LABORATORIO DI EMERGENZA IN AREA PEDIATRICA - MAGGIO 2014 - Quarta Parte - SONIA BASIGLI-CHIARA NARDINI-RITA BLACO

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LABORATORIO DI EMERGENZA IN AREA PEDIATRICA - MAGGIO 2014 - Quarta Parte - SONIA BASIGLI-CHIARA NARDINI-RITA BLACO
LABORATORIO DI EMERGENZA
           IN AREA PEDIATRICA
                Quarta Parte

              MAGGIO 2014
SONIA BASIGLI-CHIARA NARDINI-RITA BLACO
LABORATORIO DI EMERGENZA IN AREA PEDIATRICA - MAGGIO 2014 - Quarta Parte - SONIA BASIGLI-CHIARA NARDINI-RITA BLACO
IL BAMBINO CON ALTERAZIONI DELLA
          TEMPERATURA CORPOREA

IL PROCESSO DI TERMOREGOLAZIONE
nell’individuo è fondamentale e serve per mantenere
l’omeostasi corporea
Il mantenimento della t.corporea dipende dalla
capacita’dell’organismo di produrre e disperdere
regolarmente calore in eccesso attarverso la pelle
(sudorazione)e le mucose e attraverso la circolazione
periferica superficiale (vasocostrizione per conservare
calore e vasodilatazione per disperdere calore)
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LA FEBBRE

   E’ un innalzamento della temperatura
   corporea al di sopra dei suoi valori normali,
   in stato di riposo

   nel bambino 37.5°C se misurata ascellare
    E’ dimostrato che la febbre, anche alta, non
   oprovoca
     38°C senessun
             misurata  per via
                    danno      rettale.
                            all’organismo  umano,
   a meno che non superi i 43°C.
   La febbre non è una malattia ma un sintomo
   È spesso secondaria a un processo infettivo
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LA FEBBRE
meccanismo d’azione

   Quando i microrganismi, virus o batteri, penetrano nell'organismo
   si mettono in moto alcuni meccanismi di difesa, la febbre è uno di
   tali meccanismi e non va considerata, pertanto, un sintomo inutile
   nell'economia dell'organismo.
   Esso è espressione della "lotta" che avviene fra i germi e il
   sistema immunitario dell'ospite.
   Infatti, pazienti relativamente "deboli" quali i neonati, i vecchi,
   gli immunodepressi, possono presentare infezioni anche serie
   senza alterazioni della temperatura.
   Le difese dell'organismo, come la produzione degli anticorpi,
   sono meglio attivate se la temperatura corporea è un po' più
   elevata di quella solita.
   Quando però la febbre sale a valori molto alti e/o gli effetti
   spiacevoli cominciano ad essere più importanti dei benefici,
   allora conviene curarla con gli antipiretici.
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LA FEBBRE

Un bambino che ha febbre introduce meno nutrienti a causa dell'anoressia
che accompagna la malattia e brucia più calorie della norma.
Il suo metabolismo consuma più zuccheri, con conseguente riduzione dei livelli
di glicemia, aumenta l'utilizzazione dei grassi e facilita la formazione di acetone.
Questo nuovo assetto metabolico si associa a sintomi comuni in corso di febbre:
NAUSEA,
MAL DI PANCIA,
VOMITO,
SONNOLENZA,
MAL DI TESTA.
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DIFFERENZA TRA FEBBRE E IPERTERMIA

L'ipertermia è un forte aumento della temperatura corporea,
conosciuta anche come colpo di calore.
È una condizione del corpo che può verificarsi per causa di particolari
condizioni climatiche tipiche dell'estate,
ovvero alta temperatura dell'aria, alta umidità e prolungata esposizione
al sole. È diversa dalla febbre,
perché la febbre è una risposta dell'organismo a uno stato di infezione
e insorge a prescindere dalla temperatura esterna,
su comando della regione pre-ottica dell'ipotalamo anteriore;
l'ipertermia invece insorge senza questo comando, indotta solo dalla
temperatura esterna.
L’IMPIEGO DI MEZZI FISICI (SPUGNATURE, ACQUA FREDDA, ECCETERA)
             PER LA TERAPIA DELLA FEBBRE È SCONSIGLIATO.

Bisogna tenere presente che la febbre (a differenza dell’ipertermia) è un meccanismo di
innalzamento della temperatura corporea di tipo centrale.
I mezzi fisici non influiscono sui meccanismo centrali della termoregolazione.

LA LORO EFFICACIA, QUINDI, È MODESTA E TRANSITORIA E, ANZI, COSTRINGE
IL BAMBINO A UN DISPENDIO DI ENERGIA (PROPRIO NEL MOMENTO CHE È
MALATO!)
 per riportare la temperatura corporea ai livelli a cui era programmata in quel momento
dal set point.

Inoltre, l’uso dei mezzi fisici è stato associato all’insorgenza di gravi eventi avversi,
quali un effetto paradosso
ovvero l’aumento della febbre come conseguenza della vasocostrizione indotta dalla
riduzione della temperatura cutanea
l’ipoglicemia
 l’insorgenza di uno stato di coma e, con le spugnature con alcol etilico o isopropilico,
perfino il decesso.
MISURARE LA TEMPERATURA CORPOREA

• la percezione di febbre dei genitori dovrebbe essere presa seriamente in
considerazione e ritenuta come valida

• nella misurazione della temperatura corporea:

-non utilizzare ordinariamente le vie orali e rettali nei bambini di 0-5 anni

- nei neonati sotto le 4 settimane utilizzare un termometro ascellare elettronico
-nei bambini di età compresa fra le 4 settimane e i 5 anni utilizzare un

termometro ascellare elettronico

un termometro ascellare al gallio

o un termometro timpanico a infrarossi

Se si usa il termometro rettale togliere 0,5 (sopra i 38 = febbre)
LA DISIDRATAZIONE

       LIEVE        5% peso
                    mucose secche
                    sete
       MODERATA     5-10 % peso
                    apatico
                    occhi infossati
                    fontanella depressa
                    tachipnea, oliguria
                    cute meno turgida
       GRAVE        10 -15 % peso
                    stato di shock
                    ipotensione
                    refilling > 3 “
       CRITICA      > 15 % peso
                    agonico
                    shock grave
                    stato comatoso
La valutazione del bambino febbrile secondo il sistema a semaforo.

                  Lo schema proposto è pragmatico basato su anamnesi ed
                  esame obiettivo secondo uno schema a «semaforo»
                  intuitivo per valutare il rischio di malattia grave.

                  Basso= verde

                  Intermedio=giallo

                  Alto= rosso
GESTIONE DELLA MALATTIA FEBBRILE

Febbre come fattore predittivo di malattia:

La vera sfida consiste nel riuscire ad avere strumenti clinici in grado di
individuare quel gruppo, meno numeroso di bambini, con febbre senza chiara
localizzazione, che possono avere :

Batteriemia occulta ed eventualmente sviluppare una malattia grave,
(sepsi-meningite).
IVU alte.
Artrite settica, osteomielite.
Encefalite.
GESTIONE DELLA MALATTIA
                          FEBBRILE

Febbre come fattore predittivo di malattia:

Per evidenziare possibili campanelli di allarme ci baseremo sulle Linee
Guida della NICE rivisitate dal Dott.F.Marchetti in «Medico e Bambino» febbraio
2008.

Lo schema proposto è pragmatico basato su anamnesi ed esame obiettivo
secondo uno schema a «semaforo» intuitivo per valutare il rischio di
malattia grave.

Basso= verde
Intermedio=giallo
Alto= rosso
Caratteristiche cliniche di malattie gravi che si presentano con febbre
Diagnosi da                           Sintomi e segni che compaiono con la febbre
considerare
Malattia            Rash che non impallidisce, specialmente con una o più delle seguenti condizioni:
meningococcica      - bambino visibilmente malato;- lesioni più grandi di 2 millimetri di diametro (porpora)
                    - tempo di refill >2-3 secondi;- rigidità nucale
Meningite           Rigidità nucale Fontanella tesa.Livello di coscienza alterato. Stato di male epilettico
                    (I segni classici possono essere assenti nei neonati con meningite batterica)
Encefalite da       Segni neurologici focali. Crisi focali. Livello di coscienza alterato
Herpes simplex .
Polmonite           Cianosi.Tachipnea: - età 0-5 mesi: FR >60 atti/min; - età 6-12 mesi: FR >50 atti/min. - età
                    >12 mesi: FR >40 atti/min
                    Alitamento delle pinne nasali.Rientramenti intercostali.Crepitii
                    all’auscultazione.Saturazione O2 ≤95%
Infezione delle     Vomito. Scarsa alimentazione. Letargia. Irritabilità.Disuria o poliuria.
vie urinarie        Urina maleodorante o ematuria
( > 3 mesi)
Artrite settica o   Tumefazione di un arto o di un’articolazione. Impotenza funzionale di un arto
osteomielite        Impossibilità a caricare il peso
Malattia di         Febbre per più di cinque giorni e almeno quattro dei seguenti:
Kawasaki            - iniezione congiuntivale bilaterale;- alterazioni delle membrane mucose
è una vasculite     - alterazioni delle estremità;- rash polimorfo;- linfoadenopatia cervicale
infantile delle     (Considerare la possibilità di una malattia di Kawasaki incompleta/
arterie di media    atipica in caso di presenza di un numero minore di criteri)
VALUTAZIONE
Colore         Basso rischio              Rischio intermedio                                   Alto rischio

               Colore normale di          Pallore riferito dai genitori o da coloro            Pallido, marezzato, cinereo o
               pelle,labbra e lingua      che si prendono cura del bambino                     Cianotico

Attività       Colore normale di          Non risponde agli stimoli.                           Non risponde a stimoli.
               pelle,labbra e lingua.                                                          Appare malato ai
               Risponde agli stimoli.     Si sveglia solo dopo                                 professionisti sanitari.
               È contento.Sorride Resta   stimoli prolungati.
               sveglio o si sveglia                                                            Non risvegliabile o non riesce
               rapidamente.               Attività diminuita.                                  a restare vigile se svegliato.
               Non piange o piange        Non sorride
               Normalmente.                                                                    Pianto debole, di alta
                                                                                               intensità o continuo
Respirazione   Normale                    Frequenza R.>50\m                                    Grunting
                                          (6-12 mesi) o >40 atti (>12 mesi).                   Tachipnea: frequenza
                                                                                               respiratoria >60 atti/min
                                          Saturazione O2 ≤95%                                  (a qualsiasi età)
                                                                                               Rientramenti intercostali
                                          Crepitii auscultazione polmone                       moderati o severi
Idratazione    Pelle e occhi normali      Mucose secche.                                       Ridotto turgore della pelle
                                          Scarso appetito nel neonato                          Estremità fredde.
               Mucose umide                                                                    Polso debole, respiro anomalo.
                                          Tempo di ricircolo >2-3’’                            Calo >10%
                                          Diuresi diminuita
Altro          Assenza caratteristiche    Febbre ≥ 5 giorni. Articolazioni gonfie.Non          T°≥38 °0-3 m o ≥39 ° 3-6 m Rash non
               a lato (gialle e rosse)    carica non usa un’estremità.Dolore arti.             impallidisce.Fontanella tesa. Rigidità
                                          Patologie precedenti. Viaggi in aree a rischio. La   nucale. Convulsioni.Segnieurologici
                                          madre lo vede diverso.                               focali, Vomito biliare.
IL BAMBINO CON ALTERAZIONI DELLA
         TEMPERATURA CORPOREA

                 FLUTTUAZIONI
Le fluttuazioni variano a seconda della patologia
  che la provoca
È importante una attenta osservazione
  dell’andamento della temp. Nelle 24 oreper la
  determinazione della diagnosi e la prescrizione di
  una corretta terapia
tipi di febbre
       Long SS. Pediatr Clin North Am 2005; 52: 811-835

                intermittente                        continua                    remittente

37°C                                        37°C                          37°C
                                   ore                           giorni                        giorni

                  malaria                           polmonite                      sepsi

                                                    ondulante                    febbricola
                subcontinua

37°C                                        37°C                          37°C
                                   giorni                        giorni                        giorni

                                                                                 tubercolosi
                                                    brucellosi
              malaria perniciosa
LA FEBBRE
Non si consiglia di somministrare l’antipiretico sotto i 38°C
semplicemente perché non è necessario, il bambino generalmente
tollera bene la febbre fino a 39°C. Ma se il bambino è molto abbattuto
o lamentoso o piange per dolore, potremo somministrare l’antipiretico
per la sua azione analgesica (azione contro il dolore)

.
L’antipiretico di elezione è il paracetamolo
(tachipirina in gtt-sciroppo-compresse-supposte-iv)
non impiegare di routine antipiretici nel
                              bambino febbrile e riservarne l’l’uso ai casi
                              di evidente malessere generale

                              National Institute for Health and Clinical Excellence
                              NICE clinical guideline, 2007

                              non impiegare antipiretici
                              di routine
                              Russel FM, Bull World Health Organ
                              2003; 81 :367-372
World Health Organization

 American Academy             riservare l’l’uso di antipiretici ai casi con
   Of Pediatrics              evidente malessere del bambino
    DEDICATED TO THE HEALTH
        OF ALL CHILDREN       American Academy of Pediatrics
                              http://www.aap.org
                              Accessed 8 october 2010
SOMM.ZIONE ORALE-RETTALE
                       PARACETAMOLO
                        ( TACHIPIRINA)
SI USA IN CASO DI
IPERPIRESSIA (buona azione antipirettica, l’acido
acetilsalicilico non si usa nei bambini per il rischio della S.di
Reye, minima azione antidolorifica ed antinfiammatoria)
FORME FARMACEUTICHE E RELATIVA POSOLOGIA
SCIROPPO : 8-10 MG/KG (da 1/3 a ½ del peso corporeo in ml)
GOCCE : 3 GTT/KG
SUPPOSTE 125 : 1 SUPPOSTA FINO A 10 KG (da ripetere
dopo 6-8 ore)
SUPPOSTE 250 : 1 SUPPOSTA DA 10 KG A 16 KG CIRCA
SUPPOSTE 500: 1 SUPPOSTA DA 16 A 30 KG CIRCA
SUPPOSTE DA 1000: oltre i 30 kg
SOMM.ZIONE
                              ORALE

                            IBUPROFENE

                    (NUREFLEX, ANTALFEBAL)

AZIONE ANTIPIRETICA
ANTIDOLORIFICA
ANTINFIAMMATORIA

FORMA FARMACEUTICA E POSOLOGIA:

sciroppo: 1 ml/Kg in 3 somministrazioni

                               SOMM.ZIONE
                               ENDOVENOSA

                             PARACETAMOLO
POSOLOGIA:

< 1 aa: 7.5 mg/kg/dose
> 1 aa: 15 mg/kg/dose)
TABELLE IN BASE ALL’ETA’

PARAMETRI VITALI PEDIATRICI

                  FC          FR        PA sist.    PA diast.
NEONATO           100 -180    40 - 60   60 - 90     20 - 60
LATTANTE (1a)     100 -160    30 - 60   87 - 105    53 - 66
INFANZIA (5a)     70 - 110    22 - 40   96 - 110    55 - 69
ETA’ SCOLARE (7a) 65 - 110    18 - 30   97 - 112    57 - 71
ADOLESCENZA (15) 60 - 90      12 - 16   112 - 128   66 - 80
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