IZSTO Il sistema di sorveglianza sulle malattie trasmesse da zanzare in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta
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IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Il sistema di sorveglianza sulle malattie trasmesse da zanzare in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Report attività 2016
Indice 2015 n.2 n.1 West Nile: ciclo di trasmissione e caratteristiche dell’infezione 3 Attività previste dal Piano Nazionale di Sorveglianza nelle tre Regioni 4 Sorveglianza clinica sugli equidi 5 Sorveglianza sierologica a campione sugli equidi 7 Sorveglianza sull’avifauna 8 Sorveglianza entomologica 10 Sorveglianza entomologica Piemonte 11 Sorveglianza entomologica Liguria 14 Sorveglianza entomologica Valle d’Aosta 16 Misure attuate in seguito al riscontro delle positività 17 Prevenzione e controllo della West Nile 18 Altri Flavivirus di interesse medico Zika e Dengue 20 Altri Flavivirus di interesse medico Zika e Dengue-Piemonte 21 Altri Flavivirus di interesse medico Zika e Dengue-Liguria 22 Altri Flavivirus di interesse medico Zika e Dengue-Valle d’Aosta 24 2
West Nile: ciclo di trasmissione e caratteristiche dell’infezione La West Nile Disease (WND) è una malattia sostenuta da un virus appartenente alla famiglia Flaviviridae (West Nile Virus - WNV) e trasmesso principalmente da zanzare del genere Culex. È diffusa in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Il ciclo si compie tra zanzare e uccelli selvatici, che rappresentano i principali serbatoi. Molte altre specie di animali, tra cui il cavallo, e l'uomo possono infettarsi ed ammalarsi senza però essere in grado di trasmettere il virus alle zanzare. Possono manifestare una sintomatologia febbrile o neurologica, anche se la maggior parte delle infezioni decorre in modo asintomatico. Nell’uomo l’infezione decorre nell’80% dei casi in modo asintomatico. Le forme non complicate (West Nile Fever - WNF) si manifestano dopo un periodo di incubazione di 2-14 giorni, con febbre alta, cefalea, mialgia, sintomi gastrointestinali. La fase acuta della malattia si può risolve in una settimana o può permanere a lungo uno stato di astenia. In alcuni casi la malattia si manifesta come una meningoencefalite (West Nile Neuroinvasive Disease - WNND), con vomito, diminuzione dei riflessi tendinei profondi, debolezza muscolare, paralisi flaccida, insufficienza respiratoria, alterazioni dello stato mentale fino al coma. La mortalità (
Attività previste dal Piano Nazionale di Sorveglianza West Nile nelle tre Regioni Quest’anno, per la prima volta, la sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) e quella dei casi umani sono state integrate in un unico Piano (Circolare del 10/08/2016 - Piano Nazionale integrato di sorveglianza e risposta al virus della West Nile – 2016). L’obiettivo principale della sorveglianza integrata è quello di individuare precocemente, attraverso programmi mirati, la circolazione del WNV sul territorio nazionale negli uccelli, insetti o mammiferi per valutare e ridurre il rischio di trasmissione della malattia all’uomo mettendo in atto tutte le misure disponibili per prevenire la trasmissione. Il presente documento riassume le attività svolte in ambito veterinario nelle Regioni di competenza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Al fine della sorveglianza della circolazione virale sono state individuate 2 aree geografiche distinte: 1) Aree endemiche: Il territorio (Provincia) dove il WNV sta circolando o ha circolato nel corso degli anni precedenti e dove, quindi, si sono ripetutamente osservati episodi di infezione, nonché le aree limitrofe. La sorveglianza nelle aree endemiche deve essere attuata tramite: • Il controllo su uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio, o in alternativa su allevamenti avicoli rurali o all’aperto oppure su gruppi di polli sentinella appositamente allestiti • La sorveglianza entomologica • La sorveglianza clinica su equidi • La sorveglianza sulla mortalità uccelli selvatici 2) Resto del territorio nazionale: Le attività di sorveglianza nel resto del territorio nazionale prevedono: • Il monitoraggio sierologico su equidi • Eventuale monitoraggio sierologico su bovini/ ovi-caprini/ altre specie • Sorveglianza clinica equidi • Sorveglianza mortalità uccelli selvatici Su tutto il territorio nazionale, inoltre, è obbligatoria la notifica immediata di tutti i casi sospetti di sintomatologia nervosa negli Equidi e di tutti gli episodi di mortalità in uccelli selvatici non riferibili ad altre patologie infettive. PIEMONTE: Area endemica LIGURIA: Resto del territorio nazionale VALLE D’AOSTA: Resto del territorio nazionale 4
Sorveglianza clinica sugli equidi I mammiferi sono ospiti a fondo cieco di WNV (non infettivi in condizioni naturali). I cavalli però, sono particolarmente sensibili al WNV e possono ammalarsi, mostrando una sindrome neurologica. La sorveglianza passiva, mediante valutazione dello stato clinico, è considerata un buono strumento di rilevazione precoce della circolazione di WNV. La segnalazione di casi neurologici degli equidi è obbligatoria (O.M. 04/08/2011). Per caso sospetto di WND si intende ogni equide che, in periodo di attività vettoriale, presenti atassia locomotoria, morte improvvisa in zona a rischio o almeno due sintomi nervosi specifici. La sorveglianza passiva sugli equidi è obbligatoria su tutto il territorio Nazionale. 5
Nelle Tabelle n. 1-2-3 sono riportati i casi sospetti segnalati nelle 3 Regioni. Un solo caso verificatosi in Piemonte (Santhià- VC; 07/09/2016) è stato confermato dal Centro di Referenza di Teramo (CdR). POSITIVI IgM PROVINCIA NUMERO CAPI CONFERMATI TESTATI DAL CDR ALESSANDRIA 2 0 ASTI 0 0 BIELLA 0 0 CUNEO 0 0 NOVARA 0 0 TORINO 1 0 VERCELLI 2 1* VERBANIA 0 0 totale 5 1 Tabella n. 1 - Casi sospetti di West Nile segnalati negli equidi in Piemonte al 31/12/2016. * A seguito di 1 caso confermato nella provincia di Vercelli sono stati sottoposti a test ELISA IgM i 12 cavalli conviventi che sono risultati tutti negativi. PROVINCIA NUMERO CAPI TESTATI POSITIVI IGM CONFERMATI DAL CDR GENOVA 5 0 IMPERIA 0 0 LA SPEZIA 1 0 SAVONA 0 0 totale 6 0 Tabella n. 2 - Casi sospetti di West Nile segnalati negli equidi in Liguria al 31/12/2016. PROVINCIA NUMERO CAPI TESTATI POSITIVI IGM CONFERMATI DAL CDR AOSTA 1 0 totale 1 0 Tabella n. 3 - Casi sospetti di West Nile segnalati negli equidi in Valle d’Aosta al 31/12/2016. 6
Sorveglianza sierologica a campione sugli equidi La sorveglianza sierologica sugli equidi è obbligatoria nelle aree considerate “Resto del territorio nazionale” ovvero Liguria e Valle d’Aosta. I campioni sono sottoposti ad esame sierologico con metodica ELISA per la ricerca di anticorpi precoci IgM nei confronti del WNV. I prelievi sono eseguiti dai Medici Veterinari delle AA.SS.LL. di competenza per il territorio (area A). Le indagini di screening sono eseguite dal Laboratorio di Virologia della Sede Centrale dell’IZS PLVA e in caso di positività inviati in conferma presso il CdR di Teramo. In Liguria sono stati prelevati 138 sieri e in Valle d’Aosta 75. Le indagini sono tuttora in corso in 10 casi, i restanti sono risultati negativi per le IgM. Nelle Tabelle 4-5 sono riportati i risultati delle indagini sierologiche condotte in Liguria e Valle d’Aosta. NUMERO TEST TEST POSITIVI PER LE IgM PROVINCIA TEST NEGATIVI PER LE IgM ESEGUITI CONFERMATI DAL CdR GENOVA 38 38 0 IMPERIA 34 34 0 LA SPEZIA 21 21 0 SAVONA 45 45 0 totale 138 138 0 Tabella n. 4 - Esami sierologici eseguiti sugli equidi in Liguria nell’ambito dei controlli a campione al 31/12/2016. NUMERO TEST TEST POSITIVI PER LE IgM PROVINCIA TEST NEGATIVI PER LE IgM ESEGUITI CONFERMATI DAL CdR AOSTA 82 82 0 totale 82 82 0 Tabella n. 5 - Esami sierologici eseguiti sugli equidi in Valle d’Aosta nell’ambito dei controlli a campione al 31/12/2016. 7
Sorveglianza sull’avifauna Gli uccelli selvatici rappresentano il serbatoio dell’infezione. Gli accertamenti per WNV sono eseguiti tutto l’anno, di norma secondo un criterio di sorveglianza passiva sulle carcasse pervenute all’IZS PLVA sia nel contesto del Piano Regionale di sorveglianza sulla fauna selvatica, sia appartenenti alle specie bersaglio indicate dall’allegato A del Piano Nazionale West Nile (passeriformi, ciconiformi, caradriformi, strigiformi), sia appartenenti ad altre specie in caso di mortalità anomala non riferibili ad altre patologie infettive. I campioni sono conferiti a cura dei Servizi Veterinari delle AA.SS.LL. Le necroscopie sono effettuate presso il Laboratorio di Diagnostica della Sede Centrale e presso le Sezioni territoriali. Le analisi per la ricerca del virus in RT-PCR presso il Laboratorio Specialistico di Diagnostica Molecolare Virologica e Ovocoltura. Da quest’anno tutte le province del Piemonte sono state incluse nelle aree endemiche, rendendo pertanto necessaria in aggiunta l’effettuazione di una sorveglianza attiva durante la stagione di rischio. Nel periodo compreso tra luglio e novembre, tutte le province del Piemonte con piani di abbattimento dell’avifauna sinantropica (uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio) a protezione delle colture agrarie, grazie alla collaborazione con i Servizi Veterinari di area A delle AA.SS.LL., hanno conferito settimanalmente all’IZSPLV carcasse di gazze, cornacchie e ghiandaie per l’effettuazione degli esami virologici. Nella provincia di Biella che è sprovvista di tali piani di controllo, i Servizi Veterinari hanno eseguito prelievi sierologici e virologici su allevamenti di avicoli rurali. 8
Le Tabelle 6-7-8 riassumono i risultati delle indagini condotte su avifauna nelle tre Regioni. È stata riscontrata positività per WNV Lineage II in 6 soggetti in Piemonte. NUMERO CAPI NUMERO CAPI COMUNE E MESE DI POSITIVI PROVINCIA OGGETTO DI PRELIEVO OGGETTO DI PRELIEVO PRELIEVO CONFERMATI NELL’AMBITO DEL NELL’AMBITO DI ALTRI DAL CDR PIANO NAZIONALE TIPI DI SORVEGLIANZA Bergamasco, 61 12 2 ALESSANDRIA settembre ASTI 28 25 0 BIELLA 73 4 0 (avicoli rurali) CUNEO 188 164 0 NOVARA 45 3 0 Andezeno, settembre; 123 45 3 Pecetto, ottobre TORINO Avigliana, dicembre VERCELLI 65 54 2 Villata, Vercelli agosto VERBANIA 46 14 0 totale 629 321 7 Tabella n. 6 - Riepilogo esami effettuati per la sorveglianza virologica su avifauna in Piemonte al 31/12/2016. Nella prima colonna sono riportati i capi prelevati nell’ambito del Piano Nazionale di Sorveglianza West Nile, nella seconda colonna i capi testati nel contesto di altre azioni di sorveglianza. PROVINCIA NUMERO CAPI OGGETTI DI PRELIEVO POSITIVI CONFERMATI DAL CdR GENOVA 36 0 IMPERIA 6 0 LA SPEZIA 1 0 SAVONA 2 0 totale 45 0 Tabella n. 7 - Riepilogo esami effettuati per la sorveglianza virologica su avifauna selvatica in Liguria al 31/12/2016. PROVINCIA NUMERO CAPI OGGETTI DI PRELIEVO POSITIVI CONFERMATI DAL CdR AOSTA 91 0 totale 91 0 Tabella n. 8 - Riepilogo esami effettuati per la sorveglianza virologica su avifauna selvatica in valle d’Aosta al 31/12/2016. 9
Sorveglianza entomologica L’attività entomologica ha lo scopo di rilevare precocemente la circolazione virale, con una capacità di anticipazione media di circa 30 giorni rispetto al riscontro di casi umani. Sono state posizionate diverse tipologie di trappole per la cattura di zanzare, selezionando i siti in base a criteri di rischio. Sono state effettuate catture con frequenza di campionamento quindicinale, nel periodo inizio giugno-fine ottobre. Le zanzare sono state identificate a livello di specie e sottoposte ad indagini di laboratorio (RT PCR) per la ricerca di WNV presso i laboratori di Neuropatologia. L’attività di sorveglianza entomologica è obbligatoria nel solo territorio Piemontese. In Liguria e Valle d’Aosta è attualmente da considerarsi un Piano di sorveglianza straordinaria. 10
POSIZIONAMENTO DELLE TRAPPOLE NELLE TRE REGIONI PIEMONTE Per la ricerca biomolecolare di West Nile in Piemonte, sono stati presi in esame 49 siti selezionati in base a un’analisi del a rischio effettuata dall’Osservatorio Epidemiologico in cui son state posizionate trappole CDC a ghiaccio secco (in 35 siti) e BG-Sentinel addizionate di ghiaccio secco (in 14 siti). La gestione delle trappole e l’identificazione morfologica degli insetti in Piemonte è affidata all’Istituto per le Piante da Legno e Ambiente (IPLA). Le trappole posizionate entro 5 km dal confine con altre province, sono state considerate “parlanti” anche per le province limitrofe. In caso di riscontro di positività in queste trappole, come stabilito dalla circolare num. 1268 del 01/06/2016 del Centro Nazionale Sangue, sono scattati gli interventi di contenimento dei vettori e sono state introdotte le misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale dell’infezione WNV sia nella provincia interessata dalla positività sia nelle province limitrofe. Di seguito la Mappa 1 rappresentante le trappole collocate in Piemonte e le Tabelle 9-10-11 con il dettaglio delle trappole parlanti. Mappa n. 1 - Rappresentazione dei siti di posizionamento delle trappole in Piemonte 11
PROVINCIA LIMITROFA PROVINCIA DI ID TRAPPOLA PARLANTE INTERESSATA DAI CONTROLLI IN POSIZIONAMENTO CASO DI POSITIVITÀ G17_Cerrione Biella Torino G18_Arborio Vercelli Novara G24_Viverone Biella Torino - Vercelli G25_Albano Vercelli Novara G25_Vercelli_Ospedale S.Andrea Vercelli Novara G32_Verolengo Torino Vercelli G40_Moriondo Torinese Torino Asti G41_Vignale Monferrato Alessandria Asti G46_Barge Cuneo Torino G47_Racconigi Cuneo Torino G48_Poirino Torino Cuneo G49_Govone Cuneo Asti G59_Canelli Asti Cuneo Tabella n. 9 - Trappole a valenza interprovinciale PROVINCIA LIMITROFA PROVINCIA DI ID TRAPPOLA PARLANTE INTERESSATA DAI CONTROLLI IN POSIZIONAMENTO CASO DI POSITIVITÀ G11_Verbania Pallanza_Ospedale Verbano-Cusio-Ossola Varese (Lombardia) Castelli G14_Castelletto sopra Ticino Novara Varese(Lombardia) G19s_Cameri Novara Milano(Lombardia) G26s_Cerano nord Novara Milano(Lombardia) G34_Ticineto Alessandria Pavia(Lombardia) G42_Valenza Alessandria Pavia(Lombardia) G43 _Alluvioni Cambiò Alessandria Pavia(Lombardia) Tabella n. 10 - Trappole piemontesi a valenza interregionale Inoltre in Lombardia son state identificate cinque trappole confinanti con la regione Piemonte PROVINCIA PIEMONTESE LIMITROFA PROVINCIA DI ID TRAPPOLA PARLANTE INTERESSATA DAI CONTROLLI IN CASO POSIZIONAMENTO DI POSITIVITÀ 1_096MI001 Milano Novara 31_182PV036 Pavia Alessandria 33 Varese Novara 40 Pavia Novara 9_AL006798 Pavia Novara Tabella n. 11 - Trappole lombarde a valenza interregionale 12
Alla conclusione delle attività di sorveglianza 2016, sono stati esaminati dal Laboratorio di Neuropatologia dell’IZS PLVA 973 pool di zanzare, per un totale di 22639 esemplari testati, appartenenti complessivamente a 12 specie. Nella Tabella n. 12 è riportato il dettaglio delle specie catturate e analizzate in Piemonte. È risultato positivo per WNV un pool, di Culex pipiens prelevato nel comune di Ticineto (data cattura 06/09/2016) in provincia di Alessandria. La positività è stata imputata a Virus West Nile Lineage II. AL AT BI CN NO TO VB VC TOT POO SPECIE N POOL N POOL N POOL N POOL N POOL N POOL N N POOL N POOL L Aedes 158 50 202 14 4 2 633 46 191 23 909 70 44 6 34 12 2175 223 albopictus Aedes 9 5 1 1 0 0 0 0 27 10 331 17 0 0 29 11 397 44 vexans Anopheles 361 23 1 1 2 1 4 4 829 22 69 12 0 0 755 20 2021 83 maculipennis Anopheles 2 2 0 0 1 1 10 6 0 0 2 2 1 1 4 3 20 15 plumbeus Culex 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 1 1 hortensis Culex 19 3 0 0 1 1 0 0 4 1 3 1 0 0 0 0 27 6 modestus Culex 2922 77 299 16 968 20 2714 92 860 36 1819 87 7 4 1330 38 10919 370 pipiens Culiseta 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 1 1 annulata Culiseta 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 longiareolata Ochlerotatus 3201 72 230 12 587 14 539 25 978 27 747 44 15 4 757 22 7054 220 caspius Ochlerotatus 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 cantans Ochlerotatus 0 0 0 0 0 0 7 1 3 2 2 2 0 0 10 3 22 8 geniculatus ND 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 6672 232 733 44 1563 39 3907 174 2894 123 3883 236 68 16 2919 109 22639 973 Tabella n. 12 - Riepilogo zanzare testate nell’ambito del piano di sorveglianza entomologica in Piemonte nel 2016 13
LIGURIA Per la ricerca biomolecolare di West Nile (Real Time), in Liguria, sono stati presi in esame 23 siti in cui son state posizionate trappole BG-Sentinel addizionate di ghiaccio secco (in 16 siti) e GRAVID- Trap (in 7 siti). Grazie alla collaborazione con la Regione Liguria – Settore Prevenzione, sanità pubblica, sicurezza alimentare e sanità animale - la gestione delle trappole è stata affidata ai servizi veterinari AA.SS.LL. competenti per il territorio in seguito ad adeguata formazione erogata dall’ IZS PLVA. Alcune delle trappole posizionate a Genova città sono invece state gestite direttamente dal Comune di Genova – ufficio Animali. Nella Mappa 2 sono rappresentate le trappole collocate in Liguria. Mappa n. 2 - Rappresentazione grafica dei posizionamenti delle trappole in Liguria Alla conclusione delle attività di sorveglianza 2016, nel territorio ligure, sono stati esaminati dal Laboratorio di Neuropatologia dell’IZS PLVA 430 pool di zanzare, per un totale di 6582 esemplari testati, appartenenti complessivamente a 14 specie. Nella Tabella n. 13 è riportato il dettaglio delle specie catturate e analizzate in Liguria. WNV non è stato rilevato in alcun pool. Il conteggio, l’identificazione morfologica e la suddivisone in pool sono stati effettuati presso la SS IMPERIA dell’IZS PLVA. 14
GE IM SP SV TOT SPECIE N POOL N POOL N POOL N POOL N POOL Aedes albopictus 1523 93 692 39 218 18 96 26 2529 176 Aedes spp 11 4 0 0 2 1 0 0 13 5 Anopheles claviger 1 1 1 1 0 0 0 0 2 2 Anopheles 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 maculipennis Anopheles plumbeus 3 1 2 2 0 0 0 0 5 3 Anopheles spp 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 Coquillettidia richiardii 19 3 0 0 0 0 0 0 19 3 Culex hortensis 0 0 0 0 2 2 0 0 2 2 Culex pipiens 2216 94 694 38 335 16 655 33 3900 181 Culex spp 7 7 1 1 5 1 1 1 14 10 Culex theileri 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 Culiseta annulata 2 2 0 0 0 0 0 0 2 2 Culiseta longiareolata 28 18 20 7 1 1 19 9 68 35 Ochlerotatus caspius 22 5 0 0 0 0 1 1 23 6 Ochlerotatus spp 2 2 0 0 0 0 0 0 2 2 1410 totale 3837 233 88 531 47 830 71 6582 430 Tabella n. 13 - Riepilogo zanzare testate nell’ambito del piano di sorveglianza entomologica straordinaria in Liguria nel 2016 L’attività di sorveglianza entomologica ha permesso di ritrovare per la prima volta in Liguria la zanzara coreana (Aedes koreicus), una nuova specie esotica invasiva. La zanzara coreana, di origine asiatica, è stata rinvenuta per la prima volta in Italia nel 2011 e finora segnalata solo in Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. Essendo un potenziale vettore di flavivirus patogeni per l'uomo, la sua presenza in Italia e in Europa desta preoccupazione. Alcuni esemplari di Aedes koreicus sono stati individuati a Genova in due diversi siti (Fiumara e Villa Scassi) del quartiere di Sampierdarena, a partire dalla fine di giugno. A seguito del riscontro, è stato intensificato il monitoraggio entomologico per determinare l'estensione dell'area occupata dalla specie ed individuare eventuali focolai larvali, con il fine ultimo di comprendere se la zanzara coreana si sia insediata stabilmente in città o se sia trattato invece di una presenza sporadica. Sono state effettuate alcune catture supplementari, e sono state collocate alcune ovitrappole nei quartieri di Voltri, Cornigliano e Sampierdarena. Gli esemplari di Aedes koreicus non sono stati sottoposti a ricerca virale, ma a metodiche biomolecolari che hanno confermato l’identificazione di specie a supporto dell’identificazione morfologica. 15
VALLE D’AOSTA Per la ricerca biomolecolare di West Nile nella regione della Valle d‘Aosta, sono stati presi in esame 3 siti in cui son state posizionate 3 trappole CDC a ghiaccio secco (Quart, Morgex, Pont Saint Martin). Nella Mappa 3 sono rappresentate le trappole collocate in Valle d’Aosta. Mappa n. 3 - Rappresentazione grafica dei posizionamenti delle trappole nella Valle d’Aosta Alla conclusione delle attività di sorveglianza 2016, sono stati esaminati dal Laboratorio di Neuropatologia dell’IZSPLVA 9 pool di zanzare, per un totale di 24 esemplari testati, appartenenti complessivamente a 2 specie. Nella Tabella n. 14 è riportato il dettaglio delle specie catturate e analizzate in Valle d’Aosta. WNV non è stato rilevato in alcun pool. Il conteggio, l’identificazione morfologica e la suddivisione in pool sono stati effettuati presso la SS AOSTA dell’IZS PLVA. MORGEX QUART PONT SAINT MARTIN TOT SPECIE N POOL N POOL N POOL N POOL Aedes vexans 1 1 0 0 0 0 1 1 Culex pipiens 9 3 12 4 2 1 23 8 ND 0 0 0 0 0 0 0 0 totale 10 4 12 4 2 1 24 9 Tabella n. 14 - Riepilogo zanzare testate nell’ambito del piano di sorveglianza entomologica in regione Valle d’Aosta nel 2016 16
Misure attuate in seguito al riscontro delle positività Le positività riscontrate per WNV nell’anno 2016 sono relative esclusivamente al territorio del Piemonte. Trattandosi di area endemica, le misure di approfondimento locale sono state piuttosto contenute e comunque concordate con il Settore Prevenzione e Veterinaria della Regione, l’Osservatorio Epidemiologico e i Servizi Veterinari delle AA.SS.LL coinvolte. Il Ministero della Salute e il CdR sono stati progressivamente informati delle azioni in atto. In particolare, in seguito al primo riscontro di positività per WNV in una Provincia sono state applicate le misure di prevenzione sui donatori di sangue, come previsto dal Centro Nazionale Sangue http://www.centronazionalesangue.it/notizie/sorveglianza-west-nile-virus-2016 I controlli possono essere riassunti secondo lo schema seguente: POSITIVITÀ SIEROLOGICA EQUIDI - Controlli clinici e sierologici a campione negli equidi dell’azienda sede di positività - Catture entomologiche nella sede di positività POSITIVITÀ VIROLOGICA AVIFAUNA - Attivazione delle misure sulle donazioni di sangue POSITIVITÀ VIROLOGICA ZANZARE - Attivazione delle misure sulle donazioni di sangue In tutti i casi di esito di positività alle analisi presso l’IZS PLVA sono stati inoltre informati: - La Struttura Regionale di Coordinamento per le attività trasfusionali, con particolare riferimento all’eventuale “posizione” di confine del sito positivo condiviso tra più province o tra regioni, per l’applicazione delle misure di controllo sulle donazioni; - il SEREMI (Servizio di riferimento Regionale di Epidemiologia per la sorveglianza la prevenzione e il controllo delle Malattie Infettive), per il rafforzamento della sorveglianza epidemiologica nelle aree interessate, tramite comunicazione coi presidi ospedalieri e i medici AA.SS.LL; - IPLA, per l’applicazione secondo protocollo regionale di trattamenti straordinari larvicidi e adulticidi, con particolare attenzione all’ubicazione urbana – periurbana 17
Prevenzione e controllo della West Nile Le misure di prevenzione possono essere suddivise in: MISURE ATTE A IMPEDIRE IL CONTATTO TRA OSPITI E VETTORI INFETTI Semplici accorgimenti per ridurre la probabilità di essere punti dall’insetto adulto eventualmente infetto: PER I CAVALLI utilizzare repellenti; ricoverare i cavalli all’interno delle scuderie durante le ore notturne; utilizzare ventilatori all’interno delle scuderie; rimuovere fonti luminose, attrattive per le zanzare; rimuovere siti di nidificazione e dissuadere l’avifauna dalle immediate vicinanze delle scuderie. PER L’UOMO posizionare zanzariere alle finestre e/o impianti di aria condizionata; utilizzare repellenti sulla persona e nell’ambiente (piastrine, fornelletti, vaporizzatori); indossare abiti di colore chiaro con maniche e pantaloni possibilmente lunghi; evitare l’uso di profumi e dopobarba. LOTTA AL VETTORE Strategie per ridurre la popolazione dei vettori in tutti gli stadi di sviluppo: svuotare completamente e ripulire almeno una volta alla settimana sottovasi, recipienti con piante acquatiche e vasi con talee in radicazione, per eliminare gli stadi immaturi (uova, larve e pupe) eventualmente presenti nell'acqua prima che completino il loro sviluppo; pulire almeno una volta l'anno (in primavera) le grondaie dei fabbricati più bassi (garage, villette ecc.) per evitare che le foglie cadute vi favoriscano la formazione di ristagni d’acqua; svuotare e riporre al coperto bidoni, bottiglie, ciotole, annaffiatoi, piscine per bambini e quanto non utilizzato e che possa raccogliere acqua piovana; coprire con zanzariera o teli di nylon ben tesi e sigillati i recipienti in uso (fusti e cisterne) per la raccolta d’acqua piovana per l’irrigazione; pulire periodicamente i vasi portafiori nei cimiteri, cambiarne frequentemente l’acqua o trattarla con prodotti larvicidi; se si usano fiori secchi o sintetici riempire il vaso di sabbia; non lasciare all'aperto copertoni e altri rifiuti che possono raccogliere acqua stagnante; utilizzare settimanalmente prodotti a base di Bacillus thuringiensis varietà israelensis, larvicida innocuo per uomo e animali e non impattante sull’ambiente, nelle raccolte d'acqua non eliminabili e non copribili, come tombini di scolo e caditoie munite di sifone; mettere nelle vasche ornamentali pesci predatori delle larve di zanzara; limitare al massimo l'impiego di insetticidi e in ogni caso seguirne scrupolosamente le istruzioni. 18
VACCINAZIONE INDIVIDUI SUSCETTIBILI PER I CAVALLI In attuazione all’articolo 6 dell’O.M. 5 novembre 2008, dal mese di luglio 2009, è possibile vaccinare gli equidi facoltativamente, a carico del proprietario, con un vaccino registrato. La somministrazione del vaccino è effettuata da un veterinario o sotto la sua diretta responsabilità. L'avvenuta vaccinazione deve essere comunicata dal veterinario prescrittore entro tre giorni, direttamente al servizio veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale competente per territorio. L’avvenuta vaccinazione viene registrata dal servizio veterinario competente nel documento di identità (passaporto – capitolo VI) dell’equide. Esistono diverse tipologie di vaccino in commercio: EQUIP WNV Zoetis (ex Duvaxyn) KV - Lineage 1 e 2. IM cavalli dai 6 mesi. Inizio immunità: 3 settimane dopo vaccinazione primaria (prima iniezione da 6 mesi d’età seconda 3–5 settimane più tardi). Durata immunità: 12 mesi PROTEQ WEST NILE Merial Vaccino ricombinante. IM cavalli dai 5 mesi. Inizio immunità: 4 settimane dopo vaccinazione primaria (prima iniezione da 5 mesi d’età seconda 4–6 settimane più tardi). Durata immunità: 12 mesi EQUILIS WEST NILE MSD animal health (Intervet) KV chimerico. Ceppo (YF – WN). IM cavalli dai 6 mesi. Inizio immunità: 2 settimane dopo vaccinazione primaria (prima iniezione da 6 mesi d’età seconda 3–5 settimane più tardi). Durata immunità: 12 mesi PER L’UOMO Attualmente non sono in commercio vaccini per l’uomo, ma sono in corso diversi studi farmacologici per valutare il livello di anticorpi neutralizzanti necessario a combattere il virus e quindi l’efficacia e la sicurezza di alcuni vaccini sperimentali. Lo sviluppo di un siero immunizzante per il virus della West Nile deve tener conto di aspetti peculiari quali l’immunosenescenza della popolazione a rischio (soprattutto anziani), la bassa incidenza della malattia e la comparsa di focolai sporadici che potrebbero inficiare l’efficacia di una eventuale campagna vaccinale. 19
Altri Flavivirus di interesse medico Zika e Dengue Altri virus appartenenti al genere Flavivirus (es. Dengue e Zika) possono causare malattia nell’uomo mantenendosi in un ciclo di trasmissione zanzara – uomo senza partecipazione di reservoir animali. Casi di importazione sono segnalati nel nostro Paese ogni anno. In particolare nel corso del 2016 le autorità sanitarie internazionali hanno dovuto fronteggiare una nuova emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Zika e alle sue “inattese” complicanze. Il virus originariamente endemico in Africa e Asia è stato rilevato in Sud America, soprattutto Brasile, e da qui diffuso verso il centro-nord del continente. In tutta Europa è stato avvertito il rischio di introduzione tramite movimentazioni di persone infette. L‘Organizzazione mondiale della Sanità nel mese di febbraio 2016 ha definito Zika “Emergenza di Sanità Pubblica di Rilevanza Internazionale”, in quanto associata all’aumento dei casi di microcefalia e al rischio di sviluppo di altre complicanze neurologiche negli adulti, quali la sindrome di Guillain-Barré. La principale specie di zanzara coinvolta nella trasmissione dello Zika in Sud America è la Aedes aegypti che non è presente in Italia da circa 40 anni. Tuttavia la globalizzazione e gli intensi scambi commerciali potrebbero determinare l’introduzione in Italia di questa e di altre specie esotiche di zanzare. In Italia, come nel resto dell'Europa, ruolo vicariante nella trasmissione di Zika potrebbe essere tuttavia ampiamente ricoperto da Aedes albopictus (la zanzara tigre). Sono inoltre segnalate altre modalità di trasmissione, quale quella sessuale e tramite trasfusioni di sangue. Nell’anno 2016 è stata intensificata la sorveglianza entomologica sottoponendo gli esemplari di zanzara del genere Aedes catturati in alcune specifiche trappole della rete di sorveglianza riconosciute particolarmente a rischio di introduzione dell’infezione, ad analisi biomolecolari per la ricerca di virus del genere Flavivirus (RT PCR e sequenziamento), cui anche Zika e Dengue appartengono. Non sono state rilevate positività per Flavivirus di importanza sanitaria. 20
PIEMONTE Quest’anno in Piemonte sono state testate per la ricerca di Flavivirus spp le Aedes provenienti da 14 trappole BG-Sentinel posizionate in siti maggiormente a rischio di introduzione di vettori e patogeni esotici: o OSPEDALI: Asti; Casale M.to; Cuneo; Novara; Torino: Amedeo di Savoia-Regina Margherita; Verbania-Pallanza; Vercelli. o INTERPORTI: Beinasco; Novara; S. Mauro; Tortona (Rivalta Scrivia). o AEROPORTI: Caselle; Levaldigi. Nella Tabella 15 sono riportati i risultati delle analisi per la ricerca di Flavivirus in Piemonte. Sono stati testati 94 pool, tutti con esito negativo. AL AT CN NO TO VB VC TOT SPECIE N POOL N POOL N POOL N POOL N POOL N POOL N POOL N POOL Aedes 73 12 18 4 67 11 154 13 733 37 19 5 28 7 1092 89 albopictus Aedes vexans 0 0 1 1 0 0 2 1 64 3 0 0 0 0 67 5 totale 73 12 19 4 67 11 156 14 797 40 19 5 28 7 1159 94 Tabella n. 15 - Riepilogo zanzare sottoposte ad analisi per la ricerca di Flavivirus in Piemonte 21
LIGURIA La ricerca del genere Flavivirus è stata effettuata anche sul territorio Ligure. Sono state analizzate le zanzare del genere Aedes catturate da trappole BG-Sentinel e Gravid trap posizionate nei seguenti siti: o OSPEDALI: Zona Ospedale S. Andrea-Comune di La Spezia, Zona Ospedale S.M. Misericordia-Comune di Albenga, Zona Sede ASL2 Savonese-Comune di Vado Ligure, Zona Ospedale G. Borea-Comune di Sanremo, Zona Ospedale San Martino-Comune di Genova, Zona Ospedale Gaslini-Comune di Genova, Zona Ospedali Galliera-Comune di Genova, Zona Ospedale Villa Scassi-Comune di Genova, Zona Ospedale-Comune di Lavagna, Zona Ospedale-Comune di Sestri Levante o PORTI: Zona porto-Comune di La Spezia, Zona Porto-Comune di Savona, Zona porto- Comune di Varazze, Zona porto turistico Località Porto Maurizio-Comune di Imperia, Zona Porto turistico-Comune di Sanremo, Zona porto-Comune di Genova, Zona autoporto- Comune di Ventimiglia o AEROPORTI: Zona aeroporto-Comune di Genova o ALTRO: Zona Fiumara-Comune di Genova, Zona Sampierdarena-Comune di Genova, Zona Marassi 1 Polizia Municipale-Comune di Genova, Zona Marassi 2 Cimitero di Staglieno- Comune di Genova, Zona Parco Botanico-Comune di Chiavari Nella Tabella 16 sono riportati i risultati delle analisi per la ricerca di Flavivirus in Liguria. Sono stati testati 170 pool, tutti con esito negativo. GE IM SP SV TOT SPECIE N POOL N POOL N POOL N POOL N POOL Aedes albopictus 1432 88 551 36 174 24 124 17 2281 165 Aedes spp 11 4 0 0 2 1 0 0 13 5 totale 1443 92 551 36 176 25 124 17 2294 170 Tabella n. 16 - Riepilogo zanzare sottoposte ad analisi per la ricerca di Flavivirus in Liguria nel 2016 22
In provincia di La Spezia sono stati notificati 2 casi umani importati di Zika. Sono state prese le misure previste dalla normativa nazionale (Circolare 16 giugno 2016 - Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes sp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika – 2016) e quindi sono stati selezionati ulteriori 3 siti di cattura nei pressi delle abitazioni dei soggetti risultati positivi. I pool catturati sono stati testati con la metodica biomolecolare per la ricerca del genere Flavivirus. Nella Tabella 18 sono riportati i risultati delle analisi per la ricerca di Flavivirus eseguite a seguito di notifica dei casi umani di importazione N° DATA DI RISULTATO DIAGNOSTICA FLAVI PROVINCIA SPECIE N° INDIVIDUI INTERNO CATTURA GENERICA LASP1 LA SPEZIA 19/04/16 Aedes albopictus 2 NEGATIVO LASP 2 LA SPEZIA 06/05/16 Aedes albopictus 1 NEGATIVO LASP 3 LA SPEZIA 01/09/16 Aedes albopictus 1 NEGATIVO LASP 4 LA SPEZIA 01/09/16 Culex pipiens 10 NEGATIVO LASP 5 LA SPEZIA 01/09/16 Aedes albopictus 3 NEGATIVO LASP 6 LA SPEZIA 08/09/16 Aedes albopictus 5 NEGATIVO LASP 7 LA SPEZIA 08/09/16 Aedes albopictus 1 NEGATIVO LASP 8 LA SPEZIA 14/09/16 Culex pipiens 2 NEGATIVO LASP 9 LA SPEZIA 14/09/16 Aedes albopictus 1 NEGATIVO Tabella n. 18 - Riepilogo zanzare sottoposte ad analisi per la ricerca di Flavivirus a seguito di notifica di 2 casi umani importati di Zika in Liguria nel 2016 VALLE D’AOSTA In Valle d'Aosta per la sorveglianza sui Flavivirus sono state impiegate le medesime trappole utilizzate per la ricerca di West Nile Virus. Nel 2016 non sono state catturate zanzare con capacità vettoriale per Dengue Zika virus (Aedes albopictus), come si vede nella tabella 14. Pertanto le analisi biomolecolari per la ricerca di virus del genere Flavivirus (RT PCR e sequenziamento), non sono mai state eseguite. 23
Hanno collaborato alla realizzazione del Report: Contenuto scientifico Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: Cristina CASALONE Alessandra PAUTASSO Federica VERNA Veronica BELLAVIA Maria Cristina RADAELLI Marco BALLARDINI Attività analitica Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: S.C. Diagnostica Generale S.C. Virologia S.C. Neuroscienze con annesso CEA S.C. Epidemiologia e Osservatorio Epidemiologico S.C. Piemonte S.C. Sezione di Cuneo S.C. Valle d’Aosta con annesso CERMAS S.C. Sezioni Genova e Savona con annesso CEROVEC e coordinamento LIGURIA S.C. La Spezia e Imperia Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente Immagini Andrea Mosca, Anna Maria Ferrara, Danila Raffaella Francese, Enrico Aliberti, Maria Ines Crescio Contatti E-mail: cea@izsto.it; oss.epidemiologico@izsto.it La sorveglianza è stata svolta in collaborazione con: Si ringraziano i Servizi Veterinari territoriali delle tre Regioni e il Comune di Genova, per il prezioso contributo prestato alle attività I testi e le tabelle presenti in questo documento sono distribuiti, dove non diversamente indicato, con Licenza Creative Commons 4.0 / Attribuzione – Non Commerciale (CC BY NC). Se utilizzi i nostri contenuti per scopi non commerciali, sei libero di riprodurre, esporre, distribuire e riutilizzare testi e tabelle del sito previa • Attribuzione della loro paternità all’Istituto Zooprofilattico Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, tramite un riferimento scritto e/o un link al contenuto originale. 24
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