MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano

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MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
MEET: l’immersività al servizio del
nuovo centro internazionale di
Cultura Digitale di Milano
Apre a Milano MEET Digital Culture Center, il primo centro italiano dedicato alla
cultura digitale, supportato da Fondazione Cariplo. In questo spazio di arte, riflessio-
ne e incontro - che propone luoghi aperti, fluidi, polivalenti - la Sala Immersiva e il
Theatre realizzano, grazie ai proiettori Epson, una videoproiezione immersiva di gran-
de suggestione, al servizio delle opere d’arte digitali e degli eventi che MEET ospita.

    meetcenter.it | durante.it | audviser.eu | carloratti.com | epson.it

Si parla di:
arte e cultura digitale;
videoproiezione
                                  ▶    MEET è il primo centro in Italia dedica-
                               to alla cultura digitale; è supportato sin dalla
                                                                                   della contemporaneità, abbia contribuito
                                                                                   in modo sostanziale a raccontare l’identità
immersiva; ottiche ultra       sua nascita, nel 2018, da Fondazione Cariplo        di MEET attraverso, in particolare, la realiz-
corte zero off-set             e affonda le sue radici nell’esperienza della       zazione di due spazi: l’Immersive Room e
                               piattaforma di idee ed eventi ‘Meet the Me-         il Theatre. In entrambi i casi - sfruttando la
                               dia Guru’. Si trova in via Vittorio Veneto 2, nel   videoproiezione Epson e le caratteristiche
La sala immersiva di           cuore di Porta Venezia a Milano, ospitato da        peculiari delle sue ottiche ultra corte zero of-
MEET, il centro di cultura     un edificio di inizio Novecento che si sviluppa     f-set - sono stati creati ambienti aperti, fluidi
digitale supportato da         su 3 piani per un totale di 1500 m².                e polifunzionali in grado di offrire ai visitatori
Fondazione Cariplo,
realizzata con 15 proiettori       L’obiettivo di MEET è aiutare le persone        esperienze di grande suggestione, ciascuno
Epson modello EB-L1755U,       ad acquisire una nuova consapevolezza ri-           con le specificità che andremo a raccontare.
a tecnologia 3LCD da           spetto alla tecnologia, intesa come risorsa             Ne parliamo con: Maria Grazia Mattei,
15000 ANSI lumen e             di straordinario valore per la creatività e il      Fondatrice e Presidente MEET, che ha forte-
ottiche ELPLX02, ultra
short throw zero offset        benessere dell’intera società.                      mente voluto la nascita di questa realtà e ha
da 0,35:1.| Fotografia di          In questa Case Study raccontiamo come           seguito in prima persona tutte le fasi di con-
Michele Nastasi                l’immersività, tema e linguaggio centrale           cretizzazione del progetto e Antonella Terrasi,

     34 - Sistemi Integrati | Numero 43
MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
CASE STUDY | MEET DIGITAL CULTURE CENTER, MILANO

                                                  biamento che il digitale ha innestato nella
                                                  società, nella loro vita privata e professionale,
                                                  parlare di come siano nati nuovi parametri
                                                  culturali, nuovi linguaggi creativi, nuove mo-
                                                  dalità espressive. Non dobbiamo più essere
                                                  passivi utilizzatori di questi mezzi, ma divenire
                                                  protagonisti, figure attive e creative».
                                                      Con questo spirito nasce MEET, che, come
                                                  spiega Mattei, vede nella creatività - espres-     Maria Grazia Mattei,
                                                  sa in primis nelle opere multimediali degli       Fondatrice e Presidente,
                                                  artisti ospitati - «un enzima per innescare                MEET
                                                  dei processi di cambiamento culturali fon-
                                                  damentali per l’individuo, ma anche per le
                                                  imprese: possiamo riempire le nostre case
                                                  e le nostre aziende di tecnologia, ma se la
                                                  mentalità rimane ferma agli schemi della
                                                  cultura analogica, lo sforzo sarà poco utile».
                                                      Per una mission tanto speciale, era neces-
                                                  sario uno spazio altrettanto speciale, costru-
                                                  ito per rispecchiarne lo spirito:«Non voleva-
                                                  mo il ‘classico centro per fare le mostre’, ma
                                                  uno spazio che rispondesse ai parametri di
                                                  fluidità, trasparenza e interoperabilità del-
                                                  la cultura digitale», dice Mattei, che quindi
                                                  spiega come questi parametri si siano tradotti
                                                  fisicamente – tramite un complesso lavoro
                                                  di riprogettazione e ristrutturazione - in uno      Antonella Terrasi,
                                                                                                     Multimedia Architect,
                                                  spazio molto aperto, immersivo, ricco di am-             Durante
                                                  bienti aperti, riconfigurabili e polifunzionali.
                                                  Ambienti tutti interconnessi tra loro: le diver-
                                                  se aree dello spazio MEET infatti - Immersive
                                                  Room, Theatre, Team & Lab Area, Bistrot - non

                                                                            “
Multimedia Architect, Durante, il system in-      sono chiusi da porte ma fortemente comu-
tegrator che ha realizzato l’installazione. Nei   nicanti tra loro, e in
Box anche i commenti dell’ing. Giuseppe De        molti casi affacciati
                                                                                        La creatività è un enzima
Leo, consulente, progettista e direttore lavori   a quella che MEET
per le tecnologie audio-video e della comuni-     ha battezzato ‘Scala
                                                                                 per    innescare   dei processi
cazione e del noto architetto Carlo Ratti, che    Abitata’.                       di cambiamento culturali
ha firmato il progetto architettonico.                Quest’ultima è          fondamentali per l’individuo e
                                                  di fatto un ulteriore        per le imprese - Maria Grazia
                                                  spazio con una pro-
                                                                                                Mattei
   La sfida: uno spazio immersivo che             pria identità specifi-
rispecchia i linguaggi della cultura              ca: «La scala abitata non è semplicemente un
digitale                                          passaggio da un piano all’altro. È una scala
    Per capire il ruolo e il valore che hanno     suggestiva, multiprospettica, che si ‘abita’.
l’Immersive Room e il Theatre all’interno di      Lungo la scala ci si può sedere, incontrare
MEET, è necessario capire bene cos’è MEET         qualcuno [in questo senso la scala interpre-
e qual è la sua vocazione: «L’obiettivo con cui   ta il nome di questo spazio, ‘meet’, incontro
nasce questo spazio è contribuire a colmare       - ndr], guardare video e fruire di contenuti
un digital divide culturale molto diffuso nel     vari. C’è sempre qualcosa che stimola l’at-
nostro Paese – dice Mattei, che poi spiega -      tenzione e la sensibilità delle persone», dice
Oggi la tecnologia ci offre tanti strumenti,      Mattei, che conclude: «Ci piace pensare che
ma la sfida culturale aperta è capire come        la nostra scala sia un luogo dove accadono
applicarli, ‘cosa fare’ con questi strumenti.     cose inaspettate».
È necessario smettere di parlare di digitale          In uno spazio come MEET, che è di fat-        Giuseppe De Leo, Audio
solo in termini di tecnologia, e cominciare a     to nella sua totalità ‘immersivo’ (come dice        Visual Independent
                                                                                                          Consultant
parlare con le persone dei processi di cam-       Mattei:«tutto lo spazio MEET è costruito per

                                                                                       Sistemi Integrati | Numero 43 - 35
MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
IL PROGETTO ARCHITETTONICO SECONDO CARLO RATTI
Il progetto architettonico di MEET è stato firmato da CRA - Carlo Ratti Asso-
ciati insieme a Italo Rota. Di seguito il commento sul progetto di Carlo Ratti,
architetto e ingegnere a capo dello studio CRA, a Torino e New York, e del                  immergere il visitatore nei contenuti, per of-
Senseable City Lab presso il MIT.                                                           frirgli un’immersione sensoriale») creare una
    «A chi gli chiedeva di spiegare la sua celebre Scala di Penrose, un’ipnotica            Immersive Room e un Theatre, che giocano
sovrapposizione di piani che non si incontrano, l’artista Maurits Cornelis Escher           con un ulteriore livello di immersività, assu-
rispondeva: «È impossibile per gli abitanti di mondi diversi camminare, sedersi             me dunque un valore e una profondità del
o stare in piedi sullo stesso piano, perché hanno concezioni diverse di ciò che             tutto peculiare.
è orizzontale e di ciò che è verticale. Eppure potrebbero condividere l’uso della               Ed è dunque del facilmente comprensi-
stessa scala».                                                                              bile perché la definizione in chiave immer-
    Per gli interni di Meet Digital Culture Center, progettato da CRA - Carlo Ratti         siva questi due spazi sia stata da subito tra i
Associati insieme a Italo Rota, siamo proprio partiti da una scala come inter-              desiderata della committenza.
sezione tra il mondo delle comunicazioni digitali e quello degli incontri inter-
personali. La grande scala arancione è una piazza verticale scomposta in piani
su cui è possibile incappare casualmente in colleghi, amici e semplici avventori.             La Sala Immersiva: 15 proiettori
Ma è anche il luogo della serendipity, dove scoprire una nuova proiezione di-               Epson a tecnologia 3LCD da 15mila
gitale, che a sua volta può diventare un’occasione per attaccare bottone con                lumen per una proiezione continua
le persone che ci passano accanto. Sulla scala si affacciano tutti gli spazi di             sui tre lati dell’ambiente
MEET – dagli uffici alle aree espositive, dall’auditorium alla sala immersiva.                  Compreso dunque il significato e il valore
    MEET nel suo insieme cerca di farci riflettere sul ruolo dello spazio fisico            degli spazi, passiamo alla descrizione tecnica
in un mondo digitale. Quest’ultimo, come sappiamo, tende a intaccare la                     dell’installazione.
nostra capacità di comprensione del diverso e a creare dinamiche di po-                         «L’Immersive Room di MEET è un am-
                              larizzazione: su Internet è facile ignorare opinioni          biente di circa 250 m2 - spiega Terrasi - dove
                              diverse dalle nostre. Lo spazio fisico, al contrario,         l’immersività si realizza tramite 15 proietto-
                              contiene in sé la dimensione dell’inevitabilità. Lì           ri Epson modello EB-L1755U, a tecnologia
                              non abbiamo alternative rispetto all’incontro e al            3LCD da 15.000 ANSI lumen che danno vita,
                              confronto con gli altri; non ci è consentito mettere          sfruttando l’edge blending, a una proiezione
                              un filtro alla diversità; non possiamo ritirarci in mo-       continua su tre pareti per un totale di 1200
                              do definitivo nel rassicurante comfort dell’assorta-          x 25602 pixel».
                              tività, l’attaccamento a coloro che sono più simili a             Montano un’ottica ultra short throw zero
                              noi. MEET vuol dire incontro».                                off-set con un rapporto di tiro di 0,35:1 (mo-
                                                                                            dello Epson ELPLX02), ottica che riveste un
                             Carlo Ratti, architetto e ingegnere a capo dello studio CRA,   ruolo fondamentale:
                              a Torino e New York, e del Senseable City Lab presso il MIT       ■ l’ultra short throw consente il posizio-

      36 - Sistemi Integrati | Numero 43
                                                                                                                                  Il Theatre di MEET
MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
CASE STUDY | MEET DIGITAL CULTURE CENTER, MILANO

                namento del proiettore vicino alla parete e                                                                                                                               controsoffitto, lasciando a vista solo il corpo
                minimizza la possibilità di ombra sulle im-                                                                                                                               ottica, coprendo tutta la superficie della pa-
                magini videoproiettate;                                                                                                                                                   rete senza dover lasciare ‘cornici’.
                   ■ le ottiche di tipo zero-offset, al contra-                                                                                                                              «Le ottiche di Epson erano le uniche che                                                                                                                                 WallBox

                rio di quelle standard, proiettano le imma-                                                                                                                               consentivano l’integrazione architettonica,                                                                                              1.52

                gini alle spalle del videoproiettore; grazie a                                                                                                                            richiesta dallo studio Ratti – commenta Ter-
                questa particolare tecnologia queste ottiche                           VPL 04                                                  VPL 05               VPL 06
                                                                                                                                                                                          rasi, riferendosi alla pulizia e alla linearità a          VPL 07                                               VPL 08
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Nel QR Code: virtual
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          VPL 09
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   SPK 46

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  tour di MEET
                consentono di ottenere un’immagine video-                                                                                                                                 cui mirava il progetto architettonico – e che
                                              VPL 01

                proiettata che rimane alla stessa quota del                                                                                                                               al contempo garantiscono, posizionati a soli
                videoproiettore. È stato quindi possibile posi-                                                                                                                           150 cm circa dalla parete, di coprire la pare-
                zionare i proiettori incassati e “nascosti” nel                                                                                                                           te stessa alta 2,70 m nella sua completezza,

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      WallBox

                                                                                                                                                                                                                                                              1.52

                                                                              VPL 02
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   SPK 46
                                                                  VPL 04                                VPL 05                                      VPL 06              VPL 07                                                             VPL 08                                        VPL 09

                  VPL 01

                                              VPL 03

                                  VPL 02                                                                                                                                                                                                                                                                                                            TLC (PTZ) 03

                                                                                        VPL 11                                                 VPL 11               VPL 12                                                                          VPL 13                                               VPL 14                            VPL 15
                       1.52
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Immersive Room
                                                                    1.52
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          L’immersività si realizza
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          tramite 15 proiettori Epson
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          modello EB-L1755U, a
                  VPL 03
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          tecnologia 3LCD da 15.000
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          ANSI lumen che danno vita
                                                                                                                                                                                                                                                                                                  TLC (PTZ) 03

                                                                   VPL 11                               VPL 11                                      VPL 12             VPL 13                                                             VPL 14                                         VPL 15

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          a una proiezione continua
         1.52

                           1.52
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          su tre pareti per un totale di
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          1200 x 25602 pixel.

                       1.52

                                                                                                 2.70
         1.52
                                              1.88

                1.06                                                AREA 2.70
                                                                         STAGE A                                                                                                                                                                                     AREA STAGE B
                   1.88

      1.06                 AREA STAGE A                                                                                                                                                                                    AREA STAGE B

                           265
                                                                                                                 32,44

                          250                                                                                                                250                                    265
444

         480

                                                                                          444

                                                                                                                                                        444

                                                                                                                                                              480

                                                                                                                                                                                                                                          444
                                              250 centro ottica

                                                                                                                         250 centro ottica

                                                                                                                                                                                                       250 centro ottica

                                                                                                                                                                                                                                                                     250 centro ottica

                265 distanza ottica schermo                                9,2

                                                                                                                                                                                                                                                                                         Theatre
                                                                                                                                                                         265 distanza ottica schermo                            9,2

                                                                                                                                                                                                                                                                                         Il Theatre è composto da 2 videoproiettori Epson EB-
                                                                       11,5

                                                                                                                                                                                                                                                                                         L1755U da 15000 ANSI lumen, con ottiche ultra short
                                                                                                                                                                                                                                                                                         throw ELPLX02, che creano la proiezione frontale,
                                                                                                                                                                                                                             11,5

                                                                                                                                                                                                                                                                                         e 4 videoproiettori Epson EB-L1075U da 7000 ANSI
                                                                                                                                                                                                                                                                                         lumen, anche in questo caso con ottiche ultra corte,
                                                                                                                                                                                                                                                                                         che proiettano sulle pareti laterali.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Sistemi Integrati | Numero 43 - 37
MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
Nel mosaico, da in alto a sinistra in senso
orario: 1) la multiprospettica Scala Abitata,
non semplice passaggio tra un piano e
l’altro, ma luogo dove si fruiscono contenuti,
spazio di incontri ed ‘eventi inaspettati’;
2) dettaglio di illuminotecnica: la cornice
storica dell’edificio di inizio Novecento
contrasta e valorizza la contemporaneità
degli allestimenti; 3) MEET dall’esterno,
in zona Porta Venezia a Milano; 4) la
videoproiezione realizzata con proiettore
Epson modello EB-L1070U tecnologia 3LCD
da 7000 ANSI lumen e ottica ELPLX01W,
ultra short zero offset da 0.35:1, che ‘anima’
la Scala Abitata; 5) gli uffici MEET, ‘aperti’
e collegati agli altri ambienti. | Fotografie
1,2,3,5 di Michele Nastasi

CONFIGURAZIONE E PREDISPO-                    sia dall’infrastruttura di collegamen-       dello spazio colore) e over IP per il col-
SIZIONE GRANULARE, IN OTTICA                  to dei segnali realizzata, nella parte       legamento (bidirezionale) tra i diversi
FUTURE PROOF                                  passiva, con cavi Cat 7 SFTP e fibra         ambienti. Tutti i segnali audio, invece,
    Le esigenze espresse dalla com-           ottica multimodale OM4.                      viaggiano ovunque su IP tramite pro-
mittenza hanno richiesto la realizza-             «Questa infrastruttura- ci spiega        tocolli Q-LAN e Dante, con la facoltà
zione di diverse categorie di impianti        l’ing. Giuseppe De Leo, consulente,          di inserimento temporaneo di altri
tecnologici, da quelli destinati ai ser-      progettista e direttore lavori per le        elementi nell’impianto, ad esempio i
vizi per l’edificio (videosorveglianza        tecnologie audio-video e della comu-         mixer audio durante gli eventi live, in
e networking), a molteplici impianti          nicazione - è stata dimensionata in          particolare nel Theater.
audio-video, ciascuno con particola-          modo da offrire collegamenti pun-               «Il lavoro di system integration
ri peculiarità e requisiti prestazionali      to-punto e over IP a larga banda,            - conclude De Leo - è stato impor-
elevati. Un esempio su tutti: la richie-      disponibilità granulare di attesta-          tante, come anche quello di sintesi
sta di connettività Wi-Fi (fino a 500         menti per i vari allestimenti possibili,     e programmazione per il controllo,
utenti contemporanei) per la consul-          numerose predisposizioni impiantisti-        l’automazione a la supervisione, alla
tazione di video on demand dall’ar-           che e capacità di trasporto dei sistemi      quale è destinato uno specifico locale
chivio locale.                                e degli standard attuali e prossimi a        come postazione di regia e di gestione
    La progettazione ha quindi tenuto         venire, per tutti i tipi di segnale».        generale. Per raggiungere l’obiettivo,
conto delle diverse situazioni di utilizzo,       La parte attiva è costituita da un       reso ancor più complesso dal tema
da quella di tipo espositivo agli eventi      network dedicato, suddiviso in VLAN,         dell’integrazione architettonica, sono
live, prevedendo i possibili scenari ap-      dotato di centro stella ottico ed            state sviluppate numerose soluzioni
plicativi, anche in ottica future proof.      uplink a 10 Gbps in fibra.                   personalizzate o sviluppate ad hoc,
    Per questi motivi è stata prestata            Nello specifico, i segnali video viag-   oltre naturalmente al grande lavoro di
la massima attenzione per ottenere            giano su HDBaseT e SDI all’interno           squadra svolto insieme alla Durante
flessibilità, modularità, scalabilità ed      degli ambienti (per ragioni di latenza,      e alle persone che hanno contribuito
espandibilità, sia dagli impianti in sé       non compressione, e di conservazione         alla realizzazione dell’opera».

     38 - Sistemi Integrati | Numero 43
MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
CASE STUDY | MEET DIGITAL CULTURE CENTER, MILANO

                                                    I CONTENUTI: TANTE POSSIBILITÀ PER ADATTARSI ALLA NA-
                                                    TURA POLIVALENTE DELLA SALA
                                                       A proposito dei contenuti trasmessi dalle videoproiezioni, le pos-
                                                    sibilità di utilizzo della superficie di proiezione sono molteplici:«Il
                                                    primo dei casi è quello in cui i proiettori dialogano all’unisono –
                                                    spiega Maria Grazia Mattei, Fondatrice e Presidente MEET - come
                                                    accade nel caso di ‘Renaissance Dreams’ di Refik Anadol, che
                                                    stiamo ospitando ora. L’opera di Anadol rilegge in chiave contem-
                                                    poranea il Rinascimento e tratteggia una nuova idea di affresco
                                                    sfruttando l’intelligenza artificiale e il machine learning. Le im-
                                                    magini, che corrono senza soluzione di continuità lungo tutte le
                                                    tre pareti, hanno un impatto eccezionale». In altri casi, racconta
                                                    Mattei, la superficie a disposizione può essere usata per proiet-
                                                    tare più contenuti diversi, creando e multivisioni o narrazioni, e
                                                    adattandosi alle esigenze che si generano quando lo spazio ospita
                                                    installazioni, conferenze o eventi live.

                                                    botole a pavimento collegate con la regia con-
                                                    sentono di gestire in modo flessibile gli alle-
                                                    stimenti tecnici, adattandosi a svariate situa-
                                                    zioni di utilizzo. A testimonianza del carattere
                                                    ‘aperto e fluido’ della sala, ricordiamo anche
                                                    brevemente che questa può letteralmente
                                                    ‘aprirsi all’esterno, ma anche ‘aprirsi al mon-

                                                                               “
                                                    do’ con eventi trasmessi live in streaming,
                                                    sfruttando i principi
                                                    del ‘figital’ che stia-
                                                    mo tutti imparando                   Le ottiche di Epson erano
                                                    a conoscere. «Ogni            le uniche che consentivano
                                                    luogo è connesso             l’integrazione architettonica
                                                    agli altri sia fisica-
                                                                                richiesta dallo Studio Ratti, in
dall’alto in basso, e minimizzare le ombre dei      mente che virtual-
visitatori. Un problema, questo delle ombre,        mente – commenta             termini di pulizia e linearità.
che si sarebbe certamente presentato con            Mattei - L’evento nel                 Antonella Terrasi
utilizzo di ottiche standard, dal momento           Theatre può essere
che le “colonne” presenti nella stanza, deli-       proiettato nella sala immersiva, e magari al
neano un passaggio abbastanza ravvicinato           contempo si può avere un altro evento paral-
alla parete».                                       lelo che si svolge nella sala immersiva, e che
   La scelta dei proiettori Epson è stata anche     viene trasmesso nel Theatre, piuttosto che
dettata, racconta Terrasi, dalla necessità di ga-   sulla scala abitata o nella gallery, lo spazio
rantire una fedeltà cromatica elevatissima          che usiamo per fare i workshop».
e un altrettanto alto livello di contrasto, ele-
menti necessari soprattutto per valorizzare le
opere artistiche e garantire la resa del colore,      Streaming e predisposizioni ‘futu-
del tratto, del segno, delle sfumature, e con       re proof’
queste l’elemento emotivo voluto dall’artista.         La possibilità di gestire lo streaming chia-
   «L’impatto della sala immersiva è davvero        ma in causa un altro elemento di valore
eccezionale, qualcosa che non si dimentica          dell’installazione: l’eccezionale dotazione
facilmente – dice Mattei – L’abbiamo usata          tecnologica che rende la sala immersiva
per l’opera digitale ‘Renaissance Dreams’ di        performante quanto potrebbe esserlo uno
Refik Anadol. Sono tutti rimasti affascinati».      studio televisivo, con strumentazioni di livello
   L’utilizzo della sala come spazio per la pro-    gestite dalla regia di messa in onda situata al
iezione di opere immersive, racconta ancora         secondo piano dell’edificio (mentre resta sul
Terrasi, è tuttavia solo una delle funzioni di      posto la più ‘basica’ regia di sala).                 Nel QR Code: Case
                                                                                                         Study Collection di
questo spazio, che è pensato anche per ac-             L’infrastruttura di cablaggio è fortemen-
                                                                                                          Sistemi Integrati
cogliere talk, presentazioni, concerti, attività    te sovradimensionata, proprio per garantire          dedicata all’ambito
didattiche e formative. Il posizionamento di        che in futuro, considerando anche la rapida               museale

                                                                                           Sistemi Integrati | Numero 43 - 39
MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
MEET DIGITAL CULTURE CENTER, MILANO | CASE STUDY

                              evoluzione che hanno le tecnologie, qualsiasi       le con tutte le altre (elettrico, climatizzazione,
                              potenziamento e qualsiasi nuova necessità           antincendio, ecc.). Raccontiamo meglio que-
                              possa essere soddisfatta.                           sta questo aspetto nel box dedicato.
                                 Ricordiamo inoltre che una sfida impor-
                              tante dell’installazione - non solo legata a
                              questa sala immersiva ma alla ristrutturazio-          Il Theatre: ancora immersività con
Nell’ordine:                  ne tutta - è stata quella di gestire, all’interno   la videoproiezione Epson per questo
1) videoproiettori Epson      della cornice dei vincoli strutturali di un edi-    spazio multifunzionale
B-L1750U incassati nel
                              ficio storico come quello che ospita MEET, la           Parliamo ora del Theatre, uno spazio
soffitto dell’Immersive
Room; 2) il soffitto della    compresenza dell’impiantistica multimedia-          che, sempre con l’obiettivo di mantenere la
sala immersiva dove                                                               massima fluidità, ha una funzione che è al-
restano a vista solo                                                              meno duplice: quella di spazio cinema (in
le ottiche Epson ultra
                                                                                  particolare, la Fondazione Cineteca, che già
corte ELPLX02; 3) ottiche
Epson appena visibili sul                                                         utilizzava lo spazio, continua a proporre le
soffitto del Theatre e line                                                       sue rassegne), e quella di spazio dedicato a
array ‘in azione’, che si                                                         talk ed eventi live (ospitando, per esempio,
ritraggono se si attiva la
                                                                                  i Meet the Media Guru, occasioni di incon-
configurazione cinema;
4) proiettori e line array                                                        tro con massimi esponenti del mondo della
incassati nel Theatre; si                                                         cultura digitale).
noti il lavoro di incastro                                                            In questa seconda configurazione, si at-
e di precisione che è
                                                                                  tiva l’anima immersiva di questo spazio: 2
stato fatto in spazi molto
contingentati.                                                                    videoproiettori Epson EB-L1755U da 15000
                                                                                  ANSI lumen, con ottiche ultra short throw,
                                                                                  creano la proiezione frontale, che avviene su
                                                                                  uno schermo di 11 x 4,80 metri con risoluzio-
                                                                                  ne 2760 x 1200 pixel. 4 videoproiettori Epson
                                                                                  EB-L1075U da 7000 ANSI lumen, anche in
                                                                                  questo caso con ottiche ultra corte, proiet-
                                                                                  tano invece sulle pareti laterali.
                                                                                      Quando si assiste a un evento, lo spettato-
                                                                                  re è avvolto in uno ‘scenario’ di proiezione. Le
                                                                                  proiezioni che coprono le contropareti laterali,
                                                                                  rivestite di tessuto grigio, hanno una resa più
                                                                                  ‘soft’ rispetto a quella dell’immagine frontale;
                                                                                  questo effetto più morbido, ben si adatta al-
                                                                                  la destinazione d’uso di queste contropareti:
                                                                                  visualizzare contenuti d’accompagnamento’
                                                                                  (titolo dell’evento, loghi, messaggi dai social
                                                                                  ecc.), contribuire a creare l’atmosfera e sti-
                                                                                  molare il coinvolgimento degli spettatori.
                                                                                      Anche in questo caso è merito delle ottiche
                                                                                  Epson ultra-corte zero off-set, con l’ausilio di
                                                                                  un processore grafico Dataton Watchout, la
                                                                                  precisione con cui le immagini seguono i
                                                                                  profili delle pareti della stanza, senza lasciare
                                                                                  cornici scoperte, pur restando i videoproiet-
                                                                                  tori incassati nel controsoffitto, nascosti alla
                                                                                  vista. Anche qui, si è potuta quindi rispettare
                                                                                  la linearità del progetto architettonico richie-
                                                                                  sta dallo Studio Ratti.
                                                                                      La qualità dei videoproiettori è stata neces-
                                                                                  saria per garantire alle immagini proiettate
                                                                                  un elevato rapporto di contrasto, anche nel
                                                                                  caso in cui le luci che illuminano lo stage
                                                                                  e gli ospiti siano accese. La configurazione
                                                                                  della sala ad uso cinema convive con quella
                                                                                  ad uso eventi live; un esempio significativo di

    40 - Sistemi Integrati | Numero 43
MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
La scelta di Epson è stata
                                                                                                      determinata, tra le altre
                                                                                                      cose, dalla necessità di
                                                                                                      garantire un’alta fedeltà
                                                                                                      cromatica e un notevole
                                                                                                      livello di contrasto. La
                                                                                                      superficie proiettabile è
                                                                                                      utilizzabile sia ‘all’unisono’
                                                                                                      per mostrare un’unica
                                                                                                      opera, sia creando aree
                                                                                                      separate per gestire
                                                                                                      installazioni ed eventi in cui
                                                                                                      è necessario visualizzare più
                                                                                                      contenuti. Risponde quindi
                                                                                                      alle esigenze di fluidità
                                                                                                      che hanno ispirato la
                                                                                                      concezione dell’Immersive
                                                                                                      Room.

                                                                                                         Nel QR Code: pagina
                                                                                                       sito Epson dedicata ai
                                                                                                        proiettori EB-L1755U

progettazione integrata è la scelta di instal-      UN LAVORO DI SQUADRA PER GESTIRE LE COMPLESSITÀ COM-
lare degli array di diffusori acustici appesi di    POSITIVE ARCHITETTONICHE E STRUTTURALI
tipo motorizzato che, necessari agli eventi            Uno degli aspetti che ha più caratterizzato questo progetto, è stata la
live, rientrano all’interno del controsoffitto      necessità di trovare soluzioni efficaci per gestire esigenze architettoniche
nella configurazione cinema con un sistema          e strutturali spesso divergenti: «Quando un allestimento architettonico
meccanico a ribalta per restare ‘nascosti’ e per    - con i suoi impianti elettrici, di climatizzazione, antincendio, ecc. - si
non impattare sulla visibilità della proiezio-      intreccia e si sovrappone così strettamente con un allestimento multi-
ne cinematografica realizzata da fondo sala         mediale, ogni aspetto dimensionale può fare la differenza», dice Anto-
(il cinema ha infatti un videoproiettore a sé,      nella Terrasi, Multimedia Architect, Durante, che spiega, per esempio, le
che risponde alla specifiche DCI).                  difficoltà con cui ci si è dovuti confrontare con la sala immersiva: «Poiché
                                                    siamo dovuti intervenire a posteriori rispetto al progetto architettonico
                                                    che era già stato impostato, il caso della sala immersiva è stato davvero
   Una videoproiezione ‘in più’ per dar             complesso: sono state necessarie numerose revisioni del layout di progetto
vita alla scala abitata                             prima di trovare la corretta composizione di tutti gli elementi, audio-video
    Ricordiamo infine il videoproiettore Ep-        e impiantistici, da inserire nel controsoffitto della sala.
son presente sulla scala abitata, modello              Esistono infatti tanti temi che vanno tenuti in considerazione: ingombri,
EB-L1070U tecnologia 3LCD da 7000 ANSI              vibrazioni, dissipazione termica, carichi sospesi, ecc. che devono trovare
lumen e ottica ELPLX01W, ultra short zero           una sintesi in modo coordinato. Senza dimenticare i vincoli architettonici:
offset da 0.35:1, che contribuisce - assieme        nella sala immersiva la presenza di tiranti strutturali opportunamente
a tanti altri elementi - a dare vita alla scala,    rivestiti, che si presentano come colonne, e dell’orditura delle travi hanno
proiettando contenuti di carattere artisti-         complicato la gestione dello spazio disponibile, comportando una pro-
co o informativo, a seconda delle necessità.        gettazione costruttiva assai particolareggiata».
Anche in questo caso la resa colorimetrica ha          E d’altra parte la storicità dell’edificio, che pure ha costituito un ele-
avuto un ruolo centrale nella scelta del proiet-    mento critico sul piano installativo, porta un forte valore a MEET: «La ‘pelle
tore. Non ci resta che augurarvi buona visita       storica’ di MEET - dice Maria Grazia Mattei, Fondatrice e Presidente, ME-
allo spazio MEET, che grazie agli sforzi appena     ET - che contrasta con la dimensione contemporanea della digitalità,
raccontati è riuscito nella sfida, tutt’altro che   accoglie, è un elemento che aggiunge interesse allo spazio, e che anzi
scontata, di divenire un luogo all’altezza de-      potrebbe diventare un tema interessante, se si volesse rendere MEET og-
gli standard eccezionali proposti dagli spazi       getto stesso di un progetto artistico».
di simile concezione - anch’essi dedicati alla         Una sfida installativa importante dunque, al cui successo ha molto
cultura digitale - già presenti negli altri stati   contribuito il lavoro di squadra di tutti gli attori coinvolti e la competen-
europei. ■                                          za trasversale, in ambito multimediale ed architettonico, perseguita dal
                                                    CEO Stefano Durante all’interno della sua Azienda e messa in campo
                                                    insieme a quella dell’ing. De Leo.
MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano MEET: l'immersività al servizio del nuovo centro internazionale di Cultura Digitale di Milano
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