MONTAGGIO E INSTALLAZIONE - KLH
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COLOPHON © KLH Massivholz GmbH Editore e responsabile dei contenuti: KLH Massivholz GmbH Edizione: Montaggio e Installazione, Versione 01/2012 Il contenuto del presente catalogo è proprietà intellettuale dell’azienda e soggetto alle norme di tutela del diritto d’autore. Le indicazioni ivi contenute sono da intendersi esclusivamente come raccomandazioni e suggerimenti e viene espressa- mente esclusa qualsivoglia responsabilità del produttore a tale riguardo. È vietata qualunque riproduzione senza il preventivo consenso scritto dell’editore.
INDICE 01 A SPE T T I GENER A LI 03 02 PREPA R AT IV I PER IL MONTAGGIO 04 03 MON TAGGIO DEGLI ELEMENTI 13 04 L AVOR A ZIONI SUCCES SIVE E IMPIA NTI 16 05 INDICE DELLE FIGURE 23 01
PREMESSA MONTAGGIO E INSTALL A ZIONE Il montaggio di pannelli in legno massiccio KLH di grandi I singoli elementi sono tagliati con precisione millimetrica dimensioni richiede il più delle volte pochi ausili ed è e viene quindi pressoché meno la necessità di prendere semplice e rapido. L’insieme degli elementi pretagliati nuovamente le misure (ad esempio per effettuare l’ordine viene trasportato direttamente in cantiere per mezzo di dei serramenti), il che influisce positivamente sui tempi camion o container ed è controllato e preso in consegna di costruzione. Sappiamo per esperienza che i tempi di dalla ditta esecutrice dei lavori (in genere un’impresa installazione degli impianti sono di circa il 20 – 40% più specializzata in lavori di carpenteria in legno). I singoli rapidi rispetto agli usuali sistemi costruttivi tradizionali elementi vengono montati con l’ausilio di un mezzo di con materiali massicci. Anche per le opere edili a secco, sollevamento e assemblati mediante avvitamento. la posa dell’isolamento e del rivestimento della facciata Rispetto a altri materiali da costruzione come i mattoni, il nonché per il montaggio dei serramenti si registrano cemento o l’acciaio, negli edifici realizzati in pannelli KLH risparmi di tempo dal 10 % al 30%. Si ha quindi nel i tempi di montaggio per l’edificazione del grezzo sono complesso una costruzione innovativa che mantiene il nettamente inferiori. Trattandosi di un sistema costruttivo suo valore nel tempo e che soddisfa non solo criteri di a secco, non è necessario prevedere tempi di asciugatura sostenibilità economica ma anche di sostenibilità ed è possibile procedere alle opere successive subito ecologica. dopo il montaggio dei pannelli in legno. 02
ASPETTI GENERALI 01 ASPET TI GENER ALI CON IL MONTAGGIO SI CHIUDE IL CERCHIO IN UN’UNICA FASE PROGET TUALE Ci trasmettete la documentazione di progetto e altre in- Il giorno del montaggio sono presenti in cantiere da 4 a formazioni di cui abbiamo bisogno per formulare l’offerta. 6 montatori, almeno un mezzo di sollevamento (gru) e il Dopo aver preso i necessari accordi e dopo il conferimen- camion con i pannelli in legno massiccio KLH consegna- to dell’incarico inizia la vera e propria fase di preparazi- ti e pronti al montaggio. È pertanto evidente che questa one dei lavori da parte del cliente che ci viene trasmes- giornata di cantiere comporti costi elevati e sia conse- sa sotto forma di progetto esecutivo. In base al progetto guentemente particolarmente importante. esecutivo approvato dal cliente si esegue la produzione e il taglio CNC dei relativi pannelli che vengono poi forniti in cantiere. Qui gli elementi vengono presi in consegna, Consigliamo di organizzare il montaggio prevedendo le controllati e movimentati. seguenti fasi: Con il montaggio si conclude la fase di “project managing” • Predisposizione degli ausili necessari al montaggio descritta nel capitolo precedente. Per la buona riuscita del • Montaggio degli elementi e protezione delle opere montaggio e per un andamento dei lavori senza incon- eseguite venienti in cantiere è di fondamentale importanza che la • Organizzazione delle opere successive e degli impianti preparazione dei lavori e l’organizzazione del montaggio siano effettuate con cura, senza trascurare nulla. 03
PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O 02 PREPAR ATIVI PER IL MONTAGGIO 2 . 1 D E F I N I R E I L P O S I Z I O N A M E N T O D E L M E Z Z O D I S O L L E V A M E N T O E D E L C A M I O N C O N L A FORNITUR A DEI PANNELLI La tipologia del mezzo di trasporto adatto a fornire gli Normalmente il posizionamento del mezzo di solleva- elementi in cantiere nonché la sequenza di scarico sono mento dura almeno un giorno. Le conseguenze che ne già stati definiti nel corso della progettazione esecutiva e derivano devono essere valutate dal cliente che deve sulla base del progetto trasmesso. Per la definizione del provvedere alla relativa organizzazione, realizzando ad mezzo di sollevamento più adatto e delle eventuali ulteriori esempio blocchi stradali e richiedendo diverse autorizza- misure necessarie è importante stabilire la posizione esatta zioni. In caso di trasporto degli elementi KLH in verticale, del mezzo di sollevamento e del camion in cantiere. il camion deve stazionare, laddove possibile, su una superficie orizzontale regolare. 2.2 DETERMINA ZIONE DEL ME Z ZO DI SOLLE VAMENTO ADAT TO Per l’individuazione del mezzo di sollevamento adatto sono elementi KLH direttamente dal camion, questi ultimi decisivi i seguenti parametri: devono essere depositati provvisoriamente in cantiere. • Distanza del mezzo di sollevamento dal punto di In questo caso il mezzo di sollevamento deve soddi- montaggio più distante sfare i requisiti relativi allo scarico. Il mezzo di solleva- • Peso massimo sollevabile (vedi elenco degli elementi) mento impiegato per il montaggio può quindi essere • Altezza di sollevamento necessaria dal camion al diverso da quello utilizzato per lo scarico. In caso di punto di montaggio pannelli con superfici a vista si sconsiglia questa pro- • Verifica delle situazioni particolari (p.e. montaggio in cedura. edificio preesistente) • Situazioni particolari relative allo scarico degli Montaggio con scarico da container elementi In questo caso si deve stabilire come può avvenire lo scari- co del container in cantiere (ciò vale anche per l’eventuale Dal punto di vista logistico si distinguono 3 situazioni di scarico in porto nel caso in cui si abbia il trasbordo su montaggio camion). • Montaggio direttamente dal mezzo di trasporto • Montaggio di elementi già depositati in cantiere Scarico da container • Montaggio o scarico di elementi trasportati con container Le modalità di accesso per lo scarico sono le seguenti: Container Standard da 40´- accesso solo posteriore (porta) Montaggio direttamente dal mezzo di trasporto Container Open Top da 40´ - accesso posteriore e dall’alto Questo tipo di montaggio è il più conveniente in termini Container Flat da 40´- accesso posteriore, laterale, dall’alto di costi. Lo scarico e il montaggio avvengono in succes- sione continua. Il tipo di sistema di sollevamento deve essere scelto in Montaggio di elementi già depositati in cantiere modo da poter gestire la situazione di scarico prevista. Qualora per motivi logistici o tecnici o, ancora, per una situazione particolare non fosse possibile montare gli 04
PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O 2.3 VERIFICA DELLE NORME IN MATERIA DI SICURE Z Z A DEI L AVOR ATORI E DEI DISPOSITIVI DI PROTE ZIONE INDIVIDUALE IN CANTIERE A seconda del luogo di montaggio vigono linee guida rientra nella categoria del montaggio eseguito da imprese locali e specifiche di ogni paese per il rispetto delle norme specializzate in lavori di carpenteria in legno/imprese in materia di sicurezza dei lavoratori e dei dispositivi di edili ovvero del montaggio di elementi costruttivi protezione individuale. Il montaggio di elementi KLH prefabbricati in legno di grandi dimensioni. 2.4 AT TRE Z Z ATURE PER IL MONTAGGIO Le attrezzature per il montaggio sono tutti quegli ausili Gli ausili si distinguono in di cui il montatore ha bisogno per raggiungere il punto di montaggio o per poter eseguire il montaggio (fissaggio) • ausili per il posizionamento degli elementi o il mante- dell’elemento. nimento in sede degli stessi • ausili per raggiungere il punto di montaggio o per il fissaggio degli elementi Ausili per il posizionamento degli elementi e per il mantenimento in sede degli elementi F i g . 1 - P u n t e l l o d i m o n t a g g i o, s t a f f a a n g o l a r e d i p o s i z i o n a m e n t o Fig. 2 - Puntello per solaio 05
Montage und Installation PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O Ausili per raggiungere il punto di montaggio o per il fissaggio degli elementi Abb. 3 - Leiter Sofern es möglich ist, sollte ein Teil des Gerüstaufb Fig. 3 - Scala a pioli erfolgen. F i g . 4 - P o n t e g gDie io Elementverschraubung ist damit bere Laddove possibile una parte del ponteggio dovrebbe essere montata prima del posizionamento degli elementi. In questo modo è possibile procedere all’avvitamento degli stessi direttamente dal ponteggio. Se il punto di montaggio cambia frequentemente e in cantiere è possibile la movimentazione di mezzi su ruote, l’uso di trabattelli motorizzati e piattaforme elevatrici è particolarmente indicato per il montaggio degli elementi – anche in edifici di gradi dimensioni con punti di montaggio elevati, ad esempio capannoni. F i g . 5 - Tr a b a t t e l l i m o t o r i z z a t i e p i a t t a f o r m e e l e v a t r i c i Abb. 5 – Steiger und Hebebühnen Wenn sich die Einbausituation sehr oft ändert und ist, eignen sich Hebebühnen und Steiger für die Ele Gebäuden mit hohen Einbaupositionen z.B. Hallenb 2.5 Ermittlung der benötigten Verbindungsmittel bzw Unter Verbindungsmitteln versteht man all jene Materialie miteinander verbindet. Die Art und die Anzahl der Verbind Detailausbildung bzw. aus den statischen Berechnungen. A verstehen 06 sich Schrauben, Winkel, Fixanker (Übergang zum
PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O 2.5 INDIVIDUA ZIONE DEI ME Z ZI DI COLLEG AMENTO NECESSARI E DEL MATERIALE SUPPLEMENTARE Per mezzi di collegamento si intendono tutti quei materiali con cui si fissano i pannelli nella loro sede o si uniscono tra loro. Il tipo e il numero dei mezzi di collegamento risulta dalle prescrizioni di progetto e dai calcoli statici. Tra i mezzi di collegamento standard rientrano p.e. viti, staffe angolari, sistemi di ancoraggio (raccordo con elementi in calcestruzzo). Fig. 6 - Vite con gambo parzialmente filet tato F i g . 10 - S t a f f a a n g o l a r e Fig. 7 - Vite a testa piat ta Fig. 8 - Vite con gambo totalmente filet tato F i g . 11 - S t a f f a a n g o l a r e In alcune situazioni di montaggio o in presenza di parti- colari forme architettoniche può accadere che i mezzi di F i g . 9 - Ta s s e l l o d i a n c o r a g g i o collegamento standard non siano sufficienti. In tali casi sono necessari elementi costruttivi particolari in acciaio che devono essere dimensionati da un ingegnere statico e che devono essere predisposti in tempo dalla ditta che esegue il montaggio. 07
PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O Individuazione dei materiali supplementari necessari Per un’esecuzione conforme al progetto sono necessari laggi a tenuta ermetica per l’esecuzione di costruzioni in già durante il montaggio materiali supplementari. pannelli KLH a tenuta d’aria ovvero cuscinetti in materiale Tra questi rientrano ad esempio nastri adesivi per incol- elastomero per migliorare l’isolamento acustico. F i g . 12 - N a s t r o a d e s i v o e l a s t i c o l a r g o F i g . 13 - N a s t r o a d e s i v o e l a s t i c o s t r e t t o F i g . 14 - C u s c i n e t t o i n e l a s t o m e r o, c u s c i n e t t o p e r i s o l a m e n t o a c u s t i c o F i g . 15 - C u s c i n e t t o i n e l a s t o m e r o, c u s c i n e t t o p e r i s o l a m e n t o a c u s t i c o 08
PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O 2.6 INDIVIDUA ZIONE DEGLI UTENSILI NECESSARI PER IL MONTAGGIO Per il montaggio di elementi KLH si necessitano utensili alluminio, martelli, mazze, morsetti e simili. Le figure comunemente reperibili in commercio per le opere in 16 - 34 offrono una panoramica degli utensili più usati per legno come, ad esempio, corde di tracciamento, trapani il montaggio. a percussione, trapani avvitatori con punte, livelle di F i g . 16 - Tr a p a n o a p e r c u s s i o n e F i g . 17 - Tr a p a n o a v v i t a t o r e F i g . 18 - Tr a p a n o a v v i t a t o r e a b a t t e r i a F i g . 19 - S e g a a c a t e n a Fig. 20 - Sega circolare manuale F i g . 21 - Fr e s a t r i c e p e r s c a n a l a t u r e Fig. 22 - Pialla F i g . 23 - L e v i g a t r i c e F i g . 24 - M a z z a 09
PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O F i g . 25 - M a r t e l l o F i g . 26 - Tr i v e l l a a s p i r a l e F i g . 27 - Fr e s a a t a z z a F i g . 2 8 - Tr a p a n o t i p o Fo r s t n e r Fig. 29 - Punte Fig. 30 - Corda di tracciamento F i g . 31 - L i v e l l a Fig. 32 - Squadra F i g . 3 3 - Te n d i t o r e F i g . 3 4 - Dispositi vo di sollev amento della dit t a Wür th (A ncorag g io di traspor to e v ite A s sy Combi - II) 10
PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O 2.7 DETERMINA ZIONE DEL NUMERO DI MONTATORI NECESSARI Il numero dei montatori dipende dall’entità dei lavori • Aggancio dei pannelli in legno previsti e dalla situazione di scarico. Ipotizzando che in massiccio KLH dal camion 1 montatore cantiere venga impiegato personale esperto, riteniamo • Movimentazione degli elementi che il fabbisogno di personale in cantiere sia il seguente: costruttivi e mantenimento in sede degli stessi 2 montatori • Avvitamento degli elementi, lavori di rifinitura in cantiere 2 montatori 2.8 OPERE DI PREPAR A ZIONE AL MONTAGGIO DEI PANNELLI IN CANTIERE A seconda delle prescrizioni di progetto tali opere si arti- Punto 1. Tracciamento delle posizioni delle pareti sul colano normalmente in 4 attività. La sequenza di tali atti- basamento (opera in calcestruzzo) vità può variare a seconda delle prescrizioni di progetto: Dalla pianta del progetto esecutivo si desume la posizione esatta delle singole pareti. In conformità ai disegni di det- 1. Tracciamento delle posizioni delle pareti sul basa- taglio (raccordo legno–cemento) le misure di progetto mento (opera in calcestruzzo) vengono trasferite sul basamento in calcestruzzo. Questa 2. Posizionamento delle staffe angolari di montaggio operazione deve essere eseguita con precisione millime- 3. Posa della guaina orizzontale di impermeabilizza- trica. L’angolo tra le pareti dovrebbe essere controllato zione più volte misurando le diagonali. Per il posizionamento 4. Livellamento delle quote corretto delle staffe angolari di fissaggio è necessario riportare per ogni parete anche lo spessore del pannello. Il disegno sulla platea in calcestruzzo avviene mediante Le opere sopra elencate dovrebbero avvenire prima del corda di tracciamento. montaggio dei pannelli. Fig. 35 - Proget to esecutivo – Pianta F i g . 3 6 - Tr a c c i a m e n t o p a r e t i c o n i n d i c a z i o n e d e l l o s p e s s o r e 11
PR EPA R AT I V I PER IL M O N TAG G I O Punto 2. Posizionamento delle staffe angolari di montaggio Lungo il tracciamento vengono fissate staffe, p.e. BMF, da un lato mediante tasselli per delimitare le posizioni delle pareti. La distanza tra le staffe è determinata in base ai calcoli statici. In genere essa varia tra 100 e 150 cm. Si raccomanda di non posizionare alcuna staffa in corris- pondenza delle porte. Durante il montaggio questa staffa funge anche da riferimento per il corretto posizionamento degli elementi parete. F i g . 37 - F i s s a g g i o d e l l a s t a f f a a n g o l a r e d i m o n t a g g i o Punto 3. Posa della guaina orizzontale di impermeabiliz- zazione Negli edifici con cantina tale lavorazione viene eseguita esclusivamente in corrispondenza delle pareti e dopo aver posizionato le staffe. Se l’impermeabilizzazione oriz- zontale è posata a fiamma su tutta la superficie, tale lavo- razione deve essere eseguita prima del tracciamento delle posizioni delle pareti sul basamento. Fig. 38 - Guaina di impermeabilizzazione Punto 4. Livellamento quote In corrispondenza di ogni staffa di fissaggio si misura la quota esatta per mezzo di una livella. Eventuali differenze vengono compensate con materiale apposito. Si presti attenzione alle massime compressioni possibili in corris- pondenza dei punti di appoggio. Lo spazio restante tra l’elemento parete KLH e la platea deve essere completa- mente riempito con apposita malta in modo che la parete portante in opera appoggi con tutta la sua superficie sul basamento. A tal fine si può posare il pannello KLH su un letto di malta umida o riempire successivamente la fessura iniettando malta espansiva. 12
M O N TAG G I O DEG LI ELEMEN T I 03 MONTAGGIO DEGLI ELEMENTI 3.1 MONTAGGIO DEGLI ELEMENTI COSTRUT TIVI KLH Le opere di preparazione sopra descritte dovrebbero Gli elementi KLH vengono agganciati alla gru usando essere completamente ultimate prima dell’inizio del il sistema di sollevamento predisposto in stabilimento, montaggio. Dato che la giornata del montaggio comporta scaricati in base alla corretta sequenza di scarico e subito costi elevati a fronte del notevole impiego di uomini dopo posizionati nel punto desiderato. e mezzi, è particolarmente importante che tutte le lavorazioni e le attività di natura organizzativa effettuate fino a quel punto, siano state eseguite a regola d’arte. Fig g. da 39 a 42 – Montag gio di elementi KLH 13
M O N TAG G I O DEG LI ELEMEN T I Il team di montaggio (2 uomini) porta gli elementi nel 40 elementi e 5 tiri di sollevamento all’ora, si ottiene una punto di montaggio previsto, li mette in posizione e, durata del montaggio di circa 8 ore. Per edifici di grandi infine, procede al fissaggio affinché la gru possa passare dimensioni si ha quindi un valore di riferimento approssi- al trasporto dell’elemento successivo. L’assemblaggio mato di un trasporto in cantiere al giorno. degli elementi costruttivi avviene in base al progetto Nel caso di un numero elevato di forniture è opportuno esecutivo e/o al disegno di dettaglio. I 2 uomini del team prevedere sempre anche dei tempi di fermo cantiere addetto all’avvitamento congiungono o fissano gli ele- dovuti a condizioni climatiche avverse o all’esecuzione di menti in base al disegno di dettaglio o in base alle indica- lavori di rifinitura in cantiere. zioni dell’ingegnere statico. I dati forniti si riferiscono a situazioni di montaggio stan- Per montaggi standard di elementi KLH si considerano dard che per competenza tecnica, attrezzature per il da 4 a 6 tiri di sollevamento all’ora. In media una fornitura montaggio e norme in materia di sicurezza dei lavoratori conta da 25 a 40 elementi. Ipotizzando una fornitura di rispecchiano gli standard dell’Europa centrale. Fig g. da 43 a 46 – Montag gio di elementi KLH 14
M O N TAG G I O DEG LI ELEMEN T I 3.2 PROTE ZIONE DAGLI AGENTI ATMOSFERICI NEL CORSO DEL MONTAGGIO Gli elementi KLH sono destinati ad essere impiegati nelle Nelle superfici a vista, l’esposizione all’azione diretta degli classi di servizio 1 e 2 e dopo essere stati posti in opera, agenti atmosferici comporta per lo più l’imbrattamento devono essere efficacemente protetti dall’azione diretta della superficie a vista. Raccomandiamo pertanto di orga- degli agenti atmosferici. Sappiamo per esperienza che nizzare le successive lavorazioni subito dopo il montaggio gli elementi KLH superano senza danni una breve dei pannelli KLH – ciò vale soprattutto per le ditte che esposizione agli agenti atmosferici durante il montaggio. È sono state incaricate di eseguire i lavori di copertura del importante che l’umidità eccessiva possa disperdersi tetto, la posa in opera dei serramenti e la facciata. nuovamente nell’ambiente. 3.3 PROTE ZIONE DELLE SUPERFICI A VISTA Nei pannelli KLH con superficie a vista le superfici sono piallate e levigate. Raccomandiamo di rimuovere subito dopo il montaggio l’eventuale sporcizia e di trattare con una mano di fondo la superficie. 15
L AVOR A ZIONI SUCCESSIVE E IMPIANTI 04 L AVOR A ZIONI SUCCESSIVE E IMPIANTI 4.1 ORG ANIZ Z A ZIONE DELLE L AVOR A ZIONI SUCCES SIVE Come si è già detto, i tempi di montaggio per una costru- In alcuni casi le prestazione fornite dalle ditte che ese- zione in pannelli KLH al grezzo sono nettamente infe- guono le lavorazioni successive influiscono anche riori rispetto ai sistemi costruttivi classici con materiali sull’andamento del montaggio degli elementi KLH. Questo massicci e anche nella realizzazione delle lavorazioni succede ad esempio quando camini o scale prefabbricate successive si ha un notevole risparmio di tempo. Per sfrut- vengono posti in opera nel corso del montaggio dei tare appieno tale vantaggio e mantenerlo fino al termine pannelli. Ciò vale anche per l’eventuale deposito di dell’opera, anche le ditte che eseguono le lavorazioni materiali per costruzioni a secco in cantiere che spesso successive devono essere opportunamente addestrate vengono caricati insieme ai pannelli durante il montaggio e devono conoscere il sistema costruttivo con pannelli in modo da utilizzare la gru disponibile in cantiere anche KLH. a tale fine. È importante considerare questi aspetti già nella fase di organizzazione del montaggio. F i g . 47 - P o s a i n o p e r a d i u n c a m i n o p r e f a b b r i c a t o Fig. 48 - Posa in opera di scale prefabbricate 16
L AVOR A ZIONI SUCCESSIVE E IMPIANTI 4.2 IMPIANTI: ASPET TI FONDAMENTALI Gli impianti vengono realizzati nella maggior parte dei Se si ha una concentrazione molto elevata di tubazioni e progetti edili nella consueta modalità costruttiva. La calda- di installazioni idrico-sanitarie è preferibile eseguire le na in materiale alleggerito e il controsoffitto vengono istallazioni in controparete. In corrispondenza delle tuba- utilizzati per la posa delle tubazioni. Nelle pareti interne zioni idriche si deve garantire un sufficiente disaccoppia- ed esterne portanti vengono eseguite fresature verticali. mento acustico. Quando si eseguono fresature dei pannelli in cantiere si Se le tubazioni o i cavi attraversano lo strato di tenuta raccomanda di prestare attenzione a effettuare le fresa- – p.e. tubazioni elettriche per l’illuminazione esterna o ture soltanto nella direzione dello strato esterno. Se biso- tubazioni idriche per l’acqua esterna in giardino – i fori gna eseguire fresature trasversali alla direzione dello strato effettuati per il loro passaggio devono essere sigillati in esterno, è necessaria una verifica statica di quest’area, in modo adeguato. Se lo strato di tenuta è realizzato con una quanto tali fresature comportano un indebolimento sta- barriera antivento, i fori passanti devono essere sigillati tico del pannello in legno massiccio KLH. In corrispon- mediante incollatura della guaina; se lo strato di tenuta è denza delle estremità delle pareti (ad esempio vicino alle formato dalla costruzione in pannelli KLH, è necessario porte) occorre tener conto che in presenza di un’elevata garantire una adeguata chiusura a tenuta della costruzione concentrazione di cavi la portata statica si può ridurre in legno. Lo stesso principio vale anche per i fori passanti fino al 30%. In casi isolati è richiesta una verifica statica. per camini o per canali di aerazione. 4.3 IMPIANTO ELET TRICO È fondamentale stabilire con precisione dove e come le pareti. La profondità massima della fresatura non deve devono essere installati gli elementi dell’impianto. Se gli superare i 4/5 dello spessore del pannello in zone limi- elementi parete KLH sono in qualità non a vista, è possi- tate. Se si intende garantire la tenuta all’aria dell’edificio bile eseguire le installazioni in controparete o realizzare con il grezzo realizzato in pannelli KLH (pertanto senza le tracce per le tubazioni elettriche mediante fresatura dei guaina), dal nostro punto di vista è necessario che venga pannelli KLH e poi applicare un rivestimento (p.e. con mantenuto integro almeno un piano di incollatura tra strati lastre in cartongesso ignifugo). Laddove possibile, consi- – consigliamo inoltre l’impiego di prese elettriche a tenuta gliamo di fresare le tracce per le tubazioni (fresature nella ed eventualmente la sigillatura di queste aree. direzione delle fibre dello strato esterno) e rivestire poi Esempio di montaggio di una presa elettrica in una parete con superficie non a vista A seconda della modalità di incasso della presa i fori ven- gono realizzati con un diametro di 68 mm o di 92 mm. A tal fine è necessario disporre di un trapano con la potenza necessaria. Si raccomanda di verificare che il perno della fresa a tazza sia compatibile con il mandrino del trapano. F i g . 49 - E s e c u z i o n e d i f o r o p e r s c a t o l a p o r t a f r u t t o i n p a r e t e K L H con super ficie non a vista 17
L AVOR A ZIONI SUCCESSIVE E IMPIANTI F i g . 5 0 - Fr e s a t u r a d e l l e s c a n a l a t u r e p e r t u b a z i o n i F i g . 51 - P o s a i n o p e r a d i t u b a z i o n i p.e . t u b o f l e s s i b i l e c o r r u g a t o d a 25 m m (e l e t t r i c i s t a) F i g . 52 - Pos a in opera di las tre in c ar tonges so ig nif ugo (c ar tonges sis t a) F i g . 5 3 - I n s e r i m e n t o e f i s s a g g i o d e l l a s c a t o l a p r o t a f r u t t o (e l e t t r i c i s t a) e succes si v a esecuzione di f oro per sc atole por t af rut to Le scanalature vengono usualmente realizzate con una Nei pannelli con superficie a vista le scanalature per le fresa. Per l’ingombro della piastra d’appoggio inferiore e tubazioni vengono fresate sul retro del pannello, p.e. negli anteriore rimangono 20 cm non scanalati in corrispon- elementi del solaio e della copertura sul lato superiore, denza del pavimento e del solaio. Le scanalature vengono nelle pareti perimetrali a vista sul lato esterno (si racco- completate con un trapano tipo Forstner, mentre i fori a manda di garantire lo strato di tenuta – è necessario sigil- soffitto vengono realizzati dal basso verso l’alto mediante lare queste aree o posare una barriera antivento). una trivella a spirale. Fig. 54 - Montag gio della combinazione presa elet trica e interrut tore in pareti con super f icie a v is t a. Il f oro nel lato a v is t a deve corrispondere al diametro della scatola por tafrut to e alle dimensioni della placca c o p r i f r u t t o ( i n g e n e r e 6 8 m m d i d i a m e t r o) 18
L AVOR A ZIONI SUCCESSIVE E IMPIANTI 4.4 IMPIANTO DI RISCALDAMENTO, IMPIANTO IDRICO - SANITARIO E IMPIANTO DI SCARICO La maggior parte di queste tubazioni vengono posate a pavimento o in controparete. Nella posa a pavimento Parete KLH le tubazioni in genere non vengono alloggiate in scana- lature realizzate mediante fresatura, bensì posate nel Parete KLH sottofondo del pavimento. Per tubi montanti possono Cartongesso ignifugo essere fresate tracce con uno spessore massimo pari a 4/5 p.e. lana di roccia dello spessore del pannello in zone limitate. Le tubazioni di dimensioni maggiori possono essere rivestite con una controparete. Nella scelta del sistema di fissaggio delle tubazioni è necessario garantire un disaccoppiamento acustico sufficiente. In corrispondenza di fori passanti p.e. tubo Polo-Kal fissaggi con (p.e. negli attraversamenti dei solai) e di cavedi per impian- disaccoppiamento ti si deve assicurare un isolamento acustico sufficiente acustico! nonché prendere misure adeguate per evitare la propa- gazione dell’incendio e del rumore. Attraversamenti dello strato di tenuta devono essere sigillati a tenuta in modo F ig . 55 - S ch ema in p ian t a: c o n d o t t a di c adu t a in c av e di o imp ian t is t i c o adeguato. Nei vani bagno si consiglia di posare una guaina orizzontale di impermeabilizzazione sotto il pacchetto pavimento. 19
L AVOR A ZIONI SUCCESSIVE E IMPIANTI Esempio di installazione di una scatola di attacco mhs per corpo riscaldante Il pannello in legno massiccio KLH viene fresato con una fresatrice ver ticale. Si consiglia di ef fet tuare la fresatura in più riprese – è i m p o r t a n t e n o n a s p o r t a r e t r o p p o l e g n o i n u n’u n i c a v o l t a . Montag gio di una scatola di at tacco per corpo riscaldante. Rivestimento del pannello in legno massiccio KLH e della scatola di a t t a c c o, i n q u e s t o c a s o c o n u n a l a s t r a i n c a r t o n g e s s o i g n i f u g o . In precedenza devono essere stati eseguiti gli appositi fori per i due Fig g. da 56 a 59 – Utilizzo di una scatola di at tacco mhs per corpo a t t a c c h i d e l l ’a c q u a d e l c o r p o r i s c a l d a n t e . riscaldante 20
L AVOR A ZIONI SUCCESSIVE E IMPIANTI Esempio di installazione a secco di una scatola di attacco per lavabo Pos a in opera di due lis telli da 5 x 8 cm che ser v iranno succes siv amente U n a v o l t a s t a b i l i t e l e q u o t e e s a t t e p e r l ’a l l a c c i a m e n t o d e l l ’a c q u a e p e r per il montag gio a secco della scatola di at tacco e il fissag gio della lo sc arico, la sc atola di at t acco può es sere f is s at a sui lis telli da 5 x 8 cm lastra in car tongesso ignifugo. per mezzo di viti a testa svasata. Dopo il montag gio della scatola di at tacco si posa in opera la lastra di Posa in opera di piastrelle su lastra in car tongesso ignifugo. rivestimento in car tongesso ignifugo che viene ugualmente fissata sui I locali umidi devono essere generalmente piastrellati – è consigliabile listelli da 5 x 8 cm. i m p i e g a r e l a s t r e i n c a r t o n g e s s o i g n i f u g o r e s i s t e n t i a l l ’u m i d i t à . I n a r e e i n t e r e s s a t e d a s p r u z z i d ’a c q u a ( v a s c a d a b a g n o e v a n o d o c c i a) n o n c h é a pavimento si consiglia di eseguire un ulteriore strato di impermeabi - lizzazione tra le piastrelle e le lastre in car tongesso. Fig g. da 60 a 63 – Applicazione di una scatola di at tacco per lavabo 21
L AVOR A ZIONI SUCCESSIVE E IMPIANTI Altri esempi di posa di tubazioni (nelle aree interessate da spruzzi in bagni e locali umidi si consiglia di eseguire l’impermeabilizzazione delle pareti e del pavimento) Fig. 64 - At tacco lavatrice, lavabo Fig. 65 - At tacco lavabo doppio Fig. 66 - Collet tore di piano Fig. 67 - Posa tubazioni elet triche a pavimento Fig. 68 - Posa tubazioni a pavimento F i g . 69 - A t t a c c h i a c q u a e s c a r i c o 22
INDICE DELLE FIGURE 05 INDICE DELLE FIGURE PAGINA Fig. 1 Puntello di montaggio, staf fa angolare di posizionamento 05 Fig. 2 Puntello per solaio 05 Fig. 3 Scala a pioli 06 Fig. 4 Ponteggio 06 Fig. 5 Trabattelli motorizzati e piattaforme elevatrici 06 Fig. 6 Vite con gambo parzialmente filettato 07 Fig. 7 Vite a testa piatta 07 Fig. 8 Vite con gambo totalmente filettato 07 Fig. 9 Tassello di ancoraggio 07 Figg. 10, 11 Staf fa angolare 07 Fig. 12 Nastro adesivo elastico largo 08 Fig. 13 Nastro adesivo elastico stretto 08 Figg. 14, 15 Cuscinetto in elastomero, cuscinetto per isolamento acustico 08 Fig. 16 Trapano a percussione 09 Fig. 17 Trapano av vitatore 09 Fig. 18 Trapano av vitatore a batteria 09 Fig. 19 Sega a catena 09 Fig. 20 Sega circolare manuale 09 Fig. 21 Fresatrice per scanalature 09 Fig. 22 Pialla 09 Fig. 23 Levigatrice 09 Fig. 24 Mazza 09 Fig. 25 Martello 10 Fig. 26 Trivella a spirale 10 Fig. 27 Fresa a tazza 10 Fig. 28 Trapano tipo Forstner 10 Fig. 29 Punte 10 Fig. 30 Corda di tracciamento 10 Fig. 31 Livella 10 Fig. 32 Squadra 10 Fig. 33 Tenditore 10 Fig. 34 Dispositivo di sollevamento della ditta Würth 10 Fig. 35 Progetto esecutivo – Pianta 11 Fig. 36 Tracciamento pareti con indicazione dello spessore 11 Fig. 37 Fissaggio della staf fa angolare di montaggio 12 Fig. 38 Guaina di impermeabilizzazione 12 Figg. 39 – 46 Montaggio di elementi KLH 13 Fig. 47 Posa in opera di un camino prefabbricato 16 Fig. 48 Posa in opera di scale prefabbricate 16 Fig. 49 Esecuzione di foro per scatola portafrutto in parete KLH con superficie non a vista 17 Fig. 50 Fresatura delle scanalature per tubazioni 18 Fig. 51 Posa in opera di tubazioni 18 Fig. 52 Posa in opera di lastre in cartongesso ignifugo e successiva esecuzione di foro per scatole portafrutto 18 Fig. 53 Inserimento e fissaggio della scatola protafrutto 18 Fig. 54 Montaggio della combinazione presa elettrica e interruttore 18 Fig. 55 Schema in pianta: condotta di caduta in cavedio impiantistico 19 Figg. 56 – 59 Utilizzo di una scatola di attacco mhs per corpo riscaldante 20 Figg. 60 – 63 Applicazione di una scatola di attacco per lavabo 21 Fig. 64 Attacco lavatrice, lavabo 22 Fig. 65 Attacco lavabo doppio 22 Fig. 66 Collettore di piano 22 Fig. 67 Posa tubazioni elettriche a pavimento 22 Fig. 68 Posa tubazioni a pavimento 22 Fig. 69 Attacchi acqua e scarico 22 23
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