(NYSE: LMT) Lockheed Martin - A cura di - Stock Brothers
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SCENARIO: • La Lockheed Martin è un'impresa statunitense attiva nei settori dell'ingegneria aerospaziale e della difesa, con sede a Bethesda. • È nata nel 1995 dalla fusione tra la Lockheed Corporation e la Martin Mariet • L'azienda è il maggior contraente militare degli Stati Uniti • È un’azienda molto stabile per via della sua natura aciclica. • Pur non lavorando nel settore tecnologico è una delle aziende più innovative del mondo.
INDICE: 1. MODELLO DI BUSINESS 2. STORIA 3. SETTORE 4. BILANCI 5. AZIONE 6. PROSPETTIVE FUTURE E E FATTORI DI RISCHIO 7. VALUTAZIONI INGRESSO 8. CONCLUSIONI
1. MODELLO DI BUSINESS Lockheed Martin è una multinazionale aerospaziale per la sicurezza. È impegnata principalmente nella ricerca, progettazione, sviluppo, produzione, integrazione e supporto di sistemi tecnologici avanzati. Fornisce inoltre un'ampia gamma di servizi gestionali, ingegneristici, tecnici, scientifici, logistici, di integrazione di sistemi e di sicurezza informatica. Hanno clienti internazionali e statunitensi. Quest’ultimi sono i maggiori compratori con il 71% dei ricavi complessivi. Lockheed lavora in quattro segmenti di business: aeronautica, missili e controllo del fuoco (MFC), elicotteri e elicotteri da missione (RMS) e esplorazione spaziale. Aeronautica: il segmento di questa attività genera il 40% delle vendite totali. A sua volta il sottogruppo degli aerei da combattimento ha rappresentato il 32% dei ricavi totali. I principali aerei di Lockheed sono: - F-35 Lightning II Joint Strike Fighter - caccia stealth internazionale multiruolo, multi-variante, di quinta generazione; - C-130 Hercules - aereo da trasporto tattico; - F-16 Fighting Falcon - combattente multiruolo a basso costo, collaudato per il combattimento; - F-22 Raptor: caccia stealth multi-missione di quinta generazione.
1.1 MODELLO DI BUSINESS L’F-35 è l’aereo di punta, in tutto ne sono stati consegnati 134, di cui 54 a clienti internazionali. Oltre alla vendita di aeromobili, il segmento è coinvolto in programmi di sviluppo di prototipi. L’organizzazione ADP (Advanced Development Program), nota anche come Skunk Works, si concentra sui sistemi del prossimo futuro, lavorando su delle nuove tecnologie per aerei senza equipaggio. F-35 F-16 C-130 F-22
1.2 MODELLO DI BUSINESS Missilistica: il segmento di attività MFC ha generato il 17% delle vendite totali. MFC fornisce sistemi di difesa aerea e missilistica; missili tattici e sistemi d'arma di precisione aria-terra; logistica; sistemi di controllo del fuoco; supporto alle operazioni di missione, supporto tecnico e servizi di integrazione; veicoli terrestri con e senza equipaggio; e soluzioni per la gestione dell'energia. I principali prodotti del segmento sono: - Patriot Advanced Capability-3 (PAC-3) e Terminal High Altitude Area Defense (THAAD). PAC-3 è un missile difensivo avanzato progettato per intercettare ed PAC-3 eliminare le minacce aeree in arrivo, utilizzando l'energia cinetica. THAAD è un sistema missilistico difensivo progettato per ingaggiare obiettivi sia all'interno che all'esterno dell'atmosfera terrestre. - Multiple Launch Rocket System (MLRS), Hellfire, Joint Air-to-Surface Standoff Missile (JASSM) e Javelin. Questi sono tutti missili offensivi. - Apache, Sniper Advanced Targeting Pod (SNIPER ® ) e Infrared Search and Track (IRST21 ® ). Questi sono sistemi di mira per le armi di diversi velivoli (elicotteri, aerei). - Programmi ipersonici, diversi programmi con l'aeronautica e l'esercito americano per progettare, sviluppare e costruire armi da attacco ipersoniche. HELLFIRE
1.3 MODELLO DI BUSINESS Elicotteri e elicotteri da missione (RMS): il segmento rappresenta il 25% del fatturato totale. RMS fornisce progettazione, produzione, assistenza e supporto per elicotteri militari e commerciali. I principali prodotti di RMS includono: - Gli elicotteri Black Hawk e Seahawk. BLACK HAWK - L'Aegis Combat System (Aegis) funge da sistema di difesa aerea e missilistica. - L'elicottero CH-53K King Stallion per trasportare carichi pesanti di nuova generazione per il Corpo dei Marines degli Stati Uniti. - L'elicottero VH-92A prodotto per la missione di trasporto US Marine One. - Command, Control, Battle Management and Communications (C2BMC). Un programma per fornire supporto operativo aereo in difesa dei missili balistici. CH-53 KING STALLION
1.4 MODELLO DI BUSINESS Esplorazioni spaziali: rappresenta il 18% delle vendite totali. Questo segmento è impegnato nella ricerca, progettazione, sviluppo e produzione di satelliti, sistemi di trasporto spaziale e sistemi strategici sia offensivi che difensivi. I principali programmi dell’esplorazioni sono: - Il programma di deterrenza nucleare del Regno Unito gestito dalla joint venture AWE Management Limited (AWE). - Il Trident II D5 Fleet Ballistic Missile (FBM), un programma con la US Navy per l'unico missile balistico intercontinentale lanciato da sottomarino attualmente in produzione negli Stati Uniti - I programmi di sistema Space Based Infrared System (SBIRS) e Next Generation Overhead Persistent Infrared (Next Gen OPIR), che forniscono all'Air Force degli Stati Uniti capacità avanzate per gli allarmi missilistici. - L'Orion Multi-Purpose Crew Vehicle (Orion), un veicolo spaziale per la National Aeronautics and Space Administration (NASA) che utilizza la nuova tecnologia per le missioni di esplorazione umana oltre l'orbita terrestre bassa. L’Orion (nella figura sulla destra) è il programma di punta. È la navicella spaziale della NASA che porterà gli esseri umani nello spazio profondo. Nessun altro veicolo spaziale in fase di sviluppo ha la tecnologia necessaria per raggiungere queste distanze, come il supporto vitale, la navigazione, le comunicazioni, la schermatura dalle radiazioni e il più grande scudo termico del mondo. L’Orion potrebbe essere la prima navicella a portare degli umani su Marte. Nel frattempo trasporterà la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna nel 2024.
2. STORIA La Alco Hydro-Aeroplane Company fu fondata nel 1912 dai fratelli Allan e Malcom Loughead: il loro primo prodotto fu un idrovolante, ma visto che non ebbe successo di vendita, per ottenere un po' di guadagno lo impiegarono per trasportare a pagamento qualche passeggero. Questa compagnia fu poi rinominata, supportata da Burton Rodman e altri investitori, Loughead Aircraft Manufacturing Company e spostata a Santa Barbara, California. Il primo aereo della nuova azienda fu un idrovolante da 10 posti, l'F-1: volò la prima volta il 29 marzo del 1918 e il 12 aprile registrò un ottimo record volando da Santa Barbara a San Diego (340 km) in soli 181 minuti. Grazie a questo record, la Marina statunitense lo adottò. Con la fine della guerra, gli importanti ordini governativi cessarono: la costruzione di alcuni aerei sportivi e i lavori presi in sub-appalto non furono sufficienti, e la società venne liquidata nel 1921. Nel 1926, a seguito del fallimento della Loughead, Allan Loughead formò la Lockheed Aircraft Company (il cognome fu cambiato per evitare problemi di pronuncia) a Hollywood. La compagnia durò meno di tre anni, ma riuscì comunque a sviluppare e costruire il Lockheed Vega, la prima realizzazione di successo costruita in un cospicuo numero (128 esemplari): era un monoplano ad ala alta costruito in legno ed in grado di trasportare un pilota e 4 passeggeri. È noto soprattutto per aver impostato molti record (tra cui il primo volo transatlantico in solitaria compiuto da una donna). Fu progettato da Northrop e volò la prima volta il 4 luglio 1927. Verso la fine del 1927, Northrop progettò anche un aereo postale simile al Vega, l’Air Express, su commissione della Western Air Express, e adatto per essere impiegato negli spostamenti tra Salt Lake e Los Angeles. Dell'Express fu realizzata anche una variante, l’Explorer, pensata per il primo volo non-stop transpacifico verso il Giappone: entrambi gli esemplari costruiti però si schiantarono.
2.1 STORIA Nel 1928, Northrop lasciò definitivamente la Lockheed per fondare la sua propria azienda. Nel 1929 l'investitore della Lockheed Freed Keeler, che deteneva il 51% dell'azienda, decise di vendere l'87% delle azioni alla Detroit Aircraft, che continuò a costruire i Vega. Venne realizzato anche il Lockheed 8 Sirius. La versione successiva del Sirius, l’Altair, tra il 20 ottobre e il 4 novembre 1934 compì il primo volo sul Pacifico dagli Stati Uniti all'Australia. Un altro aereo di successo di quel periodo fu l’Orion, un monoplano in legno con carrello retrattile in grado di trasportare 6 passeggeri più il pilota. Entrò in servizio nel 1931 e venne impiegato anche durante la guerra civile spagnola nelle file repubblicane, oltre che in diverse compagnie aeree statunitensi. La Grande Depressione rovinò il mercato dell'aviazione e la Detroit Aircraft andò in bancarotta nel 1931. Un gruppo di investitori, capeggiato dai fratelli Robert e Courtland Gross, portò la compagnia fuori dalla curatela fallimentare nel 1932 e la acquistò per miseri 40.000$ La seconda guerra mondiale fu un'incredibile opportunità di crescita per la Lockheed: grazie agli enormi ordinativi militari, la produzione passò dalle poche centinaia di esemplari prodotti da quando fu fondata l'azienda, ai 19.000 prodotti durante il periodo bellico, ponendo la Lockheed al quinto posto tra i più grandi costruttori aeronautici statunitensi. Poco prima dell'inizio della guerra, la Lockheed, sotto la guida di "Kelly" Johnson, realizzò il P-38 Lightining per rispondere alla richiesta di un caccia-intercettore: era un aereo metallico bimotore con doppi timoni e carrello triciclo. Volò per la prima volta il 26 gennaio 1939 e fu il primo aereo a superare i 644 km/h e il primo a conoscere i problemi derivanti dall'avvicinarsi alla velocità del suono.
2.2 STORIA Dopo la fine della guerra, e soprattutto durante la guerra fredda, i progetti della Lockheed erano per la maggior parte di carattere militare. A partire dall’F-80 i progetti segreti della Lockheed furono sviluppati in un complesso chiamato "Skunk Works": il metodo di lavoro, su idea di Kelly Johnson, era quello di concentrare gli ingegneri più brillanti in posto isolato dove potessero concentrarsi su un singolo progetto. A partire dal 1º gennaio 1954 venne avviata una divisione dedicata ai missili (Missile Systems Division) che venne poi rinominata Lockheed Missile and Space Company (LMSC). La prima realizzazione fu il velivolo senza pilota da alta quota X- 7, realizzato per testare i motori ramjet. Dal 1956 iniziò la progettazione di satelliti da spionaggio per l'intelligence statunitense, e nel 1960, dopo numerosi fallimenti, venne lanciato con successo il primo satellite-spia, chiamato CORONA. Oltre a costruire satelliti sempre più perfezionati, la Lockheed si occupò anche dello stadio superiore del razzo Agena. La Martin Marietta, nata sua volta dalla fusione tra la Martin e la American Marietta , era l'azienda leader nel settore dell'elettronica dedicata alle industrie aerospaziali e della difesa. Il 29 agosto 1994 venne dato l'annuncio della fusione tra le due aziende, che divenne effettiva dal 15 marzo 1995, dando vita alla Lockheed Martin. La sede principale della nuova azienda venne stabilita a Bethesda, la stessa città del quarter generale della Martin Marietta; il primo amministratore delegato fu l'amministratore delegato della Lockheed, Daniel M. Tellep, seguito poi dall'AD della Martin Marietta, Norman R. Augustine. La nuova società si occupa dall'elettronica dei sistemi di bordo, alla progettazione e realizzazione di aerei, missili e veicoli spaziali ed altro ancora, con introiti stimati in circa 23,5 miliardi di dollari. (Fonte: Wikipedia)
3. SETTORE: Mercato di riferimento La domanda di attrezzature militari risulta in continuo aumento negli ultimi anni a causa del fatto che i governi di tutto il mondo si stanno concentrando sulla modernizzazione dell’inventario difensivo. L'incertezza e la persistente complessità dell'ambiente aumenteranno probabilmente la spesa per la difesa nei prossimi anni. Secondo una ricerca di Deloitte si prevede una crescita annuale composta di circa il 3% nel periodo 2019-2023, fino a raggiungere i 2,1 bilioni di dollari. La maggiore attenzione del governo statunitense al rafforzamento delle forze armate dovrebbe essere un motore di crescita chiave per i prossimi budget. È probabile che anche altre grandi nazioni, come Cina, Russia e India, si imbarchino in maggiori spese in attrezzature per la difesa. Anche le vendite militari statunitensi all'estero (quelle che più ci interessano) sono aumentate in virtù del clima geopolitico e questo probabilmente continuerà ad aiutare la performance del settore. Nel 2018, le vendite degli Stati Uniti agli alleati sono aumentate del 33% e nel 2019 sono rimaste stabili. Abbiamo visto però che già nei primi mesi del 2020 c’è stato molto fermento nei contratti stipulati. Tutto ciò continua a incrementare le opportunità di esportazione per gli appaltatori della difesa negli Stati Uniti. Inoltre, la svalutazione del dollaro potrebbe aiutare la crescita delle vendite all’estero, poiché alcune delle nazioni europee esportatrici di difesa potrebbero diventare più care sui prezzi.
3. SETTORE: Mercato di riferimento Un altro settore in forte crescita è quello dell’esplorazione spaziale. È probabile immaginare investimenti costanti in tecnologie e servizi spaziali nuovi, con finanziamenti provenienti dai governi. Attualmente, i ricavi nel mercato spaziale arrivano principalmente dalla produzione di satelliti utilizzati per l'osservazione e le comunicazioni, e dai veicoli di lancio utilizzati per posizionare questi carichi in orbita. Sebbene siano probabili nuove tecnologie e servizi spaziali, la maggior parte continuano ad essere nella fase di proof-of-concept e quindi probabilmente richiederanno fondi e sviluppi aggiuntivi prima di fornire servizi commerciali più ampi e ritorni economici. Il 2020 potrebbe essere un anno significativo per far crescere l'ecosistema spaziale, gettando le basi per un cambiamento più significativo nella prima parte del prossimo decennio. Il governo americano è attualmente preoccupato per le minacce rappresentate dalle armi anti-satellite (ASAT), e quindi per l'uso militare dello spazio. Sulla base della minaccia ASAT, gli Stati Uniti e altri paesi stanno aumentando gli investimenti in ricerca, tecnologia e servizi commerciali. Nel corso del prossimo anno, questi investimenti e cambiamenti organizzativi dovrebbero continuare, ma rimangono improbabili sviluppi significativi nell'uso militare dello spazio.
3. SETTORE: Competitor I principali competitor di Lockheed Martin li abbiamo individuati in Northorp Grumman (NOC), Boeing (BA), Raytheon (RTX) e SpaceX. Tuttavia l’azienda di Elon Musk non la considereremo in questo confronto visto che si occupa esclusivamente del segmento “spazio” e visto che non è quotata in borsa. Raytheon forse è l’azienda concorrente che più si è rafforzata nell’ultimo periodo per via della fusione con United Technology. La nuova compagnia unirà le competenze nell’aeronautica e nelle armi da difesa di Raytheon con la sicurezza informatica e tecnologia dell'informazione di United. Lockheed Martin spesso forma team con altre aziende concorrenti in diverse aree per fornire ai clienti la migliore combinazione di capacità specifiche. La cooperazione con i concorrenti è comune nel settore aerospaziale. Ad esempio, Boeing è un concorrente chiave, ma insieme le società possiedono e gestiscono Hellfire Systems. Lockheed ha un portafoglio di prodotti molto più diversificato rispetto ai concorrenti. È leader in ogni segmento e il suo F-35 gli ha permesso di raggiungere quella affidabilità che ricerca ogni governo che acquista materiale militare. La stessa Italia si è convinta ad acquistare ben 6 F-35, rendendo questo, il più costoso programma militare mai fatto. Dal punto di visto degli indicatori vedremo più avanti come Lockheed abbia una molto più alta redditività. Inoltre rispetto alle competitor ha un’ottima prevedibilità dei risultati finanziari, rendendola più appetibile per un long-term investor.
3. SETTORE: Provenienza Per questa diapositiva ci viene in aiuto il 10k dell’ultimo anno fiscale: Aeronautics MFC RMS Space Total Nel complesso, quindi su tutte le vendite di Lockheed Martin le USA Europa Medio Oriente Asia Pacifica Altro provenienze si spartiscono in questo modo: 2% USA 71,3%, Asia Pacifia 9,6%, Europa 9,8%, Medio Oriente 7,5% e 10% Altro 1,9%. 7% È quindi immediato capire quanto l’azienda sia esposta nel suo paese di origine. Soprattutto i ricavi del segmento “Spazio” sono dipendenti 10% dalle vendite statunitensi con circa l’85%. 71%
4. BILANCI: Conto Economico La costanza è una qualità che contraddistingue il conto economico di Lockheed Martin. I ricavi sono cresciuti praticamente sempre negli ultimi 10 anni ad un tasso del 3%, mentre considerando un orizzonte temporale minore, ovvero gli ultimi 5 anni, l’aumento delle vendite è più del doppio. Esattamente del 6,7%. Inoltre vista la natura del settore, i suoi risultati non risentono del ciclo economico e il ciclo operativo è principalmente a lungo termine. Infatti comprende molti tipi di contratti per la progettazione, lo sviluppo e la fabbricazione di prodotti attraverso diversi programmi di consegna. Di conseguenza, i risultati delle operazioni di un anno particolare, o il confronto anno su anno delle vendite e dei profitti, potrebbero non essere indicativi dei risultati operativi futuri. Il gross margin non è molto alto (14%) anche se negli anni è riuscita a migliorare notevolmente, migliorando l’efficienza e tagliando le spese superflue. Pensate che nel 2011 era di ben 6% di meno. Il costo del venduto contiene il grosso delle spese in generale: dai materiali (la maggior parte) alla manodopera, ai costi di subappalto e i costi per l'adempimento degli accordi di cooperazione industriale. Le spese operative, come avevamo detto, contano poco nei costi complessivi, quindi l’operating margin rimane di circa il 14%. Confrontandolo con i suoi competitor vediamo la vera forza di Lockheed: Rayton ha un margine del 2,9%, Boeing negativo e Northrop del 11%.
4. BILANCI: Conto Economico Per quanto riguarda la bottom line negli ultimi 5 anni abbiamo visto una forte crescita degli utili del 14,7% annuo, questo anche spinta dal Jobs Act che ha spostato l’imposta sul reddito delle società statunitensi dal 35% al 21%. Nel 2017 i profitti sono stati molto bassi, ciò è dovuto dal fatto che la società ha dovuto svalutare le attività fiscali di $ 1,9 miliardi per riflettere la stima dell’ impatto che la legge fiscale avrebbe avuto. Lockheed ha dovuto pagare un addebito una tantum di ben $1,9 miliardi portando così in quell’anno l’aliquota effettiva al 63,4% Tuttavia anche il margine ante imposte è aumentato da una media di 10,5% negli anni precedenti all’attuale 12,1%. 11% 70. 000,00 12% 59.812,00 Gli EPS sono cresciuti più che 53.762,00 60. 000,00 10% 10% 51.048,00 proporzionalmente alla crescita 46.132,00 47.248,00 9% 50. 000,00 8% degli utili per via del 40. 000,00 8% programma di riacquisto di 30. 000,00 6% circa l’1% delle azioni proprie 4% 4% ogni anno. È da notare che in 20. 000,00 10 anni ha acquistato circa il 10. 000,00 3605 5302 5046 6230 2% 2002 23% di tutte le azioni in 0,0 0 0% circolazioni 2015 2016 2017 2018 2019 Ricavi Utili Margine di profitto
4. BILANCI: Stato patrimoniale In Lockheed Martin vediamo subito come i soliti indicatori sulla salute finanziaria a primo impatto ci consiglierebbero di starle alla larga. Tuttavia bisogna fare delle considerazioni a riguardo: Lockheed Martin gode di una notevole stabilità nei proventi e soprattutto nei flussi di cassa. Inoltre il fatto che è il fornitore principale per la difesa del governo degli Stati Uniti, ci tutela da qualunque tipo di situazione pericolosa. La pensa così pure l’agenzia di rating Moody’s che le ha attribuito un rating di A3. Infatti alla fine del 2019 è stato fatto un upgrade da Baa1 ad A3, e successivamente confermato anche post-Covid19. Questo è quello che scrive Moody’s nel suo report: «Il rating A3 riflette l'aspettativa di Moody’s. Lockheed Martin manterrà la sua posizione di leader nel settore della difesa. Inoltre ci aspettiamo un forte free cash flow per gli anni a venire. L'azienda opera in aree importanti per gli sforzi pluriennali di modernizzazione del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, necessari per riguadagnare un vantaggio sugli altri Stati.» Tutto ciò permette alla società di prendere debito a basso costo, infatti nell’ultimo trimestre sono state emesse obbligazioni per un valore $1,2 miliardi ad un tasso di interesse tra l’1,8% e il 2,8% al fine di alleggerire le spese future pagando i debiti il cui onere è superiore (3,4%). Questa è un’attività vista di buon occhio dalle società di rating.
4. BILANCI: Stato patrimoniale Vediamo che la liquidità è pari a $2,86 miliardi, quasi il doppio del bilancio di Dicembre 2019. Questo perché preventivamente la società ha deciso di detenere più cash per affrontare l’instabilità economica che stiamo vivendo. Già solo attraverso la liquidità, l’azienda sarebbe capace di ripagare tutte le passività correnti, indicandoci una buona salute finanziaria. I cosiddetti indici di liquidità come il Current Ratio e il Quick Ratio hanno rispettivamente un valore di 1,3 e 1,1. Il debito a lungo termine è elevato: il rapporto ‘Long Term Debt/Equity’ è di 3,25, tuttavia il management si sta comportando molto bene nel gestirlo, come abbiamo visto nella precedente slide. Inoltre il debito è ben coperto dagli operating cash flow. Per intenderci si pensa che una copertura di almeno il 20% del debito sia adeguata, ma nel caso di Lockheed Martin arriviamo al 73,3%. Discorso analogo per l’Interest Coverage, l’EBIT (utili ante interessi e imposte) sono più di 13 volte le spese per interessi. Spesso molti investitori si concentrano solo ed esclusivamente ai soliti indici di salute del bilancio e scartano tutte quelle aziende che escono dai ranghi considerati ‘convenzionali’. In questa analisi mostriamo come un elevato debito, se gestito intelligentemente può essere persino un’arma in più.
4. BILANCI: Stato patrimoniale Per quanto riguarda gli indici di redditività, Lockheed sovrasta tutti i suoi avversari: Il ROE è addirittura del 181% grazie all’utilizzo della leva finanziaria che permette di avere un gran ritorno sul capitale. Questo è quello che intendiamo per uso intelligente del debito. I competitor hanno un Return on Equity del 33% per Boeing, negativo per Raython e del 25% per Northrop. Anche il ROI che si attesta al 42% è superiore di più di 300 punti base rispetto a quello dei suoi concorrenti. Debt/Equity 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 2015 2016 2017 2018 2019 -2000 Equity Debt
4. BILANCI: Rendiconto finanziario Il free cash flow negli anni è sempre aumentato, non ad un tasso alto ma molto stabilmente. L’unico anno in cui questa crescita non è avvenuta è stato nel 2018, ma per eventi inusuali quali il pagamento dei «defined pension plan» di $5 miliardi. Questa è stata una mossa strategica: ha effettuato una transazione di ripagamenti delle pensioni, motivata dall'approvazione del Tax Reform and Jobs Act. È stato deciso di accelerare i contributi al fine di sfruttare la detrazione fiscale più elevata che doveva scadere a settembre 2018. In qualunque caso il free cash flow negli ultimi 10 anni ha avuto una crescita del 10,8% annuo e negli ultimi 5 del 13%. Gli operating cash flow hanno seguito fedelmente i FCF visto che le spese in conto capitale sono rimaste stabili. Per quanto riguarda i flussi di cassa da attività d’investimento vediamo come le spese in conto capitale rimangano stabili con una leggera inflazione. La maggior parte di questi investimenti sono fatti per attrezzature e infrastrutture che sostengono i settori di business. Fanno parte delle spese in conto capitale anche tutti quegli oneri riguardanti la tecnologia informatica e le infrastrutture informatiche aziendali, inclusi i costi per lo sviluppo o l'acquisto di software. Nei flussi di cassa da attività finanziarie vediamo che sono stati spesi $2,5 miliardi per pagare dividendi e $1,2 miliardi nel riacquisto di azioni proprie. Questi sono due punti importanti: i dividendi attualmente danno un rendimento del 2,7% con un payout del 42,9%. Negli ultimi 10 anni hanno avuto un CAGR del 15% l’anno, crescendo ogni anno. Probabilmente tra qualche anno la troveremo tra le dividend aristocrats (crescita da più di 25 anni). Anche il programma di buyback è importante perché offre un rendimento più efficiente per le tasche degli investitori rispetto ai dividendi. In 10 anni sono state acquistate il 23% delle azioni in circolazione e da poco è stato annunciato un aumento del programma portandolo ad un ammontare di $3 miliardi
5. AZIONE Attualmente un’azione Lockheed Martin (LMT) ha un prezzo di $395, una capitalizzazione di $110 miliardi ed è quotata sul Nasdaq. Il PE di LMT è ad un valore molto interessante, visto anche storicamente. La media degli ultimi 5 anni è di 24,4, quindi attualmente ci troviamo ad un multiplo inferiore del 29%. Anche confrontandola con 25,5, che è la media del settore sembrerebbe sottovalutata. Il PS ratio è in linea con la sua media e il PB Value è molto più alto rispetto a quello dei concorrenti visto l’ammontare delle passività. È molto interessante notare come nonostante Lockheed non abbia in alcun modo risentito finanziariamente del Covid-19 (anzi ha aumentato i ricavi e utili YoY del 31%) ha sottoperformato sia lo S&P 500 (linea rossa) e il Nasdaq (linea arancione), rimanendo in territorio negativo. La performance di LMT è stata in linea con i settori industriali tradizionali. Il contrasto però è che i ricavi della maggior parte delle società industriali sono stati martellati dalla crisi economica, mentre i ricavi di Lockheed Martin no, anzi la crescita rispetto all’anno precedente è stata superiore di un colosso tech come Apple che ha avuto performance da urlo.
5.1 AZIONE Le quote della società sono detenute per il 78% da istituzionali e per il 22% dal pubblico generale. I maggiori azionisti sono State Street Global Advisors con il 15% delle quote e The Vanguard Group con circa l’8%. LMT è, inoltre, poco considerata dai venditori allo scoperto. La percentuale del flottante short è dello 0,77% e uno Short Interest Ratio, ovvero i giorni che servono a coprire le azioni venduto allo scoperto, di 1,6. Lockheed ha un Beta di 0,93. Questo è un coefficiente che misura il comportamento di un titolo rispetto al mercato, ovvero la variazione che un titolo storicamente assume rispetto alle variazioni del mercato. Perciò è meno volatile rispetto al mercato per via della sua stabilità e natura aciclica. In questo grafico vengono raffigurate le volatilità implicite di LMT (bianco) e BA (giallo)
6. PROSPETTIVE FUTURE E FATTORI DI RISCHIO Lockheed Martin ha mostrato anche in questa recente crisi quanto riesca, in periodi difficili, a operare ottimamente lo stesso. Nonostante le interruzioni legate al coronavirus, LMT è riuscita comunque a registrare una crescita impressionante nei suoi principali segmenti di business. I segmenti Aeronautica, MFC, Spazio e RMS sono cresciuti rispettivamente del 17%, 16%, 6% e 7%. Le prospettive sono rosee. Attualmente sta facendo passi da gigante nel segmento spaziale, che è uno dei mercati più in crescita del momento. Grazie anche all’interesse creato da aziende come SpaceX. Lockheed Martin insieme a Blue Origin sta lavorando al programma Orion, la navicella spaziale più sicura al mondo che è anche la candidata numero 1 per portare gli uomini su Marte. Nel frattempo porterà nel 2024 la prima donna sulla Luna. Gli Stati Uniti inoltre sembrano rimasti indietro nello sviluppo di armi ipersoniche rispetto a Russia e Cina. Nel 2018 il governo ha identificato Lockheed Martin come leader indiscusso nella ricerca sull'ipersonica e da allora ha ricevuto miliardi di premi per il suo sviluppo. L’ipersonico è di particolare importanza per gli appaltatori in questo momento, poiché dopo cinque anni di espansione dei budget del Pentagono, c’è la possibilità che la spesa militare diminuisca nei prossimi anni, il che significa che i leader militari dovranno fare delle scelte su quali programmi finanziare. Il team di Stock Brothers è convinto che Lockheed riuscirà a strappare il primo posto anche in questo ambito.
6.1 PROSPETTIVE FUTURE E FATTORI DI RISCHIO L’azienda ha anche appena firmato un accordo per la produzione di caccia F-16 da $62 miliardi che si estende per i prossimi anni. La portata di questo accordo è enorme se si pensano ai ricavi annuali ($59 miliardi). Ma perché va così di moda questo caccia? Uno dei motivi per cui l'F-16 rimane così popolare è il suo costo. Con un prezzo di circa 30 milioni di dollari, ha un prezzo minore dell’80% rispetto al suo concorrente ‘Sukhoi 27 Flanker’ sovietico. La mossa di Lockheed di iniziare a produrre l'F-16 in India, gli ha permesso di sconfiggere la concorrenza sul prezzo per anni. Diversamente da quello che si pensa, Lockheed Martin è anche tra le aziende più innovative del mondo. Sono molto avanti nell’intelligenza artificiale per la guida autonoma di velivoli da combattimento e di strategie multidominio. Posseggono inoltre una dei migliori sistemi di cybersecurity, ciò è fondamentale se ci si immagina un futuro di guerre informatiche e attacchi di hackeraggio di dati segreti. Tra le tante cose, ha sviluppato, attraverso un suo marchio rinominato Perforene, una membrana di grafene con l'obiettivo di applicarla alla desalinizzazione dell'acqua di mare. Sembrerebbe che questa tecnologia possa dare delle altissime prestazioni per la sua efficienza e per la riduzione dell'utilizzo dell'energia nel processo. Sarebbe una potentissima arma, questa volta però per sconfiggere la scarsità di acqua e per fare del bene nel mondo.
6.2 PROSPETTIVE FUTURE E FATTORI DI RISCHIO Il fattore di rischio più grande da tenere in considerazione è una possibile vittoria di Biden. Tuttavia, abbiamo studiato una serie di dati degli ultimi 60 anni raffiguranti ‘Spese in difesa/PIL Usa’ e le ‘Spese in difesa in valore assoluto’ per ogni anno e per ogni tipo di Presidente al governo (repubblicano o democratico): La media porta ad una spesa pari al 6% del PIL. Nel 2019 eravamo al 3% con $681 miliardi, che però non è il record, anzi contrariamente alla credenza comune non è di Trump il primato, ma bensì di un democratico, Obama, nel 2011 con $711 miliardi (4,58% PIL). Perciò statisticamente una vittoria di Biden non dovrebbe influenzare particolarmente i fondi al pentagono. Guardando invece, viste le prospettive economiche, quali sono stati gli impatti in situazioni di recessione: 72-73,1980, 81-82, 2008-2009 non è mai successo che è stata diminuita la spesa in difesa. Anzi nella recessione dei primi anni 80 la spesa è aumentata di quasi $45 miliardi. Inoltre, la Cina ha recentemente annunciato che sanzionerà Lockheed Martin a seguito delle vendite di armi a Taiwan. Con l'escalation del conflitto sul commercio e sulle rivendicazioni territoriali, Lockheed potrebbe trovarsi in una situazione difficile. Anche in questo caso però individuiamo l’altra faccia della medaglia: queste tensioni geopolitiche potrebbero aiutare a sostenere la domanda di Lockheed Martin. Dato il ruolo che l’azienda ha come fornitore chiave in tutto il mondo.
7. VALUTAZIONI INGRESSO Per lo studio del valore intrinseco utilizzeremo più modelli. Il primo è il Discounted Cash Flow, che consiste nell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati ad un tasso pari al costo medio ponderato del capitale. Abbiamo tradotto l’analisi qualitativa in valori quantitativi nei 5 anni di orizzonte di stima. Per gli anni successivi all’orizzonte di stima abbiamo ipotizzato una crescita del 2%. Abbiamo considerato un dividend yield del 2% annuo, nel 2021 nessuna crescita (rendimento solo dovuto al dividendo) per una possibile vittoria di Biden e un aumento della tassazione sui redditi. Inoltre visto il programma di buyback, una diminuzione del 1% annuo delle azioni in circolazione. Queste quindi sono le assunzioni: 2020 2021 2022 2023 2024 Con le seguenti previsioni abbiamo ottenuto Previsioni un valore attuale pari a $144 miliardi. Fatturato 5,7% 2,0% 4,0% 4,0% 4,0% Sottraendo i debiti finanziari e aggiungendo EBITDA Margin 14,7% 14,0% 14,0% 14,0% 14,0% EBIT Margin 12,9% 13,0% 13,0% 13,0% 13,0% la cassa otteniamo un valore dell’equity pari a CAPEX 2,5% 2,5% 2,5% 2,5% 2,0% $134,3 miliardi. Dividendo tale valore per il Tax Rate 15,0% 22,0% 22,0% 22,0% 22,0% numero complessivo di azioni in circolazione WC 3,8% 3,0% 3,0% 3,0% 3,0% otteniamo un valore per azione pari a $505. Di conseguenza, secondo il nostro metodo di valutazione, il titolo risulta essere sottovalutato, precisamente del 32,8%
7.1 VALUTAZIONI INGRESSO Il titolo risulta essere molto sottovalutato, tuttavia il rischio di una così alta concentrazione in così pochi clienti non ci permette di attribuirgli cinque stelle.
GRAFICO Come si può notare dal grafico il trend è rialzista dal 2013 ed ha fatto registrare una performance di circa il 350% date le quotazioni attuali. La trendline (retta color verde) si è comportata egregiamente durante il sell-off di marzo, bloccando così la discesa del prezzo e prendendo il ruolo di supporto dinamico. Vista la sua evidente importanza per i trader, la trendline potrebbe essere utilizzata per aprire posizioni nel caso ci dovesse essere un eventuale altro crollo Abbiamo tracciato diversi livelli chiave di prezzo che si sono rivelati interessanti nel tempo. Sebbene attraverso i fondamentali sentiamo di consigliarne l’acquisto già ora, con l’analisi tecnica ci piacerebbe che i corsi azionari raggiungessero i $362 circa così da permettere al titolo di ripartire con direzione i valori massimi ($440)
GRAFICO Abbiamo individuato la formazione di una tipica figura grafica chiamata ‘triangolo ascendente’. Tendenzialmente viene È evidente anche una divergenza considerato un pattern di continuazione, creatasi negli ultimi mesi tra il tuttavia in questo caso è stato rotto al prezzo e il RSI. Questo ci spiega la ribasso, ciò non ci porta ad essere positivi recente piccola discesa. sul titolo nel breve periodo.
8. CONCLUSIONI Seppur gestito in maniera ottimale, possiede un elevato debito. Le sue vendite hanno una concentrazione troppo alta, soprattutto con il governo degli USA. Operativamente potrebbe non risentire di una vittoria democratica alle presidenziali, tuttavia crediamo che potrebbe esserci un ritracciamento in Borsa Risulta molto sottovalutata sia attraverso i modelli di valutazione che con il confronto con le performance del mercato. Lavora in un settore aciclico e gode di una notevole stabilità dei flussi di cassa. Ha aumentato i dividendi ogni anno dal 2002 e ci aspettiamo una crescita anche per i prossimi anni. È l’azienda leader nel suo settore.
GRAZIE PER LA VISIONE stockbrothers.it info@stockbrothers.it stockbrothers.it
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