Martedì 23 l'inaugurazione della stagione con Bolero Gershwin Suite Teatro Verdi Gorizia

Pagina creata da Alessandra Ferrero
 
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Martedì 23 l’inaugurazione
della stagione con Bolero
Gershwin Suite Teatro Verdi
Gorizia
Sorprendente, coinvolgente ed emozionante: è Bolero Gershwin
Suite, lo spettacolo che inaugurerà la stagione artistica
2021/2022 del Teatro Verdi di Gorizia martedì 23 novembre alle
20.45. In scena nell’appuntamento della sezione di Musica e
balletto una produzione MM Contemporary Dance Company,
compagnia di danza contemporanea fondata nel 1999 a Reggio
Emilia e diretta da Michele Merola. I biglietti sono in
vendita sia nella biglietteria di via Garibaldi 2/a (tel.
0481-383601) che nel botteghino di corso Italia (tel.
0481-383602), da lunedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15
alle 19. Fino a sabato 27 novembre gli abbonati della Stagione
2019/2020 potranno inoltre confermare gli abbonamenti di
Prosa, Musica e balletto, Eventi, Fedeltà 2 e 3, Off Box. La
vendita dei tagliandi singoli per i sei spettacoli in
cartellone nel 2021. prosegue anche su Vivaticket.

Bolero Gershwin Suite si compone di due parti. Nella prima
l’ispirazione del coreografo si è focalizzata sul ventaglio
inesauribile dei rapporti umani, in particolare quelli di
coppia. Stefano Corrias da compositore raffinato ed esperto ha
creato una sua propria partitura musicale, liberamente
ispirata alla versione originale del brano di Ravel. Così
Bolero diventa metafora della nostra esistenza, stretta nei
doppi binari che ciascuno sperimenta nel corso della propria
vita, fra contrasto e dialogo, seduzione e disinganno,
sorpresa e sconcerto. Partendo poi dai migliori brani di
George Gershwin e dalle suggestioni provenienti dalle opere
pittoriche di un altro grande artista americano del ‘900,
Edward Hopper, Michele Merola ha realizzato Gershwin Suite, la
cui colonna sonora antologizza le più accattivanti pagine
dell’autore, come, tra le altre, Summertime, che sigla lo
spettacolo e ricorre in più momenti e in diverse versioni, e
Rhapsody in Blue. La musica di Gershwin è proposta nelle sue
varie sfaccettature, non solo quindi i brani più euforici e
brillanti, ma anche quelli più romantici e intimi, sensuali e
seducenti. Il tutto è saldato in una nuova composizione di
Stefano Corrias, un tappeto musicale che conferisce unità al
ricco mosaico di sentori, ora traboccanti dinamismo, ora
pienamente lirici, sospesi nel ripensamento e addensati nella
malinconia.

Uno spettacolo imperdibile!
Domenica 28 Novembre ore 18
TEATRO della CORTE di Osoppo
(Ud)   STIVALACCIO    TEATRO
presenta ARLECCHINO FURIOSO
L’Amore, quello con la “A” maiuscola, è il motore di un
originale canovaccio costruito secondo i canoni classici della
Commedia dell’Arte. Un Amore ostacolato, invocato, cercato,
nascosto e rivelato, ma soprattutto un Amore universale,
capace di travalicare i confini del mondo.

Una coppia di innamorati, Isabella e Leandro, costretti dalla
sorte a dividersi, si ritrovano dieci anni dopo in Venezia
pronti a cercarsi e innamorarsi nuovamente. Allo stesso tempo
il geloso Arlecchino corteggia la servetta Romanella, pronto
ad infuriarsi al primo sospetto di infedeltà.
Lo spettacolo è pensato per un pubblico universale, recitato
con varietà di lingue e dialetti, arricchito dall’uso delle
maschere, dei travestimenti, dei duelli, dei canti, delle
musiche e delle pantomime.

Biglietto intero € 14 – ridotto € 12

info e prenotazioni tel. 3453146797 – 04321740499

info@anathemateatro.com

MALACARNE     La     ballata
dell’Amore e del Potere dal
27 nov. presso l’Auditorium
comunale di Reana del Rojale
(Ud)
Sabato 27 novembre alle ore 20.45 presso l’Auditorium comunale
di Reana del Rojale (Ud)
e
Venerdì 3 dicembre alle ore 20.45 presso il Teatro Luigi Bon
di Colugna di Tavagnacco (Ud)
Una storia di miti, divertente e poetica allo stesso tempo,
che vede intrecciarsi
tra loro due vicende: la spasmodica ricerca di un leggendario
tesoro nascosto
e un amore proibito nato sotto cattiva stella. Assisteremo
così allo scontro tra
la forza più vitale e quella più disgregante del mondo:
l’Amore e il Potere.
È il 1420, il Patriarcato di Aquileia è sconfitto dai soldati
veneziani guidati dal
Capitano Tristano Sorestan, mercenario al soldo della
Serenissima. Così i
contadini friulani si ritrovano ad essere sotàns, sottomessi.
Tra questi è
Malacarne che, per non abbandonare la propria terra e
riscattarsi, accetta di
diventare servitore di Pantalone, mercante veneziano
finanziatore
dell’impresa. Questi brama il leggendario puteum aureo e
perciò incarica il
friulano assieme al turco Karagoz di trovare il tesoro.
Accecato dalla brama di
potere e denaro, baratta la giovane figlia Bora in cambio
della supremazia
mercantile sui territori conquistati. Ma la ragazza, aiutata
dalla balia, sfugge
alle grinfie del padre padrone, andando incontro ad un amore
inaspettato…

LA COMPAGNIA BRAT :

BRAT è una compagnia teatrale professionale fondata nel 2015
in Friuli
Venezia Giulia.
Si dedica alla promozione e diffusione del teatro attraverso
la produzione di
spettacoli, maschere, burattini e attraverso la formazione e
la ricerca, attività
che si integrano fra loro, legate da un’idea comune: un teatro
popolare, inteso
come specchio critico della realtà, come fatto culturale e
come mezzo per
valorizzare l’essere umano. Un teatro che ha radici nel rito e
nella festa,
basato sulla condivisione e sul dialogo costante con il
pubblico, e sul concetto
di artigianato artistico in cui arte e mestiere si incontrano

“ARSENICO E VECCHI MERLETTI”
IN SCENA IL 23 E 24 NOVEMBRE
AL TEATRO NUOVO
Una commedia “al veleno” (è proprio il caso di dirlo!),
un’intrigante pozione di divertimento, ironia e suspense:
debutta al Teatro Nuovo Giovanni da Udine martedì 23 novembre
2021, con inizio alle ore 20.45 (replica mercoledì 24
novembre con medesimo orario), Arsenico e vecchi merletti,
capolavoro di Joseph Kesserling. Sul palcoscenico, dirette
da Geppy Gleijeses, due grandi interpreti della scena
italiana, Anna Maria Guarnieri e Marilù Prati, daranno vita
alle due deliziose sorelle Abby e Marta, docili affittacamere
per necessità. Fin qui nulla di strano, se non fosse che le
canute signore aiutano gli ignari inquilini a lasciare la vita
con il sorriso sulle labbra, complice un micidiale vino di
sambuco corretto al veleno…

Scritta nel 1939, Arsenico e vecchi merletti mosse i suoi
primi passi sulla scena a Broadway, con l’attore forse più
noto del mondo horror, Boris Karloff. Il successo planetario
arriva però con la prima versione cinematografica del 1944
diretta da Frank Capra – e un impeccabile Cary Grant – e
ancora, nel 1945, l’arrivo nei teatri italiani con la regia di
Ettore Giannini e la traduzione di Masolino D’Amico. Si arriva
al 1992, quando Mario Monicelli scelse di firmare la sua prima
regia teatrale con questa commedia, e al nuovo allestimento
di Gitiesse Artisti Riuniti che vedremo in scena al Teatro
Nuovo Giovanni da Udine, liberamente ispirato proprio al
lavoro del grande regista toscano.

“È difficile catalogare, inserire in un genere Arsenico e
vecchi merletti – spiega Geppy Gleijeses nelle note di regia -
. Non è una farsa macabra, né una satira del giallo.
Appartiene certamente a una tipologia di commedia da noi poco
praticata e di cui non abbiamo riscontri autorali: “il
Brillante”. Eppure, questo genere da noi quasi dimenticato ci
ha donato delle perle rare se non rarissime, come Arsenico e
vecchi merletti. Un congegno di alta precisione, una
meccanicità che si sublima nella genialità, nell’ebbrezza di
un gioco tenuto costantemente sul limite del funambolismo. Poi
potremmo fare discorsi molto più alti sul concetto qui
esasperato di eutanasia (le ziette scelgono le loro vittime
tra gli anziani abbandonati) e sarebbe del tutto lecito, ma
noi vogliamo pensare all’Arsenico che da Cary Grant in poi
abbiamo conosciuto, a quella commedia che le truppe americane
adottarono come antidoto alla paura della morte nella seconda
guerra mondiale. Nel 1992, da una delle migliaia di stanze
d’albergo in cui ho soggiornato in una delle mie tante
tournée, ebbi la sfacciataggine di telefonare a Mario
Monicelli per proporgli la regia di Arsenico e vecchi
merletti. Mi disse subito di sì, senza esitazioni. Era la sua
prima vera regia teatrale e fu l’inizio di un grande
sodalizio. Lo spettacolo fu uno straordinario successo. E a
Mario voglio dedicare questa nostra impresa”.     In scena,
accanto ad Anna Maria Guarnieri e Marilù Prati,
troveremo Maria Alberta Navello, Mimmo Mignemi, Paolo
Romano,     Luigi    Tabita,    Tarcisio     Branca,     Bruno
Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini, Lorenzo
Venturini. Scene di Franco Velchi. Costumi di Chiara Donato,
musiche di Matteo D’Amico. Artigiano della luce Luigi Ascione.

Biglietteria

La biglietteria di Via Trento 4 è aperta dal martedì al sabato
(escluso festivi) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle
19.00. Sabato 20 novembre biglietteria chiusa, il 23 e 24
novembre aperta dalle ore 16.00.

Acquisti     online     su     www.teatroudine.it e
su www.vivaticket.it. Per informazioni: tel. 0432
248418; biglietteria@teatroudine.it.

Informazioni per il pubblico

In ottemperanza al decreto approvato il 22 luglio 2021, per
l’accesso in sala è richiesta la Certificazione verde
COVID-19 (Green Pass). Rimangono inoltre obbligatori l’uso
della mascherina (ffp2 o chirurgica) e il rilevamento della
temperatura corporea tramite termoscanner all’ingresso, nonché
il divieto di creare assembramenti.

NUOVO TEATRO COMUNALE DI
GRADISCA D’ISONZO ‘Il teatro
comico’ di Goldoni apre in
prima regionale la stagione
Si alza il sipario sulla      stagione artistica ideata da
ArtistiAssociati del Nuovo Teatro Comunale di Gradisca
d’Isonzo, lunedì 22 novembre, alle 21, in prima regionale, con
un testo meraviglioso di Carlo Goldoni, ‘Il Teatro Comico’,
adattato da Eugenio Allegri che ne cura anche la regia, con
Giulio Scarpati e Grazia Capraro, Aristide Genovese, Vassilij
Mangheras, Manuela Massimi, Solimano Pontarollo, Irene
Silvestri, Roberto Vandelli, Anna Zago. Un progetto che vede
l’impegno dei produttori teatrali professionali veneti,
riuniti in PPTV (imprese venete di produzione che da decenni
svolgono un importante lavoro sul territorio) assieme al
Teatro Stabile Veneto in un percorso comune per la rinascita
del teatro dopo questo periodo scuro.

“Oso pensare signori miei che, in futuro, qualsiasi sorte
toccherà a questa nostra meravigliosa Venezia, a questa
straordinaria nazione italiana, anche di fronte alla più
terribile delle catastrofi, entrambe non vorranno mai
rinunciare al teatro, a comprenderne la necessità per coloro
che lo animano ma anche per coloro che ne fruiscono, per
rinnovare l’occasione che ogni artista ha di procurare ristoro
allo spirito degli uomini se mai questi dovessero smarrirlo e
a propria volta smarrirsi.” Con questa riflessione, specchio
della contemporaneità, il Goldoni del nostro Teatro Comico,
saluta la compagnia e si rivolge alla platea – si legge nella
nota di regia. Questa commedia, che nel 1750 inaugura le 16
commedie nuove scritte per l’impresario Medebach, è infatti
estremamente attuale nella sua concezione e nella sua vivace
articolazione. Esempio di teatro nel teatro, in essa affiorano
gli intenti della riforma goldoniana insieme a motivi,
stereotipi, tormenti e ambizioni della comunità teatrale di
ogni tempo. Il Teatro Comico mette in scena una compagnia
impegnata nelle prove di uno spettacolo, e mentre si prova, si
riflette, si ricerca, ci si accapiglia e ci si ama, si fa
fatica e ci si diverte. Perché quell’atto delicato e complesso
che è lo spettacolo teatrale, seppur attraverso la sua genesi
controversa e laboriosa, resta pur sempre atto semplicemente e
immancabilmente gioioso! Atto d’amore, necessario alle
comunità, ieri come oggi.
SIMONE CRISTICCHI per Dante
Alighieri: a Pordenone e
Udine presenta dal vivo il
nuovo spettacolo “Paradiso –
Dalle Tenebre alla Luce”
 VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2021 (inizio ore 21:00) – PORDENONE, Teatro
             Verdi – 4° Memorial Beniamino Gavasso

  DOMENICA 28 NOVEMBRE 2021 (inizio ore 18:00) – UDINE, Teatro
                   Nuovo Giovanni da Udine

 BIGLIETTI IN VENDITA ONLINE SU VIVATICKET.IT E NELLE BIGLIETTERIE DEI
                                TEATRI

Dopo i recenti successi ottenuti al fianco di Kurt Elling,
Remo Anzovino, Mario Brunello e Ton Koopman, l’Orchestra
Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis e il Coro FVG si
preparano ad andare in scena assieme all’eclettico cantautore,
attore, scrittore Simone Cristicchi, per un doppio atteso
appuntamento che presenterà dal vivo il suo nuovo spettacolo
teatrale “Paradiso – Dalle tenebre alla luce”: venerdì 26
novembre (inizio ore 21:00) al Teatro Verdi di Pordenone per
il 4° Memorial Gavasso e domenica 28 novembre (inizio ore
18:00) al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

Con questa opera teatrale per voce, orchestra sinfonica e
coro, Cristicchi affronta il poema dantesco con il suo
originale, poetico punto di vista. Lo spettacolo è patrocinato
dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla
morte di Dante Alighieri e, in questi due appuntamenti, sarà
impreziosito dalla presenza di due eccellenze musicali della
regione: l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis
diretta da Valter Sivilotti e il Coro FVG diretto da Cristiano
Dell’Oste.

A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e
interpreta Paradiso. Dalle tenebre alla luce, racconto di un
viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci
potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come
fiume sotterraneo, attraversano i secoli per arrivare con
l’attualità del loro messaggio, fino a noi.

La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione
umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso
inaccessibili: elevazione ed evoluzione. Il viaggio di Dante
dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la
poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro
spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di
un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.

Simone Cristicchi con questo spettacolo, in occasione della
data di venerdì 26 novembre al Teatro Verdi di Pordenone, sarà
anche l’ospite speciale del 4° Memorial Gavasso (dopo Paolo
Fresu, Katia Ricciarelli e Remo Anzovino), evento fortemente
voluto dall’Accademia Musicale Naonis per rendere omaggio al
mai dimenticato Maestro Beniamino Gavasso, fondatore
dell’orchestra prematuramente scomparso nel 2018.

I biglietti per le due repliche sono disponibili su
www.vivaticket.it e nelle biglietterie dei rispettivi teatri.
Al Teatro Verdì di Pordenone dal lunedì al venerdì, dalle 16
alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Al
Teatro Nuovo G. da Udine dal martedì al sabato dalle 09.30
alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.

E.L.
dal     16     nov.     Sala
Assicurazioni      Generali.
TRIESTE   ROSSETTI   “PIAZZA
DEGLI    EROI”   di   Thomas
BERNHARD
Vienna, marzo 1988. Nel disegnare il suo estremo congedo dalla
vita e dal teatro, Bernhard sceglie di dare un nome e un tempo
all’ottusità brutale che vede avanzare. Ma, come sempre accade
in un’opera di fantasia, l’Austria di Bernhard è insieme un
luogo concreto e una metafora. Così come lo è la piazza che dà
nome al testo, la stessa in cui nel 1938 Hitler annunciò alla
folla acclamante l’Anschluss, l’annessione dell’Austria al
destino nazista della Germania» sono le parole del regista
Roberto Andò a introdurre gli spettatori alla visione di
“Piazza degli Eroi”, spettacolo che vede coproduttore anche il
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, assieme al Teatro di
Napoli e alla Fondazione Teatro della Toscana.

“Piazza degli Eroi” di Thomas Bernhard, diretto da Roberto
Andò è in scena alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama
Rossetti dal 16 al 21 novembre, interpretato da un cast di
primo livello a partire da Renato Carpentieri e Imma Villa.

Testo dall’estrema durezza, spesso associato al provocatorio
testamento in cui Thomas Bernhard – che morì solo un anno più
tardi – disponeva che nel suo paese d’origine fosse vietato
pubblicare e mettere in scena qualsiasi sua opera, “Piazza
degli Eroi” porta un messaggio importante: «Se è venuto il
tempo di rappresentare in Italia “Piazza degli Eroi” –
continua infatti Roberto Andò – è proprio perché, a dispetto
della inedita precisione realistica di Bernhard, oggi per
comprendere il senso di questo testo visionario e catastrofico
non servono indicazioni di luogo e di tempo. Ognuno degli
spettatori che assisterà a una recita di “Piazza degli Eroi”,
capirà subito che l’azione si svolge in una qualsiasi piazza
da comizio, di una qualsiasi città d’Europa. L’Austria di
Bernhard (dallo scrittore intravista profeticamente nei primi
consensi per Haider), nel giro di una trentina e passa d’anni,
è ormai ovunque. La storia del professor Schuster, una mente
matematica filosofica, suicida per protesta contro l’avanzare
della barbarie antisemita, è raccontata dal drammaturgo in una
partitura a più voci, modulando una orchestrazione perfetta
dove appaiono come relitti citazioni di altri grandi testi –
tra tutti, “Il giardino dei ciliegi” di Čechov. La piazza e le
voci inneggianti che si levano a disturbare la mente sconvolta
della vedova del suicida, sono la piazza e le voci che ovunque
nell’Europa smarrita di oggi invocano l’uomo forte, “un
regista che li sprofondi definitivamente nel baratro”, come
dice lo zio Robert, il fratello del suicida, parafrasando lo
stesso Bernhard».

Attualissimo e antesignano in modo addirittura inquietante,
Thomas Bernhard chiama dunque in causa noi, il nostro tempo,
che troppo poco ha imparato dalla lezione del passato e che
attentamente dovrebbe ascoltare voci del Novecento, incisive e
pregne di saggezza e di dolore, come quella di questo autore.

Roberto Andò definisce questo testo-testamento “un unico
respiro furibondo” e lo affida a Renato Carpentieri un attore
che percepisce geniale, intellettuale e complice. Ma l’intero
cast – a partire da Imma Villa – appare in scena come un
assieme privo di sbavature e perfettamente intonato.

Lo spettacolo ha vissuto un insolito debutto in televisione,
su Rai 5, dettato dalle esigenze della pandemia, ma è giunto
anche alla sua naturale dimensione dal vivo, inaugurando con
successo la stagione del Teatro di Napoli e avviando una ricca
tournée nazionale che lo porta ora al Politeama Rossetti.

Lo spettacolo replica alla Sala Assicurazioni Generali alle
ore 20.30 dal 16 al 20 novembre e domenica 21 novembre alle
ore 16. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di
rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri
consueti punti vendita, o via internet sul sito
www.ilrossetti.it. L’ingresso in sala sarà consentito solo ai
titolari di certificazione “Green Pass”. Informazioni anche al
numero del Teatro 040.3593511.

Da oggi le conferme per gli
abbonamenti agli spettacoli
2022. Arriva Ingrassia con il
musical La piccola bottega
degli orrori
Prende il via oggi, lunedì 15 novembre, una nuova fase di
affiliazione alla stagione artistica 2021/2022 del Teatro
Verdi di Gorizia. Si passa infatti agli abbonamenti per gli
spettacoli del 2022: fino a sabato 27 novembre gli abbonati
della Stagione 2019/2020 potranno confermare gli abbonamenti
di Prosa, Musica e balletto, Eventi, Fedeltà 2 e 3, Off Box.
Proseguirà inoltre la vendita dei biglietti per gli spettacoli
del 2021. Sia la biglietteria di via Garibaldi 2/a (tel.
0481-383601) che il botteghino di corso Italia (tel.
0481-383602) saranno aperti dal lunedì al sabato dalle 10 alle
13 e dalle 15 alle 19. La vendita dei tagliandi per gli stessi
sei spettacoli è attiva anche sul circuito Vivaticket. Sempre
da oggi e fino a giovedì 18 novembre è possibile richiedere in
Botteghino il rimborso dei biglietti acquistati per Arsenico e
vecchi merletti, spettacolo sospeso dopo l’infortunio a
Rosalina Neri, una delle protagoniste. L’inconveniente ha
fatto slittare l’inaugurazione della stagione artistica
2021/2022 a martedì 23 novembre alle 20.45 con l’appuntamento
della sezione di Musica e balletto Bolero Gershwin Suite,
Produzione MM Contemporary Dance Company, compagnia di danza
contemporanea fondata nel 1999 a Reggio Emilia diretta da
Michele Merola.

Al Verdi il musical La piccola bottega degli orrori

Cambio nella sezione Eventi: il musical Flashdance è infatto
stato sostituito con La piccola bottega degli orrori, che
andrà in scena giovedì 31 marzo alle 20.45. Dopo 12 anni lo
spettacolo torna nei teatri italiani in una versione 2.0,
grazie ad Alessandro Longobardi per Viola Produzioni in
coproduzione con OTI – Officine del Teatro Italiano e con
Bottega Teatro Marche. E dopo 30 anni esatti Giampiero
Ingrassia torna a interpretare il ruolo di Seymur nel musical
che ha segnato nel 1989 il suo debutto in un genere che negli
anni lo ha visto con successo protagonista di grandi titoli
internazionali. In scena con lui Fabio Canino, già attore di
esperienza nel teatro di prosa, che ha affrontato con grande
entusiasmo per la prima volta il musical, interpretando il
ruolo di Mushnik. Ad affiancarli nel ruolo di Audrey
l’esplosiva Belia Martin, dopo lo straordinario successo di
Sister Act prodotto da Alessandro Longobardi. Questa quarta
edizione italiana, riadattata e diretta da PIERO DI BLASIO,
vede nel ruolo della pianta Audrey II VEKMA K, Drag Singer
internazionale. A completare il cast EMILIANO GEPPETTI nel
ruolo di Orin il dentista, tre coriste sempre in scena e
l’ensemble composto da 4 performer.

Siamo a New York negli anni ’60: Seymour Krelborn lavora nel
negozio di fiori del signor Mushnick insieme ad Audrey. Quando
Mushnik decide di chiudere il negozio per la poca clientela
Audrey gli consiglia di esporre la strana piantina presa in un
negozio cinese durante un’eclissi, soprannominata “Audrey 2”.
Esposta in vetrina la pianta attira nuovi clienti, ma inizia a
morire proprio quando gli affari del negozio migliorano.
Seymour prova di tutto per farla star meglio, finché
tagliandosi accidentalmente un dito scopre che si nutre
esclusivamente di sangue umano per vivere e crescere. Una
notte, non appena Seymour chiude il negozio, Audrey 2, sempre
più grande, inizia a parlare chiedendogli di ricevere più
sangue, ma Seymour non è più in grado darle il proprio. Allora
la pianta gli propone di uccidere la gente per nutrirla,
promettendogli che in cambio lo farà diventare ricco e famoso.
Inizialmente Seymour rifiuta l’orribile proposta, ma quando
vede Audrey che viene maltrattata dal fidanzato, il sadico
dentista Scrivello, cambia idea e decide di sacrificarlo. Da
quel momento gli eventi sfuggono di mano al povero Seymour in
un susseguirsi di omicidi e risate, fino ad arrivare ad un
finale inaspettato e “diverso”.

Le altre fasi della campagna abbonamenti

Da lunedì 29 novembre a mercoledì 1 dicembre gli abbonati
delle stagioni 2019/2020 e 2020/2021 potranno richiedere di
cambiare posto. In questa fase anche gli abbonati a Eventi
Smile, Eventi Arte, Eventi Musical Family Show, Eventi
International Ballet, 3Stelle e Young delle Stagioni
2019/2020 e 2020/2021 potranno acquistare una nuova tipologia
di abbonamento, ovviamente secondo le disponibilità di posti.

I nuovi abbonamenti potranno essere sottoscritti da sabato 4
dicembre.

I biglietti singoli per gli spettacoli del 2022 saranno invece
in vendita da lunedì 13 dicembre. Da martedì 14 sarà attiva
anche la vendita sul circuito Vivaticket.

I carnet saranno in vendita da lunedì 3 gennaio 2022.

Nelle giornate di svolgimento degli spettacoli i biglietti
saranno acquistabili in botteghino dalle 20 fino a inizio
spettacolo.
Il  Sogno   di  Shakespeare
riletto da Jurij Ferrini
CASARSA   DELLA  DELIZIA   –
Teatro PP Pasolinì 17 nov.
Casarsa della Delizia – Dopo il debutto estivo nella 55a
edizione del prestigioso Festival di Borgio Verezzi, arriva
anche nel Circuito ERT per una sola data il Sogno di una notte
di mezza estate di William Shakespeare nell’adattamento della
compagnia Progetto U.R.T. di Jurij Ferrini. La commedia più
rappresentata del Bardo sarà ospite mercoledì 17 novembre alle
20.45 del Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia
e avrà per protaginisti gli attori della compagnia: Paolo
Arlenghi, Jurij Ferrini, Maria Rita Lo Destro, Agnese Mercati,
Chiara Mercurio, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Michele
Puleio e Rebecca Rossetti.

William Shakespeare nel Sogno ha creato una commedia
fantastica e tenebrosa che intreccia le vicende di due coppie
che per amore – e opponendosi alla legge – fuggono dalla
propria città, si inseguono e si perdono in un bosco, regno di
maghi, fate e dispettosi spiriti. In quello stesso bosco, con
amore e dedizione, una sgangherata compagnia di artigiani
allestisce un improbabile dramma da rappresentare davanti alle
autorità della città.

Cosa può raccontarci oggi questa splendida favola scritta alla
fine del Cinquecento? “Mi pare che il perno centrale di una
lettura moderna – spiega Jurij Ferrnini – sia il mistero della
tempesta biologica dell’innamoramento, ma il rapporto di
questo testo con la biologia non finisce con la tempesta
biochimica dell’amore; i continui litigi tra Oberon e Titania
stanno mettendo in serio pericolo il clima del pianeta, con
conseguenti catastrofi a noi molto familiari: esondazioni di
fiumi, carestie e pestilenze. Il Sogno è un testo di giovani
che parla ai giovani; giovani nel pieno delle loro tempeste
ormonali; penso che mai Shakespeare avrebbe immaginato che
giovani di altre epoche, successive alla sua, così lontane nel
tempo, si sarebbero messi a marciare non per una guerra, ma
per cercare di rimettere in equilibrio la natura”.

L’attività della compagnia Progetto U.R.T. (un acronimo che
sta per Unità di Ricerca Teatrale) procede da sempre su un
doppio binario: da una parte la produzione di spettacoli che
rispondono ai richiami della più raffinata scena
contemporanea, dall’altra la produzione di opere classiche.
Questi due filoni s’intrecciano fondando la propria radice
comune nella sensibilità e nel lavoro di ricerca attoriale con
cui vengono messi in scena.

Info e prevendite in Biblioteca (0434 873981) e la sera dello
spettacolo dalle 19.30 in Teatro. Maggiori informazioni al
sito www.ertfvg.it.

Il 12 e 13 novembre “OBLIVION
RHAPSODY” in cartellone al
Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia
Il 12 e 13 novembre gli Oblivion inaugurano il nuovo
cartellone dedicato al “Teatro Brillante” del Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia. In scena al
Politeama Rossetti “Oblivion Rhapsody” spettacolo
che celebra il traguardo dei 10 anni di tournée
raggiunto dal gruppo. Nello show anche l’inedito
“History of Rock”: itinerario in 6 minuti attraverso
50 miti del rock e 53 celebri hit”.

Agli Oblivion, da sempre beniamini del pubblico del Teatro Stabile del
Friuli Venezia Giulia, va il compito di inaugurare – venerdì 12
novembre, con replica sabato 13 – il cartellone dedicato al “Teatro
Brillante”, una novità della Stagione 2021-2022.

«Gli Oblivion sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque
continenti della parodia, i cinque gradi di separazione fra i Queen e
Gianni Morandi. Li hanno definiti “atomizzatori di repertori musicali,
pusher di pillole caricaturali” ma anche “meravigliosamente superflui,
come le Piramidi”» si legge nella presentazione del gruppo «Gli
Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono uno Spotify vivente
che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti
prima. Un OGM che spazia tra genio e follia, giocoleria e cabaret,
intrattenimento leggero e profonda demenzialità».

Gli Oblivion sono tutto questo, in tournée sui palcoscenici italiani,
da 10 anni: un traguardo importante, che Graziana Borciani, Davide
Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli hanno
scelto di celebrare a modo loro, con uno show intitolato “Oblivion
Rhapsody”.

“Oblivion Rhapsody” è la summa dell’universo Oblivion come non si è
mai visto né sentito prima d’ora. Questo promettono i cinque
straordinari    artisti     che   autodefinendosi   ironicamente   “rigorosi
cialtroni in piena crisi di mezza età” raccontano di aver condensato
nello spettacolo una vera e propria sfida a sé stessi, con un’inedita
e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Cinque voci,
una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti
e ricomposti a prendere nuova vita.

Ecco   allora   che   sul    palcoscenico    del    Politeama   Rossetti   –
sapientemente diretti da Giorgio Gallione – gli Oblivion creeranno un
enorme mosaico delle loro performance più amate, passando dalle
celeberrime parodie dei classici della letteratura alla dissacrazione
delle hit musicali a colpi di humour, alle esecuzioni più rare che
magari in quest’occasione saranno riscoperte con grande gusto dal
pubblico.

Poi ci sarà qualcosa di inedito: “History of Rock”. Vi è racchiusa in
6 minuti una vera e propria rapsodia che fonde 50 interpreti immortali
e 53 famosissime hit a partire dal 1955 con “Rock around the clock”
per giungere ai Sex Pistols, The Doors, Jimi Hendrix e tantissimi
altri. Gli Oblivion ce li restituiranno utilizzando unicamente le loro
voci, anche per riprodurre gli strumenti musicali: batteria, basso,
chitarra, tastiere e synth.

«Gioco, paradosso, ironia, sorriso: questo è il Comico che vedo negli
Oblivion» dice di loro il regista Gallione. «Il tutto sorretto e
condito da un talento continuamente messo in discussione e da una
professionalità feroce. Rivolta soprattutto “contro” sé stessi. Tutto
è libero e volatile nel loro teatro, ma nulla è affidato al caso. C’è
costantemente una architettura ferrea che sostiene i loro castelli di
carta. Così, sempre, quello che può sembrare solo uno scherzo diventa
nella realtà della scena non tanto un ingrediente digestivo o
ciecamente   spensierato,     ma   un   linguaggio   polifonico,   meticcio,
contaminato. Prezioso come una filigrana lucente ma usato come
strumento del pensiero divergente, del mondo alla rovescia.              Una
costruzione variegata e complessa di parole e musica che gode della
gioia della lingua e del pensiero, ma che si trasforma presto in
sberleffo liberatorio, sovversione del senso comune, ludica e
ragionata aggressione alla noia».

Lo spettacolo è in scena alla Sala Assicurazioni Generali alle ore
20.30 il 12 e 13 novembre. Per biglietti e prenotazioni, ci si rivolge
alla Biglietteria del Politeama Rossetti, agli altri consueti punti
vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. L’ingresso in sala
sarà consentito solo ai titolari di certificazione “Green Pass”.
Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.
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“OBLIVION RHAPSODY”

uno spettacolo di e con gli Oblivion:

Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda,
Fabio Vagnarelli

regia Giorgio Gallione

scene Lorenza Gioberti

costumi Elisabetta Menziani

luci Aldo Mantovani

produzione Agidi
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