Novità normative 2019 - La futura evoluzione delle norme su circuiti di comando di sicurezza, manuali di istruzione e macchine per lavorazioni ...
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Novità normative 2019 La futura evoluzione delle norme su circuiti di comando di sicurezza, manuali di istruzione e macchine per lavorazioni meccaniche
Parti dei circuiti di comando legate alla sicurezza ISO/CD 13849-1:2019: Safety of machinery – Safety- related parts of control systems – Part 1: General principles for design
Scopo della norma ISO/CD 13849-1:2019 Gli esempi e le basi per la maggior parte dei contenuti si basano su macchine fisse in un’applicazione di fabbrica. Tuttavia, altre macchine non sono escluse. L’intento della norma è di essere utilizzata in per differenti tipologie di macchinari e come base per sviluppatori di norme di tipo C. Nella stima del rischio è presente una varianza a causa della natura soggettiva dei criteri di valutazione. Le norme di tipo C possono avere metodi di stima del rischio più specifici per specifiche applicazioni della macchina, che possono essere di natura meno soggettiva. Pertanto, l’uso della metodologia contenuta nella norma ISO 13849-1 dovrebbe essere considerato come una guida per la progettazione delle parti legate alla sicurezza del sistema di comando piuttosto che come un requisito rigoroso. © Quadra s.r.l. - 3 Novità normative 2019 – 06/2019
Processo di valutazione e riduzione dei rischi ISO/CD 13849-1:2019 Solo le parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza rientrano nel campo di applicazione della norma ISO 13849-1. © Quadra s.r.l. - 4 Novità normative 2019 – 06/2019
Campo di applicazione ISO/CD 13849-1:2019 La norma si applica a SRP/CS aventi modalità a richiesta elevata o continua, indipendentemente dalla tecnologia e dalla fonte di energia utilizzate (ad esempio, elettrica, idraulica, pneumatica, meccanica) Modalità a richiesta elevata o continua: modalità di funzionamento in cui la frequenza delle richieste ad una SRP/CS è più di una all’anno o la funzione di comando legata alla sicurezza mantiene la macchina in stato di sicurezza in quanto parte del funzionamento normale. Modalità a richiesta bassa: modalità di funzionamento in cui la frequenza delle richieste ad una SRP/CS non è più di una all’anno. La norma ISO 13849-1 non contiene requisiti relativi alla ‘IT-security’, che sono trattati nel rapporto tecnico ISO/TR 22100-4:2018: Safety of machinery. Relationship with ISO 12100. Part 4: Guidance to machinery manufacturers for consideration of related IT-security (cyber security) aspects. © Quadra s.r.l. - 5 Novità normative 2019 – 06/2019
Definizioni ISO/CD 13849-1:2019 Esclusione del guasto: esclusione di alcuni guasti all’interno di una SRP/CS, se ciò può essere giustificato per la loro improbabilità e il loro contributo trascurabile all’affidabilità della SRP/CS. Guasto da causa comune (CCF): Guasto, derivante da uno o più eventi che causano guasti concomitanti di due o più canali separati in un sistema a più canali, con conseguente guasto del sistema. Specifica dei requisiti della sicurezza (safety requirement specification, SRS): specifica contenente i requisiti per le funzioni di sicurezza che devono essere eseguite dal sistema di comando legato alla sicurezza in termini di caratteristiche delle funzioni di sicurezza (SF) e gli associati livelli di prestazioni richiesti. Misura per la riduzione del rischio (misura di protezione): azione o mezzo per eliminare pericoli o ridurre rischi. © Quadra s.r.l. - 6 Novità normative 2019 – 06/2019
Definizioni ISO/CD 13849-1:2019 Principio di sicurezza ben provato: principi che si sono rivelati efficaci nella progettazione o integrazione di sistemi di comando legati alla sicurezza in passato, per evitare o controllare guasti o guasti critici che possono influenzare le prestazioni di una funzione di sicurezza i principi di sicurezza sviluppati recentemente possono essere considerati equivalenti ai “ben provati” se sono verificati utilizzando principi che dimostrino la loro idoneità e affidabilità per le applicazioni relative alla sicurezza; i principi di sicurezza ben provati sono efficaci non solo contro i guasti casuali dell’hardware, ma anche contro i guasti sistematici che possono insinuarsi nel prodotto ad un certo punto nel corso del ciclo di vita del prodotto, ad esempio guasti che si verificano durante la progettazione, l’integrazione, la modifica o il deterioramento del prodotto. Componente ben provato: un “componente ben provato” per un’applicazione legata alla sicurezza è un componente che è stato: ampiamente utilizzato in passato con risultati positivi documentati in applicazioni simili, ad esempio indicati come componenti ben provati negli allegati informativi della norma ISO 13849-2, realizzato e verificato utilizzando principi che ne dimostrano l’idoneità e l’affidabilità per applicazioni legate alla sicurezza. La decisione di accettare un particolare componente come “ben provato” dipende dall’applicazione, ad esempio a causa delle influenze ambientali. I componenti elettronici complessi (per esempio PLC, microprocessore, circuito integrato dedicato a una applicazione specifica) non possono essere considerati equivalenti a quelli “ben provati”. © Quadra s.r.l. - 7 Novità normative 2019 – 06/2019
Definizioni ISO/CD 13849-1:2019 Sottosistema: entità che risulta da una scomposizione di SRP/CS. Un sottosistema può essere parte di una o più SRP/CS, ad esempio la stessa combinazione di contattori può essere utilizzata per de-energizzare un motore in caso di rilevamento di una persona in una zona pericolosa e anche in caso di apertura di un riparo di sicurezza. Per definizione, un guasto pericoloso di qualsiasi sottosistema comporterà la perdita dell’intera funzione di sicurezza. Elemento del sottosistema: parte di un sottosistema comprendente un componente singolo o qualsiasi gruppo di componenti non completamente in grado di svolgere una funzione di sicurezza. Un elemento del sottosistema può comprendere hardware e software, ad esempio sensore, contattore. Sotto funzione di sicurezza: parte di una funzione di sicurezza il cui guasto può comportare il fallimento della funzione di sicurezza. Esempio: sotto funzioni di sicurezza in accordo alla norma EN 61800-5-2 possono essere STO (Safe Torque Off), SS1 (Safe Stop 1), ecc. Canale: elementi o gruppi di elementi che implementano indipendentemente una funzione di sicurezza o parte di essa. © Quadra s.r.l. - 8 Novità normative 2019 – 06/2019
Definizioni ISO/CD 13849-1:2019 Persona esperta: persona che può giudicare il lavoro assegnato e riconoscere i possibili pericoli sulla base della formazione professionale, delle conoscenze, dell’esperienza e della conoscenza delle attrezzature pertinenti. Diversi anni di pratica nel settore tecnico pertinente possono essere presi in considerazione nella valutazione della formazione professionale. Frazione di guasti pericolosi (ratio of dangerous failures RDF): frazione della percentuale di guasto globale di un elemento che può provocare un guasto pericoloso. Tempo medio tra guasti (mean time between failure MTBF): valore atteso del tempo di funzionamento tra guasti consecutivi. © Quadra s.r.l. - 9 Novità normative 2019 – 06/2019
Informazioni richieste ISO/CD 13849-1:2019 Sono necessarie le seguenti informazioni: risultati della valutazione del rischio; informazioni per tutte le funzioni di sicurezza ritenute necessarie per il processo di riduzione del rischio per ciascun pericolo, compreso; descrizione dettagliata di ciascuna funzione di sicurezza; determinazione del livello di prestazione richiesto (PLr) per ciascuna funzione di sicurezza. Queste informazioni possono già essere presenti nelle norme di tipo C applicabili. © Quadra s.r.l. - 10 Novità normative 2019 – 06/2019
Progettazione di SRP/CS ISO/CD 13849-1:2019 Per la progettazione di SRP/CS possono essere utilizzati sottosistemi validati in accordo alla ISO 13849-1 o alla IEC 62061 o alla IEC 61508 o ad altre norme di prodotto (ad esempio IEC 61496-2). © Quadra s.r.l. - 11 Novità normative 2019 – 06/2019
Progettazione di SRP/CS ISO/CD 13849-1:2019 I sottosistemi di SRP/CS possono svolgere funzioni di sicurezza e funzioni di comando standard. © Quadra s.r.l. - 12 Novità normative 2019 – 06/2019
Specifica dei requisiti della sicurezza ISO/CD 13849-1:2019 Precisato che le funzioni operative (ad esempio avviamento, arresto normale) possono anche essere funzioni di sicurezza, ma ciò può essere accertato solo dopo aver effettuato una valutazione completa del rischio sulla macchina. Aggiunto che la specifica deve contenere: breve descrizione / titolo della funzione di sicurezza per avere un riferimento chiaro; l’evento iniziale che attiva la funzione di sicurezza; il livello di prestazione richiesto (PLr) per ogni funzione di sicurezza; il tempo di risposta della macchina per raggiungere uno stato sicuro; tutte le interfacce tra le funzioni di sicurezza e tra le funzioni di sicurezza e qualsiasi altra funzione non di sicurezza; se necessario, reazioni alternative per portare la macchina in uno stato sicuro in caso di guasto in un canale funzionale, compreso il modo in cui viene mantenuto uno stato sicuro fino alla riparazione del guasto (ad esempio la pompa idraulica può essere disattivata per arrestare il movimento di un cilindro in caso di un guasto rilevato in una valvola); il tasso di richiesta o la frequenza delle operazioni; aspetti ergonomici, in modo che l’operatore non sia tentato di agire in modo pericoloso; limiti di utilizzo in relazione alle condizioni ambientali. © Quadra s.r.l. - 13 Novità normative 2019 – 06/2019
Requisiti per le funzioni di sicurezza ISO/CD 13849-1:2019 Ripristino manuale Per la funzione di ripristino manuale, il requisito è stato cambiato da: essere abilitata solo disinserendo l’attuatore dalla sua posizione di eccitazione (on) a: essere abilitata da un cambiamento del segnale Se il “ripristino manuale” svolge funzioni di sicurezza (ad esempio per prevenire un avvio inatteso) deve essere determinato un PLr. Non è sempre necessario che il PLr della funzione di ripristino sia lo stesso della funzione di sicurezza associata. © Quadra s.r.l. - 14 Novità normative 2019 – 06/2019
Requisiti per le funzioni di sicurezza ISO/CD 13849-1:2019 Funzione di comando locale È stato aggiunto il seguente requisito: il sistema di comando deve essere progettato in modo che l’azionamento di comandi da postazioni di comando differenti non causi situazioni pericolose; può essere necessario precludere l’uso di altri comandi quando viene utilizzato il comando locale. Funzione di inibizione (muting) È stata richiamata la norma IEC 62046 “Sicurezza del macchinario. Applicazione dei dispositivi di protezione per rilevare la presenza delle persone” per la realizzazione di questa funzione. Tempo di risposta È stato tolto il paragrafo relativo al tempo di risposta. © Quadra s.r.l. - 15 Novità normative 2019 – 06/2019
Requisiti per le funzioni di sicurezza ISO/CD 13849-1:2019 Selezione della modalità di funzionamento Solo una modalità di funzionamento deve essere attiva in qualsiasi momento; la modalità di funzionamento selezionata deve essere chiaramente identificabile o indicata; la selezione della modalità di funzionamento non deve avviare il funzionamento della macchina, deve essere richiesta l’attuazione di un comando di avvio separato; devono essere attivate le funzioni di sicurezza e/o le misure di protezione necessarie per la modalità di funzionamento selezionata (ad esempio la funzione di comando locale ad azione mantenuta e di limitazione della velocità di movimento); altre funzioni di sicurezza e/o misure di protezione non necessarie per la modalità di funzionamento selezionata possono essere disattivate (ad esempio gli interblocchi delle porte di accesso alle zone pericolose); Le funzioni di sicurezza devono raggiungere il PL richiesto in accordo alla valutazione dei rischi per la selezione della modalità di funzionamento. © Quadra s.r.l. - 16 Novità normative 2019 – 06/2019
Determinazione del PL senza MTTFD ISO/CD 13849-1:2019 Se per componenti di ingresso e uscita meccanici, idraulici, pneumatici, elettroidraulici o elettropneumatici non sono disponibili dati sull’affidabilità specifici per tale applicazione o il metodo di buona pratica ingegneristica dell’allegato C.2 non è applicabile, il fabbricante della macchina può valutare il PL senza alcun calcolo del MTTFD. Come assunzione del caso peggiore il valore di T10D è limitato a 10 anni. PFHD (1/h) Cat. B Cat. 1 Cat. 2 Cat. 3 Cat. 4 PL b 510-6 • O O O O PL c 1,710 -6 — •1* •1* O O PL d 2,910 -7 — — — •1* O PL e 4,710-8 — — — — •1* • La categoria applicata è raccomandata. O La categoria applicata è opzionale. — La categoria non è consentita. 1* Si devono utilizzare componenti ben provati e principi di sicurezza ben provati. © Quadra s.r.l. - 17 Novità normative 2019 – 06/2019
Determinazione del PL senza MTTFD ISO/CD 13849-1:2019 Logica (ad esclusione dei componenti elettronici) Quando non sono disponibili dati relativi al MTTFD un approccio conservativo di 10 anni può essere assunto per le categorie B, 2 e 3. Per la categoria 1 può essere assunto un MTTFD di 30 anni perché vengono utilizzati componenti ben provati. Il massimo PL che può essere raggiunto è c. Per le categorie 2 e 3 devono essere considerati i guasti da causa comune (CCF) e una sufficiente copertura diagnostica (DCavg ≥ 60%). © Quadra s.r.l. - 18 Novità normative 2019 – 06/2019
Combinazione di SRP/CS ISO/CD 13849-1:2019 Se vengono utilizzati sottosistemi caratterizzati da un SIL in accordo alle norme IEC 62061 o IEC 61508, il SIL può essere convertito ad un PL secondo la tabella seguente. Se il sottosistema ha un SIL 3 con tolleranza ai guasti hardware (HFT) pari a 0, il PL è limitato a d; un sottosistema con un SIL 1 può essere convertito ad un PL c se vengono utilizzati componenti ben provati. Probabilità media di un guasto SIL (IEC 62061 modalità di modalità a PL pericoloso all’ora (PFHD) [1/h] richiesta elevata o continua) a 10-5 PFHD < 10-4 Nessuna corrispondenza b 3 10-6 PFHD < 10-5 1 c 10-6 PFHD < 3 10-6 1 d 10-7 PFHD < 10-6 2 e PFHD < 10-7 3 © Quadra s.r.l. - 19 Novità normative 2019 – 06/2019
Determinazione dei valori di affidabilità dei componenti Se il fabbricante del dispositivo non fornisce un valore di B10D, può essere utilizzata la seguente formula: B10 T10D = nop ×RDF Per le categorie B, 1 e 2 con copertura diagnostica bassa RDF è limitata ad un minimo di 0,5, per le categorie 2 con copertura diagnostica media, 3 e 4 RDF è limitata ad un minimo di 0,2. Se T10D è inferiore a 20 anni, è necessario indicare questo valore nelle istruzioni per l’uso della funzione di sicurezza per indicare all’utente di sostituire tale modulo alla scadenza stabilita. Se sono disponibili solo i valori di MTTF, è possibile eseguire una conversione ai valori MTTFD come MTTFD = 2 * MTBF. Quando MTTR (tempo medio di ripristino) può essere ritenuto trascurabile, MTTF può essere considerato uguale a MTBF. © Quadra s.r.l. - 20 Novità normative 2019 – 06/2019
Manutenzione ISO/CD 13849-1:2019 La progettazione delle SRP/CS deve tenere conto delle attività di manutenzione sulla macchina e fare in modo che tali attività siano eseguite con un rischio accettabile. In particolare, il progetto delle SRP/CS deve tenere conto delle attività di manutenzione in cui una SRP/CS può richiedere la sospensione manuale o la disabilitazione. Ove necessario, il progetto della SRP/CS deve consentire che le attività di intervento manuale o di disabilitazione siano eseguite con un rischio accettabile. L’incentivo ad eludere le misure di riduzione del rischio fornite dalle SRP/CS durante la manutenzione della macchina deve essere considerato durante la progettazione delle SRP/CS. Quando è possibile accedere ad una macchina da remoto per scopi diagnostici o di correzione del processo, le SRP/CS devono essere progettate per rimanere operative a meno che non vengano utilizzate altre misure di riduzione del rischio per mantenere il rischio ad un livello accettabile. La progettazione delle SRP/CS deve impedire il riavvio remoto della macchina senza un’adeguata notifica o indicazione alle persone che si trovano nella o vicino alla macchina. © Quadra s.r.l. - 21 Novità normative 2019 – 06/2019
Istruzioni per l’uso ISO/CD 13849-1:2019 Si devono fornire informazioni specifiche sulle categorie ed il livello di prestazione delle SRP/CS, come segue: riferimento datato alla ISO 13849-1; le categorie dei sottosistemi che costituiscono la SRP/CS; il livello di prestazione a, b, c, d oppure e; il valore di PFHD. © Quadra s.r.l. - 22 Novità normative 2019 – 06/2019
Determinazione del PLr ISO/CD 13849-1:2019 Tolto il parametro relativo alla probabilità che si verifichi l’evento pericoloso (occorrenza), nell’edizione 2016 della norma UNI EN ISO 13849-1 descritto al punto A.2.3.2 dell’appendice A. © Quadra s.r.l. - 23 Novità normative 2019 – 06/2019
Determinazione dei parametri P1/P2 ISO/CD 13849-1:2019 Elemento C B A Addestramento prima dell’uso della Persona non esperta Persona esperta macchina o di parte della macchina Velocità della parte Evento a velocità Evento a velocità della macchina che Evento a velocità alta media (ad esempio bassa o molto bassa può generare l’evento (ad esempio velocità > 251 mm/s < velocità < (ad esempio velocità pericoloso (dipendente 1000 mm/s, tempo al 1000 mm/s, tempo al 250 mm/s, tempo al dalla specifica pericolo < 1 s) pericolo < 3 s) pericolo ≥ 3 s) macchina) Possibilità spaziale di Possibile in meno del Possibile in almeno il Non possibile sottrarsi al pericolo 50% dei casi 50% dei casi © Quadra s.r.l. - 24 Novità normative 2019 – 06/2019
Determinazione dei parametri P1/P2 ISO/CD 13849-1:2019 Elemento C B A Non possibile (ad esempio perché il pericolo viene rivelato solo da strumentazione Possibilità di o perché i sensi umani riconoscimento / non sono in grado di Possibile in meno del Possibile in almeno il consapevolezza del percepire il pericolo a 50% dei casi 50% dei casi pericolo causa della sua natura o perché le condizioni ambientali ne nascondono la percezione) Complessità alta (ad Complessità bassa (ad Complessità esempio risoluzione di esempio sistemazione dell’operazione problemi) o delle morse del pezzo) (interazione umana in complessità media (ad o complessità molto termini di numero di esempio uso di un bassa o nessuna operazioni e/o tempo comando ad azione interazione (ad disponibile per queste mantenuta per la esempio mettere un operazioni) messa a puto di una pezzo in lavorazione parte della macchina) nella macchina) © Quadra s.r.l. - 25 Novità normative 2019 – 06/2019
Determinazione dei parametri P1/P2 ISO/CD 13849-1:2019 Punteggio complessivo Parametro “P” Una o più “C” P2 Nessuna “C”, tre o più “B” P2 P1 o P2 in dipendenza della Nessuna “C”, due “B”, il resto “A” specifica macchina Nessuna “C”, una o nessuna “B”, P1 il resto “A” © Quadra s.r.l. - 26 Novità normative 2019 – 06/2019
Stime della copertura diagnostica ISO/CD 13849-1:2019 Nella tabella E.1 è stata aggiunta una nota che precisa che la frequenza di richiesta della funzione di sicurezza (rd) e la frequenza di prova (rt) data dalla diagnostica tramite processo devono essere considerate congiuntamente con una limitazione della DC effettiva: rt / rd =1 la DC è limitata al 60%; rt / rd =10 la DC è limitata al 90%; rt / rd =100 la DC è limitata al 99%. © Quadra s.r.l. - 27 Novità normative 2019 – 06/2019
Misure contro CCF e altre norme ISO/CD 13849-1:2019 Per alcune SRP/CS (sottosistemi) non tutte le misure contro i CCF elencate nella tabella F.1 della norma ISO 13849-1 possono fornire un’adeguata riduzione dell’impatto dei CCF poiché la potenziale riduzione del rischio che può essere fornita da tali SRP/CS è limitata anche dalle loro capacità sistematiche (ad esempio il principio di rilevamento dei sensori). Alcune norme possono includere limiti applicativi relativi alle capacità sistematiche. Il progettista delle SRP/CS deve applicare le misure indicate in queste norme e attenersi alle istruzioni per l’uso fornite dal fabbricante. Tipo 1 2 3 4 Per una funzione di sicurezza che SIL 1 SIL 2 SIL 3 comprende un ESPE, il massimo PL o n/a e/o e/o e/o SIL ottenibile dall’ESPE PLr c PLr d PLr e Tabella 2 norma CEI EN 61496-1:2014 © Quadra s.r.l. - 28 Novità normative 2019 – 06/2019
Requisiti di immunità EMC ISO/CD 13849-1:2019 (allegato L informativo) I seguenti percorsi forniscono indicazioni per soddisfare i requisiti di immunità EMC per una SRP/CS: percorso A: rispettare i requisiti EMC della norma di prodotto pertinente (vedere IEC 61000-6-7, 4.1, prima frase); percorso B: per PLr a e b, attenersi ai requisiti EMC della IEC 61000-6-2; percorso C: per PLr c e d, implementare tutte le misure EMC “obbligatorie” e sufficienti altre misure EMC per ottenere un punteggio di almeno 70 (di 100 possibili) secondo la tabella “EMC” (vedere IEC 61000-6-7, 4.1, nota 1); percorso D: seguire la IEC 61000-6-7 o altri standard EMC generici per la sicurezza funzionale. © Quadra s.r.l. - 29 Novità normative 2019 – 06/2019
Requisiti di immunità EMC ISO/CD 13849-1:2019 (allegato L informativo) Misure per raggiungere l’EMC per componenti legati alla sicurezza Punteggio Installato in un armadio schermato e collegati a terra o componenti in un involucro schermato e collegato a Obbligatorio terra (collegato a terra con un minimo di 10 mm²) Cavi schermati e messi a terra o cavi attorcigliati per sensori e segnali di ingresso / uscita legati alla sicurezza Obbligatorio (gli schermi dei cavi sono messi a terra in bassa impedenza vicino ai componenti) Filtro RF, protezione contro la sovratensione ed i transitori (ad esempio filtro, diodo di soppressione della Obbligatorio tensione transitoria, fotoaccoppiatore, ferrite) per segnali di ingresso / uscita legati alla sicurezza I componenti soddisfano al minimo la IEC 61000-6-2 (citata nella dichiarazione di conformità) Obbligatorio Analisi dei rischi per EMC Obbligatorio Canali ridondanti diversi (canale funzionale e canale di prova nella categoria 2 o canali funzionali ridondanti Obbligatorio nelle categorie 3 e 4) Se applicabile: cavi schermati e collegati a terra per motori o filtro sinusoidale tra motore e inverter o misure Obbligatorio equivalenti Filtri EMC adatti per rete elettrica (protezione contro sovratensione e transitori) 20 Separazione delle fonti EMC e dei componenti sensibili, ad esempio: – percorso e posizione separati delle linee di potenza e delle linee di segnale 20 – armadietti metallici separati per elettronica di potenza ed elettronica a bassa potenza – distanza > 20 cm tra i componenti di potenza ed i componenti sensibili Cablaggio della bassa tensione DC ai componenti in doppino 20 Software / firmware con diagnostica a livello di componente o di sistema, ad esempio mediante controlli di 20 plausibilità, monitoraggio incrociato dei dati in caso di ridondanza, autodiagnosi I progettisti / manutentori sono stati addestrati a comprendere le cause e le conseguenze della compatibilità 10 elettromagnetica? Esperienza sul campo con elevata affidabilità del sistema 10 © Quadra s.r.l. - 30 Novità normative 2019 – 06/2019
Correlazione con la norma UNI EN ISO 13849-2 I requisiti del paragrafo 10 del progetto di norma ISO/CD 13849-1:2019 sostituiscono i requisiti della norma ISO 13849-2 ad eccezione degli allegati informativi. Una parte dei circuiti di comando legati alla sicurezza conforme ai requisiti del paragrafo 10 è considerata conforme ai requisiti della norma ISO 13849-2. ISO 13849-2: Sicurezza del macchinario. Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza. Parte 2: Validazione. © Quadra s.r.l. - 31 Novità normative 2019 – 06/2019
Validazione ISO/CD 13849-1:2019 Il §10 contiene nella sostanza i requisiti dei §4, 5, 6, 7, 8, 9 della norma ISO 13849-2:2012 10.1 Validation principles 10.5 Validation of safety requirements 10.1.1 General specification for safety functions 10.1.2 Validation plan 10.6 Validation of the safety function 10.1.3 Generic fault lists 10.7 Validation of the safety integrity of 10.1.4 Specific fault lists the SRP/CS 10.1.5 Information for validation 10.7.1 Validation of subsystem(s) 10.2 Validation record 10.7.2 Validation of measures 10.3 Validation by analysis against systematic failures 10.3.1 General 10.7.3 Validation of safety-related 10.3.2 Analysis techniques software 10.4 Validation by testing 10.7.4 Validation of combination of 10.4.1 General subsystems 10.4.2 Measurement accuracy 10.7.5 Checking/verification of 10.4.3 Additional requirements for safety integrity testing 10.4.4 Number of test samples 10.4.5 Testing methods © Quadra s.r.l. - 32 Novità normative 2019 – 06/2019
Manuale di istruzioni Principi generali di redazione La nuova norma ISO 20607:2019
Istruzioni Direttiva 2006/42/CE (§1.7.4) Ogni macchina deve essere accompagnata da istruzioni per l’uso nella o nelle lingue comunitarie ufficiali dello Stato membro in cui la macchina è immessa sul mercato e/o messa in servizio. Le istruzioni che accompagnano la macchina devono essere «Istruzioni originali» o una «Traduzione delle istruzioni originali»; in tal caso alla traduzione deve essere allegata una copia delle istruzioni originali. In deroga a quanto sopra, le istruzioni per la manutenzione destinate ad essere usate da un personale specializzato incaricato dal fabbricante o dal suo mandatario possono essere fornite in una sola lingua comunitaria compresa da detto personale. © Quadra s.r.l. - 34 Novità normative 2019 – 06/2019
Lingua delle istruzioni L’obbligo di fornire le istruzioni nella lingua, o nelle lingue, del paese di utilizzazione della macchina è inderogabile e non può essere superato nemmeno da un accordo contrattuale tra fabbricante e utilizzatore della macchina; inoltre, tale onere incombe sul venditore della macchina e non può essere trasferito artificiosamente all’utilizzatore. Un accordo contrattuale di questo tipo violerebbe un requisito legislativo e quindi sarebbe del tutto privo di validità legale. A tale proposito nei pareri definitivi sull’applicazione della direttiva macchine si legge: D.10 Le istruzioni per l’uso, previo accordo tra fabbricante e utilizzatore (nel caso di grandi macchine fabbricate in piccola quantità), possono essere redatte nella lingua scelta dal fabbricante? R.10 Un eventuale accordo tra fabbricante e utilizzatore non può sostituirsi alla legge. In caso di incidente dovuto al fatto che l’operatore non ha capito le istruzioni per l’uso la responsabilità verrebbe attribuita al fabbricante. © Quadra s.r.l. - 35 Novità normative 2019 – 06/2019
Istruzioni per l’assemblaggio delle quasi- macchine Direttiva 2006/42/CE (Allegato VI) Le istruzioni per l’assemblaggio delle quasi-macchine devono contenere una descrizione delle condizioni da rispettare per effettuare una corretta incorporazione nella macchina finale, al fine di non compromettere la sicurezza e la salute. Le istruzioni per l’assemblaggio devono essere redatte in una delle lingue ufficiali della Comunità, accettata dal fabbricante della macchina in cui tale quasi-macchina sarà incorporata o dal suo mandatario. © Quadra s.r.l. - 36 Novità normative 2019 – 06/2019
Lingua delle istruzioni per l’assemblaggio delle quasi-macchine La lingua delle istruzioni per l’assemblaggio delle quasi- macchine può essere definita da un accordo contrattuale tra fabbricante della quasi-macchina e acquirente, ovvero il costruttore della macchina nella quale la quasi-macchina è destinata a essere incorporata. Sarà, poi, suo compito e sua responsabilità redigere le istruzioni per l’uso della macchina e tradurle, se necessario, nella lingua, o nelle lingue, del paese di utilizzazione della macchina stessa, utilizzando, per quanto appropriato, il contenuto delle istruzioni per l’assemblaggio della quasi-macchina. © Quadra s.r.l. - 37 Novità normative 2019 – 06/2019
Istruzioni per l’uso Le istruzioni per l’uso comprendono tutti i mezzi che forniscono informazioni all’utilizzatore della macchina e possono essere date: sulla macchina stessa, per esempio segnali e dispositivi di avvertimento; nei documenti di accompagnamento della macchina, in particolare il manuale di istruzioni; sull’imballaggio. © Quadra s.r.l. - 38 Novità normative 2019 – 06/2019
Safety of machinery – Instruction handbook – General drafting principles ISO 20607:2019 È una norma di tipo B. §1 Scope: This document specifies requirements for the machine manufacturer for preparation of the safety-relevant parts of an instruction handbook for machinery. This document: provides further specifications to the general requirements on information for use given in ISO 12100:2010, 6.4.5, and deals with the safety-related content, the corresponding structure and presentation of the instruction handbook, taking into account all phases of the life cycle of the machine. This document establishes the principles which are indispensable to provide information on residual risks. This document does not address requirements for declaration of noise and vibration emissions. © Quadra s.r.l. - 39 Novità normative 2019 – 06/2019
Persone a cui si rivolge il manuale ISO 20607:2019 (§4.2) Target groups that can interact with the machine shall be described in the instruction handbook and typically include, but are not limited to: a) installers (for example, system integrators); b) operators; c) maintenance personnel or technicians; d) cleaning personnel; e) dismantling personnel. © Quadra s.r.l. - 40 Novità normative 2019 – 06/2019
Indicazioni errate © Quadra s.r.l. - 41 Novità normative 2019 – 06/2019
Principi generali di redazione Direttiva 2006/42/CE (§1.7.4.1) Principi generali di redazione: c) Il contenuto delle istruzioni non deve riguardare soltanto l’uso previsto della macchina, ma deve tenere conto anche dell’uso scorretto ragionevolmente prevedibile. d) In caso di macchine destinate all’utilizzazione da parte di operatori non professionali, la redazione e la presentazione delle istruzioni per l’uso devono tenere conto del livello di formazione generale e della perspicacia che ci si può ragionevolmente aspettare da questi operatori. © Quadra s.r.l. - 42 Novità normative 2019 – 06/2019
Rischi residui La norma UNI EN ISO 12100:2010 definisce: Rischio residuo: rischio che rimane dopo avere preso misure di protezione; è possibile distinguere: rischi residui dopo le misure di protezione realizzate in fase di progettazione rischi residui dopo l’attuazione di tutte le possibili misure di protezione La direttiva 2006/42/CE stabilisce: 1.1.2 Principi di integrazione della sicurezza Per la scelta delle soluzioni più opportune il fabbricante o il suo mandatario deve applicare i seguenti principi, nell’ordine indicato: eliminare o ridurre i rischi nella misura del possibile (integrazione della sicurezza nella progettazione e nella costruzione della macchina), adottare le misure di protezione necessarie nei confronti dei rischi che non possono essere eliminati informare gli utilizzatori dei rischi residui dovuti all’incompleta efficacia delle misure di protezione adottate, indicare se è richiesta una formazione particolare e segnalare se è necessario prevedere un dispositivo di protezione individuale. © Quadra s.r.l. - 43 Novità normative 2019 – 06/2019
Principi generali ISO 20607:2019 (§4.1) The purpose of the instruction handbook is to provide the user with such information that the machinery concerned can be effectively and safely used during the life cycle of the machine, also considering reasonably foreseeable misuse. The instruction handbook shall provide the target group(s) with information on: intended use; the machine itself and, as appropriate, its parts and components; relevant phases of the life cycle of the machine according to ISO 12100; hazards that have been identified and risk reduction measures that have been applied in conjunction with activities the user is expected to perform (human machine interaction); and residual risks, as these can require risk reduction by the user of the machine. © Quadra s.r.l. - 44 Novità normative 2019 – 06/2019
Uso scorretto ragionevolmente prevedibile Aspo svolgitore traslabile su guide in bronzo, completo di mandrino e rullo premi rotolo. Potenza motore 650 kW Giri albero lento 75 rpm Aspo per coil diametro max 2.200 mm, larghezza 1.500 mm, peso 30.000 kg Uso scorretto ragionevolmente prevedibile: utilizzo dell’aspo con coil aventi peso e/o dimensioni superiori a quelli massimi previsti Indicazioni nelle istruzioni per l’uso ed in loco (ad esempio peso massimo del coil) © Quadra s.r.l. - 45 Novità normative 2019 – 06/2019
Rischi residui ISO 20607:2019 (§4.10) Based on the risk assessment and the risk reduction measures the manufacturer of the machine shall inform and warn the target group, if relevant, for each residual risk. General statements about residual risks shall be avoided. The instruction handbook shall describe signals and warning devices provided with the machine and explain their meaning. © Quadra s.r.l. - 46 Novità normative 2019 – 06/2019
Sicurezza informatica ISO 20607:2019 (§4.11) Where applicable, the instruction handbook shall provide information concerning IT security vulnerabilities. See ISO/TR 22100-4:2018, 10.4. I metodi di attacco informatico evolvono in continuazione, quindi non è possibile per il fabbricante della macchina assicurare che non sia vulnerabile solamente per mezzo delle misure di cui la macchina è dotata al momento della sua messa in servizio. Le misure di protezione contro gli attacchi informatici della macchina devono evolvere per tutto il ciclo di vita della macchina Queste misure di protezione devono comprendere componenti hardware e software. © Quadra s.r.l. - 47 Novità normative 2019 – 06/2019
Attacco ad un’acciaieria fonte: wired.com © Quadra s.r.l. - 48 Novità normative 2019 – 06/2019
Parti coinvolte ISO/TR 22100-4:2018 IT-security threats and vulnerabilities require cooperation and coordination between the component suppliers, the machinery manufacturer, the system integrator, and the machinery user. No party can assign to, or assume that, another party is fully responsible for IT-security. At the same time, no party has all of the required information available to effectively address IT-security threats and vulnerabilities throughout the phases of the lifecycle of the machinery. Part of the evaluation should include communicating to the other parties the threats and vulnerabilities which it cannot fully address alone or which have implications to the other parties. For example, a machine manufacturer cannot prevent entirely an IT- security threat if the machinery user connects the machine to the connected world via its communication or networked system. The machinery manufacturer should inform the machinery user of the preferred communications method(s) in order to minimize potential attacks. © Quadra s.r.l. - 49 Novità normative 2019 – 06/2019
Ruoli ISO/TR 22100-4:2018 IT-security risks which may have an influence on machine safety are constantly evolving during the whole life cycle of a machine. The same applies for the appropriate/necessary counter- measures. Considering the life cycle of a machine, there are different roles allocated to the machine manufacturer, to the integrator and to the end user of a machine/machine system for initiating appropriate/necessary counter- measures. Depending on the contractual base among the three actors the allocation of roles (listed risk reduction (mitigation) measures) to the individual actor(s) might be different. © Quadra s.r.l. - 50 Novità normative 2019 – 06/2019
Sicurezza IT nel manuale di istruzioni ISO/TR 22100-4:2018 (§10.4) The preferred means to provide guidance (recommendations) from the machine manufacturer to the machine user with regard to potential IT- security aspects in relation to safety of machinery is the instruction handbook. The instruction handbook should include information from component manufacturers regarding the use of IT connection points, the phase of the machine life in which the connection is required, the duration of the required connections, the IT interface (hardware/software) specified, the access restriction to the application software specified or recommended. The instruction handbook should include information about the required training and retraining of staff to follow IT-security procedures. © Quadra s.r.l. - 51 Novità normative 2019 – 06/2019
Sicurezza IT nel manuale di istruzioni ISO/TR 22100-4:2018 (§10.4) The instruction handbook should contain appropriate guidance / recommendation how to address IT-security issues […] with regard to potential IT-security aspects in relation to machinery safety, for example: Restriction of logical/physical access to IT systems (with possible influence on safety) Use internal IT-systems with risk reduction measures (e.g. firewalls, antivirus tools). Keep the risk reduction measures of the IT-system in an actual secure mode (implement updates from machine/component manufacturers). Use provided authentication and access control mechanism (e. g. card readers, physical locks) according to the specifications of the machine/component manufacturer. Restrict IT-system user privileges only to those that are required for each person´s role. Disable all unused external ports/interfaces and services. Introduce an individual user account and the related account management (e. g. update of passwords). Use provided means for an authorization check of the players/services after every authentication according to the specifications of the machine/component manufacturer. © Quadra s.r.l. - 52 Novità normative 2019 – 06/2019
Sicurezza IT nel manuale di istruzioni ISO/TR 22100-4:2018 (§10.4) Detection and reaction on IT security incidents (with possible influence on safety) Check regularly provided means for detecting failed IT-system components or unavailable service according to the specifications of the machine/component manufacturer. Be responsive and reactive for new vulnerabilities (resulting from an IT-security attack (threat)) In case of remote maintenance and service Use provided means for setting up and ending a remote access session according to the specifications of the machine / component manufacturer. Use means of encryption for initiating a remote maintenance / remote service according to the specifications of the machine/component manufacturer. Watch any remote access session (restriction of duration for remote access) © Quadra s.r.l. - 53 Novità normative 2019 – 06/2019
Esempio di contenuto del manuale di istruzioni ISO 20607:2019 (§5) Section Content Basic parts of an Title page instruction Table of contents handbook Introduction to to/purpose of this instruction handbook Safety General safety information and general safety instructions Machine description Intended use Machine Key machine specifications overview Control and display descriptions Floor plan/layout Transportation, Transporting, handling and storing the machine and/or the handling and components storage © Quadra s.r.l. - 54 Novità normative 2019 – 06/2019
Esempio di contenuto del manuale di istruzioni ISO 20607:2019 (§5) Section Content Assembly/integration of the machine Positioning of the machine Assembly, Mechanical, pneumatic, hydraulic and electrical installation installation and Check and test of safety systems commissioning Installation check Commissioning Original Mechanical settings and synchronization equipment Safety-related (setting) parameters manufacturer Pneumatic, hydraulic, electrical and vacuum settings settings Other settings Operating modes Machine start-up and shut-down Operation Sequence or chronology of operations Other operating instructions, if applicable © Quadra s.r.l. - 55 Novità normative 2019 – 06/2019
Esempio di contenuto del manuale di istruzioni ISO 20607:2019 (§5) Section Content Product or General product or capacity changeover information capacity Product-specific set-up information changeover Maintenance Maintenance instructions Cleaning and Cleaning and/or sanitizing of the machine sanitizing General fault finding/troubleshooting and repair information Fault finding/ Troubleshooting chart (electrical engineering) troubleshooting Troubleshooting of electrical sensors, vacuum systems, and repair pneumatic systems and hydraulic systems © Quadra s.r.l. - 56 Novità normative 2019 – 06/2019
Esempio di contenuto del manuale di istruzioni ISO 20607:2019 (§5) Section Content Dismantling, disabling and Dismantling, disabling and scrapping instructions scrapping Documents and Documents, drawings and parts list drawings Index, glossary, --- annexes © Quadra s.r.l. - 57 Novità normative 2019 – 06/2019
Linguaggio e stile ISO 20607:2019 (§4.4 e §6) The instruction handbook shall be: a) comprehensible by using preferably standardized terms, well recognized technical terms or explaining special technical terms and expressions, if used; b) as simple and as brief as possible […] c) expressed in consistent terms and units (for example, SI quantities); d) drafted using the active voice; e) easily translatable. The writing style and vocabulary should be tailored to the target group. The text of instruction handbooks shall be formulated so that the user can easily understand it thanks to consistent, accurate, unambiguous, complete, logical, concise and simple writing. © Quadra s.r.l. - 58 Novità normative 2019 – 06/2019
Linguaggio e stile ISO 20607:2019 (§6) Instructions shall be described in one of the following ways: writing instructions in a sequential order, preferably one below the other; writing one instruction per sentence. Only two instructions per sentence may be given if they are to be performed simultaneously The following specific instruction requirements shall be fulfilled: Use the imperative. Avoid words that can change the chronology such as ’after’, ’before’. Avoid words that weaken the instruction. Avoid negative words; Always using the same word for a particular part or action; […] © Quadra s.r.l. - 59 Novità normative 2019 – 06/2019
Raccomandazioni per la scrittura ISO 20607 (allegato C informativo) © Quadra s.r.l. - 60 Novità normative 2019 – 06/2019
Linguaggio e stile ISO 20607:2019 (§6) A warning should be clearly distinguishable from other content of the text (for example, by using a pictogram, different typography, frames). If applicable, the following aspects shall be named in the following order: a) Specify the nature or type of hazard. b) Indicate any possible injury or damage. c) Indicate how such injury or damage can be avoided. © Quadra s.r.l. - 61 Novità normative 2019 – 06/2019
Presentazione e formattazione ISO 20607 (allegato B informativo) © Quadra s.r.l. - 62 Novità normative 2019 – 06/2019
Forma della pubblicazione ISO 20607:2019 (§7) The instruction handbook shall be provided in the form(s) as agreed with the customer. When providing the instruction handbook, the manufacturer shall be aware of applicable legal requirements of the country in which the machine is placed on the market and/or put into service the first time. In principle, the instruction handbook can be provided in one or more of the following forms: a) as a paper publication; b) via an electronic storage medium made available with the machine; c) by accessing an external server, website or storage location with information who to access available with the machine; d) by accessing an internal server or storage location; e) by means of visual and/or auditory forms (human-machine interface, video, internet-based, or audio recording). © Quadra s.r.l. - 63 Novità normative 2019 – 06/2019
Forma delle istruzioni UNI EN ISO 12100:2010 (§6.4.5.3, lettera e) Durata e disponibilità dei documenti: i documenti che forniscono istruzioni per l’uso dovrebbero essere prodotti in una forma durevole (cioè dovrebbero resistere a una manipolazione frequente da parte dell’utilizzatore). Può essere utile contrassegnarli con la dicitura “conservare per successiva consultazione”. Laddove le informazioni per l’uso siano conservate in formato elettronico (CD, DVD, nastro, disco rigido, ecc.) le informazioni relative ad aspetti della sicurezza che richiedono un’azione immediata devono essere sempre accompagnate da una copia cartacea immediatamente disponibile. © Quadra s.r.l. - 64 Novità normative 2019 – 06/2019
Forma delle istruzioni Linee guida Commissione Europea (edizione 2.1, luglio 2017) §255 The form of the instructions Section 1.7.4 does not specify the form of the instructions. It is generally agreed that all health and safety related instructions must be supplied in paper form, since it cannot be assumed that the user has access to the means of reading instructions supplied in electronic form or made available on an Internet site. However, it is often useful for the instructions to be made available in electronic form and on the Internet as well as in paper form, since this enables the user to download the electronic file if he so wishes and to recover the instructions if the paper copy has been lost. This practice also facilitates the updating of the instructions when this is necessary. © Quadra s.r.l. - 65 Novità normative 2019 – 06/2019
Possibili sviluppi futuri della direttiva macchine © Quadra s.r.l. - 66 Novità normative 2019 – 06/2019
Sicurezza delle macchine utensili Centri di lavoro, fresatrici, macchine transfer La nuova norma UNI EN ISO 16090-1:2019
UNI EN ISO 16090-1:2019 Specifica i requisiti di sicurezza e le misure di protezione per la progettazione, la costruzione e la fornitura di: fresatrici fisse (incluse le macchine in grado di eseguire operazioni di alesatura) centri di lavoro macchine transfer destinate a tagliare a freddo metalli ed altri materiali non combustibili (ad eccezione del legno e materiali con caratteristiche fisiche simili), vetro, pietra e materiali lapidei agglomerati. © Quadra s.r.l. - 68 Novità normative 2019 – 06/2019
UNI EN ISO 16090-1:2019 La norma UNI EN ISO 16090-1:2019 sostituisce: UNI EN 12417:2009: Macchine utensili. Sicurezza. Centri di lavorazione. UNI EN 13128:2009: Sicurezza delle macchine utensili. Fresatrici (incluse alesatrici). UNI EN 14070:2009: Sicurezza delle macchine utensili. Trasferte e macchine speciali. Tali norme rimangono tuttavia in vigore fino al 30 aprile 2021. Ad oggi, la norma UNI EN ISO 16090-1:2019 non è ancora armonizzata ai sensi della direttiva macchine 2006/42/CE. © Quadra s.r.l. - 69 Novità normative 2019 – 06/2019
Campo di applicazione UNI EN ISO 16090-1:2019 La norma si applica a: gruppo 1: alesatrici e fresatrici a comando manuale senza controllo numerico; gruppo 2: alesatrici e fresatrici a comando manuale con controllo numerico limitato; gruppo 3: centri di lavoro e fresatrici a controllo numerico; gruppo 4: macchine transfer e macchine speciali. La norma si applica anche a macchine dotate di: magazzini utensili; dispositivi di cambio utensili; meccanismi di manipolazione del pezzo; meccanismi attuati di bloccaggio del pezzo; trasportatore di truciolo; porte motorizzate; attrezzature aggiuntive per le operazioni di tornitura; attrezzature aggiuntive per le operazioni di rettifica. © Quadra s.r.l. - 70 Novità normative 2019 – 06/2019
Modalità di funzionamento UNI EN ISO 16090-1:2019, §5.2.4 © Quadra s.r.l. - 71 Novità normative 2019 – 06/2019
Selezione della modalità di funzionamento UNI EN ISO 16090-1:2019, §5.2.4.2 Se la macchina è stata progettata e costruita per poter operare in diverse modalità di funzionamento con misure di protezione diverse, la macchina deve essere dotata di un dispositivo di selezione della modalità di funzionamento. Il sistema di selezione della modalità di funzionamento è composto da un “security system” ed un “safety system”: lo scopo del “security system” è prevenire accessi non autorizzati al “safety system”; il “security system” non è un circuito di comando con funzioni di sicurezza (SRP/CS); il “safety system” contiene il dispositivo di selezione vero e proprio ed il dispositivo di attivazione della modalità di funzionamento; il “safety system” è una SRP/CS, per cui sono specificati requisiti in termini di PL. © Quadra s.r.l. - 72 Novità normative 2019 – 06/2019
Selezione della modalità di funzionamento UNI EN ISO 16090-1:2019, §5.2.4.2 La norma specifica diversi requisiti per la selezione della modalità di funzionamento, tra cui: la selezione della modalità di funzionamento deve essere possibile solo dall’esterno dell’area pericolosa; il sistema di selezione della modalità di funzionamento deve poter essere bloccato in ogni posizione; la selezione della modalità di comando non deve avviare le operazioni della macchina; non è possibile effettuare una selezione dinamica della modalità di funzionamento mentre la macchina è in lavorazione; la transizione dinamica tra MSO1 e MSO3 è possibile solo per le macchine del gruppo 3 e del gruppo 4; ogni modalità di funzionamento selezionata deve essere indicata visivamente, ad esempio sul pannello operatore. © Quadra s.r.l. - 73 Novità normative 2019 – 06/2019
Modalità di funzionamento UNI EN ISO 16090-1:2019, §5.2.4 © Quadra s.r.l. - 74 Novità normative 2019 – 06/2019
Modalità di funzionamento UNI EN ISO 16090-1:2019 Modalità di funzionamento automatico (MSO 1 – Automatic mode): vengono considerati requisiti supplementari, quali ad esempio l’installazione di dispositivi sensibili o di ripristini secondari nelle aree non visibili dalla postazione di comando, se è possibile accedere con tutto il corpo nella zona pericolosa e la mutua esclusione di pulsantiere di comando differenti. Modalità di funzionamento di regolazione (MSO 2 – Manual mode): vengono, tra gli altri, stabiliti i limiti alla velocità di rotazione (velocità periferiche non superiori a 15 m/min, velocità rotazionali non superiori a 50 giri/min) nel caso di movimentazione di assi rotativi a ripari aperti e/o con dispositivi di protezione disattivati. Modalità di funzionamento facoltativa per intervento manuale in condizioni operative limitata (MSO 3 – Automatic mode with manual intervention): tra gli altri, vengono introdotti nuovi limiti di velocità per la movimentazione degli assi lineari e degli assi rotativi. © Quadra s.r.l. - 75 Novità normative 2019 – 06/2019
Modalità di funzionamento UNI EN ISO 16090-1:2019 Viene introdotta la modalità di funzionamento «service» (MSO service), per attività di manutenzione e regolazione (quale ad esempio la verifica dell’accuratezza di posizionamento degli assi con un sistema laser) mentre i ripari mobili interbloccati sono aperti e/o i dispositivi di protezione disabilitati. Tale modalità di funzionamento può essere impiegata solo da personale qualificato. Devono essere impiegate misure di sicurezza supplementari, tra le quali: devono essere fornite appropriate istruzioni di sicurezza; eventuali movimenti del sistema di cambio automatico del pezzo devono avvenire a velocità ridotta; devono essere forniti mezzi per prevenire movimenti pericolosi per gravità degli assi verticali o inclinati; devono essere fornite misure di salvaguardia supplementari (ripari, barriere, segnali di avvertimento). © Quadra s.r.l. - 76 Novità normative 2019 – 06/2019
Modalità di funzionamento UNI EN ISO 16090-1:2019 La modalità service abilita funzionalità automatiche della macchina con le seguenti restrizioni: prima di selezionare la modalità service, deve essere installata una catena con un segnale di avvertimento riportante l’indicazione di operazioni service in corso ed il divieto di oltrepassare la catena alle persone non autorizzate; in modalità service non è permessa la lavorazione di pezzi; la rotazione del mandrino e la movimentazione degli assi in simultanea è permessa solo per operazioni di misurazione e calibrazione; se sono previsti movimenti del cambio utensili e/o del magazzino utensili, tali movimenti automatici devono essere avviati tramite un dispositivo ad azione mantenuta o un pulsante di avvio; se dall’analisi dei rischi dovesse risultare che la pressione dell’iniezione di refrigerante generi rischi con i ripari interbloccati aperti, l’iniezione di refrigerante deve essere disabilitata; i movimenti devono essere avviati tramite un dispositivo di comando situato al di fuori della portata dei movimenti pericolosi o, se fattibile, tramite un stazione di comando mobile. © Quadra s.r.l. - 77 Novità normative 2019 – 06/2019
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