Le chiavi di accesso al Coronavirus - A cura di La Pietra Federica e Frandino Elisabetta

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Le chiavi di accesso al Coronavirus - A cura di La Pietra Federica e Frandino Elisabetta
Le chiavi di accesso al Coronavirus

     A cura di La Pietra Federica e Frandino Elisabetta
             Si ringraziano Dea Scuola ed Elisa Brunelli

                         IC Venasca-Costigliole
Le chiavi di accesso al Coronavirus - A cura di La Pietra Federica e Frandino Elisabetta
Una nuova pandemia?

                                          Veniamo aggiornati
                                          quotidianamente in merito alla
                                          diffusione di “SARS-CoV-2 new
                                          coronavirus”.

                                          Tuttavia, facciamo fatica a
                                          reperire dai media informazioni
                                          più strettamente tecnico-
                                          scientifiche.

                      IC Venasca-Costigliole
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Una nuova pandemia?

All’origine di questa epidemia c’è un virus mai circolato in precedenza tra gli esseri
umani, indicato in via provvisoria con la sigla 2019-nCoV, o COVID-2019.

Proviamo a rispondere ad alcune domande in merito, per esempio:

                                           - Da dove arriva il virus?
                                           - In che modo il virus penetra nelle
                                             cellule?
                                           - Come danneggia il tessuto respiratorio?
                                           - In che modo è trasmesso da una specie
                                             all’altra?
                                           - Qual è il rischio di contagio?

                                     IC Venasca-Costigliole
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Differenze tra virus e batteri

                       Clicca sull’immagine e guarda il video!

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Che cos’è un virus

Facciamo intanto un ripasso e ricordiamo cos’è un virus:

                                     Un virus è un microorganismo acellulare,
                                     formato solo da un acido nucleico e da
                                     alcune proteine.

                                     Un virus non svolge funzioni vitali e non si
                                     riproduce autonomamente.
                                     È un parassita intracellulare obbligato: si
                                     sviluppa e si riproduce solo all’interno di
                                     cellule di organismi ospiti.

                                   IC Venasca-Costigliole
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Che cos’è un virus

                                    I virus possono infettare tutte le forme di
                                    vita: animali, vegetali, microorganismi.

                                     All’esterno, i virus si presentano sotto
                                     forma di particelle singole, i virioni.

 Un virione è formato da un acido nucleico (DNA o RNA) avvolto da un capside,
 cioè un rivestimento costituito da una o più proteine.

                                 IC Venasca-Costigliole
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Nel tempo, sono stati messi a punto diversi criteri di classificazione dei virus.

                                                       Uno di questi (1971), individua 7
                                                       classi, in base alla strategia di
                                                       riproduzione.

Alcuni virus possono causare gravi patologie nell’uomo e negli animali – da qui
il termine latino virus: veleno.

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Che cos’è un virus

                              Si stima che almeno il 60% delle malattie
                              contagiose umane abbia origine
                              nell’organismo di qualche specie animale.

                              Polli, maiali, topi, cavalli, scimmie,
                              pipistrelli, e altre specie ancora, sono
                              infatti un serbatoio biologico di virus e
                              altri patogeni potenzialmente pericolosi
                              per l’uomo.

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Il nuovo “coronavirus”

                                                    SARS-CoV-2 meglio conosciuto come
                                                    coronavirus è l’ultimo virus arrivato.

                                                    Più nello specifico, si tratta di un
                                                    virus che appartiene a una famiglia
                                                    a base di RNA che infetta diverse
                                                    specie di mammiferi.

       Il virus per la maggior parte dei casi 80-90% causa sintomi lievi,
       in pochi casi 5% si parla di sindromi respiratorie severe, che
       possono poi degenerare nel caso in cui i pazienti fossero affetti
       da altre patologie respiratorie.
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Il nuovo “coronavirus”

In tutto sono 7 i coronavirus conosciuti.

Per questo già nel 2015 l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) aveva
incluso i coronavirus tra i patogeni con più probabilità di causare epidemie.

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Da dove arriva?

All’inizio di un’epidemia c’è quasi sempre un virus di origine animale che, per
mutazioni casuali, acquisisce la capacità di infettare l’uomo.

È il fenomeno della zoonosi: morbi di origine animale che, compiendo un salto di
specie (in inglese: spillover), si adattano al nostro organismo.

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Da dove arriva?

Questo è successo per l’ebola (1976), l’AIDS (1981), la SARS (2003), l’influenza
aviaria (2003), l’influenza suina (2009). Il fenomeno si è ripetuto per il nuovo
coronavirus 2019-nCoV.

                                   IC Venasca-Costigliole
Da dove arriva?

Sembra che il virus provenga dal pipistrello e abbia avuto come ospite
intermedio il pangolino, un formichiere squamoso – e non un serpente -
venduto clandestinamente nel mercato di animali asiatici.

A quanto pare infatti, la sequenza genica del coronavirus del pangolino è
simile per il 99% a quella del coronavirus umano.

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Da dove arriva?

Il passaggio di un virus da una specie all’altra è un evento raro, ma possibile.

                                          Il passaggio dal pipistrello al pangolino ha
                                          permesso al virus di ricombinarsi e
                                          acquisire dei geni che gli permettessero di
                                          infettare la specie umana.

                                  IC Venasca-Costigliole
Da dove arriva?

Circa 2/3 dei primi casi di contagio sono stati riscontrati tra i visitatori
del mercato del pesce di Wuhan, dove si vendono anche animali selvatici vivi.
Per questo si ipotizza che l’epidemia sia partita da qui.

                                 IC Venasca-Costigliole
Come agisce

SARS-CoV-2 ha una sequenza molto simile al coronavirus che ha originato la SARS
nel 2003 e penetra all’interno delle cellule epiteliali del tessuto respiratorio grazie
allo stesso recettore: Ace2.

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Come agisce

                          Come mostra l’immagine a lato, sulla
                          superficie del virus si trova una
                          proteina “spike”: una sorta di chiave
                          che si adatta a una delle serrature
                          presenti sulla superficie delle cellule
                          del sistema respiratorio umano, il
                          recettore Ace2.

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Come agisce

Una volta legato il recettore Ace2, il virus è in grado di penetrare all’interno della
cellula e si forma una fagocitosi nella membrana che assorbe la particella virale.

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Come agisce

Penetrato nella cellula, il virus comincia il suo ciclo. Essendo composto da
RNA e poche proteine che formano l’involucro, il virus non è in grado di
replicarsi da solo, così deve utilizzare gli apparati della cellula.

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Come agisce
Per riprodursi, i virus sfruttano gli apparati della cellula ospite, distruggendola.
La cellula infine libera le particelle virali figlie, che andranno a infettare nuove
cellule ospiti.

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Come agisce

Il virus durante l’infezione si duplica migliaia di volte, si diffonde all’interno
dell’organismo e infetta altri organismi grazie alle secrezioni mucose.

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Come agisce

L’infezione provoca dei sintomi specifici, che somigliano in parte a quelli
influenzali, come:

- Febbre
- Tosse e mal di gola
- sinusiti
- Difficoltà respiratorie
  in generale
- Dolori muscolari
- Tremori
- Diarrea

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Contagiosità

Un agente patogeno si diffonde velocemente se, in media, ogni individuo
infettato contagia più di un’altra persona.

Sappiamo che il nuovo virus può trasmettersi per via aerea da persona a
persona, ma non è chiaro con quanta facilità avvenga il contagio.

                              IC Venasca-Costigliole
Contagiosità

Secondo uno studio dell’Imperial College di Londra, le persone infettate dal
nuovo coronavirus hanno contagiato in media altre 2,6 persone.

                                                 Se confermati, questi dati dicono
                                                 che il virus si trasmette
                                                 abbastanza velocemente, più o
                                                 meno come l’influenza stagionale,
                                                 ma meno di altri patogeni molto
                                                 contagiosi come il morbillo.

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Contagiosità
Al 25 febbraio 2020, i contagiati risultano 80.289 mentre i decessi 2.704
Numeri in continua evoluzione, ma più bassi dell’influenza, tuttavia questo
è un virus nuovo per la specie umana, quindi è importante monitorarne la
diffusone.

                  Clicca sull’immagine per avere i dati in tempo reale.

                                     IC Venasca-Costigliole
Il nuovo “coronavirus”

                              La comparsa del nuovo coronavirus non è
                              stato un evento del tutto inatteso.

                              Nell’arco di dieci anni, infatti, altri due
                              virus della stessa famiglia, SARS (2003,
                              8000 contagi e 774 decessi) e
                               MERS (2012, 2500 contagi e 858 decessi),
                              hanno infettato l’uomo.

                         IC Venasca-Costigliole
Contagiosità

Se il virus della SARS aveva una letalità del 11%, a oggi per il coronavirus si
parla del 2-3%.

Per essere più precisi parliamo di “proportion of fatal cases (PFC)”: il
numero di morti causate dall’infezione diviso il numero dei casi diagnosticati.

La PFC del coronavirus è per il momento del 2%, ovvero circa 20 volte superiore a
quella dell’influenza stagionale. Tuttavia, da recenti studi, tale tasso di letalità
potrebbe essere ancora più basso poiché si ritiene che non tutti i contagiati si
siano recati presso presidi medici data la lieve entità dei sintomi.

                                   IC Venasca-Costigliole
Possibili cure?

                                                       Isolare e sequenziare il suo
                                                       genoma ha permesso di
                                                       conoscere alcune sue
                                                       caratteristiche e valutarne la
                                                       variabilità, oltre che studiare
                                                       potenziali terapie o vaccini.

Allo stato attuale non esistono farmaci specifici, ma è in fase di sperimentazione
un vaccino.

                                   IC Venasca-Costigliole
Possibili cure?

     Altri farmaci potrebbero essere gli antagonisti del recettore Ace2, ossia
     molecole che si legano al recettore della cellula impedendo che questo
     leghi il virus facendolo penetrare al suo interno.

                                 IC Venasca-Costigliole
Possibili cure?

                                   Sviluppare un vaccino è molto
                                   diverso da sviluppare un farmaco, i
                                   vaccini servono a prevenire
                                   l’infezione: sono minuscoli
                                   frammenti del virus che non
                                   causano la patologia ma stimolano
                                   l’organismo a produrre anticorpi
                                   contro il virus. Per sviluppare un
                                   vaccino ci vuole del tempo:
                                   una volta sviluppato è necessario
                                   sottoporlo a dei trials clinici per
                                   valutarne il dosaggio.

                  IC Venasca-Costigliole
Contenimento

Il coronavirus è un virus da tenere monitorato con attenzione: si trasmette da
persona a persona, in fase d’incubazione asintomatica, oltre che in fase di
malattia conclamata.

                                                           Questo fa si che contenere
                                                           l’epidemia possa risultare in
                                                           un primo tempo più
                                                           difficoltoso. Tuttavia il tasso
                                                           di letalità non è così elevato,
                                                           l’importante è seguire le
                                                           ordinanze ministeriali con
                                                           coscienza e responsabilità.

                                  IC Venasca-Costigliole
Contenimento

               IC Venasca-Costigliole
Tratto da “la Repubblica” di lunedì 24 febbraio 2020

                                      IC Venasca-Costigliole
Contenimento

 Quel che serve è una terapia in quattro passi:

 Cura: la normale profilassi contro il contagio corrisponde alle regole igieniche
 elementari; lavarsi e non starnutire in faccia a nessuno.

 Rispetto delle persone attorno e di se stessi, con gentilezza se possibile.

 Competenza: serve un medico, un immunologo, un virologo, stare a sentire chi
 sa le cose, anche facendo silenzio qualche volta.

 Comunità: Non posso proteggere me stesso se non si proteggono anche gli altri.
 Mi tutelo solo facendo in modo che ci tuteliamo tutti e tutti insieme.

                                                                     Tratto da “la Repubblica”
                                                                    Mezzo paese in quarantena
                                                                       Di Concita De Gregorio

                                     IC Venasca-Costigliole
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