LABORATORIO NOVE STRA_ORDINARIO - UN ANNO
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UN ANNO STRA_ORDINARIO Questo tempo sospeso non è stato invano. Ha aperto domande in molte direzioni, messo in dubbio necessità, interrogato certezze e desideri, delineato ipotesi di futuro possibile. Abbiamo provato a ragionare intorno alla possibilità di adattare il fare teatro al mezzo. Il video, in streaming o meno, per carità va benissimo se serve a divulgare il teatro e la sua cultura. Ma il teatro si fa in teatro. Questo è il punto. Ugualmente non si può formare un attore senza la pratica del palcoscenico. Possiamo per brevi periodi usare dispositivi ausiliari cercando anche di sviluppare una sperimentazione utile, ma in una formazione che si rispetti il palcoscenico è il luogo predisposto, lo spazio elettivo della comunicazione attoriale. Giocando sui sensi, l’abbiamo chiamato un anno accademico stra_ordinario, comunque il nostro obiettivo rimane quello di garantire un programma di formazione attoriale che non prescinde dal considerare l’arte teatrale dalla sua peculiarità, l’essere cioè l’unica arte dal vivo che vede nel qui e ora la compresenza di attore e spettatore e che di questa si nutre. 22
INDICE SCUOLA DI TEATRO LABORATORIO NOVE Percorso di formazione e avvicinamento alla professione dell’attore pag: 4 ALTA FORMAZIONE Workshop intensivo pag: 16 PROGETTO SPECIALE Dante, l’inevitabile pag: 17 FOCUS Il teatro digitale. Focus sulla performing media art pag: 18 DRAMA Percorso teorico e pratico di avvicinamento alla drammaturgia pag: 19 PEDAGOGIA TEATRALE Insegnare il teatro ai bambini pag: 21 LINGUAGGI DELLA SCENA Dialoghi sulla scena contemporanea pag: 23 PERCORSO PLAY THEATRE Laboratori per gli amanti del teatro pag: 24 3
SCUOLA DI TEATRO E ARTI DELLA SCENA LABORATORIONOVE Anche quest’anno abbiamo cercato di creare un’offerta formativa aperta ad ogni esigenza e ad ogni esperienza. Un’offerta plurale, per contenuti e per disponibilità di tempo e impegno, che porga ad ognuno un’esperienza importante di consapevolezza e scoperta ad ogni livello e miri alla creazione di un’identità teatrale. L’intento è quello di dare strumenti ai futuri professionisti della scena, ma anche di creare una comunità di attenti che condivida un patrimonio culturale comune e se ne faccia garante. Per ottenere questo ambizioso risultato la strada giusta ci pare da sempre quella di unire le esperienze di diversi professionisti del teatro contemporaneo per ottimizzarne metodi, approcci e attitudini. Inoltre, questo anno speciale ci ha regalato l’occasione di recuperare un altro luogo di rappresentazione, il meraviglioso giardino del Teatro Limonaia, che, oltre ad essere perfetto per garantire la sicurezza del pubblico e degli attori, ci offre la possibilità di presentare i lavori finali della scuola in un contesto che di per sé altera e rinnova la magia del teatro, offrendo allo spazio parola. 4
PIANO DI STUDI E CREDITI FORMATIVI La Scuola di teatro & arti della scena I CF mancanti potranno essere cumulati LABORATORIO NOVE considera l’allievo scegliendo fra altri laboratori. protagonista attivo nella costruzione del proprio progetto formativo e prevede un Coloro invece che non hanno la necessità o percorso di studio organizzato in laboratori e l’interesse di conseguire il Diploma di attore seminari che l’allievo, coadiuvato dall’assistenza e artista della scena potranno scegliere di degli insegnanti, può scegliere di frequentare a frequentare i seminari desiderati a seconda partire dalle proprie motivazioni e obiettivi. Ogni delle loro competenze pregresse. laboratorio è associato ad un certo numero di crediti formativi, per conseguire il diploma della Per ogni seminario frequentato la Scuola scuola è necessario conseguire almeno 100 CF rilascia un attestato di frequenza che potrà essere utilizzato per i crediti formativi universitari (DAMS e PROGEAS). Coloro che intendono ottenere il diploma potranno costruire il proprio percorso di La scuola dà inoltre la possibilità di richiedere studi seguendo un percorso obbligatorio un attestato per la valutazione dei crediti costituito da: formativi extrascolastici per il triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Laboratorio BASE propedeutico (obbligatorio solo per coloro che non hanno È considerata parte integrante dell’esperienza esperienze dei fondamentali della scena) formativa la visione di spettacoli ed eventi Due laboratori CRESCITA performativi che la scuola di teatro cura in Laboratorio SVILUPPO collaborazione con la compagnia AttoDue. Attenzione! Da quest’anno per accedere direttamente ai corsi di livello avanzato, CRESCITA e SVILUPPO, è necessaria un’audizione e colloquio motivazionale. Le audizioni si terranno nei giorni 19, 20 e 21 OTTOBRE Tutti gli interessati devono obbligatoriamente prenotarsi inviando una mail a info@laboratorionove.it con oggetto “AUDIZIONE 2020 – 2021” segnalando nome e cognome e recapito telefonico, in modo da poter essere contattati dal nostro staff per stabilire l’orario della prova. L’audizione consisterà nella presentazione di un pezzo scelto dal candidato della durata di massimo 3 minuti e da un breve colloquio. 5
SCUOLA DI TEATRO LABORATORIO NOVE BASE Corsi di propedeutica al lavoro dell’attore. Rivolto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta agli elementi fondamentali della scena. Laboratori dedicati ad approfondire linguaggi e metodi di relazione dell’attore con la scena. Il focus di lavoro di ogni seminario serve a raffinare lo strumento principale dell’attore: se stesso. LABORATORIO TEATRALE PROPEDEUTICO WORKSHOP TECNICI DIZIONE E FONETICA MASCHERA NEUTRA DRAMA LETTURA (vedi pag.19) 6
BASE CF 25 LABORATORIO TEATRALE PROPEDEUTICO È pensato per accompagnare l’allievo nel suo Contenuti: percorso di conoscenza verso il mestiere Consapevolezza dell’attore nello spazio, in dell’attore e ad orientarlo alla consapevolezza relazione al partner e al gruppo delle proprie attitudini. Indagine dei propri mezzi espressivi attraverso Il percorso di recitazione approfondisce i vari il training fisico. aspetti che formano il bagaglio necessario per Esplorazione dei mezzi espressivi attraverso un attore ad esperire la scena e rappresenta lo studio della maschera neutra una prima tappa del processo di formazione Sviluppo delle capacità di improvvisazione a professionale. partire da stimoli iconografici, musicali, testuali Studio delle tecniche vocali e fonetiche Sviluppo delle capacità di ascolto individuale e di gruppo Sviluppo della creatività scenica individuale e corale Sviluppo della comprensione delle dinamiche compositive dello spettacolo finale. équipe possibilità 2 BORSE DI STUDIO offerte da Simona Arrighi, Luisa Bosi, Ilaria Cristini Unicoop Firenze - Sezione Soci Sesto Fiorentino e da Laboratorionove DOVE QUANDO Sesto Fiorentino dal 2 novembre a fine giugno LABORATORIO NOVE House 2 incontri settimanali lunedì e mercoledì Possibilità di BORSA DI STUDIO dalle ore 20.30 alle 23.00 7
BASE CF 5 WORKSHOP TECNICI DIZIONE Conoscenza degli organi di fonazione Esercizi di respirazione, riscaldamento E FONETICA ed emissione corretta della voce Vocali e consonanti A cura di Alessandro Baldinotti L’articolazione: esercizi individuali e di gruppo Le tecniche vocali e fonetiche fatte di esercizi di Principali regole fonetiche dell’italiano scioglimento, filastrocche che favoriscono l’articolazione Esercizi scritti di accentazione del testo e lo scioglimento della mandibola, l’autocontrollo di (accento tonico) una corretta respirazione, sono materia che un attore Individuazione dei singoli difetti di dizione e/o soprattutto all’inizio non deve stancarsi di frequentare. Il articolazione degli allievi: esercizi personalizzati suo miglioramento sarà proporzionale all’allenamento e Nelle ore di lezione si lavorerà prevalentemente in alla frequentazione di suddette tecniche. gruppo (o in sotto-gruppi) con esercizi di fonazione, il seminario di Dizione è indirizzato ad allievi ed ex allievi articolazione e lettura di testi con livelli di difficoltà che intendono approfondire ed acquisire il modo corretto differenti. per continuare a praticare gli esercizi anche in autonomia cercando di diventare docenti di se stessi. Si affronteranno DOVE inoltre esercizi di la lettura a prima vista di brani di narrativa Sesto Fiorentino e anche la dizione poetica sia singolarmente sia in coro, gli LABORATORIO NOVE House esercizi corali serviranno a sviluppare l’ascolto e aumentare la propria intonazione. QUANDO L’obiettivo finale sarà creare una maggiore coscienza dei dal 9 aprile al 21 maggio propri strumenti tecnici migliorandoli eliminando i difetti un incontro settimanale con esercizi personalizzati per ognuno. venerdì Il lavoro vocale prevede: dalle ore 20.30 alle 23.00 MASCHERA NEUTRA CF 5 A cura di Silvano Panichi Esistono una notevole quantità di maschere espressive, stesso tempo in cui si prende coscienza della nostra di carattere, astratte, ma c’è solo una maschera neutra. individualità. L’intenzione e il pensiero si armonizzano La Maschera Neutra è una maschera senza espressione. con l’azione e il gesto. Non possiede tratti di carattere e copre l’intero viso. Per questo non si utilizza la parola negli esercizi “sotto” maschera. Con questa maschera pre-espressiva, si ricerca DOVE uno stato di calma e d’equilibrio dinamico. Filtrando i gesti Sesto Fiorentino universali, il corpo e la vita ritornano alla loro forma pura LABORATORIO NOVE House e essenziale quali che siano i loro movimenti, i loro ritmi QUANDO e le loro dinamiche. sabato 10 e domenica 11 aprile La Maschera ci permette di guardare, di sentire, di toccare un week end intensivo cose elementari con l’emozione della prima volta, nello dalle ore 15.00 alle 19.00 8
SCUOLA DI TEATRO LABORATORIO NOVE CRESCITA I laboratori hanno come obiettivo lo sviluppo di alcuni ambiti della pratica della scena a partire da un progetto artistico autoriale. Prevedono una restituzione pubblica finale. È possibile frequentare questi laboratori solo dopo aver frequentato il corso propedeutico o aver dimostrato tramite colloquio di possedere la grammatica di base del lavoro sulla scena. Gli obiettivi: Rendere l’allievo capace di accogliere senza pregiudizi differenti approcci al teatro. Le forme del teatro sono innumerevoli, non esiste una sola maniera di affrontare il palcoscenico. Approfondimento dell’uso degli strumenti di base acquisiti al propedeutico al fine di portare l’allievo verso un livello di recitazione consapevole. LABORATORIO TEATRALI INTENSIVI “Chi cerca quello che non deve, trova quello che non vuole” G.Basile Il cunto de li cunti di Gianbattista Basile, e valorizzare la pluralità degli sguardi opera in napoletano che useremo verso la scena: ogni laboratorio sarà in traduzione, è il testo input che autonomo nelle scelte didattiche accompagna e segna il lavoro di tutti e artistiche ma cooperativo nel i laboratori di crescita di questo anno condividere il materiale letterario di scolastico. Crediamo che occorra partenza. offrire occasioni diverse per esperire RACCONTO, DUNQUE SIAMO RACCONTO VERITA’ E ARTIFICIO LA CORRUZIONE DELL’EGLOGA overo lo trattenemiento de peccerille 9
CRESCITA CF 15 LABORATORI TEATRALI INTENSIVI RACCONTO DUNQUE SIAMO A cura di Sandra Garuglieri Che cos’è il racconto? Forse una galassia di dall’evento alla storia narrata; ci interessa il segni in irreversibile, mostruosa espansione dal tragitto, e la reciprocità che sola disegna il magico giorno lontanissimo, nei primordi dell’avventura cerchio del dire e dell’ascoltare in scena. umana, in cui qualcuno (un Narratore singolo o Lavoriamo sul racconto, forma scritta breve e collettivo, non importa) cercò di fermare nelle a partire da questo testo indaghiamo l’uso e parole un evento memorabile (…) l’interazione degli strumenti dell’atto narrativo L’attore in scena racconta. Risponde al potente attoriale: la parola, lo spazio, l’oggetto, l’azione, impulso di creare delle storie, di trovare in tutto la reazione. ciò che accade i nessi evidenti e quelli occulti, Nel racconto l’io si apre all’altro e in lui scopre capaci di dare un senso, di evidenziare i tratti qualcosa di cui vale la pena prendersi cura. Nel avvincenti e farvi spiccare i protagonisti. racconto l’uomo trascende se stesso e prende Per questo il racconto, la narrazione breve, la partito per la solidarietà. piccola traccia come punto di partenza per la raccolta e l’incontro dei segni narrativi del Per questo, “racconto, dunque siamo”. dire e del fare teatro. Ci interessa il processo, la linea sottile e indelebile che leggera si muove QUANDO dal 26 ottobre al 16 dicembre DOVE due incontri settimanali Sesto Fiorentino lunedì e mercoledì LABORATORIO NOVE House dalle ore 20.30 alle 23.00 10
CRESCITA CF 15 LABORATORI TEATRALI INTENSIVI RACCONTO VERITÁ E ARTIFICIO A cura di Marco Toloni Sono sempre più convinto che lo studio quello appunto di “fare arte”, saranno l’oggetto approfondito della dizione, dell’articolazione, di interesse principale del corso con un occhio dell’emissione, dell’analisi grammaticale, logica sempre attento all’interpretazione del testo in e del periodo, siano bagaglio tecnico primario vista della sua messa in scena. e assolutamente necessario alla formazione Credo in un attore artigiano che fa dell’interazione di un attore. L’unicità’ emotiva e personale tra talento, emozione e tecnica il punto focale dell’attore difficilmente raggiungerà una sua della propria preparazione. espressione artistica compiuta in mancanza di un patrimonio tecnico che permetta di rendere la comunicazione e la parola arte teatrale. Lo studio di questi artifici nel loro significato fondamentale, QUANDO dal 11 gennaio al 10 marzo DOVE due incontri settimanali Sesto Fiorentino lunedì e mercoledì LABORATORIO NOVE House dalle ore 20.30 alle 23.00 11
CRESCITA CF 15 LABORATORI TEATRALI INTENSIVI LA CORRUZIONE DELL’EGLOGA A cura di Luca Camilletti Il mondo alla rovescia è un luogo comune per un per generare dell’ossigeno necessario. Le tecniche, ribaltamento dei segni, per un sovvertimento le arti, la vita, i metodi e i modi sono quelli che delle gerarchie: è nutrimento per la metafora abbiamo, non quelli che avremo. che a sua volta si carica di morale. È il territorio Lo studio si attiva per essere parte di un processo fertile della possibile meraviglia in cui l’apparenza di costruzione e composizione scenica che sposta getta combustibile sul discorso narrativo e fa l’attenzione e altera i territori della linearità, esplodere la certezza del significato. I fantasmi per scavare dentro le visioni che sostengono del linguaggio svelano un equivoco costante: io il linguaggio. Le parole contenute nel testo Il non so, io ignoro, io mento. È proverbio assodato, racconto dei racconti di Giambattista Basile sono di quelli di antico conio, che chi cerca quel che il riferimento alle contraddizioni di un’umanità non deve, trova quel che non vuole. A volte è smarrita ma viva in avventurose disavventure, meglio così. con moralismo satirico e folklore concettuale. Lo scenario d’indagine proposto riguarda la Non si tratterà della messinscena del testo comparsa della qualità di un mondo alterata da ma di un’opera di creazione che ne conterrà un malfunzionamento, cioè un attore che fa della parzialmente delle spore germinate in un presenza in scena il proprio campo di ricerca territorio autonomo. sensibile, l’estensione artificiale della propria scatola nera, la decostruzione della conoscenza, QUANDO dal 29 marzo a fine giugno DOVE due incontri settimanali Sesto Fiorentino lunedì e mercoledì LABORATORIO NOVE House dalle ore 20.30 alle 23.00 12
SCUOLA DI TEATRO LABORATORIO NOVE SVILUPPO L’obiettivo di questo laboratorio conclusivo non è solo la messa in scena di un testo teatrale, ma l’elaborazione di un percorso completo per la formazione dell’attore creativo in grado di gestire le proprie acquisite competenze tecniche e formulare proposte e idee nel campo della regia e della composizione dell’opera teatrale. ORESTEA la trilogia di Eschilo: Agamennone, Coefore, Eumenidi Per il percorso di sviluppo abbiamo creato un progetto più articolato, non solo in termini di équipe didattica e quantità di incontri, quanto di impegno attoriale. Una sfida, in cui gli allievi–attori attraverseranno lo studio e si confronteranno con la messa in scena della trilogia di Eschilo. Un viaggio necessario dentro l’opera più importante del teatro antico. 13
SVILUPPO CF 30 ORESTEA la trilogia di Eschilo: Agamennone, Coefore, Eumenidi a cura di Silvano Panichi, Ilaria Cristini, Simona Arrighi, Luisa Bosi, Sandra Garuglieri e Marco Toloni Perché questo progetto. Obiettivi didattici del progetto. Affrontare la tragedia greca per un allievo Lo studio sulla trilogia degli Atridi di Eschilo che sceglie una scuola di teatro, è come conduce verso l’analisi che sta alla base del ripercorrere per intero le motivazioni intime e fare teatro: come trasferire e condividere una nascoste che stanno alla base della sua scelta. storia di per sé semplice e ovvia fino a farla Non quelle legate direttamente al palcoscenico diventare motrice dei grandi temi dell’umanità: e agli applausi, ma quelle apparentemente il potere, il sangue, la famiglia, l’amore e l’odio. inconciliabili con la sua voglia di esprimersi e Con quali mezzi il teatro riesce a gestire che, invece, meglio scavano all’interno delle un racconto privato fino a farlo diventare motivazioni profonde del “fare teatro”. Quelle “emozione pubblica”, condivisione di esperienze, ancora non espresse e conosciute, quelle senza generatrice di modifiche sociali e umane? nome, ma che paradossalmente costituiscono il Dove interviene? Qual’ è il ruolo dell’attore in “mistero” della scelta di cominciare ad affrontare questa trasformazione? E quello dello spazio, il teatro, questo strano percorso di studio e di e del drammaturgo? Da un punto di vista esperienza. E’ con i grandi tragici che nasce il pedagogico sarà questo il nostro obiettivo: lo “teatro” per come lo conosciamo, ovvero quella studio degli strumenti necessari affinché questa trasformazione del racconto, o della narrazione trasformazione avvenga. in linguaggio eterno e condiviso in “esperienza” E non è poco! collettiva. Un’esperienza che non si limita a parlare di una storia, ma che, attraverso l’arte dell’attore, la plasma per affrontare i grandi temi dell’umanità attraverso quei profondi linguaggi che colpiscono i nostri sensi più remoti, più intimi. Una tappa fondamentale di studio, una ricerca sul nuovo alfabeto che accompagnerà l’attore nella sua perenne ricerca. 14
Contenuto del progetto: il teatro antico, la Trilogia degli Atridi e il rapporto con la modernità. Con questa trilogia Eschilo vuole liberare Tutto ciò contrastava con un’idea di modernità la società greca dai vincoli della tribù e della che Atene stava costruendo, dove il vivere famiglia che avevano governato fino al quinto collettivo doveva rispondere più alle leggi secolo a.c. la società ellenica. Voleva dimostrare che la Città/Stato emanava, che alle vendette che una maledizione ereditaria poteva essere familiari. La Città doveva sostituirsi alla famiglia spezzata, accettando che l’idea della ereditarietà patriarcale, alle sue regole tribali ed eterne. della colpa e quindi la ricerca della continua Occorreva costituire luoghi democratici (come punizione fosse dovuta solo alla credenza ilTribunale) dove i conflitti potevano e dovevano della inevitabilità della solidarietà familiare essere risolti. Eschilo volle mostrare, attraverso che la Grecia arcaica condivise con le altre i nuovi strumenti del teatro: la poesia, l’attore, culture primitive. Pareva che questa modalità la recitazione, l’uso di uno speciale spazio di rapporti sociali fosse una legge di natura scenico, la musica, la condivisione pubblica delle che si dovesse accettare obbligatoriamente emozioni, che proprio il teatro fosse il luogo individuando nella famiglia l’unica unità morale: principe per operare questo cambiamento, lo la vita del figlio non aveva autonomia se non strumento perfetto per elevare moralmente come prolungamento della vita paterna, sia nel tutti gli uomini. bene che nei debiti morali che si ereditavano. E prima o poi i debiti esigevano il loro pagamento. QUANDO DOVE dal 27 ottobre a fine giugno Sesto Fiorentino due incontri settimanali LABORATORIO NOVE House il martedì e giovedì dalle 20.30 alle 23.00 15
ALTA FORMAZIONE IL MESTIERE DELLA RECITAZIONE A cura di Massimiliano Civica WORKSHOP INTENSIVO POSSIBILITÀ DI OTTENERE DUE BORSE DI STUDIO Cinque giorni di workshop full immersion con Su questi fondamentali si eserciteranno i partecipanti il regista Massimiliano Civica. Durante il workshop al laboratorio, prima analizzandoli separatamente e verranno individuati due giovani attori che potranno poi nella loro interrelazione scenica: il lavoro sulla usufruire di una borsa di studio finalizzate al voce naturale, non accademicamente impostata, con proseguimento della formazione con Massimiliano lo studio del parametro della proiezione attraverso la Civica. recitazione in coro; attraverso improvvisazioni guidate e la composizione di brevi scene mute i partecipanti C’è confusione intorno all’arte dell’attore. Sembra impareranno a percepire e a leggere, “dal punto di che tutto si riduca a due concetti tanto diffusi quanto vista del pubblico”, le linee di forza drammaturgiche generici: “sensibilità” ed “energia”. Non c’è niente di che si generano tra gli attori in base al semplice male nel dire che un attore debba avere sensibilità posizionamento del loro corpo nello spazio scenico ed energia, ma questo non aiuta a circoscrivere il suo ed alla direzione dei loro sguardi; infine lo studio sulla campo d’azione ed ad individuare gli strumenti specifici costruzione di un racconto scenico efficace e coerente del suo lavoro: anche il musicista, il danzatore o il attraverso la realizzazione di breve improvvisazioni pittore debbono possedere sensibilità ed energia.Tutto guidate, sviluppando la capacità “schizofrenica” di ciò genera in molti attori la sensazione frustrante di guardarsi da fuori per sorvegliare l’efficacia e la procedere alla cieca, senza avere una “bussola” su cui coerenza del proprio agire spettacolare. orientare tecnicamente il proprio lavoro. Il laboratorio non fornirà tecniche, trucchi o stili di Attraverso improvvisazioni, esercizi e giochi, i recitazioni prefissati, ma intende portare gli allievi partecipanti prenderanno coscienza del proprio a confrontarsi con le questioni fondamentali della personale e unico strumento e del modo in cui recitazione, in modo che ognuno sia in grado di questo giustifica, incarna e fa “accadere” l’evento del produrre le proprie personali risposte. teatro. L’attore è sia strumento che strumentista, è insieme il creatore e il materiale stesso della propria Il programma del workshop e le date di svolgimento creazione. Il laboratorio porrà l’attenzione sugli saranno pubblicate a breve sul nostro sito www. strumenti fondamentali dell’arte dell’attore: il proprio laboratorionove.it dove saranno indicati i corpo, la propria voce, lo spazio fisico in cui si agisce dettagli, il calendario e istruzioni per l’iscrizione. e la capacità “schizofrenica” di guardarsi da fuori Dedicato a coloro che abbiano già conseguito il per sorvegliare l’efficacia e la coerenza del proprio diploma della scuola di teatro Laboratorionove racconto scenico. Ogni vero attore è per forza di e ad attori e giovani attori. cose anche un autore. Gli interessati saranno selezionati sulla base di curriculum vitae. DOVE Sesto Fiorentino QUANDO LABORATORIO NOVE House Calendario in via di definizione 16
PROGETTO SPECIALE L’Associazione Archètipo ricerca persone l’inevitabile interessate a partecipare ad un laboratorio finalizzato allo studio e alla messa in scena dell’opera dantesca, per un importante progetto teatrale sulla Divina Commedia che si realizzerà nel 2021. Il laboratorio è aperto a giovani e adulti con esperienza teatrale. Si accede tramite colloquio. “La sfida che ci sta davanti è un’operazione mai eseguita prima. Ma davanti alla Divina Commedia o si osa o si perde. Quindi, solo spingendo il lavoro dell’attore ad esperienze fisiche e vocaliche - training psichico oltre che corporeo - potrà realizzarsi quella sacra rappresentazione contemporanea che ‘Il Capolavoro’ della letteratura mondiale pretende.” Riccardo Massai DANTE, QUANDO Calendario in via di definizione Per motivi di emergenza sanitaria abbiamo deciso di rimandare il progetto WAY. Sarà nostra premura farlo ripartire non appena le condizioni saranno favorevoli. a cura di Archètipo Regia Riccardo Massai Coordinamento didattico/organizzativo Scuola di teatro Laboratorionove 17
FOCUS IL TEATRO DIGITALE – FOCUS CF 10 SULLA PERFORMING MEDIA ART A cura di The Factory Prd Il laboratorio pone l’attenzione sulle prospettive Obiettivi: comunicative dell’uso degli strumenti multimediali fornire strumenti necessari per sviluppare in ambito teatrale nell’ottica di una sempre un approccio personale e creativo al linguaggio maggiore interazione e connessione tra questi video e digitale due linguaggi. L’intervento di video proiezioni, ampliare le possibilità espressive dell’attore al animazioni tridimensionali, tecniche di video di là dei fondamentali strumenti di corpo e voce mapping nello spazio scenico rappresentano oggi Il percorso sarà composto da: una nuova potenzialità comunicativa, un linguaggio una prima, breve parte teorica in cui verranno con suoi specifici codici che può essere utilizzato illustrate le tecniche e le potenzialità espressive per dare maggiore o diversa forza all’impianto del mezzo concettuale ed espressivo della drammaturgia e una parte pratica di sperimentazione che che interagendo con attori e pubblico possono partirà da un processo creativo collettivo fino amplificarne percezioni ed emozioni. ad arrivare alla produzione di una performance video in grado di coniugare linguaggio teatrale e Durante il laboratorio verranno prese in esame linguaggio visivo. ed elaborate tecniche e linguaggi inerenti il video- teatro ma anche relative al cinema, alle video- installazioni e alla videoarte in generale. QUANDO 6 incontri a marzo 2021 Venerdì 12 - ore 17.30 – 20.30 Sabato 13 - ore 10.00 – 13.00 DOVE Venerdì 19 – ore 17.30 – 20.30 Sesto Fiorentino Sabato 20 – ore 10.00 – 13.00 LABORATORIO NOVE House Sabato 27 – ore 14.00 – 20.00 e Teatro della Limonaia Domenica 28 – ore 10.00 -14.00 18
DRAMA Percorso teorico e pratico di avvicinamento alla CF 5 drammaturgia A cura di Alessandra Bedino Anche quest’anno la scuola laboratorionove DRAMA LETTURA sceglie di riproporre una sezione interamente dedicata alla drammaturgia, con proposte Per: Allievi delle scuole di teatro, spettatori differenti che mettano al centro dell’ attenzione attenti, lettori accaniti, appassionati di ogni età. il testo teatrale, dalla scrittura alla lettura al suo approdo in palcoscenico. L’intento è quello Incontri dedicati alla conoscenza, analisi e di fornire agli allievi della scuola la possibilità discussione di alcuni importanti testi teatrali del di un ampliamento/approfondimento delle Novecento e della drammaturgia contemporanea proprie conoscenze drammaturgiche, parallelo a partire dalla loro lettura. Durante il percorso e complementare alla preparazione attoriale ma potranno essere organizzati appuntamenti di anche di avvicinare al testo teatrale chi desidera lettura aperti al pubblico. approfondire in gruppo la propria esperienza di spettatore. DOVE QUANDO Sesto Fiorentino dal 13 gennaio al 19 maggio LABORATORIO NOVE House due mercoledì al mese e Teatro della Limonaia dalle ore 18.00 alle 20.00 19
DRAMA DRAMA SCRITTURA LIVELLO BASE LIVELLO AVANZATO Dedicato a chi desidera cimentarsi per la prima Dedicato a chi ha già conoscenze teoriche e volta con la scrittura teatrale e vuole avere gli pratiche di base nel campo della drammaturgia strumenti di base per farlo; a chi viene dal mondo e desidera tenersi in allenamento in una sorta di della narrativa o della poesia; a chi conosce il teatro palestra intensiva di scrittura. solo come spettatore o vuole affacciarsi a questa disciplina dalla parte di chi scrive. Ogni incontro avrà un focus specifico: lo spazio, Ogni lezione avrà una parte teorica che, anche il tempo, il personaggio, il dialogo, il monologo, attraverso la lettura e l’analisi di testi teatrali, mira l’architettura del testo. Partendo dalle suggestioni alla comprensione degli elementi costitutivi della proposte, ogni partecipante avrà modo di scrivere drammaturgia, e una parte pratica con esercizi a lungo e di confrontarsi col gruppo. guidati di scrittura e sperimentazioni di gruppo. Conclude il percorso, nel mese di giugno, la mise Per: Attori, scrittori e appassionati di ogni età che en espace del testo collettivo prodotto a cura vogliono mettersi alla prova con nuovi stimoli. degli allievi attori della Scuola di Teatro. Per: Attori, spettatori, scrittori e aspiranti, appassionati di ogni età. DOVE DOVE Sesto Fiorentino Sesto Fiorentino LABORATORIO NOVE House LABORATORIO NOVE House Teatro della Limonaia Teatro della Limonaia QUANDO QUANDO Dal 13 gennaio al 19 maggio Sabato 21 novembre dalle 15.00 alle 20.00 due mercoledì al mese Sabato 19 dicembre dalle 15.00 alle 20.00 dalle ore 21.00 alle 23.30 Sabato 16 gennaio dalle 15.00 alle 20.00 Sabato 20 febbraio dalle 15.00 alle 20.00 Sabato 20 marzo dalle 15.00 alle 20.00 Sabato 24 aprile dalle 15.00 alle 20.00 20
LABORATORIO DI PEDAGOGIA TEATRALE INSEGNARE IL TEATRO AI BAMBINI A cura di Luana Ranallo “Insegnare è aiutare il gioco a svilupparsi” J. Lecoq una “grammatica” originale del proprio corpo. I bambini comunicano con il corpo, in maniera L’obiettivo di questo corso è fornire ad naturale e spontanea, trasformando quasi tutto insegnanti ed educatori, gli strumenti concreti in movimento e azione. Spesso questa forma di per promuovere la pratica e la cultura teatrale comunicazione è confusa, ma sempre collegata alla nella scuola dell’infanzia e dell’obbligo, attraverso sfera emozionale. I bambini parlano attraverso il le discipline del teatro gestuale che, basate sul corpo, attraverso di esso sperimentano il piacere gioco e sul movimento, non mirano a creare un e il dispiacere, comunicano in maniera globale, modello ideale di corpo espressivo o a imporre esplorano il mondo, attraverso il movimento e stili di recitazione, ma accompagnano gli attori gli atti di “mimismo” cercano di comprenderlo ed nella ricerca della pienezza espressiva del gesto e elaborarlo. Educatori e insegnanti riconoscono del movimento “senza che il corpo sia ‘di troppo’ da anni il valore espressivo del corpo e la sua e ostacoli ciò che deve comunicare ” (Jacques funzione di “matrice” dalla quale dipendono le Lecoq). Questo corso si rivolge ad insegnanti, capacità di apprendimento e di relazione dei educatori e attori, interessati a promuovere bambini. Il teatro quindi, con le sue specifiche la cultura teatrale, attraverso la realizzazioni connotazioni corporee, ludiche e artistiche, di laboratori per i bambini della fascia d’età è uno degli strumenti più preziosi per offrire dell’infanzia e dell’obbligo. nuovi stimoli, sia agli insegnanti che ai bambini, per favorire i processi di comunicazione ed Cosa prevede il corso: un percorso artistico, espressione creativa, per alleviare le situazioni di che attraverso i diversi stili teatrali e l’analisi delle disagio e di esclusione, favorire l’apprendimento qualità del movimento, ricercherà la dinamica dei bambini e per sperimentare nuovi linguaggi essenziale del Gioco Teatrale; non subalterni alla parola. un percorso artistico, che attraverso i diversi stili teatrali e l’analisi delle qualità del In particolare “Le théatre du geste”, fondato movimento, ricercherà la dinamica essenziale del dall’artista e insegnante francese Jacques Lecoq, Gioco Teatrale e delle possibilità espressive del che costruisce la sua pedagogia teatrale sullo corpo, per acquisire maggiore consapevolezza studio di tutte le possibilità comunicative dei meccanismi, prevalentemente non mentali, del corpo e del movimento, offre una corsia che guidano l’atto creativo e restituire al corpo preferenziale per innescare nei bambini il la sua funzione immaginifica desiderio di gioco e creatività e per reinventare un percorso pedagogico, per esplorare 21
pratiche e teorie che hanno riscoperto il ruolo Elementi di psico/pedagogia: del corpo all’interno del processo formativo, rapporto tra gioco e performance: recuperando un approccio educativo che il gioco del teatro nella dimensione ludica considera l’essere umano nella sua globalità. dell’infanzia. Argomenti di lavoro il piacere del gioco: l’approccio “non mentale”, lo sguardo senza Formazione attorale: giudizio, rovesciamento del concetto di fallimento, il linguaggio del corpo: stimolare e contenere l’energia dei bambini; il training dell’attore, la presenza scenica, le tecniche espressive del Teatro Gestuale, le dinamiche di gruppo: de-banalizzazione del gesto e ricerca dello competitività, emozioni negative e distruttive, stato neutro, analisi delle diverse qualità del gestione delle problematiche con i bambini e movimento, transfert delle dinamiche della natura con gli insegnanti in personaggi e situazioni; la comunicazione con i bambini: analisi dei diversi stili teatrali: i mediatori corporei della comunicazione, il movimento amplificato e solenne dalla Tragedia, riconoscimento e gestione delle emozioni il corpo deforme dei Buffoni, i grandi affabulatori, proprie e altrui. i ciarlatani, i giullari del teatro medievale, i narratori-mimatori, le maschere teatrali, il clown Nozioni di base sui processi di apprendimento teatrale, rapporto tra teatro e immagine, teatro dei bambini: e fumetto, teatro e pittura. movimenti fisici, schemi corporei e rapporto con la realtà, obbiettivi formativi e bisogni specifici regia e autoregia: dei bambini. Il motore del gioco recitativo, tempi e ritmi dell’improvvisazione teatrale, ritmo e musicalità dei personaggi, rapporto tra creazione e interpretazione. DOVE QUANDO Sesto Fiorentino 14/15 novembre 13/14 marzo LABORATORIO NOVE House 12/13 dicembre 17/18 aprile 16/17 gennaio 15/16 maggio Periodo e durata 13/14 febbraio di svolgimento dell’attività Il corso si sviluppa da novembre a maggio con 72 ore dedicate alle tecniche del teatro gestuale. le seguenti modalità: 12 ore dedicate all’analisi degli elementi di 7 week-end di 12 ore ciascuno, dalle 10.00 psico/pedagogia alle 17.00, a cadenza mensile per un totale di 84 ore 22
LINGUAGGI DELLA SCENA Dialoghi sulla scena contemporanea A LEZIONE DI TEATRO A cura di Binario di Scambio_Compagnia Teatrale Universitaria diretta da Teresa Megale Binario di Scambio offre una serie di incontri di una propria drammaturgia fatta di gesti, corpo, dedicati ai principali interpreti della scena voce, ma anche di stasi e silenzi. contemporanea; appuntamenti che si configurano Durante le conversazioni saranno alcuni tra i più come un dialogo aper to per presentare, noti studiosi a gettare nuova luce sul fare teatro ricordare, analizzare i grandi attori di ieri e di oggi. e sulla pratica della scena, creando un’occasione Analizzare l’arte della recitazione è un modo per di approfondimento per giovani praticanti e per avvicinarsi alla pratica teatrale in forma nuova, il vasto pubblico. con la consapevolezza che l’attore è portatore DOVE Sesto Fiorentino QUANDO Teatro della Limonaia Calendario in via di definizione 23
PERCORSO PLAY THEATRE To play 1 - giocare, giocare a; gareggiare; Il percorso è rivolto a tutti coloro giocherellare; baloccarsi; divertirsi; scher- che sono principianti assoluti nel zare; etc.. 2 – giocare a essere; fare la parte campo delle arti sceniche e intendono di; recitare, etc… avvicinarsi al teatro non per imparare un mestiere ma per scoprire e approfondire le loro potenzialità creative, artistiche e relazionali. STEP 1 STEP 2 OPEN CLASS 24
PERCORSO PLAY THEATRE LABORATORIO LABORATORIO TEATRALE TEATRALE STEP 1 CF 15 STEP 2 CF 15 Si propone di sviluppare nell’allievo la La seconda tappa del percorso prevede, consapevolezza della propria presenza scenica oltre alla ripresa degli strumenti acquisiti, e del proprio potenziale creativo a partire dalla l’approfondimento del rapporto con il testo valorizzazione della propria individualità in un scritto. Si lavorerà sul linguaggio verbale per costante lavoro di interazione con il gruppo. acquisire gli strumenti necessari per destreggiarsi nei meandri del testo drammaturgico. Contenuti: La scrittura teatrale si basa su azioni. L’arte dell’attore non è l’arte di “sentire” ma l’arte di Esercizi di riscaldamento e concentrazione agire e far accadere in quel momento una storia. Sviluppo di un clima di fiducia reciproca, Scoprire il testo in maniera attiva e dinamica complicità e partecipazione consapevole liberando l’immaginazione senza preconcetti o del gruppo timori è il percorso necessario per esplorare Lavoro sul peso e sul ritmo la parola scritta attraverso il proprio corpo , la Lavoro nello spazio in relazione al partner propria sensibilità. e al gruppo Questo processo aiuta l’attore a prendere fiducia Sviluppo delle capacità di improvvisazione del proprio momento creativo e a evitare le trappole della comprensione intellettualistica. In sostegno all’attore pochi strumenti ma équipe fondamentali per affrontare la scena e il testo Vania Coveri, Alessandro Baldinotti scritto senza blocchi e paure. équipe DOVE Vania Coveri, Alessandro Baldinotti Sesto Fiorentino LABORATORIO NOVE House Teatro della Limonaia DOVE Sesto Fiorentino QUANDO LABORATORIO NOVE House dal 2 novembre a fine maggio un incontro settimanale QUANDO lunedì dalle 18.00 alle 20.30 dal 3 novembre a fine maggio oppure dalle 21.00 alle 23.30 un incontro settimanale Offerta promozionale su Groupon! martedì dalle ore 21:00 alle 23.30 25
LABORATORIO TEATRALE OPEN CLASS IONESCO and friends’– Ovvero il Teatro dell’Assurdo A cura di Fabio Mascagni e Vania Coveri Il gruppo di lavoro OPEN CLASS è un laboratorio Tardieu, Eugène Ionesco, Arthur Adamov, e aperto il cui obiettivo è la messa in scena di un Georges Schehade. Una seconda generazione testo selezionato. La OPEN CLASS accoglie di comprende Harold Pinter, Robert Pinget e anno in anno coloro che sono già in possesso Boris Vian. Lavoreremo sulla costruzione di degli strumenti di base del lavoro di scena e personaggi intrappolati in situazioni “assurde” desiderano cimentarsi nel gioco teatrale non e incomprensibili, prive di eventi realistici e azioni per mestiere ma per diletto. L’obiettivo è quello logiche, calati in situazioni in cui talvolta non di creare nel tempo una compagnia di persone esiste la trama; ma se non esiste una trama, che che amano il teatro e che per motivi diversi cosa fanno i personaggi? Affrontano tematiche hanno deciso di non intraprendere l’esperienza a importanti per l’uomo, come l’amore, l’amicizia, livello professionale ma considerala un’occasione la morte… analizzando la realtà, conversano su per condividere l’avventura appassionante sul temi importanti, passando da un atteggiamento palcoscenico. OPEN CLASS cambia ogni anno ilare a uno tragico. I dialoghi senza senso, docente e tipo di lavoro per stimolare il gruppo ripetitivi e concisi, strappano infatti il sorriso a un’esperienza di crescita mirata e a sempre nonostante la situazione tragica che stanno nuovi obiettivi. Quest’anno abbiamo pensato di vivendo i personaggi. L’umorismo svolge un dedicare il nostro lavoro allo studio di una serie ruolo centrale nel teatro dell’assurdo in quanto di autori differenti tra loro che hanno in comune consente di partecipare al dolore del mondo l’angoscia per l’assurdità della condizione umana adottando la strategia del distacco. Il teatro e scelgono di trasmettere la loro pessimistica dell’assurdo in effetti fa riflettere per la tragicità concezione del mondo stravolgendo le regole delle tematiche trattate ma fa anche ridere, in del teatro. Tra i principali esponenti del teatro quanto il riso è la sola ancora di salvezza per dell’assurdo ricordiamo Samuel Beckett, Jean i personaggi e, di conseguenza per gli spettatori. DOVE QUANDO Sesto Fiorentino dal 11 novembre a fine maggio LABORATORIO NOVE House un incontro settimanale Teatro della Limonaia mercoledì dalle 21:00 alle 23.30 26
DOCENTI ALESSANDRA BEDINO Attrice di teatro, regista, autrice di testi originali e di adattamenti letterari per la scena, formatrice, 2020-2021 speaker. Ha fatto parte per molti anni della compagnia fiorentina Occupazioni Farsesche portando in scena anche sue drammaturgie originali e molti adattamenti da opere letterarie. ARCHÈTIPO Ha lavorato con compagnie teatrali toscane tra Archètipo dal 1997 si occupa di produzione cui Pupi e Fresedde, Laboratorio Nove, Atto e distribuzione di spettacoli dal vivo a livello Due,Teatro Metastasio di Prato, EsTeatro,Teatro nazionale; dal 2003 ottiene la direzione artistica Archetipo, Giallo Mare Minimal Teatro, Libera del Teatro Comunale di Antella (Bagno a Ripoli, Fi), Accademia del Teatro. Negli ultimi anni porta dal 2013 la qualifica di Teatro di Residenza della in scena sempre più spesso monologhi di cui è Regione Toscana, creando un centro di proposta anche autrice: La Signora Pirandello, regia Paolo culturale interdisciplinare fra prosa, danza, video, Biribò e Marco Toloni, 2018; Tanto Gentile; musica e produzione teatrale oltre a laboratori Lettera alla madre, dal romanzo di Edith Bruck; e spettacoli per le scuole. Il direttore artistico è Windy racconta, sciampo, forbici e pazienza, Riccardo Massai dal 2008 al 2014 regista assistente tratto dal romanzo di Lars Gustafsson, regia di del M° Luca Ronconi presso il Piccolo Teatro di Maria Cassi; La fabbrica delle donne.Tra le ultime Milano. produzioni: Lavorare per l’infinito, drammaturgia originale sulla vita e il pensiero di Nikolaj ed SIMONA ARRIGHI Helena Roerich, regia Francesca Barbagli; Studio Si forma come attrice debuttando nel 1988 nello su La Follia, scene da Storia della follia nell’età spettacolo “Woyzeck” per la ragia di Barbara classica di M. Foucault, regia Riccardo Massai, Il Nativi, spettacolo che segna la nascita della marinaio, di Fernando Pessoa, regia Paolo Biribò compagnia Laboratorio Nove ora ATTODUE. e Marco Toloni; Fabula Alcesti, Prod. Atto Due; È diretta inoltre da molti registi stranieri, tra Sante d’Italia. Con l’Associazione INTERNO12, cui lo svedese Rickard Gunther, Andras Jeles, il di cui è presidente, realizza progetti culturali e tedesco Ingo Kerkoff. Ha lavorato con il regista formativi ad Arezzo. Testi originali rappresentati: greco Michail Marmarinos e con il croato Branko Anche se non sembra, corto teatrale pubblicato Brezovec. Dal 2008 si occupa anche di regia, sul web in Perlascena - non periodico per una tra cui “Medea Mayday” , “Il Migliore dei mondi drammaturgia dell’oggi; Fantasia della Pieve; Sante possibili” di Magdalena Barile diretto insieme a d’Italia, 2° premio Donne e Teatro di Roma; La Sandra Garuglieri. Russia dell’Uomo d’oro, storia di un padre e di Parallelamente si dedica all’attività didattica migliaia di figli, 1°premio come miglior spettacolo presso la scuola di teatro Laboratorio Nove al Festival internazionale Meeting in Russia di San È responsabile della Scuola di Teatro e Arti della Pietroburgo, 2008. Tra gli adattamenti di testi Scena Laboratorio Nove dove insegna a partire letterari: Jezabel di Irene Nemirovskij; Il Castello dal 2000. Cura la progettazione delle attività della di Kafka; Creatura di sabbia e Notte fatale di Tahar compagnia ATTODUE. Ben Jelloun; Il sorriso eterno di Par Lagerkvist; Il deserto dei Tartari di Buzzati; Il Vangelo secondo ALESSANDRO BALDINOTTI Gesù Cristo di Saramago. Drammaturgie: Fabula Si diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Alcesti, da Euripide e Yourcenair; Armir, partitura Piccolo Teatro di Milano (Paolo Grassi) nel 1983 per suoni e pupazzi; FIRENZE, libera tutti!, per il successivamente lavora con i maggiori registi 70° della Liberazione di Firenze. italiani fra cui M.Castri, C.Cecchi, F.Bruni, G.Sepe, Pier’Alli. A.Pugliese, P.Corsicato, B.Nativi,nelle BINARIO DI SCAMBIO ultime due stagioni ha interpretato Puck Compagnia Teatrale Universitaria nel SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA La Compagnia Teatrale Binario di scambio, ESTATE di Shakespeare allo Stabile di Catania. riconosciuta dall’agosto 2014 Compagnia Teatrale Negli ultimi anni ha lavorato con G. Lavia negli dell’Ateneo Fiorentino, è una specifica attività spettacoli I PILASTRI DELLA SOCIETÀ di Ibsen, formativa e scientifica di carattere sperimentale SEI PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE di degli studenti universitari. Fondata da Teresa Pirandello e VITA DI GALILEO di Brecht. 27
Megale nell’anno accademico 2006-2007, è un (seminari in Danimarca presso l’Odin Teatret laboratorio creativo permanente, aperto a tutti gli di Eugenio Barba) alla scuola della tradizione iscritti, che aggrega studenti di età e di esperienze italiana (si diploma in Regia presso l’Accademia diverse per metterne a frutto le inclinazioni Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico) artistiche e i talenti. Anni di sperimentazione e di per poi compiere un apprendistato artigianale pratica teatrale hanno creato un piccolo grande presso il Teatro della Tosse di Genova (a contatto patrimonio di idee, di conoscenze e di valori con il magistero di Emanuele Luzzati e il sapere teatrali nei giovani. A guidare il gruppo negli scenico di Tonino Conte). anni si sono avvicendati i registi Cristina Pezzoli, I suoi primi spettacoli (Andromaca, Grand Alessio Pizzech, Fabio Cocifoglia. La compagnia ha Guignol, La Parigina, Farsa) sono ospitati nei più suscitato molto interesse nel territorio toscano importanti teatri e festival italiani.Nel 2007 vince ed è stata candidata a partecipare a vari eventi, il Premio Lo Straniero (assegnato dall’omonima collaborando con diverse realtà, quali il Teatro rivista diretta da Goffredo Fofi) e il Premio della Pergola, il Festival Internazionale del Teatro Hystrio-Associazione Nazionale Critici Teatrali Romano di Volterra, Officina Giovani - Cantieri per l’insieme della sua attività teatrale.Sempre nel Culturali del Comune di Prato, Fondazione 2007, diventa Direttore Artistico del Teatro della Toscana Spettacolo, RAI -Radio3. Nel maggio Tosse di Genova, dando vita al progetto triennale del 2014, è stata insignita del Premio ‘Cultura Facciamo Insieme Teatro, che vince il Premio ETI di Gestione’ promosso da Federculture in una Nuove Creatività.Nel 2008 per lo spettacolo Il cerimonia pubblica presso il Museo Nazionale Mercante di Venezia, prodotto dalla Fondazione Romano Terme di Diocleziano a Roma. Teatro Due di Parma, vince il Premio UBU per la miglior regia.Nel 2009 gli viene assegnato il LUISA BOSI Premio Vittorio Mezzogiorno. Attrice e performer, laureata in filosofia, si Nel 2010 dirige Un sogno nella notte dell’estate occupa di teatro contemporaneo come di Shakespeare, prodotto dal Teatro Stabile artista e progettista. Si dedica in particolare dell’Umbria e dal Romaeuropa Festival. Nel 2011 alla drammaturgia francese e alle dinamiche dirige Attraverso il furore di Armando Pirozzi, che dell’attore - compositore sulla scena. Si formata debutta al Festival Inequilibrio di Castiglioncello. con artisti come Danio Manfredini, Massimiliano Nel 2012 dirige Soprattutto l’anguria di Armando Civica, Alfonso Santagata, Cristina Rizzo, Fanny & Pirozzi, in corealizzazione col Teatro di Roma e Alexander e Daria Deflorian. in collaborazione con il Romaeuropa Festival. Nel 2015 per lo spettacolo Alcesti di Euripide, LUCA CAMILLETTI prodotto da AttoDue e dalla Fondazione Presenza nel campo delle arti sceniche, con Pontedera Teatro, vince il Premio UBU per la estensione alla musica, alla fotografia e alle lingue, miglior regia.Nel 2017 per lo spettacolo Un sviluppa percorsi di ricerca che coinvolgono quaderno per l’inverno di Armando Pirozzi, una visione eterogenea e uno sguardo analitico prodotto dal Teatro Metastasio di Prato, vince nei progetti di creazione. È autore dei propri il Premio UBU per la miglior regia, mentre spettacoli (Idioteca, Autoservice, Il potere Armando Pirozzi vince il Premio UBU per la del sangue dell’eroe, per esempio Giacomo miglior novità drammaturgica. Matteotti, Oratoria dinamica per Girolamo Come studioso ha collaborato con la cattedra Savonarola), curatore di progetti (Dentro!, FAF di Metodologia della Critica dello Spettacolo Florence Art Factory), attore in opere di Rodrigo dell’Università La Sapienza di Roma, e, nel García, Zapruder Filmmakersgroup, Jérôme Bel biennio 2007-2009, ha tenuto la cattedra di e docente di percorsi formativi sulla scena. Dal Regia presso l’Accademia di Belle Arti di Genova. 1995 al 2007 è stato membro fondatore del Dal 2013 tiene il corso di alta specializzazione in gruppo Kinkaleri del quale firma collettivamente recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte le opere prodotte in quegli anni. Drammatica Silvio D’amico di Roma, di cui, dal 2015, è membro del Consiglio d’Indirizzo. MASSIMILIANO CIVICA Reatino, classe 1974, dopo una Laurea in Storia VANIA COVERI del Teatro alla Facoltà di Lettera dell’Università Diplomata alla Scuola di Teatro e Centro di La Sapienza, Civica svolge un percorso formativo Ricerca Teatrale”Laboratorio Nove” nel 1991, composito che passa dal teatro di ricerca allora diretta da Barbara Nativi,debutta l’anno 28
successivo come Attrice di Prosa.Nel 1995 avvia prima regia con lo spettacolo Aschenputtel- La il suo percorso di studio con il Prof. Michel J. ragazza della cenere. Insegna presso il Laboratorio Marteau, Psicosomatologo, che la porta nel Nove House. Conduce un laboratorio teatrale 2007 ad ottenereil titolo di Animatrice in per attori-detenuti alla C.C. La Dogaia di Prato. Psicomotricità Relazionale. In questi anni affianca all’attività di attrice quella di Animatrice di Teatro LA FACTORY di Figura (con la Compagnia Teatro di Piazza L’associazione culturale The Factory nasce a o d’ Occasione), aiuto regia (per registi quali Firenze nel giugno 2013, con lo scopo di creare Barbara Nativi, Silvano Panichi, Nicola Zavagli, una piattaforma di scambi e contaminazioni Patrice Bigel) ed insegnante di Propedeuticae culturali. Il collettivo, composto da professionisti Tecniche Teatrali (Laboratorio 9,Teatro di Piazza di vari settori (musica, cinema, teatro, fotografia, o d’Occasione, Teatro degli Auras oggi Blanca moda, giornalismo) si occupa di sperimentazione Teatro, Giallo Mare minimal Teatro, Fondazione e produzione in campo audiovisivo e Sipario Toscana).Approfondisce in oltre lo studio cinematografico. In questi 5 anni di attività della Tecnica del Clown con Mario Cavallero e l’associazione ha realizzato più di 100 videoclip Maria Cassi.La forte influenza dello studio della musicali, numerosi progetti fotografici, 2 film, Psicomotricità la porta a focalizzarsi sugli aspetti documentari, spot e format televisivi, collaborando comunicativi non verbali dell’espressione teatrale con artisti e musicisti quali Hindi Zahra, Levante, e sulle dinamiche relazionali,incentrando il suo Max Gazzé. Nel 2016 il collettivo inizia una lavoro soprattutto sull’emersione dellacreatività sperimentazione nel campo della video arte del singolo grazie alle dinamiche del gruppo. attraverso un progetto dal nome Visual Factory, Daallora a oggi ha tenuto Corsi e Laboratori che mira a promuovere un nuovo linguaggio Teatrali sia rivoltiad adulti – allievi attori e amatori e una nuova cultura del video attraverso la - che per ragazzi,prediligendo gli adolescenti dagli produzione di video-installazioni sperimentali 11 ai 17 anni. Dal 2000 e 2001 ha contribuito e la loro diffusione tramite “incursioni” in luoghi alla costituzione, e tuttora ne cura la conduzione inusuali. Il progetto Visual Factory ha portato il artistica, delle due Associazioni Culturali”Effetti collettivo a collaborare con importanti istituzioni Collaterali” di Prato e “I Percorsi Sensibili” e organizzazioni del mondo dell’arte e del teatro di Poggio a Caiano, entrambe con finalità di e alla produzione di 5 opere, presentate presso diffusione della CulturaTeatrale.Nel 2010 fonda gallerie, teatri e luoghi urbani del territorio il gruppo musicale B.A.C.O. Ensemble, con il quale porta avanti uno studio sul limite fra SANDRA GARUGLIERI parola parlata e canto, ispirato alla corrente Si forma come attrice all’interno del Laboratorio dell’ Alternative Rock “Spoken Word”. Tutti i Nove, Centro di Ricerca Teatrale Fiorentino testi e le musiche sono originali e nascono dalle fondato nel 1982. Dal 1988 è attrice della improvvisazioni del gruppo. compagnia Laboratorio Nove e sviluppa sotto la direzione della regista Barbara ILARIA CRISTINI Nativi un percorso di creazione teatrale sia Diplomata presso la Scuola di Teatro Laboratorio attraverso approfondimenti sulla drammaturgia Nove. Frequenta la Scuola Europea per l’Arte contemporanea sia attraverso lavori di creazione. dell’Attore dove studia con Peter Clough. In collaborazione con il Festival Internazionale Partecipa a seminari con Remondi e Caporossi, Intercity lavora con molti registi internazionali G. Pamela Villoresi, Marcello Bartoli, Franco Di Cernjachovskji, M.A. Pereira, P.Bigel, D.Droogoole Francescantonio, Gabriella Bartolomei, Davide M. Marmarinos, B.Brezovec. Cura la regia del Iodice, Danio Manfredini, Francesca Della Monica, progetto Congelata di S. Calamai e de Le Paolo Magelli. Studia danza classica accademica regole del saper vivere nella società moderna e danza contemporanea con Richard Haisma, di J.L.Lagarce. Con alcuni componenti della Martha Graham Company, Giorgio Rossi, Mallika compagnia dirige ed è in scena nel spettacolo Sarabhai, Cristina Rizzo, Sara Nesti. Ha lavorato, Fabula Alcesti . È attrice In Medea/Mayday e tra gli altri, con Ugo Chiti, Remondi e Caporossi, “Giusto la fine del mondo” con la regia di Pamela Villoresi, Diego Debrea, Giancarlo Simona Arrighi. Nel 2012 e 2013 con la regia di Cobelli, Graham Vick, Robert Carsen Stefano Michael Marmarinos è in scena nello spettacolo Massini, Teatro di Piazza o d’Occasione, Teatro Insenso al Festival di Atene. È responsabile della Metropopolare, Laboratorio Nove. Firma la sua Scuola di Formazione per Attori e Artisti della 29
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