EUROPEI, ITALIANI, LIGURI - Sintesi degli interventi dell'incontro del 3/12/2019 Un confronto interregionale - Assemblea legislativa. Regione ...

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EUROPEI, ITALIANI, LIGURI

            Un confronto interregionale
 per una nuova educazione alla cittadinanza europea
       Sintesi degli interventi dell’incontro del 3/12/2019
                presso il Centro in Europa - Genova
EUROPEI, ITALIANI, LIGURI - Sintesi degli interventi dell'incontro del 3/12/2019 Un confronto interregionale - Assemblea legislativa. Regione ...
SOMMARIO
INTRODUZIONE...................................................................................................................................................... 1
Insegnare la cittadinanza europea a scuola, oggi, Carlotta Gualco, direttrice del Centro
in Europa ................................................................................................................................................................................ 1
INTERVENTI .............................................................................................................................................................. 3
Gloria Rossi, referente Erasmus+ Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria ................................... 3
Francesca Vavassori, Regione Liguria, Dipartimento Agricoltura, Turismo, Formazione e
Lavoro, Settore Istruzione e diritto allo Studio ................................................................................................ 5
Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea ................ 6
Gianluca Saba, Responsabile Centro d’Informazione Europe Direct Genova ..................................... 9
Fabiola Mascardi, Consulente aziendale, funzionaria della Commissione europea in
aspettativa................................................................................................................................................................... 11
Chiara Saracco, Dirigente scolastica Liceo Gobetti, Genova .................................................................. 13
Mario Fattore, Docente del Liceo Colombo, Genova ................................................................................. 15
Tiziana Cignatta, Vicepreside Liceo Da Vigo – Nicoloso da Recco, Rapallo ..................................... 17
Francesca Oggioni, Centro d’Informazione Europe Direct Lombardia ............................................ 20
Stefania Fenati, Centro d’Informazione Europe Direct Emilia Romagna ......................................... 22
ALLEGATI .................................................................................................................................................................. 27
Le tematiche europee e l’attuazione della L. 92/2019, Giunio Luzzatto, già componente
del gruppo “Bologna Experts” - MIUR ................................................................................................................ 27
BIBLIOGRAFIA ....................................................................................................................................................... 28
CREDITI ...................................................................................................................................................................... 28
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INTRODUZIONE

Insegnare la cittadinanza europea a scuola, oggi
Una straordinaria opportunità per il sistema educativo della Liguria

Questa e-newsletter è la sintesi degli interventi all’incontro “Europei, Italiani, Liguri.
Un confronto interregionale per una nuova educazione alla cittadinanza
europea” organizzato dal Centro in Europa, a Genova, lo scorso 3 dicembre.                         1
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio e il sostegno di Regione Liguria ed è stata realizzata in
collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Liguria e il Centro Europe Direct
Genova. Abbiamo voluto, proprio nello spirito della legge 92/2019, che ha introdotto (o
reintrodotto) l’insegnamento scolastico dell’educazione civica, e nel senso auspicato dal
prof. Giunio Luzzatto (pag. 27) aprire la discussione al di fuori del solo ambito
ministeriale/scolastico. Noi, esponenti della società civile, abbiamo invitato a confrontarsi
con docenti e dirigenti scolastici alcuni soggetti “esterni”. Così la Commissione europea,
nella persona del capo della sua Rappresentanza a Milano, Massimo Gaudina; chi, come
Fabiola Mascardi, ha ricoperto ruoli di primo piano nella medesima istituzione europea per
poi scegliere di operare in ambito nazionale e locale, acquisendo così più punti di vista
concorrenti: come dice il titolo dell’evento, europei, nazionali, regionali (e locali).
Il confronto si è arricchito ulteriormente con la testimonianza di due Centri italiani della
Rete d’Informazione Europe Direct, quello di Regione Lombardia, con Francesca Oggioni, e
quello di Regione Emilia Romagna, con Stefania Fenati.
Ci hanno indotti ad organizzare questo evento sull’educazione alla cittadinanza europea,
oltre all’approvazione della legge già citata, il nuovo richiamo che la Commissione europea
ha rivolto in merito agli Stati membri, il 9 maggio dello scorso anno1, dopo le precedenti,
importanti tappe, ricordate dalla prof.ssa Gloria Rossi, referente Erasmus per l’Ufficio
Scolastico Regionale per la Liguria e dalla vicepreside del Liceo Da Vigo–Nicoloso da Recco
Tiziana Cignatta, autrice di una articolata bibliografia che abbiamo voluto riprendere in
conclusione dei testi degli interventi.
In quella occasione, Gaudina ci ha informati che la Commissione europea, insieme al
Parlamento europeo, dovrebbe riprendere il filo della collaborazione con il Governo italiano
per promuovere l’insegnamento della cittadinanza europea nella scuola. Va sottolineato
però che siamo in una fase straordinaria della vita delle istituzioni europee. Dopo elezioni
per il Parlamento europeo che hanno visto, per la prima volta dopo decenni, un ritorno
degli elettori alle urne, la Commissione europea che si è insediata lo scorso dicembre, oltre
a presentare la novità di una presidente donna, per la prima volta nella sua storia, si
caratterizza per un impegno forte nel promuovere un’Europa più verde, più competitiva,
più autorevole sullo scenario internazionale e al contempo più democratica. Riuscirà a
raggiungere questi obiettivi? La risposta dipende, oltre che dal Parlamento europeo, dai
Governi nazionali, regionali e locali, e anche da noi. Siamo disposti a sostenere il
passaggio delle nostre economie e delle nostre società a un modello ad impatto climatico
zero, digitalizzato, impegnandoci al massimo per evitare le conseguenze negative che tali
transizioni, se non governate, potrebbero avere su alcune categorie di lavoratori e
territori?
1
    https://ec.europa.eu/commission/sites/beta-political/files/comm_sibiu_06-05_it.pdf
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I giovani degli scioperi per il clima, la maggior parte della comunità scientifica, i Governi di
alcuni Paesi europei e alcuni settori economici hanno già detto di sì.
Credo allora che l’insegnamento della cittadinanza europea nella scuola possa trovare da
questo slancio una formidabile opportunità. Certo, la legge 92 non è particolarmente
innovativa e le difficoltà, anche pratiche, che la scuola incontra sono molte e gravi, come
hanno evidenziato la preside del Liceo Gobetti Chiara Saracco e il professore del Liceo
Colombo Mario Fattore; che però, al contempo, hanno offerto spunti su come farvi fronte,
almeno in parte.
Dall’ascolto delle esperienze non liguri, e soprattutto di quella della Regione Emilia
Romagna, personalmente ho tratto l’insegnamento che quando una priorità – in questo
caso l’educazione alla cittadinanza europea – è condivisa da tanti, a cominciare dalle             2
istituzioni regionali e locali, non è difficile creare un sistema virtuoso nel quale queste
ultime condividono l’impegno con le scuole, la società civile, gli attori economici. In Liguria
il mosaico dispone di diverse tessere di pregio: scuole che realizzano iniziative
sorprendentemente innovative sul tema europeo (come lo spettacolo teatrale italo-
francese del Liceo Da Vigo o la petizione al Parlamento europeo dell’IIS Gastaldi Abba
dopo il crollo del ponte Morandi, solo per fare due esempi); una settore Istruzione di
Regione Liguria che sostiene con convinzione la mobilità europea degli studenti e un
Ufficio Scolastico Regionale impegnato, ormai da anni, a favorire la partecipazione delle
scuole a programmi europei come Erasmus+ ed eTwinning.
L’entusiasmo e le proposte ambiziose che la Commissione europea sta mettendo sul
piatto, come il Green Deal Europeo e la Conferenza sul futuro dell’Europa, che si vuole
condivisa con i cittadini, possono essere il propellente per un nuovo slancio che, partendo
dal sistema educativo ligure, si trasmetta al resto dei nostri territori. Anche se l’impresa
tentata dalla signora von der Leyen non dovesse concludersi con un trionfo, potrà
comunque rappresentare un’esperienza memorabile per studenti e docenti, assieme
testimoni ed attori di un momento in cui si ha l’opportunità di contribuire a scegliere il
nostro domani.
                                        Carlotta Gualco, direttrice del Centro in Europa
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INTERVENTI

Gloria Rossi, referente Erasmus+ Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria

Sono molto contenta di poter partecipare        - L’articolo 9 parla di un albo delle buone
a questa iniziativa, di grande attualità e      pratiche di educazione civica che verrà
organizzata con il giusto tempismo.             raccolto dal Ministero a livello nazionale. -
Quest’anno la legge n. 92 dell’agosto           - L’articolo 10 è teso alla valorizzazione
2019 ha introdotto, nel primo e nel             delle migliori esperienze, prevedendo           3
secondo ciclo d’istruzione, l’insegnamento      quindi dei bandi che verranno emanati
trasversale      dell’educazione      civica,   proprio per individuare i progetti
prevedendo anche l’avvio d’attività di          d’eccellenza.
sensibilizzazione     già    nella    scuola    A settembre il Consiglio Superiore della
dell’infanzia.                                  Pubblica Istruzione aveva espresso parere
L’insegnamento       di   cittadinanza      e   negativo      sull’introduzione      già   da
Costituzione era già previsto a partire dal     quest’anno         scolastico       di    una
2008. Cosa cambia quindi questa legge?          sperimentazione dell’educazione civica
Innanzitutto, stabilisce un impegno orario      nelle scuole. Questo perché il tema e la
di almeno 33 ore annuali d’educazione           sua strutturazione sono molto complessi
civica e ne definisce anche le tematiche.       ed è preferibile, per non lasciare nulla al
Sottolineo due punti in particolare: il         caso, procedere prima con le attività di
richiamo alle istituzioni dell’Unione           formazione dei docenti.
europea e degli organismi internazionali,       La legge richiama più volte l’Europa e non
e il richiamo all’Agenda 2030 per lo            soltanto relativamente allo studio delle
sviluppo sostenibile dell’ONU. È chiaro         istituzioni e degli organismi europei. A
come      questi    due     punti    portino    livello europeo il tema dell’educazione
l’insegnamento dell’educazione civica           civica dei vari Stati membri è fortemente
verso una dimensione europea e                  sentito. Un rapporto della rete Eurydice
internazionale.                                 2017 analizza l’educazione civica in
Vorrei richiamare alcuni articoli importanti    Europa facendo appunto riferimento ad
della suddetta legge:                           un insegnamento su più livelli: nazionale,
                                                europeo e internazionale.
- L’articolo 6 prevede una formazione
                                                Un altro documento fondamentale è la
specifica per gli insegnanti finalizzata alla
                                                famosa raccomandazione del 22 maggio
dimensione trasversale dell’educazione
                                                2018 relativa alle competenze chiave per
civica.
                                                l’apprendimento          permanente       che
- L’articolo 7 sottolinea quanto sia
                                                ridefinisce tali competenze in modo più
importante il rapporto tra scuola e
                                                complesso e articolato rispetto alla
famiglia per la sensibilizzazione degli
                                                precedente raccomandazione del 2006. In
studenti in tema di cittadinanza.
                                                questo documento la sesta competenza,
- L’articolo 8 è dedicato al rapporto
                                                relativa alla cittadinanza, è così descritta:
scuola-territorio, e quindi a come il
                                                “questa competenza presuppone la
territorio sia coinvolto in questo processo
                                                comprensione         dei     valori    comuni
d’apprendimento che chiama in causa
non      soltanto    le    associazioni    di   dell’Europa, espressi nell’articolo 2 del
                                                Trattato sull’Unione europea e nella Carta
volontariato ma anche i Comuni.
                                                dei diritti fondamentali dell’Unione
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europea. Comprende la conoscenza delle          permanente          si     parla    anche    di
vicende        contemporanee          nonché    partecipazione costruttiva alle attività
l’interpretazione critica dei principali        dell’Unione e al processo decisionale a
eventi della storia nazionale, europea e        tutti i livelli, da quello locale e nazionale a
mondiale”. Ciò va sottolineato perché           quello europeo e internazionale. In
l’apprendimento della cittadinanza passa        questo allegato si può vedere in maniera
anche per lo studio della storia. È un          molto evidente come si intreccino il livello
momento particolare per l’Europa e per il       nazionale e il livello internazionale per
nostro Paese in cui alcune vicende              quanto riguarda lo sviluppo della
storiche rischiano di avere delle               cittadinanza europea.
interpretazioni non corrette. Quindi            Sono molto incuriosita dall’incontro di           4
attraverso la storia noi possiamo               questo pomeriggio, proprio perché vorrei
apportare      un    contributo      concreto   conoscere e condividere le diverse
all’apprendimento       della    cittadinanza   esperienze        che      verranno    esposte,
europea. L’apprendimento della storia è         soprattutto        nell’ottica   della   futura
talmente importante per l’Europa che la         costituzione di un albo delle buone
scorsa settimana si sono incontrati a           pratiche. L’auspicio è proprio di partire da
Parigi i Ministri dell’Istruzione dei diversi   qui per costruire un percorso assieme che
Paesi e hanno trovato un’intesa sulla           ci porti ad essere presenti nell’albo e
costituzione dell’Osservatorio Europeo          magari anche a vincere qualche concorso
sull’Apprendimento della Storia.                che verrà indetto dal Ministero.
Nell’allegato alla raccomandazione sulle
competenze chiave per l’apprendimento
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Francesca Vavassori, Regione Liguria, Dipartimento Agricoltura, Turismo,
Formazione e Lavoro, Settore Istruzione e diritto allo Studio

                                                 partecipazione diretta a diversi progetti
                                                 europei, come abbiamo avuto modo di
                                                 vedere       in   occasione        del salone
                                                 Orientamenti il 13 novembre scorso in
                                                 occasione della giornata sul tema PON e
                                                 Erasmus+.
                                                 Tra questi, Regione Liguria con il progetto
                                                 Erasmus+ LANDSCAPE offre ai giovani la           5
                                                 possibilità di mettersi in gioco attraverso
                                                 un’esperienza di tirocinio all’estero, per
                                                 provare sulla propria pelle cosa significa
                                                 fare parte di questa nuova realtà, dalla
                                                 possibilità di usufruire di una borsa di
                                                 studio alla capacità di vivere e lavorare in
                                                 un paese di lingua e cultura diversa ma
                                                 che condivide col nostro lo stesso senso
                                                 di cittadinanza – europea appunto.
                                                 Questo però non significa perdere le
                                                 proprie origini, perché sono le radici
                                                 culturali, italiane in primis, ma anche e
Mi fa molto piacere trovarmi qui per             soprattutto liguri, che danno ai giovani
porgervi i saluti istituzionali dell’Assessore   quell’identità e quel bagaglio di valori che
Cavo, che purtroppo non è potuta                 li rendono speciali. Per questo motivo, la
intervenire oggi e che ci teneva a               valorizzazione del territorio, dal turismo
mandarvi i suoi saluti e il suo augurio di       all’agricoltura alla logistica, è stata
buon lavoro.                                     incentivata            all’interno       della
La cittadinanza europea è un tema di             programmazione scolastica attraverso
grande attualità per tutti i nostri giovani      nuovi profili di studio.
che vedono i loro orizzonti lavorativi           L’augurio mio e di Regione Liguria è
allargarsi e valicare i confini della propria    quindi quello di vedere coronati i nostri
appartenenza            geografica;         di   sforzi per dare ai ragazzi e al loro futuro
fondamentale importanza, in quest’ottica,        una visione sempre più consapevolmente
è senza ombra di dubbio lo studio                europea, senza dimenticare le proprie
dell’educazione civica coniugata con le          origini, italiane e liguri.
tematiche delle istituzioni europee.
Per poter trarre il massimo giovamento
dalle nuove possibilità che si profilano
all’orizzonte e per essere cittadini attivi e
consapevoli della dimensione sempre più
europea della nostra vita quotidiana, è
indispensabile avere la mente aperta e
pronta a cogliere nuove sfide.
Regione Liguria da sempre sostiene i
valori della cittadinanza europea, non
ultimo attraverso il patrocinio e la
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Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione
europea

                                               il suo team insieme agli Europe Direct che
                                               sono associati a questa iniziativa, insieme
                                               alla Regione Liguria che sostiene questo
                                               seminario e al Ministero.
                                               Noi, come dicevo, vogliamo moltiplicare i
                                               nostri sforzi nel campo dell’educazione        6
                                               civica europea, che resta evidentemente
                                               una competenza nazionale, ma che può
                                               contare su tutto il nostro sostegno e su
                                               tutta la nostra collaborazione. Ne
                                               approfitto per segnalare che da qualche
                                               settimana la Rappresentanza della
                                               Commissione a Roma insieme al
                                               Parlamento europeo e insieme al Governo
                                               stanno iniziando a preparare un nuovo
                                               partenariato relativo proprio a questo:
                                               all’introduzione ed al rafforzamento
                                               dell’educazione civica europea nelle
                                               scuole. Noi, parallelamente a questa
Buongiorno a tutti da parte della              iniziativa che si sta preparando a livello
Commissione        europea.      Sono     il   nazionale, stiamo continuando a lavorare
rappresentante        della   Commissione      con i livelli regionali e locali per quanto
europea a Milano, quindi per il Nord           riguarda il Nord Italia e questo seminario
Italia.                                        arriva al momento giusto perché, come
Vi mandiamo il nostro saluto e la nostra       dicevo, siamo in un momento nuovo, in
piena adesione a questa iniziativa che         cui si stanno disegnando le nuove
sosteniamo, perché per noi parlare             priorità. Ne ricordo due che Ursula von
d’Europa oggi significa innanzitutto           der Leyen ha sottolineato nelle sue prime
partire dalle scuole.                          uscite pubbliche e nel suo primo discorso
Siamo in un momento molto importante:          al Parlamento europeo: innanzitutto il
come sapete, siamo all’inizio di una nuova     Green Deal Europeo, quindi la grande
epoca per quanto riguarda l’Unione             sfida per lo sviluppo sostenibile, per la
europea perché da due giorni abbiamo           lotta ai cambiamenti climatici, per la
una nuova Commissione europea che si è         riforma e l’introduzione di un’economia
insediata, con la guida di Ursula von der      circolare e di una economia sociale di
Leyen.                                         mercato che garantisca qualità della vita,
Abbiamo delle nuove sfide davanti a noi,       livelli di vita, occupazione, ma anche
abbiamo un futuro che si sta delineando e      ambiente sostenibile, uso oculato delle
quindi abbiamo bisogno di prepararlo           risorse e soprattutto sostenibilità sociale,
insieme a tutti gli operatori delle scuole,    che è un’altra grande sfida per il nostro
perché questo è il cantiere su cui si gioca    continente. E poi c’è una seconda grande
l’avvenire di tutti noi e delle prossime       sfida, una grande rivoluzione che ci
generazioni. Quindi ringrazio intanto il       attende, quella della rivoluzione digitale e
Centro in Europa, Carlotta Gualco e tutto      dell’intelligenza artificiale che è già
EUROPEI, ITALIANI, LIGURI - Sintesi degli interventi dell'incontro del 3/12/2019 Un confronto interregionale - Assemblea legislativa. Regione ...
cominciata e che sta già attraversando il          scorso, è il paese che fa segnare il più
nostro modo di lavorare, di studiare e di          alto numero di persone che sostengono
vivere, sulla quale l’Europa vuole                 quanto sia importante per i giovani
investire, anche qui, molte delle sue              andare all’estero. A livello europeo, il
energie per i prossimi anni. Sono due              45%       degli    europei     dicevano     “è
sfide enormi, che evidentemente da soli i          importante effettuare un periodo di studio
piccoli paesi europei non possono                  o di vita, o di soggiorno all’estero”,
affrontare e soltanto lavorando insieme            mentre in Italia sono più del 70%, quindi
con più unione e più cooperazione si               c’è una grande domanda e una grande
potranno fronteggiare adeguatamente,               consapevolezza         dell’importanza      di
sia     mobilitando       mezzi       finanziari   viaggiare e di sfruttare quest’opportunità       7
importanti, sia mettendo insieme le                di mobilità.
nostre migliori risorse intellettuali, i nostri    Ma ci sono tante altre sfide: intanto
talenti, i nostri giovani ricercatori e            quella dell’apprendimento permanente, il
ricercatrici che, lavorando insieme,               lifelong learning, quindi la necessità di
potranno sicuramente dare un valore                cominciare a pensare che l’epoca degli
aggiunto rispetto a un lavoro separato di          studi non finisce quando si ottiene un
tutti questi elementi. Quindi centralità           diploma o una laurea ma continua per
delle scuole, centralità della formazione in       tutta la vita. Questo ce lo diciamo già da
tutto questo processo, perché non                  vent’anni ma non è ancora diventato una
bastano le politiche dall’alto, non bastano        realtà, almeno in Italia e in altri Paesi.
le istituzioni con le loro politiche per           E poi c’è la rivoluzione digitale, le
vincere queste due grandi sfide – e le             competenze digitali che sono sempre più
altre che le accompagnano – ma ci vuole            importanti. Già oggi 300 mila posti di
una piena adesione dei cittadini in un             lavoro sono disponibili in Europa e non
percorso bottom up, in un percorso che             sono coperti perché mancano i profili
veda i cittadini protagonisti e consapevoli        giusti dal punto di vista informatico o
di queste sfide.                                   digitale. Si dice anche che dei giovani che
È già da due anni che la Commissione ha            iniziano quest’anno la scuola (la prima
raccomandato ai suoi Paesi membri una              elementare) due su tre svolgeranno un
serie di azioni nel campo dell’istruzione e        lavoro che oggi non esiste ancora, e
della formazione, sotto forma di                   quindi si tratta veramente di ripensare le
esortazioni – perché come dicevo questo            competenze e le conoscenze che questi
settore resta di competenza nazionale –            ragazzi dovranno imparare sempre di più.
ma le raccomandazioni delle istituzioni            Si spinge molto sull’istruzione inclusiva, e
europee vanno nel senso innanzitutto di            quindi sull’accesso aperto e gratuito a
un rafforzamento di tutto quello che               tutte le fasce sociali e a tutti i background
riguarda la mobilità e le opportunità di           per chi risiede in Europa, e anche al
mobilità per i nostri giovani. Si propone di       rafforzamento del ruolo dei docenti, che è
raddoppiare il programma Erasmus, si è             un tema sicuramente sensibile al pubblico
creato un nuovo pacchetto di biglietti             di quest’oggi ed è un tema sul quale,
Interrail gratuiti per i neo-diciottenni, si è     ancora una volta, sono i Paesi a decidere
creato il Corpo europeo di solidarietà, che        ma su cui l’Europa insiste per dare la
permette a tanti giovani di andare in un           giusta     importanza        e     la   giusta
altro paese europeo ad aiutare degli               valorizzazione a questo mestiere.
individui o delle collettività in difficoltà.      L’Europa continuerà a offrire molte
Quindi, le opportunità di viaggio si sono          opportunità anche per il rinnovo delle
moltiplicate.      Peraltro     l’Italia,     in   scuole, la loro digitalizzazione, per
un’indagine     Eurobarometro         dell’anno    renderle più ecologicamente sostenibili,
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per fornire opportunità di
formazione agli insegnanti o di
visite alle istituzioni europee e
quindi        potete       contare
evidentemente                 sulla
Rappresentanza in Italia, sia
negli uffici di Roma che in quelli
di Milano, per tutto questo.
Vi auguro un ottimo seminario,
spero di esserci fisicamente la
prossima volta, oggi purtroppo                                            8
non mi è possibile perché sono
in questo momento in un aereo
che sta andando a Bruxelles per
una     delle     nostre   riunioni
periodiche, ma vi auguro e mi
auguro di incontrarvi presto e
soprattutto di lavorare con il
giusto spirito nei prossimi mesi
e nei prossimi anni per costruire
questa Europa che si sta
facendo.

     PRINCIPALI PROPOSTE DELLA COMMISSIONE VON DER LEYEN
                             (link)

     Un Green Deal Europeo
     Adoperarsi per essere il primo continente a impatto zero sul clima

     La conferenza sul futuro dell'Europa

     Un’Europa sociale forte

     Un’Unione più ambiziosa. Il mio programma per l’Europa
Gianluca Saba, responsabile Centro d’Informazione Europe Direct Genova e
Ufficio Relazioni Internazionali del Comune di Genova
(testo non rivisto dall’Autore)

                                               è la persona addetta alle relazioni con il
                                               pubblico.
                                               La     funzione     storica,    cioè   quella
                                               informativa, del Centro Europe Direct si è
                                               evoluta notevolmente negli ultimi cinque
                                                                                                9
                                               o sei anni di programmazione delle
                                               attività. Il Centro sta diventando sempre
                                               più      un       centro     d’impulso       e
                                               d’organizzazione di eventi. Quindi,
                                               direttamente o insieme ad altre realtà del
                                               territorio, come il Centro in Europa o
                                               l’Università, cerchiamo di essere parte
                                               attiva nel promuovere una cultura
                                               dell’Europa vera e vicina quanto più
                                               possibile ai cittadini.
                                               Venendo        alla     promozione       della
                                               cittadinanza europea abbiamo sempre
                                               avuto      nelle    scuole     un     partner
                                               fondamentale. Ricordo l’esperienza di
                                               quest’anno per le elezioni europee, la
                                               campagna “Stavoltavoto” e il ciclo
                                               d’incontri che avevamo organizzato. Allo
                                               stesso modo ricordo le precedenti elezioni
                                               europee quando con i Federalisti europei
                                               di     Genova      organizzammo       un’altra
                                               interessante iniziativa: “Tre buone ragioni
                                               per andare a votare”. Anche quella fu
Che cosa è il Centro Europe Direct? È un       un’iniziativa realizzata con l’indispensabile
punto di riferimento dell’Europa sul           partenariato delle scuole e con la
territorio per l’informazione al cittadino.    collaborazione dei ragazzi.
Questa è la funzione tradizionale che ha       Ora siamo alle porte di un nuovo ciclo di
assolto in tutti questi anni e anche prima     programmazione anche per quanto
quando ancora si chiamava con altri            riguarda le attività del Centro Europe
nomi: Infopoint Europa e poi Antenna           Direct.     Il   nostro    impegno      come
Europe Direct.                                 amministrazione comunale sarà sempre
Da alcuni anni il Centro fornisce              più quello di legarci alle tematiche della
informazioni su tutto quello che è             cittadinanza europea e dell’educazione.
l’universo dei programmi europei, sulle        Sono rimasto particolarmente colpito dai
opportunità di lavoro e di studio all’estero   richiami alla legge n. 92/2019 e credo che
e su tutto quello che un cittadino può         vi sia davvero un terreno di straordinario
desiderare di sapere. Operiamo presso          interesse per quella che può essere
l’Informagiovani a Palazzo Ducale dove         l’educazione civica europea. Questo
c’è la mia collega Roberta Gazzaniga che       perché nell’articolo 1 sono richiamati i
temi più salienti nel dibattito europeo: i        importante e storico, come e più del
beni comuni, il climate change, il                nostro.
patrimonio culturale. È particolarmente           Infine, vorrei ringraziarvi tutti e ricordare i
importante rimarcare quest’ultimo punto           nostri ultimi progetti. Abbiamo appena
perché, da un lato, è fondamentale che            concluso un progetto europeo realizzato
l’Unione europea promuova e sostenga le           insieme al Centro in Europa, legato alla
tipicità e le caratteristiche dei territori ma,   lotta all’euroscetticismo e finanziato dal
dall’altro, è altrettanto fondamentale            programma Europe for citizens, che
ricordare che siamo parte di un                   intendiamo replicare. In passato avevamo
patrimonio comune, di una koinè                   anche lanciato dei corsi online, che presto
straordinaria che è quella che ancora oggi        riproporremo. Vorremmo continuare su              10
permette al nostro faticoso processo di           questa linea di lavoro e ci auguriamo di
costruzione di andare avanti, seppur tra          contare sempre di più sul vostro aiuto e
mille difficoltà.                                 sulla vostra collaborazione.
Ringrazio in modo particolare la collega
Fenati del Centro Europe Direct della
Regione Emilia-Romania, un Centro

                                 Centro
                                 d’informazione
                                 cofinanziato
                                 dalla UE
Fabiola Mascardi, consulente aziendale, funzionaria della Commissione
europea in aspettativa

Non possiamo costruire l’Europa se non            La Commissione ha avuto per tantissimi
partiamo dai giovani e dalla cultura. È           anni l’attitudine di scegliere di “fare il
sempre stato così. Oggi lo è ancora di            lavoro sporco”, lasciando liberi gli Stati
più.                                              membri di incolpare l’Unione europea per
Oggi che l’Europa è messa in discussione,         eventuale scelte impopolari, pur di               11
è ancora più importante che le                    portare a casa risultati concreti.
rappresentanze delle istituzioni europee si       Purtroppo questa politica ha portato ad
concentrino sulla comunicazione.                  una disaffezione nei confronti dell’Europa.
Mi fa molto piacere aver appreso che la           Ritengo quindi molto importante che oggi
Commissione europea ha finalmente                 si sia deciso di recuperare su questo
deciso di comunicare maggiormente e in            punto. Perché se non si parte
maniera più convincente sulle proprie             dall’educazione       seria      dell’opinione
attività. Fino a poco tempo fa l’idea era         pubblica, e soprattutto dai giovani e dalla
quella di lavorare sottotono, lasciando           cultura, non si arriva a fare l’Europa che
agli Stati membri la decisione su che cosa        vogliamo, quella che ci fa realmente
far sapere ai cittadini.                          crescere.
In fondo questo era anche un modo,                Vorrei ora provare a invertire la
usato per molto tempo, per aiutare i              prospettiva. Oggi qui stiamo parlando di
governi nazionali. Ricorderò sempre               promuovere l’Europa a livello locale ed i
quando ero al Gabinetto de Palacio,               territori locali in Europa, ma vorrei fosse
quello      della     Vicepresidente      della   chiaro che se non conosciamo l’Europa
Commissione Prodi, e volevamo scrivere            non possiamo pensare di promuovere in
un Libro verde sull’energia. In quel              modo efficace i nostri territori in quella
periodo      si    cominciava     a    parlare    sede. Se noi prendiamo sottogamba
seriamente di CO2 e buco dell’ozono. La           l’Europa,     anche     l’Europa     prenderà
Vicepresidente aveva posto il problema            sottogamba          quello      che         noi
che l’industria europea avrebbe avuto             rappresentiamo. Questo è un elemento
comunque bisogno d’energia. Come fare             importantissimo da far capire ai nostri
quindi a produrre energia senza                   ragazzi.
danneggiare l’ozono? L’unico modo era il          L’Europa dà delle grandissime opportunità
nucleare. Tuttavia, come potevano fare i          a ciascuno di noi e ai nostri territori, ma
singoli Stati a parlare di nucleare con le        non si può essere in grado di sfruttarle se
opinioni     pubbliche      contrarie?    Non     non si conosce a sufficienza l’Europa.
potevano. Al contrario la Commissione             Perciò invito quanti di voi lavorano nelle
poteva farlo, mettendo l’ipotesi sul tavolo       scuole superiori a organizzare visite
in modo neutrale e stimolando le                  guidate alle istituzioni europee, che sono
discussioni sul tema dal punto di vista           estremamente aperte alle scuole, per far
tecnico. Questo perché la Commissione,            capire il loro funzionamento e per far
non dipendendo dalle elezioni, può anche          appassionare i ragazzi all’Europa.
permettersi di inimicarsi una parte               L’Europa funziona e funzionerà bene
dell’opinione        pubblica      difendendo     soltanto se sarà e continuerà ad essere
posizioni       tecnicamente      solide,     a   un insieme di singolarità, ciascuna con un
differenza dei governi nazionali.                 interesse diverso. Ciò accadrà se ognuno
sarà in grado di portare in Europa le          nazionali. Quando io lavoravo al
proprie conoscenze e la propria cultura;       Gabinetto de Palacio, chissà perché, i
cultura che deve derivare dal proprio          corridoi di quegli uffici erano tappezzati
territorio ma anche dall’apertura verso gli    con i poster della Superba … sempre
altri. Per questo motivo vi esorto a           ammirati da tutti coloro che ci visitavano
stimolare nei ragazzi la conoscenza delle      da tutta Europa.
lingue. Le lingue sono un elemento
fondamentale affinché si possa conoscere
l’Europa in maniera più approfondita,
magari anche informale ed amichevole,
che è proprio quello di cui abbiamo                                                         12
bisogno. Questo è un elemento che può
sembrare poco legato a ciò di cui si è
discusso finora, cioè l’educazione civica
europea, ma in realtà a me pare molto
pertinente poiché è proprio attraverso la
conoscenza dell’altro che si arriva a quel
rispetto dell’altro che costituisce la base
dell’educazione civica.
Per concludere, vorrei raccontare un
piccolo aneddoto per dimostrarvi come si
può sempre partire dall’Europa per
arrivare ai nostri territori, nel mio caso a
Genova, e promuovere le nostre bellezze
Chiara Saracco, dirigente scolastica Liceo Gobetti, Genova
(testo non rivisto dall’Autrice)

Nella prima parte del mio intervento            burocrazia, come i gemellaggi e il
parlerò dei problemi di sistema che si          progetto di scuola ambasciatrice del
trova ad affrontare un dirigente                Parlamento europeo, proprio perché
scolastico, mentre nella seconda vorrei         possa lavorare con alcuni docenti senza
fornire alcuni input riguardanti la didattica   dovermi basare sulla segreteria.
che derivano dalla mia precedente               Arriviamo al secondo punto strutturale. È
esperienza di docente in materie                chiaro che di fronte alla normativa che ci
giuridiche.                                     è stata illustrata da Gloria Rossi e che è,     13
Partiamo dal sistema. Il primo problema         permettetemi       di    dirlo,   abbastanza
che ci troviamo ad affrontare noi dirigenti     generica e ripetuta da anni, è necessario
è la carenza di personale, prima di tutto       che il collegio docenti elabori un
nelle segreterie. Per esempio, noi non          curriculum. Dobbiamo fare un curriculum
abbiamo Dsga (Direttore Servizi Generali        d’istituto che permetta ad ogni classe di
e Amministrativi) di ruolo e abbiamo un         affrontare un certo numero d’argomenti,
numero       insufficiente    di   assistenti   progressivamente       a     seconda    delle
amministrativi. Nelle scuole italiane ci        competenze dei ragazzi. Senza un
sono molti assistenti che provengono            curriculum d’istituto seriamente redatto -e
dalla carriera di collaboratori scolastici e    chi conosce il nostro mondo sa che non
che non hanno una preparazione                  sono molte le scuole con un vero e
adeguata, per esempio sull’uso dei              proprio curriculum d’istituto- rimarrà tutto
computer.                                       nell’aria, vago o affidato alla benevolenza
Ciò può sembrare una cosa di poco conto         di alcuni insegnanti.
ma se le scuole non hanno le strutture          Terzo punto di sistema. Il Salone
per funzionare non possono poi riuscire a       Orientamenti       non     è    ben    usato.
fare del resto. I progetti europei              Certamente il Salone ci offre l’opportunità
richiedono un discreto lavoro di tipo           di conoscere tutta una serie di buone
amministrativo e senza una segreteria           pratiche però, per vari motivi, non viene
sufficientemente preparata su cui fare          utilizzato dalle scuole liguri.
affidamento non si può pensare di               Ultimo punto di sistema. L’Unione
dedicarsi alla progettazione europea.           europea è stata vista negli ultimi anni
Passando al secondo tipo di personale, il       dalle scuole italiane come poco più di una
personale docente, è evidente che se mi         fonte di denaro, usata sopratutto per
trovo con un 30% di docenti precari che         portare i ragazzi all’estero tramite progetti
non insegneranno più nella mia scuola           di scambio. In questi progetti raramente
l’anno successivo non potrò fare                si parla di Unione europea. Non si fa
progettazione europea.                          educazione civica europea. Si portano i
Anzi, a dirla tutta, non potrò neanche          ragazzi fuori, e loro sono felicissimi di
nominare, se non con molta fatica, i tutor      andare, ma non imparano assolutamente
dell’ex alternanza scuola lavoro. Questo        niente sull’Unione europea. Per esempio,
perché la parte fissa di docenti è oberata      l’anno scorso, quando ho fatto sapere a
di lavoro.                                      dei miei studenti che erano andati tre
Tutti i nostri discorsi crollano di fronte a    settimane in Spagna gratis grazie a un
queste mancanze di tipo strutturale.            PON (Programma Operativo Nazionale)
Quest’anno ho scelto per la mia scuola          che quel progetto era finanziato
tutte cose a zero costo e a zero                dall’Unione europea, sono caduti dalle
nuvole. I PON richiedono che si affiggano         lamentano di venir spinti a lasciare l’Italia
delle targhe ma queste targhe rimangono           per andare in cerca di opportunità
attaccate al muro. Bisognerebbe prendere          all’estero, mentre loro vorrebbero vivere
i singoli ragazzi e spiegare loro il motivo       qui. Quindi è assolutamente necessario
di quella targa, altrimenti non lo sapranno       mostrare come questo territorio potrebbe
mai.                                              beneficiare e già beneficia dell’Unione
Quindi questo fiume di denaro che è               europea.       Questo      aspetto       deve
arrivato è servito, dal punto di vista            intrinsecamente            far           parte
dell’educazione civica europea, a poco o          dell’insegnamento. Ciò impone ai docenti
niente. Durante un incontro che avevamo           un grande lavoro di informazione e
fatto qualche anno fa in Regione Liguria          formazione,      perché     gli     insegnanti   14
mi aveva molto colpito una scuola di              preparati a trattare di livello istituzionale
Imperia che aveva vinto un Erasmus                e di cultura locale sono molto pochi.
scientifico. Questa scuola aveva inserito         L’istruzione che noi diamo in Italia è
nel progetto un piccolo numero di ore             focalizzata     sul    livello      nazionale,
obbligatoriamente         dedicate         alla   tralasciando invece quello locale. I miei
conoscenza dell’UE. Ciò proprio perché i          studenti non conoscono più la storia di
docenti avevano pensato che fosse                 Genova. Prima queste informazioni
necessario parlare dell’organismo che             passavano attraverso i nonni. Ciò non è
aveva finanziato il progetto.                     più possibile perché ormai sono
Passiamo ora al punto di vista del                pochissimi i ragazzi nati in una famiglia di
docente.      La     dimensione      giuridico    genovesi DOC, e quello che questi ragazzi
istituzionale ed economica deve essere            possono imparare sulla storia locale glielo
insegnata preferibilmente alla fine del           possiamo insegnare solo noi a scuola.
percorso di studi. Questo perché il nostro        Un’ultima cosa. Sostanzialmente tutti
è un mondo complesso e perché a 18                vogliono parlare con le scuole. Noi siamo
anni i ragazzi iniziano a votare e quindi         sommersi dalle iniziative. Qualunque
sono più attenti a queste tematiche. In           obbiettivo degno di nota si riversa sulla
particolare deve essere chiarito il perché        scuola. Il problema è che noi non
sia necessario un ordine di governo che           possiamo continuare ad aggiungere
non sia né locale, come il Comune e la            argomenti.
Regione, né nazionale, come l’Italia, ma          Quando si parla di fare un curriculum
che sia di livello geografico superiore.          d’istituto     non     si      tratta     solo
Questo va spiegato, non semplicemente             dell’insegnamento dell’educazione civica
illustrato come si fa nei libri di diritto che    europea, ma si tratta di programmare un
si limitano a descrivere semplicemente le         curriculum sulla conoscenza. Bisogna che
caratteristiche degli organi istituzionali.       s’impari ad accorpare i vari argomenti,
Le domande a cui dobbiamo cercare di              non continuare ad aggiungere. Perché noi
dare risposta sono: come si governa una           dobbiamo parlare del Comune, della
società? perché mi serve quel livello di          Regione, dello Stato e dell’Unione
governo?       Questi    problemi       vanno     europea; dobbiamo parlare di come
affrontati, altrimenti la disaffezione verso      funziona un Paese democraticamente
l’Europa crescerà per il semplice fatto che       gestito. Se non facciamo questo lavoro di
le persone non capiscono il motivo della          sintesi le teste dei nostri ragazzi saranno
sua esistenza. Da ciò ne discende che è           semplicemente riempite di nozioni. Invece
assolutamente essenziale affrontare la            noi dobbiamo fare il contrario. Quindi o si
dimensione locale mostrando in che modo           accorpa il curriculum oppure la scuola a
le politiche dell’Unione europea arrivano a       un certo punto vi dirà: No!
casa nostra. Molti dei miei ex studenti
Mario Fattore, docente del Liceo Colombo, Genova

Il Liceo Classico e Linguistico Statale           Sono        necessarie,       però,     alcune
Colombo di Genova promuove già da                 considerazioni sulla recente normativa
tempo percorsi di educazione civica in            che          introduce         l’insegnamento
orario curriculare ed extracurriculare.           dell’educazione civica nelle scuole.
In particolare, durante l’anno scolastico         La sensazione è quella che sia (spero!)
2018/19 un gruppo di studenti ha aderito          soltanto un primo passo verso una
all’European       Parliament      Ambassador     strutturazione migliore.
                                                                                                    15
School       Programme        promosso      dal   Dico ciò in quanto, scorrendo il testo della
Parlamento europeo.                               legge, la mia attenzione è caduta su
Grazie a questo progetto gli studenti:            alcune parole-chiave:
- hanno avuto la possibilità di collaborare       1) All’art. 2 c.1 si legge, ad esempio, che
e interagire con associazioni (ILSREC,            l’insegnamento dell’EC deve essere
Centro in Europa) e istituzioni (centro           finalizzato allo “sviluppo della conoscenza
Europe Direct, Parlamento europeo -               e comprensione delle strutture e dei
ufficio in Italia) del territorio;                profili sociali, economici, giuridici, civici e
- hanno studiato la storia, le istituzioni e      ambientali della società”. Pertanto il
le funzioni dell’UE; inoltre, alcuni              docente dovrà trasmettere un sapere
avrebbero votato per la prima volta               strutturato.
proprio alle elezioni per il rinnovo del PE e     Solo chi possiede un sapere strutturato
ciò ha permesso loro di esercitare il diritto     può trasmetterlo; quindi anche il concetto
di voto in maniera più consapevole.               di trasversalità (ribadito più volte) non è
Gli impegni futuri di una scuola                  per forza da intendere come una risorsa.
ambasciatrice del PE devono essere: una           Un docente specialista della materia e
formazione continua per gli studenti (con         appassionato può più facilmente trasferire
attenzione particolare ai temi più attuali)       agli studenti conoscenze ed entusiasmo.
e la collaborazione con associazioni e            Insomma, il concetto di trasversalità
istituzioni.                                      potrebbe in parte snaturare quello che è
Il percorso dei nostri ragazzi si è concluso      l’obiettivo     principale     dell’educazione
il 25 ottobre scorso con la partecipazione        civica: formare i cittadini del presente e
ad Euroscola. Presso la sede del PE a             del futuro.
Strasburgo, i ragazzi hanno vissuto una           Tale insegnamento, insomma, non deve
giornata da eurodeputati con altri 500            essere affidato a tutti indistintamente: i
giovanissimi provenienti da 25 Paesi              docenti       sono     sicuramente       anche
dell’UE: insieme hanno discusso su temi           educatori e molte materie si collegano
importanti        (ambiente,        migrazione,   all’educazione       civica       (permettendo
occupazione        giovanile,      giovani    e   collaborazioni indispensabili), ma essa va
dipendenze, futuro dell’Europa, sicurezza         insegnata da chi possiede le competenze
e diritti umani), votando successivamente         specifiche.
le risoluzioni adottate da ogni gruppo di         2) L’art.2 c.8 recita: “dall'attuazione del
lavoro.                                           presente articolo non devono derivare
Queste esperienze hanno inserito la               incrementi o modifiche dell'organico del
scuola in un circuito virtuoso, ricco di          personale         scolastico,       né      ore
opportunità sia per gli alunni che per i          d'insegnamento         eccedenti       rispetto
docenti.                                          all'orario obbligatorio previsto dagli
                                                  ordinamenti vigenti”.
La formazione (in generale) implica                        Se si vogliono realmente formare cittadini
 naturalmente impiego di risorse umane                      consapevoli bisognerà fare qualcosa in
 ed economiche. È fondamentale investire                    più.
 energie se si vuole curare la formazione
 di qualcuno, specie dei più giovani.
 In attesa delle linee direttive che
 sicuramente il MIUR provvederà ad
 emanare, alcune scuole hanno già avviato
 una sperimentazione dell’EC. Ma, ad
 esempio, nel caso del Liceo Colombo
 esiste una sola cattedra (18 ore) di diritto                                                            16
 e economia che non copre il monte ore
 previsto dalla normativa (un’ora a
 settimana): ciò vuol dire che alcuni
 faranno lezione col “docente di materia”...
 ma gli altri?
 Ultimo: in uno Stato laico è previsto
 l’insegnamento della religione cattolica,
 ma        si     discute     faticosamente
 sull’introduzione dell’insegnamento di
 Educazione Civica.
 Una spinta importante può venire proprio
 da chi è sul campo. Penso che le scuole
 debbano condividere e costruire insieme
 le buone pratiche, collaborando il più
 possibile in modo da far trasparire che
 l’insegnamento (serio) dell’EC è ormai
 una vera e propria necessità.
 Bisogna, inoltre, prestare maggiore
 attenzione alle richieste degli studenti: i
 ragazzi sono curiosi, vogliono capire ciò
 che accade intorno a loro; per questo non
 bastano risposte superficiali, perché solo
 ciò che viene studiato e compreso può
 suscitare interesse.

Liceo Colombo Scuola Ambasciatrice del Parlamento europeo
Tiziana Cignatta, vicepreside Liceo Da Vigo – Nicoloso da Recco, Rapallo

                                                democratica, numerosi descrittori come
                                                l’attitudine all’apertura verso la diversità
                                                culturale. Così come esistono dei
                                                descrittori per la certificazione delle
                                                competenze linguistiche, in questo
                                                quadro di riferimento sono stati inseriti
                                                                                                   17
                                                dei descrittori in grado, per esempio, di
                                                valutare gli atteggiamenti. Ciò consente di
                                                classificare le competenze civiche e
                                                culturali partendo da un livello basico,
                                                consistente nel mero interesse nei
                                                confronti del diverso, arrivando fino a un
                                                livello avanzato, caratterizzato dalla
                                                volontà d’imparare una cultura differente.
                                                La seconda fonte è l’Agenda 2030 che,
                                                tra i suoi obbiettivi, ne annovera alcuni
                                                attinenti, a mio avviso, alla cittadinanza
Il mio intervento vuole essere un
                                                europea: assicurare salute e benessere
esempio, tra i diversi che abbiamo sentito
                                                per tutti, fornire un’educazione di qualità,
oggi, della progettualità, sempre molto
                                                raggiungere l’uguaglianza di genere,
attiva, delle scuole.
                                                promuovere          società     pacifiche      e
I punti di partenza sono due: riflettere su
                                                incentivare una crescita economica
quello che esiste per valorizzarlo e
                                                duratura, inclusiva e sostenibile.
ragionare su come s’inquadrano le buone
                                                Infine ci sono le otto competenze chiave
pratiche e l’esperienza in una prospettiva
                                                per l’apprendimento permanente, su cui
europea e internazionale.
                                                non       mi      soffermo      perché      già
Al di là della legge n. 92 e del contributo
                                                abbondantemente trattate da Gloria
della Commissione europea “L’Europa a
                                                Rossi.
maggio 2019”, mi sono concentrata su tre
                                                Come si applica questo quadro europeo e
documenti: “Le competenze per una
                                                internazionale in ambito linguistico e
cultura della democrazia: vivere insieme
                                                civico in una scuola?
in condizioni di parità in società
                                                Vi faccio l’esempio del nostro liceo. Che
democratiche culturalmente diverse” del
                                                cosa proponiamo relativamente alla
Consiglio d’Europa, l’Agenda 2030 per lo
                                                competenza multilinguistica, a quella in
Sviluppo sostenibile dell’ONU e la
                                                materia      di      cittadinanza     e     alla
raccomandazione          del      Consiglio
                                                consapevolezza                dell’espressione
dell’Unione europea del 22 maggio 2018
                                                culturale? Innanzitutto l’apprendimento di
sulle competenze chiave.
                                                più lingue e culture. I nostri ragazzi
Il    primo     documento     declina     20
                                                studiano le lingue straniere anche
competenze,       suddivise    in     valori,
                                                nell’ottica del conseguimento delle
atteggiamenti, attitudini e categorie di
                                                certificazioni, con l’ulteriore possibilità di
conoscenza e comprensione critica e
                                                ottenere       l’attestazione      d’eccellenza
comprende, all’interno di un apposito
                                                plurilingue e interculturale costituita dal
repertorio di competenze per una cultura
                                                Certilingua®.
In secondo luogo, proponiamo con altre          finali. Il messaggio dello spettacolo era
sedici scuole liguri il doppio diploma italo-   che siamo tutti chiamati, nel nostro
francese EsaBac per ottenere il quale i         piccolo, a decidere e non possiamo tirarci
ragazzi di terza, quarta e quinta devono        indietro dalle nostre responsabilità.
affrontare lo studio della storia in            Passando ad altre competenze, vorrei
francese per due ore settimanali e              parlare ora di quella digitale. In questo
superare un’apposita prova all’esame di         ambito abbiamo a disposizione diversi
Stato. Questo è un bell’esempio di come         strumenti come la creazione di risorse
si possa integrare il curriculum italiano       digitali per l’apprendimento plurilingue, la
alla storia e alla lingua e cultura             piattaforma eTwinning e il riconoscimento
francofona.                                     di eTwinning school, rilasciato alle scuole       18
In terzo luogo, ci sono gli scambi              che si specializzano nelle competenze
interculturali, gli stage linguistici, il       internazionali      tramite      l’uso   della
“Transalp”, ossia la possibilità d’accogliere   piattaforma eTwinning.
i ragazzi francesi nelle nostre scuole e di     L’anno scorso abbiamo inoltre partecipato
mandare i nostri ragazzi nelle scuole           a un Erasmus+ sulla citoyenneté
francesi. In questo contesto è stato molto      numérique, la cittadinanza digitale, in
interessante il progetto di teatro              lingua francese, tra Genova e Montpellier.
plurilingue, inquadrato in un PON, sul          Il titolo del progetto era “What about our
tema della migrazione, che abbiamo              real virtual world?” con il sottotitolo
presentato in occasione del Salone              “Risques et opportunités du numérique et
Orientamenti. Nel corso di questo               du virtuel”. Nel corso dell’attività i ragazzi
progetto i ragazzi hanno dapprima scritto       si sono incontrati con le comunità
in italiano un testo sul tema dei migranti,     politiche locali, sia di Genova che di
poi l’hanno tradotto in lingua francese         Montpellier, lavorando quindi anche con
durante un soggiorno di tre settimane ad        le amministrazioni pubbliche per capire
Antibes. Per fare in modo che lo studio         quali potevano essere i rischi della
delle istituzioni europee entrasse nel PON      digitalizzazione e del mondo virtuale
abbiamo organizzato anche un apposito           all’interno della scuola e della società.
modulo di formazione sulle istituzioni          Per quanto riguarda la competenza
europee. Quindi, prima siamo partiti da         imprenditoriale         nell’ambito      delle
un modulo teorico che poi siamo andati          esperienze PCTO, ossia i percorsi per le
ad integrare con la performance teatrale        competenze          trasversali      e     per
in cui gli studenti hanno simulato una          l’orientamento, in Italia e all’estero,
seduta del Parlamento europeo dove si           prevediamo attività d’insegnamento di
discuteva di un’invasione aliena a Rapallo.     francese e spagnolo alla scuola primaria,
I ragazzi assieme al pubblico del teatro        dove i nostri ragazzi avvicinano i più
avevano il compito di decidere se si            piccoli, in modo ludico, a queste lingue.
dovesse accogliere gli extraterrestri           Fra le tante esperienze che abbiamo
oppure no. Ne è uscito uno spettacolo di        avuto è stata particolarmente significativa
circa un’ora, in lingua italiana, con           la nostra collaborazione con l’Institut
interventi plurilingue e una piccola parte      Français Italie e il Consolato di Francia a
in dialetto genovese. Nella versione            Genova, unitamente a una classe del
messa in scena ad Antibes, invece, gli          Liceo Deledda, con i quali abbiamo
alieni approdavano in Francia e il pubblico     condiviso un’esperienza interculturale sul
doveva sempre esprimersi a proposito            centenario         dell’armistizio      dell’11
dell’accoglienza degli alieni. A seconda        novembre 2018 a Staglieno, dove c’è un
della decisione presa dalla maggioranza         monumento ad otto soldati francesi
dei presenti, si accedeva a due diversi         caduti.
A questo punto vorrei sottolineare alcuni
concetti chiave per la promozione
dell’educazione civica europea: strategie,
imparare      ad    imparare,     negoziare,
l’importanza delle attività linguistiche e il
ruolo della mediazione, il project task
based approach, la sostenibilità, la
responsabilità, l’inclusione, la conoscenza
e il dialogo. Le soft skills, partendo da
quelle emotive passando a quelle
cognitive per arrivare a quelle sociali e       19
relazionali, sono molto importanti sia per
il lavoro che per la scuola.
Facendo educazione alla cittadinanza in
questo modo si lavora a tutti questi livelli.
Nella progettazione e-Twinning sulla
piattaforma digitale si sviluppano tutte
queste soft skills a costo zero. Ciò
rappresenta un modo per coinvolgere
tutta la comunità, da quella locale a
quella internazionale, ed è quindi
un’attività assolutamente da promuovere.
Prima di chiudere vorrei citare una frase
in francese di Paul Claudel: “Dis papa,
c’est quoi le monde? Le monde est une
ronde de peaux et de parfums, d’écorces
et de sourires, de jours et de sommeil”;
“Dimmi papà, che cos’è il mondo? Il
mondo è un girotondo di pelli e di
profumi, di scorze e di sorrisi, di giorni e
di sonno”.
Francesca Oggioni, Centro d’Informazione Europe Direct Lombardia

                                                nel solo anno scolastico 2018/2019, oltre
                                                8.000 studenti (di cui l’80% circa delle
                                                scuole secondarie di secondo grado) sul
                                                territorio lombardo.
                                                Durante gli anni scolastici 2017/2018 e
                                                2018/2019, al progetto “L’UE in classe” si
                                                                                                20
                                                sono affiancati altri due percorsi
                                                strutturati volti ad introdurre analisi
                                                critiche e riflessioni sul futuro dell’Europa
                                                tra i ragazzi.
                                                Il primo, dedicato agli studenti delle
                                                quarte superiori, è stato organizzato in
                                                otto incontri. Basato sul metodo Harkness
                                                e sul processo partecipativo del Critical
                                                Thinking ha visto il coinvolgimento dei
                                                ragazzi di quattro classi di tre scuole in
                                                provincia di Milano e Varese.
Già dalla metà degli anni 2000, il Centro       I ragazzi sono stati accompagnati,
Europe Direct Lombardia ha iniziato a           attraverso una riflessione critica, alla
gettare le basi per un’educazione alla          scoperta di alcune delle maggiori politiche
cittadinanza europea nelle scuole di ogni       europee e dell’importanza delle elezioni
ordine e grado attraverso l’attivazione del     europee. Tali percorsi si sono conclusi, in
laboratorio gratuito “L’UE in classe”.          entrambi gli anni, con un dialogo
Nel tempo sono state via via costruite          conclusivo tra giovani ed istituzioni.
relazioni     stabili    con      il   mondo    Il secondo percorso, attivato anche
dell’istruzione scolastica e il Centro          durante l’attuale a.s. 2019/2020, è stato
Europe Direct Lombardia si è specializzato      dedicato      alla     scoperta   dell’Unione
nell’offerta di percorsi didattici di           europea attraverso l’arte e il teatro.
educazione alla cittadinanza europea con        Questo secondo laboratorio ha visto
l’obiettivo di dare una prima risposta alla     l’entusiasmante partecipazione di alcuni
necessità             di         introduzione   ragazzi tra gli 11 e i 13 anni di quattro
dell’insegnamento di cittadinanza e             scuole lombarde secondarie di primo
costituzione nei programmi scolastici -         grado. Quest’anno, in linea con le priorità
così come previsto dal MIUR, Ministero          della nuova Commissione europea, il
per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca.    tema del laboratorio sarà il cambiamento
Rispetto a tale priorità sono stati siglati     climatico.
durante il 2018 tre progetti di                 Sull’argomento, che verrà veicolato
collaborazione con l’Ufficio Scolastico         attraverso la fotografia e il teatro,
Regionale - Ambiti Territoriali di Milano,      lavoreranno i ragazzi della 3B dell’Istituto
Varese e Monza, che hanno contribuito a         Comprensivo T. Grossi di Rho ed i ragazzi
raggiungere -con interventi ad hoc sui          della     2B     dell’Istituto  Comprensivo
temi Europa, politiche, istituzioni, diritti,   Manzoni di Samarate (Varese). Il
opportunità di studio, lavoro, volontariato     percorso si concluderà in maggio con uno
all’estero, migrazione, disinformazione-        spettacolo teatrale ed una mostra
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