LIMBIATE Comune di - hashtagmagazine.it

Pagina creata da Martina Romani
 
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Comune di /          Speciale 2021

                          LIMBIATE
#MAG Comune di Limbiate

                          hashtagmagazine.it
LIMBIATE Comune di - hashtagmagazine.it
Hashtag Magazine                       Direttore Responsabile
                                                                                                                                                                                   3
Indice
                                                                                            #MAG / Comune di Limbiate
                                                                   Giampiero Filella
                            Redazione
                            Nika Antico                            Editore
                            Chiara Tricarico                       Univers Edizioni

                                                                   #magazine è anche su
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                            E. redazione@hashtagmagazine.it        Testi
                            E. direttore@hashtagmagazine.it        Angela Pinetti

                                                                                                                                                         ANTONIO ROMEO
INTERVISTA            LIMBIATE                              PINZANO                                                                                      Primo cittadino
AL PRIMO CITTADINO                                          UN’AREA RITROVATA
ANTONIO DOMENICO
ROMEO

                                                                                            Sono lieto di presentarvi questa pubblicazione realizzata con l’intento di dare vita
                                                                                            ad un prodotto che valorizzi la storia del nostro territorio e della nostra città. L’idea

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                                                                                            è quella di presentare Limbiate attraverso un viaggio tra i quartieri, ciascuno con
                                                                                            le proprie vicende, le proprie ricchezze artistiche e culturali, le proprie curiosità.
                                                                                            Nei capitoli che seguono scopriamo una Limbiate del passato e ripercorrendone
                                                                                            la storia possiamo cogliere le tracce della sua costante evoluzione. Vediamo la
MOMBELLO,             INTERVISTA AL DOTTOR                  IL CENTRO CITTADINO,            trasformazione dei luoghi che ci hanno descritto genitori e nonni nei loro racconti
UNA RICCHEZZA         LEONARDO CALDARINI                    UN INCONTRO TRA                 o di cui sentiamo spesso parlare e allo stesso tempo pensiamo ai progetti che
STORICA DA SCOPRIRE                                         IL PASSATO                      prenderanno vita in futuro, ai cambiamenti che verranno e alle nuove sfide che la
                                                            E IL PRESENTE
                                                                                            nostra comunità è pronta ad accogliere.
                                                                                            Attraverso questo percorso prendiamo consapevolezza delle nostre radici e
                                                                                            comprendiamo – con un certo orgoglio – l’importante ruolo di Limbiate nei secoli

18                    24                                    32                              passati. Dalle chiese del 1200 alle Ville del Settecento, fino ad arrivare al nuovo
                                                                                            Teatro Comunale, siamo in possesso di un bagaglio di risorse che molti ci invi-
                                                                                            diano.
                                                                                            Il nostro compito, come Amministrazione e come comunità, è quello di custodirle
                                                                                            e valorizzarle per fare in modo che tutti possano goderne.
                                                                                            Questo libretto, dedicato ai limbiatesi e a tutti coloro che vogliono scoprire la
                                                                                            nostra storia, si presta bene all’intento. Buona lettura!

                                                                                                                                                       Il Sindaco Antonio Romeo
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#MAG / Comune di Limbiate                                                             4   #MAG / Comune di Limbiate                                                                          5

                                                                                            Qual è il suo sogno nel cassetto per la città di   sfazioni e gli obiettivi del singolo diventano
                                                                                            Limbiate?                                          soddisfazioni e obiettivi della comunità.
                                                                                            In primo luogo la speranza è quella di uscire
                                                                                                                                               Quali sono le ricchezze di Limbiate alle quali Lei
INTERVISTA

                                                                                            rafforzati e uniti da questa pandemia che ha
                                                                                            chiesto a tutti noi enormi sacrifici e rinunce.    è affezionato?
                                                                                            Da primo cittadino mi auguro che Limbiate          Oltre alle bellezze architettoniche come le
                                                                          Comune                                                               numerose ville storiche presenti in città,
                                                                          di Limbiate       prosegua sul percorso di crescita iniziato
                                                                                            molti anni fa, continuando a tagliare impor-       credo che una grande risorsa sia costituita
                                                                                            tanti traguardi e alimentando quello spirito       da parchi ed aree verdi; ne abbiamo diver-
                                                                                            di comunità e collaborazione che mi sembra         si e dalle dimensioni generose, che pochi
                                                                                            essere sempre più presente nella nostra cit-       comuni possono vantare. Inoltre non pos-
                                                                                                                                               so non essere legato alle nostre scuole: ci
                                                                                            tà. A tale proposito abbiamo creato il brand
                                                                                                                                               sono ben 18 plessi sul territorio che ogni
                                                                                            “Limbiate in fiore: una comunità che cresce
                                                                                                                                               anno accolgono migliaia di studenti; come
                                                                                            in una città che fiorisce” che intende rac-

                     5 domande al Sindaco
                                                                                                                                               Amministrazione interveniamo puntualmen-
                                                                                            cogliere in sé lo spirito con cui affrontiamo
                                                                                                                                               te, anche attraverso progettualità condivise
                                                                                            il futuro.
                                                                                                                                               con i docenti, per far sì che la scuola sia un

                          di Limbiate
                                                                                                                                               luogo di incontro, crescita ed inclusione.
                                                                                            Come ha visto crescere limbiate negli ultimi
                                                                                            20/30 anni?                                        Qual è il Suo augurio ai cittadini?
                                                                                            La nostra città è stata protagonista di gran-      Potrei sembrare ripetitivo, ma in un periodo
                                                                                            di cambiamenti ed è tuttora in fermento per        come quello che stiamo attraversando con-
                                                                                            il futuro; sarebbe impossibile, per me che         dividiamo tutti la stessa speranza: ritorna-
                                                                                            sono cresciuto qui, elencare tutti le novità a     re a quella che chiamiamo “normalità”. La
                    Come è cambiato, se è cambiato, il rapporto con la comunica-            cui ho assistito.                                  possibilità di tornare a scuola per bambini
                    zione via social nella Sua esperienza politica e nei rapporti con       Posso però mettere in evidenza ciò che ci          e ragazzi, la ripresa a pieno regime delle at-
                    il territorio?                                                          caratterizza come limbiatesi attraverso l’a-       tività lavorative e il ripristino di un ‘senso di
                                                                                            nalogia con il simbolo della città: l’ape em-      sicurezza’ per i più deboli. Restare uniti e
                    Le innovazioni corrono veloci e i canali social                         blema del lavoro collettivo e dell’operosità,      collaborare è un invito concreto per fare in
                    sono diventati parte integrante della comunica-                         dell’alveare come società in cui le soddi-         modo che queste speranze diventino realtà.
                    zione. La mia Amministrazione punta molto su
                    questo aspetto e cerca sempre di rimanere al
                    passo coi tempi comunicando attività, proget-
                    ti e interventi sul territorio attraverso la pagina
                    web istituzionale, Facebook e anche Whatsapp.
                    Sono convinto che un cittadino ben informato
                    possa essere una risorsa per la comunità.
                    D’altra parte sono consapevole che il miglior
                    strumento di comunicazione rimane il rapporto
                    interpersonale e il contatto diretto con i cittadini,
                    una cosa che in questo periodo di pandemia è
                    stata sacrificata e che spero possa riprendere al
                    più presto.
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#MAG / Comune di Limbiate                                                6

                      LIMBIATE

                 C
                               on i suoi 36.000 abitanti, nell’area
                               sud – ovest della provincia di Mon-
                               za e Brianza in Lombardia si estende
                               il territorio di Limbiate. Attraversato
                               da corsi d’acqua come il Lombra e il
                  Garbogera e ubicato in posizione chiave tra Mila-
                  no e Monza occupa un’area di confine tra la Valle
                  del Seveso e l’altopiano del Parco delle Groane,
                  una superficie naturale protetta che si estende
                  lungo l’alta pianura a nord ovest di Milano.
                  Limbiate si posiziona nell’omonimo Parco, un’a-
                  rea geologicamente caratterizzata da una scarsa
                  produttività per l’agricoltura, ma terreno ferti-
                  le per l’urbanizzazione. Brughiera, zone umide,
                  boschi e fauna autoctona caratterizzano questa
                  zona tutta da scoprire grazie a percorsi a piedi e
                  ciclabili.
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#MAG / Comune di Limbiate                                                                         8    #MAG / Comune di Limbiate                                                                        9

La natura del Parco si intreccia con la curio-    accampò nel 1285, nei pressi di Lemiate per
sa origine del nome di Limbiate, “Lemiate”.       affrontare i comaschi e i torriani che avevano
Il toponimo sembra stia a significare “Limite”    preso Castel Seprio.
e indica proprio la parte di terra che confina    Nel XV secolo Limbiate e Mombello passa-
con le Groane.                                    rono sotto la giurisdizione dei Marliani nella
Originariamente Limbiate costituiva una           Pieve di Seveso, mentre Pinzano facente
realtà a sé. In epoche successive si unì a        parte della contea di Bollate fu confiscato
Mombello (Monte Bello) e a Pinzano (Plan-         per motivi politici e concesso a Francesco II
tianus o Planziano della Gens Plantia) for-       Sforza e successivamente a Giacomo Galla-
mando la odierna cittadina.                       rati. Nel 1580 il feudo di Pinzano fu ceduto
Antiche e complesse sono le sue vicende.          ad Ottaviana Ugolani.
La mancanza di notizie precise anteriori al       Limbiate e Mombello furono cedute a Barto-
tredicesimo secolo non rende facile la rico-      lomeo Arese.
struzione storica. Per comprendere la na-         Nel XVII secolo la famiglia Arese rappresen-
tura della città occorre partire da lontano.      tava un punto di riferimento tra i grandi pro-
Le prime fonti legano le origini della città ai   prietari del territorio limbiatese. Il XVIII è ca-
processi di migrazione celtica d’epoca pre-       ratterizzato dalla presenza a Mombello della
romana e agli insediamenti dei legionari di       famiglia Pusterla proprietaria della maestosa
Roma.                                             Villa all’interno del Parco delle Groane.
Notizie più certe risalgono, appunto al tre-      La fine del 1700 vede Mombello teatro di im-
dicesimo secolo, quando Alberto Confalo-          portanti avvenimenti storici come la presen-
niero, podestà della repubblica milanese, si      za di Napoleone e del suo Quartier Generale

                                                                                                       e i matrimoni delle due sorelle, Paolina ed        cata con un tessuto produttivo che spazia-
                                                                                                       Elisa. Alcune fonti riportano che probabil-        va dalla tradizionale agricoltura all’industria
                                                                                                       mente la fine della Repubblica di Venezia, la      tessile e siderurgica. Intorno alla città erano
                                                                                                       caduta di Genova e la stipula delle basi del       sorte fabbriche e laboratori artigianali per at-
                                                                                                       trattato di Campoformio siano state pianifi-       tività di supporto alla produzione industria-
                                                                                                       cate tra le mura della sontuosa Villa Pusterla.    le. Cambia, così, il volto della campagna: i
                                                                                                       Il Congresso di Vienna (1815) assegnò all’         nuovi mezzi di comunicazione e l’obbligato-
                                                                                                       Austria il territorio lombardo-veneto, quindi      rietà dell’istruzione elementare avvicinarono
                                                                                                       anche Limbiate si trovò a sottostare alle de-      la campagna alla città creando una nuova
                                                                                                       cisioni prese da Vienna.                           rete di collegamenti sociali e professionali.
                                                                                                       Nel 1861, anno dell’Unità d’ Italia, Limbiate      Pinzano rimase dedita alla campagna e alle
                                                                                                       e Mombello costituivano una sola comunità.         attività delle fornaci, anche se l’economia
                                                                                                       Solo otto anni più tardi si unì Pinzano.           locale limbiatese era sostenuta dalla coltiva-
                                                                                                       Le sorti di Limbiate si sovrappongono agli         zione dei gelsi e dall’allevamento dei bachi
                                                                                                       eventi degli altri Comuni italiani vicini a zone   da seta.
                                                                                                       di maggior sviluppo industriale. L’area nord       Gli anni del “boom” economico fanno cam-
                                                                                                       di Milano costituiva il polo economico e in-       biare il volto a Limbiate. I consumi e tutti gli
                                                                                                       dustriale di una giovane Italia appena unifi-      indici legati al tenore di vita erano cresciuti.
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                                                   tenzione e all’impegno delle Amministrazioni
                                                   Comunali si presenta con un aspetto rinno-
                                                   vato.
                                                   La nascita dei quartieri aveva delineato aree
                                                   di differente sviluppo e tessuto sociale. Oggi
                                                   queste differenze stanno lentamente scom-
                                                   parendo e stanno dando a Limbiate un volto
                                                   omogeneo e solidale.
                                                   Il centro di Limbiate, ricco di attrazioni che
                                                   si mescolano di passato e presente, si cir-
                                                   conda delle sue storiche frazioni: Ceresolo,
                                                   Mombello, Villaggio dei Giovi, Villaggio del
                                                   Sole e Villaggio Risorgimento che presenta-
                                                   no luoghi di interesse in grado di fare riemer-
                                                   gere e conoscere il passato di Limbiate.
                                                   Ogni frazione ha da raccontare la propria
                                                   Storia e ogni Storia si intreccia con le altre.
                                                   Spiccano i Personaggi, le Ville storiche, le
                                                   Chiese di importante evoluzione architettoni-
                                                   ca e i vecchi cortili che ancora conservano i
                                                   segreti del passato.
                                                   E’ bello parlare di memorie, notizie e testi-
                                                   monianze che le generazioni si trasmettono;
                                                   queste costituiscono una grande ricchezza
Si cominciava a vivere bene. In questo sce-        per l’individuo e per il territorio. Esplorare un
nario Limbiate fu investita da un’ondata im-       territorio significa anche conoscere i suoi usi
migratoria senza precedenti. Il territorio non     e i suoi costumi. Le tradizioni sono sempre
fu direttamente interessato alla presenza di       state un forte richiamo per i limbiatesi. Fe-
industrie; le grandi fabbriche si concentraro-     ste popolari, valori religiosi e non ultimo la
no nelle aree limitrofe trasformando Limbiate      vecchia gastronomia brianzola costituiscono
in luogo di residenza per migliaia di operai       ancora oggi un punto fermo nella vita di ogni
provenienti dal Veneto e dalle regioni del         singolo cittadino.
Sud. Le grandi industrie, l’Alfa Romeo ad          Limbiate non si ferma. Due grandi progetti
Arese, la Snia Viscosa a Varedo, la Triplex        illumineranno gli occhi dei limbiatesi: l’acqui-
a Solaro, il Tonolli e la Metalli Preziosi a Pa-   sto di Villa Medolago Rasini e il recupero di
derno Dugnano, l’Acna e la Snia a Cesano           Città Satellite.
Maderno svilupparono un’ampia area in-             Diverse vicissitudini coinvolsero il prezio-
dustriale che trasformò il ceto contadino in       so immobile storico Villa Medolago Rasini.
ceto industriale. Limbiate cambiò fisionomia,      Ora un progetto prevede la conservazione
cominciarono a nascere quartieri e villaggi        dell’edificio storico e la realizzazione di un
legati alla presenza di immigrati e di qualche     polo culturale per i cittadini. Città Satellite ha
attività di riferimento.                           rappresentato dal 1965 al 2000 un autentico
Per anni la città è stata considerata il “brutto   parco di divertimento. Poi degradata e teatro
anatroccolo” rispetto ai paesi limitrofi, oggi è   di episodi di illegalità ha perso il suo smalto.
riuscita a riscattarsi. Si è liberata dalla cupa   Una recente Convenzione prevede la riquali-
immagine del passato ed ora grazie all’at-         ficazione dell’area e il ritorno allo splendore.
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                       PINZANO
                             Un’area ritrovata

                 S
                               ituata alle porte del Parco delle Gro-
                               ane e a sud rispetto al centro del Co-
                               mune di Limbiate, Pinzano è una zona
                               da sempre soggetta a profondi cam-
                               biamenti.
                  Dopo la Seconda Guerra Mondiale Pinzano cam-
                  bia il proprio volto: cortili e fabbricati degradati
                  lasciano il posto a nuovi immobili, ma saranno
                  gli anni ’70-80’ a segnare per il quartiere profondi
                  segni di deterioramento. Il suo degrado sociale
                  e le spinose questioni legate alla malavita hanno
                  rappresentato per Limbiate una spina nel fianco.
                  Grazie all’impegno e all’attenzione delle Ammini-
                  strazioni, Pinzano è riuscita a far risentire la pro-
                  pria voce riscattando quella buia e triste immagi-
                  ne di un tempo e oltrepassando i pesanti macigni
                  e condizionamenti del passato.
                  Oggi il quartiere mostra il suo lato migliore, sono
                  state costruite palazzine residenziali e alcune
                  aziende sono riuscite a decollare.
                  Pinzano può ora vantare aree verdi, un centro
                  di vita cittadina con negozi e piccoli artigiani, un
                  campo sportivo comunale, un teatro cittadino, la
                  bellissima Chiesa dei Santi Cosma e Damiano,
                  Villa Fornace e la Villa Bonavilla Zuccoli.
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CHIESA DEI SANTI COSMA E DAMIANO
                                                 Curiosità
Nel centro del quartiere di Pinzano, di fronte   L’antico e storico organo presente nella
al parco giochi, sorge la bellissima chiesa      Chiesa S.S. Cosma e Damiano di Pinzano
                                                 ha origini nobilissime. Proviene dalla ormai
dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Risa-
                                                 scomparsa Chiesa di S. Paolo in Compi-
lente al XIII secolo, la chiesa piccola e buia   to, situata all’inizio di corso Vittorio Ema-
sorgeva lontano dal centro abitato. Citata       nuele, non lontana quindi dall’abside del
da Goffredo da Bussero nel Liber Noti-           Duomo di Milano. Organo a trasmissione
tiae Sanctorum Mediolani, oltre ad essere        meccanica, collocato in cantoria sopra
esempio di evoluzione architettonica, rac-       l’ingresso principale, costituisce uno stru-
chiude tesori di reliquie.                       mento di rilevante testimonianza sonora
                                                 grazie al recupero svolto all’inizio del ‘700
La prima importante modifica alla struttura      da Giacomo Brunelli fu Carlo secondo cri-
architettonica venne decretata da San Car-       teri di totale rispetto per l’antica struttura e
lo Borromeo e successivamente, nel 1600,         ponendo l’attenzione al concetto di “suo-
furono apportate migliorie tra le quali spic-    no storico”. Nel corso dell’800 l’organo è
ca la costruzione del campanile, il rifaci-      stato soggetto a diverse restaurazioni, ma
mento del soffitto e l’allargamento dell’ab-     nessuna ha mai alterato l’animo e il valore
                                                 dello strumento.
side e del coro.
Nel 1700 furono costruiti la sacrestia e
l’altare dedicato alla Beata Vergine Imma-
colata situato accanto all’altare maggiore.
Questo fu sostituito con uno di linea neo-
classica nel 1750.
Per significative e notevoli modifiche si do-
vette attendere la fine del XIX secolo. E’ a
partire da questo periodo che ci furono in
successione, l’allargamento longitudina-
le della navata centrale, il collocamento
delle statue in cemento dei Santi Carlo ed
                                                                                                         Non passa inosservata la statua della Ma-        tettore delle donne, S. Giuseppe Cottolengo,
Ambrogio in facciata e l’inizio, nel 1890,
                                                                                                         donna della Vittoria che reprime un drago. Il    Santi Pietro e Paolo apostoli, S. Camillo, S.
dell’ampliamento della chiesa terminato poi
                                                                                                         Bene vince sul Male.                             Sebastiano. S. Antonio Abbate, S. Antonio
nel 1942 con la consacrazione e la dedica
                                                                                                         Sono venerate le reliquie dei martiri Cosma      da Padova e S. Agnese.
ai Santi Cosma e Damiano. Negli anni ’60                                                                 e Damiano, patroni di medici, chirurghi e far-
e ’70 furono apportate modifiche al presbi-                                                              macisti nonché quelle di San Protaso Marti-      IL TEATRO COMUNALE DI LIMBIATE
terio e all’altare maggiore. Negli anni ’90 la                                                           re, di San Massimo D’Averia che resistette
chiesa è stata ristrutturata esternamente                                                                fino alla morte alle pressioni per abiurare in   Il 14 novembre 2009 i cittadini di Limbiate
con copertura ed internamente con restau-                                                                epoca romana e di San Galdino. San Gal-          vedono realizzato un sogno. Sulle note musi-
ro di affreschi e decorazioni.                                                                           dino, compatrono della città di Milano con       cali della Banda Corinna Bruni di Limbiate si
L’organo realizzato da Paolo Chiesa alla                                                                 San Carlo Borromeo ed il Patrono Sant’Am-        taglia il nastro dell’inaugurazione tanto atte-
fine del 1700 è stato completamente ri-                                                                  brogio, è noto per le sue opere caritatevoli     sa che ha destato gioia sui volti dei cittadini
strutturato nel 1999 dalla Bottega Organara                                                              in favore dei poveri e di quanti rinchiusi in    e di coloro che hanno contribuito alla realiz-
di Carlo Capra.                                                                                          carcere per debiti non saldati. Altre reliquie   zazione del progetto.
                                                                                                         arricchiscono la bellissima chiesa: S. Agata,    Ubicata in un’area verde, vicino alla strada
                                                                                                         S. Lucia, S. Antonia, S. Pasquale Baylon pro-    che collega Limbiate con Senago, la strut-
LIMBIATE Comune di - hashtagmagazine.it
#MAG / Comune di Limbiate                                                                    17

                                                                                           all’avanguardia. La sua platea, circondata        ALTRI LUOGHI DI INTERESSE
                                                                                           da pareti nere, ospita seicento poltrone
                                                                                           rosse. Americane motorizzate e graticcio          Camminando nel centro di Pinzano si viene
                                                                                           caratterizzano l’ampio palco così da per-         attratti da una costruzione con facciata
                                                                                           mettere la programmazione di spettacoli e         settecentesca, portale ad arco e balconci-
                                                                                           scenografie di rilievo. Lo schermo motoriz-       ni in ferro battuto. È Villa Bonavilla Zuccoli
                                                                                           zato e il proiettore, all’occorrenza, possono
                                                                                                                                             situata in via Buonarroti. Modificata la sua
                                                                                           trasformare la struttura in sala cinemato-
                                                                                                                                             funzione originaria, è riuscita a conservare
                                                                                           grafica.
                                                                                           Il teatro è stato pensato e realizzato affin-     nel tempo la sua valenza simbolica.
                                                                                           ché potesse diventare un’attrazione non           Lasciando alle spalle la bellissima Chiesa
                                                                                           solo per i cittadini di Limbiate, ma anche        dei Santi Cosma e Damiano e percorrendo
                                                                                           per quelli dei paesi limitrofi. Ha sempre         via Giotto ci si addentra in un’area comple-
                                                                                           presentato un palinsesto ricco di even-           tamente verde. Nascosta dalla vegetazi-
                                                                                           ti, pensati per un pubblico di tutte le età.      one, si intravede una costruzione a pianta
                                                                                           La struttura nel suo complesso e i cartello-      rettangolare con torretta. Edificio del 1925
                                                                                           ni densi di appuntamenti non hanno nulla          con mattoni faccia a vista. Per generazioni
                                                                                           da invidiare ai teatri metropolitani. La pre-     è stata la residenza dei proprietari della
                                                                                           senza di grandi ospiti come Teo Teocoli,          fornace, i signori Pogliani. Dal 1700 nell’ar-
                                                                                           Pino Insegno, Andrea Scanzi, Barbara De
                                                                                                                                             ea Groane, grazie all’abbondante presenza
                                                                                           Rossi e Enzo Iacchetti e di famose com-
                                                                                                                                             di argilla rossa, sono sorte attività legate
                                                                                           pagnie teatrali come “Ballet of Russia “con
                                                                                           il famoso “Lago dei Cigni” gli hanno dato         alla costruzione del mattone. Esempio ne è
                                                                                           un’immagine di rilievo.                           la fornace Pogliani, la cui attività produttiva
                                                                                                                                             è cessata nel 1982.
                                                                                                                                             Non possiamo dimenticare di Città Satellite
                                                                                             Curiosità                                       o come successivamente chiamata, Green-
tura si presenta moderna ed innovativa.       lo culturale, ha portato, con una spesa di     Si narra che nella zona vicina al Teatro sor-   land, il parco di divertimento dei limbiatesi
Non è stato un lavoro facile, ma la deter-    quattro milioni di euro di cui uno a fondo     geva una piccola dimora chiamata “Baia del      e dei cittadini dei paesi limitrofi. Costruito
minazione e il desiderio di un’importante     perduto da Regione Lombardia, alla con-        Re”. Qui il Re sostava durante i preparativi
                                                                                             per battute di caccia.                          nel 1965 all’interno dell’area verde del Par-
crescita per la Città anche sotto il profi-   cretizzazione di una struttura moderna e
                                                                                                                                             co delle Groane è oggi in stato di abban-
                                                                                                                                             dono e di degrado. È vietato l’ingresso, ma
                                                                                                                                             uno sguardo dall’esterno potrebbe ripor-
                                                                                                                                             tare indietro la memoria di qualche anno.
                                                                                                                                             Voluto dal Commendatore Giuseppe Brollo
                                                                                                                                             ha rappresentato per diverse generazioni il
                                                                                                                                             luogo della felicità e del divertimento. Un
                                                                                                                                             progetto, ancora in stato embrionale, po-
                                                                                                                                             trebbe rilanciare un nuovo luna park sulle
                                                                                                                                             ceneri di Città Satellite regalando ai più
                                                                                                                                             piccoli e non solo, momenti di gioia.
LIMBIATE Comune di - hashtagmagazine.it
#MAG / Comune di Limbiate                                                18

                MOMBELLO
              Una ricchezza storica da scoprire

                 S
                              ituata a nord-ovest in posizione so-
                              praelevata rispetto al centro di Lim-
                              biate, al confine con la vicina Bovisio
                              Masciago si trova Mombello. L’origine
                              del nome deriverebbe da Monte Bello
                  probabilmente grazie alla posizione e al rigoglio-
                  so parco che accoglie il noto quartiere.
                  Mombello è nota per il suo manicomio. La strut-
                  tura nasce nel 1865 per far fronte ad un’epide-
                  mia di colera e nel 1878 fu trasformata, su de-
                  cisione della Provincia di Milano, in manicomio
                  provinciale. Così la storica Villa Pusterla, che nel
                  1797 ospitò la corte napoleonica, diventò sede
                  del nuovo Ospedale Psichiatrico Provinciale
                  intitolato, successivamente, al noto psichiatra
                  Giuseppe Antonini, direttore sanitario dal 1911
                  al 1931. Arrivò ad ospitare oltre 3 mila pazienti,
                  fra i quali il figlio di Benito Mussolini.
                                                                              Oggi la vasta area dell’ex-manicomio con          presenti le sedi del Centro AVIS Vittorio
                  Il manicomio, luogo di dolore e sofferenza, rima-
                                                                              il suo parco è in parte in disuso ed in parte     Formentano e del Centro di addestramen-
                  se attivo fino all’approvazione della Legge Basa-
                                                                              sede di un polo scolastico della provincia        to dei cani guida per non vedenti dei Lions.
                  glia. Dopo la chiusura diventò preda di vandali,            di Monza e Brianza che comprende l’Isti-          Percorrendo via Monte Grappa, dirigen-
                  fotografi e registi in cerca di set cinematografici         tuto Agrario Luigi Castiglioni e l’Istituto PA-   doci verso il centro cittadino incontriamo
                  suggestivi.                                                 CLE Elsa Morante. Nell’area sono anche            l’Ospedale “Giuseppe Corberi”. Nasce nel
#MAG / Comune di Limbiate                                                                           20   #MAG / Comune di Limbiate                                                                    21

1968 per accogliere i minori con disturbi           sto e forme poco armoniche.
neuropsichiatrici.                                  Nel 1543 muore Giacomo Antonio Carcano                                                              Tradizioni
Mombello non è solo legato al ricordo               appartenente ad una nobile e antica fami-                                                           Napoleone a Limbiate. Rievocazione sto-
dei malati psichiatrici. Mombello è an-             glia milanese e lascia in eredità ai nipoti Ar-                                                     rica. Limbiate ogni anno ricorda la presen-
                                                                                                                                                        za di Napoleone (maggio-giugno 1797).
che Storia. Napoleone la scelse come                conati il territorio di Mombello comprese le
                                                                                                                                                        Cortei con splendide carrozze e costumi
sede del suo Quartier Generale. La Villa            “case da nobili”.                                                                                   d’epoca sfilano per il quartiere. La tradi-
Pusterla – Crivelli – Arconati costituisce          Gli Arconati caddero in miseria e la Villa fu                                                       zione rievoca i matrimoni di Paolina Bo-
uno storico elemento di vanto per il terri-         venduta al senatore Giuseppe Angelo Cri-                                                            naparte con il generale Vittorio Emanuele
torio in grado di affascinare dal semplice          velli, che dopo una serie di lavori la trasfor-                                                     Lecler e Elisa Bonaparte con il capitano
passante allo studioso di storia e di arte.         mò in una lussuosa dimora con giardino                                                              Felice Baciocchi. I matrimoni furono cele-
Anche le chiese, situate all’interno della          all’italiana e giochi d’acqua. La casa ven-                                                         brati presso la chiesetta di San Francesco
                                                                                                                                                        in Mombello da Don Giuseppe Maria Bri-
verde area, rappresentano nella loro sem-           ne rimodernata in stile barocco e divenne
                                                                                                                                                        oschi il 14 giugno 1797.
plicità valori e richiami storici indelebili.       un’importante sede di incontri diplomatici.
                                                    La fastosa residenza ospitò nelle sue sale
VILLA PUSTERLA-CRIVELLI-ARCONATI                    Ferdinando IV di Borbone, re delle Due Si-
                                                    cilie e Napoleone Bonaparte che ne fece la
Importante sotto l’aspetto storico ed arti-         sua dimora estiva durante il soggiorno mi-
stico, Palazzo Crivelli, più conosciuto come        lanese nel 1797. A Villa Crivelli, Napoleone
Villa Pusterla Arconati Crivelli è una sontuo-      vi insediò il suo Quartier Generale e la sua
sa Villa settecentesca situata nella zona alta      corte. A Mombello soggiornarono anche la
di Mombello. Le sue origini sembrano risa-          madre di Napoleone, Maria Nunziata e le tre
lire all’alto medioevo. Realizzata dall’archi-      sorelle Carlotta, Elisa e Paolina.
tetto Francesco Croce su incarico del Conte         Annesso alla Villa, c’è l’Oratorio di San
Stefano Gaetano Crivelli, probabilmente nel         Francesco, la piccola chiesetta, passata
1754, l’attuale struttura, alla vista, si presen-   alla Storia per aver ospitato i matrimoni del-
ta a forma di ferro di cavallo e con due torri      le sorelle di Napoleone, Paolina ed Elisa.
che ornano la facciata.                             Si narra che, nei sotterranei della lussuosa
Gli edifici che costituivano la Villa, erano        residenza esista un passaggio segreto vo-
                                                                                                         ORATORIO SAN FRANCESCO
originariamente disposti su quattro lati in         luto dallo stesso Napoleone per fuggire in
                                                                                                         OSPEDALE ANTONINI
modo da formare una corte.                          caso di pericolo.
L’affascinante Storia della Villa regala al let-    Nel 1863 la Villa e il parco vennero ven-
                                                                                                         La chiesetta di San Francesco (nei secoli
tore la curiosità di approfondire i dettagli che    duti alla Provincia di Milano per adibirli           passati le piccole chiese venivano chia-
l’hanno resa popolare e oggetto di studio.          a manicomio. Il triste edificio rimase tale          mate anche Oratori) è stata voluta dalla fa-
La Villa permette un affascinante viaggio nel       fino all’approvazione della Legge Basaglia           miglia Crivelli e dedicata a San Francesco
tempo. Internamente ed esternamente sono            (L.180/1978) che decretò la chiusura degli           d’Assisi.
ancora visibili i segni del passato di cui è        istituti psichiatrici                                La chiesa ha un importante richiamo sto-
stata protagonista.                                                                                      rico, sono stati celebrati i matrimoni delle
La struttura ha subito nel corso degli anni                                                              sorelle di Napoleone, Paolina ed Elisa. Nel
diverse modifiche. La cucina, la dispensa e            Curiosità                                         1923 tutte le strutture intorno alla chiesa
la cantina risalgono a prima del 1500, men-            Benito Albino Mussolini (1915-1942) figlio        sono state demolite, regalandole così una
tre la moderna struttura del Palazzo nobilia-          del Duce e della giovane e bellissima au-         facciata luminosa. Sulla sommità è stato
                                                       stroungarica Ida Irene Dalser (1880-1937)
re e il porticato aperto sono opera della fa-                                                            posto un piccolo campanile, dotato di una
                                                       fu internato nell’ospedale psichiatrico di
miglia Arconati. Gli elementi antichi si sono                                                            squillante campanella, gioioso richiamo
                                                       Limbiate dove vi morì all’età di 26 anni.
mescolati con quelli nuovi creando contra-                                                               alla preghiera per i fedeli della Villa.
#MAG / Comune di Limbiate                                                                 22

CHIESA DI SANT’AMBROGIO                        alla cui sommità c’è un piccolo sagrato.
OSPEDALE “ANTONINI”                            Un campanile non molto alto completa la
                                               costruzione. La forma delle finestre slancia
La piccola ma bella chiesa di San France-      verso l’alto la struttura.
sco d’Assisi ha costituito per anni punto
                                               Tre campane di dimensioni modeste invita-
di incontro per la celebrazione delle Sante
                                               no i fedeli alla preghiera. Due di esse con-
Messe per i malati e gli operatori sanitari.
                                               tano quasi due secoli di vita. Provengono
Nel 1935 si sentì l’esigenza di una nuova
                                               dall’ex Palazzo di Giustizia in piazza Becca-
chiesa più ampia e adeguata alle esigenze      ria a Milano, dove cessato di scandire i lenti
della popolazione dell’Ospedale psichiatri-    rintocchi sulle ultime ore di vita dei condan-
co ormai aumentata.                            nati, furono portate a Mombello ad allietare
Il 12 giugno 1937 l’Arcivescovo di Milano      gli animi dei malati e del personale sanitario.
benedisse la prima pietra della futura chie-   A pochi passi dalla chiesa, sorge la piccola
sa e per suo espresso desiderio la chiesa      e graziosa cappella situata nella casa dedi-
fu dedicata a Sant’Ambrogio, patrono della     cata alle Revv. Suore e decorata nel 1951
Chiesa di Milano.                              dal pittore Bruschi.
Il complesso è di importante dimensione e vi   Con la chiusura dell’Ospedale “Antonini”, la
si accede dal piazzale tramite una scalinata   chiesa ha cessato d’avere la sua funzione

                                                                                                 principale. È stata recentemente recupera-
                                                                                                 ta ed oggi viene frequentata dalla comunità
                                                                                                 rumena-ortodossa.

                                                                                                 CHIESA DI SAN GIUSEPPE LAVORATORE

                                                                                                 La storia della chiesetta dedicata a San Giu-
                                                                                                 seppe Lavoratore si intreccia con la nascita
                                                                                                 dell’Ospedale psichiatrico di Mombello. La
                                                                                                 necessità di un nuovo edificio religioso si
                                                                                                 fece sentire con l’aumento del numero dei
                                                                                                 malati residenti. Situata al confine con Bo-
                                                                                                 visio Masciago, risale ad una costruzione
                                                                                                 del 1879. Edificata con mattoni a vista tra
                                                                                                 il 1932 e il 1933 come chiesa parrocchiale,
                                                                                                 diventò successivamente chiesa sussidiaria
                                                                                                 della parrocchia di San Antonio da Padova
                                                                                                 costruita quaranta anni più tardi.
                                                                                                 L’attuale chiesetta è ad unica navata. Le de-
                                                                                                 corazioni e l’ampia pala dell’altare maggiore
                                                                                                 risalgono al 1934. Nel 1947 venne inaugura-
                                                                                                 to l’altare dedicato alla Madonna Immaco-
                                                                                                 lata e successivamente quello dedicato al
                                                                                                 Sacro Cuore.
#MAG / Comune di Limbiate                                                       24   #MAG / Comune di Limbiate                                                                      25

                                                                                       La parola al Dottor Leonardo Caldarini…            ne, oltre ai luoghi di cura, anche delle biblio-
                                                                                       Grazie per avermi dato un’occasione pre-           teche, degli ambienti in cui poter praticare
                                                                                       ziosa, anche se io non sono uno storico, né        attività loro congeniali e anche un terreno
INTERVISTA

                                                                                       uno studioso patentato di storia locale, di        da coltivare. E stando alla testimonianza
                                                                                       parlare un po’ di Mombello, in maniera un          del giornale dell’ospedale, un bimestrale
                                                             Dottor                    po’ diversa da quella in voga in questi ultimi     nato nel 1880 e che fu poi stampato per 25
                                                             Leonardo Caldarini        anni, che vede nel manicomio un luogo da           anni, l’ospedale dimostrò l’impegno dei me-
                                                                                       brividi, da Halloween, adatto a scene par-         dici alla terapia attraverso un sano stile di
                                                                                       ticolari di film o canzoni (come ben sanno         vita (oggi ritenuto fondamentale). Mombel-
                                                                                       i bene informati) o una grande serie di cu-        lo infatti partecipò nel 1887 all’Esposizione
                                                                                       nicoli da esplorare rigorosamente di notte,        Internazionale per apparecchi per la maci-
                                                                                       cercando anche ciò che non c’è. Ora l’ex           nazione, panificazione e affini, presentando
                                                                                       Ospedale Psichiatrico è fatiscente, purtrop-       un pane fatto di patate e farina di frumento,

                   Dottor Leonardo Caldarini                                           po. Qualcosa di positivo merita di essere ci-
                                                                                       tato, come l’Istituto agrario Castiglioni che
                                                                                                                                          utile nel prevenire la pellagra, illustrata da
                                                                                                                                          tavole realizzate da un ricoverato che aveva
                                                                                       per ora riesce ancora a mantenere “viva” la        ritratto malati e segni della malattia. Come
                                                                                       Villa Crivelli Pusterla ed è riuscito a far ri-    si può capire, i medici non erano degli aguz-
                                                                                       strutturare ed a recuperare, almeno ester-         zini o degli insensibili. Anzi.
                                                                                       namente, una parte del “quartiere industria-
                                                                                       le”. Ma vedremo…                                   Allora l’immagine di persone indemoniate lega-
                                                                                                                                          te ad alberi con catene?
                                                                                       Dottor Caldarini, Mombello viene spesso asso-      Non è quello che Mombello viveva. Il diretto-

                   C
                                                                                       ciato all’ex Ospedale Antonini. Tutti pensano      re Gonzales, a fine Ottocento, preoccupato
                                                                                       di sapere tutto su questo luogo di dolore. Ma      della cosiddetta “educazione morale” degli
                                on l’intervista al dottor Leonardo                     forse non è davvero così. Si è parlato di “ergo-   ammalati, introdusse anche attività teatrali.
                                Caldarini, medico in pensione e resi-                  terapia”. Ci puoi spiegare cos’era e come veniva   Nel 1881 è documentato un attestato rila-
                                dente a Mombello dal 1953, cerche-                     inserita nel contesto di recupero dei malati?      sciato a Edoardo Giraud a riconoscimento
                                remo di catturare la vostra attenzio-                  Per rispondere è necessario fare qualche           della “istruzione drammatica” da lui presta-
                                ne e speriamo di scoprire qualche                      accenno alla storia del manicomio, che ini-        ta gratuitamente agli ammalati di Mombello.
                    curiosità su Mombello, entrando virtualmente                       zia nel 1865 quando Milano si trovò nella          Venne creato anche il villaggio del fanciullo
                    nel ex Ospedale Psichiatrico Antonini e nell’O-                    necessità di costruire un nuovo ospedale           con la presenza di una scuola che usava
                                                                                       “per i matti”, perché la Senavra non bastava       materiale Montessori.
                    spedale Corberi. Durante l’intervista verremo a
                                                                                       più e un’epidemia di colera rese la situazio-
                    contatto con i dolori, ma anche con le singolari-
                                                                                       ne sanitaria ancora più drammatica.                Ma torniamo all’ergoterapia..
                    tà che hanno caratterizzato questi tristi luoghi…                                                                     Certo. Mombello piano, piano divenne una
                                                                                       Non è nato per essere un luogo di dolore, di
                    poi non mancheranno, sicuramente, i racconti di                    torture, di isolamento, perché i primi medici,     specie di cittadella autonoma e quasi indi-
                    fatti meno noti della vicenda napoleonica. Avre-                   a cominciare da Cesare Castiglioni, diret-         pendente. Bisogna considerare che si arrivò
                    mo le idee più chiare alla fine? Vedremo…                          tore della Senavra, pensavano a Mombello           ad ospitare più di 3000 malati e tutti hanno
                                                                                       come ad una specie di colonia agricola per         potuto, quando è stato possibile, dare il loro
                                                                                       malati tranquilli che non avevano bisogno di       contributo. Oltre ai reparti, erano attivi una
                                                                                       “cure insistenti”. Era una specie di “villag-      lavanderia, un guardaroba, un servizio di
                                                                                       gio” dove i ricoverati avevano a disposizio-       riparazione della biancheria, cui erano ad-
#MAG / Comune di Limbiate                                                                        26

dette tante ricoverate, che venivano istruite         tici, violenti e con complicanze di malattie
con corsi di cucito e ricamo. Chi aveva ca-           come la sifilide o l’alcolismo componevano
pacità lavorative si rendeva utile in campa-          parte della massa di ricoverati. Ma c’erano
gna, dove venivano anche allevati animali;            anche persone affette da epilessia (oggi
chi poteva aiutava come falegname, mura-              curabile tranquillamente “fuori”) o con de-
tore, stradino ed aiuto cuoco, in quanto era          pressione maggiore o forme di psicosi fobi-
attiva la cucina. Fu attivata, poi, la tipografia     co ossessiva. Tanti drammi. Qualche volta il
che ha continuato a funzionare anche dopo             manicomio è stato il luogo ove rinchiudere
la chiusura dell’Ospedale, per stampare               persone “scomode”. Un caso ben noto: nel
moduli vari per le necessità delle strutture          1931 venne ricoverato il figlio di Mussolini
sanitarie.                                            (Benito Albino Dalser) per essere curato del
Numerosi pittori vissero in un reparto a              “male caduco” e usci dal manicomio, mor-
Mombello. Il più noto fu Gino Sandri. Il              to, nel 1942.
giornalista definì questo reparto la “Brera           Alcuni reparti, prima dell’avvento degli psi-
di Mombello”. Gino Sandri è uno dei tanti             cofarmaci, erano realtà non piacevoli, né
esempi di persone finite in manicomio per             allegre. Mi riferisco soprattutto agli “agi-
motivi non medici. Infatti, nato nel 1892 di-         tati”, reparti in cui venivano usate misure
segnatore molto apprezzato, nel 1924 vie-             drastiche di contenzione come le famose
ne fermato dalla milizia a Roma e internato           “camicie di forza” o l’isolamento in came-
per stato di eccitazione e sproloqui politici.        re chiuse a chiave. Qualcuno era anche, a
Tornato a Milano viene di nuovo rinchiuso             volte, immobilizzato nel letto. Le urla erano
più volte in manicomio, finchè resta defini-          comunque una manifestazione abbastanza
tivamente a Mombello, dimenticato ed ab-              comune di un disagio profondo.
bandonato. Qui muore nel 1959. Negli ultimi
anni è stato riscoperto e rivalutato ed è sta-        Si parla anche di esperimenti..
to protagonista di diverse mostre e le sue            Ricordiamo che i primi laboratori di psico-
opere sono esposte a Ravenna, in Inghilter-           logia sono nati nei manicomi e c’erano an-
ra e negli Stati Uniti.                               che a Mombello. All’Istituto Universitario di
                                                      malattie nervose e mentali, diretto da Carlo
Allora Mombello tutto rose e fiori?                   Besta venne data la possibilità di studiare
Assolutamente no. Il rovescio della meda-             sul posto alcuni tipi di malattie, facendo
glia esiste. Partiamo da una frase di Gino            scegliere 20 uomini e 20 donne tra i ricove-
Sandri, da una lettera alla mamma del 1931            rati. Erano analizzati, studiati, non trattati
“ci vuol pazienza a imparare da tanti altri           come nei campi di concentramento. Un di-
sfortunati per i quali la sventura e la ingiusti-     scorso un po’ diverso è quello che riguarda
zia sono le uniche memorie”. Non sembra la            l’applicazione di uno strumento che venne
frase di un pazzo, vero? E certamente esse-           usato come terapia per alcune malattie. Mi
re in manicomio non era la miglior situazione         riferisco all’elettroshock. Ugo Cerletti diven-
per una persona. Oligofrenici, persone con            ne famoso per il suo trattamento di “malat-
difetti fisici, o con “intelligenza” inferiore alla   tie mentali” con l’elettroshock, che è stato
media, ritenute incapaci di intendere, volere         osannato o denigrato. Non entro nel merito
e lavorare, ma anche schizofrenici, sociopa-          di un giudizio assoluto, ma sappiamo che è
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                                                                                                Ma mi sembra che ci sia anche dell’altro...      piccola, brutta, secca, nera, vecchia a
                                                                                                Certamente. Bisogna ricordare che a Mom-         vent’anni, pedante, senza civetteria, senza
                                                                                                bello esercitò anche Gaetano Perusini, me-       dolcezza, fu così la descrive uno storico. E
                                                                                                dico udinese nato nel 1864, che collaborò        riuscì a sistemare a modo suo la sorella pre-
                                                                                                col professor Alzheimer, tanto che la ma-        ferita, Paolina (venne poi definita una delle
                                                                                                lattia o sindrome di Alzheimer si chiama in      più belle donne d’Europa e immortalata dal
                                                                                                realtà malattia di Alzheimer-Perusini. Amico     Canova, come tutti sanno), un’adolescente
                                                                                                anche di Cerletti, Perusini si occupò, oltre     molto frizzante, civettuola e piuttosto liber-
                                                                                                al caso di Augusta D presentato da Alzhei-       tina, liberandola da quello che per Napole-
                                                                                                mer nel 1906, anche di altri 4 casi di perso-    one era un suo capriccio, cioè staccandola
                                                                                                ne affette da demenza precoce con segni di       da Frenon, un giacobino ambiguo che con
                                                                                                atrofia cerebrale che non rientravano nelle      i suoi garbugli aveva aiutato i Bonaparte e
                                                                                                patologie note. Nel 1913 venne a Mombel-         che aveva in qualche modo irretita la splen-
                                                                                                lo. Partito per la guerra, morì verso la fine    dida Paolina, di 16 anni, ma con i sensi ben
                                                                                                del 1915. Ma la sua opera di ricerca con-        risvegliati. Napoleone l’aveva voluta in Ita-
                                                                                                tinua ancor oggi. Non si possono elencare        lia per allontanarla da quell’essere viscido
                                                                                                tutti gli operatori sanitari che hanno dato il   ed opportunista. Paolina gli scriveva lettere
                                                                                                loro prezioso contributo, anche di grande        di fuoco, da innamorata pazza, senza orto-
                                                                                                umanità. Ma almeno un accenno a persone          grafia. Comunque il fratello riuscì nel suo
                                                                                                che negli ultimi decenni si sono distinte la-    intento, con la lontananza e proponendole,
                                                                                                sciamelo fare. Voglio citare solo il professor   si fa per dire, il suo generale Charles Victoire
                                                                                                Alberto Madeddu (1925-1996) che dal 1954         Emmanuel Leclerc, un giovane prometten-
                                                                                                fu a Mombello e si occupò soprattutto di         te, già colpito dalla bellezza di Paolina, che
                                                                                                alcolismo, creando anche una struttura che       tornò serena e contenta.
                                                                                                ancora adesso funziona benissimo. Un al-         Famoso fu il matrimonio notturno del 14
                                                                                                tro medico che è ancora attivo sul territorio    giugno, che tutti conoscono. Comunque
                                                                                                e che anche in questo periodo di Covid ha        “Paolina scimmiottava i generali, i funzio-
                                                                                                dato forma ad un servizio di assistenza psi-     nari, i diplomatici ammessi alla mensa di
                                                                                                cologica, è il dott. Renato Durello che ormai    Bonaparte, interrompeva le conversazioni
                                                                                                da decenni si occupa di tossicodipenden-         serie con una chiacchiera burlona o con un
stato applicato per molti anni. Certo, la me-   il lato b del manicomio, perchè un lavoro di    ze e ha dato un grosso contributo anche al       pettegolezzo. Aveva ed accettava corteg-
moria di sperimentazioni come il virus della    recupero e di inserimento degli ammalati è      Centro sorto qui a Mombello.                     giatori senza farsi troppi scrupoli e qualcu-
malaria o del cosiddetto shock insulinico       sempre stato fatto, tant’è che tanti ricorda-                                                    no disse che la carrozza che usava per an-
non può rendere piacevole una certa visione     no come sia l’Ospedale che il campo spor-       Ora passiamo ad un altro argomento interes-      dare a Milano a fare compere (lo shopping
dell’Ospedale che in più di 120 anni ha visto   tivo fossero un esempio di pulizia, di ordine   sante, Napoleone e Mombello…                     era di moda anche allora!) diventava spesso
passare oltre centomila “ammalati”. Tanto è     e di cura continua. E tutto questo per opera    Si è scritto talmente tanto che occorrerebbe-    un’alcova.
vero che nel 2016 è stato messo in scena        di ricoverati, che non erano certamente né      ro diversi volumi solo per farne il riassunto.   Comunque anche Giuseppina, la moglie,
uno spettacolo teatrale per ricordare anche     incatenati, né usati come cavie, ma trova-      Comunque è noto che fu Napoleone stes-           non si faceva scrupoli nel tradire Napole-
a Mombello, il luogo “dove si è fatta la psi-   vano nelle loro attività e nel rapporto con     so a scegliere Villa Crivelli in collina, dove   one. Napoleone si lamentava “mia moglie
chiatria”, come ha detto qualcuno, il luogo     le persone anche “esterne” una ragione di       il clima, per un malaticcio di polmoni, era      ha certamente un nuovo amante. Maledette
di storie di anime alla deriva prendendo        vita. E, pur potendolo facilmente fare, non     decisamente l’ideale.                            donne!” E inoltre Giuseppina non andava a
spunto dalla storia di Gino Sandri. Questo è    sono mai fuggite.                               Napoleone sistemò due sorelle. Elisa era         genio alla suocera Letizia, che la detestava,
#MAG / Comune di Limbiate                                                                  31

                                                                                                 gradini dell’oratorio di San Francesco per       da una scuola di cinematografia di Milano.
                                                                                                 poter essere visto dal numeroso pubblico         E venne a Mombello anche l’allora ultimo
                                                                                                 presente, che non avrebbe certo potuto en-       discendente diretto del Bonaparte. Fu una
                                                                                                 trare, date le piccole dimensioni della chie-    grande emozione vedere un erede di Napo-
                                                                                                 setta (in essa era presente una pala d’altare    leone. Vennero coinvolti anche il Comune
                                                                                                 del Campi, scoperta da Brevi). Anno dopo         di Limbiate (campo napoleonico nel giar-
                                                                                                 anno l’evento divenne sempre più cono-           dino di Villa Mella) ed il Comune di Bovisio
                                                                                                 sciuto ed apprezzato e sponsorizzato anche       Masciago con la rappresentazione di una
                                                                                                 dalla Provincia di Milano finché nel 1997        battaglia tra Francesi ed Austriaci nel parco
                                                                                                 raggiunse l’apice, in occasione del bicente-     antistante il municipio. Poi tutto finì, anche
                                                                                                 nario della campagna d’Italia.                   l’attenzione agli ex “matti”. Solo nel 2014 è
                                                                                                 Ci furono eventi culturali, musicali, incontri   stata ripresa la manifestazione.
                                                                                                 vari con la presenza del Console Francese,
                                                                                                 con la realizzazione di un cortometraggio
                                                                                                 della rievocazione del matrimonio realizzato

forse non del tutto a torto, per tanti moti-    Insomma un ospite che non viene veramente
vi. Ma Letizia si lamentava di Giuseppina       amato. Danni ne ha fatti, sembra…
perchè non dava un erede a Napoleone. E         Si, ma dopo quasi due secoli c’è stato per
sappiamo poi come andò a finire. A Mom-         Mombello un risvolto positivo.
bello c’era anche l’altra sorella, Carolina,    Con la legge Basaglia, nel 1979, sono sta-
16 anni, che qui incontrò Murat. Lo sposò       ti “chiusi” i manicomi. E per tanti ex ospiti
in seguito. Sarebbe troppo dover parlare        è stata una tragedia. C’erano ancora molti
degli altri familiari e parenti. Comunque gli   “matti” tra le mura dell’Antonini e del Corbe-
uomini spesso erano impegnati in “cose          ri. E noi Mombellesi che vivevamo da molti
di guerra” o diplomatiche e le donne a di-      anni con loro, non volevamo che fossero
vertirsi.. Comunque se qualcuno vuole no-       dimenticati, abbandonati. Allora abbiamo
tizie “gossip” può leggere il libro di Octa-    avuto un’idea: riportare la gente dentro il
ve Aubry sulla vita privata di Napoleone.       manicomio, per far vedere la situazione re-
Spesso, comunque, c’erano delle feste,          ale. In tanti ci siamo impegnati, soprattut-
cui partecipavano le migliori casate della      to Dario Brevi, professore a Brera e artista
borghesia e della nobiltà (!), tra cui Melzi    in ascesa (oggi veramente conosciuto ed
d’Eril, Castiglione, Gallo, Nava Visconti. E    apprezzato in Italia ed all’estero) e così nel
Carolina Lattanzi, sul “Corriere delle don-     1988 cominciò con l’appoggio del parroco
ne” celebrava in maniera esagerata quelle       Don Sandro Frigerio in occasione della festa
“incantevoli serate che allegramente si tra-    patronale di giugno, la rievocazione storica
scorrevano con Bonaparte” e che spesso,         delle nozze delle sorelle di Napoleone. La
naturalmente, davano origine a infiniti pet-    corte degli altolocati, la guarnigione, Napo-
tegolezzi. Pensiamo, però, che tutto que-       leone con parte della famiglia, i popolani,
sto si verificò in un lasso di tempo brevis-    Don Brioschi si ritrovavano a Villa Crivelli
simo.                                           Pusterla ed il matrimonio si celebrava sui
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                  IL CENTRO
                  CITTADINO
          Un incontro tra il passato e il presente

                U
                              na passeggiata tra le vie del centro
                              cittadino stimola la curiosità e il de-
                              siderio di scoprire e approfondire la
                              Storia di Limbiate. Negli ultimi anni il
                              centro ha rinnovato la sua immagine.
                  Nuovi negozi, bar ed attività commerciali hanno
                  dato slancio positivo, la nascita di una città viva
                  al passo con i tempi.
                  Il nuovo Municipio inaugurato nel 2004 ha una
                  moderna forma elissoidale. Disposto su tre pia-
                  ni si collega, con apposite strutture, al vecchio
                  Municipio costruito in pieno ventennio fascista             Le vie Trento, Mazzini e Dante propongono        Molto sentito è l’aspetto religioso che ha
                  ed ora sede della Polizia Municipale.                       diversi luoghi di interesse che ci rimanda-      sempre giocato un ruolo fondamentale nella
                  Il quadro rinnovato non si scontra, anzi è in si-           no indietro nel tempo a conoscere le vite e i    vita dei cittadini: l’effigie della Madonna del
                  nergia con il passato. Chiese e antiche nobili di-          segreti delle nobili famiglie che hanno dato     Rosario, l’antica chiesa ora sconsacrata, la
                  more sono un punto di richiamo e di studio per              lustro alla città di Limbiate. Anche il parco,   Grotta della Madonna di Lourdes e la Chie-
                                                                              lungo via Dante, rappresenta un piccolo          sa di San Giorgio Martire sono ancora luo-
                  limbiatesi e non, che amano ed apprezzano la                polmone verde dove si può assaporare il          ghi che catturano l’interesse dello studioso
                  “piccola” Storia che rende grande un Paese.                 profumo degli alberi ad alto fusto.              e dell’uomo comune.
#MAG / Comune di Limbiate                                                                               34

                                                    del dipinto, forniva comodi posti a sedere.
                                                    Risultava naturale ritrovarsi, socializzare e
                                                    discutere all’incrocio di vie, sotto la benevo-
                                                    la presenza della Beata Vergine.
                                                    In passato il punto d’incontro era purtrop-
                                                    po soggetto a frequenti allagamenti dovuti
                                                    alle esondazioni del Garbogera e allo scarso
                                                    drenaggio del terreno argilloso della zona.

                                                       Curiosità
                                                       L’alluvione del 1976
                                                       Anche Limbiate ha avuto in passato le
                                                       sue alluvioni causate dall’esondazione del            PALAZZO CASTIGLIONI CAVRIANI BOSISIO             Era un edificio piccolo, povero e spoglio
                                                       torrente Garbogera. I Limbiatesi ricordano                                                             con le pareti prive di intonaco e di decori.
                                                       l’ultima alluvione del novembre 1976. Le              Lasciando il tabernacolo della Madonna           L’esterno abbellito da archi in stile roma-
                                                       strade più basse del paese si trasformaro-
                                                                                                             d’In Giò alle nostre spalle e percorrendo la     nico. All’interno era invece presente un af-
                                                       no in fiumi di acqua limacciosa. Abitazioni
                                                       e negozi allagati. L’acqua ha raggiunto i             storica via Mazzini ci troviamo ad ammirare      fresco del XII secolo raffigurante Gesù Cri-
                                                       massimi livelli all’incrocio con le vie stori-        vecchie corti e Palazzo Castiglioni, noto ai     sto, gli Evangelisti e gli Apostoli i cui resti
                                                       che: via Trento e via Mazzini. La soluzione           Limbiatesi come Cà del Barbun.                   sono visibili ora nella Chiesa di San Giorgio.
                                                       del problema fu la chiusura di alcuni tratti          La struttura presenta tuttora un impianto a
                                                       del Garbogera, coperti da aree pedonali.              corte aperta ad U. Interessante era la pre-
                                                                                                             senza adiacente alla struttura della chieset-       Tradizioni e curiosità
MADONNA D’IN GIÒ
                                                                                                             ta dei Santi Filippo e Giacomo.                     Nel 1573 Papa Gregorio ordinò che la pri-
                                                    Il livello delle acque in centro paese saliva            Dimora dei Castiglioni, nobile famiglia del         ma domenica di ottobre si celebrasse la
La Madonna del Santo Rosario, meglio co-                                                                                                                         Festa della Vergine del Rosario in tutte le
nosciuta come Madonna d’In Giò, si trova            lentamente e quando le piogge perdurava-                 Varesotto, l’edificio ha subito nel corso dei
                                                                                                             secoli XVIII e XIX diversi passaggi di pro-         chiese in cui esisteva un altare dedicato
nel centro storico all’incrocio delle vie Tren-     no gli abitanti avevano il tempo di spostare                                                                 a Maria Santissima. La nostra chiesa ac-
                                                    famiglie, animali e beni in altri luoghi.                prietà tutti regolarmente registrati.
to-Bolzano-Mazzini. E’ un tabernacolo ve-                                                                                                                        cettò la direttiva del Pontefice. La prima
                                                    Il tempo concesso agli abitanti per fronteg-             All’inizio del 1900, dopo il rifacimento delle      domenica del mese di ottobre è dedicata
nerato dai cittadini, simbolo dell’amore dei
                                                    giare le acque poteva venire attribuito all’in-          facciate, la nobile struttura e i terreni sono      alla festa patronale. Ancora oggi In questa
fedeli nei confronti della Beata Vergine che
                                                    tervento della Madonna che aveva sempre                  stati acquistati da Ernesto Bosisio che ne          occasione i devoti venerano in processio-
con affetto materno protegge i suoi devoti.                                                                  mantenne la proprietà sino alla morte, avve-
                                                    nel cuore il bene dei cittadini.                                                                             ne la statua della Madonna del Rosario.
Il dipinto originale del XVIII secolo, più volte                                                             nuta nel 1951. Villa e terreni vennero eredi-
restaurato, ora è su tela collata resistente                                                                 tati dal nipote signor Castelli che successi-
alle intemperie.                                       Curiosità                                             vamente cedette il patrimonio all’architetto
La Beata Vergine Maria con il Bambino Gesù             La Curt, il cortile                                   Rubens. La struttura oggi è sede di uffici.
in braccio è raffigurata tra gli angeli. Offrono       Percorrendo le vie del centro storico
il rosario a San Domenico Guzman e a San               sono ancora visibili i vecchi cortili, la curt        CHIESA SANTI FILIPPO E GIACOMO
Carlo Borromeo genuflessi vicino al pasto-             dei limbiatesi, uno spazio creato da case
                                                       unite confinanti con prati. Vivevano fami-
rale, alla mitra ed al cane con la fiaccola in                                                               Adiacente a Palazzo Castiglioni, nel nucleo
                                                       glie contadine. Le abitazioni erano molto
bocca, simbolo dell’Ordine dei Domenicani.             modeste dotate di stalle per gli animali. Si
                                                                                                             primitivo del paese, si trovava l’antica chie-
Il sito, fino a quando il traffico automobilisti-      conduceva una vita semplice, ma felice.               setta dei Santi Filippo e Giacomo, più cono-
co lo consentiva, era luogo di incontro dei            Si condividevano gioie, dolori e si ono-              sciuta come Oratorio, luogo simbolo della
residenti. Una                                         ravano le tradizioni. Il cortile era la prima         religiosità popolare. Qui ha avuto origine la
lastra sporgente di marmo posta ai piedi               esperienza associativa.                               festa del Santo Rosario, fissata alla prima
                                                                                                             domenica di ottobre.
#MAG / Comune di Limbiate                                                                         37

                                                                                                      attratto dalla presenza di un pozzo posto
                                                                                                      al centro del cortile, di belle decorazioni         Curiosità
                                                                                                      a mosaico con ciottoli colorati e di nic-           Carlo Cattaneo
                                                                                                      chie e statue poste alla sommità del muro.          La storia della facoltosa famiglia Cattaneo
                                                                                                      Dal 1979 Villa Mella è sede della biblioteca        si intreccia con l’economia del paese le-
                                                                                                      comunale e di uffici pubblici.                      gata alla produzione dei bachi da seta. E’
                                                                                                                                                          il momento di maggior espansione della
                                                                                                      VILLA CATTANEO                                      coltura e il sistema doganale continua a
                                                                                                                                                          proteggere le sete lombarde e a monopo-
                                                                                                                                                          lizzare i mercati danubiani. Ne approfitta
                                                                                                                                                          Carlo Cattaneo che acquista molti terreni
                                                                                                                                                          e fa costruire magazzini per la coltura dei
                                                                                                                                                          bachi da seta.

                                                                                                                                                       VILLA MOLINARI RASINI MEDOLAGO

                                                                                                                                                       La sontuosa Villa Medolago fu realizzata
                                                                                                                                                       dalla famiglia Molinari tra il 1760 e il 1764
                                                                                                                                                       ristrutturando, mantenendo l’originaria
                                                                                                                                                       struttura architettonica ad U, una mode-
                                                                                                                                                       sta casa in posizione dominante nell’area
                                                                                                                                                       del Parco delle Groane. Un lungo e nobi-
                                                                                                      Davanti al Parco Villa Mella si nota ora una     le viale conduceva da via Dante, nel cen-
                                                                                                      struttura residenziale privata. La costruzio-    tro storico del paese, alla lussuosa Villa.
                                                                                                      ne risale all’Ottocento; le sue eleganti fini-   Sulla sommità della facciata due statue
VILLA GIOVIO-LATTUADA-CAPPONAGO                     zero Mella, una delle dimore più note ed          ture, la terrazza panoramica e il vasto giar-    raffiguravano aquile appoggiate alle ruote
                                                    antiche del territorio limbiatese. Documenti      dino ne facevano residenza padronale della       da mulino, stemma della famiglia Molina-
Di fronte a Palazzo Castiglioni si può am-          ufficiali che ne testimoniano la presenza ri-     facoltosa famiglia Cattaneo, proprietaria di     ri. Una descrizione, questa che catapulta
mirare Villa Marelli, conosciuta dalla Storia       salgono al 1724.                                  terreni e cascine a Limbiate.                    il lettore e il visitatore indietro nel tempo.
come Villa Giovio Lattuada Capponago.               L’edificio, nato come casa rurale data in
Dopo diversi passaggi di proprietà la sette-        affitto ai contadini, nel XVIII secolo risulta
centesca residenza, oggi, è proprietà priva-        appartenere a Giovanni Andrea Besozzo
ta. Villa, giardino e la famosa torretta Caffè      che la vende all’inizio del XIX secolo a Lu-
House destano l’interesse per questa nobile         igi Ferni.
dimora. Dopo la Seconda Guerra Mondiale             Alla morte del Ferni la proprietà viene mes-
tutta la struttura passò al signor Angelo Ma-       sa all’asta e nel 1841 passa alla contessa
relli di Paderno Dugnano. Alla sua morte la         Beatrice Castiglioni Rasini.
splendida Villa andò in eredità ai figli, attuali   Nel 1842 la contessa cede la proprietà ad
proprietari.                                        Ambrogio Bazzero che trasforma la strut-
                                                    tura in Villa signorile. Il terreno a nord del-
VILLA BAZZERO MELLA E IL PARCO                      la Villa viene trasformato in un “giardino
                                                    all’inglese”, un parco con ampie zone verdi
Dopo l’antica chiesetta dei Santi Filippo e         e la presenza di statue di marmo.
Giacomo si affaccia sulla centrale via Dan-         Di particolare interesse risulta essere il cor-
te una struttura di colore rosa: Villa Baz-         tile interno della Villa. L’occhio viene subito
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