LE INDAGINI INTERNAZIONALI COME STANDARDIZZAZIONE DELLE COMPETENZE - Il caso di OECD PISA e OECD PIAAC Orazio Giancola, Domenico Lovecchio
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LE INDAGINI INTERNAZIONALI COME STANDARDIZZAZIONE DELLE COMPETENZE Il caso di OECD PISA e OECD PIAAC Orazio Giancola, Domenico Lovecchio
La standardizzazione delle competenze nel LSA (Large Scale Assessment) Obiettivo è illustrare come nelle grandi indagini, al fine di operare comparazioni e confronti (interindividuali, tra territori, tra istituzioni etc.), l’idea di competenza è definita, operativizzata, “misurata”. A tal fine, useremo dei cartogrammi non per mappare le possibili definizioni di “competenza/e” (e numerose sfumature), ma per procedere per differenza nella definizione di competenza nelle indagini LSA. 2
“Cartogrammi” interpretativi.1 Dimensione collettiva Competenza come fenomeno Nostro campo di situato/contestuale, interesse osservabile “in situ”, non trasferibile (o difficilmente trasferibile) Approccio “standard” Approccio “non standard” Competenza come “oggetto” standardizzato, misurabile (o ordinabile) Dimensione individuale 6
“Cartogrammi” interpretativi.2 Dimensione diacronica La competenza come un “farsi” e un “disfarsi” nel tempo, e “osservabile” sono nel suo divenire Approccio “standard” Approccio “non standard” Competenze misurate in un momento dato e la cui diacronia può essere colta solo attraverso variabili “proxy” (es. storia lavorativa in PIAAC) Dimensione sincronica 7
“Cartogrammi” interpretativi.3 Dimensione diacronica Etnografie Workplace studies Narrazioni individuali Etc. Approccio “standard” Approccio “non standard” Large Scale Assessmment (per es. OECD-PISA, PIAAC) Strumenti standardizzati (strumenti di screening automatizzati) Dimensione sincronica 8
E il voto scolastico? Dimensione collettiva Dimensione diacronica Approccio “standard” Approccio “non standard” Dimensione individuale Dimensione sincronica 9
LSA e la materializzazione della performance e dei risultati.1 La pratica della valutazione standardizzata è in qualche modo la materializzazione codificata di un risultato (una certa performance) in relazione ad un certo tipo di stimolo cognitivo* (items del test). Questi approcci nell’atto di ‘misurare’ le competenze/abilità, le definiscono e in una qualche misura le ‘creano’ in quanto oggetti osservabili. * Per sua “natura” il testing mantiene un rapporto indissolubile con il comportamentismo. Negli sviluppi più recenti tale approccio di base si è andato progressivamente ibridando con la psicometria e la psicologia dei processi cognitivi (per es. nel PISA) 10
LSA e la materializzazione della performance e dei risultati.2 Resta da sottolineare che i network di produzione di dati LSA sono infrastrutture che richiedono l’uso e l’assemblaggio di conoscenze che necessitano dell’alleanza di molteplici discipline e esperti professionali (informatici, economisti, ingegneri, sociologi, pedagogisti, ecc.). Siamo quindi di fronte a network complessi e in continua costruzione, e a “oggetti” (questionari, test, protocolli, database, ma anche – di rilevante importanza nel nostro caso – framework teorici e apparati definitori) in costante aggiornamento e sviluppo. 11
LSA e la materializzazione della performance e dei risultati.3 È da sottolineare quindi il carattere incrementale della strumentazione empirica (questionari individuali e contestuali, test ‘paper & pencil’ o ‘computer based test’) che ha progressivamente prodotto una diversificazione dei campi di performance misurate (per es. nel PISA al trio ‘reading-math-science’ si sono aggiunti nuovi campi quali il ‘problem solving’ oppure la ‘financial literacy’ oppure nel PIAAC la c.d. ‘digital literacy’ e metodi indiretti quali il JRA-Job Requirement Approach). 12
13
OECD-PISA (2000-2018) • Competenza come sapere pratico, al di fuori dei curricoli scolastici (a differenza delle storiche indagini IEA); • Generazione di campi di “competenza” (per es. “reading”) e performatività; • Competenza come elemento individuale ma anche come “effetto” dei contesti (famiglia, scuola, territorio – quindi estendendo il campo alla dimensione “collettiva”, così come prima definita nelle mappe) * A differenza delle indagini IEA (es. TIMMS, PIRLS, ecc.) manca il 14 gruppo classe
Gli elementi essenziali del PISA: la macro operazionalizzazione L’ambito oggetto di rilevazione in PISA è definito attraverso tre diversi punti di vista: • Per Contenuti s'intende la porzione di conoscenze e cognizioni indispensabili nell’ambito della literacy che s'intende rilevare. • I Processi descrivono le strategie cognitive o gli approcci richiesti per affrontare i materiali proposti. • I Contesti indicano le situazioni nelle quali le conoscenze, le abilità e le cognizioni relative all’ambito considerato sono applicate, in una sfera che va dal personale al globale. Fonte: OECD Pisa 2012, Quadro di Riferimento analitico per la Matematica, la Lettura, le Scienze, il Problem Solving e la Financial Literacy, p.147. http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2012.php?page=pisa2012_it_06 15
L’espansione dei campi di competenza delle principali indagine OECD Tipologia 2000 2003 2006 2009 2011 2012 2015 2018 Cognitive - Lettura - Matematica - Scienze - Lettura - Matematica - Scienze - Scienze -Matematica - Lettura - Lettura - Matematica - Lettura - Lettura - Lettura - Scienze - Scienze - Matematica -Scienze - Scienze - Matematica - Matematica - Problem - Problem - Financial literacy - Financial - Financial literacy solving solving literacy - Collaborative - Collaborative problem solving problem solving PISA Non cognitive - atteggiamenti - atteggiamenti - atteggiamenti - atteggiamenti - meta-cognitive - meta-cognitive - meta-cognitive , percezione di , percezione di , percezione di , percezione di strategies strategies strategies sé sé sé sé - atteggiamenti , - atteggiamenti , - atteggiamenti , percezione di sé percezione di sé percezione di sé - competenze - competenze socio- socio-affettive affettive - environmental - “global awareness competence” Cognitive - Literacy - Matematica - Problem solving PIAAC Non cognitive - Abilità non Sperimentazione cognitive PIAAC-IT - Tratti di personalità Dal 2009, prima in via sperimentale per poi arrivare all’intera rilevazione, il PISA è svolto tramite prove informatizzate. Anche il PIAAC è svolto tramite prove informatizzate (tranne che per i soggetti senza le competenze minime per svolgere le prove al computer).
L’Indagine PISA 2012: definizione dei campi di competenze Literacy matematica: la capacità di un individuo di utilizzare e interpretare la matematica, di darne rappresentazione mediante formule, in una varietà di contesti. Tale competenza comprende la capacità di ragionare in modo matematico e di utilizzare concetti, procedure, dati e strumenti di carattere matematico per descrivere, spiegare e prevedere fenomeni. Aiuta gli individui a riconoscere il ruolo che la matematica gioca nel mondo, a operare valutazioni e a prendere decisioni fondate che consentano loro di essere cittadini impegnati, riflessivi e con un ruolo costruttivo. Fonte: OECD Pisa 2012, Quadro di Riferimento analitico per la Matematica, la Lettura, le Scienze, il Problem Solving e la Financial Literacy, p.26. http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2012.php?page=pisa2012_it_06 17
L’Indagine PISA: definizione dei campi di competenze (continua) Literacy in lettura: comprendere e utilizzare testi scritti, riflettere su di essi e impegnarsi nella loro lettura (engaging with) al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità e di essere parte attiva nella società. Fonte: OECD Pisa 2012, Quadro di Riferimento analitico per la Matematica, la Lettura, le Scienze, il Problem Solving e la Financial Literacy, p.67. http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2012.php?page=pisa2012_it_06 18
L’Indagine PISA: definizione dei campi di competenze (continua) Literacy scientifica di un individuo: l’insieme delle sue conoscenze scientifiche e l’uso di tali conoscenze per identificare domande scientifiche, per acquisire nuove conoscenze, per spiegare fenomeni scientifici e per trarre conclusioni basate sui fatti riguardo a questioni di carattere scientifico; • la sua comprensione dei tratti distintivi della scienza intesa come forma di sapere e d’indagine propria degli esseri umani; • la sua consapevolezza di come scienza e tecnologia plasmino il nostro ambiente materia- le, intellettuale e culturale; • la sua volontà di confrontarsi con temi e problemi legati alle scienze, nonché con le idee della scienza, da cittadino che riflette. Fonte: OECD Pisa 2012, Quadro di Riferimento analitico per la Matematica, la Lettura, le Scienze, il Problem Solving e la Financial Literacy, p.102. http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2012.php?page=pisa2012_it_06 19
L’Indagine PISA: definizione dei campi di competenze (continua) La competenza in problem solving: è la capacità di un individuo di mettere in atto processi cognitivi per comprendere e risolvere situazioni problematiche per le quali il metodo di soluzione non è immediatamente evidente. Questa competenza comprende la volontà di confrontarsi con tali situazioni al fine di realizzare le proprie potenzialità in quanto cittadini riflessivi e con un ruolo costruttivo. Gli elementi chiave dell'ambito per la rilevazione della competenza in problem solving sono: • il contesto del problema: che può (o meno) comportare un’applicazione tecnologica e che può essere di carattere personale o sociale. • la natura della situazione problematica: che può essere interattiva o statica; • i processi di problem solving: i processi cognitivi che intervengono nella risoluzione del problema. Fonte: OECD Pisa 2012, Quadro di Riferimento analitico per la Matematica, la Lettura, le Scienze, il Problem Solving e la Financial Literacy, p.125. http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2012.php?page=pisa2012_it_06 20
L’Indagine PISA: definizione dei campi di competenze (continua) Literacy finanziaria: un insieme di conoscenze e cognizioni di concetti e rischi di carattere finanziario, unito alle abilità, alla motivazione e alla fiducia nei propri mezzi che consentono di utilizzare quelle stesse conoscenze e cognizioni per prendere decisioni efficaci in molteplici e diversi contesti di carattere finanziario, per migliorare il benessere degli individui e della società e per consentire una partecipazione consapevole alla vita economica. 21
Gli elementi essenziali del PIAAC • Una concezione orientata all’uso delle competenze • Livelli di Proficiency come un continuum • Il ruolo della pratica nella literacy e numeracy e l’uso del computer per il mantenimento e lo sviluppo di competenze (approccio “diacronico” proxy) • Le abilità per l’era dell’informazione • L’impegno e le propensioni come componenti fondamentali della competenza (componenti “non cognitive”) • L’importanza delle informazioni contestuali e/o del contesto di lavoro (estendendo il campo alla dimensione “collettiva”, prima richiamata nelle mappe) 22
Le competenze misurate in PIAAC • La literacy è definita come: l’interesse, l’attitudine e l’abilità degli individui ad utilizzare in modo appropriato gli strumenti socio-culturali, tra cui la tecnologia digitale e gli strumenti di comunicazione per accedere a, gestire, integrare e valutare informazioni, costruire nuove conoscenze e comunicare con gli altri, al fine di partecipare più efficacemente alla vita sociale. • La numeracy è definita come: l’abilità di accedere a, utilizzare, interpretare e comunicare informazioni e idee matematiche, per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta. • Le competenze relative al problem solving in ambienti tecnologicamente avanzati: l’utilizzo della tecnologia digitale, di tool e di reti di comunicazione per acquisire e valutare le informazioni, comunicare con gli altri e svolgere compiti pratici. 23
Le competenze “al lavoro” tramite l’analisi del contesto: il JRA Oltre alle competenze valutate grazie a test (literacy e numeracy), l’indagine PIAAC raccoglie un ampio numero di altri indicatori di competenze utilizzate nelle attività lavorative, mediante procedure self-report. La metodologia utilizzata è quella del Job Requirement Approach (JRA), già utilizzata in indagini simili in passato, per stimare competenze cognitive di base, sociali, di apprendimento necessarie per svolgere in modo adeguato il compito lavorativo (grado di discrezionalità, apprendimento al lavoro, capacità di influenzare gli altri, cooperazione, organizzazione del proprio tempo, resistenza fisica e destrezza manuale, ecc.). 24
25
Per andare oltre … (1) Resta molto da fare nel lavoro di “decodifica” delle surveys (metodologie, approcci teorici), di “disassemblaggio degli strumenti, decodifica teorica, e sui loro effetti (implicazioni di policy, evidence based policy). Ciò che non bisogna perdere di vista è che i dati prodotti in queste ricerche sono sempre guidati da teorie (e visioni del mondo) che nella presentazione dei risultati ‘scompaiono’, lasciando spazio a una ‘naturalizzazione’ del dato che non viene più trattato come un artefatto socialmente costruito, bensì come un’entità con un proprio significato a prescindere dal contesto, come se la presenza di numeri e calcoli statistici bastasse di per sé a dare prova della trasparenza, affidabilità e totale oggettività dei risultati (Giancola, 2016). 26
Per andare oltre … (2) Certo i Big Data prodotti dal LSA da soli non possono migliorare i processi educativi, questi hanno piuttosto bisogno di iniziative culturali e di pratiche di lavoro locali (a livello didattico, amministrativo, tecnologico, ecc.) efficaci, inclusive e durature nel tempo. I risultati prodotti dalle indagini come LSA, potranno acquisire nuovo valore se si attiverà un processo di appropriazione e riflessione sui dati da parte degli attori prossimali alle pratiche educative: dirigenti, insegnanti ma anche – ad un livello meso – policy makers locali e/o nazionali. Affinché questi dati non siano quindi solo un esercizio di misurazione e uno strumento di razionalizzazione competitiva tra i sistemi, dovranno essere sempre più fruibili, utilizzabili e problematizzabili ai diversi livelli dei sistemi educativi (cfr. Giancola, Viteritti, 2015; Giancola, Viteritti, 2019). 27
Puoi anche leggere