LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE

Pagina creata da Emanuele Abate
 
CONTINUA A LEGGERE
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
LE PIAZZE:
I   LUOGHI DEL CUORE
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
Noi alunni della classe 4^ della scuola primaria di Tossicia abbiamo
partecipato al Laboratorio Classi in Rete che ha visto la collaborazione
tra Indire "Piccole Scuole“, l'Università IUL, i ricercatori e i docenti
della Rete École en Reseau del Quebec.
La scuola primaria di Tossicia si è gemellata con le scuole di Montorio al
Vomano, Castelli e Nerito e insieme abbiamo lavorato sulla tematica
“Le piazze i luoghi del cuore”.
Abbiamo analizzato piazza "Umberto 1^" di Tossicia nel passato, nel
presente e progettato alcune migliorie o idee per la piazza del futuro con il
sindaco Emanuela Rispoli, che, entusiasta dell’iniziativa, ci ha accolto nel
prato antistante la sede provvisoria del municipio, suggerendoci risposte
efficaci e impegnandosi a realizzarle a breve.
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
Nell’affrontare la tematica delle piazze ci siamo incuriositi, ci siamo posti tante
domande e siamo andati alla ricerca di testimonianze, risposte e di scoop.

Abbiamo sfogliato libri, strumenti tecnologici per analizzare il concetto di piazza,
abbiamo conosciuto quelle più importanti del mondo, d’Italia e poi come piccoli
reporter del passato siamo andati alla scoperta delle piazze del nostro piccolo
borgo, concentrandoci in quella denominata “Umberto 1°”.

Con l’intervista ‘’E tu, nonno…cosa mi racconti?’’ abbiamo cercato fonti mettendo
a contatto la saggezza dei più anziani e l’entusiasmo delle nuove generazioni.
Sotto forma di inchiesta giornalistica i nonni ci hanno raccontato i ricordi della loro
infanzia, fatti di giochi e anche di lavoro.

Sui nostri taccuini abbiamo annotato le loro esperienze, le loro tradizioni, i loro
ricordi legati alla piazza del loro paese.
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
Tutte le informazioni sono state riportate sulla prospettiva del
Knowledge Forum che ha permesso di arricchire la didattica,
sperimentare nuovi modi di fare scuola, di stare insieme, anche solo
virtualmente.
Condividere il materiale prodotto con le scuole gemellate, è stato uno
scambio di un’esperienza autentica e soprattutto scambio culturale,
permettendo così la crescita comune.
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
Già nel IV secolo a.c. il filosofo Aristotele affermò la necessità

dell’essere umano di incontrare l’altro, di intrecciare relazioni con gli

altri esseri umani, di vivere in ambienti sociali (la famiglia, il lavoro, lo

sport, i contesti ricreativi…).

Saper creare relazioni con gli altri significa anche poter crescere

attraverso il confronto, allargando i propri orizzonti.

Certo per poter andare incontro all’altro bisogna farlo con fiducia e con

una certa predisposizione all’ascolto.
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
La piazza: luogo di memoria e di fascino.
La PIAZZA è stata da sempre un luogo di
ritrovo, un luogo di discussione, talvolta
anche di accesa polemica essendo, il centro
della vita politica e commerciale, sin dai
tempi dell'agorà delle poleis greche o del
foro romano.
Nell’ agorà si trovavano i templi delle
divinità, si teneva il mercato e soprattutto le
assemblee dei cittadini in cui si discutevano i
problemi della comunità e si decideva
collegialmente sulle leggi. La piazza era
quindi il centro della polis dal punto di vista
religioso, economico e politico.

                                                  Il Foro Romano, cuore pulsante dell’antica Roma

            Agorà di Atene
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
La parola piazza deriva dal latino Platea, ossia ‘’via larga, piazza’’. La piazza è scena

della vita collettiva, di passaggio ma anche di riposo, è la trama che unisce il cammino

di tutti, dal povero al ricco, è lo specchio di una città, di un paese, di un villaggio.

Vi si possono incontrare tutti i generi di umanità diverse…i bambini, gli anziani,

i poveri, gli artisti di strada, i Madonnari, i senzatetto…
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
Lo stesso Leopardi nella poesia

”… i fanciulli gridando su la piazzuola in frotta, qua e là   “Il sabato del villaggio” inserisce
saltando, fanno un lieto romore…”
                                                              nella cornice della piccola piazza il

                                                              divertimento gioioso dei fanciulli.

                                                              A causa del Covid, purtroppo il

                                                              clima festoso ha lasciato il posto al

                                                              silenzio e al vuoto delle piazze

                                                              attuali.
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
La piazza è frequentata dagli anziani che si
ritrovano nel «salotto urbano all’aperto», per
raccontarsi della loro vita, della salute, delle
tasse, della misera pensione, del governo e oggi,
seduti a distanza l’uno dall’altro, dei vaccini, dei
colori delle regioni, dei contagi in Italia e nel
mondo.

   La piazza è anche il posto di vita del POVERO che tende la
   mano tra l’indifferenza dei passanti…
LE PIAZZE: I LUOGHI DEL CUORE
…degli ARTISTI DI STRADA, dei musicisti,
dei giocolieri che si esibiscono gratuitamente
in cambio di un’offerta data da qualche
persona…

 …dei Madonnari che con i loro disegni a gessetto celebrano l’effimero.
 Gli splendidi disegni sono opere tanto preziose quanto uniche perché
 momentanee, restano impresse sull’asfalto fino a quando la prima pioggia
 non lava le piazza.
Purtroppo la piazza è anche la casa dei senzatetto,

di coloro che non hanno “lenzuola bianche per coprirsi” ma solo il cielo
stellato e considerano i turisti come ospiti.
Le piazze nel mondo…

A Jakarta, capitale dell’Indonesia,
si trova la piazza più grande del
mondo: la Medan Merdeka, larga
un chilometro quadrato.

                                      In Giappone sono dei veri e propri monumenti

Place de la Concorde in Francia
Piazza San Marco a Venezia                     Piazza San Pietro a Roma

                      E poi ci sono le nostre piazze
                                 italiane…

                                   Piazza dei Miracoli a Pisa   Piazza Prato della Valle (Padova)
                                                                molto particolare con la sua isola
                                                                ellittica centrale, circondata da un
Piazza del Duomo a Milano                                       canaletto e da una doppia fila di
                                                                statue
La piazza Transalpina suscita curiosità con il suo
segno del confine tra Italia e Slovenia.
In luogo della parte centrale del Muro di Gorizia
che divideva la piazza oggi c'è un mosaico
circolare e il confine di stato è ora indicato da
una linea di mattonelle di pietra.
Tutte le piazze sono “luogo della memoria”: tutte hanno una propria storia e
 racchiudono tanti ricordi…
 I loro nomi richiamano alla memoria personaggi più o meno illustri ai quali
 esse furono destinate.
 In genere sono caratterizzate da:
                                                           una fontana

un monumento

                                 una targa
LA NOSTRA             PIAZZA
      DI
  TOSSICIA

      Piazza Umberto I°
La nostra piazza di Tossicia è a ridosso di una strada trafficata e delimitata dai
negozi ‘’storici’’: la bottega di Giggina, quella di Bicetta (che vendeva alcuni
prodotti alimentari non confezionati ma sfusi, che erano pesati al momento
dell’acquisto), la macelleria di Ituccia, il negozio di Mimì, la farmacia de “Lu
spziel”, l’ufficio postale facevano e fanno ancora da cornice alla piazza
Umberto 1^ di Tossicia.
Proprio in questa piazza i mercanti ambulanti ne facevano nel passato un
luogo di vendita, ma anche di scambi.
La FIERA organizzata in alcuni periodi dell’anno, corrispondeva ad imbattersi
in innumerevoli bancarelle, in un clima di festosità grandiosa. Oltre alla
piazza si occupava anche tutta la strada.
Era l’occasione per rinnovare il povero
guardaroba, acquistare un paio di scarpe, il
cappello o il berretto per la festa, comprare
stoffe, attrezzi da lavoro, utensili da cucina. Si
vendevano anche gli animali che servivano per
il lavoro nei campi o per produrre latte, altri
venivano allevati per essere mangiati, come il
maiale che era tenuto fino a Natale o
Carnevale.

A volte tra le bancarelle il cantastorie con la
sua voce squillante raccontava alcune storie,
accompagnandosi con il suono del tamburo o
della chitarra.
LA CUCCUMA
 La fiera per i nostri nonni Tossiciani
 rappresentava la possibilità di far
 conoscere e vendere i loro prodotti
 artigianali realizzati con il RAME.

LA CONCA, SIMBOLO DEL NOSTRO
ABRUZZO                                    LO SCALDALETTO
La CALLARA di varie
dimensioni e anche i
CALDERONI utili per far bollire     Il PAIOLO per cuocere la polenta
il vino cotto, per raccogliere il
sangue durante l’uccisione del
maiale, oppure per preparare il
sapone fatto in casa dalle
nonne.
Questa piazza è stata anche il posto dove la banda di Tossicia
spesso si è esibita con i suoi concerti e
dove il comitato festa organizzava
 la sagra dei fagioli e costatelle.
Prima del terremoto piazza Sant’Antonio era il punto di ritrovo per la rievocazione
storica de “I Mendoza nella Valle Siciliana”.

L'evento, che risaliva al XVI secolo era dedicato al Marchese don Hernando de
Alarcon e alla sua corte, si svolgeva per le vie del borgo e prevedeva un corteo
storico con incantevoli costumi d’epoca, una cena a base di succulente pietanze
medioevali ed entusiasmanti spettacoli d'epoca con giocolieri, mangiafuoco, musici,
spadaccini e giullari.
Prima della piazza c’è la parte recuperata
                                         del vecchio lavatoio pubblico, un posto
                                         dove c’erano tante vasche con lastre di
                                         pietra e dove le donne si recavano per
                                         fare il bucato.

I lavatoi erano luoghi chiassosi,
dove il rumore dell’acqua
scrosciante, dei panni zuppi
d’acqua, sbattuti sulla pietra, con
dei sonori schiocchi, si mescolava al
chiacchiericcio, alle risate, alle
canzoni a volte, ai pettegolezzi
delle nostre nonne che, nonostante
la vita difficile, trovavano sempre di
che ridere e sorridere. I lavatoi
erano luoghi in cui la gente andava
per socializzare e parlare.
Ultimamente i lavori di manutenzione realizzati con moderni materiali,
hanno reso più bella piazza Umberto I di Tossicia. Infatti è stata abbellita
da fioriere, da panchine, da un nuovo sistema di illuminazione, da
paracarri.
Sotto la pavimentazione della piazza c’è un sistema di impianto termico,
che serve per evitare l’accumulo di neve, in caso di precipitazioni.
A lato ancora oggi, come nel passato, troneggia l’antica fontana
in bronzo dalla quale continuamente, esce acqua fresca dalle tre
cannelle e allegramente zampilla in forme concentriche nelle vaschette
sottostanti.

                              «Fontana d’acqua del mio paese.
                          Non c’è acqua più fresca che al mio paese.
                          Fontana di rustico amore».
                                          Pier Paolo Pasolini
E’ un palazzo «signorile». Nella
parte superiore appaiono
motivi romboidali che
alternano il colore vinaccio al
bianco. Sulla facciata fanno
bella mostra anche i mattoni.
Nella parte sottostante ci sono
tre arcate.

Sotto un’arcata c’è un murales
“Tossicia, l’isola della
primavera” realizzato dal
pittore naif Franco Mora.
Quest’anno in occasione del Natale con il
progetto ‘’Una montagna di auguri’’ noi
alunni della scuola primaria, insieme agli
alunni della scuola dell’infanzia e quelli
della secondaria, abbiamo addobbato
l’albero in piazza Umberto I, per porgere a
tutti i tossiciani e a chiunque passava gli
auguri più belli per un meraviglioso Natale
e un Felice 2021. Abbiamo pensato di
appendere "magiche sfere che tengono
dentro le cose più vere: l'amicizia,
l'uguaglianza, la libertà, la pace" e sulla
punta la stella della speranza di un anno
sereno.
“Raduno auto d’epoca” organizzato per ricordare il
  pilota d'auto Berardo Taraschi originario di Tossicia.
  Una carovana di auto d'epoca accolta dal sindaco.
  Si pensa di creare un museo storico dedicato al
  pilota, utilizzando la sua casa.

                                                  Il Club Fuoristrada Lupi della Laga di
                                                  Teramo, ha organizzato la partenza
                                                  delle jeep dalla piazza di Tossicia per
                                                  poi raggiungere posti che si trovano ai
                                                  piedi del Gran Sasso d’Italia.

Uno striscione per invitare alla raccolta fondi
per i terremotati.
Con il covid la piazza è diventata

la piazza del silenzio…

degli incontri sporadici…

dei saluti distanti e a gesti.
Che bello vedere la piazza di Tossicia illuminata dai lampioni e sentire nel silenzio
della notte l’antico scrosciare della fontana, mentre il tempo viene scandito dai
rintocchi dell’orologio che, dall’alto del palazzo marchesale, come un vigile attento
sovrasta e controlla tutto e tutti.
Dopo il lavoro sulla piazza del passato e del presente ci siamo proiettati in quella
del domani, del futuro. Abbiamo composto una filastrocca, intrecciando come in
una rete, le informazioni del passato, del presente e le migliorie per la piazza che
sarà, utili realmente alla comunità sociale. Ispirati dalla gioia di alcuni nonni nel
ricordare la fiera annuale del loro tempo, da loro tanto attesa, abbiamo pensato
di chiedere direttamente al sindaco Emanuela Rispoli, di ripristinarla, ovviamente
in uno spazio più adatto e in piazza in quel giorno vedere stand di artigiani di
Nerito con il ferro battuto, di Castelli con oggetti in ceramica e Tossicia con il
rame.
Il nostro sindaco Emanuela Rispoli ci ha garantito la realizzazione, proponendoci
anche i suoi interventi futuri come colonnine di energia pulita e trasformare il
totem presente in piazza, in un atlante del patrimonio di Tossicia.
Richiesta al sindaco di Tossicia
Inoltre, in un lavoro collettivo,
abbiamo composto una filastrocca, intrecciando come in una rete, le informazioni del passato,
          quelle del presente e le idee per la piazza che sarà."

     Per la nostra piazza, luogo del cuore
                                                        In alcune notti silenziose
     Con i pensieri da ragazzi
                                                        la piazza, illuminata dai lampioni,
     Vi raccontiamo la nostra piazza.
                                                        ci ha invitato alla riflessione,
     A ridosso di una strada trafficata
                                                        e mentre si sentiva l’antico scrosciare della fontana,
     piazza Umberto 1^ è situata
                                                        dall’alto del palazzo marchesale
     e recentemente ben sistemata.
                                                        i rintocchi dell’orologio scandivano
     I negozi di sempre son lì
                                                        il passare del tempo sempre uguale.
     pronti ad accogliere i clienti tutti i dì,
                                                        Ma, in questo angolo del mondo
     insieme all’ufficio postale
                                                        aperto all’orizzonte della vita,
     dove custodire e investire il proprio capitale
                                                        tutti abbiamo voglia di una bella ripartita.
     e alla farmacia
                                                        Ci auguriamo che presto si torni alla normalità
     che allevia ogni malattia.
                                                        così piazza Umberto 1^ di Tossicia si rianimerà.
     Non è stata mai piazza dell’indifferenza,
                                                        Noi, piccoli di oggi e grandi del domani,
     ma sempre pronta all’accoglienza.
                                                        nella nostra Sindaca Emanuela Rispoli confidiamo
     Prima del Covid
                                                         e Lei, sicuramente, con passo sicuro
     tutti i giorni, agli anziani ha offerto
                                                        ci aiuterà a proporre migliorie per la piazza del futuro.
     il salotto urbano all’aperto,
                                                        Noi, intanto, Le chiediamo, se si può,
     mentre i bambini con i loro schiamazzi
                                                        di ristabilire la FIERA annuale
     si divertivano come pazzi,
                                                        con artigiani della ceramica, del ferro e del rame,
     salutando turisti e automobilisti.
                                                        antichi mestieri ormai tramontati,
     Con la pandemia
                                                        ma fiori all’occhiello dei nostri paesi gemellati.
     le voci della gente
                                                        La rete virtuale che a scuola abbiam tessuto ci sia di aiuto e
     sono andate via
                                                        il Knowledge forum rappresenti per noi studenti l’occasione
     rattristando tanto
                                                        di arricchimento,
     la bella piazza di Tossicia!
                                                        evitando alle nostre Piccole Scuole, ogni forma di
                                                        isolamento.
In questo percorso abbiamo cercato di
presentare le nostre piazze piene di fascino e di
                   memoria.
 Ora ci salutiamo con l’augurio di conoscerci e
 farvi conoscere così i nostri luoghi del cuore.
       Con una stretta di mano simbolica,
   trasformeremo questa amicizia virtuale in
               un’amicizia reale.
Puoi anche leggere