NEXT GENERATION COMMUNICATION - Le 10 regole per una comunicazione di successo nell'era del Recovery Fund.
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
NEXT GENERATION COMMUNICATION Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund
INTRODUZIONE Gli Anni Venti che abbiamo davanti saranno caratterizzati da due grandi sfide, che rappresentano altrettante opportunità: 01 La ripresa post-pandemia, alimentata dai 750 miliardi di euro del programma Next Generation EU, di cui 209 destinati all’Italia. 02 La trasformazione della nostra economia per renderla più digitale e sostenibile, con l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 (Green Deal europeo). Si tratta di un’occasione da non perdere per creare valore attraverso un cambio di passo nelle attività tradizionali e la creazione di nuove professionalità. È anche una rivoluzione per la comunicazione: imprese, istituzioni e organizzazioni sono alle prese con un nuovo ecosistema che richiede trasparenza, capacità di raccontarsi e un nuovo dialogo con i consumatori e l’opinione pubblica. Nella nuova infosfera caratterizzata da quella che la scuola di management del MIT di Boston ha ribattezzato The Hype Machine, le forme tradizionali di comunicazione mediata rischiano di essere inefficaci, quando non addirittura controproducenti. La migliore pubblicità è sapersi raccontare e lo sarà sempre di più negli anni del Next Generation, che richiederanno alle aziende di rispondere a tre requisiti fondamentali: → Sostenibili → Digitali → Resilienti NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 2
Dal punto di vista della comunicazione, la risposta alla sfida che proponiamo si sintetizza in un decalogo: NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 3
PRE ME S SA LO SCENARIO NEXT GENERATION L’Unione Europea, e il mondo nel suo complesso, hanno subito un duro colpo: secondo i dati della Banca Mondiale la percentuale di paesi colpiti da una recessione è la più alta di sempre. Le economie sviluppate ne hanno sofferto maggiormente. L’ultimo European Economic Forecast della Commissione Europea vede una lunga serie di numeri negativi per il 2020, l’anno della recessione: -7,8% nel PIL dell’area Euro, -10,1% nelle importazioni, -11,5% nell’export, -8,7% nei consumi privati. Per ricostruire l’Europa dopo la pandemia di Covid-19, l’Ue ha lanciato uno sforzo senza precedenti, una sorta di Piano Marshall europeo che prevede stanziamenti complessivi per 1.800 miliardi di euro. Il programma operativo più importante è il Next Generation EU da 750 miliardi che non ha semplicemente lo scopo di far “ripartire” le attività del continente, ma di cambiare volto alla nostra economia. L’obiettivo è un’Europa più ecologica, digitale e resiliente. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 4
Per i protagonisti della comunicazione, questo significherà molto spesso ripensare radicalmente la narrazione di brand e aziende. I mesi della prima ondata del Covid, nella primavera 2020, hanno già dimostrato la necessità di riposizionare per esempio la comunicazione di prodotto e dare più spazio alla citizenship, alla sostenibilità delle attività, alla filantropia e al welfare dei propri dipendenti. Conoscere i pilastri su cui si reggerà il Next Generation EU serve quindi a immaginare se e come ripensare non solo la comunicazione, ma anche le stesse identity e mission delle imprese. Per questo, è importante tenere conto che il 50% degli stanziamenti del Next Generation EU andranno a favore di tre soli ambiti, importantissimi: RICE RCA TR ANSIZIONI CLIMATICHE PRE PAR A ZIONE , RIPRE SA E INNOVA ZIONE E DIGITALI EQUE E RE SILIE NZ A Programma Orizzonte Europa Fondo per una transizione giusta Programmi rescEU e EU4Health e programma Europa digitale Inoltre, il 30% dei fondi europei andrà alla lotta al cambiamento climatico (Green Deal europeo) e investimenti importanti saranno destinati alla protezione della biodiversità e alla parità di genere. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 5
Per l’Italia, la Recovery and Resilience Facility del programma Next Generation mette a disposizione 209 miliardi di euro, di cui 82 di sovvenzioni e 127 di prestiti. I fondi dovranno essere impegnati per il 70% entro il 2022, e per il restante 30% entro il 2023. Secondo quanto ha calcolato il CDP Think Tank (Next Generation EU Cosa significa per l’economia italiana?), a livello europeo il programma tra il 2021 e il 2024 porterà ad un aumento medio annuale del livello del PIL di circa l’1,3% rispetto al PIL atteso senza le risorse di Next Generation EU. Per l’Italia, il beneficio sarebbe ancora più elevato: fino a +3,1% l’aumento medio annuale del livello del PIL stimato entro il 2024. CDP stima inoltre che, grazie alle risorse di Next Generation EU, l’Italia potrebbe recuperare il livello di PIL precedente alla crisi finanziaria globale entro il 2024 e quello precedente alla crisi pandemica entro il 2022. Un’opportunità gigantesca che andrà non solo colta dalle istituzioni e dalle imprese, ma anche raccontata nel modo più adeguato a questa fase storica. Come? NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 6
1/10 BE AN INNOVATOR NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 7
1/10 BE AN INNOVATOR Per capire come innovare la comunicazione nel nuovo ecosistema e adeguarla così alle sfide dell’era Next Generation, occorre rifarsi alle lezioni della biologia. In particolare, al “saltazionismo”. L'evoluzione per salti implica che i mutamenti delle specie non siano sempre graduali, ma che possano subire dei salti improvvisi. Variazioni di grande ampiezza rendono possibile, in modo improvviso e senza passare per forme intermedie o di transizione, l’emersione di nuove specie in grado di vivere accanto alla/e specie principali senza sostituirle. Il mondo della comunicazione nel corso degli ultimi anni ha probabilmente vissuto questa modalità fortemente divergente, in scienza anche rappresentata come “speciazione improvvisa”, resa possibile dalla progressiva affermazione di internet. L’industria digitale sta progressivamente aumentando il proprio giro d’affari, e presto supererà le industrie cosiddette “tradizionali” nella produzione di valore per la società NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 8
La comunicazione digitale abilitata dalla profonda trasformazione tecnologica ha ricombinato i geni della comunicazione secondo canoni profondamente differenti dalla storia precedente. In passato, carta stampata, radio, TV, si sono via via succedute secondo la più classica delle teorie evoluzionistiche, sovrapponendosi, convivendo. Il digitale ha compiuto un ‘salto’. Ha ricombinato i geni dei media precedentemente emersi, metabolizzandoli e producendo una nuova specie in natura. Il tutto attentando profondamente alle specie precedenti. La prospettiva da cui ci poniamo per l’osservazione è ancora troppo ravvicinata per poter avere una misura completa del risultato di questi eventi. Quello che appare verosimile è però che la risposta a questo profondo mutamento non sia stata sinora adeguata da parte dell’intero sistema della comunicazione. L’approccio del sistema pare essere stato finora di natura evoluzionistica, non già discontinuo come i fatti avrebbero suggerito. Il media mix italiano rappresenta una sintesi estrema, ma la relativa articolazione di una differente strumentazione di comunicazione, è la spia di un approccio che ancora non rappresenta un “salto” evoluzionistico. Le piattaforme disponibili che hanno largamente disintermediato il rapporto tra aziende e portatori di interesse non appaiono utilizzate al meglio. L’approccio pare ancora essere governato secondo le classiche logiche del ‘paid’. Il digitale offre l’opportunità per una relazione meno ancorata a logiche commerciali, tuttavia con larghi spazi da guadagnare in termini di credibilità. Il salto evolutivo che occorre compiere è quello che può vedere le aziende spendere il proprio capitale di trust attraverso una narrazione aperta, trasparente, coniugando tutte le piattaforme disponibili, attraverso la componente online e quella tradizionale. Non è più tempo di più o meno sapienti dosaggi di media mix, ma occorre approfittare di confini sempre più “blurred” per imporre la propria identità, i propri contenuti, il senso più profondo del proprio purpose. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 9
2/10 BE AUTHENTIC NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 10
2/10 BE AUTHENTIC L’edizione 2021 del Trust Barometer di Edelman¹ offre indicazioni molto significative sul compito che il mondo del business si trova ad affrontare, in termini anche di comunicazione, di fronte alla perdita di fiducia globale di cui sono vittime gli altri attori. Solo il mondo delle imprese viene visto in questo momento come etico e competente dall’opinione pubblica, che non si fida più invece di Media, Governi e ONG. La fiducia è in calo per qualsiasi fonte d’informazione, ma le fonti legate al mondo del business (siti web, newsletter, corporate TV, magazine aziendali ecc.) hanno l’opportunità 1 Edelman Trust Barometer 2021 di rafforzarsi e proporsi sempre più come ambiti capaci di offrire www.edelman.com/trust/2021-trust-barometer un’informazione solida e credibile. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 11
La strada da percorrere, in questo caso, passa in primo luogo attraverso due caratteristiche che riguardano l’identità delle imprese: occorre essere etici e competenti. Lo step successivo, che riguarda invece la comunicazione, è quello dell’autenticità. Un’impresa forte e credibile deve sapersi raccontare oggi in modo autentico e avrà nuove e impreviste opportunità di farlo nel contesto dell’era del Next Generation EU. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 12
3/10 BE TRANSPARENT NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 13
3/10 BE TRANSPARENT La fiducia si guadagna con la trasparenza. Essere protagonisti del proprio racconto d’impresa, significa anche essere pronti allo scrutinio continuo da parte delle audience a cui ci si rivolge. Per entrare nel dibattito planetario su temi su cui si vogliono condividere le competenze aziendali, è essenziale fornire il massimo di informazioni possibile. All’interno e all’esterno: la comunicazione interna è parte essenziale di una strategia di comunicazione basata sulla capacità di sapersi raccontare. I primi stakeholder a cui rivolgersi sono quelli interni, per condividere con loro la strategia di crescita e il percorso per svilupparla. Anche nella comunicazione interna, la trasparenza è fondamentale ed è soprattutto il top management che deve mostrarsi in grado di “aprirsi” a un completo scrutinio, fatto anche di domande scomode. Verso l’esterno, uno degli strumenti ancora oggi decisivi per una vera comunicazione trasparente è il “vecchio” sito web. I social offrono grandi opportunità di racconto, i media sono decisivi per raggiungere un pubblico più vasto e ogni altro strumento di comunicazione “owned” è senza dubbio importante (magazine aziendali, newsletter, podcast). Ma il cuore della comunicazione, la “casa” del brand, resta il suo sito web. È qui che si gioca la sfida della trasparenza, perché è qui che gli stakeholder pretendono di trovare tutte le informazioni necessarie, in profondità, per dare un giudizio completo sull’impresa. La reputazione aziendale passerà molto, anche nei prossimi anni, dalla capacità di essere trasparenti e interessanti nel modo di raccontarsi sul proprio sito web. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 14
4/10 BE THE OWNER OF YOUR NARRATIVE NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 15
4/10 BE THE OWNER OF YOUR NARRATIVE Il Next Generation EU aprirà la porta a nuovi investimenti e opportunità in campi come l’innovazione, la decarbonizzazione, la ricerca contro il climate change, la crescita sostenibile: tutti temi che offrono ampi spazi all’impresa per prendere una posizione e raccontare le proprie scelte. È il momento di organizzarsi e riprendere il controllo della propria narrazione. Affidarsi solo a campagne paid sarà sempre meno premiante. Le strategie basate sui cookies sulle versioni digitali dei media tradizionali, verranno presto messe in crisi dal tramonto degli stessi cookies (il 2022 sarà un anno chiave in questo senso). Gli algoritmi dei social media non premiano più i contenuti organici e persino le ricerche su Google si tramutano assai meno che in passato in effettive visite ai siti web. È ora di puntare sul contenuto di qualità, da diffondere sulle proprie piattaforme o da realizzare in collaborazione con i professionisti del giornalismo per raggiungere le audience dei media tradizionali con racconti che li interessino davvero. Il primo step è riappropriarsi della propria narrazione, magari ripartendo dalle domande fondamentali: → Cosa fa la mia impresa? → Perché è diversa dalle altre? → Quale problema risolviamo al consumatore? → Dove ci posizioniamo sul mercato? → Che storia proponiamo per essere ricordati? È da una narrazione coerente, credibile e possibilmente emozionante e coinvolgente, che si può ripartire per costruire un percorso di contenuti “owned” che saranno decisivi negli Anni Venti. Una narrazione che non deve però essere episodica, ma reggere nel tempo. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 16
5/10 BE A STORYTELLER NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 17
5/10 BE A STORYTELLER Da Omero ai nostri giorni, il modo migliore per far sapere agli altri chi siamo è sempre stato quello di raccontare una storia. E la costante di ogni storia aziendale di successo è proprio il lato umano dell’impresa, , ossia il racconto di ciò che un singolo o un gruppo di persone hanno realizzato, nonostante le difficoltà. La narrazione è un fondamentale strumento operativo sia dal punto di vista comunicazionale sia da quello della gestione strategica di un marchio, di un’azienda e di un individuo. Per questo le storie saranno sempre più l’unità di misura della comunicazione degli Anni Venti e possono offrire l’opportunità di raccontare nel modo più credibile le scelte che verranno fatte nell’era del Next Generation EU. L’importante sarà trovare il giusto mix tra arte e scienza, tra umanesimo e tecnologia. Da una parte la creatività, l’approccio narrativo umanistico, la capacità di individuare le storie capaci di suscitare emozioni e attivare le audience di riferimento; dall’altra la misurazione, l’analisi dei dati, gli strumenti per individuare e rafforzare le audience di riferimento che saranno il nostro pubblico. Per evitare il rischio che una grande storia vada persa perché non abbiamo trovato il pubblico giusto a cui raccontarla. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 18
6 /10 BE A CONTENT PRODUCER NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 19
6/10 BE A CONTENT PRODUCER Produrre contenuti di comunicazione all’interno di un’impresa, di un’istituzione, di un’organizzazione, non può essere un’attività separata rispetto a quelli che sono gli obiettivi e le strategie di comunicazione più complessive. Occorre una content strategy che si integri pienamente con il resto della comunicazione interna ed esterna. Negli Anni Venti, serve anche in questo caso tornare ai fondamentali e interrogarsi sulla mission stessa di un’impresa, per decidere la modalità migliore per comunicarla in uno scenario di forte transizione. Può essere utile, per esempio, tornare a riflettere su quali sono le componenti della comunicazione. La visibilità di ogni azienda, istituzione o personaggio è fatta sostanzialmente di tre ingredienti: Identità, Brand, Reputazione. Identity Brand Reputation L’identità è legata alla mission e alla vision aziendale, è costituita dalla storia e dai valori di una qualsiasi realtà imprenditoriale o istituzionale. Sotto la definizione “brand” rientrano invece tutte le modalità con cui un’azienda, in base alla propria identità, si racconta al mondo e ai propri dipendenti. Se l’identità è in pratica ciò che l’azienda “promette” di essere, il brand è il racconto di quella promessa. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 20
La reputazione invece non appartiene all’azienda o all’istituzione: è costituita dall’insieme dei giudizi, delle opinioni e delle informazioni che tutti gli stakeholder hanno rispetto all’azienda. È una sorta di “verifica” rispetto alla promessa fatta. L’azienda, perciò, non decide la propria reputazione, può solo misurarla e cercare di influenzarla con i propri comportamenti e il con il racconto della propria storia, affidato alle attività di brand. Gli strumenti di cui si serve il brand per cercare di determinare la propria reputazione sono di tre tipi: Owned, Earned e Paid. Negli ultimi anni si sono aggiunti gli strumenti Shared (in sostanza, i social media), che per molti versi si potrebbero considerare parte degli Owned, anche se le piattaforme su cui avviene la comunicazione sono possedute da altri soggetti (Facebook, Twitter ecc) Earned Media Paid Shared Media Media Owned Media Una narrazione strategica integrata, quale quella basata sui contenuti, ha lo scopo di armonizzare e rendere coerenti i messaggi su tutto lo spettro del racconto che va sotto l’etichetta sintetica di “brand”. La produzione di contenuti diventa, così, il metodo privilegiato per armonizzare la comunicazione Owned, Earned e Paid, per presentarsi al pubblico con una voce sola, chiara e distinta, e diventare protagonisti del dibattito sulla transizione. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 21
7 /10 BE A DATA ENTHUSTIAST NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 22
7/10 BE A DATA ENTHUSIAST Creare contenuti e raccontare storie può essere un esercizio un po’ inutile, se non sai a chi interessano e chi le riceverà. I dati in questo senso sono fondamentali, per individuare, coltivare e sviluppare le audience giuste a cui parlare. Le imprese e le istituzioni hanno montagne di dati che molto spesso non sanno far “parlare” o che non condividono internamente, perdendo così la possibilità di sfruttare al meglio ciò che già conoscono sulle loro potenziali audience. Anche i dati, come la narrazione, devono diventare sempre più “owned”, un patrimonio interno di conoscenza che non è strategico delegare a gestori esterni e che rappresenta il carburante per far viaggiare la content strategy. Non servono big data ma i relevant data e non si tratta solo dei dati interni all’azienda: anche osservare e studiare le ricerche che avvengono sulla rete (per esempio su Google o Wikipedia) o le conversazioni sui social può offrire moltissimi spunti per decidere come raccontarsi. I temi che sono al centro del Next Generation EU, in particolare la sostenibilità, la digitalizzazione, la lotta al climate change, si prestano in modo particolare a questo tipo di analisi. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 23
NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 24
8 /10 BE A COMMUNITY ORGANIZER NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 25
8/10 BE A COMMUNITY ORGANIZER L’era dei social media sta dando un nuovo significato a un concetto antico come l’umanità: quello della comunità. Molto spesso sulla rete le varie community vengono viste (e non di rado sono) come delle bolle chiuse dove ciascuno si rafforza nei propri pregiudizi. Ma l’accezione negativa che negli ultimi anni è emersa sulle dinamiche dei social network, non deve far perdere di vista le opportunità che esistono per chi vuole comunicare con gli strumenti degli Anni Venti. Essere organizzatori di comunità significa individuare quei tratti comuni che, all’interno delle proprie audience, possono permettere a un’azienda o un’organizzazione di inserirsi a pieno titolo e in modo corretto nei dibattiti della Rete. Un approccio community-based quasi sempre può contare su una potente chiave narrativa a cui ispirarsi: quella delle passioni. Le comunità che nascono su Instagram o su Twitch sono unite dall’interesse comune, appassionato, per un tema, una gamma di prodotti, una campagna di advocacy. Per entrare in modo corretto in questi ambiti e valorizzare le passioni, occorre definire bene il campo di gioco, individuare i destinatari e i percorsi per raggiungerli e avere una narrazione coerente, credibile e accattivante per unirsi alla discussione senza essere considerati degli estranei. Gli Anni Venti offrono una vasta gamma di temi su cui costruire un dibattito appassionato, a partire da quelli legati al futuro sostenibile e allo sforzo collettivo che sarà chiesto alla nostra società per centrare gli obiettivi di carbon neutrality indispensabili per preservare il pianeta. NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 26
9 /10 BE AN ACTIVIST NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 27
9/10 BE AN ACTIVIST C’è qualcosa in più che un brand o un’istituzione può fare, oltre a unirsi al dibattito sui grandi temi dell’attualità: guidare quello stesso dibattito. Alzare la voce. L’opinione pubblica, dopo l’anno del Covid, attribuisce al mondo del business più credibilità che in passato, si fida delle aziende e delle loro competenze. Ma sia i consumatori, sia i dipendenti, chiedono al top management più coraggio, come mostrano questi dati del Trust Barometer di Edelman. I CEO devono guidare sulle questioni sociali Mi aspetto che gli amministratori delegati parlino pubblicamente di una o più di queste sfide sociali 86% Impatto pandemico 59 automazione del lavoro 51 questionvi sociali 43 temi della comunità locale 40 NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 28
In un mondo che ha perso molta fiducia nella politica e nei media, c’è un’opportunità per le aziende di avere il coraggio di “riempire i vuoti” e rivestire un ruolo attivo su temi come i diritti umani, la sostenibilità, la salute. Il business dovrebbe riempire il vuoto lasciato dal governo Percetuale che è d'accordo I CEO dovrebbero I CEO dovrebbero prendere I CEO dovrebbero intervenire quando il l'iniziativa del cambiamento rendere conto al pubblico governo non risolve piuttosto che aspettare che e non solo al consiglio i problemi della società il governo lo imponga loro di amministrazione o agli azionisti 68% 66% 65% Ancora più dell’organizzazione delle comunità, il brand activism richiede un’attenta riflessione soprattutto sull’identità dell’azienda, una forte condivisione interna dei valori su cui poggia l’attività, molta trasparenza e una narrazione coerente, credibile e appassionata. Se i valori ci sono, se credi davvero in qualcosa, se la logica con cui fai business non è solo quella del profitto, ma c’è un purpose più profondo, allora negli Anni Venti non devi esitare: → You Must Speak NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 29
NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 30
NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 31
NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 32
NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 33
10 /10 BE A MEDIA COMPANY NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 34
10/10 BE A MEDIA COMPANY C’è un approccio che mette insieme i nove punti precedenti: Be a Media Company. Ogni realtà di business, ogni istituzione o organizzazione, ha oggi la possibilità di rivolgersi direttamente al proprio pubblico creando contenuti e narrazioni con gli strumenti e la qualità delle grandi realtà del mondo dei media. Owned è la parola chiave, non solo e non tanto come alternativa ai classici strumenti Paid o al necessario approccio Earned delle media relations. Owned significa soprattutto riappropriarsi di ciò che è tuo: la tua narrazione aziendale, la tua identità, il tuo racconto. Perché affidare per esempio a piattaforme esterne gran parte del compito di raccontare un business, invece di privilegiare il proprio caro, vecchio, indispensabile e sottovalutato sito web? Perché raccontarsi solo altrove, invece che con una propria newsletter, un magazine, magari addirittura una Tv fatta in casa? Nessuno meglio dell’Italia e degli italiani ha la capacità di tradurre in narrazione tutta la bellezza da cui siamo circondati. Lo facciamo da secoli, lo faremo anche negli Anni Venti, possono farlo in prima persona anche le aziende, le istituzioni, le organizzazioni. Come? Parliamone: vieni a trovarci su beamediacompany.com NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 35
NE X T G E N E R AT I O N C O M M U N I CAT I O N • Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund 36
NEXT GENERATION COMMUNICATION Le 10 regole per una comunicazione di successo nell’era del Recovery Fund.
Puoi anche leggere