda Cretesol. La visita del Presidente ICE, Riccardo Monti, ad Islamabad lo scorso dicembre ha certamente mandato un forte segnale circa l’interesse dell’Italia a rilanciare le relazioni commerciali tra Italia e Pakistan. In tale senso si segnala anche la missione imprenditoriale AICE (Associazione Italiana Commercio Estero), insieme alle aziende Goglio e Alba Milagro, svoltasi a Karachi, Islamabad e Lahore dal 14 al 18 marzo scorso. Il Pakistan può sicuramente offrire maggiori opportunità di investimento per le aziende italiane, tanto più alla luce del progressivo miglioramento delle condizioni di sicurezza. Il Paese offre i vantaggi di una collocazione geo-strategica al crocevia tra “Grande Medio Oriente”, centro-Asia e sud-est asiatico, ed è posizionato lungo le rotte di petrolio e gas dirette dall’Asia Centrale all’Oceano Indiano. L’investimento cinese di 46 miliardi di dollari per la costruzione del Corridoio Economico Sino-Pakistano è indice dell’interesse verso questo Paese che per sua vocazione geografica si presta ad essere una cerniera per l’integrazione pan-eurasiatica. Inoltre, con circa 200 milioni di persone, oltre il 60% dei quali sotto i 27 anni di età, e un tasso di crescita demografico che fa prospettare il raddoppiamento della popolazione da qui al 2050, il Pakistan offre il potenziale di una classe emergente medio-alta che domanda prodotti di elevata qualità, segmento su cui il settore produttivo italiano potrebbe certamente inserirsi. Con le complementarietà oggettive tra la nostra economia e quella pakistana (basti pensare ai settori energetico, a quello infrastrutturale, del tessile, del legno, del mobilio e dell’arredo, dell’automobile, delle macchine agricole, della filiera agro-industriale, del marmo, delle macchine utensili…) vi e’ ampio margine per rafforzare la nostra presenza qui. A partire dal settore automobilistico, con il Governo pakistano che ambisce entro due anni a portare un’azienda europea del settore nel Paese per rompere il monopolio giapponese. Da non sottovalutare anche le opportunità legate alla costruzione del CPEC che comporteranno una forte domanda, oltre che nel settore infrastrutturale, anche di automezzi e di servizi. Ultimo aggiornamento: 24/03/2016 ^Top^ PAKISTAN 27
SCAMBI COMMERCIALI EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: PAKISTAN Export italiano verso il paese: 2015 2016 2017 gen-giu 2017 gen-giu 2018 PAKISTAN Totale 440,68 mln. € 622,65 mln. € 756,09 mln. € 407,46 mln. € 395,66 mln. € Merci (mln. €) 2015 2016 2017 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 1,07 2,06 1,94 Prodotti delle miniere e delle cave 0,91 1,8 1,49 Prodotti alimentari 6,28 9,67 11,49 Prodotti tessili 5,03 4,68 5,53 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2,28 1,89 2,18 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 3,7 3,93 2,43 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1,13 1,13 1,17 Carta e prodotti in carta 4,72 4,6 7,65 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 6,1 13,45 18,9 Prodotti chimici 65,41 67,7 69,86 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 20,24 26,42 32,83 Articoli in gomma e materie plastiche 8,29 12,23 11,05 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 6,5 9,51 12,39 Prodotti della metallurgia 8,57 13,66 16,72 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 9,57 20,02 28,96 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 32,06 23,41 44,08 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 18,66 36,66 31,33 Macchinari e apparecchiature 190,51 276,2 293,93 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 2,16 2,81 2,98 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 16,42 60,44 119,73 Mobili 3,88 3,86 11,85 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 13,05 16,7 14,77 Altri prodotti e attività 13,23 9,52 12,42 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. PAKISTAN 28
IMPORT ITALIANO DAL PAESE: PAKISTAN Import italiano dal paese: 2015 2016 2017 gen-giu 2017 gen-giu 2018 PAKISTAN Totale 578,37 mln. € 599,49 mln. € 629,42 mln. € 330,96 mln. € 346,58 mln. € Merci (mln. €) 2015 2016 2017 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 10,53 11,09 7,94 Prodotti delle miniere e delle cave 8,93 4,91 13,41 Prodotti alimentari 21,02 19,95 25,65 Prodotti tessili 257,98 284,05 309,82 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 143,26 144,35 144,27 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 71,97 65,18 66,85 Prodotti chimici 18,62 29,68 19,6 Articoli in gomma e materie plastiche 5,73 4,2 3,5 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 4,83 4,68 4,64 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 5,16 3,48 2,13 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 0,37 0,67 1,29 Macchinari e apparecchiature 0,79 1,58 1,93 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 2,01 1,58 2,41 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 0,95 0,22 2,36 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 23,5 22,2 19,77 Altri prodotti e attività 1,7 0,89 3,13 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. OSSERVAZIONI PAKISTAN 29
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