Nutrizione Artificiale: considerazioni cliniche e strategie applicative - Sergio Riso - Nutritional ...

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Nutrizione Artificiale: considerazioni cliniche e strategie applicative - Sergio Riso - Nutritional ...
Nutrizione Artificiale: considerazioni
cliniche e strategie applicative
Sergio Riso
Nutrizione Artificiale: considerazioni cliniche e strategie applicative - Sergio Riso - Nutritional ...
INTERVENTO NUTRIZIONALE
                                   - precocità e intensità-
• Ingesta stimate o previste inadeguate: nulla per os
  per > 1 settimana oppure < 60% del fabbisogno
  energetico per > 1-2 settimane
• Sondino naso-gastrico (Gastrostomia se prevista
  NE > 4 sett.)                                                       • Calorie: 25-30 kcal/kg/die
                                                                      • Proteine: 1.2-1.5 g pr/kg/die
                                                         Nutrizione
                                                         Enterale                         ESPEN 2017
                                                         (NE)
                                        Supplementi
                                        nutrizionali
                                        orali (ONS)

                     Counseling
                                         Monitoraggio
                                          dietistico e
                                          logopedico
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INTERVENTO NUTRIZIONALE
     - precocità e intensità-

                                                   Front Oncol 2021

                                Un supporto nutrizionale precoce
                                (OS, NE) riduce l’incidenza della
                                mucosite (grado 3/4), migliora lo
                                stato nutrizionale, la tolleranza ai
                                trattamenti, riduce le interruzioni
                                della CT/CT-RT e la probabilità di
                                ricovero
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La PEG: accesso enterale sicuro?
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PEG: COMPLICANZE

               Surg Endosc 2015
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PEG: COMPLICANZE

These data should help to alleviate concerns that have been expressed about
risks and benefits of PEG in this patient group.
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PEG: COMPLICANZE

                                           Head & Neck 2019

• 98 casi (80 regione cervico-cefalica)
• 37% (28/75 pazienti; 23 casi non specificato) presenza di metastasi a distanza sincrone
• Latenza: mediana 7 mesi, range 2-26 mesi

• Incidenza: 0.32% (studi con moderato rischio di bias); 0.05 % (studi con un basso rischio di
  bias). In conclusione probabilmente < 0.1%

• L’apparente maggior associazione agli stadi tumorali III-IV è in realtà conseguente alla
  maggior necessità di supporto nutrizionale artificiale in regimi CT-RT intensivi
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PEG: COMPLICANZE

                                                        Head & Neck 2019

Dall’analisi della “prevalenza d’utilizzo” di un metodo di posizionamento della PEG (“pull” vs altri)
rispetto alla “prevalenza di metastasi in sede di PEG” non emerge una correlazione statisticamente
significativa.
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PEG: COMPLICANZE

                                                        Head & Neck 2019

Ipotesi patogenetica (variabile per ogni paziente):

• impianto diretto (più probabile nei casi con periodo di latenza breve e metodiche di
  posizionamento che prevedono un doppio passaggio dell’endoscopio e della sonda attraverso il
  cavo orale, faringe ed esofago: es. tecnica pull)

• via linfoematogena (più probabile nei casi con periodo di latenza più elevato, metastasi a distanza
  sincrone, dopo utilizzo di metodiche diverse da quella «pull»)

I clinici, pertanto, non devono modificare la scelta del metodo di posizionamento della PEG sulla base
dell’ipotesi patogenetica di metastatizazione cutanea, ma piuttosto effettuare una attenta
sorveglianza dei segni/sintomi di questa rara complicanza per una corretta diagnosi e cura.
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•. 2020

                                         PEG: COMPLICANZE

          Ayesa SL. Eur J Nucl Med Mol                      Greaves JR. Nutr Clin Pract 2018
          Imaging 2020
Timing della NE:
approccio «preventivo» o «reattivo» ?
APPROCCIO «PREVENTIVO»
L’approccio «preventivo» (generalmente con PEG) può comportare:

 Minor calo ponderale
  Scolapio JS 2001; Piquet MA 2002; Beer KT 2005; Nguyen NP 2006; Wiggenraad RG 2007; Chang JH
  2009; Chen AM 2010; Rutter CE 2011; Silander E 2011; Assenat E 2011

 Minori interruzioni del trattamento
  Lee JH 1998; Beer KT 2005; Assenat E 2011

 Minori ospedalizzazioni per disidratazione/malnutrizione
  Lee JH 1998; Scolapio JS 2001; Piquet MA 2002; Rutter CE 2011; Assenat E 2011; Hughes BG 2013;
  Baschnagel AM 2014

 Miglior qualità di vita
  Beaver ME. 2001 ; Salas S. 2009; Silander E. 2011; Prestwich RJ. 2014
APPROCCIO «PREVENTIVO»

Il posizionamento “preventivo” di una sonda per NE (SNG/PEG) dovrebbe essere
fortemente considerato (raccomandazione 2 A) nei pazienti con:

• Severo calo ponderale: 5% in 1 mese o 10% in 6 mesi
• Presenza di disidratazione o disfagia severa, anoressia o dolore che interferiscono con la
  capacità di bere/alimentarsi adeguatamente
• Presenza di comorbidità che possono essere aggravate da disidratazione, deficit calorico o
  difficoltà di assunzione di terapia orale
• Aspirazione severa; aspirazione di grado moderato in soggetti anziani o con funzione
  cardiopolmonare compromessa
• Pazienti con probabile disfagia di lunga durata: es. RT ad alte dosi su campi larghi.
  Tuttavia devono essere presi in considerazione altri fattori di rischio per disfagia.
APPROCCIO «REATTIVO»

Per i pazienti, a basso rischio, può essere suggerito un monitoraggio
settimanale dietistico-logopedico (parallelamente alla gestione di
mucosite/dolore) .

Una NE “reattiva” (SNG o PEG, in funzione della durata presunta della NE)
può essere considerate in presenza di almeno due dei seguenti criteri:

• Previsione di ingesta inadeguate (< 60% del fabbisogno) per più di 10 gg
• Calo ponderale ≥ 5% in 1 mese
• Mucosite severa, odinofagia, disfagia severa
• Età > 60 anni
ESEMPIO DI MODELLO PREDITTIVO

                                                                           Oral Oncol 2019

                                                                                             • Modello predittivo
                                                                                               di NE > 90 gg
                                                                                             • Beneficio netto per
                                                                                               soglie di probabilità
                                                                                               tra 35 e 80%

Conclusion: The developed model can be used to select patients for proactive feeding tube placement during
primary CRT for HNC. The nomogram with easily obtainable parameters is a useful tool for clinicians to support
shared decision making regarding proactive tube placement.
«Dipendenza» dalla PEG ?
«DIPENDENZA» DALLA PEG

Un prolungato utilizzo della PEG o nulla per os > 1-2 settimane possono essere
causa di disfagia di lunga durata in seguito ad atrofia muscolare.
                                                      Rosenthal D. J Clin Oncol 2006

Nell’intento di prevenire il deterioramento della funzione deglutitoria i pazienti
dovrebbero essere incoraggiati a deglutire durante tutto il periodo di RT o RCT.
                                                       Platteaux N. Dysphagia 2010

Nella prevenzione dell’atrofia non ha importanza il tipo di bolo: il paziente può
semplicemente bere acqua durante la giornata.
                                                       Langmore S. Dysphagia 2012
«DIPENDENZA» DALLA PEG

                             Head & Neck 2019

           All’analisi multivariata, un basso indice di massa
           muscolare del collo (SMI), calcolato a partire
           dall’area muscolare a livello C3, si correla con una
           dipendenza prolungata (> 90 gg) dalla PEG

                       • Esercizi di potenziamento della
                         muscolatura deglutitoria
                       • Alimentazione orale ( proteine)

                PRIMA (PREABILITAZIONE) E DURANTE I TRATTAMENTI
JAMA Otolaryngol
                                                                                              Head Neck Surg
                                                                                                       2013

         402 pazienti
                                                                                              313 pazienti

                                                                                   39 % (no OS + Riab)

                                                              6 % (si OS + Riab)

I pazienti che si alimentano per os e che effettuano riabilitazione deglutitoria sono quelli che maggiormente
ritornano a dieta regolare e che a 12 mesi non sono più dipendenti dall’accesso enterale.
RIABILITAZIONE NUTRIZIONALE

DIETA PER DISFAGIA
Sulla base delle indicazioni foniatrico-logopediche elaborazione di schema dietetico nel rispetto alle caratteristiche
reologiche (consistenza, viscosità, coesione, omogeneità) ed organolettiche (temperature, sapore, colore) degli
alimenti, al fine di garantire una deglutizione sicura ed apporti nutrizionali adeguati.
SUPPLEMENTAZIONE PROTEICA: proteine «fast» e «slow»

                      Conclusions: Whey protein stimulates postprandial muscle
                      protein accretion more effectively than do casein and
                      casein hydrolysate in older men. This effect is attributed to
                      a combination of whey’s faster digestion and absorption
                      kinetics and higher leucine content.
                                                     Pennings B. Am J Clin Nutr 2011
PIANO NUTRIZIONALE INDIVIDUALE
RISCHIO   Valutazione                    Riabilitazione
                         Monitoraggio
 ALTO     dietistica e                   nutrizionale e
                         settimanale

                                                          MONITORAGGIO almeno per 12 mesi
          logopedica                      deglutitoria

             PEG
          preventiva

                                             SNG/PEG

          Valutazione
RISCHIO                   Monitoraggio          Os
          dietistica e
 BASSO                    settimanale
Nutrizione Enterale:
immunonutrizione?

                               Arginina

                       Nucleotidi         -3
IMMUNONUTRIZIONE
                                                                   Vasson MP. Clin Nutr 2014

                                                                      Capacità funzionale
         Capacità plasmatica antiossidante
                                                              Karnofsky index and WHO/ECOG score
Total Radical trapping Antioxidant Plasma (TRAP) and
    Trolox Equivalent Antioxidant Capacity (TEAC)

Nei pazienti sottoposti a CT-RT, l’immunonutrizione sembra in grado di migliorare la capacità plasmatica
antiossidante e la capacità funzionale (indice di Karnofsky e scala WHO/ECOG).
IMMUNONUTRIZIONE
       Talvas J Clin Nutr 2015

                                 Immunonutrizione

                                 NE standard

              L’immunonutrizione sembra migliorare la risposta delle
              cellule immunitarie attraverso la sovraespressione di
              alcuni geni codificanti per recettori chemiotattici,
              proteine e citochine anti-infiammatorie e per enzimi
              antiossidanti. L’organismo potrebbe così più facilmente
              adattarsi all’infiammazione sistemica e allo stress
              ossidativo indotto dalla CT-RT.
CONCLUSIONI
• Un supporto nutrizionale precoce e ad intensità crescente (OS,NE) è in grado di ridurre l’incidenza
  della mucosite (grado 3/4), migliorare lo stato nutrizionale, la tolleranza ai trattamenti, ridurre le
  interruzioni della CT/RT e la probabilità di ricovero

• La PEG rappresenta una via d’accesso enterale sicura, non gravata da complicanze severe

• Il posizionamento preventivo della PEG dovrebbe essere preso in considerazione nei pazienti ad
  alto rischio: es. malnutriti, disfagici

• Per i pazienti, a basso rischio, può essere suggerito un monitoraggio settimanale dietistico-
  logopedico (parallelamente alla gestione di mucosite/dolore)

• La dipendenza dalla PEG può essere ridotta attraverso una precoce ed adeguata (in particolare
  nell’apporto proteico) alimentazione orale, in associazione ad esercizi di potenziamento della
  muscolatura deglutitoria

• L’immunonutrizione enterale rappresenta una strategia di emergente interesse nell’ambito del
  trattamento nutrizionale di questi pazienti
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