Martedì 23 l'inaugurazione della stagione con Bolero Gershwin Suite Teatro Verdi Gorizia
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Martedì 23 l’inaugurazione della stagione con Bolero Gershwin Suite Teatro Verdi Gorizia Sorprendente, coinvolgente ed emozionante: è Bolero Gershwin Suite, lo spettacolo che inaugurerà la stagione artistica 2021/2022 del Teatro Verdi di Gorizia martedì 23 novembre alle 20.45. In scena nell’appuntamento della sezione di Musica e balletto una produzione MM Contemporary Dance Company, compagnia di danza contemporanea fondata nel 1999 a Reggio Emilia e diretta da Michele Merola. I biglietti sono in vendita sia nella biglietteria di via Garibaldi 2/a (tel. 0481-383601) che nel botteghino di corso Italia (tel. 0481-383602), da lunedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Fino a sabato 27 novembre gli abbonati della Stagione 2019/2020 potranno inoltre confermare gli abbonamenti di Prosa, Musica e balletto, Eventi, Fedeltà 2 e 3, Off Box. La vendita dei tagliandi singoli per i sei spettacoli in cartellone nel 2021. prosegue anche su Vivaticket. Bolero Gershwin Suite si compone di due parti. Nella prima l’ispirazione del coreografo si è focalizzata sul ventaglio inesauribile dei rapporti umani, in particolare quelli di coppia. Stefano Corrias da compositore raffinato ed esperto ha creato una sua propria partitura musicale, liberamente ispirata alla versione originale del brano di Ravel. Così Bolero diventa metafora della nostra esistenza, stretta nei doppi binari che ciascuno sperimenta nel corso della propria vita, fra contrasto e dialogo, seduzione e disinganno, sorpresa e sconcerto. Partendo poi dai migliori brani di George Gershwin e dalle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di un altro grande artista americano del ‘900, Edward Hopper, Michele Merola ha realizzato Gershwin Suite, la
cui colonna sonora antologizza le più accattivanti pagine dell’autore, come, tra le altre, Summertime, che sigla lo spettacolo e ricorre in più momenti e in diverse versioni, e Rhapsody in Blue. La musica di Gershwin è proposta nelle sue varie sfaccettature, non solo quindi i brani più euforici e brillanti, ma anche quelli più romantici e intimi, sensuali e seducenti. Il tutto è saldato in una nuova composizione di Stefano Corrias, un tappeto musicale che conferisce unità al ricco mosaico di sentori, ora traboccanti dinamismo, ora pienamente lirici, sospesi nel ripensamento e addensati nella malinconia. Uno spettacolo imperdibile! Domenica 28 Novembre ore 18 TEATRO della CORTE di Osoppo (Ud) STIVALACCIO TEATRO presenta ARLECCHINO FURIOSO L’Amore, quello con la “A” maiuscola, è il motore di un originale canovaccio costruito secondo i canoni classici della Commedia dell’Arte. Un Amore ostacolato, invocato, cercato, nascosto e rivelato, ma soprattutto un Amore universale, capace di travalicare i confini del mondo. Una coppia di innamorati, Isabella e Leandro, costretti dalla sorte a dividersi, si ritrovano dieci anni dopo in Venezia pronti a cercarsi e innamorarsi nuovamente. Allo stesso tempo il geloso Arlecchino corteggia la servetta Romanella, pronto ad infuriarsi al primo sospetto di infedeltà.
Lo spettacolo è pensato per un pubblico universale, recitato con varietà di lingue e dialetti, arricchito dall’uso delle maschere, dei travestimenti, dei duelli, dei canti, delle musiche e delle pantomime. Biglietto intero € 14 – ridotto € 12 info e prenotazioni tel. 3453146797 – 04321740499 info@anathemateatro.com MALACARNE La ballata dell’Amore e del Potere dal 27 nov. presso l’Auditorium comunale di Reana del Rojale (Ud) Sabato 27 novembre alle ore 20.45 presso l’Auditorium comunale di Reana del Rojale (Ud) e Venerdì 3 dicembre alle ore 20.45 presso il Teatro Luigi Bon di Colugna di Tavagnacco (Ud) Una storia di miti, divertente e poetica allo stesso tempo, che vede intrecciarsi tra loro due vicende: la spasmodica ricerca di un leggendario tesoro nascosto e un amore proibito nato sotto cattiva stella. Assisteremo così allo scontro tra la forza più vitale e quella più disgregante del mondo: l’Amore e il Potere. È il 1420, il Patriarcato di Aquileia è sconfitto dai soldati
veneziani guidati dal Capitano Tristano Sorestan, mercenario al soldo della Serenissima. Così i contadini friulani si ritrovano ad essere sotàns, sottomessi. Tra questi è Malacarne che, per non abbandonare la propria terra e riscattarsi, accetta di diventare servitore di Pantalone, mercante veneziano finanziatore dell’impresa. Questi brama il leggendario puteum aureo e perciò incarica il friulano assieme al turco Karagoz di trovare il tesoro. Accecato dalla brama di potere e denaro, baratta la giovane figlia Bora in cambio della supremazia mercantile sui territori conquistati. Ma la ragazza, aiutata dalla balia, sfugge alle grinfie del padre padrone, andando incontro ad un amore inaspettato… LA COMPAGNIA BRAT : BRAT è una compagnia teatrale professionale fondata nel 2015 in Friuli Venezia Giulia. Si dedica alla promozione e diffusione del teatro attraverso la produzione di spettacoli, maschere, burattini e attraverso la formazione e la ricerca, attività che si integrano fra loro, legate da un’idea comune: un teatro popolare, inteso come specchio critico della realtà, come fatto culturale e come mezzo per valorizzare l’essere umano. Un teatro che ha radici nel rito e nella festa, basato sulla condivisione e sul dialogo costante con il pubblico, e sul concetto
di artigianato artistico in cui arte e mestiere si incontrano “ARSENICO E VECCHI MERLETTI” IN SCENA IL 23 E 24 NOVEMBRE AL TEATRO NUOVO Una commedia “al veleno” (è proprio il caso di dirlo!), un’intrigante pozione di divertimento, ironia e suspense: debutta al Teatro Nuovo Giovanni da Udine martedì 23 novembre 2021, con inizio alle ore 20.45 (replica mercoledì 24 novembre con medesimo orario), Arsenico e vecchi merletti, capolavoro di Joseph Kesserling. Sul palcoscenico, dirette da Geppy Gleijeses, due grandi interpreti della scena italiana, Anna Maria Guarnieri e Marilù Prati, daranno vita alle due deliziose sorelle Abby e Marta, docili affittacamere per necessità. Fin qui nulla di strano, se non fosse che le canute signore aiutano gli ignari inquilini a lasciare la vita con il sorriso sulle labbra, complice un micidiale vino di sambuco corretto al veleno… Scritta nel 1939, Arsenico e vecchi merletti mosse i suoi primi passi sulla scena a Broadway, con l’attore forse più noto del mondo horror, Boris Karloff. Il successo planetario arriva però con la prima versione cinematografica del 1944 diretta da Frank Capra – e un impeccabile Cary Grant – e ancora, nel 1945, l’arrivo nei teatri italiani con la regia di Ettore Giannini e la traduzione di Masolino D’Amico. Si arriva al 1992, quando Mario Monicelli scelse di firmare la sua prima regia teatrale con questa commedia, e al nuovo allestimento di Gitiesse Artisti Riuniti che vedremo in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, liberamente ispirato proprio al
lavoro del grande regista toscano. “È difficile catalogare, inserire in un genere Arsenico e vecchi merletti – spiega Geppy Gleijeses nelle note di regia - . Non è una farsa macabra, né una satira del giallo. Appartiene certamente a una tipologia di commedia da noi poco praticata e di cui non abbiamo riscontri autorali: “il Brillante”. Eppure, questo genere da noi quasi dimenticato ci ha donato delle perle rare se non rarissime, come Arsenico e vecchi merletti. Un congegno di alta precisione, una meccanicità che si sublima nella genialità, nell’ebbrezza di un gioco tenuto costantemente sul limite del funambolismo. Poi potremmo fare discorsi molto più alti sul concetto qui esasperato di eutanasia (le ziette scelgono le loro vittime tra gli anziani abbandonati) e sarebbe del tutto lecito, ma noi vogliamo pensare all’Arsenico che da Cary Grant in poi abbiamo conosciuto, a quella commedia che le truppe americane adottarono come antidoto alla paura della morte nella seconda guerra mondiale. Nel 1992, da una delle migliaia di stanze d’albergo in cui ho soggiornato in una delle mie tante tournée, ebbi la sfacciataggine di telefonare a Mario Monicelli per proporgli la regia di Arsenico e vecchi merletti. Mi disse subito di sì, senza esitazioni. Era la sua prima vera regia teatrale e fu l’inizio di un grande sodalizio. Lo spettacolo fu uno straordinario successo. E a Mario voglio dedicare questa nostra impresa”. In scena, accanto ad Anna Maria Guarnieri e Marilù Prati, troveremo Maria Alberta Navello, Mimmo Mignemi, Paolo Romano, Luigi Tabita, Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini, Lorenzo Venturini. Scene di Franco Velchi. Costumi di Chiara Donato, musiche di Matteo D’Amico. Artigiano della luce Luigi Ascione. Biglietteria La biglietteria di Via Trento 4 è aperta dal martedì al sabato (escluso festivi) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00. Sabato 20 novembre biglietteria chiusa, il 23 e 24
novembre aperta dalle ore 16.00. Acquisti online su www.teatroudine.it e su www.vivaticket.it. Per informazioni: tel. 0432 248418; biglietteria@teatroudine.it. Informazioni per il pubblico In ottemperanza al decreto approvato il 22 luglio 2021, per l’accesso in sala è richiesta la Certificazione verde COVID-19 (Green Pass). Rimangono inoltre obbligatori l’uso della mascherina (ffp2 o chirurgica) e il rilevamento della temperatura corporea tramite termoscanner all’ingresso, nonché il divieto di creare assembramenti. NUOVO TEATRO COMUNALE DI GRADISCA D’ISONZO ‘Il teatro comico’ di Goldoni apre in prima regionale la stagione Si alza il sipario sulla stagione artistica ideata da ArtistiAssociati del Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo, lunedì 22 novembre, alle 21, in prima regionale, con un testo meraviglioso di Carlo Goldoni, ‘Il Teatro Comico’, adattato da Eugenio Allegri che ne cura anche la regia, con Giulio Scarpati e Grazia Capraro, Aristide Genovese, Vassilij Mangheras, Manuela Massimi, Solimano Pontarollo, Irene Silvestri, Roberto Vandelli, Anna Zago. Un progetto che vede l’impegno dei produttori teatrali professionali veneti, riuniti in PPTV (imprese venete di produzione che da decenni
svolgono un importante lavoro sul territorio) assieme al Teatro Stabile Veneto in un percorso comune per la rinascita del teatro dopo questo periodo scuro. “Oso pensare signori miei che, in futuro, qualsiasi sorte toccherà a questa nostra meravigliosa Venezia, a questa straordinaria nazione italiana, anche di fronte alla più terribile delle catastrofi, entrambe non vorranno mai rinunciare al teatro, a comprenderne la necessità per coloro che lo animano ma anche per coloro che ne fruiscono, per rinnovare l’occasione che ogni artista ha di procurare ristoro allo spirito degli uomini se mai questi dovessero smarrirlo e a propria volta smarrirsi.” Con questa riflessione, specchio della contemporaneità, il Goldoni del nostro Teatro Comico, saluta la compagnia e si rivolge alla platea – si legge nella nota di regia. Questa commedia, che nel 1750 inaugura le 16 commedie nuove scritte per l’impresario Medebach, è infatti estremamente attuale nella sua concezione e nella sua vivace articolazione. Esempio di teatro nel teatro, in essa affiorano gli intenti della riforma goldoniana insieme a motivi, stereotipi, tormenti e ambizioni della comunità teatrale di ogni tempo. Il Teatro Comico mette in scena una compagnia impegnata nelle prove di uno spettacolo, e mentre si prova, si riflette, si ricerca, ci si accapiglia e ci si ama, si fa fatica e ci si diverte. Perché quell’atto delicato e complesso che è lo spettacolo teatrale, seppur attraverso la sua genesi controversa e laboriosa, resta pur sempre atto semplicemente e immancabilmente gioioso! Atto d’amore, necessario alle comunità, ieri come oggi.
SIMONE CRISTICCHI per Dante Alighieri: a Pordenone e Udine presenta dal vivo il nuovo spettacolo “Paradiso – Dalle Tenebre alla Luce” VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2021 (inizio ore 21:00) – PORDENONE, Teatro Verdi – 4° Memorial Beniamino Gavasso DOMENICA 28 NOVEMBRE 2021 (inizio ore 18:00) – UDINE, Teatro Nuovo Giovanni da Udine BIGLIETTI IN VENDITA ONLINE SU VIVATICKET.IT E NELLE BIGLIETTERIE DEI TEATRI Dopo i recenti successi ottenuti al fianco di Kurt Elling, Remo Anzovino, Mario Brunello e Ton Koopman, l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis e il Coro FVG si preparano ad andare in scena assieme all’eclettico cantautore, attore, scrittore Simone Cristicchi, per un doppio atteso appuntamento che presenterà dal vivo il suo nuovo spettacolo teatrale “Paradiso – Dalle tenebre alla luce”: venerdì 26 novembre (inizio ore 21:00) al Teatro Verdi di Pordenone per il 4° Memorial Gavasso e domenica 28 novembre (inizio ore 18:00) al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Con questa opera teatrale per voce, orchestra sinfonica e coro, Cristicchi affronta il poema dantesco con il suo originale, poetico punto di vista. Lo spettacolo è patrocinato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e, in questi due appuntamenti, sarà impreziosito dalla presenza di due eccellenze musicali della regione: l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti e il Coro FVG diretto da Cristiano
Dell’Oste. A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta Paradiso. Dalle tenebre alla luce, racconto di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo, attraversano i secoli per arrivare con l’attualità del loro messaggio, fino a noi. La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione. Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince. Simone Cristicchi con questo spettacolo, in occasione della data di venerdì 26 novembre al Teatro Verdi di Pordenone, sarà anche l’ospite speciale del 4° Memorial Gavasso (dopo Paolo Fresu, Katia Ricciarelli e Remo Anzovino), evento fortemente voluto dall’Accademia Musicale Naonis per rendere omaggio al mai dimenticato Maestro Beniamino Gavasso, fondatore dell’orchestra prematuramente scomparso nel 2018. I biglietti per le due repliche sono disponibili su www.vivaticket.it e nelle biglietterie dei rispettivi teatri. Al Teatro Verdì di Pordenone dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Al Teatro Nuovo G. da Udine dal martedì al sabato dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00. E.L.
dal 16 nov. Sala Assicurazioni Generali. TRIESTE ROSSETTI “PIAZZA DEGLI EROI” di Thomas BERNHARD Vienna, marzo 1988. Nel disegnare il suo estremo congedo dalla vita e dal teatro, Bernhard sceglie di dare un nome e un tempo all’ottusità brutale che vede avanzare. Ma, come sempre accade in un’opera di fantasia, l’Austria di Bernhard è insieme un luogo concreto e una metafora. Così come lo è la piazza che dà nome al testo, la stessa in cui nel 1938 Hitler annunciò alla folla acclamante l’Anschluss, l’annessione dell’Austria al destino nazista della Germania» sono le parole del regista Roberto Andò a introdurre gli spettatori alla visione di “Piazza degli Eroi”, spettacolo che vede coproduttore anche il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, assieme al Teatro di Napoli e alla Fondazione Teatro della Toscana. “Piazza degli Eroi” di Thomas Bernhard, diretto da Roberto Andò è in scena alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti dal 16 al 21 novembre, interpretato da un cast di primo livello a partire da Renato Carpentieri e Imma Villa. Testo dall’estrema durezza, spesso associato al provocatorio testamento in cui Thomas Bernhard – che morì solo un anno più tardi – disponeva che nel suo paese d’origine fosse vietato pubblicare e mettere in scena qualsiasi sua opera, “Piazza degli Eroi” porta un messaggio importante: «Se è venuto il tempo di rappresentare in Italia “Piazza degli Eroi” – continua infatti Roberto Andò – è proprio perché, a dispetto della inedita precisione realistica di Bernhard, oggi per comprendere il senso di questo testo visionario e catastrofico
non servono indicazioni di luogo e di tempo. Ognuno degli spettatori che assisterà a una recita di “Piazza degli Eroi”, capirà subito che l’azione si svolge in una qualsiasi piazza da comizio, di una qualsiasi città d’Europa. L’Austria di Bernhard (dallo scrittore intravista profeticamente nei primi consensi per Haider), nel giro di una trentina e passa d’anni, è ormai ovunque. La storia del professor Schuster, una mente matematica filosofica, suicida per protesta contro l’avanzare della barbarie antisemita, è raccontata dal drammaturgo in una partitura a più voci, modulando una orchestrazione perfetta dove appaiono come relitti citazioni di altri grandi testi – tra tutti, “Il giardino dei ciliegi” di Čechov. La piazza e le voci inneggianti che si levano a disturbare la mente sconvolta della vedova del suicida, sono la piazza e le voci che ovunque nell’Europa smarrita di oggi invocano l’uomo forte, “un regista che li sprofondi definitivamente nel baratro”, come dice lo zio Robert, il fratello del suicida, parafrasando lo stesso Bernhard». Attualissimo e antesignano in modo addirittura inquietante, Thomas Bernhard chiama dunque in causa noi, il nostro tempo, che troppo poco ha imparato dalla lezione del passato e che attentamente dovrebbe ascoltare voci del Novecento, incisive e pregne di saggezza e di dolore, come quella di questo autore. Roberto Andò definisce questo testo-testamento “un unico respiro furibondo” e lo affida a Renato Carpentieri un attore che percepisce geniale, intellettuale e complice. Ma l’intero cast – a partire da Imma Villa – appare in scena come un assieme privo di sbavature e perfettamente intonato. Lo spettacolo ha vissuto un insolito debutto in televisione, su Rai 5, dettato dalle esigenze della pandemia, ma è giunto anche alla sua naturale dimensione dal vivo, inaugurando con successo la stagione del Teatro di Napoli e avviando una ricca tournée nazionale che lo porta ora al Politeama Rossetti. Lo spettacolo replica alla Sala Assicurazioni Generali alle
ore 20.30 dal 16 al 20 novembre e domenica 21 novembre alle ore 16. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. L’ingresso in sala sarà consentito solo ai titolari di certificazione “Green Pass”. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511. Da oggi le conferme per gli abbonamenti agli spettacoli 2022. Arriva Ingrassia con il musical La piccola bottega degli orrori Prende il via oggi, lunedì 15 novembre, una nuova fase di affiliazione alla stagione artistica 2021/2022 del Teatro Verdi di Gorizia. Si passa infatti agli abbonamenti per gli spettacoli del 2022: fino a sabato 27 novembre gli abbonati della Stagione 2019/2020 potranno confermare gli abbonamenti di Prosa, Musica e balletto, Eventi, Fedeltà 2 e 3, Off Box. Proseguirà inoltre la vendita dei biglietti per gli spettacoli del 2021. Sia la biglietteria di via Garibaldi 2/a (tel. 0481-383601) che il botteghino di corso Italia (tel. 0481-383602) saranno aperti dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. La vendita dei tagliandi per gli stessi sei spettacoli è attiva anche sul circuito Vivaticket. Sempre da oggi e fino a giovedì 18 novembre è possibile richiedere in Botteghino il rimborso dei biglietti acquistati per Arsenico e vecchi merletti, spettacolo sospeso dopo l’infortunio a
Rosalina Neri, una delle protagoniste. L’inconveniente ha fatto slittare l’inaugurazione della stagione artistica 2021/2022 a martedì 23 novembre alle 20.45 con l’appuntamento della sezione di Musica e balletto Bolero Gershwin Suite, Produzione MM Contemporary Dance Company, compagnia di danza contemporanea fondata nel 1999 a Reggio Emilia diretta da Michele Merola. Al Verdi il musical La piccola bottega degli orrori Cambio nella sezione Eventi: il musical Flashdance è infatto stato sostituito con La piccola bottega degli orrori, che andrà in scena giovedì 31 marzo alle 20.45. Dopo 12 anni lo spettacolo torna nei teatri italiani in una versione 2.0, grazie ad Alessandro Longobardi per Viola Produzioni in coproduzione con OTI – Officine del Teatro Italiano e con Bottega Teatro Marche. E dopo 30 anni esatti Giampiero Ingrassia torna a interpretare il ruolo di Seymur nel musical che ha segnato nel 1989 il suo debutto in un genere che negli anni lo ha visto con successo protagonista di grandi titoli internazionali. In scena con lui Fabio Canino, già attore di esperienza nel teatro di prosa, che ha affrontato con grande entusiasmo per la prima volta il musical, interpretando il ruolo di Mushnik. Ad affiancarli nel ruolo di Audrey l’esplosiva Belia Martin, dopo lo straordinario successo di Sister Act prodotto da Alessandro Longobardi. Questa quarta edizione italiana, riadattata e diretta da PIERO DI BLASIO, vede nel ruolo della pianta Audrey II VEKMA K, Drag Singer internazionale. A completare il cast EMILIANO GEPPETTI nel ruolo di Orin il dentista, tre coriste sempre in scena e l’ensemble composto da 4 performer. Siamo a New York negli anni ’60: Seymour Krelborn lavora nel negozio di fiori del signor Mushnick insieme ad Audrey. Quando Mushnik decide di chiudere il negozio per la poca clientela Audrey gli consiglia di esporre la strana piantina presa in un negozio cinese durante un’eclissi, soprannominata “Audrey 2”. Esposta in vetrina la pianta attira nuovi clienti, ma inizia a
morire proprio quando gli affari del negozio migliorano. Seymour prova di tutto per farla star meglio, finché tagliandosi accidentalmente un dito scopre che si nutre esclusivamente di sangue umano per vivere e crescere. Una notte, non appena Seymour chiude il negozio, Audrey 2, sempre più grande, inizia a parlare chiedendogli di ricevere più sangue, ma Seymour non è più in grado darle il proprio. Allora la pianta gli propone di uccidere la gente per nutrirla, promettendogli che in cambio lo farà diventare ricco e famoso. Inizialmente Seymour rifiuta l’orribile proposta, ma quando vede Audrey che viene maltrattata dal fidanzato, il sadico dentista Scrivello, cambia idea e decide di sacrificarlo. Da quel momento gli eventi sfuggono di mano al povero Seymour in un susseguirsi di omicidi e risate, fino ad arrivare ad un finale inaspettato e “diverso”. Le altre fasi della campagna abbonamenti Da lunedì 29 novembre a mercoledì 1 dicembre gli abbonati delle stagioni 2019/2020 e 2020/2021 potranno richiedere di cambiare posto. In questa fase anche gli abbonati a Eventi Smile, Eventi Arte, Eventi Musical Family Show, Eventi International Ballet, 3Stelle e Young delle Stagioni 2019/2020 e 2020/2021 potranno acquistare una nuova tipologia di abbonamento, ovviamente secondo le disponibilità di posti. I nuovi abbonamenti potranno essere sottoscritti da sabato 4 dicembre. I biglietti singoli per gli spettacoli del 2022 saranno invece in vendita da lunedì 13 dicembre. Da martedì 14 sarà attiva anche la vendita sul circuito Vivaticket. I carnet saranno in vendita da lunedì 3 gennaio 2022. Nelle giornate di svolgimento degli spettacoli i biglietti saranno acquistabili in botteghino dalle 20 fino a inizio spettacolo.
Il Sogno di Shakespeare riletto da Jurij Ferrini CASARSA DELLA DELIZIA – Teatro PP Pasolinì 17 nov. Casarsa della Delizia – Dopo il debutto estivo nella 55a edizione del prestigioso Festival di Borgio Verezzi, arriva anche nel Circuito ERT per una sola data il Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare nell’adattamento della compagnia Progetto U.R.T. di Jurij Ferrini. La commedia più rappresentata del Bardo sarà ospite mercoledì 17 novembre alle 20.45 del Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e avrà per protaginisti gli attori della compagnia: Paolo Arlenghi, Jurij Ferrini, Maria Rita Lo Destro, Agnese Mercati, Chiara Mercurio, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Michele Puleio e Rebecca Rossetti. William Shakespeare nel Sogno ha creato una commedia fantastica e tenebrosa che intreccia le vicende di due coppie che per amore – e opponendosi alla legge – fuggono dalla propria città, si inseguono e si perdono in un bosco, regno di maghi, fate e dispettosi spiriti. In quello stesso bosco, con amore e dedizione, una sgangherata compagnia di artigiani allestisce un improbabile dramma da rappresentare davanti alle autorità della città. Cosa può raccontarci oggi questa splendida favola scritta alla fine del Cinquecento? “Mi pare che il perno centrale di una lettura moderna – spiega Jurij Ferrnini – sia il mistero della tempesta biologica dell’innamoramento, ma il rapporto di questo testo con la biologia non finisce con la tempesta
biochimica dell’amore; i continui litigi tra Oberon e Titania stanno mettendo in serio pericolo il clima del pianeta, con conseguenti catastrofi a noi molto familiari: esondazioni di fiumi, carestie e pestilenze. Il Sogno è un testo di giovani che parla ai giovani; giovani nel pieno delle loro tempeste ormonali; penso che mai Shakespeare avrebbe immaginato che giovani di altre epoche, successive alla sua, così lontane nel tempo, si sarebbero messi a marciare non per una guerra, ma per cercare di rimettere in equilibrio la natura”. L’attività della compagnia Progetto U.R.T. (un acronimo che sta per Unità di Ricerca Teatrale) procede da sempre su un doppio binario: da una parte la produzione di spettacoli che rispondono ai richiami della più raffinata scena contemporanea, dall’altra la produzione di opere classiche. Questi due filoni s’intrecciano fondando la propria radice comune nella sensibilità e nel lavoro di ricerca attoriale con cui vengono messi in scena. Info e prevendite in Biblioteca (0434 873981) e la sera dello spettacolo dalle 19.30 in Teatro. Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it. Il 12 e 13 novembre “OBLIVION RHAPSODY” in cartellone al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il 12 e 13 novembre gli Oblivion inaugurano il nuovo cartellone dedicato al “Teatro Brillante” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. In scena al
Politeama Rossetti “Oblivion Rhapsody” spettacolo che celebra il traguardo dei 10 anni di tournée raggiunto dal gruppo. Nello show anche l’inedito “History of Rock”: itinerario in 6 minuti attraverso 50 miti del rock e 53 celebri hit”. Agli Oblivion, da sempre beniamini del pubblico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, va il compito di inaugurare – venerdì 12 novembre, con replica sabato 13 – il cartellone dedicato al “Teatro Brillante”, una novità della Stagione 2021-2022. «Gli Oblivion sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque continenti della parodia, i cinque gradi di separazione fra i Queen e Gianni Morandi. Li hanno definiti “atomizzatori di repertori musicali, pusher di pillole caricaturali” ma anche “meravigliosamente superflui, come le Piramidi”» si legge nella presentazione del gruppo «Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono uno Spotify vivente che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Un OGM che spazia tra genio e follia, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e profonda demenzialità». Gli Oblivion sono tutto questo, in tournée sui palcoscenici italiani, da 10 anni: un traguardo importante, che Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli hanno scelto di celebrare a modo loro, con uno show intitolato “Oblivion Rhapsody”. “Oblivion Rhapsody” è la summa dell’universo Oblivion come non si è mai visto né sentito prima d’ora. Questo promettono i cinque straordinari artisti che autodefinendosi ironicamente “rigorosi cialtroni in piena crisi di mezza età” raccontano di aver condensato nello spettacolo una vera e propria sfida a sé stessi, con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita. Ecco allora che sul palcoscenico del Politeama Rossetti –
sapientemente diretti da Giorgio Gallione – gli Oblivion creeranno un enorme mosaico delle loro performance più amate, passando dalle celeberrime parodie dei classici della letteratura alla dissacrazione delle hit musicali a colpi di humour, alle esecuzioni più rare che magari in quest’occasione saranno riscoperte con grande gusto dal pubblico. Poi ci sarà qualcosa di inedito: “History of Rock”. Vi è racchiusa in 6 minuti una vera e propria rapsodia che fonde 50 interpreti immortali e 53 famosissime hit a partire dal 1955 con “Rock around the clock” per giungere ai Sex Pistols, The Doors, Jimi Hendrix e tantissimi altri. Gli Oblivion ce li restituiranno utilizzando unicamente le loro voci, anche per riprodurre gli strumenti musicali: batteria, basso, chitarra, tastiere e synth. «Gioco, paradosso, ironia, sorriso: questo è il Comico che vedo negli Oblivion» dice di loro il regista Gallione. «Il tutto sorretto e condito da un talento continuamente messo in discussione e da una professionalità feroce. Rivolta soprattutto “contro” sé stessi. Tutto è libero e volatile nel loro teatro, ma nulla è affidato al caso. C’è costantemente una architettura ferrea che sostiene i loro castelli di carta. Così, sempre, quello che può sembrare solo uno scherzo diventa nella realtà della scena non tanto un ingrediente digestivo o ciecamente spensierato, ma un linguaggio polifonico, meticcio, contaminato. Prezioso come una filigrana lucente ma usato come strumento del pensiero divergente, del mondo alla rovescia. Una costruzione variegata e complessa di parole e musica che gode della gioia della lingua e del pensiero, ma che si trasforma presto in sberleffo liberatorio, sovversione del senso comune, ludica e ragionata aggressione alla noia». Lo spettacolo è in scena alla Sala Assicurazioni Generali alle ore 20.30 il 12 e 13 novembre. Per biglietti e prenotazioni, ci si rivolge alla Biglietteria del Politeama Rossetti, agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. L’ingresso in sala sarà consentito solo ai titolari di certificazione “Green Pass”. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.
– – – “OBLIVION RHAPSODY” uno spettacolo di e con gli Oblivion: Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli regia Giorgio Gallione scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Aldo Mantovani produzione Agidi
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