Linea Gotica Sulla - BIODIVERSITà Il Geotritone della val di Zena
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Anno VII - Numero 24 - Gennaio - Febbraio - Marzo BIODIVERSITà TRADIZIONI Il Geotritone Streghe e leggende della val di Zena della Contea Ranuzzi I NV ER N O Sulla Linea Gotica Storia, luoghi e percorsi per rivivere quell’inverno di guerra prima della Libertà
Scatta & vinci SOMMARIO Scatta 4 Obiettivo Appennino Periodico di proprietà di EDITORIALE Gli scatti di William Vivarelli: il Cinghiale & Vinci Quello che avete tra le mani sarà, 6 Erbe di casa nostra con molta probabilità, l’ultima copia Il Prugnolo e il Pungitopo Numero registrazione Tribunale di Nelle Valli Bolognesi così come vi di Bologna - “Nelle Valli Bolognesi” n° 7927 del 26 febbraio 2009 siete abituati a leggerla negli ultimi sei 8 Perchè Bio anni. Stagione dopo stagione abbiamo Discese ecosostenibili con gli sci di legno Direttore responsabile: Filippo Benni sempre cercato di migliorare un pro- dotto che, numero dopo numero, avete 9 La montagna in cucina Hanno collaborato: Manuela Goldoni sempre dimostrato di apprezzare. Man- Dalla farina di castagne il pane dei poveri Questa è la fotografia scattata da una nostra lettrice che a metà gennaio risultava la più Giuseppe Rivalta dando mail alla redazione, grazie alle Vito Paticchia votata all’interno del contest fotografico attivo Stefano Lorenzi quali abbiamo via via imbarcato nuovi 10 In primo piano - La storia alla pagina Facebook della rivista Lucilla Pieralli collaboratori, o dialogando con noi sulla La Linea Gotica Adriano Simoncini Gianfranco Bracci pagina Facebook della rivista, alla quale William Vivarelli avete inviato centinaia di immagini del 12 In primo piano - Le tracce Claudia Filipello Castelletto di Serravalle Maurizio Marna nostro Appennino. Dopo 24 numeri è Cercando quel che resta di quell’inverno Scatto di Valentina Prisco Katia Brentani giunto per noi il momento di cambiare. Claudio Evangelisti Nicola Grillini Come fatto quando passammo da 32 14 In primo piano - Gli itinerari Track Guru a 48 pagine, anche questa volta sarà In cammino verso la Liberazione Foto di: per crescere. Nel 2015 Emil Banca, che Per partecipare a Scatta& Vinci scrivete a: vallibolognesi@emilbanca.it oppure Nicola Grillini assieme ad AppenninoSlow ha ideato e 16 In primo piano - Il racconto Paolo Pandolfo alla pagina Facebook di Nelle Valli Bolognesi. Ivo Gianstefani portato avanti questo progetto, raggiun- L’orologio del soldato Watson Luciano Marchi gerà il traguardo dei 120 anni di età. La Lucia Montagni Track Guru prima delle tredici Casse Rurali da cui 18 In primo piano - Le immagini William Vivarelli è nata fu infatti fondata nel 1895 a Ba- Dall’archivio dell’Istituto Parri Archivi fotografici Istituto Parri ricella, nella Bassa bolognese. Nel ‘900 Vuoi ricevere Nelle Valli Bolognesi Ente Parchi AppenninoSlow IAT Colli Bolognesi fu poi fondata quella di Molinella e un anno dopo quelle di Monzuno e Loiano, 20 In giro con TrakGuru Il Monte Gatta e il Corno alle Scale direttamente a casa Le Pleiadi Progetto Grafico: in Appennino. Per celebrare quest’anni- versario, il consiglio d’amministrazione 22 MovimentoLento di Gianfranco Bracci della Bcc ha deciso di investire per L’intervista a Paolo Fresu e senza spendere nemmeno un euro? Studio Artwork Comunication Roberta Ferri - 347.4230717 allargare ancora di più la rivista, com- Pubblicità: prendo anche la pianura nel territorio 24 L’evento Michaela Beghelli - 340.0616922 1483, il tartufone da guinness Vai su http://bit.ly/PromoNelleValliBolognesi2014 e lascia i tuoi dati, Offerta valida fino al 28 febbraio 2015. L’offerta si può michaela.appenninoslow@gmail.com che intende valorizzare e promuovere. sottoscrivere una sola volta. Nelle Valli Bolognesi è già distribuito, i prossimi due numeri della rivista, estate e primavera 2015, te li spedirà Questa rivista viene stampata su carta riciclata Eural Offset con successo, in quelle zone; e già 26 Biodiversità da Grafiche Zanini srl presenta due pagine dedicate ad Oriz- Il Geotritone della val di Zena gratuitamente Emil Banca. Via Emilia, 41/E 40011 Anzola Emilia (BO) zonti di Pianura. Dal prossimo numero quel territorio, la sua storia e le sue 28 Tradizioni e misteri eccellenze, entreranno organicamente La Contea Ranuzzi tra streghe e leggende negli argomenti che saranno in timone. Molto probabilmente aumenteremo la 30 Mountain Bike foliazione, sicuramente aumenteremo la Alla conquista di Monte Galletto tiratura che raggiungerà le 40 mila copie 31 Il concorso fotografico - Marzo a numero. Una tiratura che su piazza - Febbraio 24 - Gennaio La grafica della rivista è realizzata - Numero osto/Settembre Anno VII Anno VI - Numero 22- Luglio/Ag TRADIZ IONI de con il contributo di: non ha nessun periodico. Quirini vince “Nel cuore di Monzuno” e leggen f.b. ERSITà Streghe ea Ranuzzi BIODIV nt della Co Anno VI - Numero 21- Aprile/Giugno ritone BIODIVERSITà Il Geot di Zena Anno VI - Nume 32 Appuntamenti ro 23 - Ottob l La fauna minore re/Novemb della va re/Dicembr e opa protetta dall’Eur Per scrivere LA STORIA Nei Parchi e nei comuni del bolognese La grande PERCORSI I sentieri più belli Ponti e gallerie a piedi o in bici che unirono l’Italia Bellezza alLA REDAZIONE: 44 Orizzonti di Pianura APPUNTAMENTI re L’EVENTO Da luglio a settemb gnese Col treno storico nella montagna bolo in stazione è festa Gli appuntamenti nella Bassa bolognese L’INTERVISTA vallibolognesi@emilbanca.it RNO Per contattare STORIA Francesco Guccini NO 46 Il libro ES TA TE Il vino da tra i monti e la ferrovia PRIM AVE RA La gran l Medioev ai giorni o A U TU N nostri IN V E Un montanaro alla Grande Guerra d Tradizion LBaelglerzaznaede AppenninoSlow i Quando il malocchi lo curava o ei Frabà z tica APPUNTAM Sulla ENTI o Bellezza 339/8283383 Castagne, funghi 47 La rubrica di Adriano Simoncini G e tartufi a a volontà Line Finalme si per ri vivere qu ell’inver no di guer ra prim a della Libertà Trekking, natura e tempo libero in Appennino Per Natale a ogni famiglia il suo maiale luoghi e percor nte è au Storia, tunno Clima im 2 3 pazzito, vendem mia prob Porrettana e Direttissim VB AUTU 26/06/14 16:35 NNO 2014 print new.in lematica a db 1 ma ades so è Tartu festa*VB Estate 2014.indb Grandi opere in bianco 1 26/09/14 16:10 e nero Libro VB PRIMAVERA.in db 1
Obiettivo Appennino Gli scatti di William Vivarelli Il cinghiale (Sus scrofa) L’ ALFABETO di VIVARELLI Gli esemplari adulti misurano fino a 180 cm di lunghezza, per femmina si getta sul nemico tenendo la bocca aperta ed azzannandolo Nei numeri precedenti: un’altezza al garrese che può sfiorare il metro ed un peso massimo di a ripetizione, spesso infierendo sul suo corpo anche dopo averlo un quintale circa. atterrato. Gli attacchi dei cinghiali, sebbene raramente mortali per i Albanella Autunno 2010 Nelle Alpi Italiane il peso dei cosiddetti “neri”, soggetti con mantello grossi predatori come l’uomo o l’orso, lasciano spesso ricordi indelebili Allocco Inverno 2010 scuro, morfologicamente adulti, oscilla tra i 100 ed i 200 kg: nel centro nell’aggressore, sotto forma di cicatrici e mutilazioni. Assiolo Primavera 2011 e sud Italia, invece, il peso medio è sugli 80–90 kg, con esemplari che In compenso il lupo si dimostra un temibile predatore per il cinghiale: Allodola Estate 2011 possono raggiungere il quintale e mezzo di peso. nonostante tendano a nutrirsi dei cuccioli lasciati temporaneamente Airone cenerino Autunno 2011 La dentatura del cinghiale si compone di 44 denti, che ne rivelano incustoditi dalle femmine, alcune popolazioni locali di lupo (fra cui Averla maggiore Inverno 2011 le abitudini alimentari opportunistiche: si possono contare in totale quelle italiane, siberiane e spagnole) si nutrono abitualmente anche di Averla piccola Primavera 2012 dodici incisivi, quattro canini, sedici premolari e dodici molari. Sono cinghiali adulti. È stato dimostrato che la ricomparsa del lupo nelle Alpi Aquila reale Estate 2012 però i canini, spesso chiamati erroneamente zanne, la caratteristica Italiane ha portato ad una scomparsa nelle valli in cui si è insediato dei Ballerina bianca Autunno 2012 principale del cinghiale, quella che per prima risalta nell’immaginario cinghiali femmine e dei piccoli. Ballerina gialla Inverno 2012 collettivo. Si tratta di denti a crescita continua, presenti in ambedue i Il cinghiale è un animale dalla dieta onnivora e molto varia, come Barbagianni Primavera 2013 sessi, ma che tuttavia solo nel maschio hanno dimensioni tali da uscire dimostra la dentizione mista. Ogni tanto, i cinghiali cacciano Beccamoschino Estate 2013 al di fuori della bocca. attivamente, scegliendo come proprie vittime piccoli animali come Balestruccio Autunno 2013 Si tratta di animali dalle abitudini crepuscolari e notturne: durante il rane e serpenti, ma anche prede di una certa dimensione, come Calandro Inverno 2013 giorno, i cinghiali riposano distesi in buche nel terreno che essi stessi cerbiatti ed agnelli. Il finissimo olfatto di questo animale gli consente Capriolo Primavera 2014 scavano col muso e gli zoccoli fra i cespugli. I cinghiali sono animali di fiutare il cibo anche qualora questo si trovi sottoterra. Capinera Estate 2014 sociali, che vivono in gruppi composti da una ventina di femmine adulte A seconda del clima e della disponibilità di cibo, la femmina può andare Cervo Autunno 2014 coi propri cuccioli, guidate dalla scrofa più anziana: in alcune zone in estro da una a tre volte l’anno. La gestazione dura fino a cinque mesi con grande ricchezza di cibo, tuttavia, si trovano gruppi comprendenti e per ciascuna cucciolata possono nascere da tre a dodici cuccioli. anche più di 50 animali, spesso frutto della fusione di più gruppi. I I cinghiali europei sono tipici abitatori dei boschi ben maturi ed in Tutte le foto sono state scattate maschi più anziani conducono una vita solitaria per la maggior parte particolare dei querceti. Le sottospecie originarie di cinghiale viventi in nelle valli bolognesi dell’anno. I cinghiali sono noti per il temperamento aggressivo: qualora Italia erano tre: Sus scrofa majori in Maremma, Sus scrofa meridionalis I PDF degli arretrati della rivista presi alla sprovvista o messi alle strette, infatti, questi animali, anche in Sardegna ed un’ulteriore sottospecie diffusa nella parte settentrionale si possono scaricare dalla sezione se feriti o debilitati, attaccano senza pensarci due volte, combattendo del Paese, estintasi prima di poter essere descritta scientificamente. AREA STAMPA del sito di Emil Banca: strenuamente e risultando molto pericolosi. La diversa conformazione Successivamente, le popolazioni peninsulari di cinghiale vennero www.emilbanca.it delle zanne nei due sessi provoca anche una diversa reazione davanti contaminate con l’introduzione a scopo venatorio (in virtù delle loro Per altri scatti di Vivarelli al pericolo: mentre il maschio carica a testa bassa, per poi menare maggiori dimensioni) di esemplari provenienti dall’Ungheria, che si si può consultare il sito: fendenti verso l’alto e lateralmente, al fine di sventrare l’aggressore, la sarebbero poi meticciati con le popolazioni autoctone. www.vivarelli.net 4 5
Erbe di casa nostra Pungitopo Ruscus Aculeatus il sempre verde Si chiama Prunus Spinosa, produce piccole susine nere dalle quali simbolo di abbondanza si ricava uno dei liquori più comuni dell’Appennino: il prugnolino Il PRUGNOLO, dalla marmellata agli infusi senza dimenticare le spine e prosperità Testo di Claudia Filipello Testo di Lucilla Pieralli come le pesche e le albicocche, o al re inusuale ma gradevolissimo. Durante l’inverno, nei boschi è facile allungarsi. Da qui deriva l’augurio contrario, di morte e di dolore, come scorgere tra la vegetazione macchie per un nuovo anno luminoso e felice. lo spinoso prugnolo. La corona di Cri- LA RICETTA Del genere Prunus esistono oltre 430 sto ne è l’esempio. Questa ricetta non è la classica nostra scure di un colore verde-blu Nella tradizione contadina veniva specie di alberi e arbusti diversi, sia Gli aspetti storico culturali di questa del bolognese, ma proviene da Par- lucido, rallegrate da bacche rosso utilizzato anche per pulire i camini, da frutto che ornamentali: albicocchi, grande famiglia sono veramente tan- ma ed è riportata in una pubblicazio- intenso: è il Pungitopo. Un piccolo per proteggere dai topi i cibi conser- ciliegi, laurocerasi, peschi, susini tutti ti e abbracciano tutte le sfaccettature ne della Regione Emilia Romagna de- arbusto sempreverde, molto simile vati nelle cantine. Da qui il nome di con una fioritura rigogliosa e colorata. delle sensibilità dell’uomo dalle sue dicata al turismo enogastronomico: all’Agrifoglio, che spesso forma piccasorci o pungitopo come è ri- Il Prunus Spinosa è il soggetto del no- origini ad oggi. Un tempo le piante Ingredienti: 480 gr di prugnoli matu- grovigli impenetrabili, a causa della masto nell’uso comune. Altri nomi stro argomento. Le sue piccole susine venivano lette non solo nel loro uti- ri, 2 litri di alcool, 6 chiodi di garofa- durezza delle false foglie spinose che dialettali riferiti a questa pianta sono: sono le prugnole, quelle palline nere lizzo diretto o per le loro proprietà in no, 1 pezzetto di cannella, la scorza portano al centro i fiori. È una pianta rusco, brusco, punziratti, brusazor- dalla quali si ricava uno dei più diffusi funzione del benessere dell’uomo ma di 1 limone, 10 chicchi di caffè, 600 poco esigente e si adatta a terreni zi, scope bruschie, asparago pazzo, liquori casalinghi, il Prugnolino. Per erano depositarie di mitiche storie e g di zucchero, 1 litro di vino rosso . noi montanari, qualunque cosa abbia identificate con simboli magici, reli- Preparazione: mettete in infusione secchi, calcarei e magri, anche se sparacin servaggiu, spinapulici ed scomparsa della sintomatologia spine viene detta Pruno, da cui nasce giosi e metafore a volte inquietanti. tutti gli ingredienti, esclusi lo zucche- teme il gelo. infine spinaotopos. legata all’insufficienza: gonfiore la confusione rispetto alla vera natura ro e il vino, in un recipiente di vetro Gli antichi Germani lo utilizzavano Dioscoride (botanico greco, 40-90 alle caviglie, senso di pesantezza delle piante e dei loro frutti. Spesso si PROPRIETÀ ben chiuso e conservatelo in un luo- per onorare gli spiriti del bosco, d.C. che scrisse un trattato sulle pian- cronica, prurito e bruciore tipici confonde il pruno con il rovo, il Ru- Quando anticamente la farmacia go buio. Dopo 30 giorni, sciogliete adornandone le loro case con te officinali che servì da modello per delle varici e nelle sindromi post- bus Fruticosus il cui frutto è la mora si trovava nel bosco, per ridurre la lo zucchero nel vino e unite tutti gli dei rametti. Gli antichi Romani lo tutti gli erbari futuri) già conosceva flebitiche. Pertanto gli estratti della selvatica che tanto amiamo e che è diarrea che nei bambini era frequen- ingredienti. Lasciate in infusione per donavano come augurio e talismano le proprietà di questa pianta, fin da pianta del Pungitopo costituiscono sempre presente sulle nostre tavole tissima, si dava loro la marmellata di altri 20 giorni e poi filtrate e imbotti- durante i Saturnali. Questo accadeva allora conosciuta con il nome bota- una valida terapia complementare con la sua profumatissima marmel- prugnole che era fortemente astrin- gliate. Si consiglia di lasciarlo “matu- nei giorni che precedevano il solstizio nico di Ruscus Aculeatus. ad un eventuale scelta chirurgica lata. Oppure lo si confonde con il gente. Raccolte a maturazione, queste rare” per almeno altri 30 giorni, pri- d’inverno. Oggi la tradizione vuole Le attuali indicazioni cliniche, per nelle patologie del sistema venoso biancospino (Crataegus Monogyna) palline viola/azzurre venivano ridot- ma di servirlo. Questo liquore è un anch’esso come il rovo appartenente ottimo digestivo se servito alla fine lo scambio dei rami di Pungitopo le quali esiste una documentazione superficiale (varici, emorroidi). te in pasta e aggiunte allo zucchero; alla famiglia delle Rosacee. erano un toccasana. Oggi che questi dei pasti, nella versione bolognese durante la celebrazione della festa scientifica, sono rappresentate dagli Può essere assunto sia per via orale Piante simboliche in tutte le culture, il problemi sono rari e curati più agevol- non è previsto il caffè che io sappia, di Natale e nell’ultimo giorno stati infiammatori del circolo venoso, sia per applicazione locale. genere Prunus racchiude in se aspetti mente non si usa quasi più. Di questi ma come spesso avviene ogni paesi- dell’anno. Questa pianta, infatti, è linfatico (flebiti, tromboflebiti, Anticamente si utilizzava il decotto sia positivi che negativi. Sono a volte tempi i frutti si usano esclusivamente no o meglio ogni famiglia ha la sua simbolo di fertilità, prosperità ed linfangiti), all’insufficienza venosa, di radici; attualmente, vista l’alta simbolo di fecondità e di ricchezza, per fare un liquore casalingo dal sapo- formula. abbondanza per il futuro. varici, fino a emorroidi e cellulite. efficacia terapeutica della pianta, La funzione di amuleto s’ispira alla A scopo medicinale si utilizzano è consigliabile assumere estratti Segnatura o aspetto della pianta: le radici e il rizoma essiccato che secchi titolati e standardizzati in sempreverde e coriacea, munita di contengono Saponine (molecole di saponina oppure estratti fluidi NERO GIARDINI TIMBERLAND spine, evoca una funzione di “difesa” tipo steroide con una funzione an- e tinture. Manteniamo quindi ma anche di durata e di vita eterna. tinfiammatora), Polifenoli (che in si- l’usanza di scambiarci parole STONEFLY MEPHISTO Le bacche rotonde come piccoli nergia con le Saponine, riducono la beneauguranti per un nuovo e CAFE’ NOIR MELLUSO cosmi, dal color rosso sangue vivo, permeabilità capillare ed aumentano luminoso anno ma rispettiamo la celebrano il passaggio dal buio l’effetto antinfiammatorio), Olio es- pianta del Pungitopo nei suoi boschi, HARRIS CLARKS ECCO S . L AZZARO DI S AVENA (Bo) GEOX dell’inverno alla rinascita del sole. Infatti a partire dal 21 dicembre, senziale e fitosteroli. L’effetto terapeutico quindi, agisce perché specie protetta in diverse regioni italiane. Ricordiamone la solstizio d’inverno, la luce delle tramite l’aumento del tono della simbologia donandoci biglietti che FRAU via Jussi 6 051 . 46 13 18 via Roma 9/b 051 . 45 18 79 MBT giornate inizia lentamente ad parete venosa con la progressiva lo rappresentano. 6 7
perchebio.it La montagna in cucina Lo snowboard è in bambù, la calzamaglia I piatti della tradizione raccontati dai nonni. in plastica riciclata e per raggiungere Ricette semplici che riaffiorano dai ricordi gli impianti si va con il car pooling: delle famiglie della montagna bolognese Tutta la dolcezza anche la settimana bianca può essere green Una discesa ecostenibile del PANE con gli sci DEI POVERI in legno FSC Testo di Katia Brentani Per lungo tempo il castagno ha rappresentato per le po- Un esempio di sci in legno ecologico. Testo di Maurizio Marna Sotto, alcuni rocchetti di fibra lino. polazioni montane la principale fonte di sostentamento, la differenza fra la vita e la morte. Per questo il castagno Anno nevoso, anno fruttuoso. Un vecchio proverbio ci veniva chiamato “l’albero del pane” e la castagna “il pane dice quanto la neve sia importante per l’agricoltura. Ma dei poveri”. Le castagne venivano raccolte in autunno e la soffice coltre bianca apre pure la stagione sciistica per molte famiglie costituivano il principale (a volte uni- sulle belle montagne emiliane, a cominciare dal Corno co) alimento durante i mesi invernali. Per conservarle ed alle Scale. evitare che si deteriorassero si utilizzavano diversi metodi. La montagna è senza dubbio l’emblema della natura in- Si “annegavano”, cioè si mettevano in un recipiente pieno contaminata, una natura ricca di biodiversità, con flora e d’acqua a temperatura ambiente, rivoltandole spesso per fauna particolari, nonché soggetta a un delicato equili- far venire a galla quelle bacate. L’acqua non veniva cam- brio ambientale. Il brulicare di automobilisti sulle strade biata e le castagne rimanevano in ammollo per almeno le tavole delle famiglie dell’Appen- montane aggrava, complice l’altitudine, l’inquinamento nove giorni. Poi venivano risciacquate e lasciate asciugare nino. “Mescolando farina di casta- provocato dai gas di scarico e finisce per ricreare il traffi- al sole fino a quando, facendole cadere una sopra l’altra, gne, acqua e sale” spiega la signora cato contesto urbano. Evitate, dunque, di formare colonne emettevano un suono tipo tamburello. Un altro metodo di Tilde “io preparo i “manfeti” una d’auto e utilizzate il car pooling, l’auto condivisa, come conservazione era la “ricciaia”: le castagne si ammucchia- polenta tenera che si mangia con la trasporto intelligente di più persone. Il fine, oltre all’eco- vano ancora nei ricci, si coprivano con foglie di castagno, ricotta o la pancetta fritta. Con gli nomicità del viaggio, è soprattutto quello di portare diversi ricci e terra ben pressati in modo che all’interno si formas- stessi ingredienti preparo i ciacci e, passeggeri verso una comune destinazione. Ovviamente se una leggera fermentazione con aumento di tempera- solo aggiungendo un pizzico di bi- anche l’uso di mezzi pubblici, pullman e treni attrezzati tura. In alternativa si potevano “essiccare” nell’essicatoio carbonato, l’impasto delle frittelle di per il turismo invernale, rientra nella mobilità sostenibile. che nelle abitazioni di una volta era sopra la cucina in castagne. Quando avevo i bambini Godersi la montagna d’inverno, sci a parte, vuol dire at- modo che il fumo del focolare potesse seccare le castagne piccoli, in tempo di guerra, prepa- traversare boschi e prati innevati, calzando ecologiche stese sulle gratelle di legno. Una volta secche, dopo circa ravo con la farina di castagne e l’ac- racchette da neve (le famose ciaspole) o gli scarponi, di- 40 giorni, per sbucciarle si procedeva alla “battitura” che qua un impasto che pressavo dentro le sorprese del bambù non finiscono certo qui, poiché se vertirsi con lo slittino, fluttuare sullo snowboard, scatta- veniva effettuata mettendole dentro robusti sacchi di iuta. i ditali, quelli usati per non forarsi le ne può indossare il morbido tessuto sotto un pile, magari re, infine, foto del panorama circostante. Il BIO sciatore, Si ottenevano così le castagne secche che si utilizzavano dita quando si cuce. Questi erano i di plastica riciclata. Stiamo parlando di maglia e calza- camminatore, fotografo, degustatore di cibi a km 0 in un dopo averle lasciate ammollo nell’acqua o nel latte, o si dolcetti dei nostri bambini e veniva- maglia termica, che favoriscono la traspirazione corporea rifugio, deve comunque garantire l’integrità del posto visi- portavano al mulino per la “molitura” ottenendo la farina no cotti sulla stufa a legna. A volte si Ricette tratte da “Cuor di mediante la regolazione del sudore. tato. Quindi niente rifiuti lasciati sulla neve, dove il freddo di castagne. Con cui, come ci spiega la signora Tilde di aggiungeva un goccio di vino”. castagna” (Collana I Quaderni Chi inforca gli sci e li vuole a basso impatto ambienta- ne conserva a lungo la pericolosità. Cosa succederebbe Castiglione dei Pepoli, si inventavano piatti che si possono Sapori di un tempo lontano che è del Loggione Damster Edizioni) le, scelga modelli prodotti con fibre di lino, legno ecoso- se venissero buttati mozziconi di sigaretta, bottigliette di ancora oggi, seppur sempre più raramente, assaggiare sul- bello riscoprire. www.loggione.it stenibile, materiali riciclati e coloranti a base d’acqua. Il plastica, involucri per alimenti? Succederebbe che i rifiuti legno, materiale assolutamente competitivo, è di nuovo lasciati degraderebbero l’ambiente e testimonierebbero, tornato protagonista della loro fabbricazione considerate ancora una volta, l’umano sfregio della natura. la facilità di lavorazione, la stabilità fornita allo sciatore, Gli ECO appassionati delle piste innevate preferiscono la capacità di assorbire le vibrazioni e tutelare la schiena servirsi di equipaggiamento realizzato con materiali green dai contraccolpi, la durata. Se davvero ecologici, gli sci certificati. Un esempio sono gli snowboard in bambù, la vengono realizzati riducendo gli sprechi energetici e le cui resistenza alle sollecitazioni è superiore a quella del emissioni inquinanti giacché il legno proviene da foreste legno adoperato per costruire le tavole: il bambù, infatti, o piantagioni forestali gestite nel rispetto di rigorosi stan- possiede un’accentuata flessibilità. La sostenibilità del suo dard ambientali. impiego deriva da una sorprendente velocità di riprodu- Provate allora BIO vacanze sulla neve, perché con questo zione e crescita, nel brevissimo periodo, della pianta. Ma tipo di relax troverete il centro di voi stessi e della natura. 8 9
In primo piano La Storia Truppe dell’88a Divisione accampate in una cava nei pressi di Monterumici (Combat photo). Dalla primavera del ‘44 a quella del ’45 è stato il fronte Monghidoro, novembre 1944: Postazioni di mortai della 91a Divisione americana Sud del Terzo Reich. Sull’Appennino tosco-emiliano un ufficiale dell’AMG a Monterumici (Combat Photo). versa un elmetto pieno si fermò per un lungo inverno che terminò con la Liberazione di fagioli nel cappello di un civile italiano LA LINEA GOTICA (Combat Photo). Operazioni militari della VI Divisione Sudafricana Testo di Vito Paticchia nei pressi di Monzuno (Combat Photo). Parlare oggi di Linea Gotica è riferirsi non tanto ad una Storicamente, la Linea Gotica è quel complesso di for- stesso Kesselring, comandante delle operazioni militari strette vallate, le barriere naturali, gli insediamenti sto- linea difensiva ben definita, fisicamente individuabile, tificazioni ideate dall’esercito tedesco nell’estate del in Italia: mentre l’esercito tedesco era impegnato ad rici, i corsi dei fiumi, i canali e gli argini costruiti nel quanto ad un evento storico dilatato nello spazio e nel ‘43 come contromisura alla caduta della Sicilia e agli Est contro l’Armata Rossa e ad Ovest in Normandia, corso dei secoli per bonificare le terre e regolamentare tempo che, a partire dalla primavera-estate del 1944 e sbarchi alleati a Salerno e sulle coste pugliesi del set- la Linea Gotica diventava il fronte Sud del Terzo il flusso delle acque. Imprese locali, maestranze più o fino alla primavera del 1945 si è dispiegato dall’Adriatico tembre 1943. Una linea da costruire lungo la dorsale Reich, di fondamentale importanza per garantire alla meno volontarie, tecnici della Todt, unità stesse dell’e- al Tirreno, da Pesaro a Massa e da Massa alla foce del appenninica da Pesaro a Massa per sbarrare l’avanzata stessa Germania i rifornimenti agricoli della pianura sercito tedesco iniziarono a scavare gallerie, ricoveri, Senio attraversando vaste aree comprese nelle Regioni alleata nella pianura padana. Il primo cantiere fu ap- padana, la produzione industriale del Nord Italia e la camminamenti, posti di osservazione, punti di arresto, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna. Inizialmente ha prontato al Passo dell’Abetone, ma fu sospeso dopo che manodopera per le industrie tedesche. capisaldi, piattaforme per mortai e cannoni per ferma- coinvolto la valle del Foglia, i territori a monte e a valle le armate anglo-americane furono fermate lungo la li- Ecco allora dispiegarsi in tutta la sua teutonica re l’avanzata alleata che in certi momenti sembrava del crinale appenninico tra la Toscana, la Romagna e nea difensiva Gustav che correva da Ortona alla foce efficienza l’organizzazione Todt, che a partire dal travolgente. Una condotta difensiva tenace da parte l’Emilia, la valle del Serchio, parte della Garfagnana del Garigliano passando per Montecassino. Nel timore 1933 aveva progettato e costruito in Germania le tedesca e un autunno particolarmente piovoso che e delle Apuane. Da qui, dopo lo sfondamento alleato di sbarchi che aggirassero la Gustav, gli sforzi difensivi prime autostrade e la linea difensiva Sigfrido, in trasformò le strade in fiumi di fango, portarono alla dei Passi appenninici dai Mandrioli alla Futa, a partire tedeschi si erano poi concentrati sulle coste della Versi- Francia il Vallo Atlantico e, nei paesi occupati dai decisione alleata di arrestare il fronte alle porte di Bo- dall’autunno del ‘44 e fino all’aprile del ‘45, la linea lia e della Liguria, lungo la costa adriatica a Rimini, Ce- tedeschi nei primi anni di guerra, tutte le opere logna. Partendo dal Lago Scaffaiolo, esso raggiungeva difensiva si è stabilizzata sui crinali dell’Appennino al sena, Cervia, Marina di Ravenna, Porto Garibaldi. Nella richieste dall’esercito. In Italia, furono decine di la Valle del Reno lungo i Monti della Riva e il Belvede- confine tra Modena, Pistoia e Bologna, sul Belvedere, eventualità di una penetrazione nemica in Veneto lungo migliaia gli operai e i tecnici inquadrati nella Todt per re, superava le rovine di Vergato e si dirigeva verso il Monte Sole, l’intero contrafforte pliocenico e i Gessi la Statale Romea, tra Pomposa, Bosco Mesola e Mesola la costruzione di opere difensive, bunker, sbarramenti, Setta passando per borghi insanguinati di Monte Sole, dell’imolese per terminare in Adriatico lungo gli argini era stato costruito un poderoso sbarramento di bunker, rifugi per i comandi, riattivazione di linee ferroviarie e si attestava su Monte Adone sfruttando la barriera del del Senio e le valli di Comacchio. Un territorio molto mai utilizzato, impressionante per la sua dimensione e infrastrutture danneggiate dai bombardamenti alleati. Contrafforte pliocenico, balzava sulla Vena del Gesso ampio, quindi, che impedisce di delinearne i confini la precisa dislocazione tattica. Terminati con soddisfazione dei comandi tedeschi i arroccandosi a Riolo per proseguire fino al mare lun- e stabilirne la esatta ubicazione, ma nonostante Nella primavera-estate del 1944, in risposta all’avanzata lavori ai Passi appenninici, i cantieri erano proseguiti go gli argini del Senio e restarvi fino alla primavera queste difficoltà, è possibile fissare dei precisi punti di alleata e alla caduta di Roma, i lavori lungo i Passi più a nord per allestire nuove linee di arresto sfruttan- successiva. Fu questa, l’ultima linea difensiva tedesca riferimento. appenninici riprendevano su forte sollecitazione dello do la geomorfologia del territorio appenninico, le sue in Italia, travolta definitivamente nell’aprile del 1945. 10 11
In primo piano Le tracce IL SOLDATO INNAMORATO Sono abituato alle sorprese che ri- serva l’Appennino, ma questa vol- ta si è superato: girovagando per la riserva naturale del contrafforte Pliocenico, nel territorio di Liver- gnano, nei pressi del sentiero che dalla base di Monte Rosso scende verso Sadurano, mi sono imbattu- to in una statua scolpita nell’are- naria. Informandomi dagli anziani del luogo (i miei nonni) e dalla bi- bliografia, è risultata essere stata scolpita da un soldato america- no della “91esima” accampato in questa zona nell’inverno del 1944. Forse ha scolpito il suo amore ri- masto in patria o è rimasto colpito da una bellezza locale? Probabil- mente ha voluto contrapporre la bellezza agli orrori vissuti. Nicola Grillini Torri d’avvistamento, fortificazioni naturali, trincee: L’appassionato di storia Elio Pasquali Il tracciato della Linea Gotica collegava dove andare e cosa vedere per rivivere la Linea Gotica ha scovato le tracce del passaggio dei militari Monte Adone, Monte delle Formiche in un sentierio lungo la Linea Gotica. e Monte Grande. Cercando quel che resta cevia di razze, culture e tradizioni, storie che qui si sono prodotte. di incontro e di scontro, di gioia e di I MONTI DELLA RIVA dolore, di oppressione e di liberazio- E LA VALLE DEL DARDAGNA di QUELL’INVERNO ne, una complessità che è possibile I Monti della Riva e la Valle del Dar- ricomporre in una sintesi narrativa dagna, il Lago Pratignano e Madonna che sia risorsa culturale e occasione dell’Acero, così come La Cà, Chiesi- per una frequentazione consapevole na, Farnè, Poggiolforato e Cà Berna di questi territori. ci restituiranno la presenza dei primi Testo di Vito Paticchia Interventi di tutela finanziati in pas- ribelli che rifiutarono di aderire alla sarebbe bastato”. Oppure potremmo sato dalla Regione Emilia-Romagna Repubblica Sociale e ci parleranno incontrare Elio Pasquali che ci rac- e dagli Enti territoriali, una ramificata degli alpini della 10a Divisione da conta la storia della prima teleferica Il territorio coinvolto nelle operazioni natura e l’uomo avevano modellato per controllare i fondovalle e le strade presenza di Musei, Raccolte e Centri montagna USA che nel febbraio del costruita in zona di guerra dai genieri militari durante la Seconda Guerra nel corso dei secoli, tutto fu utilizzato che li attraversavano. Su questi crinali di Documentazione, le testimonianze 1945 scrissero una pagina di storia americani, che partendo da Cà di Julio Mondiale è molto ampio, possiamo a fini bellici. la natura ci ha consegnato importanti dei protagonisti insieme alle iniziative scolpita nella roccia stessa di que- raggiungeva uno sperone di roccia nei rappresentare la Linea Gotica come La storia ci ha consegnato due grandi tracce di quella stagione storica che promosse dalle Associazioni cultura- ste montagne, quando, individuate pressi di Cà Giorgi e in pochi minuti, una forbice che avendo il perno linee difensive con le sue diverse tipo- la documentazione conservata negli li e alle visite organizzate dai gruppi con l’aiuto dei partigiani quattro vie superando un dislivello di centinaia di sulle Apuane si allarga dai Passi logie militari: i bunker lungo la costa archivi, la raccolta in loco dei reperti che praticano l’escursionismo hanno di salita, dettero l’assalto al crinale metri, permetteva di riportare a valle i Appenninici alla pianura ravennate, adriatica e a Mesola; lo sbarramento e le testimonianze dei sopravvissuti permesso di diffondere la conoscenza sorprendendo i tedeschi che lo di- feriti e rifornire le unità impegnate a percorsa da linee di arresto costruite di Borgo a Mozzano e le fortificazioni hanno arricchito di tanti particolari di questo specifico patrimonio storico fendevano. E potremmo anche co- respingere i contrattacchi tedeschi. dai tedeschi nel corso stesso della a difesa del Passo della Futa nelle lo- che ora è possibile intrecciare in una e aggiungere un ulteriore elemento di noscere la storia di Andy Goldstein, Sono tante le cime e le località da visi- ritirata, seguendo lo svolgersi calità Panna e Santa Lucia, per la linea narrazione che restituisca la comples- attrattività verso queste terre. un giovane italiano fuggito da Fiume tare, Monte Castello e Bombiana, Pie- dei combattimenti, sfruttando che correva sullo spartiacque. sità di quegli eventi e le ragioni di una Sono diverse le località, i borghi e i in America in seguito alle leggi raz- tracolora e i Monti della Castellana, Ce- sbarramenti naturali o arroccandosi La mancanza di materie prime e la svolta epocale per queste terre. luoghi che conservano importanti ziali, arruolato volontario nei reparti reglio e Monte Pero, Carviano e Monte dietro appigli che la stessa morfologia difficoltà stessa di trasportare uomini Percorsa in lungo e in largo da eserci- tracce del passaggio del fronte, della medici della 10a Divisione USA e qui Salvaro, tante le storie da conoscere e i del territorio offriva ai difensori. e mezzi su zone impervie e in una ti composti da giovani che venivano presenza dei partigiani, dell’incontro distintosi nel portare soccorso ai suoi personaggi da incontrare, ma ci fermia- Crinali di valle, pareti strapiombanti, stagione piovosa e fredda, ha invece da ogni angolo della terra, dalle terre tra popolazione civile e combattenti compagni feriti, ucciso da una grana- mo qui, per ora, offrendo queste iniziali anse dei corsi d’acqua, robuste caratterizzato le opere difensive della del Nord Europa così come dall’Est e che è possibile visitare anche in au- ta tedesca il 5 marzo a Sassomolare suggestioni scaturite dalla ricerca e dal- architetture rappresentate da castelli, linea più arretrata, quella che, nell’Ap- e dall’estremo oriente, dal Brasile, tonomia. Ma consigliamo di andarci che la struggente poesia scritta da un la passione per un territorio che alla bel- torri di avvistamento, antiche dogane, pennino bolognese, correva dai Mon- dall’America del Nord, dal Sudafrica, accompagnati da guide in grado di suo compagno, conservata negli Ar- lezza del paesaggio aggiunge una storia case-torri, chiese, campanili ed ti della Riva fino alla Vena del Gesso, dall’India e dall’Australia, l’Appen- restituire le atmosfere e rendere vivo chivi a Denver, è stata riportata alla millenaria scritta da uomini e donne edifici rurali in sasso, elementi che la attestandosi su posizioni dominanti nino è stato per lunghi mesi un cro- e toccante l’incontro con la storia e le luce nel bel libro di Silvia Cuttin “Ci che vorremmo liberare dall’oblio. 12 13
In primo piano Gli itinerari “Giustizia e Libertà” e la Brigata “Matteotti- Montagna”; i brasiliani della FEB, la Ia Divi- sione corazzata USA, per terminare nel luogo- simbolo della guerra ai civili scatenata da unità tedesche nel corso della occupazione in Italia, Monte Sole, e rendere omaggio ai partigiani della Stella Rossa e al comandante “Lupo”. Ritrovo dei partecipanti a Vidiciatico il 21 apri- le e a Querciola il 22 aprile Itinerario 21 aprile: Farnè - Pizzo di Campiano - Querciola 22 aprile: Querciola-Monte Belvedere-Museo di Jola 23 aprile: Jola - Sassomolare-Castel d’Aiano 24 aprile: Castel d’Aiano - Mte Pero-Vergato 25 aprile: Vergato - Mte Salvaro-Monte Sole Info e prenotazioni: IAT di Lizzano in Belvedere, tel. 0534-51052 iat.lizzano@comune.lizzano.bo.it Un gruppo di escursionisti si dirige verso i pendii IAT di Vidiciatico Tel. 0534/53159 di Monte Sole. iat.vidiciatico@comune.lizzano.bo.it A destra, l’escursione Trekking Italia, Sezione di Bologna, nella valle del Dardagna. tel 051-222788 - bologna@trekkingitalia.org In occasione del Settantesimo anniversario della fine della Guerra vi proponiamo due escur- sioni a piedi di alcuni giorni per ripercorrere i sentieri partigiani e quelli lungo il fronte. Sul WEB o nei MUSEI Dal 16 al 21 aprile c’è Crinali di Libertà, dal 21 al 25 Storie e memorie sulla Linea Gotica per conoscere la nostra storia In cammino Non solo scolpite nella roccia, scavate lungo i crinali o impresse indelebil- verso la LIBERAZIONE mente nei monti delle valli bolognesi, le tracce della Linea Gotica si possono trovare anche sul web. Uno dei siti di riferimento per chi vuole studiare, rivi- vere e capire cosa fu la Linea Gotica, che cosa comportò per le popolazioni locali e per la storia del nostro Paese è sicuramente lineagotica.eu. Il sito è allestito e tenuto vivo da Linea Gotica-Officina della Memoria, l’associazione Testo di Vito Paticchia nata nel 2010 per volontà di un gruppo di studiosi, ricercatori e appassionati delle tematiche storiche legate alla Seconda guerra mondiale in Italia e, in particolare, alle vicende accadute sul fronte fra Toscana, Marche ed Emilia- La prossima primavera, per festeggiare il 70° Anniversa- 15 aprile per un saluto augurale Romagna. Entrando sul sito, si apre subito una comoda mappa navigabile rio della Liberazione, sono tante le proposte che siamo Itinerario dove sono segnalati tutti i luoghi di interesse, dall’Adriatico al Tirreno. Poi certi non mancheranno di raccogliere l’adesione dei 16 aprile: Vernio - Castiglione dei Pepoli sono elencati libri, progetti, proposte turistiche e attività per le scuole. lettori della rivista. Legate al tema che abbiamo fin qui 17 aprile: Castiglione dei Pepoli-Burzanella (Camugnano) Gli utenti Facebook possono mettere il “mi piace” alla pagina (visibile anche trattato, possiamo segnalare che l’Istituto Beni Culturali 18 aprile: Burzanella - Grizzana Morandi a chi non ha un profilo) Linea Gotica in cui ogni giorno vengono caricati ap- della Regione Emilia-Romagna, insieme all’ANPI provin- 19 aprile: Grizzana Morandi - Il Poggiolo (Parco storico di puntamenti, immagini e filmati sulla guerra di Liberazione. ciale, a diversi Comuni dell’Alto e Medio Appennino, al Monte Sole) Per i patiti di immagini storiche è imprescindibile un giro sul sito dell’istituto Club Alpino Italiano, a Trekking Italia e a varie Associa- 20 aprile: Il Poggiolo-Sasso Marconi Parri (www.istitutoparri.eu) dove, tra migliaia di documenti storici, da qualche zioni culturali, si fa promotore di due percorsi a piedi 21 aprile: Sasso Marconi - Casalecchio di Reno - Bologna anno è on line anche un immenso patrimonio di filmanti e fotografie d’epoca, tutte con un’attenta e precisa didascalia. Uscendo dal mondo digitale, chi vo- che attraverseranno alcuni dei luoghi più significativi Info e prenotazioni: Club Alpino Italiano, Sezione “M. lesse vedere di persona i cimeli della seconda guerra mondiale, dai carri ar- della Guerra di Liberazione. Fantin” Bologna mati ai manifesti d’epoca, ha tantissime possibilità. Tante le collezioni private tel. 051-234856 email: segreteria@caibo.it www.caibo.it che periodicamente sono oggetto di mostre in varie sale dell’Appennino e tanti 16 - 21 APRILE 2015 - CRINALI DI LIBERTÀ i musei aperti al pubblico. Tra questi segnaliamo il Winter Line Museum a Li- Partendo da Vernio (Prato), verrà idealmente riproposto il 21 APRILE-25 APRILE- STORIA E MEMORIE vergnano, il Museo Storico Linea Gotica a Bruscoli, il Museo Plastico Multime- tracciato storico percorso dalla sesta Divisione Sudafrica- SUL FRONTE DELLA LINEA GOTICA diale della Linea Gotica a Castel D’Aiano, il Memoriale di Guerra Sudafricano na tra l’autunno del ‘44 e la primavera del ‘45 per liberare Partendo dai Monti della Riva, verrà ripercorso il tratto a Castiglione dei Pepoli, e, a Bologna, il Museo Memoriale della Libertà che si il crinale tra il Setta e il Reno e terminerà in Piazza Mag- dell’ultimo fronte di guerra sull’Appennino, i luoghi dove trova nei pressi del grande cimitero dei polacchi, al confine tra Bologna e San giore nel giorno della Liberazione di Bologna. scrissero pagine di storia la Decima divisione da Monta- Lazzaro, e, sempre in città, il Museo della Resistenza (Via S.Isaia, 20). Ritrovo dei partecipanti a Vernio dal primo pomeriggio del gna, i partigiani della Divisione Armando con le Brigate Filippo Benni 14 15
In primo piano Il racconto A settant’anni dalla guerra, il nipote di un Si mise in moto Giancarlo Rivelli, appassionato di storia locale, che grazie ai suoi contatti negli Stati Uniti riuscì ad soldato americano è venuto in Appennino a individuare e contattare il nipote del soldato, Donald Shea- riprendere l’oggetto appartenuto al nonno rer (con lo stesso nome del nonno), che conservava diverse deceduto a Monterumici pochi giorni prima memorie del nonno defunto tra le quali la bandiera ameri- cana dove era avvolta la bara al suo ritorno degli USA. della Liberazione Il nipote del soldato americano è stato invitato in Italia L’OROLOGIO per alcuni giorni dai sindaci di Monghidoro e Monzuno, Marco Mastacchi per fargli visitare il luogo dove il nonno aveva combattuto, ma soprattutto per consegnargli l’oro- logio appartenuto al nonno. Come la donna conoscente del soldato della signora Brizzi fosse venuto in possesso dell’orologio rimane ancora oggi un mistero. In due momenti, uno a Monghidoro e l’altro a Monzuno, Watson Donald Shearer e signora sono stati accolti con calore. Ol- tre a riconsegnare l’orologio, i sindaci hanno ringraziato Donald a nome nelle rispettive cittadinanze per l’eroico impegno ed il sacrificio di tanti soldati americani impe- gnati per la liberazione dall’oppressione nazi-fascista. Do- Testo di Stefano Lorenzi L’orologio con inciso sul retro il nome del soldato americano nald, dopo aver ringraziato per questa consegna, visibil- mente commosso ha commentato: “Per gente come voi il Alcuni anni fa, una donna di età avanzata e abitante nel- be stata molto felice di poter restituire l’orologio al pro- sacrificio di mio nonno non è stato vano, ora che anch’io la valle del Savena nel comune di Monghidoro, prima di prietario o agli eredi. Dopo molte ricerche, si scoprì che vi ho conosciuto, lo apprezzo di più”. morire consegnò alla signora Franca Brizzi un orologio sul il soldato in questione apparteneva al 350° reggimento cui fondo erano incisi un numero di matricola ed un nome della 88a divisione US ed era deceduto il 16 aprile 1945, In alto, truppe alleate conquistano un casolare vicino Monterumici trasformato in fortino dai tedeschi. e cognome del soldato americano, Donald S. Watson. pare nei pressi di Monzuno, a pochi giorni dalla fine della A sinistra, la consegna dell’orologio: Donald Shearer (con la La signora Brizzi contattò Alessandro Ferretti, sindaco di Guerra. Il suo reparto era infatti impegnato in furiosi com- bandiera) e signora accolti a Monghidoro, tra gli altri, dal sindaco Monghidoro, raccontandogli la storia, dicendo che sareb- battimenti proprio tra Brento e Monterumici. Alessandro Ferretti e da Giancarlo Rivelli (ultimo a destra). da 1.000 a 5.000 litri CONTATTACI AL 340.0616922 O SCRIVI MAIL A : michaela.appenninoslow@gmail.com RICEVERAI LE COPIE RICHIESTE DA SOPRALLUOGO E PREVENTIVO GRATUITO PROVINCIA DI BOLOGNA E ZONE LIMITROFE CONSEGNARE AI TUOI CLIENTI Filiale e deposito POGGIO TORRIANA (RN) Via Pergola, 5 - 48010 Cotignola (RA) 16 17
In primo piano Le immagini A sinistra, in una delle poche immagini a colori che ritraggono il periodo di guerra nell’appennino bolognese, si vedono le forze armate alleate che entrano nell’abitato di Vergato, devastato dalle bombe e dai combattimenti. Sotto, a fine Ottobre 1944 vengono sospese le operazioni anglo-americane su tutto l’Appennino. Le abbondanti pioggie trasformano le strade in immensi fiumi di fango. L’esercito più motorizzato del mondo è costretto a trasportare armi, munizioni e viveri a dorso di un mulo. In primo piano un mulo che trasporta dei rifornimenti e, dietro dei veicoli, in una delle tante strade infangate a Sud di Bologna, Italia. In alcuni punti il fango arriva fino ai mozzi delle ruote dei veicoli. Sopra, mentre uno sbarramento Per non dimenticare di proiettili di mortaio nazista esplodono a 90 metri, un addetto Sotto, durante alla radio indica la posizione al posto la sua visita di comando sopra la sua trasmittente al fronte, portatile. Compagnia K, 87° Fanteria il Gen. Mag. Pubblichiamo in queste pagine una di Montagna 10° Divisione da Montagna, Mascarenhas-De selezione delle foto concesse a nelle Valli Monte Vedette. Moraes, C.G. del BEF, riceve alcuni Bolognesi dall’Istituto Emiliano romagnolo frutti da una per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri, contadina italiana. Sopra, prigionieri l’istituto fondato a Bologna nel 1963 per tedeschi della A destra, un 297a Divisione iniziativa di un gruppo di intellettuali e Alpina sfilano mitragliere e due di protagonisti dell’Antifascismo e della a Monterumici fucilieri della Compagnia K, davanti ai militari Resistenza. Queste splendide immagini alleati. 87° Fanteria fanno parte del fondo National Archive di Montagna, coprono una Washington, uno dei tanti fondi fotografici squadra di assalto che sono stati digitalizzati, messi in rete e che cerca di snidare i tedeschi oggi sono disponibili per tutti sul sito della asseragliati nella biblioteca digitale dell’istituto. Casa Campolungo, vicino Passo Brasa www.istitutoparri.eu (Castel d’Aiano). 18 19
In giro con TrackGuru Monte Gatta e Corno Dieci chilometri per 600 metri Nove chilometri per 750 metri di dislivello nelle foreste tra Castiglione di dislivello con le racchette da neve dei Pepoli e il Lago del Brasimone nel Parco regionale del Corno alle Scale Abetaie e castagneti Se c’è la neve lungo l’anello con le ciaspole del Monte Gatta si va alla Nuda Dal centro di Castiglione dei Pepoli (m 691), accanto Lasciamo l’auto presso il piazzale antistante il Santuario alla facciata della Chiesa di San Lorenzo, saliamo per Via della Madonna dell’Acero, edificio risalente al XVI seco- Saliciata e successivamente Via Manfredi; al termine di lo. Questo ospita numerosissimi ex voto tra cui il gruppo questa, sulla destra, prendiamo una carrareccia in salita di statue lignee policrome fatto realizzare dalla famiglia con segnavia CAI 035. Passati alcuni edifici ci inoltriamo di Brunetto Brunori per ricordare come egli scampò mi- in un giovane castagneto, dopo avere aggirato una casina racolosamente alla morte nella battaglia di Gavinana nel in sassi incrociamo un’asfaltata che attraversiamo e 1530. Ci incamminiamo sull’asfaltata in direzione nord proseguiamo in salita fino ad incrociare una strada bianca. per circa 250 metri, dove prenderemo la strada bianca Questa ci permette di raggiungere il Rifugio Ranuzzi Segni sulla destra (segnavia CAI 323-327) che ci permette di ac- all’ombra dell’omonima abetaia rimboschita nel 1899 cedere a Pian d’Ivo (m 1193). Qui sorge il Centro Visita con abete rosso e bianco. Proseguiamo poche decine del Parco Regionale del Corno alle Scale all’interno del di metri e al bivio con il sentiero 037 prendiamo quello quale, un interessante allestimento strutturato su due piani a destra (035), in salita, nella foresta fino alla cima del e realizzato con pannelli interattivi e teche espositive, illu- Monte Bagucci (m 1104). Manteniamo il sentiero in stra gli aspetti geologici ed idrografici di questa magnifica falsa pendenza in direzione ovest fino ad un quadrivio area protetta. Proseguiamo per una larga strada forestale nei pressi di una sella, qui prendiamo il sentiero a destra attraverso un rimboschimento a conifere e dopo alcune in direzione nord-ovest (segnavia CAI 033) in salita tra curve prendiamo il sentiero CAI 327 che si stacca a destra, una splendida faggeta. Raggiunto il pianoro sommitale salendo ripido tra faggi e macchie di abeti fino ad uscire pieghiamo a sinistra attraversando un piccolo rio e in breve dal bosco e proseguire fino in cima a La Nuda (m 1828). arriviamo alla deviazione, a destra, per la cima di Monte Affascinati dal panorama proseguiamo sul crinale in dire- Gatta (m 1160). Su questa, nel 1882, venne inaugurato zione sud-ovest (segnavia CAI 129) fino al Passo del Vallo- l’Osservatorio meteorologico voluto dal Capitano del ne, da dove prenderemo a destra in discesa il sentiero 337 Genio militare Domenico Giannitrapani assieme al all’interno del Circo del Cavone, circo glaciale wurmiano presidente dell’Associazione Meteorologica Italiana, risalente a circa 10.000 anni fa, fino a raggiungere il la- Padre Francesco Denza, ormai ridotto a un cumulo di In alto, una vista del Monte Gatta ghetto del Cavone. Prendiamo ora l’asfaltata in direzione sassi. Ritorniamo sui nostri passi e proseguiamo oltre, poco nei comuni di Castiglione e Camugnano. ovest per circa 200 metri dove imboccheremo a destra il dopo l’inizio della discesa il sentiero 033 si innesta nello sentiero in discesa (segnavia CAI 337) fino ad intersecare Sopra, la mappa del percorso 003 fino all’abitato di Monte Baducco. Passiamo in mezzo e il qrcode per averla il V.331 a monte delle cascate del Torrente Dardagna. Lo agli edifici seguendo sempre i segnavia bianco-rossi e ci comodamente sullo smartphone. percorriamo integralmente fino a raggiungere il punto di inoltriamo nuovamente nel bosco. Il sentiero termina partenza di questo itinerario. sulla Provinciale alle porte di Castiglione dei Pepoli e la Altri percorsi li potete trovare su www.trackguru.net. A destra, il percorso all’interno percorriamo fino al punto di partenza dell’itinerario. del Parco del Corno alle Scale ACCESSORI E COMPONENTISTICA MTB TREKKING E CIASPOLATE Vi Viaa G a r iba i ba l di 4 8 /3 4 00 6 3 MO N G HIDO R O (B O) Seguici su Facebook "Infinity sport" Tel: 333.5661938 20 21
Movimentolento L’intervista NORDIC HIKING ITALIA per camminare in libertà Sentieri di pietra del Limbara dalla musica vi sia un nesso? Assolutamente sì. La musica non può essere né fruita né creata troppo velocemente. La musica ha bisogno di emozioni, di sentimenti e di una riflessione profonda. Figlio di un pastore sardo, montanaro d’adozione, Tutti i pensatori e i filosofi camminavano per creare, L’associazione Nordic Hiking Italia nasce per promuo- questo da sempre. La lentezza del muoversi è la stessa vere e diffondere la conoscenza della disciplina del Nor- il trombettista Paolo Fresu parla del suo rapporto con il viaggiare lento PACE, AMORE lentezza con la quale si crea una partitura, si scrivi un dic Hiking. Per Nordic Hiking si intende l’escursionismo libro e così via. Con la velocità e la fretta non è mai stata con l’uso dei bastoncini secondo la tecnica inizialmente creata alcuna opera d’arte o musicale. sviluppata per la camminata nordica, ma successiva- Ho saputo del tuo evento per ricordare i caduti mente modificata e adattata alle esigenze del cammi- E ARMONIA della Grande Guerra, hai suonato un “silenzio fuori natore in ambiente naturale, boschivo e montano. ordinanza” che faceva accapponare la pelle. Quanto c’è di pacifismo nella tua musica? Il Nordic Hiking si concentra sul cammino escursionisti- Molto, spero. Ci siamo dichiarati subito per lo stop al co, predilige i bastoni curvi detti CURVE’ (ma all’inizio, conflitto attuale fra Palestinesi ed Ebrei, ovviamente è può essere svolto anche con quelli dritti, purché usati Testo a cura di Gianfranco Bracci Paolo Fresu e Gianfranco Bracci con le misure corrette), favorisce l’approccio basato su una cosa più grande di noi ma sappiamo bene che la attrezzatura e strategie ultralight, promuove l’approfon- musica è un linguaggio universale di pace che aiuta e dimento delle conoscenze inerenti sentieristica e orien- Paolo Fresu è un musicista famoso in tutto il mondo. piedi. Che in fondo sono tutto. Sono il rapporto con la deve aiutare a far colloquiare i popoli. tamento. Suona la tromba e fa concerti duettando con altri “mostri terra, il calpestare il suolo, il muoversi, il camminare, Come ho annunciato su nelle Valli Bolognesi, sacri” della musica jazz mondiale. Vive a Bologna ma l’essere dinamici e per noi in musica sono lo spiccare il Apppenninoslow ed io, in quanto ideatore del percorso Il Nordic Hiking può essere praticato ovunque sia pos- riesce a starci si e no un mese all’anno…tanti sono volo. L’organo e la batteria si suonano anche con i piedi. e guida, pensavamo di proporti di camminare lungo un sibile camminare: dalle montagne ai boschi, dagli argini gli impegni che lo vedono essere sempre in giro per il Ma i piedi, come ha detto Erri De Luca, sono anche il tratto della “Via Etrusca del Ferro”. Tre giorni attraverso dei fiumi agli itinerari storici, dalle strade di campagna pianeta a far squillare il suo strumento. pellegrinare, il lavare i piedi all’ospite in segno di rispetto le faggete dell’Appennino calcando suggestivi selciati su dolci colline agli ambienti innevati con l’uso di cia- Ad agosto passato, eravamo invitati al suo “Time in jazz e accoglienza o addirittura diventare “messaggio”, come romani della Via Flaminia Militare del 217 a.C. costruiti spole, fino alle spiagge a piedi nudi. Festival” che ogni anno tiene nel cuore della Sardegna, quella giapponese che si faceva scrivere le cose sotto la ampliando la strada etrusca del 500 a.C.. Lì potresti L’Associazione coinvolge i suoi associati in attività cul- nel suo amato paese di Berchidda. Il paese è appoggiato pianta dei pedi, in modo che nessuno potesse leggerle turali ed eventi escursionistici che favoriscano il benes- organizzare performance in luoghi di eccezionale sere personale e il rispetto del patrimonio ambientale e alle pendici del Monte Limbara, una selvaggia montagna e quindi potessero arrivare a chi di dovere durante la valore storico e paesaggistico, insieme anche ad altri culturale del territorio. Organizza corsi di Nordic Hiking di granito e macchia mediterranea, dove il musicista guerra. Insomma i piedi sono tanto. musicisti di valore delle nostre parti, finendo con un per neofiti e presto organizzerà anche corsi per Istrut- amava ed ama andare a camminare. Ne abbiamo Che rapporto hai con i piedi, col camminare e con il grande concerto nel centro della città etrusca di Kainua tori nazionali. approfittato per fargli alcune domande. viaggio lento a piedi? (attuale Marzabotto) dove una particolare energia Quest’anno ad Agosto, il tema del tuo festival erano i Quale figlio di pastore ho un rapporto con la terra molto positiva accrescerebbe la bellezza delle speciali note I soci fondatori sono guide ambientali, esperti, istruttori piedi. Come mai questa scelta? forte e preciso. Oggi cammino molto negli aeroporti. che escono dalla tua tromba. e semplici appassionati provenienti da varie regioni ita- In questi ultimi anni abbiamo dato temi come: aria, Ce ne sono di immensi e talvolta facciamo chilometri. Che ne dici? liane che, da diverse prospettive, si occupano da anni di acqua, terra, fuoco ed anche il vuoto, come da quella Però ultimamente ho camminato tre giorni di fila sulle Sfondi una porta aperta. La mia prima casa è stata trekking, Nordic Walking e natura. Il Presidente è Gian- teoria di Aristotele. Questi temi ci hanno fatto riflettere Dolomiti ed è stato bellissimo. Io sono sempre scalzo proprio da quelle parti, nel comune di Castel di Casio, franco Bracci, Guida Ambientale e Istruttore nazionale sul territorio in cui viviamo e calpestiamo: abbiamo d’estate, sia per il paese sia sul palco. Amo sentire la di Nordic Walking e Hiking. vicino Marzabotto. Quindi sarei felice di arrivarci a piedi Per saperne di più sull’Associazione, sui bastoncini aperto una sezione Green del festival che è attenta terra sotto i miei piedi quando suono ed anche quando tramite un viaggio lento sulle orme dei nostri antenati. CURVE’ e sugli appuntamenti in calendario per quest’in- all’ambiente, all’ecologia, al corretto rapporto fra l’uomo passeggio. Sentire il mondo sotto i miei piedi è qualcosa Magari non sarà facile inserire questo evento nel mio verno controllate su Facebook la pagina dell’associa- e la terra che lo ospita. Poi, dopo cinque temi siamo di creativo. nutritissimo carnet di impegni internazionali. Muovere zione o navigate su www.nordichiking.it/ - www.info- rimasti orfani. Infine l’idea semplice quanto geniale: i Ritieni che fra i ritmi lenti del cammino e quelli scanditi la mia squadra non è facile e poi è abbastanza costoso. curve.it. 22 23
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