PROPOSTE SOLIDALI PER IL NATALE - MIGRAZIONI: cause e sfide - LVIA
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Notiziario Volontari LVIA - Anno XXXXIV - Spedizione in abbonamento postale DI 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, dcb CN cause e sfide MIGRAZIONI: N.2|dicembre2018 LA SOCIAL BEAUTY nelle periferie di Torino PER IL NATALE PROPOSTE SOLIDALI
Lodi Barbara Aiolfi LVIA Guinea Bissau Cascina Fanzago Bairro Plubà, 26900 Lodi Rua Ermelinda Gomes tel. 0371.410274 C.P. 585 LVIA • Sede centrale lombardia@lvia.it Bissau Via Mons. D. Peano, 8b tel. +245 955949714 12100 Cuneo Roma Massimo Pallottino lviagb@gmail.com tel. 0171.696975 Via Vasanello, 15 Altra sede: lvia@lvia.it 00189 Roma Bairro di St.Luzia www.lvia.it tel. 06.30310932 Bissorã N.2|dicembre 2018 roma@lvia.it Rappresentante Paese: LVIA • Settore Italia Giovanni Maucieri Via Borgosesia, 30 Saluzzo (CN) Carlo Alberto Bertini 10145 Torino Bartolomeo Sola Andrea Betta tel. 011.7412507 Via Villafalletto, 19 bis Francesca Roggero 3 Editoriale fax 011.745261 12037 Saluzzo (CN) italia@lvia.it tel. 0175.43511 LVIA Guinea Conakry ATTUALITÀ Cell. 349.5366374 c/o ONG Fraternité LVIA Forlì nel mondo meo.sola@gmail.com Médicale Guinée, 4 Migrazioni e cambiamento climatico. Quartier Hafia Minière, Via Delle Torri, 7/9 Una connessione sempre più attuale 47121 Forlì Sondrio Lilli Luzzi Commune de Dixinn, 5 Quando la fame costringe ad emigrare tel. e fax 0543.33938 Via Fortunato, 398 03 BP 586 emiliaromagna@lvia.it 23018 Talamona (SO) tel. +224 624774725 LE NOSTRE AFRICHE tel. 0342.672034 guineaconakry@lvia.it LVIA Palermo lucaelilly@davide.it Rappresentante Paese: 6 Un ciclone colpisce il Mozambico. Vito Restivo Gloria Laura Mellano LVIA si attiva Via A. Poliziano, 40 Verona c/o Ugo Piccoli 90145 Palermo Via Giovanni Beltrame, 1 LVIA Kenya 7 Burundi: una scelta per non far rivivere cel. 328.927.34.81 37129 Verona (VR) P.O. Box 1684 la questione etnica sicilia@lvia.it cell. 331.5858176 60200 Meru veneto@lvia.it tel. +254 (0)757129872 8 Parlare di migrazioni in Senegal: LVIA Piossasco kenya@lvia.it la sfida è non dare ai giovani messaggi Rosina Borgi Altra sede: scontati Via Mario Davide, 23/6 NEL MONDO c/o Diocese of Isiolo 10045 Piossasco (TO) tel. +254 (0)741776910 9 L’Africa in rete a difesa dell’ambiente. cel. 338.9167125 R. Borgi LVIA Burkina Faso Rappresentante Paese: La piattaforma Resources cel. 328.2140544 D. Luconi Rue Luili Pendé n° 256 Emiliano Cesaretti piossasco@lvia.it 01 BP 783 Ouagadougou 01 Enrico Gorfer 9 Giuseppe "Mukiri" Argese tel. +226.25363804 il ricordo di un volontario LVIA LVIA Sangano burkinafaso@lvia.it LVIA Mali Andrea Ferrara Altre sedi: Quartier Château COSA PUOI FARE TU Via Rocciavrè, 24 Koudougou Gao 10090 Bruino (TO) Gorom-Gorom • Djibo tel. +223 21820496 10 A Natale scegli un regalo solidale con LVIA Rappresentante Paese: gao@lvia.it tel. 338.5297333 ITALIA SOLIDALE lviasangano@gmail.com Marco Alban Altra sede: Abbona Nicoletta Quartier ACI SOTUBA 11 LE RICETTE DEL DIALOGO LVIA Toscana Cristina Daniele Bamako Alessandro Bellini Filia Patrizia BP E 3442 12 SOCIAL BEAUTY: i giovani rivitalizzano Via A. Francini, 48 Henriette Nikiema mali@lvia.it le periferie di Torino 50034 Marradi (FI) Rinaldi Monica Rappresentante Paese: cell. 331.7199794 Ousmane Ag Hamatou 13 Meeting “Cittadini del villaggio globale” toscana@lvia.it LVIA Burundi 14 Lo scambio giovani tra Italia e Senegal N° 6111 Avenue de la Plage LVIA Mozambico Quartier Asiatique c/o Caritas Moçambique 15 Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2018 ALTRI RIFERIMENTI B.P. 198 • Bujumbura Rua da Resistencia 1175 lvia.coordinationburundi Maputo 15 Supporters’ cup: sport, passione, solidarietà! Asti @gmail.com tel. +258.21419933 Stefano e Claudia Pozzetti Rappresentante Paese: tel. +258.822812660 Vicolo Monticone, 3 Giorgio Carlo Paolo Colombo fax +258.21419578 14100 Asti mozambico@lvia.it tel. 0141.355789 LVIA Etiopia Coordinatore Paese pozz63@alice.it P.O. Box 102346 ad interim: Sub City Yeka • Woreda 08 Albertina Joaquim Sono Biella Kebele 13/14 Sabrina Tardivo Direttore responsabile: Enrico Maria Beraudo c/o PaceFuturo Onlus House number 0905 Redazione: Lia Curcio, Sandro Bobba, Monica Macciotta, Via Gian Battista Maggia, 2 Addis Abeba LVIA Senegal 13843 Pettinengo (Bi) tel. +251 (0)116622183 R.te de Khombole Italo Rizzi tel. 338 9249168 etiopia@lvia.it B.P. 262 A Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Bellini, biella@lvia.it Altre sedi: Thiès Andrea Bessone, Teresina Carrera, Antonio Chiavegato, P.O. Box 120 tel. e fax +221.33.9511611 Costanza Demaria, Stefano Di Lullo, Nicoletta Gorgerino, Cesena Telalak – Afar Region senegal@lvia.it Silvia Lami, Vanessa Marotta, Marta Mosca, Antonello Pasini, Luciano Cantoni Namalifen, kebele Aware Rappresentante Paese: Maurizia Sandrini, Sabrina Tardivo, Luca Zingale & Nemelifen, Silvia Lami Via Assano, 56 Foto di copertina: Teresina Carrera 47521 Cesena Telalak Woreda • Semera Proprietà di: LVIA • Associazione Volontari Laici tel. 0547.301824 Logia/Semera Town LVIA Tanzania Via Mons. D. Peano, 8b • 12100 Cuneo luciano.cantoni.cesena Administration; P.O.Box 160 tel. 0171.696975 • lvia@lvia.it • www.lvia.it @gmail.com Oromia Region, Kongwa CCP 14343123 Arsi Zone, Assela, Dodoma Region Registrazione tribunale di Cuneo n. 245 del 8/10/1970 Foligno (PG) Giovanni Kebele 6, n. 225 tel. +255 (0)26.2323131 Grafica: zazì - Torino e M. Concetta Serafini Rappresentante Paese: tanzania@lvia.it Via I. Nievo, 34A Matteo Boschi Rappresentante Paese: Stampa: AGAM • Madonna dell’Olmo (CN) 06034 Sant’Eraclio (PG) Michela Bracone Francesco Riedo Associato all’USPI Unione Stampa Periodici Italiani Lisa Piccinin tel. 0742.391161 Stampato in carta riciclata concetta.giovanni@gmail.com Marco Turrini
EDITORIALE Sandro Bobba Presidente LVIA In questo primo editoriale del mio nuovo mandato associativo Mi riferisco in special modo a quello slogan oggi tanto di moda non posso esimermi dal condividere con i lettori alcune riflessio- e che personalmente trovo fortemente ipocrita dell’”aiutiamoli ni su un fenomeno che è sempre più di attualità non solamente a casa loro”, che purtroppo sta dirottando non poche risorse nel nostro Paese, ma coinvolge praticamente il mondo intero economiche da parte delle Cooperazione Internazionale di divenendo addirittura uno dei punti focali di maggior successo molti paesi europei. in molte campagne elettorali: il fenomeno delle migrazioni. Chi conosce LVIA può senz’altro testimoniare che da oltre Tutti noi ne sentiamo parlare quotidianamente dai media o mezzo secolo la nostra Associazione ha aiutato a casa loro semplicemente bevendo un caffè al bar e molti di noi si sono molte popolazioni dell’Africa, ma sono certo che fermare le fatti un’opinione in merito, a volte frutto di una riflessione criti- migrazioni verso il nostro Paese sia stato l’ultimo dei pen- ca, ma molte altre volte spinti da motivi ideologici proposti da sieri dei nostri volontari. questo o quel partito o movimento politico. Piuttosto, lo voglio ribadire ancora una volta, i nostri interventi Prendendo spunto da un piccolo libretto di una cinquantina di hanno sempre avuto lo scopo di cercare di garantire pari diritti e pagine che mi è stato donato recentemente, scritto da Stefano pari dignità a tutte le persone e ridurre i sempre più gravi ed evi- Allievi (Professore di Sociologia presso l’Università di Padova), denti squilibri che la società dei consumi sta invece esasperan- vorrei provare a sintetizzare in questo poco spazio alcuni con- do, con sempre maggior evidenza anche nel mondo occidenta- cetti che mi hanno aiutato a considerare il fenomeno migratorio li. A conferma di quanto una certa cooperazione internazionale sotto una luce diversa da quella che siamo abituati a sentirci si stia adattando alle politiche di riduzione dei flussi migratori, propinare da una certa stampa o, ancora peggio, da una certa qualche giorno fa ho partecipato ad un incontro in Senegal alla televisione. presenza di un centinaio di giovani senegalesi organizzato dalla Con molta semplicità e chiarezza, il libro analizza il recente fe- cooperazione tedesca, ed ho avuto la netta impressione che nomeno migratorio partendo dalla considerazione che l’uomo tutto il loro progetto nel Paese fosse orientato a convincere i migra praticamente da quando è apparso sulla terra e che esi- partecipanti a non partire e ad investire nel proprio territorio. stono prove ormai certe che l’Homo Sapiens, da cui noi euro- Peccato però che le opportunità di un lavoro giusto e degno pei discendiamo, proviene dall’Africa e che nessun europeo è di questo termine siano quasi inesistenti, per lo meno di gran nativo europeo. La migrazione è quindi un fenomeno del tutto lunga inferiori alla domanda. naturale, mentre innaturale è la sua percezione da parte nostra. Allievi conclude il suo breve saggio proponendo una soluzione Ad esempio, quanti di noi sanno che nel 2017 sono stati secondo lui urgente ed indispensabile per gestire al meglio il più gli italiani emigrati all’estero (circa 200.000) degli stra- fenomeno migratorio: riaprire i canali di immigrazione regolari. nieri arrivati con gli sbarchi (circa 120.000)? Oppure che, Questo permetterebbe ai paesi europei di selezionare le mi- sempre nel 2017, oltre 40.000 stranieri presenti in Italia grazioni anche rispetto ai propri bisogni ed interessi, oltre che (molti dei quali con cittadinanza italiana) sono a loro volta togliere alle mafie transnazionali il monopolio di gestione dei emigrati all’estero? flussi migratori. Sinceramente, questa soluzione non mi trova del tutto d’accordo anche se devo ammettere che probabil- Allora, ecco che il fenomeno migratorio che preoccupa così tan- mente in questo momento storico, potrebbe essere la strada to i benpensanti del nostro Paese, tanto per capirci coloro che più percorribile, a condizione però che non venga considerata pensano che i migranti portino via il lavoro agli italiani o che semplicemente, come ormai siamo abituati a fare da molti se- i neri siano tutti stupratori di giovani donne bianche, diventa coli a questa parte, come una salvaguardia dei nostri interessi. un problema di come questo fenomeno viene manipolato in modo strumentale e quindi comunicato all’opinione pubblica Il buon senso ci insegna che un accordo, per funzionare, deve attraverso canali sempre più numerosi e differenziati, in manie- tenere conto delle esigenze e degli interessi delle parti coin- ra del tutto superficiale e scorretta. volte, ma noi europei con quale presunzione possiamo per- metterci di fermare il sogno di milioni di persone che hanno In più di un’occasione ho riscontrato che purtroppo questo solamente la “colpa” di cercare condizioni di vita migliori per martellamento mediatico sta causando una pericolosa assuefa- loro e per i loro figli? zione anche in molti di coloro che non sono necessariamente contrari al fenomeno migratorio, ma che hanno sempre credu- Inoltre, non dimentichiamo che queste persone proven- to che l’incontro con chi consideriamo apparentemente “diver- gono da Paesi che noi stessi, attraverso le nostre multina- so” sia una ricchezza per tutti, sotto numerosi aspetti. zionali del petrolio, minerarie ed alimentari, contribuiamo ad impoverire attraverso la sottrazione indebita delle loro risorse naturali e lo sfruttamento delle loro popolazioni. 3
ATTUALITÀ Migrazioni e cambiamento climatico: una connessione sempre più attuale Lia Curcio “In maglietta sul ghiacciaio che non esiste più” “Baltico surriscaldato. tutto si deve ad una enorme siccità che ESISTE UNA PROTEZIONE dal 2007 al 2010 ha colpito quel terri- INTERNAZIONALE PER QUESTE I mutamenti climatici torio e che sarebbe stata estremamente SITUAZIONI DI VULNERABILITÀ? fanno fuggire le aringhe” improbabile se non fossimo in regime di A livello scientifico la conoscenza sugli Sono alcuni titoli apparsi sui quotidiani riscaldamento globale. Ciò ha condotto a impatti dei cambiamenti climatici nelle italiani, che sempre più spesso ci parlano perdite generalizzate di raccolti, migrazio- varie zone del pianeta sta progredendo degli effetti del cambiamento climatico ne in città dei contadini, rivolte per acqua rapidamente e si è ben consapevoli dei visibili in Italia ed in Europa. e cibo, e guerra civile con migrazioni for- gravi effetti su conflitti e migrazioni. Si zate di oltre 2 milioni di persone. comincia a comprendere che il proble- MA COSA ACCADE SULL’ALTRA Nel Sahel, invece, il cambiamento clima- ma di queste migrazioni si risolve solo SPONDA DEL MEDITERRANEO? tico funge da acceleratore e amplificato- con strategie doppiamente vincenti re di crisi in atto: la desertificazione e il che contribuiscano a risolvere insieme Ricerche dell’ONU denunciano che le cambiamento nel regime delle piogge questi problemi e quelli climatico/am- siccità frequenti nel Sahel rischiano di accelerano la degradazione del terreno e bientali. La soluzione è a portata di esporre ad una penuria d’acqua fino a la perdita di raccolti, ponendo le popola- mano, e non consiste nei muri tanto 250 milioni di africani entro il 2020. E zioni in lotta per le poche risorse rimaste decantati da qualcuno, bensì negli aiu- nel 2040 potrebbe divenire inservibile e con il terrorismo che “pesca” in questi ti e nella cooperazione internazionale. fino all’80% della superficie dell’Africa bacini di crisi e povertà. Un altro problema è che oggi manca an- Subsahariana destinata alla coltivazione cora un riconoscimento giuridico dei mi- di cereali. Un emblema delle disugua- COME IL CAMBIAMENTO CLIMATICO granti che si muovono in seguito a crisi glianze globali, dato che il continente IMPATTA SULLE CONDIZIONI DI VITA ambientali o climatiche. Oggi non esiste africano ha un impatto minimo sul DELLE POPOLAZIONI IN AFRICA? la figura del rifugiato climatico, mentre in cambiamento climatico producendo Tanti sono i casi critici in Africa. La su- futuro ce ne sarà sempre più bisogno. appena il 2-4% delle emissioni an- perficie del lago Chad si è ridotta di 17 Queste persone divengono sradicate nuali di gas serra. volte negli ultimi decenni, lasciando le da tutto, non solo senza patria, ma an- popolazioni dei quattro Stati che si af- che senza tutela. ◗ L’UNHCR denuncia che oggi sono 68,5 facciano su di esso in grave crisi idrica. milioni le persone in fuga dai con- Il deserto avanza, e la gente scappa. L’a- flitti e dagli effetti del cambiamento gricoltura non riesce più a sostenere la climatico. Abbiamo intervistato uno dei popolazione, e la migrazione diviene massimi esperti in Italia sul tema: An- l’estrema strategia di adattamento a tonello Pasini, fisico, climatologo del questi cambiamenti. Stime dell’ONU CNR e autore del blog di “Le Scienze” Il ci dicono che nel continente africano Kyoto fisso ospitato da L’Espresso – Re- circa 250 milioni di persone sono a pubblica.it rischio migrazione forzata nei prossi- mi decenni. Sono numeri che fanno QUAL È LA CONNESSIONE paura, se pensiamo che in Italia siamo TRA CAMBIAMENTO CLIMATICO andati in crisi per meno di centomila E MIGRAZIONI? migranti all’anno. Tra l’altro, se conside- Il cambiamento climatico è oggi una riamo che la concausa climatica è dovu- concausa riconosciuta e agisce in due ta sostanzialmente alle emissioni di gas modi: o come innesco di conflitti e serra – chiaramente dei Paesi sviluppati PER APPROFONDIMENTI SUL TEMA migrazioni, oppure come fattore che – e che questi impatti così critici li vedia- Antonello Pasini e Grammenos Mastrojeni accelera o amplifica crisi già esistenti mo invece soprattutto nei Paesi poveri, si “EFFETTO SERRA, EFFETTO GUERRA. Clima, in territori fragili. Un esempio è quel- comprende facilmente come si tratti di conflitti, migrazioni: l’Italia in prima fila”, lo della crisi siriana, in quanto l’inizio di un problema di equità internazionale. edizioni Chiarelettere LVIA è impegnata con le popolazioni che soffrono a causa della siccità. Scopri come puoi contribuire a migliorare l’adattamento al cambiamento climatico tra le comunità pastorali del nord Kenya con nuove pratiche di produzione! Pagina 10 4
ATTUALITÀ Quando la fame costringe ad emigrare Foto: Claudio Massarente© Il Rapporto ONU 2018 sullo stato bambino che nei primi mille giorni di vita Lia Curcio e Alessandro Bellini della Sicurezza Alimentare e della ha sofferto di malnutrizione acuta, avrà ritardi permanenti nello sviluppo fisico e Nutrizione nel mondo denuncia nell’apprendimento, e non diventerà mai che dopo anni di progressi, la un adulto pienamente autonomo. Il pro- fame e la malnutrizione stanno blema della fame non è solo una que- E GLI AIUTI INTERNAZIONALI? tornando a crescere. La variabilità stione di carestie o di carenze di prodotti Il rapporto chiarisce come la risposta del clima e i conflitti sono indicati alimentari ma sussistono ulteriori implica- dell’Unione Europea, anche attraverso come i fattori chiave di questa zioni sociali, tecniche, culturali, politiche l’aiuto umanitario e la cooperazione triste inversione di tendenza. e di opportunità. In sintesi, lo sviluppo di internazionale, nel 2017 abbia per- un intero paese e delle sue generazioni messo di evitare la carestia nei quat- Una situazione che non può non future dipende dallo stato di nutrizione tro paesi dichiarati a rischio - Yemen, incidere sulla vita di persone che dei bambini di oggi. Somalia, Sud Sudan e Nigeria settentrio- si spostano, per sopravvivere, Le crisi alimentari sono la tragica nale - grazie alla continua presenza di in altre regioni del proprio paese, conseguenza di diversi fattori, tra cui aiuti locali e internazionali anche nei verso gli stati confinanti e verso i conflitti e gli effetti del cambiamento punti più critici. altri continenti. climatico, ai quali però si aggiungono altre cause, che vanno dagli sfollamen- LA FAME E LA MIGRAZIONE FORZATA A questo proposito, l’Indice Globale del- ti forzati ai disastri naturali, alla debole SONO REALTÀ DOLOROSE PER MILIO- la Fame 2018, uno studio realizzato da governance agli shock economici, dai NI DI PERSONE. Per di più, la questio- Concern Worldwide e Welt Hunger Hilfe cambiamenti demografici, all’urbaniz- ne dell’immigrazione sta diventando il e curato nella sua versione italiana dalla zazione. Oggi, ci sono 68,5 milioni di cavallo di battaglia di una serie di nuo- rete Link 2007 - Ong CESVI, sottolinea il persone nel mondo (dati UNHCR) in vi discorsi politici dalla linea autoritaria, nesso tra Fame e Migrazione Forzata. fuga dai conflitti e dagli effetti del cam- piuttosto che umanitaria. L’Indice Globa- biamento climatico, alla ricerca di luoghi le della Fame di quest’anno non è solo LE CRISI ALIMENTARI SONO sicuri in cui vivere. Scappano dalla fame un nuovo invito ad agire contro la fame CONSEGUENZA DI TANTI FATTORI e al tempo stesso, in situazione di migra- e la migrazione forzata, ma un appello È difficile rendersi conto che ogni mi- zione sono più vulnerabili alla fame. L’In- urgente a ritrovare l’umanità nel modo nuto nel mondo muoiono di fame 5 dice Globale della Fame ci ricorda che in cui affrontiamo la sconvolgente verità bambini (dati World Food program). i più importanti campi profughi al che – in un mondo di abbondanza – i di- Come rileva l’Indice Globale della Fame, mondo ospitano molti più sfollati di ritti umani continuano a essere violati e le aree più colpite dalla malnutrizione quanti non arrivino in Europa. A Ben- milioni di persone vanno a letto affamate sono l’Asia meridionale e l’Africa a Sud tiu, nel Sud Sudan, vivono oltre 112.000 ogni notte. ◗ del Sahara, un dato che va analizzato persone! anche considerando che la denutrizio- ne passa di generazione in genera- LVIA da svariati anni organizza una lezione all’Università degli Studi di Torino zione: una bambina denutrita, quando che, a partire dall’Indice Globale della Fame - che monitora annualmente il diventerà mamma avrà molte possibilità livello di sicurezza alimentare e di nutrizione nel mondo - porta all’attenzione di dare alla luce un bambino affetto da degli studenti i più recenti dati a livello internazionale e illustra tecniche e malnutrizione. La denutrizione può di- progetti realizzati dall’associazione nei paesi africani per agire sulle situazioni ventare una patologia sociale poiché un più critiche. Nella provincia del Soum, in Burkina Faso, il tasso di MALNUTRIZIONE ACUTA NEI BAMBINI DI MENO DI 5 ANNI È TRA I PIÙ ALTO AL MONDO. Sostieni l’azione LVIA e proteggi la vita di questi bambini. Scopri come a PAG. 10 5
LE NOSTRE AFRICHE Un ciclone colpisce il Mozambico. LVIA si attiva A inizio 2018, un forte ciclone si è abbattuto sulla Provincia di Nampula, in Mozambico. A distanza di mesi, i danni per la popolazione restano enormi. Le case distrutte, il raccolto di un intero anno perso, i loro beni e mezzi di sostentamento sono stati spazzati via. Maurizia Sandrini e Sabrina Tardivo Il Mozambico è considerato tra i paesi al L’Istituto Nazionale di Gestione delle Ca- in condizioni di elevata vulnerabilità so- mondo più vulnerabili ai cambiamenti lamità, responsabile della Protezione Civi- cio-economica. Le scuole e i centri sani- climatici ed il Governo ha adottato una le Nazionale, ha rilevato che nella Provin- tari hanno subito rilevanti danni, compro- “Strategia Nazionale di Adattamento” che cia di Nampula la depressione tropicale mettendo il normale svolgimento delle identifica due fattori principali che rendo- ha portato un’intensità di pioggia doppia attività. La viabilità delle strade è stata no il Paese vulnerabile ad eventi climatici rispetto al normale (in media 200 mm., compromessa, causando l’isolamento di estremi. Il primo è l’oggettiva esposizio- contro i normali 80-100 mm.) e venti molte comunità, soprattutto quelle rurali. ne al rischio, dovuta alla posizione geo- con velocità fino a 100 km/h. L’evento LVIA è presente nell’area di Nampula grafica del Mozambico, nella zona di con- climatico ha colpito 73.000 persone in dal 2015, con interventi finalizzati alla vergenza inter-tropicale, all’esistenza di 21 distretti della provincia, distruggen- tutela dell’ambiente ed al migliora- vaste aree depresse al di sotto del livello do completamente o parzialmente le mento del sistema di gestione dei ri- del mare e alla presenza di nove bacini case, costruite con materiale precario. fiuti. In questa drammatica situazione, idrografici, che aumentano esponenzial- È stato dichiarato il rischio di insicurezza l’associazione ha presentato all’Agen- mente il rischio d’inondazione di vaste alimentare per più di 2mila famiglie a zia Italiana per la Cooperazione allo aree del territorio. Il secondo fattore è il causa dell’inondazione totale dei campi, Sviluppo il progetto “RESO: Resilienza basso sviluppo socio-economico del che costituiscono la fonte principale di Economica e Sociale nei Distretti di Mo- paese e la provincia di Nampula registra sopravvivenza. Notevoli inoltre, i danni a napo, Nacala Porto e Mossuril - Provin- i più bassi indicatori di sviluppo rispetto al diverse strutture sul territorio provinciale cia di Nampula”. contesto nazionale. per un valore stimato a più di 3milioni L’arrivo del ciclone ha quindi evidenzia- di euro con la totale distruzione di 10 Cosa prevede to la scarsa capacità di mitigazione e centri sanitari, 10 strade danneggiate Il progetto è iniziato il primo ottobre adattamento ai fenomeni climatici che hanno provocato l’isolamento delle 2018, in collaborazione con l’Ong fran- estremi, esacerbati dal cambiamento comunità circostanti, 80 postazioni per cese Inter Aide e Caritas Mozambicana. climatico in corso, specialmente per l’erogazione di energia abbattute e Le finalità dell’iniziativa sono fornire l’ac- le popolazioni residenti in aeree rurali e 170 scuole completamente distrutte. cesso all’acqua e ai servizi igienici, di- suburbane. vulgare buone pratiche sanitarie nelle scuole, nei centri di salute e nelle co- LA RISPOSTA LVIA munità; migliorare la sicurezza alimen- Monapo, Mossuril e Nacala sono i tare e la produzione agricola; aiutare distretti della Provincia di Nampula le famiglie più povere, soprattutto i che hanno registrato i maggiori danni nuclei con mamme che da sole devono e dove la situazione di emergenza è provvedere ai bambini, a diversificare le perdurata a lungo, a causa delle conti- fonti di reddito e non essere totalmente nue piogge e dell’incapacità di ristabi- dipendenti dall’attività agricola; consoli- lire le normali condizioni di sicurezza: dare l’attuazione dei Piani Distrettuali 950 ettari di terreno sono stati inondati di Adattamento ai Cambiamenti Cli- e il raccolto perduto; 60.000 case sono matici e promuovere la creazione di un state distrutte totalmente o parzialmen- Piano distrettuale teso a migliorare la te; 3.400 famiglie sono a rischio di in- capacità di prevenire i disastri causati sicurezza alimentare e 20.700 persone da eventi climatici. 6
Foto: Simone Migliaro© Burundi: una scelta di principio Marta Mosca, antropologa per non far e ricercatrice presso l’Università degli Studi di Torino rivivere la La “questione etnica”: un’eredità coloniale questione etnica Fondato sulla monarchia e sulla figura del mwami, il re, il Burundi pre- coloniale si basava su una distribuzione capillare del potere, su una Andrea Bessone, Desk Officer LVIA Burundi struttura sociale dinamica e sulla stretta interdipendenza economica fra Hutu, Tutsi e Twa, le tre componenti della società, accomunati da A ottobre 2018 le ONG internazionali un’unica lingua, il kirundi, e da un unico codice culturale e religioso. in Burundi hanno ricevuto dal Governo Questo secolare e sofisticato equilibrio venne smantellato da grezze burundese l’imperativo di interrompere logiche coloniali del divide et impera e dall’imposizione di modelli la propria operatività, in attesa di aderire occidentali del tutto inadeguati alle società africane di inizio Novecento. ad un piano che impone di realizzare un Sulla base della mai comprovata ipotesi camitica e delle teorie razziali equilibrio etnico nello staff delle ONG. dell’epoca, i belgi catalogarono Hutu, Tutsi e Twa in tre etnie. Ai Tutsi, definiti “negroidi” più vicini al bianco ceppo europeo, venne attribuita LVIA non intende però schedare o reclutare il pro- una netta superiorità rispetto agli Hutu, “negri propriamente detti” e ai prio personale sulla base del criterio etnico, con il Twa, una esigua percentuale di pigmei paragonati alle scimmie. rischio di contribuire ad un ritorno al passato estre- Alla creazione dell’identità etnica, seguì la totale assegnazione di mamente pericoloso per il Paese e che assolutamen- privilegi ai “capi Tutsi” e l’esclusione dei “servi Hutu” da cui derivò te non vogliamo. Allo stesso tempo, riteniamo im- un radicale antagonismo, esasperato a tal punto da sfociare in mas- portante fare il possibile per proseguire la nostra sacri genocidari. Tagliando la relazione di convivenza tra Hutu e Tutsi, presenza nel Paese e supportare la società civile venne creato il nemico, e l’odio etnico prodotto dal colonialismo fece burundese, anch’essa vittima della situazione e sì che la violenza assunse forme particolarmente macabre e brutali. che già si trova in una condizione sociale ed econo- Dopo più di mezzo secolo di colonizzazione sarà complesso deco- mica che dal 2015 è molto peggiorata. LVIA ha quindi lonizzare la mente, tant’è che la cosiddetta question ethnique deciso di iniziare un percorso, insieme a molte altre segnerà l’intera storia del Burundi, dai cruenti episodi del 1962 ai ONG, di negoziazione con il Governo burundese af- massacri del 1993, a cui seguì una lunga guerra civile terminata nel finché questa richiesta venga posta su basi per noi 2005 con la nomina di Pierre Nkurunziza a Presidente della Repub- condivisibili. blica. Riconfermato con dubbia trasparenza alle elezioni del 2010, si Per questo, restando fermi con il Governo sui prin- ricandida nel 2015 per un terzo mandato, violando la Costituzione e gli cipi che ci guidano, stiamo facendo il possibile per Accordi di Pace di Arusha - quelli che posero fine alla guerra civile - i cui continuare la nostra opera a supporto della po- testi ne prevedono un limite massimo di due. polazione di questo sfortunato Paese, per lo svilup- Oggi, in Burundi, il problema non è essere Hutu o Tutsi, ma far parte po agricolo e la promozione delle energie rinnovabili o meno del partito al potere, che premia chi vi aderisce punendo tutti nelle Province di Ruyigi e Rutana, e per l’inclusione gli oppositori. sociale nella capitale, Bujumbura. ◗ Contro questo sistema nasce, nel 2015, un inedito movimento di contestazione contraddistinto dalla partecipazione unita di Hutu e Tutsi, da un robusto protagonismo giovanile e da una presen- La coesione sociale è rafforzata anche dai progetti za femminile inaspettata e incisiva. La protesta riempie le strade di di cooperazione perché le comunità Hutu e Tutsi Bujumbura ma viene repressa nel sangue dalle forze di polizia su ordi- vi lavorano insieme: con LVIA, i contadini hanno ne di Nkurunziza il quale, impegnato in una bieca etnicizzazione della condiviso risorse e competenze in cooperative, crisi, di fronte alla poderosa mobilitazione sociale e alle numerose san- migliorando la produzione e vendita, con la zioni internazionali dimostra un’indifferenza inquietante. possibilità di gestire servizi e accedere al credito. Resta difficile scardinare l’attuale autoritarismo in Burundi, ma i principi Tutte cose prima impensabili per un contadino della contestazione del 2015 rimangono saldi. del Burundi! La rinnovata partecipazione politica giovanile sta attraversando Scopri anche tu come puoi aiutare le famiglie l’intero continente, delineando uno spirito rivoluzionario che i capi del Burundi. PAG. 10 di stato africani farebbero meglio a non sottovalutare troppo. ◗ 7
LE NOSTRE AFRICHE Parlare di migrazione in Senegal foto: Riccardo Mayer - progetto Ong 2.0 La sfida è non dare ai giovani messaggi scontati Silvia Lami, rappresentante LVIA Senegal LVIA è attiva nel progetto “REDEMPTION EMIGRAZIONE IRREGOLARE: grazione regolare e un percorso di acces- SONG. Maximising the gains and minimi- PARLARE AI GIOVANI so privilegiato all’Europa. Naturalmente sing the cost of migration in West Africa” Gli eventi di sensibilizzazione saranno ri- questo lavoro dovrebbe essere validato finanziato dal Fondo Africa del Ministero volti ai giovani e in particolare al target, da una concessione dei visti per studi da Italiani Affari Esteri e della Cooperazione tutt’altro che facile da definire, citato parte delle nostre istituzioni italiane ed Internazionale attraverso l’Organizzazione come «potenziali migranti irregolari»: europee che, invece, tendono sempre di Internazionale Migrazioni (OIM). la fascia tra i 18 e i 30 anni che abita le più a rifiutare questi canali legali di emi- Il progetto vede la rete di ong LINK 2007 periferie di Dakar e le zone più povere grazione, creando un senso di frustra- come capofila e regista delle attività, che delle due regioni, i giovani dell’esodo zione nei candidati a questo genere di si sviluppano in 5 paesi dell’Africa Sub- rurale e delle zone costiere del paese percorso (nel 2018 sono state diniegate sahariana: Burkina Faso, Guinea Cona- deve avvengono le partenze di mas- dall’ambasciata italiana a Dakar 27 richie- kry, Mali, Niger e Senegal. sa. Rivolgersi a questo pubblico senza ste di visto, su 30 candidati, effettate dal LVIA coordina le attività in Senegal cer- dare un messaggio scontato è la sfida dipartimento di italianistica dell’UCAD, la cando di dare continuità agli interventi già delle molteplici azioni che si stanno svi- principale università di Dakar). realizzati nell’ambito “Migrazioni e Svi- luppando in Senegal negli ultimi anni. Si Avviare questo genere di sensibilizzazio- luppo” e rinnovando il confronto su una tratta di parlare dei rischi e delle difficoltà ne significa inoltre lavorare sulla propo- tematica attuale e quanto mai complessa che si incontrano lungo il viaggio e ar- sta di modelli positivi africani: imprese e delicata. Il progetto si concentra infatti rivando in Europa in maniera irregolare, innovative e iniziative locali per mo- sulla sensibilizzazione contro l’emi- rischi di cui molti sono coscienti e che strare le potenzialità e le possibilità di grazione irregolare proponendo, da un non inibiscono la volontà di partire e questa terra spesso svalutata dai suoi lato l’organizzazione di eventi e iniziati- le effettive decisioni di partenza. abitanti. Anche in questo, la sensibilizza- ve di sensibilizzazione rivolte ai giovani, zione dovrebbe accompagnarsi con poli- dall’altro una riflessione e una raccolta EVITIAMO UNA COMUNICAZIONE tiche pubbliche, da parte delle istituzioni di buone pratiche esistenti nel paese SEMPLICISTICA senegalesi, di sostegno delle start up sulle tematiche relative a “Migrazioni La nostra idea è che questa comuni- innovative, delle iniziative imprenditoria- e Sviluppo” con la realizzazione di una cazione sui rischi e i pericoli non sia li e in generale dell’impiego dei giovani, cartografia approfondita. esaustiva né sufficiente e che fare sen- politiche purtroppo non sempre perfor- Le organizzazioni della società civile se- sibilizzazione significhi anche mostrare manti. negalesi, internazionali e della diaspora come la migrazione possa divenire Infine, un altro elemento che riteniamo che lavorano su queste tematica sono una tappa di un percorso più ampio: utile alla riflessione sulla tematica è il moltissime, con azioni e approcci varie- ad esempio un percorso di studi e quin- coinvolgimento dei migranti di ritorno, gati, e la ricerca da realizzare darà uno di far riflettere i giovani sull’importan- di coloro che, dopo aver vissuto un’e- spaccato di questa ricchezza concen- za della formazione per avere una mi- sperienza migratoria, hanno deciso di trandosi particolarmente sulle regioni di tornare e che per motivazioni differenti Thiès e Dakar. hanno «osato il ritorno» mettendosi in gioco nella sfida del reinserimento so- PER APPROFONDIMENTI cio-economico nel loro paese di origine. Autore: Karounga Camara Testimoni preziosi e punti di riferi- "L'emigrazione degli africani: OSARE IL RITORNO" mento per avviare un cambiamento edizioni CELID di mentalità lento ma necessario per Dopo 10 anni in Italia, l'autore è tornato in Senegal dove costruire un nuovo modello di svilup- ha apero un'attività d'impresa. Ha partecipato al progetto po locale, sostenibile e specifico per il LVIA per il reinserimento socio-economico dei migranti Senegal. ◗ senegalesi di ritorno 8
L’Africa in rete a difesa dell’ambiente La piattaforma Resources GIUSEPPE “MUKIRI” ARGESE, Fratello della Consolata in Kenya: Quella dei rifiuti è, un po’ in tutta l’Africa, un’emergenza che istituzioni e società civile locali cercano di affrontare. nel ricordo di Antonio Chiavegato, A questo proposito, il socio LVIA Bernard Nonguierma, volontario LVIA per vent’anni a Tigania burkinabè, coordinatore della piattaforma internazionale «Resources», è stato intervistato da Stefano Di Lullo, per Fratel Giuseppe Argese si è spento il 20 settembre in Kenya, il settimanale “La Voce e Il Tempo”. nel Meru, dove viveva dal 1957. È stato un missionario stra- ordinario, amico e mentore di tanti volontari LVIA che con lui hanno realizzato circa trent’anni fa impianti per la raccolta e Estratto dall’articolo di Stefano Di Lullo distribuzione dell’acqua che ancora oggi danno acqua a oltre «Resources»: una rete, avviata nel 2013, che oggi mette 300 mila persone. insieme organizzazioni di 16 paesi africani e caraibici per dare Antonio Chiavegato risposte concrete alla situazione di allarme che provoca danni Quando lo conobbi, nel 1978, mi era stato presentato come incalcolabili all’ambiente e alla vita quotidiana. una persona che parlava poco. Da qui il nome in kimeru datogli Il progetto è nato su impulso dell’associazione LVIA che avviò dalla comunità locale: Mukiri, “Il Silenzioso”. Nella sua baita in il processo partendo da gemellaggi tra comuni piemontesi e legno a Mukululu, ai piedi della maestosa foresta del Nyambe- del Burkina Faso attraverso la condivisione di buone pratiche. ne, per tutta la serata parlò invece sempre lui, ospitale e allegro. Oggi la piattaforma, che ha sede a Ouagadougou, la capitale Autodidatta in tutto, stava costruendo uno degli acquedotti più del Burkina, raggruppa 54 enti (associazioni, ong, università e lunghi del Kenya, che negli anni avrebbe dato acqua a più di Comuni) che spronano le istituzioni locali ad elaborare ade- 300mila persone, scuole, dispensari. Un’opera grandiosa e al guate politiche per la gestione dei rifiuti e portano avanti pro- contempo durevole, funzionando interamente a gravità. getti di informazione e sensibilizzazione fra la popolazione. «Negli ultimi decenni in Africa e nei Caraibi», racconta il coor- Un mattino lo incontrai tutto preso nell’organizzare le squadre dinatore di Resources, «si è verificato un aumento esponen- di operai che andavano in foresta per procedere agli scavi delle ziale dei rifiuti dovuto all’esplosione demografica. E soprat- gallerie: le aveva progettate nel cuore della montagna, per rac- tutto si è registrato un cambiamento della loro natura: da cogliere dalla roccia una preziosissima, pulitissima, acqua. Ma organici a plastica». doveva arrivare la troupe di SuperQuark per un servizio sul suo acquedotto, che nel frattempo era diventato ben noto a li- Un fenomeno che si collega all’urbanizzazione: «Le città vello internazionale. Per lui quello fu come un qualsiasi altro esplodono con la nascita di nuovi quartieri ‘informali’», spiega, giorno di lavoro, mentre io ero in tensione da una settimana. «dove non c’è un adeguato sistema di raccolta e smaltimento. Non parlava mai di sé. Aveva preso un importante premio Il problema però è ancor più grave nei villaggi dove a raccolta a New York, ma anche a questo non accennava mai. Ave- delle immondizie è completamente assente». va per noi giovani volontari LVIA un rispetto e un’amicizia Quali strategie avete elaborato, dunque? particolare. «Il nodo è prima di tutto politico», dice Nonguierma, «gli L’ultima volta che l’ho visto, portandogli come sempre il “nu- foto: Alessandro Rocca© Stati delegano i Comuni che non hanno risorse e competen- trimento” di libri e riviste, che leggeva avidamente, e i sui ama- ze per una gestione strutturata. Ed ecco la piattaforma, uno ti sigari toscani, non stava più tanto bene. Camminava con il strumento che intende aiutare le istituzioni locali in questo bastone eppure andava ancora in foresta per nuovi lavori di processo. Chiediamo di vietare l’uso di sacchetti non biode- espansione dell’acquedotto, avendo addirittura messo in can- gradabili ed è necessario offrire delle alternative: per esem- tiere una nuova diga. Era una giornata grigia, ci salutammo e lui pio sacchetti di carta o di cotone». Una soluzione che porte- tirò fuori il suo sorriso schivo. Me ne andai felice. ◗ rebbe benefici all’economia locale (il Burkina produce 700 mila tonnellate all’anno di cotone). Il coordinamento internazionale, dopo aver analizzato lo sta- to di gestione dei rifiuti nei singoli territori, ha elaborato un piano strategico su 10 anni, attualmente in atto, per mi- gliorare o avviare il servizio di raccolta, smaltimento e rici- clo. «Abbiamo redatto delle guide pratiche», conclude, «e un percorso di 16 tappe in comuni e villaggi». ◗ Per informazioni: www.plateforme-re-sources.org 9
COSA PUOI FARE TU A Natale, scegli un regalo solidale con LVIA KENYA I lunghi periodi di siccità, che il cambiamento climatico in corso sta rendendo più duri e frequenti, rappresentano una grave minaccia per la vita delle popolazioni del nord Kenya. DUE MILIONI DI PERSONE SOFFRONO DI GRAVI CARENZE ALIMENTARI. LVIA è attiva nella contea di Isiolo per aiutare le comunità pastorali a sviluppare nuove fonti di sostentamento più adatte al nuovo regime climatico: accanto alla pastorizia che resta l’attività principale, l’obiettivo è sviluppare attività redditizie attraverso lo sfrut- tamento sostenibile delle risorse naturali presenti nell’area (miele, gomma, resine) CON 50 euro CONTRIBUISCI A FORNIRE LE ATTREZZATURE PER GRUPPI DI APICOLTORI ED ESTRATTORI DI RESINE BURKINA FASO Nella provincia del Soum, in Burkina Faso, le Nazioni Unite denunciano un TASSO DI MALNUTRIZIONE INFANTILE TRA I PIÙ GRAVI AL MONDO. Quest’area è tra le più povere del paese, dove l’avanzata del deserto del Sahara e le minacce del terrorismo internazionale colpiscono duramente le famiglie. LVIA è attiva per aiutare queste famiglie ad uscire dalla povertà estrema e poter così dare un’alimentazione migliore ai propri figli. CON 70 euro SOSTIENI L’AVVIAMENTO DI ATTIVITÀ ARTIGIANALI E COMMERCIALI GESTITE DA DONNE BURUNDI In Burundi, i contadini sono la fascia di popolazione più numerosa e più povera del paese ed a causa di una situazione politica instabile la POVERTÀ RURALE sta peggiorando. LVIA è attiva nelle province di Ruyigi e Rutana per aiutare le famiglie contadine ad organizzare e gestire dei servizi per la produzione e vendita dei prodotti agricoli. Le famiglie stesse potranno così alleviare la povertà, aumentare il reddito e provvedere ad una migliore alimentazione. CON 100 euro CONTRIBUISCI ALL’ACQUISTO DI UNA MACCHINA A ENERGIA SOLARE PER LA TRASFORMAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI Tu puoi fare la differenza! SCEGLI uno dei progetti che ti proponiamo o impegnati con Dona con fiducia! LVIA dal 2006 aderisce una donazione fissa, annua o mensile, garantendo una continuità per noi preziosa. all’Istituto Italiano della Donazione che ne verifica Più dai…meno versi! Le donazioni a LVIA sono detraibili o deducibili dalla dichiara- 2006/12 annualmente i processi gestionali e l’uso zione dei redditi: basta conservare la ricevuta del versamento. (D.lgs 117/2017 - Art. 83). trasparente dei fondi raccolti. Per contribuire: Banca Etica - IBAN: IT98 U050 1801 0000 0001 1064 284 - Intestazione: LVIA Dal 2016 ha riconosciuto alla LVIA il livello più alto Oppure con bollettino postale: c/c 14343123 - Intestazione: LVIA - Associazione Internazionale Volontari di trasparenza nella gestione dei fondi Laici Via Mons. D. Peano, 8b - 12100 Cuneo - Causale: nome paese/notiziario dicembre 2018 raccolti. 10
ITALIA SOLIDALE Le ricette del Dialogo. Cibo e storie per l’intercultura e l’integrazione Lia Curcio COSTRUIRE MURI? NO. LE RICETTE La Ricetta per la società multiculturale di oggi è il Dialogo. Da questa convinzione nasce il progetto SCUOLE E GIOVANI “Le ricette del Dialogo. Cibo e storie Le scuole e i giovani hanno iniziato le attività nella cornice di Terra Madre. Qui, 17 per l’intercultura e l’integrazione” che gruppi giovanili hanno partecipato ad una formazione di 3 giorni organizzata da LVIA propone in Piemonte con il contributo LVIA e si sono impegnati a realizzare attività interculturali, proponendo le proprie dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione Ricette del Dialogo, su vari territori del Piemonte. Internazionale. 900 studenti e 44 classi sono invece i “numeri” delle 17 scuole protagoniste del Si tratta di trovare una formula, delle ricette progetto, accompagnate da LVIA, Renken e Colibrì. «A Terra Madre gli studen- per conoscersi e interagire tra persone di- ti di scuole elementari, medie e superiori hanno conosciuto tante comunità dal verse. Da questo punto di vista, il cibo è un mondo, partecipato a laboratori, assaggiato cibi inusuali e stuzzicato la curiosità elemento che può aiutare. con la conoscenza delle culture tradizionali, scoprendo nuovi modi di vivere» rac- “Non conosci realmente qualcuno fin- conta Ester Graziano, responsabile LVIA per le attività educative, che conti- ché non ci mangi insieme” recita un detto nua: «Adesso siamo in una fase di co-progettazione dei percorsi educativi con gli arabo: il cibo è entrato nei proverbi popo- insegnanti». L’idea è declinare i temi del Cibo e dell’Intercultura nelle diverse lari perché è parte delle nostra dimensio- materie scolastiche e poi passare all’azione sul territorio, dove saranno gli stu- ne umana e, con un linguaggio universale, denti a sensibilizzare famiglie, associazioni e istituzioni. può mettere allo stesso tavolo persone tra di loro sconosciute, di varie provenienze e LE CUOCHE DAL MONDO culture. Con le ricette culinarie si possono Cuoche di origine africana, asiatica e sudamericana partecipano al progetto at- inventare nuovi piatti colorati e multicultu- traverso il collettivo Ricette d’Africa, con l’associazione Renken, e le attività di rali, mostrando la bellezza delle diversità Equochef, con la cooperativa Colibrì. Nei laboratori culinari delle cuoche africane, i che, mescolandosi, creano qualcosa prima cittadini vivono uno spazio di socialità in cui sperimentare come “a tavola” si supe- inesistente. E, restando nel linguaggio del rino stereotipi e pregiudizi. Le cuoche di Equochef, cucinando con gli studenti delle food, con questo progetto si elaboreranno scuole alberghiere permettono ai ragazzi di esplorare il significato sociale, storico delle Ricette del Dialogo, ricette sociali e culturale del cibo. Anche le associazioni della diaspora africana Panafricando e che valorizzano la diversità, creano lavo- Asbarl collaborano proponendo eventi culturali e culinari e rendendo i migranti ro e diffondono inter-cultura. protagonisti d’integrazione. Fare intercultura sul territorio è una caratte- ristica di LVIA, che mette a sistema questa IL RISTORANTE A CASA: quando sono i migranti a creare Dialogo esperienza con altri enti per attuare diverse Il progetto vuole anche dare alle persone di origine straniera immigrate in Piemon- formule e interagire con pubblici diversi. te, degli strumenti per diventare autonomi e creare economia nel mondo del food. Fino a settembre 2019, le tappe del pro- Abderrahmane Amajou di Slow Food spiega: «Sono iniziate le formazioni a 74 getto saranno scandite da tante attività migranti per costruire un curriculum che valorizzi la loro diversità e le loro qualità che coinvolgono insegnanti e studenti, nel mondo del lavoro». Le formazioni trattano i temi della stagionalità dei prodotti gruppi giovanili, immigrati, imprenditori ma anche elementi normativi per organizzare eventi e avviare attività economiche. e attori sociali. Con l’accompagnamento di Slow Food, alcune di queste persone svilupperanno il Ogni Ricetta coinvolge diversi “cuochi”: proprio ristorante in casa, organizzando cene etniche e sociali per farsi cono- è la forza del partenariato di questo pro- scere meglio, partendo dalla tavola. getto che vede attivi con LVIA, Slow Food, associazione Renken, cooperativa del com- Anche le istituzioni hanno un ruolo importante: la Città di Torino attiverà mercio equo Colibrì, le associazioni della un Bando di idee che premierà le migliori esperienze sul territorio legate al diaspora africana Panafricando e Asbarl, la cibo e all’integrazione. E la Regione Piemonte interagisce con la propria compe- Città di Torino e la Regione Piemonte. tenza nell’Educazione alla Cittadinanza Globale con le scuole. 11
ITALIA SOLIDALE foto di Tommaso Valli© SOCIAL BEAUTY: i giovani rivitalizzano le periferie di Torino attraverso la Bellezza Sociale Vanessa Marotta e Nicoletta Gorgerino San Salvario e Borgo Filadelfia sono i due quartieri della Città di Torino che hanno accolto il progetto di bellezza sociale promosso da LVIA e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di rivitalizzare e riqualificare alcuni angoli delle periferie grazie all’attivismo di 20 giovani tra i 20 e i 35 anni. Ma come è stato possibile in pochi ciazione CICSENE, è stata elaborata una da parte di rifugiati e migranti e dove mesi (da marzo a novembre) realizza- ricerca sociologica che ha reso possibile il malessere dei cittadini residenti nei re interventi partecipati, promossi dai conoscere e capire i bisogni di chi quei palazzi limitrofi è sfociato in episodi giovani e che hanno visto il coinvolgi- quartieri li abita e che - un po’ a fatica di violenza e intolleranza. Che risposta mento di numerosi cittadini e cittadine - riesce a trovare spazi di partecipazione potevamo offrire? L’energia e la forza dei residenti nelle due periferie torinesi? dove far crescere le proprie idee di bel- giovani ha coinvolto occupanti e resi- Spesso le periferie delle nostre città sono lezza sociale. denti storici che non avevano mai avuto percepite come dei “non luoghi” vissuti spazi di confronto e con loro sono stati come spazi di passaggio pericolosi o che DALLA MOVIDA ALTERNATIVA organizzati momenti partecipati di vera ci mettono a disagio. Siamo partiti da AGLI SPETTACOLI DI MARIONETTE: e propria bellezza urbana: spettacolo di questo dato per far emergere quello che le periferie costruiscono marionette giganti, scambio di oggetti e è, invece, il punto di forza di questi con- la Bellezza Urbana abiti in stile “mercatino delle pulci” un testi: la diversità, che si manifesta nelle Con l’arrivo dell’estate, il gruppo di giova- po’ bohemien, installazione di una pista sue molteplici forme di persone, culture, ni ha coinvolto altre persone e istituzioni temporanea di skateboarding sono alcu- contesti abitativi, attivismo politico e cul- territoriali e proposto, per ognuno dei ni degli allestimenti progettati e creati per turale. Certo, la diversità ha bisogno di due quartieri, 5 interventi di “bellezza fruire della social beauty – la bellezza so- essere riconosciuta e valorizzata nei suoi sociale” progettati e partecipati con i ciale – anche in periferia. ◗ aspetti più positivi, attraverso interventi cittadini, che hanno dato vita ad eventi capaci di trasformare il degrado urba- fino a quel momento solo immaginati. Alcune testimonianze dal territorio no in occasioni di sviluppo locale di Si è intervenuti sulla “movida sosteni- comunità. bile” nel quartiere di San Salvario, noto Siamo partiti dall’analisi del contesto pro- Non è facile per i cittadini che vi- per le difficoltà connesse al divertimento ponendo ai giovani interessati un percor- vono qui da sempre accettarci, e noi ca- giovanile nei weekend, costruendo delle so formativo di 4 incontri che includesse piamo questa difficoltà. Con questo pro- occasioni culturali per i giovani. A loro è gli strumenti più innovativi della socio- getto abbiamo provato a farci conoscere stata offerta l’opportunità di esprimersi logia e dell’antropologia culturale per la e a far capire che i nostri figli possono con i propri linguaggi musicali ed artistici mappatura partecipata e il commu- crescere e giocare insieme”. proprio in quelle piazze associate solo ad nity engagement, insegnando loro ad D., rifugiato residente presso l’Ex Moi un divertimento “alcolico”. analizzare risorse, vulnerabilità, attori e Il quartiere di Borgo Filadelfia è inve- relazioni di un territorio. ce noto alle cronache per l’area degli Ex In seguito alle formazioni, i giovani si Avere un cinema sotto casa e una Mercati ortofrutticoli all’ingrosso (Ex Moi) serata di balli swing non capita tutti gior- sono cimentati nel ruolo di ricercatori et- e dell’Ex Villaggio Olimpico costruito du- nografici e, grazie al supporto dell’asso- ni. Eppure è successo tra gli androni dei rante le olimpiadi, dove è in corso una nostri palazzi in via Nizza davanti alla Sta- delle più grandi occupazioni d’Europa zione. Qui dove tutto è definito degrado, abbiamo trascorso pomeriggi indimenti- cabili, faticosi da realizzare ma che hanno ridato dignità a questo angolo di quartie- re, dimostrando che unendo le forze pos- siamo rendere questi luoghi belli!” A., residente a San Salvario 12
ITALIA SOLIDALE Meeting “Cittadini del villaggio globale”: un racconto dai territori LVIA Dal 27 agosto all’1 settembre, il gruppo LVIA Palermo ha organizzato il Meeting “Cittadini del villaggio globale” il cui focus è stato “Cooperare per conoscere”. Hanno partecipato alcune persone dei gruppi LVIA di Cuneo, Sangano e Palermo. Teresina Carrera, LVIA Sangano Il programma della “sei giorni” Insieme al Prof Carlo Romano, psicolo- ricerche in atto per ricostruire la verità Una volta Vito lo chiamava cantiere go, abbiamo dedicato i primi due giorni sulle circostanze oscure della morte di estivo ed era rivolto ai giovani: si faceva alla formazione ˝Conoscere-conoscer-si Giovanni. vita da scout, nei magnifici boschi nel per cooperare˝. Il messaggio di fondo: la Dedicato invece alla salvaguardia am- cuore delle Madonie senza luce, né ac- capacità di cooperare è qualcosa di più bientale è stato l'incontro con il teologo qua, né telefoni, per imparare a stare della somma delle nostre unicità. Nel Padre Rosario e l'agronomo Pasotti, dopo insieme in modo essenziale e collabo- passaggio dall’ “io” al "noi" le parti si una giornata trascorsa fra le meraviglie rativo. Quest’anno il campo è diventato modificano, si vince perdendo. dell'incontaminato Parco delle Madonie un meeting, e noi siamo stati accolti a A seguire, i giorni sono stati ricchi di in- in compagnia dell’esperto Giuseppe Piro. Castelbuono in una struttura provvista contri con personaggi e realtà forte- Giovedì 30 agosto è stata una serata spe- di tutte le comodità. Ma qualcosa del mente improntati agli ideali di giustizia ciale: i tre gruppi LVIA - Palermo, Cu- campo è rimasto: ci sentivamo un po’ sociale, di testimonianza, di cittadi- neo e Sangano - spalla a spalla hanno scout quando viaggiavamo in undici su nanza attiva. A Collesano ci aspettavano collaborato alla riuscita di una vivace un pulmino da otto posti, pigiati come il Prof. Karim Hannachi e una ventina di serata di spettacolo per raccolta fon- acciughe a macinare chilometri lungo le migranti africani della Comunità Chiusilla. di nella cornice di un ex Monastero a stradine strette e ripide mentre, con lo Il Prof. Karim, che fra le sue tante attività Castelbuono. Serata bellissima e ottimo stomaco in giostra, cantavamo a squar- collabora alla stesura annuale del Dos- riscontro di cassa! ciagola il miglior repertorio anni ‘70. sier Statistico Immigrazione, ci ha sot- Domenica 2 settembre a Palermo ab- La proposta del Meeting è nata dal tolineato che bisogna attingere ai dati biamo partecipato alla Festa dell'Onestà: bisogno forte, manifestato dai soci, di reali sui flussi migratori, combattere la corso Vittorio era tappezzato di lenzuola avviare un coordinamento fra terri- disinformazione dilagante e una pro- con le frasi storiche di Giovanni Falco- tori per conoscersi, ri-conoscersi fra paganda tragicamente xenofoba con ne, Paolo Borsellino, Carlo Alberto Dalla persone, condividere motivazioni e un'alfabetizzazione culturale che dica Chiesa. progettualità. ◗ come stanno davvero le cose. Si è inaugurata una targa dedicata a Don Ha condiviso alcuni giorni con noi anche Pino Puglisi, a 25 anni dalla sua morte. una donna straordinaria: Genevieve Ma- La sua frase lì riportata “Se ognuno fa kaping, antropologa camerunense e resi- qualcosa allora si può fare molto” ci dente in Italia da molti anni. Ha analizza- spinge ad agire, rafforza le nostre in- to con noi i significati della cooperazione tenzioni. e in merito alle migrazioni ha sottolinea- I cinque giorni son volati. Peccato per to: «Il 60% degli africani ha meno di 30 quelli che non c’erano, perché ne è valsa anni: un’immensa forza giovane carica davvero la pena, tante le emozioni forti di energia, motivata e pronta ad investi- vissute, gli stimoli, le motivazioni di fondo re la propria vita al Nord. L'Europa non rafforzate, tanto il calore umano sprigio- capisce cosa si perde». natosi nella bella compagnia. A Castelbuono abbiamo incontrato gli Auspichiamo che questo sia solo l'ini- amici di Giovanni Lo Porto, giovane co- zio di un percorso di rinnovato con- operante siciliano ucciso da un drone fronto e amicizia fra territori. americano nel 2014 in Pakistan mentre Palermo. Emozionante incontro con la figura cari- era in mano ai suoi rapitori. Un incon- Un grande grazie a Vito e Antonella per smatica di Fratel Biagio Conti, una vita dedicata agli ultimi, l'accoglienza dei senza tetto, dei migranti e tro difficile, che ci ha reso partecipi del l'enorme lavoro organizzativo e la splen- delle donne sole in fabbricati strappati al degrado. loro dolore e consapevoli delle lunghe dida accoglienza. 13
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