NUTRIRSI BENE PER SENTIRSI IN FORMA - Dott.ssa Martina Hueller - Domenica 21 Maggio
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Domenica 21 Maggio NUTRIRSI BENE PER SENTIRSI IN FORMA le risposte per una corretta alimentazione Dott.ssa Martina Hueller m.dieteticaenutrizionehueller@gmail.com – Tel. 347.2916477 – www.dieteticaenutrizionehueller.com
ESERCIZIO AEROBICO vs ESERCIZIO ANAEROBICO ATTIVITA' AEROBICA: attività a bassa intensità e lunga durata (da 2'30" in poi) utilizza l’ossigeno per la combustione dei substrati energetici Ad esempio: la corsa,il ciclismo, il nuoto per i primi 20 minuti di allenamento come carburante energetico sono utilizzate le risorse di glicogeno e dopo questo ''tempo minimo'' verranno utilizzati i grassi. VANTAGGI: migliora le funzionalità cardiocircolatoria, respiratoria e metabolica, diminuisce gradualmente la frequenza cardiaca e aumenta la capacità respiratoria. ATTIVITA' ANAEROBICA: attività di breve durata con espressione della forza massimale NON utilizza l’ossigeno per la combustione dei substrati energetici utilizzano maggiormente gli zuccheri (glicogeno, CP e ATP) come carburante energetico VANTAGGI: aumento massa muscolare ed irrobustimento muscolatura, adattamenti metabolici e aumento della forza.
ESERCIZIO AEROBICO vs ESERCIZIO ANAEROBICO SPORT DA COMBATTIMENTO: lavoro muscolare aerobico-anaerobico-massivo La corsa e il salto della corda durante l’allenamento sono fondamentali per migliorare la capacità aerobica (smaltimento dell’acido lattico) che supporta e implementa la capacità anaerobica ossia un lavoro muscolare in assenza di ossigeno (utilizzata nel portare i colpi).
Il processo di affaticamento BIOCHIMICA DELL’ALLENAMENTO indotto dall’esercizio fisico viene compensato da una Induce uno serie di reazioni attraverso le STRESS FISICO quali l’organismo innesca un quando supera processo di la soglia limite Livello iniziale SUPERCOMPENSAZIONE performance Se lo stimolo con lo scopo di migliorare il non viene livello di prestazione ADATTAMENTO – RISPOSTA rinnovato originale. ai carichi e allo stress dell’allenamento l’organismo Le riserve metaboliche e le tende a tornare al varie strutture anatomiche livello sollecitate non tornano allo precedente stato iniziale ma lo 48 ore superano collocandosi ad un livello leggermente superiore. Riduzione della capacità funzionale = DANNO causato dall’allenamento Le capacità funzionali non sono Fase di affaticamento completamente ripristinate, ma se il RECUPERO AVVIENE IN MANIERA ADEGUATA si osserva un aumento delle capacità di prestazione
… l’attività fisica, la prestazione sportiva e la fase di recupero dopo l’esercizio sono favorite da una alimentazione ottimale (AMERICAN COLLEGE of SPORT MEDICINE – Nutrition and Athletic Performance) Gli atleti hanno bisogno di consumare energia adeguata per mantenere un buono stato di salute e massimizzare gli effetti del programma di allenamento in quanto apporti insufficienti di energia possono comportare: perdita di massa muscolare aumento del rischio di infortuni, malattie e affaticamento con PROLUNGAMENTO DEI TEMPI DI RECUPERO
MACRONUTRIENTI FABBISOGNI GIORNALIERI DI CARBOIDRATI dovrebbero costituire il 55-65% della nostra alimentazione. Per un atleta variano da 3 a 10 g/Kg di peso corporeo. FUNZIONE: materiale di riserva e fonte energetica primaria. I carboidrati consentono di: - mantenere i livelli di glucosio nel sangue durante l’esercizio fisico - preservare il glicogeno muscolare (più ci si allena, maggiore dovrebbe essere la quantità di alimenti ricchi in carboidrati necessari per evitare di esaurire le scorte)
FOCUS: INDICE GLICEMICO Di glucosio a disposizione ne abbiamo poco, tutto depositato in GLICOGENO contenuto principalmente nei muscoli (utilizzato all’interno del muscolo) e nel fegato (immesso nel sangue come glucosio). Il calo di glicogeno nel muscolo = senso di fatica, quindi è fondamentale ricostruire totalmente le riserve di glicogeno al termine dell’allenamento o di una gara tenendo in considerazione l’indice glicemico degli alimenti che assumiamo nel pasto L‘INDICE GLICEMICO (IG) è un sistema di classificazione numerica utilizzato per misurare la velocità di digestione e assorbimento dei cibi contenenti carboidrati e il loro conseguente effetto sulla glicemia, cioè sui livelli di glucosio nel sangue. - nel PASTO/SPUNTINO PRE –WO: carboidrati a basso indice glicemico (cereali o farine integrali) - nel PASTO/SPUNTINO POST-WO: carboidrati ad alto indice glicemico (riso, patate, frutta) N.B. sono necessarie dalle 48 alle 72 ore ma ricostruirle in 1 giorno è possibile o con la nutrizione o con l’allenamento
FABBISOGNI GIORNALIERI DI PROTEINE dovrebbero costituire il 15 – 20 % della nostra alimentazione. Per un atleta di forza variano da 1,6 a 1,7 g/Kg di peso corporeo. N.B. queste quote possono essere raggiunte e soddisfatte attraverso la sola alimentazione, SENZA l’uso di integratori di proteine o aminoacidi FUNZIONE: strutturale, immunitaria, ormonale, enzimatica, contrattile, energetica Le proteine sono formate da una o più catene di amminoacidi. Gli aa alimentari sono 20, tra cui 8 sono noti come AMMINOACIDI ESSENZIALI , questi sono essenziali perché possono essere ottenuti solo dal cibo assunto e se non si ottengono dalla dieta, il nostro corpo cercherà di sintetizzarli degradando il muscolo scheletrico (catabolismo).
FABBISOGNI GIORNALIERI DI GRASSI L’apporto di grassi dovrebbe variare dal 25 al 30 % del totale apporto calorico, pari circa a 1,1 g/Kg di peso corporeo. ATTENZIONE: consumare meno del 20 % di energia derivante da grassi NON ha effetti benefici sulla prestazione. FUNZIONI: fonte di energia a lenta utilizzazione : il muscolo in caso di necessità utilizza gli acidi grassi a lunga catena a scopo energetico veicolano le vitamine liposolubili : A, D, E, K veicolano gli acidi grassi essenziali : acido linoleico (ω6) e acido α- linolenico (ω3)
FOCUS: OMEGA 3 L‘ACIDO α- LINOLENICO o ω3 è definito acido grasso essenziale in quanto deve essere introdotto necessariamente con l’alimentazione dal momento che il nostro organismo non è in grado di sintetizzarlo. Principali fonti di omega 3: olio di fegato di merluzzo, salmone e pesce azzurro, semi di lino, noci, verdure a foglia verde (in piccole quantità) Gli OMEGA 3 sono in grado di: favorire il ripristino dei parametri metabolici come la pressione sanguigna, la trigliceridemia e l’iperglicemia supportare la funzione cognitiva e proteggono dalla degenerazione del sistema nervoso proteggere dall’aterosclerosi e dalle trombosi modulare importanti reazioni cellulari come l’infiammazione = RIDURRE IL RISCHIO DI INFORTUNI (Arcelli)
Gli acidi grassi OMEGA 3 sono in grado di ridurre la produzione di citochine IL 6 e di aumentare le prostaglandine (della serie 1) con effetto antinfiammatorio
MICRONUTRIENTI MINERALI: CALCIO – MAGNESIO – POTASSIO - FERRO – IODIO – ZINCO VITAMINE: N.B. NON SONO NECESSARI INTEGRATORI IDROSOLUBILI (gruppo B + C) VITAMINICI E MINERALI SE SI SEGUE UN’ALIMENTAZIONE VARIATA LIPOSOLUBILI (A, D, E, K) Gli atleti con maggior rischio di carenze di micronutrienti sono: donne e anziani o soggetti con stati patologici vegetariani, vegani o intolleranze alimentari elevati carichi allenanti e/o competizioni ravvicinate possibile CARENZA DI MINERALI quali: … possibile CARENZA DI VITAMINE CLORURO DI SODIO perdita con la sudorazione Le uniche evidenze scientifiche sul miglioramento della FERRO: “anemia da sport” perdite di ferro dovute ad una performance a seguito di una supplementazione maggiore usura dei globuli rossi e conseguente rottura degli vitaminica riguardano la VITAMINA E, BETACAROTENE stessi (bassi livelli di emoglobina, inferiore a 1.5 g/dL) (antiossidanti) e VITAMINA C (riduce problemi respiratori)
FABBISOGNO IDRICO La DISIDRATAZIONE è un deficit di acqua superiore al 2-3 % del peso che influisce negativamente sulla prestazione atletica (es. una riduzione del 5% del peso corporeo con sudorazione, compromette la performance del 30%) un’adeguata assunzione di liquidi prima, durante e dopo l’esercizio è importante per la salute e per prestazioni ottimali. LO SCOPO DI BERE E’PREVENIRE LA DISIDRATAZIONE - PRIMA DELL’ESERCIZIO: 400-600 ml nelle 2-3 ore precedenti - DURANTE L’ESERCIZIO: 150-300 ml ogni 15-20 min - DOPO L’ATTIVITA’: vanno reintegrati fino al 150 % del peso perso durante l’attività sportiva intensa
CONDIZIONI FONDAMENTALI DA CONSIDERARE nella DIETA dello SPORTIVO ALIMENTAZIONE QUOTIDIANA ALIMENTAZIONE nei giorni di oltre a tener conto di cosa vuol dire ALLENAMENTO mangiare sano bisogna fare riferimento a: - DIVERSA FASE DI PREPARAZIONE FISICA IN CUI fa riferimento a 3 momenti importanti: SI TROVA L’ATLETA - PASTO/SPUNTINO PRE WO - DIVERSA TIPOLOGIA DI ALLENAMENTO GIORNALIERO - RAZIONE D’ATTESA IDRICA/GLUCIDICA - NUMERO E DURATA DEGLI ALLENAMENTI - PASTO/SPUNTINO POST WO SETTIMANALI - NORMO/SOVRAPPESO DEL SOGGETTO - EVENTUALI PATOLOGIE/CARENZE
ALIMENTAZIONE QUOTIDIANA FONTE di CARBOIDRATI: - CEREALI INTEGRALI: farro, orzo, kamut, segale,avena, miglio, bulgur, riso rosso, venere e basmati - PSEUDOCEREALI: quinoa, amaranto, g. saraceno FONTE di GRASSI positivi: FONTE di PROTEINE: - OLIO EVO - LEGUMI (almeno 2 volte a settimana) - FRUTTA SECCA: noci, mandorle, pistacchi.. - CARNE BIANCA (dalle 2 alle 3 volte a settimana) - SEMI OLEOSI: zucca, lino.. - CARNE ROSSA (max 1 volta a settimana) - PESCE MAGRO (dalle 2 alle 3 volte a settimana) FONTE di FIBRE, VITAMINE E MINERALI: - PESCE SEMIGRASSO (almeno 1 volta settimana) - FRUTTA FRESCA - UOVA (max 2 intere) - VERDURE di STAGIONE - AFFETTATO (max 1 volta a settimana) - FORMAGGIO (max 1-2 volte a settimana)
NUTRIENT TIMING Rispetto all’allenamento o alla gara, una delle peculiarità della nutrizione sportiva è la COMPOSIZIONE e la TEMPISTICA dei PASTI che devono essere modulate, tenendo conto dell’ORARIO di ALLENAMENTO o GARA. Ciò al fine di: - ottimizzare i processi digestivi e ridurre i disturbi gastrointestinali; - Fornire i substrati più idonei ad un ottimale recupero muscolare dopo la stessa
ALIMENTAZIONE GIORNI DI ALLENAMENTO PRE- ALLENAMENTO: - l’assunzione di CARBOIDRATI a BASSO INDICE GLICEMICO per mantenere il più possibile la glicemia ed ottimizzare le riserve di glicogeno - Fornire una quantità moderata di PROTEINE - i GRASSI e le FIBRE per facilitare lo svuotamento gastrico: pasto leggero e facilmente digeribile
DURANTE L’ALLENAMENTO: Fornire una RAZIONE D’ATTESA IDRICA ed eventualmente GLUCIDICA. - La componente liquida provvederà a correggere la disidratazione - La componente glucidica contribuirà a fornire un’ulteriore quota di energia di pronto impiego utile a risparmiare il glicogeno muscolare PASTO POST ALLENAMENTO: Deve prevedere un adeguato apporto energetico e di carboidrati per ripristinare il glicogeno muscolare e assicurare un rapido recupero: - Assunzione di CARBOIDRATI ad ALTO INDICE GLICEMICO che aumentano i livelli di glicogeno muscolare - non sottovalutare l’assunzione di PROTEINE che ha come obbiettivo principale la sintesi di nuove proteine muscolari
ESEMPIO SPUNTINI PRE ALLENAMENTO yogurt greco + frutta secca o semi oleosi + frutta disidrata oppure 1 pacchetto di crackers integrali + quadratini di grana padano oppure 1 fetta di pane di segale + prosciutto crudo DOP oppure 100 g di ricotta + 1 cucchiaino di miele e cannella o cacao amaro ESEMPIO PASTO POST ALLENAMENTO carne bianca o pesce magro + contorno di verdura + pane comune oppure Minestrone con riso carnaroli + frittata con verdure oppure Trancio di salmone in crosta di patate + contorno di verdura
INTEGRAZIONE quello che davvero conta… BCAA: sono i 3 aminoacidi ramificati (leucina, isoleucina, valina in rapporto 2:1:1 o 4:1:1), vengono direttamente metabolizzati dal muscolo, senza dover subire metabolizzazione gastrica. Utili per la loro funzione anticatabolica (mantenimento del muscolo) e nell’ottimizzare i tempi di recupero. ASSUNZIONE CONSIGLIATA: 1/3 pre attività + 2/3 post attività calcolati su 1 g x 10 Kg di peso corporeo es. peso 90 Kg = 9 g di BCCA – 3 g pre attività + 6 g post attività PROTEINE IN POLVERE: la loro funzione prioritaria è permettere l’accrescimento della massa muscolare. 1. PROTEINE DEL SIERO DEL LATTE (WHEY) le più efficaci sulla composizione corporea e in ambito clinico Esistono in 3 forme: - concentrate: possono creare disturbi intestinali per l’alta presenza di lattosio e di grassi (meno costose) - isolate: miglior tolleranza ed efficacia di quelle concentrate - idrolizzate: trattate con enzimi, digeribilità ottimale e massimizzano l’effetto ipertrofico N.B. è bene consumarle nel post allenamento visto il loro elevato potere insulinemico (se assunte nel pre-workout il rischio è di trovarsi in ipoglicemia in fase di allenamento) 2. CASEINE: proteine del latte a più lento assorbimento. Valore biologico inferiore alle whey e altamente allergizzanti. Utilizzate più come anticatabolico che come ipertrofico.
3. PROTEINE DELL’UOVO: ottima composizione amminoacidica. Altamente allergizzanti e vanno utilizzate da cotte (per pancake o porrige) 4. PROTEINE DELLA CARNE (beef protein): un bassissimo apporto di grassi unito ad un’alta concentrazione di amminoacidi utili al recupero e all’ipertrofia muscolare. Non ci sono informazioni chiare sul metodo di produzione. 5.PROTEINE VEGETALI: usate dagli atleti vegani o per atleti con infiammazioni intestinali o coliche Basso valore biologico (75 % contro il 100% delle Whey), cattiva solubilità e cattivo sapore. TIPOLOGIE: - proteine della soia: meno costose e più diffuse, ma non consigliabili a livello salutistico (comportano rischi per la tiroide, per la fertilità e per l’autoimmunità) - proteine della canapa: sono le migliori tra le proteine vegetali - proteine del riso - proteine del pisello E’ bene ricorrere ad un’integrazione proteica quando ce ne sia davvero la necessità… sia dal punto di vista di PRATICITA’ nell’organizzazione degli spuntini, sia dal punto di vista ECONOMICO (dover comprare tanti prodotti di buona qualità è economicamente più dispendioso rispetto a 30 g di proteine in polvere) e dal punto di vista SENSORIALE (su pesi elevati, dover assicurare una certa quota proteica vuol dire preparare piatti, poco in linea con la gradevolezza della preparazione).
INTEGRAZIONE facciamo chiarezza… CREATINA: mirata all’ipertrofia muscolare. La creatina viene normalmente prodotta dal nostro fegato e immagazzinata. EFFETTI: energetico = serve a produrre ATP in movimenti veloci ed esplosivi (più utile al velocista più che a un maratoneta) ipertrofico = crea ritenzione di liquidi (appannamento del muscolo) DOSE MEDIA di Creatina monoidrato: 2-3 g prima e 2-3 g dopo l’allenamento con pesi CARNITINA: favorisce l’ossidazione dei grassi, permette di avere un aspetto più asciutto contrastando l’appannamento del muscolo da ritenzione di liquidi. La carnitina è un trasportatore prodotto dal nostro corpo per trasportare gli acidi grassi a lunga catena all’interno del mitocondrio per utilizzarli a scopo energetico. Alcuni studi dimostrano come l’integrazione aggiuntiva con carnitina non ne aumenta la concentrazione dei muscoli Acetil L-carnitina (ALCAR): utile per la perdita di peso, abbinata a una dieta adeguata e a WO mirati L-carnitina L-tartarato (LCTC): utilizzata nel recupero di atleti di resistenza (corsa, bici) DOSE MEDIA: 1,5 -2 g al gg (preferibilmente in un pasto ricco di CHO) con 30 gg di assunzione e 2-3 settimane di scarico
CAFFEINA: utilizzata nel pre-workout come stimolante energetico per la sua azione sul sistema cerebrale. Ma risulta anche un eccitante per l’intestino e per il cuore: può causare spasmi intestinali indesiderati o un effetto tachicardico. Inoltre può provocare un effetto rebound durante l’allenamento, producendo una falsa sensazione di energia immediata GLUTAMMINA: aminoacido cosiddetto «condizionatamente essenziale» vale a dire che il nostro corpo è in grado di produrlo solo in caso di attività intensa = convinzione che aiuti ad accrescere il muscolo. In realtà ci sono pochi studi che dimostrano il suo effetto stimolante sull’ormone della crescita solo su atleti di endurance.
“Lo Sport consiste nel delegare al corpo Alcune delle più elevate virtù dell’animo” Jean Giraudoux, Lo Sport, 1924 Grazie per l’attenzione
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