COVID-19 Aggiornamento delle linee-guida durante la pandemia - Dott. Gaetano Bocci ARES-Onlus

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COVID-19 Aggiornamento delle linee-guida durante la pandemia - Dott. Gaetano Bocci ARES-Onlus
COVID-19
Aggiornamento delle linee-guida
     durante la pandemia

                    Dott. Gaetano Bocci
                       ARES-Onlus
COVID-19 Aggiornamento delle linee-guida durante la pandemia - Dott. Gaetano Bocci ARES-Onlus
In medicina delle catastrofi, l’evento Nucleare Batteriologico
Chimico Radiologico (NBCR) è il più insidioso
• L’agente in causa è invisibile, i sintomi sono spesso aspecifici e
   di interpretazione non univoca; non è possibile una diagnosi
   immediata
• Molti pazienti coinvolti
• Risorse non sufficienti ad una risposta sanitaria ottimale
• Necessità di triage per scegliere se e chi soccorrere o rianimare
• Pericolo per i soccorritori
• Possibilità che gli operatori contaminati e le strutture sanitarie
   contribuiscano alla diffusione dell’agente patogeno
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Peste bubbonica 1300        Peste Manzoni 1630

Influenza “spagnola” 1918    Ebola Congo 2019
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European Resuscitation
           Council
       https://www.erc.edu/covid

            Draft 21/10/2020
The new draft ERC Guidelines are now
available to read! The definitive version
   will be released in March 2021.

   Italian Resuscitation Council
             www.ircouncil.it
COVID-19 Aggiornamento delle linee-guida durante la pandemia - Dott. Gaetano Bocci ARES-Onlus
Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute in merito alla formazione
dei soccorritori alle pratiche di rianimazione cardiopolmonare e BLS-D ad integrazione della circolare
del 23/06/2020 (prot. n. 21859) e alla luce delle disposizioni normative dettate dagli ultimi DPCM del 3
novembre e del 3 dicembre 2020.
Nota del 07/01/2021
COVID-19 Aggiornamento delle linee-guida durante la pandemia - Dott. Gaetano Bocci ARES-Onlus
Linee-Guida ERC IRC
•La maggior parte delle raccomandazioni, si basa su evidenze limitate e
su una revisione sistematica della letteratura
•I contenuti dovranno essere aggiornati secondo l’evoluzione delle
 conoscenze

•I Paesi coinvolti si trovano in fasi diverse della pandemia
•Le raccomandazioni vanno adattate al contesto nazionale e locale, sulla
 base della situazione epidemiologica ed organizzativa della specifica
 area geografica

•I concetti basilari del BLSD rimangono invariati
•Le modifiche suggerite mirano a ridurre il rischio di contagio dei
  soccorritori, dei presenti e delle strutture sanitarie
COVID-19 Aggiornamento delle linee-guida durante la pandemia - Dott. Gaetano Bocci ARES-Onlus
Introduzione

•In una coorte di 136 pazienti ricoverati all’ospedale di Wuhan, con
  polmonite grave COVID-19, che hanno avuto un’A.C.R. intra-
  ospedaliero, la causa è stata di tipo respiratorio in 119 (87.5%) dei
  casi.
•Il ritmo cardiaco di presentazione era asistolia in 122 (89.7%),
  P.E.A. in 6 (4.4%) e F.V./T.V. senza polso in 8 (5.9%).
•Quattro pazienti (2.9%) sono sopravvissuti per almeno 30 giorni;
  solo uno ha avuto un esito neurologico favorevole.
•In un’altra serie di 138 pazienti ospedalizzati con COVID-19, il
 16.7% ha sviluppato un’aritmia e il 7.2% un danno cardiaco acuto.

•E’ probabile che la maggior parte degli A.C.R. si presenti con un
 ritmo non defibrillabile causato da ipossiemia (possono contribuire
 disidratazione, ipotensione e sepsi); alcuni avranno un ritmo
 defibrillabile, che può essere associato a farmaci che allungano il
 QT (es. clorochina, azitromicina) oppure ad ischemia miocardica.
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L’International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR) ha
condotto una revisione sistematica della letteratura per
rispondere a tre quesiti posti da ERC:

1. Le compressioni toraciche o la defibrillazione sono da
   considerare
   procedure che generano aerosol (PGA)?

2. Le compressioni toraciche, la defibrillazione o la RCP (tutti gli
   interventi della RCP comprese le compressioni toraciche)
   aumentano la trasmissione dell’infezione?

3. Che tipo di DPI è richiesto per chi esegue le compressioni
   toraciche, la defibrillazione o la RCP al fine di prevenire la
   trasmissione dell’infezione dal paziente al soccorritore?
COVID-19 Aggiornamento delle linee-guida durante la pandemia - Dott. Gaetano Bocci ARES-Onlus
Le raccomandazioni di ILCOR in risposta ai quesiti sono:

• Compressioni toraciche e RCP possono generare aerosol
  (raccomandazione debole, certezza dell’evidenza molto bassa).
• I soccorritori laici considerino di eseguire la RCP con le sole
   compressioni toraciche e con i defibrillatori di accesso pubblico
   (PAD)
  (affermazione di buona pratica).
• I soccorritori laici che siano disposti, addestrati ed in grado di
  farlo, possano eseguire le ventilazioni di soccorso nei bambini,
  in aggiunta alle compressioni toraciche
  (affermazione di buona pratica).
• Gli operatori sanitari, in caso di RCP, debbono utilizzare i DPI
  adatti alle procedure che generano aerosol
  (raccomandazione debole, certezza dell’evidenza molto bassa).
• Gli operatori sanitari possono ragionevolmente considerare di
  erogare la defibrillazione prima di indossare i DPI da aerosol, se
  il soccorritore valuta che i benefici possano superare i rischi
  (affermazione di buona pratica).
Dispostivi di protezione individuale (DPI)

La composizione minima dei DPI per droplets, include:
• Guanti
• Camice a maniche corte
• Mascherina chirurgica resistente ai fluidi
• Protezione per occhi e viso (maschera chirurgica resistente ai fluidi
  con visiera integrata o visiera facciale completa “full face” o occhiali
  di sicurezza in policarbonato o equivalenti).

La composizione minima dei DPI per aerosol include:
• Guanti [doppio paio, NdT IRC]
• Camice [idrorepellente, NdT IRC] a maniche lunghe
• Maschera facciale filtrante di tipo 3 (FFP3 o N99; FFP2 o N95 se
  FFP3 non disponibile)
• Protezione per occhi e viso (maschera “full face”/visiera completa o
  occhiali di sicurezza in policarbonato o equivalenti). In alternativa,
  respiratori ad aria purificata (PAPR) con filtro.
Influenza “spagnola” 1918

Medico della peste
Raccomandazioni per gli operatori di Centrale Operativa dei
sistemi di emergenza sanitaria [112/118, NdT] nei casi di BLS
negli adulti con sospetto o confermato COVID-19

• Fornire ai soccorritori non addestrati le istruzioni per la RCP con le
  sole compressioni toraciche.
• Se possibile, guidare i soccorritori verso il defibrillatore automatico
  esterno (DAE) più vicino.
• Valutare al più presto se sussiste il rischio di COVID-19. Se viene
  identificato il rischio di infezione, l’operatore di C.O. deve avvisare
  immediatamente i sanitari dei servizi di emergenza territoriale per
  consentire di prendere le dovute precauzioni (DPI per aerosol).
• I primi soccorritori e i volontari laici addestrati [ad es. Polizia, VVF o
  altri avvisati dalla C.O. tramite un messaggio NdT IRC] devono
  essere inviati o avvisati soltanto se hanno accesso e formazione
  all’uso dei DPI.
Raccomandazioni per BLS negli adulti da parte del personale
sanitario in caso di sospetto o confermato COVID-19

• L’ACR va riconosciuto cercando l’assenza di segni di circolo e
  l’assenza di respirazione normale. (MO.TO.RE.)
• Gli operatori sanitari che intervengono in caso ACR (intra/extra
  ospedaliero) dovrebbero sempre avere la disponibilità di DPI per
  aerosol ed essere adeguatamente formati all’uso.
• L’applicazione delle piastre del defibrillatore e l’erogazione dello
  shock hanno bassa probabilità di generare aerosol e possono
  essere effettuate anche da un operatore che indossa DPI per
  droplets (maschera chirurgica a prova di fluido, protezione per
  gli occhi, camice a maniche corte e guanti).
• Gli operatori sanitari dovrebbero utilizzare sempre i DPI per
  aerosol in tutte le procedure che lo possono generare
 (compressioni toraciche, gestione delle vie aeree e ventilazione)
• Eseguire le compressioni toraciche e le ventilazioni con pallone auto-
  espansibile, maschera e O2 con rapporto 30:2, interrompendo le
  compressioni toraciche durante le ventilazioni per ridurre il rischio di
  generare aerosol.
•Gli operatori con minor addestramento nell’uso del pallone-maschera
  non dovrebbero eseguire la ventilazione per il rischio di generare
  aerosol. L’alternativa è una maschera per O2 [con reservoir, NdT
  IRC] sul viso del paziente, [sovrapponendo una mascherina
  chirurgica per ridurre l’aerosol generato dalle compressioni, NdT
  IRC], somministrare O2 ed effettuare le sole compressioni toraciche.
• Utilizzare un filtro per particolato (HEPA) o per
  umidificazione (HME) tra il pallone e la maschera per ridurre
  il rischio di dispersione del virus.
• Usare la tecnica di ventilazione a due mani per tenere la
  maschera e garantire una buona tenuta. Questo richiede un
  secondo soccorritore; chi esegue le compressioni toraciche
  può comprimere il pallone nella pausa tra le serie di 30
  compressioni.
• Applicare un defibrillatore o un DAE appena disponibili e
  seguirne le istruzioni.
Addendun di Italian Resuscitation Council

In attesa di ulteriori evidenze, IRC consiglia ai sanitari di
considerare altre tecniche di protezione durante la ventilazione,
come un telo di plastica trasparente sopra le mani dell’operatore
che utilizza il pallone-maschera oppure la sigillatura della
maschera o di un dispositivo sopraglottico con un telo
trasparente adesivo di tipo chirurgico.
Mo.To.Re.
https://www.youtube.com/watch?v=aG9yxUEriLI
Etica e decisioni di fine vita

Introduzione

•La pandemia da COVID-19 rappresenta una crisi mondiale ed è
 gravata da una significativa morbilità e mortalità, in particolare
 nei soggetti con polipatologie.
•Il sistema sanitario è sottoposto ad una dura prova
• Quando molti si ammalano contemporaneamente la richiesta
 può eccedere significativamente le risorse disponibili (posti letto
 di Terapia Intensiva, ventilatori meccanici, farmaci, test
 diagnostici e DPI).
• Gli operatori sanitari sono sottoposti ad un rischio aumentato
 infezione, creando ulteriori difficoltà nel garantire l’adeguata
 allocazione di personale.
• Un carico enorme e lo sconvolgimento del sistema
  sanitario incideranno sulla possibilità di curare i pazienti
  con altre patologie, acute o croniche.
•Ciò potrebbe comportare morbilità e mortalità maggiori
rispetto a quella causata dallo stesso COVID-19

•Il gruppo di lavoro di ERC per l’Etica ha identificato la
necessità di indicazioni etiche.
Pianificazione anticipata delle cure

•La pianificazione anticipata delle cure (PAC) dovrebbe essere
 considerata in tutti i pazienti con un rischio aumentato di ACR o
 una prognosi sfavorevole in caso esso si verifichi.
•La PAC dovrebbe comprendere le decisioni riguardo la
 rianimazione, la ventilazione meccanica, il ricovero in Terapia
 Intensiva e in ospedale.
•Nei casi in cui sia stata stabilita una PAC potrebbe essere
 necessario rivalutarne l’appropriatezza rispetto al contesto
 attuale
•La discussione riguardo la PAC dovrebbe coinvolgere il paziente
(se possibile), i suoi familiari (se il paziente è d’accordo), il medico
 curante e gli altri operatori sanitari coinvolti (come intensivisti,
 infermieri e team per le cure palliative).
•Ciò può essere molto difficile in un contesto di distanziamento
 sociale in cui la maggior parte delle comunicazioni avvengono per
 via telefonica o collegamento video.
•Inoltre, nel contesto del COVID 19, esistono ancora importanti
 lacune nelle conoscenze che rendono difficile la previsione
 della prognosi.
Indicazioni a non iniziare e a sospendere la RCP

•I principi generali dell’etica nelle emergenze e nella rianimazione
  rimangono validi anche durante la pandemia da COVID.
•La RCP dovrebbe essere considerata un trattamento
 “condizionale” e i sistemi sanitari dovrebbero mettere a punto criteri
  per decidere se rianimare, tenendo in considerazione lo specifico
  contesto locale, legale, culturale e organizzativo.
•La rianimazione non dovrebbe essere iniziata o proseguita quando
 non sia possibile garantire la sicurezza dei soccorritori, quando
 siano evidenti lesioni mortali o segni di morte irreversibile o quando
 sia disponibile una direttiva anticipata.

•La sopravvivenza da ACR in ritmo non defibrillabile da ipossia per
 polmonite è molto bassa. In questo caso i sistemi sanitari (e/o gli
 operatori) devono considerare se il rischio di danno supera il
 beneficio atteso della rianimazione, fornendo così una ragione per
 sospendere precocemente la rianimazione.
Responsabilità dei singoli operatori sanitari

Nonostante lo stress considerevole causato dall’attuale pandemia,
il personale sanitario dovrebbe:
• Aiutare al massimo delle sue possibilità
• Allineare il proprio operato con le linee guida disponibili
• Proteggere sé stessi, i pazienti ed i colleghi dalla trasmissione
• Amministrare le risorse, evitarne lo spreco o l’uso inappropriato
• Documentare e comunicare le decisioni mediche ed etiche
• Garantire la continuità di cure ai pazienti con patologie acute e
  croniche non direttamente correlate al COVID-19
• Essere compassionevoli ed empatici verso le necessità emotive e
  psicologiche dei colleghi così come dei pazienti e dei loro parenti.
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