MANUALE INSTALLATORE - MURALI CALDAIA METEO GREEN HE R.S.I.
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MURALI CALDAIA MURALI CONDENSAZIONE METEO GREEN DA ESTERNO HE R.S.I. MANUALE INSTALLATORE
La caldaia Meteo Green HE R.S.I. è conforme ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive: - Direttiva gas 2009/142/CE - Direttiva Rendimenti 92/42/CE - Direttiva Compatibilità Elettromagnetica 2004/108/CE - Direttiva bassa tensione 2006/95/CE - Normativa caldaie a condensazione EN 677 0694 pertanto è titolare di marcatura CE 0694BU1240 RANGE RATED Questa caldaia può essere adeguata al fabbisogno termico dell’impianto, è infatti possibile impostare la portata massima per il funzionamento in riscaldamento della caldaia stessa. Fare riferimento al capitolo “Regolazioni” per la taratura. Una volta impostata la potenza desiderata (massimo riscaldamento parametro 23) riportare il valore sull’etichetta autoadesiva a corredo. Per successivi controlli e regolazioni riferirsi quindi al valore impostato. INDICE 1 AVVERTENZE E SICUREZZE pag. 3 2 DESCRIZIONE DELL'APPARECCHIO pag. 4 2.1 Descrizione pag. 4 2.2 Elementi funzionali dell’apparecchio pag. 5 2.3 Dimensioni d'ingombro ed attacchi pag. 5 2.4 Circuito idraulico pag. 5 2.5 Pannello di comando (per l’installatore) pag. 6 2.6 Pannello di comando a distanza (per l’utente) pag. 6 2.7 Dati tecnici pag. 7/8 2.8 Circolatore pag. 9 2.9 Collegamenti elettrici pag. 10 2.10 Schema elettrico multifilare pag. 11 3 INSTALLAZIONE pag. 12 3.1 Norme per l'installazione pag. 12 3.2 Eliminazione dell’aria dal circuito riscaldamento e dalla caldaia pag. 12 3.3 Pulizia impianto e caratteristiche acqua circuito riscaldamento pag. 13 3.4 Posizionamento della caldaia e collegamenti idraulici pag. 13 3.5 Installazione copertura raccordi pag. 13 3.6 Raccolta condensa pag. 13 3.7 Installazione della sonda esterna pag. 14 3.8 Collegamenti elettrici pag. 14 3.9 Collegamento gas pag. 15 3.10 Installazione del pannello comandi a distanza pag. 16 3.11 Evacuazione dei prodotti della combustione ed aspirazione aria pag. 17 3.12 Riempimento dell’impianto di riscaldamento pag. 19 3.13 Svuotamento dell’impianto di riscaldamento pag. 19 4 ACCENSIONE E FUNZIONAMENTO pag. 20 4.1 Verifiche preliminari pag. 20 4.2 Accensione dell’apparecchio pag. 20 4.3 Spegnimento pag. 21 4.4 Funzioni della caldaia pag. 22 4.5 Anomalie pag. 23 4.6 Programmazione dei parametri pag. 25 4.7 Impostazione della termoregolazione pag. 27 4.8 Regolazioni pag. 30 4.9 Trasformazione gas pag. 33 5 MANUTENZIONE pag. 34 5.1 Manutenzione ordinaria pag. 34 5.2 Manutenzione straordinaria pag. 34 5.3 Verifica dei parametri di combustione pag. 34 In alcune parti del manuale sono utilizzati i simboli: ATTENZIONE = per azioni che richiedono particolare cautela ed adeguata preparazione VIETATO = per azioni che NON DEVONO essere assolutamente eseguite 2
1 AVVERTENZE E SICUREZZE Le caldaie prodotte nei nostri stabilimenti vengono costruite ● posizionare l’interruttore principale dell’apparecchio e facendo attenzione anche ai singoli componenti in modo da quello generale dell’impianto su “spento” proteggere sia l’utente che l’installatore da eventuali incidenti. ● chiudere i rubinetti del combustibile e dell’acqua del- Si raccomanda quindi al personale qualificato, dopo ogni l’impianto termico intervento effettuato sul prodotto, di prestare particolare atten- ● svuotare l’impianto termico se c’è rischio di gelo. zione ai collegamenti elettrici, soprattutto per quanto riguarda la parte spellata dei conduttori, che non deve in alcun modo Per la sicurezza è bene ricordare che: uscire dalla morsettiera, evitando così il possibile contatto con le parti vive del conduttore stesso. è sconsigliato l’uso della caldaia da parte di bambini o di perso- ne inabili non assistite Il presente manuale d'istruzioni, unitamente a quello del- l’utente, costituisce parte integrante del prodotto: assicurar- è pericoloso azionare dispositivi o apparecchi elettrici, quali in- si che sia sempre a corredo dell'apparecchio, anche in caso terruttori, elettrodomestici ecc., se si avverte odore di combu- di cessione ad altro proprietario o utente oppure di trasferi- stibile o di combustione. In caso di perdite di gas, aerare il loca- mento su altro impianto. In caso di suo danneggiamento o le, spalancando porte e finestre; chiudere il rubinetto generale smarrimento richiederne un altro esemplare al Centro di del gas; fare intervenire con sollecitudine il personale profes- Assistenza Tecnica di zona. sionalmente qualificato del Centro di Assistenza Tecnica L'installazione della caldaia e qualsiasi altro intervento di non toccare la caldaia se si è a piedi nudi e con parti del corpo assistenza e di manutenzione devono essere eseguiti da bagnate o umide personale qualificato secondo le indicazioni del D.M. 37 del premere il tasto fino a visualizzare sul display “- -”e scollegare 2008 e in conformità alle norme UNI-CIG 7129-7131, UNI la caldaia dalla rete di alimentazione elettrica posizionando l’in- 11071 ed aggiornamenti. terruttore bipolare dell’impianto su spento, prima di effettuare La manutenzione della caldaia deve essere eseguita alme- operazioni di pulizia no una volta all’anno, programmandola per tempo con il è vietato modificare i dispositivi di sicurezza o di regolazione Centro di Assistenza Tecnica. senza l’autorizzazione o le indicazioni del costruttore La caldaia Meteo Green HE può essere installata all’interno non tirare, staccare, torcere i cavi elettrici fuoriuscenti dalla cal- e all’esterno in luogo parzialmente protetto. daia anche se questa è scollegata dalla rete di alimentazione Si consiglia all’installatore di istruire l’utente sul funziona- elettrica mento dell’apparecchio e sulle norme fondamentali di sicu- evitare di tappare o ridurre dimensionalmente le aperture di rezza. aerazione del locale di installazione Per usufruire della protezione antigelo automatica di caldaia non lasciare contenitori e sostanze infiammabili nel locale dove (temperatura fino a -15°C), basata sul funzionamento del è installato l’apparecchio bruciatore, l’apparecchio dev’essere in condizione di accen- dersi. Ciò comporta che qualsiasi condizione di blocco (per non lasciare gli elementi dell’imballo alla portata dei bambini es. mancanza di gas o alimentazione elettrica, oppure inter- è vietato occludere lo scarico della condensa. vento di una sicurezza) disattiva la protezione. Questa caldaia deve essere destinata all’uso per il quale è stata espressamente realizzata. È esclusa qualsiasi respon- sabilità contrattuale ed extracontrattuale del costruttore per danni causati a persone, animali o cose, da errori d’installa- zione, di regolazione, di manutenzione e da usi impropri. Dopo aver tolto l’imballo, assicurarsi dell’integrità e della com- pletezza del contenuto. In caso di non rispondenza, rivolgersi al rivenditore da cui è stato acquistato l’apparecchio. Lo scarico della valvola di sicurezza dell’apparecchio deve es- sere collegato ad un adeguato sistema di raccolta ed evacua- zione. Il costruttore dell’apparecchio non è responsabile di even- tuali danni causati dall’intervento della valvola di sicurezza. La linea di collegamento dello scarico condensa deve essere a tenuta garantita e adeguatamente protetta dai rischi di gelo (per es. coibentandola). Smaltire i materiali di imballaggio nei contenitori appropriati presso gli appositi centri di raccolta. I rifiuti devono essere smaltiti senza pericolo per la salute del- l’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare danni all’ambiente. È necessario, durante l’installazione, informare l’utente che: - in caso di fuoriuscite d’acqua deve chiudere l’alimentazione idrica ed avvisare con sollecitudine il Centro di Assistenza Tecnica - deve periodicamente verificare, sul pannello di comando, che non si accenda l’icona . Questo simbolo indica che la pres- sione dell’impianto idraulico non è corretta. In caso di necessità, caricare l’impianto come indicato nel capitolo “Funzioni della caldaia” - in caso di non utilizzo della caldaia per un lungo periodo è consigliabile effettuare le seguenti operazioni: 3
2 DESCRIZIONE DELL’APPARECCHIO 2.1 Descrizione Meteo Green HE R.S.I. è una caldaia murale a condensazione in I dispositivi di sicurezza dell’apparecchio sono: grado di operare in diverse condizioni: - termostato limite acqua che controlla i surriscaldamenti dell'apparecchio, garantendo una perfetta sicurezza a tutto CASO A l'impianto. Per ripristinare il funzionamento in caso di intervento solo riscaldamento. del termostato limite premere il pulsante posizionato a destra, La caldaia non fornisce acqua calda sanitaria. sotto la mensola di caldaia CASO B - sonda fumi: interviene ponendo la caldaia in stato di arresto di solo riscaldamento con collegato un bollitore esterno, sicurezza se la temperatura dei prodotti della combustione gestito da un termostato, per la preparazione dell’acqua supera la massima temperatura di esercizio dei condotti di calda sanitaria. evacuazione - valvola di sicurezza a 3 bar sull’impianto di riscaldamento CASO C - controllo da microprocessore della continuità delle sonde con solo riscaldamento con collegato un bollitore esterno segnalazione su display di eventuali anomalie (kit accessorio a richiesta), gestito da una sonda di tem- - sifone per lo scarico della condensa con galleggiante che peratura, per la preparazione dell’acqua calda sanita- impedisce la fuoriuscita dei fumi ria. Collegando un bollitore (non fornito), assicurarsi che la sonda NTC utilizzata abbia le seguenti caratteristi- - sensore di livello condensa che interviene bloccando la caldaia che: 10 kOhm a 25°C, B 3435 ±1%. nel caso in cui il livello di condensa all’interno dello scambiatore superi il limite consentito A seconda della tipologia di installazione scelta, è necessario - funzione antigelo di primo livello (per temperatura luogo di impostare il parametro “modalità sanitario” descritto a pagina 26. installazione fino a -15 °C) Per le operazioni di impostazione del parametro far riferimento - diagnosi mancanza di circolazione effettuata attraverso la alle istruzioni descritte al paragrafo 4.6 pagina 25. comparazione delle temperature lette dalle sonde di mandata Quest'apparecchio è predisposto sia elettricamente che e ritorno idraulicamente per essere collegato ad un bollitore remotato; in - diagnosi mancanza acqua effettuata attraverso il sensore di tal caso le prestazioni dell’acqua calda sanitaria, premessa la potenzialità della caldaia, sono in funzione della capacità del pressione bollitore. Questo tipo di apparecchio può essere installato in - sistema di sicurezza evacuazione fumi insito nel principio di qualsiasi tipo di locale e non vi è alcuna limitazione dovuta alle funzionamento pneumatico della valvola gas condizioni di aerazione e al volume del locale. - diagnosi sovratemperatura effettuata sia sulla mandata che sul Secondo l’accessorio di scarico fumi usato, viene classificato nel- ritorno con doppia sonda (temperatura limite 95 °C) le seguenti categorie: B23P; B53P; C13, C13x; C23; C33, C33x; - controllo ventilatore attraverso un dispositivo contagiri ad effetto C43, C43x; C53, C53x; C63, C63x; C83, C83x; C93, C93x. Hall: la velocità di rotazione del ventilatore viene sempre In configurazione B23P (quando installata all’interno) l’apparec- monitorata. chio non può essere installato in locali adibiti a camera da letto, bagno, doccia o dove siano presenti camini aperti senza afflusso di La caldaia è dotata delle seguenti predisposizioni: aria propria. Il locale dove sarà installata la caldaia dovrà avere - predisposizione per termostato di sicurezza per impianti a bassa un’adeguata ventilazione. Le prescrizioni dettagliate per l’installa- temperatura zione del camino, delle tubazioni del gas e per la ventilazione del - predisposizione per termostato ambiente o programmatore locale, sono contenute nelle norma UNI-CIG 7129-7131 e UNI 11071. orario. Le principali caratteristiche tecniche dell’apparecchio sono: - bruciatore a premiscelazione e a bassa emissione - scheda a microprocessore che controlla ingressi, uscite e gestione allarmi - modulazione elettronica di fiamma continua in riscaldamento - accensione elettronica con controllo a ionizzazione di fiamma - ventilatore in corrente continua controllato da contagiri a effetto Hall - stabilizzatore di pressione del gas incorporato - sonda NTC per il controllo temperatura di mandata del primario - sonda NTC per il controllo temperatura di ritorno del primario - doppio dispositivo per la separazione e lo spurgo automatico dell’aria - by-pass automatico per circuito riscaldamento - valvola a 3 vie con attuatore elettrico - vaso d’espansione da 10 l - trasduttore di pressione - idrometro visualizzazione pressione acqua di riscaldamento - dispositivo antibloccaggio del circolatore - camera di combustione a tenuta stagna rispetto all’ambiente - valvola gas elettrica a doppio otturatore che comanda il bruciatore - sonda esterna per termoregolazione - comando a distanza per la gestione delle principali funzioni di caldaia e con relative segnalazioni d’allarme - autodiagnostica per segnalazione pulizia scambiatore primario. - circolatore a velocità variabile (PWM= Pulse-Width Modulation) - modulazione 1-10, la caldaia ha la possibilità di modulare automaticamente la potenza erogata tra un massimo e un minimo (vedi dati tecnici) - Range Rated, indica che la caldaia è munita di un dispositivo di adeguamento al fabbisogno termico dell’impianto che per- mette di regolare, a seconda delle richieste energetiche del- l’edificio, la portata della caldaia stessa. 4
2.2 Elementi funzionali dell’apparecchio Sonda NTC Sonda NTC mandata ritorno 1 Scatola connessioni elettriche 15 Termostato limite 2 Valvola di sicurezza 16 Elettrodo rilevazione fiamma 3 Motore valvola 3 vie 17 Elettrodo accensione fiamma 4 Circolatore 18 Sensore livello condensa 5 Valvola sfogo aria inferiore 19 Bruciatore 6 Sifone 20 Silenziatore (solo 25 HE) 7 Sonda NTC ritorno 21 Scambiatore principale 8 Vaso espansione 22 Ventilatore 9 Sonda fumi 23 Mixer 10 Tappo presa analisi fumi 24 Ugello gas 11 Scarico fumi 25 Trasduttore di pressione 12 Trasformatore di accensione 26 Valvola gas 13 Valvola sfogo aria superiore 27 Tasto azzeramento allarmi 14 Sonda NTC mandata 28 Idrometro Fig. 2.1 2.3 Dimensioni d’ingombro ed attacchi 2.4 Circuito idraulico Vedi capitolo 3.6 per lo scarico della condensa N O Fig. 2.3 P Q M L S K R J I H G F U T E D C B A A Mandata bollitore B Ritorno bollitore L Sonda NTC ritorno C Mandata riscaldamento M Scambiatore primario D Ritorno riscaldamento N Sonda NTC mandata E Valvola di scarico O Valvola di sfogo aria superiore F By-pass automatico P Separatore acqua/aria G Valvola tre vie Q Valvola di sfogo manuale H Valvola di sicurezza R Trasduttore di pressione I Circolatore S Bollitore (fornibile a richiesta) J Valvola di sfogo aria inferiore T Entrata acqua fredda Fig. 2.2 K Vaso espansione U Uscita acqua calda 5
2.5 Pannello di comando (per l’installatore) Selettore per impostazione parametri Selettore temperatura Selettore temperatura Tasto di funzione Tasto modo di Tasto acqua circuito acqua circuito ON-OFF-RESET funzionamento Info sanitario (per caso C) riscaldamento Fig. 2.4 Descrizione dei comandi Descrizione delle icone Selettore temperatura acqua riscaldamento: consente di impo- scala graduata temperatura acqua riscaldamento con ico- stare il valore di temperatura dell’acqua di riscaldamento. na funzione riscaldamento Selettore temperatura acqua sanitario (per caso C): scala graduata temperatura acqua sanitario (si visualizza consente di impostare il valore di temperatura dell’acqua sanitaria solo nel caso C) stoccata nel bollitore Selettore per impostazione parametri (per caso A, B e C): viene utilizzato nella fase di taratura e programmazione icona funzione sanitario (si visualizza nei casi B e C) Tasto di funzione icona anomalia (per i dettagli leggere pagina 23) - ON caldaia alimentata elettricamente, in attesa di richiesta di funzionamento ( - ) icona necessità di reset (per i dettagli leggere pagina 23) - OFF caldaia alimentata elettricamente ma non disponibile per il funzionamento valore di pressione - RESET permette di ripristinare il funzionamento dopo un’anomalia di funzionamento. icona connessione sonda esterna Tasto modo di funzionamento: temperatura riscaldamento/sanitario (solo per caso C) il tasto consente di scegliere il tipo di funzionamento desi- oppure derato: premendolo l’indicatore “selezione funzioni” si sposta anomalia di funzionamento (es. 10 - anomalia mancan- posizionandosi in corrispondenza di una delle due funzioni di- za fiamma) sponibili: (inverno) o (estate, funzione attiva se collega- to un bollitore). indicatore selezione funzioni (si posiziona in corri- Tasto info: spondenza del tipo di funzionamento scelto: (in- permette di visualizzare in sequenza le informazioni inerenti lo sta- verno) o (estate, funzione attiva se collegato un to di funzionamento dell’apparecchio. bollitore) icona funzionamento bruciatore icona funzione antigelo attiva 2.6 Pannello comandi a distanza (per l’utente) Il pannello comandi offre la possibilità di controllare il funzionamento della caldaia senza costringere l’uten- te ad accedere direttamente ad essa. Per il funzionamento del pannello comandi a di- stanza riferirsi al “manuale utente” presente in cal- daia. 6
2.7 Dati tecnici 25 HE 35 HE Portata termica nominale riscaldamento kW 25,00 34,60 kcal/h 21.500 29.756 Potenza termica nominale (80°/60°) kW 24,38 33,74 kcal/h 20.963 29.012 Potenza termica nominale (50°/30°) kW 26,20 36,50 kcal/h 22.532 31.393 Portata termica ridotta G20/G31 kW 2,50/4,50 3,50/6,20 kcal/h 2.150/3.870 3.010/5.332 Potenza termica ridotta (80°/60°) G20/G31 kW 2,49/4,47 3,41 kcal/h 2.144/3.847 2.929 Potenza termica ridotta (50°/30°) G20/G31 kW 2,69/4,82 3,71 kcal/h 2.309/4.145 3.188 Portata termica nominale Range Rated (Qn) kW 25,00 34,60 kcal/h 21.500 29.756 Portata termica minima Range Rated (Qm) G20/G31 kW 2,50/4,50 3,50/6,20 kcal/h 2.150/3.870 3.010/5.332 Rendimento utile Pn max - Pn min (80°/60°) % 97,5 - 99,7 (G31 99,4) 97,5 - 97,3 (G31 97,4) Rendimento utile 30% (47° ritorno) % 102,8 103,1 Rendimento di combustione % 97,8 97,7 Rendimento utile Pn max - Pn min (50°/30°) % 104,8 - 107,4 (G31 107,1) 105,5 - 105,9 Rendimento utile 30% (30° ritorno) % 109,4 108,0 Rendimento a Pn media Range Rated (80°/60°) % 98,1 97,6 Rendimento a Pn media Range Rated (50°/30°) % 105,2 106,1 Potenza elettrica W 88 116 Categoria II2H3P II2H3P Paese di destinazione IT IT Tensione di alimentazione V - Hz 230 - 50 230-50 Grado di protezione IP X5D X5D Perdite all’arresto W 55 55 Perdite al camino con bruciatore spento - bruciatore acceso % 0,12 - 2,80 0,12 - 2,50 Esercizio riscaldamento Pressione bar 3 3 Pressione minima per funzionamento standard bar 0,25 ÷ 0,45 0,25 ÷ 0,45 Temperatura massima °C 90 90 Campo di selezione della temperatura H2O riscaldamento °C 20 - 80 20 - 80 Pompa: prevalenza massima disponibile per l'impianto mbar 320 320 alla portata di l/h 1000 1000 Vaso d'espansione a membrana l 10 10 Precarica vaso di espansione (riscaldamento) bar 1 1 Pressione gas Pressione nominale gas metano (G20) mbar 20 20 Pressione nominale gas liquido G.P.L. (G31) mbar 37 37 Collegamenti idraulici Entrata - uscita riscaldamento Ø 3/4” 3/4” Entrata - uscita bollitore Ø 3/4” 3/4” Entrata gas Ø 3/4” 3/4” Dimensioni caldaia Altezza mm 797 797 Larghezza mm 553 553 Profondità mm 268 268 Peso caldaia kg 41 45 Portate (G20) Portata aria Nm3/h 31,135 43,090 Portata fumi Nm3/h 33,642 46,561 Portata massica fumi (max-min) gr/s 11,282-1,070 15,614-1,498 Prestazioni ventilatore Prevalenza residua caldaia senza tubi Pa 98 199 Tubi scarico fumi concentrici Diametro mm 60 - 100 60 - 100 Lunghezza massima m 7,85 7,85 Perdita per l'inserimento di una curva 90°/45° m 1,6/1,3 1,6/1,3 Foro di attraversamento muro (diametro) mm 105 105 Tubi scarico fumi concentrici Diametro mm 80 - 125 80 - 125 Lunghezza massima m 14,85 14,85 Perdita per l'inserimento di una curva 90°/45° m 1,5/1 1,5/1 Foro di attraversamento muro (diametro) mm 130 130 Tubi scarico fumi separati Diametro mm 80 80 Lunghezza massima m 32 + 32 40 + 40 Perdita per l'inserimento di una curva 90°/45° m 1,5/1 1,5/1 7
25 HE 35 HE Installazione forzata aperta B23P-B53P Diametro mm 80 80 Lunghezza massima tubo di scarico m 50 60 Nox classe 5 classe 5 Valori di emissioni a portata massima e minima con gas G20*** Massimo CO s.a. inferiore a p.p.m. 180 180 CO2 % 9,0 9,0 NOx s.a. inferiore a p.p.m. 45 35 T fumi °C 76 74 Minimo CO s.a. inferiore a p.p.m. 5,0 10 CO2 % 9,5 9,5 NOx s.a. inferiore a p.p.m. 10 15 T fumi °C 59 62 *** Verifica eseguita con tubo concentrico Ø 60-100 lunghezza 0,85 m. - temperature acqua 80-60°C. I dati espressi non devono essere utilizzati per certificare l’impianto; per la certificazione devono essere utilizzati i dati indicati nel “Libretto Impianto” misurati all’atto della prima accensione. Gas metano Gas liquido PARAMETRI (G20) propano (G31) Indice di Wobbe inferiore (a 15°C-1013 mbar) . . . . . . . . . MJ/m3S 45,67 70,69 Potere calorifico inferiore . . . . . . . . . . . . . MJ/m3S 34,02 88 Pressione nominale di alimentazione . . . . . . . . mbar (mm H2O) 20 (203,9) 37 (377,3) Pressione minima di alimentazione . . . . . . . . . mbar (mm H2O) 10 (102,0) 25 HE Diaframma numero fori . . . . . . . . . . . . . . ø 2 2 Diaframma diametro fori . . . . . . . . . . . . . . mm 3,65 2,95 Portata gas massima riscaldamento . . . . . . . . . Sm3/h 2,64 . . . . . . . . . kg/h 1,94 Portata gas minima riscaldamento . . . . . . . . . Sm3/h 0,26 . . . . . . . . . kg/h 0,19 Numero giri ventilatore lenta accensione . . . . . . . giri/min 3700 3700 Massimo numero giri ventilatore. . . . . . . . . . . giri/min 6000 6000 Minimo numero giri ventilatore. . . . . . . . . . . . giri/min 1200 1900 35 HE Diaframma numero fori . . . . . . . . . . . . . . ø 2 2 Diaframma diametro fori . . . . . . . . . . . . . . mm 3,80 3,05 Portata gas massima riscaldamento . . . . . . . . . Sm3/h 3,66 . . . . . . . . . kg/h 2,69 Portata gas minima riscaldamento . . . . . . . . . Sm3/h 0,37 . . . . . . . . . kg/h 0,27 Numero giri ventilatore lenta accensione . . . . . . . giri/min 3300 3300 Massimo numero giri ventilatore. . . . . . . . . . . giri/min 6000 5900 Minimo numero giri ventilatore. . . . . . . . . . . . giri/min 1200 1900 2.8 Circolatore Le caldaie Meteo Green HE R.S.I. sono equipaggiate di circolatore ia e non a circolatori di eventuali dispositivi esterni collegati (es. a velocità variabile già collegato idraulicamente ed elettricamente, circolatore di rilancio). E’ possibile scegliere tra 4 modalità di gestione a seconda delle le cui prestazioni utili disponibili sono riportate nel grafico. situazioni e del tipo di impianto. Le caldaie sono dotate di un sistema antibloccaggio che avvia un Entrando nel menu tecnico, parametro 90, è possibile scegliere ciclo di funzionamento ogni 24 ore di sosta con selettore di tra queste possibilità: funzione in qualsiasi posizione. 1- CIRCOLATORE A VELOCITA’ VARIABILE CON MODALITA’ La funzione “antibloccaggio” è attiva solo se le caldaie sono PROPORZIONALE (41
portata adottare a seconda della potenza istantanea erogata dalla caldaia. CURVE CIRCOLATORE MODULANTE DI SERIE 6m Il controllore di caldaia suddivide in diversi livelli il range di potenza in cui la caldaia opera in ambito riscaldamento. A seconda del 6,0 5,8 livello di potenza in uso durante l’esercizio in riscaldamento viene 5,6 5,4 selezionata automaticamente una delle velocità disponibili con 5,2 5,0 logica lineare: massima potenza= alta velocità, minima potenza = 4,8 m bassa velocità. 4,6 4,4 as si Utilizzata su tutte le tipologie d’impianto dove sia stata corretta- m Prevalenza residua 4,2 4,0 a mente bilanciata la potenza di macchina con la reale necessità 3,8 3,6 dell’impianto. 3,4 Operativamente: 3,2 3,0 - Entrare nel parametro 90 2,8 area modulazione 2,6 PWM pompa - Impostare il parametro = 41 2,4 2,2 Nota: l’impostazione del parametro 90= 41 viene consigliata dal 2,0 costruttore. 1,8 1,6 mi Valori superiori a 41 vengono utilizzati in casi particolari 1,4 nim 1,2 a 1,0 0,8 0,6 2 - CIRCOLATORE A VELOCITA’ VARIABILE CON MODALITA’ 0,4 0,2 A ΔT COSTANTE (2
2.9 Collegamenti elettrici L’eventuale collegamento esterno di un secondo circolatore dovrà Il programmatore orario riscaldamento e il termostato ambiente essere collegato nella morsettiera M2 come indicato in figura. andranno inseriti come indicato dallo schema. I fine corsa delle valvole di zona devono avere contatto privo di I contatti del termostato ambiente e del programmatore orario devo- tensione. no essere dimensionati per V=230 Volt. I contatti del termostato ambiente devono essere dimensionati per V= 230 Volt. Le utenze di bassa tensione andranno collegate come indicato in Il programmatore orario riscaldamento andrà inserito come indica- figura sulla morsettiera M10 predisposta per il collegamento delle to dallo schema. utenze in bassa tensione I contatti del programmatore orario devono essere dimensionati T.S.B.T.= termostato di sicurezza bassa temperatura per V= 230Volt S.E.= sonda esterna REC= pannello comandi a distanza S.BOLL = sonda bollitore T.BOLL = termostato bollitore Fig. 2.6 10
2.10 Fig. 2.7 Schema elettrico multifilare LA POLARIZZAZIONE “L-N-E” È CONSIGLIATA AE02X Scheda comando TR1 Trasformatore principale S.M. Sonda mandata temperatura circuito primario F1-F2 Fusibile 4A F S.R. Sonda ritorno temperatura circuito primario J1-J24 Connettori di collegamento 3V Servomotore valvola 3 vie CN1-CN12 Connettori di collegamento M2 Morsettiera collegamento pompa supplementare S.C. Sensore condensa P2 Pompa supplementare esterna E.R. (2) Elettrodo rilevazione fiamma M3-M6 Morsettiera per collegamenti esterni in alta tensione AC0X Scheda display F Fusibile 3,15A F T.A.A. Tasto azzeramento allarme M10 Morsettiera per collegamenti esterni in bassa tensione ITRF11 Scheda interfaccia REC Pannello comandi a distanza T.P Trasduttore di pressione S.BOLL. Sonda bollitore V Hv Alimentazione ventilatore 230V T.BOLL. Termostato bollitore V Lv Segnale controllo ventilatore S.E. Sonda esterna S.F. Sonda fumi OPE Operatore valvola gas T.L. Termostato limite acqua sovra temperatura TSC2 Trasformatore di accensione BE06 Scheda driver pompa modulante E.A. (1) Elettrodo accensione PWM Pompa modulante 11
3 INSTALLAZIONE 3.1 Norme per l’installazione L'installazione dev'essere eseguita da personale qualificato in La protezione antigelo è attiva anche con caldaia in stand-by. conformità alle seguenti normative di riferimento: In condizioni normali di funzionamento, la caldaia è in grado di - UNI-CIG 7129 autoproteggersi dal gelo. - UNI-CIG 7131 Qualora la macchina venisse lasciata priva di alimentazione - UNI 11071 per lunghi periodi, in zone dove si possono realizzare condi- - CEI 64-8. zioni di temperature inferiori a 0°C e non si desideri svuotare Ci si deve inoltre sempre attenere alle locali norme dei Vigili del l’impianto di riscaldamento, per la protezione antigelo della Fuoco, dell'Azienda del Gas ed alle eventuali disposizioni comu- stessa si consiglia di far introdurre nel circuito primario un nali. liquido anticongelante di buona marca. Seguire scrupolosa- UBICAZIONE mente le istruzioni del produttore per quanto riguarda la per- centuale di liquido anticongelante rispetto alla temperatura Meteo Green HE è una caldaia murale per il riscaldamento e la minima alla quale si vuole preservare il circuito di macchina, produzione di acqua calda che a, seconda del tipo di installazio- la durata e lo smaltimento del liquido. ne, si identifica in due categorie: 1) caldaia di tipo B23P-B53P, installazione forzata aperta, con I materiali con cui sono realizzati i componenti delle caldaie condotto evacuatore e prelievo aria comburente dall'ambien- resistono a liquidi congelanti a base di glicoli etilenici. te in cui è installato. Se la caldaia non è installata all’esterno è tassativa la presa d'aria nel locale d’installazione. 2) caldaia di tipo C13, C13x; C23; C33, C33x; C43, C43x; C53, C53x; C63, C63x; C83, C83x; C93, C93x: apparecchio a came- 3.2 Eliminazione dell’aria dal circuito riscal- ra stagna con condotto evacuazione fumi e prelievo aria damento e dalla caldaia comburente dall'esterno. Durante la fase di prima installazione o in caso di manutenzione Non necessita di presa d'aria nel locale dov'è installata. straordinaria, si raccomanda di attuare la seguente sequenza Da installare tassativamente utilizzando tubi concentrici o altri tipi di di operazioni: scarico previsti per caldaie a camera stagna a condensazione. 1. Con una chiave CH11 aprire la valvola di sfogo aria manuale Meteo Green HE può essere installata all’esterno in luogo posizionata sopra la cassa aria (fig. 3.1). È necessario collegare parzialmente protetto, ossia in luogo in cui la caldaia non è alla valvola il tubetto a corredo caldaia per poter scaricare esposta all’azione diretta e all’infiltrazione di pioggia, neve o l’acqua in un recipiente esterno. grandine. 2. Aprire il rubinetto di riempimento impianto, attendere sino a La caldaia può funzionare in un campo di temperatura da -15 °C quando inizia a fuoriuscire acqua dalla valvola. a +60 °C. 3. Alimentare elettricamente la caldaia lasciando chiuso il rubinetto Per temperature inferiori far riferimento al paragrafo “Sistema del gas. antigelo”. 4. Attivare una richiesta di calore tramite il termostato ambiente DISTANZE MINIME o il pannello comandi a distanza in modo che la valvola tre- Per poter permettere l’accesso interno della caldaia al fine di vie si posizioni in riscaldamento. eseguire le normali operazioni di manutenzione, è necessario 5. Attivare una richiesta sanitaria aprendo un rubinetto (solo nel rispettare gli spazi minimi previsti per l’installazione. caso di caldaie istantanee, per le caldaia solo riscaldamento Per un corretto posizionamento dell’apparecchio, tenere presen- collegate ad un bollitore esterno agire sul termostato del te che: bollitore) per la durata di 30” ogni minuto per far si che la tre- - non deve essere posizionato sopra una cucina o altro apparec- vie cicli da riscaldamento a sanitario e viceversa per una decina chio di cottura di volte (in questa situazione la caldaia andrà in allarme per - è vietato lasciare sostanze infiammabili nel locale dov’è instal- mancanza gas, quindi resettarla ogni qualvolta questo si lata la caldaia riproponga). - le pareti sensibili al calore (per es. quelle in legno) devono es- 6. Continuare la sequenza sino a che dall’uscita della valvola sere protette con opportuno isolamento. sfogo aria manuale fuoriesca unicamente acqua e che il flusso dell’aria sia terminato. IMPORTANTE Chiudere la valvola di sfogo aria manuale. Prima dell'installazione, si consiglia di effettuare un lavaggio ac- 7. Verificare la corretta pressione presente nell’impianto (ideale curato di tutte le tubazioni dell'impianto onde rimuovere eventuali 1 bar). residui che potrebbero compromettere il buon funzionamento del- 8. Chiudere il rubinetto di riempimento impianto. l'apparecchio. 9. Aprire il rubinetto del gas ed effettuare l’accensione della Installare al di sotto della valvola di sicurezza un imbuto di raccol- caldaia. ta d’acqua con relativo scarico in caso di fuoriuscita per sovrappressione dell’impianto di riscaldamento. Prima dell'accensione, accertarsi che la caldaia sia predispo- sta per il funzionamento con il gas disponibile; questo è rilevabile dalla scritta sull'imballo e dall'etichetta autoadesiva riportante la tipologia di gas. È molto importante evidenziare che, in alcuni casi, le canne fumarie vanno in pressione e quindi le giunzioni dei vari elementi devono essere ermetiche. SISTEMA ANTIGELO La caldaia è equipaggiata di serie di un sistema antigelo automa- tico, che si attiva quando la temperatura dell’acqua del circuito primario scende sotto i 6°C. Questo sistema è sempre attivo e garantisce la protezione della caldaia fino a una temperatura del luogo di installazione di -15°C. Per usufruire di questa protezione, basata sul funzionamen- to del bruciatore, la caldaia dev’essere in condizione di ac- cendersi; ne consegue che qualsiasi condizione di blocco (per es. mancanza gas o alimentazione elettrica, oppure intervento di una sicurezza) disattiva la protezione. Per usufruire della protezione antigelo è necessario che vi sia alimentazione elettrica. Ne consegue che qualsiasi man- canza di alimentazione disattiva la protezione. Fig. 3.1 12
3.3 Pulizia impianto e caratteristiche acqua piastra di circuito riscaldamento supporto In caso di nuova installazione o sostituzione della caldaia è necessario caldaia F effettuare una pulizia preventiva dell’impianto di riscaldamento. R ritorno riscaldamento 3/4” M Al fine di garantire il buon funzionamento del prodotto, dopo ogni M mandata riscaldamento 3/4” M operazione di pulizia, aggiunta di additivi e/o trattamenti chimici (ad G allacciamento gas 3/4” M esempio liquidi antigelo, filmanti ecc...), verificare che i parametri nella RB ritorno bollitore 3/4” M MB mandata bollitore 3/4” M tabella rientrino nei valori indicati. Parametri udm Acqua circuito Acqua riscaldamento riempimento M Valore PH 7÷8 - Durezza °F - 15 ÷20 Aspetto - limpido dima di premontaggio RB MB R 3.4 Posizionamento della caldaia e collega- G menti idraulici La caldaia è fornita di serie con piastra di supporto caldaia con dima di premontaggio integrata (fig. 3.2). La posizione e la dimensione degli attacchi idraulici sono riportate nel dettaglio. Per il montaggio effettuare le seguenti operazioni: - fissare la piastra di supporto caldaia (F) con dima di A premontaggio alla parete e con l’aiuto di una livella a bolla R M RB MB G d’aria controllare che siano perfettamente orizzontali - tracciare i 4 fori (ø 6 mm) previsti per il fissaggio della piastra di supporto caldaia (F) e i 2 fori (ø 4 mm) per il fissaggio della dima di premontaggio - verificare che tutte le misure siano esatte, quindi forare il muro utilizzando un trapano con punta del diametro indicato precedentemente - fissare la piastra con dima integrata al muro utilizzando i tasselli in dotazione. Effettuare i collegamenti idraulici. Concluse le operazioni di installazione della caldaia e di collegamento della stessa alle reti dell’acqua e del gas, applicare la copertura raccordi. Nel caso di installazione di un bollitore, utilizzare le 2 rampe (A) a corredo caldaia per collegarsi alla dima. Fig. 3.2 Fig. 3.3 3.5 Installazione copertura raccordi Applicare la copertura raccordi fornita di serie facendo in modo che i ganci della stessa si fissino nelle apposite asole poste nella parte inferiore della caldaia. Fissare la copertura raccordi con le viti A (fig. 3.3) contenute nella busta documentazione presente in caldaia. Lasciare fuoriuscire il tubo corrugato scarico condensa parallelamente al muro. Per il collegamento riferirsi al paragrafo successivo. Chiudere lo sportello della copertura e fissarlo utilizzando la vite B. B A 3.6 Raccolta condensa L’impianto deve essere realizzato in modo da evitare il congelamento della condensa prodotta dalla caldaia (per es. coibentandolo). Si consiglia l’installazione di un apposito colletto- re di scarico in materiale polipropilene reperibile in commercio (norma DIN 4102 B 1) sulla parte inferiore della caldaia - foro Ø 42 - come indicato in figura 3.4. Posizionare il tubo flessibile di scarico condensa fornito con la caldaia, collegandolo al collettore (o altro dispositivo di raccordo ispezionabile appositamente predisposto come indicato nella UNI EN 677) evitando di creare pieghe dove la condensa possa ristagnare ed eventualmente congelare. ~ 230 Il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla mancanza di convogliamento della condensa o da congelamento della stessa. 114 La linea di collegamento dello scarico deve essere a tenuta garantita e adeguatamente protetta dai rischi di gelo. Prima della messa in servizio dell’apparecchio assicurarsi che la condensa possa essere evacuata correttamente. Fig. 3.4 13
3.7 Installazione della sonda esterna Il corretto funzionamento della sonda esterna è fondamentale per il buon funzionamento del controllo climatico. INSTALLAZIONE E ALLACCIAMENTO DELLA SONDA ESTER- NA La sonda deve essere installata su una parete esterna all’edifi- cio che si vuole riscaldare avendo l’accortezza di rispettare le seguenti indicazioni: - deve essere montata sulla facciata più frequentemente espo- sta al vento, parete posta a NORD o NORD-OVEST evitando l’irraggiamento diretto dei raggi solari; - deve essere montata a circa 2/3 dell’altezza della facciata; - non deve trovarsi in prossimità di porte, finestre, scarichi di condotto d’aria o a ridosso di canne fumarie o altre fonti di calore. Il collegamento elettrico alla sonda esterna va effettuato con un cavo bipolare con sezione da 0.5 a 1 mm2, non fornito a corre- do, con lunghezza massima di 30 metri. Non è necessario ri- Fig. 3.5 spettare la polarità del cavo da allacciare alla sonda esterna. Evitare di effettuare giunte su questo cavo; nel caso fossero ne- cessarie devono essere stagnate ed adeguatamente protette. Eventuali canalizzazioni del cavo di collegamento devono es- sere separate da cavi in tensione (230V a.c.) FISSAGGIO AL MURO DELLA SONDA ESTERNA La sonda va posta in un tratto di muro liscio; in caso di mattoni a vista o parete irregolare va prevista un’area di contatto possibil- mente liscia. Svitare il coperchio di protezione superiore in plastica ruotandolo in senso antiorario. Identificare il luogo di fissaggio al muro ed eseguire la foratura per il tassello ad espansione da 5x25. Inserire il tassello nel foro. Sfilare la scheda dalla propria sede. Fissare la scatola al muro utilizzando la vite fornita a corredo. Agganciare la staffa e serrare la vite. Svitare il dado del passacavo, introdurre il cavo di collegamen- to della sonda e collegarlo al morsetto elettrico. Per il collegamento elettrico della sonda esterna alla caldaia, B fare riferimento al capitolo “Collegamenti elettrici”. Ricordarsi di chiudere bene il passacavo per evitare che l’umidità dell’aria entri attraverso l’apertura dello stesso. Infilare nuovamente la scheda nella sede. Chiudere il coperchio di protezione superiore in plastica ruotandolo in senso orario. Serrare molto bene il passacavo. Fig. 3.6 3.8 Collegamenti elettrici Per accedere ai collegamenti elettrici effettuare le seguenti operazioni: LATO CONNESSIONI ALTA TENSIONE (230V) - posizionare l’interruttore generale dell’impianto su “spento” - svitare la vite B di fissaggio dello sportello della copertura raccordi (fig. 3.6) - aprire lo sportello - svitare la vite di fissaggio della scatola connessioni elettriche, quindi sganciarla dalla sua sede. La scatola presenta una lato dedicato alle connessioni elettriche di alta tensione (230V) e uno dedicato alle connessioni di bassa. Riferirsi agli appositi schemi elettrici per effettuare le connessioni LATO CONNESSIONI BASSA TENSIONE (fig. 3.8). Il collegamento alla rete elettrica deve essere realizzato tramite un dispositivo di separazione con apertura onnipolare di almeno 3,5 mm (EN 60335-1, categoria III). L’apparecchio funziona con corrente alternata a 230 Volt/50 Hz, ha una potenza elettrica di 88 W (25 HE) - 116 W (35 HE), ed è conforme alla norma EN 60335-1. È obbligatorio il collegamento con una sicura messa a terra, secondo la normativa vigente. È inoltre consigliato rispettare il collegamento fase neutro (L-N). Fig. 3.7 14
Il conduttore di terra deve essere di un paio di cm più lungo degli altri. La caldaia può funzionare con alimentazione fase-neutro o fase- fase. Per alimentazioni prive di riferimento a terra è necessario l’utilizzo di un trasformatore di isolamento con secondario ancorato a terra. È vietato l’uso dei tubi gas e/o acqua come messa a terra di apparecchi elettrici. È responsabilità dell’installatore assicurare un’adeguata messa a terra dell’apparecchio; il costruttore non risponde per eventuali danni causati da una non corretta o mancata realizzazione della stessa. Per l’allacciamento elettrico utilizzare il cavo alimentazione in dotazione. Nel caso di sostituzione del cavo di alimentazione, utilizzare un cavo del tipo HAR H05V2V2- F, 3 x 0,75 mm2, Ø max esterno 7 mm. 3.9 Collegamento gas È prevista la possibilità di collegarsi all’impianto del gas sia esterna- mente sia nella zona inferiore del telaio. Il collegamento del gas deve essere eseguito nel rispetto delle Nor- me di installazione vigenti. Prima di eseguire il collegamento, verificare che: - il tipo di gas sia quello per il quale l’apparecchio è predisposto - le tubazioni siano accuratamente pulite La canalizzazione del gas è prevista esterna. Nel caso in cui il tubo attraversasse il muro, esso dovrà passare attraverso il foro centrale della parte inferiore della dima. Si consiglia di installare sulla linea del gas un filtro di opportune dimensioni qualora la rete di distribuzione contenesse particelle solide. Ad installazione effettuata verificare che le giunzioni eseguite siano a tenuta come previsto dalle vigenti norme sull’installazione. 15
3.10 Installazione del pannello comandi a di- stanza Per controllare la temperatura ambiente in modo ottimale, il pannello comandi deve essere installato in una posizione di riferimento del- l’abitazione. NO Per una corretta installazione tener presente che il pannello: SI - deve essere installato su una parete, possibilmente non perimetra- NO le, che non sia attraversata da tubazioni calde o fredde 1,50m - deve essere fissato a circa 1,5 m da terra - non deve essere installato in prossimità di porte o finestre, apparec- chi di cottura, termosifoni, ventilconvettori o più in generale da situazioni che possono generare perturbazioni alle temperature rile- vate. Fig. 3.8 Per fissare il pannello alla parete procedere come segue: - separare il pannello comandi dal guscio inferiore premendo sulla parte inferiore, aiutandosi eventualmente con un cacciavite (fig. 3.10) - estrarre il sacchetto contenente le viti di fissaggio - segnare i punti di fissaggio sulla parete - forare la parete (fori ø 6 mm) Per il corretto funzionamento, assicurarsi che la superficie di montaggio al muro sia piana. - far passare un cavo bipolare (con sezione da 0,5 a 1 mm2) per il collegamento del pannello comandi alla caldaia, attraverso il foro presente nel guscio inferiore Dimensioni: 147mm x 97mm x 33mm - collegare il cavo ai morsetti 1+2 del guscio inferiore del pannello A: Fori di fissaggio (adatti al montaggio alla scatola dell’interruttore) B: Apertura nel muro per il passaggio dei cavi - fissare il guscio inferiore alla parete usando le viti fornite C: Morsetto di collegamento (PIN 1 a sinistra) - agganciare la parte superiore del pannello appoggiandola nel cen- Morsetti di collegamento tro del bordo superiore del supporto, quindi spingere verso il basso PIN 1+2 OT-BUS con leggera pressione (fig. 3.11) PIN 3+4 telecomando telefonico - collegare l’altro capo del filo alla scatola connessioni elettriche della PIN 5+6 sensore esterno Fig. 3.9 caldaia nel lato bassa tensione, secondo lo schema elettrico. La connessione del BUS è protetta contro falsa polarità, le connessioni possono essere scambiate. La lunghezza massima del collegamento tra pannello comandi e caldaia è di 30 m. Il cavo di collegamento tra pannello comandi e caldaia non deve avere giunte; nel caso fossero necessarie, devono essere stagnate e adeguatamente protette. Eventuali canalizzazioni del cavo di collegamento devono essere separate da cavi in tensione (230 V.a.C.). NOTA BENE Fig. 3.10 Tutte le regolazioni (taratura caldaia, impostazione termoregolazione, impostazione parametri), devono esse- re effettuate direttamente ed esclusivamente sul cruscotto in caldaia. Fig. 3.11 16
3.11 Evacuazione dei prodotti della combustio- POSSIBILI CONFIGURAZIONI DI SCARICO ne ed aspirazione aria Per l’evacuazione dei prodotti combusti riferirsi alla normativa UNI- CIG 7129-7131 e UNI 11071. Ci si deve inoltre sempre attenere alle locali norme dei Vigili del Fuoco, dell'Azienda del Gas ed alle eventuali disposizioni comunali. L'evacuazione dei prodotti combusti viene assicurata da un venti- latore centrifugo posto all'interno della camera di combustione. C93 La caldaia è fornita priva del kit di scarico fumi/aspirazione aria, in quanto è possibile utilizzare gli accessori per apparecchi a came- ra stagna a tiraggio forzato che meglio si adattano alle caratteristi- che tipologiche installative. È indispensabile per l'estrazione dei fumi e il ripristino dell'aria B23P comburente della caldaia che siano impiegate solo le nostre tu- B53P bazioni originali specifiche per caldaie a condensazione e che il collegamento avvenga in maniera corretta così come indicato dalle istruzioni fornite a corredo degli accessori fumi. Ad una sola canna fumaria si possono collegare più apparecchi a condizione che tutti siano del tipo a condensazione. B A La caldaia è un apparecchio di tipo C (a camera stagna) e deve quindi avere un collegamento sicuro al condotto di scarico dei fumi ed a quello di aspirazione dell’aria comburente che sfociano entrambi all’esterno e senza i quali l’apparecchio non può funzio- A uscita posteriore - B max 50 cm nare. B23P-B53P Aspirazione in ambiente e scarico all’esterno I tipi di terminali disponibili possono essere coassiali o sdoppiati. C13 Scarico a parete concentrico. I tubi possono partire dalla caldaia indipendenti, ma le uscite devono essere concentriche o abba- Come previsto dalla normativa UNI 11071 la caldaia è idonea stanza vicine da essere sottoposte a condizioni di vento simili a ricevere e smaltire attraverso il proprio sifone le condense (entro 50 cm) dei fumi e/o acque meteoriche provenienti dal sistema di C23 Scarico concentrico in canna fumaria comune (aspirazione e sca- evacuazione fumi, nel caso in cui un sifone non venga rico nella stessa canna) previsto in fase di installazione/progettazione esternamente C33 Scarico concentrico a tetto. Uscite come C13 alla caldaia. C43 Scarico e aspirazione in canne fumarie comuni separate, ma sottoposte a simili condizioni di vento ATTENZIONE: nel caso d’ installazione di una eventuale C53 Scarico e aspirazione separati a parete o a tetto e comunque in pompa di rilancio condensa verificare i dati tecnici relativi zone a pressioni diverse. Lo scarico e l’aspirazione non devono alla portata forniti dal costruttore per garantire il corretto mai essere posizionati su pareti opposte funzionamento della stessa C63 Scarico e aspirazione realizzati con tubi commercializzati e certi- ficati separatamente (1856/1) INSTALLAZIONE “FORZATA APERTA” (TIPO B23P-B53P) C83 Scarico in canna fumaria singola o comune e aspirazione a parete Condotto scarico fumi ø 80 mm C93 Scarico a tetto (simile a C33) e aspirazione aria da una canna fumaria singola esistente Il condotto di scarico fumi può essere orientato nella direzione più adatta alle esigenze dell’installazione. Fare riferimento al DPR 412, 551 e UNI 11071 Fig. 3.12 Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con il kit accessorio. In questa configurazione la caldaia è collegata al condotto di scarico fumi ø 80 mm tramite un adattatore ø 60-80mm. In questo caso l’aria comburente viene prelevata dal locale d’installazione della caldaia che deve essere un locale tec- nico adeguato e provvisto di aerazione. I condotti di scarico fumi non isolati sono potenziali fonti di pericolo. Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi di 1% verso la caldaia. lunghezza massima condotto perdita di carico scarico fumi ø 80 mm curva 45° curva 90° 25 HE 50 m 1m 1,5 m 35 HE 60 m Fig. 3.13 INSTALLAZIONE “STAGNA” (TIPO C) La caldaia deve essere collegata a condotti di scarico fumi ed aspi- Condotto scarico fumi ø 80 mm razione aria coassiali o sdoppiati che dovranno essere portati en- trambi all’esterno. Senza di essi la caldaia non deve essere fatta fun- zionare. Condotti coassiali (ø 60-100 mm) I condotti coassiali possono essere orientati nella direzione più adat- ta alle esigenze dell’installazione ma va posta particolare attenzione alla temperatura esterna ed alla lunghezza del condotto. Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi di 1% verso la caldaia. I condotti di scarico non isolati sono potenziali fonti di pericolo. La caldaia adegua automaticamente la ventilazione in base al tipo di installazione e alla lunghezza del condotto. Fig. 3.14 17
Non ostruire né parzializzare in alcun modo il condotto di Condotti coassiali (ø 60-100 mm) aspirazione dell’aria comburente. Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con i kit. Orizzontale lunghezza rettilinea perdita di carico condotto coassiale ø 60-100 mm curva 45° curva 90° 7,85 m 1,3 m 1,6 m Verticale lunghezza rettilinea perdita di carico condotto coassiale ø 60-100 mm curva 45° curva 90° 8,85 m 1,3 m 1,6 m Fig. 3.15 La lunghezza rettilinea si intende senza curve, terminali di scarico e giunzioni. Condotti sdoppiati (ø 80 mm) SOLO per installazioni all’interno Fig. 3.16 Condotti sdoppiati (ø 80 mm) Per il fissaggio del condotto ø 80 rimuovere definitivamente la copertura superiore agendo sulle viti di fissaggio (fig. 3.17). I condotti sdoppiati possono essere orientati nella direzione più adatta alle esigenze dell’installazione. Il condotto di aspirazione dell’aria comburente va collegato all’in- gresso dopo aver rimosso il tappo di chiusura fissato con tre viti e fissato l’apposito adattatore. Il condotto scarico fumi deve essere collegato all’uscita fumi dopo aver installato l’apposito adattatore. Per l’installazione seguire le istruzioni fornite con il kit accessorio specifico per caldaie a condensazione. Prevedere un’inclinazione del condotto scarico fumi di 1% verso la caldaia. La caldaia adegua automaticamente la ventilazione in base al tipo di installazione e alla lunghezza dei condotti. Non ostruire né parzializzare in alcun modo i condotti. L’utilizzo dei condotti con una lunghezza maggiore comporta una perdita di potenza della caldaia. lunghezza massima rettilinea perdite di carico condotti sdoppiati ø 80 mm curva 45 curva 90° 25 HE 32+32 m 1m 1,5 m 35 HE 40+40 m Fig. 3.17 La lunghezza rettilinea si intende senza curve, terminali di scarico e giunzioni. LUNGHEZZA MASSIMA TUBI Ø 80 - 25 HE LUNGHEZZA MASSIMA TUBI Ø 80 - 35 HE 60 70 55 65 50 60 55 Lunghezza condotto scarico (m) 45 Lunghezza condotto scarico (m) 50 40 45 35 40 30 35 25 30 20 25 15 20 10 15 10 5 5 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 Fig. 3.18 Lunghezza condotto aspirazione (m) Lunghezza condotto aspirazione (m) 18
3.12 Riempimento dell’impianto di riscalda- mento Effettuati i collegamenti idraulici, si può procedere al riempimen- to dell’impianto di riscaldamento. Questa operazione deve essere eseguita ad impianto freddo effet- tuando le seguenti operazioni: - aprire di due o tre giri i tappi delle valvole di sfogo aria automatica inferiore (A) e superiore (E); per permettere un continuo sfiato dell’aria, lasciare aperti i tappi delle valvole A e E - aprire il rubinetto di riempimento esterno alla caldaia fino a che la pressione indicata sull’idrometro sia compresa tra 1 bar e 1,5 bar (fig. 3.21) - Richiudere il rubinetto di riempimento. Nota: la disaerazione della caldaia avviene automaticamente attraverso le due valvole di sfiato automatico A e E, la prima posizionata sul circolatore mentre la seconda all’interno della cassa aria. 3.13 Svuotamento dell’impianto di riscalda- Fig. 3.19 mento Prima di iniziare lo svuotamento togliere l’alimentazione elet- trica posizionando l’interruttore generale dell’impianto su “spen- to”. - Chiudere i rubinetti dell’impianto termico - Allentare manualmente la valvola di scarico impianto (B). Fig. 3.20 Fig. 3.21 19
4 ACCENSIONE E FUNZIONAMENTO 4.1 Verifiche preliminari La prima accensione va effettuata da personale competente di un Centro di Assistenza Tecnica autorizzato Beretta. Prima di avviare la caldaia, far verificare: In caso di impianti a bassa temperatura in diretta, a) che i dati delle reti di alimentazione (elettrica, idrica, gas) siano installare un termostato di sicurezza per impianti a rispondenti a quelli di targa bassa temperatura (per i collegamenti vedi capitolo b) che le tubazioni che si dipartono dalla caldaia siano ricoperte da una guaina termoisolante 2.10 “Collegamenti elettrici”) e modificare la massi- c) che i condotti di evacuazione dei fumi ed aspirazione aria siano ma temperatura di mandata (vedi capitolo 4.6 “Pro- efficienti grammazione dei parametri”). d) che siano garantite le condizioni per le normali manutenzioni nel caso in cui la caldaia venga racchiusa dentro o fra i mobili e) la tenuta dell'impianto di adduzione del combustibile f) che la portata del combustibile sia rispondente ai valori richiesti per la caldaia g) verificare la corretta taratura della valvola gas e, in caso di necessi- tà, procedere alla regolazione secondo quanto indicato al paragrafo 4.8 “Regolazioni” h) che l'impianto di alimentazione del combustibile sia dimensionato per la portata necessaria alla caldaia e che sia dotato di tutti i dispositivi di sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti. 4.2 Accensione dell’apparecchio NOTA BENE Tutte le regolazioni (taratura caldaia, impostazione termoregolazione, impostazione parametri), devono essere effettuate direttamente ed esclusivamente sul cruscotto in caldaia. L’accensione, lo spegnimento, la selezione delle funzioni e le richieste di calore devono essere SEMPRE ed esclusi- posizione di apertura vamente effettuate da pannello comandi a distanza. Per l’accensione della caldaia è necessario effettuare le seguenti operazioni: - accedere al rubinetto del gas attraverso le feritoie della coper- tura raccordi posta nella parte inferiore della caldaia - aprire il rubinetto ruotando in senso antiorario la manopola per permettere il flusso del combustibile (fig. 4.1) - alimentare elettricamente la caldaia Fig. 4.1 Ad ogni alimentazione elettrica la caldaia inizia un ciclo auto- matico di sfiato della durata di circa 2 minuti. Sul display si visualizza la scritta “SF” e si illuminano in sequen- za gli “indicatori di selezione funzione “ ”. Premere il tasto per interrompere il ciclo di sfiato automa- tico. - con lo sportellino del pannello comandi a distanza chiuso, pre- mere il tasto fino a visualizzare il tipo di funzionamento desi- derato, estate o inverno - - (fig. 4.2). Alla fine del ciclo di autocontrollo, la caldaia è pronta per funzio- nare. PAUSE AUTO MAN Se la verifica ha esisto negativo la caldaia non funziona, sul display Fig. 4.2 lampeggerà la cifra “0”. In questo caso chiamare il Centro di Assistenza Tecnica. La caldaia si accende nello stato in cui si trova il pannello comandi a distanza. Le funzioni selezionabili da cruscotto di caldaia sono: INVERNO (fig. 4.3a): Con l’indicatore in questa posizione la caldaia produce acqua calda per il riscaldamento e, se collegata ad un bollitore esterno, fornisce acqua al bollitore per consentire la preparazione dell’acqua calda sanitaria. In questa posizione è anche attiva la Fig. 4.3a funzione S.A.R.A (vedi capitolo “Funzioni della caldaia”). Funzione ESTATE (solo con bollitore esterno collegato) (fig. 4.3b) Con l’indicatore in questa posizione, la caldaia fornisce acqua ad una temperatura fissata al bollitore per consentire la preparazione dell’acqua sanitaria. Regolazione della temperatura acqua di riscaldamento Ruotando il selettore A (fig. 4.4), dopo aver posizionato il selettore di funzione in inverno , è possibile regolare la temperatura dell’acqua di riscaldamento. In senso orario la temperatura aumenta, al contrario diminuisce. I segmenti della barra grafica si Fig. 4.3b 20
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