Linee-guida 2016 per la dislipidemia: focus su alimentazione e stile di vita
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Il tema Meno è meglio: una conferma senza appello alla riduzione del colesterolo LDL in eccesso Linee-guida 2016 per la dislipidemia: focus su alimentazione e stile di vita A cura della Redazione di “Alimentazione, Prevenzione & Benessere” A pre con una conferma netta «meno è me- vascolare e l’aggiornamento sulle risorse non glio» il testo delle linee-guida europee farmacologiche per il controllo delle dislipidemie. 2016 per la gestione delle dislipidemie (ipercolesterolemia totale e LDL, livelli insuffi- cienti di HDL e trigliceridi in eccesso), confer- Le evidenze dei trial mando ancora più chiaramente quanto indicato sullo stile di vita nel documento del 2011. II primo e principale ob- biettivo, di fronte a uno squilibrio lipidemico, è la Il traguardo fondamentale per un’efficiente pre- riduzione dei livelli di colesterolo LDL, al punto venzione cardiovascolare, in tutti i livelli di rischio che «non ci sono livelli di LDL al disotto dei quali accertati, è la riduzione della colesterolemia to- non si evidenziano benefici, o si mettano in luce tale e LDL, ma senza trascurare il ruolo di cole- effetti negativi». sterolemia HDL e trigliceridemia (TG): «Concen- Condivise dagli esperti della Società Europea trazioni di HDL superiori a 40 mg/dl negli uomini di Cardiologia (ESC) e della Società Europea e a 48 mg/dl nelle donne sono indicativi di basso dell’Aterosclerosi (EAS) le linee-guida sono state rischio» si afferma nel documento. «È dimostra- presentate ufficialmente a Roma, durante il re- to che l’aumento delle HDL è predittivo di una re- cente congresso dei cardiologi europei. gressione dell’aterosclerosi mentre, in presenza di livelli inferiori, aumentano il numero di eventi Qui di seguito ne è proposto un breve estratto, e la mortalità nei soggetti a maggior rischio (co- focalizzato su due temi aderenti alla linea edi- ronaropatici), anche se i loro valori di LDL sono toriale di AP&B: le indicazioni di stile di vita e già entro il livello consigliato, cioè inferiori a 70 nutrizionali in grado di ridurre il rischio cardio- mg/dl». 4
Quanto ai TG «concentrazioni inferiori a 150 mg/ sercizio fisico hanno un impatto più limitato: oc- dl indicano un basso rischio. Oltre i 150 mg/dl corre perdere almeno 10 kg per ridurre le LDL è invece necessario approfondire la presenza di di 8 mg/dl; risultati che migliorano se vengono altri fattori di rischio». raggiunti grazie a una dieta a basso tenore di grassi. In questo quadro, l’alimentazione è un fatto- Sugli altri fattori di rischio, dalla pressione ar- re imprescindibile, perché influisce su tutti i teriosa all’omeostasi glucidica (definita da gli- principali fattori di rischio: lipidemia, pressio- cemia, insulinemia, emoglobina glicata), basta ne arteriosa e metabolismo glucidico. La re- una riduzione del 5-10% del peso per ottenere sponsabilità non è mai di un singolo componente risultati rilevanti, tanto più se accompagnata da dietetico, ma della dieta nel suo complesso. L’ap- almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, di attività proccio mediterraneo e la DASH (Dietary Approa- fisica moderata. ches to Stop Hypertension) emergono come i mo- delli in grado di ridurre significativamente i fattori La Tabella a pagina 6 riassume gli obbiettivi da cen- di rischio cardiovascolare e, a catena, malattie ed trare per un’adeguata prevenzione cardiovascolare. eventi correlati (cardiaci e cerebrovascolari). La Dieta Mediterranea condivide con la DASH Un parametro semplice l’apporto di frutta e verdura, cereali integrali, le- gumi, frutta secca, pesce, pollame, latte e latticini Il grasso addominale contribuisce alla dislipide- a ridotto contenuto di grassi. In più, comprende mia, ma determina anche altre alterazioni ormonali l’olio extravergine di oliva. Nello studio spagnolo e metaboliche che ne fanno un evidente e perico- loso fattore di rischio cardiovascolare. Il documen- PREDIMED (Prevención con Dieta Mediterránea), to ESC/EAS ricorda che il girovita è un parametro del resto, aggiungendo quotidianamente olio ex- tanto semplice da misurare quanto affidabile sia travergine d’oliva o frutta secca a un’alimentazio- per la diagnosi sia per il monitoraggio. Le misure ne mediterranea si riducono gli eventi vascolari da non superare sono 80 cm per le donne adulte maggiori del 30% circa, in una popolazione già a di qualunque etnia mentre, per gli uomini, il valore rischio cardiovascolare elevato. di riferimento è 94 cm per quasi tutte le etnie, che scende a 90 cm per gli uomini cinesi, giapponesi Sul versante “stile di vita” complessivo, con- e per gli asiatici del Sud (indocinesi, indonesiani). trollo del peso e attività fisica restano i capo- Anche sul grasso addominale la riduzione ponde- saldi per riequilibrare TG e HDL. rale e l’attività fisica sono fondamentali: secondo Sui trigliceridi l’attività fisica è più efficace del le linee-guida ESC-EAS, buoni risultati si ottengo- calo ponderale con il quale, peraltro, la riduzione no con una forte limitazione degli alimenti a mag- dei livelli in eccesso può raggiungere il 20-30%. giore densità energetica, con un deficit calorico di 300-500 kcal/die e con l’attività fisica quotidiana di Perdita di peso e attività fisica migliorano anche intensità moderata (i già citati 30 min/die). il profilo delle HDL, con un aumento di 0,4 mg/dl per ogni kg perso e fino a 6 mg/dl “spendendo” fino a 2200 calorie a settimana nello sport (vale a dire 3-4 km al giorno di camminata a passo Prevenzione in tavola: veloce o un’attività equivalente). raccomandazioni 2016 Da non dimenticare mai che il “no” alle si- garette (in chi è normopeso), promuove un Come accennato, nel quinquennio 2011-2016 rapido aumento delle HDL, oltre a essere una la ricerca ha ampiamente dimostrato che Die- misura di benessere quasi immediato e di sa- ta Mediterranea e DASH sono le migliori per lute a lungo termine. una buona prevenzione cardiovascolare. Il documento ESC-EAS 2016 aggiorna le racco- Sulle LDL, invece, la riduzione ponderale e l’e- mandazioni relative a grassi, carboidrati, fibre. 5
Obbiettivi su cui basare un’adeguata prevenzione cardiovascolare Fumo Evitare l’esposizione al tabacco in qualunque forma Alimentazione Seguire un’alimentazione sana, limitata nell’assunzione di grassi saturi, a base di cereali integrali, frutta, verdura, pesce Attività fisica Dedicare 2,5-5 ore all’attività fisica moderata-intensa alla settimana, o 30-60 min quasi tutti i giorni Peso Mantenere il BMI tra 20-25 Kg/m2 – circonferenza vita 150 mg/dl è opportuno approfondire altri fattori di rischio Nei pazienti diabetici HbA1c (emoglobina glicata)
pido assorbimento finiscono per compromettere derate e nel contesto del pasto, sono i principi anche il profilo lipidico, in particolare i livelli di più noti. TG. Tra gli zuccheri, è il fruttosio a incidere so- Più in dettaglio, ESC ed EAS sottolineano la ne- prattutto sui TG circolanti. cessità di apportare tutti i minerali e le vita- Le linee-guida ricordano il ruolo dell’Indice glice- mine necessari, variando il consumo di frut- mico, sia dei singoli alimenti, sia del pasto: man- ta e verdura. Ancora, ribadiscono l’importanza tenere un basso IG contribuisce a controllare dell’apporto costante di polifenoli, presenti in profilo glicemico e profilo lipidemico. tutto il mondo vegetale e in concentrazio- Dagli esperti ESC/EAS, infine, una presa di ni consistenti nell’extravergine di oliva, nel posizione netta, che scoraggia le diete a bas- vino, nel cacao e nel tè, perché contribuiscono sissimo apporto di carboidrati: «non ci sono al controllo dell’infiammazione di basso grado, prove a sostegno della sua efficacia nel con- alla funzionalità endoteliale, e alla riduzione del- trollo della dislipidemia». la concentrazione dei trigliceridi. Al consumo di pesce, pari ad almeno due porzioni Fibre – La quota di fibre adeguata per una buo- a settimana, dev’essere associato l’apporto di fonti na prevenzione cardiovascolare è di 25-40 g al vegetali di omega-3, cioè noci, soia, semi di lino. giorno, di cui 7-13 g come fibre solubili: questo Nulla di nuovo per quanto riguarda il sale, i cui apporto risulta ben tollerato ed efficace. In par- livelli di assunzione dovrebbero restare entro i 5 ticolare, scegliere cereali integrali ricchi di g al giorno. fibre rappresenta una valida strategia per sostituire i grassi saturi, per massimizzare gli effetti positivi sulle LDL e minimizzare quelli ne- gativi sui TG. Supplementi dietetici e alimenti funzionali Alcol – Anche le linee-guida ESC/EAS 2016 La ricerca e la clinica sono sempre più attente sostengono la moderata assunzione di alcol (al alla ricerca e allo sviluppo dei nutraceutici, pro- massimo 2 drink/die per gli uomini e 1 drink/die posti secondo i casi in aggiunta ai farmaci ipolipi- per le donne) negli adulti non astemi, in assenza demizzanti, o, nel caso di dislipidemia moderata, di controindicazioni assolute: il consumo di alcol a dosi moderate, infatti, ha una dimostrata capa- come alternativa a questi. La scelta dev’esse- cità protettiva nei confronti del rischio cardiova- re fatta in accordo con il proprio medico. Nelle scolare in questo tipo di popolazione, riducendo linee-guida ESC/EAS 2016, gli aggiornamenti i TG circolanti. riguardano: L’astensione dall’alcol è raccomandata per i sog- getti con elevati livelli di TG: in questi casi l’alcol Fitosteroli – Sitosterolo, campesterolo e stigma- farebbe da ulteriore volano all’ipertrigliceridemia. sterolo sono naturalmente presenti, in piccola quantità, negli oli vegetali, in frutta e verdura, In conclusione – Sul versante alimentare, la nocciole, cereali integrali e legumi. Il meccani- prevenzione del rischio cardiovascolare, sia nei smo d’azione è noto: i fitosteroli riducono l’as- soggetti sani, sia in chi mostra già elevati livelli sorbimento intestinale del colesterolo alimenta- di rischio, sia soprattutto nei pazienti reduci da re. In Italia sono diffusi prodotti a base di latte un evento, poggia saldamente sull’alimentazione fermentato contenenti fitosteroli, mentre altrove i mediterranea. fitosteroli sono aggiunti anche a oli vegetali, mar- Frutta, verdura, olio extravergine d’oliva, frutta garine, burro, yogurt. L’alimento arricchito non secca a guscio, cereali (meglio integrali), pesce, influisce sull’efficacia dei fitosteroli stessi che, pollame, latte e latticini in quantità moderate, alla dose di 2 g/die assunti a uno dei pasti consumo limitato di carne rossa e saltuario di principali, riducono la colesterolemia totale carni lavorate e dolciumi, alcolici in quantità mo- e LDL del 7-10%, secondo la variabilità della ri- 7
sposta individuale. Chi ne può trarre maggiore Diverso il discorso per quanto riguarda gli ome- giovamento? Cardiologi e lipidologi concordano: ga-3 ad alte dosi, cioè 2-3 g/die, in grado di di- il maggior beneficio va ai pazienti con livelli di minuire fino al 30% i trigliceridi in eccesso. Oltre colesterolo totale e LDL mediamente elevati, per queste dose, gli omega-3 possono aumentare i i quali la scelta di una terapia farmacologica non livelli di LDL. Ecco perché l’uso va deciso dietro è opportuna; colesterolemia totale e LDL eleva- consiglio medico. ta, aggiungendo i fitosteroli alla terapia farmaco- logica; oppure pazienti con ipercolesterolemia Berberina – Le linee-guida sottolineano l’assen- familiare, già a partire dai 6 anni d’età. za, ad oggi, di ricerche di buona qualità in grado di dimostrarne l’efficacia. Fibre – Le fibre solubili (beta-glucani) di avena e orzo hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre la colesterolemia totale e LDL. I cibi ar- Conclusioni ricchiti con queste fibre sono ben tollerati ed ef- ficaci. Dalle linee-guida ESC/EAS emergono molte conferme per quanto riguarda l’alimentazione e gli stili di vita volti alla gestione delle dislipide- Efficacia non provata mie e alla prevenzione cardiovascolare, sia nei soggetti sani, sia in chi ha già sofferto un evento Le linee-guida ESC/EAS bocciano, per il control- lo della colesterolemia, sia le proteine della soia, cardiaco o cerebrale. sia i policosanoli. Per quanto riguarda le proteine della soia, fino a qualche anno fa si riteneva che, • Dieta Mediterranea e DASH (Dietary Appro- in sostituzione delle proteine animali, riuscissero aches to Stop Hypertension) sono le uniche a ridurre modestamente le LDL, ma gli studi più ad aver dimostrato efficacia sulla dislipidemia recenti non confermano questa teoria. Nessuna e sul rischio cardiovascolare. Ciò premesso, evidenza emerge a favore dell’uso di policosano- cardiologi e lipidologi sottolineano che «le li, miscela naturale di alcol alifatici a lunga cate- raccomandazioni dietetiche devono sempre na, estratti principalmente dalla cera della canna tenere presente le abitudini alimentari loca- da zucchero. li; è opportuno promuovere l’interesse verso culture alimentari diverse, se promotrici di sa- lute ». Monacolina e riso rosso fermentato – Il riso ros- • Il rispetto della varietà degli alimenti è fonda- so fermentato agisce in modo simile alle statine, mentale. L’introito calorico va adeguato alle inibendo l’enzima HMG-CoA reduttasi grazie al caratteristiche individuali, per evitare sovrap- principio attivo, la monacolina. Proprio per que- peso e obesità. sto, alcuni pazienti segnalano effetti collaterali • Qualunque sia la cultura alimentare di base, simili a quelli delle statine. La ricerca dimostra è opportuno promuovere il consumo di frutta, che 2,5-10 mg/die di monacolina possono ri- verdura, legumi, noci, cereali integrali, pesce durre fino al 20% la colesterolemia. Il riso ros- grasso, il più ricco di omega-3. so fermentato è quindi indicato nei soggetti nei • I grassi monoinsaturi (olio extravergine di oli- quali il rischio cardiovascolare globale non è tale va) e i polinsaturi (oli vegetali non tropicali) da indicare la terapia con statine. dovrebbero sostituire grassi saturi, margarine solide e acidi grassi trans in generale (quasi Acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 - Nei assenti nei prodotti in vendita in Italia). L’ob- soggetti sani, che non possono consumare pe- biettivo è non superare il 7-10% delle calorie sce, supplementazioni di omega-3 a basse dosi, totali da grassi saturi e mantenere gli acidi contribuirebbero a ridurre il rischio di eventi car- grassi trans al disotto dell’1% dell’energia diaci o cerebrali. giornaliera. 8
• Sale da cucina: non più di 5 g/die. Limitare Kraus WE, Houmard JA, Duscha BD et al. Effects of l’aggiunta di sale durante la cottura, scegliere the amount and intensity of exercise on plasma cibi freschi o con poco sale se pronti (anche il lipoproteins. N Engl J Med 2002;347:1483–1492. pane comune è ricco di sale). Brien SE, Ronksley PE, Turner BJ et al. Effect of al- cohol consumption on biological markers associ- • Alcol: per gli adulti non astemi l’assunzione ated with risk of coronary heart disease: system- moderata prevede non più di 1 drink al giorno atic review and meta-analysis of interventional per le donne e 2 drink al giorno per gli uomi- studies. BMJ 2011; 342:d636. ni. In caso di trigliceridemia elevata, si racco- Jacobson TA, Glickstein SB, Rowe JD. Effects of manda l’astensione. eicosapentaenoic acid and docosahexaenoic • Alimenti dolci e bevande zuccherate, i cosid- acid on low-density lipoprotein cholesterol and detti soft drink, dovrebbero essere limitati so- other lipids: a review. J Clin Lipidol 2012;6:5–18 prattutto in presenza di obesità, diabete, sin- Maeda K, Noguchi Y, Fukui T. The effects of ces- drome metabolica, ipertrigliceridemia. sation from cigarette smoking on the lipid and • è auspicabile l’attività fisica costante e rego- lipoprotein profiles: a meta-analysis. Prev Med 2003;37:283–290. lare, equivalente ad almeno 30 minuti ogni Poli A, Marangoni F, Paoletti R et al. Non-pharmaco- giorno, di intensità moderata. logical control of plasma cholesterol levels. Nutr • Il tabacco in qualsiasi forma va evitato o ab- Metab Cardiovasc Dis 2008;18:S1–S16. bandonato. Alberti KG, Eckel RH, Grundy SM t al. Harmonizing Bibliografia di riferimento the metabolic syndrome: a joint interim statement The Task Force for the Management of Dyslipidae- of… Circulation 2009;120:1640–1645. mias … 2016 ESC/EAS Guidelines for the Man- Sirtori CR, Galli C, Anderson JW, Arnoldi A. Nutrition- agement of Dyslipidaemias. European Heart al and nutraceutical approaches to dyslipidemia Journal doi:10.1093/eurheartj /ehw272. and atherosclerosis prevention: focus on dietary Robinson JG, Wang S, Smith BJ, Jacobson TA. Meta- proteins. Atherosclerosis 2009;203:8–17. analysis of the relationship between non-high-density Lea LJ, Hepburn PA. Safety evaluation of phytos- lipoprotein cholesterol reduction and coronary heart terol-esters. Part 9: results of a European post- disease risk. J Am Coll Cardiol 2009;53:316–322. launch monitoring programme. Food Chem Toxi- Dalen JE, Devries S. Diets to prevent coronary heart col 2006;44: 1213–1222. disease 1957–2013: whathave we learned? Am J Li Y, Jiang L, Jia Z, et al. A meta-analysis of red Med 2014;127:364–369. yeast rice: an effective and relatively safe alter- Estruch R, Ros E, Salas-Salvado´ J. et al. Primary pre- native approach for dyslipidemia. PLoS One vention of cardiovascular disease with a Mediter- 2014;9:e98611. ranean diet. N Engl J Med 2013;368:1279–1290. Dewell A, Hollenbeck PL. Clinical review: a critical Mensink RP, Zock PL, Kester A. Effects of dietary fat- evaluation of the role of soy protein and isoflavone ty acids and carbohydrates on the ratio of serum supplementation in the control of plasma cho- total to HDL cholesterol and on serum lipids and lesterol concentrations. J Clin Endocrinol Metab apolipoproteins: a meta-analysis of 60 controlled 2006;91:772–780. trials. Am J Clin Nutr 2003; 77:1146–1155. Reiner Z, Tedeschi-Reiner E, Romic Z. Effects of Brown L, Rosner B, WillettWW. Cholesterol-lowering rice policosanol on serum lipoproteins, homo- effects of dietary fiber: a meta-analysis. Am J Clin cysteine, fibrinogen and C-reactive protein in hy- Nutr 1999;69:30–42. percholesterolaemic patients. Clin Drug Investig Nordmann AJ, Nordmann A, Briel M. et al. Effects of low- 2005;25:701–707. carbohydrate vs low-fat diets on weight loss and car- Lan J, Zhao Y, Dong F et al. Meta-analysis of the diovascular risk factors: a meta-analysis of randomized effect and safety of berberine in the treatment of controlled trials. Arch Intern Med 2006;166:285–293. type 2 diabetes mellitus, hyperlipemia and hyper- Stanhope KL, Medici V, Bremer AA. A dose-re- tension. J Ethnopharmacol 2015;161:69–81. sponse study of consuming high-fructose corn Mozaffarian D, Lemaitre RN, King IB et al. Plasma syrup-sweetened beverages on lipid/lipoprotein phospholipid long-chain omega-3 fatty acids and risk factors for cardiovascular disease in young total and cause-specific mortality in older adults: adults. Am J Clin Nutr 2015;101:1144–1154. a cohort study. Ann Intern Med 2013;158:515–525. 9
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