Decarbonizzazione dei trasporti e qualità dell'aria - Energia Ambiente ...

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Decarbonizzazione dei trasporti e qualità dell'aria - Energia Ambiente ...
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Decarbonizzazione dei trasporti e
qualità dell’aria
Il settore trasporto utilizza prevalentemente combustibili fossili e contribuisce in modo rilevante alle
emissioni di gas inquinanti, dannosi per la salute, e di gas ad effetto serra, responsabili di alterazioni
del clima. Occorre pertanto passare a modalità più sostenibili di trasporto riducendo l’esigenza
degli spostamenti, ricorrendo a modalità alternative di trasporto (collettivo, in condivisione ecc.),
progettando e immettendo sul mercato veicoli energeticamente più efficienti e meno dipendenti dai
combustibili fossili. Il tutto senza penalizzare la mobilità degli individui

DOI 10.12910/EAI2018-033

di Antonino Genovese, ENEA

L
         e basi dell’attuale organiz-            ricorso alla trazione animale, che la     decarbonizzata. Questi attributi ri-
         zazione dei trasporti si                prima automobile venne alla luce. In      marcano la ricerca di discontinuità
         fondano sull’esigenza di in-            seguito con Henry Ford ebbe inizio        tra mobilità passata, basata essen-
         contrare la richiesta di muo-           l’era della produzione su larga scala     zialmente sull’uso di combustibili
versi liberamente, facilmente e con              delle automobili con la conseguente       derivati dal petrolio, e mobilità futu-
minimo dispendio di energia da un                legittimizzazione della mobilità ba-      ra che rivolge lo sguardo a soluzioni
luogo all’altro. Questi aspetti furono           sata sull’uso dei combustibili fossili.   meno caratterizzate dalla presenza di
delineati più di 150 anni fa quan-               Sono ormai trascorsi molti anni dal-      carbonio.
do Nikolaus Otto depositò il primo               la comparsa delle innovative idee dei     È dominio comune che i combusti-
brevetto del motore a quattro tempi              primi pionieri della motorizzazione       bili derivati dal petrolio (gasolio e
(sebbene precedentemente gli italia-             di massa e una seconda rivoluzione        benzina), utilizzati per alimentare i
ni Barsanti e Matteucci avessero de-             si appresta a mutare il familiare pro-    motori a combustione interna (MCI)
finito una descrizione dettagliata del           filo della mobilità personale e collet-   dei mezzi di trasporto, producono
principio di funzionamento in alcuni             tiva. Da un quarto di secolo a questa     un insieme di sostanze chimiche e di
documenti). Ma fu solo grazie a Karl             parte diversi aggettivi sono stati spe-   polveri come risultato del processo
Benz, e alla sua idea di realizzare una          si per definire il profilo della nuova    di conversione chimico-meccanica
carrozza che si muovesse senza il                mobilità: green, sostenibile, smart,      dell’energia. Sfortunatamente queste

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sostanze componenti i gas di scarico      (era pre-industriale) ai giorni nostri           posiziona tra i tre anni più caldi de-
risultano essere dannosi per gli esse-    è stato rilevato un innalzamento del-            gli ultimi 100 anni. Contemporanea-
ri viventi e per l’ambiente. Al fine di   la temperatura media del nostro pia-             mente assistiamo a una crescita della
contenere gli impatti negativi sulla      neta di circa 1 °C [1] con frequenti             concentrazione di CO2 in atmosfera
salute delle persone e sull’ambien-       fenomeni di estremizzazione delle                con punte di 403 ppm contro i 340
te limiti sempre più restrittivi nelle    temperature. Basti ad esempio ricor-             ppm rilevati nel 1980 come indicato
emissioni veicolari sono stati adot-      dare il 2017 appena trascorso che si             in Figura 1.
tati a livello mondiale. Le emissioni
allo scarico contribuiscono per la
loro quota parte a un aggravamento
dello stato di qualità dell’aria nelle
città e attualmente la Commissione
Europea (CE) ha sotto osservazione
i Paesi eccedenti i limiti di qualità
dell’aria che rischiano l’apertura di
una procedura di infrazione.
Sotto questa prospettiva numerosi
sforzi tecnologici sono stati posti in
essere per ridurre consumi di com-
bustibile ed emissioni per i veicoli.
Tuttavia la grande domanda di mo-
bilità e il continuo trend di crescita
del numero di autoveicoli presenti
sulle strade impone una ulteriore
riduzione delle emissioni allo scari-
co. In questo contesto un tema cui
prestare attenzione si aggiunge a
quelli precedentemente delineati: le
variazioni climatiche derivanti dal       Fig. 1 Variazione concentrazione CO2 ( NOAA Earth System Research Laboratory Global
riscaldamento del pianeta. Dal 1780       Monitoring Division https://www.esrl.noaa.gov/gmd/ccgg/trends/global.html

                                                                                    2/2018 | Energia, ambiente e innovazione    43
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Fig.2 Interventi per ridurre le emissioni da trasporto

Non meno importanti sono le pro-                     trasporto” è correntemente impiega-        questo è ormai realizzabile attraver-
nunciate crescite delle concentra-                   ta per definire la minore dipendenza       so l’uso degli strumenti telematici.
zioni atmosferiche di altri gas ser-                 dai combustibili fossili attraverso la     Con essi è possibile espletare attività
ra come metano e ossido nitroso                      riduzione percentuale del carbonio         economiche e lavorative, non diret-
(N2O).                                               contenuto nel combustibile utilizzato      tamente connesse alla esigenza della
Gli accordi di Parigi hanno politi-                  nei veicoli. Il reale significato è più    produzione materiale, o provvedere
camente sancito la relazione tra gas                 ampio rappresentando l’insieme di          ad acquisti o partecipare ad attività
serra (GHG) e variazioni climatiche                  azioni capaci di ridurre le emissioni      di intrattenimento senza muover-
e stabilito il punto di non ritorno per              di CO2 preservando la capacità del         si da un punto all’altro delle nostre
mantenere entro 1,5 °C l’innalza-                    sistema di trasporto. Possiamo af-         città. Ma meglio ancora architetti ed
mento globale della temperatura.                     frontare il problema delle emissioni       urbanisti sono chiamati a rimodel-
Le emissioni di natura antropogeni-                  di CO2 nel trasporto distinguendo          lare il tessuto cittadino e l’organizza-
ca di CO2 sono dovute al 70% dall’u-                 tre approcci: miglioramento dell’effi-     zione urbana per costruire un insie-
so di combustibili fossili (carbone,                 cienza dei sistemi di trazione, utilizzo   me autosufficiente capace di fornire
gas naturale, petrolio) mentre a li-                 di modi di trasporto maggiormente          servizi adeguati sul territorio per ri-
vello di settore di utilizzo il trasporto            efficienti, riduzione dell’esigenza de-    spondere alle esigenze degli abitanti,
si ritaglia un quarto delle emissioni                gli spostamenti (Figura 2). Ogni am-       evitando che questi siano obbligati a
globali da combustione con un 75%                    bito di intervento contribuisce a di-      continui spostamenti. Periferie senza
di esse dovute al trasporto su strada                minuire le emissioni rispondendo al        servizi, centri urbani dedicati alle at-
[2]. In questo contesto la riduzione                 contempo alla domanda di mobilità.         tività ludiche, grandi aree suburbane
della dipendenza dai combustibili                                                               destinate ad aree commerciali o uffi-
derivati dal petrolio ha trovato uno                 Ridurre l’esigenza degli spostamenti       ci provocano una continua domanda
scenario stimolante per lo sviluppo                                                             di viaggi e spesso in carenza di tra-
di propulsori innovativi basati anche                Il primo criterio è fondato sulla rivi-    sporti collettivi producono flussi ele-
su combustibili alternativi ai derivati              sitazione delle politiche sociali prese    vati di veicoli e di emissioni. Insedia-
del petrolio.                                        a modello nella costruzione dei rap-       menti compatti richiedono minori
                                                     porti produttivi, economici e rela-        distanze da percorrere che possono
Come decarbonizzare il trasporto                     zionali all’interno delle realtà urba-     essere soddisfatti anche con modi a
                                                     ne. Ridurre il numero di spostamenti       bassa energia e bassa emissione di
La locuzione “decarbonizzazione del                  è l’elemento cardine su cui agire e        CO2 quali biciclette o a piedi.

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Modalità alternative di trasporto            in funzione del peso del veicolo (vei-                 gna l’apertura alla realizzazione di
                                             coli più pesanti possono emettere di                   infrastrutture per la distribuzione di
Il secondo criterio affronta il proble-      più di quelli più leggeri) come ripor-                 combustibili in sostituzione di ben-
ma della minore emissione di CO2             tato in Figura 3 ed è accompagnato                     zina e gasolio. Questo avvantaggia
tramite una scelta attenta del modo          da una serie di fattori premianti/pu-                  sia l’emissione di CO2 ma anche la
con cui eseguire i viaggi. L’efficienza      nitivi in base agli scostamenti.                       minore dipendenza dei trasporti dai
energetica del modo di viaggio ossia         La riduzione dei consumi è il primo                    combustibili liquidi derivati dal pe-
i MJ per passeggero-km rappresen-            passo per abbattere le emissioni di                    trolio. Nella direttiva il gas naturale
tano il criterio di paragone per offri-      CO2 e questo può già essere attuato                    compresso (GNC) e il gas di petrolio
re la stessa capacità di spostamento         con l’ottimizzazione del motore die-                   liquefatto (GPL) sono riconosciuti
a costi energetici inferiori e quindi        sel, che vanta già buoni rendimenti                    come combustibili gassosi alternati-
a minori emissioni di CO2. Andare            ma è in grado di fornire ancora mar-                   vi insieme al gas naturale liquefatto
a piedi o in bicicletta è sicuramen-         gini di miglioramento. Sfruttando il                   (GNL), all’idrogeno ed all’elettricità.
te maggiormente efficiente su brevi          supporto dell’elettronica è possibile                  La quantità di CO2 generata per uni-
distanze mentre il treno lo è rispet-        assistere ulteriormente le fasi di inie-               tà di energia contenuta è una prima
to all’auto su distanze maggiori. Ma         zione, di ricircolo dei gas di scarico,                indicazione della potenzialità dei
i nuovi sistemi di trasporto basati          di recupero del calore con sistemi                     combustibili a concorrere al proces-
sulla condivisione dei veicoli e dei         aventi tempi di risposta più rapidi                    so di decarbonizzazione. A parità di
viaggi offrono alternative per attiva-       nel coadiuvare le variazioni della                     energia il GNC produce minor CO2
re riduzioni di emissioni sfruttando         combustione, ma anche con la ridu-                     del gasolio: 57 gCO2/MJ contro 73
meglio il numero di passeggeri per           zione delle cilindrate e l’uso di mate-                gCO2/MJ; inoltre ha un contenuto
viaggio o permettendo di pianificare         riali più performanti per le maggiori                  energetico per unità di massa mag-
un viaggio con scelte modali integra-        pressioni di iniezione ed in camera                    giore. Tuttavia l’efficienza del motore
te in grado di rispondere meglio al          di combustione. Il gasolio non ha                      influisce nello stabilire i quantitati-
criterio di efficienza per passeggero-       ancora mostrato i suoi limiti e al-                    vi di energia utili a produrre lavoro
km. Una mobilità veramente soste-            tri combustibili si affacciano come                    meccanico riducendo o annullando
nibile deve, quindi, essere ripensata        concorrenti nella competizione per                     il vantaggio intrinseco. Lo studio
sulle basi di un minor peso della mo-        la riduzione delle emissioni di CO2.                   JRC-Concawe [3] indica per le auto-
bilità privata incentivando il traspor-      L’adozione della direttiva 2014/94/                    vetture al 2010 emissioni di CO2 leg-
to collettivo e cooperativo in condi-        EU sui combustibili alternativi se-                    germente migliori per il veicoli diesel
visione (car pooling, car sharing).

Miglioramento dell’efficienza e
combustibili alternativi

Infine l’innovazione tecnologica è la
leva utilizzata dai costruttori di vei-
coli per venire incontro all’esigenza
di rispettare i limiti emissivi di CO2
imposti dalla legislazione per con-
tenere le emissioni specifiche dei
motori a combustione interna. I pa-
esi della Comunità Europea hanno
previsto al 2021 l’adozione del tar-
get di 95 gCO2/km [3] per i veicoli
passeggeri indicando un ancora più
ambizioso limite, inferiore del 30%
al 2030. Il limite è definito a livello di   Fig. 3 Curve per individuare i limiti emissivi per la CO2 al 2021
flotta attraverso una curva calibrata        Fonte: elaborazione ENEA

                                                                                            2/2018 | Energia, ambiente e innovazione   45
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rispetto a quelli a GNC con un trend             to e distribuzione, capaci di influire    riore o uguale a 10 μm. La diretti-
inverso al 2020 grazie al migliora-              sino al 10%. Prendendo ad esempio         va 2008/50/CE e il D.Lgs 155/2010
mento tecnologico dei motori a gas               un consumo medio su strada per un         stabiliscono per il PM10, ai fini
naturale, rimanendo comunque en-                 veicolo elettrico pari a 150 Wh/km        della protezione della salute umana,
tro valori molto simili (87 gCO2/km              risulteranno emessi 49 gCO2/km per        un valore limite annuale di 40 μg/
contro 82 gCO2/km ). Una corretta                autoveicolo. L’elettrico si posiziona     m³ e un valore limite giornaliero di
interpretazione deve comunque te-                ottimamente rispetto ai valori limi-      50 μg/m³ da non superare più di 35
nere presente il percorso comple-                ti emissivi EU sia al 2021 che nello      volte in un anno. Un ulteriore pas-
to lungo la filiera di produzione e              scenario futuro di una ulteriore ri-      so avanti legislativo è contenuto nel
distribuzione del combustibile che               duzione del 30%. Inoltre esistono         D.Lgs. 155/2010 che impone un va-
comporta una addizionale emissio-                potenzialità nella riduzione in rela-     lore limite anche per la frazione fine
ne di CO2. In questo caso l’emissione            zione all’incremento della quota di       respirabile (PM 2.5) ossia le parti-
di CO2 additiva risulta sfavorevole al           produzione da rinnovabili o di mag-       celle con diametro inferiore a 2.5
gas naturale, specialmente al cresce-            giore efficienza nella generazione        μm che possono giungere sino alla
re delle distanze di origine del gas a           termoelettrica.                           zona alveolare dei polmoni.
causa dei maggiori costi energetici                                                        Il processo di decarbonizzazione
ed emissivi per il pompaggio. Infine             Non solo CO2: le emissioni di             del trasporto va nella direzione di
diviene importante il quantitativo di            inquinanti dell’aria                      un miglioramento delle condizioni
metano rilasciato in atmosfera du-                                                         ambientali atmosferiche: combusti-
rante le operazioni di produzione,               Come accennato in precedenza, la          bili leggeri possiedono bassi livelli
trasferimento e combustione essen-               combustione nei MCI non genera            di emissioni di IPA e del particola-
do il metano un gas serra molto più              solo CO2 (gas climalterante ma di         to (dovuti essenzialmente a residui
attivo della CO2.                                per sé innocuo per la salute), ma         di olio in camera di combustione),
                                                 produce sostanze che prendono             riduzione degli idrocarburi incom-
La trazione elettrica                            parte al degradamento dei livelli di      busti non metanici e degli ossidi di
                                                 qualità dell’aria. Particolato e ossidi   azoto. I veicoli elettrici sono quelli
L’utilizzo dell’energia elettrica quale          di azoto sono gli indagati principa-      maggiormente indicati per abbatte-
fonte energetica per la mobilità as-             li, ma anche gli idrocarburi polici-      re le emissioni di inquinanti poiché
sume un ruolo importante nella ri-               clici aromatici (IPA), il monossido       al punto d’uso presentano valori
duzione della dipendenza dalle fonti             di carbonio o il biossido di zolfo        nulli di emissioni, insieme ai veicoli
fossili per il settore del trasporto.            forniscono il loro contributo. La         ad idrogeno. Se affiancata da fonti
Questa si attua in relazione alla di-            qualità dell’aria è determinata dalla     rinnovabili, la mobilità elettrica co-
versa composizione degli impianti                concentrazione di queste sostan-          stituisce uno strumento importante
di generazione nei vari sistemi elet-            ze nell’atmosfera ed è determinata        per ridurre le concentrazioni di in-
trici nazionali. In Italia la produ-             dalla emissione delle varie sorgen-       quinanti e provvedere al rispetto dei
zione elettrica è fornita da un mix              ti, tra cui i veicoli con MCI, e dalle    limiti legislativi per i livelli di quali-
energetico basato su termoelettrico              condizioni meteoclimatiche che ne         tà dell’aria. Le politiche urbane e un
e fonti rinnovabili. Al 2017 il 31%              stabiliscono le regole di diffusione      uso modale efficiente oltre a ridurre
della produzione elettrica è stato               negli strati inferiori dell’atmosfera.    le emissioni di gas serra possono so-
soddisfatto dalle fonti rinnovabili              Quindi esiste una relazione di cau-       stenere il processo di miglioramen-
mentre il rimanente da gas natura-               sa ed effetto tra l’uso di determinati    to della qualità dell’aria attraverso la
le, carbone e altre fonti. Per l’energia         combustibili e la qualità dell’aria.      riduzione delle emissioni specifiche
elettrica, in base alle valutazioni ese-         Per il particolato disperso in atmo-      e un minore ricorso all’autoveicolo.
guite da ISPRA, il fattore emissivo              sfera si intende l’insieme delle par-
nazionale 2016 è stato di 330 gCO2/              ticelle sospese in aria la cui sorgente   Per saperne di più:
kWhe. A questo valore vanno inclu-               antropica principale è il traffico vei-   antonino.genovese@enea.it
se le componenti additive dovute alle            colare. Il PM10 identifica l’insieme
perdite per le fasi di dispacciamen-             delle particelle con diametro infe-

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4. WELL-TO-WHEELS Report Well-to wheels analysis of future automotive fuels and powertrain in the European context - JRC Concawe
   2014 Report EUR 26236 EN

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