Allegato Strategie Documento - ICT nelle more del Piano Triennale per l'Informatica dell'Ateneo di Firenze
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2 Allegato Documento Strategie ICT nelle more del Piano Triennale per l’Informatica dell’Ateneo di Firenze
Indice Governance al digitale 3 Sicurezza Informatica 7 Ecosistemi e Infrastrutture fisiche 9
Governance al digitale 1 Lo sviluppo dei sistemi informativi è diven- Le attività prevalenti di EAPMO riguarda- tato un punto fondamentale a garanzia del no: corretto funzionamento dei processi all’in- • Supporto operativo e metodologico al- terno delle organizzazioni. Le particolari la gestione e governo dei progetti e dei condizioni organizzative e la continua ne- processi anche tramite l’individuazione cessità di modificare i processi interni ha delle metodologie e strumenti di PM da bisogno di un’architettura dei sistemi in- utilizzare formativi particolarmente flessibile e quin- • Promozione e aggiornamento di meto- di capace di dare risposte veloci ed efficaci dologie di project management e relati- alle necessità dei processi. va formazione • Valutazione tecnica delle soluzioni inter- L’Ateneo di Firenze ha iniziato già dal 2017 ne ed esterne più adatte a soddisfare le un percorso di riorganizzazione interna che esigenze espresse dalla cabina di regia si è concretizzato con la definizione di una nell’ambito della funzione trasversale Funzione Trasversale dedicata all’ “Innova- • Garanzia della coerenza delle nuove ini- zione per lo sviluppo sinergico dei processi ziative con il percorso di evoluzione orga- di informatizzazione dell’Ateneo” e la crea- nizzativa e tecnologica dei sistemi infor- zione del “Area per l’Innovazione e Gestio- mativi e allineamento agli obiettivi stra- ne dei Sistemi informativi ed Informatici” tegici di Ateneo con la finalità di favorire e rendere piena- • Monitoraggio delle attività dell’ambito mente operative, oltre che sinergiche, le verificando il rispetto della pianificazio- strutture interne armonizzando gli appor- ne ed il coordinamento con gli altri settori ti dati da ciascuno all’evoluzione dei siste- • Coordinamento delle attività nell’ambi- mi e degli strumenti informatici nell’ottica to della qualità e sicurezza informatica di una loro progettazione unitaria, di ampia • Promozione della partecipazione dell’A- e capillare diffusione. rea e della Funzione Trasversale a pro- Insieme ai dipartimenti DISIA e DINFO co- getti di ricerca e collaborazione naziona- stituisce la Piattaforma di Innovazione per le e internazionale lo sviluppo dei processi di informatizza- • Definizione delle priorità di azione in ba- zione dell’Ateneo e definisce le strategie se alle indicazioni della cabina di regia e di evoluzione dell’architettura tecnologica il Front Office SIAF ed in collaborazione dell’Ateneo. con le altre strutture dell’Ateneo • Attività di raccolta e catalogazione del- L’Area per l’Innovazione e Gestione dei Si- le informazioni prodotte dall’insieme dei stemi informativi ed Informatici include progetti tecnologici di Ateneo una struttura chiave di supporto all’inno- • Il monitoraggio e la diffusione dei pro- vazione “EAPMO (Enterprise Architecture gressi relativi al percorso di evoluzione & Project Management Office)” dedicata tecnologica dell’Ateneo alle attività di pianificazione e monitorag- gio nell’ambito della Funzione Trasversale.
4 Università degli Studi di Firenze • Piano Integrato 2019-2021 Allegato 2 Sotto il coordinamento della cabina di re- Ad avere impatto diretto sulle Pubbliche e) analisi periodica della coerenza tra l’or- gia della funzione trasversale il gruppo Amministrazioni è sicuramente il Decre- ganizzazione dell’amministrazione e l’u- EAPMO fornisce supporto operativo con to Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 Codice tilizzo delle tecnologie dell’informazio- l’obiettivo di una migliore gestione com- dell’amministrazione digitale — CAD (ag- ne e della comunicazione, al fine di mi- plessiva dei servizi orientata non solo alla giornato al decreto legislativo 13 dicembre gliorare la soddisfazione dell’utenza e produzione di applicativi di qualità, ma con 2017, n. 217) che prevedeva una serie di mi- la qualità dei servizi nonché di ridurre i particolare attenzione alla capacità di for- sure dedicate alla digitalizzazione già dal- tempi e i costi dell’azione amministra- nire nel tempo la necessaria manutenzio- le prime versioni ma che vengono rinfor- tiva; ne correttiva, normativa ed evolutiva. zate in modo rilevante nell’ultimo aggior- f) cooperazione alla revisione della riorga- Queste attività non possono prescindere namento in particolare tramite l’art. 17 che nizzazione dell’amministrazione ai fini dalla collaborazione con altre strutture e introduce la figura del Responsabile per la di cui alla lettera e); pertanto si intende attivare gruppi di svi- Transizione al Digitale (RTD). g) indirizzo, coordinamento e monitorag- luppo multidisciplinari che siano in grado di gio della pianificazione prevista per lo gestire con modalità standardizzate l’inte- I compiti del RTD sono articolati in 10 punti: sviluppo e la gestione dei sistemi infor- ro ciclo di vita dell’applicativo. a) coordinamento strategico dello sviluppo mativi di telecomunicazione e fonia; Il gruppo di Enterprise Architecture ha an- dei sistemi informativi, di telecomunica- h) progettazione e coordinamento delle che il ruolo di assicurare la compatibilità tra zione e fonia, in modo da assicurare an- iniziative rilevanti ai fini di una più effi- quanto prodotto con tutta l’architettura che la coerenza con gli standard tecnici e cace erogazione di servizi in rete a sog- dei sistemi informativi orientando oppor- organizzativi comuni; getti giuridici mediante gli strumenti tunamente le scelte progettuali. b) indirizzo e coordinamento dello sviluppo della cooperazione applicativa tra pub- dei servizi, sia interni che esterni, forniti bliche amministrazioni, ivi inclusa la pre- Anche al livello nazionale si assiste ad dai sistemi informativi di telecomunica- disposizione e l’attuazione di accordi di un’accelerazione delle azioni a sostegno zione e fonia dell’amministrazione; servizio tra amministrazioni per la realiz- della digitalizzazione della Pubblica Am- c) indirizzo, pianificazione, coordinamen- zazione e compartecipazione dei sistemi ministrazione probabilmente incoraggiata to e monitoraggio della sicurezza infor- informativi cooperativi; anche dai pessimi risultati dell’ultimo Eu- matica relativamente ai dati, ai sistemi i) promozione delle iniziative attinenti l’at- rope’s Digital Progress report del 2017 che e alle infrastrutture anche in relazione al tuazione delle direttive impartite dal vede l’Italia al quartultimo posto in Europa. sistema pubblico di connettività, nel ri- Presidente del Consiglio dei Ministri o Tale processo viene fortemente sostenu- spetto delle regole tecniche di cui all’ar- dal Ministro delegato per l’innovazione e to anche a livello politico sia tramite il po- ticolo 51, comma 1; le tecnologie; tenziamento dell’Agenzia per L’italia Digi- d) accesso dei soggetti disabili agli stru- j) pianificazione e coordinamento del pro- tale (AGID) sia tramite modifiche e aggior- menti informatici e promozione dell’ac- cesso di diffusione, all’interno dell’am- namenti della normativa in vigore. Inoltre, cessibilità anche in attuazione di quanto ministrazione, dei sistemi di identità e l’Ateneo ha iniziato già dal 2017 un percor- previsto dalla legge 9 gennaio 2004, n. 4; domicilio digitale, posta elettronica, pro- so di riorganizzazione del settore informa- tocollo informatico, firma digitale o fir- tico ma elettronica qualificata e mandato informatico, e delle norme in materia di accessibilità e fruibilità nonché del pro- cesso di integrazione e interoperabilità tra i sistemi e servizi dell’amministrazio- ne e quello di cui all’articolo 64-bis;
Università degli Studi di Firenze • Piano Integrato 2019-2021 Allegato 2 5 j-bis) pianificazione e coordinamento degli Il coinvolgimento dell’ICT è ovvio e riguar- AgID raccomanda alle PA di applicare i acquisti di soluzioni e sistemi informa- da una pluralità di soggetti diversi fra lo- principi ritenuti fondamentali per la rea- tici, telematici e di telecomunicazione ro, sia nella funzione che nell’organizzazio- lizzazione dei progetti contenuti nel Pia- al fine di garantirne la compatibilità con ne, è auspicabile pertanto una crescita si- no triennale per l’informatica nella pubbli- gli obiettivi di attuazione dell’agenda di- stemica della governance attraverso stru- ca amministrazione 2017-2019. Gli accorgi- gitale e, in particolare, con quelli stabili- menti digitali sensibili al contesto, nel ri- menti riguardano la gestione del progetto ti nel piano triennale di cui all’articolo 16, spetto dei tempi e linee di azione stabili- e le regole contrattuali e amministrative comma 1, lettera b). te dal Governo e dall’Università di Firenze. per la stesura del contratto, la definizione degli obiettivi, e l’approvvigionamento del- Sempre a livello nazionale si è estrema- L’eterogeneità dei progetti inseriti nel le risorse (Cloud Marketplace di AgID). mente rilevante il Piano triennale per l’In- Piano Integrato dell’Università di Fi- formatica nella Pubblica Amministrazio- renze prevede la partecipazione atti- La metodologia per i progetti digitali sug- ne che è il documento di indirizzo strategi- va dell’Area dell’Innovazione e Gestio- gerita è agile, per la realizzazione di nuo- co ed economico destinato a tutta la Pub- ne dei Servizi Informativi ed Informati- vi sistemi o per l’evoluzione di sistemi esi- blica Amministrazione che accompagna la ci per il raggiungimento di obiettivi spe- stente richiede: trasformazione digitale del Paese. Il Pia- cifici con peculiarità tecnologiche e me- • un chiaro disegno di cosa si vuole otte- no definisce le linee operative di sviluppo todologiche, in particolare negli ambiti nere (design); dell’informatica pubblica; il Modello stra- del miglioramento dei servizi per gli stu- • un piano di come costruirlo (realizzazio- tegico di evoluzione del sistema informa- denti, della comunicazione e public en- ne); tivo della PA; gli investimenti ICT del setto- gagement, della valorizzazione del pa- • una strategia per portarlo all’adozione re pubblico secondo le linee guida europee trimonio e gestione delle risorse umane. degli utenti finali (lancio); e del Governo. • un piano per mantenere il sistema ag- Saranno messe a disposizione le compe- giornato, sicuro, e utile nel tempo, oltre L’articolo 17 del CAD prevede che ogni pub- tenze organizzative, digitali, tecnologiche che per assicurarne il continuo funzio- blica amministrazione, per garantire l’at- ed innovative a supporto di quelle didatti- namento anche in caso di malfunziona- tuazione delle linee strategiche per la rior- che, amministrative e della terza missio- menti o disastri (evoluzione e manuten- ganizzazione e la digitalizzazione dell’am- ne sia per la realizzazione dei progetti sia zione). ministrazione definite dal Governo, “af- per far crescere le strutture in termini di fida a un unico ufficio dirigenziale gene- competenze digitali avanzate, aggregare Oltre alle linee guida di AgID, il gruppo di rale, fermo restando il numero comples- la domanda di innovazione ed ottimizza- Enterprise Architecture e Project Manage- sivo di tali uffici, la transizione alla mo- re la comunicazione ed i servizi dal punto ment Office (EAPMO), nel perseguire le fi- dalità operativa digitale e i conseguen- di vista digitale. Si adotteranno a tale sco- nalità della mission dell’Area per l’Innova- ti processi di riorganizzazione finalizza- po ecosistemi digitali, metodologie di con- zione e Gestione del Sistemi Informativi ed ti alla realizzazione di un’amministrazio- divisione della conoscenza e monitoraggio, Informatici, costituisce un supporto del- ne digitale e aperta, di servizi facilmen- attraverso specifiche tecniche di project le attività di pianificazione e monitorag- te utilizzabili e di qualità, attraverso una management e knowledge management. gio nell’ambito della funzione trasversa- maggiore efficienza ed economicità”. le dell’innovazione per lo sviluppo sinergi- Il Responsabile della transizione al digitale co dei processi di informatizzazione dell’A- è la figura preposta alla gestione del cam- teneo. biamento e alla definizione di un modello di governance per l’attuazione dei progetti e per il raggiungimento degli obiettivi.
6 Università degli Studi di Firenze • Piano Integrato 2019-2021 Allegato 2 In questa ottica nel 2018 è stato intrapre- È prevista l’adozione di una piattaforma in so un percorso di analisi oltre che formati- cloud al fine di governare la pianificazione vo per l’individuazione delle metodologie e e il monitoraggio dei progetti nonché per strumenti di project management da uti- la gestione della conoscenza (knowledge lizzare. Il suddetto percorso ha riguardato management), decisione scaturita dopo la gestione dei “progetti pilota” di SIAF con una prima analisi di scenari e piattaforme prospettive di tipo metodologico ed opera- individuate nel corso del 2018. tivo in base ai compiti specifici del PMO. Gli obiettivi a breve e medio termine dal punto di vista metodologico, che si riten- gono fondamentali e che costituiranno l’asset del PMO dell’Area, riguardano prin- cipalmente la definizione di: set di stru- menti organizzativi, regole operative, mo- dalità di reporting, assistenza metodologi- ca e operativa, dati e documenti di proget- to, modalità di archiviazione (in cloud, co- difica documentale, censimento dei servi- zi), coaching su tecniche di project mana- gement e comportamentali, sistemi di co- municazione, projects reviews, projects in- tegration, projects portfolio, divulgazione di best practices. Operativamente le attività di governance dei progetti sono rivolte a decidere la me- todologia da applicare (tradizionale, kan- ban, scrum), creare template e check list operative, delineare ruoli e responsabili- tà, definire i team di progetto (competen- ze funzionali e manageriali), individuare i progetti pilota, definire una roadmap per l’applicazione delle metodologie, rilevare le metriche di misurazione e obiettivi.
Sicurezza informatica 2 La transizione al digitale della pubbli- diale non è certamente migliore come ad ca amministrazione richiede che si ponga esempio il famoso caso di Equifax che ha sempre maggiore attenzione alla sicurez- esposto i dati oltre 140 milioni di cittadini za informatica che non può semplicemen- americani evidenziando come l’assenza di te ridursi alla mera applicazione di misure un piano di risposta agli incidenti testato tecniche di contrasto passivo, ma che deve e definito possa impattare negativamen- permeare l’organizzazione in maniera pro- te sugli effetti di un incidente informatico. fonda partendo dai processi (e quindi dal Tenendo presente questi fattori è necessa- livello organizzativo) e dai principi di base rio quindi che la sicurezza informatica di- ispiratori di una politica di sicurezza diffu- venti al pari delle tematiche in termini di sa e consapevole. privacy una priorità centrale per il nostro Ai temi richiamati dal GDPR quali “privacy Ateneo con investimenti in termini di risor- by default” si affianca quindi oggi una ne- se umane destinati a crescere nel tempo. cessità più ampia che potremmo definire La strategia di breve termine deve focaliz- come “digital by default” che andrà ad im- zarsi sulla possibilità di identificare una se- pattare pesantemente sulle infrastrutture rie di misure operative atte a ridurre il ri- IT di aziende e pubbliche amministrazioni. schio e soprattutto finalizzate ad aumen- Si stima che al 2020 gli utenti Internet pas- tare la consapevolezza del rischio stesso seranno da 3.5 miliardi a 6 miliardi e che il in ambito digitale: è fondamentale infat- volume di dati online crescerà di circa 50 ti far percepire che la sicurezza informati- volte passando da 4 zettabyte (4000 mi- ca non è più ormai una realtà che coinvolge liardi di miliardi di byte) a quasi 100 zettab- solo le aziende (siano esse private o pubbli- yte con le conseguenze che possiamo fa- che amministrazioni) ma che permea la vi- cilmente immaginare sui rischi potenzia- ta di ogni cittadino. Operare quindi secon- li di accesso e diffusione di dati personali do maggiori canoni di sicurezza non è so- e strategici. lo utile quando si lavora, ma anche nella vi- Le conclusioni dei principali analisti in tema ta quotidiana e quindi l’impatto positivo di di sicurezza informatica circa l’analisi degli una maggiore consapevolezza si espande incidenti informatici e delle minacce diffu- ben oltre i confini dell’azienda. se negli ultimi anni sono allarmanti sia per i Se fornire quindi delle istruzioni operative danni economici diretti, sia perché almeno congrue ai tempi è una operazione da com- in Italia circa il 60% degli intervistati am- piere nel brevissimo termine, non ci pos- mette di non avere un piano di risposta ad siamo scordare di azioni da intraprende- eventuali attacchi informatici sia dal punto re nel medio periodo che devono indirizza- di vista tecnico che dal punto di vista della re il processo di gestione della sicurezza in- comunicazione; la situazione a livello mon- formatica a livello più strategico e con una gestione orientata al miglioramento conti- nuo.
8 Università degli Studi di Firenze • Piano Integrato 2019-2021 Allegato 2 Sempre nel breve termine è necessario fo- nel breve termine e quelle da implementa- calizzare l’attenzione sulla revisione delle re nel medio termine monitorando con me- politiche di gestione degli incidenti inclu- triche quantitative il processo di adozione. dendo anche le segnalazioni minori ed i po- Solo a valle di questa impostazione di al- tenziali incidenti in modo da avere un mo- to livello sarà possibile declinare le misure nitoraggio più puntuale delle attività ef- tecniche necessarie affinché quelle di in- fettuate e del rischio presente; identificare dirizzo siano correttamente rispettate ed un maggior numero di incidenti non è sin- implementate realizzando quindi un docu- tomo di peggiore gestione della sicurezza mento contenente una proposizione di ar- informatica ma di maggiore consapevolez- chitettura di sicurezza in cui siano più pun- za dei rischi potenziali nell’ottica delle stra- tualmente indirizzate anche le indicazioni tegie di mitigazione e gestione degli inci- AgID contenute nella Circolare relativa alle denti stessi. Monitorare quindi delle metri- misure minime. che quantitative relative agli incidenti po- Questo processo di redazione dovrà, se- trebbe essere utile per capire come stia- condo il principio del miglioramento con- no variando le condizioni al contorno ed in tinuo, essere soggetto a revisioni periodi- questa logica la realizzazione di una piat- che con verifiche degli stati di avanzamen- taforma per la storicizzazione degli inci- to per valutare come migliorare la sicurez- denti è un punto centrale per migliorarne za informatica sia a livello tecnico che or- la gestione. ganizzativo. Una delle azioni fondamentali di medio termine invece sarà quella di creare una “Information Security Policy” che oltre a contenere i principi ispiratori generali per l’adozione di una opportuno livello di si- curezza informatica, definisca delle politi- che per ogni area ritenuta strategica iden- tificando le misure organizzative e le indi- cazioni relative alle misure tecniche da im- plementare; questo documento è di tipo organizzativo e di indirizzo più che una lista di misure tecniche da adottare e per que- sto è necessaria la massima condivisione a livello politico. Le misure identificate come strategiche dovranno quindi essere divise fra quelle già in essere, quelle da realizzare
Ecosistemi e infrastrutture fisiche 3 La strategia di razionalizzazione delle ri- • La convenienza di tipo economico sfrut- sorse ICT della PA anche nell’ottica dei PSN tando le convenzioni esistenti alle quali (Poli Strategici Nazionali) costringe ad una fosse possibile accedere riflessione profonda sulle tecnologie da • La valutazione della tecnologia sul mer- utilizzare all’interno dei Data Center cor- cato e la sua diffusione in modo da faci- renti dell’Ateneo sia per scopi di ricerca che litare una futura integrazione o sposta- per la gestione dell’infrastruttura di sup- mento verso i PSN o il CloudPA nel mo- porto ai servizi erogati all’interno ed all’u- mento in cui se ne dovesse manifestare tenza. A questa riflessione si aggiungono la necessità le considerazioni sul numero sempre più ri- • La possibilità di condividere con altri dotto di persone dedicate al mantenimen- Atenei la scelta tecnologica al fine di tro- to dell’infrastruttura ICT che ci spinge ver- vare sinergie so logiche di outsourcing e/ consolidamen- • La maturità tecnologia delle soluzioni to verso tecnologie standard di mercato per affrontare temi diversi quali la vir- per le quali si possano reperire competenze tualizzazione di server eterogenei e la certificate in tutte le situazioni in cui non fruizione di desktop virtuali da poter uti- sia possibile operare con le sole risorse in- lizzare sia per scopi didattici (aule, sup- terne o per situazioni di emergenza. porto alle biblioteche) che per utilizzi in A queste riflessioni si aggiungono poi i te- ambito tecnico/amministrativo (telela- mi dello spostamento verso il Cloud di al- voro, personale T/A, etc) cune risorse sia per garantire la continuità • La tipologia di applicativi che si devono operativa che per permettere un più effica- gestire ce utilizzo delle risorse economiche in ter- mini di utilizzo e pagamento on demand Università di Firenze ha attivato dal 2018 dei servizi necessari. una convenzione con la Regione Toscana Sicuramente la scelta tecnologica non è nell’ottica di condividere il Data Center re- indifferente in termini di effetti in questo gionale TIX e collaborare per la sua certi- contesto, in quanto è necessario andare ficazione come PSN (Polo Strategico Na- nella logica del consolidamento delle tec- zionale) in linea con le strategie del Piano nologie riducendo la diversificazione tec- Triennale. nologica, ove possibile, per riuscire ad ot- Tutte queste considerazioni hanno spinto timizzare sia i processi di formazione con- l’Ateneo verso l’adozione della soluzione tinua che l’interscambiabilità delle risorse iperconvergente VMWare che oltre a copri- nella gestione ICT. Nella scelta della tecno- re le necessità offre la necessaria versatili- logia, oltre alle necessità computazionali e tà in termini di espandibilità futura. di espansione dell’Ateneo, sono state pre- Si intendono attivare nel breve termine se in considerazione molti fattori tra quali: due cluster, uno identificato come General Purpose dedicato ad ospitare diversi ser- ver sia dedicati agli applicativi dell’ammi- nistrazione centrale che a progetti di ricer- ca o di didattica e un’altro dedicato a sup-
10 Università degli Studi di Firenze • Piano Integrato 2019-2021 Allegato 2 portare i Thin Client delle aule informati- te dall’hardware necessario a recuperar- cessario valutare dal punto di vista tecnico che, delle aule didattiche e delle postazioni li; nel medio termine non si esclude anche l’offerta presente in Convenzione Consip al pubblico e per fornire un servizio più si- la possibilità di avere un ulteriore livello di denominata LAN 6 Reti Locali, basata su curo per il telelavoro. salvataggio su nastro da portare in una se- tecnologia Huawei. Nella valutazione tec- Su questa nuova piattaforma saranno mi- de diversa. In caso di disastro del sito prin- nologica sono stati considerati aspetti fun- grati sia i server attualmente nel cluster cipale di SIAF infatti l’esportazione dei da- zionali mirati a fornire connettività in am- presso Novoli che i vdi sul cluster attual- ti su nastro e la conservazione in una sede bienti ad alta densità di client, come di se- mente in produzione e come ulteriore fa- diversa garantisce sicuramente la conser- guito descritto: se di consolidamento possiamo conside- vazione del dato, ma se la libreria per la ri- • connessione ad una rete wifi con auten- rare la migrazione di parte dei server fisi- lettura dei nastri non fosse disponibile dif- ticazione secondo modalità diverse e ci o virtuali ospitati al momento in Retto- ficilmente potremmo far ripartire i servizi funzionali alle esigenze attuali e future rato. Inoltre, sarà possibile consolidare di- o recuperare i dati i tempi brevi, mentre la dell’Ateneo; versi server fisici ancora presenti in alcune disponibilità di dati online in una sede di- • possibilità di definire una banda minima strutture di Ateneo. versa permetterebbe in linea teorica una ri- garantita per dispositivo; A tendere, anche le piattaforme Moodle ed partenza dei servizi prendendo ad esempio • distribuzione evoluta dei dispositivi tra altri servizi potranno convergere su questa dei servizi di hosting in cloud tramite i ser- gli access point attivi; nuova architettura consolidando su una in- vizi offerti da CloudPA, dal TIX stesso o da • Connessione simultanea con le specifi- terfaccia unica ed uniforme più servizi pos- provider reputati opportuni. che precedenti di 500 dispositivi in am- sibili in ottica di aggiornamento continuo Questo tipo di attività potrebbe essere il bienti ristretti. alle tecnologie di mercato. primo passo per mettere in piedi un vero e In questo ambito, SIAF si pone l’obietti- A livello di integrazione con la gestione proprio piano di continuità operativa delle vo di fornire servizi di connettività wire- della sicurezza informatica, questa nuo- infrastrutture tecnologiche fondamentali less all’interno di locali o, più genericamen- va piattaforma ospiterà anche un sistema per il funzionamento dell’Ateneo. te, spazi ristretti densamente frequen- Active Directory sulla quale sarà possibile Oltre alla parte strettamente di infrastrut- tati da 250-300 studenti, personale do- centralizzare la gestione anche delle au- tura di DataCenter è in corso il potenzia- cente e tecnico amministrativo, valutan- le con PC fisici nonché la gestione delle po- mento anche dell’infrastruttura WiFi. L’A- do una densità massima di client wifi che stazioni del personale tecnico amministra- teneo ha infatti avviato un progetto per potrà raggiungere e superare le 500 unità. tivo permettendone una più agevole ge- estendere la copertura del segnale wire- È verosimile, infatti, considerare la dota- stione e manutenzione centralizzando al- less per l’accesso alla rete universitaria ed zione di due dispositivi wifi a persona, ge- cune operazioni ad oggi possibili solo ope- Internet in tutte le aule didattiche e infor- neralmente costituiti da uno smartpho- rando singolarmente su ogni PC. matiche presenti negli edifici dell’Ateneo. ne ed un computer portatile o tablet. Al fine di garantire il backup dell’infrastrut- Il progetto rientra in un contesto più am- Altro obiettivo dell’infrastruttura WIFI è tura è stato previsto un doppio target di pio che prevede ristrutturazione, amplia- di mantenere un’architettura centralizza- backup, in cui il target secondario sia ospi- mento e messa in sicurezza di aule e la- ta basata su controller per una gestione tato nel breve termine presso il TIX aven- boratori. Questo processo ha preso ini- semplificata ed un monitoraggio efficace do quindi la possibilità di avere una copia zio con l’acquisizione di una seconda tec- dell’intera infrastruttura. dei dati e dei server fuori sede al fine di ga- nologia da affiancare all’attuale tecno- rantire un disaster & recovery con dati de- logia Cisco, per estendere l’infrastruttu- localizzati, ma fruibili indipendentemen- ra wireless nelle aule di Ateneo in manie- ra integrata, efficiente e performante. Per l’individuazione della seconda tecnolo- gia, per motivi amministrativi, si è reso ne-
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