Marino piena di luminarie: si accende la speranza in un momento difficile

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Marino piena di luminarie: si accende la speranza in un momento difficile
Marino piena di luminarie: si
accende la speranza in un
momento difficile

Il periodo storico che stiamo vivendo è molto complesso e
delicato, la crisi economica
dovuta all’emergenza sanitaria, in ottemperanza alle norme
decretate dai DPCM
governativi e regionali, si ripercuote in particolar modo su
tutte le Attività Produttive e
Commerciali con le quali siamo profondamente solidali.
Vista l’eccezionalità del momento, l’Amministrazione Comunale,
ha accolto le istanze
presentate nelle diverse riunioni che si sono tenute con i
Presidenti di Categoria UCM,
ACF, ACNV che hanno richiesto una riunione con l’Assessore
alle Attività Produttive,
riguardante la situazione critica del momento e di essere
Marino piena di luminarie: si accende la speranza in un momento difficile
portavoce delle volontà dei loro
associati circa l’illuminazione dei luoghi commerciali di
appartenenza.
Gli incontri avvenuti con i Rappresentanti di Categoria UCM e
ACF si sono svolti in Sede
comunale, mentre con il Rappresentante di ACNV ed una
delegazione di commercianti di
Frattocchie e Cava dei Selci, si sono svolti presso una sede
di pianura da loro indicata nel
rispetto delle distanze di sicurezza.
“L’impegno preso – dichiara l’Assessore Ada Santamaita – ha
prodotto le installazioni
delle luci natalizie in tutte le strade principali dei centri
abitati, come segno tangibile
dell’Amministrazione Comunale a favore degli Esercenti.
Sperando che questa attrattiva
favorisca la possibilità di incrementare l’economia cittadina,
al fine di valorizzare e
animare i nostri Centri commerciali, comunico che si è deciso
di anticipare le accensioni
delle luminarie: Dal 26 Novembre Marino si illumina!”
Un’iniziativa che rivendica il bisogno di non rinunciare al
calore del Natale, di non
rinunciare alle aspettative lavorative,          pur    essendo
consapevoli che la situazione potrebbe
cambiare a seguito di nuove normative sanitarie. Sicuramente
quest’anno si vivrà il
periodo festivo in modalità inedita, con un’attenzione
particolare a tutta la comunità
marinese, in segno di gioia e di speranza.
L’Amministrazione Comunale, dimostra in modo costante di
mantenere gli impegni presi,
di credere all’importanza della collaborazione con le parti e
al consolidamento dei rapporti
umani, ingredienti fondamentali per una sinergia di intenti.
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Ciampino, Diritti in Comune:
“Assestamento bilancio, un
nuovo pasticcio della Giunta
Ballico”

La coalizione Diritti in Comune fa emergere delle criticità
relative al bilancio della giunta Ballico: “Ancora una volta –
si legge in una nota di Diritti in Comune – registriamo
l’inadeguatezza, l’improvvisazione e l’inaffidabilità della
Giunta Ballico. Dopo la sentenza del Tar del Lazio di due
settimane fa, che annulla il bilancio consuntivo 2019, la
giunta guidata dalla Sindaca si presenta nuovamente in
Consiglio Comunale il 27 novembre con una proposta di delibera
di assestamento di bilancio, accoppiata con una mega
variazione di bilancio previsionale 2020-2022, che a nostro
avviso
contiene, nuovamente, pesanti vizi di legittimità nella forma
Marino piena di luminarie: si accende la speranza in un momento difficile
e nei contenuti.
Viene proposto all’assemblea consiliare di ratificare atti
della Giunta in materia di bilancio
che non possono essere ricondotti a motivi di urgenza e quindi
sono di esclusiva
competenza del Consiglio Comunale stesso. Si predispongono
piani di recupero del
disavanzo senza aver prima riapprovato il bilancio consuntivo
2019, annullato dal Tar. Un
piano di recupero finanziario dove – come avvertivamo nella
pregiudiziale al bilancio di
previsione 2020/2022 presentata la scorsa primavera – si
inseriscono nuovamente crediti
che, per una parte considerevole, non potranno essere
recuperati.
Infatti si riconosce all’Asp un credito di quasi 210mila euro
mai iscritti nel bilancio 2019, sulla
cui natura, avendo avuto difficoltà ad accedere agli atti come
garantito a un consigliere
comunale, abbiamo inviato una segnalazione in Prefettura;
quasi 900mila sono gli euro che
si dovrebbero percepire da una        società   che   risulta
ufficialmente in “amministrazione
straordinaria ” e per la quale il Comune di Ciampino non
risulta essere ammesso nell’elenco
dei creditori… ma che magicamente diventano crediti certi! E
così via, disinvoltamente,
nonostante la normativa degli Enti Locali prevede che non si
possano inserire entrate
difficilmente esigibili come entrate certe.
Tutto ciò comporta una grave distorsione dello stato delle
entrate e delle spese, quindi
dell’intero bilancio comunale. Un gran pasticcio gestionale
che aggrava lo stato del nostro
comune e aggiunge altri elementi di criticità in un momento
delicato come questo. Diritti in
Comune torna dunque a riproporre una nuova pregiudiziale,
Marino piena di luminarie: si accende la speranza in un momento difficile
analogamente a quanto già
formulato al momento della approvazione del consuntivo 2019,
respinta con superficialità ed
arroganza dalla maggioranza. Alla luce dell’ennesimo caso lo
slogan “Ciampino merita di
piu”, che ha accompagnato la campagna elettorale dell’attuale
maggioranza nel 2018, si sta
rivelando infine grottesco”.

Nemi, senza cestini stradali
i turisti sporcano il paese:
Tersigni presenta una mozione

NEMI (RM) – Pochi e molto piccoli i raccoglitori di rifiuti
non differenziati presenti a Nemi che non sono sufficienti a
raccogliere gli scarti lasciati dai tanti turisti e visitatori
che soprattutto durante i fine settimana affollano il paese
con la conseguenza di vedere riversate cartacce e quant’altro
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lungo le strade cittadine.

Una situazione venutasi a creare a seguito della rimozione di
tutti i cassonetti stradali dopo l’avvio della raccolta
differenziata dei rifiuti con il metodo “porta a porta”.

Ad evidenziare la necessità di installare cestini porta
rifiuti differenziati, per la raccolta delle ‘deiezioni
canine’ e raccoglitori di ‘mozziconi di sigarette’ il
Consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni
che a riguardo ha presentato una mozione comunale.

Nemi, la Stele e l’ombra del
falso in atto pubblico: anche
Eleonora Mattia vuole vederci
chiaro
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NEMI (RM) – “Ho deciso di sottoscrivere l’interrogazione,
presentata in Consiglio regionale dalla collega Bonafoni, per
chiedere una verifica sul “Monumento di benvenuto” inaugurato,
lo scorso 18 ottobre, a Nemi”.

“Fermo restando la mia contrarietà, già ribadita, alla stele
in marmo che raffigura la battaglia dei Parà italiani ad El
Alamein, rievocando i valori del fascismo in quella che è
definita la “città dell’amore” che non ha alcun legame storico
con episodi e cultura di guerra, l’interrogazione sarà utile a
chiarire aspetti di ordine amministrativo e burocratico, visto
che sarebbero emerse difformità tra l’opera realizzata e il
progetto preventivamente autorizzato e sul nulla osta
dell’Ente Parco Castelli Romani”.

“Proporre la questione al Consiglio regionale del Lazio avrà
una duplice funzione, quella di verificare l’eventuale
presenza di anomalie amministrative, e quella, non meno
importante, di interpretare e fare presente nella sede più
opportuna il malcontento di Anpi, sindacati, associazioni,
partiti e cittadini che si oppongono alla rievocazione di
episodi storici che rimandano a uno dei periodi più neri della
nostra Storia e a valori contrari a quelli della pace e della
democrazia, concetti su cui è fondata la nostra stessa
Costituzione e che ogni giorno difendiamo perché non vengano
mai scalfiti”.

Così, in una nota, Eleonora Mattia, Presidente della IX
Commissione del Consiglio regionale del Lazio

Nemi,             progetto                 Charmed:
Marino piena di luminarie: si accende la speranza in un momento difficile
importante rivelazione del
Consigliere        Tersigni
all’interno di una mozione

NEMI (RM) – Il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi”
Stefano Tersigni ha presentato una mozione con richiesta di
voto del Consiglio comunale per far ritirare due atti
deliberati dalla Giunta.

Si tratta della Delibera n.29 del 17/03/2017 con la quale il
Comune ha concesso il patrocinio gratuito al
sig. Alan Chan, in qualità di Presidente di Percuros, per
l’organizzazione di una serie di giornate ecologiche
nell’ambito della realizzazione del progetto “Charmed”,
inserito nel programma Horizon 2020 Marie Skłodowska-Curie
RISE Ricerca e Innovazione e finanziato dalla Commissione
Europea e della Delibera n.49 del 09/04/2018 attraverso la
quale l’amministrazione comunale ha fatto propria la nota
Marino piena di luminarie: si accende la speranza in un momento difficile
presentata dal sig. Alan Chan, in qualità di Responsabile del
Consorzio “Charmed”, per la fattibilità dell’installazione di
una pensilina da posizionare nelle immediate vicinanze del
Museo delle Navi.

Il Consigliere comunale parla di indagini di
polizia Giudiziaria in merito ai finanziamenti
europei relativi il progetto Charmed
Una   vicenda   per   la   quale   la   Consigliera   comunale   di
maggioranza Sara Scarselletta ha già preso le distanze
attraverso una nota inviata al nostro giornale nonostante sul
sito ufficiale di Charmed figuri il suo nome tra i partner
italiani.

Ora occorrerà attendere la votazione della mozione in
Consiglio comunale che nel caso della Scarselletta potrebbe
essere occasione di confermare o meno quanto dichiarato a
questo quotidiano.

Usura e spaccio di droga tra
Ariccia,   Albano  e   Nemi:
arrestate tre persone
Marino piena di luminarie: si accende la speranza in un momento difficile
ARICCIA (RM) – Ad Ariccia, Albano Laziale, Marino e Nemi, i
Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno eseguito
un’ordinanza di custodia cautelare a carico di tre persone,
emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri, su richiesta
di quella Procura della Repubblica, per i reati di usura e
spaccio di sostanza stupefacente.

L’indagine è stata condotta dai Carabinieri della Stazione di
Ariccia, sotto la direzione della Procura della Repubblica di
Velletri, e si ricollega ad analoghe attività investigative
sviluppate in passato, che avevano già consentito di
evidenziare le responsabilità di alcuni degli odierni indagati
e di altri soggetti ad essi vicini per analoghe condotte
delittuose.

L’attività ha portato alla luce un sodalizio criminale dedito
alla commissione del reato di usura, in grado di somministrare
prestiti ad elevati tassi di interesse in favore di vari
commercianti residenti nell’area dei Castelli Romani.
I Carabinieri hanno ricostruito l’organizzazione gerarchica
nonché la precisa ripartizione di ruoli e funzioni tra i vari
membri (procacciatore di clienti e intermediari) e hanno
identificato numerose vittime.

Nel medesimo contesto territoriale, durante le fasi
investigative, i Carabinieri hanno anche scoperto l’attività
di spaccio di stupefacenti di uno degli indagati e denunciato
ulteriori tre complici.

Oltre all’ordinanza di custodia cautelare, i militari
dell’Arma hanno anche eseguito decreti di sequestro preventivo
per beni del valore complessivo di 85.300 euro.

Uno dei destinatari del provvedimento è stato portato in
carcere mentre gli altri due sono stati sottoposti agli
arresti domiciliari.
Nemi, l’ombra del falso in
atto pubblico sulla Stele di
benvenuto

La Consigliera regionale Marta Bonafoni
interroga il Consiglio regionale
NEMI (RM) – Interrogazione depositata oggi al Consiglio
Regionale dalla Consigliera Marta Bonafoni per verificare la
conformità del “Monumento di benvenuto” realizzato
all’ingresso di Nemi.

Una interrogazione, quella della Consigliera Bonafoni, che fa
seguito a quanto denunciato “documenti alla mano” dai
Consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” – Carlo Cortuso e
Patrizia Corrieri – rispetto alcune discordanze relative la
relazione tecnica necessaria all’ottenimento del nulla osta
per la realizzazione della Stele.

L’Ente Regionale Parco dei Castelli
Romani avrebbe autorizzato un monumento
secondo quanto descritto nella relazione
tecnica in proprio possesso
Una relazione fornita al Parco dei Castelli Romani dal Comune
di Nemi che non corrisponderebbe a quanto effettivamente
realizzato, mentre la relazione tecnica agli atti del Comune
di Nemi riporterebbe altre specifiche del Monumento che invece
corrispondono a quanto realizzato.

“Chiedo che sia verificata, presso la Direzione dell`Ente
Parco Regionale dei Castelli Romani, – ha detto Bonafoni – la
conformità della Stele rispetto al progetto presentato e sul
quale il Parco ha rilasciato proprio nulla osta necessario
alla realizzazione della stessa”.

La bagarre politica
“Un atto formale doveroso, – ha aggiunto Bonafoni – che nulla
toglie in ogni caso alla sostanza, la mia ferma e decisa
contrarietà ad un`opera (se così possiamo chiamarla) che in
tutto e per tutto celebra inequivocabilmente il ricordo del
regime nazi-fascista che tanto dolore e lutto ha portato nel
nostro Paese. Con questo atto ribadisco il     mio impegno in
questa vicenda al fianco di Anpi, sindacati,    associazioni e
partiti che da subito hanno espresso il loro    disappunto per
un`iniziativa che nulla ha a che vedere con    i valori della
nostra Costituzione e che come donna delle     Istituzioni mi
sento in dovere di difendere ogni giorno”.

I possibili scenari giudiziari
Fatto sta che aldilà della bagarre puramente politica ora la
Regione Lazio dovrà accertare quanto già denunciato dai
Consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” e oggetto
dell’interrogazione regionale della Bonafoni e qualora venisse
confermata la discordanza tra la relazione tecnica agli atti
dell’Ente Parco e quella agli atti del Comune di Nemi la
questione potrebbe avere dei risvolti giudiziari di rilevanza
penale.

Nemi, una discarica a cielo
aperto in via dei Corsi con
buona pace del Comune e del
Parco dei Castelli Romani

NEMI (RM) – Una discarica a cielo aperto in pieno parco
naturale dei Castelli Romani quella che ormai è presente a
Nemi in via dei Corsi dove su un terreno sono presenti
calcinacci, bandoni metallici ondulati e arrugginiti, sacchi
pieni di materiali di risulta edile, cartongessi, tubi, una
vasca da bagno, piastrelle spezzate gettate ovunque e chi più
ne ha più ne metta.

Tutto questo materiale ora sta iniziando a invadere anche la
via che collega il centro del paese con la zona alta.

E ciliegina sulla torta, si fa per dire ovviamente, una
lavatrice abbandonata poco più avanti, andando verso il paese,
ormai da oltre 15 giorni da qualche incivile.

Una situazione di pesante degrado ambientale e paesaggistico
che è stata segnalata già da diverso tempo da alcuni cittadini
ma che ancora oggi non ha visto intervenire nessuno.
Lunedì a Nemi partirà la raccolta differenziata. Un servizio
atteso da circa 15 anni. Cosa si aspetta a sanare questa
situazione? Dov’è la vigilanza comunale? E soprattutto il
Parco dei Castelli Romani, che ha come mission proprio la
salvaguardia e tutela dell’ambiente naturale protetto, è a
conoscenza di questa situazione di degrado ambientale? Cosa si
aspetta a intervenire?

Lanuvio, posti esauriti al
cimitero: il Comune approva
la realizzazione   di   nuovi
loculi
LANUVIO (RM) – Due le soluzioni messe in campo
dall’amministrazione comunale di Lanuvio per risolvere il
problema del cimitero comunale ormai saturo.
La prima, più fattibile nel breve termine, è relativa a un
ampliamento dell’attuale cimitero, la seconda invece prevede
la costruzione di un nuovo camposanto in project financing, ma
quest’ultima ipotesi fino ad oggi non ha trovato nessun
privato disposto a investire i circa otto milioni di euro
richiesti.

La storia
Il Comune di Lanuvio con una delibera di Giunta Comunale, nel
2013 ha approvato lo studio di fattibilità dei: “lavori di
realizzazione del nuovo Cimitero Comunale e ha dato corso ad
una procedura di project financing, finalizzata alla
costruzione di    un   nuovo   cimitero   nell’area   di   Via
Piastrarelle”.

Nei giorni scorsi il Dirigente nel motivare la determinazione
per l’ampliamento del cimitero esistente, ha reso noto la
procedura del Nuovo Cimitero: “Tale procedura – si legge – non
ha avuto alcun esito a causa della mancanza di partecipazione
da parte degli operatori economici, alla data attuale non
risultano presentate a questa amministrazione proposte
relative alla realizzazione in concessione di loculi nel
cimitero ai sensi dell’articolo 183 del decreto legislativo
50/2016”.

Nell’articolo 183 del codice degli appalti, quello per
intenderci sulla finanza a progetto è scritto che sono:
“finanziabili in tutto o in parte con capitali privati”. Nel
bando comunale si legge che: ”l’intervento sarà realizzato con
risorse totalmente a carico del concessionario aggiudicatario
non essendo previsto alcun contributo a carico dell’Ente”.

Il progetto di fattibilità del nuovo cimitero si compone e
prevede: la costruzione di 1720 loculi funerari, da vendere al
prezzo di 3.000 € più iva, per i loculi a cantera, ed euro
2600 più iva per i loculi a colombario; la realizzazione di 90
tombe di famiglia da vendere a 16.000 € più iva; la
costruzione di 72 cappelle gentilizie da vendere
rispettivamente: cappella da 10 loculi a 33.000 € più iva e
cappella da 5 loculi a 23.000 € più iva; inoltre saranno
costruite cellette e ossari.

Nel bando, inoltre, si tiene conto dei fattori demografici e
statistici, leggiamo che:” L’elaborazione dei dati statistici
e le proiezioni demografiche hanno consentito di stimare il
fabbisogno di sepolture per la durata totale della
concessione, ottenendo il numero minimo di strutture funerarie
che si dovrebbero realizzare per soddisfare la domanda per il
prossimo ventennio”.

Sarà compito dell’Amministrazione capire il perché gli
imprenditori non sono interessati a questa opera milionaria.
Lo dichiara Nazareno Ferrazza presidente dell’Associazione
Culturale, Il mondo Delle Idee.

Nel frattempo, il Comune di Lanuvio ha approvato il progetto
esecutivo dei: “lavori di realizzazione di loculi cimiteriali
presso il Cimitero Comunale in Via Giovanni XXIII” per un
importo di euro 210mila, finanziati interamente con i proventi
derivanti dalla concessione d’uso dei loculi.

Rocca di Papa, accolto il
ricorso al Consiglio di Stato
della clinica San Raffaele:
la Regione ha 30 giorni per
rivedere    la                           posizione
dell’accredito

Lunedì 23 novembre riapre il San Raffaele di Rocca di Papa,
garantendo il diritto al lavoro ai dipendenti e i servizi alla
cittadinanza. A seguito dell’ordinanza del Consiglio di Stato
odierna, i cittadini di Rocca di Papa torneranno a disporre di
un presidio sanitario sul territorio, fondamentale ancor di
più in questo momento di emergenza sanitaria.
“Ho portato le mie istanze in Conferenza Sanitaria Locale, al
Prefetto, alla Regione e al Senato – afferma il Sindaco,
Veronica Cimino – e finalmente posso gioire della riapertura,
insieme con tutti i cittadini e con i dipendenti della
struttura, per i quali è già stata sospesa la cassa
integrazione e attivata la reintegrazione”.
“La riapertura del San Raffaele è una notizia straordinaria
per tutta la Città di Rocca di Papa – prosegue il Sindaco
– Soprattutto perché oltre a fornire i servizi ordinari,
contribuirà in modo decisivo nella gestione dell’emergenza
sanitaria sul nostro territorio e garantirà nuove assunzioni
di personale sanitario, come già anticipato dall’azienda.”
“Inoltre il San Raffaele, dando concreto riscontro alle
richieste dell’Amministrazione Comunale, ha messo a
disposizione il servizio di tamponi gratuiti per la
cittadinanza di Rocca di Papa, test antigeni per diagnosi
Sars-Cov-2 ed eventuali tamponi molecolari, da prenotare
tramite apposito call center che verrà a breve istituito dalla
struttura.”
“L’Amministrazione Comunale seguirà attentamente ogni sviluppo
dell’ordinanza del Consiglio di Stato, la quale riporta anche
le considerazioni che ho espresso in sede di Conferenza
Sanitaria Locale – conclude il Sindaco – Il risultato
rappresenta il prosieguo di un impegno verso il potenziamento
dei servizi sanitari sul territorio della città di Rocca di
Papa.”

Frascati: sventati due furti
nelle aziende vinicole. Tre
incappucciati sono entrati
nella Tenuta di Pietra Porzia
Tentano il furto in due aziende del Frascati Doc, proprio
mentre il Presidente del Consorzio di Tutela
Felice Gasperini è dai Carabinieri. Il fatto è accaduto ieri
sera intorno alle 20,20. Tre individui
incappucciati sono entrati nella Tenuta di Pietra Porzia,
rilevati dalle telecamere dell’agriturismo. Scoperti sono
scappati, recandosi nell’azienda confinante di Luigi De
Sanctis, dove hanno tentato di rubare un trattore. Scoperti
dal proprietario si sono dati alla fuga. Solo due ore prima,
il Presidente Felice Gasperini, accompagnato dal Consigliere
Oreste Molinari, usciva dalla caserma dell’Arma dei
Carabinieri, dove aveva incontrato il Tenente Col. Salvatore
Sauco proprio per sensibilizzare l’Arma sui
ripetuti tentativi di intrusione, danneggiamento e furto che
stanno subendo le aziende vitivinicole in
questo periodo.
«La risposta dei Carabinieri è stata immediata e massiccia.
Sono intervenuti con grande prontezza con 6
pattuglie e hanno cercato i tre nei campi e nei fossi per
oltre un’ora. Sebbene non abbiano potuto
rintracciarli, hanno fatto capire che       il   territorio   è
presidiato – afferma il Presidente Gasperini -. Li ringrazio a
nome del Consorzio. Nei giorni scorsi avevamo incontrato anche
la dott.ssa Alison Arcoraci, Capo Commissario della Polizia di
Stato di Frascati, che ha assicurato uguale attenzione e
supporto per
interrompere la sequenza di furti che da alcuni mesi subiscono
le aziende. Episodi che si sono
intensificati con l’arrivo della pandemia e del lockdown,
facendo registrare un incremento significativo in queste
ultime settimane».
Oltre a i responsabili territoriali della Polizia di Stato e
dell’Arma dei Carabinieri, il Presidente Gasperini e il
Consigliere Molinari, il 18 novembre scorso alle 12, in video
conferenza, hanno incontrato le
Amministrazioni comunali di Frascati, Grottaferrata e Monte
Porzio Catone. Erano presenti alla call il
delegato del Sindaco di Grottaferrata Gianluca Paolucci, il
Delegato all’Agricoltura di Frascati Basilio
Ventura e la Consigliera con delega al Turismo di Monte Porzio
Catone Francesca Valdambrini. Al
termine della riunione, ha portato un saluto il Sindaco
Luciano Andreotti, proponendo di realizzare un
coordinamento tra gli enti del Frascati Doc, con capofila il
Consorzio di Tutela Denominazioni Vini, per
mettere in sicurezza i territori anche sul fronte del decoro
urbano, impedendo la formazione di discariche abusive, in modo
da valorizzare gli areali del Frascati.
«È fondamentale aiutare le Forze dell’Ordine nelle operazioni
di indagine denunciando ogni violazione,
anche se minima – conclude il Presidente Felice Gasperini -.
Su questo come Consorzio
sensibilizzeremo tutti i produttori, piccoli e grandi. Sono
convinto infatti che si possa smantellare questo fenomeno,
affidandoci alle indicazioni che ci hanno fornito Polizia e
Carabinieri. Una delle quali è appunto quella di denunciare
sempre ogni intrusione     in   modo   da   mettere   in   luce   i
comportamenti, le
abitudini e gli orari, quando possibile, di questi “signori”.
Più dati avranno e più facilmente potranno
elaborare strategie di risposta. Ringrazio i Sindaci di
Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio Catone, la
dott.ssa Alison Arcoraci e il Tenente Col. Salvatore Sauco per
aver preso in seria considerazione il
problema».
Dalle riunioni di questi giorni è emersa la necessità di
avviare un percorso comune per il reperimento di
fondi e contributi per l’installazione di fototrappole, che
consentirebbero di presidiare meglio i punti critici e di
risalire agli autori dei furti. Anche perché ogni furto,
piccolo o grande che sia, danneggia
doppiamente chi lo subisce: oltre alla sottrazione del
materiale, ritarda il lavoro programmato nei vigneti o in
cantina, producendo così una perdita economica aggiuntiva.
Importante sarebbe anche dotare di allarmi satellitari e di
Gps i macchinari agricoli più costosi; mentre le aziende
dovrebbero installare sistemi di allarme sonori, che hanno un
forte impatto deterrente sulla microcriminalità.
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