LABORATORIO SUI LINGUAGGI - Scuola dell'Infanzia Elve Fortis - SEZIONI FUOCO E TERRA

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LABORATORIO SUI LINGUAGGI - Scuola dell'Infanzia Elve Fortis - SEZIONI FUOCO E TERRA
Scuola dell’Infanzia Elve Fortis
          a. s. 2017 – 2018

LABORATORIO SUI LINGUAGGI

     SEZIONI FUOCO E TERRA
            Le maestre:
          Anna Rita Leuzzi
               Isa Voi
             Elena Aiesi
         Martina Cucchetto
LABORATORIO SUI LINGUAGGI - Scuola dell'Infanzia Elve Fortis - SEZIONI FUOCO E TERRA
Laboratorio sui
               Linguaggi

    il linguaggio                    il linguaggio
       musicale                         narrativo

Per unire le due parti del laboratorio è stata creata una
storia, intitolata “Il pianeta di Leo”. Il racconto, che contiene
elementi linguistici (filastrocca in rima), artistici (i disegni
delle scene principali) e musicali (i rumori), ha permesso di
sperimentare con i bambini diverse tipologie di linguaggi.
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Il pianeta di Leo

In una galassia molto lontana, c’è un pianeta grigio e silenzioso: da ormai troppo tempo non
esistono più suoni e colori. Un giorno Leo, un bambino stanco di vivere su questo triste
pianeta, decide di partire per ritrovare i suoni e i colori persi. Prepara uno zainetto, prende
la sua piccola astronave e inizia l’avventura: durante il viaggio nello spazio Leo è affascinato
dalla bellezza delle stelle, dei meteoriti, delle scie luminose. Ma all’improvviso sente un forte
boato, la sua navicella si trova nel mezzo di un vortice e inizia a precipitare.

Leo al suo risveglio scopre di essere caduto su un nuovo pianeta: si guarda intorno e vede
l’azzurro del cielo, il verde del prato e mille fiori colorati. Sente in lontananza il fruscio delle
foglie, lo scorrere dell’acqua e il gracidare delle rane. Si avvicina al fiume, si siede sull’erba
morbida e immerge le mani per sentire l’acqua fresca. Ad un tratto un rumore strano cattura
la sua attenzione: Leo segue il suono e vede un piccolo gruppo di bambini che marcia intorno
al fuoco. Uno di loro lo vede, si ferma e gli dice: “Ciao piccolo amico! Noi siamo la Tribù Blu.
Tu chi sei? Da dove vieni?”. Il bambino risponde: “Sono Leo, vengo da un pianeta grigio e
silenzioso molto lontano da qui. Sto cercando i suoni e i colori persi”. “Caro bambino, ho
avuto un’idea: se segui il fiume troverai Gu-Mago, un vecchio gufo magico che saprà come
aiutarti”. Leo decide di seguire il consiglio dell’omino blu, saluta la tribù e prosegue il
cammino lungo il fiume.
All’improvviso si sente un tuono e inizia a piovere: le goccioline diventano sempre più forti.
Per ripararsi dal temporale si rifugia in una grotta buia. Leo è così spaventato che si sta per
mettere a piangere ma improvvisamente si accende una luce e compare Gu-Mago:

                               “Caro Leo finalmente sei arrivato,
                       sono Gu-mago e una soluzione per te ho trovato.
                            Una scatola magica ti voglio regalare
                               che sul tuo pianeta potrai portare:
                            contiene un arcobaleno di mille colori
                               per dipingere il prato e i suoi fiori,
                            contiene un’orchestra dai mille suoni
                                 con cui comporre belle canzoni.
                                Presto torna a casa velocemente,
                         apri la scatola e rendi il pianeta divertente.”

Leo ringrazia il vecchio gufo, prende la scatola e corre alla sua navicella per tornare il prima
possibile sul suo pianeta. Una volta a casa apre la scatola: mille colori escono fuori e
dipingono gli alberi, il cielo e le strade; mille suoni come il rumore del vento, lo scorrere del
fiume e il gracidare delle rane si liberano nell’aria. Leo è pieno di gioia: è riuscito a restituire
i suoni e i colori andati perduti e finalmente potrà vivere su un pianeta divertente con i suoi
amici!
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INCIPIT: ASCOLTO DI UNA “STORIA RUMOROSA”

 • I bambini entrano in classe e trovano una “sorpresa”: c’è un oggetto misterioso
   nascosto sotto una coperta. Cosa sarà mai?

                                                                   E: “un pullman”

                                                                      M: “una
                                                                      chitarra”

                                                                   G: “un astuccio
                                                                       gigante

    Spostata la coperta si scopre con stupore che si tratta di una tastiera!

 • Le maestre infatti raccontano una storia un po’ speciale: mentre Elena legge “Il
   pianeta di Leo” mostrando i disegni delle scene principali, Martina riproduce i
   rumori della storia utilizzando i diversi effetti sonori della tastiera.
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• Ascoltata la storia, vengono ripresi i passaggi fondamentali e tutti i bambini, a
  turno, suonano con la tastiera i rumori proposti.

• Al termine dell’esperienza i bambini disegnano la scena della storia che hanno
  preferito.
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il linguaggio
                                          narrativo

“ASCOLTIAMOCI”
Progettazione di un laboratorio linguistico

 Analisi del contesto classe     • Età: 5 anni
                                 • Classe: gruppo di 25 bambini di tutte le sezioni
                                   della scuola (Terra, Fuoco, Aria, Acqua) divisi in
                                   due gruppi.

 Individuazione dei bisogni Migliorare l’ascolto di sei stessi e degli altri.
 formativi                  In particolare:
                                • Bisogno di migliorare la relazione tra pari.
                                • Bisogno di imparare a rispettare alcune regole.
                                • Bisogno di migliorare il linguaggio verbale e
                                   non verbale.

 Obiettivi                       • Ascoltare     per    favorire   una    migliore
                                   comunicazione tra pari e con gli insegnanti.
                                 • Ascoltare per migliorare l’aspetto linguistico
                                   della nostra lingua e imparare nuove parole.
                                 • Ascoltare per imparare a conoscere l’altro.
                                 • Ascoltare se stessi e saper esprimere ciò che
                                   sentiamo.
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INCONTRO 1: ASCOLTA…E TROVA IL MONDO DI LEO
 • Iniziamo con una breve discussione per ricordare ciò che avevamo fatto la
   settimana scorsa. In particolare, ci soffermiamo su un passaggio della storia a
   cui si collega l’attività del giorno: ascoltare le indicazioni dei compagni per
   trovare un mappamondo, così come Leo ha raggiunto il nuovo pianeta anche
   noi dobbiamo trovare un mappamondo che è nascosto in aula.

 • A turno ogni bambino esce dalla classe mentre gli altri nascondono il
   mappamondo.
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• Quando entra il bambino che era fuori gli altri gli dicono le indicazioni per
  raggiungere il pianeta.

• Momento finale in cui ogni bambino ridisegna su una cartina della classe il
  percorso fatto per raggiungere il mappamondo.
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INCONTRO 2: ASCOLTIAMO CON LE MANI…COSA CI
            DICONO?

 • Si inizia con una breve discussione sull’attività precedente, riprendendo il focus
   principale dell’altra volta: ascolto con le orecchie.
 • Presentazione della nuova attività mostrando una scatola chiusa con un buco
   al centro: ogni bambino pesca un oggetto qualsiasi dalla scatola.

 • Momento di esplorazione personale:
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• Liberamente ogni bambino dice con una parola quello che ha pensato toccando
  l’oggetto, quello che le “mani gli hanno suggerito”.
• Con i bambini scegliamo alcune tra le parole che sono piaciute di più e proviamo
  a creare una piccola storia o frase:

                                                                  H: “Morbido
      S: “Liscio come                                              come dei
         il pelo del
                                   L: “Mi fa venire in          cuscini, coperte,
            gatto”
                                   mente una carezza                 piume”
                                     della mamma”

    In collaborazione tra tutti:
-   “Il gatto incontra una bambina e la bambina gli fa una carezza”
- “La gallina fa l’uovo che si apre ed esce il pulcino”
-   “La farfalla vola sull’arcobaleno”

• Momento finale con un disegno libero individuale sulla sensazione provata, su
  quello che le “mani hanno suggerito di dire”.
INCONTRO 3: PAROLE IN RIMA
 • Ripresa della storia iniziale, in particolare la parte del personaggio che parla
   solo in rima:
                         “Caro Leo finalmente sei arrivato,
                 sono Gu-mago e una soluzione per te ho trovato.
                       Una scatola magica ti voglio regalare
                        che sul tuo pianeta potrai portare,
                       contiene un arcobaleno di mille colori
                         per dipingere il prato e i suoi fiori,
                       contiene un’orchestra dai mille suoni
                          con cui comporre belle canzoni.
                         Presto torna a casa velocemente
                   Apri la scatola e rendi il pianeta divertente.”

 • Discussione guidata da domande stimolo sulla filastrocca per far emergere il
   fatto che ci sono alcune parole che hanno un suono simile
 • Introduzione della parola “rima”.
 • Presentazione di alcune carte con disegni e nome del disegno che a coppie
   fanno rima.
• Distribuzione delle carte a tutti bambini e, uno alla volta, si alza e cerca il
  compagno giusto che ha la carta in rima con la propria.

• Ogni bambino scrive sulla sabbia la propria parola e dopo la riscrive sul foglio
  insieme al disegno.
INCONTRO 4: DRAMMATIZZAZIONE DELLA STORIA
 • Rilettura della storia del primo incontro e introduzione dell’attività:
   drammatizzazione.

 • Distribuzione dei ruoli e travestimenti.
 • Organizzazione degli spazi suddivisi per scene.

                           Travestimento da Gu-Mago

                         La Tribù Blu marcia intorno al fuoco
il linguaggio
                                        musicale

“FACCIAMO RUMORE!”
Progettazione di un laboratorio musicale

Analisi del contesto Età: cinque anni
classe
                     Classe: bambini di cinque anni di tutte le sezioni della scuola
                     (Fuoco, Terra, Aria, Acqua); in totale 25 bambini divisi in due
                     gruppi.
Individuazione dei      • L’ascolto → di se stessi
bisogni formativi                   → degli altri
                                    → dell’ambiente circostante
                        • L’espressione di sé attraverso linguaggi differenti da quello
                          verbale
Obiettivi               • Migliorare la capacità di ascolto
                        • Esprimersi con il linguaggio musicale e il linguaggio del
                          corpo
                        • Sviluppare il concetto di “rumore” in musica: ascoltare
                          diversi tipi di rumori e sperimentare diversi modi con cui
                          produrre rumori
                        • Proporre, attraverso i rumori, attività di propedeutica
                          musicale che avvicinino i bambini alla musica e che
                          permettano di avvicinarsi a prime forme codificate di
                          scrittura musicale
INCONTRO 1: I RUMORI CON IL CORPO

 • I bambini rispondono alla domanda “c’è qualcosa che fa rumore nel nostro
   corpo?”

                                     E: “le scarpe”            S:”il cuore!”
             N: “le mani”

 • Ciascun bambino usando lo stetoscopio ascolta il battito amplificato del proprio
   cuore (sul polso, sul petto, sul collo) e fa considerazioni sull’intensità (“batte
   così forte che fa male alle orecchie”, “il mio quasi non si sente”) e sul ritmo (“il
   cuore sembra che esca dal petto!”).

 • A questo punto, si prova a “suonare” con il proprio corpo. La maestra spiega
   come si legge lo spartito musicale:

     = un battito di mani       = un battito di piedi           = silenzio

 • Ogni bambino, a turno, diventa compositore (crea una propria sequenza
   spostando i cartoncini con i gesti-suono) e direttore d’orchestra (fa suonare a
   tempo la sequenza ai compagni).

 • I bambini disegnano il momento del laboratorio che hanno apprezzato
   maggiormente.
INCONTRO 2: I RUMORI CON GLI STRUMENTI MUSICALI
 • I bambini entrano in classe e trovano sul pavimento diversi strumenti musicali:
   la raganella, il tamburo, i piatti, le maracas e i legnetti.
   Un bambino alla volta esplora i diversi strumenti, facendo ascoltare ai
   compagni i rumori che si possono produrre: il tamburo, ad esempio, “sembra
   un tuono”.

 • A questo punto, viene dato ad ogni coppia di bambini un contenitore (bottiglia
   di plastica, tubo di cartona, scatola di plastica) da riempire con diversi materiali
   (chicchi di mais, sassolini, pastina, chicchi di riso, fagioli secchi).
   Ogni coppia crea il proprio strumento musicale e fa ascoltare ai compagni il
   rumore prodotto.

 • I bambini disegnano il momento del laboratorio che hanno apprezzato
   maggiormente
INCONTRO 3: DIVENTIAMO RUMORISTI!
 • La maestra rilegge “Il pianeta di Leo” mostrando i disegni delle scene principali.
 • Sul pavimento sono esposti gli strumenti creati dai bambini (bottiglie e altri
   contenitori riempiti con diversi materiali) e alcuni degli strumenti esplorati
   durante il secondo incontro (tamburi, raganelle). Ogni bambino dovrà
   riprodurre un rumore della storia scegliendo lo strumento più adeguato tra
   quelli proposti.

 • Viene riletta la storia “Il pianeta di Leo” e i bambini incaricati diventano i
   rumoristi: ciascuno riproduce il rumore assegnato con lo strumento scelto.

 • I bambini disegnano il momento del laboratorio che hanno apprezzato
   maggiormente.

                L’astronave di Leo                                  Gu-Mago
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