Motivazione al paziente parodontale - Odontoiatria33

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CORSO ECM            ATM e parodonto: due articolazioni molto particolari. Un aggiornamento clinico

                     Il presente modulo “Motivazione al paziente parodontale” è valido anche per coloro che hanno acquistato il Corso
                     IV “Il trattamento della malattia parodontale: dai fondamenti alle soluzioni più complesse”
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Parodontologia

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                     Motivazione al paziente parodontale
                     Periodontal patient motivation
                     M. Gangale*
                     Igienista dentale, libera professionista in Como; specializzanda in Psicologia Clinica e della Salute

                                                                                                                                         *Autore di riferimento
                     Ricevuto il 23 maggio 2016
                                                                                                                                                 Martina Gangale
                     Accettato il 15 settembre 2016
                                                                                                                                        martina.gangale@yahoo.it

                     RIASSUNTO
                     Obiettivi. Indagare la dimensione motivazionale in termini di obiettivi, contenuti, aspetti teorici e pratici al fine di supportare le
                     terapie e il mantenimento del paziente affetto da parodontopatia. Materiali e metodi. Nello sviluppo di questo elaborato sono
                     approfonditi i concetti di stile di vita, qualità di vita, fattori di rischio, dimensione corporea dell’identità e percezione di malattia
                     tramite spunti tratti dalla letteratura e approfondimenti di psicologia della salute. Risultati e conclusioni. La malattia parodontale
                     rientra tra le patologie del cavo orale certamente più diffuse a livello mondiale, tale da essere considerata una vera e propria epi-
                     demia. Com’è ben noto il trattamento d’elezione è la terapia parodontale non chirurgica, il cui risultato non può essere mantenuto
                     senza un’adeguata collaborazione del paziente nel controllo della placca batterica e nella conduzione di stili di vita salubri. Questa
                     responsabilità non è innata, anzi va maturata attraverso il rapporto con il clinico, che per mezzo di un’efficace motivazione porta
                     il paziente a raggiungere tale consapevolezza.

                     Parole chiave: Motivazione | Malattia parodontale | Bisogni umani | Abitudini di igiene orale | Psicologia

                     ABSTRACT
                     Objectives. The goal of this work is to investigate the patient’s motivational dimension in terms of objectives, content, theoretical
                     and practical aspects, in order to support the treatment and maintenance therapy of periodontal diseases. Materials and meth-
                     ods. This paper develops and analyses the concepts of lifestyle, quality of life, risk factors, body criterion of identity and perception
                     of illness, taking cue from the literature and from health psychology insights. Results and conclusions. Periodontal disease is
                     one of the most widespread oral cavity diseases in the world, such as to be considered a real epidemic. The gold standard treatment
                     is the non-surgical periodontal therapy, which cannot be maintained without the patient’s cooperation in controlling the bacterial
                     plaque and in leading healthier lifestyles. Such responsible attitude is not an innate one: indeed, it is gained through the relationship
                     with the clinician, who helps the patient achieve this awareness through an effective motivational interview.

                     Key words: Motivational interview | Periodontal disease | Human needs | Oral hygiene habits | Psychology

                 494 | DENTAL CADMOS   | 8/2016                                                                               © 2016 EDRA SpA. Tutti i diritti riservati
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                                                                                                                                                        Parodontologia
  1. Introduzione                                                      malattie del cavo orale; ometterne le modalità di salvaguardia
La parodontopatia trova insorgenza e sviluppo, seppur in misura        è un atteggiamento lesivo nei confronti della loro salute. Tale
differente, grazie a diversi fattori quali presenza di placca batte-   scorretta abitudine da parte di alcuni professionisti dentali è il
rica, fumo, familiarità; inoltre si definisce più o meno complicata    risultato di assenza di informazione, noncuranza verso l’impor-
e grave anche sulla base di quantità e profondità delle tasche,        tanza della procedura, impreparazione allo svolgimento della
indice di sanguinamento al sondaggio e condizioni sistemiche.          stessa e conseguente sentimento di inadeguatezza, preferen-
Tale valutazione è ben definita da Lang e Tonetti che nel 2003         za nello svolgere pratiche più retributive. Il corollario di fattori
hanno elaborato uno schema risultante dal Periodontal Risk As-         che compartecipano a questa condotta fa sì che nel tempo la
sessment (PRA) ovvero la valutazione del rischio parodontale [1].      nostra professione si svaluti in termini di durata dei lavori at-
Ciò sta a dimostrare due assunti fondamentali: il solo trattamen-      tuati e soddisfacimento dei pazienti.
to odontoiatrico non è sufficiente alla risoluzione della patologia    Nella lingua italiana motivare significa “causare, originare, provo-
e al mantenimento dello stato di salute, e il paziente è necessa-      care, determinare, suscitare”; ne consegue che si tratta di un’a-
riamente coinvolto e responsabile del proprio benessere. Infatti,      zione che prevede una reazione. La parola deriva dai termini la-
buoni risultati derivanti dallo scaling e root planning, e/o dalla     tini motus (movimento) e azio (dal verbo agere che significa fare),
chirurgia parodontale, vanno comunque incontro a insuccesso            insieme di fattori dinamici che promuovono un cambiamento.
a lungo termine se l’assistito non partecipa attivamente alle cure     La parola cambiamento deriva dal greco kambein (mutarsi, adat-
attraverso un ottimo controllo del biofilm batterico e la conduzio-    tarsi, curvarsi), con un’accezione che pare indicare sforzo o azio-
ne di corrette abitudini e stili di vita salubri. Ne consegue che un   ne poco naturale. In questi termini ottenere un cambiamento
valido piano di cura rivolto al paziente parodontopatico non sia       non è certo un facile obiettivo, specie se le abitudini sono radi-
tale se non comprende un adeguato percorso di motivazione [2].         cate e sostenute da informazioni o credenze errate. Lo spirito
Il primo obiettivo da perseguire quando si sottopone un in-            che promuove il cambiamento deve, invece, essere necessaria-
dividuo a motivazione consiste nel favorire lo sviluppo di un          mente di diversa natura, ossia configurarsi come un’opportunità
comportamento nuovo che porti al raggiungimento di risultati,          e desiderio di perseguire uno stato di miglior benessere.
poiché nessun tipo di trattamento ha la capacità di mantenersi         Perché una persona si comporti in un certo modo occorre, in-
inalterato nel tempo se il paziente non collabora al suo man-          fatti, che sia vigile e mobilitata ad attuare un atteggiamento di-
tenimento, adottando pratiche e abitudini volte a preservarlo          retto verso uno scopo, al fine di alleviare stati interni di disagio
[3]. Tutti gli operatori dentali devono concorrere nei processi        [6]. Ne consegue che il cambiamento non deve essere vissuto
di motivazione, così da trasmettere costantemente al paziente          come un’imposizione dettata da un professionista autorevole,
il concetto che, quando si sottopone a una procedura, ha una           ma motivata da una propria necessità, che va intuita, compresa
parte di responsabilità nella gestione della stessa.                   e verificata come tale. Il cambiamento consiste in un atteggia-
La motivazione al cambiamento è un concetto che prende                 mento volto a superare alcune condizioni limitanti, dette an-
corpo dall’ambito psicologico e rappresenta una condizione             che “passive”, attraverso una modificazione del pensiero e del
indispensabile affinché il “cliente” affronti una terapia in modo      comportamento che non può prescindere dalla convinzione
responsabile e proficuo. Si parla di “cliente” in riferimento ai       attiva, cioè stimolata dall’idea di una condizione più appagante
padri della psicologia umanistica che hanno fatto della motiva-        rispetto a quella momentanea. La convinzione attiva è tanto
zione alla crescita personale e al cambiamento un pilastro del         più forte quanto più è sostenuta da motivazioni valide. Queste
loro approccio [4].                                                    risultano vigorose se traggono origine non solo da aspetti logi-
Compito dell’operatore diviene, dunque, chiedersi come me-             co-razionali legati al dovere, ma soprattutto da aspetti emotivi
glio condurre il rapporto terapeutico affinché si costituisca una      consci e inconsci associati al piacere. L’emozione suscitata dal
buona alleanza terapeutica, atta a favorire nel paziente un più        senso del piacere è, infatti, più intensa e duratura rispetto a
alto grado di responsabilità nella cura di sé [5]. Informare il pa-    quella prodotta dal senso del dovere e risponde a un più alto
ziente che, in mancanza di collaborazione, può facilmente in-          grado di soddisfazione dell’individuo poiché abbraccia la sfera
correre in insuccessi terapeutici o sviluppare nuove patologie         dell’entusiasmo generando benessere.
oro-dentali è un nostro dovere etico-professionale: i pazienti         Il termine entusiasmo deriva dal greco antico enthusiasmòs,
si rivolgono alle nostre competenze per curare e prevenire le          formato da en (in) con theos (dio): letteralmente si potrebbe

                                                                                                         DENTAL CADMOS   | 2016;84(8):494-504 |   495
CORSO ECM

                     tradurre “con Dio dentro di sé”, “invasamento divino”. In italiano        adozione di credenze errate rispetto al contesto (“Il tarta-
Parodontologia

                     indica una commozione intensa dell’animo che si esprime at-               ro tiene saldi i denti, troppe pulizie dentali fanno male alla
                     traverso manifestazioni di gioia, eccitazione, ammirazione; è un          bocca”).
                     sentimento di appassionato interesse nei confronti di un ideale        Diviene necessario, quindi, agire su altri fattori facendo leva
                     o, nel nostro caso, del raggiungimento di un obiettivo, ottenuto       sui bisogni secondari. Il tema della motivazione si ricollega
                     grazie a un cambiamento.                                               così a quello delle emozioni: motivazione ed emozione hanno
                     In ambito odontoiatrico motivare significa portare il paziente a       in comune la stessa radice latina moveo = muovere. Le emo-
                     una riflessione strutturata che lo invogli a adottare comporta-        zioni muovono le intenzioni, che permettono di raggiungere
                     menti, abitudini e atteggiamenti nuovi, da lui riconosciuti come       gli obiettivi; la motivazione incrementa le intenzioni e dà loro
                     migliori, così da accrescere il grado di responsabilità nella cura     forma e spessore. Quanto più sono grandi le nostre emozioni,
                     della propria salute orale. L’adherence del paziente nei riguardi      tanto più grandi sono le opere prodotte dalle nostre azioni. Si
                     dell’attenzione al proprio cavo orale permette all’operatore di        può quindi affermare che le emozioni sono la fonte che regola
                     lavorare in condizioni accettabili, di erogare una prestazione di      gli interventi umani nelle diverse situazioni e ne costituiscono
                     qualità, di prevenire l’insorgenza di nuove patologie, di mante-       l’informazione principale riguardo al significato delle azioni e
                     nere correttamente i lavori già eseguiti, di azzerare il rischio di    dei fatti. Per questa ragione per organizzare le risposte adatta-
                     complicanze e, infine, di instaurare una valida relazione medi-        tive all’ambiente, per esempio la motivazione al cambiamento,
                     co-paziente basata sul reciproco soddisfacimento.                      è fondamentale capire le emozioni e i sentimenti [7].
                     “La motivazione fornisce energia al comportamento e lo dirige”.        Il concetto di motivazione è certamente complesso perché
                     I fattori che portano un individuo a raggiungere uno scopo, ori-       entra in gioco non solo nella fase iniziale quando si comunica
                     ginandolo altresì, sono di due tipi: ciò che fornisce la pulsione e    la diagnosi al paziente, ma anche durante il trattamento e nel
                     ciò che trascina verso la meta.                                        successivo mantenimento; si potrebbe definirla come una ri-
                        Al primo gruppo appartengono gli stati pulsionali tempora-          flessione strutturata che è volta ad accompagnare il paziente
                        nei, ossia le intenzioni e i desideri che spingono a persegui-      verso il cambiamento, o il mantenimento dell’azione, e passa
                        re un obiettivo, ma che, soddisfatto il bisogno, svaniscono,        attraverso un’efficace comunicazione. In questi termini la mo-
                        e le disposizioni motivazionali stabili, che portano l’individuo    tivazione ha il compito di definire il problema del paziente,
                        a valutare la possibilità di preservare gli obiettivi nel tempo     offrirgli un ventaglio di possibilità terapeutiche e le armi per
                        perché considerati di valore più alto (per esempio amicizia,        fronteggiare la patologia, possibilmente stimolando le risorse
                        posizione sociale, competenze professionali).                       personali del soggetto, cercando di sfruttare diversi canali e
                        Al secondo gruppo appartengono gli incentivi, ricompense            strumenti comunicativi e coinvolgendo tutti e cinque i sensi.
                        che l’individuo ricerca per attuare un comportamento (per           Più il soggetto è coinvolto, maggiormente è chiamata in gio-
                        esempio la carota che invoglia l’asino a muoversi), suddivisi-      co la sua attenzione, di conseguenza è possibile motivare non
                        bili in estrinseci, cioè riconoscimenti concreti (cibo, denaro,     solo comunicando a voce e attraverso l’atteggiamento verbale
                        riconoscimenti esterni), e intrinseci, riconducibili a stati d’a-   e non verbale, ma anche ricorrendo a video esplicativi, foto e
                        nimo gratificanti [7].                                              prove di presidi di igiene orale.
                     Per quanto riguarda il contesto odontoiatrico non è facile por-        A questo punto s’impone una distinzione fondamentale: moti-
                     tare il paziente a considerare la necessità del cambiamento            vare non significa semplicemente fornire le informazioni utili al
                     come un bisogno primario. Varie sono le modalità che questi            controllo della placca, quindi non coincide esclusivamente con
                     adotta, spesso inconsciamente, per evitare ogni forma di re-           il momento in cui si impartiscono le istruzioni personalizzate di
                     sponsabilità [8]:                                                      igiene orale, ma è un processo integrato di aspetti comunicati-
                        svalutazione del problema (“Ma in fondo non sono messo              vi, informativi, emozionali e psicologici [9].
                        così male!”);                                                       Il lettore si accorgerà ben presto che questo non è uno scrit-
                        assenza di prefigurazione del futuro (“Non succederà mai a          to tradizionale; qualche critico potrà giudicarlo negativamente,
                        me, o se dovesse succedermi sarà tra vent’anni”);                   ma se solo uno tra cento lettori lo vorrà considerare seriamen-
                        razionalizzazione del problema (“Non passo il filo interden-        te cambierà totalmente il proprio modo non solo di motivare,
                        tale, ma i denti li lavo sempre!”);                                 ma anche di lavorare, di approcciarsi al paziente e di sfruttare

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                                                                                                                                                          Parodontologia
al massimo le potenzialità della pratica clinica di qualità erogata.   1. Definire il problema. All’inizio è utile spiegare come insorge
Questa qualità non è scontata per chi la riceve, ma può essere         e si sviluppa la malattia parodontale. I pazienti che ne sono
apprezzata e toccata con mano quando il paziente è soddisfatto         affetti non hanno generalmente idea dell’eziopatogenesi del di-
del trattamento, è guarito, sta bene ed effettivamente si accorge      sturbo; alcuni pensano ancora che, con l’avanzamento dell’età,
che la sua vita è cambiata: le gengive hanno smesso di sanguina-       perdere i denti faccia parte del corso naturale delle cose ma
re, sono diverse per colore e forma, la bocca è più fresca e pulita,   soprattutto, siccome tendenzialmente non hanno particolari
non si hanno più dolori e si sta oggettivamente meglio.                sintomi, sottovalutano il problema. Il disturbo va contestua-
Per motivare bene i pazienti l’operatore deve prima motivare           lizzato alla situazione clinica del soggetto e alla sua anamnesi
al massimo se stesso e credere in quello che fa, poiché dopo           personale e familiare; raccogliere dati e restituire al paziente il
qualche tempo il lavoro diventa routinario, pesante e si rischia       quadro della situazione individuale è quindi molto importante
di ricadere in schemi di approccio standardizzati e automati-          per definire il “suo” problema. È bene chiarire che si tratta di un
ci. Se si cambia il proprio modo di pensare, si modifica anche         disturbo cronico che però può essere controllato con la pro-
l’atteggiamento e ogni nuovo paziente da motivare diventa un           spettiva di mantenere il più a lungo possibile la dentatura: ciò
partner da conquistare, un alleato da appassionare, una per-           mette il soggetto nella condizione di essere rassicurato, sebbe-
sona che sarà grata e renderà soddisfatti del proprio operato;         ne sia indispensabile sottolineare che la malattia comporta la
quindi, se ancora non fosse chiaro, la prima “arma” nell’arsena-       perdita degli elementi dentari.
le della motivazione è l’atteggiamento.                                Spunti pratici. In questa fase è bene spiegare quale ruolo svol-
Il tempo dedicato ai problemi dei pazienti si tradurrà in un ri-       gono la placca, il tartaro e gli altri fattori di rischio mostrando
sparmio successivo. È bene essere determinati e autorevoli,            immagini esplicative, video didattici, foto cliniche di casi analo-
ma lasciare spazio alle domande e alla comunicazione. Grazie           ghi [10].
alla fermezza nelle decisioni si diventa un esempio da seguire,
ma è utile essere anche permissivi perché ogni paziente ha i           2. Sviluppare consapevolezza. Ora occorre riportare al caso spe-
suoi tempi e le sue difficoltà di cui il clinico deve farsi carico     cifico del paziente quanto detto precedentemente, mostrando
per aiutarlo a fronteggiare gli ostacoli. Tutto ciò farà sì che il     come la placca e il tartaro presenti nella “sua” bocca siano stati
paziente riconosca l’operatore come un buon professionista.            in grado di compromettere lo stato di salute e come le sue
                                                                       abitudini e lo stile di vita abbiano complicato il quadro clinico.
  2. Obiettivi                                                         Spunti pratici. Per svolgere questo passaggio è indispensabile
Questo lavoro si prefigge di esporre concetti teorici sul tema         commentare lo status radiografico e mostrare dove si loca-
della motivazione al paziente parodontale, quale intervento cli-       lizzano i punti di maggiore perdita ossea, che indubbiamente
nico e psicologico volto a sviluppare l’alleanza terapeutica e il      corrispondono ai siti dove il paziente accusa prevalente fasti-
cambiamento, attraverso un protocollo d’azione definito, sup-          dio o sanguinamento. Si esegue poi il PRA tracciando il grafico
portato da spunti pratici. Segue l’esposizione di un caso clinico.     da mostrare al paziente e commentare insieme: è necessario
                                                                       spiegare che esistono fattori sui quali egli non può troppo inci-
  3. Materiali e metodi                                                dere (genetica e familiarità) e come, invece, un cambio di rotta
Il primo intervento motivazionale è il più importante per aggan-       in termini di abitudini di igiene orale possa decisamente mi-
ciare il paziente al fine di accompagnarlo in qualità di alleato ad    gliorare il suo stato di salute, tanto da abbassare il profilo di
affrontare un percorso terapeutico spesso lungo e complesso.           rischio e consentire che la malattia possa “rientrare” e stabiliz-
È il momento in cui “bisogna farlo innamorare” in modo che sia         zarsi. Enunciare il numero di tasche presenti e l’indice di plac-
talmente coinvolto da volersi impegnare al massimo per rag-            ca/sanguinamento tradotto in numeri permette alla persona di
giungere i risultati.                                                  quantificare con un riferimento semplice l’entità del problema
La prima motivazione va eseguita durante i momenti prelimi-            e di ipotizzare quanto “è grave”.
nari dell’incontro quando il paziente è nella fase maggiormente
ricettiva, che non si concentra in un tempo particolare e defini-      3. Mobilitare le emozioni. A questo punto il paziente sa perfet-
to bensì si sviluppa durante tutta la seduta in occasioni diverse.     tamente di cosa si sta parlando e ha capito quanto il problema
In ogni caso è costituita di vari step procedurali.                    lo riguardi: questo è l’attimo più delicato, di maggiore tensione

                                                                                                           DENTAL CADMOS   | 2016;84(8):494-504 |   497
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                     emotiva. Il nostro assistito si sta ora chiedendo se perderà i        questa fase è normale aspettarsi un sanguinamento gengivale,
Parodontologia

                     denti, probabilmente sta immaginando la soluzione, come               cui il paziente probabilmente non ha mai dato troppo peso,
                     potrebbe essere avere una protesi e cosa effettivamente può           ma è proprio qui che va specificato che tale segno deve pre-
                     fare. “Come potrebbe sentirsi all’idea che la situazione si aggra-    occupare come se sanguinasse un’altra parte del corpo, per
                     vi?” Non stiamo dicendo al paziente che perderà i denti, non          esempio un orecchio. Per mobilitare le emozioni ogni frase a
                     stiamo definendo diagnosi né prognosi, stiamo solo stimolan-          effetto è concessa, anzi, più è carica di immagini forti e conte-
                     do l’immaginazione al punto da suscitare fantasie che mobili-         nuti vividi e paradossali, maggiormente sarà funzionale e verrà
                     tino le emozioni. Immaginare che il viso cambi forma significa        ricordata [12]. È a questo punto che il paziente realizza quanto,
                     scontrarsi con l’idea di perdere la propria identità. È incredi-      pur lavando i denti, in realtà non li pulisca, ma soprattutto la
                     bile quanto possa essere cruciale questa domanda, evocativa           visione di quel colore così marcato, evidente e presente susci-
                     di un futuro non si sa quanto lontano, cui solitamente segue          ta un senso di sgomento da un lato e di repulsione dall’altro,
                     un potente silenzio che va rispettato. È questo il momento in         tanto che non vede l’ora di toglierlo, quasi preoccupandosi del
                     cui è lo stesso paziente a chiedere al clinico “Cosa posso fare       fatto che possa rimanere attaccato.
                     per affrontare la situazione?”, disposto a ricorrere a tutte le
                     sue risorse. Far emergere questo bisogno è indispensabile per         4. Offrire soluzioni. Si rimarca che la malattia parodontale è una
                     capire se il soggetto sia davvero disposto ad assumersi delle         patologia vera e propria, pertanto per ottenere un migliora-
                     responsabilità e a farsi carico del proprio stato di salute [11].     mento è necessario seguire le indicazione del clinico.
                     Spunti pratici. Eseguire un sondaggio parodontale è funzionale        Spunti pratici. Si suggerisce come gestire l’igiene orale domici-
                     a mostrare il punto sano e il punto malato, cioè come e quanto        liare nei modi e nei tempi. Si spiega il piano di trattamento che
                     la sonda si addentri nel solco/tasca; il paziente è già tanto che     prevede l’esecuzione del protocollo specifico rispetto alle esi-
                     si sia osservato con attenzione allo specchio, non ci si stupi-       genze del paziente, completo di sondaggio parodontale finale
                     sca di vedere gengive “a cavolfiore” e sentirsi dire: “Ma dottore,    e sedute di scaling e root planning, stabilendo la successiva
                     per me sono normali, le ho sempre viste così”. L’essere umano         rivalutazione degli indici clinici e del PRA [13].
                     molto spesso ragiona e percepisce i dati di realtà per differen-
                     za: se l’operatore parla con la mascherina abbassata lentamen-        5. Stipulare il contratto. Il raggiungimento degli obiettivi è sem-
                     te e con un velato sorriso, è molto probabile che oltre ai suoi       pre un impegno a due: enunciare questo preciso concetto
                     denti inizi a osservare la bocca altrui, compresa quella di chi lo    suggerisce al paziente quanto sia chiamata in causa la sua
                     sta curando. Questa comunicazione è ricca di messaggi simbo-          responsabilità. Il clinico offre la propria competenza tecnica e
                     lici e subliminali, non è diretta (benché non vi sia nulla di male    professionalità, il paziente le proprie risorse: se uno di questi
                     a volerla progettare in maniera più incisiva, ma occorre saperla      mezzi viene a mancare, si ha il fallimento. È impensabile pro-
                     controllare strategicamente per evitare chiusura, vergogna e          porre un trattamento adeguato senza aver prima svolto scru-
                     ritiro dell’altro) ma arriva comunque al nocciolo della questione     polosamente questi passaggi, poiché il soggetto non sarebbe
                     perché stimola automaticamente il desiderio di miglioramento.         in grado di sostenerlo vuoi per mancanza di informazione o
                     A questo punto è bene utilizzare il rivelatore di placca allo spec-   per mancanza di coinvolgimento vuoi per incapacità di gestire
                     chio, mostrare placca e tartaro e procedere alla sua rimozio-         le pratiche quotidiane di igiene domiciliare [14-16]. Ne conse-
                     ne con i presidi consigliabili nella situazione specifica. Questo     gue che per fare tutto ciò si abbia bisogno della risorsa più
                     passaggio è cruciale per permettere al paziente di riconoscere        grande e “costosa”: il tempo. In una società che corre a mille
                     segni e sintomi di malattia e dimostrare come solo con l’ausilio      all’ora, dove al primo posto vi sono la produttività, il risultato,
                     di spazzolino, filo interdentale e scovolino si possa rimuovere       l’introito, il tempo non è mai stato così prezioso, più del denaro
                     la maggior parte dei depositi, ovvero quanto il paziente stes-        cui lo assimilava il noto detto. Spetta all’operatore considerarlo
                     so possa fare da solo. Inoltre utilizzare direttamente su di lui      come un investimento per la propria professione, da un lato, e
                     gli strumenti di igiene orale domiciliare ha un doppio valore:        agli occhi del paziente per la sua salute, dall’altro. Questa sedu-
                     didattico, volto all’accrescimento delle competenze, e pratico,       ta operativa della durata di un’ora sta per concludersi e occor-
                     poiché permette di “sentire” il tipo di lavoro, di pressione e di     re far percepire al paziente quanto la poca “operatività pratica”
                     precisione da ricercare nei movimenti a casa. Certamente in           sia in realtà più preziosa di tante cose fatte ma non spiegate e

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                                                                                                                                                                 Parodontologia
non capite. La conoscenza è potere, è un’arma strategica e re-        timità: solo alla mamma si mostra la bocca in età neonatale e
stituisce responsabilità al soggetto, che a questo punto sceglie      suggella quel rapporto elettivo grazie al quale la creatura può
consapevolmente come comportarsi.                                     crescere succhiando il capezzolo, e in futuro varrà altrettanto
Spunti pratici. Si chiede al paziente quanto sia disposto a cam-      con il partner nel rapporto di coppia come sede dell’erotismo.
biare le proprie abitudini per sostenere al meglio la terapia, lo     Con la bocca e con i denti si struttura anche la nostra persona-
si sorregge nella decisione e ci si mostra disponibili. Si defini-    lità e il nostro carattere: non a caso si dice “sorridere alla vita” e
scono i ruoli e i compiti, si forniscono i materiali o le prescri-    “mordere la vita”. Infatti, prima ancora di salutare qualcuno gli
zioni adeguate e si spiegano tempi, durata e frequenza delle          si sorride, così come molti animali prima di attaccare per difen-
sedute del trattamento parodontale non chirurgico indagando           dersi mostrano i denti. Il valore simbolico dei denti è così ricco
tutti i bisogni e le aspettative del paziente [17].                   di elementi emblematici da essere punto cardine per i nostri
                                                                      bisogni più profondi: non è forse vero che la preoccupazione
6. Suggellare l’incontro. Sembra banale, ma il momento dell’al-       maggiore legata ai denti è quella di poter sorridere nell’incon-
lontanamento deve essere suggellato da un congedo solenne:            tro con l’altro? Di poter continuare a mangiare senza problemi?
il paziente deve incontrare occhi amici, incoraggiamento e di-        Di potersi sentire a proprio agio ed esteticamente belli?
sponibilità, ma anche decisione, fermezza e professionalità. È        Tutti abbiamo dei bisogni e quanto più li riteniamo importanti,
importante che, dopo questa ora di lavoro, emerga un solido           tanto più la motivazione per soddisfarli è alta. Fu lo statuniten-
rapporto sviluppatosi con il clinico per rinforzare la fiducia nel    se Maslow a introdurre questi concetti già nel 1954, ma non
cambiamento.                                                          sono mai stati tanto attuali come oggi. Lo psicologo asseriva
Spunti pratici. La stretta di mano, lo sguardo e la voce devono       che i bisogni si possono fondamentalmente distinguere in due
tutti trasmettere questa intenzione prima di lasciare il pazien-      categorie: primari, il cui soddisfacimento è legato alla soprav-
te nelle mani della segretaria che si prenderà cura delle sue         vivenza, e secondari, in relazione invece con l’immagine di sé.
esigenze.                                                             Quindi, quanto più il bisogno è legato alla base, tanto più sarà
                                                                      importante per il soggetto volerlo soddisfare (fig. 1) [19].
Quella descritta è una seduta “forte”, un momento che in tutto        Tale riflessione serve da spunto per introdurre le leve motivazio-
e per tutto è già terapia; se è ben condotta certamente genera        nali: punti di forza ai quali si ricorre nella riflessione strutturata
un risultato, ma è possibile che le reazioni del paziente siano       con il paziente per stimolare credenze, bisogni e aspettative
diverse: indifferenza, disperazione, rassegnazione, propositi-        funzionali a raggiungere risultati per lui importanti. Per questa
vità. Nella migliore delle ipotesi l’atteggiamento è propositivo,     ragione le leve motivazionali non rispondono a schemi rigidi
tuttavia non è da escludere che il soggetto mostri rassegnazio-
ne e sia anche favorevolmente disposto all’idea che sarebbe
più comoda una protesi, in quanto l’impegno richiestogli per
gestire una situazione tanto complicata è troppo elevato. Diffi-
cile invece che sia indifferente, poiché se la fase di mobilitazio-
                                                                                                                 Moralità,
ne delle emozioni si è svolta con successo è improbabile che il                                                 creatività,
                                                                                                               spontaneità,
paziente non si interroghi su come evolverà la sua condizione;                                               problem solving,
                                                                                                              accettazione,
se fosse preoccupato sarebbe una condizione positiva poiché                                                assenza di pregiudizi
                                                                       Autorealizzazione
possiederebbe un carico emotivo adeguato per passare all’a-                                              Autostima, autocontrollo,
                                                                                                               realizzazione,
zione, sarà poi compito del clinico rassicurarlo [18].                 Stima
                                                                                                            rispetto reciproco

                                                                                                         Amicizia, affetto familiare,
La preoccupazione è associata al fatto che per il paziente è in-                                            intimità sessuale
                                                                       Appartenenza
sopportabile l’idea di rimanere senza denti. La simbologia della                                    Sicurezza fisica, di occupazione,
                                                                                                  morale, familiare, di salute, di proprietà
bocca e dei denti è molto complessa: rimanda addirittura la co-        Sicurezza
scienza a estrapolare momenti della nostra infanzia. Da bam-                                  Respiro, alimentazione, sesso, sonno, omeostasi
                                                                       Fisiologia
bini la bocca è il luogo attraverso cui si esplora il mondo, è il
canale della conoscenza. Fisiologicamente serve per alimentar-
si e quindi sopravvivere. Inoltre è direttamente associata all’in-    Fig. 1	La piramide dei bisogni di Maslow (1954)

                                                                                                            DENTAL CADMOS         | 2016;84(8):494-504 |   499
CORSO ECM

                     di classificazione ma sono individuali e soggettive e possono        una spesa contenuta, con un positivo rendiconto economi-
Parodontologia

                     essere presenti in diverso numero.                                   co e salutistico.
                     Le leve motivazionali possono essere sfruttate in odontoiatria       Leva estetica. Alcuni pazienti tengono particolarmente al
                     per agganciare le esigenze personali del soggetto in relazione       proprio aspetto: solitamente lo si può intuire dall’abbi-
                     alla piramide dei bisogni di Maslow [20].                            gliamento, dalla carnagione magari sottoposta a lampade
                        Leva salutistica. Alcuni pazienti hanno particolarmente a         abbronzanti, da una bella presenza curata nei dettagli del
                        cuore il proprio corpo, ricevuto da madre natura come             trucco e/o della capigliatura, oppure perché dichiarano di
                        dono, e seguono una condotta di vita volta al mantenimen-         essersi sottoposti a trattamenti di varia natura, compresi
                        to della propria salute. Solitamente appartengono a questa        quelli inerenti alla bocca. Non è raro, tuttavia, riscontrare
                        categoria soggetti che non fumano, non bevono, hanno              anche in questa tipologia di persone trascuratezze circa le
                        una dieta sana e regolare, praticano attività sportiva. In vir-   corrette abitudini, il cui ripristino rappresenta la conditio
                        tù di ciò sono persone che, informate delle nozioni basilari      sine qua non per avere un bel sorriso, a prescindere dalla
                        in tema di salute oro-dentale, mettono in atto comporta-          luminosità e dal colore dei denti. Non bisogna trascurare
                        menti corretti che restano tali nel tempo. La bocca è luogo       che il target medio desidera perseguire i moderni miti del
                        d’ingresso di patogeni potenzialmente pericolosi anche a          divino aspetto e dell’eterna giovinezza. Inoltre, a tanti lavo-
                        livello sistemico, per questo motivo è fondamentale una           ratori è richiesta una bella presenza e molti sono a contatto
                        buona igiene orale, che si traduce nel rispetto generale del      con un vasto pubblico o già impiegati in attività dove l’imma-
                        proprio corpo. Se costoro non hanno adottato tali modalità        gine gioca un ruolo fondamentale (per esempio modelli/e,
                        in precedenza, è possibile che fossero semplicemente di-          personaggi dello spettacolo) e quindi richiede una bocca
                        sinformati in merito. Sono pazienti che si presentano rego-       sana e piacente.
                        larmente ai controlli periodici e non esitano a portare con       Leva sociale. Il sorriso è il primo atto comunicativo di inte-
                        sé i familiari.                                                   razione tra due persone, antecedente anche alla stretta
                        Leva funzionale. È strettamente collegata al principio salu-      di mano. Possedere una dentatura di bell’aspetto facilita
                        tistico, ma forse più apprezzabile quando in un paziente          le relazioni sociali e l’accettazione da parte del gruppo; di
                        si verificano, o stanno per verificarsi, eventi tali da com-      contro, soffrire di alitosi o la mancanza di alcuni elementi
                        promettere funzioni fisiologiche quali masticare, morde-          dentari, per esempio, pone limiti ai contatti col prossimo.
                        re, inghiottire e parlare. A favore di questo aspetto è utile     Inoltre, chi gode di caratteristiche positive è più facile che
                        spiegare che mantenere il più a lungo possibile la propria        sia inserito in un contesto economico privo di difficoltà e
                        dentatura garantisce la possibilità di continuare a intratte-     abbia un grado di istruzione più elevato; invece chi appar-
                        nere rapporti sociali accettabili e soprattutto di preservare     tiene a fasce della popolazione più deboli e meno istruite
                        la funzione fonatoria e masticatoria.                             tende a trascurare maggiormente la propria salute. Sentirsi
                        Leva economica. È noto che le cure odontoiatriche sono co-        esclusi, come conseguenza, porta a sviluppare problemati-
                        stose. Da qui la volontà di alcuni pazienti di recarsi il meno    che di interesse psicologico.
                        possibile presso lo studio odontoiatrico. Motivare questi         Esperienza del dolore. Talvolta la scarsa motivazione a pren-
                        pazienti alle corrette pratiche per prevenire le malattie oro-    dersi cura della propria salute orale origina dalla “paura del
                        dentali può garantire loro sia un maggior benessere della         dentista”, che costituisce un vero e proprio ostacolo psico-
                        bocca sia una diminuzione della probabilità di contrarre pa-      logico alle cure. L’odontofobia è caratterizzata da forte an-
                        tologie cariose e/o gengivali e parodontali, che costituireb-     sia, che nei casi più gravi non è risolvibile ma gestibile con
                        bero motivo di maggior dispendio economico. Purtroppo             modalità appropriate e con il controllo del dolore. Il motivo
                        queste persone, recatesi dall’odontoiatra quasi unicamen-         di tanta agitazione potrebbe essere una valida leva su cui
                        te in presenza di sintomatologia, si trovano ovviamente di        lavorare in termini di collaborazione, istillando nel paziente
                        fronte a piani di cura particolarmente onerosi. È importante      la convinzione che prevenire le malattie in maniera efficace
                        che comprendano, invece, che prendersi cura della propria         riduce il numero di sedute impegnative, stressanti e invasi-
                        salute orale qualche minuto al giorno e un paio di sedute         ve. Questa è una buona leva per motivare anche i genitori
                        l’anno costituisce un investimento per il futuro, a fronte di     di bambini poco collaboranti e impauriti. Altri soggetti, in-

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                                                                                                                                                             Parodontologia
   dipendentemente dal grado di ansia correlato alla seduta,                 solo di raggiungere i risultati, ma anche di indagare le cre-
   comunque vivono con discomfort l’appuntamento perché                      denze e le aspettative individuali, fattori psicologici determi-
   potenzialmente doloroso o per esperienze passate dimo-                    nanti il cambiamento e indicatori di soddisfazione.
   stratesi tali; fare leva su tale esperienza, chiarendo che lo
   sviluppo della compliance è volto a evitare l’evento distur-             4. Risultati: caso clinico
   bante, può dimostrarsi un’ottima strategia per raggiungere             Al fine di comprendere meglio i concetti sopra esposti, si ripor-
   l’obiettivo.                                                           ta un caso clinico che descrive i passaggi motivazionali salienti;
   Leva psicologica. Tutte le leve motivazionali sono influenzate         ognuno di questi è stato analizzato e commentato.
   da fattori psicologici. In particolare, è fondamentale sottoli-        Donna, 43 anni.
   neare il ruolo della percezione del nostro Io e dell’ambiente          Caratteristiche del paziente. Ex fumatrice, madre di due bambini.
   circostante, a cui sono collegati paure, credenze, fantasie,           Una gravidanza ha peggiorato la condizione di parodontite ag-
   pregiudizi. Sentirsi inadeguati porta a voler valorizzare la           gressiva a insorgenza precoce. Assenza dallo studio dentistico da
   propria estetica, il rispetto di sé, le proprie relazioni sociali      4 anni. Inibita nel sorriso senza voler rinunciare ai propri denti.
   al fine di non cadere nella trascuratezza, che incremente-             Esempio motivazionale. Odontoiatra/Igienista dentale (O/ID):
   rebbe il disagio. Forte influenza esercita il contesto ambien-         “Rispetto ai dati rilevati, la sua situazione purtroppo non risulta
   tale/sociale: il malessere che si percepisce a contatto con            particolarmente semplice da affrontare. È necessario consi-
   gli altri, se si è considerati “sbagliati”, porta a un calo dell’au-   derare che è sottoposta al rischio di poter facilmente perdere
   tostima con conseguente depressione, ansia e isolamento.               alcuni elementi dentali, soprattutto quelli posizionati davanti,
   Leva del gioco. Da utilizzarsi con i bambini per stimolare la          cosa che nel suo caso non dipende solo dalla presenza di un
   fantasia e avvalersi di storie e personaggi mitici per trasfor-        atteggiamento di trascuratezza dell’igiene della bocca, che ha
   mare in un viaggio piacevole il momento del lavaggio dei               portato all’insorgenza della malattia parodontale, ma anche da
   denti, tanto da renderlo simile alla missione di un supere-            una componente di tipo genetico. A fronte del suo desiderio di
   roe o a una seduta di bellezza di una principessa.                     non perdere la dentatura, ci troviamo di fronte alla possibilità
   Analizzando ora le leve qui esposte si può graficamente ap-            di intraprendere un tentativo di recupero degli elementi denta-
   portare una sovrapposizione della piramide di Maslow con               li eseguendo delle procedure di igiene orale in profondità con
   quella dei bisogni odontoiatrici; si nota infatti come queste          l’ausilio dell’anestesia, chiamate levigature radicolari, atte a ri-
   combacino in maniera perfetta in termini di bisogni umani              muovere tutti i fattori irritanti che hanno causato la malattia e
   (fig. 2). Lavorare efficacemente sui bisogni permette non              la cui presenza fa sì che il processo sia in continua evoluzione.
                                                                          Come le sembra questo tentativo?”
                                                                          La domanda finale palesa un atteggiamento contrattuale, teso
                                                                          a restituire alla paziente possibilità di scelta.
                                          Psicologica                     Paziente: “Mi fido di lei, ma sono spaventata, temo di provare
                                                                          dolore. Comunque sono disposta a tentare questa strada.”
                                          Economica
                                                                          O/ID: “Capisco la sua paura, ma le assicuro che l’anestesia la
                                           Estetica                       preserverà dal sentire dolore. Di fronte alla sua decisione mi
                                            Sociale                       sembra doveroso ricordarle che è un tentativo e che al mo-

                                          Economica
                                                                          mento non siamo in grado di darle particolari garanzie, causa
                                                                          il grado di aggressività e complicazione della malattia, ma di
                                    Esperienza del dolore
                                                                          sicuro posso assicurarle che il trattamento potrebbe portare
                                          Salutistica                     solo a qualcosa di positivo per la sua bocca.”
                                          Funzionale                      L’operatore accoglie le paure della paziente senza svalutazione
                                                                          o giudizio di sorta; poi torna a fornire accurate spiegazioni, tese
                                                                          a contenere aspettative illusorie.
                                                                          Paziente: “Capisco che non mi possa dare garanzie, ma almeno
Fig. 2	Bisogni odontoiatrici in rapporto alla piramide
        dei bisogni di Maslow: le leve motivazionali                      sa dirmi quanto tempo impiegheremo?”

                                                                                                             DENTAL CADMOS    | 2016;84(8):494-504 |   501
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                     O/ID: “Il percorso sarà lungo, al momento ritengo che X sedute        Paziente: “Sono convinta. Non voglio perdere i miei denti. Non
Parodontologia

                     possano essere sufficienti, anche se saprò quantificarlo con più      lo sopporterei. Se mi capitasse non uscirei più di casa.”
                     esattezza tra un paio di sedute. Inoltre, voglio che lei sappia che   La leva motivazionale di questa paziente è di natura estetica e
                     verrà gradualmente impegnata nell’acquisizione di informazioni        sociale, più che salutistica.
                     che la porteranno progressivamente a prendersi sempre più             O/ID: “Riesce a individuare preliminarmente delle situazioni/
                     cura della bocca, attraverso particolari strumenti da utilizzare      condizioni che possano costituire un limite?”
                     con regolarità nel tempo. Io l’accompagnerò durante tutto il          Un contratto efficace deve proporre almeno un’opzione com-
                     percorso, sarò disponibile ad affrontare con lei tutto ciò che nel    portamentale nuova, cosicché la persona abbia un obiettivo da
                     tempo “registrerà” come una difficoltà o un disagio, al fine di       perseguire e un’azione da svolgere. Inoltre, è buona regola iden-
                     arrivare comunque al risultato senza compromettere la qualità         tificare a priori atteggiamenti autosabotanti che possono minare
                     delle manovre, ma soprattutto rispettando i suoi tempi e l’acqui-     gli obiettivi prefissati. Di solito gli individui conoscono le proprie
                     sizione di abitudini con le quali al momento non ha confidenza.”      debolezze e i propri comportamenti ripetitivi o disfunzionali.
                     L’O/ID mira a instaurare una dinamica relazionale paritaria: for-     Paziente: “Be’, sì a dire il vero. Sono pigra. Lo sono sempre stata.”
                     nisce informazioni esaustive, elude note onnipotenti, si appella      O/ID: “Ok, ora sappiamo cosa temere. Abbiamo individuato la
                     alle risorse della paziente.                                          prima forma con cui potrebbe autosabotarsi. Sappiamo che
                     Paziente: “Capisco, anche se non pensavo di dovermi impegna-          dovrà tenere sotto controllo moti di pigrizia. Come potrà farlo?”
                     re in tal senso.”                                                     Prefigurarsi azioni efficaci, atte a contenere gli atteggiamenti
                     O/ID: “La sua cooperazione sarà invece fondamentale, anzi             autosabotanti, riduce la probabilità che i secondi prendano il
                     indispensabile. È giusto che io la informi circa l’entità dell’im-    sopravvento.
                     pegno che è necessario spendere da parte sua per affrontare           Paziente: “Ah, non so proprio.”
                     le cure: infatti, se non collabora ci troveremmo certamente di        O/ID: “Immagino, è naturale che non sappia cosa fare dal mo-
                     fronte a un insuccesso terapeutico, avendo impiegato comun-           mento che è un comportamento abituale. Ma sono sicura che
                     que molte risorse a livello di tempo, salute, soldi.”                 lei possa individuare alcune modalità vincenti per far fronte alla
                     L’operatore chiarisce gli elementi del contratto terapeutico:         sua pigrizia quando si presenterà spingendola a demordere.”
                     obiettivi condivisi, impegno reciproco, relazione responsabile.       È bene che il paziente scopra in modo autonomo nuove op-
                     L’atteggiamento contrattuale favorisce l’individuazione di mete       zioni comportamentali. Identificare le proprie modalità vincenti
                     realistiche, lo sviluppo di una comunicazione aperta, l’elusione      alimenta l’autostima. Fornire consigli in tal senso risulta, per
                     di una relazione simbiotica deprivante.                               contro, una modalità sottrattiva e paternalistica, poco in linea
                     Paziente: “Quanto mi costerà?”                                        con il concetto di benessere.
                     O/ID: “Prima che lasci lo studio le fornirò un preventivo esausti-    Paziente: “Be’, ogni volta che mi assalirà la pigrizia posso corre-
                     vo in tutte le sue parti, così potrà esprimere eventuali dubbi e      re allo specchio e immaginarmi senza denti. Non andrò più a
                     chiedermi chiarimenti in merito. Ma tornando a quanto le sta-         letto la sera senza aver prima svolto le operazioni di igiene che
                     vo dicendo, mi piacerebbe sapere come si sente di fronte alla         mi ha indicato.”
                     prospettiva di un impegno da parte sua nel processo di cura.”         O/ID: “Ok, ha identificato una strategia: mai più a letto la sera
                     Il processo motivazionale prevede che il paziente sia informa-        senza aver prima svolto le relative pratiche. Nelle prossime se-
                     to con chiarezza circa la necessità di una sua collaborazione         dute ne troveremo altre.”
                     continua e costante, nonché indispensabile ai fini del successo       L’operatore ridefinisce l’impegno enunciato dalla paziente, fun-
                     terapeutico.                                                          gendo da attento testimone.
                     Paziente: “Mah, mi piacerebbe provare.”                               Paziente: “Ho bisogno di sostegno. Lei ha dei bei modi, cioè
                     O/ID: “Il percorso sarà difficile, ma certamente non impossibile.     non so come spiegarlo, è gentile e più che altro non mi ha fatto
                     Sono veramente necessari sia la sua convinzione sia il suo im-        sentire una stupida per aver trascurato la mia bocca.”
                     pegno. È convinta di voler affrontare questo percorso?”               L’operatore ottiene un buon feedback riguardo alla qualità del-
                     Le parole con cui si realizza un contratto sono importanti.           la relazione instaurata: empatia, parità relazionale, rispetto, as-
                     L’operatore conosce la scarsa motivazione celata nei verbi al         senza di giudizi di valore, restituzione di autonomia decisiona-
                     modo condizionale.                                                    le, calore, sostegno sono stati gli elementi che hanno favorito

                 502 | DENTAL CADMOS   | 8/2016
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                                                                                                                                          Parodontologia
Fig. 3	Prima della terapia parodontale non chirurgica   Fig. 4	Dopo la ricostruzione degli anteriori

Fig. 5	Dopo la terapia parodontale non chirurgica       Fig. 6	Dopo la chirurgia, protesi mobile gengivale

                                                         l’instaurarsi di un clima di fiducia. Una forte motivazione porta
                                                         al conseguimento di risultati importanti, magari addirittura ina-
                                                         spettati (figg. 3-7).
                                                         La paziente non era disposta ad affrontare la perdita del gruppo
                                                         anteriore. Ottenuto il consenso informato, è stata eseguita te-
                                                         rapia parodontale non chirurgica tramite one-stage full-mouth
                                                         disinfection e terapia antibiotica di supporto con amoxicillina e
                                                         metronidazolo, abbinata a un controllo efficace della placca at-
                                                         traverso una valida motivazione all’igiene orale domiciliare e al
                                                         suggerimento di ausili specifici. Dopo la chirurgia parodontale
                                                         e stabilizzato il livello dei tessuti, è stata concepita una protesi
                                                         gengivale mobile che oggi la paziente applica quotidianamen-
                                                         te. La paziente è contenta, fermamente motivata ed è tornata
Fig. 7	Oggi la paziente sorride ancora                  a sorridere.

                                                                                           DENTAL CADMOS   | 2016;84(8):494-504 |   503
CORSO ECM

                          5. Conclusioni                                                                 Psychological interventions for improving adherence to oral hygiene in-
                                                                                                         structions in adults with periodontal diseases. Cochrane Database Syst
Parodontologia

                     Gli elementi da tener presenti per condurre un efficace collo-
                                                                                                         Rev 2016;(1):CD012049.
                     quio motivazionale sono complessi, articolati e molteplici. Solo              3.    Delle Fave A, Bassi M. Psicologia della salute. Novara: UTET, 2013.
                     costante esercizio, impegno e allenamento, ma soprattutto                     4.    Rogers C. Terapia centrata sul cliente. Firenze: La Nuova Italia, 1997.
                                                                                                   5.    Maslow AH. Toward a Psychology of Being. New York, NY: Van Nos-
                     tempo da dedicare in maniera genuina permettono di approc-                          trand, 1968.
                     ciare in modo sempre più sereno i pazienti. Ciò consente di                   6.    Rollnick S, Mason P, Butler C. Cambiare stili di vita non salutari. Tren-
                                                                                                         to: Erikson, 2003.
                     motivare e mantenere a lungo termine il livello d’impegno, ma
                                                                                                   7.    Miller WR, Rollnick S. Il colloquio motivazionale. Trento: Erickson, 2004.
                     anche di soddisfare il paziente, in senso psicologico “la perso-              8.    Miglionico A. Manuale di comunicazione e counselling. Torino: Centro
                     na”, che si sente accolta e capita, e quindi costruire insieme un                   Scientifico Editore, 2000.
                                                                                                   9.    Brown P, Levinson S. Politeness. Some universals in language use.
                     rapporto di fiducia e stima che perduri nel tempo.                                  Cambridge: Cambridge University Press, 1987.
                     Un paziente motivato vede i risultati nel tempo, è soddisfat-                 10.   Moja EA, Vegni E. La visita medica centrata sul paziente. Milano: Raffa-
                                                                                                         ello Cortina, 2000.
                     to, ha creato alleanza terapeutica con il clinico e la condizione
                                                                                                   11.   Rogers C, Kinget M. Psicoterapia e relazioni umane. Torino: Borin-
                     è ideale per lavorare con il marketing etico-relazionale, ossia                     ghieri, 1970.
                     fungere da canale di ingresso per altri pazienti e per l’aumento              12.   Beisse AR. The paradoxical theory of change. In: Fagan J, Sheperd EL
                                                                                                         (eds). Gestalt Theraphy Now. New York, NY: Harper Books, 1970.
                     della reputazione del professionista.                                         13.   Soldani FA, Young L, Jones K, Walsh T, Clarkson JE. One-to-one oral
                                                                                                         hygiene advice provided in a dental setting for oral health (Protocol).
                     RINGRAZIAMENTI                                                                      Cochrane Database Syst Rev 2008;(4):CD007447.
                     Si ringrazia il dottor Giovanni Miticocchio (Como) per la documen-            14.   Renz A, Ide M, Newton T, Robinson PG, Smith D. Psychological
                     tazione fotografica gentilmente concessa.                                           interventions to improve adherence to oral hygiene instructions
                     Si ringrazia la dottoressa Luisa Ghianda per la collaborazione nei                  in adults with periodontal disease. Cochrane Database Syst Rev
                                                                                                         2007;(2):CD005097.
                     contributi psicologici.
                                                                                                   15.   Lee A. Process contracts. In: Sills C (ed). Contracts in Counselling. Lon-
                                                                                                         don: Sage, 1997.
                     CONFLITTO DI INTERESSI                                                        16.   Worrall M. Contracting within the person-centred approach. In: Sills C
                     L’autrice dichiara di non avere alcun conflitto di interessi.                       (ed). Contracts in Counselling. London: Sage, 1997.
                                                                                                   17.   Bosch-Capblanch X, Abba K, Prictor M, Garner P. Contracts between
                     FINANZIAMENTI ALLO STUDIO                                                           patients and healthcare practitioners for improving patients’ adherence
                                                                                                         to treatment, prevention and health promotion activities. Cochrane
                     L’autrice dichiara di non aver ricevuto finanziamenti per il presente
                                                                                                         Database Syst Rev 2007;(2):CD004808.
                     studio.
                                                                                                   18.   Greenberg LS, Safran JD. Emotion in Psychoteraphy. New York, NY:
                                                                                                         Guilford, 1989.
                     BIBLIOGRAFIA                                                                  19.   Maslow AH. Motivation and Personality. New York, NY: Harper & Row,
                     1.    Lang NP, Tonetti MS. Periodontal risk assessment (PRA) for pa-                1954.
                           tient in supportive periodontal theraphy (SPT). Oral Health Prev Dent   20.   Christen AG, Katz CA. Understanding human motivation. In: Harris
                           2003;1(1):7-16.                                                               NO, Christen AG (eds). Primary Preventive Dentistry. 4th Ed. Stamford,
                     2.    O’Malley L, Bonetti DL, Adair P, Jervøe-Storm PM, Preshaw PM.                 CT: Appleton & Lange, 1995, pp. 393-6.

                 504 | DENTAL CADMOS   | 8/2016
Test di valutazione                MODULO 3

Motivazione al paziente parodontale

                                                                                                                                                                                  Corso ECM
Ogni quesito può avere una sola risposta esatta
Giovanni Lodi                                                                           Lucia Zannini
Odontoiatra.                                                                            Pedagogista.
Ricercatore presso l’Unità di Patologia e Medicina Orale                                Professore associato in Metodologie di formazione del personale
del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria dell’Università                  medico e infermieristico, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università
degli Studi di Milano                                                                   degli Studi di Milano

      	
       LA MOTIVAZIONE È                                                                       	
                                                                                               QUALI SONO LE FASI PER CONDURRE UN’EFFICACE
 1.      	un momento clinico in cui si forniscono informazioni
                                                                                         6.    MOTIVAZIONE?
         	una riflessione strutturata volta al cambiamento                                      	prima visita, diagnosi, proposta di terapia, stesura del preventivo
         	un contratto terapeutico                                                              	esame extra e intraorale, valutazione clinica, consegna delle
         	un dialogo con posizione autoritaria del clinico                                      informazioni di igiene orale, congedo
         	nessuna risposta è corretta                                                           	prima visita, consenso informato, contrattazione della terapia
                                                                                                  	ispezione, esecuzione di radiografie diagnostiche, sondaggio
      	
       LA MOTIVAZIONE È UTILE A                                                                   parodontale, informazione
 2.      	sviluppare l’alleanza terapeutica                                                     	definizione del problema, sviluppo della consapevolezza,
         	promuovere il cambiamento                                                             mobilitazione delle emozioni, offerta di soluzioni, stipulazione
         	sviluppare il marketing etico                                                         del contratto, suggellazione dell’incontro
         	sviluppare la fiducia e responsabilizzare l’utente
         	tutte le risposte sono corrette                                                   	
                                                                                               IN QUALE FASE È PERTINENTE INSERIRE L’ESECUZIONE
                                                                                         7.    DEL PRA?
      	
       MOTIVARE HA IMPLICAZIONI SUL PIANO                                                         	definizione del problema
 3.      	psicologico e comunicativo                                                            	sviluppo della consapevolezza
         	clinico                                                                               	mobilitazione delle emozioni
         	comportamentale                                                                       	offerta di soluzioni
         	informativo                                                                           	stipulazione del contratto
         	tutte le risposte sono corrette
                                                                                              	
                                                                                               NELLA FASE DI DEFINIZIONE DEL PROBLEMA,
      	
       IL PERIODONTAL RISK ASSESSMENT (PRA) È                                            8.    COSA HA SENSO CONDURRE?
 4.      	una diagnosi clinica                                                                  	discussione del ruolo di placca, tartaro e altri fattori di rischio
         	un diagramma di flusso                                                                con supporto di immagini esplicative, video didattici, foto cliniche
         	una valutazione del rischio parodontale                                               di casi analoghi
         	una tabella che deve compilare il paziente                                            	status radiografico e PRA
         	l’insieme dei fattori di rischio parodontale di tipo genetico e familiare             	sondaggio parodontale iniziale e osservazione allo specchio
                                                                                                  	istruzioni di igiene orale, spiegazione del piano di trattamento
      	
       GLI STATI PULSIONALI TEMPORANEI SONO                                                       ed esecuzione nei modi e nei tempi
 5.      	un particolare tipo di incentivi                                                      	offerta di disponibilità e professionalità e restituzione
         	disposizioni motivazionali stabili                                                    di responsabilità
         	una categoria di fattori che portano un individuo a raggiungere
          uno scopo                                                                           	
                                                                                               CHE COSA SIGNIFICA MOBILITARE LE EMOZIONI?
         	motivazioni non controllate
                                                                                         9.       	stimolare l’insorgenza di paura nel paziente
          una propensione a comportamenti scorretti                                               	coccolare e rassicurare il paziente emozionato

                                                                                                                                                     DENTAL CADMOS     | 8/2016
MODULO 3

                      	lavorare con uno psicologo nel team                                       	trasmettere incoraggiamento e disponibilità, ma anche sicurezza
                      	suscitare una reazione di interesse per richiamare le risorse              e professionalità
Corso ECM

                       del paziente ai fini di stimolare l’azione                                  	nessuna risposta è corretta
                      	nessuna risposta è corretta
                                                                                                 	
                                                                                                  QUALI REAZIONI DEL PAZIENTE SONO PIÙ FUNZIONALI
                    	
                     DURANTE LA SPIEGAZIONE DELLE ISTRUZIONI DI IGIENE                     13.    PER LAVORARE IN TERMINI MOTIVAZIONALI?
              10.    ORALE È UTILE                                                                 	angoscia e disperazione
                      	fornire informazioni personalizzate                                       	indifferenza e noncuranza
                      	spiegare, mostrare, far rieseguire e provare gli strumenti                	felicità ed entusiasmo
                       direttamente nel cavo orale                                                 	propositività e preoccupazione
                      	avvalersi di immagini, video, dimostrazioni pratiche                      	nessuna risposta è corretta
                      	valutare gli strumenti personali che il paziente già possiede
                      	tutte le risposte sono corrette                                         	
                                                                                                  QUALI SONO I VALORI SIMBOLICI ASSOCIATI ALLA BOCCA
                                                                                           14.    E AI DENTI?
                    	
                     IN COSA CONSISTE LA STIPULAZIONE DEL CONTRATTO?                               	intimità con la madre nell’infanzia e con il partner nella vita adulta
              11.     	definizione degli obiettivi, accordo sugli step di cambiamento,           	valori simbolici legati alla funzione nutritiva
                       definizione dei ruoli e delle modalità di incontro                          	valori simbolici legati alla conoscenza del mondo
                      	valutazione del consenso informato                                        	valori simbolici legati alla socialità e alle relazioni con gli altri
                      	accettazione del preventivo                                               	tutte le risposte sono corrette
                      	definizione della prognosi
                      	definizione delle modalità di incontro                                  	
                                                                                                  QUALI SONO LE LEVE MOTIVAZIONALI ODONTOIATRICHE?
                                                                                           15.     	salutistica, funzionale, sociale, estetica, economica, psicologica,
                    	
                     LA STRETTA DI MANO, LO SGUARDO E LA VOCE                                       esperienza del dolore
              12.    SERVONO A                                                                     	premi e punizioni
                      	porsi come persona autorevole                                             	meccanismi di ricompensa e gioco
                      	imporre decisioni a cui il paziente deve attenersi strettamente           	ricerca del piacere e del bello
                      	incutere timore reverenziale                                              	nessuna risposta è corretta

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