Mediazione Linguistica Scritta - (Primo anno - Secondo Semestre) Prof: Marilyn Anne Scopes
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Mediazione Linguistica Scritta (Primo anno – Secondo Semestre) Prof: Marilyn Anne Scopes I Settimana Traduzione: 4 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo CONOSCERE, PREVENIRE, VIAGGIARE Travel Medicine: cosa bisogna sapere (e fare) per praticare un turismo sicuro. Nell’ultimo ventennio è cresciuto il numero di viaggiatori: sono oltre 600 milioni di persone che, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, ogni anno si mettono in viaggio. E’ certamente aumentata la quantità di persone che per visitare posti sconosciuti e avvicinare nuove culture è disposta ad affrontare lo stress di un viaggio, anche nelle zone più remote del nostro pianeta. E allo stesso tempo si fa sempre più consistente la categoria dei cosiddetti frequent travellers, coloro che si spostano di continuo da una parte all’altra dell’emisfero per esigenze professionali o per scopi umanitari. In questa dimensione di mobilità continua e globale tutti sono maggiormente esposti a una varietà di rischi sanitari. “Molti dei cambiamenti fisici e ambientali che si affrontano durante un viaggio possono alterare l’equilibrio psico-fisico dell’individuo e causare stati di stress o di malessere”, sottolinea il Prof. Walter Pasini, direttore del Centro Collaboratore OMS per la Medicina del Turismo e esperto della Travel Medicine, disciplina della medicina che si propone di proteggere la salute dei viaggiatori internazionali come modalità di prevenzione indispensabile a tutela della salute mondiale. “E’ quindi fondamentale – continua Pasini – che il viaggiatore comprenda e sia consapevole delle potenziali conseguenze avverse per la salute che possono scaturire da un viaggio e si tuteli con misure preventive adeguate e con tutte le precauzioni necessarie per minimizzare questo rischio”: Prima di affrontare un viaggio è opportuno raccogliere tutte le informazioni sul Paese di destinazione, ad esempio visitando i siti internet www.travelmedicine.it o www.viaggiesalute.org in cui sono elencati tutti i rischi a cui ci si espone e le eventuali precauzioni da prendere a seconda dal Paese in cui ci si reca. “Se parliamo di malattie infettive, che sono particolarmente pericolose sia per l’individuo in quanto hanno manifestazioni molto severe e potenzialmente letali, sia per la salute pubblica proprio per la loro caratteristica di trasmissibilità – spiega Pasini – la vaccinazione è un metodo estremamente efficace: i vaccini oggi esistenti sono generalmente sicuri e raramente presentano controindicazioni. Mi riferisco a malattie come l’Epatite A o B, il tetano, la febbre tifoide o la febbre gialla”. Diverso è il caso di malattie che sono state sostanzialmente debellate nei cosiddetti Paesi industrializzati ma che continuano ad affliggere le popolazioni più povere come il colera, la peste, la tubercolosi o la lebbra, per i cui malati l’AIFO celebra la 52° giornata mondiale il prossimo 30 gennaio. Queste non sono malattie a cui si è esposti durante i viaggi turistici, ma richiedono un trattamento sanitario specifico solo per chi svolge missioni umanitarie a contatto continuo con i
malati, o per coloro che dovranno soggiornare in zone endemiche dove sono generalmente pessime le condizioni igienico-sanitarie. “Un discorso a parte – sottolinea Pasini – merita la malaria, malattia potenzialmente mortale, diffusa in un centinaio di Paesi in regioni tropicali o subtropicali, che sono visitati ogni anno da più di 125 milioni di viaggiatori”. La malaria è trasmessa tramite la puntura di diverse specie di zanzara Anopheles e provoca uno stato febbrile acuto il cui periodo di incubazione va dai 7 ai 30 giorni. I primi sintomi, talvolta generici come brividi, cefalee e dolori addominali, non sono sempre facili da riconoscere. Per cui, se si è stati potenzialmente esposti all’infezione, alla comparsa di qualche linea di febbre anche dopo 2 o 3 mesi, bisogna sottoporsi immediatamente ad un controllo medico e all’esame del sangue. Una diagnosi precoce ed un trattamento tempestivo, infatti, mettono al sicuro da un pericoloso sviluppo della malattia. Purtroppo, per la malaria e per altre malattie infettive molto pericolose come l’AIDS o la SARS non esiste un vaccino: ci si può proteggere solo con comportamenti responsabili. Ad esempio, nel caso della malaria, il primo accorgimento è quello della protezione individuale dalle punture di zanzara, soprattutto tra il tramonto e l’alba, attraverso un abbigliamento adeguato, l’utilizzo di zanzariere, repellenti e insetticidi. Un’arma in più contro questa insidiosa malattia è costituita dalla disponibilità di chemioprofilassi che, pur non garantendo la protezione assoluta, rappresenta una seria misura preventiva, consigliabile soprattutto per soggiorni prolungati in zone a rischio. Un altro strumento importante di prevenzione e di tutela è il Passaporto Sanitario, realizzato dal Prof. Pasini, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Salute e dell’Ordine dei Medici e dei Farmacisti. “Si tratta di un documento che contiene la storia sanitaria dell’individuo e che può essere usato a discrezione del viaggiatore o in caso di emergenza dal personale sanitario locale al fine di identificare facilmente il trattamento più adeguato da somministrare”. La prossima edizione del passaporto sanitario, nato nel 1991, sarà distribuita nel 2005 attraverso le farmacie e i medici di base, e conterrà una nuova sezione dedicata ai consigli sanitari, e alcuni riferimenti da contattare in caso di necessità. Difficoltà del testo II Settimana Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo ISCHIA SALVARE I SAPORI SALVAGUARDANDO LA BIODIVERSITA’ Il tesoro dell’isola è la natura vulcanica del suolo e i microclimi isolani irripetibili: parla l’assessore provinciale allo sviluppo e agricoltura, Vincenzo Falco.
La tradizione culinaria ischitana, così ricca di sapori ed odori particolarissimi, fino a pochi anni fa veniva considerata in via di estinzione. Che cosa sta facendo la Provincia di Napoli per salvaguardare e rilanciare questo patrimonio? Stiamo sviluppando una serie di progetti per il recupero di forme tradizionali di allevamento e di produzione tipici di Ischia. Man mano che la riscoperta di alcuni prodotti specifici li riporta all’attenzione, come istituzione siamo impegnati in prima persone al loro recupero e salvaguardia. Ma ritengo che un’ottica orientata solo al rilancio dei singoli prodotti, spesso non in grado di sviluppare volumi significativi di distribuzione, sia perdere di vista il senso generale della questione. Ischia è un’isola con un territorio dalla natura unica: basti pensare ai famosi tufi verdi, espressione della natura vulcanica, così come i numerosi microclimi spesso legati anche alla presenza di sorgenti termali molto calde o con caratteristiche chimiche particolari. I prodotti ischitani testimoniano una grandissima biodiversità proprio perché derivano da un ambiente che non ha eguali. Occorre preservare prima di tutto quello, e difendere uno sfruttamento consapevole e compatibile del territorio come quello dato dall’agricoltura tradizionale per riuscire a conservare i sapori di Ischia. Può fare qualche esempio? Il recupero del fagiolo Zampognaro, una specie di piccolo borlotto molto carnoso e saporito che si trova solo a Ischia. O la reintroduzione dell’allevamento del coniglio di fossa ischitano. I conigli allevati con metodo tradizionale crescono semiliberi e vengono nutriti solo con erbe tipiche della montagna. Questo si lega ad un altro progetto che esalta la biodiversità degli aromi di Ischia: la creazione di “sentieri degli odori”, dove sono rappresentate tutte le diverse erbe aromatiche tipiche dell’isola. Il progetto forse più importante, tuttavia, è il protocollo d’intesa siglato fra i sette assessorati provinciali italiani che hanno nel loro territorio isole che producono vino con l’OIV, l’organizzazione internazionale della vite con sede a Parigi. L’intenzione è quella di salvaguardare la viticoltura delle isole che ha dei costi che non gli consentono di competere con quella di terra. Le normative comunitarie non consentirebbero di dare aiuti diretti ai viticoltori: noi sosteniamo che qui però non si tratta di finanziare una produzione commerciale, visto che i volumi e le quote di mercato sono risibili. Qui si tratta di finanziare agricoltori per la manutenzione del territorio e la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. Presenteremo l’iniziativa al prossimo Vinitaly e a Bruxelles, e speriamo di avere l’adesione di paesi come Spagna, Portogallo e Grecia che hanno problemi analoghi. Difficoltà del testo II Settimana 2 ore L’Italia perde ghiri e scoiattoli L’Italia rischia di veder scomparire ben 266 specie considerate dagli esperti internazionali sull’orlo dell’estinzione o già estinte. Stanno per uscire dall’arca italiana molte specie marine e decine di uccelli che frequentano i nostri laghi e stagni. Questo l’allarme del Wwf in occasione della pubblicazione completa, oggi, della Lista Rossa dell’Iucn, l’Unione internazionale per la Conservazione della Natura, di cui il Wwf è membro. Il
quadro italiano che ne emerge, rispetto agli anni precedenti, afferma l’associazione “è complessivamente peggiorato”. Fiumi a rischio se si considerano i loro abitanti: decine le specie di pesci considerati ormai quasi estinti. In grave pericolo numerosissime piante quasi sconosciute ma preziose perché esclusive di molte isole; rarefazione di ambienti delicati come le coste o le praterie d’alta quota. E inoltre, Sicilia e Sardegna in testa tra le regioni più ricche di biodiversità in pericolo e che oggi sono chiamate ad intervenire con politiche puntuali di salvaguardia. “Il Mediterraneo e l’Italia sono oggi più che mai al centro del problema. La Lista Rossa – ha affermato il presidente del Wwf, Fulco Pratesi – evidenzia la crisi di quest’area geografica dove l’urbanizzazione, l’agricoltura intensiva con modifiche ambientali ed uso smodato di sostanze chimiche, il bracconaggio e il turismo sulle coste hanno seriamente compromesso la sopravvivenza di migliaia di animali e piante su molti dei quali l’Italia è chiamato ad intervenire urgentemente e puntualmente”. “Ci auguriamo – ha proseguito Pratesi – che il prossimo Governo compia seri passi in questo senso approvando al più presto il Piano Nazionale per la Biodiversità e leggi specifiche di salvaguardia di fauna e flora”. GLOSSARY ghiro – dormouse (pl.dormice) scoiattolo – squirrel IUCN – World Natura Conservazione Union rarefazione – rarefaction praterie d’alta quota – high grasslands bracconaggio - poaching III Settimana Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo Ecoturismo L’ecoturismo consiste in viaggi che non danneggino l’ambiente e dove questo sia l’attrazione. L’obiettivo è quello di soddisfare le aspettative economiche e le esigenze ambientali locali e rispettare non solo la struttura fisica e sociale del Paese, ma anche le istanze delle popolazioni locali. L'ecoturismo è una metodologia di viaggiare che supera i modelli di turismo consumistico permettendo una migliore conoscenza di se stessi e degli altri, di rispettare l'ambiente. Dato che oggi il turismo è la principale attività economica del globo si cerca di sviluppare una maggior attenzione all'interazione tra viaggiatori e comunità ospitanti, per favorire un vero rispetto delle diversità culturali, ed una disponibilità di adattamento ad abitudini e modi diversi dai propri. Si cerca di ridurre al minimo i danni dell'impatto
socioculturale ed ambientale prodotto dai flussi turistici e di rispettare ed incoraggiare il diritto delle comunità locali a decidere sul turismo nel proprio territorio, e con queste stabilire rapporti continuativi di cooperazione solidale. Il "Turismo Responsabile" è un viaggiare etico e consapevole che va incontro ai paesi di destinazione, alle comunità, alla natura con un atteggiamento di rispetto, di ascolto e disponibilità, che vede nell'incontro vero fra diverse culture un'occasione unica di arricchimento reciproco. Un turismo che si fa portatore di principi universali di equità, sostenibilità e tolleranza. Il "Turismo Responsabile" è un viaggiare etico e consapevole che va incontro ai paesi di destinazione, alle comunità, alla natura con un atteggiamento di rispetto, di ascolto e disponibilità, che vede nell'incontro vero fra diverse culture un'occasione unica di arricchimento reciproco. Un turismo che si fa portatore di principi universali di equità, sostenibilità e tolleranza. III Settimana Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo Che differenza c'è tra Turismo Sostenibile e Turismo Responsabile? Se per sostenibilità si intende un modo di operare che possa essere "sopportato" dall'ambiente in senso lato (naturale, umano) in modo da conservarne nel tempo la qualità e le caratteristiche essenziali, e per responsabilità la consapevolezza delle proprie azioni e l'impegno a farsi carico delle conseguenze, allora i due termini si completano l'un l'altro: infatti il turismo per poter essere sostenibile deve necessariamente perseguire la responsabilità, a tutti i livelli, e un turismo in cui tutti i soggetti coinvolti svolgano il proprio ruolo con responsabilità, nel rispetto reciproco, non può che essere sostenibile. Utopia? Forse, ma parafrasando il famoso detto di Lao Tze, qualunque viaggio, per lungo e difficile che sia, inizia con un passo. Anche come turisti abbiamo la possibilità di fare qualcosa. Possiamo esercitare il nostro potere decisionale, indirizzando le nostre scelte verso soluzioni più rispettose dell'ambiente e della gente nei luoghi di destinazione. Questo implica in primo luogo la necessità di essere informati, di riflettere sui nostri reali bisogni e aspettative, per poter scegliere il tipo di vacanza e di destinazione più "adatti" a noi. Il passo successivo riguarda l'organizzazione del viaggio, la scelta del Tour Operator o delle sistemazioni e dei mezzi di trasporto, se siamo viaggiatori indipendenti. Infine, durante il viaggio, il modo in cui ci rapportiamo con la gente, quello che mangiamo, quello che acquistiamo, il modo in cui ci comportiamo, tutto può contribuire a fare di noi un viaggiatore responsabile. IV Settimana Traduzione: 2 ore
- Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo VIAGGIARE PER SALVARE LA NATURA All’inizio degli anni ’80 alcuni scienziati e produttori cinematografici incominciarono a interessarsi delle foreste pluviali e delle barriere coralline e anche degli essere viventi che dipendono da esse. Le relazioni e i documentari aumentarono l’interesse della gente per queste meraviglie naturali. I viaggi ecologici sono diventati molto popolari al punto che l’ecoturismo è il settore del turismo in più rapida crescita. Cosa si intende per viaggio ecologico In un rapporto del Programma delle Nazioni Uniti per l’Ambiente dedicato all’ecoturismo si legge che un viaggio ecologico deve avere le seguenti caratteristiche: prima del viaggio vengono fornite informazioni sulla cultura e l’ambiente dei luoghi da visitare e anche una linea guida su come vestirsi e comportarsi; vengono date istruzioni esaurienti riguardo alle caratteristiche geografiche, sociali e politiche del paese e alle opportunità di interazione con le persone del posto. Cosa ha prodotto l’ecoturismo L’ecoturismo è spesso più di un tour organizzato in un ambiente naturale. E’ stato definito un “viaggio in zone naturali che si propone di capire la cultura e la storia naturale, prestando attenzione a non alterare l’integrità dell’ecosistema, e che al tempo stesso dà alle popolazioni locali opportunità economiche, in modo che la conservazione delle risorse naturali diventi per loro vantaggiosa”. In fatti, in diversi paesi il turismo ecologico è diventato la più grande fonte di valuta straniera, superando in Costa Rica gli introiti delle esportazioni di banane, in India quelli delle pietre preziose e in Tanzania e Kenya quelli di caffè. In altri paesi africani le riserve naturali sono mantenute grazie al denaro che proviene dai turisti. GLOSSARY Foreste pluviali - rain forests Valuta - currency Introiti - revenue IV Settimana Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe
- Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo Cosa significa ECOTURISMO? “si definisce ecoturismo quella modalità turistica consistente in viaggiare o visitare aree naturali relativamente incontaminate contribuendo alla conservazione e allo sviluppo delle popolazioni locali" Affermatosi negli anni ‘70 in America e in Europa, l'ecoturismo vuol dimostrare come il turismo, se ben condotto, può diventare uno strumento di conservazione, protezione e addirittura promozione della natura. I parchi naturali e il loro modo di gestire le aree protette ne sono la prova vivente della bontà di tale principio: il denaro lasciato dai visitatori viene infatti reinvestito in nuovi progetti di salvaguardia ambientale. In un viaggio di ecoturismo diventa dunque importante limitare gli impatti negativi sulla natura per preservarne la biodiversità e i processi ecologici: il tutto, ovviamente, deve essere fatto anche nel rispetto dell'ambiente socio-culturale presente affinché anche le comunità ospitanti possano trarre dei benefici di carattere economico e occupazionale di tale movimento. L'ecoturismo è una metodologia di viaggiare che supera i modelli di turismo consumistico permettendo una migliore conoscenza di se stessi e degli altri, di rispettare l'ambiente. Dato che oggi il turismo è la principale attività economica del globo si cerca di sviluppare una maggior attenzione all'interazione tra viaggiatori e comunità ospitanti, per favorire un vero rispetto delle diversità culturali, ed una disponibilità di adattamento ad abitudini e modi diversi dai propri. Si cerca di ridurre al minimo i danni dell'impatto socioculturale ed ambientale prodotto dai flussi turistici e di rispettare ed incoraggiare il diritto delle comunità locali a decidere sul turismo nel proprio territorio, e con queste stabilire rapporti continuativi di cooperazione solidale. V Settimana Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi
ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo PROFILO DEL PASSAPORTO SANITARIO La mobilità delle persone è una delle caratteristiche principali dell’epoca in cui viviamo. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo vi sono ogni anno nel mondo oltre 600 milioni di viaggiatori internazionali. Ai viaggi internazionali sono connessi inevitabilmente rischi per la salute e la sicurezza dei viaggiatori specie quando questi si recano in paesi in via di sviluppo caratterizzati da condizioni climatiche, ambientali, igienico-sanitarie completamente differenti da quelle dei paesi di origine. La consapevolezza del rischio connesso al viaggio si è accresciuta in questi ultimi anni anche a causa delle epidemie di SARS o di Influenza dei polli , ma soprattutto dopo il terribile maremoto del 26 dicembre scorso. L’OMS si avvale nel campo della Travel Medicine di 3 Centri Collaboratori, il primo dei quali è stato creato nel 1988 in Italia ed è tuttora diretto dal Prof. Walter Pasini. Il Centro ha sviluppato in questi 16 anni una serie di iniziative volte a tutelare la salute di chi viaggia. Una di queste é appunto il PASSAPORTO SANITARIO. Che cos’è ? Il Passaporto Sanitario è un documento di 32 pagine che contiene informazioni sullo stato di salute del viaggiatore, il gruppo sanguigno, le eventuali allergie e le malattie avute in passato, nonché i farmaci di cui faccia eventualmente uso. Il Passaporto Sanitario può essere usato solo a discrezione del viaggiatore o in caso di emergenza da personale sanitario al fine di facilitare il migliore e più appropriato trattamento. Si divide in 3 parti: Dati di identificazione personale ed indicazione di chi avvisare in caso di necessità, Informazioni sul gruppo sanguigno ed eventuali allergie, precedenti malattie, vaccinazioni eseguite, tipo di chemioprofilassi, eventuali farmaci assunti, Consigli sanitari per il viaggiatore. Il testo è tradotto in inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo e russo. Il viaggiatore è invitato ad esibire il documento, che naturalmente è facoltativo, al medico del paese straniero in caso debba ricorrere a cure sanitarie e, al ritorno, al proprio medico curante. Può essere usato anche per viaggi in Italia. V Settimana Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo
TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE Agli inizi del XXI secolo il turismo di massa entra per la prima volta in “crisi” in quanto ci si rende conto che esso genera un elevato sfruttamento delle risorse ambientali e naturali del territorio con conseguente degrado dell’ambiente e decadenza delle tradizioni e delle culture locali soppiantate dai gusti e dalle tendenze dettate dalla globalizzazione. L’evoluzione della domanda turistica, sempre più esigente e insoddisfatta delle 4 S (Sun, Sand, Sea, Sex), si basa oggi, sul fattore delle 3 L (Landscape , Leisure, Learning). Coerente con il concetto di turismo sostenibile sono le nuove forme di turismo, in particolar modo quello dell’ecoturismo e, la figura dell’ecoturista (in crescita in ambito internazionale e nazionale) è sempre più attento agli aspetti positivi di tale fenomeno. ll B&B consentendo la diffusione dell’ospitalità turistica di tipo familiare come cultura tipicamente legata alla parte più tradizionale della società italiana, diffonde il concetto di turismo sostenibile ed a basso impatto ambientale in quanto basato su strutture già esistenti ed inserite in aree geografiche rilevanti dal punto di vista culturale e naturalistico. Parlando di turismo sostenibile, non possiamo non parlare di Turismo Responsabile. Il Turismo Responsabile si riferisce ad un approccio al turismo nato alla fine degli anni ‘80 e caratterizzato da una duplice preoccupazione per l’ambiente dei luoghi visitati dal turista e per il benessere delle popolazioni che vi abitano. L’Associazione Italiana per il Turismo Responsabile ha adottato nel 2005 la seguente definizione di turismo responsabile: « il turismo responsabile è il turismo attuato secondo il principio di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell'ambiente e delle culture». VI Settimana Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo ECOTURISMO
C’è chi preferisce le vacanze nelle località super attrezzate o nei villaggi turistici formula-tutto- compreso, ma c’è anche qualcuno che ama i pacchetti vacanze “survivor”, in stile Indiana Jones. In tutte le sue varianti, il turismo è una delle principali attività economiche del pianeta. Ogni anno fa spostare miliardi di persone e occupa milioni di lavoratori, senza considerare che fa proliferare intorno a sé ristoranti e fast food, alberghi e negozi, parcheggi e autostrade, agenzie turistiche e compagnie aeree. Nelle sue applicazioni di massa e di lusso, questo tipo di turismo, spesso, ha avuto effetti negativi sull’ambiente e sulle culture dei luoghi di destinazione, specie nel sud del mondo. L’ECOTURISMO: RISPONSABILE E SOSTENIBILE A questo modo di viaggiare affamato di merci e servizi se ne contrappone un tipo più responsabile: l’ecoturismo. Ovvero, viaggiare con una maggiore attenzione alle comunità ospitanti e alle loro abitudini, cercare di ridurre al minimo i danni sull’impatto socio-culturale prodotto dal flusso turistico e, soprattutto, rispettare l’ambiente. Un tipo di turismo sostenibile, insomma, che vuole portare beneficio ai gruppi e alla gente del posto, facendo restare la maggior parte del budget nel luogo di destinazione, aiutando le comunità del posto a decidere sul turismo nel proprio territorio e valorizzando il patrimonio artistico e naturale locale. Il principio di attività turistica sostenibile è stato definito nel 1988 dall’Omt-Organizzazione mondiale del turismo, e specifica che deve svilupparsi “in modo tale da mantenersi vitale in un’area per tempo illimitato, senza alterare l’ambiente (naturale, sociale e artistico) e senza ostacolare o inibire lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”. VI Settimana Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo COSTA RICA – ECOTURISMO VINCENTE Diventa Parco Nazionale la regione de Los Quetzales in Costa Rica. Un altro incantevole tesoro per viaggi eco-naturalistici nel paese che svetta al primo posto nella classifica della biodiversità. Il paese del Centroamerica con maggiore vocazione ecoturistica è il Costa Rica, che ha
recentemente dichiarato la regione de Los Quetzales come suo 28° Parco Nazionale. Al primo posto nella classifica della biodiveristà, il paese centroamericano sfodera 615 specie ogni 10.000 kmq di territorio. Puntellato da catene montuose, selve tropicali, vulcani attivi, magnifici boschi e impreziosito dalla meravigliosa Isla del Coco, il Costa Rica è diventato negli anni un leader mondiale nella ricerca della preservazione ambientale, tanto è vero che ha un progetto per renderlo un Paese “carbon neutral” (zero emissioni di anidride carbonica) entro il 2020. E proprio per garantire la protezione delle specie animali e vegetali autoctone il Costa Rica ha destinato 3 milioni di acri, ovvero il 26 % del suo territorio, alla conservazione della fauna silvestre. Il nuovo Parco Nazionale de Los Quetzales contribuirà ulteriormente a proteggere la biodiversità della zona per scongiurarne il pericolo di estinzione. Nel parco, composto da più di 4.000 acri di terra ed ubicato a 122 km da San José, vivono 25 specie differenti, 116 tipi di mammiferi, e sono presenti svariati specchi d’acqua come le lagune generatesi durante l’era glaciale grazie ai sette livelli di altitudine del territorio regionale. Creato nel 2005, Los Queztales raggiunge i 2800 metri di altitudine ed è situato in uno dei punti più piovosi del paese. I visitatori del parco potranno godere della sua bellezza vivendo un’esperienza di viaggio nel rispetto della natura e secondo logiche ferree di turismo sostenibile. Traduzione: 2 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo VI Settimana Traduzione: 4 ore - Presentazione del testo in classe - Traduzione a vista del testo - Analisi e risoluzione dei problemi traduttivi ESERCITAZIONE A CASA: traduzione del testo PARLANDO CON UNA STATUA Camminando per certi vicoli di Roma si può avvertire ancora oggi un certo vociferare tipico di questa città, dove nulla e nessuno è mai passato inosservato, nessuna faccia nuova ha potuto evitare almeno una osservazione positiva o negativa che sia, lo sconosciuto desta sempre perlomeno curiosità. Tutto questo si è sempre espresso attraverso occhiate, ammiccamenti, allusioni ma
soprattutto frasi espresse ad alta voce, spesso indirizzate verso nessuno in particolare, così; al vento, frasi senza autore; voci. Potremmo dire Roma città parlante quindi, ma che parlassero addirittura anche le statue sembra troppo, eppure è così, a Roma alcune statue parlano e lo fanno da secoli. Il più famoso ed ascoltato è senz’altro il Pasquino, nome dall’origine misteriosa, forse un commerciante di zona, questa statua ha espresso attraverso la sua voce il malcontento del popolo facendosi portavoce attraverso le cosiddette ‘pasquinate’. Giornale di Pietra Chi non dava un’occhiata al caro e vecchio Pasquino, cantore di libertà a amore? La sua voce si elevava puntuale il mattino, introdotto forse da un presentatore occasionale pronto a richiamare l’attenzione degli altri. I contenuti erano più che altro politici, pungenti ma soprattutto ironici, nel tipico stile romano, un’ironia forte ma non cattiva, anzi spesso umoristica ma piena di verità. Nessuno veniva risparmiato; addirittura i pontefici erano oggetto di Pasquino, i signori della città principi e relativi consorti. Ancora oggi è possibile assistere alle pasquinate, certo con cadenze diverse ed effetti meno eclatanti, ma sempre molto originali ed affascinanti, quasi venissero dagli stessi autori del passato, oppure forse è la vera voce del Pasquino stesso, chissà…..? Consiglio comunque una visita al nostro vecchio amico che si trova nei pressi di Piazza Navona in Piazza del Pasquino appunto e se avete qualcosa da dire……. Amici di Pietra Chiaramente il nostro amico non era solo, il suo interlocutore preferito, quasi creato da lui stesso, era il Martorio, nella sua comoda posizione sdraiata su un inesistente triclinio egli ha dettato con Pasquino per molto tempo dal 1511, quando esordì. Non poteva mancare un esponente del gentil’sesso nel nostro gruppo, facciamo quindi la conoscenza di Madama Lucrezia, dal volto deturpato ma quasi sorridente. La troviamo a Piazza San Marco, piazzetta adiacente a Piazza Venezia, probabile scultura raffigurante una sacerdotessa di Iside. Come statua parlante non fu loquace ma possiamo inserirla in questo contesto per un suo famoso acuto; durante un insurrezione popolare fu fatto cadere a testa in giù e sulla schiena si poteva leggere la frase ‘Non ne posso più di vedere queste cose’. Abate di Pietra Un altro esempio di statua parlante che può aiutarci nel comprendere meglio il fenomeno è l’Abate Luigi, statua togata ma poco rispettata, spesso mutilata e danneggiata. Addirittura il suo nome ha origine dalla somiglianza della statua con il sacrestano di una vicina chiesa, questo ci fa comprendere il clima di ironia, persino un soprannome popolare che diventa nome ufficiale nella storia. Stesso discorso vale per i ‘Babbuino’, strana statua raffigurante un sileno, ornamento per una fontana, anche il suo nome attribuitogli dal Popolo che notò una certa somiglianza con la scimmia babbuino appunto. Piena di fascino e forse un po’ triste è la statua parlante di Via Lata, il facchino, un uomo dimesso con una botta in mano come ad offrire acqua al passante. Il nostro amico porta su di se tutti i segni del tempo e dell’incuria, ma svolge con una certa diligenza il suo compito da secoli. Quello del portatore d’acqua lo troviamo nella sua piccola Via Lata una traversa di Via del Corso. Con la tecnologia di oggi ci sembra impensabile usare le statue parlanti per dire qualcosa, eppure una volta in una mattina d’estate mi trovai a passare davanti al Pasquino e notai un tipico cartello appeso sul suo basamento. Mi avvicinai e lessi un messaggio riguardo a Craxi, (ex premiere); era il
periodo di Tangentopoli, ebbene mi colpì tanto perché di tutte le trasmissioni tv che vidi in quel difficile periodo non ricordo nulla, ma il cartello del Pasquino lo ricordo benissimo, volete sapere cosa c’era scritto? Non ve lo dirò, andate da lui e aspettare, vedrete che qualcosa dirà anche a voi, non smetterà mai di parlare e dire le cose come stanno. La sua anima è immortale, è un anima di pietra.
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