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DALLE 22:30 DI LUNEDì 09 MARZO 2020

ALLE 14:50 DI MERCOLEDì 11 MARZO
2020
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Coronavirus:Meloni,bloccare mutui-tasse
Stato sostenga famiglie e imprese
09 Marzo 2020 22:30
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– “Alle nuove disposizioni assunte su tutto il territorio
nazionale per far fronte all’emergenza coronavirus, deve
corrispondere una risposta immediata dello Stato per sostenere
famiglie e imprese. Subito blocco dei mutui e delle tasse, con
la cassa integrazione per tutti e con ammortizzatori sociali
per i lavoratori autonomi. Fin dal primo momento abbiamo dato
la massima disponibilità a collaborare, ora non perdiamo altro
tempo. Gli italiani hanno bisogno di risposte e misure
adeguate”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli
d’Italia Giorgia Meloni.
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Guarito assessore E-R alla Sanità
‘Ho vinto la mia battaglia, pronto a combattere per la guerra’
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BOLOGNA
10 marzo 2020
10:05
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– L’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Raffaele
Donini, è guarito dal coronavirus.
Era risultato positivo circa una settimana fa, pochi giorni
dopo l’inizio del suo incarico, costringendo il governatore
Stefano Bonaccini a richiamare il suo predecessore, Sergio
Venturi, con il ruolo di commissario per l’emergenza. Ad
annunciarlo è stato lo stesso Donini: “Sono negativo, ho vinto
la mia battaglia e ora sono pronto a combattere insieme a voi
per vincere la guerra contro il virus”.
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Coronavirus, nel decreto stop al pagamento di mutui e tasse
La viceministra Castelli: ‘Per i privati e le famiglie in
tutta Italia’
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10 marzo 2020
18:14
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Nel decreto per le misure di sostegno all’economia in
approvazione mercoledì ci sarà “una parte fiscale molto
importante di sospensione di pagamenti, pagamento di ritenute,
contributi.” Lo ha detto la viceministra all’Economia Laura
Castelli a Radio anch’io condotto da Giorgio Zanchini. Secondo
quanto riporta una nota della trasmissione, alla domanda: “Ma
anche i mutui?” La viceministra ha risposto: “Mutui, tasse, è
tutto sospeso.” E ancora: “In tutta Italia?” La viceministra
ha risposto: “Sui mutui di privati e famiglie.”
Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli,
ospite di “Circo Massimo” su Radio capital, ha detto
stamani: Uno dei “quattro canali” su cui si sta indirizzando
il governo per aiutare famiglie e imprese “è quello della
liquidità, che va garantita, e questo lo si fa con la
sospensione dei pagamenti, di mutui, bollette, tributi.
Dobbiamo ragionare su tutto il territorio nazionale”. E alla
domanda se la sospensione varrà già dalla prossima scadenza
fiscale del 16 marzo, ha risposto: “stiamo lavorando in questa
direzione”.
C’è la possibilità di arrivare ad un pacchetto di aiuti, per
fronteggiare l’emergenza coronavirus, fino a 10 miliardi
chiedendo più deficit? “L’ordine di grandezza è quello”, ha
risposto il ministro alla vigilia del decreto che domani
dovrebbe andare in Cdm. “Probabilmente chiederemo un deficit
leggermente più alto per avere più possibilità di interventi.
Non è detto che utilizziamo tutto nel primo decreto. Il limite
di 7,5 miliardi è un limite che superiamo”, ha aggiunto.
Bisogna “evitare gli assembramenti e rallentare la diffusione
del virus, perché è evidente che il nostro nostro sistema
sanitario sta andando in crisi”, ha spiegato Patuanelli,
rimarcando l’obiettivo dell’ultimo Dpcm per fronteggiare
l’emergenza. “E’ evidente che abbiamo preso queste decisioni
non certamente a cuor leggero, consapevoli che stiamo
chiedendo sforzi ai cittadini. C’è la necessità di evitare il
più possibile la diffusione del virus e quindi di evitare gli
assembramenti. Mai come in questo frangente comportamenti
singoli    determinano    comportamenti    collettivi”,     ha
sottolineato.
Quanto alla nomina di un supercommissario, Patuanelli ha
detto: “Abbiamo già il commissario Borrelli che sta facendo un
lavoro encomiabile”. Alla domanda sull’ipotesi Bertolaso, “non
è in campo e non la ritengo nemmeno motivata – ha risposto -.
C’è una linea di comando chiara, c’è il presidente del
Consiglio che gestisce in prima persona la crisi, c’è Borrelli
capo della Protezione civile che ha poteri di commissario
straordinario, c’è il ministro dell’Interno. Credo che sia
struttura sufficiente per gestire le criticità”.
Il ministro è al quindicesimo giorno di auto-isolamento
cominciato in seguito all’incontro del 25 febbraio scorso al
Mise a cui aveva partecipato l’assessore lombardo risultato
poi positivo al coronavirus, ha spiegato, aggiungendo che
quindi da domani sarà ‘libero’ nel “rispetto” delle
disposizioni, per cui “mi sposterò per motivi di necessità,
di salute, che spero di non avere – ha detto – per andare a
fare la spesa e per andare a lavoro”.
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Salvini,chiudere tutto per 2/3 settimane
A Codogno l’isolamento ha funzionato
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10 marzo 2020
11:29
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– “A Codogno l’isolamento ha funzionato, è una bella notizia.
Ma perché funzioni in tutta Italia bisogna chiudere TUTTE LE
ATTIVITÀ (salvo quelle di vitale pubblica necessità) per
due/tre settimane, con garanzia di copertura economica totale
da parte dello Stato, dell’Europa e della BCE, e su questo
cercheremo di convincere il governo”.
Lo scrive su facebook il leader della Lega Matteo Salvini.
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Coronavirus: Salvini, da Ue silenzi
Servono tanti tanti soldi subito
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10 marzo 2020
11:33
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– “Da Bruxelles per ora solo silenzi o vaghe promesse, servono
tanti tanti soldi, subito. I miliardi si trovano per aiutare
le banche tedesche o per finanziare la Turchia. Adesso che ha
bisogno l’Italia non si può”. Lo scrive su twitter il leader
della Lega Matteo Salvini.
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Coronavirus: Zingaretti, bene governo
Facciamolo per il nostro Paese e per aiutare operatori sanità
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10 marzo 2020
11:33
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– “Ciao a tutte e a tutti! Con i suoi provvedimenti il Governo
ha fatto molto bene.
Ora bisogna stare a casa e non uscire se non per motivi
indispensabili. Bisogna informarsi e rispettare le regole.
Dobbiamo farlo per il nostro Paese e anche per aiutare gli
operatori della sanità che sono in trincea da settimane a
lottare per la nostra vita e per la nostra salute. Ora è il
momento della responsabilità e dell’unità, perché abbiamo
bisogno gli uni degli altri”. Così Nicola Zingaretti su fb.
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Meloni, Conte nomini supercommissario
Chiudere tutto per 2 settimane, sostenere imprese, aiuti da Ue
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10 marzo 2020
11:57
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– Tra poco incontrerò il premier Conte per discutere
dell’emergenza coronavirus. Ecco le principali proposte che
formulerò: 1)nominare subito un commissario straordinario con
poteri di ordinanza sul modello di Guido Bertolaso dopo il
terremoto di L’Aquila. 2)tutti a casa per due settimane.
Chiusura in tutta Italia di tutte le attività salvo i servizi
essenziali che vanno garantiti;3)sostegno imponente dello
Stato per tutelare aziende, lavoratori autonomi e posti di
lavoro con sospensione di tributi, mutui, bollette e pagamenti
di ogni genere, cassa integrazione per tutti e ammortizzatori
sociali per P.IVA;4) servono decine di miliardi. Pretendiamo
pieno sostegno da parte della UE e della BCE, non intendiamo
perdere tempo a discutere di parametri europei”. Lo scrive su
facebook Giorgia Meloni, leader di Fdi.
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Renzi,estendere zona rossa scelta giusta
Soluzione per evitare che ci sia diffusione del contagio
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10 marzo 2020
12:08
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– “Siamo d’accordo” con l’estensione a tutta Italia della zona
rossa “e siamo convinti che sia la scelta giusta per il Pese,
che sia lo soluzione per evitare che ci sia la diffusione del
contagio, che rischia di mandare al collasso il sistema
dell’accoglienza ospedaliera. E’ giusto avere consenso e dire:
diamo tutti una mano”. Lo ha detto Matteo Renzi in una diretta
facebook.
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Crimi, momento difficile per tutti
Richiesti sforzi e sacrifici per combattere emergenza
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10 marzo 2020
12:19
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– “È un momento difficile per tutti i cittadini. A tutti
vengono richiesti sforzi e sacrifici per combattere insieme e
più efficacemente il Coronavirus. Le carceri non devono essere
da meno. Le misure messe in campo per contenere i contagi
nelle nostre strutture di detenzione sono a tutela delle
persone recluse e dei loro cari, e di tutto il personale in
servizio. Ringrazio il Ministro della Giustizia Alfonso
Bonafede per il lavoro fatto finora. E ringrazio la polizia
penitenziaria, le forze dell’ordine e tutte le istituzioni
impegnate a far rispettare le prescrizioni introdotte dal
Governo per fronteggiare l’emergenza”. Così il capo politico
Vito Crimi in un post pubblicato su Facebook.
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Al via incontro governo-opposizioni
A palazzo Chigi presenti anche Gualtieri, D’Incà e Fraccaro
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10 marzo 2020
13:04
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– Al via il vertice del governo con le opposizioni a Palazzo
Chigi. Alla riunione, per l’esecutivo, sono presenti il
premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto
Gualtieri, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Riccardo Fraccaro, il ministro per i Rapporti con il
Parlamento Federico D’Incà. Per la Lega partecipano il
segretario Matteo Salvini e i capigruppo Massimiliano Romeo e
Riccardo Molinari (quest’ultimo in teleconferenza). Per Fdi
siedono al tavolo la presidente Giorgia Meloni, il senatore
Giovanbattista Fazzolari e il capogruppo alla Camera Francesco
Lollobrigida. Per FI sono presenti il vice presidente Antonio
Tajani e i capogruppo Maria Stella Gelmini e Annamaria
Bernini. Per Noi con l’Italia-Usei, componente del gruppo
Misto, presente il presidente Maurizio Lupi.
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P.Chigi,servizi alimentari sempre aperti
E’ consentito fare attività motoria non in gruppo
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10 marzo 2020
14:36
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– Si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e
non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno
sempre disponibili.” Lo chiarisce Palazzo Chigi in una nota in
cui, con una serie di domande e risposte, spiega il decreto
“Italia zona protetta”. Secondo la stessa nota “è consentita
fare attività motoria purché non in gruppo” ed è consentito
uscire di casa anche per l’acquisto non di generi alimentari
ma “solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni
necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate
in casa)”
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Coronavirus: cosa fare e cosa no, il vademecum del governo
Ok ad acquisti ma solo di stretta necessità (come le lampadine
di ricambio se fulminate). E’ possibile l’assistenza a ad
anziani non autosufficienti
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10 marzo 2020
21:35
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Ok ad acquisti di stretta necessità (comprese le lampadine di
ricambio se se ne fulmina una in casa), sì alle attività
motorie all’aperto ma non in gruppo; ok all’assistenza dei
cari anziani non autosufficienti. Ecco le misure del decreto
#IoRestoaCasa spiegate con domande e risposte sul sito del
governo:
Che cosa si puo’ fare fino al 3 aprile?
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Boccia, nessuno perderà il lavoro – “Ad oggi nessuno è in
grado di fare una stima su quante risorse serviranno. L’unica
certezza che posso darvi è che nessuno perderà il lavoro
perché gli ammortizzatori sociali ci saranno per tutti, da chi
ha un solo dipendente a chi ne ha migliaia. Il governo
chiederà a Bruxelles tutto quello che serve e sono sicuro che
Bruxelles darà disponibilità”. Lo ha detto il ministro per le
Autonomie, Francesco Boccia, uscendo dalla sede della
Protezione Civile. Dai parrucchieri o dai dentisti dentro uno
alla volta. Così vanno interpretate, spiega il ministro
Francesco Boccia, le misure anticoronavirus. “Faremo chiarezza
– ha detto – su molti temi che tutti stanno affrontando per la
prima volta, dai venditori ambulanti ai parrucchieri, dai
centri estetici ai dentisti. I parrucchieri, ad esempio,
restano aperti ma con prenotazioni ‘uno ad uno’.
Regolamentazioni simili per i mercati all’aperto, per evitare
assembramenti”. Per i lavoratori di queste categorie, saranno
obbligatori l’uso di guanti e mascherine.
ZONE INTERESSATE DAL DECRETO
1) Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?
No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su
tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del
10 marzo e sino al 3 aprile.
2) Sono ancora previste zone rosse? No, non sono più previste
zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente
dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse)
sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono
uguali per tutti.
SPOSTAMENTI
1) Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone
fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al
lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può
spostare? Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per
andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre
necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali.
Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante
autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati
già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La
veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli
successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque
consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere
ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e
necessario restare a casa, per il bene di tutti. È previsto
anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è
sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
2) Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare
“avanti e indietro”? Sì, è uno spostamento giustificato per
esigenze lavorative.
3) Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da
infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5? In questo
caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare
il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre
persone.
4) Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I
lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate
esigenze lavorative”? È sempre possibile uscire per andare al
lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove
possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa
che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando
(o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione
vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di
prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di
controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità
lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la
veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle
conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
5) Come si devono comportare i transfrontalieri? I
transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori
interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a
casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo
dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente).
6) Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto
della misura? Ci saranno controlli. In presenza di regole
uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno
posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi.
La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della
loro ordinaria attività di controllo del territorio,
vigileranno sull’osservanza delle regole.
7) Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o
residenza potrà rientrarvi? Sì, chiunque ha diritto a
rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza,
fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze
lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
8) È possibile uscire per andare ad acquistare generi
alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?
Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e
non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno
sempre disponibili.
9) È consentito fare attività motoria? Sì, l’attività motoria
all’aperto è consentita purché non in gruppo.
10) Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli
alimentari? Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto
di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono
fulminate in casa).
11) Posso andare ad assistere i miei cari anziani non
autosufficienti? Sì, è una condizione di necessità. Ricordate
però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi
cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
TRASPORTI
1) Sono previste limitazioni per il transito delle merci? No,
nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di
prima necessità) possono essere trasportate sul territorio
nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come
un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di
trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di
consegna o prelievo delle merci.
2) I corrieri merci possono circolare? Sì, possono circolare.
3) Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla
mia attività lavorativa? No, non sono previste limitazioni al
transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
4) Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di
linea? No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico
non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna
limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza
lavorativa.
UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI
1) Gli uffici pubblici rimangono aperti? Sì, su tutto il
territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta
regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili
on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività
didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei,
biblioteche.
2) Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli
uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio
nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti
per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di
approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro
indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere
comunque aperti? Gli uffici devono rimanere comunque aperti.
La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di
ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità
non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte
le misure necessarie per reperirle.
3) Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime
di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge
per cui non vengono decurtati i giorni di malattia? Rientra
nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse
successivamente accertato che si tratta di un soggetto che
rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19,
non si applicherebbe la decurtazione.
4) Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart
working. Che strumenti ho? Le nuove misure incentivano il
ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete
al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che
consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero
possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare
un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità
organizzative previste.
PUBBLICI ESERCIZI
1) Bar e ristoranti possono aprire regolarmente? È consentita
l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con
obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per
garantire la possibilità del rispetto della distanza di
sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione
della sospensione dell’attività in caso di violazione.
2) Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di
cibi e bevande? Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è
riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può
comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico
mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza
l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente
ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento
della consegna preveda contatti personali.
3) Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la
mia attività? Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo
svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla
somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi
continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo
attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la
musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto
delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e
ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo
di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di
almeno un metro.
4) Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi,
biblioteche e altri luoghi della cultura? Ne è prevista la
chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.
SCUOLA
1) Cosa prevede il decreto per le scuole? Nel periodo sino al
3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni
ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di
attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare,
delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
UNIVERSITA’
1) Cosa prevede il decreto per le università? Nel periodo sino
al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di
formazione superiore, comprese le università e le istituzioni
di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi
professionali, master e università per anziani. Resta la
possibilità di svolgimento di attività formative a distanza,
tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli
studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca.
2) Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di
laurea? Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via
prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le
precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative
indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di
laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le
misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.
3) Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre
attività? Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test
di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc.,
potranno essere erogati nel rispetto delle misure
precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via
prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso
particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con
disabilità.
4) Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni
mediche? Dalla sospensione sono esclusi i corsi post
universitari connessi con l’esercizio delle professioni
sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione
specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni
sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.
5) Cosa succede a chi è in Erasmus? Per quanto riguarda i
progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle
competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai
partecipanti ogni informazione utile.
CERIMONIE ED EVENTI
1) Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le
manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico
o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico,
sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi
chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio,
cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale
scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
2) Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si
possono celebrare messe o altri riti religiosi? Fino al 3
aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le
cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è
sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti
religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la
religione islamica. Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai
luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri
la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.
TURISMO
1) Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di
turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e
stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli
spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi
di residenza, abitazione o domicilio. Poiché gli aeroporti e
le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno
recarvisi per prendere l’aereo o il treno e fare rientro nelle
proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e
dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di
trasporto terrestre, marittimo e aereo.
2) Come trova applicazione la limitazione relativa alle
attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico
ricettive? Le strutture ricettive possono svolgere attività di
somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18
alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel
rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm
dell’8 marzo.
3) Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva
rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo
viaggio? Non compete alla struttura turistico ricettiva la
verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo
spostamento delle persone fisiche.
AGRICOLTURA
1) Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi,
alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della
pesca? No, non sono previste limitazioni.
2) Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo,
anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività
lavorativa? No, non sono previste limitazioni.
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
Coronavirus: ‘Controlli di polizia per chi esce di casa’, ma è
una fake
Il Viminale avvisa su una falsa nota ministero che circola in
rete
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
10 marzo 2020
14:55
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Si propagano anche le fake news, non solo il virus. Tra le
altre una che apparirebbe provenire dal sito ufficiale del
ministero dell’Interno e che parla di “controlli di polizia
per chi esce di casa senza motivi di lavoro salute o per
necessità”, di “possibili denunce contro chi, come i malati,
esce senza motivi di necessità” e dell’avvio di “voli di
trasporto dalle terapie intensive lombarde a quelle di altre
regioni”. E’ lo stesso Viminale ad informare in un tweet che
“nessun comunicato è stato diffuso sul sito del ministero
dell’Interno su controlli di polizia”. Si tratta quindi
dell’ennesima fake news sul Coronavirus.
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Bellanova, rispettare regole
Italia deve stare in piedi, insieme ce la faremo
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
10 marzo 2020
15:07
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
– “Voglio esser chiara: sì al rispetto ferreo delle regole
perché dobbiamo assolutamente contenere l’epidemia, ma no a
fermare l’Italia: non possiamo e non dobbiamo farlo. L’Italia
deve restare in piedi, insieme ce la faremo”. Lo scrive su
Twitter la ministra per le Politiche        agricole   e   capo
delegazione di Iv, Teresa Bellanova.
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
Salvini, no governo a misure drastiche
C’è totale incertezza
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
10 marzo 2020
15:12
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
– “Finalmente qualcuno ci ha ascoltato.
Esco preoccupato, abbiamo portato voci di chi chiede misure
drastiche subito, di chiudere tutto subito per ripartire sani.
Ma la risposta è stata no. Quindi totale incertezza. “. Lo
afferma il leader della Lega, Matteo Salvini dopo l’incontro
dei leader dell’opposizione con Giuseppe Conte.
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
Meloni,no a governo di unità nazionale
Così la leader di Fdi al termine dell’incontro a palazzo Chigi
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
10 marzo 2020
15:34
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
– “Non c’è l’ipotesi di un governo di unità nazionale”. Lo ha
detto la leader di Fdi Giorgia Meloni al termine dell’incontro
con il premier Giuseppe Conte con l’opposizione sull’emergenza
coronavirus.
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
Conte sente vertici Ue, convergenza
Conversazione con von der Leyen e Michel, si’ a coordinamento
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
10 marzo 2020
15:53
POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
– “Il premier Giuseppe Conte ha avuto stamani una
conversazione telefonica con la Presidente della Commissione
Ue Ursula Von der Leyen. Dal colloquio è emersa piena
condivisione su un rafforzato coordinamento europeo e
interventi di tipo economico e regolamentare. Conte ha avuto
inoltre una conversazione telefonica con il Presidente del
Consiglio Ue Charles Michel. È stata espressa piena
condivisione nelle misure volte a contenere la diffusione del
Coronavirus sia nella prospettiva di assicurare efficaci
risposte di ordine economico”. Lo afferma una nota di P.
Chigi.
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Coronavirus: Orlando,ora attuiamo misure
Serve assestamento per vedere se misure bastano
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11 marzo 2020
09:08
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– “Le misure già emanate necessitano di una fase di
attuazione, c’è bisogno di un assestamento”. Lo ha detto il
vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a Radio Anch’io,
rispondendo a una domanda sulla necessità di misure più forti
contro il coronavirus. “Io non lo escludo – ha spiegato – ma
dico che in questo momento è stato assunto un provvedimento:
attuiamo quello e poi valutiamo insieme”.
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Coronavirus: Salvini, soldi ci sono
Non chiediamo 300 mld usati da Germani per salvare sue banche
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11 marzo 2020
09:11
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– Ci sono i soldi per prendere le misure contro il
coronavirus? “Hai voglia. Noi non chiediamo i 300 miliardi che
usò la Germania per salvare le sue banche, ma gli italiani
devono essere garantiti”. Lo ha detto Matteo Salvini, a Radio
Anch’io, chiedendo che “si intervenga subito e non
all’italiana, garantendo economicamente che nessuno perderà il
posto di lavoro, che ci siano garanzie su affitti e mutui,
cassa integrazione per i piccoli”. Home Mappa del sito

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Coronavirus: Tregua vacilla su ‘serrata’, appello di Conte
alla Ue
Tajani, Salvini e Meloni dal premier. Verso commissario a
fianco Borrelli
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10 marzo 2020
22:03
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Sulla serrata totale dell’Italia si gioca l’ultima partita a
scacchi tra governo e opposizioni. E’ un match difficile per
entrambi i fronti perché, inesorabilmente, dipende dai dati
dei contagi non solo al Nord, ma in tutto il Paese. Sulla
chiusura di tutte le attività ad eccezione di quelle
necessarie Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani si
presentano uniti al tavolo di Palazzo Chigi. Chiedono misure
drastiche, risposte certe e, a testimonianza del fatto che la
tregua interna alla politica vacilli, escono dal vertice
mostrando tutta la loro insoddisfazione. Ma Conte, non esclude
la serrata ma la sua non può essere, in queste ore, una netta
apertura: è una misura che costa, forse troppo. “Abbiamo visto
quanto è costato chiudere Codogno e gli altri 11 comuni, farlo
con l’intero Paese porterebbe ad una spesa di decine di
miliardi”, spiega una fonte governativa vicina al dossier. Il
premier deve quindi muoversi con la necessaria prudenza.
Intanto il premier Giuseppe Conte ai leader Ue “ampio sostegno
per le misure adottate dall’Italia per l’emergenza
#coronavirus. Dobbiamo procedere con il massimo coordinamento.
L’Europa adotti tutti gli strumenti necessari per proteggere
la salute dei suoi cittadini e ridare respiro
all’economia”.    Dalla conference call dei leader Ue – si
apprende da fonti di Palazzo Chigi “è emersa l’esigenza di uno
stretto coordinamento in materia sanitaria e scientifica per
contrastare la diffusione del coronavirus. Dai leader Ue è
stato espresso un generale apprezzamento per le misure
dell’Italia, anche con la diffusa consapevolezza di dover
intervenire in modo efficace sul piano economico e
finanziario”. Il Presidente Giuseppe Conte, nel corso della
videoconferenza con i membri del Consiglio Ue, ha auspicato
per l’Europa lo stesso approccio in corso in Italia:
affrontare   con   decisione  l’aspetto   sanitario          e
contemporaneamente gli aspetti economico/finanziari.
Un boom dei contagi anche al di sotto del Po potrebbe
incanalarlo verso la direzione voluta dalle opposizioni. Non a
caso, ai leader e capigruppo di Lega, Fdi e FI assicura che
“il Governo continuerà a rimanere disponibile e risoluto ad
adottare tutte le misure necessarie a contrastare con il
massimo rigore la diffusione del contagio”. E che saranno
decisioni prese “tenendo conto di tutti i fondamentali
interessi in gioco”. Ma alle opposizioni non basta. La sponda
del governatore Attilio Fontana (ma gli altri governatori del
Nord non sarebbero proprio sulla stessa linea) spinge Salvini
a dire: “bisogna chiudere tutto, subito”. Stessa richiesta per
Meloni e Tajani che puntano a trasformare l’Italia in un’unica
Wuhan, con controlli rigidissimi. E’ chiaro, anche alla
maggioranza, che la richiesta delle opposizioni contiene
un’appendice: se, senza una serrata totale, ci fosse un boom
di contagi anche nel resto del Paese il primo ad essere
accusato sarebbe lo stesso premier. E’ in questo sentiero
strettissimo che si muovono a Palazzo Chigi.
Anche perché chiudere attività commerciali e fabbriche
potrebbe    avere   conseguenze     difficilmente    parabili
dall’economia italiana. Non a caso, assieme al “chiudere tutto
e subito” Salvini e Meloni puntano a un piano da 30 miliardi
per risollevare l’economia, infischiandosene, di fatto,
dell’Europa. E lasciando aperto l’interrogativo sul loro sì al
decreto che il governo varerà nelle prossime ore. “Lo voteremo
solo se sarà l’inizio di un percorso”, avverte Meloni. Conte –
affiancato da Gualtieri, D’Incà e Fraccaro – nel corso
dell’incontro ascolta, soprattutto. Il saluto con Salvini – un
faccia a faccia non lo si vedeva da prima della crisi d’agosto
– e cordiale ma poco più. Anche sull’ipotesi del commissario
straordinario Conte apre ma con prudenza. Nella strategia di
Palazzo Chigi e di Pd-M5S, una figura che affianchi il capo
della Protezione Civile nel coordinamento potrebbe servire ma
avrebbe, comunque, poteri ben definiti. E, non a caso, lo
stesso Angelo Borrelli sottolinea: “sono dell’avviso che ogni
decisione che va a potenziare la struttura non può che essere
benvenuta, anche se credo che stiamo fronteggiando”
l’emergenza “in modo adeguato”.
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Coronavirus, ecco tutti i numeri della Protezione Civile
Sono 8.514 i malati di coronavirus in Italia al 10 marzo, 529
in più del giorno precedente, mentre il numero complessivo dei
contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha superato i
diecimila
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10 marzo 2020
19:33
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Sono 8.514 i malati di coronavirus in Italia al 10 marzo, 529
in più del giorno precedente, mentre il numero complessivo dei
contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha superato i
diecimila: 10.149. Il dato è stato fornito dal commissario per
l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla
Protezione Civile. Le vittime sono complessivamente 631:
rispetto al 9 marzo sono 168 in più.
Nelle ultime 24 ore, secondo i dati resi noti poco fa dalla
Protezione civile, i morti legati al Coronavirus in Italia
sono stati 631, 168 in più in un giorno, con un incremento del
36,2%. L’incremento dei malati, passati da 7.985 a 8.514
(+529) è stato del 6,6%. Ma il dato risente di un
aggiornamento della Regione Lombardia non arrivato in tempo.
L’aumento delle persone guarite, diventate in totale 1.004,
con un incremento di 280 unità, è del 38,6%. Infine i malati
in terapia intensiva (877) sono aumentati di 144, con un
incremento del 19,6%.
“Dai dati aggiornati a ieri – ha precisato il presidente
dell’Iss Silvio Brusaferro – ci sono circa il 5-7%” di persone
che hanno contratto il coronavirus con “meno di 30 anni. Il
dato “conferma che queste fasce di età sono meno suscettibili,
ma significa anche che il loro comportamento è fondamentale
per evitare contagio”.
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IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE DEL 10 MARZO:POLITICA
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“Le misure che ci siamo detti – ha detto il presidente
dell’Iss, Silvio Brusaferro – sono misure non istantanee ma
sono coerenti con i tempi di incubazione, che raggiungono i 14
giorni. Ma sappiamo che i valori più frequenti di
manifestazione dei sintomi avvengono tra i 4 e i 7 giorni. I
comportamenti di persone che si radunano in spazi ristretti
sono legati a condizioni per cui se c’è una persona positiva
(oggi – ndr), una parte significativa di quel gruppo potrebbe
avere dei sintomi entro domenica”.
“Per quanto riguarda le richieste della Regione Lombardia
valutare misure più stringenti – dice Borrelli – io credo che
questa sia una richiesta che deve essere vagliata, considerata
e valutata. Non ho elementi da fornire su questa richiesta,
vedremo nei prossimi giorni”.
“Abbiamo smentito – prosegue Borrelli – alcune fake news sulla
Protezione civile che prevedevano scenari a firma del capo
dipartimento, le quali non sono assolutamente vere, così come
altre comunicazioni. Invitiamo i cittadini ad informarsi
attraverso i canali ufficiali e non con le fake news che
purtroppo girano anche sui social”.
“Non bisogna assaltare i supermercati – è l’appello del vice
capo della Protezione Civile e coordinatore del Comitato
tecnico scientifico Agostino Miozzo – perché la catena
alimentare e di distribuzione non sarà mai interrotta e i
supermercati saranno sempre riforniti. I negozi di generi
alimentari avranno tutto il necessario per la quotidianità –
ribadisce – ci sarà tutto quello che serve e saranno sempre a
disposizione”.
“L’unica grande arma che abbiamo per limitare e contenere il
virus – ribadisce Miozzo – è mantenere la distanza fisica, è
importante e fondamentale il distanziamento sociale, le
persone devono state lontane le une dalle altre. L’invito agli
italiani – sottolinea – è a rimanere a casa. Restate a casa il
più possibile – ripete – bisogna avere pazienza e sopportare
difficoltà, ma è l’unico strumento che abbiamo per limitare il
contagio”.

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Coronavirus: Crimi,tetto 3% non ha senso
In situazione straordinaria non ha senso parlare di numeretti
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11 marzo 2020
10:01
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– “Non ci dovrebbe essere più il concetto di tetto, la
situazione è talmente straordinaria che non è più possibile
parlare di numeretti, bisogna stanziare quello che serve. Noi
usciremo presto da questa situazione e daremo agli altri Paese
d’Europa la linea da seguire”. Lo ha detto il capo politico
del M5s, Vito Crimi, a Radio Anch’io, su radio Rai Uno.
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Coronavirus: Iv, rimuovere capo Dap
Ha gravissime responsabilità
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11 marzo 2020
10:10
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– “Il responsabile del Dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria ha gravissime responsabilità”. Lo afferma Davide
Faraone, capogruppo al Senato di Italia Viva, parlando
nell’Aula di Palazzo Madama. “Quello che è accaduto nelle
carceri era prevedibile. Se i detenuti fossero stati
responsabilizzati sulle misure probabilmente tutto ciò non
sarebbe accaduto. Lei ministro avrebbe dovuto anticipare
quello che è capitato. Non si può far finta di niente: bisogna
agire su chi è stato responsabile, quindi chiediamo che venga
rimosso il capo del Dap”.
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Conte, 25 mld stanziati per emergenza
Lieti del clima che si definisce a livello Ue
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11 marzo 2020
11:10
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– “Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da
non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per
far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”. Lo dice
il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del
Cdm.
“Sono lieti del clima che si sta definendo a livello europeo”,
aggiunge.
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Gualtieri, sforamento 3%? Dipende
Ancora presto per stabilire livello di deficit
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11 marzo 2020
11:17
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– “Tecnicamente è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare
fino a 20 miliardi in termini di indebitamento, 25 mld in
termini di stanziamento. Il livello di deficit dipende da
quanto effettivamente sarà impiegato. La prima misura
impiegherà la metà di queste risorse, l’utilizzo dell’altra
metà dipenderà anche da eventuali risorse europee. E’ ancora
presto dire il livello di deficit che verrà raggiunto”.
Lo dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a chi gli
chiede se si sforerà il 3% nel rapporto deficit/pil.
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Gualtieri, venerdì decreto da 12 mld
Pacchetto con misure economiche per emergenza Coronavirus
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11 marzo 2020
11:25
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– Il decreto sulle misure economiche per l’ emergenza
coronavirus sarà varato “venerdì” e sarà da “12 miliardi”. Lo
dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza
stampa a palazzo Chigi.
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Governo stanzia 25 miliardi. Gualtieri: ‘Il Pil scenderà’
Informativa del ministro dell’Economia sullo scostamento di
bilancio
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11 marzo 2020
14:27
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“Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non
utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far
fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza”. Lo dice il
premier Giuseppe Conte in conferenza stampa al termine del
Cdm. “Sono lieti del clima che si sta definendo a livello
europeo”:

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“Vanno tempestivamente adottate tutte le disposizioni per
affrontare l’impatto economico sui lavoratori sulle famiglie e
sulle imprese, per questo il governo chiede di autorizzare uno
scostamento rispetto agli obiettivi di finanza pubblica per un
importo fino a 20 miliardi di euro pari all’1,1% del Pil in
termini di indebitamento netto, che corrispondono a circa 25
miliardi per competenza e cassa”. Così il ministro
dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sulla richiesta
di finanziare in deficit le misure anti-Coronavirus.

Il decreto sulle misure economiche per l’ emergenza
coronavirus sarà varato “venerdì” e sarà da “12 miliardi”. Lo
dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza
stampa a palazzo Chigi.
“Tecnicamente è un’autorizzazione del Parlamento a stanziare
fino a 20 miliardi in termini di indebitamento, 25 mld in
termini di stanziamento. Il livello di deficit dipende da
quanto effettivamente sarà impiegato. La prima misura
impiegherà la metà di queste risorse, l’utilizzo dell’altra
metà dipenderà anche da eventuali risorse europee. E’ ancora
presto dire il livello di deficit che verrà raggiunto”. Lo
dice il ministro dell’Economia a chi gli chiede se si sforerà
il 3% nel rapporto deficit/pil.

“Gli indicatori finora disponibili dell’attività economica
dopo la caduta di dicembre” segnano “un rimbalzo positivo a
gennaio, per tornare a una moderata contrazione verso la fine
mese di febbraio”. E’ ipotizzabile “una caduta del prodotto
per almeno un paio di mesi a prescindere dagli interventi” che
saranno messi in campo. Così il ministro dell’Economia Roberto
Gualtieri in audizione davanti alle commissioni Bilancio di
Camera e Senato sulla richiesta di finanziare in deficit le
misure anti-Coronavirus.

E’ “prematuro e inopportuno dare uno specifico dato
previsionale” sul Pil, comunque “non teniamo la testa nella
sabbia, stiamo tenendo conto di tutti gli scenari”. Così il
ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione davanti
alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla richiesta
di finanziare in deficit le misure anti-Coronavirus. Negli
scenari più negativo se ci sarà un prolungato impatto su
export e turismo “la caduta dell’attività non sarebbe
totalmente recuperata e sarebbe rilevante la contrazione del
pil in media anno”.

Nel decreto anti-Coronavirus “ci sarà una semplificazione
procedurale per la sospensione dei mutui prima casa fino a 18
mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro
– fondo Gasparrini – e inoltre sospendiamo le rate di mutui e
prestiti bancari” anche con “parziale sostegno di garanzia
statale”, ha detto Gualtieri.

“Il governo è impegnato ad accelerare e sbloccare gli
investimenti già programmati e finanziati anche mediante la
nomina di Commissari ad hoc”. Così il ministro dell’Economia
Roberto Gualtieri in audizione sulla richiesta di finanziare
in deficit le misure anti-Coronavirus, spiegando che saranno
anche semplificati gli Iter per realizzare gli investimenti
“mantenendo i controlli necessari ma evitando la ridondanza di
atti amministrativi. Nel contempo lavoreremo per alleggerire
l’impianto del codice appalti facilitando procedure più
snelle” come consentito dalle norme Ue.

Merkel, patto di stabilità va usato con flessibilità – “Il
patto di stabilità Ue va usato con flessibilità”. Lo ha detto
Angela Merkel riferendo della videoconferenza di ieri con le
istituzioni europee sull’emergenza coronavirus. “Non si può
dire all’Italia in questa situazione che non debba investire
nel suo sistema sanitario. È chiaro che le spese su questo
debbano avere una precedenza”.”La situazione è straordinaria”,
ha aggiunto. La cancelliera ha affermato che la possibilità di
usare la flessibilità “è già contenuta nel patto”.

Lagarde a Ue, agire o crisi come in 2008 – Il presidente
della Bce Chirstine Lagarde ha chiesto ai leader della Ue di
agire urgentemente contro gli effetti dell’emergenza
coronavirus, altrimenti si rischia “uno scenario come quello
della grande crisi finanziaria del 2008”. Lo riferisce la
Blooberg secondo cui l’appello sarebbe arrivato nella
conference calla di stanotte con i leader europei. La Bce
adotterà diverse misure contro gli effetti dell’emergenza
coronavirus nella riunione di questa settimana. Lagarde ha
sottolineato come l’istituto centrale guarderà a tutti gli
strumenti disponibili, fra cui finanziamenti a bassissimo
costo e liquidità.
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Conte, aspettiamo richieste Fontana
Nessuna chiusura verso misure più restrittive
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11 marzo 2020
11:25
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– “Siamo disponibili a introdurre misure più restrittive per
la Lombardia e altre regioni che lo dovessero chiedere? Ieri
c’è stata una videoconferenza: ho dato mandato al ministro
Speranza di sollecitare il governatore Fontana a formalizzare
le richieste motivandole. Siamo in attesa di ricevere quelle
richieste. Non c’è nessuna chiusura verso misure più
restrittive”. Lo dice il premier Giuseppe Conte.
“Siamo disponibili a seguire l’evolversi della            curva
epidemiologica e le richieste che dovessero pervenire”.
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Conte, errore avocare poteri Regioni
Il premier replica all’ipotesi di un supercommissario
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11 marzo 2020
11:32
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– “Sarebbe un errore in questo momento avocare a livello
centrale i poteri delle Regioni, quando la sanità è in mano
alle Regioni”. Lo dice il premier Giuseppe Conte a Palazzo
Chigi rispondendo alla domanda sulla nomina di un commissario
governativo per l’emergenza.
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In dl congedo e voucher babysitter
Lo afferma il ministro del Lavoro Catalfo
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11 marzo 2020
11:55
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– Nel decreto ci sarà “un congedo parentale speciale per tutte
le famiglie italiane e in alternativa la possibilità di usare
un voucher per babysitter”.
Lo dice il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo a Palazzo Chigi.
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Salvini, Lega vota scostamento bilancio
Ma nella nostra risoluzione chiediamo non ci sia tetto
numerico
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11 marzo 2020
12:30
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– La Lega voterà la risoluzione del governo sullo scostamento
del bilancio. Lo ha detto il leader Matteo Salvini parlando
con i cronisti al Senato.
“Nella nostra risoluzione – aggiunge il segretario della Lega
– chiederemo però che non si metta un tetto numerico: se
serviranno sessanta miliardi dovranno essere sessanta. Se poi,
col passare delle ore, si arriva ai 30 miliardi da noi
richiesti, va bene. Siamo sulla strada giusta”
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Coronavirus:FI vota scostamento bilancio
Lo annuncia il vicepresidente del partito Tajani
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11 marzo 2020
12:51
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“Forza Italia in Parlamento voterà a favore dello scostamento
di bilancio per combattere il Coranavirus”. Lo annuncia il
vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.
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FdI vota sì a scostamento bilancio
La Nazione viene prima della fazione
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11 marzo 2020
13:07
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– “Oggi in Parlamento Fratelli d’Italia voterà sì allo
scostamento di bilancio del governo. Perché la Nazione viene
prima della fazione”: così la leader di Fratelli d’Italia,
Giorgia Meloni.
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