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BELGIO A cura di: Ambasciata d'Italia - BELGIO Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo www.infomercatiesteri.it
INDICE PERCHE' Perchè BELGIO Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi TURISMO SCHEDA TURISMO BELGIO FLUSSI TURISTICI: ITALIA VERSO BELGIO FLUSSI TURISTICI: BELGIO VERSO L'ITALIA BELGIO
PERCHE' PERCHÈ BELGIO Nel cuore dell'’Europa: logistica e trasporti Un’'economia export-led Favorevoli condizioni legislative e fiscali Parchi scientifici Aiuti alla Ricerca e Sviluppo Nel cuore dell'’Europa: logistica Il Belgio si posiziona nel cuore dell’'asse geo-economico Liverpool-Genova uno dei maggiori e trasporti per l’'attività economica europea. Il Belgio ha saputo sfruttare al meglio tale vantaggio localizzativo, trasformandosi in uno dei maggiori snodi logistici mondiali, grazie a una fitta rete autostradale, ferroviaria, fluviale e aeroportuale. Snodo fondamentale del sistema intermodale di connessione logistica del Belgio è il porto di Anversa, al 2° posto (dopo Rotterdam) in Europa. In Belgio transitano ogni anno 188 milioni di passeggeri e 62 milioni di tonnellate di merci. Un’'economia export-led L'interscambio complessivo del Belgio con il resto del mondo al 2016 ammonta a 782 mld di Euro, di cui 403 mld di Euro di esportazioni e 379 mld di Euro di importazioni ed un surplus della bilancia commerciale pari 22 mld di Euro. Logistica, ICT, biotecnologie ed energie rinnovabili sono i nuovi settori che stanno trainando il Belgio nell'’economia globalizzata del XXI secolo. Ad essi si affiancano quelli tradizionali: automotive, industria pesante, chimico-farmaceutico. Favorevoli condizioni legislative Attraverso l'adozione di provvedimenti legislativi che favoriscono l'imprenditoria e la fiscalità e fiscali per le imprese, come detrazioni ed esenzioni per gli investimenti in Ricerca &Sviluppo, il Paese risulta fra i più attraenti, globalizzati e fiscalmente interessanti dell'Eurozona. Nell'autunno 2015 è stata approvata una complessiva riforma fiscale finalizzata a trasferire parte del carico fiscale dal lavoro al consumo. Parchi scientifici Creati in prossimità dei grandi centri universitari e delle arterie di comunicazione, i parchi scientifici sono aperti alle imprese anche straniere di alta tecnologia, la cui attività è incentrata sulla ricerca e sviluppo. I grandi settori di attività sono: scienze della vita e biotecnologie, tecnologie dell'informazione, chimica, gestione della qualità, elettronica, aerospazio, nuovi materiali ed ingegneria avanzata. L'Associazione Science Parks of Wallonia, composta da 7 tra i principali Parchi, riunisce 650 aziende con 15.300 dipendenti. Aiuti alla Ricerca e Sviluppo Con l'obiettivo di favorire una veloce transizione economica dai settori tradizionali oggi in crisi (automotive, siderurgia, metallurgia) a quelli più innovativi, le Autorità belghe, sia federali che regionali, hanno avviato un'attenta azione di promozione dei settori ad alto contenuto tecnologico, favorendo gli investimenti in R&D, sia pubblici che privati. Nel 2015 il Belgio ha speso per ricerca scientifica e tecnologica il 2,45% del PIL (Eurostat). Ultimo aggiornamento: 14/02/2017 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato REGNO Superficie Kmq. 30.280 Lingua Francese, Fiammingo, Tedesco Religione Cristiana (Cattolica, Protestante) Moneta Euro Ultimo aggiornamento: 18/11/2015 ^Top^ BELGIO 1
DOVE INVESTIRE Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Trasporto e magazzinaggio Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Attività professionali, scientifiche e tecniche Prodotti farmaceutici di base e SETTORE FARMACEUTICO La rivista NATURE inserisce il Belgio tra i primi 10 Paesi al preparati farmaceutici mondo per l’innovazione nei settori scienza della vita e biomedicale. La “Pharma Valley” belga produce il 16% del fatturato ed il 10% degli investimenti complessivi in R&D dell’intero comparto biotech europeo. Secondo uno studio di PriceWaterHouseCoopers, il Belgio figura al 3° posto in Europa in termini di capitalizzazione di mercato delle imprese biotech quotate in Borsa, con un valore nella media 5 volte superiore a quello delle imprese di settori omologhi nei primi 5 Paesi Europei. Più in generale, il settore farmaceutico in Belgio occupa 30.000 persone (pari al 5% dell’impiego del settore privato) ed è responsabile dell’11% del suo export complessivo (tra i Paesi OCSE, soltanto la Germania è in grado di offrire dati migliori). Solo negli ultimi tre anni, ammontano ad oltre 1 miliardo di Euro gli investimenti delle imprese nel settore biotech. Energia elettrica, gas, vapore e Tradizionalmente conosciuto come il Paese del carbone e dell’acciaio, il Belgio ha avviato aria condizionata (anche da fonti una lenta ma interessante “rivoluzione verde” puntando a soddisfare, di qui al 2020, il 13% rinnovabili) del proprio fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili.Secondo autorevoli studi, il settore delle rinnovabili nella sola Vallonia dovrebbe permettere la creazione di 15.000 posti di lavoro entro il 2020 (che si andrebbero ad aggiungere ai 9.400 già esistenti), con investimenti previsti tra gli 8 ed i 15 Miliardi di Euro nei prossimi dieci anni.Le liberalizzazioni introdotte nel mercato energetico negli ultimi anni hanno spinto i principali attori a livello mondiale ad investire in Belgio: GDF-Suez (Electrabel), ENI (Nuon e Distrigas), EDF (SPE-Luminus) Dutch Essent, Enel ed E.ON sono entrati nel mercato dell’energia in Belgio con importanti investimenti, anche nelle rinnovabili: la sola GDF-Suez ha approvato piani di investimenti nelle “fonti pulite” per 1.3 Miliardi di Euro fino al 2014. Più in generale, negli ultimi 10 anni, il numero di imprese attive nel campo ambientale in Belgio è cresciuto del 44%. Un settore in forte espansione, trainato dalle attività di ricerca e sviluppo, con un fatturato che ha raggiunto i 7.9 miliardi di Euro ed investimenti superiori al miliardo di Euro. Nel suo complesso, la green economy dà lavoro in Belgio a 77.000 persone in Belgio. Trasporto e magazzinaggio LOGISTICA E SERVIZI INTERNAZIONALI. Il Belgio si posiziona nel cuore dell’asse geo- economico Liverpool-Genova dove si concentra il 65% dell’attività economica Europea. Ha saputo sfruttare al meglio tale vantaggio localizzativo, trasformandosi in uno degli snodi logistici più importanti al mondo. Il fatturato del settore trasporti e logistica è cresciuto infatti del 135% negli ultimi 10 anni, superando gli 85 miliardi di Euro e 300.000 addetti. La logistica contribuisce al 9% del PIL nazionale e rappresenta uno dei primi 5 motir dell'economia belga. Snodo fondamentale del sistema intermodale di connessione logistica del Belgio è il porto di Anversa, al 2° posto (dopo Rotterdam) in Europa. Grazie al ruolo internazionale di Bruxelles, il Belgio ha saputo inoltre conquistarsi un posto a livello mondiale nei servizi legati agli affari internazionali. La “Capitale Europea” si posiziona infatti al 2° posto, dopo Washington, per numero di lobbisti (15.000) e, dopo New York, per numero di diplomatici (1.200). Sono circa 1.200 i giornalisti accreditati presso le Istituzioni UE, 300 gli Uffici delle Regioni e 3.000 i gruppi di interesse che ogni giorno trasformano Bruxelles in un network di relazioni ed affari. Altri mezzi di trasporto (navi e Il settore aerospaziale e aeronautico rappresenta uno dei 5 settori identificati come poli di imbarcazioni, locomotive e competitività e sostenuti con 280.000.000 € dalla Regione della Vallonia, nell'ambito del materiale rotabile, aeromobili e piano Marshall lanciato nel 2005. In particolare, la Vallonia (Regione a sud di Bruxelles) veicoli spaziali, mezzi militari) presenta un ventaglio di esperienze e competenze non trascurabili nel panorama europeo in questi settori. Dagli anni ‘70, più di 200 imprese si sono specializzate nella costruzione di componenti per aerei, costituendo una rete di subfornitori di primo livello. Dal 2006, è stato istituito il cluster SKYWIN che raggruppa sia le imprese dell'aeronautica che quelle del settore spazio. SKYWIN occupa 7.000 persone ed ha un giro d'affari annuo di circa 1,25 miliardi di Euro. Il polo concentra le sue attività in tre campi specifici: incoraggia i partenariati fra grandi aziende, PMI, università e centri di ricerca; stimola l'innovazione tecnologica a tutti livelli ed, infine, cerca di accrescere la visibilità all'estero degli industriali valloni dell'aeronautica. Uno dei progetti principali di Skywin è costituito dall'aereo “APC”, progetto che raggruppa un gran numero di PMI, nonché le università della Vallonia. La Regione è molto attiva anche nella costruzione di infrastrutture (satelliti, vettori, installazioni terrestri), grazie alla partecipazione del Belgio nell'Agenzia Spaziale Europea (ASE). A fianco delle imprese, cresce il mondo universitario e dei centri di ricerca. In particolare, l'Università di Liegi è un punto di riferimento per la formazione aerospaziale. In tale ottica, l’Università ha dato vita al Centro Spaziale di Liegi (CSL) ed alla "Wallonia Space Logistic", che è stato riconosciuto dalla Commissione Europea come uno dei migliori incubatori mondiali di spin-off e startups . Tra i centri di ricerca, si segnala il CENAERO, centro d’eccellenza nel campo della simulazione numerica, la cui missione è di favorire il posizionamento internazionale della Vallonia nel settore aeronautico. Punto di forza del Centro è lo sviluppo di software di calcolo. BELGIO 2
Attività professionali, Il Belgio offre incentivi per la ricerca e lo sviluppo a favore delle PMI e delle grandi imprese scientifiche e tecniche che vi abbiano una sede operativa. Lo scopo di tali molteplici misure è quello di rafforzare il potenziale d'innovazione e l'acquisizione di conoscenze esterne per la messa in opera di un progetto di ricerca. I parchi scientifici, creati in prossimità dei grandi centri universitari e delle arterie di comunicazione più importanti, sono aperti alle imprese di alta tecnologia incentrate su ricerca e sviluppo. I parchi si estendono su 693 ettari e offrono numerose possibilità di alloggio, uffici e laboratori. I grandi settori d'attività sono: scienze della vita, tecnologie dell'inofrmazione, chimica, gestione della qualità, elettronica, spazio, nuovi materiali, ingegneria, aeronautica e arti grafiche. Lo SpoW riunisce la rete dei parchi scientifici della Vallonia ed ha lo scopo di favorire l'inserimento di imprese anche estere vocate all'alta tecnologia e ai rapporti imprese - università. Ultimo aggiornamento: 02/12/2015 ^Top^ BELGIO 3
COSA VENDERE Prodotti chimici Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Prodotti alimentari Articoli in gomma e materie plastiche Prodotti chimici La voce più importante dell'import belga riguarda i prodotti chimici, che rappresentano circa il 25,9% del totale delle importazioni dal mondo. Inoltre, le esportazioni italiane in Belgio nel settore dei prodotti chimici ammontano a ca. 5 mld di Euro l'anno e rappresentano il 42,8% del totale delle esportazioni italiane nel paese. Macchinari e apparecchiature Il settore dei macchinari e apparecchiature rappresenta il 5,8% del totale delle importazioni belghe provenienti dal mondo. Le esportazioni italiane nel settore in questione costituiscono l'11,4% dell'insieme delle esportazioni in Belgio provenienti dall'Italia, ammontano a ca.1,5 mld di Euro l'anno. Autoveicoli, rimorchi e Le importazioni belghe nel settore degli autoveicoli rappresenta l'11,7% del totale delle semirimorchi importazioni. Le esportazioni italiane in valore ammontano a ca. 700 mln di Euro l'anno, rappresentano il 6,6% dell'insieme delle esportazioni italiane in Belgio. Fra i mezzi di trasporto particolare menzione merita l'import di parti staccate, che alimentano all'importante attività di assemblaggio svolta in Belgio. Prodotti alimentari Il valore delle importazioni nel settore dei prodotti alimentari costituisce il 5,3% delle importazioni totali belghe. L'Italia esporta in Belgio nel settore dei prodotti alimentari per un valore di ca. 600 mln di Euro l'anno, che rappresenta il 5,2% delle esportazioni totali proveniente dall'Italia per il Belgio. Articoli in gomma e materie Il valore delle importazioni belghe di articoli di gomma e materie plastiche costituisce il 2,5% plastiche del totale delle importazioni. Le esportazioni dall'Italia in questo settore ammontano a ca. 400 mln di Euro l'anno e costituiscono il 3,6% nell'insieme delle esportazioni italiane in Belgio. Ultimo aggiornamento: 03/02/2017 ^Top^ BELGIO 4
OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Stato Federale retto a monarchia costituzionale, il Regno del Belgio è paese membro ed uno dei fondatore dell’Unione Europea, con una delle economie più aperte e concorrenziali al mondo. Esso ambisce a rafforzare il ruolo trainante del commercio con l’estero, valorizzare il ruolo internazionale di Bruxelles e diventare una delle principali destinazioni degli investimenti dall’estero a livello mondiale . Il Capo dello Stato è Re Filippo I, incoronato nel 2013 a seguito dell’abdicazione di suo padre, Re Alberto II. Il Primo Ministro è Charles Michel, leader del Movimento Riformatore, Ministro della Cooperazione allo Sviluppo dal 2011 al 2014. Elezioni federali e regionali 2014 Il Partito di Bart De Wever, la Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA), è risultato il primo partito del Paese e delle Fiandre. Le elezioni hanno portato ad un significativo ridimensionamento del Vlaams Belang (partito separatista e xenofobo), che ha perso gran parte dei consensi a favore dell'N-VA. Al fine di attrarre l’elettorato più moderato, De Wever aveva infatti deciso di prendere le distanze dalla componente più radicale ed antieuropeista del Vlams Belang. La maggioranza della popolazione fiamminga non vuole l’indipendenza delle Fiandre perché rifiuta l’idea di una scissione del paese. Consapevole dell’impossibilità di far passare in maniera indolore un messaggio separatista all’interno della regione fiamminga, De Wever ha quindi puntato su una scelta più realista di tipo confederale. Tuttavia, nello statuto di N-VA l’indipendenza delle Fiandre è sancita nel punto 1. Le prossime elezioni si terranno nel 2019. Elezioni Europee 2014 La N-VA ha travolto i partiti tradizionali con il 16,5% delle preferenze, che gli consentono di essere l'unico partito belga ad occupare 4 seggi dell'Europarlamento. Su un totale 21 eurodeputati (espressione di 10 partiti), solo 1 appartiene all'unico partito antieuropeista (Vlaams Belang), confermando quindi la vocazione europeista del Paese, 12 sono di lingua fiamminga, 8 di lingua francese ed 1 di lingua tedesca. Il Governo Michel Dopo i risultati delle elezioni del 2014, il Re ha conferito a Bart de Wever l’incarico di formare il governo. Il leader fiammingo ha tuttavia dovuto rinunciarvi a causa del rifiuto da parte dei Cristiano Democratici francofoni (CDH) a partecipare ad un esecutivo di centro-destra con N-VA, Liberali fiamminghi (VLD) Cristiano Democratici fiamminghi (CDV). Di fronte all'impossibilità di formare un governo in tal senso, Re Filippo ha allora incaricato Michel del Partito liberale francofono (MR). A Michel è stato successivamente affiancato Kris Peeters (CD-V). I due co-formatori hanno lanciato la coalizione “svedese”, dal colore degli emblemi dei partiti coinvolti (N-VA, CD-V, Open-VLD e MR), nella quale di 84 seggi, 65 appartengono alla componente fiamminga e solo 19 alla componente francofona. Dopo 135 giorni dalle elezioni, ed un intenso negoziato tra le parti politiche, la coalizione ha raggiunto un accordo di Governo. Per la prima volta dal Secondo dopoguerra il Belgio ha un governo dalla chiara matrice di centrodestra, imperniato sull'accordo tra il partito nazionalista fiammingo (NVA, partito di maggioranza relativa in Parlamento), ed i liberali valloni e fiamminghi (MR ed Open VLD), cui sono stati associati i cristianodemocratici fiamminghi (CDV). Restano all'opposizione, per la prima volta negli ultimi 25 anni, i Socialisti. Al centro dell'accordo: riduzione della tassazione sulle imprese, riforma del lavoro, adeguamento del sistema delle pensioni, semplificazione amministrativa. Nessun riferimento alle riforme istituzionali, volutamente escluse. Il tema resta sensibile. Michel è chiamato a contemperare le istanze liberiste del mondo imprenditoriale fiammingo con quelle più favorevoli ad un rinnovato intervento dello Stato nell'economia che caratterizzano l'elettorato vallone. Nell'autunno 2015, ad un anno dalla formazione del Governo Michel, la Camera ha riaperto la sua sessione assicurando la fiducia e approvando un pacchetto di riforme in campo fiscale, che ha suscitato un vivace dibattito pubblico. Obiettivo è l’abbassamento del costo della vita, con conseguente aumento del benessere. Altre sfide dell’attuale Governo sono la gestione del rapporto complicato con i sindacati e il probabile prolungamento della vita di alcune, obsolete, centrali nucleari (al fine di assicurare l'approvigionamento di energia elettrica nel Paese, anche nei mesi invernali di "picco''. Ultimo aggiornamento: 14/02/2017 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI La politica estera del Regno del Belgio si muove lungo alcune costanti, in particolare l'impegno europeista, la tutela dei diritti umani, la diplomazia economica. L’azione del Belgio sulla scena internazionale è proiettata verso alcune priorità quali il rafforzamento delle istituzioni democratiche, lo stato di diritto, la ”good governance” e la lotta al terrorismo che, al momento, rappresenta una priorità assoluta. In termini relativi, il Belgio è il paese da cui provengono più foreign fighters (circa 600 è la stima della Autorità belghe). L’appartenenza all'Unione Europea e alla NATO sono gli assi maggiori della politica estera del Belgio. Questa scelta europeista e multilateralista non è dettata solo da ragioni di tipo ideologico ma anche dalla consapevolezza che, per una piccola potenza in un BELGIO 5
contesto di crescente globalizzazione, l’adesione alla politica europea garantisca anche una maggiore tutela dell’interesse nazionale. L’attuale Governo è a favore di un rafforzamento della politica estera e di sicurezza dell’Unione (PSDC), e intende investire maggiormente nel bilancio per la difesa. Il Belgio vede nell’Europa una “necessità assoluta”, un “progetto irreversibile” che deve focalizzarsi su un programma di lavoro centrato su alcune priorità tra le quali occupazione, immigrazione, energia, ammortizzatori fiscali e sociali. Un ruolo importante viene attribuito alla Commissione, che si vorrebbe più snella con 14 Commissari in carica (e non 28) e 14 delegati. Per quanto concerne il negoziato su un'area di libero scambio UE-USA (TTIP), il Primo Ministro Michel e il Ministro degli Affari Esteri Reynders si sono espressi a favore di tale accordo e, più in generale, di un’ intensificazione dei negoziati tra Stati Uniti e Unione Europea. Di particolare rilvenza è stata la firma dell'Accordo CETA tra UE e Canada, finalmente ottenuta dopo un lungo negoziato con la Regione Vallonia, che si era fortemente opposta al Trattato. La politica europea continuerà ad essere tra le priorità della politica estera belga anche nel 2017. Il Governo Michel guarderà con particolare attenzione ai dossier immigrazione, economico e di sicurezza e ritiene fondamentale ripristinare la fiducia dei cittadini nel progetto europeo. È favorevole ad una maggiore integrazione nell’ambito delle politiche economiche, di bilancio e sociali. Le principali forze politiche belghe hanno accolto con profondo disappunto il risultato del referendum britannico. I partiti della maggioranza di Governo, eccetto la N-VA, vedono nella Brexit l’opportunità di rilanciare, senza ritardi ed esitazioni, il processo di integrazione europea, verso un' Unione sempre più stretta (come ricordato nella dichiarazione di Berlino rilasciata dai Ministri degli Affari Esteri dei sei Paesi fondatori nell'immediato post-Brexit). A conferma del rapporto privilegiato con i Paesi Bassi e il Lussemburgo, il 17 giugno 2008 i Primi Ministri e i Ministri degli Esteri di Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo ed i Rappresentanti delle tre regioni belghe hanno firmato il testo del nuovo Trattato sul Benelux, elaborato sotto la presidenza dei Paesi Bassi e destinato a sostituire quello sottoscritto nel 1960. I Paesi del Benelux intendono preservare il loro ruolo di precursori all’interno dell’Unione Europea ed espandere la cooperazione transfrontaliera, soprattutto nell’ambito dei settori del mercato unico e dell’unione economica, dello sviluppo sostenibile, della giustizia e degli affari interni. Una dichiarazione dei Paesi del Benelux siglata il 18 aprile 2012 ha formalizzato il rafforzamento della cooperazione militare tra i 3 Paesi Benelux. Il Belgio è il 18° maggior contributore al bilancio delle Nazioni Unite, ed è attualmente candidato ad un seggio non-permanente presso il Consiglio di Sicurezza ONU per il 2019-2020. Ultimo aggiornamento: 14/02/2017 ^Top^ BELGIO 6
OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO L’economia del Regno del Belgio dal 2014 registra un andamento positivo del Prodotto Interno Lordo (PIL), trend confermato dalle previsioni statistiche anche per il 2017. Secondo i dati pubblicati dalla Banca Nazionale del Belgio, infatti, il PIL è cresciuto del 1.2% nel 2016 con una previsione del 1.4% per il 2017. Nel 2015 il PIL crebbe del 1.5%, e nel 2014 del 1.7%. Il debito pubblico rimane tuttavia elevato. Nel 2016 è ammontato al 106.5% risetto al PIL. L’aumento della spesa pubblica nel 2016 è stato contenuto, registrando un incremento del 0.2% rispetto all’anno precedente. Grazie alla congiuntura economica favorevole, anche la disoccupazione è diminuita a partire dal 2015. La disoccupazione è calata del 4.5% nel 2016, con un tasso di disoccupazione del 8.1% della forza lavoro, rispetto al tasso di 8.5% del 2015. Le stime della Banca Nazionale confermano questo trend anche per il 2017, con una diminuzione della disoccupazione stimata intorno al 1.7% con un tasso di disoccupazione del 7.9%. Sul fronte della domanda interna, nel 2016 i consumi privati sono aumentati del 0.7% rispetto all’anno precedente. Nel 2015 i consumi privati aumentarono del 1.3% soprattutto grazie al maggior potere di acquisto delle famiglie e all’alleggerimento della bolletta energetica. Tuttavia la fiducia dei consumatori (indice che include le aspettative sulla situazione generale dell’economia, disoccupazione, situazione finanziaria e capacità di risparmio) nel 2016 è diminuita di 10 punti. Le previsioni per il 2017 sono tuttavia un nuovo incremento su livelli più elevati. Particolarmente significativo nel 2016 è stato l’aumento degli investimenti. Durante i primi due trimestri del 2016 gli investimenti sono aumentati rispettivamente del 11.0% e del 10.1% rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno precedente. Contestualmente, è aumentata sensibilmente la produzione manifatturiera ed il settore delle costruzioni. Il commercio estero, infine, ha contribuito significativamente alla crescita economica del paese. Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 4.0% nel 2016 (nel 2015 aumentarono del 4.3%) e la Banca Nazionale del Belgio stima un ulteriore incremento del 4.1% nel 2017. Anche le importazioni di beni e servizi sono aumentate nel 2016 del 3.0% (contro il 4.3% nel 2015) e con una stima di ulteriore incremento di 4.1% nel 2017. La Germania è il primo partner commerciale del Belgio destinatario del 17% delle esportazioni belghe, seguito da Francia (15,5%), Paesi Bassi (11,4%), Regno Unito (9%) ed Italia (5%). Ultimo aggiornamento: 14/02/2017 ^Top^ POLITICA ECONOMICA L’esecutivo guidato da Michel ha dato avvio ad una importante stagione di riforme con l’obiettivo di limitare e ridurre gradualmente la spesa pubblica. In tale direzione va il Programma di Stabilità approvato per il periodo 2014-2017, quale documento programmatico che contiene le azioni prioritarie in materia di politica economica. Una delle misure a cui il Governo Michel attribuisce grande importanza è il cosiddetto “tax shift”. Questo provvedimento prevede un abbassamento progressivo delle imposte ed è considerato dal Primo Ministro il vero motore per la creazione di posti di lavoro, primario obiettivo di lungo termine del suo esecutivo. In secondo luogo, una delle più rilevanti scelte di politica economica nel bilancio 2016 – 2017 è il mantenimento dell’obiettivo del pareggio strutturale di bilancio nel 2018, misura finalizzata a riassorbire il disavanzo di bilancio strutturale (pari all’1.2% del PIL) nell’arco di due anni. Inoltre, la politica di moderazione salariale e di riduzione del carico fiscale sul lavoro, considerata dalle parti sociali fondamentale per l’inversione del trend economico e per lo stimolo della crescita, prevede, tra vari provvedimenti, un piano per le Piccole e Medie Imprese che include deduzioni fiscali sugli investimenti. In tale contesto, il Governo Michel ha avviato una riflessione generale sulla dimensione sociale del lavoro, che dovrebbe sfociare in una riforma del sistema di previdenza sociale e del sistema sanitario. Le ultime riforme economiche del Governo (in particolare il pacchetto di riforme fiscali varato nell'ottobre 2015) mirano a contenere il costo del lavoro, compensando le minori entrate con risparmi nella spesa pubblica e soprattutto con l'aumento dell’Iva su alcuni beni e prodotti (elettricità, diesel, tabacco, alcolici e le bibite gassate e zuccherate). Le stime condotte sul progressivo invecchiamento della popolazione indicano ulteriori aggravi sulle finanze pubbliche, connessi con il sistema pensionistico, sanitario e dell’assistenza sociale, con un costo superiore all’8% del PIL tra il 2010 e il 2060 Infine, la ripresa economica (l’economia del Belgio è tornata a crescere a partire dal 2014) è stata sostenuta da una politica monetaria meno restrittiva che ha migliorato le condizioni di accesso al credito con effetti positivi sulle imprese e sulle famiglie, nonché dal deprezzamento dell'euro e dalla diminuzione dei prezzi delle materie prime. Ultimo aggiornamento: 14/02/2017 BELGIO 7
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INDICATORI MACROECONOMICI 2012 2013 2014 2015 2016 2017 PIL Nominale (mln €) 400.408 409.407 422,1 Variazione del PIL reale (%) 0,1 0,3 1,1 1,4 1,4 1,5 Popolazione (mln) 11,12 11,14 11,14 11,15 11,4 11.443.000 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 43.686,23 45.687,07 42.725 Disoccupazione (%) 7,4 8,4 8,5 8,4 8,2 8,3 Debito pubblico (% PIL) 103,9 104,4 106,5 106,2 105,9 106,9 Inflazione (%) 2,6 1,2 0,5 0,6 1,6 1,8 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 1,8 1,7 3,6 3,2 2,4 5,1 Fonte: -Previsioni Belgio della National Bank of Belgium (https://www.nbb.be/en/publications-and-research/economicfinancial-publications/economic- projections-belgium) -Italian Trade Agency (ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane) - https://populationpyramid.net/it/belgio/2017/ Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 14/02/2017 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia BELGIO 9
BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export 2016 2017 2018 Previsioni di crescita 2019 Previsioni di crescita 2020 Totale 359.577,2 mln. € 259,6 mln. € nd mln. € nd % nd % Merci (mln. €) 2016 2017 2018 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 7.764,14 Prodotti delle miniere e delle cave 16.556,44 Prodotti alimentari 26.293,99 Bevande 3.050,4 Tabacco 637,99 Prodotti tessili 4.667,89 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 7.920,65 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 6.629,61 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 2.307,85 Carta e prodotti in carta 4.678,57 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 250,01 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 18.835,87 Prodotti chimici 62.345,26 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 43.726,44 Articoli in gomma e materie plastiche 9.732,88 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 3.711,51 Prodotti della metallurgia 20.232,06 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 5.112,65 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 12.563,47 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 7.013,84 Macchinari e apparecchiature 22.348,8 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 40.167,99 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 3.513,52 Mobili 1.245,67 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 15.335,16 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 275,76 Altri prodotti e attività 12.658,79 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. BELGIO 10
IMPORT Import 2016 2017 2018 Previsioni di crescita 2019 Previsioni di crescita 2020 Totale 336.673,9 mln. € 360 mln. € nd mln. € nd % nd % Merci (mln. €) 2016 2017 2018 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 11.922,43 Prodotti delle miniere e delle cave 30.247,11 Prodotti alimentari 18.697,23 Bevande 2.594,79 Tabacco 675,1 Prodotti tessili 3.067,65 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 7.716,46 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 4.640,25 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 2.184,67 Carta e prodotti in carta 4.897,75 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 200,21 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 15.558,13 Prodotti chimici 48.393,55 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 37.044,19 Articoli in gomma e materie plastiche 9.053,32 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 3.331,14 Prodotti della metallurgia 14.591,72 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 6.007,03 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 15.749,93 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 8.503,23 Macchinari e apparecchiature 20.801,68 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 43.209,97 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 3.963,13 Mobili 1.883,51 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 13.367,23 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 486,08 Altri prodotti e attività 7.886,44 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI BELGIO 11
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2013 2014 2015 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) -5.755 -5.660 2.642 Saldo dei Servizi (mln. €) 4.528 7.830 7.075 Saldo dei Redditi (mln. €) 9.623 2.547 -0,9 Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) -11.698 8.113 -6.981 Saldo delle partite correnti (mln. €) -3.396 -3.396 1.792 Riserve internazionali (mln. €) 25.472 24.056 22.642 Fonte: Ambasciata d'Italia su dati EIU e World Bank. Ultimo aggiornamento: 20/02/2017 ^Top^ BELGIO 12
INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: BELGIO (OUTWARD) Stock 2015 2016 2017 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 di investimenti diretti esteri del paese: BELGIO (Outward) Totale (% PIL) 99,9 % % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) 409.880 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €) 2018 (mln. €) LUSSEMBURGO 114.867 PAESI BASSI 110.393 FRANCIA 33.793 Italia Position:6 10.325 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Elaborazioni ICE su dati Banca Nazionale Belga. BELGIO 13
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: BELGIO (INWARD) Stock 2015 2016 2017 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 di investimenti diretti esteri nel paese: BELGIO (Inward) Totale (% PIL) 102,1 % % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) 418.970 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2015 2016 2017 2018 LUSSEMBURGO 146.968 FRANCIA 126.271 PAESI BASSI 84.753 Italia Position:8 5.973 Elaborazioni ICE su dati Banca Nazionale Belga. OSSERVAZIONI Sulla base dei dati della BNB, nel 2015 gli IDE in entrata in Belgio provenienti da tutto il mondo sono complessivamente ammontati a 418.970 milioni di euro, con una crescita del 6,8% rispetto all'anno prima, mentre quelli in uscita hanno registrato un volume complessivo pari a 409.880 milioni di euro, in aumento dell'8,2% rispetto al 2014. La principale fonte di IDE per il paese rimane il Lussemburgo (146,96 mld), seguito da Francia (126,27 mld ) e dai Paesi Bassi (84,75 mld). L’Italia è risultata all’8° posto tra gli investitori, con un ammontare pari a 5,97 mld. D’altro canto, gli investimenti belgi hanno continuato ad indirizzarsi verso il Lussemburgo (114,87mld), Paesi Bassi (110,39 mld), e Francia (33,79 mld), L’Italia si è posizionata al 6° posto tra le destinazioni degli IDE belgi, con un ammontare pari a 10,32 mld. BELGIO 14
INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: BELGIO (OUTWARD) Flussi 2015 2016 2017 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: BELGIO (Outward) Totale (% PIL) 6,7 % % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) 27.371 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €) 2018 (mln. €) PAESI BASSI 16.777 REGNO UNITO 12.670 PORTOGALLO 1.425 Italia Position:17 -1.423 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Settori (mln. €)) 2015 2016 2017 2018 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura -18 Manufatturiero 22.800 Costruzioni 192 Servizi 4.087 Servizi di informazione e comunicazione 153 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 5.542 Servizi di alloggio e ristorazione -4 Attività finanziarie e assicurative -18.228 Attività professionali, scientifiche e tecniche 15.954 Altre attività di servizi 1.372 Elaborazioni ICE su dati Banca Nazionale Belga. BELGIO 15
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: BELGIO (INWARD) Flussi 2015 2016 2017 2018 Previsioni 2019 Previsioni 2020 di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: BELGIO (Inward) Totale (% PIL) 4,7 % % % % nd % nd % Totale (mln € e var. %) 19.155 mln. € mln. € mln. € mln. € nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2015 2016 2017 2018 SVIZZERA 29.844 USA 15.640 GERMANIA 8.830 Italia Position:10 -85 Settori (mln. €)) 2015 2016 2017 2018 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura -9 Manufatturiero 46.031 Costruzioni 319 Servizi -13.208 Servizi di informazione e comunicazione 318 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) -10.124 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento -246 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 6.099 Trasporto e magazzinaggio 511 Attività finanziarie e assicurative -17.708 Attività professionali, scientifiche e tecniche -2.478 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 80 Altre attività di servizi -3.233 Elaborazioni ICE su dati Banca Nazionale Belga. OSSERVAZIONI Nel 2015, in base ai dati NBB, gli IDE belgi con destinazione mondo hanno registrato un flusso positivo di 27,37 mld di Euro, mentre gli IDE mondiali in entrata sono stati pari a 19,15 mld di Euro, flussi molto positivi rispetto ai -6,7 mld in uscita e ai -2 mld in entrata del 2014. Relativamente ai principali paesi destinatari degli investimenti belgi, nel 2015, secondi i dati NBB, i flussi maggiori di IDE registrati hanno interessato maggiormente Paesi Bassi (16,8 mld), Regno Unito (12,7 mld) e Portogallo (1,4 mld). L'Italia ha registrato invece un flusso negativo di -1.427 mln di Euro (+249,6% rispetto al 2014). Riguardo invece ai principali paesi investitori in Belgio, i maggiori flussi sono pervenuti da Svizzera (29,8 mld), USA (15,6 mld) e Germania (8,8 mld). Anche in questo caso, dall'Italia viene registrato un flusso negativo, pari a -85 mln di Euro (-101,8% rispetto al 2014). Infine, dall'analisi settoriale si evince invece come il settore manufatturiero sia quello più interessato nei flussi di investimenti diretti belgi, sia in uscita (22,8 mld) che in entrata (46 mld), registrando rispettivamente un aumento del 428,5% e del 1728,8% rispetto al 2014. BELGIO 16
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea In quanto Paese membro della UE, non si applicano tariffe o dazi doganali sulle importazioni provenienti da altri Paesi UE. Non sussistono particolari restrizioni o barriere non-tariffarie rispetto alle importazioni intra-UE. Ultimo aggiornamento: 02/12/2015 ^Top^ BELGIO 17
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2016 2017 2018 Val Pos. Val Pos. Val Pos. (0 - 100) 138 paesi (0 - 100) 137 paesi (0 - 100) 140 paesi GCI 5,3 17 5,2 20 76,61 21 Sub indici Requisiti di base ( %) 5,6 24 5,5 27 Istituzioni (25%) 5,2 21 5 25 69,78 21 Infrastrutture (25%) 5,5 23 5,4 24 86,5 13 Ambiente macroeconomico (25%) 4,8 62 4,9 59 100 1 Salute e Istruzione Primaria (25%) 6,7 3 6,6 5 94,1 28 Fattori stimolatori dell'efficienza ( %) 5,2 18 5,1 18 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 6 5 5,8 11 79,54 16 Efficienza del mercato dei beni (17%) 5,2 13 5,2 16 64,33 22 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,5 45 4,5 44 64,44 37 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 4,7 29 4,7 26 78,38 24 Diffusione delle tecnologie (17%) 6 15 5,9 19 66,09 40 Dimensione del mercato (17%) 4,7 34 4,8 34 68,95 33 Fattori di innovazione e sofisticazione ( %) 5,2 14 5,2 14 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 5,4 11 5,4 9 73,83 18 Innovazione (50%) 5 15 5 16 73,38 17 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 12/02/2019 ^Top^ 2016 2017 2018 Val Pos. Val Pos. Val Pos. (0 - 100) 186 paesi (0 - 100) 186 paesi (0 - 100) 186 paesi Indice di Liberta Economica 68,4 44 67,8 49 67,3 48 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 12/02/2019 ^Top^ BELGIO 18
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2010 2012 Val Pos. Val Pos. (0 - 7) 132 paesi (0 - 7) 132 paesi ETI 4,9 24 5 21 Sub indici Accesso al mercato (25%) 3,7 99 3,9 67 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,7 99 3,9 67 Amministrazione doganale (25%) 5,1 30 5,1 27 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 4,6 41 4,6 41 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 5,3 36 5,3 32 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 5,3 23 5,6 21 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 5,5 13 5,5 13 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 5,7 17 5,7 15 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 5,6 7 5,4 5 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 5,2 20 5,5 21 Contesto business (25%) 5,3 22 5,3 24 Regolamentazione (50%) 4,8 23 4,7 27 Sicurezza (50%) 5,9 21 5,8 18 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 20/02/2013 ^Top^ 2010 2012 Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 169,3 183,3 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 20/02/2013 ^Top^ BELGIO 19
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2015 / 2016 2016 / 2017 2017 / 2018 Accesso al finanziamento 5,7 3,7 5 Aliquote fiscali 25,4 27,7 23,7 Burocrazia statale inefficiente 15 11,1 14,6 Scarsa salute pubblica 0 0,7 0,3 Corruzione 0 0 0,4 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 1,7 0,4 1,6 Forza lavoro non adeguatamente istruita 2,6 2,1 4,1 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 1,6 7,5 4,4 Inflazione 1 1 0,4 Instabilita delle politiche 4,6 4,5 5,2 Instabilita del governo/colpi di stato 0,2 1 1,7 Normative del lavoro restrittive 20,9 17,4 16,1 Normative fiscali 15,7 17,4 16 Regolamenti sulla valuta estera 0 0,6 0,1 Insufficiente capacita di innovare 5,5 4,9 6,4 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 11/10/2017 ^Top^ BELGIO 20
BUSINESS COST Unita 2013 2014 2015 Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o € per anno 441.723,9 415.291,37 466.321,17 Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle € per anno 182.811,66 164.649,67 172.710,13 multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o € per anno 191.263,83 197.594,64 203.738,03 regionali. Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con € per anno 93.868,43 98.944,63 107.552,31 predominanza della responsabilita di staff. Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze € per anno 102.369,51 107.244,04 115.710,58 gestionali o regionali. Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria € per anno 58.619,21 62.170,96 67.877,55 senza o con ridotte responsabilita di supervisione. Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi € per anno 47.848,47 51.194,49 54.620,09 supervisionati da posizioni senior. Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 € per m2 407,82 373,54 401,79 per anno. per anno Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 56,03 46,45 77,54 per anno Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per € per kwH 0,16 0,18 0,15 KwH. Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 2,08 2,23 2,23 Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. € per 19,98 20,95 110,36 linea/mese Aliquota fiscale corporate media. % 33,99 33,99 33,99 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 21 21 33,99 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 50 50 50 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 08/03/2017 ^Top^ BELGIO 21
INDICE DOING BUSINESS 2018 2019 Val Pos. Val Pos. (0 - 7) 190 paesi (0 - 7) 190 paesi Posizione nel ranking complessivo 52 45 Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 16 33 Procedure - numero (25%) 3 4 Tempo - giorni (25%) 4 4 Costo - % reddito procapite (25%) 5,6 5,4 Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione di 16,8 16 una attivita - % reddito procapite (25%) Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 39 38 Procedure - numero (33,3%) 10 10 Tempo - giorni (33,3%) 212 212 Costo - % reddito procapite (33,3%) 1 0,9 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 103 112 Procedure - numero (33,3%) 6 6 Tempo - giorni (33,3%) 201 201 Costo - % reddito procapite (33,3%) 101,1 96,1 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 138 143 Procedure - numero (33,3%) 8 8 Tempo - giorni (33,3%) 56 56 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 12,7 12,7 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 105 60 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8 4 5 max) (37,5%) Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 5 8 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 57 57 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 8 8 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) 6 6 (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria 7 7 (0 min - 10 max) (33,3%) Tasse (Posizione nel ranking) 59 60 Pagamenti annuali - numero (33,3%) 11 11 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai 136 136 pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 10,3 57,7 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 1 1 Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo 1 1 (ore) Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo 1 1 (ore) Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 52 54 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 505 505 Costi - % del risarcimento (33,3%) 18 18 Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 8 8 Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 11 8 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 19/03/2019 ^Top^ BELGIO 22
ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Nel corso degli ultimi 20 anni, il Belgio, come tutti i principali paesi dell’UE, ha conosciuto un processo di profonda ristrutturazione del sistema bancario e finanziario, dovuto all’impatto concomitante di numerosi fattori, tra cui, i principali sono: la nascita dell’Euro e l’avvio dell’UEM (Unione Economica e Monetaria); la globalizzazione dell’economia internazionale; il progresso tecnologico. Il settore creditizio ha così vissuto profondi mutamenti, caratterizzati dalla volontà di migliorare il livello di efficienza, diversificare i rischi e razionalizzare alcune funzioni. Si è assistito inoltre ad un processo di progressivo consolidamento del mercato bancario ed all’entrata di gruppi stranieri. Nel 2014, il settore bancario in Belgio contava 103 istituti bancari, di cui 37 di diritto belga e 66 di diritto straniero. Non sussistono particolari restrizioni al credito bancario per le aziende europee. Nei primi 9 mesi del 2015, l'erogazione di credito alle imprese non-finanziarie era aumentato dell'1,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. Ultimo aggiornamento: 14/02/2017 ^Top^ BELGIO 23
RISCHI RISCHI POLITICI Impasse istituzionale nd nd nd nd Impasse istituzionale Il forte carattere federale e decentrato dello Stato belga comporta a volte lentezze nelle procedure decisionali e nell'azione delle amministrazioni pubbliche. In tal senso va la sesta riforma istituzionale approvata nel 2014 che prevede una semplificazione del processo decisionale. Il Senato ha visto ridotto il suo peso divenendo un'Assemblea delle entità federate mentre il ruolo della Camera ne è uscito rafforzato. L'aspirazione della componente fiamminga all'indipendenza politica potrebbe comportare tempi lunghi per la formazione di un Governo federale, come accaduto nel 2010. Infine, in Belgio sono presenti individui che simpatizzando con forme di estremismo islamico e il Paese rimane quindi esposto a rischi attentati. nd nd nd nd nd nd nd nd Ultimo aggiornamento: 14/02/2017 ^Top^ BELGIO 24
RISCHI ECONOMICI Non si evidenziano particolari forme di rischio economico. Non si evidenziano particolari forme di rischio economico Non si evidenziano particolari forme di rischio economico nd nd Non si evidenziano particolari nd forme di rischio economico. Non si evidenziano particolari nd forme di rischio economico Non si evidenziano particolari nd forme di rischio economico nd nd nd nd Ultimo aggiornamento: 03/12/2015 ^Top^ RISCHI OPERATIVI Non si evidenziano particolari forme di rischio operativo. nd nd nd nd Non si evidenziano particolari nd forme di rischio operativo. nd nd nd nd nd nd nd nd Ultimo aggiornamento: 03/12/2015 ^Top^ BELGIO 25
RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW Il Belgio, grazie alla sua posizione geografica nel cuore dell'Europa, ha un'economia molto aperta agli scambi e rappresenta un importante partner economico per l'Italia, soprattutto nelle relazioni commerciali. Con volumi di interscambio che non hanno conosciuto rilevanti flessioni negli anni della crisi economico-finanziaria, Italia e Belgio si posizionano tra i primi 10 mercati di reciproco interesse. Nel 2015, secondo fonti ISTAT, l’interscambio complessivo di beni tra l’Italia e il Belgio ha registrato un andamento molto positivo, superando i 30 mld di Euro. Le esportazioni italiane verso il Belgio hanno raggiunto 14 mld di Euro con una variazione del 6,1% rispetto al 2014. Le importazioni italiane dal Belgio hanno raggiunto i 17,14 mld di Euro, registrando una variazione rispetto al 2014 del 13,6%. Il saldo della bilancia risulta essere negativo per l'Italia per 3,13 mld di Euro, in aumento del 66,3% rispetto al 2014. I solidi rapporti commerciali tra Italia e Belgio vedono un'attività particolarmente intensa nell'ambito di tre settori merceologici: prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici; macchinari e apparecchiature; autoveicoli, rimorchi e semirimorchi. Importanti sono anche le esportazioni italiane di prodotti agro-alimentari, tra cui quelle di carni, salumi e formaggi. Nei primi 10 mesi del 2016, sempre secondo dati ISTAT, l’interscambio complessivo di beni tra i 2 paesi è ammontato a ca. 26 mld di Euro, registrando un lievissimo calo dello 0,24 % rispetto allo stesso periodo del 2015. Le esportazioni italiane verso il Belgio sono ammontate a 11,3 mld di Euro (+2,9%), mentre le importazioni dal Belgio hanno raggiunto i 14,9 mld di Euro (-4%). Il saldo della bilancia risulta essere negativo per l'Italia per 3,55 mld di Euro, in aumento del 33,5% rispetto ai primi 10 mesi del 2015. Tra le esportazioni italiane in Belgio, si confermano i settori dei prodotti farmaceutici, con 4 mld di Euro (-13,6% rispetto al 2015), dei macchinari e apparecchiature, con 1,3 mld di Euro (+1,8%), e dei prodotti chimici, con 813 mln di Euro (+7,1%). Analogamente, tra le importazioni italiane dal Belgio, emergono il settore dei prodotti chimici, che registra il valore più alto, pari a 4 mld di Euro (+1,6%), seguito dai prodotti farmaceutici, con 3,3 mld (+10,6%), e dai macchinari e le apparecchiature, con 1,1 mld di Euro (+4,5% rispetto al 2015). Relativamente agli investimenti diretti, nel 2015 lo stock di investimenti italiani in Belgio è stato pari a 5.973 mln di Euro (+76,2% rispetto al 2014), mentre lo stock di investimenti belgi sul territorio italiano è stato pari a 10.325 mln di Euro (-0,4% rispetto al 2015). Inoltre, sono stati registrati flussi negativi di investimenti diretti in entrambe le direzioni, pari a -1.423 mln (+249,6%) dal Belgio verso l’Italia, e pari a -85 mln (-101,8%) dall’Italia verso il Belgio. La presenza italiana in Belgio è consistente, qualificata e diversificata. Si va dall iniziative commerciali ed artigianali di varie dimensioni, ai grandi investimenti industriali e di servizi. I principali gruppi italiani in Belgio maggiormente rappresentativi e con investimenti di una certa rilevanza.sono: BANCA MONTEPASCHI BELGIO, BURGO ARDENNES, CAMPARI BENELUX, CASE NEW HOLLAND, CHATEAU D'AX BELGIUM, CM TRASLOCHI SRL, DUFERCO BELGIUM, EDILTECO BELGIUM, ENI, ENEL, FERRERO S.A., FERROVIE DELLO STATO, FIAT, GENERALI BELGIUM, GRUPPO BORGHI, GRIMALDI, IXINA CUCINA, LOTTOMATICA, MAPEI, MTS BENELUX, POLIMERI EUROPA BENELUX SPA, RIELLO SPA, VALUE TEAM FINANCE SRL., VITROCISET. Ultimo aggiornamento: 13/02/2017 ^Top^ BELGIO 26
SCAMBI COMMERCIALI EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: BELGIO Export italiano verso il paese: 2016 2017 2018 gen-apr 2018 gen-apr 2019 BELGIO Totale 13.514,43 mln. € 13.538,78 mln. € 13.191,89 mln. € 4.336,34 mln. € 4.552,62 mln. € Merci (mln. €) 2016 2017 2018 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 261,44 281,5 296,18 Prodotti delle miniere e delle cave 9,29 12,28 24,88 Prodotti alimentari 714,25 750,85 778,29 Bevande 185,33 217,12 224,08 Tabacco 3,7 3,38 5,11 Prodotti tessili 161,55 173,39 157,13 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 392,01 406,2 376,37 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 301,47 302,92 276 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 30,12 31,39 33,18 Carta e prodotti in carta 145,7 167,25 176,13 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 10,88 0,76 0,55 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 262,95 119,49 98,36 Prodotti chimici 968,35 1.019,61 958,77 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 4.757,04 4.346,03 3.943,42 Articoli in gomma e materie plastiche 483,67 503,62 521,55 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 257,05 264,68 262,87 Prodotti della metallurgia 395,72 549,56 547,23 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 363,5 368,65 380,82 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 136,22 143,32 147,35 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 403,77 440,05 461,92 Macchinari e apparecchiature 1.575,87 1.646,3 1.673,87 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 892,69 944,35 1.003,95 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi 120,7 130,39 131,35 militari) Mobili 223,06 232,06 239,07 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 216,22 247,65 241,13 Altri prodotti e attività 231,4 236,01 232,37 Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT. BELGIO 27
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