Open Day - La Scuola Azuni si presenta

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Open Day - La Scuola Azuni si presenta
Open Day – La Scuola Azuni si
presenta
Tutto pronto per l’Open Day alla Scuola Azuni di Pula, a pochi
chilometri da Cagliari, che si terrà in data 11 Gennaio 2022.

Il programma prevede in scaletta:

     Ore 9.00 : Accoglienza classi terze Scuole secondarie di
     1° grado
     Ore 9.30: Saluti dalla Dirigente scolastica Jessica
     Cappai e Sindaco Dott.ssa Carla Medau
     Ore 10.00: Intervento del Dott. Francesco Picciau della
     “Hotel Business School by Forte Village”
     Ore 10.30: Visita guidata della Scuola Azuni di Pula
Ore 11.00: Show cooking and Beverage association, a cura
     di Marco Mulas, campione mondiale master pizza chef.
     Seguono Cristian Collu, Chef di cucina MACHRI’ ed il
     Team della Federazione Italiana Barman Academy Sardegna
     Ore 12.00: La F.I.B. Academy – Masterclass Twist On
     Classic e miscelazione TIKI

Nel pomeriggio (dalle ore 15.00 alle ore 18.00)

     Scuola aperta a genitori, alunni e visitatori
     Ore 15.00: Esibizione Latte Art a cura della Federazione
     Italiana Barman Sardegna (F.I.B.)
Panoramica della Scuola Azuni di Pula, in provincia di
Cagliari
Dal 12 al 23 Gennaio 2022, la Scuola Azuni di Pula vi aspetta
per una panoramica della scuola, caratteristiche, momenti di
orientamento.

Sarà possibile visitare la scuola solo su Appuntamento, per
conoscere meglio caratteristiche ed opportunità nel mondo del
Turismo ed Hospitality. Per maggiori informazioni o per
fissare un appuntamento in mattinata, invia una email

Gara di Front Office all’
Istituto Alberghiero Crocetti
Condividiamo con piacere questo evento riguardante la gara di
Front Office all’ Istituto Alberghiero Crocetti di Giulianova
(TE).

Fabiana Falconi, studentessa presso l’istituto alberghiero ha
vinto la medaglia d’argento nella gara di Front Office tra 388
partecipanti provenienti da tutti i Paesi europei.

L’evento si è tenuto a Tallin, capitale dell’ Estonia, dal 01
al 06 Novembre 2021, in occasione dell’evento noto come “34th
Annual Conference and Competitions” organizzate dalla European
Association of Hotel and Tourism Schools.

I 388 studenti partecipanti all’evento si sono cimentati in
competizioni relative a 10 differenti sezioni facenti parte
del settore ospitalità e turismo:

     Hospitality Management
     Tourist Destination
     Front office
     Decathlon
     Culinary art
     Pastry
     Barista
     Cocktail
     Restaurant service
     Wine service

Ha contribuito alla preparazione dell’evento la nostra storica
socia Rosaria Cuscito

Maggiori informazioni, curiosità e foto della Gara di Front
Office sono disponibili al seguente Link

Master   Five                    Stars            Hotel
Management
Il Master Five Stars Hotel Management è un master in Hotel
Management che si tiene tra le aule dell’Istituto Alberghiero
Azuni di Pula (CA) ed il Forte Village Resort.

Si tratta di una esperienza unica che tutti i ragazzi della
scuola alberghiera (e non ma con tanta passione per il
mestiere) dovrebbero affrontare.

Il Master Five Stars Hotel Management è stato pensato per
formare manager in possesso di elevate capacità e competenze
in grado di cogliere le opportunità di crescita professionale
nell’hospitality industry nazionale e internazionale a 5
stelle. Il costante riferimento, sia nella didattica che negli
stage, al segmento di offerta luxury rappresenta la novità e
il punto di forza del Master in management alberghiero. Per
coloro che desiderano ampliare la propria conoscenza, il
Master Five Stars Hotel Management conquista la 3za piazza
nella classifica mondiale e la prima in ambito nazionale.

Noi di AIRA siamo lieti condividere le foto degli allievi AIRA
Sardegna dell’ Istituto di Istruzione Superiore “Domenico
Alberto Azuni” di Pula durante la seconda fase del Master.
Sono risultati tra i primi 3 nel ranking mondiale : Michela
Zocco, Giulia Degioannis ed Andrea Aresu.

Condividiamo un album creato in ricordo dell’evento tenutosi
in questo 2021. Clicca sulla foto per aprire l’album

Il Master in questione è stato citato anche da un quotidiano
locale come riconoscimento verso i 13 Sardi che vi hanno
partecipato.

Mai come un’ottima formazione sviluppata in Inglese
professionale può offrire buone opportunità lavorative, senza
mai perdere di vista l’umiltà e la voglia di ascoltare ed
imparare da chi ha continuato ad aggiornarsi.
Intervista a Mino Reganato
CEO di HTMG (Hotel & Tourism
Management Group)
Presentiamo l’intervista di Mino Reganato a cura di Direzione
Hotel, il primo network di consulenti alberghieri.

“Parlaci di te e della tua attività”

Sono Mino Reganato, CEO di HTMG (Hotel & Tourism Management
Group). Ho una lunga esperienza nel settore alberghiero e
nella gestione dei tour operators e della promozione di
destinazioni turistiche.

Sono docente per la formazione della gestione alberghiera e
del Destination management e collaboro con diverse strutture
ricettive in Italia e all’estero nell’ambito dello start-up e
della gestione.

Ho ideato un format per la promozione dei network di strutture
extralberghiere e dei Tour Operators.

Sono Vice Presidente Nazionale di A.I.R.A. (associazione
italiana ricettività ed accoglienza) che raggruppa figure
professionali del settore turistico-alberghiero. Vincitore
del Premio di Solidus turismo quale “Professionista dell’anno
2017”, del Premio italiano per il turismo responsabile nelle
edizioni 2010 e 2013 e del Tourism Web Award nelle edizioni
2006 e 2009.

“Com’è nata la tua attività?”

L’inizio dell’attività di Hotel & Tourism Management Group
coincide con l’anno 2010. Tutti i consulenti ed i formatori
facenti parte del gruppo, vantano numerosi anni di esperienze
nel settore turistico-alberghiero ed alcuni di essi hanno
prestato la propria attività professionale nei settori del
tour operating, nella formazione professionale, nella gestione
di network e nello sviluppo di prodotti quali l’organizzazione
di eventi e wedding dall’estero, di fiere e worshop e dei
famtrip     di    operatori     italiani     e    stranieri.
Altamente specializzati per il marketing e pianificazione dei
servizi, la formazione di professionisti attraverso corsi di
specializzazione o di aggiornamento, la promozione e la
commercializzazione di aree turistiche, il destination
management di nuove aree territoriali, la gestione e la
formazione nel settore food & beverage.

Tali esperienze, si traducono evidentemente, in importanti
risorse da offrire sul mercato, permettendo di giungere a
importanti risultati in tempi più rapidi. Altro fattore
importantissimo e che scaturisce dalle esperienze avute sul
campo dai consulenti è la propensione al “problem solving” una
condizione vitale per fronteggiare la forte imprevedibilità
della gestione turistico-alberghiera, altamente sensibile a
eventi internazionali, al meteo e al trend del momento.
L’intento è quello di giungere a fine collaborazione a un
netto miglioramento o in casi di “distressed asset” al
ripristino delle condizioni di equilibrio economico attraverso
la realizzazione di obiettivi specifici e contingenti ad
indirizzi gestionali predeterminati.

“Cosa consigli agli albergatori che vogliono migliorare la
loro attività/struttura?”

Per rivitalizzare l’organizzazione aziendale e stimolare i
dipendenti, bisogna a mio avviso motivare il team. Bisogna
cercare di raccogliere qualche successo iniziale, in modo
da ottenere un impatto positivo.

Saper dare l’esempio nella soluzione dei problemi, concedendo
loro anche la possibilità di mediazione diretta (laddove è
possibile delegare) e trattare sempre, ogni figura
professionale con pieno rispetto al fine di ottenere reciproco
rispetto e stima.

Altro elemento fondamentale è la visione condivisa degli
obiettivi aziendali: bisogna far sapere a tutti quali sono i
risultati da raggiungere e definire le linee guida per
centrarli     attraverso    il   senso   dell’accoglienza,
la tempestività nel problem solving e la piena partecipazione
alle sorti dell’albergo.

Personalmente, ho assistito a numerose proprietà alberghiere
indirizzate a vendere su ogni canale di distribuzione
(booking.com, expedia, etc) senza attuare un controllo sul
pricing e senza valutarne il reale revenue.

Basti pensare solamente alle campagne GENIUS di
Booking.com che offre il 10% di sconto fisso sulla tariffa più
economica e/o su quella più venduta ai clienti abituali di
Booking, in ogni periodo dell’anno.

Lo sconto del programma Genius è pari al 10%.Visto così non
sembra un costo eccessivo da sostenere, ma analizzando meglio
si scopre che il costo reale sostenuto per generare la
prenotazione è vicino al 30%.

A questo punto cosa fare: semplificare utilizzando il proprio
sito web diretto non come vetrina ma come strumento vero e
proprio di vendita, collegandoci un engine booking integrato
con un software di gestione del revenue.

Bisogna assicurarsi una presenza costante sul web e risultare
più appetibile dei nostri competitor con servizi sempre più
performanti e decisamente innovativi attraverso l’uso di
filmati, immagini, ottime recensioni e la consulenza diretta
attraverso la tecnologia 4.0 (se qualcuno è interessato a
saperne di più, sarò lieto dare ulteriori informazioni).

La   gestione   di   una   struttura   alberghiera   deve   puntare
fortemente sul flusso di cassa. La prima operazione è
l’analisi dei costi …superflui i quali generalmente non
vengono quasi mai verificati, analizzati ed eliminati.

Il controllo dei costi parte dai rapporti con i fornitori. È
importante un continuo screening sulla qualità dei prodotti e
sulla loro convenienza e per tale ragione, la gestione delle
merci è il primo passo verso una sana gestione aziendale. Un
tempo i direttori d’albergo non provenivano dal reparto
ricevimento bensì dall’economato dove potevano formarsi su una
reale gestione dei costi.

In tema di CASH FLOW, è importante creare campagne di vendite
FLASH con prepagamento, offrendo ad esempio un limitato numero
di camere a prezzi concorrenziali e premiando dunque la
Clientela che a fronte di una prenotazione in largo anticipo,
paga contestualmente alla conferma.

“Cosa consiglia a chi sta per aprire una struttura ricettiva?”

Un’impresa ricettiva situata in un’area territoriale con
differenti fattori attrattivi non può assolutamente a mio
avviso, unicamente indirizzare la gestione in virtù
dell’offerta dei suoi servizi.

La soddisfazione dell’Ospite non può dipendere da servizi
offerti da un unico operatore della filiera, quanto invece
dall’insieme di attività e servizi presenti sul territorio.

Prendiamo ad esempio, un soggiorno in una località balneare:
il grado di soddisfazione dell’Ospite non potrà dipendere
unicamente dai servizi della struttura ricettiva ma un’offerta
completa, quindi: dalla proprietà dei servizi in spiaggia,
dalla qualità delle acque, dalle amenità del posto,
dall’offerta degli eventi programmati, dai servizi ludici
messi a disposizione dall’area turistica, dalla viabilità per
arrivare alla località.

Tutte condizioni che creano un “contenitore” che l’Ospite si
aspetta nel momento in cui sceglie una destinazione. Dunque
una molteplicità di elementi che concorrono all’accrescimento
di valore di un’area turistica offerti comunque con una
costante componente qualitativa.

E’ impensabile che un singolo operatore possa soddisfare da
solo il Turista! Dunque, un’impresa ricettiva per raggiungere
risultati apprezzabili deve necessariamente entrare in un
contesto aggregativo di gestione turistica.

Un insieme di attori privati e pubblici che concorrono
alla creazione di un “contenitore” di servizi ed attività. A
definire quindi, un prodotto turistico unico nel suo genere e
caratterizzante del territorio di riferimento. Questa ultima
caratteristica è alla base di un auspicato successo: proporre
quindi un prodotto che non abbia eguali per cui il Turista lo
sceglie per la sua particolarità, pensato e gestito da entità
capaci e competenti a cambiare se necessario, il fattore di
attrattiva e il livello di appeal.

Si pensi ad esempio alla realizzazione di eventi che mettano
in luce peculiarità tipiche territoriali e quindi
all’organizzazione del sistema di trasporti, alla gestione
dell’arredo urbano, alla formazione degli attori, alla
realizzazione degli impianti.

Si evidenzia dunque, la necessità di una regia competente che
riesca a raggruppare, formare e gestire gli elementi da
mettere in campo. Un’entità con un ruolo di facilitatore, di
consulenza e di mediazione allo scopo aumentare il
coinvolgimento, la partecipazione e stimolare all’analisi e
alla soluzione dei problemi. Il successo delle imprese locali,
grazie anche all’importante indotto che il fenomeno turistico
crea, passa attraverso azioni comuni e dallo sviluppo delle
caratteristiche della destinazione, dove un unico operatore
non potrà mai essere unico artefice.
Food and Beverage Management
Food and Beverage Management è il nono modulo formativo
organizzato da AIRA previsto per Novembre 2021, a cura di
Alberto Lavorgna – Ospitality.

Il modulo formativo prevede 4 moduli da 2 ore ciascuno durante
cui verranno affrontate le seguenti tematiche :

     Breakfast
     Food cost
     Posizionamento sul mercato
     Menù engineering
     Stellato in cucina : Pro e Contro
     Remenue : il Revenue applicato alla Ristorazione
     Permacultura

Vi terremo aggiornati nel corso dei mesi per maggiori
informazioni.

Il modulo vi guida verso una corretta ed efficace gestione del
lavoro in Hotel per quanto concerne la buona gestione del
reparto Food & Beverage.

Questo modulo formativo è previsto in programma per Novembre
2021. Comunicheremo più avanti date, orari e nome dei
relatori.
Intervista     al                               nuovo
Presidente                                      della
confederazione                                Solidus
Francesco Guidugli
Da “La Rubrica di Antonio e Giovanni” di ABI PROFESSIONAL

Buongiorno e buona Domenica, amici, amiche, colleghi e
colleghe che seguite la nostra rubrica. Ieri sera io e
Giovanni abbiamo avuto il piacere di incontrare anche se
attraverso i canali web il Presidente della confederazione
SOLIDUS Francesco Guidugli.

SOLIDUS è la confederazione che raggruppa tutte le
associazioni di categoria nel mondo dell’ospitalità turistica
– alberghiero, abbiamo chiesto al Presidente attraverso
qualche domanda di parlare un pò del nostro mondo
professionale.

1. IN BREVE CI PUÒ RACCONTARE CHI È FRANCESCO GUIDUGLI E QUALE
È STATO IL SUO PERCORSO PROFESSIONALE? DOVE NASCE LA PASSIONE
PER QUESTA PROFESSIONE E QUANTO HA INVESTITO PER RAGGIUNGERE
GLI OBBIETTIVI CHE SI È PREFISSATO FIN DA QUANDO HA DECISO DI
INTRAPRENDERE IL MONDO DEL TURISMO E DEL FOOD AND BEVERAGE?

Sono nato a La Spezia nel 1957, sposato e padre di due figli.
La mia vita nel mondo alberghiero è nata un giorno di fine
scuole medie quando in classe entrò un professore di scuola
alberghiera con un depliant di presentazione dell’IPAS di
Lerici. Rimasi affascinato dalle materie di studio, ma
soprattutto per le lingue, inglese, francese e tedesco.

Alla fine del primo anno di scuola andai subito a lavorare a
Cervo Ligure (IM) come principiante di ricevimento. Quando i
miei genitori vennero a prendermi per riportarmi a casa, avevo
15 anni e mezzo, il Direttore dell’albergo disse loro che se
avevo intenzione di proseguire su quella strada, era quella
giusta per me. Alla fine del secondo anno, la scuola mi
segnalò al Jolly Hotel di La Spezia, che cercava un
segretario. Dichiarando i miei 16 anni e mezzo, il Direttore
mi disse che aveva bisogno di un impiegato con un po’ più di
esperienza. Salutandolo manifestai il mio dispiacere perché
stavo perdendo una buona occasione in quanto da grande avrei
voluto fare il Direttore d’albergo.

Ero già sulla porta, mi fece ritornare indietro e ripetere ciò
che avevo appena detto. Mi provò due settimane ed al termine
della prova mi fece firmare il mio primo contratto con la
Jolly Hotels. Terminato il terzo anno e dopo 6 mesi a Londra
come cameriere per praticare la lingua rientrai in Jolly
Hotels, dove, dopo la parentesi del servizio Militare, ho
lavorato per il resto della mia vita professionale. La Spezia
per molti anni, poi, Taormina, Milano, Torino, New York
salendo i gradini da segretario a Vice Direttore.

La prima direzione nel 1993 a Siracusa, poi Catania, Ravenna,
Genova e Milano in NH Hotel Group che nel frattempo aveva
acquisito la gloriosa Jolly Hotels. Nelle diverse città sono
stato chiamato a ricoprire incarichi come VP del Settore
Turismo a Catania ed a Genova, Probiviro per Confindustria,
Amministratore Delegato in Convention Bureau a Genova, in
A.D.A Presidente Regionale in Liguria, VP Regionale in
Lombardia, VP Vicario dal 2009 al 2014, Maestro del Lavoro
2009, Cavaliere al Merito della Repubblica 2005 ed Ufficiale
al Merito della Repubblica 2012.

Nel 2009 Professionista dell’anno A.D.A. per Solidus. Da
Aprile 2018 sono in pensione e da gennaio 2020 Presidente di
Solidus Turismo, la Confederazione delle Associazioni
professionali del mondo alberghiero italiano.

Ovviamente, non è stato facile costruire giorno per giorno il
percorso che ha caratterizzato la mia carriera. La passione
per il lavoro nel settore alberghiero è nata per caso, nessuno
in famiglia ha mai lavorato in una qualsiasi attività, ma, sin
dal primo giorno che iniziai a frequentare la scuola
alberghiera mi resi conto che era affascinante ascoltare i
professori delle materie tecniche che raccontavano le loro
esperienze. Quando poi al termine del primo anno andai a
lavorare per la prima stagione tutto divenne più chiaro, mi
piaceva il lavoro e ….. mi divertivo ! Avevo 15 anni e mezzo,
il che significa che ho iniziato ben presto a sacrificare un
po’ della mia vita di svaghi con i miei amici, io lavoravo
quando loro erano in vacanza, al sabato e la domenica ero in
servizio, così nelle giornate o periodi di festa. I sacrifici
anche economici sono arrivati nel proseguo, a Parigi mi sono
finanziato tre mesi di scuola, così come a New York per tre
periodi di ferie consecutive. Le ferie le usavo per
approfondire la conoscenza delle lingue straniere.

Ritengo di aver investito bene e fatto sacrifici anche nella
scelta di rendermi disponibile a movimenti operativi ovunque
la mia azienda mi chiedeva di andare, scelta che oggi
guardandomi indietro sono contento di aver fatto senza alcun
pentimento in quanto certamente chiave dei miei successi
avendo avuto la possibilità di vedere e conoscere meglio il
mio lavoro, luoghi, e persone che rimangono nei miei ricordi
più belli.

2. DA QUANDO È DIVENTATO PRESIDENTE DI SOLIDUS, CONTINUANDO IL
MANDATO DEL MAESTRO CARLO ROMITO, HA TROVATO DIFFICOLTÀ A
CONFRONTARSI CON I PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI CHE
COMPONGONO SOLIDUS? QUALI SONO I PROGETTI FUTURI APPENA TUTTO
RITORNI ALLA NORMALITÀ?

Il mio mandato in Solidus è iniziato il primo giorno di
gennaio 2020. Sin da subito mi sono concentrato sulla
conoscenza della Confederazione, la nostra missione, la nostra
organizzazione, la fotografia dello stato dell’arte, le
consegne di Carlo Romito che ha aiutato a crescere moltissimo
nei suoi sei anni di presidenza. Ho messo molto entusiasmo e
passione in questi primi passi da presidente, coinvolgendo nei
miei primi movimenti i componenti, il Consiglio Direttivo ed i
coordinamenti regionali. Impegno che non è passato inosservato
agli occhi esperti dei Presidenti delle 8 Associazioni che
compongono Solidus.

Questo ha creato ovviamente fiducia nel mio iniziale operato
portandoli a condividere e ad assicurarmi la loro massima
attenzione e collaborazione.

L’emergenza Sanitaria dovuta al Covid, purtroppo, ha
intralciato enormemente la programmazione che avevo in mente,
soprattutto relativa all’ organizzazione della Confederazione,
dei suoi organismi e le relative attività. In questi giorni
(inizio settembre) stiamo anche noi cercando di accelerare la
nostra ripresa, riprendendo quanto interrotto ed adattandolo
alla nuova realtà.

I nostri focus saranno orientati verso le scuole per garantire
la nostra presenza, collaborazione e contributi alla
formazione ed orientamento degli studenti, daremo seguito ai
contatti con le forze politiche con le quali abbiamo dialogato
in questi mesi ove abbiamo offerto i nostri suggerimenti nella
ricerca di trovare soluzioni alle problematiche causate dalla
drammatica situazione che ha interessato il turismo del nostro
paese. Ci adopereremo per incontrare i rappresentanti di tutte
le altre associazioni professionali, dei proprietari, dei
gestori dell’Ospitalità in Italia per cercare una coesione ed
espressione unica che possa aiutarci ad affrontare serie
trattative con il governo per perorare le esigenze di un
settore economico che ha un peso rilevante nel nostro paese.

3. OGGI SI FA UN PO’ DI CONFUSIONE DI RUOLI ALL’INTERNO DI UNA
STRUTTURA ALBERGHIERA, QUANTO È IMPORTANTE IL RUOLO DELLE
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PROFESSIONALI ALL’INTERNO DI ESSE?
QUANTO SONO IMPORTANTI LE GERARCHIE PROFESSIONALI ALL’INTERNO
DI UNO STAFF?
Il nostro è un comparto che è sempre stato e continuerà ad
essere molto attento ai cambiamenti, lo abbiamo visto
soprattutto negli ultimi anni come sono cambiati i
comportamenti degli Ospiti, come è cambiato il mercato e cosa
hanno generato l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Giocoforza anche all’ interno delle organizzazioni del lavoro
nelle strutture grandi o piccole che siano, di qualsiasi
tipologia ed in qualsiasi luogo, gli adattamenti sono
necessari per migliorare le prestazioni sia di qualità che
gestionali a beneficio, poi comunque, di tutti.

La flessibilità nei ruoli è una delle virtù che maggiormente
si evidenziano ormai negli ambienti di lavoro di qualsiasi
genere. Nel mondo del lavoro in albergo o in qualsiasi
struttura turistica la risorsa che riesce a offrire un
contributo immediato ad una situazione di necessità temporanea
o anche continuativa ha maggiori opportunità di crescita all’
interno dell’azienda ed arricchisce notevolmente la propria
esperienza.

Certo, questa flessibilità deve essere intesa mantenendo la
mansione originaria come prevalente sull’ operatività
giornaliera o in generale, escludendo ovviamente l’assunzione
in un ruolo ma l’utilizzo sistematico predominante in un
altro.

Le associazioni professionali non essendo organizzazioni
sindacali poco possono fare a questo riguardo, certamente
hanno il compito di aiutare i propri appartenenti a
comprendere e meglio gestire, con consigli adeguati, quelle
situazioni locali o specifiche portate a loro conoscenza.

Le gerarchie professionali all’ interno di uno staff sono
certamente fondamentali soprattutto in presenza di figure
preparate che sanno gestire le risorse umane e le relative
operatività. Sappiamo tutti cosa significa la gestione di una
struttura o un reparto in mano ad una figura poco capace,
problemi a non finire all’ interno dei team, disgregamento,
turn over, assenza di risultati.

Un capo servizio professionale o un datore di lavoro preparato
garantiscono stabilità, motivazioni, voglia di crescere e
modellare figure pronte al ricambio generazionale oltre ai
risultati attesi dall’ azienda.

4. SECONDO LEI LE ASSOCIAZIONI QUANTO DOVREBBERO INVESTIRE PER
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E QUANTO PER CREARE UN ALBO DEI
PROFESSIONISTI PER FAR SI CHE CI RICONOSCANO TALI? QUANTO È
IMPORTANTE IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
PROFESSIONALI ALL’INTERNO DI ESSE?

Da quanto vedo le associazioni professionali stanno investendo
molto sulla formazione professionale, direi che le attività di
tutte sono maggiormente dedicate alla formazione dei propri
associati e certamente chi si associa ha proprio nella ricerca
alla formazione professionale la motivazione principale.

In occasione del lockdown tutte le associazioni professionali
hanno fatto un grandissimo e utilissimo lavoro di formazione.
Ogni associazione ha organizzato webinair di buon livello a
beneficio dei propri associati, mantenendo i contatti, facendo
sentire la propria presenza e dando consigli ed aiuti concreti
a chi ne aveva bisogno.

ABI PROFESSIONAL ha fatto davvero la sua parte mettendo in
campo tanti professionisti che si sono esibiti in prove on
line che hanno avuto molto successo. Ritengo che in questa
drammatica occasione le Associazioni professionali hanno dato
prova della loro utilità e preparazione. Sarebbe auspicabile
un forte aumento di associati proprio dovuto all’ esposizione
mediatica e passa parola positivo che si è sviluppato sul
territorio nazionale.

Gli Albi professionali sono ormai superati, oggi si parla e ci
si indirizza verso la “Certificazione delle Competenze”. Con
la ripresa delle attività e una auspicabile “normalizzazione”
del sistema scuole, alta formazione ecc. ecc. come Solidus
riprenderemo i contatti con alcuni partner quali Ospitalia,
Enaip, Università dei Sapori, ecc. con i quali sono state
avviate già in passato al riguardo strategie comuni a
beneficio futuro di tutte le 8 associazioni.

Per maggiore comprensione, la certificazione delle competenze
è un’attestazione, un atto mediante il quale si attesta che
una persona, valutata secondo regole prestabilite, possiede i
requisiti necessari per operare con competenza e
professionalità in un determinato settore di attività. La
certificazione assicura che determinate persone possiedano,
mantengano e migliorino nel tempo la necessaria competenza e
professionalità; questo significa che attraverso la
certificazione viene offerto al mercato un rilevatore di
professionalità immediato, oggettivo e garantito da un ente
terzo (Un organismo di certificazione operante ai sensi della
norma ISO 17024) e non dallo stesso professionista, con un
livello di attendibilità notevolmente diverso e conferisce un
vantaggio competitivo nei confronti di altri soggetti non
certificati. La certificazione delle competenze è un qualcosa
di dinamico che segue nel tempo il percorso professionale
della persona garantendo il mantenimento nel tempo delle
competenze certificate.

5. OGGI SI CONTANO TANTE SCUOLE ALBERGHIERE SECONDO LA SUA
ESPERIENZA IL PROGRAMMA ATTUALE È UN BUON PROGRAMMA O ERA
MEGLIO QUALCHE ANNO FA CHE ERA PIÙ SETTORIZZATO? COSA SECONDO
LEI GLI ISTITUTI ALBERGHIERI DOVREBBERO CAMBIARE O MIGLIORARE?

Sul territorio nazionale esistono realtà di vere e proprie
eccellenze e purtroppo molte realtà meno valide, il tutto
dovuto alla mancanza di linee guida omogenee e principi che
consentano la diffusione delle pratiche migliori ed i giusti
indirizzi gestionali di formazione, orientamento e reale
pratica operativa.

Considerando l’importanza del settore turismo nella vita
economica del nostro paese e la rilevanza che l’operato dei
professionisti dell’ospitalità si riflette in termini di
immagine del Paese e del Made in Italy, sarebbe arrivato il
momento di selezionare l’accesso alle scuole alberghiere a
studenti con giuste motivazioni, orientamenti alla mansione da
consolidare o meglio indirizzare, evitando, pertanto, di
accogliere chi trova nella scuola alberghiera un ripiego alla
mancanza di idee relative al proprio percorso scolastico e
professionale futuro. Le scuole alberghiere dovrebbero
consentire un maggiore coinvolgimento pratico degli allievi
nelle strutture alberghiere consentendo loro di vivere le
esperienze del mondo reale velocizzando l’apprendimento con
periodi di stage anche di durata superiore, personalizzati e
in collaborazione con strutture turistiche che siano in grado
di accompagnare gli studenti a livelli ottimali di
preparazione.

Un maggiore utilizzo nelle scuole dei professionisti facenti
parte delle associazioni professionali del mondo alberghiero è
uno dei punti che possono migliorare i programmi degli
Istituti sia alberghieri che non, soprattutto in prospettiva
di orientamento alla professione dello studente.

6. GLI ALBERGATORI E I DIRETTORI DI OGGI TENGONO SEMPRE MENO
ALLA FIGURA PROFESSIONALE, SPESSO TENDONO A RISPARMIARE NEI
SERVIZI AL CLIENTE E SUL PERSONALE, A VOLTE NON ATTUANDO
NEMMENO IL CCNL, IN BASE ALLA SUA ESPERIENZA COSA DOVREBBE
CAMBIARE NEL SETTORE TURISTICO ALBERGHIERO? COSA CONSIGLIA
AGLI ALBERGATORI AI DIRETTORI E A CHI VUOLE INTRAPRENDERE LA
STRADA PROFESSIONALE NEL SETTORE TURISTICO ALBERGHIERO?

Per quelle che sono le mie informazioni posso affermare che
sia gli albergatori che i direttori tengono molto ad avere al
proprio interno valide figure professionali, non è sempre
facile o possibile centrare gli obiettivi gestionali e a volte
si deve scegliere tra figure professionali qualificate e
figure meno preparate e quindi disposte ad accettare
condizioni economiche meno vantaggiose e che assicurano un
contributo alla gestione della struttura tutto sommato
sufficiente. Ciò che tutti auspichiamo è che a seguito della
crisi del Turismo causata dalla pandemia vengano rivisti ed
adottati comportamenti e visioni virtuose rimettendo al giusto
posto proprio l’importanza delle professionalità e l’utilizzo
di risorse alle quali garantire una formazione continua,
crescita di esperienze, possibilità di carriera e un adeguato
riconoscimento economico. L’emergenza sanitaria e le
conseguenze dovute al lockdown mondiale hanno certamente
inferto un duro colpo al settore turismo sia in Italia che nel
mondo ma il virus non ha distrutto la voglia della gente di
viaggiare nel mondo per lavoro o per piacere e soprattutto non
ha, in Italia, portato via le bellezze culturali e
paesaggistiche e tanto meno l’esperienza e la professionalità
di chi ogni giorno lavora con passione nelle proprie realtà.
La passione e la volontà saranno le forze che consentiranno,
nel tempo, al nostro settore di riprendersi e garantire a chi
già opera ed a chi vorrà intraprendere la strada professionale
nel settore turismo i successi e le soddisfazioni che solo le
nostre professioni sanno darci.

GRAZIE PRESIDENTE, PER AVERCI DATO LA POSSIBILITÀ DI SCAMBIARE
DUE CHIACCHIERE CON LEI, PER PARLARE E DIVULGARE LA NOSTRA
BELLA PROFESSIONE NEL MONDO TURISTICO ALBERGHIERO. SPERIAMO LA
PROSSIMA VOLTA INCONTRARLA DI PERSONA NELLA NOSTRA AMATA TERRA
DI SICILIA DOVE È SEMPRE IL BENVENUTO.

Associazioni                      professionali
d’hotel:   le                      potenzialità
future
E’ innegabile che il ruolo delle associazioni professionali
sia cambiato nel tempo, abbandonando la centralità amicale.

La forte componente “dopolavoristica” ha ceduto il passo alle
odierne esigenze professionali del socio e non, che vede
nell’associazione un’opportunità  di  accrescimento
professionale ed eventualmente di supporto per una
collocazione lavorativa.

Le caratteristiche richieste qualche decennio fa a chi operava
nel comparto sono mutate completamente, subendo una
progressiva evoluzione. Basti vedere il ruolo di direttore
d’albergo: si è passati dal ruolo di “padrone di casa” a
quello di manager a 360 gradi: il direttore d’albergo oggi
deve essere un professionista dotato di un’alta formazione con
competenze multidisciplinari che spaziano da elementi di
marketing e promozione sino alla gestione contabile.

La necessità di aggiornare le proprie competenze, tecniche e
personali, interessa non solo i soggetti con responsabilità
manageriali, ma anche quelli cui sono affidate mansioni di
tipo operativo.

Il forte cambiamento che sta interessando il comparto
turistico-alberghiero è testimoniato dalla diffusione di
profili che richiedono compentenze e capacità specifiche,
basti pensare alla miriade di nuove professioni create con
l’avvento di Internet.

A latere, vi è l’annosa mancanza di una formazione adeguata
che crea, di fatto, una scarsa professionalizzazione del
settore rispetto a valori ottimali.

Tale situazione è notevolmente danneggiata da un’offerta
formativa frammentata e in alcuni casi di inadeguato
insegnamento.
A mio avviso, l’attività formativa continua, attraverso i
corsi di aggiornamento e/o specialistici, presso apposite
scuole di alta formazione o prodotte da entità formative
costituite     da  figure    professionali     di  spessore,
rappresenterebbe una soluzione, fermo restando che venga
attivato un iter formativo di base che trasmetta le competenze
necessarie per operare nel settore e si adegui alle rapide
evoluzioni del mercato turistico.

Tale attività deve rivolgersi indistintamente a lavoratori di
tutti i livelli, a partire da quelli con ruoli operativi e
tanto nelle piccole strutture ricettive quanto in quelle
medio-grandi. Oggi nel sistema turistico italiano, e ancor più
nel settore alberghiero e della ristorazione, il tema della
formazione rappresenta un “nodo” da risolvere al più presto.

Tra i requisiti fondamentali per i “formatori”, l’esperienza
dovrebbe superare la teoria.

In virtù di quanto esposto, le associazioni professionali
potrebbero inserirsi a pieno titolo quale “contenitore di
opportunità formative” da offrire al settore. Queste hanno
competenze e titoli per poterlo fare in favore di una
rilevante domanda (e di un’urgente necessità) di conoscenze
professionali.

Un’associazione   professionale   riconosciuta   rappresenta,
peraltro, una garanzia sul mercato e per l’importante
“cantera”, da dove gli alberghi e non solo, potrebbero
prelevare professionisti e servizi qualitativi.

La cultura imprenditoriale del settore snobba questa
importante opportunità a “parametro zero”, per dirla in
termini calcistici, preferendo il suggerimento di un amico (la
classica raccomandazione) che il più delle volte si rivela non
efficace e nei casi più estremi rompe amicizie durature a
causa dei drammatici esiti della “segnalazione”, oltre a
creare problemi alla gestione della struttura.
In precedenti articoli ho fortemente evidenziato la necessità
di obbligare la proprietà alberghiera ad “assoldare” un
direttore o responsabile certificato, proprio per le
catastrofiche vicissitudini che si succedono nell’ hotellerie
italiana che, ricordo, causano un effetto domino su tutto il
contenitore di una destinazione turistica.

Prezzi troppo alti o anche troppo bassi, quando gestiti senza
senso, abbassano notevolmente la brand reputation dell’area,
creando anche problemi a quelle strutture che invece adottano
protocolli qualitativi e hanno personale con alto spessore
professionale. Al di là di questo, penso che con l’attuale
gestione di una struttura ricettiva, non si possa più
improvvisare, bisogna sempre essere al passo con i tempi e
costantemente “formati”.

E chi meglio delle Associazioni professionali specifiche per
settore potrebbe fornire di più?

 Io penso che nessuno in nessuna parte del mondo possa parlare
 di futuro del proprio popolo o della propria organizzazione
 senza parlare di formazione. Chiunque controlli la formazione
 dei nostri ragazzi controlla il futuro”: Wilma Mankiller
 (politica e attivista statunitense)

Coaching
Coaching è il quinto modulo formativo organizzato da AIRA
previsto per Maggio 2021, a cura di Silvia Spano – Ospitality.

Il modulo dedicato al Coaching prevede 4 moduli da 2 ore
ciascuno durante cui verranno affrontate le seguenti tematiche
:
La relazione con sè stessi
     Autenticità e Congruenza
     L’influenza delle emozioni nella relazione con i
     colleghi e con l’ospite
     Il self-control : Come tenere un comportamento adeguato
     L’importanza del saper ascoltare
     Il coaching
     Il counseling

Vi terremo aggiornati nel corso dei mesi per maggiori
informazioni.

Il modulo Coaching vi guida verso una corretta gestione delle
relazioni sia con l’ospite sia con i colleghi nonchè verso una
efficace gestione del lavoro in Hotel.

Questo modulo formativo è previsto in programma per Maggio
2021. Comunicheremo più avanti date, orari e nome dei
relatori.

Comunicazione
Comunicazione è il quarto modulo formativo organizzato da AIRA
previsto per Aprile 2021, a cura di Luciano Manunta –
Presidente AIRA e Consulente alberghiero – Ospitality.

Il modulo dedicato alla gestione della Comunicazione prevede 4
moduli da 2 ore ciascuno durante cui verranno affrontate le
seguenti tematiche :

     La gestione del colloquio telefonico
     La comunicazione verbale e paraverbale
     Empatia ed Assertività
Le parole killer
     La personalizzazione del servizio
     La centralità dell’ospite
     L’importanza del Feedback

Vi terremo aggiornati nel corso dei mesi per maggiori
informazioni.

Il modulo Comunicazione vi guida verso una corretta gestione
dell’ospite prima, durante e dopo il suo soggiorno.

Questo modulo formativo è previsto in programma per Aprile
2021. Comunicheremo più avanti date, orari e nome dei
relatori.

Risorse Umane
Risorse Umane è il terzo modulo formativo previsto per Marzo
2021.

Comunicheremo a breve il collega che gestirà questo modulo
formativo composto da 4 moduli da 2 ore ciascuno.

Gli argomenti trattati durante il modulo dedicato alle Risorse
Umane saranno i seguenti :

     Il CCNL ed i suoi segreti
     Il costo del Lavoro
     Gli aspetti contrattuali del Lavoro
     Il rapporto produzione e fatturato
     Ruoli e Mansioni fantasma
     I principi della stesura di un organigramma
     Budget di reparto
Vi terremo aggiornati nel corso dei mesi per maggiori
informazioni.

Il modulo Risorse Umane vi guida verso una efficiente e
proficua organizzazione del lavoro in hotel per sè ed i propri
collaboratori.

Questo modulo formativo è previsto in programma per Marzo
2021. Comunicheremo più avanti date, orari e nome dei
relatori.

Revenue Management
Revenue è il modulo formativo previsto per il 2021, a cura di
Tommaso Centonze – Smarthotels.

Il programma prevede 4 moduli da 2 ore ciascuno così composto
:

     Che cos’è il Revenue management
     Pricing, Bottom rate, Average rate, RevPAR
     Upselling
     Cross selling
     Spillage & Spoilage ( i gemelli cattivi)
     L’importanza del Forecast
     Il Revenue Management System
     Il Revenue manager

Vi terremo aggiornati nel corso dei mesi per maggiori
informazioni.
Il Modulo dedicato al Revenue management vi guida verso una
corretta gestione degli strumenti Web utili per una efficiente
e proficua organizzazione del proprio lavoro in hotel.

Questo modulo formativo è previsto in programma per il 2021.
Comunicheremo più avanti date, orari e nome dei relatori.

Hotels on The Web
Hotels on The Web è il secondo modulo formativo previsto per
Febbraio 2021, a partire dalle ore 19.00

Il programma prevede 4 moduli da 1 ora ciascuno così composto
:

     4 Febbraio : Strategie tariffarie: I consigli di Gino, a
     cura di Valentina Pagnin
     11 Febbraio : Come districarsi nella giungla della
     distribuzione, a cura di Valentinia Pagnin e Tommaso
     Centonze
     18 Febbraio : Algoritmi intelligenti applicati al
     Revenue, a cura di Tommaso Centonze
     25 Febbraio : Revenue o Remenue?, a cura di Alberto
     Lavorgna

Vi terremo aggiornati nel corso dei mesi per maggiori
informazioni.

Hotels on the Web vi guida verso una corretta gestione degli
strumenti Web utili per una efficiente e proficua
organizzazione del proprio lavoro in hotel.

Questo modulo formativo è previsto in programma per Febbraio
2021.

Non mancate!
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