"Lettura Jean Monnet 2015" 19 marzo - Franco Mosconi, Università di Parma
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Punti dell’Introduzione • “La distruzione creativa” a’ la Schumpeter • Investimenti in conoscenza • Strategie d’impresa: (i) ricerca e innovazione; (ii) differenziazione e qualità del prodotto; (iii) economie di scala ed economie di scopo • E strategie rivolte ai mercati internazionali • Il ruolo della Politica Industriale (cenni) • “La distruzione creativa” spiegata ai ragazzi
La “distruzione creativa” J. A. Schumpeter in Capitalismo, Socialismo, Democrazia [1942] descriveva il cambiamento come un processo che: “incessantemente rivoluziona la struttura industriale dall’interno, distruggendo incessantemente la vecchia, e incessantemente creandone una nuova”.
La “distruzione creativa”/II Sempre a Schumpeter – questa volta con la sua Teoria dello sviluppo economico [1911] – dobbiamo l’idea che: “lo sviluppo viene definito dall’introduzione di nuove combinazioni”. Da qui la famosa classificazione delle innovazioni (1) di prodotto, (2) di processo, (3) organizzative.
Gli investimenti “in conoscenza” • Quali le “nuove combinazioni” – le innovazioni – di oggi? • Ma prim’ancora dobbiamo chiederci: come ricercarle, inventarle, realizzarle, diffonderle? • Cruciale – nella teoria e nella prassi – si sta sempre più rivelando il ruolo degli investimenti “in conoscenza”: Ricerca e Sviluppo (formalizzata) Capitale umano (istruzione terziaria)
Gli investimenti “in conoscenza”/II • Con l’aiuto e la testimonianza di quattro imprenditori cercheremo di meglio comprendere le vie da percorrere per scoprire – qui e ora – le cose nuove … • … Qui: nel Parmense, lungo la Via Emilia, in Toscana, in una parola: in Italia • … Ora: nel secondo decennio del XXI^ secolo, che per molti sarà il “Secolo Asiatico” dopo quello “Americano” (il ‘900).
Strategie d’impresa • Quattro imprenditori, dicevo • 4 storie aziendali di successo, in settori fra loro diversi (alimentare, farmaceutica, meccanica-automotive, chimica), con dimensionali aziendali diverse (dalla media dim. alla multinazionale, passando per la grande) • 3 di Parma e Antonella Mansi che, oltre a rappresentare il vertice di Confindustria, è imprenditrice nell’azienda di famiglia
Strategie d’impresa/II A lezione, in tanti docenti spieghiamo agli studenti, nei nostri corsi, le (tipiche) strategie aziendali; per semplificare al max: R&S, innovazione tecnologica, differenziazione del prodotto Ma anche: Conseguimento di maggiori economie di scala e/o economie di varietà (di scopo) Ebbene, oggi le vedremo tutte “sul campo”
Lo sguardo verso il mondo • Sono strategie – i nostri testimoni ce lo racconteranno - che, oggi più di ieri, devono essere sviluppate in un contesto autenticamente globale commercio internazionale motore della crescita del PIL mondiale. FMI: 3,8% / 3,5% (2015), 5,3% /3,7% (2016) • C’è di più: anche alla fine dell’Ottocento/inizi Novecento i flussi di import-export erano importanti. • Oggi però “girano” non solo le merci ma anche le fabbriche: i famosi IDE, Investimenti Diretti Esteri (‘in entrata’ e ‘in uscita’)
Un cenno alla Politica Industriale • Possono le imprese far tutto da sole? Possono bastare le famose condizioni “di contesto”? • NO, come l’esperienza dei due Paesi che tutti ammiriamo ci dice: USA: “Advanced Manufacturing Partnership” dell’Amministrazione Obama (2011); GERMANIA: “High Tech Strategy 2020” del Governo Federale della Signora Merkel (2010)
Un cenno alla Politica Industriale/II • Può un Paese fatto come l’Italia non dedicare a questi temi grandi sforzi, intellettuali e pratici? Perché la P.I. è (quasi) assente dal discorso pubblico? Fa eccezione il Presidente Squinzi • L’Italia è, non da oggi, fatta così: CARTINA SUI ‘CLUSTER’ DAL LIBRO DI M. PORTER (The Competitive Adv. of Nations, 1990) CARTINA SULLE ‘MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI’ (dal sito dell’Ufficio studi Mediobanca, 2014)
I “cluster”, “grappoli” di imprese
Le “medie imprese industriali”
Riepilogando … Essere il 2° Paese manifatturiero UE dopo la Germania (ottavo nel mondo secondo il CsC e quinto secondo McKinsey) significa che: a quota della manifattura sul PIL si colloca in regioni come questa al 25% (al 20 o meno in altre); ma questa quota sale al 75-80% quando guardiamo al suo contributo alla R&S e all’Export “Moltiplicatore Manifatturiero”
Riepilogando … • Con l’aiuto delle testimonianze di Luca Barilla, Andrea Chiesi, Andrea Pontremoli e Antonella Mansi, cercheremo dunque di spiegare – in pratica - la “distruzione creativa” e le “nuove combinazioni” ai nostri studenti. • E dopo Schumpeter, citato all’inizio, possiamo tutti riflettere su queste semplici e belle parole: l’autore sta parlando della Barcellona del Trecento … (segue)
Riepilogando … … Padre Albert sospirò. “Sì che si vedrà, ragazzo, perché il tetto della chiesa che c’è ora scomparirà man mano che costruiremo la nuova struttura. Sarà come se da questa chiesetta ne nascesse una nuova, più grande, più …” L’espressione incredula di Joanet lo sorprese. Dal romanzo di ILDEFONSO FALCONES, “La Cattedrale del Mare”
Grazie E-mail: Franco.Mosconi@unipr.it Sito Web della Cattedra Jean Monnet www.cattedramonnetmosconi.it (in aggiornamento)
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