Le radiografie, lo scheletro umano e quello animale a confronto

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Le radiografie, lo scheletro umano e quello animale a confronto
Le radiografie, lo scheletro umano e
quello animale a confronto

L’esperienza è rivolta ai bambini delle classi quinte ed è stata progettata
all’interno del “Laboratorio di ricerca/azione sulla didattica delle Scienze”
presso il Circolo didattico di Vinci e si inserisce al termine di un percorso
quinquennale sui fenomeni biologici.

L’esperienza si articola in due parti.

PRIMA PARTE – IL NOSTRO CORPO A RAGGI X: L’APPARATO SCHELETRICO

Le attività sono iniziate con una indagine iniziale da cui è emerso che tutti
i bambini erano consapevoli della presenza delle ossa all’interno del proprio
corpo; alcuni hanno riportato di aver visto le ossa attraverso le
radiografie. Abbiamo ritenuto le radiografie un valido sussidio per il
proseguimento dell’esperienza in quanto permettono di attivare l’osservazione
diretta per arrivare a una successiva elaborazione di conoscenze non
dissimile, come contenuti, da quella proposta dai libri di testo ma
indubbiamente raggiunta, in questo caso, con una metodologia più coinvolgente
per i bambini e in grado di costruire conoscenze.
Le radiografie, lo scheletro umano e quello animale a confronto
Sono state portate a scuola varie radiografie ed è stato ricostruito l’intero
scheletro con parti provenienti da persone di diverse età. I bambini hanno
riprodotto graficamente e descritto prima l’intero scheletro, poi le singole
parti. La tappa successiva è stata il confronto delle diverse descrizioni
della stessa parte scheletrica e l’elaborazione di un primo testo collettivo.

A questo punto del percorso abbiamo ritenuto opportuno integrare le
osservazioni dirette con la ricerca di informazioni attraverso testi. I testi
finali, comprensivi delle osservazioni dei bambini e delle informazioni da
loro ricavate attraverso le ricerche, sono stati trascritti al computer e
forniti in fotocopia a tutti gli alunni per lo studio individuale.

SECONDA PARTE – SCHELETRI A CONFRONTO: SCHELETRO UMANO E SCHELETRO ANIMALE
Le radiografie, lo scheletro umano e quello animale a confronto
La seconda parte del percorso ha preso avvio con la visita a una macelleria
per osservare direttamente ossa di mammiferi e alcune delle strutture a esse
collegate. I bambini hanno assistito alla sezionatura di una coscia e di una
spalla di vitello. Hanno potuto osservare:
– le varie fasce muscolari, di cui sono stati elencati il nome scientifico e
il nome di uso alimentare;
– il rivestimento dei muscoli con una pellicola quasi trasparente che diventa
bianco/giallastra e molto consistente al termine e all’inizio delle fasce
muscolari (i tendini);
– i legamenti;
– l’aspetto e i colori delle ossa stesse.

Un femore, una scapola e una costola sono state portate a scuola per poterle
rappresentare e descrivere sia intere che in sezione permettendo di
evidenziare le differenze, non solo di forma, tra ossa lunghe e ossa piatte.

L’osservazione del femore del vitello, che come è stato notato è più corto di
quello di una persona adulta, ha creato molte curiosità poiché quasi tutti
avevano ben presenti le dimensioni dell’animale.

Utilizzando immagini di scheletri, prima solo di mammiferi e poi anche di
animali appartenenti alle altre classi, abbiamo chiesto ai bambini di
effettuare attività di confronto con lo scheletro umano tramite la
coloritura, con lo stesso colore, di parti scheletriche corrispondenti. È
stato così risolto, tra gli altri, il mistero del femore del vitello che è
quasi per intero contenuto nella coscia. Osservando la fotografia di un
vitello, quello che sembra il ginocchio in realtà è la caviglia!
Le radiografie, lo scheletro umano e quello animale a confronto
La visita al Museo della Specola (e in particolare al salone degli scheletri)
ha permesso di osservare dal vero scheletri di molti animali, di studiarne le
dimensioni, di osservare in alcuni l’evoluzione dello scheletro sempre più
adatto alle condizioni di vita, di mettere in relazione la struttura delle
ossa con la funzione che sono chiamate a svolgere.
Infine, abbiamo collegato il lavoro al patrimonio storico e culturale del
nostro territorio: Vinci. Abbiamo osservato le riproduzioni di alcune tavole
di anatomia di Leonardo da Vinci e le abbiamo confrontate con i disegni dei
bambini.

Claudia Iacopini
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