MAROCCO Come organizzare un viaggio in Marocco? - Il nostro posto nel mondo
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MAROCCO Come organizzare un viaggio in Marocco? Documenti per viaggiare in Marocco Per noi italiani è molto semplice, l’unico documento necessario per partire per un viaggio in Marocco è il passaporto con validità residua di 6 mesi. Questo per soggiorni inferiori ai 90 giorni. Durante il volo vi verrà consegnata una carta di sbarco, o altrimenti la trovate in aeroporto prima del controllo, da compilare con alcuni dati: nome, cognome, data di nascita, numero volo, provenienza e destinazione, motivo del viaggio in Marocco. La carta va consegnata agli addetti ai controlli insieme al passaporto. Lo stesso foglio andrà compilato di nuovo al momento della partenza. Moneta La moneta ufficiale del Marocco è il Dirham. La moneta marocchina non può essere importata né esportata quindi nessuna banca in Italia ve li può cambiare prima della partenza. La soluzione è quella di prelevare ad uno sportello bancomat non appena arrivati in aeroporto o ai classici cambiavalute che però spesso applicano commissioni alte e cambi non molto favorevoli. Verificare con la banca di avere la carta sbloccata per i prelievi all’estero. Per evitare commissioni troppo alte dovreste prelevare poche volte, magari una, e somme alte, ma capisco la paura di portarsi tanti contanti dietro. Conservate le ricevute dei prelievi, vi verranno richieste al momento del cambio dirham/euro al vostro rientro. Voli per il Marocco Con Ryanair che vola in Marocco ci sono numerose ottime occasioni per accaparrarsi voli a prezzi veramente bassi. Altre compagnie low cost che collegano i nostri maggiori aeroporti con il Marocco sono EasyJet e Jetairfly Prima di prenotare i voli studiate bene il vostro itinerario in Marocco e valutate di poter atterrare in una città e ripartire da un’altra Muoversi in Marocco Sicuramente quella che lascia maggiore spazio di libertà nei movimenti è il noleggio di un’auto (con Hertz noleggiando un’auto per 2 settimane con circa €480 (assicurazione esclusa)).
In città potete muovervi anche con i petit taxi e i grand taxi. Questi ultimi percorrono tratte più lunghe e potete condividerli con altri passeggeri attendendo che siano pieni prima di partire, così da condividere la spesa. Io non sono per niente brava in questo ma voi contrattate bene sul prezzo, i taxi rispetto ai nostri standard sono veramente molto economici e se appunto siete in diversi possono essere un’ottima soluzione per fare delle gite fuori dalle città. Come vestirsi in Marocco Una gonna o un pantalone altezza ginocchio non scandalizzeranno nessuno. Se si sceglie il Marocco come meta per un viaggio lo si fa anche per scoprire una cultura diversa e dovrebbe essere sottinteso in questa volontà il rispetto di chi ci ospita. Salute In diversi mi avevano avvisato di come fosse facile ammalarsi in Marocco: diarrea, forte febbre, punture di zanzare. Per prevenire problemi di questo tipo, o almeno cercare, basta seguire qualche norma come bere esclusivamente acqua dalla bottiglia e non quella del rubinetto e sciacquare la frutta prima di mangiarla. Prima di partire ho inoltre fatto una “cura” di 20 giorni assumendo pasticche di fermenti lattici probiotici per rinforzare l’intestino. Anche se prevenire è meglio che curare, sono partita con un piccolo kit di pronto soccorso: • Imodium • spray contro le zanzare • pomata al cortisone • cerotti • disinfettante • antibiotico • Oki (questo non manca mai!) Il Marocco è pericoloso? Nelle medine di grandi città come Marrakech e Fez si può utilizzare qualche accortezza in più. Le strade sono strette, i motorini vi sfrecciano accanto, ci si scontra con le persone. Meglio tenere lo zaino davanti e se acquistate qualcosa cercate di non tirare fuori tutti i soldi insieme. Evitare di uscire la notte tardi quando in giro non c’era più nessuno Tirate dritto e dite che non avete bisogno di nessun aiuto senza dilungarvi troppo in gentilezze varie. Se vi siete persi chiedete aiuto ai negozianti.
*** Primo consiglio utile: per evitare perdite di tempo e soprattutto arrivare in tutta sicurezza (anche la sera) vi consiglio di prenotare assolutamente il servizio di transfer tra aeroporto e città che vi porta direttamente al vostro hotel Giro della città con guida privata in ITALIANO (consigliatissimo) Giro tra i souk e la medina (sempre in ITALIANO) **** Marrakech 1 – Visitare la medina di Marrakech La medina potremmo dire che rappresenta la base delle città arabe. A Marrakech è molto estesa, un dedalo di strade e vicoli stretti che talvolta lasciano spazio a piccole piazze. Nel caso di altre destinazioni vi direi che il modo migliore per visitare una città è quello di perdersi tra i suoi vicoli e scoprire angoli e sfumature di un luogo che a volte sfuggono. Non è il caso di Marrakech; qui, a mio avviso, non è conveniente questo approccio. I luoghi di interesse di Marrakech sono raggiungibili anche in maniera autonoma ma se avete intenzione di “perdervi nei vicoli” è meglio richiedere la presenza di una guida locale ufficiale. Una piccola precisazione sulle mura della medina. Noterete che sono caratterizzate da parecchi buchi; l’impalcatura utilizzata per costruire la muraglia era inserita all’interno della struttura stessa, al momento di toglierla sono rimasti questi buchi che ora hanno anche la funzione di facilitare il ricambio d’aria. Scopri la medina con questo tour consigliato. oppure anche quest’altro con guida privata in italiano. 2 – Visitare il Palazzo Bahia e le tombe saadiane Luogo di interesse di Marrakech fortemente legato agli aspetti culturali e storici della città. Appena si entra nel Palazzo Bahia sembra di catapultarsi nell’Alcazar di Siviglia. Il palazzo Bahia copre ben 8 ettari ma soltanto una piccola parte di questi sono aperti al pubblico.
Il palazzo fu costruito intorno al 1860 ed ospitava 4 mogli e 24 concubine. Decorazioni stupende con un patio centrale a cui si contrappongono spazi molto più ampi, un luogo splendido a pochi passi dal centro di Marrakech. Le tombe saadiane sono a poca distanza dal Palazzo Bahia, in questo caso non c’è molto da vedere a parte restare completamente a bocca aperta di fronte alle tombe reali. Vi assicuro che si resta davvero allibiti di fronte al lusso delle decorazioni. Sia al Palazzo Bahia che alle Tombe Saadiane il costo di ingresso è 10 dirham, quasi 1 euro. Attenzione: quando fate il ticket, richiedete sempre il tagliandino di ingresso. Spesso e volentieri non ve lo danno e questo non è un bene per il mantenimento del sito di interesse. Se non vi danno il ticket si intascano i soldi. Fonte dell’informazione che vi ho appena dato: una guida ufficiale di Marrakech. Scopri i monumenti e palazzi di Marrakech con questo tour in italiano (CLICCA QUI il tour). 3 – Ritemprarsi ai Giardini Majorelle A Marrakech, se c’è un posto dove ritornare in pace con sé stessi è sicuramente questo anche se con l’enorme quantità di selfie anonimi o foto in mille posture e con diversi tipi di inclinazioni e sfumature blu, la magia tende a svanire. I Giardini Majorelle sono un’oasi all’interno della città nuova di Marrakech; un percorso tra spiazzi d’acqua e piante di ogni tipo che si conclude nei pressi dell’edificio blu, colorato del blu majorelle che contraddistingue tutti i giardini. Una tonalità di blu particolare che sebbene sia intensa, contribuisce al rilassamento. I giardini sono relativamente recenti. Hanno poco più di cent’anni di vita. Costruiti attorno al 1900 da Jacques Majorelle e furono successivamente aperti al pubblico qualche anno dopo. Nel 1980 Pierré Bergé e Yves Saint-Lauren, dopo
la morte di Majorelle avvenuta negli anni Sessanta, acquistarono i giardini e li donarono alla città. I Giardini di Majorelle reputo siano una tappa obbligatoria da vedere a Marrakech, non sono in centro città e per raggiungerli a piedi dalla Piazza Jemaa El Fna si impiegano circa 20 minuti, in parte tra i souk della medina ed in parte sotto il sole cocente nella città nuova. Il mio consiglio è di prendere in considerazione il taxi se avete problemi con il caldo. In circa 10 minuti vi porta ai giardini ed il costo è approssimativamente intorno ai 50 dirham da contrattare. Io all’andata sono andato a piedi ed al ritorno, a causa del forte sole, ho utilizzato il taxi. Attenzione: non chiedete il passaggio ad i taxi subito fuori dai giardini perchè hanno fatto cartello e chiedono 100 dirham fino in centro. Vi consiglio di tornare sulla strada principale e fermare uno dei taxi in movimento, il prezzo sarà più basso. Il costo di ingresso ai giardini Majorelle è di 50 dirham, 70 se volete visitare anche il Museo inserito nel complesso. Consiglio: accedi ai Giardini Majorelle con il tour privato senza stress https://recyourtrip.marrakech.ticketbar.eu/en/attractions/gardens-and-ramparts-of-marrakech-tour-/ 4 Medersa Ben youssef Attenzione che per visitarla passerete attraverso i souk degli artigiani, quindi studiatevi la strada prima di perdervi tra i vicoli. La Medersa è la ex scuola coranica e si dice che sia la più grande e più bella di tutto il Marocco. E’ uno di quei luoghi in cui bisogna fermarsi e semplicemente ammirare. L’ingresso costa 20 dirham, al cambio poco meno di 2 euro. Anche in questo caso fatevi dare obbligatoriamente il ticket di ingresso.
5 – Provare l’Hammam Premetto che non ho fatto l’hammam, il caldo agostano di Marrakech era già più che sufficiente. Ma l’esperienza in un hammam è una esperienza da fare in Marocco. E’ un rituale purificatorio che è molto radicato nella tradizione musulmana e oltre a ricoprire dei momenti quotidiani è anche un punto di riferimento in alcuni momenti della vita come ad esempio nei festeggiamenti per un matrimonio. 6 – Godersi un tramonto in piazza Jemaa El Fna con la Koutoubia di sfondo Jemaa El Fna è la piazza principale di Marrakech, ci passerete più e più volte. E’ una piazza “trasformista” e sempre trafficata. La mattina ci sono determinate bancarelle, il pomeriggio altre e la sera altre ancora. La piazza cambia volto per l’ennesima volta ed appaiono un numero indefinito di ristoranti da street food. Questo termine non è propriamente indicato, le bancarelle dei ristoranti sono pressoché identiche, fanno tutte lo stesso cibo e tutte hanno il proprio territorio oltre il quale non possono importunare dei possibili clienti di passaggio. Jemaa El Fna è famosa per il suo indiscusso fascino che si può ammirare da una delle numerose terrazze dei bar adiacenti la piazza. Attenzione, non ce n’è solo uno, praticamente quasi tutti i bar sul perimetro della piazza hanno una terrazza panoramica. Quella più famosa e più fotografata è indubbiamente quella del “Le Gran Balcon du Café Glacier” dalla quale si può vedere il tramonto e la Koutoubia che vigila sull’intera città. La piazza è un continuo fremito, turisti e commercianti si fondono nella grande folla, la musica degli incantatori di serpenti accompagna il sole calante. Marrakech e la sua piazza cambiano, le luci le danno un tocco di magico che puoi percepire solo dall’alto di una terrazza nel silenzio tra un sorso e l’altro di un buon tè alla menta.
La piazza di Marrakech è l’icona stessa della città ma attenzione a non lasciarvi travolgere e ammaliare. La “fregatura” è sempre dietro l’angolo. Non fatevi coinvolgere dagli incantatori di serpenti o dalle donne che fanno tatuaggi all’hennè, non fatevi incuriosire dalla scimmietta che vorrà avvicinarsi a voi. Tutto bello e curioso, ma ogni medaglia ha una doppia faccia, tutto ha un costo e così, dopo che la scimmietta vi avrà dolcemente salutato, meno dolcemente vi arriverà la richiesta economica. Ad ogni modo, siatene consapevoli. L’altezza è la “via della salvezza”, volete ammirare piazza Jemaa El Fna? Dall’alto delle terrazze è la soluzione migliore, potrete ammirare anche il tramonto. Marrakech con i colori del tramonto e la Koutoubia sullo sfondo da’ il meglio di sé ed ammalia con il suo fascino. 7 – Visitare i Souk I souk rappresentano l’anima di Marrakech, il luogo dove si sviluppa la vita commerciale ed artigianale della città. Un dedalo di vicoli più o meno grandi con negozi a destra ed a sinistra. C’è chi vende bigiotteria, chi scarpe, chi occhiali, chi cibo, chi lampade, chi oggetti mai visti…nei souk di Marrakech potrete trovare di tutto. Girare nei souk e fare acquisti tra motorini che ti sfrecciano a dieci centimetri e muli a cui devi dar strada, è una delle attività che non potrete perdere a Marrakech. Anche i souk sono affascinanti e lo sono ancor di più nella zona della botteghe artigiane dove vengono lavorati tutti i prodotti. Dalla zona del ferro, a quella del legno, vedere gli artigiani all’opera è un piacere. Il problema è che difficilmente riuscirete a soffermarvi per più di qualche secondo. In poco tempo qualcuno vi solleciterà chiedendo se avete bisogno di informazioni, qualcuno vi chiederà che cosa volete comprare, qualcun altro vi dirà che siete simili a dei marocchini e cercherà di entrare in empatia con voi per poi riuscire a farsi dare fiducia. Insomma, tutto assai bello, se solo fosse possibile goderselo.
Cose da vedere a Marrakech Piazza Djemaa el Fna La piazza principale di Marrakech è un piccolo microcosmo dove si può vedere e fare di tutto. La piazza in sé non ha niente di particolarmente bello, gli edifici squadrati che la circondano si assomigliano un po’ tutti e non sono valorizzati. Nonostante questo, l’enorme piazza entra al primo posto nella classifica di cosa c’è da vedere a Marrakech perché qui si viene per lasciarsi travolgere dalla confusione e dalla gente. Potete guardare gli incantatori di serpenti, vedere povere scimmiette tutte agghindate farsi foto con i turisti, potete farvi un tatuaggio all’henné, ma soprattutto mangiare. Sull’ora del tramonto infatti la piazza si riempie di bancarelle che vendono cibo e arrostiscono carne e pesce o potete rinfrescarvi anche con una spremuta d’arancia. Salite su una delle numerose terrazze dei locali che circondano la piazza per capire fino in fondo cosa si scatena in questo luogo ogni sera. Stare nella piazza Djemaa El Fna di Marrakech alla sera è una vera e propria esperienza da non perdere. Madrasa Ben Youssef Altro punto d’interesse da vedere a Marrakech è l’antica scuola coranica della città. Fondata nel XIV secolo insieme alla vicina moschea, il complesso che possiamo vedere noi oggi risale circa alla metà del ‘500. Il centro della Madrasa è un grande cortile con la vasca per le abluzioni, importante rito per i musulmani da svolgere prima di ogni preghiera. Attorno al cortile, decorato con bellissimi stucchi, intarsi e colorati zellij, si aprono 132 celle dove venivano ospitati gli studenti e che possono essere visitate salendo al piano superiore. All’epoca, la Madrasa Ben Youssef di Marrakech era una delle più grandi scuole coraniche di tutto il Nord Africa e poteva ospitare circa 900 studenti. L’ingresso per visitare la scuola costa circa €2. Palazzo Bahia Vicino al quartiere ebraico della Mellah si trova questo imponente e lussureggiante palazzo che è stato completato solo ad inizio ‘900. Costruito su circa 8 ettari di terreno, il palazzo non ha una forma regolare in quanto è stato piano piano ingrandito con l’aggiunta di stanze senza badare tanto alla logica. Le stanze ormai spoglie di qualsiasi arredamento, ma finemente decorate, si snodano intorno a grandiosi cortili pieni di piante, fiori, fontane e motivi colorati. L’ingresso al palazzo costa all’incirca €1 e inserirlo tra le cose da vedere a Marrakech è d’obbligo anche solo per il grande e bianco cortile principale.
Moschea Koutoubia e i giardini Cosa c’è da vedere a Marrakech se non almeno una moschea? Come saprete, per i non musulmani non è possibile visitare una moschea ma potrete sempre sbirciare dentro una volta che ci passate davanti o ammirarle dall’esterno nella loro maestosità. La Moschea Koutoubia di Marrakech si trova alla fine del viale che parte dalla Piazza Djemaa El Fna e vi sarà impossibile non vederla a causa del suo minareto che domina la città. Adiacenti alla moschea ci sono dei giardini dove potervi rinfrescare all’ombra dopo una lunga passeggiata, in compagnia di persone locali, bambini e giovani coppie alla ricerca di un po’ di intimità. Ah e non mancheranno ragazzini che sottovoce vi domanderanno: “hashish!?”. Ma vabbè Giardini Majorelle Tra le cose da vedere a Marrakech, fuori dalla medina, ci sono i Giardini Majorelle nati nel 1931 per volere del pittore francese Jacques Majorelle che decise di abbellire così la sua nuova residenza in stile moresco. Il colore che domina all’interno di questo piccolo parco è un blu abbagliante e splendente insieme al verde delle numerose piante che qui si trovano. Si tratta di un vero e proprio giardino botanico con cactus, banani, aloe, palme e bambù. Anche dal lato faunistico Majorelle non si faceva mancare niente; ad accogliervi ci penseranno i cinguettii e i canti del bulbul, di merli, passeri, pettirosso, cinciallegre e tante altre specie di uccelli più rari. I giardini furono abbandonati con il tempo e vennero riscoperti da Yves Saint Laurent che li comprò nel 1980 e li restaurò. Il risultato è un angolo lussureggiante e un po’ finto, perfetto per qualche foto diversa.
Spostamento verso Fez con sosta ad Ifrane Giorno di viaggio. In ogni on the road che si rispetti c’è quel giorno dove si dedica un’intera giornata ad un trasferimento. Ecco, questo è il giorno. Siamo partiti da Merzouga ed arrivati a Fez nel tardo pomeriggio. Nulla di trascendentale in quanto a chilometri, il problema sono le strade. In molti punti bisogna valicare le montagne, le curve non mancano…ecco perchè ci si impiega così tanto. Il paesaggio è la nota positiva, dal deserto al verde di Ifrane, dal traffico inesistente al caos più totale di Fes. Un viaggio in Marocco vi ho detto che regala continuamente sensazioni contrastanti. Fatto sta che si arriva (e sono arrivato) a Fes parecchio stanchi. Gli ultimi km che portano a Fes sono impegnativi e cercare parcheggio è un’impresa impossibile. • Merzouga -> Ifrane: 399 km – 5 ore e 50 minuti • Ifrane -> Fes: 70 km – 1 ora e 15 minuti Visita di Fes e full immersion nella sua medina La medina di Fes è molto bella ma necessita di una guida per capirla e per evitare di perdersi. A Fes il fai da te lo sconsiglio, io mi sono affidato ad una persona competente che in 4 ore mi ha fatto scoprire i segreti di questa città. Da leggere: Fez in Marocco: tra i vicoli di una medina labirintica
Spostamento a Chefchaouen Sembrano vicine ma Fes e Chefchaouen distano 3 ore di viaggio tra chilometri e chilometri di campi utilizzati per produrre fieno. Alla fine…il blu, anzi direi l’azzurro, di Chefchaouen si nota a distanza. 12° Giorno: Spostamento a Tangeri Con molta calma mi sono diretto a Tangeri per la riconsegna dell’auto. La mia idea, se non avessi sbagliato strada, era quella di visitare Assilah sulla costa ovest del Marocco. Purtroppo non ci sono riuscito ed il mio viaggio in Marocco on the road è terminato con il giro della circonvallazione di Tangeri. Non chiedetemi se rifarei la circonvallazione di Tangeri in macchina…la risposta è NO! Piuttosto la allungo di 50 km. A parte gli scherzi, evitate di passare nei pressi di Tangeri in macchina perchè è molto trafficata ed è complicato per un guidatore abituato a dare le dovute precedenze. • Chefchaouen -> Tangeri:129 km – 2 ore e 20 minuti • Fes -> Chefchaouen: 202 km – 3 ore e 30 minuti Attrazioni molto famose: Gole del Dades o le Cascate di Ouzoud. Qui di seguito le più famose località del Marocco suddivise per tipologia: città: Marrakech, Casablanca, Fès, Meknès, Tangeri, Chefchaouen paesi e villaggi: Taroudannt, Tafraoute, Moulay Idriss località balneari: Agadir, Essaouira, Oualidia, Tangeri deserto: Erg Chigaga, Erg Chebbi natura e trekking: Alto Atlante, Anti Atlante, Monti del Rif, Valle del Drâa, Gole del Todra, Gole del Dades, Cascate di Ouzoud surf: Taghazout, Sidi Kaouki, Tamraght, Mirleft
Itinerario classico del Marocco L’itinerario classico del Marocco, quello seguito dalla maggior parte dei turisti, si svolge tutto nella parte centro-nord del paese e permette di concentrare in un’unica vacanza i luoghi più affascinanti: città imperiali, montagne e gole, deserto. Vi serviranno 10-14 giorni, a seconda del ritmo a cui volete viaggiare e del numero di tappe che volete inserire nell’itinerario. Iniziate da Marrakech, stupenda città ricchissima di palazzi, moschee, musei e giardini dove potrete fare acquisti nel labirintico souq e assistere a spettacoli all’aperto nella suggestiva piazza Jemaa El Fnaa. Partite poi verso Merzouga, dove iniziano i tour nel deserto fino a Erg Chebbi; lungo il percorso fermatevi a Aït Banhaddou per ammirare una fiabesca kasbah e alle Gole del Todra per paesaggi mozzafiato. Dopo il tour nel deserto riprendete l’auto e scegliete se visitare Fès o Meknès, entrambe con una splendida medina, dopodiché spostatevi a ovest e fermatevi a Casablanca per conoscere il volto moderno del Marocco. A seconda del tempo a vostra disposizione potete concludere qui il vostro itinerario e fare ritorno a Marrakech oppure proseguire verso sud per un’ultima tappa a Essaouira, graziosa cittadina di mare famosa per i suoi ristorantini all’aperto di pesce alla griglia.
Itinerario mare e cultura in Marocco Il Marocco sta emergendo come nuova destinazione per vacanze di mare: grossi investimenti hanno portato allo sviluppo di moderne infrastrutture turistiche, ma in molte cittadine è ancora possibile vivere un’atmosfera d’altri tempi. Un itinerario di 14-20 giorni lungo la costa atlantica vi consente di godere di spettacolari scogliere, lunghi arenili sabbiosi, caratteristici villaggi di pescatori e località alla moda. Il modo migliore per esplorare la costa è partire da Tangeri, città di mare dai vivaci fermenti culturali, e scendere verso sud. A seconda del tempo a vostra disposizione potete scegliere il numero di tappe del vostro itinerario mare e cultura. Asilah, un’affascinante cittadina di case bianche; Casablanca, moderna città d’affari con una splendida moschea visitabile anche da chi non è musulmano; Oualidia, località balneare alla moda con una splendida baia a mezzaluna; Essaouira; graziosa città di mare già consigliata nell’itinerario classico per le sue specialità di pesce; Agadir, la località di mare più nota del Marocco, con un’ampia scelta di hotel e spiagge private perfette per chi vuole maggiore privacy; Taghzaout: tranquilla cittadina ideale per chi ama fare surf; Sidi Ifni: remota località nel sud del paese con magnifici edifici art decò, testimonianza degli anni di dominazione spagnola. Itinerario città imperiali Se siete interessati più all’arte e alla cultura che ai splendidi paesaggi del Marocco l’itinerario adatto a voi è il tour delle città imperiali. È un itinerario circolare che in una settimana vi permette di visitare le quattro città che furono residenza dei Sovrani del Regno del Marocco: Marrakech, Fès, Meknès e Rabat. È un itinerario da mille e una notte, consigliato a chi ama architettura e storia e a chi vuol fare il pieno di suggestione. Vi attendono labirintiche medine, sontuosi palazzi di sultani, moschee finemente decorate e mille altre meraviglie.
***Orari di apertura Il Marocco segue la settimana lavorativa occidentale, quindi da lunedì a venerdì, ma molti negozi sono aperti anche durante il weekend. L’orario di apertura dei negozi marocchini in genere va dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 20:00, con una pausa pranzo più lunga il venerdì (giorno di preghiera). Nei ristoranti è possibile mangiare dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 alle 22:00; le caffetterie aprono e chiudono prima mentre i bar, soprattutto nelle grandi città, rimangono aperti fino a tardi. Uffici postali, banche e uffici pubblici sono aperti con orario continuato dalle 8:30 alle 16:30 o 18:30, ma chiudono durante il weekend. Orari di apertura durante il Ramadan: durante il Ramadan (si svolge in genere tra marzo e aprile, ma le date variano di anno in anno) tenete presente che tutti gli orari che vi abbiamo elencato qui sopra vengono sfalsati. Il ritmo del paese cambia completamente: aspettatevi di trovare negozi e uffici aperti solo tra le 10:00 e le 15.00.
Distributori di benzina: un fattore importante nell’organizzazione di un viaggio in auto in Marocco è il rifornimento di carburante. Fare benzina nelle grandi città o negli spostamenti tra una città e un’altra non è un problema, ma in zone meno popolate, come l’Alto Atlante o i paesini alle porte del deserto, i distributori di benzina sono molto scarsi o inesistenti. È quindi fortemente consigliato fare il pieno di carburante ogni volta che se ne ha la possibilità. Guidare in Marocco: Se vi spostate tra le grandi città non avrete alcun problema perché le autostrade sono moderne e funzionali. Le cose cambiano nelle zone di montagna, avvicinandosi al deserto o nei paesini del sud: il manto stradale non è sempre in buone condizioni e potrebbe capitarvi di percorrere alcuni tratti sterrati; l’illuminazione è scarsa; passaggio di animali. Inoltre, alcune strade di montagna sono ripide e con tornanti. Per tutti questi motivi se ci si allontana dalle città è bene guidare con prudenza, ad una velocità moderata.*** Marocco itinerario: 1°-2°-3° giorno: Marrakech 4° giorno: Ourzazate 5° giorno: Ouarzazate – Merzouga 6° giorno: Merzouga deserto 7° giorno: Merzouga deserto – Merzouga villaggio 8° giorno: Fez 9° giorno: Chefchaouen 10° giorno: Chefchaouen – Fez 11° giorno: Meknes (volo da Fez)
Escursione nel deserto del Marocco: Erg Chebbi Deserto Marocco: Erg Chebbi o Erg Chigaga? Volendo visitare il deserto del Marocco si hanno due opzioni: Erg Chigaga (a sud di Zagora) e Erg Chebbi (a Merzouga). Il primo è più selvaggio e anche più difficile da raggiungere, il secondo può essere raggiunto autonomamente anche con i mezzi pubblici da diverse città in quanto il villaggio di Merzouga, ultimo avamposto, si trova a due passi dalle dune. L’Erg Chigaga in Marocco sarà invece la vostra scelta se magari avete andata e ritorno su Marrakech. Escursione nel deserto del Marocco L’escursione nel deserto del Marocco, che sia a dorso di dromedario o meno, è necessario farla attraverso l’aiuto di guide locali. Solo le guide e chi ha vissuto davvero fra le dune può districarsi con facilità in questo tipo di ambiente. http://vacanzeneldeserto.com/ Consigli per un’escursione nel deserto del Marocco Se decidete di passare una notte nel deserto non porterete con voi tutto il bagaglio (che verrà lasciato in albergo), ma possibilmente solo uno zainetto con il necessario per passare la notte e poco più. Prima di partire fate comunque tutte le domande pratiche che vi vengono in mente alle vostre guide perché non tutti gli accampamenti sono uguali e dotati degli stessi servizi e comfort. C’è una doccia nel campo? L’acqua la devo portare o la fornite voi? Abbigliamento nel deserto e escursione termica Nel deserto le condizioni atmosferiche sono variabili ma l’escursione termica dal giorno alla notte è una caratteristica peculiare del deserto. Considerate, dunque, di dover affrontare giornate caldissime e notti relativamente fredde. Per questo, è consigliabile partire con il giusto equipaggiamento, scegliendo pochi indumenti, ma selezionati e specifici per un ambiente naturale così particolare. L’abbigliamento per viaggiare nel deserto deve prevedere pantaloni in tessuto tecnico, idrorepellenti, resistenti e antivento, possibilmente con le mezze gambe staccabili, e maglie traspiranti, meglio se a manica lunga per evitare fastidiose scottature. È necessario equipaggiarsi di buone scarpe da trekking che coprono fino al malleolo e di occhiali da sole a mascherina per proteggere gli occhi dalla sabbia, consigliati quelli con la gommapiuma che corre intorno alle lenti e aderisce al viso.
Per evitare i colpi di sole è sufficiente seguire il buon esempio degli abitanti del deserto e imparare a indossare lo shesh, il tipico copricapo touareg, che consiste in una lunga fascia di cotone che si avvolge attorno al capo. Infine, per una vera ed emozionante escursione nel deserto, l’abbigliamento deve prevedere anche la possibilità di trascorrervi la notte, occorre quindi aggiungere alla lista pantaloni pesanti, una felpa o un pile e una giacca a vento. Torcia, borraccia e bussola completano l’equipaggiamento, insieme a un buon sacco a pelo per proteggersi dalle brusche cadute della temperatura durante la notte. L’equipaggiamento da deserto • Scarpe da trekking; • Indumenti tecnici e traspiranti per affrontare il giorno; • Protezioni contro sabbia, vento e sole (cappelli, occhiali da sole); • Torcia, borraccia e bussola; • Il necessario per affrontare la notte (indumenti pesanti, sacco a pelo). Fes È una delle città imperiali che non può mancare nell’itinerario di un turista che compie un viaggio in Marocco. È una città dalle origini antiche la cui fondazione risale a 1200 anni fa ad opera di Idriss II, figlio del fondatore della prima dinastia imperiale del Marocco. Fes negli anni si è conquistata il titolo di “capitale morale” del Marocco ed è opinione comune che le persone nate in questa città siano particolarmente colte; in effetti molti personaggi illustri e intellettuali del paese sono nativi di Fes. Contribuisce alla fama di centro del sapere e della cultura sicuramente anche la presenza di quella che secondo alcuni studiosi sarebbe la più antica università al mondo: Kairaouine. Nonostante Fes ormai sia anche una città moderna con shopping mall e appartamenti nuovissimi, il vero cuore pulsante della città, dove si respira tradizione, storia, religione, antichi mestieri e il vero caos che contraddistingue il Marocco, è la città vecchia chiamata Fes El Bali. Camminare nella medina di Fes in Marocco significa davvero fare un viaggio nel tempo; l’aspetto di questa area infatti non è cambiato molto nel corso dell’ultimo millennio. Per comprendere la città al meglio vi consiglio di visitare i luoghi di interesse principali con una guida. La medina di Fes, infatti, è un vero e proprio labirinto che potrebbe rendere un po’ complicato un itinerario per vedere il meglio della città in poco tempo. Tortuose stradine, negozi straripanti, asini che trasportano la merce, carretti, souq caotici e animali. Visitare Fes è una vera avventura: sorprendente, affascinante, mistica.
Camminare nella medina di Fes in Marocco significa davvero fare un viaggio nel tempo; l’aspetto di questa area infatti non è cambiato molto nel corso dell’ultimo millennio. Per comprendere la città al meglio vi consiglio di visitare i luoghi di interesse principali con una guida. La medina di Fes, infatti, è un vero e proprio labirinto che potrebbe rendere un po’ complicato un itinerario per vedere il meglio della città in poco tempo. Tortuose stradine, negozi straripanti, asini che trasportano la merce, carretti, souq caotici e animali. Visitare Fes è una vera avventura: sorprendente, affascinante, mistica. Madrasa Bou Inania: dalla porta blu, percorrendo Talaa Kebira raggiungerete quella che viene considerata la più bella scuola coranica di Fes, e non solo. Costruita tra il 1350 e il 1357, dopo un imponente restauro che l’ha riportata all’antico splendore, oggi la scuola è aperta al pubblico per soli 10 dirham (circa €1). La Madrasa Bou Inania è considerata l’ultimo esempio di architettura merinide e l’unica madrasa di Fez in cui è presente il minareto. Di fronte all’ingresso troverete anche il famoso orologio ad acqua che funzionava con un misterioso meccanismo mai svelato dal suo inventore. Zawiya di Moulay Idris II: questo edificio ospita la tomba di quello che potrebbe essere Idris II, fondatore della città che governò il Marocco tra l’807 e l’828. L’accesso a quello che è un luogo di culto a tutti gli effetti è vietato ai non musulmani, ai quali è concesso solamente di affacciarsi nell’ingresso e sbirciare la sala principale. Moschea Karaouiyne: non molto distante si trova quella che era la più antica università del mondo (fondata da una rifugiata tunisina nell’859) e che oggi ospita una delle moschee più grandi di tutta l’Africa (può contenere fino a 20 mila fedeli). Purtroppo anche qui è vietato l’accesso ai non musulmani che si devono accontentare si sbirciare. Concerie Chaouwara: una delle attrazioni principali da vedere a Fes sono sicuramente questi luoghi dall’odore inconfondibile dove i cittadini lavorano la pelle. La maggioranza dei turisti generalmente si gode la vista delle vasche colorate dall’alto delle terrazze dei negozi attorno; niente però è impossibile dietro il pagamento di una mancia, anche accedere al livello delle vasche. I commessi vi forniranno anche foglie di menta per attenuare la puzza. Nonostante le concerie siano un’attrazione di grande impatto, dobbiamo ricordarci anche come questa pratica rimanga legata a scarsissime condizioni igieniche e di sicurezza che creano gravi problemi di salute ai lavoratori. Souq: in questo itinerario nel cuore della Medina vi imbatterete in numerosi souq e mercati solitamente suddivisi per tipo di prodotto. C’è Piazza Serrafine dove si trovano gli artigiani del ferro battuto; poi c’è il Souq an-Nejjarine, cioè il souq dei carpentieri; per gli appassionati di bellezza c’è il souq dell’henné dove acquistare questa tipica polvere ed altri prodotti di uso cosmetico; c’è il Funduq Kaat Smet
specializzato nella vendita di miele e smen, tipico burro acido del posto; per finire poi al Mercato R’cif dove acquistare frutta e verdura fresca. Cercare questi suq intenzionalmente, magari con l’aiuto del navigatore, non è facilissimo, ma vedrete che senza volerlo, nei vostri giri senza mete, li incrocerete. Mellah: uscendo dalla Medina, ed entrando nella zona di Nuova Fes, uno dei quartieri più interessanti che potete visitare è quello ebraico. Fondato nel corso del XIV secolo, oggi la Mellah non conta una popolazione ebraica in maggioranza, ma le abitazioni rimangono quelle di una volta con i caratteristici balconi che ormai sembrano dover cedere da un momento all’altro. Nelle vicinanze potete visitare anche il cimitero ebraico, la Sinagoga Ibn Danan e gli eleganti giardini di Bou Jeloud (Jnan Sbil). Palazzo reale: si tratta della residenza del Re quando si trova in visita a Fes. Purtroppo l’interno non è visitabile il suo interno, ma vale un passaggio per ammirare le sue imponenti porte. Il palazzo più antico del Marocco, nella sua area di 80 ettari, include vari edifici, tra i quali una moschea e una madrasa, e poi giardini e cortili. Tombe Merenidi: a nord della città si trovano queste antiche tombe ormai spoglie, ma ancora imponenti. Salire fin quassù vale la pena soprattutto per la vista dall’alto sulla città che da qui si può godere. Dintorni di Fes e gite Se trascorrete qualche giorno a Fes potete utilizzarla anche come base per gite nei dintorni o come base per partire alla volta di nuove città. Ecco alcune città che potrete raggiungere facilmente da Fes: 1. Meknès: la città imperiale si trova a circa 60km da Fes e può essere raggiunta abbastanza velocemente in treno. 2. Volubilis: nella stessa giornata potrete prendere un taxi e raggiungere queste famose rovine romane a 30km da Meknés. 3. Moulay Idriss: si tratta di un’altra tappa che solitamente viene associata a Volubilis e dove potete visitare principalmente un importante mausoleo meta di pellegrinaggi. 4. Chefchaouen: la città blu dista da Fes circa 196 km, è lontana quindi, ma solitamente è da qui che i turisti partono per visitare questo particolare paese diventato ormai molto famoso. Da Fes partono autobus giornalieri verso Chefchaouen oppure grand taxi da condividere.
La città blu del Marocco: Chefchaouen Nell’estremo nord del Marocco, sulle montagne del Rif, sorge un piccolo paesino che non riempie solo la bocca quando si cerca di pronunciare il suo nome ma che riempie anche gli occhi dell’uomo più disilluso e meno romantico che ci sia. Altro che 50, qui sono centinaia le sfumature di blu, celeste e turchese che si possono ammirare sulle pareti delle case, sulle finestre, sui vasi, sulle rifiniture, sui tavolini e le sedie fuori dai locali. Ovunque. E anche voi, un po’ come avatar, finirete per tingervi leggermente di azzurro appoggiandovi alle porte e ai muri per scattarvi qualche foto. Potremmo quasi essere in Grecia se a passeggiare nella medina non ci fossero donne velate e uomini vestiti con il tipico djellaba dal cappuccio a punta. Cosa vedere a Chefchaouen se non ogni porticina con i suoi unici dettagli, ogni angolo e vicoletto che nascondono sorprese e cortili curati. Perché Chefchaouen è blu Se Chefchaouen non vi fa pensare al Marocco ma piuttosto all’Andalusia il suo perché c’è. Fin dalla fine del 1400 infatti il paese ha ospitato profughi musulmani ed ebrei arrivati da Granada e che inevitabilmente hanno influenzato con la loro cultura la città blu del Marocco. A loro si deve l’impianto urbano e l’architettura generale del paese. Pensate inoltre che Chefchaouen è rimasta “chiusa” ai cristiani fino al 1920, anno in cui la storia della città blu si intreccia di nuovo con quella spagnola e la sua occupazione durata fino al 1956. Ma perché Chefchoauen è blu? Il tipico colore azzurro della città risale solo agli anni ’30 del secolo scorso. Il colore blu in quegli anni rimpiazza il vecchio colore verde di ispirazione musulmana. Come immaginabile ci sono diverse teorie sul perché Chefchaouen è blu e sembra non esserci una risposta sicura al 100%. Le due teorie più accreditate però sembrano essere quelle per cui la scelta venne fatta dagli ebrei ispirandosi al colore convenzionale del paradiso oppure, molto meno affascinante, quella per cui il colore blu allontanerebbe zanzare e mosche.
Come arrivare a Chefchaouen La città blu del Marocco è lontana un po’ da tutto. Forse si è scelta proprio questo posto consapevolmente, per proteggersi e perché potesse rappresentare un vero e proprio traguardo, una meta agognata e sudata, non una città come le altre alla portata di tutti. Anche se, non illudetevi, ormai è molto turistica. Al momento di organizzare un viaggio in Marocco, vi ritroverete immersi con la faccia sulla cartina rendendovi conto che arrivare a Chefchaouen è cosa un po’ lunga…ma non impossibile. Vediamo quindi come arrivare a Chefchaouen. Le città più grandi e più vicine per raggiungere la perla blu sono Tangeri e Fez ed è proprio da quest’ultima che io sono partita (dopo un’esperienza in famiglia grazie a Couchsurfing) con un autobus CTM che ha impiegato circa 4 ore per raggiungere la destinazione finale. Sono più o meno 200 i chilometri che separano Fez dalla città blu del Marocco e se quindi avete a disposizione un’auto a noleggio impiegherete un’oretta in meno, considerando anche che in autobus si fa una sosta obbligatoria di circa 15 minuti e qualche fermata intermedia. Per raggiungere Chefchaouen da Tangeri con l’autobus CTM invece impiegherete poco meno di 3 ore. Sul sito CTM trovate anche tutte le altre tratte per raggiungere Chefchaouen dalle città più lontane. Se non siete soli e quindi avete modo di condividere la bella spesa, potete arrivare a Chefchaouen da città come Fez, Tangeri o Tetouan prendendo un grand taxi. Attenzione: gli autobus ci sono all’incirca un paio di volte al giorno e cercate di comprare il biglietto almeno un giorno prima, o comunque appena potete perché i posti disponibili finiscono presto. Arrivare da Marrakech a Chefchaouen senza soste intermedie invece è impensabile. Quanti giorni a Chefchaouen Dopo che avete letto quanto si impiega di media ad arrivare a Chefchaouen dovreste desistere dall’idea di fare tutto in un giorno solo. Al limite, se proprio non ce la fate a resistere, potete farlo se partite presto presto in auto. Ma è un po’ da pazzi! Chefchaouen è piccolina, è vero, ma visti anche gli orari dei mezzi, trascorrerci una giornata intera e quindi almeno una notte è l’ideale. Per non parlare del fatto che alla sera la perla blu del Marocco si svuota e l’atmosfera che si respira è tutta un’altra.
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