Ministero della Salute Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari Il campionamento ufficiale dei per mangimi - IZSTo
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Ministero della Salute Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari Il campionamento ufficiale dei per mangimi *Ufficio VII - Alimentazione Animale – Dr. Carmelo CICERO TORINO 30 APRILE 2021
Raffronto normativo I^ parte • raffronto D.Lvo n. 27 e D.Lvo n.157/2009 > II^ parte • campionamento dei mangimi (D.Lvo n.152 e successive modificazioni- Linee guida)
D.lgs n. 27 del 02 febbraio 2021 In data 11/03/2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.lgs. n. 27 del 2 febbraio 2021. Il Decreto, è entrato in vigore dal 26/03/2021, è finalizzato ad adeguare e raccordare le disposizioni nazionali alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 in materia di controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuate per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari. Il D.lgs. è costituito da 20 articoli e 3 allegati.
D.lgs n. 27 del 02 febbraio 2021 Definisce (art. 2 ) le Autorità Competenti per le attività di programmazione ed esecuzione dei controlli specificando quanto di competenza delle Autorità competenti • del Ministero della salute • del Ministero per le politiche agricole e forestali. • del personale delle Autorità competenti, a cui è attribuita la qualifica di Ufficiale o Agente di Polizia Giudiziaria nei limiti del servizio di controllo.
D.lgs n. 27 del 02 febbraio 2021 Definisce (art. 20 ) Aggiornamenti tecnici relativi alle attività di campionamento. 1. Le modalità di campionamento per le analisi, prove e diagnosi di laboratorio per gli aspetti relativi alle matrici afferenti agli ambiti di cui all'art. 2, comma 1, (lett.b) sono stabilite nell'allegato 1 al presente decreto, fermo comunque restando quanto previsto da norme europee. 2. Le modalità di campionamento dei prodotti alimentari, ivi compresi quelli di origine vegetale e di origine animale, per la determinazione dei residui di prodotti fitosanitari, ai fini del controllo della loro conformità ai limiti massimi di residui (LMR), sono stabilite nell'allegato 2 al presente decreto, fermo comunque restando quanto previsto da norme europee 3……… 4………
D.lgs n. 27 del 02 febbraio 2021 All.1 -sezione 2 - Campionamenti nel settore mangimistico I campioni destinati al controllo ufficiale dei mangimi sono prelevati secondo le modalità previste dal regolamento (CE) 152/2009 e successive modifiche e integrazioni, come dettagliate nel piano nazionale di controllo ufficiale sull'alimentazione degli animali (PNAA) predisposto dal Ministero della salute di concerto con le autorità competenti delle Regioni e delle Provincie autonome.
D.lgs n. 27 del 02 febbraio 2021 • rimanda per gli aspetti relativi al campionamento di cui all’Allegato 1 al PNAA e alle Linee Guide Allegato 8. • quanto previsto nel PNAA e nell’allegato 8 è da ritenersi valido e conforme a quanto previsto dal regolamento 625/17, poiché i campioni finali già previsti dal piano sono numericamente e giuridicamente sufficienti per garantire controversia e controperizia. • è utile precisare che l’aliquota così come richiamata dall’Allegato 1 del Dl.gs 2/2/21 n. 27 corrisponde in campo mangimistico al Campione Finale. Alcuni dettagli verranno forniti in seguito in questa presentazione.
D.lgs n. 27 del 02 febbraio 2021 Controversia e controperizia art. 7 e 8 Dlgs n. 27 del 02/02/2021 L’AC deve sempre rendere possibile il diritto alla controperizia e alla controversia come stabilito dal Regolamento (UE) n. 2017/625, dagli art. 7 e 8 del Dlgs 2/02/2021 n. 27 a meno che l’operatore non rinunci esplicitamente a tale diritto. In particolare i CF sono consegnati, sigillati e accompagnati da copia del verbale come segue: • n. 2 al detentore: • n. 1 verrà conservato per proprio conto e utile per la prova di CONTROPERIZIA • n. 1 verrà custodito per conto del produttore solo nel caso in cui il detentore sia diverso dal produttore (es. distributore – consumatore) e utile per la prova di CONTROPERIZIA • n. 3 vengono consegnati all’IZS territorialmente competente: • n. 1 verrà sottoposto alle prove di laboratorio di prima istanza, • n. 1 verrà conservato per renderlo eventualmente disponibile all’ISS per l’effettuazione delle analisi di CONTROVERSIA • e n. 1 verrà conservato per l’Autorità Giudiziaria. 8 8
Controversia e controperizia art. 7 e 8 Dlgs n. 27 del 02/02/2021 CONTROPERIZIA L’OSM ha diritto, a proprie spese, di fare condurre una controperizia a cura di un esperto di parte qualificato, consistente nell’esame documentale delle registrazioni inerenti le attività condotte dal momento del campionamento sino all’emissione del rapporto di prova. Rientra nella controperizia l’esecuzione, a proprie spese presso un laboratorio accreditato di fiducia, dell’analisi sul CF ricevuto al momento del campionamento. L’OSM che volesse procedere alla controperizia ne deve fare richiesta all’AC entro massimo 15 giorni dalla notifica dell’esito sfavorevole. 9 9
Controversia e controperizia art. 7 e 8 Dlgs n. 27 del 02/02/2021 CONTROVERSIA Se in base alle risultanze della controperizia l’OSM non condividesse la non conformità rilevata, può attivare, entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione dell’esito sfavorevole del campione ufficiale, la procedura di CONTROVERSIA, richiedendo alle AC di potere far effettuare, a proprie spese, il riesame della documentazione da parte dell’ISS. L’ISS si dovrà esprimere entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione. Con apposita istanza e a proprie spese l’OSM, entro il termine perentorio di trenta giorni dal ricevimento dell’esito della valutazione della documentazione da parte dell’ISS, può chiedere allo stesso ISS, un’altra analisi. Per tale analisi sarà utilizzando l’apposito CF consegnato all’IZS territorialmente competente che ha eseguito l’analisi di prima istanza. L’ISS dovrà notificare gli esiti della ripetizione dell’analisi entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza. 10 10
Principi generali Nel prelevare i campioni l’AC devono considerare di rendere sempre possibile il diritto alla controperizia e alla controversia come stabilito dal Regolamento (UE) n. 2017/625, a meno che l’operatore non rinunci esplicitamente a tale diritto.
INDICAZIONI CAMPIONAMENTO PNAA 2021/20023 CAMPO DI APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO 152/2009 Metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale degli alimenti per animali Abrogazione 15 direttive che fissavano i metodi di analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per gli animali Abrogazione prima direttiva 76/371/CE che fissa i modi comunitari di prelevamento dei campioni per il controllo ufficiale degli alimenti per gli animali eccetto i residui di pesticidi e i microrganismi 12
Normativa : Reg 152/2009 del 27 gennaio 2009 fissa i metodi di campionamento e d'analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per gli animali modificato • Regolamento (UE) n. 278/2012 (metodi analitici diossine e PCB) • Regolamento (UE) n. 51/2013 (metodi analitici costituenti di origine animale) • Regolamento (UE) n. 691/2013 (metodi campionamento e analisi- sostit. All. I e II) È probabile che la Commissione effettui ulteriori modifiche (metodi di analisi)
Linee Guida campionamento (All.8 PNAA) Le linee guida contengono : • indicazioni sui requisiti del Reg.(CE) 691/2013. • estensione alla ricerca (OGM autorizzati e scaduti o in corso di autorizzazione- Reg 619/2011-, pesticidi ). • indicazioni in merito alle dimensioni dei CE, CG e CF (si possono avere difficoltà oggettive per creare 4/5 (o 6!!) CF con i requisiti quantitativi previsti in particolare per le piccole confezioni). • indicazioni specifiche per ricerca di micotossine e OGM in granella (macinazione). •Estensione delle tecniche di campionamento previste dal Reg. 152/2009 anche alla ricerca di pesticidi e microrganismi in virtù delle caratteristiche di ampia rappresentatività del campionamento.
Gestione dei campioni la nota del Ministero della Salute n. prot. DSVET-4333-P del 03/08/2011 avente per oggetto: “Gestione dei campioni per l’esecuzione dei controlli ufficiali sugli alimenti e mangimi di cui al Regolamento (CE) n. 882/2004” precisa che: “nel caso in cui sia conferito un campione per il quale l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio non disponga della metodica accreditata, su base continuativa o per circostanze impreviste, tale Istituto può subappaltare tale prova ad un laboratorio in possesso della prova accreditata. In tal caso il campione deve essere trasferito tal quale dal laboratorio ricevente al laboratorio in possesso della prova accreditata. Nel caso di controlli analitici per i quali è prevista una prima analisi di screening seguita da un’analisi di conferma, se il laboratorio non dispone del metodo di conferma accreditato, l’autorità competente dovrà procedere al prelievo di un ulteriore campione finale (pertanto n. 5 CF in totale) al fine di avere un ulteriore CF disponibile per l’inoltro dal suddetto laboratorio ad un altro I.Z.S. in possesso della prova accreditata, al fine del completamento dell’analisi”. Al
Piano nazionale alimentazione animale Novità introdotta nel PNAA 2021/2023 Informatizzazione di tutto il sistema di raccolta dati dei Controlli Ufficiali svolti ai sensi del PNAA, attraverso il sistema SINVSA: A decorrere dal 1 gennaio 2021 rendicontazione dell’attività di campionamento A decorrere dal 1 gennaio 2022 rendicontazione dell’attività ispettiva.
SINVSA
SINVSA: Sistema Informativo Veterinaria e Sicurezza Alimentare Il SINSVA, disponibile sul portale VETINFO, è costituito da tre sezioni principali: 1. Gestione delle anagrafiche delle imprese o stabilimenti 2. Gestione delle attività di prelievo; 3. Gestione degli esiti degli esami effettuati.
SINVSA: Sistema Informativo Veterinaria e Sicurezza Alimentare A partire dal 1 gennaio 2021 la rendicontazione dell’attività di campionamento, da parte delle Regioni e P.A. è effettuata attraverso il sistema SINVSA. Il sistema consente la creazione dei verbali e l’ archiviazione dei dati di campionamento compresi i risultati e la rendicontazione. Inoltre, il sistema mette a disposizione, delle amministrazioni che se ne vorranno avvalere, importanti e innovative funzionalità per la gestione informatizzata dell’intera attività di campionamento. • l’ACL, individuato l’OSM dove effettuare il campione, registra il controllo sul sistema ottenendo il verbale di prelievo numerato e precompilato. • Il Laboratorio Ufficiale accetta e analizza il campione e restituisce i risultati registrandoli nel sistema. • L’ACL viene informata automaticamente della presenza dell’esito ed a sua volta esprime il parere di conformità o meno direttamente nel sistema. Se il campione non è conforme: • Il sistemai invia automaticamente un avviso alla Regione e al Ministero. • L’ACL successivamente compila l’allegato 3 che sarà poi reso disponibile dal sistema alla Regione/PA per l’eventuale inserimento di ulteriori informazioni e poi al Ministero. • Ogni semestre la Regione validerà i dati che saranno poi disponibili al Ministero.
Verbale di campionamento (All.1 e 1A)
Validità del campionamento Inoltre: • Il campione va idoneamente identificato ed etichettato, manipolato, conservato e trasportato in modo da garantirne la validità dal punto di vista giuridico e analitico (art 34, comma 5, regolamento (UE) 2017/625); • Deve essere accompagnato dal relativo verbale di prelievo correttamente compilato; • Tutte le operazioni di campionamento devono essere condotte in condizioni idonee a garantire la sicurezza degli operatori. 21 21
Campionamento dei mangimi II^ parte •campionamento dei mangimi Regolamento (UE) n. 691/2013 (metodi campionamento e analisi- sostit. All. I e II)
Regolamento 691/2013 Definizioni • Partita (porzione) campionata: lotto o parte identificata del lotto o sottolotto (da sottoporre a campionamento) • Campione sigillato: campione sigillato in modo tale da non essere accessibile senza la rottura o l’asportazione del sigillo. • CAMPIONE DI LABORATORIO: campione destinato al laboratorio (come ricevuto dal laboratorio) che può essere il campione finale, il campione ridotto o il campione globale
Regolamento 691/2013 Peso minimo x i campioni elementari I C.E. non devono essere di norma inferiori ai 100 g o 25 g nel caso dei foraggi . Sono misure minime che devono essere adattate in funzione della grandezza del C.G. Anche la grandezza minima del C.G. (generalmente 4 kg o litri) potrà variare in considerazione della tipologia di mangime (valore elevato, tipo di ricerca, confezioni piccole o foraggi) Il processo deve essere comunque in grado di produrre 4/5 campioni finali di 500 g o ml o più a seconda della ricerca (è possibile creare C.F. più piccoli se giustificata e facendone menzione nel verbale di campionamento).
Regolamento 691/2013 A differenza del Reg. (CE) 152/2009, il CG per porzione campionata è sempre e solo 1 sia nel caso delle sostanze UD che NUD. Alimenti alla rinfusa: 4 kg Alimenti in confezioni: 4 kg Alimenti liquidi o semiliquidi: 4 litri Alimenti minerali in formellati o mattonelle di sali minerali: - di peso unitario superiore a 1 kg : 4 kg - di peso unitario pari o inferiore a 1 kg : peso di quattro originari formellati o mattonelle Foraggi grossolani/foraggio 4 kg
Campionamento grandi lotti Il regolamento introduce requisiti per il campionamento di grandi lotti immagazzinati o trasportati in maniera da rendere impossibile il raggiungimento di tutti i punti della partita (il campionamento di tutto il lotto): • trasportati via nave in modo statico o dinamico • In silo accessibile dall’alto • In silo non accessibile dall’alto (inferiori e superiori alle 100 Ton.) • In grandi contenitori chiusi
Principi generali (grandi lotti) Se la porzione campionata è >500 ton • CE : 40(UD) o 100 (NUD) + √ tonnellate porzione campionata Altrimenti il numero dei CE è in funzione della dimensione della porzione campionata • Preferibile il campionamento dinamico L’operatore deve essere incoraggiato ad installare campionatori automatici (è necessaria sempre la presenza dell’ente prelevatore). Se il processo offre alte garanzie di costanza e sicurezza la presenza è richiesta solo all’avvio, al cambio del recipiente e alla fine. Se l’operatore contesta la procedura deve consentire all’AC di campionare l’intero lotto a proprie spese.
Principi generali Nel prelevare i campioni l’AC devono considerare di rendere sempre possibile il diritto alla controperizia e alla controversia come stabilito dal Regolamento (UE) n. 2017/625, a meno che l’operatore non rinunci esplicitamente a tale diritto. I requisiti fondamentali di un buon campionamento sono: la rappresentatività e la praticabilità.
Il campionamento rappresentativo •Il prelievo di CE deve essere consentito in ogni parte della porzione A campionata •Le parti visibilmente B differenti non devono essere prelevate e vanno trattate C come sottolotti distinti •Il valore rilevato deve D rappresentare il valore medio del lotto campionato •La conformità o no viene CE CG CF estesa a tutto il lotto
Principi generali Tipologia di Campionamento • Campionamento Statico: i prelievi vengono effettuati in punti specifici ripartiti sulla massa non in movimento. Norma ISO 24333:2009 (prelievo in punti diversi di una massa stoccata), operando sulle superfici libere della massa stessa. • Campionamento Dinamico: i prelievi vengono effettuati in tempi diversi da una massa in movimento (per merci alla rinfusa). Norma ISO 24333:2009. Può essere eseguito mediante sistemi manuali od automatici (campionatori), con prelievi da nastri trasportatori o da masse di alimenti in flusso (es. durante il carico o lo scarico). • Intervallo di campionamento (minuti) = Durata dello scarico (in minuti) /n.. di CE c
Campionamento: requisiti Ottenere un campione nel quale la probabilità di riscontrare un analita/contaminante è determinata dalla frequenza con il quale lo stesso è distribuito all’interno della partita/lotto rappresentativo della partita, in modo che i risultati siano generalizzabili casualità Distribuzione analita tipologia matrice rappresentatività 31 31
Categorie di alimenti ad uso zootecnico oggetto di campionamento additivi premiscele materie prime per mangimi di origine animale, vegetale, minerale tutte le tipologie di mangimi (completi e complementari) alimenti medicamentosi per animali prodotti intermedi 32 32
Campionamento Formazione del campione elementare (CE) •I CE vanno prelevati a caso della porzione da campionare e devono essere approssimativamente uguali (circa 100 grammi). •Qualora siano da prelevare meno di 40 CE, le dimensioni sono determinate in funzione delle dimensioni che dovrà avere il CG(4Kg) •In caso di campionamento di piccoli lotti di mangime confezionato (quindi con un numero limitato di CE), il CE è dato dal contenuto di un’unità di peso non superiore a 1 kg o a 1 litro. 33
Campionamento Formazione del campione elementare (CE) •Per gli alimenti in confezioni prelevare con una sonda o con una pala una parte del contenuto di ciascuna confezione selezionata dello stesso lotto. Prelevare senza ledere il sigillo della confezione ma forare l’imballaggio e successivamente richiudere con il sigillo dell’AC. •Per gli alimenti liquidi o semiliquidi omogenei prelevare una parte del contenuto di ciascuna unità selezionata dopo opportuna omogeneizzazione. •Per gli alimenti liquidi o semiliquidi non omogeneizzabili prelevare una parte del contenuto di ciascuna unità selezionata da diversi livelli della massa. 34
Campionamento Formazione del campione globale (CG) •Il campione globale deve essere formato dalla unione di tutti i campioni elementari (CE) prelevati dalla partita. •Ciascun CG deve successivamente essere omogeneizzato, mediante opportuna mescolatura, con apposito strumento adeguatamente pulito. Si fa presente che l’omogeneizzazione non corrisponde alla macinazione del campione. 35
Campionamento Per definire il numero di campioni finali (CF), l’AC deve essere a conoscenza se il laboratorio designato dispone di metodi accreditati di screening e/o di conferma. Nel caso in cui il laboratorio designato disponga solo del metodo di screening accreditato ,ma non del metodo di conferma accreditato l’autorità competente dovrà procedere alla formazione di un ulteriore campione finale (pertanto n. 5 CF in totale) da inviare al laboratorio in possesso della prova accreditata. 36
Gestione dei campioni nota del Ministero della Salute n. prot. DSVET-4333-P del 03/08/2011 avente per oggetto: “Gestione dei campioni per l’esecuzione dei controlli ufficiali sugli alimenti e mangimi di cui al Regolamento (CE) n. 882/2004” precisa che: “nel caso in cui sia conferito un campione per il quale l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio non disponga della prova accreditata, su base continuativa o per circostanze impreviste, tale Istituto può subappaltare tale prova ad un laboratorio in possesso della prova accreditata. In tal caso il campione deve essere trasferito tal quale dal laboratorio ricevente al laboratorio in possesso della prova accreditata” 37
Gestione dei campioni - Macinazione Formazione dei campioni finali Al fine di garantire una distribuzione omogenea nei campioni finali della contaminazione delle sostanze eterogeneamente distribuite, si deve necessariamente ricorrere alla macinazione del campione globale omogeneizzato. La fase di macinazione consente di ottenere una migliore attendibilità dei risultati di laboratorio in quanto consente di fornire una migliore precisione (ripetibilità) ed esattezza delle analisi di laboratorio. I C.F. sono ottenuti dalla macinazione del CG , o dal campione ridotto (parte del campione globale macinato) con apposita apparecchiatura o da banco o industriale. le operazioni di macinazione del CG, devono essere effettuate da personale adeguatamente formato, con attrezzature idonee, presso locali con adeguati requisiti strutturali appositamente individuati dalle Autorità regionali . 38
Gestione dei campioni - Macinazione Il Ministero, ai fini di una uniforme applicazione del PNAA, raccomanda che le Autorità Regionali individuino gli IIZZSS come sedi idonee in cui effettuare l’attività di macinazione del campione globale , per l’ottenimento dei CF. Se la macinazione del CG non avviene nel luogo di prelievo, il CG , opportunamente omogeneizzato, dovrà essere sigillato e munito di cartellino identificativo recante le informazioni necessarie ad individuare la partita a cui il campione appartiene. Successivamente, il CG sarà consegnato dagli organi ufficiali preposti al campionamento, al laboratorio di analisi per l’espletamento della successiva fase relativa alla formazione dei campioni finali. Il CG deve necessariamente, essere accompagnato nel luogo individuato dalle Autorità competenti, per la macinazione, da un verbale di prelevamento recante tutte le informazioni, rese in modo leggibile, necessarie ad identificare sia la partita di riferimento sia le modalità di campionamento effettuate (Allegato 1/1a e 1b). 39
Gestione dei campioni - Macinazione • nel caso in cui la macinazione sia effettuata in una sede degli IIZZSS, le Autorità sanitarie che hanno prelevato il campione potranno delegare altre Autorità locali ( colleghi della stessa amministrazione di appartenenza (PIF-ASL) con sede più vicina al laboratorio che dovrà effettuare le analisi. • alla formazione dei campioni finali (CF), presso la sede dell’IZS o di altra sede designata, potrà essere presente anche il titolare dell’azienda o il proprietario/detentore del prodotto, presente alla formazione del CG, o altro delegato (si propongono i modelli di delega con l’Allegato 2 e 2a). A tal fine è necessario che il laboratorio/altra sede convochi le parti interessate nei tempi previsti per legge. 40
Gestione dei campioni - Macinazione Il titolare dell’azienda o il proprietario/detentore del prodotto, nel caso in cui non abbia intenzione di essere presente alla formazione dei CF presso la sede in cui avverrà la formazione dei CF o degli IZZSS , potrà comunicarlo per iscritto alle Autorità interessate (che hanno effettuato il prelievo e la preparazione del CG.). per gli OGM dovrà essere effettuata esclusivamente una macinazione a secco, mentre per le micotossine, la macinazione potrà essere effettuata opzionalmente o a secco o tramite formazione di slurry. Lo slurry si ottiene miscelando il CG con una pari quantità in peso di acqua di rete fino ad ottenimento di una pasta densa ed omogenea. 41
Gestione dei campioni - Macinazione La tipologia di strumento da utilizzare per la formazione dello slurry dipende dalla quantità di campione da macinare. Per la macinazione del CG di 4 o più Kg, è consigliabile utilizzare uno strumento industriale munito di una testa disintegrante ad uso generale dotato di motore EExd o equivalente http://www.crami.it/index.php?option=com_docman&Itemid=193 (catalogo M2). In alternativa, nel caso non si disponga di uno strumento in grado di macinare il CG di 4 o più Kg in un'unica soluzione, si può procedere ad una macinazione del CG in più tempi, utilizzando uno strumento da banco http://www.safco.co.nz/foodservice_waring_b.htm codice 24C102T o equivalente. Per gli OGM, relativamente alla macinazione a secco è necessario evitare un eccessivo riscaldamento del campione che potrebbe determinare una degradazione del DNA. Inoltre è consigliabile ottenere una granulometria non superiore agli 0,5 mm per la soia e 0,75 mm per il mais. 42
Validità del campionamento Inoltre: • Il campione va idoneamente identificato ed etichettato, manipolato, conservato e trasportato in modo da garantirne la validità dal punto di vista giuridico e analitico (art 34, comma 5, regolamento (UE) 2017/625); • Deve essere accompagnato dal relativo verbale di prelievo correttamente compilato; • Tutte le operazioni di campionamento devono essere condotte in condizioni idonee a garantire la sicurezza degli operatori. 43 43
Validità del campionamento un campionamento rappresentativo (per numero di campioni elementari, numero di punti di prelievo, grandezza del campione globale e del campione finale); un’accurata omogeneizzazione del campione globale; conservazione del campione prima dell’analisi in luogo fresco e asciutto (salvo diversamente specificato per particolari prodotti) per evitare tra l’altro la degradazione delle sostanze da ricercare; limitata esposizione alla luce, per evitare che le sostanze fotosensibili possano essere danneggiate dall’esposizione ai raggi solari; assenza di eventi di contaminazione dei campioni prelevati. 44 44
Verbale di campionamento (All. 1) Per ogni operazione di campionamento bisogna redigere un verbale che permetta di identificare, senza equivoci, la partita campionata in modo chiaro e leggibile. Vanno riportate le modalità di esecuzione del campionamento, la descrizione delle attrezzature e dei contenitori utilizzati ed il peso di ciascun campione elementare. Al verbale dovrebbe essere allegata copia del documento commerciale e/o il cartellino. Devono essere riportate in modo chiaro e dettagliato tutte le Operazioni di Prelievo Effettuate (exVOPE) al fine di evitare contaminazioni ed ottenere un campione rappresentativo e anche le: 1. le modalità di conservazione del campione; 2. le modalità di trasporto del campione. 45 45
Requisiti quantitativi Si differenziano in base alla categoria di appartenenza della sostanza o prodotto da ricercare (categoria A o B delle Linee Guida) nell’alimento e alla tipologia del campione: • alimenti alla rinfusa; • alimenti in confezioni; • alimenti liquidi o semiliquidi; • alimenti minerali formellati o mattonelle di sali minerali. 46 46
Distribuzione delle sostanze Tipologia di distribuzione A: Tipologia di distribuzione B: analiti distribuiti in modo uniforme analiti distribuiti in modo non uniforme Principi farmacologicamente attivi e Principi farmacologicamente attivi e additivi (contaminazione crociata / carry additivi over) Radionuclidi Costituenti origine animale vietati Metalli Pesanti (arsenico, piombo, Micotossine e Tossine Vegetali mercurio, cadmio) Altre sostanze indesiderabili (nitriti, melamina) OGM granella OGM non in granella Sostanze indesiderabili (di cui alla Diossine - PCB Diossina - simili - direttiva 2002/32/CE, allegato I PCB non Diossina Simili sezioni III e IV) Pesticidi Salmonella spp.
Requisiti quantitativi Si Suddivisione delle matrici La maggior parte delle sostanze o dei prodotti distribuiti in modo non uniforme possono essere considerati come distribuiti in modo uniforme nei mangimi composti in virtù del processo di miscelazione che hanno subito. Pertanto per la ricerca delle sostanze della tipologia B (non uniforme) nei mangimi composti (completi e complementari) possono essere utilizzate le procedure per il campionamento per la ricerca di sostanze uniformemente distribuite. I campioni destinati al controllo ufficiale dei mangimi sono prelevati rispettando il numero e le quantità dei CE indicate nell’Allegato I del Reg. (CE) 152/2009 (come modificato dal Reg. (UE) n. 691/2013) riportati nelle tabelle n.2 e 3, delle Linee Guida – Allegato 8 del PNAA. 48 48
Sostanze/costituenti distribuite in modo UNIFORME Dimensioni della porzione da Numero minimo di campioni Dimensione minima del Dimensione del campionare elementari (*) campione globale campione finale(§) Mangimi solidi alla rinfusa ≤ 2.5 ton 7 > 2.5 ton √ di 20 volte il numero di tonnellate che costituiscono la porzione campionata, fino a un massimo di 40 campioni elementari 4 Kg 500 g > 500 ton 40 + √ tonnellate che costituiscono la porzione campionata Mangimi liquidi alla rinfusa Requisiti ≤ 2.5 ton o ≤ 2500 litri > 2.5 ton o > 2500 litri 4 (**) 7(**) > 500 ton o >500.000 litri 40 + √ tonnellate che costituiscono 4 litri 500 ml quantitativi la porzione campionata Tabella 2 Mangimi in confezioni (iiii) Da 1 a 20 confezioni Da 21 a 150 confezioni 1 confezione (***) (i) 3 confezioni (***) (i) Tipologia A Da 151 a 400 confezioni > 400 confezioni 5 confezioni (***) (i) ¼ della √ del numero di confezioni 4 kg (ii) 500g o 500ml che costituiscono la porzione campionata, fino a un massimo di 40 confezioni (i) Mangimi minerali formellati o mattonelle di sali minerali ≤ 25 unità Da 1 a 4 unità Per unità di peso Per unità di peso superiore a non superiore a 1 1 kg il CG deve essere di 4 > 25 unità Da 1 a 4 unità kg, il campione Kg. ogni 25 unità elementare è Per unità di peso non 500g costituito da una superiore a 1 kg il CG deve unità corrispondere al peso di 4 unità. Foraggi grossolani/foraggi ≤ 5 ton 5 > 5 ton √ di 5 volte il numero di tonnellate che costituiscono la porzione 4 kg (iii) 500g campionata, fino a un massimo di 49 40 campioni elementari 49
Sostanze/costituenti distribuiti in modo NON UNIFORME Dimensioni della porzione da Numero minimo di campioni Dimensione minima del Dimensione del campionare elementari (*) campione globale (§§) campione finale (§§) Mangimi solidi alla rinfusa ≤ 2.5 ton 18 > 2.5 ton e < 80 ton 2.5 x √ di 20 volte il numero di tonnellate che costituiscono la porzione campionata fino a un massimo di 100 campioni elementari 4 Kg 500 g ≥ 80 ton e ≤ 500 ton 100 > 500 ton 100 + √ tonnellate della partita che costituiscono la porzione campionata Mangimi liquidi alla rinfusa ≤ 2.5 ton o ≤ 2500 litri 10 (**) > 2.5 ton o > 2500 litri 18(**) ≥ 80 ton o 80.000 litri < 500 ton 100 Requisiti /500.000 litri > 500 ton o >500.000 litri 100 + √ tonnellate della partita 4 litri 500 ml quantitativi Mangimi in confezioni (iiii) (§§§) Da 1 a 20 confezioni 3 confezioni (***) (i) Tabella 3 Da 21 a 150 confezioni Da 151 a 400 confezioni > 400 confezioni 8 confezioni (***) (i) 13 confezioni (***) (i) 2.5 x ¼ della √ del numero di 4 kg (ii) 500g o 500ml Tipologia B confezioni che costituiscono la porzione campionata, fino a un massimo di 100 confezioni (i) ≥ 80 ton 100 Mangimi minerali formellati o mattonelle di sali minerali ≤ 25 unità Da 3 a 10 unità Per unità di peso non Per unità di peso superiore a 1 superiore a 1 kg, il kg il C.G. deve essere di 4Kg. > 25 unità Da 3 a 10 unità campione Per unità di peso non superiore ogni 25 unità elementare è 500g a 1 kg il C.G. deve costituito da una corrispondere al peso di 4 unità unità. Foraggi grossolani/foraggi ≤ 5 ton 13 > 5 ton
Strumenti e contenitori Tutta l’attrezzatura utilizzata deve essere pulita, asciutta, disinfettata e in buono stato, nuova (se monouso Si può utilizzare: • Sassola, sonda, pala di metallo con fondo liscio; • Sonda fessurata tipo Knobbe; La dimensione della sonda deve essere calcolata in funzione del prodotto da campionare. In via generale, si può considerare che ad ogni foro della sonda corrisponda un campione elementare se c’è una distanza di almeno 50 cm da foro a foro • Campionatore automatico con prelievi da nastri trasportatori o da masse di alimenti in movimento (es. durante il carico o lo scarico). • Divisori meccanici o automatici 51 51
Caratteristiche dei contenitori inerti; tenuta ermetica; infrangibili; facilmente trasportabili; apertura “a bocca larga”; presenza di una zona per l’identificazione; opachi; adatto alla tipologia di mangime (liquido o solido); adatto al tipo di analisi (ad es. micotossine/diossine); doppio tappo per m. liquidi; Per Micotossine carta, cotone o juta. 52 52
Caratteristiche dei contenitori Contenitori per matrici solide Doppio sacchetto: interno in plastica contenente il campione, posto entro un contenitore inviolabile, o, in busta di cartone rinforzato e plastificato all'interno. I campioni di alimenti secchi per la ricerca di micotossine vanno conservati in un sacchetto di carta a doppio strato o in un sacchetto di cotone e tenuti in un posto freddo e asciutto a meno di non congelare immediatamente il campione. I campioni umidi devono essere conservati in un sacchetto di plastica e congelati. 53 53
Caratteristiche dei contenitori Contenitori per matrici liquide I mangimi liquidi devono essere prelevati in idonei contenitori di plastica per uso alimentare dotati di doppio tappo (a pressione interno più tappo a vite esterno) o comunque a chiusura ermetica inviolabile. Va evitato l'uso di contenitori di plastica rigida (es. barattoli per l'analisi delle urine ad uso umano) che si fessurano facilmente alle temperature di congelamento e che hanno la chiusura del tappo esclusivamente a pressione. 54 54
Caratteristiche dei contenitori Contenitori per la determinazione di Diossine e di PCB diossina- simili • polipropilene o polietilene. • Per i prodotti liquidi, come gli oli vegetali, o semisolidi, come i grassi animali, barattoli a chiusura ermetica opachi (se si utilizzano contenitori trasparenti, essi, una volta riempiti, dovranno essere conservati al riparo dalla luce), mentre per i prodotti solidi, come mangimi secchi o umidi, sacchetti di plastica, sempre ermeticamente chiusi. Non devono mai essere utilizzati contenitori di carta. 55 55
Destinazione campioni finali Tutti i campioni vanno tenuti in luogo fresco e asciutto fino alla consegna al laboratorio, se possibile in frigorifero. Il tempo che intercorre tra il prelievo e la consegna per l’analisi dovrebbe essere il più breve possibile e, comunque, non eccedere le 48 ore. In caso di tempi più lunghi potrebbe essere opportuno consultare il laboratorio per verificare l’eventuale necessità di congelare il campione. 56 56
es: il campionamento di additivi e premiscele • L’additivo (o premiscela) può essere la matrice oggetto del campionamento. • L’additivo può essere l’oggetto della ricerca (analita).
L’additivo come analita Il PNAA prevede esplicitamente il prelievo di matrice mangimi composti o premiscele per la ricerca di additivi • Presenza e tenore degli additivi autorizzati e dichiarati (monitoraggio oligoelementi) e da coccidiostatici • Presenza di coccidiostatici non più ammessi
L’additivo come matrice Il PNAA prevede esplicitamente il prelievo di matrice additivo/premiscela per la ricerca di: • Principi attivi e additivi • Diossine e pcb • Cadmio in additivi contenenti zinco • Dicalciofosfato per equini o ruminanti
Additivi : uniforme o Non uniforme • il controllo del tenore di un additivo in un mangime o della presenza di un additivo intenzionalmente aggiunto in maniera impropria prevede una distribuzione uniforme dell’analita (miscelazione). • la presenza di un additivo a seguito di fenomeni di carry over invece tende ad avere distribuzione non uniforme generalmente la testa e coda del lotto presentano livelli superiori, anche se non è la regola (….tipo di impianto, zone morte, etc..)
Quindi..Tenore e presenza Ad esempio immaginando di dover campionare un lotto di 300 q di mangime composto sfuso per suini per valutarne il contenuto in Zinco. •Almeno 7 CE (di almeno 100 g) (Req. 5.1.1) 1 CG di almeno 4 kg 4/5 CF di almeno 500g In questo caso le dimensioni dei CE vanno incrementate fino a raggiungere il peso minimo richiesto per il CG (circa 600 g)
Quindi..carry over Se nella stessa condizione volessimo indagare un presunto carry over da monensin sodico della precedente lavorazione… • almeno 18 CE (di almeno 100 g) Req. 5.2 1 CG di almeno 4 kg 4/5 CF di almeno 500 g Anche in questo caso le dimensioni dei CE vanno incrementate fino a raggiungere il peso minimo richiesto per il CG (circa 225 g)
Campionamento additivo Se invece desidero ricercare il Cadmio in un lotto di 50 sacchi da 1000 kg (come se fosse sfuso) di ossido di zinco.. √ 20 * 50 = 32 CF da ~125 g 1 CG da minimo 4 kg 4/5 campioni finali da 500 g
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