NASCE INTER GRASSROOTS PROGRAM
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
NASCE INTER GRASSROOTS PROGRAM MILANO- F.C. Internazionale è lieta di annunciare la nascita di Inter Grassroots Program. Il progetto prevede un rinnovamento del concetto di partnership, con 28 club dislocati su tutto il territorio nazionale che aderiranno al programma, avendo come riferimento gli 11 Centri di Formazione del Settore Giovanile di F.C. Internazionale. Proprio il rapporto sempre più stretto con i Centri di Formazione renderà possibile un costante aggiornamento tecnico attraverso il trasferimento delle metodologie di allenamento, la formazione degli istruttori e lo sviluppo del calcio femminile. Tutto questo seguendo i principi di cultura sportiva da sempre alla base di ogni iniziativa promossa dal Settore Giovanile nerazzurro. Inter Grassroots Program garantirà inoltre collaborazioni sul territorio con le istituzioni calcistiche e la promozione di progetti all'interno del mondo della scuola. Il progetto, che avrà come obiettivo principale la cura dei valori tecnici, sarà allo stesso tempo in grado di rendersi veicolo anche per altri aspetti societari. Saranno tra 5000 e 7000 i giovani calciatori coinvolti nel programma, guidati da circa 500 allenatori che troveranno supporto costante negli 11 Centri di Formazione presenti in Italia. APPIANO GENTILE- "Questa giornata segna l'inizio di un progetto nuovo, che permetterà a F.C. Internazionale di essere un punto di riferimento sempre più importante a livello tecnico per le realtà che saranno sotto il nostro marchio". Comincia con le parole del coordinatore tecnico Paolo Migliavacca la presentazione ufficiale di Inter Grassroots Program. Il progetto di partnership tecnica coinvolgerà 28 club dislocati su tutto il territorio nazionale, che avranno come punto di riferimento gli 11 Centri di Formazione del Settore Giovanile nerazzurro: "Le società scelte si sono distinte per la qualità del loro lavoro e ci auguriamo continuino a crescere sfruttando la nostra esperienza. Vogliamo condividere la nostra metodologia di formazione con chi ha sposato questo progetto, per migliorare insieme".
Presente al centro sportivo 'Angelo Moratti' anche il vice presidente Javier Zanetti: "Ho avuto il privilegio di giocare con diversi ragazzi che sono cresciuti nel Settore Giovanile nerazzurro ed è anche grazie a questo che mi sono reso conto dell'importanza del lavoro svolto ogni giorno. Inter Grassroots Program è un progetto a cui il club tiene moltissimo. Ci consentirà di trasmettere la nostra esperienza e di esportare il nostro modello, come abbiamo fatto anche all'estero con Inter Academy, per lavorare in maniera coerente ed efficace con i ragazzi e gli allenatori che rappresentano il futuro". Ed è proprio questo l'aspetto su cui si concentra quotidianamente Roberto Samaden, direttore del Settore Giovanile nerazzurro: "Il nostro compito è non solo far crescere i giocatori, ma anche gli allenatori. Sia chi lavora già all'interno della società, sia chi potrà entrare a farne parte in futuro. Tante cose sono cambiate negli ultimi anni, non l'attenzione del club nei confronti del Settore Giovanile. Ringrazio per questo il presidente Erick Thohir, che dimostra di credere tanto nel nostro lavoro, e il vice president Javier Zanetti, che è qui per rappresentare la società". "La continuità è fondamentale e i diversi progetti che stiamo portando avanti ci permettono di essere un punto di riferimento costante per chi svolge questo lavoro. Siamo gli unici in Italia ad avere i Centri di Formazione e siamo orgogliosi di questo, perché in molti hanno provato ad imitare il nostro modello. Con Inter Academy, grazie al lavoro di Barbara Biggi e Marco Monti, stiamo esportando la qualità del nostro Settore Giovanile in tutto il mondo. Altrettanto importante il lavoro svolto da Inter Campus, da 18 anni realtà del nostro club e ora presente in 29 paesi". "Inter Grassroots Program è un progetto di formazione tecnica, ma anche di sensibilizzazione - ha concluso -. Vogliamo promuovere un tipo di calcio diverso da quello che viene proposto normalmente. Il nome di questo programma dà un'indicazione precisa, di crescita, partendo dalle radici di questo sport. L'obiettivo è allinearci a Fifa e Uefa, per dare una mentalità più aperta, trasmettendo la nostra metodologia a 360 gradi". La giornata, iniziata con una visita delle strutture del centro sportivo 'Angelo Moratti' da parte dei rappresentanti delle società partner, si è conclusa sul campo con una serie di gare tra otto squadre classe 2007 dei Centri di Formazione nerazzurri e del Settore Giovanile di F.C. Internazionale. SAMADEN: "INTER GRASSROOTS PROGRAM, UN REGALO PER IL PRESIDENTE THOHIR" Le parole del direttore del Settore Giovanile nerazzurro: "L'Inter guarda al futuro. Siamo contenti di lanciare questo nuovo progetto nel giorno del secondo anniversario di Erick Thohir da presidente" APPIANO GENTILE- A margine della presentazione del progetto Inter Grassroots Program, il direttore del Settore Giovanile nerazzurro Roberto Samaden ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti presenti. Si parte da una considerazione sull'appoggio del presidente Erick Thohir, sempre molto attento al prezioso lavoro del vivaio interista: "La spinta che il presidente e la società ci stanno dando è orientata ad avere ogni anno 4-5
prodotti del nostro Settore Giovanile nella rosa della prima squadra. Siamo contenti e orgogliosi di offrire, a due anni dall'inizio dell'avventura del presidente in nerazzurro, questo nuovo progetto come regalo. Massimo Moratti ci ha permesso di iniziare a lavorare in questa direzione e adesso la spinta è ancora più forte, sia per necessità che per volontà". Una nuova partnership tecnica che sostituisce il precedente sistema di affiliazioni:"Abbiamo sempre pensato a qualcosa di nuovo per i nostri progetti. Le affiliazioni, sul territorio italiano, sono ormai una caratteristica di tutti i club professionistici. Ma in termini tecnici danno poco e permettono di ricevere poco. L'abbiamo rilevato con grande onestà e grazie al lavoro di tutte le persone che collaborano con me ogni giorno abbiamo deciso di lanciare questo programma. Speriamo di arrivare in alto, come è stato per tutti i nostri progetti precedenti". Infine una battuta sull'intesa con Roberto Mancini: "Uno dei nostri punti di forza è sicuramente il collegamento con l'area tecnica della prima squadra. Con Roberto Mancini e con il direttore sportivo Piero Ausilio c'è un rapporto consolidato, costruito negli anni. C'è una grandissima volontà e disponibilità da parte loro per creare un ponte tra Settore Giovanile e calcio professionistico". Scorrono le immagini sullo schermo nella sala conferenze di Appiano Gentile. Si parla di settore giovanile, di numeri, di nuove idee (oggi si presenta un nuovo progetto, l'Inter Grassroots Program),ma soprattutto di loro. I ragazzi sono i veri protagonisti perché da anni il settore giovanile nerazzurro può vantarsi di crescere e formare giocatori professionisti. Da Luca Caldirola a Federico Bonazzoli, da Marco Benassi a Matteo Bianchetti,da Federico Dimarco (che ha mosso i suoi primi passi da calciatore proprio alla CALVAIRATE!) a Davide Santon. La soddisfazione di un settore giovanile non si racchiude quindi solo nei numeri di vittorie e trofei (che comunque fanno enorme piacere e nella bacheca dell'Inter non mancano) ma nei volti di chi, con un percorso lungo e per nulla scontato, è riuscito a diventare un giocatore di calcio. 260 tesserati dai pulcini alla primavera, 14 squadre iscritte ai campionati Figc, 33 ragazze tesserate, 280 bambini nelle 5 scuole calcio Inter, 11 centri di formazione. L'idea è che il centro di Interello venga "spostato" nelle varie regioni e nelle varie realtà. Il 48% dei giocatori arriva dai centri di formazione e dalle società affiliate. 28 società hanno quindi aderito e sono state scelte per far parte del nuovo progetto Inter Grassroots Program.Un progetto che è stato presentato stamattina ad Appiano Gentile e che ha visto intervenire i maggiori rappresentanti del settore giovanile nerazzurro e il vicepresidente Javier Zanetti. Zanetti ha esordito spiegando quanto questo progetto stia a cuore alla società Inter: "La nostra società punta tantissimo sui giovani. Il nostro settore giovanile è riconosciuto a livello mondiale, con Inter Academy nel mondo ci sono tante opportunità. Questo è un punto di partenza e mi auguro che sia un grande successo." Dopo di lui ha parlato Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile, spiegando i cardini di questa nuova idea e ha ribadito la volontà fortemente
innovativa di questa società: "Ringrazio la società a tutti i livelli. C'è una sorta di continuità fra la gestione Moratti e quella di Thohir. Tante cose sono cambiate, ma c'è a livello giovanile una continuità. Primo ringraziamento a Javier, Thohir e a tutti i dirigenti. Inter Academy, diretto da Marco Monti è nato in maniera soft e adesso sta esplodendo. Unici in Italia ad avere i centri di formazione. La società ci punta e ha l'obiettivo di espansione nel mondo. Sono sei anni che provano a copiarci ma non sono ancora riusciti a portare avanti un progetto di questo livello." L'Inter Grassroots Program cura i dettagli a 360° e a questo proposito, nel corso della presentazione, sono intervenuti i rappresentanti di ogni area specifica per illustrare il valore aggiunto di questo progetto, ognuno con le proprie competenze. Giuliano Rusca (responsabile tecnico attività di base): "Gli aspetti che formano e fondano un settore giovanile sono tre: scouting, area di formazione e la valorizzazione. L'area della quale mi occupo riguarda lo scouting e la formazione dagli 8 ai 13 anni, mantenendo una linea diretta con i valori che abbiamo elencato. Il nostro lavoro è fatto con metodologie sempre più innovative, in modo che possano essere adeguate alle nuove generazioni. Vogliamo lavorare in modo innovativo ma con i nostri valori. Ci sono cinque gruppi squadra dal 2003 al 2007 e 2 gruppi squadra di calcio femminile. Grassroots vuol dire inserire le radici nelle problematiche del gioco del calcio. Non si curano solo aspetti tecnici. Formare uomini che portino avanti la nostra identità. In un momento in cui molte società stanno cercando la loro identità, noi abbiamo la presunzione di dire che l'abbiamo trovata e la stiamo portando avanti." Massimo Giuriola (area tecnica 5/7 anni, Scuole calcio Inter): "La scuola calcio Inter è la base della piramide del settore giovanile dell'Inter. Per una famiglia significa che è la prima volta che entra in contatto con Fc Internazionale. Le famiglie pagano e noi abbiamo una responsabilità molto alta. La delocalizzazione della formazione diventa importante. Le realtà delocalizzate hanno interessi diversi, bisogna integrarsi. Abbiamo introdotto la green card. Cerchiamo di integrarci con le istituzioni scolastiche, soprattutto per far vedere la nostra metodologia." Marco Galli (area medica settore giovanile dell'Inter): "A Interello c'è un servizio ambulatoriale di medicina dello sport. Ci proponiamo attraverso degli incontri di trattare degli argomenti a noi molto cari: l'alimentazione, per esempio. Educare i ragazzi a mangiare bene. Sappiamo che il ritmo quotidiano delle giornate ci lascia titubanti su come questi ragazzi si alimentino. Vogliamo sensibilizzare sui traumi più frequenti nelle varie fasce di età. Traumi da overuse." Roberto Niccolai (resposabile area preparazione atletica): "La mia area è work in progress. Unificare e dare un'impronta alle metodologie di allenamento è fondamentale. Abbiamo 13 preparatori. Vengono da esperienze calcistiche e alcuni dal nostro settore giovanile. Non comprende solo il lavoro pratico, è un'area che si occupa di tanti aspetti. Recupero infortunati, controllo allenamento e gestione situazioni in allenamento. Abbiamo attivato una parte di ricerca legata alla conoscenza di alcuni aspetti della corretta crescita dei
ragazzi per poi impostare metodologia più corretta, in collaborazione con la prima squadra. La mia area è dinamica. Ogni preparatore è in grado di fornire tutte le indicazioni e tutte le situazioni svolte da nostro settore: lavorano in maniera sinergica." Luciano Castellini (preparatore portieri settore giovanile Inter): "Ho ancora una grande passione, ho voglia di essere ancora innovativo. Ho dei collaboratori meravigliosi, sto facendo molto meno perché l'età passa. Ma ho trovato una società che ti permette anche di parlare semplicemente, analizzando le situazioni. Il problema del portiere è un problema di identità nascoste, di scelte. Un buon allenatore si deve ricordare le vicissitudini di quando faceva il portiere. Il portiere è solo e sarà sempre solo. L'allenatore di portieri deve stare vicino ai ragazzi un po' come un vecchio nonno." Marco Monti (responsabile tecnico Inter Academy): "Abbiamo l'obiettivo di internazionalizzare il nostro settore giovanile. Non formiamo solo dal punto di vista tecnico allenatori e giocatori. Dobbiamo formare prima uomini e poi giocatori. Attraverso gli allenatori pensiamo di trasferire non solo nozioni, ma valori umani e etici. Inter Academy (al momento attiva in Arabia Saudita, Cina, Giappone) ha l'obiettivo di formare e crescere a casa loro i bambini che fanno parte di questo progetto. Crediamo di poter dare opportunità anche a tutto il nostro settore di internazionalizzare il nostro concetto. Non cerchiamo solo bravi allenatori dal punto di vista tecnico, ma uomini che ci rappresentino a 360°." Giuseppe Giavardi(responsabile scouting Italia Inter): "Innovazione e cambiamento sono le parole chiave. Fino ad oggi facevamo copertura del territorio per l'acquisizione dei nuovi talenti. Un lavoro che deve cambiare a favore delle società. Faremo formazione diretta allo scouting. Un lavoro basilare per qualsiasi tipo di società, può dare sviluppi e risultati positivi."
Puoi anche leggere